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Conferenza di servizio provinciale «Sistema Nazionale di Valutazione
e governance del territorio»
Sistema Nazionale di Valutazione
Gruppo Operativo Territoriale TarantoMarzo 2015
A cura dei docenti dell’IISS «Oreste Del Prete» di SAVA –TAproff. Anna Maria Mele, Egidia Costanza, Vito Di Viggiano
Glossario “chiave” delRAV
La lettura del RAV: nota di metodo
Il RAV usa parole chiave, i cui significati rimandano a e presuppongono:
Una precisa idea di Scuola
Alcuni specifici assunti relativi all’organizzazione della Scuola
Un modello di qualità della Scuola in logica top-down (per ora) e alcuni relativi strumenti valutativi (modello CIPP, matrice SWOT, modello TQM)
La parola chiave: CONTESTO
Il CONTESTO definisce:
Le caratteristiche del territorio e della
popolazione, inclusa quella scolastica in
ingresso
Le risorse materiali e strumentali di una
istituzione scolastica
Le risorse umane e professionali
Le implicazioni di significato della parola CONTESTO (modello CIPP)
Il CONTESTO definisce quelle specifiche realtà con le quali ogni istituzione scolastica deve «fare i conti» quando progetta ed elabora la propria offerta formativa.
Nel modello del RAV il CONTESTO è:La risultanza di fattori esogeni, esterni al sistema scuola .Esempio: il livello di ricchezza economica del territorio, i flussi immigratori, le caratteristiche demografiche, ecc.
Un insieme di INPUT (situazioni in ingresso) dello stesso sistema.Esempio: le risorse umane, gli strumenti, le risorse economiche, ecc.
Implicazioni di significato della parola CONTESTO (modello SWOT)
Fattori esogeni e INPUT possono esercitare un’ influenza
o sulla produttività del sistema scuola.
Infatti il RAV chiede di identificare del CONTESTO:VINCOLI: variabili che rappresentano o esercitano un condizionamento negativo
OPPORTUNITA’: variabili che rappresentano o esercitano un condizionamento positivo
NEGATIVA
POSITIVA
Perché l’analisi di contesto in termini di VINCOLI ed
OPPORTUNITA’«Fare i conti» con variabili date o assegnate è problematico, in quanto è difficile un intervento diretto di gestione/governo da parte delle istituzioni scolastiche.
Ma se si comprendono VINCOLI ed OPPORTUNITA’ del CONTESTO
è possibile (nell’ottica del miglioramento):
Per i VINCOLI: prevedere misure atte a prevenire/ridurre gli effetti negativi del Contesto
Per le OPPORTUNITA’: sfruttare/favorire gli aspetti positivi del Contesto
Esempio di SWOT nell’analisi di CONTESTO
Una scuola, con problemi di dispersione scolastica, dispone di scarsi finanziamenti per progetti dedicati . VINCOLO
La stessa istituzione scolastica può contare su un consolidato sistema di governance territoriale. OPPORTUNITA’
In prospettiva migliorativa: l’istituzione scolastica sfrutta il sistema di governance territoriale per procurarsi servizi e/o finanziamenti utili alla realizzazione di un progetto contro la dispersione scolastica.
Esempio di SWOT nell’analisi di CONTESTO
Un istituto comprensivo è dislocato su più sedi, non essendoci a disposizione un’unica struttura per i vari ordini di scuola. VINCOLO
La stessa istituzione scolastica può contare su un sistema di comunicazione interna efficace, favorito dalla presenza di buone strumentazioni tecnologiche. OPPORTUNITA’
In prospettiva migliorativa: l’istituzione scolastica potenzia il sistema di comunicazione interna per fronteggiare la “frammentazione” di tipo logistico.
La parola chiave: ESITI
Gli ESITI sono:
Risultati Scolastici OUTPUT
Risultati nelle prove
INVALSIOUTPUT
Competenze chiavi di cittadinanz
a
TRA OUTPUT e OUTCOME
Risultati a distanza OUTCOME
Implicazioni di significato della parola
ESITINella logica del RAV gli esiti sono quanto la scuola “produce” in termini di apprendimenti e formazione:
sono obiettivi di sistema.
Sono anche fattori endogeni, infatti:
la scuola può intervenire più direttamente per migliorarli: sfruttando le opportunità del contesto, controbilanciando gli effetti negativi dei vincoli, migliorando i processi.
Analisi degli ESITI con la matrice SWOT
Il RAV chiede di individuare per gli ESITI:
PUNTI di FORZA: condizione di vantaggio rispetto al fenomeno preso in considerazione
PUNTI di DEBOLEZZA: condizione di svantaggio
In prospettiva migliorativa la logica chiave sarà:Come superare i punti di debolezza? Attraverso
quali processi? Con quali azioni?
Esempio di PUNTI di FORZA e di DEBOLEZZA per gli ESITI
L’aspetto in questione è: Risultati nelle prove INVALSII punteggi delle classi nelle prove di Matematica ed Italiano sono al di sotto della media regionale. PUNTO di DEBOLEZZA
Gli stessi punteggi sono al di sopra dei punteggi di altre istituzioni scolastiche del territorio con lo stesso background socio-economico e culturale deprivato. PUNTO di FORZARiflessione in prospettiva migliorativa: la scuola è efficace ed efficiente nel fronteggiare i vincoli di contesto producendo “valore aggiunto”. Deve però puntare a superare il punto di debolezza, lavorando sui processi: es. potenziare gli apprendimenti, introdurre flessibilità didattica,rendendo più flessibile il curricolo, ecc.
Esempio di PUNTI di FORZA e di DEBOLEZZA per gli ESITI
L’aspetto in questione è: Competenze chiave di cittadinanza Pur a fronte di una pratica di esperienze di volontariato sociale, che vede coinvolti molti alunni, la scuola valuta gli esiti considerando più conoscenze ed abilità che non le competenze. PUNTO di DEBOLEZZA
Gli stessi progetti hanno un reale impatto nel sociale, peraltro contemplato negli obiettivi dei progetti stessi, declinati in termini di competenze chiave di cittadinanza. PUNTO di FORZA
Riflessione in prospettiva migliorativa: La scuola userà la pratica dei progetti di volontariato sociale come strumento per sviluppare le competenze chiave di cittadinanza, ma strutturerà i progetti in modo tale che le competenze in uscita siano valutate.
La parola chiave PROCESSI
I PROCESSI sono
Le attività strategiche della scuola ( progettazione e valutazione)
Le attività organizzativo-gestionali della scuola
In altre parole: tutto quello che ogni istituzione scolastica FA, o DOVREBBE fare, per:1. Erogare il servizio di istruzione2. Produrre apprendimenti e formazione3. Trasformare gli INPUT in OUTPUT e OUTCOME
Implicazioni di significato della parola PROCESSI
( modello di qualità TQM e matrice SWOT)
In una visione sistemica della scuola, i PROCESSI non sono attività/funzioni slegate tra di loro ma interconnesse e
finalizzate ad obiettivi/risultati/prodotti.
Il RAV chiede un’attenta analisi dei PROCESSI, affinché le istituzioni scolastiche prendano coscienza di quello che fanno, e di come lo fanno, per: migliorarlo; finalizzarlo al raggiungimento degli scopi.
Operativamente, ciò è possibile individuando per i PROCESSI i:
PUNTI di FORZA e PUNTI di DEBOLEZZA
Esempio di PUNTI di FORZA e di DEBOLEZZA per i PROCESSI
Nella scuola non vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentica o rubriche di valutazione
Il personale docente è sempre più impegnato in attività di formazione sulla progettazione formativa per competenze.
Esempio di punto di debolezza (aspetto Valutazione)
Esempio di punto di forza
Riflessione in prospettiva migliorativa: quale/quali strategia/strategie attivare per superare il punto di debolezza? Come sfruttare i punti di forza?
Esempio di PUNTI di FORZA e di DEBOLEZZA per i PROCESSI
I progetti extracurricolari di una scuola sono sganciati dal Curricolo d’Istituto.
Il Curricolo d’Istituto è ben esplicitato nel POF ed è il risultato di una co-progettazione territoriale.
Esempio di punto di debolezza (aspetto: Curricolo)
Esempio di punto di forza
Riflessione in prospettiva migliorativa: la disponibilità delle risorse umane alla formazione sarà il punto di partenza per implementare la progettazione per competenze.
La parola chiave INDICATORI
Gli INDICATORI sono gli strumenti attraverso i quali si analizzano gli
ASPETTI portanti dell’AREA da esaminare (CONTESTO, ESITI, PROCESSI), facendo
uso di documenti, evidenze, dati (le cosiddette FONTI).
Scomposizione gerarchica degli INDICATORI
PROCESSIArea
Curriculo e offerta formativaAspetto dell’Area
CurricoloIndicatore
Politiche scolastiche d’Istituto
Indicatore
Implicazioni di significato per gli INDICATORI
Si parla di INDICATORI (strumenti per analizzare e “misurare”) nella logica di una cultura della valutazione trasparente e oggettiva .
E’ l’analisi della realtà e dei problemi ad essa connessi, non le visioni impressionistiche, che può portare al miglioramento continuo.
Nel RAV, il sistema degli INDICATORI è in logica TOP-DOWN.
Si incoraggia, però, la logica BOTTOM-UP:
in piena autonomia “riflessiva” e valutativa le istituzioni scolastiche possono elaborare propri INDICATORI, per evidenziare aspetti di realtà contestuali, aspetti relativi agli esiti ed aspetti processuali rivelatori della propria identità.
Gli INDICATORI previsti dal RAV non forniti e da costruire
Le singole scuole non riceveranno indicatori elaborati dal MIUR (con rispettivi descrittori) riguardo a:1. 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza
( Area ESITI)2. 3.5 Orientamento strategico e organizzativo
della scuola (Area PROCESSI – Pratiche gestionali e organizzative)
a. Missione e obiettivi prioritarib. Controllo dei processic. Valorizzazione delle competenze delle
risorse umane
La parola chiave DESCRITTORE
E’ lo strumento di scomposizione dell’ INDICATORE e ne descrive possibili componenti ed aspetti, per agevolare l’analisi e comprendere quali dati e informazioni utilizzare e come reperirli.
Dagli INDICATORI ai DESCRITTORIArea: ESITI
Aspetto: Risultati nelle prove standardizzate
nazionaliIndicatore:
Risultati nelle prove di Italiano e Matematica
Descrittore: Punteggio scuola in Italiano e
Matematica
Descrittore:Punteggio
delle classi in Italiano e
Matematica
Descrittore:Differenze nel
punteggio rispetto a scuole con
stesso ESCS
Le domande guida
In ogni area sono presenti delle domande-guida, che rappresentano uno stimolo ed una traccia per riflettere sui risultati raggiunti dalla scuola in quello specifico settore e per individuare punti di forza e punti di debolezza a partire dalla interpretazione dei dati.
Le domande sono state formulate a partire dall’analisi dei Rapporti di valutazione elaborati dalle scuole che hanno partecipato al progetto VALES.
Non ci sono risposte “corrette” né è necessario rispondere a tutte le “domande-guida”.
La Rubrica di valutazione
Il RAV chiede di “superare” la fase di analisi di dati ed informazioni con uno “sforzo” riflessivo ed una pratica valutativa.
Cosa si fa?Si valutano ESITI e PROCESSI
Come si fa?
Per ogni aspetto dell’ AREA indagata, ogni scuola si assegna un giudizio “motivato”, congruo rispetto all’analisi effettuata e parametrato a criteri di qualità predefiniti.
Grazie per l’attenzione!
Vogliamo soprattutto condividere il motto
intramontabile di Don Milani, che racchiude il senso
migliore di ciò che stiamo facendo:
I care!