compiti di algebra lineare e geometria

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Ingegneria Civile e Ambientale, Compito di Algebra Lineare e Geometria del 13/9/11 I Sono assegnati in R 4 i vettori v 1 = (1, 1, 0, 0), v 2 = (0, 0, 1, 1), v 3 = (0, 1, 1, 0), w = (1, 2, 2, 1) ed il sottospazio V = L (v 1 ,v 2 ,v 3 ). 1) Determinare l’equazione cartesiana di V , verificare che A =[v 1 ,v 2 ,v 3 ]` e una base di V e trovare le componenti di w rispetto ad A . 2) Studiare l’endomorfismo f : V V definito dalle assegnazioni f (v 1 )= -2v 1 - v 2 + v 3 + hw f (v 2 )= 3v 1 +2v 2 - v 3 - hw f (v 3 )= -v 1 - v 2 + hw con h parametro reale al variare di h, determinando in ciascun caso Im f e Ker f . 3) Verificare che T =1` e autovalore di f . Verificare che f ` e semplice per ogni valore di h e trovare una base di autovettori indipendente dal parametro. 4) Determinare l’endomorfismo ϕ : R 4 R 4 che ` e estensione di f ed ammette l’autovalore T = h con autospazio associato V 0 h = {(x,y,z,t) R 4 | 2x - y = z - 2t =0}. Trovare una base B di R 4 formata da autovettori di ϕ. Determinare in R 4 un prodotto scalare in modo che B risulti una base ortogonale. II ` E assegnato nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O,~x,~ y,~ z,u. 1) Sono assegnati il piano π e la retta r di equazioni π : x - y + z =0 r : x - y - 2=0 z - 1=0 . Detto R r il punto proprio generico sia s la retta congiungente O con R. Verificare che, al variare di R, la retta s forma col piano π un angolo ϑ, con 0 π 2 . Tra le rette s sia s 0 quella ortogonale al piano π. Trovare la quadrica Q luogo dei punti equidistanti da s 0 e da π e verificare che Q ` e un cono. 2) Ci poniamo sul piano coordinato z = 0. Studiare la parabola p di equazione p : x 2 - 2xy + y 2 - 4x - 4y - 8=0 determinandone vertice ed asse. Detta c la circonferenza passante per i punti (-1, -1), (1, 1), ( 2, 0), studiare il fascio di coniche φ generato da p e da c. In particolare determinare le coniche spezzate ed i punti base di φ. 3) Determinare e studiare le quadriche contenenti le coniche Γ 1 : x =0 y 2 + z 2 - 1=0 Γ 2 : y =0 x 2 + z 2 - 1=0 . SOLUZIONE, I 1) I vettori v 1 ,v 2 ,v 3 sono chiaramente indipendenti, quindi essi formano una base, A , di V . Per trovare la sua equazione cartesiana usiano la tecnica matriciale: 1 1 0 0 0 0 1 1 0 1 1 0 x y z t 1 1 0 0 0 0 1 1 0 1 1 0 0 y - x z t 1 1 0 0 0 0 1 1 0 1 1 0 0 y - x z - t 0 1

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Compiti di Algebra lineare e geometria

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  • Ingegneria Civile e Ambientale, Compito di Algebra Lineare e Geometria del 13/9/11

    I

    Sono assegnati in R4 i vettori v1 = (1, 1, 0, 0), v2 = (0, 0, 1, 1), v3 = (0, 1, 1, 0), w = (1, 2, 2, 1)ed il sottospazio V = L (v1, v2, v3).1) Determinare lequazione cartesiana di V , verificare che A = [v1, v2, v3] e` una base di V etrovare le componenti di w rispetto ad A .2) Studiare lendomorfismo f : V V definito dalle assegnazioni

    f(v1) = 2v1 v2 + v3 + hwf(v2) = 3v1 + 2v2 v3 hwf(v3) = v1 v2 + hw

    con h parametro reale

    al variare di h, determinando in ciascun caso Im f e Ker f .3) Verificare che T = 1 e` autovalore di f . Verificare che f e` semplice per ogni valore di h etrovare una base di autovettori indipendente dal parametro.4) Determinare lendomorfismo : R4 R4 che e` estensione di f ed ammette lautovaloreT = h con autospazio associato V h = {(x, y, z, t) R4 | 2x y = z 2t = 0}. Trovare unabase B di R4 formata da autovettori di . Determinare in R4 un prodotto scalare in modo cheB risulti una base ortogonale.

    II

    E` assegnato nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, ~x, ~y, ~z, u.1) Sono assegnati il piano pi e la retta r di equazioni

    pi : x y + z = 0 r :{x y 2 = 0z 1 = 0 .

    Detto R r il punto proprio generico sia s la retta congiungente O con R. Verificare che, alvariare di R, la retta s forma col piano pi un angolo , con 0 < pi

    2. Tra le rette s sia s

    quella ortogonale al piano pi. Trovare la quadrica Q luogo dei punti equidistanti da s e da pi everificare che Q e` un cono.2) Ci poniamo sul piano coordinato z = 0. Studiare la parabola p di equazione

    p : x2 2xy + y2 4x 4y 8 = 0determinandone vertice ed asse. Detta c la circonferenza passante per i punti (1,1), (1, 1),(

    2, 0), studiare il fascio di coniche generato da p e da c. In particolare determinare leconiche spezzate ed i punti base di .3) Determinare e studiare le quadriche contenenti le coniche

    1 :

    {x = 0y2 + z2 1 = 0 2 :

    {y = 0x2 + z2 1 = 0 .

    SOLUZIONE, I

    1) I vettori v1, v2, v3 sono chiaramente indipendenti, quindi essi formano una base, A , di V .Per trovare la sua equazione cartesiana usiano la tecnica matriciale:

    1 1 0 00 0 1 10 1 1 0x y z t

    1 1 0 00 0 1 10 1 1 00 y x z t

    1 1 0 00 0 1 10 1 1 00 y x z t 0

    1

  • 1 1 0 00 0 1 10 1 1 00 0 x y + z t 0

    V = {(x, y, z, t) | x y + z t = 0}Si vede facilmente che w = v1 + v2 + v3, cioe` [w]A = (1, 1, 1).2) Calcoliamo la matrice associata ad f rispetto alla base A . Usando lespressione di w appenadeterminata avremo:

    f(v1) = (h 2)v1 + (h 1)v2 + (h+ 1)v3f(v2) = (3 h)v1 + (2 h)v2 + (1 h)v3f(v3) = (h 1)v1 + (h 1)v2 + hv3

    MA (f) = h 2 3 h h 1h 1 2 h h 1

    h+ 1 1 h h

    e si ricava facilmente |MA (f)| = h. Quindi se h 6= 0 f e` un isomorfismo; per h = 0 si haIm f = L ((1, 1, 0), (1, 0,1)) = L (v1 + v2, v1 v3), Ker f = L (1, 1, 1) = L (w).3) Sottraendo T = 1 dalla diagonale di MA (f) si ottiene una matrice che non ha rango mas-simo, quindi 1 e` autovalore di f . Possiamo quindi evitare il calcolo esplicito del polinomiocaratteristico.

    P (T ) = T 3 + hT 2 + T h = 0; P (1) = 1 = 0 = 1e si possono ricavare facilmente gli altri autovalori T = 1, h. Se h 6= 1 si hanno tre autovaloridistinti, quindi f e` semplice. In questo caso calcoliamo gli autospazi:T = 1 V1 = L (1, 1, 0) = L (u1 = v1 + v2);T = 1 V1 = L (1, 0,1) = L (u2 = v1 v3);T = h Vh = L (1, 1, 1) = L (v1 + v2 + v3) = L (w).4) Lendomorfismo conserva gli autovalori e gli autovettori di f ; siccome f ammette lautova-lore T = h, con autovettore w, dovremo scegliere in V h = {(x, 2x, 2t, t)} un secondo autovettoreindipendente da w V h, ad esempio u3 = (1, 2, 0, 0) / V . Usando la base di autovettoriB = [u1, u2, w, u3] lendomorfismo e` determinato da:

    (u1) = f(u1) = u1, (u2) = f(u2) = u2, (w) = f(w) = hw, (u3) = hu3.Il richiesto prodotto scalare e` determinato dalle assegnazioni:

    u1 u1 > 0 u1 u2 = 0 u1 w = 0 u1 u3 = 0u2 u2 > 0 u2 w = 0 u2 u3 = 0

    w w > 0 w u3 = 0u3 u3 > 0.

    II

    1) Siccome R (, 2, 1), la retta s ha equazioni x z = y ( 2)z = 0, con puntoimproprio S (, 2, 1, 0). Naturalmente, ricordando che ci riferiamo ad angoli acuti,possiamo usare in vettore normale a pi, n = (1,1, 1), richiedendo che 0 sn < pi

    2, cioe` che

    0 < cos sn 1. Ponendo cos sn = q

    0 < cos sn =3

    3

    22 4 + 5 =

    322 4 + 5 = q

    bisogna verificare che questa equazione e` risolubile per ogni q, 0 < q 1. Con facili calcoli siottiene lequazione

    22 4 + 5 3q2

    = 0 4

    =6

    q2 6 0 per q 1.

    2

  • La retta s ha equazioni x z = y + z = 0; detto P (a, b, c) un punto dello spazio, il pianoper P ortogonale ad s ha equazione x y + z a + b c = 0, quindi il punto P , proiezionedi P su s, ha coordinate P (ab+c

    3,ab+c

    3, ab+c

    3). Uguagliando le distanze d(P, s) = PP

    e d(P, pi) e quadrando si ottiene

    (2a+ b c)29

    +(a+ 2b+ c)2

    9+

    (a+ b+ 2c)29

    =(a b+ c)2

    3.

    Da questa uguaglianza, ponendo (a, b, c) = (x, y, z) si ottiene lequazione

    Q : x2 + 4xy + y2 4xz + 4y + z2 = 0.

    Si verifica facilmente che Q e` un cono con vertice in O.2) La parabola p ha punto improprio P (1, 1, 0); lasse e` la polare del punto improprioQ (1,1, 0) P, cioe` la retta x y = 0. Il vertice e` il punto (proprio) comune a p edallasse, V (1,1). Lequazione della circonferenza c si trova facilmente, c: x2 +y22 = 0.Quindi il fascio ha equazione

    : (1 + h)x2 2xy + (1 + h)y2 4x 4y 8 2h = 0.

    Dalla sua matrice si ha

    B =

    1 + h 1 21 1 + h 22 2 8 2h

    |B| = 2h3 12h2 24h 16 = 2(h+ 2)3|A| = h2 + 2hQuindi nel fascio ce` una sola conica spezzata, con molteplicita` 3: per h = 2 si ha la conicaspezzata x2 + 2xy+ y2 + 4x+ 4y+ 4 = 0 cioe` (x+ y+ 2)2 = 0. Secando questa conica con unaconica qualsiasi del fascio (ad esempio con la circonferena c, che si ha per h =) si ottiene ilpunto (1,1) con molteplicita` 4.Per caratterizzare le coniche irriducibili di usiamo |A| = h(h+ 2). |A| > 0, h < 2, h > 0 ELLISSI. Per h = si trova la circonferenza c. |A| < 0, 2 < h < 0 IPERBOLI. Per h = 1 iperbole equilatera xy + 2x+ 2y + 3 = 0. |A| = 0, h = 2, 0. Per h = 0 si ha la parabola p.

    3) Le quadriche contenenti 1 hanno equazione

    x(ax+ by + cz + d) + y2 + z2 1 = 0 {y = 0ax2 + cxz + dx+ z2 1 = 0 .

    Imponendo che questa conica coincida con 2 avremo la condizioni a = 1. c = d = 0, quindi larichiesta famiglia di quadriche ha equazione

    x2 + bxy + y2 + z2 1 = 0 B =

    1 b

    20 0

    b2

    1 0 00 0 1 00 0 0 1

    con |B| = |A| = b24 1.Se b = 2 si hanno cilindri di vertici (1,1, 0, 0). Se 2 < b < 2 si hanno ellissoidi (gliautovalori di A sono concordi) e per b < 2, b > 2 si hanno iperboloidi iperbolici.

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