compassion mag n. 01/2015

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Compassion Mag N. 01/ 2015 4 Expo 2015, cibo per chi? Condividiamo le nostre risorse! 6 Cibo per tutti, in tutto il mondo I nostri progetti contro la fame 8 Il coraggio di una mamma Microcredito, sostegno e speranza 10 Mamme e neonati Integratori e vaccini per la loro vita 12 A scuola di futuro Una vita diversa grazie all’istruzione 14 Grazie Jennifer Un’intervista a Jennifer Gitiri Rivista periodica di COMPASSION ITALIA ONLUS | Poste Italiane | Spedizione in a.p. | Art. 2 Comma 20/C | Legge 662/96 | D.C. | D.C.I. Torino – N. 01/2015 a IN PRIMO PIANO Cibo per tutti, in tutto il mondo

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Expo 2015, cibo per chi? Condividiamo le nostre risorse! Cibo per tutti, in tutto il mondo. I nostri progetti contro la fame. Il coraggio di una mamma. Microcredito, sostegno e speranza. Mamme e neonati. Integratori e vaccini per la loro vita. A scuola di futuro. Una vita diversa grazie all’istruzione. Grazie Jennifer. Un’intervista a Jennifer Gitiri, ex studentessa Compassion in Kenya.

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—Compassion MagN. 01/2015

— 4

Expo 2015, cibo per chi?Condividiamo le nostre risorse!

— 6

Cibo per tutti, in tutto il mondoI nostri progetti contro la fame

— 8

Il coraggio di una mammaMicrocredito, sostegno e speranza

— 10

Mamme e neonatiIntegratori e vaccini per la loro vita

— 12

A scuola di futuroUna vita diversa grazie all’istruzione

— 14

Grazie JenniferUn’intervista a Jennifer Gitiri

Rivista periodica di COMPASSION ITALIA ONLUS | Poste Italiane | Spedizione in a.p. | Art. 2 Comma 20/C | Legge 662/96 | D.C. | D.C.I. Torino – N. 01/2015

aIN PRIMO PIANO

Cibo per tutti,

in tutto il mondo

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Nutrire il pianeta, nutrire la vita

— Compassion in azioneOrgano d’informazione diCOMPASSION ITALIA ONLUSsostegno a distanza

COMPASSION ITALIA ONLUSVia Corio, 15 – 10143 TorinoTel. 011 7710212 – Fax 011 7768231NUMERO VERDE 800 462999www.compassion.it – [email protected]

Direttore di COMPASSION ITALIASilvio Galvano

Direttore responsabile della rivistaGiacomo Romano

Progetto graficoSara Zucco

RedazioneUfficio Comunicazionedi Compassion Italia

N. 01/2015Autorizzazione del Tribunale di Torinon. 5619 del 21 giugno 2002Chiuso in redazione il 02 aprile 2015© 2014 Compassion Italia Onlus

Il materiale contenuto in questa pubblicazione non può essere riprodotto in alcuna forma senza il permesso scritto.

Foto copertina: Stefano Miserini

Compassion Italia è un’Associazione senza fini di lucro.Aderisce al Coordinamento Nazionale per l’Adozione a Distanza.

Dal 4 aprile 2008 è Socio dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) che ne verifica annualmente la trasparenza e il corretto uso dei fondi raccolti.www.istitutoitalianodonazione.it

È certificata ISO 9001:2008

Le quote mensili e le donazioni sono detraibili dal reddito in base alle normative vigenti.

Compassion è presente su:

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— Editoriale

TSilvio Galvano | Direttore di COMPASSION ITALIA

Sono dati paradossali, che non possono lasciarci indifferenti e che non possiamo accettare, né come cristiani né come esseri umani.

Per questo un passo del Vangelo che mi è particolarmente caro è quello del miracolo dei pani e dei pesci, in cui Gesù invita i disce-poli a dare da mangiare alla folla affamata (Mat. 14:16): quello che il Signore vuole dirci è che tutti possiamo condividere quello che abbiamo, per quanto sia poco!

È proprio grazie al tuo desiderio di condivisione che, attraverso Compassion, stai compiendo un piccolo miracolo: con il tuo aiuto infatti, abbiamo avviato numerosi progetti alimentari per garantire a tanti bambini e alle loro famiglie il cibo necessario per la propria so-pravvivenza e per dar vita a piccole attività economiche.In questo numero di Compassion Mag, quindi, ti porteremo in viag-gio per il mondo a conoscere i protagonisti dei progetti che il tuo al-truismo ha reso possibile.In Guatemala le capre diventano alleate nella lotta alla malnutri-zione; in Messico madri e figli lavorano fianco a fianco in una ser-ra; in El Salvador una panetteria diventa un’opportunità di riscat-to per i giovani.Spesso le donne e le madri sono i primi motori del cambiamento: per onorare la festa della mamma ti presenteremo Beauty, una per-sona coraggiosa che ha saputo cambiare la propria vita e quella del-la propria famiglia!

Il tuo desiderio di giustizia e condivisione ti rende protagonista di un grande cambiamento! Per questo ti ringraziamo di cuore.

Un caro salutoSilvio Galvano

ra poco più di un mese si aprirà il grande evento del 2015, l’Expo di Milano. Per questo, già da tempo, i media hanno fatto di cibo, nutrizione e agricoltura sostenibile l’argomento del giorno; ep-pure si parla ancora troppo poco del divario tra i ricchi e i poveri del mondo. Bisogna dire a chiare lettere che 805 milioni di perso-ne non hanno abbastanza da mangiare. Bisogna far sapere che il 98% di loro vive nei Paesi poveri.

Fonti: www.fao.org - www.wfp.org

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Un bambino su 4 nei Paesi poveri è sottopeso. Ogni 5 secondi, un bambino muore per cause legate alla fame. Eppure, grazie al tuo aiuto, qualcosa sta cambiando

Fonte: www.wfp.org

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Guatemala: latte miracolosoSparkle è la capra protagoni-sta del progetto per combatte-re la malnutrizione che il centro Tierra Fertil, in Guatemala, sta portando avanti per offrire ai bambini denutriti latte di capra per raggiungere gli standard di peso e altezza dei loro coetanei.Una tazza di latte di capra, in-fatti, contiene il 35% della dose giornaliera di calcio e copre il 20% del fabbisogno giornaliero di vitamine. Il progetto è nato solo sei mesi fa ma i risultati sono già sor-prendenti: “Prima mia figlia non voleva mai giocare con i suoi amici perché era sempre stanca; ringrazio Dio perché ora è piena di energia!”, spiega Ma-ria, mamma di una bambina in-serita nel programma.

Il programma sarà replicato an-che in altri centri; inoltre, ver-rà insegnato a vendere il latte di capra in eccesso e a produrre yogurt e formaggio.

Cibo significa speranza, riscatto. Cibo significa vita. Ecco come i programmi Compassion hanno permesso a tanti bambini e alle loro famiglie di dare una svolta al proprio destino!

Messico: coltivare un sognoMatias Romero è una picco-la comunità vicino al Golfo del Messico dominata da disoccu-pazione, alcolismo, dipenden-za da droga. In questo ambien-te, i ragazzi trovano aiuto nel centro Jayats Monguits, un vero faro di speranza per l’intera co-munità.In particolare, la chiesa loca-le ha scelto di aiutare le madri sole e i loro figli con la costru-zione di una serra per coltivare pomodori, peperoncini haba-nero e frutta. Nel primo seme-stre dell’iniziativa, dieci mam-me hanno lavorato alla serra preparando il terreno, portan-do i materiali e interrando le piantine. I ragazzi, invece, sono stati assegnati alla coltivazione della frutta. Ora la serra è verde e rigogliosa e, quando i prodot-ti vengono venduti, il ricavato è subito investito in altro mate-riale per il progetto e per soste-nere gli studi dei ragazzi.

El Salvador: il pane della vitaIn El Salvador, il centro ES726 ha inaugurato due anni fa un programma che insegna ai ra-gazzi a produrre pane e al-tri prodotti da forno. Kevin, 14 anni, è stato tra i più entusia-sti del progetto e ora è diventa-to il migliore di tutto il corso. La qualità dei prodotti è tale che pane, pizza, dolci e quesadillas vengono venduti alla comunità e ai negozi locali.I ragazzi, per il lavoro nella pa-netteria, ricevono un compen-so di 5€ a settimana; Kevin, con l’aiuto dello staff del centro, ha deciso di versarli in un conto bancario che gli permetterà di aprire un forno con cui mante-nere se stesso e la sua famiglia. Fin dall’inizio, il ragazzo ha sa-puto vedere l’occasione per cambiare la propria vita e quel-la dei suoi cari e spera, un gior-no, di poter ricambiare tutto il bene che ha ricevuto.

“Dai un pesce a un uomo e lo sfamerai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita”. Questo è uno degli obiettivi che Compassion si prefigge in ogni Paese in cui ope-ra: insegnare ai bambini e alle loro famiglie come impiegare i mezzi a loro disposizione per raggiungere un’autonomia che si declina su due fronti, l’alimentazione e il lavoro. Come di-mostrano le storie che seguono, i progetti avviati da Compassion sono un’opportunità concre-ta per cambiare davvero la propria vita!

— Cibo per tutti, in tutto il mondo!

L’uomo dallo sguardo benevolo sarà benedetto, perché dà del suo pane al povero - Proverbi 22:9

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Guatemala: i bambini del centro Tierra Fertil “brindano” a Sparkle!

Messico: il lavoro nella serra del centro Jayats Monguits non finisce mai!

El Salvador: pane e prodotti da forno per un futuro migliore al centro ES726

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— Compassion Mag | N.01/2015 | 8— GhanaIl coraggio di una mamma

La famiglia Tetteh-Sowu era composta da 11 persone: i genitori e 9 bambini. Quando il padre morì, la famiglia precipitò in una situazione di estrema povertà: per Beauty, la mamma, allevare i figli con i pro-venti della sua piccola attività era sempre più difficile. Anche mettere in tavola un solo pasto al giorno era una sfida. Beauty non sapeva a chi rivolgersi per avere aiuto; finalmente Eva, una delle sue bambine, venne iscritta al centro Compassion gestito dalla chiesa locale di Kasoa in Ghana.

La morte del marito, l’impossibilità di provvedere ai suoi figli e la mancanza di denaro causata dal fallimento della sua attività ave-vano lasciato Beauty smarrita e scoraggiata. Vedendo lo sconfor-to della madre, anche i figli erano diventati tristi, taciturni e chiu-si in loro stessi. Eva, soprattutto, non era più la bambina allegra e piena di energie di un tempo.

A questo punto, urgeva un intervento risolutivo: gli operatori del centro Compassion decisero di portare la mamma in ospedale per offrirle un adeguato trattamento medico e supporto psicologico.

Lasciato l’ospedale, Beauty era pronta a riprendere in mano le re-dini della sua famiglia e del suo lavoro. Per prima cosa, chiese a una società di microcredito il prestito di una piccola somma con cui rilanciare la propria attività: purtroppo le venne negato. Quattro operatori del centro Compassion, allora, raccolsero 32 € perché Beauty potesse realizzare il suo progetto e la piccola Eva fu inserita in un programma speciale dedicato ai bambini più vul-nerabili. Grazie a questo fondo, ogni mese Eva portava a casa riso, uova, olio, fagioli, latte, zucchero, sapone, sapone da bucato e dentifri-cio, così che Beauty poté iniziare a mettere da parte un po’ di de-naro. Questo le permise di ottenere dalla società di microcredito un prestito di 162 €, che investì con successo nella vendita di noccio-line e banane arrostite. Beauty riuscì a ripagare il prestito e a ot-tenerne un altro, molto più alto del precedente. Quando pensa a ciò che Compassion ha fatto per lei, Beauty è so-praffatta dalla gratitudine: “Ogni giorno ricordo ai miei bambini di ringraziare Dio per l’aiuto donatoci dalla chiesa e dagli opera-tori del centro. Hanno pregato per noi, mi hanno portata in ospe-

Quando suo marito morì, Beauty si trovò da sola a provvedere a 9 figli. Una situazione difficile dalla quale, però, è riuscita a riscattarsi con coraggio e tenacia.

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Eva, 13 anni: la tenacia di sua madre la incoraggia ogni giorno a inseguire i suoi sogni

Beauty, oggi, sorride al futuro

dale, hanno pagato le cure mediche: come avrei potuto continua-re a lavorare e allevare i miei figli senza il loro aiuto? Inoltre, ave-re ricevuto cibo e molto altro ogni mese mi ha permesso di rispar-miare abbastanza per ottenere il prestito. Li ringrazio dal profon-do del cuore”.

Oggi Eva ha 13 anni e vuole diventare un’infermiera. Ringrazia Compassion per tutto ciò che ha fatto per la sua famiglia e, so-prattutto, è grata alla madre ed è fiera del modo in cui ha saputo riprendere in mano la propria vita.

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Un grande risultato per la raccolta fondi di fine anno! Grazie alla tua generosità abbiamo potuto donare 3.489 zanzariere a tante famiglie in Togo.

Ora, in occasione della Festa della Mamma, chiediamo il tuo aiuto per offrire cure mediche, integratori e assistenza alle mamme e ai loro bambini!

Sotto, a sinistra, i banchetti solidali allestiti lo scorso anno dai nostri volontari; a destra, la consegna di una zanzariera

Denutrizione, ritardi nello svi-luppo e malattie infantili pos-sono essere prevenuti già prima della nascita del bambino con controlli prenatali, integratori, cure mediche e vaccini. Aiutaci a donare alle mamme delle Filippine la certezza di ve-

474 donazioni 3.489 zanzariere

24.425 Euro raccolti

17 centri Compassion 200 bambiniin ogni centro

dere i propri bambini crescere forti e in salute!Ecco quello che il tuo contribu-to ci permetterà di realizzare: Con una donazione di 20 Euro potremo acquistare integratori alimentari per mamme e neo-nati.

Con una donazione di 50 Euro potremo offrire controlli prena-tali alle mamme e cure mediche ai neonati.In alternativa puoi offrire una donazione libera.

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Un grande risultato per la raccolta fondi di fine anno! Grazie alla tua generosità abbiamo potuto donare 3.489 zanzariere a tante famiglie in Togo.

Ora, in occasione della Festa della Mamma, chiediamo il tuo aiuto per offrire cure mediche, integratori e assistenza alle mamme e ai loro bambini!

Ecco come puoi donare il tuo contributo:

• Tramite bollettino postale allegato• Tramite bonifico bancario IBAN IT63G0310401003000000820344• Andando sul sito regalisolidali.compassion.it

SVILUPPO FISICO E MENTALE

Allattamento al seno fino ai 6 mesi;Dai 6 mesi in poi, integrazione dell’alimentazione del bambino con cibi complementari ricchi di elementi nutrienti;Cibi o integratori ricchi di micronutrienti come vitamina A e ferro;Insegnare l’importanza di parlare, giocare, interagire, stimolare la reattività del bambino.

PREVENZIONE DELLE MALATTIE

Completare il ciclo di vaccinazioni entro il primo anno di vita del bambino;Proteggere i bambini nelle aree colpite dalla malaria con zanzarie-re trattate con repellenti;Lavare le mani prima di preparare i cibi e nutrire il bambino;

COINVOLGIMENTO DOMESTICO

Prevenire l’abuso infantile e prendere le necessarie misure quan-do necessario;Dare ai bambini malati appropriate cure domestiche contro le in-fezioni;Coinvolgere attivamente gli uomini nella cura dei figli e della fa-miglia.

SUPPORTO MEDICO

Riconoscere quando i bambini hanno bisogno di cure mediche spe-cifiche;Seguire i consigli degli operatori sanitari riguardo le cure mediche;Assicurarsi che ogni donna incinta riceva specifiche cure prenata-li (almeno 4 visite prima del parto, vaccinazioni contro il tetano, ecc).

La tua generosità ci permetterà di cambiare la vita di tanti bambini già prima che cominci: grazie!

Lo sviluppo sano e armonico del bambino dipende da numerosi fattori, che si possono riassumere in quattro aree di intervento: ecco tutto ciò che Compassion offre e insegna alle donne in attesa di un bambino e alle neomamme!

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— A scuola di futuro“Se i ragazzi capiscono che è possibile cambiare il proprio futuro attraverso l’istruzione, allora potranno lasciarsi alle spalle la povertà” dice Ulises, responsabile del centro Compassion di Majucla, El Salvador.

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El Salvador La città di Majucla è nota per le sue gang, l’alto tasso di criminali-tà e l’estrema povertà dei suoi abitanti. In questo contesto, il cen-tro Compassion locale si prefigge l’obiettivo di formare ragazzi in grado di diventare modelli positivi per l’intera comunità. Ulises, il responsabile del centro, afferma: “In un contesto così duro e peri-coloso, vogliamo aiutare i ragazzi ad avere una visione per la pro-pria vita, a rispettare e ad amare il prossimo”. Uno di loro è Edwin, entrato al centro quando aveva 7 anni. Grazie ai corsi offerti dal-la struttura, il ragazzo ha scoperto la passione per la meccanica e ora, a 17 anni, sta studiando in un istituto tecnico che gli permet-terà di diventare un professionista esperto grazie alla pratica sul campo e a corsi di amministrazione aziendale: “Ringrazio Dio e il mio sostenitore per avermi dato l’opportunità reale di cambiare vita”. Il diploma che otterrà gli permetterà di trovare un’occupa-zione con cui pagare la retta scolastica e coronare il suo sogno di diventare meccanico di velivoli.

Ecuador Samay non è una città per giovani: spesso l’unica prospettiva è lavorare nei campi con i genitori e i nonni o cercare fortuna nelle grandi città; una falsa opportunità che, il più delle volte, condu-ce alla disoccupazione. Per questo il centro Compassion di Sigchocalle Allyk Wiñay ha de-ciso di offrire ai suoi ragazzi un’opportunità unica: lavorare in una piccola fabbrica di scarpe, una realtà totalmente nuova per spez-zare il circolo vizioso della povertà. Grazie alla generosità dei so-stenitori, il centro ha acquistato i macchinari necessari per avvia-re il progetto e ha invitato un artigiano esperto per insegnare ai ragazzi il mestiere. Al momento, 10 persone lavorano stabilmente nella fabbrica, che ha da poco realizzato il suo primo paio di scar-pe pensato per la vendita. I ragazzi e gli insegnanti sono grati ai sostenitori: è solo grazie a loro se il sogno sta diventando realtà!

India“Guardavo gli uccelli in gabbia e mi chiedevo se avrei fatto la loro fine; senza Compassion, non avrei mai conosciuto la speranza”, dice Celambarasan, 18 anni. Oggi il ragazzo sta per cominciare un corso di meccanica e guarda al futuro con fiducia, ma non è sem-pre stato così. La sua famiglia, a causa della dipendenza del padre dall’alcool, non aveva di che vivere ed era costretta ad abitare in una capanna con il tetto di paglia e il pavimento coperto d’acqua. I modesti guadagni della madre Sumathi, venditrice di pesce, non bastavano per mantenere l’intera famiglia: per questa ragione, e per sottrarlo a un destino di povertà, Sumathi decise di iscrivere Celambarasan al centro Compassion di Chennai. Il ragazzo, però, scappò poco dopo per cercare un lavoro con cui aiutare i suoi fa-migliari. Solo grazie alla determinazione della madre e agli ope-

ratori del centro, Celambarasan ha ripreso gli studi: “Pensavo che il mio sogno di diventare meccanico non si sarebbe mai avverato, che era una sciocchezza: non avrei mai immaginato che potesse diventare realtà!”

Indonesia “Non insegneremo ai vostri bambini cose inutili, ma daremo loro i mezzi per cambiare il loro futuro”. Queste le parole usate dai coor-dinatori del centro di Ngupasan per convincere i genitori dell’im-portanza di offrire un’istruzione ai propri figli. Alcuni, infatti, all’i-nizio sono diffidenti, soprattutto per motivi religiosi, ma presto comprendono che Compassion vuole donare ai ragazzi l’oppor-tunità di cambiare il proprio futuro. Lo testimonia Imas, mamma del piccolo Rasyid: “Non ero convinta del fatto che la chiesa fos-se il luogo migliore per mio figlio. Ora sono felice che Rasyid ven-ga qui per imparare qualcosa invece di rimanere a casa a giocare”. Il centro, infatti, propone ai suoi studenti numerosi corsi per tra-smettere loro capacità e abilità che, un giorno, saranno prezio-se per trovare un lavoro: ad esempio, il corso di batik e stampa su seta ha permesso a molti ragazzi di aprire una piccola attivi-tà. Inoltre, in un Paese in cui il mezzo di trasporto più diffuso è la motocicletta, ha grande successo il corso di meccanica e numero-si alunni hanno trovato lavoro in qualche garage locale. L’obietti-vo è permettere ai ragazzi di diventare autosufficienti, lasciando-si alle spalle la povertà.

Le testimonianze che hai appena letto spiegano perché Compas-sion ha scelto di estendere la formazione scolastica dei ragazzi sostenuti fino a 22 anni: maggiori sono le competenze acquisi-te, maggiore è la possibilità di cambiare la propria vita e quel-la della propria famiglia. Inoltre, estendere il periodo di permanenza al centro permette di raggiungere la maturità mentale e spirituale necessaria per af-frontare il mondo con consapevolezza.

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Jennifer, puoi dirci qualcosa della tua infanzia?Sono nata nella baraccopoli di Korogocho, in Kenya. A quei tem-pi mia madre lavava i panni delle altre famiglie e, se riusciva a portare a casa un dollaro, io e i miei fratelli potevamo mangiare qualcosa. È morta quando avevo 14 anni. Vivevamo in una baracca con pareti di fango e un tetto che perdeva, fiancheggiata da fogne a cielo aperto.

Com’era la vita nella baraccopoli? Violenta, pericolosa e imprevedibile. In giro vedevo solo giova-ni senza lavoro; droga, alcolismo, prostituzione e violenza erano all’ordine del giorno. La scuola che frequentavo ospitava oltre 4.000 bambini e gli insegnanti erano sopraffatti: non riuscivano a darci tutte le attenzioni necessarie.

E poi è arrivata Compassion…Quando avevo 7 anni sono entrata nel programma di sostegno Compassion. Per la prima volta, ho conosciuto la speranza. Com-passion mi ha dato un’istruzione, mi ha curata quando ero malata; lo staff mi diceva che avrei potuto diventare qualcuno e cambiare la mia vita. Inoltre, sono infinitamente grata alla mia sostenitrice, che mi ha sempre incoraggiata con le sue lettere dicendomi che era orgogliosa di me, che ce l’avrei fatta e che il passato non do-veva influenzare il mio futuro.Sono convinta che sia stata inviata da Dio.

Quando hai deciso di diventare un avvocato?Ricordo bene il giorno in cui la figlia di una nostra vicina di casa, di soli 10 anni, fu violentata. Il suo assalitore non è mai stato preso. In quel momento ho deciso che sarei diventata un avvocato per difendere i diritti di chi non ha voce e cambiare il mondo intorno a me. Il mio sogno è diventato realtà quando Compassion ha finanziato per intero il corso alla scuola di legge di Nairobi; oggi sto studian-do a Budapest per ottenere un secondo master in diritto costitu-

— Grazie Jennifer! Molte persone in tutta Italia hanno partecipato agli incontri con Jennifer Gitiri che, da bambina sostenuta attraverso Compassion, è diventata un avvocato in difesa dei diritti dei più poveri. La sua è una testimonianza significativa del fatto che Compassion cambia davvero la vita!

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17 – 26 AGOSTO 2015:VIAGGIO AD HAITI!

Dal 17 al 26 agosto vieni con Compassion alla scoperta di Haiti!Un’occasione unica per conoscere i bambini e le famiglie sostenute dalla nostra missione, ascoltare le loro storie e conoscere la realtà di questo Paese. Inoltre, alcuni sostenitori avranno la possibilità di incontrare personalmente il proprio bambino, un’esperienza preziosa e indimenticabile per entrambi!Affrettati a prenotare: i posti disponibili sono limitati! Le prenotazioni verranno chiuse il 30 aprile, termine entro il quale è necessario, inoltre, versare una caparra di 500 Euro.

Per prenotazioni e informazioni, chiamaci allo 011.7710212 o scrivi a [email protected]

zionale comparato. Appena avrò finito, non vedo l’ora di iniziare il mio dottorato di ricerca.

Com’è stata l’accoglienza in Italia? L’ospitalità italiana è incredibile, molto simile a quella africana! In ogni città ho incontrato persone accoglienti e sorridenti: mi han-no ricevuta con molto amore e mi sono sentita davvero a casa. Anche le chiese che ho visitato durante il viaggio hanno sempre fatto di tutto per mettermi a mio agio.

Qual è la domanda che ti è stata più spesso rivolta durante gli incontri?Molte volte mi hanno chiesto se avrei mai immaginato, da piccola, che la mia vita sarebbe cambiata completamente.

Puoi condividere un momento significativo degli incontri che hai fatto in Italia?Ci sono stati tanti momenti che mi hanno tolto il fiato. Un sabato sera ho fatto una presentazione in Sicilia e, alla fine, una signora è venuta ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi. Parlava italia-no, per cui non capivo le sue parole, ma mi è sembrata sopraffatta dall’emozione. Ha subito adottato a distanza un bambino. Ho ca-pito che non è necessario parlare la stessa lingua per compren-dersi: prego che il sostegno apra nuove frontiere nella sua vita e che le trasmetta tutta la bontà di Dio. Sempre in Sicilia, sono stata accolta con una torta e un bellissimo regalo da parte del gruppo giovani locale: mi sono sentita una vera star! Uno dei membri della chiesa mi ha detto: “Domani sarai famosa in Sicilia perché tutti aggiorneranno il loro profilo Facebo-ok con la tua foto!”

Voglio ringraziare dal profondo del cuore lo staff Compassion e i volontari, che portano avanti la propria missione con dedizione e passione ogni giorno. Sono sicura che Dio li guarda dal cielo con un grande sorriso.

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Anche quest’anno devolvi il tuo 5 x 1000 a Compassion:

grazie al tuo contributo potremo donare cibo, istruzione, cure mediche

e un luogo sicuro in cui crescere a migliaia di bambini in tutti i

Paesi del mondo!

Devolvere il 5 x 1000 non ti costa nulla, ma significa vita per i bambini poveri:

firma il riquadro riguardante le Onlus nella tua dichiarazione dei redditi

e inserisci il Codice Fiscale 97590820011

Facciamo scudo insieme contro la malnutrizione!

mille =cibo5x

=cibosostegno a distanzaCodice Fiscale 97590820011