con la testa sotto la sabbia
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L'argomento trattato può apparire come un pugno nello stomaco che non tutti sono disposti ad ascoltare perché va a toccare certezze consolidate e inamovibili. La storia di un ragazzo che, diventato uomo, si rivede. Corregge mentalmente tanti eccessi giovanili, tante "forti" esperienze alle quali è stato indotto da una irrazionale spinta che lo ha reso vittima di pregiudizi, e di se stesso. Fulcro, ed elemento portante del testo, è la fondamentale revisione critica di un cieco, irrazionale antisemitismo in una storia che potrà indurre, anche nel lettore, tanti giusti interrogativTRANSCRIPT
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Con la testa sotto la sabbia - Massimo La Verde
http://www.comirap.it/pagine/news_738.htm[30/03/2012 12.39.55]
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venerdi 30 marzo 2012
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News Con la testa sotto la sabbia. Quando crescere significa avere il coraggio dicambiare. Massimo La Verde, appartenente al corpo della polizia di Stato, ci
invita alla presentazione del suo libro domenica 11 dicembre 2001 al Palazzodei Congressi a Roma di Massimo Geria
Quando ritorniamo sui nostri passi o facciamo scelte che cambiano il 'normale' corsodi una vita il momento in cui stiamo mettendo maggiormente in discussione noistessi, le nostre convinzioni e il nostro coraggio. Pochi momenti, anzi, attimi chedanno luogo a profondi mutamenti.
E' l'esperienza, comune a molti, raccontata daMassimo La Verde nello scritto autobiografico'Con la testa sotto la sabbia' (SoveraEdizioni - 2011).Alla base dell'opera, riproporre la storia dellasua vita raccontandone gli estremi. Si partedalla ricerca dellidentit, propria di unagiovinezza irrequieta, sino ad arrivare ad unamaturit cosciente, somma di mutevoliconvinzioni. Nel mezzo, la speranza e la vogliadi abbracciare una verit (o almeno tale) che,in particolari momenti, ci si pone davantidivenirne parte cercando di raccontarla nelmigliore dei modi. Risulta, quindi, propedeuticoal racconto un confronto diretto con la realtche circonda l'autore: la famiglia, i luoghifrequentati, le amicizie, il lavoro (quello dipoliziotto) che lo porta ogni giorno a vivereemozioni forti, in strada, tra la gente.Per noi, dell'Accademia della Clepsidra, cheabbiamo avuto modo di leggere il libro, purravvisando nello stile una marcata propensione(forse voluta) alla sintesi narrativa, ci ha colpitola passione con cui vengono raccontati i fatti ela forza con cui si invita il lettore alla riflessione. Non male per la prima volta di unoscrittore che si confronta con il grande pubblico!
Per chi volesse partecipare alla presentazioneufficiale dellopera, l'appuntamento conMassimo La Verde a Roma (Eur - Palazzo deiCongressi) domenica 11 dicembre 2011 alla10^ Fiera nazionale del piccola e mediaeditoria 'Pi libri pi liberi'.La manifestazione, unica nel panoramanazionale ed internazionale per il suoapproccio dal 'basso', quest'anno prova asfidare la crisi economica mostrando lincredibile vivacit culturale e imprenditorialedellaltra editoria italiana. Cinque giorni a base di libri, autori, case editrici, riviste,festival, e-book, nuove collane e progetti editoriali, premi letterari, mostre.
L'intevista a Massimo La Verde(di Giulia Barbato - Sovera Edizioni)
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Con la testa sotto la sabbia, di Massimo La Verde l'Imbronciata Speciale, di Alessandra Pontecorvo
http://alessandrapontecorvo.wordpress.com/2011/12/12/con-la-testa-sotto-la-sabbia-di-massimo-la-verde/[30/03/2012 12.11.54]
l'Imbronciata Speciale, di Alessandra Pontecorvobrevi riflessioni sull'attualit
Con la testa sotto la sabbia, di Massimo La Verde12 dicembre 2011Una storia semplice semplice, quanto pu esserlo una rivelazione. Del resto, anche FrancescoDe Sanctis laveva capito, nella sua immensa capacit critica, che la semplicit compagnadella verit come la modestia lo del sapere. Una storia autobiografica dalla narrazionemolto lineare, come lineare e profondamente onesta la persona che lha scritta. Massimo LaVerde nella vita fa il poliziotto (il poliziotto vero, mica di quelli che stanno alla scrivania; luilavora nelle squadre anti-droga) e ha una vita piena di cose da fare. Se ha affrontato la faticaimmane di scrivere un libro perch stato spinto di un fortissimo senso di giustizia. Havoluto rimettere le cose a posto. E successo che da ragazzino, Massimo era un fascistello, diquelli che per contratto ce lha con gli ebrei. E girava con una croce celtica al collo. Per luiquesto era assolutamente normale, il gruppo di appartenenza glielo richiedeva. Ma un giorno,a scuola ha incontrato un ragazzo ebreo che per quella croce celtica lo ha trattato male. Gli hamollato un bel ceffone. E allora Massimo, che una persona per bene, col tempo ha capitoche quegli amici fascistelli non li aveva scelti, gli erano capitati; e che dei loro valori noncondivideva nulla. Ha cercato, negli anni, di rovesciare il suo punto di vista: studiando eleggendo, informandosi, si messo dalla parte dellamico ebreo e del dolore che gli avevadato, un dolore tanto forte da doversi esprimere mediante un contatto fisico. Un segno forte,un invito a svegliarsi dal torpore della mente. Ha capito in cosa aveva sbagliato, Massimo:nellostentare del suo conformismo. La sua colpa era il conformismo, non la cattiveria. Eabbastanza straordinario che qualcuno, in questi tempi di ottundimento generale, senta lanecessit di fare uno sforzo per decostruire le proprie convinzioni, per ricrearsene di nuove. Leconvinzioni, pi sono stupide pi sembrano la coperta di Linus. Il passo successivo, ventannidopo, stato quello di cercare il compagno di scuola ebreo perch se non le raccontava a lui,le sue scoperte che aveva fatto, a chi le doveva raccontare? Chi ci condanna, chi vuoleannientarci, non migliore di noi, ha scoperto Massimo. E solo qualcuno che ha bisogno diodiare qualcosa che non conosce. Ma il giudizio senza conoscenza un inutile atto diarroganza, destinato a essere spazzato via. Quello che mi viene da dire a Massimo : sia benchiaro, molto diversa la buonafede di chi tiene la testa sotto la sabbia da chi costruisce falseaccuse e le divulga col metodo goebbelsiano. Ma comunque, benvenuto nel club di chi ancoracrede che le parole Giustizia e Verit, Umanit e Onest abbiano un senso. Allora: Massimo vaa cercare lamico per raccontargli le sue scoperte e lamico per prima cosa si scusa delloschiaffo. Qui ci sono due straordinarie maturazioni a confronto, questi due uomini seguitano aeducarsi a vicenda perch si stimano e si vogliono bene. Poteva, in questa storia di maschi,mancare la metafora dello sport? No, non poteva mancare. Lo sport il pugilato, in cuilamico ebreo di Massimo ha incanalato la sua necessit di difendersi perch non si risolvessein una voglia di attaccare e basta. E il pensiero di massimo va a Pacifico Di Consiglio, il pugileebreo che, in tempo di guerra, ha agito, si battuto, ha usato la forza per ribellarsialloppressione nazi-fascista. Ma poi c un altro amico: Mauro, che ha portato Massimo inIsraele. Il racconto dellimpatto con Israele straordinario: la costante lo stupore. Stuporedi fronte alla professionalit degli addetti alla sicurezza dellaeroporto, che riescono a fartivuotare il sacco su tutto ci che ti riguarda, prima di farti salire sullaereo. Stupore per quantoGerusalemme e Tel Aviv sono diverse. Stupore per il Mar Morto, un mare che pi cerchi diimmergerti pi ti fa girare come un birillo. Stupore al check-point, fermato da una ragazzina
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Con la testa sotto la sabbia, di Massimo La Verde l'Imbronciata Speciale, di Alessandra Pontecorvo
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Massimo La Verde Con la testa sotto la sabbia, Sovera Edizioni, pp 158, 15 Euro.
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Con la testa sotto lasabbia di Massimo LaVerdedi Alessandra Pontecorvo
Una storia semplice semplice, quanto pu esserlo unarivelazione. Del resto, anche Francesco De Sanctis lavevacapito, nella sua immensa capacit critica, che lasemplicit compagna della verit come la modestia lo del sapere. Una storia autobiografica dalla narrazionemolto lineare, come lineare e profondamente onesta lapersona che lha scritta. Massimo La Verde nella vita fa ilpoliziotto (il poliziotto vero, mica di quelli che stanno allascrivania; lui lavora nelle squadre anti-droga) e ha una vitapiena di cose da fare. Se ha affrontato la fatica immane discrivere un libro perch stato spinto di un fortissimosenso di giustizia. Ha voluto rimettere le cose a posto. Esuccesso che da ragazzino, Massimo era un fascistello, diquelli che per contratto ce lha con gli ebrei. E girava conuna croce celtica al collo. Per lui questo era assolutamentenormale, il gruppo di appartenenza glielo richiedeva. Ma ungiorno, a scuola ha incontrato un ragazzo ebreo che perquella croce celtica lo ha trattato male. Gli ha mollato unbel ceffone. E allora Massimo, che una persona perbene, col tempo ha capito che quegli amici fascistelli non liaveva scelti, gli erano capitati; e che dei loro valori noncondivideva nulla. Ha cercato, negli anni, di rovesciare il
suo punto di vista: studiando e leggendo, informandosi, si messo dalla parte dellamico ebreo e del dolore che gliaveva dato, un dolore tanto forte da doversi esprimere mediante un contatto fisico. Un segno forte, un invito a svegliarsidal torpore della mente. Ha capito in cosa aveva sbagliato, Massimo: nell'ostentare il suo conformismo. La sua colpa erail conformismo, non la cattiveria. E abbastanza straordinario che qualcuno, in questi tempi di ottundimento generale,senta la necessit di fare uno sforzo per decostruire le proprie convinzioni, per ricrearsene di nuove. Le convinzioni, pisono stupide pi sembrano la coperta di Linus. Il passo successivo, ventanni dopo, stato quello di cercare ilcompagno di scuola ebreo perch se non le raccontava a lui, le sue scoperte che aveva fatto, a chi le dovevaraccontare? Chi ci condanna, chi vuole annientarci, non migliore di noi, ha scoperto Massimo. E solo qualcuno che habisogno di odiare qualcosa che non conosce. Ma il giudizio senza conoscenza un inutile atto di arroganza, destinato aessere spazzato via. Quello che mi viene da dire a Massimo : sia ben chiaro, molto diversa la buonafede di chi tienela testa sotto la sabbia da chi costruisce false accuse e le divulga col metodo goebbelsiano. Ma comunque, benvenutonel club di chi ancora crede che le parole Giustizia e Verit, Umanit e Onest abbiano un senso. Allora: Massimo va acercare lamico per raccontargli le sue scoperte e lamico per prima cosa si scusa dello schiaffo. Qui ci sono duestraordinarie maturazioni a confronto, questi due uomini seguitano a educarsi a vicenda perch si stimano e si voglionobene. Poteva, in questa storia di maschi, mancare la metafora dello sport? No, non poteva mancare. Lo sport ilpugilato, in cui lamico ebreo di Massimo ha incanalato la sua necessit di difendersi perch non si risolvesse in unavoglia di attaccare e basta. E il pensiero di Massimo va a Pacifico Di Consiglio, il pugile ebreo che, in tempo di guerra,ha agito, si battuto, ha usato la forza per ribellarsi alloppressione nazi-fascista. Ma poi c un altro amico: Mauro, cheha portato Massimo in Israele. Il racconto dellimpatto con Israele straordinario: la costante lo stupore. Stupore difronte alla professionalit degli addetti alla sicurezza dellaeroporto, che riescono a farti vuotare il sacco su tutto ci cheti riguarda, prima di farti salire sullaereo. Stupore per quanto Gerusalemme e Tel Aviv sono diverse. Stupore per il Mar
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Morto, un mare che pi cerchi di immergerti pi ti fa girare come un birillo. Stupore al check-point, fermato da unaragazzina con i brufoli, armata di tutto punto e graduata. Il bagaglio riportato a casa da Israele Massimo lo ha riassuntoche questi nomi: Yad Vashem e Ghilad Shalit. Yad Vashem e Gilad Shalit. Solo entrando allo Yad Vashem ci si rendeconto che in quei ghetti, una volta colpito dallodio e dal pregiudizio, ci poteva essere chiunque di noi. E poi c stata latenda della famiglia Shalit: Massimo andato a vistare i genitori di Ghilad Shalit nella loro tenda e si accorto che, tra letante bandiere che segnavano la solidariet dei Quattro Angoli del Mondo, mancava il Tricolore. Tornato in Italia, ha fattoconfezionare una bandiera e lha riempita di firme e lha fatta vedere alla famiglia Shalit. Se ci mettiamo che Con la testasotto la sabbia uscito in coincidenza con la liberazione di Gilad, ci rendiamo conto che questo libro dovevaassolutamente essere scritto.
Massimo La Verde Con la testa sotto la sabbia, Sovera Edizioni, pp 158, 15 Euro.
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Massimo La Verde presenta il suo libro Con la testa sotto la sabbia | La Voce di Monteverde
http://lavocedimonteverde.it/?p=714[30/03/2012 12.37.03]
Massimo La Verde presenta il suo libro Con latesta sotto la sabbiaFiled under Eventi
dic
8
Massimo La Verde monteverdino d.o.c
presenta il suo libro Con la testa sotto la
sabbia.
Il libro sar presentato al Palazzo dei Congressi
allEur durante la fiera delleditoria Pi Libri
Pi Liberi.
Vi allego una sua intervista
La storia di una crescita interiore, del coraggio di un
ragazzo di rivedere se stesso (e le proprie ideologie) e
di cresce per trovare la vera essenza della vita: il
rispetto, la fratellanza e lamicizia tra diverse religioni.
Ecco come lAutore, Massimo La Verde, risponde alle nostre domande.
Signor La Verde, Con la testa sotto la sabbia il suo romanzo desordio,
come arrivato alla decisione di buttarsi nel difficile mondo della
narrativa?
Si dice sempre che il piacere di leggere porter prima o poi il lettore a scrivere qualcosa.
Non ho mai dato peso a questa frase, ma ora che uscito ilmio libroho dovuto
necessariamente ricredermi. Questo libro nasce dallesigenza di trasmettere agli altri una
storia che il percorso di una vita, lanalisi delle proprie idee ed il loro pi profondo
cambiamento.
Ho cominciato a scrivere seguendo un impulso che mi appagava, senza avere il desiderio,
lansia o la speranza di doverlo pubblicare. Scrivere mi faceva star bene, questo mi
bastava.
Un mio amico, dopo aver letto uno stralcio del libro, entusiasta, ha insistito perch lo
dessi in visione ad una casa editrice per cercare di farlo pubblicare. Dirgli che non era il
caso stato inutile, del resto il suo entusiasmo cominciava a coinvolgere anche me. Fu
cos che mi presentai negli uffici della Sovera, senza avere la bench minima speranza di
veder diventare la larva che avevo in mano, una farfalla.
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Massimo La Verde presenta il suo libro Con la testa sotto la sabbia | La Voce di Monteverde
http://lavocedimonteverde.it/?p=714[30/03/2012 12.37.03]
E invece eccomi qui, a presentare il mio primo libro.
Di cosa parla il suo romanzo?
la storia di un ragazzo di 14 anni che fa una scelta che lo pone ideologicamente nella
partepolitica chesi identifica con la destra estrema, attratto dal surrogato di valori come
forza, onore, dignit, coraggio, posti da sapienti indottrinatori come specchietto per le
allodole al fine di reclutare ragazzini che ammirano e desiderano una bella scatola,
senza per essere in grado di giudicarne il contenuto.
anche la storia di un ragazzo che, crescendo, vive situazioni ed esperienze che lo
portano gradualmente a vivere un cambiamento interiore e a riconsiderare queste idee, a
cambiarle fino a stravolgerle.
Largomento trattato il rapporto tra cattolici ed ebrei, visto con gli occhi di un ragazzo
che, crescendo, trova le giuste risposte ad alcune scomode domande che lo obbligano a
mettersi in discussione con se stesso. La storia viaggia di pari passo con le considerazioni
che essa stessa genera. Cerco di fotografare lambiente, la societ che ha permesso e che
permette tuttora certi atteggiamenti e che, nonostante sia molto cambiata, non riesce a
scrollarseli di dosso.
Credo si debba e si possa cambiare, e per farlo bisogna raddrizzare la pianta quand
giovane.
C qualcosa di autobiografico?
Tutto ci di cui si parla nel testo realmente accaduto ed assolutamente autobiografico.
C voluto del tempo per maturare lidea di raccontare e condividere con gli altri questa
mia esperienza. Largomento delicato e probabilmente mi esporr a delle critiche, ma
ora, superate le iniziali titubanze, sono pronto ad affrontarle e sono felice di avere
intrapreso questa esperienza che, a prescindere dal suo esito, rimarr per me un qualcosa
di assolutamente speciale.
In un capitolo sono elencati vari luoghi comuni nei confronti degli ebrei.
Ha davvero sentito parole di questo tipo? E in quali ambienti?
Ho 42 anni e, a causa del lavoro che svolgo, li ho passati in mezzo alla gente di tutti gli
strati sociali. Essere un Poliziotto obbliga al quotidiano confronto con tutte le
sfumature della societ. Ho sempre sentito parlar male degli ebrei,in tuttigli ambienti e
per i pi disparati motivi, perlopi futili e spesso ingiustificati. stato per me motivo in
pi per documentarmi, e capire se dietro tutto questo ci fosse qualcosa di serio, concreto.
stato sconfortante verificare che si tratta solo di maldicenze che si tramandano di
generazione in generazione, incancrenite dal tempo e diventate consuetudine. Maldicenze
figlie di unignoranza, che non viaggia di pari passo con il livello di scolarizzazione, ma
lignoranza di chi non vuol sapere, di chi vuol tenere la testa sotto la sabbia.
stata questa vita movimentata a darLe lispirazione?
La spinta che mi ha dato il mio lavoro stata indiretta. Il lavoro mi ha dato la possibilit
di conoscere molte persone, di tutti gli ambienti e i livelli sociali. Questo mi servito per
farmi unidea degli atteggiamenti comuni, dei limiti e delle cause dei nostri limiti. Quando
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Massimo La Verde presenta il suo libro Con la testa sotto la sabbia | La Voce di Monteverde
http://lavocedimonteverde.it/?p=714[30/03/2012 12.37.03]
si lavora e si vive in strada, si ha il termometro della societ. Ci non significa che si
hanno le rispostea tuttii mali, ma che si vedono in tutte le loro forme, qualche volta se ne
comprendono le cause, per le soluzioni dobbiamo ancora attrezzarci.
Pensa di scrivere altri romanzi?
C chi per vivere scrive libri, per questo quando scrive qualcosa gi proiettato verso un
altro progetto. Non cos per me, che di mestiere faccio il Poliziotto e ho scritto un libro
la cui storia ha un valore intrinseco ben pi grande di un riscontro economico o
commerciale. Non pongo limiti alla provvidenza e non escludo che dopo una fine non ci
possa essere un nuovo inizio
Giulia Barbato
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2 Commenti
2 Commenti a Massimo La Verde presenta il suo libro Con la testa sotto la
sabbia
Possiamo far finta di nulla e nascondere la testa sotto la sabbia, ma la cosa ci riguarda
molto direttamente.
Non dobbiamo sempre mettere la testa sotto la sabbia, non dobbiamo essere snob,
dobbiamo aprirci alla nuova cultura, alle menti del futuro.
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Evelyn Ranukete said on dicembre 19th, 2011 at 01:30
Megan Rakoseum said on dicembre 26th, 2011 at 19:07
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SILP per la CGIL ROMA
http://www.silpcgilroma.it/Index.asp?pag=Supporto/FileFCK/Pagine/95.htm[30/03/2012 12.42.42]
Via San Vitale nr. 15 - 00184 Roma, tel. 06.48029178 fax 0692912066
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INTERVISTA A MASSIMO LA VERDE CON LA CASA EDTRICE SOVERA
CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA La storia di una crescita interiore, del coraggio di un ragazzo di rivedere se stesso (e le proprieideologie) e di cresce per trovare la vera essenza della vita: il rispetto, la fratellanza e lamiciziatra diverse religioni. Ecco come lAutore, Massimo La Verde, risponde alle nostre domande.
1. Signor La Verde, Con la testa sotto la sabbia il suo romanzo desordio, come arrivatoalla decisione di buttarsi nel difficile mondo della narrativa?
Si dice sempre che il piacere di leggere porter prima o poi il lettore a scrivere qualcosa. Non ho mai dato peso a questafrase, ma ora che uscito il mio libro ho dovuto necessariamente ricredermi. Questo libro nasce dallesigenza ditrasmettere agli altri una storia che il percorso di una vita, lanalisi delle proprie idee ed il loro pi profondocambiamento.Ho cominciato a scrivere seguendo un impulso che mi appagava, senza avere il desiderio, lansia o la speranza di doverlopubblicare. Scrivere mi faceva star bene, questo mi bastava.Un mio amico, dopo aver letto uno stralcio del libro, entusiasta, ha insistito perch lo dessi in visione ad una casa editriceper cercare di farlo pubblicare. Dirgli che non era il caso stato inutile, del resto il suo entusiasmo cominciava acoinvolgere anche me. Fu cos che mi presentai negli uffici della Sovera, senza avere la bench minima speranza di vederdiventare la larva che avevo in mano, una farfalla.E invece eccomi qui, a presentare il mio primo libro.
2. Di cosa parla il suo romanzo?
la storia di un ragazzo di 14 anni che fa una scelta che lo pone ideologicamente nella parte politica che si identifica con ladestra estrema, attratto dal surrogato di valori come forza, onore, dignit, coraggio, posti da sapienti indottrinatori comespecchietto per le allodole al fine di reclutare ragazzini che ammirano e desiderano una bella scatola, senza per essere ingrado di giudicarne il contenuto. anche la storia di un ragazzo che, crescendo, vive situazioni ed esperienze che lo portano gradualmente a vivere uncambiamento interiore e a riconsiderare queste idee, a cambiarle fino a stravolgerle.Largomento trattato il rapporto tra cattolici ed ebrei, visto con gli occhi di un ragazzo che, crescendo, trova le giusterisposte ad alcune scomode domande che lo obbligano a mettersi in discussione con se stesso. La storia viaggia di paripasso con le considerazioni che essa stessa genera. Cerco di fotografare lambiente, la societ che ha permesso e chepermette tuttora certi atteggiamenti e che, nonostante sia molto cambiata, non riesce a scrollarseli di dosso.Credo si debba e si possa cambiare, e per farlo bisogna raddrizzare la pianta quand giovane.
3. C qualcosa di autobiografico?
Tutto ci di cui si parla nel testo realmente accaduto ed assolutamente autobiografico. C voluto del tempo per maturarelidea di raccontare e condividere con gli altri questa mia esperienza. Largomento delicato e probabilmente mi esporr adelle critiche, ma ora, superate le iniziali titubanze, sono pronto ad affrontarle e sono felice di avere intrapreso questaesperienza che, a prescindere dal suo esito, rimarr per me un qualcosa di assolutamente speciale.
4. In un capitolo sono elencati vari luoghi comuni nei confronti degli ebrei. Ha davvero sentito parole diquesto tipo? E in quali ambienti?
Ho 42 anni e, a causa del lavoro che svolgo, li ho passati in mezzo alla gente di tutti gli strati sociali. Essere un Poliziottoobbliga al quotidiano confronto con tutte le sfumature della societ. Ho sempre sentito parlar male degli ebrei, in tutti gliambienti e per i pi disparati motivi, perlopi futili e spesso ingiustificati. stato per me motivo in pi per documentarmi, ecapire se dietro tutto questo ci fosse qualcosa di serio, concreto. stato sconfortante verificare che si tratta solo dimaldicenze che si tramandano di generazione in generazione, incancrenite dal tempo e diventate consuetudine. Maldicenzefiglie di unignoranza, che non viaggia di pari passo con il livello di scolarizzazione, ma lignoranza di chi non vuol sapere,di chi vuol tenere la testa sotto la sabbia.
5. stata questa vita movimentata a darLe lispirazione?
La spinta che mi ha dato il mio lavoro stata indiretta. Il lavoro mi ha dato la possibilit di conoscere molte persone, ditutti gli ambienti e i livelli sociali. Questo mi servito per farmi unidea degli atteggiamenti comuni, dei limiti e delle causedei nostri limiti. Quando si lavora e si vive in strada, si ha il termometro della societ. Ci non significa che si hanno lerisposte a tutti i mali, ma che si vedono in tutte le loro forme, qualche volta se ne comprendono le cause, per le soluzionidobbiamo ancora attrezzarci.
6. Pensa di scrivere altri romanzi?
C chi per vivere scrive libri, per questo quando scrive qualcosa gi proiettato verso un altro progetto. Non cos perme, che di mestiere faccio il Poliziotto e ho scritto un libro la cui storia ha un valore intrinseco ben pi grande di unriscontro economico o commerciale. Non pongo limiti alla provvidenza e non escludo che dopo una fine non ci possa essereun nuovo inizio
Giulia Barbato
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dalla fine della seconda guerramondiale agli anni della Repubblica
di Luigi Turchi Franco Angeli Editore
La follia dell'Occidente. Come 50 anni di decisioni sbagliate hannodistrutto la nostra economia di Dambisa Moyo - Rizzoli Editore - 19euro. Prostrato dalla crisi finanziaria, minato da politichesconsiderate, afflitto da una popolazione sempre pi anziana eimpreparata, gravato da un debito pubblico esorbitante, il vecchioOccidente vacilla sull'orlo di un abisso. L'altra met del mondoinvece, guidata da un manipolo di Paesi intraprendenti, ricchi di forzalavoro e di liquidit, sta spezzando la sua antica egemonia e punta astrappargli il primato economico. E non solo. La Cina, in apparenzainarrestabile, infrange ogni record di produttivit, spianando la stradaalla Russia, all'India, al Brasile, alla Corea del Sud. troppo tardi perreagire? Dambisa Moyo, economista acuta e controcorrente, spiega inquesto libro le ragioni di un declino annunciato: dalla crisi alla lottaglobale per le risorse, dalla bomba ad orologeria dei sistemipensionistici alla grande sfida dello sviluppo tecnologico,dall'irresponsabilit delle banche alla compiacenza dei Governi. Perl'autrice ci attendono tempi difficili e scelte sofferte ma, nonostante iclamorosi errori di America ed Europa, ancora possibilescommettere sull'intraprendenza, la determinazione, la capacit direagire occidentale.
Capire e farsi capire di Bruno Maietta - Hermes Edizioni - 12,90euro. Nonostante possa apparire il contrario, oggi si comunica sempremeno ed sempre pi difficile farlo in modo efficace. Bruno Maietta,in questo manuale, d consigli per migliorare la comunicazione inogni tipo di relazione interpersonale. Con parole semplici descrive isistemi di comunicazione e punta l'attenzione sull'empatia, sull'ascoltoe sulla capacit di autorivelarsi e confrontarsi, condizioni essenzialiper risolvere i conflitti in modo che non ci siano perdenti. Un capitolo dedicato ai nuovi modi di comunicare, con particolare riferimentoad internet e alla telefonia mobile. L'ultima parte del libro dedicataalle relazioni.
Con la testa sotto la sabbia di Massimo La Verde - Sovera Edizioni -15 euro. L'argomento trattato pu apparire come un pugno nellostomaco che non tutti sono disposti ad accettare, perch va a toccarecertezze consolidate e inamovibili. La storia di un ragazzo che,diventato uomo, si rivede, corregge mentalmente tanti eccessigiovanili, tante intense esperienze alle quali stato indotto daun'irrazionale spinta che l'ha reso vittima dei pregiudizi, cos come dise stesso. Fulcro ed elemento portante del testo di Massimo La Verde la fondamentale revisione critica di un cieco, irrazionaleantisemitismo in una storia che potr indurre, anche nel lettore, tantigiusti interrogativi.
I riti semplificati di Massimiliano Di Pirro - Edizioni GiuridicheSimone - 24 euro. La riduzione dei riti processuali un obiettivolodevole perch il numero eccessivo di modelli fonte dicomplicazioni e inefficienze. Contrariamente alle intenzioni dellegislatore il decreto legislativo 150 del 2011 non ha n ridotto nsemplificato i riti esistenti. Una reale semplificazione avrebbe impostodi espungere dalla disciplina speciale di ciascun procedimento ognielemento estraneo alla cornice processuale di riferimento. L'autorespiega le proprie perplessit aggiungendo al commento delladisciplina un formulario che consenta di cogliere la portata applicativa
UTENTEEvidenziato
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Specchio Economico
http://www.specchioeconomico.com/201112/recensioni.html[30/03/2012 12.49.09]
delle nuove norme e di orientare la prassi.
Con sincera inimicizia (Le tragicomiche lettere) di AndreaBuoninfante - Effequ Editore - 14 euro. Lettere ironiche,rigorosamente basate su fatti realmente accaduti, piccole e granditragedie quotidiane che qui si trasformano in farsa, in commedia.Questi i contenuti del libro di Andrea Boninfante, contenente letragicomiche lettere scritte da un italiano esasperato costretto a subirele lungaggini della burocrazia, le vessazioni dei potenti, le inefficienzedi aziende autodefinitesi leader del settore. Vittima indignata, nonrinuncia a cogliere il lato paradossale che sempre accompagna ilgrottesco mondo degli ingranaggi burocratici, delle procedureamministrative, dei dispositivi del lavoro.
Guerra e diritto a cura di Aldo Andrea Cassi - Rubbettino Editore- 13 euro. Il fenomeno della guerra ha impegnato da secoli la scienzagiuridica occidentale. Raccogliendo gli interventi di studiosi di variediscipline (storici del diritto, della filosofia, delle istituzioni ed altro),questo volume di Cassi intende offrire una visione da vari punti divista della fenomenologia giuridica della guerra. E propone, a tal fine,un itinerario che, dall'alto medioevo fino all'et contemporanea,affronta molti interrogativi suscitati, e compie vari tentativi di forniread essi una risposta, senza esentarsi da un confronto, anche critico,con taluni nodi storiografici tuttora discussi sull'argomento. Inparticolare, vi contenuto il primo bilancio di un'indagine, ancora incorso, avviata nella Facolt di Giurisprudenza dell'Universit diBrescia, che stata inserita in un programma di ricerca scientifica diinteresse nazionale.
Incontro con il nemico. Luigi Turchi e il suo mondo dalla finedella seconda guerra mondiale agli anni della Repubblica di LuigiTurchi - Franco Angeli Editore - 18 euro. Il volume propone la storiadella famiglia Turchi, dagli anni bui e dolorosi di Sal ad oggi,ricostruendo mezzo secolo di storia politica italiana attraverso levicende di Luigi, protagonista e testimone della nascita del Secolod'Italia, il giornale che ha dato voce al Msi e alla destra italiana.Descrive l'incontro con la madre e la rivincita sui carcerieri chedevono rinunciare alla sua esecuzione davanti a decine di militarialleati, l'inizio di un nuovo corso politico dopo la guerra civile, i nuovirapporti con i presidenti Peron, Franco, Goldwater, Nixon e Bush, leelezioni delle cariche istituzionali dei presidenti della Repubblicaitaliana, gli accordi politici, il '68, l'amicizia con Giulio Andreotti, leExpo', i rapporti con la Chiesa.
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