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di Marco de’ Francesco Dal palco del Forum Meccatronica di Torino, all’ indomani dell’ approvazione della manovra, le imprese impegnate nella digital transformation chiedono al governo continuità con i provvedimenti 4.0. Per Scovenna (Anie Automazione): uscire dal clima di incertezza, pena l’esclusione delle Pmi da cambiamenti decisivi per la manifattura industriale. Tutti i prossimi appuntamenti by Messe Frankfurt Che ne faranno i provvedimenti 4.0 in Italia? La notizia è che non lo sa nessuno. Neppure Conndustria, che ha inoltrato al governo ben cinque richieste speciche, cercando per i propri iscritti una rassicurazione a proposito della continuazione, almeno a medio termine, del piano di incentivi che sostengono DIRETTORE FILIPPO ASTONE 28 settembre 2018 E il 4.0? Le richieste di Conndustria al governo Menu ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

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Page 1: Conndustria al governo E il 4.0? Le richieste di · 2019. 1. 30. · Le risposte del Mise secondo Scovenna: non è certo che il 4.0 faccia ancora parte dell’agenda di governo «Mettiamola

di Marco de’ Francesco ♦ Dal palco del Forum Meccatronicadi Torino, all’ indomani dell’ approvazione della manovra, leimprese impegnate nella digital transformation chiedono algoverno continuità con i provvedimenti 4.0. Per  Scovenna(Anie Automazione): uscire dal clima di incertezza, pena

l’esclusione delle Pmi da cambiamenti decisivi per  lamanifattura industriale. Tutti i prossimi appuntamenti by

Messe Frankfurt

Che �ne faranno i provvedimenti 4.0 in Italia? La notizia è chenon lo sa nessuno. Neppure Con�ndustria, che ha inoltrato algoverno ben cinque richieste speci�che, cercando per i propriiscritti una rassicurazione a proposito della continuazione,almeno a medio termine, del piano di incentivi che sostengono

D I R E T T O R E F I L I P P O A S T O N E

28 settembre 2018

E il 4.0? Le richieste diCon�ndustria al governo

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la trasformazione digitale delle aziende. Sono state chieste, inbuona sostanza, garanzie sull’operatività della cabina di regiache �no a qualche mese fa ha coordinato ministeri e università,centri di ricerca e associazioni; conferme su iper e superammortamento, nuova Sabatini, crediti su ricerca e sviluppo;assicurazioni sull’introduzione della �gura del digital managerin �liere e reti di imprese; garanzie sui competence center esugli investimenti in nuove tecnologie, come l’intelligenzaarti�ciale.

E allora, cosa succede? Secondo il presidente di AnieAutomazione (che associa un centinaio di imprese fornitrici ditecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e dellereti) Fabrizio Scovenna «il Ministero dello Sviluppoeconomico per ora ha posto l’accento solo sullasburocratizzazione dell’accesso a misure per ottenere le quali leimprese utilizzatrici hanno segnalato di�coltà». E per tutto ilresto? «C’è incertezza». Un’insicurezza che pesa: «Bisognatener conto che le aziende investono solo quando il quadro èben de�nito». Ebbene, secondo l’Istat, le aziende timorose oindi�erenti al 4.0 rappresentano il 51% del totale e pertantobisogna continuare sulla strada intrapresa, perché «seblocchiamo il percorso adesso e non conferiamo a tante Pmi lerisorse e le competenze necessarie, non ce la faranno mai» – hachiarito Scovenna.

 

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE ANIE AUTOMAZIONE, FABRIZIO SCOVENNA, AL FORUMMECCATRONICA

 

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E poi c’ è da tener pesente che , dopo mesi di crescita, il mercatodell’automazione sta riscontrando nel secondo semestredell’anno in corso una fase di frenata: dati certi non sonodisponibili, ma lo segnalano gli operatori del settore. In fondo,anche per convincere le aziende “indi�erenti” al 4.0 si è tenuta,il 26 settembre a Torino, la quinta edizione del “ForumMeccatronica”, dal titolo “L’esperienza manifatturiera italiananel passaggio al 4.0: tecnologie e competenze”. L’evento,realizzato dalla Federazione Anie (“Federazione nazionaleimprese elettrotecniche ed elettroniche”: conta 14 associazioniinterne e oltre 1.300 aziende che fatturano, nel complesso 78miliardi) in collaborazione con Messe Frankfurt Italia, partedel gigante tedesco ma globalizzato delle �ere Messe Frankfurt,è stato presentato dal Gruppo Meccatronica di AnieAutomazione.

Le cinque richieste di Con�ndustria e di Anie al governo

L’obiettivo dell’associazione degli industriali in generale, diAnie Federazione e di Anie Automazione in particolare, è digarantire la continuità e lo sviluppo del processo ditrasformazione digitale iniziato con il piano Calenda. Finalitàche può essere garantita solo dal governo, visto che la strategianazionale per il 4.0 non è a costo zero, ma si basa su un insiemedi incentivi �scali. Così, dopo �ne dell’esecutivo Gentiloni, gliindustriali hanno inoltrato al Ministero dello Sviluppoeconomico, ora guidato dal vicepremier Luigi Di Maio, 5richieste particolari.

 

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IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLO SVILUPPO ECONOMICO, LUIGI DI MAIO (FOTO DIMATTIA LUIGI NAPPI)

Consolidare la leadership politica e culturale dell’Italia per la trasformazionedigitale

Anzitutto, quella di consolidare la leadership politica e culturaledell’Italia per la trasformazione digitale. «Signi�ca – haspiegato Scovenna – dare continuità alla cabina di regiaoperativa �no a poco tempo fa, quella che aveva coordinatoministeri e università, centri di ricerca e associazioniterritoriali e sindacali. Il processo di trasformazione digitaledelle imprese non può essere a�rontato da un solo attore;occorrono una visione d’insieme e un’azione combinata.Altrimenti non funziona».

Consolidare il ciclo degli investimenti

La seconda richiesta è invece quella di consolidare il ciclo degliinvestimenti. «L’iper-ammortamento, il superammortamento,la nuova Sabatini, il credito sulla ricerca e sviluppo – hacontinuato Scovenna – hanno dato vita ad una importante fasedi rinnovo dell’apparato strumentale delle aziende. Si pensi cheancora nel 2014 le “macchine” avevano una vetustà media di 12anni e otto mesi: erano le più vecchie nell’Unione Europea, efra le più datate di tutto l’Occidente. Il problema che gli acquistisono stati fatti più dalle grandi aziende che dalle piccole, e piùal Nord che al Sud. Occorre più omogeneità, da questo punto divista; uniformità che può essere raggiunta solo con lacontinuità, solo se il processo non si ferma».

Ampliare la base delle imprese che innovano

La terza è appunto quella di ampliare la base delle imprese cheinnovano. «Dobbiamo – ha chiarito Scovenna – aiutare le Pmi adisporre delle risorse e delle competenze necessarie pera�rontare il percorso del 4.0. In particolare, al Mise (acronimodi Ministero dello Sviluppo economico; ndr) abbiamo chiestol’estensione del credito formativo per un paio d’anni, e lapossibilità di introdurre la �gura del digital manager in �liere ereti di imprese (questo argomento sarà oggetto di un prossimoarticolo su Industria Italiana; ndr)».

Ra�orzare l’o�erta di competenze

La quarta richiesta è poi quella di ra�orzare l’o�erta dicompetenze. «Il riferimento – ha a�ermato Scovenna – non èsoltanto ai competence center, e cioè a centri di trasferimentotecnologico e servizi alle aziende altamente specializzati, ma

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agli istituti tecnici superiori. Il problema è questi ultimi in Italiaun numero adeguato di diplomati. È un campo in cui laGermania ci surclassa di almeno un ordine di grandezza: da100mila studenti ad un milione. Ma ci batte anche la Spagna,benché non sia una potenza del manifatturiero».

Avviare grandi progetti di innovazione

L’ultima richiesta è quella di avviare grandi progetti diinnovazione. «Il mondo politico – termina Scovenna –dovrebbe sostenere con forza una strategia di investimenti persviluppare le tecnologie più avanzate, come l’intelligenzaarti�ciale, le blockchain, e la cyber security, anche favorendo lacreazioni di soggetti pubblico-privati in grado di realizzarepiani di rilievo, anche nel Pubblico. Ci sono ambiti, come quellidel dissesto idrogeologico o della sicurezza delle infrastrutture,dive queste tecnologie sarebbero molto utili».

Le risposte del Mise secondo Scovenna: non è certo che il 4.0 facciaancora parte dell’agenda di governo

«Mettiamola così – ha a�ermato Scovenna -: il contesto che sista creando è caratterizzato da incertezze; e i dubbi rischiano difermare l’abbrivio positivo che avevamo sperimentato negliultimi tempi». L’impressione è che il governo sia impegnato sualtri fronti, come il reddito e le pensioni di cittadinanza, la �attax, la riforma delle legge Fornero e altre “promesse damantenere”. È di oggi la notizia che il de�cit supererà quota2,4% sul Pil, e per tre anni di seguito, liberando 27 miliardi perla Manovra in corso. E’ la “Manovra del Popolo”. Di 4.0, daqualche mese, non si è più sentito parlare. Comunque sia, da unpunto di vista formale, non è cambiato niente.

«In qualche contatto iniziale, il governo aveva manifestatol’intenzione di confermare l’iper e il super ammortamento, lanuova Sabatini, i contratti di sviluppo e il credito di imposta inricerca e sviluppo; ma anche quella di sburocratizzare l’accessoa misure per ottenere le quali le imprese utilizzatrici hannosegnalato di�coltà; e pure quella di potenziare il sistema diformazione del personale e con nuove misure speci�che per gliimprenditori». Bene no? «No – ha continuato Scovenna –perché alla �ne si è parlato solo di sburocratizzazione, disempli�cazione. Il resto, non è certo che sia all’ordine delgiorno. Lo scenario si è fatto nebuloso, a causa della mancanzadi dialogo.»

«Se ne è parlato in una riunione dei gruppi di Con�ndustria chesi è tenuta il 24 settembre. Si è fatto il punto della situazione».E cos’è emerso? «C’è preoccupazione – ha terminato Scovenna

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– perché bisogna tener conto che le aziende investono soloquando il quadro è ben de�nito. Quando c’è incertezza, laprima cosa che si fa è che si fermano gli investimenti. Inveceoccorre continuare sulla strada intrapresa, e dare alle Pmi lapossibilità di accedervi, perché se blocchiamo il percorsoadesso e non conferiamo loro le risorse e le competenzenecessarie, non ce la faranno mai».

Eppure le aziende timorose o indi�erenti al 4.0 rappresentanoil 51% del totale. Di qui, secondo Scovenna, l’importanza delforum. Si tratta di sostenere queste imprese nella strada dellatrasformazione digitale.

 

LA PARTE ESPOSITIVA DEL QUINTO FORUM SULLA MECCATRONICA

L’appuntamento di Torino

Secondo Scovenna, il quinto Forum sulla meccatronica ha unrilievo particolare, appunto a causa della situazione particolareche riguarda le aziende in rapporto alla trasformazione digitale.«L’evento – spiega Scovenna – serve a mettere in contatto iproduttori e gli utilizzatori di una delle tecnologie abilitantisecondo il piano Calenda, la meccatronica. Ma come stanoprocedendo le aziende quanto a 4.0? Secondo un’indagineIstat, le quelle timorose o indi�erenti, e cioè quellecaratterizzate da un basso interesse per il 4.0 e da scadenticompetenza in materia, a prescindere dal potenziale,rappresentano il 51% di un campione di 32.309 unitàanalizzate; quelle che mostrano interesse e conoscenze nella

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media sono il 39%; mentre ci sono solo un 8% di impresecoraggiose e un 2% di digital champion.»

«È necessario sostenere quel 51% di aziende che ancora sono aiblocchi di partenza perché intraprendano il percorso didigitalizzazione. Si deve fare perché il contesto produttivo èsempre più complesso e dinamico, e la digital transfomationsembra attualmente la soluzione più adeguata per a�rontarlo.In realtà la trasformazione digitale non riguarderà solol’industria, ma anche altri contesti, come la pubblicaamministrazione e la vita stessa dei cittadini: le imprese sonotuttavia chiamate a fare da perno in questi mutamenti, data laloro naturale capacità di di�ondere l’innovazione».

Per questo, secondo Scovenna, il forum è importante. «Unadelle missioni dell’Anie è fare formazione – ha a�ermato – equi si tratta di spiegare a quel 51% di imprese perché devonolasciare da parte timori e di�denze e quali vantaggi potrannoottenere intraprendendo il percorso per attuare il 4.0. Tenendopresente che si tratta di un processo continuo, che non sirealizza dunque in un colpo solo e che non riguarda solol’implementazione di tecnologie abilitanti ma anche quella deiprocessi organizzativi relativi alla catena del valore e quelladelle competenze del personale».

 

FABRIZIO SCOVENNA, PRESIDENTE ANIE AUTOMAZIONE

 

La frenata del mercato dell’automazione industriale nel secondo semestre del2018

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Come sta andando il mercato dell’automazione industriale?Secondo Anie Automazione, i principali segmenti merceologicidell’industria italiana dell’automazione di fabbrica «hannoevidenziato nel 2017 un andamento positivo con una crescitamedia complessiva pari al 13,5%. E i dati di preconsuntivoelaborati da Anie Automazione mostrano per i primi sei mesidel 2018 una crescita tendenziale del 10%». Ma per il secondosemestre è previsto un rallentamento. «La frenata segnalatadagli operatori del settore nell’ultima parte dell’anno – rendenoto Anie Automazione – porta a stimare una chiusura d’annoin linea con la crescita registrata nel primo semestre».Scovenna tuttavia è ottimista. «I dati del 2018 si riferisconosolo al primo semestre e non sono u�ciali: per normativeinterne non possiamo divulgarli se non dopo il primo diottobre. Comunque quest’anno il trend è positivo, e sarà vicinoalle due cifre. C’è un po’ di incertezza all’orizzonte chepotrebbe creare rallentamenti».

 

LA PARTE ESPOSITIVA AL FORUM MECCATRONICA DI TORINO

 

Il Forum Meccatronica e altri appuntamenti

Ma cos’è esattamente il “Forum meccatronica”? è unamostra-convegno ideata dalla Federazione Anie erealizzata in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. IlGruppo Meccatronica di Anie Automazione, associazioneche nel contesto di Federazione Anie rappresenta leimprese fornitrici di tecnologie per l’automazione difabbrica, di processo e delle reti, ha presentato il 26

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ottobre a Torino la quinta edizione, dal titolo“L’esperienza manifatturiera italiana nel passaggio al4.0: tecnologie e competenze”.

Da una parte si intendeva mostrare tutte le innovazioni disettore, dall’altra porre costruttori e utilizzatori l’uno difronte all’altro. Sono stati illustrati casi applicativi eapprofondimenti tecnologici sul motion control, sullarobotica, sul software industriale sull’impiantistica ealtro. Quanto al format, l’area espositiva ha illustratol’attività di 35 aziende, mentre la giornata convegnistica,dopo la sessione plenaria, ha proseguito con tre sessioniparallele: progettazione, produzione e prestazioni; contestimonianze dirette.

 

FRANCESCA SELVA, VICE PRESIDENTE MARKETING&EVENTS MESSE FRANKFURTITALIA ANSA / MATTEO BAZZI

 

Francesca Selva, vice presidente Marketing&EventsMesse Frankfurt Italia, ha ricordato gli eventi diavvicinamento alla nona edizione della �era Sps IpcDrives 2019 “Automazione e Digitale per l’Industria”,che si terrà a Parma tra il 28 e il 30 maggio:“Automazione & tessile”, a �ne gennaio a Cernobbio;“Packaging & food”, a febbraio in Emilia Romagna;“Pharma”, a marzo a Firenze; “Robotica & auto motive”,ad aprile a Torino. Il 6 febbraio a Milano si terrà anche unForum Software Industriale, “L’evoluzione delletecnologie del software nell’industria 4.0”. È la primaedizione. Secondo Messe Frankfurt «approfondirà la

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tematica dei bene�ci derivanti dalle infrastrutture IT nelpercorso di digitalizzazione delle imprese».

Tornando a Parma, va ricordato che l’organizzatore,Messe Frankfurt, è la Fiera globalizzata tedesca che o�reun menù di eventi taylor made in giro per il mondo.Manifestazioni tecniche per operatori di settore, checonsentono alle aziende di farsi conoscere, di illustrareprodotti e competenze e di mettersi al passo con letendenze e le tecnologie dei big di �liere ormaimondializzate. La piattaforma tedesca, dispone di unportafoglio di 148 �ere, organizza anche Sps Ipc Drives,�era dell’automazione che si tiene, nel 2018, aNorimberga, Mumbai, Guangzhou, Dubai, e a Parma dovel’evento è secondo per importanza solo a quello tedesco.La società tedesca è guidata dal presidente e CeoWolfgang Marzin; in Italia dall’ad Donald Wich; sonostati entrambi intervistati da Industria Italiana, e il pezzoè reperibile qui.

Federazione Anie, Anie automazione e Gruppo Meccatronica

La “Federazione nazionale imprese elettrotecniche edelettroniche” conta 14 associazioni interne e oltre 1.300aziende che fatturano, nel complesso 78 miliardi. Èmembro permanente di Con�ndustria. Anie Automazionerappresenta i fornitori di componenti e sistemi diautomazione industriale manifatturiera, di processo edelle reti. I Gruppi operanti in Anie Automazionelavorano su due aree principali: prodotto e sistema.Quanto al primo, si lavora sull’automazione di processo,sugli azionamenti elettronici, sulle componenti etecnologie per la misura e il controllo, su Hmi-Ipc-Scada,e su Ups. Quanto al secondo, su meccatronica, softwareindustriale, telecontrollo supervisione e automazionedelle reti e in�ne su telematica applicata a tra�co etrasporti. Il presidente del Gruppo Meccatronica è SabinaCristini. Del Gruppo fanno parte alcuni giganti e diversemedie aziende: Abb, Siemens, Festo, Panasonic,Schneider, Bon�glioli, Omron e altri.

 

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