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COMPONENTI DI COSTO E FISCOdi Marco Costigliolo
STUDIO SANSALONE e COSTIGLIOLO - Commercialisti Associati - Genova
La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Politiche di Bilancio
Capitalizzazione oneriModifica del piano di ammortamentoSvalutazioni di valore
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Costi Capitalizzabili
TrasportiCollaudiInstallazione
Sia l’art. 2426, co. 1, n. 1), c.c. che il Principio Contabile Documento OIC 16 consentono di cumulare al costo di acquisto o di costruzione anche gli oneri accessori all’acquisto, ossia tutti gli eventuali altri oneri che l’impresa deve sostenere affinché l’immobilizzazione possa essere utilizzata.
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Costi Capitalizzabili
Nel caso di Fabbricati:
Spese notariliImposte e tasse di registrazioneCosti progettazione e urbanizzazioneIntermediazioni
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Costi Capitalizzabili
Nel caso di Impianti e Macchinari:
Spese progettazioneOneri doganaliOneri installazione, collaudo e messa a puntoSpese per perizie, montaggio e posa in opera
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Costi Capitalizzabili
Nel caso di Mobili:
Spese di spedizione e trasportoOneri doganali di importazione
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
La capitalizzazione degli oneri finanziari
Regola generale: gli oneri finanziari non si capitalizzano
Eccezione (art. 2426, co. 1, n. 1, C.C.): possono essere aggiunti (al costo delle immobilizzazioni) gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione.Non si capitalizzano mai gli interessi passivi sul finanziamento ottenuto per l’acquisto di Immobilizzazioni pronte all’uso
Principio contabile OIC 16: condizioni e limiti alla capitalizzazione degli oneri finanziari sul costo delle Immobilizzazioni materiali
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Condizioni per lacapitalizzazione degli oneri finanziari
(che non può mai fungere da strumento di differimento di perdite)
Condizioni: Specifica correlazione del prestito con l’acquisizione del bene Utilizzo effettivo delle somme per l’acquisizione del bene
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Limiti per lacapitalizzazione degli oneri finanziari
Limiti: Interessi maturati nel “periodo di costruzione” Priorità ai finanziamenti a m/l termine Calcolo al Tasso di interesse effettivo Perdite su cambi: se finanziamenti specifici in valuta Valore del bene “recuperabile tramite l’uso”
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Il “periodo di costruzione”
E’ il periodo intercorrente fra l’esborso finanziario ai fornitori per i beni ed i servizi relativi al cespite e fino al momento in cui il cespite è pronto per l’uso
Esempio: realizzazione di un macchinarioDurata contratto di appalto: 1/6/07 – 30/7/08Cespite in uso dal 1/9/08Finanziamento: Euro 500, tasso 6% annuoPagamento al fornitore Euro 500 in data 1/7/07
“Periodo di costruzione”: 1/7/07 – 1/9/08 (428 gg)Interessi capitalizzabili:a) Anno 2007: 500 x 6% x 184/365 = 15b) Anno 2008: 500 x 6% x 244/365 = 20
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Interessi passivi – I tipi di “finanziamento”
In assenza di “finanziamenti di scopo”, l’impresa deve approntare strumenti amministrativi per correlare l’accesso all’utilizzo delle somme – Priorità ai finanziamenti a m/l termine rispetto a quelli a b/t
Esempio: realizzazione di un macchinario
Anticipo al fornitore: 500Finanziamento: 300 (prestito di scopo a m/l termine – Tasso 5%) e 200 (utilizzo scoperto di c/c – Tasso 6%)
Indebitamento complessivo della Società: 1.000
Interessi capitalizzabili (priorità al finanziamento a m/l termine):1. Sul finanziamento di 300 (mutuo di scopo)2. Sulla parte dello scoperto di c/c fino a 200 (con supporto amministrativo)
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Interessi passivi – Il “tasso di interesse”
In presenza di finanziamenti, sia a m/l termine che a b/t utilizzati, è più corretto assumere il tasso per i finanziamenti a m/l, in quanto l’utilizzo di somme a b/t è sintomo di squilibrio finanziario da imputarsi a CE
Esempio: realizzazione di un macchinarioFinanziamento a m/l: tasso medio del 5%Finanziamento a b/t: tasso medio 8%
Tasso di capitalizzazione degli interessi passivi: 5%Se si utilizzano anche somme a b/t, la differenza (3%) è costo delperiodo
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Il valore di iscrizione delle immobilizzazioni immateriali e materiali
NON PUO’ ECCEDERE IL VALORE RECUPERABILE
Valore originario di iscrizione dato da:
Costo di acquisto più oneri accessori Costo di produzione più costi direttamente imputabili
ed eventuali costi indiretti Oneri finanziari relativi al periodo di costruzione
Valore originario di iscrizione dato da:
Costo di acquisto più oneri accessori Costo di produzione più costi direttamente imputabili
ed eventuali costi indiretti Oneri finanziari relativi al periodo di costruzione
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Spese di impianto e ampliamento(elencazione tassativa da OIC 24)
Costi atto costitutivo e relative tasseCOSTI PER LA COSTITUZIONE DELLA SOCIETA’ Consulenze atto costitutivo
Ottenimento licenze, permessi, autorizzazioni
Costi per disegnare e rendere operativa la struttura iniziale
Spese sostenute per gli studi preparatoriCOSTI DI START-UP Spese per ricerche di mercato
Spese per addestramento iniziale del personale
Spese per aumento di capitale socialeSpese per operazioni di
trasformazione/fusione/scissioneCOSTI DI AMPLIAMENTO Spese per l’avviamento di nuove produzioni
Costi di pre-apertura di nuovi centri commercialiSpese per l’ammissione alla quotazione di borsa
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Spese di ampliamento, ammodernamento e miglioramento di immobilizzazione
Presupposto per la capitalizzazione: dimostrazione del rapporto causa-effetto tra i costi e la loro futura utilità. Devono tradursi in un aumento “significativo e misurabile” di “capacità o produttività o di sicurezza o di vita utile del cespite”.
In mancanza del presupposto: ONERI DI MANUTENZIONE ORDINARIA (c.e. dell’esercizio)
Necessità di perizia tecnica
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Immobilizzazioni immateriali
Oneri finanziari capitalizzabili
In materia di immobilizzazioni immateriali, l’OIC 24 considera la possibilità di capitalizzazione degli oneri finanziari solo nel caso delle “Spese per attività di R&S”.
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Modifica del piano di ammortamento- Premessa fiscale -
Introduzione del potere di “sindacato contabile” dell’Amministrazione finanziaria (Finanziaria 2008, co. 34):
ammortamenti, accantonamenti e altre rettifiche di valore imputati al CE dopo l’eliminazione del Quadro EC, possono
essere disconosciuti dall’AF se non coerenti con comportamenti contabili sistematicamente adottati nei
precedenti esercizi, salvo la giustificazione economica in base a corretti principi contabili
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Aspetti dell’ammortamento
a) Caratteristiche dell’ammortamento
b) Inizio del processo di ammortamento
c) Valore da ammortizzare
d) RESIDUA POSSIBILITA’ DI UTILIZZAZIONE DEL BENE
e) Criteri di ripartizione del valore da ammortizzare
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
La modifica del piano di ammortamento (OIC 16)
“Il piano di ammortamento inizialmente predisposto deve prevedere un suo riesame periodico per verificare che non siano intervenuti cambiamenti tali da richiedere una modifica delle stime effettuate nella determinazione della residua possibilità di utilizzazione.
Se quest’ultima va modificata, il valore contabile dell’immobilizzazione (valore originario al netto degli ammortamenti fino a quel momento effettuati) al tempo di tale cambiamento va ripartito sulla nuova vita utile residua del cespite, e tale modifica deve essere motivata nella nota integrativa”.
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Esempio di allungamento della vita utile residua:
• Costo di un bene strumentale: 9.000;• Valore residuo: zero;• Costo ammortizzabile: 9.000;• Vita utile: 9 esercizi;• Ammortamento annuo: 9.000 : 9 anni = 1.000• Al termine dell’esercizio n.8 il valore contabile del cespite è
pari a 1.000;• Se la previsione di vita utile passa da 1 a 2 anni, la quota di
ammortamento dell’anno 9 e dell’anno 10 diventa 500 (valore contabile 1.000 : 2 anni = 500) ed il periodo di ammortamento complessivo si allunga a 10 esercizi
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Il prolungamento del piano di ammortamento:
1. Stima della nuova vita del cespite (o della categoria di cespiti)
2. Ripartizione del valore netto contabile del cespite sulla nuova vita utile residua
3. Determinazione del nuovo coefficiente di ammortamento (Valore netto contabile / Vita utile residua)
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Svalutazioni di valore1. Cambiamento:
a) nelle condizioni di utilizzo (V. sintomi)b) nell’operatività dell’impresa: perdita di valore durevole (non transitoria e non facilmente reversibile)
2. Svalutazione = Valore contabile – Valore recuperabile (alienazione)- Verifica della “capacità di ammortamento” copertura
dell’ammortamento con i ricavi correlati all’utilità dei costi
Porre attenzione alla contemporanea presenza di: perdita di esercizio “oneri pluriennali” nello stato patrimoniale
E’ NECESSARIA LA DIMOSTRAZIONE DELLA RECUPERABILITA’ DEI COSTI
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
OIC 16 – Sintomi di difficoltà per il recupero del valore contabile
Errori di progettazione o costruzione Cambiamenti tecnologici Cambiamenti dei prodotti Eccesso di capacità produttiva Mancato sfruttamento degli impianti Perdite ricorrenti
Svalutazione con perizia o nuovo piano di ammortamento
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La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
OIC 24 – Attenzione a presenza di perdite di bilancio e oneri pluriennali
Gli utili cumulativi nei periodi successivi devono coprire le quote di ammortamento
Occorre verificare se i risultati di bilancio dei successivi esercizi consistano in: Una riduzione degli utili; Perdite, pur se di carattere non permanente; Perdite significative non prevedibili nel periodo di ammortamento
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I costi che residuano all’attivo dovranno essere completamente svalutati
I costi che residuano all’attivo dovranno essere completamente svalutati
La politica dei costi aziendali nei momenti di crisi di mercato
Immobilizzazioni Immateriali – OIC 24Costi di impianto e di ampliamento capitalizzati nell’anno 1: 10.000Durata dell’ammortamento: 5 anniValore residuo al 31/12/Anno 2 post ammortamento: 6.000
Risultati inizialmente attesi e previsti al momento della capitalizzazione della quota di amm.to di 2.000:
Anno 3 4 5 ΣRisultati attesi al lordo della quota di ammortamento
3.000 4.000 3.500 10.500
Risultati previsti al 31/12/Anno 2 -500 -1.000 500 -1.000
CONTO ECONOMICO AL 31/12/ANNO 2B.10.a Ammortamento imm.Immateriali (2.000)B.10.c Altre svalutazioni (6.000)
STATO PATRIMONIALE AL 31/12/ANNO 2B.I.1. Costi di impianto e ampl.Costo storico 10.000Fondo ammortamento (4.000)Fondo svalutazione (6.000)
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IL QUADRO RF IN UNICO SC 2009
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Spese telefonicheDeve essere ripreso in dichiarazione un ammontare pari al 20% degli ammortamenti relativi alle apparecchiature utilizzate nell’ambito dei servizi di telefonia fissa e mobile che va indicato nel rigo RF22:
mentre gli altri componenti negativi vanno ripresi a tassazione, sempre nella misura del 20%, con una variazione in aumento nel rigo RF 32:
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Spese Information & Communication Technology
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Spese di rappresentanzaNel rigo RF24, sia in colonna 1 che in colonna 2, vanno indicate le spese di
rappresentanza indeducibili di cui all’art. 108, comma 2, secondo periodo, del Tuir:
Viene introdotta la deduzione totale, e nell’esercizio di sostenimento, delle spese di rappresentanza “inerenti e congrue” rispetto a determinati parametri, ma nel contempo è stato eliminato il meccanismo “forfetizzato” in precedenza applicabile. Di conseguenza, le spese di rappresentanza, o vengono dedotte completamente oppure risultano del tutto indeducibili.
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INERENZA per la deducibilità
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INERENZA per la deducibilità
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INERENZA per la deducibilità
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INERENZA per la deducibilità
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INERENZA per la deducibilità
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CONGRUITA’ per la deducibilità
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CONGRUITA’ per la deducibilitàBilancio 2008 società Alfa:• Ricavi 60.000.000 di euro;• Spese di rappresentanza 360.000 euro.
- 1,3% dei ricavi fino a 10 milioni di euro: 130.000 +- 0,5% dei ricavi per la parte eccedente 10 milioni e fino a 50 milioni di euro: 200.000 +- 0,1% dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente 50 milioni di euro: 10.000 =Spese di rappresentanza deducibili: 340.000Spese di rappresentanza sostenute: 360.000Ripresa in aumento rigo RF24 Modello Unico: 20.000
20.000 20.000
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Spese di rappresentanza
IMPRESE IN FASE DI START UP: meccanismo di recupero, a condizione che vi sia capienza negli esercizi in cui sono conseguiti i primi ricavi.
IMPRESE IN FASE DI START UP: meccanismo di recupero, a condizione che vi sia capienza negli esercizi in cui sono conseguiti i primi ricavi.
Nel quadro RS – Prospetti vari – è stato previsto un apposito prospetto dove riportare l’importo delle spese non deducibili nel periodo di imposta
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NON sono di rappresentanza(quinto comma – Costo deducibile – IVA detr. 100%)
Spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per ospitare clienti, anche potenziali
in occasione di visite a sedi, stabilimenti o unità produttive
dell’impresa
in occasione di mostre, fiere, esposizioni ed eventi simili in cui sono
esposti i beni ed i servizi prodotti dall’impresa
PRESENZA DI ONERE PER LA DEDUZIONE
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ONERE PER LA DEDUZIONE(delle spese NON di rappresentanza)
La deducibilità delle erogazioni e delle spese indicate nel quinto comma è, tuttavia, subordinata alla tenuta di un’apposita documentazione dalla quale risultino anche i seguenti
DATI
1. Le generalità dei soggetti ospitati
2. La durata, il luogo di svolgimento della manifestazione
3. La natura dei costi sostenuti
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OMAGGI(art. 108, comma 2, Tuir)
Sono sempre deducibili per il loro intero ammontare le spese relative ai beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore ad Euro 50,00.Di queste spese non si tiene conto ai fini della determinazione dell’importo deducibile proporzionalmente ai ricavi delle spese di rappresentanza.
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Bussola per la deducibilità
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OMAGGI < 50 €(comma 4)
Spese NON di rappresentanza
(comma 5)
Spese di rappresentanza inerenti
(comma 1)
Spese di rappresentanza
NON inerenti(NO requisiti
comma 1)
ENTRO LIMITI % comma 2
ENTRO LIMITI % comma 2
OLTRE LIMITI% comma 2
OLTRE LIMITI% comma 2
DEDUCIBILIDEDUCIBILI NON deducibili
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