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MILANO YOUuna città di persone
COMUNE DI SEGRATE
PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO (PII) “MILANO 4 YOU”
Norme Tecniche di Attuazione
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Programma Integrato di Intervento (PII) “Milano 4 you” in modifica al vigente PII “Cascina
Boffalora” di cui alla convenzione urbanistica del 27/07/2005 (Rep. n.21307 e Racc. n.5618) per la
realizzazione di un intervento residenziale, commerciale, ricettivo, standard privati ed opere
pubbliche connesse.
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
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Norme Tecniche di Attuazione
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Art. 1 - Disciplina urbanistica dell’ambito
Le presenti norme disciplinano l’attuazione del P.I.I. denominato “Milano 4 you” approvato ai sensi
della L.R. n.12/2005 e composto dai seguenti documenti ed elaborati grafici:
Documenti:
Doc.01 Istanza;
Doc.02 Relazione tecnico-illustrativa;
Doc.03 Relazione impatto paesistico;
Doc.04 Rilievo fotografico;
Doc.05 Relazione tecnico-illustrativa delle opere a scomputo oneri di urbanizzazione,
standard qualitativo e ulteriore contributo urbanizzativo;
Doc.06 Relazione strutturale delle opere a scomputo oneri di urbanizzazione, standard
qualitativo e ulteriore contributo urbanizzativo;
Doc.07 Bozza di convenzione urbanistica;
Doc.08 Perizia di Stima giurata in Tribunale per il calcolo della monetizzazione degli
standard;
Doc.09 Norme Tecniche di Attuazione;
Doc.10 Relazione geotecnica, geologica ed ambientale;
Doc.11 Relazione tecnico-agronomica;
Doc.12 Relazione di valutazione previsionale di clima acustico;
Doc.13 Raccolta delle visure catastali;
Doc.14 Studio del traffico;
Doc.15 Relazione energetica;
Doc.16 Relazione tecnica impianti meccanici;
Doc.17 Relazione tecnica impianti elettrici e speciali;
Doc.18 Relazione smart building;
Doc.19 Relazione economica e Cronoprogramma;
Doc.20 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere di
urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: parcheggi;
Doc.21 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: viabilità (interna, svincolo
Cassanese, via Morelli/rotatoria via Di Vittorio);
Doc.22 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: fognatura;
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Doc.23 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: sottoservizi;
Doc.24 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: illuminazione pubblica;
Doc.25 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione: aree verdi di quartiere, arredo urbano e
percorsi;
Doc.26 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a
scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria: bike box;
Doc.27 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a standard
qualitativo: plesso scolastico (materna, elementare e medie) + asilo nido;
Doc.28 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere ad ulteriore
contributo urbanizzativo: centro civico;
Doc.29 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere ad ulteriore
contributo urbanizzativo: passerella ciclopedonale;
Doc.30 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico opere ad ulteriore
contributo urbanizzativo: rotatoria Cassanese/Morandi;
Elaborati grafici:
INQUADRAMENTO TERRITORIALE-URBANISTICO
Tav.01 Planimetria di inquadramento a scala territoriale con individuazione dei sistemi
ambientali e infrastrutturali, ortofoto;
Tav.02 Estratti PTR;
Tav.03 Estratti PTCP;
Tav.04 Estratti PTCP – Adeguamento alla L.R.12/2005 + Plis Cascine;
Tav.05 Estratto PII vigente (con quantificazioni urbanistiche) + fasce di rispetto aeroportuali;
STATO DI FATTO
Tav.06 Estratto mappa catastale con individuazione delle proprietà;
Tav.07 Rilievo celerimetrico con profili altimetrici estesi al contesto;
Tav.08 Determinazione analitica dell’area di intervento su base rilievo celerimetrico;
Tav.09 Planimetria generale con sezioni ambientali;
Tav.10 Individuazione sottoservizi tecnologici esistenti (Rete acque meteoriche, rete acque
nere, rete acqua potabile, rete teleriscaldamento con gassificatore, rete energia
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elettrica mt/bt, rete telefonia, rete fibra ottica - telecontrollo, rete illuminazione
pubblica);
STATO DI PROGETTO
Tav.11 Planimetria generale;
Tav.12 Sezioni ambientali;
Tav.13 Disciplina delle aree e dati quantitativi;
Tav.14 Planimetria progetto del verde e di piantumazione preventiva (preverdissement);
Tav.15 Planimetria dei parcheggi pubblici e privati al piano interrato;
Tav.16 Planimetria dei parcheggi pubblici e privati al piano terra;
Tav.17 Determinazione analitica superficie a parcheggi pubblici e privati;
Tav.18 Planimetria edifici piano tipo;
Tav.19 Individuazione perimetrale della superficie coperta, drenante, occupata;
Tav.20 Determinazione analitica superficie aree fondiarie + superficie Coperta;
Tav.21 Determinazione analitica superficie aree a standard in nuova cessione e in
asservimento + aree per dotazione di servizi;
Tav.22 Determinazione analitica superficie drenante;
Tav.23 Determinazione analitica superficie occupata;
Tav.24 Viste tridimensionali globali;
Tav.25 Viste tridimensionali aeree;
Tav.26 Viste tridimensionali di dettaglio urbano;
Tav.27 Viste tridimensionali di dettaglio urbano;
Tav.28 Planimetria opere a scomputo oneri urbanizzazione, standard qualitativo e ulteriore
contributo urbanizzativo;
Tav.29 Planimetria sottoservizi rete fognaria;
Tav.30 Planimetria sottoservizi rete acqua potabile;
Tav.31 Planimetria sottoservizi rete teleriscaldamento;
Tav.32 Planimetria sottoservizi rete energia elettrica ed illuminazione pubblica;
Tav.33 Planimetria sottoservizi rete impianti speciali;
Tav.34 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso – lotto A): pianta sezioni e dettagli;
Tav.35 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso - lotto B): pianta, sezioni e dettagli;
Tav.36 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso - lotto C): pianta, sezioni e dettagli;
Tav.37 Progetto preliminare Svincolo Cassanese e viabilità interna: planimetria del lotto;
Tav.38 Progetto preliminare Svincolo Cassanese e viabilità: piante, sezioni e dettagli;
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Tav.39 Progetto preliminare riqualificazione di via Morelli con rotatoria via Di Vittorio:
planimetria del lotto, pianta di progetto, sezioni e render;
Tav.40 Progetto preliminare delle aree verdi di quartiere, arredo urbano e percorsi;
Tav.41 Progetto preliminare Bike box: pianta, sezioni, dettagli e render varie Valentina;
Tav.42 Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: planimetria del lotto;
Tav.43 Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: piante prospetti e sezioni;
Tav.44 Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: render;
Tav.45 Progetto preliminare Centro Civico: planimetria del lotto;
Tav.46 Progetto preliminare Centro Civico: piante prospetti e sezioni;
Tav.47 Progetto preliminare Centro Civico: render;
Tav.48 Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: planimetria del lotto;
Tav.49 Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: piante prospetti e sezioni;
Tav.50 Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: render;
Tav.51 Progetto preliminare rotatoria Cassanese/Morandi: planimetria del lotto, pianta di
progetto e sezioni.
Art. 2 – Definizioni
Ai fini dell’applicazione delle presenti norme di attuazione del P.I.I., valgono le seguenti definizioni:
a) ambito
Parte del territorio comunale al quale il P.I.I. è relativo, individuato nella tavola 09 del P.I.I. stesso,
contrassegnato con apposita perimetrazione.
b) unità di coordinamento progettuale
Parti dell’ambito considerate unitariamente ai fini della progettazione e realizzazione degli
interventi previsti dal P.I.I., individuate in applicazione a quanto previsto dalla normativa vigente in
materia; dette unità sono descritte in specifico elaborato grafico – tavola 11 del P.I.I.
c) unità minime di intervento
Parti di unità di coordinamento progettuale oggetto di istanza di permesso di costruire o altro titolo
abilitativo; dette unità sono descritte in specifico elaborato grafico – tavola 11 del P.I.I.
d) destinazioni d’uso
Funzioni delle quali viene previsto l’insediamento nelle unità di coordinamento progettuale e di
intervento del P.I.I. Eccezion fatta per quanto sopra definito e per quanto oggetto di diverse
espresse previsioni contenute negli articoli che seguono, valgono le definizioni contenute nella
strumentazione urbanistica generale.
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e) indici urbanistici ed edilizi
Fatto salvo quanto specificamente disciplinato ai successivi articoli, nell’ambito di P.I.I. si applicano
i seguenti indici edificatori:
Ut – Utilizzazione Territoriale 0,61 mq/mq
Uf – Utilizzazione Fondiaria 1,36 mq/mq
Rc – Rapporto di Copertura 0,30 mq/mq
Ro – Rapporto di Occupazione del Sottosuolo 1,00 mq/mq
f) numero dei piani
Numero piani fuori terra agibili, fatta eccezione per l'edificio di culto costituito da n.2 livelli interrati.
g) altezze
Si misura a partire dalla quota 0,00 convenzionale, stabilita come quota di pavimento del primo piano agibile
fuori terra, all'intradosso del solaio dell'ultimo piano agibile (oppure al punto medio dell'intradosso della
copertura dell'ultimo piano agibile, nel caso di solai inclinati).
Art. 3 - Destinazioni d’uso insediabili nelle singole unità di coordinamento progettuale
In coerenza ai contenuti programmatici del P.I.I., distinte per unità di coordinamento progettuale e
unità minime di intervento, vengono indicate le funzioni urbane pubbliche e private, insediabili
nell’ambito; tavola 11 del P.I.I.
a) Unità di Coordinamento Progettuale n. 1
- servizi pubblici o di interesse pubblico (Complesso scolastico, strutture pubbliche)
- urbanizzazione primaria e secondaria;
- verde attrezzato;
- residenziale libera, co-housing e convenzionata (con eventuale inserimento di funzioni
commerciali al piano terra);
- standard privati compatibili con la destinazione urbanistica residenziale, quali: residenza per
anziani e centro diurno, sport e ricreazione, residenza universitaria e edificio per il culto;
- parcheggi pubblici a raso.
b) Unità di Coordinamento Progettuale n. 2
- urbanizzazione primaria e secondaria;
- verde attrezzato;
- residenziale libera (con eventuale inserimento di funzioni commerciali al piano terra);
- ricettivo, centro servizi e convegni;
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- parcheggi pubblici a raso.
c) Unità di Coordinamento Progettuale n. 3
- urbanizzazione primaria e secondaria;
- verde attrezzato;
- residenziale convenzionata;
- ricettivo, centro servizi e convegni;
- commerciale con funzioni complementari terziarie;
- standard privato compatibile con la destinazione urbanistica residenziale, quali: impianto
tecnologico;
- parcheggi pubblici a raso.
Art. 4 - Modalità di attuazione del P.I.I.
La progettazione e l’esecuzione degli interventi relativi agli insediamenti privati da realizzare nelle
unità di coordinamento progettuale e di intervento, dovrà essere unitaria con quella delle opere
pubbliche previste nelle unità stesse e coordinata con le opere pubbliche previste nelle altre unità.
Resta inteso che le opere di urbanizzazione primaria dovranno essere preliminarmente (rispetto ad
ogni altra opera) realizzate sull’intero ambito per intero.
La presentazione dei progetti delle opere pubbliche, in ottemperanza all’obbligo assunto con la
convenzione che disciplina l’attuazione del P.I.I., dovrà precedere o essere contestuale a quella
delle istanze di rilascio dei permessi di costruire o di dichiarazione di inizio attività relative agli
insediamenti privati previsti.
Per l’attuazione del P.I.I., sono ammesse soluzioni progettuali modificative delle indicazioni
planivolumetriche di cui agli elaborati grafici del P.I.I. stesso (Tav 11) purché non comportanti
alterazioni delle caratteristiche tipologiche di impostazione del progetto planivolumetrico.
In caso di modifiche delle soluzioni planivolumetriche in applicazione della normativa vigente in
materia, è ammesso lo spostamento di pesi insediativi da una unità di coordinamento progettuale
e di intervento all’altra solo nei limiti stabiliti dalla presenti norme.
Art. 5 - Prescrizioni tipologiche e regole edilizie
Relativamente alle singole unità di coordinamento progettuale e di intervento del P.I.I. vengono
definite le seguenti prescrizioni tipologiche e regole edilizie:
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a) Pesi insediativi, indicazioni tipologiche e planivolumetriche.
Unità di Coordinamento Progettuale n.1
Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in
cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e
pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13;
Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq. 5.000 circa;
Superficie a verde: mq.25.000,00 circa;
Superficie per attrezzature di interesse pubblico: mq 17.500.
Unità minima di intervento n.1a)
Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica
residenziale;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza per anziani e centro diurno;
S.l.p. ammessa: mq.6.500;
H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.4 piani fuori terra.
Unità minima di intervento n.1b)
Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica
residenziale;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: sport, fitness e ricreazione. Destinazioni compatibili: casa del
custode fino a SLP mq.150, commercio fino a mq.500 e camere per ospiti fino ad un
numero massimo di 15;
S.l.p. ammessa: mq.2.500;
H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.3 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.1c)
Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza libera, co-housing e convenzionata. Destinazioni
compatibili: commercio (food e no-food) al piano terra;
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S.l.p. ammessa: mq.25.000 (edilizia libera) e mq.18.090 (edilizia convenzionata);
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.1d)
Tipologia edilizia: plesso scolastico costituito da edifici destinati ad asilo nido, scuola
materna, elementare e media con relative strutture e servizi annessi + centro civico;
Modalità di intervento: nuova costruzione e ristrutturazione degli edifici della cascina
Boffalora;
Funzioni insediabili: servizi pubblici o di interesse pubblico;
Norme costruttive: il progetto definitivo ed esecutivo integrale dovrà ricalcare i contenuti
del progetto preliminare allegato al P.I.I.
Unità minima di intervento n.1e)
Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica
residenziale;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza universitaria. Destinazioni compatibili: residence e funzioni
ad esso assimilabili;
S.l.p. ammessa: mq.11.000;
H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.6 piani fuori terra.
Unità minima di intervento n.1f)
Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica
residenziale;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: edificio di culto;
S.l.p. ammessa: mq.1.000;
H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.2 piani interrati.
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Unità di Coordinamento Progettuale n.2
Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in
cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e
pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13;
Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq. 6.000 circa;
Superficie a verde: mq.35.000,00 circa.
Unità minime di intervento nn.2a) – 2b) – 2c)
Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano in linea e a torre;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza libera. Destinazioni compatibili: commercio (food e no-
food) al piano terra;
S.l.p. ammessa: mq.15.000 (edilizia libera);
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.11 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.2d)
Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza libera;
S.l.p. ammessa: mq.8.468 (edilizia libera);
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.6 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.2e)
Tipologia edilizia: edifici ricettivi multipiano e centro servizi e congressi;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: ricettivo, centro servizi e convegni;
S.l.p. ammessa: mq.5.300;
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.5 piani fuori terra.
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Unità di Coordinamento Progettuale n.3
Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in
cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e
pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13;
Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq. 7.200 circa;
Superficie a verde: mq.18.600,00 circa.
Superficie a piazza di uso pubblico : mq. 3.170 circa.
Unità minima di intervento nn.3a) – n.3b)
Tipologia edilizia: edifici commerciali;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: medie strutture di vendita (food e no-food) fino a mq.4.400 di SLP ed
esercizi di vicinato (food e no-food) fino a mq.8.600. Destinazioni compatibili: terziario, ai
piani secondo e terzo, fino ad un massimo del 30% del SLP commerciale totale;
S.l.p. ammessa: mq.13.000;
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.3 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.3c)
Tipologia edilizia: edifici ricettivi multipiano e centro servizi e congressi;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: ricettivo, centro servizi e convegni;
S.l.p. ammessa: mq.7.700;
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.5 piani fuori terra.
Unità minima di intervento n.3d)
Tipologia edilizia: standard tecnologico privato, compatibile con la destinazione
urbanistica residenziale;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: centrale di teleriscaldamento con impianti tecnologici e funzioni
connesse. Destinazioni compatibili: uffici fino a SLP mq.150, abitazione del custode fino a
SLP mq.100;
S.l.p. ammessa: mq.1.000;
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H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.1 piano fuori terra.
Unità minime di intervento n.3e)
Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano in linea e a corte;
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza convenzionata;
S.l.p. ammessa: mq.21.442 (edilizia convenzionata);
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra.
Unità minime di intervento n.3f)
Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano (già realizzati);
Modalità di intervento: nuova costruzione;
Funzioni insediabili: residenza libera e convenzionata;
S.l.p. ammessa: mq.9.000 (edilizia libera) e mq.13.000 (edilizia convenzionata);
H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra.
b) Dotazione verde drenante
Il computo della superficie scoperta drenante di cui al Regolamento Locale di Igiene dovrà essere
calcolata secondo le indicazioni progettuali di cui alle Tavole del P.I.I.; in ogni caso detta dotazione
dovrà essere verificata con riferimento all’intero ambito di P.I.I.
c) Standard urbanistici
Alla realizzazione degli interventi previsti dal P.I.I. corrisponde una dotazione di standard
urbanistici determinata sulla base dei parametri specificati nel P.I.I. medesimo, una dotazione di
standard qualitativi descritti nel P.I.I. ed ulteriore contributo urbanizzativo costituito dalla
realizzazione di un centro civico, una rotatoria esterna all’ambito di P.I.I. (Cassanese/Morandi) e di
un sovrappasso ciclopedonale della Via Di Vittorio, di collegamento tra l’area di intervento e i
quartieri già esistenti a sud-ovest.
Art. 6 – Norme generali
- In sede di progettazione edilizia dei singoli interventi edificatori, per quanto non stabilito
dalle presenti norme, dovranno essere rispettate le Norme Tecniche di Attuazione dello
Strumento Urbanistico Generale vigente ed i contenuti del Regolamento Edilizio Comunale;
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- l’attuazione degli interventi edilizi previsti dal Programma Integrato di Intervento è
subordinata alla stipula della convenzione attuativa, che dovrà intervenire con le modalità
ed entro i termini previsti dalla medesima convenzione;
- l'attuazione degli interventi è subordinata al rilascio dei permessi di costruire o titoli
equipollenti secondo le vigenti disposizioni di legge, nel rispetto dei contenuti della
convenzione urbanistica;
- Le presenti norme disciplinano la possibilità di operare, in sede di attuazione, modifiche
planivolumetriche art.14 c.12 L.R. 12/2005 non comportanti variante urbanistica, a
condizione che queste non alterino le caratteristiche tipologiche di impostazione dello
strumento attuativo stesso, non incidano sul dimensionamento globale degli insediamenti e
non diminuiscano la dotazione di aree per servizi pubblici o di uso pubblico. In tal caso
dovranno comunque essere verificati i parametri urbanistici.
Si intendono come caratteristiche tipologiche di impostazione del Programma Integrato di
Intervento:
- la localizzazione, estensione e la conformazione dei Lotti;
- la localizzazione delle strutture realizzate a titolo di standard qualitativo;
- le destinazioni d’uso, le categorie funzionali e la superficie lorda di pavimento assegnata
dalle presenti norme alle singole Unità Minime di Intervento;
- l’altezza massima degli edifici;
- le previsioni generali di assetto morfologico degli spazi pubblici contenute nel Programma
Integrato di Intervento;
- la superficie minima complessiva delle aree in cessione al Comune di Segrate, il tracciato e
le sezioni delle infrastrutture viabilistiche previste dal Programma Integrato di Intervento;
- la superficie complessiva dei parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico a raso;
- la collocazione dei corridoi ecologici di valenza locale.
Non sono vincolanti la disposizione planimetrica e l'estensione delle autorimesse
pertinenziali, che potranno subire variazioni, fermo restando la verifica del parametro
urbanistico relativo alla superficie occupata, che deve risultare inferiore al 50% della
superficie territoriale.
- Ai fini della determinazione delle SLP, deve essere fatto riferimento alle norme dello
Strumento Urbanistico Generale vigente.
- Si precisa che l'ingombro degli edifici riportati nel planivolumetrico è da intendersi indicativo
e non vincolante, fermo restando i perimetri delle aree fondiarie e degli standard privati.
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Il numero dei piani riportato risulta essere il numero massimo dei piani fuori terra agibili
assentibili.
Si precisa che i numeri di piani riportati per ogni Unità Minima di Intervento non
comprendono l'eventuale e possibile ulteriore suddivisione del 1° livello fuori terra (calcolato
convenzionalmente come 1 piano), il quale potrebbe prevedere soppalchi e piani in quota
parte e/o totali a fronte di un'altezza interna pari fino a 9 ml. Tale eventuale suddivisione in
più piani del primo livello fuori terra contribuisce alla capacità edificatoria espressa in mq. di
SLP, ma non contribuisce al calcolo complessivo del numero dei piani per ogni edificio.
- Nella destinazione funzionale residenziale (libera, convenzionata e co-housing) sono
ammesse, oltre alle destinazioni compatibili sopra precisate, abitazioni e relativi servizi
(locali di sgombero, autorimesse, depositi, cantine, locali tecnici e simili), nonché spazi ed
attrezzature di uso collettivo. Sono altresì comprese le attività professionali.
- La quantità complessiva di aree per servizi in cessione ed asservimento resta immutata
anche in caso di realizzazione di quantità inferiori di SLP, rispetto alle massime assentibili.
Si precisa che costruzioni interrate private (a titolo esemplificativo autorimesse, cantine,
locali accessori) potranno essere collocate al di sotto di aree asservite ad uso pubblico ed
anche al di fuori di sedimi di eventuali edifici soprastanti.
- Non sono previste recinzioni ad eccezione di quelle esistenti e di quelle per il polo
scolastico, l'asilo nido, la residenza per anziani, il centro sportivo, il pozzo acqua potabile e
le strutture ricettive. Nessuna recinzione potrà essere apposta alle aree asservite ad uso
pubblico se non previa espressa Autorizzazione dell'Amministrazione Comunale da
rilasciarsi in casi eccezionali e per comprovati motivi di ordine pubblico. In tali ipotesi la
proprietà dovrà concordare con l'Amministrazione Comunale le modalità per regolamentare
l'accesso alle aree asservite.