con il camper in spagna e francia

8/6/2019 Con il camper in Spagna e Francia

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Spagna e Francia

in

camper

2011


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Domenica 3 aprile

Ieri eravamo in Marocco, oggi alle 15.30 ora di Tan-geri lasciamo il porto e attraversiamo lo stretto diGibilterra. Alle 19 ora europea sbarchiamo ad Alge-ciras. Sbrigate velocemente le pratiche doganali ar-

riviamo al centro commerciale Palmonas dove abbiamointenzione di sostare per la notte e, se possibile,fare scorte alimentari. Purtroppo troviamo tuttochiuso perch.... domenica, e domani il carrefourapre alle 10. Pensiamo allora di riposare e di partiredomani molto presto per arrivare a Merida, visitarla

e, se c ancora il tempo andare a Caceres.


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Luned 4 aprile

Sono le 6, ancora buio, tutti dormono. Noi par-tiamo cos da arrivare presto, dobbiamo percorrerecirca quattrocento chilometri.

Arrivati a Siviglia troviamo un grandissimo traf-

fico (circola gente che va a lavorare in citt) ma,superata Siviglia, nellautovia troviamo poco trafficocos arriviamo a Merida, troviamo il posteggio e visi-tiamo questa citt, patrimonio dellumanit.


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Merida fu fondata come colonia dai soldati veterani diAugusto e fu costruita da Marco Vipsanio Agrippa, amico e

genero dell'imperatore.Fu conquistata dagli arabi che utilizzarono parte deimateriali degli edifici romani ormai in rovina e costruironol'Alcazaba.

Nel 1993 venne dichiarata dall'Unesco Patrimonio del-lUmanit.

una delle citt della Spagna pi ricche di monumentiromani tanto da essere chiamata la Roma spagnola.


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Andiamo a fare il biglietto per il giro comple-to dei siti storici: lanfiteatro romano, il teatro, ilponte, il tempio di Diana, la cripta di S. Eulalia, Ilcolombarium, gli acquedotti e la Casbah.


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La citt piccola e la ve-diamo in poche ore ma in

ricordo ci restano le foto-grafie. Una piccola pausaper un panino e un bon bon

di pat poi ripartiamo

per Caceres che distacirca settanta chilo-metri; qui dopo, po-tremo fermarci per lasosta notturna.


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Caceres una cittmedioevale e quindi

con caratteristichediverse da Merida.Grandi chiese rac-

chiuse in piccoli spazi,piccole strade acciot-tolate portano in cima

alla collina dove sitrova il centro stori-co.Quando arriviamo

vicino alla citt sba-gliamo strada, invece

di fare la circonval-lazione che ci avreb-be portato subito al-larea di sosta vicino

allhotel Valhondo, en-triamo in citt. Grossi problemi, il centro non in-

terdetto al traffico eanche se le strade sonoa senso unico, sono ve-ramente piccole e stret-te; dobbiamo chiudere glispecchietti per poter

passare....


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. un'esperienza terribile...anche perch tuttigli abitanti che incontriamo hanno la faccia stupita,

meravigliata nel vede-re un camper per que-ste stradine. Final-mente arriviamo alposteggio, bello egrande anche se c

rimasta una sola piaz-zola disponibile (giustoper noi!).


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Cceres il centro di architettura civile e religiosapi importante per lo stile rinascimentale spagnolo,che ha anche elementi del Rinascimento italiano, ma un misto di gotico fiorito e di plateresco. La citt

vecchia (o Ciudad Monumental) conserva ancora le suemura; questa parte della citt anche famosa per lasua moltitudine di nidi di cicogne. Il suo centro stori-co nel 1986 stato dichiarato patrimonio dellumanitdallUnesco con la motivazione che, "cinto da mura, ricco di palazzi di pietra che formano un tessuto ur-

bano perfettamente conservato".


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Visitiamo, cam-minando lungo le vie

della citt antica,lapiazza di S.Giorgio,la Casa di Pizarro,la chiesa di SanMatteo, la catte-drale ed il palazzo

di Ovando e poiancora tanti,tantissimi pa-lazzi nobili.

Infine, nel-la Place Mayor,

sotto la torre elarco di Estrel-la, ci gustiamoun buon caff.

I l so le t r a m o n t a t o ,

siamo stanchi, ritor-niamo al camper peruna buona cena.


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Marted 5 aprilePercorriamo circa duecento chilometri accompagnatida un bel sole caldo. Quando arriviamo a Salaman-ca, sul ponte che porta in citt, noi andiamo avanti;siamo fortunati troviamo un piccolo posteggio dovepossiamo lasciare il camper per tutta la giornata.


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Salamanca Patrimonio dellUmanit dal 1988

famosa per la sua Universit, che la pi an-tica di Spagna, fondata nel XIII secolo.La citt fu prima conquistata da Annibale, suc-

cessivamente pass sotto il controllo dei Romani.All'epoca romana risale il ponte sul fiume Tor-

mes tuttora esistente.


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Il nostro percorso di visitacomincia dal ponte romano, su-

periamo la cattedrale perch lavogliamo vedere al ritorno.Luniversit, il collegio di

San Bartolomeoe la chiesa di

De la Clerecia.Passeggiamolungo Rua Mayored arr i v i amonella magnificaPlaza Mayor.

Le ch iesesono tutte mae-stose ma la pi grande subito dopo la Cattedrale la chiesa di San Esteban.


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Seguitiamo il nostro tour dentro la citt vecchia efiniamo con la visita alla cattedrale. Semplicementemagnifica; molto simile alla cattedrale di Siviglia.


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Lasciamo Sala-manca (non possibile

sostare per la nottenel parcheggio vicinoal fiume) quindi par-t i amo, super i amoTordesillas, Vallado-lid, Burgos e arrivia-

mo, mentre il sole statramontando, allarea di sosta di Miranda de Ebro.Larea si trova dietro un albergo, in riva al fiume e,anche se piccola, riesce ad accogliere 5 camper.

Facciamo una passeggiata lungo il fiume poi (a causadi zanzare) rientriamo per la cena e ci vediamo unbel film.


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Mercoled 6 aprileLa mattina, arrivati a Vitoria Gasteiz, prendia-

mo lautostrada che ci conduce fino a San Seba-stian, sulla costa atlantica.

Lasciamo la Spagna, superiamo Biarritz eBaionne e arriviamo a Dax.

Da qui incominciamo il nostro nuovo percorso,quello che ci permette di visitare piccoli paesi della

Francia, in particolare quelli posti lungo la stradadel Foie gras, fino ad arrivare a Perigord.


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Il percorso

in Francia

il

percorso

inSpagna


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Il Foie gras definito dalla legge francese comefegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramitealimentazione forzata. uno dei prodotti pi famo-

si della cucina francese;dato il suo altissimo conte-nuto di grassi (80%), molto calorico e gelatinoso,e ha un sapore meno intenso dei normali fegati dianatra e di oca. In Francia,il foie gras prodotto daanatre appositamente allevate in Dordogne (Canard foie gras du Prigord) ha ottenuto la certifica-

zione IGP, in conformit alla normativa europea.


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Moltissime pic-cole aziende a con-

duzione familiare al-levano e ingrassanole anatre che poivendono alle grosseaziende che hannomattatoi e macchina-

ri per l'inscatolamentodel fegato doca. anche possibile

andare a vedere, incerte aziende, comevengono ingozzate le

anatre, noi soprasse-diamo a questa vista.

Ci piaciuto di pivedere centinaia, mi-gliaia di questi ani-mali razzolare nei

campi. A n c h enoi non ci esimiamod a l l a c q u i s t a r e ,presso un produttorelocale, un blocco dipat.


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Passiamo piccoli graziosipaesi, il panorama collinare e

le strade, anche se non grandi,sono tenute bene e scorrevoli.

Arriviamo a La Bastide

dArmagnac, picco-lissimo paese ma

con una cantina divini importanti econ un'area di so-sta camper in ungrande prato, vicinoad un piccolo fiume.

U n a p i c c o l asorgente di acqua freschissima potabile ci allieta conil suo rumore. Ci fermiamo qui per la notte.


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Gioved 7 aprileIl secondo itinerario

che vogliamo effettuare quello dei quattro circuitidel Perigord.

Attraversiamo il Perigord

Porpora per arrivare aBergerac (patria di Cyra-no). Sulla strada vediamoil castello di Puyguilhem,

paragonabile, per il suo stile rinascimentale, ai ca-stelli della valle della Loira ed anche monumento

nazionale. Arriviamo a Bergerac e notiamo come lacitt adagiata sulle rive della Dordogne, fiume che possibile navigare su una gabarre, un barcone dalfondo piatto. Vediamo il castello di Monbazillac, il villaggiomedievale di Issigeac , poi

man mano che ci avviciniamoa Perigueux entriamo nelPerigord bianco,(2 circuito)e vediamo il castello di Bi-ron.Arriviamo a Perigueuxci fermiamo nellarea di so-

sta in riva al fiume.


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Visitiamo i resti dellanfiteatro romano, la torre diVesone e, pi importante di tutto, la Cattedrale diSaint Front, dichiarata patrimonio dellumanit nel-lambito dei cammini di Santiago di Compostela.La cattedrale stupenda e la citt merita propriouna visita. Lasciamo la citt e andiamo verso il 3circuito quello del Perigord verde.


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Vediamo l'abba-zia di Chancelade

e la valle boscosadella Beauronne.Proseguiamo indirezione del ca-stello l'Evque,quindi di Agonac,

e Sorges. Quan-do prendiamo lastrada turistica scopriamo il fascino della Val delDronne ed arriviamo al villaggio di Bourdeilles.


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Veramente carino!,vediamo il Mulino

del Signore a for-ma di battello e lafortezza feudale.

Nella chiesa,che troviamo aper-ta, hanno inserito

un congegno elet-tronico che, appenauno entra in chiesa, fa accendere le luci su di un

particolare dipintoe si sente una mu-sica; veramente

graz ioso questoe s ped i e n t e p e rcatturare latten-zione dei turisti.

Riberac ci of-fre la vista della

collegiale Notre Dame, risa-lendo il corso del fiume tro-viamo molte chiese a cupola,infine arriviamo alla stupendacitt di Brantome, sopranno-minata la Venezia Verde del

Prigord.


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Larea di sosta, vi-cinissima al centro

grande e ben tenuta. Apiedi andiamo al pontCoup curioso ponte agomito che ci permette diaccedere al pittorescogiardino dei monaci e

quindi nel cuore del villaggio.Dal ponte ammiriamo tutta la maestosit del-lAbbazia benedettina, immensa e costruita sulla fa-lesia che domina il fiume. Visitiamo il chiostro, lachiesa, il campanile. Facciamo una passeggiata lungo

le strette viuzze

della citt me-dioevale e dopoproseguiamo ver-so il villaggio diSt Jean de Cle,in parte medie-

vale e in parter inasc imenta lecon la sua chiesaSt Jean Baptiste

e il castello La Matronei.Questo piccolo villaggio ed il suo territorio in-

serito fra I pi bei villaggi di Francia.


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Abbiamo ancoraun o r a d i l u ce

quindi decidiamolasciamo questiposti e ridiscen-diamo i l f iumepe r co r rendo i lquarto c ircu ito

(quello nero) che ciporter a scoprire ca-stelli e grotte.

E sera quando arri-viamo a Le Bugue, cifermiamo in un'area di

sosta e riposiamo.Oggi abbiamo avuto unagiornata intensissima.

Venerd 8 aprile

Oggi facciamo il 4 e ultimo


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Siamo gi a SaintCyprien, a Bezenac so-

sta caff e visita alvillaggio, famoso per lesue stradine antiche ele piazzette di pav eper il suo castellomedievale.,poi ancora

castelli, castelli e ca-stelli, infine la meravi-glia di La Roque Gage-ac, un piccolo villaggioaccoccolato ai piedidelle falesie in una an-

sa del fiume. Tutte lecase si specchiano nelleacque della Dordogna.

Continuiamo in direzione di Castelnaud, villaggio ric-co di siti turistici: il Castello e il suo museo militareed il Castello di Milandes.

Superiamo Domme e risa-liamo verso Sarlat passan-do per Vitrac e Sarlat perrientrare a Eyzies Sireuiled arrivare a Montignacdove troveremo le famo-

sissime grotte di Lascaux.


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Visitiamo frettolo-samente Sarlat

che sicuramentemerita un viaggio aparte, e solo do-po, abbiamo sco-perto che questacitt medievale si

sviluppata attor-no a una grande abbaziabenedettina d'originecarolingia. (ci ritorne-remo!). Prendiamo lastatale D47 che scorre

in collina stretta mapanoramica. Lungo lastrada, un cartello indi-ca il castello di Puymartin del vx secolo caratteristi-co per le sue torri ro-tonde, prendiamo que-

sta piccola stradasterrata tutta curveed in salita. Al bivioun nuovo cartello indi-ca Les Cabanes duBreuil - Monumento

storico-.


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Proseguiamo e,con un po' di appren-

sione percorr iamosette chilometri distrada stretta (menomale che non incro-ciamo nessuno), poifinalmente arriviamo

ad uno spiazzo dentroun boschetto, scen-diamo per andare a

vedere di cosa si tratta e sentiamo il belare dellepecore, il canto del gallo, il coccod delle galline.

Vediamo un piccolo recinto: lingresso del villag-

gio composto da capanni di pietre a secco, moltobello, caratteristico (a noi ci ricordano i trulli di Al-berobello). Facciamo un giro veloce poi continuiamonella piccola strada davanti a noi che ci conduce aLes Eyzies.

m o l t o

stretta, in disce-sa e con moltecurve ma non pas-s a n e s s u n o e. . . f i n a l m e n t erientriamo nella

statale D47.


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Arrivati a Les Eyzies facciamo una sosta alle

grotte des Combarelles che hanno testimonianze dicivilt preistoriche.

La strada ci conduce fino a Tursac, vediamo laMaison forte de Reignac , un castello costruito sullafalesia.


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Poi andiamo a vedereLa Roque St. Christo-

phe dove la preistoria ancora attuale.Entriamo, con i l

camper, in una strettavia in mezzo a speronidi roccia che conserva-

no graffiti e abitazioni tro-glodite.Qui si torna indietro di

circa 55 mila anni!.Proseguiamo ancora per

pochi chilometri fino ad arri-

vare a Montignac; qui fac-ciamo una piccola deviazioneper andare avedere le grot-te di Lascaux. La grotta

viene chiamatala "Cappella Si-stina del Paleo-litico".


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Quando arriviamo al villaggio troviamo un bel cartellodi divieto transito e sosta per camper. Ci sembra

strano, vogliamo andare a vedere, quindi proseguia-mo. La strada si inerpica per una collinetta e semprei cartelli ci ricordano il divieto.

Allentrata delle grotte troviamo un camper euna corriera, anche noi allora sistemiamo il campernel piazzale e andiamo a vedere.Il sole sta tramon-

tando e dobbiamo tro-vare un posto dove pas-sare la notte, arriviamoa Brive-La Gaillarde efacciamo sosta.


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Sabato 9 aprileOggi il percorso

lungo, dobbiamo esserea casa per il 12 di aprile(Silvia con marito e figlihanno prenotato laereoper Cordoba) e ancora cisono tanti chilometri da

percorrere. Da Brive discendiamoverso Aurillac e attraver-siamo il circuito dei Montsde Cantal. Risaliamo finoad arrivare a Murat e ve-

diamo lungo la stradagrandi fattorie con alleva-menti di mucche e produ-

zione di formaggi. Piccola sosta a Saint Flour dovevediamo immense rocce vulcaniche scavate dal ventoe dallacqua, tutte con forme circolari. Proseguiamo

per Langeac e qui deviamo per la d585 fino a SaintArcons dAllier,dove incomincia una strada che viraccomando! Strettissima, tutta curve e in salita.

Il panorama in compenso stupendo, dopo moltichilometri percorsi con la massima concentrazione ar-riviamo a un minuscolo paesino: Prades

(402 abitanti..difficile trovarlo su google maps).


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Riusciamo a malape-na passare dalla strada

principale, superiamoun piccolissimo ponte eci troviamo a un bivio.Ci sono 2 cartelli cheindicano entrambi Mo-nistrol, uno gira a sini-

stra, uno gira a destraed entrambe le stradine sono strette e sterrate.Noi svoltiamo e

prendiamo la strada asinistra per uscire pri-ma poss ib i le da l le

gole.La scelta si rivelagiusta, dopo alcuni chi-lometri la strada asfaltata e s'inerpicaper la montagna finoad arrivare sul costone che domina la valle del fiu-

me.Cosa possiamo dire di questopercorso?.

Bellissimo che pu dare sca-riche di adrenalina ma...la vi-sta del panorama ripaga senza

dubbio.


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E cos arriviamo a Mo-nistrol.

Il villaggio incu-neato nel fondo valledel fiume che abbiamolasciato a Prades.Pervisitarlo attraversiamoun ponte di ferro.Ora

ci dirigiamo verso la cit-t di Le Puy en Velay che ciaccoglie con la sua maestosacattedrale. Lasciamo ilcamper nel posteggio allabase della grande roccia su

cui sovrasta una grandissimastatua della Madonna. La citt antica situata incima ad una collina ed faticoso arrivarci dal po-steggio, meno male che ci sono dei scorrimano che ciaiutano nella salita. Incontriamo una gentile signora

anziana che ci saluta e

ci racconta le bellezzedella sua citt, ci ac-compagna e poi ci sug-gerisce la strada piveloce per visitare laCattedrale ed il centro

storico.


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Dobbiamo riconosce-re che la Cattedrale

veramente bella eparticolare, si capi-sce come, nel me-dioevo, fosse stataun centro di attra-zione per la popola-

zione. Tutte le costruzionisono state fatte intorno a di-fesa della chiesa. Anche que-sta Cattedrale iscritta nelpatrimonio dellumanit ed

punto di partenza della viaPodiensis verso Santiago de Compostela.Ora andiamo verso Valence, poi superiamo il fiume

Rhone pi in basso e, aLamastre, deviamo finoad arrivare a Le Pouzin

dove attraversiamo ilgrande fiume. A Crestc una area di sostadove possiamo fermarciper la notte ma voglia-mo ancora andare

avanti, quindi percorriamo un po' di chilometri, e,arrivati a Sainte-Croix ci fermiamo per la notte.


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Domenica 10 aprileOggi il compleanno

di Mary. Prima an-cora che i figli e inipoti telefonino,Antero prepara unbuon caff con al-cuni pasticcini. Ser-

vizio a letto per lasignora che oggicompie...?..anni.

Questa parte della Francia la conosciamo quindiproseguiamo spediti. Arriviamo a Gap, poi al lago diSerre-Ponon facciamo sosta. Il lago sempre bello

anche se oggi il bacino artificiale non ha molta ac-qua. Ad Embrunprendiamo la stataleche ci conduce aBianon. Breve sostaal castello poi ri-

prendiamo la stradache, tutta curve, ciporta fino al colledel Monginevro.

Il piazzale dove sitrova larea di sosta per camper a Monginevro, vi-

cino alle piste da sci, c tanto sole e ci piace rilas-


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Trascorriamo tutto il pomeriggio, passeggiando e an-

dando a vedere le pisteche ancora sono presedassalto dagli sciatori.Cala la sera ed incominciaa fare fresco, siamo a1800 metri !

Luned 11 aprileLasciamo questa bel-lissima montagna,arriviamo a CesanaTorinese e prendiamola strada statale checi conduce prima aSestiere poi a Fene-strelle e da qui a Pi-nerolo dove prendia-mo lautostrada perAsti, Alessandria, Piacenza, quindi Modena, Bologna.


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Lautostrada da Bologna a Firenze congestio-nata dal traffico e ripensiamo alle autovia spagnole oalle semplici strade francesi (sicuramente per averele strade come quelle dovremo aspettare ancora !!).

Prima di arrivare a Firenze facciamo una sostadal concessionario del camper cos da fissare un ap-puntamento per la revisione del nostro mezzo.

Siamo accolti con molta cortesia, il tempo difissare lappuntamento e poi riprendiamo la stradaper ritornare a casa.Sono le 16.30 quando superiamoFirenze, presto arriviamo ad Arezzo, facciamo ilpieno di carburante e...siamo di nuovo a casa nostra(figli e nipoti sono tutti al lavoro e a studiare).

Da quando siamo partiti per il Marocco sono

passati esattamente 92 giorni.

FINE


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