comunicazione: una grande storia 3

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  • 7/28/2019 Comunicazione: Una Grande Storia 3

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    COMUNICAZIONE:una grande storia

    Terza lezione

    prof. Dario Edoardo Vigan

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    Caratteristiche

    f) La censura: Il primo ufficio di censura a Magonza 1486 e nel1559 la Chiesa pubblica il primo Index librorum prohibitorum.

    Per aggirare la censura si sceglieva lanonimato per autoreed editore.

    g) Nascita del capitalismo (come sostiene Elizabeth Eisenstein) e ladiffusione della Riforma protestane, la stampa delle opere diLutero.

    h) Testi scientifici, raccolta dati, mappe con un grado di precisione

    elevato.

    Ambito: M. Spalletta, Stampa e censura, in Dizionario dellacomunicazione; Focus: V. Lupo, Gli indici dei libri proibiti, inDizionario della comunicazione.

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    La nascita dei giornali

    i) La nascita dei giornali: nel Trecento esistevano delle forme difogli di informazione (come lettere) tra filiali di grandicompagnie commerciali.

    1513: primo libro di notizie a stampa, The Treve Encounterdi Londra.

    Nascono i fogli di notizie tra Cinquecento e Seicento.

    La trasformazione del giornale da lite e giornale per tuttisolo nellOttocento: crescita industria tipografica, livello dialfabetizzazione.

    Ambito: P. Scandaletti, La nascita dei giornali, in Dizionario dellacomunicazione.

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    La nascita dei giornali

    Le tappe dello sviluppo del giornalismo sono numerose earticolate. E nuovi orizzonti sono stati aperti da Internet.

    Il giornalismo stato un settore determinante per trasformare lascrittura da strumento di lavoro della classe intellettuale ad

    ambiente comunicativo dominante della societ industrializzataoccidentale(D. E. Vigan, La musa impara a digitare, LateranUniversity Press 2009).

    Il giornalismo la prima vera industria culturale.

    Ambito: P. Peverini, M. Spalletta, Il fotogiornalismo, in Dizionariodella comunicazione. Focus: P. Mancini, Modelli di giornalismo,in Dizionario della comunicazione.

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    Nuovo modello culturale

    Un nuovo modello culturale grazie alla scoperta di Gutenberg,allinvenzionedellorologio meccanico e al cannocchiale.

    Del resto il libro diviene dominio sul sapere, lorologiomeccanico dominio sul tempo permettendone una scansione

    esatta, il cannocchiale dominio sulla natura che pu esseremisurata e controllata sperimentalmente. Unepoca che trovanellidea del progresso il proprio motore e che trova nellastampa il proprio ambiente mediale costitutivo (D. E. Vigan, Lamusa impara a digitare, Lateran University Press 2009).

    Un modello tecnocratico (N. Postman), un modello culturaleche fa del dominio della tecnica la propria metaforainterpretativa.

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    Focus: oggettivit dellinformazione

    Si pone una riflessione sulloggettivit del giornalismo: D. Antiseri,Oggettivit dellinformazione, in Dizionario della comunicazione.

    Loggettivit dellinformazione un mito, un ideale o uncompito possibile?

    Distinzione tra oggettivit e obiettivit: lobiettivit una virtpersonale, mentre loggettivit una questione pubblica, dipubblico controllo.

    Il problema delle fonti.

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    Media elettrici ed elettronici

    Fine Ottocento, si afferma un nuovo modo di comunicare, lacomunicazione di massa, con i mass media e la societ di massa.

    N. Postman: [] mezzi di comunicazione di massa che sono di

    massa perch legati allo sviluppo della tecnologia elettrica, strumenticomunicativi che hanno permesso di far giungere lo stessomessaggio simultaneamente a un grande numero di persone inlocalit anche molto distanti tra loro. I mass media hanno cambiatola modalit di lettura, hanno modificato le modalit di scrittura,

    hanno cambiato tempi e caratteristiche del divertimento e hannorimodellato anche il sensorio oltre che rimodellare in qualche modo iprocessi educativi (N. Postman, Technopoly. La resa della culturaalla tecnologia, Bollati Boringhieri 1993).

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    Media elettrici ed elettronici

    M. Baldini: Intorno alla met dellOttocento si verific nel mondodella comunicazione una nuova, profonda rivoluzione. Si passlentamente ma inesorabilmente, dalla cultura tipografica alla cultura

    dei media elettrici e, successivamente, elettronici. Sino ad allora lenotizie si erano mosse alla velocit del messaggero, cio alla velocitdelle gambe delluomo o del cavallo, della corrente dei fiumi o delvento. Tutti i tentativi di una trasmissione istantanea dei messaggierano falliti. Questo stato di cose cambi radicalmente con lascoperta da parte di un artista americano, Samuel Morse, del

    telegrafo elettrico (M. Baldini, Storia della comunicazione, inDizionario della comunicazione).

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    Media elettrici ed elettronici Il 1844 considerato convenzionalmente lanno di inizio della

    rivoluzione elettrica ed elettronica: collegamento telegrafico traWashington e Baltimora.

    M. McLuhan: con il telegrafo, luomoentr in un mondo nuovo dizecca fatto di subitaneit. Messaggi in tempo reale.

    La Terra divenuta un villaggio globale (M. McLuhan) e il sensopredominante delluomo ripassa dallocchioallorecchio.

    M. McLuhan: Il termine comunicazione stato ampiamente usatocon riferimento alle strade, ai ponti, alle rotte navali, ai fiumi e aicanali, prima di trasformarsi con lera elettronica in movimentodinformazione (M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, IlSaggiatore 1967).

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    Oralit secondaria

    Si sviluppa la cultura delloralit secondaria.

    W. J. Ong: Con il telefono, la radio, la televisione e i vari tipi di nastrida registrare, la tecnologia elettronica ci ha condotti in unera dioralit secondaria (W. J. Ong, Oralit e scrittura, Il Mulino 1986).

    Unoralit simile alla precedente, ma pi deliberata e consapevole,basata sulluso della scrittura e della stampa.

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    Oralit secondaria

    Nel passaggio dalloralit primaria a quella secondaria cambia ilquadro cognitivo e spaziale.

    Una nuova spontaneit, non data dalla mancanza di riflessioneanalitica (oralit primaria), ma dallesperienza, proprio dallariflessione analitica.

    Come la primaria, la nuova oralit per il forte senso

    comunitario. La differenza sta nella dimensione del gruppo.Loralit secondaria arriva alla massa, a moltitudiniincommensurabili, al villaggio globale.

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    La fotografia e il cinema

    Louis-Jacques Daguerre e la fotografia: nuovo modo dirappresentare e percepire la realt.

    Studi precedenti fatti da J. N. Nipce. Arriva poi al brevetto nel1848.

    Successivi esperimenti, come quello di E. Muybridge e la primariproduzione fotografica del movimento (riproduzione del cavallo incorsa), poi E. Marey, sino alle intuizioni di A. Edison e W. Dickson che siavvicinano alle soglie del cinema.

    28 dicembre 1895, a Parigi, Louis ed Auguste Lumire proiettano iprimi sette cortometraggi. Nasce il cinema!

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    Il cinema

    Con lavvento del cinema, muta la cultura e lesperienzadelluomomoderno.

    Cambiamenti che vanno dalla percezione del mondo esternoallimpiego del tempo libero, dal modo di raccontare storie allaconcezione dellarte e dellestetica.

    Il cinema, medium di massa, ha inoltre la capacit di essere luogodella memoria e dellimmaginario.

    Il concetto di memoria non va inteso come provvista di fatti passati,ma come luogo di accesso alle informazioni: forme di memoriagenuinamente sociali si sviluppano solo con la disponibilit ditecnologie della comunicazione (E. Esposito, La memoria sociale,Laterza 2001).

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    La radio e la televisione

    Diversi esperimenti, con radici antiche, anche nel Cinquecento(telegrafo simpatico). NellOttocento si susseguono le scoperte di H.C. Orsted, M. Faraday, H. R. Hertz, A. Righi, E. Brandly e O. Lodge.

    Il padre della radio per considerato Guglielmo Marconi, per la

    riuscita degli esperimenti di comunicazione a distanza senza fili (8dicembre 1895). Nobel per la fisica nel 1909.

    Marconi progetta in seguito, nel 1931, anche la Radio Vaticana suindicazioni di Pio XI.

    In Italia la radio arriva nel 1924 con lURI (Unione RadiofonicaItaliana), che in seguito diverr EIAR e poi RAI. Ruolo centrale delloStato.

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    La televisione

    Per la televisione gli esperimenti iniziano gi nellOttocento, ma ibrevetti sono relativi al Novecento, al 1926, per le intuizioni Baird eZworin.

    Prime trasmissioni regolari dalla BBC in Inghilterra e nella Germania

    di Hitler, con le Olimpiadi di Berlino del 1936.

    In Italia nasce il 3 gennaio del 1954, con concessione dello Statoalla Rai, unico soggetto autorizzato, sino agli anni 1975-77, aperturaalla concorrenza a livello locale.

    La Tv degli esordi in Italia e in Europa riassumibile nellespressioneInformare. Educare. Intrattenere (John Reith, Direttore BBC). In USAgi forte componente commerciale.

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    La televisione

    I modelli-media di riferimento per la Tv italiana degli esordi: radio,teatro e cinema. Nascono programmi su modelli esistenti, ma anchegeneri e linguaggi nuovi.

    Prima fase Paleotelevisione (1954-1977): Fine pedagogico,educativo.

    Unico soggetto, la Rai (primo canale programmanazionale1954, il secondo canale nel 1961, la terza rete nel 1979 conlavvento della concorrenza).

    Generi definiti e poco spazio alla pubblicit (la pubblicitspettacolo di Carosello 1957-1977).

    Seconda fase Neotelevisione: la concorrenza, la pubblicit,moltiplicazione dei canali, commistione dei generi, il pubblico.

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    La pubblicit

    La pubblicit televisiva inizialmente deve rispettare delle rigide

    regole per venire trasmessa.

    Modello Carosello (1957-1977): spettacolo pubblicitario, dove ilprodotto messo in secondo piano rispetto alla narrazione, alle

    scenette e sketch.

    Con la Neotelevisione cambia il ruolo e il linguaggio dellapubblicit, che diviene rapida, colorata e seducente.

    Sulla soglia degli anni Novanta nascono anche gli spot dell8x1000della Chiesa Cattolica Italiana (P. Mascarino, La comunicazionedell8 per mille, in Dizionario della comunicazione; D. E. Vigan,Chiesa, denaro, pubblicit, in corso di pubblicazione).

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    Focus: spot 8x1000 Chiesa Cattolica

    a) Prodotto complesso: offerte deducibili e destinazionedell8X1000 delIrpef.

    b) Problema comunicativo (quale strategia?): milioni di persone dainformare.

    c) Imbarazzo pubblicitario: i valori del Vangelo e il modello dellapubblicit commerciale

    d) Chance della valorizzazione vicaria: mancanza dellOpponente.

    e) Difficolt: il Destinante anche il primo ricevente dell8x1000:

    problemi di credibilit (disforia e sineddoche?).

    Focus: P. Mascarino, La comunicazione dell8 per mille, inDizionario della comunicazione; D. E. Vigan, Chiesa, denaro,pubblicit, in corso di pubblicazione.

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    Il Social advertising e lUnconventional

    Interessante sviluppo della pubblicit sociale, del Social advertising.

    Nuove prospettive fornite dalla Rete, da Internet, verso unapubblicit sociale non convenzionale, lUnconventional.

    P. Peverini: La pubblicit sociale si svincola qui dalla retoricadellaccusa e del pietismo, la forza della campagna pubblicitaria sigioca su un livello pi articolato, scavalca la superficie delleimmagini, dei caratteri grafici, dei colori e degli sguardi, attira il

    lettore nel gioco dialettico dellinterpretazione, riconosce e valorizzala sua intelligenza narrativa (in P. Peverini, M. Spalletta,Unconventional. Valori, testi, pratiche della pubblicit sociale,Meltemi 2009).

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    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICITesti di riferimento:

    D. E. Vigan, Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009:

    Approccio: M. Baldini, Storia della comunicazione, pp. 21-37.

    Ambito: P. Peverini, M. Spalletta, Il fotogiornalismo, pp. XXXX.

    Focus: P. Mascarico: La comunicazione dell8 per mille, pp. 953-959.

    Focus: L. Ugolini, Storia della pubblicit, pp. XXXX.

    Approfondimenti:

    M. Baldini, Storia della comunicazione, Newton Compton, Roma 1995.

    M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967.

    W. J. Ong, Oralit e scrittura. Le tecnologie della parola, Il Mulino,Bologna1986.

    D. E. Vigan, La musa impara a digitare. Uomo, media, societ, LateranUniversity Press, Roma 2009.