comunità delle parrocchie di santa croce e di sant’alberto ... xvi t. ordinario domenica 22...

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Comunità delle parrocchie di Santa Croce e di Sant’Alberto Magno Corso Vittorio Emanuele II, 166 Tel. 049 880 1438 www.santacrocepd.it [email protected] Via Marconi 13A [email protected] Anno B Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 30-34 Erano come pecore che non hanno pastore. In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fat- to e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e veni- vano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di lo- ro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a inse- gnare loro molte cose. Gesù porta in vacanza gli apostoli “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po’.” Anche Gesù, a quanto sembra da questo testo, sente il bisogno di andare in vacanza e di portarci i suoi amici apostoli. Gesù a differenza di noi, però, non li porta in luoghi affollati che da questi stanno scappando, ma li porta in un luogo deserto, loro soli. Da parte di Gesù non è certamente la ricerca del luogo esclusivo o di una vacanza d’élite, ma è il desiderio di avere del tempo per stare, per ripren- dersi dalle fatiche della loro missione tra la gente, per parlare con i suoi amici e in questa relazione riconfermare quanto li aveva fino ad allora so- stenuti. Da questo racconto ricavo come sia necessario, ogni tanto, dare del tempo a noi stessi, alle persone che ci sono care e non ultimo al Signore. Questo isolarsi per qualche tempo non è assolutamente sinonimo di estra- niarsi dalle problematiche di chi ci sta attorno. Ce lo indica subito dopo il Vangelo quando dice: “Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro perché erano pecore che non hanno pastoreIl cuore di Dio non va mai in vacanza. D. E. FESTA DEL REDENTORE risonanza Domenica scorsa a Santa Croce abbiamo ripreso dopo48 anni la Festa del Redentore che nei secoli precedenti ave- va accompagnato la storia di questa parrocchia fin, proba- bilmente, dal 1494. Personalmente, il mettermi in questo solco di fede che ha tracciato la storia di questa comunità, mi ha coinvolto ed emozionato parecchio così come ho visto è accaduto a tante altre persone e si è ma- nifestato nella presenza, buo- na nonostante il periodo esti- vo. Credo che in questo tempo di crisi in cui anche la nostra comunità si sta interrogando sul suo futuro, collegarsi con il passato non solo aiuta a ri- conoscere la solidità delle sue radici ma da queste riprende nuova linfa e credo anche, in- dicazioni per affrontare i prossimi anni. Che Cristo Redentore, che è morto per noi ed è risorto e continua ad essere presente con il suo Corpo, sia nostra Guida, nostro Pastore. D.E. DOMENICA XVI T. ORDINARIO DOMENICA 22 LUGLIO 2018 Portiamo Gesù in Vacanza con noi. Così può essere riassunto il messaggio di questa immagine che vede una famigliola partire per le agognate vacanze e che però non si scorda di cari- care assieme ad un insieme di tante cose più o meno importanti, il Signore Gesù. Un sorridente richiamo a non dimenticare mai la nostra fede neppu- re nei giorni delle nostre vacanze..

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Comunità delle parrocchie di Santa Croce

e di Sant’Alberto Magno

Corso Vittorio Emanuele II, 166 Tel. 049 880 1438 www.santacrocepd.it [email protected]

Via Marconi 13A [email protected]

Anno B Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fat-to e quello che avevano insegnato.

Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto,

e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e veni-vano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di lo-ro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a inse-gnare loro molte cose. Gesù porta in vacanza gli apostoli “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po’.” Anche Gesù, a quanto sembra da questo testo, sente il bisogno di andare in vacanza e di portarci i suoi amici apostoli. Gesù a differenza di noi, però, non li porta in luoghi affollati che da questi stanno scappando, ma li porta in un luogo deserto, loro soli. Da parte di Gesù non è certamente la ricerca del luogo esclusivo o di una vacanza d’élite, ma è il desiderio di avere del tempo per stare, per ripren-dersi dalle fatiche della loro missione tra la gente, per parlare con i suoi amici e in questa relazione riconfermare quanto li aveva fino ad allora so-stenuti. Da questo racconto ricavo come sia necessario, ogni tanto, dare del tempo a noi stessi, alle persone che ci sono care e non ultimo al Signore. Questo isolarsi per qualche tempo non è assolutamente sinonimo di estra-niarsi dalle problematiche di chi ci sta attorno. Ce lo indica subito dopo il Vangelo quando dice: “Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe

compassione di loro perché erano pecore che non hanno pastore” Il cuore di Dio non va mai in vacanza. D. E.

FESTA DEL REDENTORE risonanza

Domenica scorsa a Santa Croce abbiamo ripreso dopo48 anni la Festa del Redentore

che nei secoli precedenti ave-va accompagnato la storia di questa parrocchia fin, proba-bilmente, dal 1494. Personalmente, il mettermi in questo solco di fede che ha tracciato la storia di questa comunità, mi ha coinvolto ed emozionato parecchio così come ho visto è accaduto a tante altre persone e si è ma-nifestato nella presenza, buo-na nonostante il periodo esti-vo. Credo che in questo tempo di crisi in cui anche la nostra comunità si sta interrogando sul suo futuro, collegarsi con il passato non solo aiuta a ri-conoscere la solidità delle sue radici ma da queste riprende nuova linfa e credo anche, in-dicazioni per affrontare i prossimi anni. Che Cristo Redentore, che è morto per noi ed è risorto e continua ad essere presente con il suo Corpo, sia nostra Guida, nostro Pastore. D.E.

DOMENICA XVI T. ORDINARIO

D O M E N I C A 2 2 L U G L I O

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Portiamo Gesù in Vacanza con noi. Così può essere riassunto il messaggio di questa immagine che vede una famigliola partire per le agognate vacanze e che però non si scorda di cari-care assieme ad un insieme di tante cose più o meno importanti, il Signore Gesù. Un sorridente richiamo a non dimenticare mai la nostra fede neppu-re nei giorni delle nostre vacanze..

Domenica 22 Luglio 2018 Sedicesima domenica del Tempo Ordinario A S. Croce: SS. Messe ore 9.30 11.00 ore 19.00 A Sant’Alberto SS. Messe ore 10.45 ore 19.00

Lunedì 23 Luglio 2018 S. Brigida Ore 7.45 S. Messa a Sant’Alberto M. Ore 19.00 S. Messa a Santa Croce

Martedì 24 Luglio 2018 S. Cristina Ore 7.45 S. Messa a Sant’Alberto M. Ore 19.00 S. Messa a Santa Croce

Mercoledì 25 Luglio 2018 S. Giacomo ap. Ore 7.45 S. Messa a Sant’Alberto M. Ore 19.00 S. Messa a Santa Croce

Giovedì 26 Luglio 2018 S. Anna Ore 7.45 S. Messa a Sant’Alberto e Gioacchino Ore 19.00 S. Messa a Santa Croce

Venerdì 27 Luglio 2018 S. Celestino I Ore 7.45 S. Messa a Sant’Alberto M. Ore 19.00 S. Messa a Santa Croce

Sabato 28 Luglio 2018 S. Nazario S. Messe prefestiva della Domenica ATTENZIONE: Ore 19.00 S. MESSA a Santa Croce (Sono sospese le messe delle ore 17.00 a S. Croce delle 19.00 a Sant’Alberto per fare posto ad una unica celebra-zione a S. Croce alle ore 19.00)

Domenica 29 Luglio 2018 Diciassettesima domenica del Tempo Ordinario A S. Croce: SS. Messe ore 9.30 11.00 ore 19.00 A Sant’Alberto SS. Messe ore 10.45 ore 19.00

Il secondo punto ha evidenziato la necessità di valutare quali siano gli attuali bisogni della comunità e

quali potrebbero essere quelli prossimi futuri perché gli interventi possano essere efficaci e opportuni. Su que-sto punto sono state fatte delle proposte del tipo di utilizzare gli spazi dei due patronati per i giovani quali aule studio o di incontro, responsabilizzando sia giovani che i genitori dei ragazzi della catechesi.

Il terzo punto ci ha portati a riflettere su quali siano le priorità che una parrocchia deve avere, quale è la sua funzione, il suo compito. E di seguito: quale deve essere il rapporto tra la vita di fede che una comunità deve coltivare e le strutture di cui nel corso degli anni si è munita… Ha ancora senso portarle avanti e quali e per quali scopi? E’ compito della comunità cristiana provvedere ai bisogni che non siano propriamente legati alla vita di fede e alla sua trasmissione?

Il quarto punto è una valutazione mia personale a fronte dell’incontro: guardare il presente per pensa-re il futuro in ragione delle indicazioni che ci vengono dalla realtà che stiamo vivendo non è immediato per nessuno. La necessità di coinvolgere la comunità per una riflessione globale su questo argomento appare an-cora più opportuna se si vuole far partecipare la comunità alla costruzione del proprio futuro.

Una conclusione per continuare la riflessione. L’incontro si è svolto nella Sala del Redentore pochi giorni dopo l’averne ripristinato la festa. Se guardiamo al passato, risulta che le strutture delle parrocchie sono nate per rispondere principalmente alla celebrazione e alla conservazione della fede (la stessa Sala del Redentore è sorta per riunire i membri della Confraternita che aveva come scopo recuperare la devozione all’Eucaristia). Altre erano le istituzioni ecclesiali che provvedevano a sostenere i cristiani nei loro bisogni primari in una società permeata dal sacro. Solo all’inizio del ventesimo secolo la Chiesa italiana e soprattutto del nord (per una particolare situazione storica in cui si è trovata) ha inventato strutture legate alle parrocchie per rispondere ai bisogni sociali. Il percorso fatto finora è ancora valido o dovremmo avere la capacità di ri-spondere al nuovo rischiando qualcosa come hanno fatto i nostri ‘padri’ alla fine del ‘400? D. E.

ATTENZIONE:

DA SABATO 14 luglio a Santa Croce la messa delle ore 17.00 è stata spostata alle ore 19.00 mentre è stata sospesa fino alla fine di Agosto la S. Messa delle 19.00 a St’Alberto.

I NOSTRI SPAZI, QUALE FUTURO

Resoconto di un incontro

Mercoledì 18 si è tenuto presso la sala del Re-dentore, l’incontro con tutti gli organi di co-munione della nostra parrocchia, aperto a tutti i fedeli, che aveva come argomento “gli spazi comunitari delle 2 parrocchie, quale futuro?

Idee e progetti a partire dalla odierna realtà e dalle prospettive per i prossimi dieci anni.”

Il parroco ha introdotto l’incontro pre-sentando alcune statistiche sulla situazione delle parrocchie della città di Padova tratte da uno studio recentemente presentato dalla Dio-cesi, una presentazione che ha aiutato a situare la realtà delle nostre due parrocchie all’interno della città di Padova valutandone i flussi e le prospettive.

Poi la parola è stata data ai presenti per raccogliere le loro valutazioni e proposte riguardo l’argomento.

Sono emersi i seguenti punti. Primo punto: sapere quali interventi necessi-tano essere fatti per la salvaguardia di quali edifici, e il loro costo.