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Concetti di Pericolo, Danno, Rischio, Prevenzione e Protezione Ai sensi del D. Lgs. 81/08

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Concetti di Pericolo, Danno, Rischio, Prevenzione e Protezione

Ai sensi del D. Lgs. 81/08

Pericolo

� Proprietà intrinseca di una situazione, un oggetto, una sostanza, ecc. che ha il potenziale di causare un danno alle persone o all’ambiente

Art. 2, D.Lgs. 81/08Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il

potenziale di causare danni

Rischio

� Concetto probabilistico

� E’ la probabilità che un pericolo si trasformi in un danno per le persone, le cose o l’ambiente

Art. 2, D.Lgs. 81/08Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle

condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente

oppure alla loro combinazione

Danno

� Gravità delle conseguenzenegative derivate dal verificarsi dell’evento (lesione fisica o danno alla salute)

Fattori che possono trasformare il pericolo in rischio

� quantità di sostanza in gioco� tempo di esposizione� frequenza di esposizione� misure precauzionali prese� maggiore o minore evidenza del pericolo stesso

Esempi: � utilizzare un prodotto detergente� lavorare al VDT� presenza di una copertura in eternit� inserire la spina in una presa� le radiazioni del cellulare

Tipologie di rischi

� Rischi per la sicurezza - responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni:� Rischio elettrico� Rischio di incendio ed esplosione� Rischio meccanico� …………

� Rischi per la salute - responsabili della potenziale compromissione dell'equilibrio biologico del personale:� Rischi derivanti da Agenti Chimici� Rischi derivanti da Agenti Fisici� Rischi derivanti da Agenti Biologici

Non eseguire alcuna manovra su quadri, spine, ecc…

ALTOIMPIANTO ELETTRICO

VETRERIA

BANCHI PER LE ESERCITAZIONI

PRODOTTI CHIMICI

IMPIANTO A GAS

APPARECCHI E STRUMENTI

FONTI DI PERICOLO

ALTO

MEDIO

ALTO

ALTO

ALTO

LIVELLO DI

RISCHIO

Guanti e camice

Utilizzare solo in presenza di doc. e ass.

Guanti, occhiali, mascherina e camice

Non eseguire alcuna manovra

Seguire le indicazioni del docente

MISURE DI PREVENZIONE

LABORATORI

Rischi per la sicurezza

IMPIANTO ELETTRICO

AEROTERMI-LUCI

RIPOSTIGLIO

PARTI A MURO CON SPORGENZA

ATTREZZATURE SPECIFICHE

PALI RETE PALLAVOLO

CANESTRI

FONTI DI PERICOLO

MEDIO

MEDIO

MEDIO

MEDIO

ALTO

MEDIO

ALTO

LIVELLO DI RISCHIO

Non toccare

Evitare pallonate

Non entrare nel ripostiglio

Non s può giocare a calcetto

Seguire indicazione del docente

RIMUOVERE i ganci sporgenti

Non APPENDERSI ai canestri

MISURE DI PREVENZIONE

PALESTRE

CORRIDOI, VIE DI ESODO E USCITE DI SICUREZZA

USCITE DI SICUREZZA

ILLUMINAZIONE

VETRI FINESTRE E SOPRAPORTE

PARTI SPORGENTI

PAVIMENTI

FONTI DI PERICOLO

MEDIO

MEDIO

ALTO

MEDIO

ALTO

LIVELLO DI RISCHIO

Da utilizzare solo in caso di emergenza

Non toccare

Chiudere piano le porte

Non correre

Non correre

MISURE DI PREVENZIONE

Non toccareMEDIOIMPIANTO ELETTRICO

MEDIOARMADI

BANCHI

PORTE

VETRI FINESTRE E VETRI SOPRAPORTE

PARTI SPORGENTI

PAVIMENTI

FONTI DI PERICOLO

MEDIO

MEDIO

ALTO

MEDIO

ALTO

LIVELLO DI RISCHIO

Aprire lentamente

Chiudere piano le porte

MISURE DI PREVENZIONE

AULE

SCALE

CORRIMANO

MANTENERE COMPORTAMENTI CORRETTI SULLE SCALE

GRADINI CON PARTI ROTTE

CORRIMANIPARAPETTI

FONTI DI PERICOLO

MEDIO

ALTO

ALTO

LIVELLO DI RISCHIO

SCHEGGE

NON CORRERENON SPINGERESCENDERE VICINO AI PARAPETTI E CORRIMANO

SOSTITURE

SOSTITUIRE

MISURE DI PREVENZIONE

ZONA A VERDE

ZONA PARCHEGGIO

USCITA CARRAIA PER MOTO E BICICLETTE

FONTI DI PERICOLO

BASSO

ALTO

ALTO

LIVELLO DI RISCHIO

Gettare le lattine e rifiuti vari negli appositi contenitori

Attenzione alle macchine

Uscire lentamenteCicli e motocicli entrare a mano

MISURE DI PREVENZIONE

PARTI ESTERNE

RISCHI PER LA SALUTE

Organizzazione del lavoro

Orario adeguato

I fattori di stress derivano da:o rapporto relazionale molto stretto con studenti o difficoltà di impostazione del dialogoo ripetitività della mansione o responsabilitào rapporti con le famiglie o rapporti con gli insegnantio rapporti con i dirigentio obblighi di vigilanza

STRESS

Organizzazione del lavoroDovuto a:- normale attività- rumorosità

Il rumore porta alla necessità di alzare la voce.

Ciò genera uno sforzo vocale che non è eliminabile i n assoluto

SFORZO VOCALE

INTERVENTI DI PREVENZIONE

CAUSERISCHI

RISCHI CAUSE INTERVENTI DI PREVENZIONE

ALLERGIE In larga misura derivano dal microclima ed affolla mento ambienti, mancanza di ricambi d’aria, impianti di riscaldamen to inadeguati, mancanza impianti di condizionamento, parametri: te mperatura,umidità, polveri, CO 2,, ecc……Hanno però una certa incidenza anche le allergie da :

- polveri di gesso- pennarelli con solventi (NUOVE LAVAGNE)- sostanze chimiche (insegnanti della materia specifica)- sostanze biologiche (insegnanti della materia specifica)

Aerare i locali

Utilizzare Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.)

Formazione ed informazione

Sorveglianza sanitaria

Pulizia locali

SFORZO FISICO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Gli eventi più frequenti sono nelle:- palestre- nei laboratorie quindi riguardano in modo particolare il personal e che opera in detti ambienti. Nei laboratori di meccanica sollevano barre o prof ilati di acciaio ed alluminio o parti di macchine di peso su periore a 30 Kg.

Le conseguenze possibili possono essere: lombalgie, ernie problemi ai menischi, disturbi cronici della colon na vertebrale.

La condizione di rischio è particolarmente elevata p er le donne in gravidanza.

Utilizzare attrezzature di sollevamento

Sorveglianza sanitaria

Formazione ed informazione

N.B.: se una donna è in stato di gravidanza deve informare subito il dirigente scolastico.

RISCHI CAUSE INTERVENTI DI PREVENZIONE

CHIMICO Potenzialmente presente nelle attività svolte nel laboratorio di chimica (contatto con prodotti).

La condizione di rischio è particolarmente elevata p er la lavoratrice in gravidanza.

Conoscenza dei prodotti utilizzati

Schede di sicurezza

Sorveglianza sanitaria

Utilizzo dei D.P.I.

BIOLOGICO Il rischio biologico esiste, comunque, per il docen te che si trova in costante contatto con molti soggetti.

Potenzialmente presente nelle attività svolte dal pe rsonale nel laboratorio di biologia (contatto con microrgan ismi patogeni, ecc)

La condizione di rischio è particolarmente elevata p er la lavoratrice in gravidanza.

Conoscenza dei prodotti utilizzati

Sorveglianza sanitaria

Schede di sicurezza

Utilizzo dei D.P.I

Cosa vuol dire valutare i rischi

1. INDIVIDUARE IL PERICOLO2. CALCOLARE LA PROBABILITA’ CHE QUESTO PERICOLO

POSSA COSTITUIRE UN RISCHIO. 3. DETERMINARE PREVENTIVAMENTE L’ENTITA’ DEL

DANNO PROVOCATO4. INDIVIDUARE LE MISURE DI PREVENZIONE PER

RIDURRE O ELIMINARE IL RISCHIO5. INDIVIDUARE LE PROCEDURE DI GESTIONE E

CONTROLLO6. INDIVIDUARE I COSTI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI

INTERVENTI

Come misurare il rischio

E’ importante attribuire un valore alla dimensione del rischio

Si stabilisce la scala della gravità del danno e la scala delle probabilità

del suo accadimento

Come misurare il rischio

Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene calcolato mediante la formula:

R = P x DR = rischio

P = probabilità (o frequenza) del verificarsi delle conseguenze

D = gravità delle conseguenze

Questa rappresentazione costituisce un punto di partenza Questa rappresentazione costituisce un punto di partenza per la per la definizione delle prioritdefinizione delle priorit àà e la e la programmazione programmazione temporale degli interventi di protezione e prevenzi onetemporale degli interventi di protezione e prevenzi oneda adottare.da adottare.

RISCHI MAGGIORI(danno letale, probabilitàelevata)

RISCHI MINORI(danno lieve, probabilitàtrascurabile)

Esempi di stima del rischio

82 X 4

4. I Pavimenti sono sconnessi e provocano inciampo

62 X 3

3. Alcuni armadietti presentano superfici vetrate di tipo semplice che potrebbero causare ferimenti in casi di urti accidentali

93 X 3

2. Alcune porte risultano costituite da vetro semplice che potrebbe infrangersi in caso di urti accidentali

93 X 3

1. Sono presenti spigoli vivi lungo i percorsi principali che possono essere pericolosi in caso di urti accidentali

RP X DRISCHI RILEVATI

Riduzione del rischio

Interventi che mirano Interventi che mirano alla alla riduzione dellariduzione dellaProbabilitProbabilit àà (P)(P) di di accadimento accadimento delldell’’eventoevento

PREVENZIONEPREVENZIONE

PROTEZIONEPROTEZIONE

Interventi che mirano alla Interventi che mirano alla riduzione del Danno (D)riduzione del Danno (D)causato dallcausato dall’’eventoevento

Prevenzione

Le misure di prevenzione sono di tipo strutturale o organizzativo:

� informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori

� progettazione, costruzione e corretto utilizzo di ambienti, strutture, macchine, attrezzature e impianti

� evitare situazioni di pericolo� adozione di comportamenti e

procedure operative adeguate.

Art. 2, D.Lgs. 81/08Il complesso delle disposizioni o

misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire

i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e

dell'integrità' dell'ambiente

Protezione� Per “PROTEZIONE” si intende

l’attuazione di azioni o di funzioni di difesa contro eventuali danni

� A questo scopo il Dirigente scolastico/datore di lavoro deve fornire ai lavoratori idonei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) ed assicurare la presenza nell’edificio dei dispositivi di protezione collettiva (estintori, idranti, scala di sicurezza esterna, ecc.).

La valutazione dei rischi nel D. Lgs. 81/2008

� La valutazione dei rischi (VR) è un adempimento centrale per garantire l’effettività delle tutele in ogni ambiente di lavoro.

� Come già nel D.Lgs. 626/94, l’obbligo di “valutazione di tutti i rischi” è a carico del solo datore di lavoro (art. 17).

Art. 2, D.Lgs. 81/08Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la

salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria

attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezza.

La valutazione dei rischi nel D. Lgs. 81/2008

Valutare il rischio significa in sostanza:

1. stimare la probabilità che si verifichi un evento che ha il potenziale di causare un danno

2. stimare l’entità del danno derivante da quell'evento

3. predisporre i mezzi con i quali si può ridurre al minimo la probabilità che l'evento si verifichi

4. ove fosse impossibile eliminare il rischio, intervenire per contenere il più possibile l’entità del danno (per esempio uso di Dispositivi di Protezione Individuali, formazione dei lavoratori...)

Gli esiti della valutazione dei rischi devono essere riportati nel documento di valutazione dei rischi (DVR)

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

E’ un documento redatto (sempre a cura del datore di lavoro) a conclusione della valutazione di tutti i rischi, in cui sono presenti anche:

� le misure assunte dall’azienda per eliminare/ridurre/controllare il rischio

� le azioni di miglioramento programmate

Oggetto della valutazione di rischi (art. 28)

Il DVR deve contenere:

� Data certa

� una relazione tecnica di valutazione dei rischi (VR), nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa

� Le misure di prevenzione attuate o da attuare

� I dispositivi di prevenzione individuale adottati o da adottare

� Il programma delle misure per il miglioramento della sicurezza

Oggetto della valutazione di rischi (art. 28)

� Le procedure per realizzare le misure individuate

� I ruoli aziendali che devono predisporre le procedure

� L’indicazione del RSPP

� L’indicazione dei RLS

� L’indicazione del Medico Competente che ha partecipato alla valutazione del rischio

� Le mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici

I contenuti del DVR sono organizzati dunque in 3 sezioni principali:

1. Relazione sui pericoli all’interno dei luoghi di lavoro e i rischi che comportano per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

2. Piano costituito da un insieme di azioni e attività volte ad eliminare, ridurre o almeno controllare i pericoli e i rischi individuati.

3. Misure da adottare per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.

Oggetto della valutazione di rischi (art. 28)

Quando devono essere fatti la VR e il DVR (art. 29)

La VR deve essere effettuata immediatamente :� per una nuova impresaIl DVR per una nuova impresa deve essere rielaborato:� entro 90 giorni dall’inizio della nuova attività

La VR deve essere rielaborata immediatamente:� per significative modifiche del processo produttivo� per significative modifiche dell’organizzazione del lavoro� per evoluzione della tecnica preventiva� a causa di infortuni significativi� a causa di risultati della sorveglianza sanitaria

preoccupantiIl DVR per le cause su menzionate deve essere rielaborato:� entro 30 giorni dalle cause stesse

Chi deve fare la VR e il DVR (art. 29)

La VR e il DVR devono essere fatti da:� Datore di lavoroIn collaborazione con:� Responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione� Medico competenteConsultato il:� Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

L’obbligo di realizzare il processo di valutazione,di controllo e di gestione dei rischi lavorativi riguarda essenzialmente il datore di lavoro ma a tale processo devono comunque partecipare i dirigenti e i preposti. Non bisogna dimenticare che la valutazione è un processo partecipato

Dove deve essere custodito (art. 29)

� Il DVR deve essere custodito presso l’unitàproduttiva cui si riferisce la valutazione dei rischi

� Nel caso di una azienda con più unitàproduttive deve essere elaborato per ciascuna uno specifico documento e i DVR devono essere conservati in ciascuna di esse

� Se si tratta di siti produttivi senza l’autonomia funzionale e finanziaria, tutti i siti vanno compresi in un unico documento

RISCHI PER GLI OPERATORI SCOLASTICI

A titolo informativo, si riprende la parte dei RISCHI COMUNI A TUTTI GLI OPERATORI SCOLASTICI

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Carenze nelle procedure per il ricambio dell’aria nelle aule

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Carenza delle condizioni illuminotecniche

Tutti gli Operatori scolastici:

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Carenza di manutenzione ordinaria e strutturale degli edifici (pavimenti, scale, ecc.)

� Scivolamento o inciampo sul piano di calpestio

� Rottura di superfici vetrate

LAVORATORI ESPOSTIRISCHI CONNESSI

ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICA

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Inadeguatezza del Sistema di Sicurezza antincendio: via di fuga, uscite di sicurezza, attrezzature di spegnimento

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Rischi connessi alle procedure di evacuazione

Tutti gli Operatori scolastici:

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Carenze di trattamento antirumore di zone e locali

� Inadeguatezza dell’impianto elettrico

�Impianto termico non a norma

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Inadeguatezza degli arredi e delle attrezzature (spigoli vivi, lastre vetrate non di sicurezza e/o senza antisoleggiamento, tavoli e sedili non ergonomici)

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Inidoneità dei laboratori didattici (VDT, attrezzature ed apparecchiature non a norma)

Tutti gli Operatori scolastici:

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Inadeguatezza del Sistema di Prevenzione Incendi: Piano di Evacuazione, simulazione ed esercitazioni pratiche, addestramento

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Allergie respiratorie

� Rischi connessi all’utilizzo di piccole attrezzatura quali cutter, taglierine, ecc.

Tutti gli operatori scolastici:

Personale ATA, Docenti, Studenti

� Rischio di contrarre infezioni (per la tutela delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio: V. artt. 6 e 7 D.Lgs. 26 Marzo 2001, n. 251)

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Allergie cutanee e respiratorie

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Rischio elettrico

PERSONALE ATA, Docenti, Studenti

� Rischio di infortuni per uso di impianti, macchine ed attrezzature

Tutti gli operatori scolastici:

Personale ATA, Docenti, Studenti

� Rischio di inalazione e contatto con sostanze chimiche

� Formazione/Informazione adeguata ai compiti (Art. 36-37);

� Fare uso corretto di macchine ed apparecchiature elettriche

� Controllo della rispondenza alla regola d’arte ed alle norme CEI dell’impianto elettrico per prevenire rischi di contatti diretti ed indiretti con parti sotto tensione

� RISCHIO INFORTUNIO DA ELETTROCUZIONE

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:

Prevenzione = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannoso

Protezione = misure adottate per ridurre l’entità del danno

RISCHI CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:

DIRETTORE S.G.A. E

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO

� Formazione/Informazione adeguata all’uso degli strumenti informatici;

� Garantire nell’attività al videoterminale idonee condizioni illuminotecniche: valori compresi tra 200 e 250 lux (mentre per l’attività d’ufficio sono consigliati valori compresi tra 200 e 500 lux);

� Curare le stabilità dell’immagine video, la dimensione dei caratteri e la loro nitidezza, ecc.;

� Interrompere l’attività per quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale (art. 175, c. 3, T.U. n. 81/2008)

� Sottoporre alla Sorveglianza Sanitaria (Medico Competente) gli Assistenti Amministrativi che utilizzano il videoterminale per almeno 20 ore settimanali (art. 176, D.Lgs. N. 81/08); la periodicità delle visite di controllo èbiennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o limitazioni e per quelli che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; quinquennalenegli altri casi.

RISCHIO PER LA VISTA E PER GLI OCCHI NELL’USO DEI VIDEOTERMINALI (VDT).

Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali,dedotte le interruzioni di cui all’art. 175, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 –T.U.

- Formazione/Informazione adeguata a non far assumere scorrettezze posturali;

- Adeguare le postazioni di lavoro fornendo sedie ergonomiche, regolabili in altezza, in funzione della posizione del tavolo;

- nei casi di lavoro continuativo assicurare delle pause di riposo (considerate a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di lavoro); promuovere la diversificazione dei compiti da svolgere con rotazione delle mansioni;

-Consentire spazi di autoorganizzazione delle attività da svolgere

RISCHI LEGATI ALLA POSTURA (RISCHIO POSTURALE) ED ALL’AFFATICAMENTO FISICO O MENTALE

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE

PER ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:

Prevenzione = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannoso

Protezione = misure adottate per ridurre l’entità del danno

RISCHI CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLA FIGURA PROFESSIONALE:

COLLABORATORE SCOLASTICO

- Formazione-Informazione specifica sulle procedure da utilizzare;

- Indossare i previsti Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) (guanti in gomma, mascherina antipolvere, occhiali o visiera paraschizzi);

- RISCHIO CHIMICO, connesso all’uso di prodotti di pulizia; in particolare, in caso accidentale con le sostanze o di esposizione vapori a seguito di incauta miscelazione di detergenti (per es. acido cloridrico e candeggina)

-- Formare il personale sulle Formare il personale sulle procedure da utilizzare durante la procedure da utilizzare durante la sostituzione del toner;sostituzione del toner;

-- Indossare adeguati Dispositivi di Indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (Protezione Individuale (D.P.I.D.P.I.) ) (guanti in lattice e maschere (guanti in lattice e maschere antipolvere)antipolvere)

-- Tenere aerato lTenere aerato l’’ambiente.ambiente.

RISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO, , dovuto ad esposizione dovuto ad esposizione tonertoner

-- Attenersi alle Attenersi alle ““Schede tecniche di Schede tecniche di SicurezzaSicurezza”” dei prodotti in uso;dei prodotti in uso;

-- Usare solo contenitori originali Usare solo contenitori originali mantenendo lmantenendo l’’etichetta;etichetta;

-- Sostituzione dei prodotti Sostituzione dei prodotti maggiormente nocivimaggiormente nocivi

- Formazione/Informazione adeguata ai compiti;

- Utilizzare carrelli per la movimentazione di carichi pesanti

- Utilizzare i previsti D.P.I.: scarpe con punta antischiacciamento e suola antisdrucciolo; guanti da lavoro;

- Attenersi a corrette procedure di sollevamento e spostamento (valori limiti di pesi movimentabili a mani:

- maschi: 30 Kg;

- femmine: 20 Kg)

-RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI connesso a:

� Spostamento di arredi per operazione di pulizia;

� Attività di pulizia: movimentazione di contenitori d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi di rifiuti;

� Ausilio alla attività didattiche:

�Spostamento di attrezzature didattiche;

�Sollevamento e abbassamento di alunni diversamente abili

- Formazione/Informazione adeguata ai compiti;

- Utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale; guanti in lattice monouso;

- Tenere un continuo livello di attenzione;

-Applicare rigorose procedure unitamente a corrette prassi operative (tecniche e regole di sicurezza)

- RISCHIO BIOLOGICO, connesso:

� sia alla cura dell’igiene che all’assistenza nell’uso dei servizi igienici agli alunni diversamente abili (probabilità di contatto con batteri, virus…)

- Formazione/Informazione adeguata ai compiti;

- Uso corretto delle scale;

- Uso di cinture e imbracature di sicurezza;

- Indossare scarpe con suola antisdrucciolo;

- Indossare cinture porta oggetti;

- Fare uso corretto di macchine ed apparecchiature elettriche.

-RISCHI CONNESSI ALLE OPERAZIONI DI PULIZIA:

� Cadute dall’alto per uso inadeguato di scale;

� Cadute in piano causa scivolamento;

�Caduta di pesi;

�Elettrocuzione per uso di macchine lava-pavimenti o di altre attrezzature elettriche (bidone aspirapolvere, ecc.)

-Formazione/Informazione adeguata ai compiti;

- Adottare corrette procedure di lavoro;

- Collocare i fotocopiatori in ambienti aerati e con ampio cambio d’aria;

- Indossare i D.P.I. (guanti e mascherina antipolvere) per evitare il contatto con sostanze chimiche: toner, carta speciale per le matrici, ecc.

-RISCHI CONNESSI ALL’USO DI ATTREZZATURE:

� Fotocopiatori, copyprint, matrici

- Verifica periodica del buon funzionamento del fotocopiatore;

- Installare il fotocopiatore in un locale destinato solo alla fotocopiatura onde evitare che il rumore si aggiunga ad altri.

- RISCHIO RUMORE, legato all’utilizzo prolungato e continuativo del fotocopiatore