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“ Compito della medicina non è il produrre la salute, bensì solamente il favorirla al massimo grado” Aristotele

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“Compito della medicina non è il produrre la salute,

bensì solamente il favorirla al massimo grado”

Aristotele

Il PresIdente della rePubblIca

GIorGIo naPolItano

ha conferIto a federanzIanI

In occasIone della PresentazIone del comPendIo

sIc sanItà̀ In cIfre 2011

una ProPrIa medaGlIa dI raPPresentanza

la PresentazIone del comPendIo

sIc sanItà In cIfre 2013

e Il conferImento del PremIo 60 e PIù

sI svolGeranno con Il PatrocInIo

della PresIdenza del consIGlIo deI mInIstrI

© Copyright 2014 by SIC srlVia Orazio, 10 - 00193 Roma

Progetto grafico e videoimpaginazioneM&S - Roma

Proprietà letteraria riservata - printed in Italy

Stampa: Stige - Arti Grafiche S.p.A.Via Pescarito, 110 - 10099 San Mauro (TO)

Finito di stampare nel mese di novembre 2014

La riproduzione con qualsiasi processo di duplicazione delle pubblicazioni tutelate dal diritto d’autore è vietata e penalmenteperseguibile (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633). Quest’opera è protetta ai sensi della legge sul diritto d’autore e delle Convenzioni internazionali per la protezione del diritto d’autore (Convenzione di Berna, Convenzione di Ginevra).Nessuna parte di questa pubblicazione può quindi essere riprodotta, memorizzata o trasmessa con qualsiasi mezzo e in qualsiasiforma (fotomeccanica, fotocopia, elettronica, ecc.) senza l’autorizzazione scritta dell’editore. In ogni caso di riproduzioneabusiva si procederà d’ufficio a norma di legge.

Si ringraziano per la collaborazioneSimone AureliMarta CareddaPiera CaroneValerio FiorentinoEdoardo GnassoClaudio LuciElisabetta Marfori SaviniGianluca MessinaMarianna MessinaRosita RocchettiSara RuggeriCarlotta SperaLuciana Valente

A cura diRoberto Messina

Coordinatori ScientificiAchille CaputiAmerico CicchettiFranco FontanaFrancesco Saverio MenniniGianluca Trifirò

RedazioneClaudio Taranto

Ufficio ComunicazioneEleonora Selvi

Presidente Corte di Giustizia Popolareper il Diritto alla SaluteGiuseppe Pozzi

Anche in questa ultima edizione FederAnziani scatta una precisa fotografia del sistema sanitario,attraverso una puntuale raccolta dei dati demografici, epidemiologici, relativi all’organizzazione del SSN,alla spesa sanitaria e farmaceutica, ai conti economici regionali.

Per progettare e realizzare il compendio “SIC Sanità in cifre 2013” il centro studi SIC diFederAnziani si è avvalso della collaborazione di quattro prestigiose università: il CEIS di Tor Vergata,la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Dipartimento clinico-sperimentaledi medicina e farmacologia dell’Università di Messina e la Luiss Business School.

Hanno inoltre collaborato associazioni di settore e numerosi esperti del settore sanitario, perraggiungere la maggior completezza e precisione possibili.

La transizione demografica comporterà profonde modificazioni del-l’epidemiologia e del bisogno di assistenza della popolazione nellaquale prevarranno le malattie cronico - degenerative, causa di disabilitàe di isolamento.

È possibile, però, preparare una vecchiaia “in buona salute”. Gli indivi-dui non invecchiano nella stessa maniera e la qualità della vita in età avan-zata dipende dagli stili di vita, dalla possibilità di prevenire o interveniresulla malattia, di evitare l’isolamento. Questo obiettivo si può raggiun-gere costruendo e garantendo una offerta adeguata di assistenza sulterritorio, il più vicino possibile al domicilio dell’anziano. Fondamentaleè dunque la capacità del sistema di realizzare a livello territoriale la presain carico del cittadino, la continuità assistenziale e l’effettiva integrazionetra le diverse attività di tipo sanitario e sociale. Ciò si realizza promuo-vendo una struttura territoriale polivalente e funzionale da affiancareall’ospedale. Un luogo facilmente accessibile e facilmente individuabiledove sono curate le urgenze, assicurate le continuità assistenziali, vale adire la possibilità di essere ascoltati e visitati sette giorni su sette sfoltendocosì il pronto soccorso ospedaliero che deve essere mirato soprattuttoalle urgenze più importanti.

Il Patto per la salute fa del territorio il punto di riferimento effettivoper il cittadino, il luogo della fiducia e delle sicurezze, mentre trasformal’ospedale sempre di più in un luogo al quale ci si rivolge per prestazioniche richiedono un alto livello di tecnologie, e di professionalità legatealla loro utilizzazione.

La sanità pubblica può così contare, ed offrire ai cittadini, due eccel-lenze, quella territoriale e quella ospedaliera. Ed è il territorio, luogo diresidenza del cittadino, il centro di coordinamento dell’assistenza. Per farciò è prioritaria la ricostruzione del rapporto di fiducia dei cittadini, deglianziani verso il Servizio sanitario nazionale. Un rapporto che va pesatoin termini di diritti e di doveri: l’anziano protagonista del proprio benessere,il sistema in grado di offrire servizi efficaci e di qualità. Punti di forza diquesto rapporto sono il rigore, la lotta agli sprechi, la qualità dell’assistenzanella realtà di ogni giorno. Ma anche la “buona sanità” di cui disponiamo,che non dobbiamo dimenticare, e di cui dobbiamo valorizzare le poten-zialità, grazie a quei medici e agli operatori che, con deontologia pro-fessionale, contribuiscono alla tutela quotidiana della salute.

Ministro della Salute

Beatrice LorenzinMinistro della Salute

Il progressivo invecchiamento della popolazione, le evidenze epide-miologiche, i cambiamenti sociali e l’aumento della prevalenza di patologiecronico-degenerative impongono sempre di più nuovi obiettivi assistenziali.Il principio guida su cui calibrare le prossime sfide della sanità è divenutaormai la centralità della persona in sé e in relazione ai suoi diversi contestidi vita, la sua famiglia, la sua Comunità, il suo territorio. Al contempo ivincoli di sostenibilità economica comportano una accresciuta responsabi-lità istituzionale nella definizione di strategie e di linee programmatorielungo cui guidare i Sistemi Sanitari Regionali. Assume, cioè, valore imple-mentare un sistema di governance multilivello che veda la corresponsa-bilizzazione di tutti i soggetti verso la garanzia dei Livelli Essenziali diAssistenza, perseguendo una diretta correlazione tra responsabilità,risorse disponibili ed azioni di miglioramento dell’appropriatezza clinicaed organizzativa.

Le direttive impartite a livello nazionale impongono alle regioni speci-fici obiettivi logistici, strutturali e clinici volti al raggiungimento di un sistemasanitario regionale e nazionale appropriato e di qualità. Si confermadunque la valenza dello spostamento del baricentro dell’ospedale al ter-ritorio nell’ottica di razionalizzazione della rete ospedaliera ed incrementodell’appropriatezza nel ricorso ai ricoveri ospedalieri.

In quest’ottica questo Compendio ha il pregio di fornire in mododettagliato un quadro epidemiologico e demografico della sanità in Italia:dall’impatto delle patologie, alle infezioni correlate all’assistenza, dallasalute respiratoria all’incontinenza urinaria.

Ulteriore merito del rapporto è di rendere trasparente e condividerele informazioni sull’utilizzo delle risorse dimostrando l’attenzione al cittadi-no non solo quale paziente ma portatore di interesse diretto rispettoall’utilizzo delle risorse pubbliche.

Il presente lavoro, strutturato e sistematico, garantito con continuità eperiodicità, offre dunque un importante supporto informativo-decisionalefondato su un approccio ordinato e capace di aiutare nell’interpretazionedelle condizioni di contesto in cui opera.

Regione Veneto

Luca ColettoAssessore alla Sanità - Regione VenetoCoordinatore della Commissione Salute

della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

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L’annuale appuntamento con la pubblicazione del Compendio“Sanità in cifre - una appropriata conoscenza dei dati per una miglioreprogrammazione sanitaria” offre l’occasione, sempre preziosa per chicome noi si occupa di Salute, per fare il punto sulla situazione del nostroSistema Sanitario Nazionale (SSN). Lo scambio di conoscenze e la diffu-sione di dati qualificati, costituisce infatti il primo strumento indispensabilein un campo così complesso come quello del governo della Sanità.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha fra i suoi mandati istitu-zionali la promozione e la diffusione di un’informazione indipendente ecorretta sui farmaci, che possa fornire ai cittadini gli strumenti necessariper orientarsi nella grande quantità di notizie in materia di salute e di cure,molte volte parziali, inattendibili e distorte, che circolano soprattutto in rete.Proprio con questo scopo è nato, ormai due anni e mezzo fa, il serviziodi informazione su temi medico-scientifici “Pillole dal Mondo”, che oggiraggiunge la quasi totalità dei Medici e degli Operatori sanitari italiani.Un risultato importante che AIFA ha perseguito con l’obiettivo di fornireai professionisti della Salute uno strumento di aggiornamento certificato,autorevole e indipendente sulle novità regolatorie e scientifiche più rilevantiin ambito farmacologico. Sul fronte di una corretta informazione ai cit-tadini, l’Agenzia ha realizzato di recente due altri progetti scientifico-comunicativi molto innovativi per la loro modalità di diffusione globaleaccompagnata contemporaneamente dal potenziamento delle risorsemesse al servizio degli Specialisti: “Farmaci e Gravidanza” e “Farmaci ePediatria”, per l’uso consapevole e sicuro dei farmaci durante la gravidan-za e nella popolazione pediatrica, con lo scopo di promuovere messaggiche possano educare a un approccio più consapevole ai farmaci per unloro utilizzo sempre più appropriato e in maggiore sicurezza.

Promuovere la Salute pubblica significa infatti lavorare anche per ladiffusione di una corretta cultura del farmaco. L’ultimo rapporto AIFA-OsMed sull’uso dei medicinali in Italia ha restituito un quadro geografi-camente disomogeneo su diversi fronti. Da una parte registriamo unaforte disparità regionale rispetto all’accesso alle cure, fatto inaccettabileperché l’accesso garantito alle cure per tutti, sopratutto a quelle innova-tive, dovrebbe rappresentare una delle misure nella civiltà di un Paese.Dall’altra parte assistiamo una diversità diffusa dei livelli di appropriatezza,in particolare rispetto a determinate classi di medicinali (antibiotici,antiacidi, antidolorifici e farmaci per l’osteoporosi, tanto per citarne alcuni)che lascia pensare che nel nostro Paese ancora non tutti abbiano la realeconsapevolezza di come impiegare in modo opportuno i farmaci.

Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

AIFA è chiamata a giocare un ruolo fondamentale: è nostro dovereetico, oltreché mandato istituzionale, garantire la sostenibilità del nostro SSNcontinuando ad assicurare ai cittadini cure efficaci e sicure. Lo facciamoconiugando al nostro interno, in maniera eccezionale rispetto al resto delmondo, la valutazione scientifica di rischio-beneficio e quella economicadi beneficio-prezzo attraverso l’attività di Health Tecnology Assessment(HTA) farmaceutica. HTA significa, per noi, aumentare il valore e l’efficien-za dei farmaci che tutelano la Salute pubblica attraverso l’autorizzazionedi quelli sicuri ed efficaci e, nel contempo, governare la spesa farma-ceutica per assicurare un accesso al farmaco equo e sostenibile per tutti.Non è facile conciliare queste due esigenze, soprattutto quando, in unmomento economico difficile come quello che stiamo vivendo, si affac-ciano sul mercato farmaci innovativi sempre più costosi che mettono arischio l’equilibrio dell’intero sistema. Il farmaco non è solo un bene chepuò essere considerato, alla stregua di altri beni di consumo, solo dalpunto di vista economico; deve essere valutato in base alla quantità diSalute che produce.

Abbiamo scelto di lavorare in totale trasparenza, puntando sugliOpen Data: entro il 2015 proveremo a pubblicare gli algoritmi decisio-nali che adottatiamo per decidere quando un farmaco è innovativo equale dovrebbe essere il suo valore economico. Non è facile e nessunoci è ancora riuscito ma abbiamo il dovere di provarci perché ormai datre anni tutta l’attività dell’Agenzia si snoda su tre direttrici fondamentali,una delle quali è proprio la trasparenza, insieme all’appartenenza e allaresponsabilità. Per questo ci impegniamo per portare avanti, con il suc-cesso che meritano, una serie di iniziative istituzionali volte a favorire undialogo costruttivo con tutti gli attori del sistema, come gli incontri periodiciin Open AIFA e le audizioni selezionate all’interno della CommissioneTecnico Scientifica dei rappresentanti delle Associazioni dei malati e dellasocietà civile organizzata. Siamo convinti che un’informazione correttaed etica sul farmaco passi necessariamente attraverso il coinvolgimento ditutti gli attori del sistema: in questa ottica, sono certo che l’ottava edizionedel Compendio SIC rappresenterà un utile supporto per gli stakeholderse un prezioso strumento per comprendere le complessità e le specificitàche ci impongono di difendere il nostro Sistema Sanitario Nazionale.

Prof. Luca Pani Direttore Generale AIFA

Agenzia Italiana del Farmaco

Qualcosa sta cambiando per il nostro Sistema Sanitario Nazionale.In questi ultimi anni è maturata la consapevolezza da parte di tutti, cittadini,imprese e istituzioni, che per salvaguardare il SSN la questione dellasostenibilità deve essere messa al centro. Occorre quindi ripensarne lagestione e il finanziamento eliminando inefficienze e sprechi ancora esi-stenti per consentire in tempi rapidi l’accesso alle cure e all’innovazione.E tutto questo attraverso un intervento sulle voci di spesa sanitaria che,diversamente dalla farmaceutica, presentano ancora significativi marginidi ottimizzazione. Perché il SSN è un patrimonio italiano.

Così come lo è l’industria farmaceutica che ricerca e produce medici-nali e vaccini, migliorando la qualità della vita e il benessere delle persone,e contribuisce all’economia del Paese. I medicinali, ormai sempre più biotech,e i vaccini rappresentano anche uno strumento strategico per l’efficienzadel SSN con la prevenzione, rendendo non necessari interventi chirurgici,accorciando i tempi di ospedalizzazione, evitando il ricovero, rallentandola degenerazione delle malattie, riducendo il rischio di quelle invalidanti emigliorando la capacità delle persone di restare attive. Basti pensare cheun giorno in ospedale, con un costo di 1.000 euro, equivale a quasi 4 annidi assistenza farmaceutica (270 euro).

Grazie alla disponibilità di medicinali per alcune patologie, il SSNrisparmia circa 12 miliardi l’anno, 6 per costi sanitari e 6 per costi indiretti.Cifre che potrebbero aumentare con un più intenso ricorso alla vaccinazione.Si stima per esempio che vaccinando tutti i cittadini tra i 50 e i 64 annicontro l’influenza, con un investimento massimo di 76 milioni di euro, siotterrebbe un risparmio per il SSN pari a 746 milioni di euro, con un rap-porto costo/beneficio di 1 a 10. Un criterio valido anche per l’impiego difarmaci innovativi, che pur spesso ad alto costo, comporterebbero diminu-zioni di spesa per lo Stato. Senza dimenticare che oggi la farmaceuticanell’ambito della Sanità, è l’unico comparto davvero controllato e trac-ciabile con efficacia e il solo con tetti vincolanti che prevedono l’obbligoper l’industria di ripiano della spesa in eccedenza.

Nel frattempo l’Orologio della Vita continua ad andare avanti. Con unaumento dell’aspettativa di vita - che ha raggiunto gli 82 anni - pari a 6 oreal giorno, 3 mesi all’anno. E se si vive di più e meglio è anche grazie alfarmaco. Risultati ottenuti dai grandi “salti nelle cure”, che hanno per-messo di sconfiggere malattie mortali, e dai continui miglioramenti del-l’innovazione incrementale nell’efficacia del trattamento, nella riduzionedi effetti collaterali, nella facilità d’uso dei medicinali.

Farmindustria

Non è da meno l’apporto industriale dato dalle imprese del farmaco,presenti sul territorio con 174 impianti, in cui sono impiegati 62.300addetti (più 64.000 occupati nell’indotto). Dei 28 miliardi di euro di valoredella produzione - che collocano l’Italia al secondo posto in Europa,dopo la Germania - il 71% è rivolto all’export. E 2,3 miliardi ogni annosono investiti metà in Ricerca e metà in produzione.

L’industria farmaceutica in questo periodo di crisi è quindi riuscita adistinguersi nel panorama industriale italiano per competitività, produt-tività, Ricerca, investimenti, esportazioni e qualità delle Risorse Umane.

Le imprese hanno deciso di puntare sull’Italia, assumendo negli ultimimesi 1.600 giovani. Un risultato reso possibile dalla recente stabilità delquadro dovuta al cambio di approccio delle Istituzioni nei confronti delnostro settore, considerato finalmente un asset strategico e un’opportunitàdi crescita e non più una voce di spesa.

È importante proseguire sulla strada intrapresa migliorando la com-petitività dell’economia italiana, attraverso riforme per la flessibilità dellavoro, per un contesto fiscale attrattivo, per una giustizia veloce e unaburocrazia snella ed efficiente.

E, in particolare, riportare a unità nei limiti del possibile la governancefarmaceutica, senza frammentazioni sul territorio. È opportuno poi rende-re più rapido l’accesso, sia sul territorio sia in ospedale, di nuovi medicina-li frenato da troppi vincoli nazionali e regionali; più veloci le proceduredi autorizzazione per gli investimenti; più celeri le ispezioni ai siti pro-duttivi dotando l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di risorse pari aquelle degli altri Paesi.

Misure che porterebbero vantaggi a tutto il settore sanitario, fotogra-fato puntualmente dal Compendio SIC “Sanità in cifre”. Uno strumentofondamentale nell’analisi dei dati di spesa sanitaria e della qualità dellecure offerte, che offre un servizio a tutti gli attori coinvolti nella governancedel Sistema Sanitario Nazionale nell’interesse dei cittadini e, in primo luogo,degli Anziani.

Buona consultazione.

Massimo ScaccabarozziPresidente Farmindustria

Con questa nuova edizione del Compendio SIC possiamo tirare le filadi un anno che non ci ha visti protagonisti dell’ennesima riforma, il primoanno dopo molto tempo. Un periodo difficile certamente, con l’instabilitàpolitica, le riforme sempre annunciate e mai realizzate pesano su tutti noi,ma anche un momento positivo per la nostra industria.

Una fase di crescita, che rappresenta un segnale di controtendenzarispetto alla situazione economica generale e che vogliamo mettere alservizio del Paese e del Sistema Sanitario Nazionale. Ma in un momentostraordinario come questo, in cui il Governo è impegnato su molti frontiper far ripartire il Paese, noi possiamo fare di più. Grazie all’opera delMinistro si sta anche finalmente affermando un concetto che ribadiamo daanni, un concetto per noi importantissimo, secondo il quale i risparmiprodotti in sanità devono rimanere all’interno dell’assistenza farmaceutica.Questo per noi è un punto fondamentale, noi siamo in grado di produrreingenti risparmi per il settore attraverso l’utilizzo dei nostri farmaci.

Equivalenti e biosimilari hanno prodotto risparmi per oltre 4 miliardidi euro dal 2000 ad oggi, ma se i risparmi generati non rimangono nelsettore, non servono ad ampliare l’accesso alle cure dei pazienti o acoprire i costi dei nuovi farmaci che arriveranno sul mercato, nessunosarà realmente incentivato ad usare i generici, e ancor più i biosimilari,per avere a disposizione nuove risorse: - non lo saranno i medici che non avranno a disposizione i risparmi pro-dotti per curare altri pazienti,

- non lo saranno le Istituzioni, che per promuovere l’uso dei genericidevono comunque scontare molte resistenze al cambiamento, sia dipazienti che di operatori,

- non lo saranno le aziende di prodotti a marchio, che a fronte dellarinuncia a competere nel segmento del brevetto scaduto, rallentandol’accesso al mercato dei generici, dovrebbero vedere aprirsi la stradaper l’ingresso dei nuovi farmaci senza mille ostacoli burocratici che difatto impediscono l’accesso alle cure per una platea sempre crescentedi pazienti.

Basta un solo esempio per capire bene di cosa stiamo parlando.

Secondo un’indagine svolta da IMS solo il 50 per cento dei pazientiaffetti da artrite reumatoide sta ricevendo cure appropriate. Con l’utilizzodel filgrastim biosimilare, che ha una quota di utilizzo pari al 72 per centoin Italia, il numero di pazienti trattati è aumentato del 10%.

Assogenerici

In UK, dove la quota di utilizzo del biosimilare raggiunge l’83 percento, i pazienti trattati sono aumentati di oltre il 44 per cento. Come sievince chiaramente con l’utilizzo dei biosimilari si allarga l’accesso allecure, migliorando la qualità di vita di migliaia di pazienti.

Quanto costa allora, non solo in termini economici ma soprattuttoin termini di mancato accesso alle terapie, il ritardare l’ingresso di genericie biosimilari nel mercato? Non è solo un problema economico, dal nostropunto di vista è soprattutto un problema etico. Vorremmo fosse chiarooggi che l’economia sanitaria non è una fredda questione di numeri, mauna forma di etica; quando le risorse sono limitate se le usi male lasciqualcuno senza cura, di solito i più deboli.

La strada intrapresa è quella giusta, la norma sulla prescrizione perprincipio attivo, che tante polemiche ha sollevato, sta iniziando a dare isuoi frutti, prescrizioni e utilizzo dei generici sono aumentati, la culturadel generico si sta lentamente affermando anche in Italia. Ma ci sonoancora tanti margini di miglioramento per cogliere le opportunità che igenerici e i biosimilari offrono!

La Commissione Affari Sociali della Camera, nel documento con-clusivo dell’indagine conoscitiva svolta sulla sostenibilità del SistemaSanitario Nazionale, dice che la spesa farmaceutica territoriale, citotestualmente, “mostra un andamento decrescente, pari al -3 per centomedio annuo, nel periodo 2006-2010, fino ad arrivare al -8,5 per centomedio annuo nel periodo 2010-2012. […] Questo processo è stato favoritodalla costante diminuzione del prezzo dei farmaci, in relazione alla sca-denza brevettuale di taluni medicinali e alla conseguente immissione incommercio di farmaci generici con prezzo inferiore".

La Corte dei Conti, nel suo ultimo rapporto sul coordinamento dellafinanza pubblica, arriva alle medesime conclusioni. Dunque la spesafarmaceutica territoriale scende perché arrivano i generici, siamo tuttid’accordo. Quella ospedaliera invece non cala, perché i farmaci innovativiad alto costo hanno un impatto soprattutto sull’ospedale, e i brevetti dimolti farmaci importanti scadranno solamente nei prossimi anni.

Da qui al 2018 scadranno i brevetti di diversi farmaci biologici cherappresentano circa 57 miliardi di spesa a livello globale, 1,5 dei qualisolo in Italia. Stimiamo risparmi che potranno arrivare a 500 milioni di Euronel 2018.

Enrique Häusermann Presidente Assogenerici

Li vogliamo usare per far si che il nostro sistema sanitario non siauniversalistico solo sulla carta ma lo rimanga veramente e nella pratica?Perché i diritti dei cittadini e dei pazienti non siano sanciti sulla carta esistematicamente negati nella realtà?

Questa è la sfida, la vera sfida alla quale tutti siamo chiamati arispondere, ognuno per la sua parte, le aziende tutte, senza distinzioni,le Istituzioni, tutti gli operatori.

Non pretendiamo di dirvi che i mali del sistema sanitario si risolve-ranno tutti attraverso l’utilizzo degli equivalenti o dei biosimilari, abbiamobisogno di molte altre cose, dobbiamo deciderci, dopo anni di chiacchiere,a fare veramente le riforme di cui il sistema ha bisogno.

Dobbiamo riformare il titolo V, per garantire pari accesso alle curee regole uguali su tutto il territorio nazionale. Non è tollerabile che ogniregione abbia proprie regole! Paesi a statuto federale hanno un’unicaagenzia che gestisce e governa la sanità. Swissmedic ne è un esempio;la Svizzera è formato da 23 cantoni ascrivibili a repubbliche indipendenti,ma la sanità è gestita centralmente, in modo uguale per tutti.

Dobbiamo rendere capace l’Aifa di rispondere velocemente allerichieste di pazienti e aziende. Per installare e validare una linea pro-duttiva ci vogliono mesi, al termine dei quali in Germania e Francia sipuò iniziare a produrre, poi l’autorità regolatoria verificherà il sito nelcorso dei suoi audit periodici. Da noi, viceversa, occorre attendere nume-rose ispezioni e autorizzazioni, non ultimo l’audit dell’Aifa che ha tempiparticolarmente incerti, anche superiori a sei mesi.

Secondo voi, dove sceglieranno di investire le aziende?

Dobbiamo semplificare una burocrazia che ci soffoca e allontana gliinvestimenti nel Paese. Molte leggi di semplificazione si sono susseguitenel corso degli ultimi anni ma troppo spesso l’effetto pratico è stato nullo.È facile dire che ogni singola procedura deve essere avulsa da qualsiasiforma di discrezionalità e prevedere tempi di esecuzione brevi e certi.La normativa molte volte risponde a questi requisiti, che vengono peròsistematicamente disattesi nell’operatività quotidiana delle amministrazioni.Perché allora non provare a rovesciare i termini, alleggerendo le ammi-nistrazioni da defatiganti procedure autorizzative impegnandole peròben più massicciamente nel momento del controllo?

Secondo le stime del Centro Studi di Confindustria un efficace processodi sburocratizzazione porterebbe ad un aumento del Pil pari al 4 per centoe alla creazione di sei milioni di posti di lavoro.

Dobbiamo deciderci a rispettare i termini di pagamento richiestidalla normativa, italiana ed europea. È inutile adoperarsi con tenaciaper sanare il pregresso, e questo è sicuramente un merito da ascrivereal Governo, se poi si continuano ad accumulare ritardi nei pagamenti.Ci troveremo così sempre un pregresso da sanare, in un circolo viziososenza fine.

Dobbiamo fare tante cose, ma è un fatto, che le regioni che megliotengono sotto controllo i conti sono quelle che usano meglio e di piùequivalenti e biosimilari. Le regioni che fanno registrare il livello di spesa piùelevato sono anche quelle dove la penetrazione del generico è più bassa.Il rapporto è dappertutto indirettamente proporzionale.

Da ultimo un accenno al semestre europeo a presidenza italiana.Arriva in un momento in cui sul tavolo sono posti temi di importanzastraordinaria per il settore della sanità. È una grande opportunità perl’Italia, non sprechiamola.

C’è un tema importante, che ci sta a cuore, è la proposta di direttivasulla trasparenza dei criteri di fissazione dei prezzi e del livello di rim-borso dei farmaci. Chiediamo al Governo di farsi portavoce in Europaper accelerare l’iter di approvazione di questa direttiva che ha al suointerno elementi di semplificazione e chiarezza delle norme moltoimportanti per tutto il comparto farmaceutico, non ultimo un chiarodivieto di collegare la scadenza del brevetto alla contrattazione sul prezzodi rimborso, principio che oggi vige in Italia e che ostacola l’ingresso deigenerici sul mercato al momento della effettiva scadenza del brevetto.

A fronte di una domanda di salute in costante aumento, negli ultimianni le manovre di contenimento della spesa hanno prevalentementeriguardato il settore farmaceutico, attraverso tagli generalizzati dei prezzidei farmaci che, misurati a ricavo industria, sono ai livelli più bassi d’Europa.

Il Compendio SIC Sanità in cifre ci fa capire ancora una volta comeoccorra prima di tutto garantire la qualità e l’appropriatezza della spesa,riducendo gli sprechi e applicando lo stesso rigore non solo alla farmaceu-tica ma a tutto il settore sanitario complessivamente considerato, affinchéle misure di contenimento della spesa dettate da esigenze di bilancioche nascono da altri comparti della sanità non penalizzino l’innovazione.

Alessandro SidoliPresidente Assobiotec-Federchimica

Il Compendio SIC Sanità in cifre 2013 è un documento fondamentaleper tutti coloro che hanno a cuore - come è il caso di Assobiotec - il temadella sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ponen-dosi come obiettivo quello di garantire alle future generazioni un serviziosanitario universalistico.

Negli ultimi decenni, il progresso scientifico, le scoperte della ricercafarmaceutica, lo sviluppo di nuovi macchinari e tecnologie innovativehanno determinato un netto miglioramento della qualità e un innalza-mento delle aspettative di vita. L’Italia è uno dei paesi al mondo in cuil’aspettativa di vita è più cresciuta. Ed è di fatto uno dei Paesi più vecchial mondo (il secondo in Europa dopo la Germania). Tutto ciò deter-mina un aumento costante di domanda di salute da parte dei cittadini.Per questo la domanda sanitaria in Italia, come nelle principali economieavanzate, cresce più del PIL, sia per l’incremento dei trend demografici,sia perché la voglia di benessere aumenta più che proporzionalmenterispetto al reddito.

In un contesto socio-sanitario in progressiva e costante evoluzione,al centro di un acceso dibattito politico di sostenibilità e competenze tragoverno centrale e istituzioni regionali, è necessario che tutti gli attoricoinvolti, istituzioni ed aziende private, si muovano da una logica negozia-le ad una logica di partnership, nell’ottica del perseguimento di un sistema“reciprocamente sostenibile” e “strategicamente stabile”.

L’industria farmaceutica è attualmente il primo settore per intensitàdi Ricerca e Sviluppo, distinguendosi per investimenti in impianti ad altatecnologia ed elevata qualità dei prodotti, in risposta alle crescenti sfidein termini di domanda di salute. Caratteristiche, queste, che la rendonoun reale valore per il sistema Paese.

Tuttavia, nessuna azienda può mettere in atto strategie e proporresoluzioni efficaci all’interno di un Sistema Sanitario pubblico inefficientee non sostenibile. Per questo, l’industria biotecnologica ha da tempoassunto su di sé la responsabilità di contribuire alla qualità del SistemaSanitario, favorendo le condizioni per il riconoscimento di maggiorispazi di appropriatezza ed efficienza e contribuendo alla riduzione diquegli sprechi “per evitare di minare l’esistenza stessa del nostro ServizioSanitario Nazionale”, che, secondo al mondo in termini di qualità, èsotto finanziato rispetto alla media dei paesi industrializzati UE.

Assobiotec

La Sanità è un investimento e non un costo. L’ho ripetuto innu-merevoli volte negli ultimi anni facendone lo slogan della battagliadi Assobiomedica contro i tagli inferti al Sistema sanitario nazionale.La spending review rischia di svilire una delle più grandi conquiste delnostro Paese, il fulcro del welfare italiano. Il pericolo non è ancora sven-tato e in questo autunno, in cui la manovra finanziaria entra nel vivo, siparla ancora di trattativa tra Regioni e Governo con il leader dei gover-natori impegnato ad evitare gli ulteriori tagli chiesti dal Premier.

In questa fase l’unica garanzia giunge dal ministero della Saluteche con il nuovo patto per la salute sembra stia cercando un nuovo con-divisibile punto di partenza. Con le linee guida tracciate nel documentoprogrammatico 2014-2016 si sono affrontate molte questioni importanti,da tempo rimaste in sospeso: dalla verifica dei livelli essenziali di assi-stenza alla revisione del sistema di remunerazione delle prestazioni conil coinvolgimento di Agenas; dalla messa a punto di un piano dellacronicità alla valorizzazione della ricerca sanitaria e biomedica; dalmonitoraggio e controllo per evitare i piani di rientro allo sviluppo dellaSanità digitale.

Il rischio al momento è che il testo rimanga un elenco di buoneintenzioni, dato che prevede numerosi rinvii a provvedimenti che pren-deranno forma lentamente. È però chiaro che il Patto vuole essere unostrumento di cambiamento del sistema sanitario vigente e di garanziadel diritto alla salute. In parallelo, infatti, si apre la stagione delle grandiriforme istituzionali. In particolare, quella del Titolo V della Costituzione,che in materia sanitaria si traduce con la risoluzione delle criticità del-l’attuale assetto di riparto delle competenze tra Stato e Regioni e il supera-mento della “competenza concorrente” tra legge statale e legge regionale.

In linea con questo principio è apprezzabile, infatti, l’impegno delMinistro Lorenzin e delle Regioni per valorizzare il Sevizio sanitario nazio-nale con un riaccentramento di numerose materie sul piano nazionaleper garantire uniformità sull’intero territorio. Soprattutto per tematichecome l’Health techonology assessment ci sembra quanto mai fonda-mentale un coordinamento nazionale negli strumenti di valutazione, perevitare disomogeneità territoriali e sprechi. La stessa creazione di unPiano nazionale per la gestione della cronicità segue il principio dellagestione centralizzata, ed è importante che al suo interno l’assistenza aipazienti trovi una migliore definizione normativa, anche per quantoriguarda le modalità di erogazione dei dispositivi medici necessari.

Assobiomedica

Assobiomedica condivide la decisione di garantire un “sistema Paese”attraverso l’implementazione di istanze unitarie, correggendo le criticitàdel vigente assetto istituzionale improntato su una rigida separazionedelle competenze tra i diversi livelli istituzionali di governo. Tutti proget-ti che devono essere realizzati tenendo ben chiaro che la sanità è uninvestimento. E mi auguro che i dati del Compendio SIC Sanità in cifresiano presi in considerazione dai decisori per una programmazionesanitaria orientata alla tutela della salute dei cittadini.

Stefano Rimondi Presidente Assobiomedica

I dati raccolti e pubblicati nel SIC confermano in modo evidente lasituazione complessa in cui si trova il nostro servizio sanitario nazionale:la domanda di salute si espande a causa dell’aumento dell’età dellamedia della popolazione, mentre le risorse sono sempre più difficilmentereperibili per fare fronte alle esigenze dei cittadini.

La risposta a questa situazione non possono continuare a esseretagli alla spesa e alle prestazioni erogate. Mi riferisco in particolare aquello che sta succedendo nel settore del farmaco. La spesa farmaceuticaconvenzionata è in calo ormai da 7 anni consecutivi ed è oggi a livelliinferiori a quelli del 2001. È l’unico caso all’interno della sanità pubblicadi riduzione così consistente di una voce di spesa. Molte altre voci conti-nuano ad aumentare, senza che venga loro dedicata la stessa attenzioneriservata al farmaco.

I tagli alla spesa farmaceutica hanno colpito l’intero settore, ma soprat-tutto le farmacie che subiscono in modo particolare le conseguenze delcrescente ricorso alla distribuzione diretta da parte delle ASL e dell’aumen-to delle trattenute a loro imposte dal SSN. Nel 2013 le farmacie, con lesole trattenute, hanno contribuito per oltre 800 milioni di euro al conte-nimento della spesa.

Apprezziamo lo sforzo delle Istituzioni per cambiare approccio eintervenire sui veri sprechi del SSN. Gli sprechi, infatti, non risiedonocerto nella farmaceutica convenzionata, anche perché le farmaciegarantiscono un monitoraggio costante, confezione per confezione, ditutti i medicinali consegnati ai cittadini. Nel nostro settore la trasparenzaè massima, come si può vedere anche dai dati pubblicati nel volume SIC,che, come ogni anno, dedica ampio spazio alla spesa farmaceutica.Esistono altre strade per contenere la spesa, senza penalizzare i cittadinie valorizzando la professionalità degli operatori sanitari del territorio.

Innanzitutto, bisogna dare seguito a quanto scritto nella Nota diaggiornamento al DEF 2013, nel DEF 2014 e nel Patto per la salute, neiquali è stato evidenziato il ruolo che le farmacie possono avere nelprocesso di deospedalizzazione attraverso la fornitura di servizi allapopolazione nel campo dell’assistenza domiciliare, della presa in carico edel monitoraggio dei pazienti cronici in collaborazione con i medici, dellaprevenzione anche attraverso screening sulla popolazione in relazione apatologie di forte impatto sociale (diabete, malattie cardiovascolari,obesità, ecc.).

Federfarma

In questo modo, si potrebbe andare incontro alle esigenze dellapopolazione, che vede chiudere i piccoli ospedali e aumentare i ticket sutantissime prestazioni, e, allo stesso tempo, garantire risparmi al SSN,riducendo i costi delle cure ospedaliere.

Nella stessa ottica è necessario riportare in farmacia tutti i medicinaliche non richiedono particolari controlli da parte delle strutture sanitariepubbliche, oggi oggetto di distribuzione diretta da parte delle ASL.Affidare alle farmacie la distribuzione dei farmaci consentirebbe alle ASLstesse di concentrarsi su altre attività e potenziare altri servizi a favoredei cittadini, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili.

La farmacia potrebbe così svolgere al meglio la propria funzione dimonitoraggio del corretto uso dei farmaci, garantendo l’aderenza alleterapie. Proprio l’aderenza alle terapie è uno degli strumenti principaliper migliorare il livello di tutela della popolazione e ridurre gli sprechi.

Ciò è fondamentale se si pensa che in Italia un anziano su due di etàsuperiore ai 65 anni, cioè quasi 7,5 milioni di persone, assume dai 5 ai 9farmaci al giorno. Sono, invece, 1,4 milioni, cioè l’11% della popolazioneanziana, coloro che assumono oltre 10 farmaci al dì. Sono dati dell’Agenziaitaliana del farmaco (Aifa) che denuncia proprio i rischi di scarsa aderenzaalla terapia e di effetti collaterali: circa il 50% dei pazienti ipertesi o conosteoporosi ha un’aderenza bassa e le percentuali sono ancora più elevateper i farmaci antidiabetici e per i farmaci antidepressivi. Non rispettarele indicazioni del medico fa sì che i pazienti non traggano tutto il beneficiopossibile dai farmaci che assumono, con la conseguenza che la patologiasi aggrava e la qualità della vita peggiora. Ma la non aderenza fa aumen-tare anche i costi a carico del SSN, a seguito della necessità di ricorrerea interventi terapeutici più pesanti e invasivi e a ricoveri ospedalieri.

La crisi deve costituire un’opportunità per sfruttare nel modo migliorele risorse professionale ed economiche del SSN. Soprattutto le farmacie,presenti in modo capillare sul territorio, grazie al sistema di regole vigenti,possono dare un contributo importante all’efficienza del sistema.

Annarosa RaccaPresidente Federfarma

È sotto gli occhi di tutti che la crisi del nostro Paese, prima di tuttoeconomica, ma poi anche dei valori etici del vivere comune, è tutt’altroche in via di risoluzione, anzi, piuttosto che rappresentare un momentodi una ciclica oscillazione, appare come un progressivo declino del nostromodello culturale, comportamentale e di vita.

La popolazione, ed in primis gli anziani, che sono i depositari della“saggezza” accumulata negli anni con la loro personale esperienza divita e della consapevolezza di aver saputo affrontare e superare sfideimportanti, ritiene non più eludibile la necessità di un radicale cambiamen-to del nostro modello di vita civile e si aspetta, da chi occupa posizionidi responsabilità a tutti i livelli, uno scatto di orgoglio nel recupero di unavisione etica del proprio ruolo, il cui agire dovrebbe essere improntatoalla ricerca del bene comune.

A fronte di questa aspettativa di profondo cambiamento, la classepolitica ed in genere “dirigenziale” sembra invece attenta alla conservazionedello status quo, dei privilegi e delle rendite di posizione, incapace o noninteressata a contrastare la progressiva perdita della grande ricchezzacostruita nel recente passato.

Nell’ambito del Welfare, l’urgenza del cambiamento è resa ancoraancor più impellente per effetto di fenomeni socio demografici comel’invecchiamento della popolazione, l’aumento della cronicità e dellafragilità, i cambiamenti del modello sociale sempre più orientato allafamiglia “monocomponente”, che agiscono come fattori aggravanti lacriticità della cronica diminuzione delle risorse.

È necessario allora ridefinire la struttura e le regole del sistema per nonperderne i valori di universalità, equità e solidarietà ma contemporanea-mente renderlo sostenibile e capace di superare le sfide future. Per ottenerequesto risultato le parole chiave sono appropriatezza ed uso consapevoledelle risorse.

In quest’ottica il compendio SIC Sanità in Cifre, che ogni annoFederAnziani produce con spirito di servizio, ma anche di attivismo diopinione per difendere quanto costruito, rappresenta una “chiave di lettura”delle scelte e dei comportamenti in campo sanitario, attraverso un’analisidella sanità italiana, tanto più preziosa in quanto omogenea e detta-gliata ma anche oggettiva e “neutra” perché priva di valutazioni di meritoche potrebbero essere recepite come “di parte”.

FIMMG

L'edizione 2013, evidenziando i fenomeni legati ai principali datinazionali e regionali, consente di esplorare gli aspetti demografici edepidemiologici, le caratteristiche quantitative e qualitative del SSN, ladistribuzione sul territorio dell'offerta, i dati sul personale e sulla spesasanitaria nazionale, sui consumi e la spesa farmaceutica.

In questo senso è insostituibile strumento a disposizione dei decisoripolitici e degli amministratori, Direttori Generali delle Aziende ASL in primis,sia per una valutazione del proprio operato in un’ottica di “self audit”,sia per la programmazione.

I medici di Famiglia della FIMMG plaudono a questa iniziativa diFederAnziani a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale che ha comefinalità quella di osservarlo per difenderlo, non solo rivendicando unproprio diritto, conquistato negli anni, ma anche e soprattutto per cercaredi assicurarlo ai nostri figli e nipoti.

Giacomo Milillo Segretario Generale Nazionale FIMMG

- DISTRETTUALE 250- DISTRETTUALE ANZIANI 251- DISTRETTUALE DISABILI 253- DISTRETTUALE MALATI TERMINALI 255- DISTRETTUALE FARMACEUTICA 256- DISTRETTUALE SPECIALISTICA 257- DSTRETTUALE SALUTE MENTALE 258- OSPEDALIERA 259- EMERGENZA 266

Capitolo QUARTO SPESA FARMACEUTICASpesa farmaceutica in Italia- DATI GENERALI DEI CONSUMI 270Settore farmaceutico territoriale- CONSUMI E SPESA 274Spesa farmaceutica- CONSUMO FARMACI 285- SPESA PER ATC 290- PRESCRIZIONI 302- FARMACI NON COPERTI DA BREVETTO 311

Capitolo QUINTO CONTI ECONOMICI REGIONALIDescrizione codici conto economico 324Conto economico delle strutture sanitarie pubbliche per regione 334

Capitolo SESTO SINTESI DEI PRINCIPALI STUDI ESEGUITI NELL’ANNO- Registri della Salute 2013 382- Infezioni Correlate all’Assistenza 396- Incontinenza Urinaria e Programmi di Terapia 419- Rapporto sulla Salute Respiratoria dell’Anziano in Italia 427- Individuazione di possibili interventi di contenimento della spesa sanitaria 445

Capitolo SETTIMO SANITÀ INDIRIZZI E ACRONIMIIndirizzi delle strutture sanitarie 458Acronimi sanitari/farmaceutici- Raccolta acronimi sanitari/farmaceutici 522

Premessa: Dr. Roberto Messina, Presidente FederAnzianiProf. Giuseppe Pozzi, Presidente Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute

Capitolo PRIMO DATI DEMOGRAFICI ED EPIDEMIOLOGICIDati demografici- POPOLAZIONE 64- NATI-MORTALITÀ 71- FECONDITÀ 75Dati epidemiologici- CAUSE DI MORTE 76- ABORTO 77- TRAPIANTI 84- AIDS 97

Capitolo SECONDOORGANIZZAZIONE DEL SSNStruttura e distribuzione sul territorio- STRUTTURE LOCALI 112- STRUTTURE DI RICOVERO 114- STRUTTURE OPERATIVE - RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI 122- STRUTTURE OPERATIVE - AMBULATORI E LABORATORI 133- POSTI LETTO 138- STRUTTURE PER TIPOLOGIA DI APPARECCHIATURE 144Il personale 150- MEDICI 170Attività di ricovero 171

Capitolo TERZO SPESA SANITARIALa spesa sanitaria in Italia- DATI GENERALI 191- SPESA 194- COSTI 196- RICAVI 220L.E.A. 231- PREVENZIONE 238- PREVENZIONE E TUTELA NEI LUOGHI DI LAVORO 244- PREVENZIONE SANITÀ ANIMALE 245- PREVENZIONE SALUTE DEGLI ALIMENTI 248

In Italia sono presenti ben 217 centri specializzati in trapianti, dislo-cati in numero diverso in tutte le Regioni escluse Molise, PA Trento eValle D’Aosta. In media, ogni centro effettua appena 13 trapianti annui.

Quanto all’organizzazione complessiva dell’SSN, il numero dellestrutture e la loro dislocazione sul territorio è in linea con i piani presentatie realizzati secondo quanto concordato tra il Ministero della Salute e laConferenza Stato Regioni.

L’andamento del numero di ambulatori e laboratori pubblici e privatievidenzia una crescita del numero di entrambi: i primi aumentano di 47unità dal 2009 al 2011, i secondi aumentano di ben 1.347.

Un altro dato emerso riguarda la forza lavoro del SSN che primaaumenta in maniera impercettibile (+0,02%) e poi diminuisce in modoimportante (-0,47%). Nel 2010 notiamo un aumento del numero deidipendenti di 153 unità rispetto al 2009; mentre nel 2011 si registra unadiminuzione di 3.067 unità rispetto all’anno precedente.

L’attività ospedaliera nel 2012 è caratterizzata da una netta diminuzio-ne del volume di ricoveri e di giornate di degenza erogate rispetto al 2010,con circa 1 milione di ricoveri e 5,2 milioni di giornate di degenza in meno.

In termini percentuali invece, il numero di dimissioni scende in mediadel 4,67%, mentre le giornate di degenza diminuiscono del 3,71% l’anno.La degenza media, così come per il 2011, si attesta a 6,7-6,8 giorni perogni ricovero in acuzie trattato in regime ordinario anche nel 2012.

A fronte di una diminuzione di attività per acuti, notiamo come laspesa sanitaria rimanga sensibilmente in aumento.

I posti letto effettivi ammontano, nel 2011, a 4 ogni 1.000 abitanti,3,4 dei quali dedicati all’attività per acuti in regime ordinario. La riformacosiddetta di Spending Review ha tuttavia ridotto ulteriormente di 7.400il numero di posti letto a partire dal 1 gennaio 2012.

L’attività clinica delle strutture sia pubbliche che private accreditate,che comprende prestazioni di laboratorio, di diagnostica per immaginie strumentali, così come accaduto per il 2010, vede, nel 2011, le analisichimiche e microbiologiche di laboratorio al primo posto in termini di nume-ro di prestazioni effettuate, con oltre un miliardo (78,55%) di richieste.

Il Compendio SIC Sanità in Cifre festeggia quest’anno la sua ottavaedizione, riaffermando la volontà di offrirsi come strumento di analisi dellarealtà sanitaria italiana e veicolo di comunicazione sullo stato di salutenon soltanto della popolazione ma soprattutto del Sistema Sanitario.

Strumento tanto più necessario in un Paese dove troppo spesso iprotagonisti del Sistema parlano lingue diverse, utilizzando numeri efonti che mal si conciliano tra loro, offrendo un quadro schizofrenicodella realtà sanitaria che rende ardua la scelta oggettiva e ancor piùcomplicata l’elaborazione delle politiche sanitarie, di pianificazione eprogrammazione degli interventi.

Quel che il Centro Studi SIC Sanità in Cifre si prefigge nel suo quoti-diano lavoro di analisi e setacciamento dei dati è proprio lo scatto di unafotografia fedele, scevra da interpretazioni, che consenta a decisori, osser-vatori e cittadini di valutare meglio il cammino sanitario del nostro Paese.

Guardando al recente percorso demografico dell’Italia, l’intervallotemporale che va dal 2011 al 2013 ha visto la popolazione in aumentodel 2,34%, con 1.388.461 unità in più al 31 dicembre 2013 rispetto allostesso periodo del 2011, arrestando così l’incessante diminuzione dipopolazione avvenuta fino al 2011.

Per quanto riguarda il numero degli over65, si registra un aumento paria 1 punto percentuale: da 20,2% nel 2010 passano infatti a 21,2% nel 2011.I soli over80 aumentano dello 0,2% passando da 5,4% nel 2012 a 5,6%nel 2013 (ultimo anno disponibile). Si conferma prevedibilmente l’oramaiinarrestabile tendenza all’innalzamento dell’indice di vecchiaia che passadal valore di 148,6 del 1 gennaio 2012 a 151,4 del 1 gennaio 2013.

Ancora una volta abbiamo voluto fermare il nostro sguardo sull’areadei trapianti, dove si è riscontrato un leggero aumento del numero deidonatori segnalati di circa lo 0,18% dal 2011 al 2013, passando da 2.266a 2.270. In controtendenza il numero dei trapianti che, aggiornatianch’essi al 2013, si attestano a 2.836: vale a dire 107 in meno rispettoai 2.943 del 2011 (-3,64%). L’area dei trapianti e soprattutto delle dona-zioni se da un lato è un importante termometro capace di registrare lacultura della solidarietà in un determinato Paese, dall’altro è una dellearee che maggiormente si presta all’analisi del livello raggiunto da unSistema in termini di appropriatezza, efficienza, valorizzazione delleeccellenze e capacità di contrasto degli sprechi.

FederAnziani

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In generale la spesa totale per i farmaci diminuisce: dai 26,3 miliardispesi per la farmaceutica nel 2011 si passa a circa 26 miliardi spesi nel2013 (-0,9%).

La Tabella 14 evidenzia come la quota del SSN diminuisca del9,37%, mentre quella imputabile ai cittadini aumenti dello 0,95%, quan-tificabile con 60 milioni di euro. Praticamente i cittadini nel 2013 hannopagato all’incirca un quarto della spesa farmaceutica totale.

Dati critici riguardano anche la spesa netta e il ticket medio pro-capite.Infatti si riscontra un aumento della compartecipazione che passa da21,88 euro del 2011 a 24,1 euro pro-capite nel 2013, con un aumentopercentuale del 10,1%. Aumenta anche la spesa netta media pro-capitedel SSN passando dai 139,9 € del 2012 ai 148,5 € del 2013. L’incrementodei ticket e la riduzione della spesa netta pro-capite possono essere parzial-mente giustificati dai recenti provvedimenti legislativi volti ad aumentarela compartecipazione dei cittadini per alcuni farmaci di fascia A e C.

Nel 2013 il consumo di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentatoil 64,3% dei consumi in regime di assistenza convenzionata, in crescitarispetto al 62% dell’anno precedente.

Nei quattro anni presi in esame la spesa pro-capite per i farmaci abrevetto scaduto passa da 54,7 euro nel 2010 a 62,4 euro nel 2013, conun aumento del 14,07%. Nello specifico, oggi i farmaci equivalenti rap-presentano il 14,9% del totale della spesa, in crescita rispetto al 13,4%del 2012.

Quanto ai conti economici regionali, il Compendio riassume i datieconomico-finanziari che le aziende sanitarie comunicano annualmentealle Regioni e alle Province Autonome di propria pertinenza, nonché alMinistero della Salute.

Il conto economico delle ASL e delle AO rappresenta il prospetto piùrilevante ai fini del monitoraggio della spesa sanitaria, da cui si possonoottenere utili informazioni sull’efficienza aziendale comparando le sin-gole voci di spesa con le rispettive voci dei ricavi.

Rispetto agli anni scorsi, la situazione sembra essere rimastasostanzialmente stabile, anche se l’attendibilità e la congruità degli stessiè sicuramente migliorata.

Dividendo le attività cliniche per il numero di residenti al 31 dicembredel 2011 possiamo constatare come ogni residente abbia richiesto in media22,78 prestazioni.

Nonostante gli sforzi dello Stato centrale e delle Regioni per tentare intutti i modi di contenere la spesa pubblica, quella relativa al SNN cresceinesorabilmente arrivando, nel 2012, a 113 miliardi di euro. Negli undicianni presi in esame (2002-2012) i dati sono sempre più preoccupanti,con un differenziale tra la spesa sanitaria di 34 miliardi di euro tra ilprimo e l’ultimo anno, che corrisponde ad un aumento del 43% dellaspesa sanitaria nazionale. Non poteva che seguire la stessa tendenza laspesa pro-capite nazionale, che cresce inesorabilmente attestandosi a1.903 euro nel 2012, con un aumento del 4,5% negli ultimi quattro annie di circa il 34% dal 2003.

Nel 2013 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è statapari a 26,1 miliardi di euro, di cui il 75,4% è stata rimborsata dal SSN.In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di circa436 euro.

La spesa farmaceutica territoriale complessiva, sia pubblica che privata,aumenta di 1,7% rispetto all’anno precedente, per un totale di 19,7 miliardidi euro. La composizione della spesa farmaceutica territoriale lorda peri farmaci di classe A (a totale carico del SSN) si attesta a 11,2 miliardinel 2013, in lieve diminuzione (-2,5%) rispetto i 11,5 miliardi nel 2012 ei 12,3 miliardi del 2011.

È presente un incremento nel numero delle ricette di classe A con20 milioni di prescrizioni in più dal 2010 al 2013. Nel 2013 le ricette pre-scritte sono state circa 607 milioni, circa 10 ricette per ciascun cittadino,in linea rispetto agli anni scorsi, mentre il numero di confezioni erogate,anch’esso in aumento, ha superato il miliardo e 100 milioni di pezzi.Ogni cittadino ha consumato, in media, poco meno di 1,7 dosi di medi-cinale al giorno.

Sebbene tra il 2011 e il 2013 la spesa pubblica di classe A-SSN registriuna diminuzione di circa il 9,4%, appare evidente che durante l’arco deltriennio analizzato la quota di spesa di classe A-SSN imputata direttamen-te ai cittadini aumenti, complice l’aumento dei ticket sanitari regionali,passando da 1 miliardo di euro a poco meno di 1,2 miliardi nel triennioselezionato (+11,3%).

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Le patologie respiratorie sono tra quelle che più di tutte tendono asfociare nella cronicità ed in Italia, come in altri Paesi industrializzati, laloro gestione genera dei costi elevatissimi. Il quarto studio è dedicatoalla salute respiratoria degli over 65; l’indagine è stata portata avantidurante il Forum della Salute 2013 promosso da FederAnziani, nel corsodel quale, con le principali Società Scientifiche in ambito respiratorio(SIMER, AIMAR, AIPO, SIMREG), sono state effettuate 949 spirometrie.

Gli esami spirometrici sono stati preceduti dalla compilazione di unquestionario, diviso in una parte anagrafica e una parte su alcune abi-tudini di vita, ad esempio l’abitudine al fumo.

Il quinto studio tratta una questione di importanza trasversale: puòdirsi che le risorse disponibili per il servizio sanitario siano gestite secondoefficienza ed evitando sprechi? Gli acquisti che le strutture sanitarie effet-tuano, i soldi che investono per organizzare l’assistenza, rispondono acriteri uniformi di corretta gestione? Spesso non ci si accorge degli sprechi.Il nostro studio è stato condotto proprio con l’intento di evidenziare l’an-nidarsi di sprechi in voci di costo non sanitarie del Conto Economico diASL e Aziende Ospedaliere, quasi mai considerate, ma che invece, comele altre, pesano sui bilanci. Il fine è quello di individuare possibili aree incui intervenire per “recuperare” risorse da destinare, piuttosto, al miglio-ramento dell’assistenza sanitaria. L’analisi di tali componenti di costo èstata condotta sul triennio 2009 - 2011 e su ambito territoriale regionale,oltre che naturalmente nazionale. I confronti triennali si sono basati sul-l’utilizzo di tre parametri: il numero dei dipendenti del SSN, il numerototale delle giornate di degenza ed il numero totale dei ricoveri. Questisono stati i termini di raffronto per le cinque macro aree in cui sono stateraggruppate le voci di costo esaminate (Pulizia, lavanderia e materialidi guardaroba; Prodotti alimentari e mensa; Utenze telefoniche;Riscaldamento; Premi assicurativi). Lo studio, confrontando i valori dellediverse Regioni con quello della seconda regione più virtuosa, ha evi-denziato che si sarebbe potuto risparmiare il 36,31% delle risorse chesono state imputate alle cinque macro aree di costo considerate, ovveroin media quasi 1,5 miliardi di euro l’anno.

Per il secondo anno consecutivo, infine, viene pubblicato il capitoloSIA (Sanità Indirizzi e Acronimi), un nutrito elenco di indirizzi e acronimilegati al mondo della sanità.

Il Compendio SIC, infine, offre la sintesi dei principali studi eseguitidurante l’anno dal Centro Studi di FederAnziani. Quest’anno il centrostudi SIC ha pubblicato cinque studi. Il primo sul progetto cardine diFederAnziani, ovvero i “Registri della Salute”, volto ad analizzare a livelloepidemiologico le patologie ad incidenza maggiore come le malattiecardiovascolari, oncologiche, respiratorie, osteoarticolari, urologiche il dia-bete e altre malattie che prevalentemente colpiscono i cittadini italiani,come ad esempio il dolore cronico.

Centinaia di migliaia di questionari sono già presenti nel databaseFederAnziani, ma i dati a nostra disposizione aumentano di giorno ingiorno grazie all’arrivo di nuovi Registri compilati. Per il momento sonostati catalogati ed elaborati 40.462 Registri, ma quelli compilati sonocirca 270.000.

Il secondo studio riguarda le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA),a causa delle quali muoiono ogni anno in Italia circa 7.000 pazienti fragili.Lo studio dedica un’attenzione particolare alle infezioni provocate dalClostridium Difficile, che è alla base di gravi problemi gastrointestinali ea volte causa anche la morte del soggetto che lo contrae. La nostraindagine è stata portata avanti in circa 140 ospedali in tutta Italia, aiquali abbiamo richiesto informazioni sull’attuazione di alcune praticheper la gestione di questo tipo di evento avverso. FederAnziani, per portareavanti questo progetto, ha istituito un Advisory Board specifico, costituitodai massimi rappresentanti delle Società Scientifiche (SIMPIOS, FADOI,SIMI) che si occupano della tutela dalle infezioni ospedaliere. Dai datiemerge che, a seconda della posizione geografica, non tutte le strutturecoinvolte nel progetto effettuano i test che evidenziano la presenza diquesto batterio ed, inoltre, che non tutti gli ospedali sono dotati di repartidi malattie infettive.

Il terzo studio qui riassunto si focalizza sull’incontinenza urinaria esulla sua gestione a livello ospedaliero. I programmi di terapia che vengo-no seguiti per trattare questa patologia sono svariati, ma quasi semprenon risolvono il problema. Gli ausili assorbenti vengono forniti gratuita-mente dalle Asl con un tetto massimo di volumi mese/persona ed, inoltre,spesso causano imbarazzo in chi li indossa. Essi hanno, peraltro, un costofisso mensile che, con l’utilizzo di terapie alternative e più avanzate,potrebbe ridursi a zero. Lo studio ha come scopo anche quello di capirese vi siano, e quali, problemi burocratici nell’accesso degli incontinentialle terapie più avanzate in ambito ospedaliero.

L’Articolo 32 della nostra Costituzione Repubblicana tutela il dirittoalla salute come bene fondamentale di ogni individuo e della collettività.

Negli ultimi anni si è assistito all’ingresso di logiche di risparmio enon di ottimizzazione del nostro SSN, che hanno incrinato il diritto allasalute dei cittadini, creando condizioni di contrasto tra l’Articolo 32 e l’ef-fettiva presa in carico del paziente. La salute di noi tutti è affidata ad unpersonale sanitario che dovrebbe agire secondo scienza e coscienza esenza limiti di sorta, soprattutto di tipo economico.

Purtroppo il nostro SSN è costretto ad osservare linee guida di econo-mia sanitaria ispirate a logiche di economicità di gestione, necessarie ed utiliper tenere sotto controllo le spese e garantire la sostenibilità del sistema.Bisognerebbe però ricordare che la salute del cittadino e della collettivitàrappresenta un bene prezioso di importanza primaria, non subordinabilea linee guida economico-sanitarie.

Una sentenza della Cassazione del 2 marzo 2011, n. 8254, cita a talproposito:- “Il medico deve perseguire un unico fine: la cura del malato, utilizzandoi presidi diagnostici e terapeutici di cui può disporre, senza farsi condi-zionare da esigenze di diversa natura”.

- “A nessuno è consentito di anteporre la logica economica alla logicadella tutela della salute, di diramare direttive che, nel rispetto dellaprima, pongano in secondo piano le esigenze dell’ammalato. Il mediconon è tenuto al rispetto di quelle direttive, laddove esse siano in contra-sto con le esigenze di cura del paziente, e non può andare esente dacolpa, ove se ne lasci condizionare, rinunciando al proprio compito edegradando la propria professionalità e la propria missione ad unlivello ragionieristico”.

In una condizione socio-economica così complessa in cui versa ilnostro Paese, la Corte di Giustizia popolare per il Diritto alla Salute sipone l’obiettivo di difendere l’Articolo 32 della nostra Costituzione conun lavoro tecnico-scientifico al fianco delle Istituzioni.

La CGP ha l’obiettivo di valutare le criticità e le esigenze del ServizioSanitario Nazionale e fornire soluzioni concrete e sostenibili che possa-no rappresentare nuove linee guida per un sistema salute più evoluto,rispondente alle esigenze di cambiamento socio-demografico.

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute

Ma al di là della doverosa sintesi dei dati emersi dal Compendio, micorre l’obbligo di concludere con una riflessione più “politica”.

Il Ssn è il bene comune di tutti i cittadini che vivono sul territorionazionale. Questo principio di universalità del diritto di accesso alle pre-stazioni e ai servizi del Ssn è profondamente minato da una sanità semprepiù a rischio disgregazione, per via di una dissennata competizione trasistemi regionali, originata da scelte politiche passate di cui ad oggipaghiamo le conseguenze.

La crisi, tuttavia, non è solo economica, con la comprensibile neces-sità per le Regioni di riportare faticosamente i bilanci in pareggio, èanche crisi di rappresentanza, di credibilità, di identità, che richiede unarisposta unitaria da parte del popolo e delle istituzioni, per riaffermareun eguale statuto di cittadinanza in tutto il Paese rispetto al godimentodi un fondamentale diritto quale quello alla salute. Per arrivare a ciòsono necessari una visione chiara e lungimirante da parte della politicae degli amministratori, il superamento di una logica meramente econo-mica e ragionieristica il senso della responsabilità da parte dei pazientie dei fruitori del Servizio Sanitario Nazionale, un bene prezioso chepotremo conservare solo ripensandolo profondamente.

Roberto MessinaPresidente Nazionale FederAnziani

- Riorganizzazione della Medicina Generale e del territorio- Potenziamento della connessione tra ospedale e territorio- Razionalizzazione dei posti letto- Selezione dei centri ospedalieri ed universitari d’eccellenza- Organizzazione dell’assistenza domiciliare integrata ADI e RSA- Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza- Umanizzazione del rapporto medico-paziente- Ottimizzazione economico-sanitaria del sistema- Promuovere l’innovazione- Centro di Costo Unico Nazionale- Applicazione dei Costi Standard

Attraverso il lavoro della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto allaSalute, con il contributo di tutti, Istituzioni, medici, farmacisti, economistisanitari, pazienti si potrà definire una nuova strada concreta e costruttivaper agevolare l’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale, non più pro-crastinabile, all’insegna di un uso più razionale ed efficiente delle risorse,della riaffermazione della centralità della professione medica e della tuteladel diritto alla cura e alla salute di noi tutti.

Giuseppe PozziPresidente della Corte di Giustizia Popolare

per il Diritto alla Salute

Un particolare ringraziamento al Centro Studi SIC Sanità In Cifre eal difficile e complesso lavoro di capillare raccolta dati che fotografanooggettivamente e in modo preciso il SSN.

Il Compendio SIC rappresenta un punto di partenza importante,una garanzia di trasparenza su cui si basa il lavoro della Corte di GiustiziaPopolare per il Diritto alla Salute.

I costi, le incongruità, la disomogeneità, la qualità e la quantitàdelle prestazioni di un sistema sanitario molto complesso e differente daRegione a Regione, trovano nel Compendio SIC una sintesi di facile con-sultazione con tabelle chiare e sintetiche in cui i dati e i numeri vengonopresentati volutamente privi di commenti ad espressione della oggettivitàdel Compendio.

La Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute promuove ecoordina un’attività sinergica, condivisa e concreta tra tutti gli attori delSistema Sanitario Nazionale: i Medici di Medicina Generale; i MediciSpecialisti e le Società Scientifiche nazionali e internazionali di riferimento;il mondo delle farmacie dei servizi; le università e la ricerca scientifica;esponenti della giurisprudenza e dell’economia sanitaria; i decisori politicie istituzionali, a cui verranno sottoposti il percorso e i risultati dei lavoriscientifici.

I risultati delle attività svolte dalla Corte conducono all’elaborazionedi documenti scientifici in grado di contribuire alla definizione di unmodello avanzato di sistema sanitario che promuova corretti stili di vita,la centralità della prevenzione, sistemi di cura evoluti dal territorio alricovero ospedaliero, con nuovi PDTA dedicati alla terza età.

Obiettivo ultimo, una piena presa in carico del paziente sia acutoche portatore di cronicità, con un’attenzione particolare ai soggetti piùfragili e non autosufficienti.

La nobile Missione civile e sociale della Corte si può sintetizzare neiseguenti punti:- Processo di evoluzione del sistema sanitario- Informazione capillare sul territorio: stili di vita, corretta alimentazionee aderenza alla terapia

- Tutela e presa in carico a 360° del cittadino/paziente- Abbattimento delle barriere di accesso al sistema sanitario

Valorizzare le eccellenze delServizio Sanitario Nazionale,del mondo della ricerca edelle Istituzioni e di tutta lafiliera della salute, con uno

sguardo particolare alla sensibilità dimostrata verso il mondodei pazienti “over 60”.

Questo è lo scopo del premio “60 e più”, ideato e pro-mosso da FederAnziani per attribuire un riconoscimento nonsolo all’eccellenza medico scientifica delle strutture sanitarie,ma anche a quegli esponenti del mondo della ricerca, delleIstituzioni, dell’associazionismo, dell’impresa, che si siano distintiper il contributo offerto al miglioramento della salute e dellaqualità della vita delle persone anziane.

Un riconoscimento che va, dunque, alla qualità del serviziointesa nel senso più ampio: all’umanità dei professionisti, allacapacità di ascolto e di accoglienza del paziente, ma anche esoprattutto all’impegno e alla dedizione di tutte quelle per-sonalità che, in vari ambiti, si sono distinte per la tutela e lapromozione del diritto alla salute.

Menzione SpecialeTesi di Laurea nel Centro Studi SIC - FederAnziani

Elisabetta Marfori Savini Centro Studi SIC Sanità in Cifre - FederAnziani

Per la tesi di laurea “Incidenza e costi delle nascite in Italia”, studio economico-sanitario che, insieme agli altri portati avanti da FederAnziani, rappresenta un altro passo per il lungo camminodella salute.

I PremiatiFrancesco Bevere Direttore Generale Agenas

Per l’impegno, alla guida della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute e quindidell’Agenas, volto a disegnare una sanità più vicina alle esigenze dei cittadini e dello Stato.

Flavia Franconi Assessore alla Salute, Regione Basilicata

Per aver portato il suo approccio di donna di scienza nella politica e nell’amministrazione facendodella Basilicata un “laboratorio” in cui sviluppare nuove possibilità nel campo sanitario.

Joop van Griensven President PAE (Pain Alliance Europe)

Per il suo impegno, alla guida della Pain Alliance Europe, in difesa del diritto alla salute dei cittadinieuropei, in particolare quelli più sofferenti e fragili.

Roberto Iadicicco Direttore AGI - Agenzia Giornalistica Italia

Per la capacità, durante tutto il suo percorso professionale, di divulgare i temi della salute, della medicina e della ricerca, al servizio dell’informazione dei cittadini.

Massimo Garavaglia Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, Regione Lombardia

Per aver inserito ai primi posti dell’agenda economica lombarda la ricerca, il miglioramento delle alte specialità mediche, e una territorialità sociosanitaria in grado di ottimizzare la spesa attualegarantendo un servizio sempre migliore ai pazienti.

Ranieri Guerra Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Ministero della Salute

Per il suo rigoroso percorso professionale nelle istituzioni di sanità pubblica nazionali, europee e internazionali sempre al servizio dei cittadini e della salute pubblica.

Dario Grisillo Segretario Provinciale FIMMG Arezzo

Per aver contribuito a riaffermare la figura del Medico di Medicina Generale come garante del dirittoalla salute del cittadino che lo ha scelto.

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I PremiatiFrancesco Blasi Presidente European Respiratory Society - ERS

Per la quotidiana sfida europea nella ricerca delle migliori soluzioni terapeutiche contro le malattiedell’apparato respiratorio.

Achille Patrizio Caputi Direttore Dipartimento Clinico e Sperimentale Medicina e Farmacologia Università di Messina

Per la sua costante vicinanza a FederAnziani e alle problematiche della terza età nel suo ruolo di farmacologo.

Angelo Lino Del Favero Presidente FederSanità Anci

Per il suo pensiero strategico nella costruzione dell’integrazione sociosanitaria e socio assistenzialecon lo sguardo sempre rivolto al welfare e alla sanità del futuro.

Paolo Marchetti Presidente Società Italiana Medicina Personalizzata

Per il suo alto impegno, attraverso la medicina personalizzata, nel coniugare appropriatezza delle cure,qualità della vita per il cittadino e risparmio economico per il servizio sanitario, tracciando così la strada del futuro.

Fernando De Benedetto Presidente Associazione Scientifica Interdisciplinare Studio Malattie Respiratorie

Per il suo alto impegno nella prevenzione e nella cura delle patologie respiratorie.

Stefano Cuzzilla Presidente FASI

Per il suo concreto impegno volto al miglioramento della qualità della vita delle persone nonautosufficienti e delle loro famiglie.

Mariella Enoc VicePresidente Fondazione Cariplo

Per l’attenzione sempre mostrata nei confronti della terza età, attraverso iniziative concrete volte a potenziare le risposte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie.

Giuseppe Di Maria Presidente Società Italiana di Medicina Respiratoria

Per il suo alto impegno nella prevenzione e nella cura delle patologie respiratorie.

I PremiatiMassimo Magi Segretario Regionale FIMMG Marche

Per il suo impegno nel modificare i modelli territoriali di assistenza soprattutto per la gestione del malato cronico mettendo al centro i reali bisogni del paziente.

Alessandra Marengoni Geriatra, Università degli Studi di Brescia

Per il suo eccellente lavoro a tutela della salute della terza età nel suo ruolo di geriatra, di ricercatricepresso l’Università di Brescia e per il suo impegno nel migliorare l’aderenza alla terapia.

Fabio Rizzi Presidente III Commissione Sanità e Politiche Sociali Regione Lombardia

Per l’impegno nel rilanciare la Medicina del Territorio, mettendo al centro appropriatezza delle cure,meritocrazia ed efficacia.

Alessandro Monaco AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco

Per il suo contributo allo sviluppo dell’invecchiamento attivo e in salute nell’ambito dell’azioneitaliana ed europea dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

Vincenzo Mirone Segretario Generale SIU - Società Italiana di Urologia

Per il suo lavoro nella prevenzione e nella ricerca nel campo oncologico e urologico dedicandosiin modo particolare alle regioni del Sud Italia.

Roberto Venesia Segretario Regionale FIMMG Piemonte

Per aver saputo comprendere i nuovi scenari della salute, lavorando per garantire la continuitàdelle cure attraverso una presa in carico globale della salute del cittadino.

Silvestro Scotti Vice Segretario Nazionale Vicario FIMMG

Per il suo impegno ai vertici della FIMMG, in particolare nel progetto di rinnovamento della medicinagenerale avviato dall’organizzazione dei Medici di Medicina Generale.

I PremiatiI Premiati

Paolo Di Caro Presidente Agenzia Nazionale per i Giovani

Silvio Garattini Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Luigi Giampaolino Presidente Corte dei Conti

Gianluigi Melotti Presidente Società Italiana di Chirurgia

Claudio Gustavino Senatore

Albert Laniéce Assessore alla Sanità, Regione Valle D’Aosta

Emanuela Baio Senatrice

Monica Bettoni Direttore Generale ISS

Claudio Cricelli Presidente SIMG

Pierpaolo De Feo Italian Wellness Alliance

Stefano Cascinu Presidente eletto AIOM

Lucia Borsellino Dirigente Generale Regione Sicilia

Franco Dessì Medico di Medicina Generale

Renato Balduzzi Ministro della Salute

Giacomo Milillo Segretario Generale Federazione Italiana Medici Medicina Generale

Per la sua dedizione alla guida della FIMMG, per la sua capacità di costruire sinergie con il mondodei pazienti volte al miglioramento della qualità dell’assistenza, ed infine per il quotidiano impegnoprofuso dai medici di medicina generale al servizio dei loro assistiti e in particolare degli anziani,rappresentando un punto di riferimento imprescindibile per tutta la cittadinanza.

Vincenzo Paglia Presidente Pontificio Consiglio per la Famiglia

Per il dono della sua alta visione della famiglia come motore del mondo e della storia, a difesadella vita, soprattutto quella più fragile, più debole, malata, emarginata, ricordando sempre edovunque che “una società che emargina gli anziani recide le sue radici e oscura il suo futuro”.

Andrea Rossi Presidente Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri

Per il suo alto impegno nella prevenzione e nella cura delle patologie respiratorie.

Claudio Varrone Presidente Emerito del Consiglio di Stato

Per il suo impegno a fianco di FederAnziani in difesa del diritto alla salute quale diritto inalienabile.

Angelo Riccaboni Magnifico Rettore Università di Siena

Per il suo impegno nella riforma della governance universitaria, all’insegna della competenza, del merito, del rapporto con il territorio, per la costruzione di un sistema formativo allineato agli interessi generali della società e capace di rispondere alle sfide del futuro.

Sergio Pecorelli Presidente Agenzia Italiana del Farmaco

Per il suo impegno quotidiano nel garantire l’impiego sicuro ed appropriato dei farmaci comestrumento di difesa della salute e nel difendere l’unitarietà nazionale del sistema farmaceutico in nome di un accesso equo alle cure per tutti i cittadini.

Claudio Taranto Responsabile Centro Studi SIC Sanità in Cifre

Per la sua instancabile dedizione e la sua professionalità nel coordinamento del Centro Studi SICSanità in Cifre.

Fulvio Moirano Direttore AGENAS

Filippo Palumbo Capo DipartimentoProgrammazione SSN, Ministero della Salute

Luca Pani Direttore Generale AIFA

Nicola Piepoli Presidente Istituto di Ricerca Piepoli

Giuseppe Paolisso Presidente SIGG

Walter Ricciardi Direttore Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma

Massimo Russo Assessore alla Salute Regione Siciliana

I Premiati I Premiati

Loredano Giorni Dirigente responsabile politiche del farmaco Regione Toscana

Donato Greco Epidemiologo, Consulente IstitutoSuperiore di Sanità e ECDC(European Centre for DiseasePrevention and Control)

Maurizio Improta Dirigente Ufficio ImmigrazioneRoma

Fabrizio Oleari Capo Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute

Flavio Peinetti Coordinatore SICVE Società Italianadi Chirurgia Vascolare eEndovascolare

Mauro Nori Direttore Generale INPS

Maurizio Puttini Past President SICVE Società Italianadi Chirurgia Vascolare eEndovascolare

Renato Lauro Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”

Ignazio Marino Presidente Commissione Parlamentaredi inchiesta sull’efficacia e l’efficienzadel SSN

Francesco Saverio Mennini Docente del CEIS dell’Università di Tor Vergata

Antonio Nicolucci Capo Dipartimento di FarmacologiaClinica e Epidemiologia del Consorzio Mario Negri Sud

Guido Rasi Direttore Generale AIFA

Daniela Scaramuccia Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana

Carlo Setacci Presidente SICVE Società Italiana di Chirurgia Vascolare eEndovascolare

Antonio Tomassini Presidente Commissione Igiene Sanitàdel Senato della Repubblica e dell’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Dirittoalla Prevenzione

Fabio Massimo Abenavoli Presidente Smile Train Italia Onlus

Sveva Belviso Vicesindaco di Roma Capitale

Pasquale Berloco Direttore del ConsorzioInteruniversitario Trapianti d’organo

Luigi Roberto Biasio Sanofi Pasteur MSD Scientific &Development Director

Alessandro Cesaroni Neurochirurgo Ospedale S. Giovanni Addolorata

Francesco Cognetti Istituti Fisioterapici Ospitalieri

Luca Coletto Assessore Politiche SanitarieRegione Veneto e Coordinatore degli AssessoriRegionali alla Salute

Ferruccio Fazio Ministro della Salute

Giorgio Foresti Presidente di Assogenerici

Americo Cicchetti Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Comitato di PresidenzaRoberto Messina - Presidente

Claudio Luci - Direttore GeneraleBruno Montanaro - Vice Presidente VicarioGiuseppe Pozzi - Vice PresidenteEleonora Selvi - Consigliere

Consiglio DirettivoRoberto Messina - Presidente e Responsabile Centro Studi SIC

Claudio Luci - Direttore GeneraleGiuseppe Pozzi - Vice PresidenteBruno Montanaro - Consigliere, Sicurezza Eleonora Selvi - Consigliere, Responsabile ComunicazioneLuciana Valente - Consigliere, Sicurezza Ambientale e Centri

Comitato ScientificoGiuseppe Pozzi - Presidente - Chirurgo

Fabio Abenavoli - Chirurgo plastico Emanuela Baio - PoliticaRenato Balduzzi - Politico, Ex Ministro della SalutePierluigi Bartoletti - Politiche sindacaliAugusto Battaglia - PoliticoPiero Bonadeo - Chirurgo VascolareMaria Luisa Brandi - EndocrinologaAchille Caputi - FarmacologoVittorio Cavaceppi - MedicoAlessandro Cesaroni - NeurochirurgoAmerico Cicchetti - EconomistaDaniel Jacques Cristelli - FarmacistaFernando De Benedetto - PneumologoLeopoldo Di Girolamo - PoliticoFranco Fontana - EconomistaLuigi Giacco - Politico

Andrea Maini - FarmacoeconomistaPaolo Marchetti - OncologoMario Marino - PneumologoArmando Masucci - Medico ChirurgoFrancesco Saverio Mennini - EconomistaGiacomo Milillo - MedicoVincenzo Mirone - Medico ChirurgoCarlo Molino - ChirurgoPaolo Notaro - Anestesista AlgologoSalvatore Passaro - Manager settoreAssicurativoMarco Romanelli - DermatologoRaffaele Scalpone - DiabetologoGirolamo Sirchia - Ex Ministro della SaluteLuigi Sudano - MedicoFrancesca Toppetti - AvvocatoGianluca Trifirò - FarmacologoLuciana Valente - Health & Safety

Il Centro Studi SIC Sanità in Cifre effettua studi, ricerchee sondaggi sui temi della salute e dell’economia sanitaria.

Il Centro Studi si avvale, oltre che delle proprie competen-ze e conoscenze, anche della collaborazione di prestigioseuniversità, come la Facoltà di Economia dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore, il CEIS dell’Università degli Studi diTor Vergata, il Dipartimento clinico-sperimentale di Medicinae Farmacologia dell’Università degli Studi di Messina e la LUISSBusiness School.

Ogni anno il Centro Studi pubblica il Compendio SIC Sanitàin Cifre, uno strumento conoscitivo dettagliato ed attendibilesu aspetti demografici ed epidemiologici, organizzazione delServizio Sanitario Nazionale, Lea, spesa sanitaria e farmaceuticae conti economici regionali.

I dati salienti relativi alla sanità italiana vengono raccolticon l’obiettivo di fornire ufficialmente un quadro delle condi-zioni economico-sanitarie del Paese e consentire ai decisoripolitici di trovare con più facilità le possibili soluzioni.

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La Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute è un organismo costituitoda FederAnziani per aiutare i cittadini a vedere garantito il diritto alla salute, e supporta-re al tempo stesso le Istituzioni in una logica di sostenibilità, condizione fondamentaleper garantire la qualità del Servizio Sanitario Nazionale.

Nella Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute i Medici di MedicinaGenerale (FIMMG), i Medici Specialisti delle principali società medico-scientifiche, ifarmacisti (Federfarma), le Istituzioni nazionali e regionali lavorano insieme alloscopo di identificare linee guida, idee e progetti per migliorare qualità ed efficienzadel Servizio Sanitario, attraverso un approccio dedicato alle problematiche di salutedell’anziano.

Il Congresso annuale, organizzato da FederAnziani in collaborazione con la FIMMG- Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale - con il patrocinio delle piùalte Istituzioni, vede a lavoro le eccellenze del sistema salute, riunite in sessionimonotematiche all’interno di Dipartimenti dedicati ad aree terapeutiche specifiche,con uno sguardo attento alle best practices nazionali ed internazionali.

I tavoli scientifici hanno come punto di partenza un’analisi economico-sanitariadettagliata delle incongruità del sistema salute e i risultati delle attività svolte dallaCorte nel corso dell’anno. I lavori conducono all’elaborazione di documenti scientificiin grado di contribuire alla definizione di un modello avanzato di sistema sanitarioche promuova corretti stili di vita, la centralità della prevenzione, sistemi di cura evolutidal territorio al ricovero ospedaliero, con nuovi PDTA (Protocolli diagnostico-terapeutici).Obiettivo ultimo, una piena presa in carico del paziente sia acuto che portatore dicronicità, con un’attenzione particolare ai soggetti più fragili e non autosufficienti.

Nella sessione plenaria conclusiva migliaia di delegati FederAnziani si esprimonocon il voto sui risultati dei lavori dei Dipartimenti che costituiscono la linea d’azionedella Corte di Giustizia nel corso dell’anno.

Si è svolto dal 21 al 23 novembre 2014 presso ilPalacongressi di Rimini il III Congresso della Corte di GiustiziaPopolare per il Diritto alla Salute, organizzato da FederAnziani incollaborazione con la FIMMG - Federazione Italiana dei Medicidi Medicina Generale, presieduto dal Presidente dell’AgenziaItaliana del Farmaco e Magnifico Rettore dell’Università di BresciaSergio Pecorelli, con la Presidenza onoraria del Ministro dellaSalute, Beatrice Lorenzin. Il Congresso ha visto la partecipazio-ne di 5.000 delegati FederAnziani, 2.000 medici, esponentidelle principali società medico-scientifiche e circa 1.000 ospitiistituzionali.

Il III Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Dirittoalla Salute ha visto ancora una volta l’incontro tra cittadini edesperti, nello sforzo comune di affrontare le criticità del siste-ma salute elaborando soluzioni concrete che contribuiscanoall’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale. I lavori si sonosvolti nell’ambito di 15 Dipartimenti per aree terapeutiche,composti da medici appartenenti alle più autorevoli societàscientifiche, da medici di medicina generale della FIMMG, daesponenti del mondo dell’università e della ricerca.

I documenti finali sono stati presentati all’attenzione deicittadini, rappresentati dai 5.000 delegati Federanziani per l’ap-provazione, e saranno presentati formalmente alle Istituzioniattraverso l’azione successiva di FederAnziani e della Corte diGiustizia Popolare per il Diritto alla Salute.

L’edizione 2014 del Congresso Nazionale, in coincidenzacon il Semestre Italiano di Presidenza europea, ha ospitato laGiornata Europea per il Diritto alla Salute, con la partecipazionedi istituzioni europee, università e associazioni di pazienti pro-venienti da tutta Europa con i lavori di tre Advisory Boardinternazionali dedicati al Dolore, alla Nutrizione e all’Aderenzaalla terapia.

L’edizione 2014 del Congresso si è svolta sotto l’AltoPatronato del Presidente della Repubblica.

Con il patrocinio di Con il patrocinio di

Sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo

APT Servizi Regione Emilia Romagna

Seconda Università degli Studi di Napoli

Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

Università degli Studi di Brescia

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi di Foggia

Università degli Studi di Genova

Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Parma

Università degli Studi di Roma La Sapienza

Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Università degli Studi di Udine

Università Campus Bio-Medico di Roma

Università Cattolica del Sacro Cuore

Senato della Repubblica

Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Rappresentanza in Italia Commissione Europea

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Ministero della Giustizia

Ministero della Salute

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Regione Autonoma Valle d’Aosta

Regione Lombardia

Regione Veneto

Regione Umbria

Regione Molise

Regione Puglia

Regione Basilicata

Comune di Rimini

Provincia di Rimini

Agenas

Aifa

Istituto Superiore di Sanità

Federsanità-ANCI

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Partner della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Partner della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute

FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina Generale

ACOI - Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani

Age Platform Italia

AIAC - Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione

AID - Associazione Italiana Diabetici

AIMAR - Associazione Scientifica Interdisciplinareper lo Studio delle Malattie Respiratorie

AIMO - Associazione Italiana Medici Oculisti

AIPO - Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri

AISCUP - Associazione Italiana per lo Studio e la Curadel Paziente Oncologico

AIUG - Associazione Italiana di Urologia Ginecologicae del Pavimento Pelvico

AMEC - Associazione per la terapia della malattieMetaboliche e Cardiovascolari

ASON - Associazione Specialisti Osteoarticolari Nazionale

CIC - Collegio Italiano dei Chirurghi

Consorzio Mario Negri Sud

CSRO - Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano

ERS - European Respiratory Society

ESPT - European Society of Pharmacogenomics and Theranostics

ESVS - European Society for Vascular Surgery

FADOI - Federazione delle Associazioni DirigentiOspedalieri Internisti

Federfarma

Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti

Forum del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta

IBDO - Italian Barometer Diabetes Observatory

ISHAWS - Italian Society of Hernia and AbdominalWall Surgery

METIS - Società Scientifica dei Medici di Medicina

Generale

Motore Sanità

NOPAIN Onlus

Ordine Nazionale dei Biologi

SIAF - Società Italiana di Audiologia e Foniatria

SIC - Società Italiana di Cardiologia

SIC - Società Italiana di Chirurgia

SICG - Società Italiana di Chirurgia Geriatrica

SICOOP - Società Italiana Chirurghi Ortopedicidell’Ospedalità Privata

SICVE - Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

SID - Società Italiana di Diabetologia

SIEMG - Società Italiana di Ecografia in Medicina Generale

SIGG - Società Italiana di Gerontologia e Geriatria

SIIA - Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa

SIMEP - Società Italiana Medicina Personalizzata

SIMER - Società Italiana di Medicina Respiratoria

SIMI - Società Italiana di Medicina Interna

SIMPeSV - Società Italiana di Medicina di Prevenzionee degli Stili di Vita

SIMPIOS - Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie

SIN - Società Italiana di Nefrologia

SINCH - Società Italiana di Neurochirurgia

SINPE - Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo

SINPF - Società Italiana di Neuropsicofarmacologia

SIO - Società Italiana dell’Obesità

SIO - Società Italiana di Implantologia Osteointegrata

SIP - Società Italiana di Psichiatria

SIR - Società Italiana di Reumatologia

SIRM - Società Italiana di Radiologia Medica

SIU - Società Italiana di Urologia

Università La Sapienza di Roma - Azienda OspedalieraSant’Andrea, Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia

FederAnziani, in collaborazione con la Federazione Italianadei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e con il patrociniodel Ministero della Salute e dell’AIFA, ha attivato un progettodi valutazione della prevalenza delle patologie più gravi comequelle cardiocircolatorie, respiratorie, oncologiche, urologiche,osteoarticolari, il diabete e il dolore cronico.

Questa iniziativa prevede la somministrazione di un questio-nario, strutturato con domande prevalentemente a rispostamultipla, a tutti gli aderenti ai centri FederAnziani e non,anche all’interno degli studi dei Medici di Medicina Generali,in modo da “mappare” il più realisticamente possibile la dif-fusione di queste patologie su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo dei Registri della Salute è quello di offrire unostrumento che consenta a FederAnziani, sulla base dei datiraccolti, di tutelare al meglio la salute dei cittadini, avanzandoproposte nelle regioni al fine di migliorarne le prestazionisanitarie e di ottenere per la popolazione anziana l’accesso allemigliori cure, ai farmaci, ai dispositivi medici e ai protocolliterapeutici più efficaci.

I dati elaborati saranno successivamente condivisi con ipazienti, con le principali società medico-scientifiche nazionali e,in forma aggregata e anonima, saranno messi a disposizionedelle Istituzioni (AIFA, Ministero della Salute, Regioni) e con-divisi con esse per la definizione delle migliori cure per lapopolazione anziana. Il progetto prevede anche l’elaborazionedi un questionario di approfondimento sulle singole patologiee il successivo contatto telefonico tramite un call center spe-cializzato, al fine di raccogliere ulteriori dati.

FederAnziani FA! Ovvero FederAnziani, in una logica diapproccio costruttivo e di collaborazione istituzionale, ritieneproprio dovere aiutare il Sistema Sanitario, in tutti gli attoriche lo compongono, a mettere in pratica quanto identificatocome necessario dalla Corte di Giustizia Popolare per il Dirittoalla Salute.

Attraverso il think tank Punto Insieme Sanità, FederAnzianipunta ad attivare sul territorio, nei diversi ambiti terapeuticiidentificati, progetti operativi di:- formalizzazione di protocolli di gestione del pazientesecondo logiche di salute, eccellenza del servizio esostenibilità;

- organizzazione di grandi campagne di screening pressocentri di eccellenza;

- attivazione a cavallo tra MMG e Farmacisti di una attivitàstrutturata di medicina di iniziativa;

- promozione di condizioni di maggiore facilità di accesso alle cure da parte degli anziani, sia sul piano clinico, che farmaceutico, che assistenziale, attraverso voucher;

- “empowerment” della evoluzione della medicina generale in una medicina di gruppo capace di “presa in carico del paziente”;

- “empowerment” della evoluzione della farmacia nella direzione di un contenuto di servizio a dimensionedell’anziano;

- “empowerment” della assistenza sanitaria sul territorio;- informazione e promozione di una cultura sanitariasuperiore negli anziani.

Lo scopo di Punto Insieme Sanità è di implementaremodelli avanzati di gestione delle malattie croniche nell’anziano,articolati sull’integrazione tra Ospedali, MMG, Farmacie Territorialie Assistenza Sanitaria Territoriale, secondo una logica di eccel-lenza nella presa in carico del paziente cronico.

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La Società di Mutuo Soccorso Senior Italia nasce con l’intento di fornire servizi aipropri soci in ambito sanitario, previdenziale, educativo, ricreativo e sociale, nel rispettodei principi e del metodo del mutuo soccorso, senza finalità speculative e di lucro.

Fornendo un’ampia gamma di prestazioni diagnostiche di alta qualità e senzaliste d’attesa, Senior Italia SMS offre ai soci la possibilità di integrare i servizi del SSNcon importanti risparmi di tempo e denaro.

In particolare la Senior Italia SMS lavora per:- promuovere e gestire direttamente o in convenzione un sistema mutualistico

integrativo e complementare all’assistenza sanitaria prevista dal Servizio SanitarioNazionale in modo tale da creare un nuovo pilastro integrativo sanitario;

- gestire e istituire fondi integrativi sanitari promossi da contratti, accordi collettivi,regolamenti anche aziendali e da lavoratori autonomi, liberi professionisti e asso-ciazioni di categoria in sinergia con il Sistema Sanitario Nazionale e i Medici diMedicina Generale;

- svolgere ogni altro ufficio proprio delle istituzioni di previdenza, assistenza sani-taria, assistenza economica e sociale, nonché attività formative.

Per fare questo la Società: stipula accordi con società di servizi specializzate nelsettore sanitario e assicurativo, con strutture ospedaliere, istituti di cura pubblici oprivati, centri polispecialistici, laboratori di analisi e diagnostica strumentale; con ordiniprofessionali di medici specialisti, centri di assistenza infermieristica o domiciliare,Enti ed associazioni del volontariato, singoli professionisti; con aziende produttriciper la fornitura di presidi diagnostici, ortopedici e terapeutici; con stabilimenti o istitutitermali, alberghi e pensioni per concordare condizioni vantaggiose sia per la cura cheper il soggiorno.

Stipula convenzioni assicurative. Promuove e sostiene la costituzione e/o lagestione in forma mutualistica di case di cura e assistenza, nonché case albergo peranziani. Attua ricerche e studi, cura pubblicazioni, organizza seminari e campagne didiffusione, istituisce corsi, università popolari, borse di studio nel settore assistenziale.

Grazie alla sua visione solidaristica, Senior Italia SMS svolge un prezioso ruolointegrativo e sussidiario nella riorganizzazione del welfare sociosanitario del nostropaese, contribuendo ad un migliore accesso alla prevenzione e alle prestazioni sanitarieper tutti.

Da molti anni FederAnziani promuove iniziative per uncorretto stile di vita che conduca verso una sana longevità eun invecchiamento attivo. Dall’esperienza di FederAnziani nasceil Forum della Salute, salone espositivo e momento di aggrega-zione culturale che favorisce l’incontro tra aziende e popolazionesenior su aree come sanità e salute, alimentazione, nutrizione,stili di vita, fitness, benessere, turismo, prevenzione, sistemidi sicurezza di vita e molto altro ancora.

Ad accesso gratuito, ospita un vasto pubblico di cittadiniover 55, le loro famiglie, medici specialisti e di medicinagenerale. Nato come momento privilegiato di educazione einformazione, il Forum della Salute vede fra i suoi aspettidistintivi l’ampia offerta di incontri fra cittadini ed esperti qua-lificati su temi troppo spesso sottovalutati, e invece centraliper la salute. Evidenziando l’importanza di corrette abitudininella vita quotidiana, il Forum si propone come luogo di con-tatto fra tematiche strettamente medico-scientifiche e quellerelative a benessere e prevenzione, illustrando come a partiredalla cura di se stessi e da una scelta responsabile nella quo-tidianità, ognuno di noi possa costruire una vita più sana perse stesso e per la propria famiglia.

Le attività del Forum della Salute si svolgono ogni annoalla presenza di migliaia di delegati FederAnziani provenientida tutta Italia e medici di medicina generale e specialistica,autorità del mondo politico e istituzionale ed esperti di comu-nicazione, e prevedono: - stand espositivi; - aree workshop e convegni tematici promossi dalle Aziende;- incontri formativi con esperti; - aree screening e test diagnostici gratuiti per i cittadini; - degustazioni di prodotti tipici locali di diverse regioni,

come promozione del made in Italy; - momenti di intrattenimento e di folclore.

società di mutuo soccorso

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Gli Anziani sono una risorsa essenziale per il Paese. Troppo spesso considerati un peso, costituiscono invece unaporzione sempre più rilevante ed attiva della popolazioneitaliana.

La Fondazione Senior Italia Onlus nasce da FederAnzianiper garantire il sostegno socio-economico della popolazioneitaliana che supera i 55 anni di età.

Iscritta all’Anagrafe delle ONLUS dal 19 marzo 2014, laFondazione lavora per garantire la concretezza sul territorio delnetwork FederAnziani cui appartiene, attraverso il sostegnodiretto alle strutture di riferimento per le attività dedicate albenessere psico-fisico degli anziani in Italia.

Dialoga con Istituzioni ed Imprese per fornire soluzioni,ed opera mettendo in connessione l’universo dei Senior coni giovani.

Per saperne di più: www.fondazionesenioritalia.it

L’OrganizzazioneLa Fondazione Senior Italia Onlus è costituita dai seguentiorgani istituzionali e di gestione:Roberto Messina - Presidente

Consiglio di AmministrazioneRoberto MessinaSalvatore PassaroGianfranco LamperiniClaudio LuciGiuseppe Pozzi

Nel 2011 nasce FederAnziani Solidarietà con l’obiettivo disostenere le persone più bisognose in Italia e nel mondoattraverso iniziative volte alla raccolta di fondi e beni, e attraversola realizzazione di progetti e opere.

Le iniziative fino ad ora portate a compimento in Kenyagrazie al contributo dei donatori sono:- sostegno all’orfanotrofio Imani CenterLa realizzazione di:

- cinque pozzi d’acqua;- una scuola di arti e mestieri;- tre aule scolastiche di una scuola primaria.

Sono inoltre in via di realizzazione altri pozzi d’acqua,l’ampliamento del numero delle aule scolastiche, il sostegnopermanente all’orfanotrofio, un dispensario clinico.

Per far conoscere ai propri sostenitori le opere realizzategrazie al loro contributo, FederAnziani Solidarietà organizzadelle vacanze sociali periodiche come strumento di avvicina-mento tra i donatori e le popolazioni destinatarie degli aiuti.

La vacanza costituisce a sua volta occasione di raccoltafondi a beneficio delle stesse popolazioni, all’insegna del turi-smo etico inteso come valore sociale e umanitario universale,espressione di solidarietà e della tutela del diritto alla salute.

Con FederAnziani Solidarietà si contribuisce a salvare la vitadi molti bambini e a migliorare il tenore di vita di molti adulti.

FederAnziani è sul Web con un ampio Network di canaliinformativi per comunicare con un pubblico di tutte le età.

Sempre più informatizzati, sempre più curiosi di Internete delle sue potenzialità, anche gli anziani di oggi scoprono il Webcome un mezzo utile per conoscere, aggiornarsi, tenersi alcorrente dei loro diritti, condividere e socializzare.

La comunicazione di FederAnziani comprende:- il sito ufficiale della Federazione (www.federanziani.it);- il sito di informazione sanitaria Sanità in Cifre(www.sanitaincifre.it);

- il sito d’informazione Figli e Famiglia (www.figliefamiglia.it);- le due newsletter Sanità in Cifre e Figli e Famiglia;- il sito della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute(www.cortegiustiziapopolare.it);

- la web tv Family Tv (www.familytv.it) e il canale ufficiale di FederAnziani su Youtube

- Facebook, con la pagina nazionale e quelle regionali della Federazione e Il Giornale del Web

- L’account Twitter @FederAnziani