connessioni n°27 | febbraio 2011
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In questo Numero: # Preview ISE: Anticipazioni da ISE Tendenze, tecnologie, novità della prossima edizione # Soluzioni: Cultura distribuita — Le nuove aule del Complesso Didattico e di Ricerca universitaria di Firenze; Shanghai Expo 2010 — La regione Marche e le Winx al padiglione italiano; Il teatro virtuale dell'università di Milano — Stereoscopia per la ricerca; Realtà virtuale e medicale — Videoproiezione per la salute # Incontri: Christie — Dalla pellicola al 3D, dai chip DLP ai canvas digitali # Vox technologica: HDBaseT — Il presunto killer dello standard HDMI?; Soluzioni in telemedicina — Prodotti e progetti del mercato italiano # Pillole: Misurazione mobile — La frontiera del mobile web # Dal Mondo: IS Russia — Tendenze e prospettive dall'Est europeoTRANSCRIPT
Tecnologia e tendenze nel mondo del Building & Home Automation
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HDBaseTKiller vero o presunto?
ISE PreviewLe anticipazioni da Integrated Systems Europe
Cultura distribuitaAV al Complesso Didattico e di Ricerca di Firenze
IS RussiaEst europeo, quali prospettive?
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Redazione:[email protected]
Informazioni:[email protected]
www. .biz
In linea con il completo rinnovamento e ampliamento della struttura aziendale e
delle attività, Connessioni ha riunito, identifi cando sotto un unico marchio, tutti i suoi
prodotti: dalla rivista, ai servizi on-line, agli eventi di comunicazione.
Un’evoluzione che coinvolge anche il Web: il nuovo dominio di riferimento per il sito di
Connessioni, la newsletter, le caselle di posta elettronica e le future iniziative è da oggi
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da Connessioni, e questa volta è il turno del marchio.
In linea con il rinnovamento e ampliamento della nostra struttura aziendale e delle
sue attività, da gennaio sono stati riuniti sotto lo stesso marchio tutti i nostri prodotti
e iniziative, per una completa identità tra l’azienda e i suoi strumenti. Connessioni
quindi sarà l’unico marchio sotto il quale si svilupperanno la rivista, le attività on-line,
gli eventi, le iniziative di comunicazione. Di conseguenza anche il sito di Connessioni,
la newsletter e le caselle di posta elettronica hanno ormai lo stesso dominio:
www.connessioni.biz.
Appuntatevi dunque le nostre nuove e-mail, ci farà piacere avere sempre un migliore
e più profi cuo scambio con tutti voi, lettori e partner, per rendervi partecipi delle
attività future e naturalmente conoscere anche le vostre: [email protected],
per le attività editoriali, e [email protected] per le informazioni.
In questo numero inauguriamo anche una nuova rubrica della rivista, che si
chiamerà Incontri. La storia delle aziende e delle persone che le hanno fondate
e sviluppate, le loro strategie e visioni sul futuro sono spesso un barometro
interessante sull’andamento, evoluzione e prospettive del nostro mercato. Questa
rubrica è dunque dedicata a loro, per conoscerle meglio e offrire qualche spunto
ai professionisti, che con loro, i loro prodotti e i loro progetti si confrontano
quotidianamente. Ecco quindi il primo Incontro sui temi del cinema digitale e del
video, in compagnia di Christie.
Dal 1 al 3 gennaio, ormai è una data nell’agenda di tutti gli operatori del settore, avrà
luogo l’edizione 2011 della fi era ISE - Integrated Systems Europe ad Amstredam. È
la manifestazione di riferimento per il nostro mercato, dove si possono vedere tutte
le novità di prodotto e le tendenze dell’anno appena iniziato, e anche durante questa
edizione rinnoveremo il nostro impegno come operatori della comunicazione per
tenervi al corrente su prodotti, tecnologie, persone ed eventi. Facendo da tramite tra
la realtà italiana e quella internazionale che parteciperà alla manifestazione.
Dal punto di vista editoriale, oltre alla preview che potete leggere in questo numero
con informazioni e anticipazioni, durante ISE produrremo come già l’anno scorso
un daily di informazione quotidiana dalla fi era, Connect speciale ISE, che conterrà
la cronaca di quanto avverrà nei tre, sicuramente frenetici e interessantissimi,
giorni di attività. Dopo ISE, invece, su Connessioni potrete leggere il reportage, con
informazioni, tendenze e rifl essioni sull’edizione appena conclusa.
Ma soprattutto quest’anno Connessioni sarà presente con un suo spazio che
dedicherà e metterà a disposizione degli italiani in fi era, visitatori ed espositori. Un
luogo dove incontrarsi, stringere contatti e rinsaldare gli esistenti, dove parlare di
innovazione e mercato, di cultura di settore e di futuro.
Vi aspettiamo quindi al CIT, la Casa dell’Integrazione Tecnologica, la casa degli
Italiani a ISE.
Anc
ora
qual
che
novità
Chiara Benedettini
Direttore editoriale
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Tecnologia e tendenze nel mondo del Building & Home Automation
Anno 6
Numero 27
febbraio
2011
>6Preview ISE
Anticipazioni da ISETendenze, tecnologie, novità
della prossima edizione
>18Soluzioni
Cultura distribuitaLe nuove aule del
Complesso Didattico e di
Ricerca universitaria di Firenze
>32Soluzioni
Shanghai Expo 2010La regione Marche e le Winx
al padiglione italiano
>28Soluzioni
Il teatro virtuale dell’università
di MilanoStereoscopia per la ricerca
>1 Editoriale
>60 Appuntamenti
Dal Mondo
>72 Training Spinetix
>73 News dal mondo
>74 News
>80inserzionisti/az. citate
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>36Soluzioni
Realtà virtuale e medicale
Videoproiezione per la salute
>40Incontri
ChristieDalla pellicola al 3D, dai chip
DLP ai canvas digitali
>46Vox technologica
HDBaseTIl presunto killer dello
standard HDMI?
>52Vox technologica
Soluzioni in telemedicina
Prodotti e progetti del
mercato italiano
>56Pillole
Misurazione mobileLa frontiera del mobile web
>62Dal Mondo
IS RussiaTendenze e prospettive
dall'Est europeo
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6 febbraio ‘11 • n. 27
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ISE Preview
Anticipazioni da ISE Integrated Systems EuropeTendenze, tecnologie e novità della prossima edizioneTra pochi giorni ISE aprirà i battenti: per programmare al meglio la visita, o per prendere la decisione di andarci, ecco alcune informazioni sull’edizione 2011, completate da un’intervista al management della manifestazione, con anticipazioni e rifl essioni, e da alcune anteprime di prodotto
Chiara Benedettini e Marino Petrelli
Anche quest’anno occhi puntati sull’ISE, Integrated System Europe, la più
importante manifestazione fi eristica del settore dell’integrazione di sistemi
che si svolgerà, come ormai dal 2006, ai padiglioni espositivi del RAI Centre di
Amsterdam dal 1 al 3 febbraio 2011. Una location non estranea al successo della
manifestazione: comoda per spazi e logistica, che offre strutture ricettive per tutte le
tasche e necessità, in una città interessante, cosmopolita, moderna, ma anche bella e
affascinante.
ISE è organizzata dalle due maggiori associazioni di settore a livello mondiale, che
si affi ancano in questo progetto completando così il panorama dell’integrazione di
sistemi: CEDIA, Custom Electronic Design & Installation Association, che riunisce aziende e professionisti
del settore system integration residenziale, e InfoComm International, più legata a quello dell’audio video
professionale. La fi era è dedicata agli operatori professionali, dai system integrator, ai progettisti, agli
installatori, ma anche designer e architetti, gestori di locali e di alberghi… a tutti coloro che in qualche modo
legano la propria attività a questo ambito.
La passata edizione, che ha presentato diverse proposte legate al crescente business del digital signage (la
seconda edizione del DOOH – Digital Out Of Home - Conference, e un’area espositiva dedicata) ha registrato
un incremento di visite superiore al 20% rispetto al 2009, con quasi 12 mila utenti pre-registrati, e ha superato
le 28 mila presenze. Un ISE che per il 2011 si prevede ancora più frequentato, anche in virtù delle tante
iniziative in fase di preparazione, e gli espositori saranno oltre 700: ormai è qui che vengono presentati i nuovi
prodotti e soluzioni dalle aziende del mercato, sia piccole che multinazionali. Come sanno bene i nostri lettori,
un’occasione imperdibile per vedere le novità e saggiare le tendenze per l’anno appena iniziato.
Ultima nota, crediamo utile per coloro che l’ultimo giorno di fi era corrono per cercare di concludere il
programma di incontri e visite che si erano proposti, quest’anno la manifestazione rimarrà aperta fi no alle
18.00 anche l’ultimo giorno (gli altri anni solo fi no alle 16.00).
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8 febbraio ‘11 • n. 27
ISE Preview
Nuovi padiglioni e aree di interesse
La visita a ISE 2010 ci aveva stimolato una rifl essione: se in Italia il modello
fi eristico sembra essere alla ricerca di nuovi spunti e modalità (con un
proliferare di fuori salone ed eventi esterni, e di roadshow per la mancanza
di occasioni espositive di settore), ISE continua a essere una fi era nel senso
più classico del termine: imperdibile per vedere i nuovi prodotti e tendenze
tecnologiche, e per partecipare a momenti di formazione e incontro. E, pur
nel segno dell’evoluzione e spingendo ulteriormente sul pedale della cultura
e dei corsi, rimane fedele alla sua vocazione: un enorme spazio da visitare
per andare a caccia di novità, armati di scarpe comode. Eh sì, perché
ISE sta crescendo ancora in termini di spazi, e quest’anno avrà due nuovi
padiglioni a disposizione (anche grazie alla ristrutturazione e completamento
delle strutture del RAI), il 6 e il 9, “per dare spazio a richieste di stand di
metratura maggiore e per assecondare quelle dei nuovi espositori”, come
ha dichiarato Mike Blackman, Managing Director della manifestazione.
Il padiglione 6, inoltre, sarà dedicato prevalentemente alle aziende
dell’audio, fi no all’anno scorso dislocate in maniera discontinua negli spazi;
riconfermata, e ampliata, anche l’area digital signage (padiglione 10) dove
si svolgerà anche la consueta visita guidata alle aziende che operano in
questo ambito.
Prima di tutto, la cultura di settore
Ricco, come sempre, il programma delle conferenze: un’occasione per
ampliare le proprie conoscenze ma anche per incontri e confronti tra
colleghi.
Per operatori e interessati al digital signage, e strategicamente previsto
per il 31 gennaio, il meeting “Digital Signage Conference” (DiSCO)
sostituirà, per nome e approccio, la Digital Out Of Home Conference degli
anni passati: andando maggiormente incontro agli interessi dei system
integrator e installatori; gli interventi si propongono di offrire spunti in merito
all’interazione nel ds con dispositivi mobili e interattività, di fare il punto sul
ROI (Return Of Investment), defi nire i numeri del mercato e le possibilità
di crescita, ridurre il TCO (Total Costo Of Ownership) a carico degli utenti
fi nali. È gestito da Invidis Consulting e sponsorizzato dall’associazione
di categoria Ovab Europa. Dopo la mattinata comune, DiSCO prevede
due programmi paralleli: il primo, “business & strategy”, proporrà
alcune presentazioni di realtà chiave del settore in merito a tecnologie,
progettazione di sistemi, creazione di contenuti, il secondo è dedicato alle
best practices, con vari case study ed esempi di applicazioni. Maggiori info
sul sito: www.disco-europe.org
Il fi tto calendario previsto di seminari è poi suddiviso tra incontri gratuiti a
cura delle aziende espositrici (come ad esempio il “DM certifi ed designer”
Mike Blackman, Managing Director ISE
Sopra: due immagini di ISE 2010
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ISE Preview
di Crestron, per apprendere tutti i segreti del suo Media System, oppure “Journey into listening” di d&b
audiotechnik, nuovo espositore a ISE) e sessioni, la maggior parte a pagamento, tenute da CEDIA e InfoComm.
Con tempi variabili (si va dall’ora all’intera giornata per quelli più complessi), avranno luogo seminari di tipo
tecnico, come “Fiber Optics AV: not just for hi-end system” (InfoComm) o “IP for Integrators” (CEDIA), ma anche
di metodo, ovvero che intendono offrire agli ascoltatori supporto nelle strategie di business o per lo sviluppo
aziendale; un esempio è “Building a functional organisation” tenuto da Utz Baldwin di CEDIA. A chiudere il
secondo giorno, l’atteso dibattito sullo sviluppo dello standard IEEE 802.1 Audio Video Bridging (AVB) e come
infl uenzerà il settore A/V. Per il 3 febbraio, segnaliamo le sessioni di esami per il CEDIA EST2, la certifi cazione di
base per la progettazione in ambito residenziale.
Il 31 gennaio, invece, sarà interamente dedicato al Visual Communications Summit, presentato da Wainhouse
Research e InfoComm, dedicato alle tecnologie e tendenze per l’anno a venire, oltre che prodotti e servizi
nell’ambito della comunicazione visiva, un classico della formazione InfoComm in USA ora accessibile a ISE.
ISE 2011… la parola agli organizzatori
In dicembre, durante IS Russia a Mosca, abbiamo incontrato Mike Blackman e Dan Goldstein, PR/Press
Manager di ISE, davvero una bella occasione per un’intervista sull’edizione 2011 di ISE: novità e tendenze, ma
anche qualche rifl essione sul “modello fi era” e sulle molte, cangianti sfaccettature del mercato europeo.
C – Quali sono i settori in crescita a ISE 2011?
Mike Blackman - Quello residenziale, e avremo anche più audio pro: questo settore è cresciuto molto, con
marchi importanti in passato non presenti e che in questa edizione lo saranno… anzi, ne mancano pochi se
guardiamo al totale del mercato, cosa per noi davvero incoraggiante. Inoltre, molti produttori hanno pianifi cato
il lancio europeo delle novità in occasione di ISE, vi garantiamo che vedrete prodotti mai visti prima. ISE sta
diventando davvero l’appuntamento dell’anno.
Connessioni a ISE
Proprio l’integrazione di sistemi è l’ambito di elezione di tutte le attività, editoriali e non, di Connessioni: ovvio
quindi che ISE rappresenti un momento fondamentale nell’arco dell’anno, nel quale rinnovare l’impegno per
fare da tramite con il mercato italiano, offrendo aggiornamenti, informazioni, momenti di incontro tra gli operatori.
Per quanto riguarda le attività redazionali, Connessioni ha studiato un percorso che coinvolge tutti i suoi prodotti: dopo la
preview che state leggendo, il nostro staff, come l’anno scorso, sarà impegnato durante i giorni di fi era con Connect speciale
ISE, il giornalino in formato elettronico in cinque edizioni (dal giorno precedente a quello successivo alla fi era) prodotto sul
posto e in tempo reale, su novità, eventi e persone della manifestazione; il reportage su Connessioni di marzo sarà invece il
momento delle interviste a espositori e visitatori, per fare il punto sulle tendenze in atto e le prospettive per il 2011. Connessioni
è inoltre media partner di ISE da tre edizioni.
Ed è proprio frequentando la fi era che ci siamo resi conto dell’importante aumento di visitatori ed espositori italiani, tanto
importante da portarci a pensare che fosse arrivato il giusto momento per creare uno spazio di condivisione e dialogo per la
comunità degli italiani presenti in fi era. Un luogo dedicato all’aggregazione, al mettere in comune le idee, alla comunicazione,
dove confrontarsi e parlare di tecnologia, innovazione e mercato. Un luogo dove incontrare la stampa (Connessioni avrà qui la
sua redazione) e le istituzioni, e dove fare cultura insieme agli altri attori del mercato, nazionali e internazional.
Veniteci a trovare a CIT, casa dell’Integrazione Tecnologica, la casa degli italiani a ISE.
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ISE Preview
C - Nella passata edizione il digital signage è stato molto presente, e nella prossima?
MB - Anche il ds è cresciuto molto in fi era: l’anno scorso con Invidis abbiamo organizzato DOOH Conference,
oggi DiSCO. Un cambio di nome che signifi ca anche una variazione di impostazione: in passato abbiamo
cercato di interessare e richiamare le agenzie di pubblicità, quindi possibili acquirenti per il ds, poi però abbiamo
capito che i system integrator erano rimasti esclusi, perché non c’erano contenuti focalizzati sui loro interessi.
Contenuti che abbiamo previsto per il 2011.
Il digital signage è cresciuto, e occuperà tutta la Hall 12 e oltre la metà della Hall 10, ma troverete tecnologie
dedicate anche in altre aree: per esempio i sistemi outdoor e i ledwall ecc. sono nella Hall 11 e 1.
C – Oggi le fi ere servono per vedere i prodotti e incontrarsi, mentre il business si svilupperà solo
successivamente…
MB – È la natura del business in ambito professionale: i visitatori vengono a informarsi, a cercare soluzioni per
un progetto particolare o idee per promuovere i prodotti o fare offerte di progetti. Hanno bisogno prima di tutto
di conoscere, capire il prodotto e il prezzo. Qui non si parla di decisioni da qualche centinaia di euro, è logico
che ci sia bisogno di capire e ponderare, e ISE è il luogo chiave dove prendere il primo contatto.
Dan Goldstein - L’Europa è un mercato molto frammentato, ed è necessario avere il giusto canale di
distribuzione in ciascun territorio per ottenere risultati: man mano che l’industria AV cresce, penso che vedremo
InAVation Awards, pronti alla premiazione
Come ogni anno durante ISE, la rivista inglese InAVate organizzerà gli InAVation
Awards, attribuiti durante una serata di gala (2 febbraio) a prodotti e progetti di
maggior interesse e innovazione. Ne abbiamo parlato con Chris Fitzsimmons,
Redattore capo della pubblicazione:
CF - Ogni anno introduciamo un cambiamento o qualcosa di nuovo per rispondere al mercato, e quest’anno la novità è stata
dedicarsi solo a categorie di area business commercial, ovvero quella nella quale siamo più esperti e alla quale i nostri lettori
sono interessati, lasciando fuori quelle di ambito residenziale. Poi abbiamo meno categorie, solo nove, per circa 110-120
candidature.
C - Come è composta la giuria?
CF - Abbiamo un bel mix, che rappresenta tutto lo spettro dell’AV: consulenti, giornalisti, tecnici.
Tra gli altri vorrei citare Dan Goldstein PR/Press Manager ISE, Thomas Hülsmann, vincitore l’anno scorso del premio come
consulente dell’anno, John Sykes di Ovab Arup, Oliver Schweder di Invidis, il gruppo di consulenza dedicato al digital signage,
Adrian Cotteril Editor in Chief di Daily DOOH.
C - Per la cerimonia cosa state preparando?
CF – Già l’anno scorso la cerimonia ha avuto luogo durante ISE (non più la sera subito precedente l’inaugurazione) per
incentivare la presenza anche dei professionisti che visitano ISE: non tutti arrivano già ad Amsterdam dalla sera prima. Il format
sarà simile al 2010: stessa location, il RAI lounge, molto informale e rilassato, e appuntamento alle 18, alla chiusura della fi era,
per fi nire in tempo per chi ha impegni serali di lavoro.
www.inavationawardsonthenet.net
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ISE Preview
sempre più produttori alla ricerca del miglior partner di canale
per ciascun paese europeo. Noi attraiamo praticamente tutti i
distributori-chiave europei, dal Nord Africa al Middle East all’Europa
centrale, e a ISE è facile trovare i giusti contatti anche per le
distribuzioni.
Il nostro slogan quest’anno è “tutte le connessioni di cui hai
bisogno” (All the connections you need), un pò come Connessioni:
signifi ca la connessione fi sica, quella fra gli oggetti della tecnologia
per integrare i sistemi, ma anche quella del business, le persone e le
aziende che c’è bisogno di conoscere per arrivare al mercato.
Mike ha ragione, ISE non è una fi era dove si compera in loco:
ciascun progetto è diverso dall’altro, e i visitatori si guardano
intorno con approccio aperto alla ricerca della soluzione giusta per
un progetto preciso, e penso sia per questo che i distributori più
importanti vengono a ISE.
C – Cosa pensate dei roadshow? Sono utili per anticipare, sostenere
una fi era?
MB - Per anni abbiamo organizzato roadshow, con successo per i produttori che vi hanno partecipato. Gli stessi
produttori, associati InfoComm, ci hanno però chiesto, negli ultimi 24-18 mesi, di fare una pausa per via del clima
economico, preferendo investire in altri progetti. Però ultimamente siamo stati coinvolti per rivedere il concept dei
road show e rilanciarli, quindi stiamo considerando come, dove e quando farne.
C – Dato il vostro lavoro, avete una visione ampia sulla realtà europea… secondo voi quali sono stati i paesi che
hanno sofferto di più e quelli emergenti l’anno scorso, e quelli che saranno in crescita l’anno prossimo?
MB - Si vede già dalla situazione del mercato del lavoro ed economica: alcuni paesi dell’Eurozona, come Grecia,
Irlanda e Spagna, stanno faticando, e l’Inghilterra soffrirà un po’ nel settore educational. Certo c’è sempre un minimo
di delay tra lo sviluppo dei progetti, le delibere di spesa e le realizzazioni, ma è questo il feedback che abbiamo avuto
dai system integrator nel mondo. Ci aspettiamo che la Germania cresca sul fronte manifatturiero, mentre è la Russia
a salire ancora, sta risorgendo, i progetti sono stati tutti recuperati, quindi sarà un mercato in crescita, ma penso che
anche altri faranno bene.
DG - Sì, l’Irlanda è un caso a sé perché il settore costruzioni è stato molto sopravvalutato, creando speculazione e
indebolimento. Fortunatamente per la nostra industria, la nostra audience è molto versatile: se alcune aziende hanno
lavorato fi no a poco tempo fa in ambito residenziale, queste sono perfettamente in grado di reinventarsi e cambiare
settore, focalizzandosi in altri ambiti.
Inoltre, il settore in alcuni casi ha benefi ciato degli aiuti governativi anticrisi: istruzione, salute… tutti ambiti perfetti
per l’audio video. Senza dimenticare le possibili nuove applicazioni per il settore: visual communication, digital
advertising… aree molto diverse.
Il nostro settore è comunque ben avviato e robusto, e lo testimonia sia l’aumento degli espositori a ISE, sia il fatto
che, benché alcune aziende abbiano dovuto affrontare ristrutturazioni o contrazioni delle strutture, in pochissime
abbiano chiuso i battenti.
Anticipazioni e preview
Ogni anno a ISE vengono presentati un gran numero di nuovi prodotti e tecnologie… ecco qualche anticipazione.
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12 febbraio ‘11 • n. 27
ISE Preview
Analog Way Di-VentiX II ed Eikos
Due novità, tra le altre, per i mixer/switcher video Analog Way che verranno presentati a ISE 2011. Eikos è
un mixer multi layer, switcher e scaler indirizzato, per caratteristiche tecniche, agli ambiti rental e staging e
all’integrazione di sistemi in contesti avanzati. Può accogliere un massimo di 12 sorgenti in entrata, di cui
quattro SDI e due DVI-D. L’elaborazione è al 100% digitale, con la possibilità di produrre in uscita segnale
digitale o analogico (DVI o VGA RGBHV) simultaneamente, in molti formati diversi, dall’HDTV al Computer 2K.
Sono previste tre modalità operative: Multi Layer Mixer, 12 by 2 Seamless Native Matrix Mixer e QuadraVision. In
modalità multi-layer, Eikos è in grado di visualizzare fi no a sei layer, di cui tre sorgenti live, un frame e due loghi.
Inoltre si possono visualizzare fi no a due picture in picture su uno sfondo di immagini live, oppure tre PIP su uno
sfondo statico. I layer Live sono customizzabili con diversi attributi (bordi, movimenti,
zoom, cut, fade, wipe, slide...), ed è presente un ricco assortimento di effetti per le
transizioni. Un’uscita va in preview, l’altra per l’audience; in modalità Still Mosaic Full
Preview il display mostra un’immagine fi ssa per ciascuna delle 12 sorgenti coinvolte.
In modalità Seamless Native Matrix Eikos si comporta come una matrice scaler 12x2
nativa true seamless switching. Lo switching tra le 12 sorgenti può avvenire come
cut o fade e si può sincronizzare alle due uscite. Possibilità di visualizzare due PIP
su uno sfondo statico, e di “specchiare” uno dei PIP sulla seconda uscita. Infi ne la
modalità QuadraVision permette di visualizzare quattro computer o sorgenti video
sull’uscita Main, con quattro preset per le caratteristiche delle fi nestre, ed effetti di
transizione. Eikos possiede una memoria non volatile, connessioni Ethernet LAN ed
RS232 (per update e memorizzazione dati), switcher audio stereo integrato con 12
ingressi (8 analogici e 4 SDI embedded) e due uscite. L’uscita video supporta diversi
formati SD o HDTV, può essere usata per registrare live e con qualsiasi cablaggio.
Controllo da pannello, da software (incluso), via console Orchestra, RK-300 e TRK-
800. Versione light per progetti meno complessi: Eikos LE.
Sempre nell’ambito dei mixer/scaler/switcher multi layer, Di-VentiX II offre ingressi
e uscite universali digitali e analogici, elaborazione digitale full HD, effetti live e tre
modalità operative: Multi Layer Mixer, Stand alone Embedded Edge Blending e 8 by
2 Seamless Sync Matrix. In Multi Layer il mixer utilizza un’uscita come preview (sulla quale si può visualizzare in
maniera completa i materiali in uscita Main) e una per l’audience, con visualizzazione di fi no a sette layer (4 da
sorgenti live, customizzabili, un frame, un logo e una maschera). Di-VentiX II in modalità Sync Matrix offre una
matrice 8x2 true seamless switching (cut/fade, sincronizzazione con le due uscite). In modalità Embedded Edge
Blending entrambe le uscite vengono utilizzate come Main per altrettanti proiettori in orizzontale o verticale,
su uno schermo unico (edge blending). Le funzioni sono le stesse della modalità Multi Layer Mixer, ma come
preview è possibile utilizzare l’uscita opzionale Video Out. Le caratteristiche di connessione mantengono la
fi losofi a descritta per Eikos. Si possono linkare più Si-VentiX II per l’edge blending multi screen, con Cross
Blender II (incluso), per fi no a 16 proiettori in orizzontale o verticale. Di-VentiX II viene proposto da Analog Way
come mixer/switcher per presentazioni AV, semplice da usare e adatto anche per rental e staging.
www.analogway.com
Contatto per l’Italia: [email protected]
Il mixer/scaler/switcher multi layer Di-VentiX II
Il mixer multi layer Eikos
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ISE Preview
Spinetix e Voome Networks
Voome Networks, azienda di Brugherio specializzata in prodotti e servizi per la videocomunicazione out-of-
home in diversi ambiti, sarà presente all’ISE di Amsterdam presso lo stand della svizzera SpinetiX, con la quale
ha confermato per il 2011 l’accordo di distribuzione per l’Italia. La distribuzione dei prodotti Spinetix (ma anche
LG Electronics e 3M, sempre partner di Voome Networks) avviene in Italia tramite il marchio Avstore e riguarda
l’Hyper Media Player HMP-200 (modello che succede al primo HMP-100, affi ancandolo con prestazioni
superiori) e il nuovo software Fusion disponibile a bordo del player HMP-200, oltre che del player HMP-100 e
del software di gestione HMD (Hyper Media Director). Il rapporto tra Voome Networks e SpinetiX (come per gli
altri partner citati) non si limita a un semplice accordo di distribuzione,
ma comprende l’integrazione dei prodotti all’interno di soluzioni mirate
sulle possibili esigenze della clientela. Tra queste, Voome 4 Retail
è una piattaforma studiata da Voome Networks per la gestione della
videocomunicazione nel punti di vendita, palestre o centri estetici; Voome
4 Corporate si rivolge invece ad aziende e grandi edifi ci con presenza di
pubblico. Entrambe si basano su hardware SpinetiX integrando diversi
dispositivi, includono una serie di applicazioni leggere installate su un server
e sono scalabili. La presenza di personale Voome Networks a ISE, quindi,
servirà da supporto ai visitatori italiani nell’illustrare le caratteristiche dei
prodotti e le possibili soluzioni per le specifi che esigenze.
SpinetiX HMP-200 ripropone con prestazioni superiori le caratteristiche
del primo e innovativo HMP-100, dispositivo non-PC dedicato per la
distribuzione di contenuti audio, video, grafi ci, informativi ecc., compatto,
semplice da integrare e parco nei consumi. HMP-200 incorpora il nuovo
software SpinetiX Fusion per la visualizzazione di contenuti Full HD
(1.080p, da 25 a 60 Hz), realizzazione di videowall di qualsiasi dimensione
e forma, oppure allestimento di chioschi interattivi e touch screen. Il
software è di formato aperto, senza licenze periodiche da pagare e con
la possibilità di integrare da subito e con facilità dispositivi e software di
terze parti. L’architettura non-PC protegge HMP-200 dai virus e lo rende
un dispositivo più mirato alle funzioni richieste, che utilizza tutte le risorse
per le funzioni richieste, con maggior effi cienza e un ridotto consumo:
7W a piene funzioni. Per lo stesso motivo, non ha parti meccaniche soggette a rotture, quindi SpinetiX riesce a
offrire una garanzia a vita. Espandibile via USB, fornito di memoria interna, connessione RS-232 e modem 3G. Il
software Fusion già installato nel player permette di pubblicare materiali di formati molto diversi da subito, senza
bisogno di altri software, in contesti medio-piccoli. L’applicazione è intuitiva, utilizza la modalità drag&drop, e
non richiede nemmeno l’installazione sul proprio PC: via web, basta collegare il player per caricare i contenuti
da qualsiasi computer (cross platform). Compatibile con formati video, immagine, testo, streaming, feed rss, xls,
csv, xml, consente di creare la propria playlist e stabilirne la messa in onda nel tempo, confi gurare il network
(defi nendo un player master) e l’aggiornamento del fi rmware avviene in maniera automatica. SpinetiX mette a
disposizione sul proprio sito template, slide e varie risorse utili per migliorare il proprio palinsesto. SI tratta quindi
di una soluzione all-in-one mirata su contesti medio-piccoli.
www.spinetix.com www.voome.it www.avstore.tv
un’applicazione di monitor con immagini sincronizzate,
realizzata da Voome con i player Spinetix
Il nuovo Media Player HMP-200 di Spinetix ora anche in full HD:
sempre piccolo e compatto
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14 febbraio ‘11 • n. 27
ISE Preview
Riedel
Anche il noto marchio Riedel, tra i più importanti marchi legati al mondo dei
sistemi di comunicazioni su rame, fi bra e wireless, ha scelto il 2011 per segnare la
sua prima presenza all’ISE.
Negli ultimi anni, i sistemi Riedel hanno visto crescere in maniera signifi cativa
il loro utilizzo nel grande mondo delle installazioni fi sse: i consolidati sistemi di
comunicazione Artist e Performer sono già da tempo parte integrante della vita
produttiva di molti studi televisivi e di teatri.
Nell’imminente edizione di ISE, nello stand di Riedel l’accento sarà posto su
due sistemi, tra i più giovani presenti nel catalogo del produttore tedesco, e già
protagonisti di importanti installazioni. RockNet è il primo di questi. Si tratta di
un network per il trasporto di audio e dati su infrastruttura CATt.5 o fi bra, con
caratteristiche di grande affi dabilità e versatilità, completamente integrabile con
console digitali di diversi produttori. Mentre il secondo sistema, MediorNet, è un
innovativo network in fi bra ottica rivolto al trasporto e al processamento di segnali
video (fi no a 32 x 32 segnali 720p/1080i), audio, intercom e dati.
www.riedel.net
Distribuito in Italia da Molpass, www.molpass.com
d&b audiotechnik serie White
d&b audiotechnik lancerà a ISE la nuova gamma di diffusori White, rivolta agli integratori per installazioni nei
contesti più diversi. I modelli dalle dimensioni più compatte, appartenenti alla xS-Series, sono progettati per
tutte le applicazioni nelle quali il contributo audio serve ad animare il pubblico, come hotel, bar, ristoranti,
outlet, negozi e boutique. I diffusori della gamma White dalle dimensioni maggiori sono, invece, destinati a
luoghi più ampi nei quali l’audio riveste un’importanza centrale: per esempio cinema, o luoghi pubblici. La serie
dalle prestazioni più importanti, la xA-Series, mira invece alle installazioni all’interno di arene sportive, spazi
multifunzione o in esterno.
Le novità d&b audiotechnik verranno presentate ai visitatori della fi era attraverso due sessioni dimostrative:
la prima, sarà un viaggio nell’ascolto, “Journey into listening”, programmato per martedì 1 febbraio alle 13 e
alle 16,30, mercoledì 2 febbraio alle ore 10, alle 13 e alle 16,30, infi ne giovedì 3 febbraio alle 10 e alle 14,45.
La seconda sessione invece è un viaggio nel reame dell’integrazione attraverso tre contesti differenti risolti
attraverso il d&b Remote network: l’accesso a scenari preimpostati tramite PLC integrato, grazie al quale lo
spazio si “trasforma” alla semplice pressione di un tasto per accogliere una cena, un club o una discoteca;
poi l’integrazione in un sistema di ”show controll”, e infi ne l’importantissima integrazione con i sistemi di
evacuazione, dove è molto importante che ciò che si sente sia ciò che davvero serve sentire. Il “Viaggio
nell’integrazione” è programmato per il 1 febbraio alle 14,45, il 2 febbraio alle 11,45 e alle 14,45, e il 3 febbraio
alle 11,45 e alle 13,00. Per verifi care orari e location, e consultare l’intero calendario delle demo d&b, visitate il
sito all’indirizzo: www.dbaudio.com/sitegeist/calendar
www.dbaudio.com
www.democracyforlisteners.com
Distribuito in Italia da Molpass, www.molpass.com
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16 febbraio ‘11 • n. 27
ISE Preview
Projectiondesign per il corporate
Con la sua presenza a ISE 2011 il produttore
norvegese projectiondesign intende focalizzarsi
sulle applicazioni corporate, di comando e controllo,
caratterizzate dalla necessità di prodotti fl essibili
per l’installazione. Dopo gli importanti lanci di nuovi
prodotti avvenuti lo scorso anno, tra cui il proiettore
FR12 Remote Light Source, un vero salto di paradigma
grazie alla possibilità di dislocare il corpo lampada
rispetto all’ottica, quest’anno projectiondesing
presenterà appunto FR12 integrato con la ErgoDesk
Multifunctional Industrial Workstation, console
confi gurabile per control room realizzata dall’azienda specializzata Suveren Rørmøbelfabrikk AS. In mostra
anche il proiettore DLP F35 con risoluzione WQXGA (2.560x1.600p), proiettori con fonti luce LED a stato solido,
proiettori 3D. In programma, inoltre, una serie di seminari di formazione nell’ambito dell’offerta di InfoComm,
approvati per il rinnovo della certifi cazione professionale internazionale CTS. Temi: la tecnologia 3D di base e
avanzata, colour matching e calibrazione colore.
www.projectiondesign.com Distribuito in Italia da AGMultivision, www.agmultivision.it
Christie a ISE con luci e videoproiezione
Tante novità per Christie in esposizione all’ISE, tra cui i proiettori DHD670-E e DWU670-E,
Mirage WU7K-M, proiettori 4K per il cinema, sei nuovi modelli per il 3D e la nuova serie Nitro
Solutions digital luminaries. Partiamo da questa: si tratta di alcune piattaforme motorizzate
adatte ad accogliere sia apparecchi per l’illuminazione che videoproiettori fi no a 20.000 Ansi
Lumen, unendo le caratteristiche di mobilità della luce a quelle delle proiezioni. Nitro Solutions
si rivolge alle proiezioni su grandi superfi ci irregolari, come gli edifi ci, all’ambito architetturale,
parchi a tema ed eventi live, con la possibilità di posizionare le macchine a terra oppure
sulle truss. La serie infatti prevede due opzioni per il sostegno mobile: a braccio singolo, per
proiettori più piccoli da 5.700 a 15.000 ANSI Lumen, e a due bracci, per proiettori da 12.000
a 20.000 ANSI Lumen. Proprio come per l’illuminazione, è previsto il controllo DMX512 e
l’attacco quick lock. Offerto con tre anni di garanzia e supporto Christie.
I sei nuovi modelli 3D DLP compatti sono equipaggiati con un’ampia dotazione di
connessioni, per accogliere segnali 3D di formati diversi, dal Blu-ray alla PS3 alle specifi che
3D dell’HDMI v1.4a, un processore immagine a doppio ingresso, Christie Twist per l’edge blending e il warping,
lenti progettate specifi camente. Gli ambiti ai quali Christie mira con questi apparecchi sono, oltre ai classici del
3D quali home entertainment, museale, education, rental e staging, il mondo corporate e conference, grandi
eventi. La serie di cui fanno parte è la Mirage M, i modelli sono DS+6K-M, DS+10K-M, HD6K-M, HD10K-M,
WU7K-M e WU12K-M con risoluzioni SXGA+ (4:3), HD (16:9) e WUXGA (16:10). Christie rende disponibile un
upgrade 3D per chi possiede un proiettore Mirage DLS hi-end 2D.
www.christiedigital.com/emeaen
Distribuito in Italia da Ehome, www.ehomeitalia.com
FR12 Remote Light Source
Nitro Solutions per proiettori dai
12.000 ai 20.000 ANSI Lumen
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ISE Preview
3D secondo Runco
Runco lancerà la nuova serie di proiettori serie 3Dimension, due proiettori tre chip DLP che vanno ad
arricchire la serie LightStyle (modelli LS-10d ed LS10i) e due display per il 3D ultra sottili, V-50HD e V-63HD.
Per la serie 3Dimension Runco afferma di aver sviluppato una tecnologia propria e differente rispetto a quelle
in commercio, che riproduce il 3D basandosi sugli stessi principi sui quali si basa il riconoscimento della
profondità per l’uomo: si tratta dell’architettura Constant Stereoscopic Video
(CSV). Con questa soluzione, i proiettori riuscirebbero a offrire una visione 3D
priva di artefatti, o di affaticamento per lo spettatore, basandosi su occhialetti
passivi. I proiettori offrono naturalmente anche immagini tradizionali 2D.
I due nuovi proiettori per la serie LightStyle di Runco hanno risoluzione 1.080 p e
si rivolgono all’home cinema e alle sale media, nuove o da aggiornare, puntando
come segnala Runco sul rapporto favorevole qualità/prezzo, su prestazioni
superiori per la serie e su un design curato. L’estetica è stata rilevante anche nella
realizzazione dei display Vistage, pannelli 3D ready personalizzabili per adattarsi
alle esigenze di stile del cliente.
www.runco.com
Pannelli touch Extron TouchLink
Extron ha realizzato due nuovi pannelli touch screen TouchLink caratterizzati da uno schermo di maggiori
dimensioni e risoluzione: 10” e 1.024x600 pixel, per visualizzare meglio e più dettagliatamente grafi che e
controlli sofi sticati. I modelli, sviluppati espressamente su richiesta della clientela Extron, sono TLP 1000MV
e TLP 1000TV (dove TLP sta per TouchLink Touchpanel), rispettivamente per il montaggio su superfi ci
piane (pareti, leggii) o su tabletop/VESA standard, con adattatore opzionale. Entrambi sono caratterizzati
dall’attenzione all’estetica, con la cornice sottile e un look studiato per inserirsi nei contesti di stile più vari,
e dalla presenza di ricevitore twisted pair (MTP) per sorgenti S-Video o Composito su cavi Cat 5 standard.
Disponibile anche la possibilità di alimentazione direttamente dalla rete (PoE), per favorirne il posizionamento
anche in contesti dove non sia disponibile una presa per l’alimentazione, o si preferisca non utilizzarla. Entrambi
i modelli sono completamente confi gurabili tramite il software GUI Confi gurator, per utilizzare il quale non
sono richieste particolari capacità: si basa infatti su template pronti all’uso
che coprono le più frequenti occasioni di utilizzo, dalla più semplice alla
più complessa come nei sistemi multi-immagine o per le video conferenze.
Eventualmente i template sono a loro volta personalizzabili, da parte di utenti
più esigenti, sempre senza la necessità di possedere nozioni di grafi ca. I
due touch screen possono essere inseriti in sistemi che prevedano qualsiasi
modello di Extron IP Link Control Processor (per esempio, IPL 500 Control
Processor), e sono rivolti alle applicazioni audio/video nelle quali è previsto
il controllo completo e l’interattività si sistemi conferenza, display, switcher e
apparecchi di riproduzione A/V. La comunicazione tra processore e pannelli
avviene attraverso la rete Ethernet, quindi senza necessità di modifi care
completamente gli impianti preesistenti, ma con la possibilità di aggiornarli.
www.extron.com
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Cultura distribuitaLe nuove aule del Complesso Didattico e di Ricerca Universitario di Firenze
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scenari
Un problema può diventare un’opportunità… così è stato anche per il Complesso Didattico di Via Laura, dove la mancanza di un’Aula Magna di dimensioni adeguate e i vincoli architettonici hanno dato lo spunto per la creazione, tramite un’opportuna interconnessione audio e video, di una grande Aula Magna… distribuita.
Chiara Benedettini
Via Laura, a Firenze, è ben conosciuta dagli studenti: il vecchio convento, che già ospitava le Facoltà di
Giurisprudenza e Scienze Politiche, è oggi il nuovo Complesso Didattico e di Ricerca Universitario, una
struttura pensata per l’insegnamento agli studenti dell’area umanistica fi orentina.
La ristrutturazione architettonica ha avuto luogo dalla fi ne degli anni ’90, e il Complesso di Via Laura ospita
oggi 17 aule di diversa grandezza e dotazioni, distribuite sui tre piani della struttura, più un’Aula Magna; il
bando, redatto dall’ing. Guidi dello CSIAF (Centro Servizi Informatici e Informativi dell’Ateneo Fiorentino), è
stato pubblicato nel 2009, e ad aggiudicarsi i lavori per l’area degli impianti speciali è stata 3P Technologies.
L’azienda è specializzata nelle installaizoi di sistemi audio-video-multimediali, e ha ultimato i lavori a tempo di
record, in soli 50 giorni, nell’estate dello stesso anno. Il progetto preliminare è dell’architetto Francesco Pilati,
anche direttore dei lavori.
Le premesse
L’adeguamento delle strutture di Via Laura è iniziato negli anni ‘90: un intervento strutturale importante, sulla
scia del progressivo adattamento della legge sulla sicurezza (promulgata dopo il terribile incendio, nel 1983, del
Cinema Statuto di Torino) e che ha coinvolto anche le dotazioni tecnologiche dell’immobile.
Una bella struttura, quella di Via Laura, ma che purtroppo
non ha un ambiente adatto per un’Aula Magna di dimensioni
adeguate… Come spesso succede, quello che è sembrato un
ostacolo in un primo mento, è divenuto poi un’opportunità,
attuabile in questo caso attraverso le tecnologie: le sette aule
maggiori sono state messe in connessione audio e video con
l’Aula Magna, in modo da ottenerne una unica, distribuita, per
circa 1.000 posti, strutturata sui concetti di fl essibilità e pluralità
d’uso. Un’idea interessante per tutte le strutture, didattiche
e non, che hanno necessità di sale conferenza grandi ma
che non ne hanno o non possono averne per via di vincoli
architettonici o artistici.
Ma ecco dalle stesse parole dell’ing. Guidi le linee guida che
hanno orientato la stesura del capitolato per le dotazioni
tecnologiche per Via Laura: “Si desiderava ottenere un
Complesso per la didattica moderno e adeguato alle esigenze
attuali anche per le dotazioni tecnologiche, che integrasse
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20 febbraio ‘11 • n. 27
scenari
audio e video, che avesse una struttura adattabile alle diverse necessità,
collegando in rete più aule, che fosse gestibile anche da personale non
specializzato (il Complesso ha un tecnico di riferimento che si occupa
di tutte le necessità dell’edifi cio, non solo dell’audio video), utilizzabile
facilmente anche dai docenti meno “tech-friendly”. Inoltre, vi era la
necessità di un’aula centrale grande, cosa qui non possibile”.
Il progetto è stato quindi strutturato sulla base di una rete parallela a
quella informatica, su cavo CAT 5: per controllare le periferiche audio
(digitale su Cobranet) e video, gestire in maniera automatizzata i servizi, e
soprattutto scalabile e combinabile tra le varie aule. A capo di tutto, una
regia virtuale centralizzata che fa da centro stella, controllata da un PC sul
quale è caricato un software di gestione e l’applicativo Da Vinci di Biamp.
Quest’ultimo permette di confi gurare, gestire, ottimizzare l’impianto audio
strutturato tramite processori AudiaFlex: è possibile defi nire preset, gruppi
e collegamenti tra le varie aule, grazie a una programmazione oculata,
operata da 3P. Il PC della “regia virtuale” è raggiungibile da remoto da
qualsiasi computer abilitato, come infatti alle volte succede da parte del
servizio informatico di Polo dello CSIAF negli uffi ci del Rettorato di Piazza
San Marco.
Christian Pieretto di 3P Technologies, invece, ci ha esposto come le
premesse defi nite dal capitolato sono state poi messe in pratica e rese
concrete con la scelta di apparecchiature adeguate: “L’audio, in digitale,
viene trasportato su protocollo Cobranet e gestito con processori
Biamp, programmati con il software proprietario Da Vinci. Tramite la
programmazione ci è stato possibile creare dei preset di confi gurazione
audio (livelli, fi ltri ecc.) per rendere più facilmente gestibili le combinazioni di
interconnessione tra le varie aule, richiamabili con semplici click. Nell’Aula
Magna un touch Cue permette di richiamare alcune predisposizioni, funzioni
che pannelli più semplici con pulsanti espletano nelle altre aule”.
“L’impianto è strutturato in modo che una persona senza particolari
competenze possa utilizzare in autonomia le dotazioni audio e video di ogni
aula, e collegarsi alla rete dati, ma se si tratta di defi nire le connessioni tra
le aule, allora ci pensa il tecnico della struttura. Praticamente il docente,
dopo aver prenotato, anche via Internet, l’aula di interesse, segnalando
le eventuali necessità particolari, dovrà solo passare dal tecnico per
ritirare chiavi e radiomicrofono. Una volta fi nito il lavoro di installazione
e il monitoraggio nel primo periodo di attività, non siamo stati coinvolti
ulteriormente: è vero che il contratto prevede l’assistenza in caso di
guasti ma fi no a oggi non si sono verifi cate criticità”. La scelta di questa
struttura e del trasporto in digitale dell’audio hanno inoltre reso possibile
l’interfacciamento diretto con i sistemi antincendio conformi alla normativa
EN 60849: in caso di incendio i segnali audio in atto vengono chiusi per
I monitor per rendere perfettamente visibili I contenuti video nelle aule più grandi
L’ing. Guidi spiega il software della “regia virtuale”
L’inaugurazione del Complesso il 26 ottobre 2009; presenti la Preside della
Facoltà di Scienze della Formazione. Prof. Simonetta Ulivieri, e il Magnifi co
Rettore dell’Ateneo Fiorentino prof. Alberto Tesi
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scenari
normativa EN 60849: in caso di incendio i segnali audio in atto vengono chiusi per dare spazio esclusivo a
una messaggistica che guida le persone verso le uscite, e funzionante anche in caso di mancanza di corrente
elettrica. Un’attenzione particolare, anche nella collocazione delle apparecchiature, è stata posta per l’impatto
visivo, importante in un ambiente di pregio come quello di Via Laura, e come anche il capitolato prevede: per
esempio la scelta di diffusori da incasso ha ragioni funzionali, come vedremo, ma anche estetiche.
L’Aula Magna, le aule grandi (tipo X) e la saletta nell’altana, pensata prevalentemente per un uso riunione da
parte dei docenti, sono dotate sia di audio che di videoconferenza: l’audio è gestito sempre grazie ai processori
Audia, che sono stati collegati al centralino telefonico attraverso una scheda specifi ca su protocollo SIP (tra le
molte che Biamp mette a disposizione per allargare le possibilità dei suoi processori). Potenzialmente è quindi
possibile ottenere collegamenti con tutto il mondo attraverso il centralino del Complesso. Il video è invece
gestito da un’apparecchiatura specifi ca, che viene collegata di volta in volta secondo necessità nelle varie
aule, collegata alla connessione per PC. La ristrutturazione ha portato anche un adeguamento dal punto di
vista acustico: uno studio specifi co ha guidato la scelta dei materiali più adatti per il trattamento delle sale e la
defi nizione del progetto di diffusione sonora.
Il parere dell’installatore
Christian Pieretto è contitolare di 3P Technologies, l’azienda specializzata nell’installazione di sistemi audio-video-
multimedia aggiudicataria del bando per le aule di Via Laura. Ci ha lasciato qualche commento sulla scelta delle
apparecchiature per una commessa così importante, e raccontato della vera incognita del lavoro: la gestione di un cantiere nel
centro storico fi orentino nel mese d’agosto.
CP – Il progetto si basava su un’infrastruttura audio e video tecnologicamente molto evoluta e sofi sticata. La diffi coltà
era rendere indipendenti, ma allo stesso tempo “collegare” tra loro diverse sale, disposte su più piani, tenendo conto
delle problematiche delle notevoli distanze di collegamento, operando in una struttura architettonica complessa. Il cuore
dell’impianto audio è rappresentato dai processori digitali AudiaFlex, con scheda SIP e scheda di cancellazione eco
(importante per l’audio conferenza); i processori sono confi gurati a seconda della tipologia dell’aula e delle specifi che
esigenze, ma in generale sono stati utilizzati al massimo delle loro possibilità. Per il routing dei segnali audio è stato utilizzato
il protocollo Cobranet, mentre il routing dei segnali video sono state scelte piattaforme AnalogWay e Intellix. Ciascuna aula è
attrezzata con un videoproiettore Panasonic PT-FW300NTE, scelto per alcune peculiarità, quali il fi ltro autopulente, la lunga
durata della lampada, il collegamento LAN e WLAN, oltre alle prestazioni del proiettore stesso.
C – Firenze in agosto è deserta, e non è facile gestire un cantiere nel centro storico…
CP – La gara è stata bandita a metà luglio, e ci preoccupava molto il tema dell’approvvigionamento e della logistica in piena
estate. Grazie alla collaborazione di importanti partner/distributori, siamo riusciti ad ottenere le forniture nel rispetto dei tempi
prefi ssati. L’installazione è avvenuta con quattro squadre di lavoro, due si occupavano delle predisposizioni impiantistiche, due
dei cablaggi. Infi ne, le diffi coltà per raggiungere via Laura: l’approvvigionamento avveniva quotidianamente per poter utilizzare
mezzi di piccole dimensioni, e tutti i cablaggi sono stati eseguiti in loco non essendo possibile il trasporto degli armadi rack già
precablati.
Insomma, un grande sforzo organizzativo ripagato sicuramente da un grande risultato.
www.trepi.it
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22 febbraio ‘11 • n. 27
scenari
L’Aula Magna
L’Aula Magna è una elegante sala affrescata, arricchita alle pareti da
grandi scaffalature chiuse che contengono centinaia di volumi. Come
detto, non si tratta di un ambiente molto grande (circa 100 posti),
soprattutto impossibile da ampliare, per i vincoli estetici e strutturali
imposti da una location storica. Dal punto di vista tecnologico, è
stata dotata di videoproiezione, possibilità di registrazione audio
e video, audio conferenza, scenari d’uso diversi (per esempio per
conferenza e per proiezione) e predisposizione per l’assistenza tecnica
di un operatore, in casi particolari. L’aula può essere utilizzata sia in
modalità stand alone che in collegamento audio bidirezionale e video
monodirezionale con le altre aule (di tipo X, ovvero le più grandi).
In pratica può funzionare, (come anche le aule di tipo X delle quali
parleremo tra poco) sia come aula di docenza che come aula didattica
(dove avviene la ricezione); dalle aule didattiche è possibile anche
intervenire in audio nelle aule di docenza. Proprio nell’ottica dell’Aula
Magna “distribuita”.
Le apparecchiature di gestione sono posizionate in un rack: oltre ai
lettori e registratori video (DVD recorder, Blu-ray), sono presenti una
matrice di commutazione video 4x4 AV Comm Tec MTX44CA per la
gestione dei segnali locali, un processore audio AudiaFlex (equipaggiato
con scheda per l’audio conferenza), i quattro amplifi catori Apart, una
centralina di controllo per sistemi multimediali Cue IPCue Gamma.
Una telecamera riprende l’area dei relatori, e ovviamente è presente un
videoproiettore con superfi cie di proiezione posta alle spalle del tavolo
relatori.
Il tavolo dei relatori è dotato di uno sportellino a scomparsa (una
soluzione studiata dall’architetto Pilati), dove si trova la connettività:
presa VGA per PC, presa di rete, prese microfoniche. Sul tavolo sono
anche presenti quattro microfoni a pulsante e, lateralmente, il pannello
touch screen di Cue con connettività Wi-Fi per richiamare localmente
alcuni scenari d’uso della sala.
Un’attenzione particolare è stata posta per l’impianto audio, per
ottenere perfetti livelli di intelligibilità e volume, e il capitolato prevedeva
una diffusione sonora a direttività controllata, poi realizzata con diffusori
Tannoy Q-Flex; una linea di ritardo garantisce la perfetta intelligibilità
a tutte le fi le di sedute e gli 89 dB di minimo previsti sono stati
rigorosamente rispettati.
L’area del tavolo relatori è inoltre completata da alcuni monitor audio
(tarati a -12 dB rispetto alla diffusione in esterno, per non creare
disturbi e sovrapposizioni) e da due display al plasma da 42” per la
videoconferenza posti a terra, una soluzione semplice e poco invasiva.
Da sinistra: Christian Pieretto di 3P, Guidi del dello CSIAF (Centro Servizi
Informatici e Informativi dell’Ateneo Fiorentino) e Francesco Pilati, l’architetto
che progettato e seguito la ristrutturazione del complesso di via Laura
I corridoi della Facoltà di Scienze della Formazione all’interno del Complesso
Didattico e di Ricerca Universitario di Firenze
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23
scenari
Le aule di tipo X
Il Complesso didattico di Via Laura dispone di sette aule
del tipo X, ovvero grandi: mediamente si tratta di sale
di circa 18 m di lunghezza e circa 7-8 di larghezza, una
conformazione particolare ma non modifi cabile per le
solite ragioni storiche ed estetiche.
La struttura di rete le rende collegabili bidirezionalmente
per quanto riguarda il video e unidirezionalmente per
l’audio con le altre aule dello stesso tipo e con l’Aula
Magna; in pratica, una o più di esse possono essere
programmate come master e una o più come slave: si può
così diffondere l’audio anche nelle altre aule collegate, e
inviare, ma anche ricevere, segnali video. Una possibilità
molto utile in caso di lezioni particolari, proiezioni di
video o di una lectio magistralis, quando si dovranno
accogliere molti studenti, dando loro, e al relatore, la possibilità anche di vedere in contemporanea, con la
funzione di Picture-in-Picture, immagini da più sale contemporaneamente. In questo modo è possibile avere una
sensazione molto realistica di compresenza.
Le aule sono servite da un impianto audio, sempre su Cobranet, con diffusori a soffi tto di Soundtube, ad
ampio angolo di diffusione, per raggiungere uniformemente tutti gli uditori. Tuttavia, nel caso di proiezioni
video, per mantenere la verosimiglianza nella provenienza del suono in coincidenza con la proiezione delle
immagini, sono stati aggiunti due diffusori point source dietro il tavolo relatori. Nonostante le aule non abbiano
una conformazione molto adatta alla diffusione sonora (strette e lunghe, con soffi tto basso, superfi ci lisce
e grandi fi nestre), si è comunque ottenuto un buon risultato grazie al trattamento delle pareti con materiale
fonoassorbente e alla controsoffi ttatura, che impedisce le interferenze tra le aule adiacenti.
Per il video, ogni aula dispone di videoproiettore e telo da proiezione, oltre a una telecamera puntata verso l’area
Tannoy QFlex 16
QFlex è una serie di array da installazione studiata per ambienti con problematiche acustiche,
come sale conferenza, chiese, centri commerciali ecc. Il modello Qfl ex 16 offre il controllo
della direttività tramite DSP interno ed è amplifi cato con 16 fi nali; alloggia otto woofer da 3” al
neodimio, otto tweeter di titanio da 1” su guida d’onda. La diffusione rimane uniforme su tutto
il piano di ascolto, perché QFlex è in grado di creare una diffusione asimmetrica che offre livelli
simili di pressione acustica a distanze anche diverse dal diffusore. La dispersione verticale è
regolabile da 10° a 100°, quella orizzontale è di 120°. Azimuth regolabile elettronicamente nel
range ±70°, risposta in frequenza da 130 Hz a 20 kHz, massimo livello di SPL pari a 94 dB a 30 m.
Recentemente il case è stato ottimizzato per uso outdoor.
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Il panorama che si può
godere dal terrazzo antistante
all’altana, dove si trova la
piccola sala riunioni
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24 febbraio ‘11 • n. 27
scenari
relatori, per registrare la lezione oppure inviare il segnale alle altre aule. Diffi cile però poter vedere distintamente
un video a diversi metri di distanza, e per giunta se l’altezza del soffi tto è poca (circa 3 m), di conseguenza
anche la grandezza dello schermo… ecco che sono stati aggiunti, su tutta la lunghezza della sala e a distanza
cadenzata, una serie di display al plasma da 42” che rimandano i segnali video anche a coloro che sono seduti
nelle retrovie… neanche i pinocchi potranno avere scuse.
Il sistema di audio e video conferenza è esteso anche a questa tipologia di aule, con la stessa modalità diretta
tramite processore e scheda dedicata per il collegamento al centralino per l’audio, e con un device collegabile
su necessità per il video.
Sempre per rendere user friendly le aule, e per offrire autonomia di gestione ai relatori nelle funzioni di base,
ogni aula dispone di un rack con le dotazioni audio e video locali: due ricevitori per radiomicrofono, un HD
recorder, un player Blue-ray, un convertitore da VGA a video component, uno switch per la commutazione
dalla rete separata a quella parallela per i segnali audio su Cobranet e gli altri che scorrono su IP, infi ne una
Via Laura, da convento a Complesso Didattico
L’architetto Francesco Pilati è il referente che ha elaborato il progetto preliminare e ha diretto i lavori dell’ultima ristrutturazione
del Complesso di Via Laura, e ci ha raccontato la sua interessante storia:
FP – La struttura ha ospitato con ogni probabilità un convento fi no al 1866, data della soppressione demaniale e del
cambiamento della destinazione d’uso. Dopo una prima ristrutturazione degli ambienti legata alla presenza della Corte dei
Conti, successivamente negli anni 1950-51 l’immobile ha subito ulteriori importanti lavori di ampliamento e trasformazione
al momento della sua acquisizione da parte dell’Ateneo fi orentino, al fi ne di ospitare le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze
Politiche. Gli interventi furono progettati ed eseguiti dall’arch. Nello Baroni, uno dei cinque professionisti, insieme all’arch.
Michelucci, coinvolti alla fi ne degli anni ’30 anche nella costruzione dell’innovativa, per l’epoca, stazione ferroviaria cittadina.
Il progetto di Baroni per Via Laura era all’avanguardia sotto molti aspetti e in particolare per quelli audiovisivi delle aule: oltre a
progettare personalmente l’allestimento degli arredi dell’intero Complesso, Baroni, forte della sua esperienza nell’ambito delle
sale da proiezione, aveva previsto nelle aule già degli schermi convessi per correggere le proiezioni, e progettato anche le
apparecchiature per i sistemi di proiezione.
Evidentemente è una vocazione dell’immobile, l’essere all’avanguardia per i sistemi audiovisivi…
Negli anni ’90 le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche sono state trasferite alle nuove strutture del quartiere di Novoli,
e sono cominciati i lavori per rendere questo stabile il nuovo Complesso Didattico per le facoltà umanistiche. L’edifi cio,
inaugurato il 26 ottobre del 2009, oggi ospita la Facoltà di Scienze della Formazione, una sezione della Biblioteca Umanistica e
la sede del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dei Processi Culturali e Formativi.
Nonostante i vincoli storici e architettonici, è stato fatto il possibile per rendere la struttura adatta alla realtà e alle esigenze
contemporanee: dotazioni tecnologiche, automazione e risparmio energetico. Per quanto riguarda il risparmio energetico
purtroppo siamo rimasti a metà tra le ultime due direttive nazionali … ma abbiamo comunque implementato alcuni
accorgimenti: il recupero dell’aria attraverso scambiatori di calore, (l’aria esterna viene pre-riscaldata prima di essere messa
in circolo), fatto il possibile per l’isolamento, e abbiamo automatizzato uso dell’energia per illuminazione. La luce nelle aule
è proporzionale a quella che penetra dall’esterno (con sensori), e le lampade si spengono tutte dopo 20 minuti dall’orario
di chiusura, e comunque dopo 20 minuti che nell’aula non si trova più nessuno. Piccoli interventi che però nell’insieme
costituiscono un risparmio per la gestione del nostro Ateneo.
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scenari
Principali apparecchiature installate
matrice 4x4 per il video e una centralina di controllo per i segnali multimediali. Questa è stata programmata per
controllare pan e tilt della telecamera, il videoproiettore, il DVD player, la matrice per l’interconnessione delle
aule ecc. attraverso l’interfaccia utente touch screen sempre Cue, oppure tramite il recentissimo (per l’epoca
dell’installazione) Biamp Red-1. Un pannellino di comando locale su rete Ethernet semplicissimo da usare, che
permette di selezionare direttamente le varie confi gurazioni audio della sala; a questo si affi anca una semplice
pulsantiera per selezionare le sorgenti video, e passare, per esempio, dalla visualizzazione del docente a quella
del DVD.
Il tavolo dei relatori dispone di facility analoghe a quelle dell’Aula Magna: uno sportellino a scomparsa nasconde
le connessioni VGA, elettriche, microfoniche.
Le aule di tipo Y, le aule computer, l’altana
Le aule piccole (tipo Y) hanno dotazioni simili ma semplifi cate rispetto a quelle delle aule grandi: prevedono
la diffusione audio, sempre a soffi tto, e un impianto di videoproiezione; è anche qui presente il rack con le
dotazioni locali, ridotte ad amplifi catore, ricettore per radiomicrofono, matrice e le prese da tavolo per la
connettività di PC e microfono per il docente. Sono anch’esse collegate alla regia centrale, per settaggio
e programmazione, ma non sono collegate alle altre aule nella fi losofi a “dell’aula distribuita”, rimanendo
fondamentalmente stand-alone.
- 22 videoproiettori Panasonic PT-FW300NTE
- 1 videproiettore Panasonic PT-DZ6700EL
- 39 monitor plasma 42” TH-42PH11EK
- 7 telecamere dome Elmo PTC 450C
- 3 visual presenter Elmo P10
- 7 seamless switcher 4 In universaly Analog Way Quattro Vue FX
- 1 seamless switcher 8+1 ingressi universali Analog Way
OCTO-VUE-FX
- 19 lettori DVD Panasonic DVD511
- 8 registratori HDD/DVD Panasonic DMR EX89
- 6 schede PC embedded CPU 1 GHz ETX-1312C1000
- 1 matrice videocomposito 4x4 Av Comm Tech MTX44CA
- 14 distributori VGA 1:4 Av Comm Tech DA14VS
- 1 distributore VGA 1:8 Av Comm Tech DA18V
- 1 scan converter Analog Way SCAN 1600
- 14 console da incasso push tu up Extron HSA200S
- 16 kit radiomicrofono Audio Technica ATW-3141A
- 7 kit radiomicrofono Audio Technica ATW-3110A
- 7 headset PRO92cWTH
- 9 microfoni Audio Techinica U857QL
- 20 registratori CF portatili
- 7 amplifi catori audio Apart PA240P
- 7 amplifi catori audio Apart PA2120MKII
- 72 diffusori da controsoffi tto Soundtube CM500W
- 14 diffusori da parete Tannoy DI8DCW
- 2 diffusori monitor Tannoy Reveal 5A
- 8 diffusori da soffi tto/parete Penton PBC 10T
- 13 amplimixer Apart Concept 1
- 8 sistemi audio networking su Cobranet Biamp AudiaFlex CM
- 32 schede 2 In Biamp IP2
- 10 schede 2 In Biamp echo canceller
- 25 scehde 2 Out Biamp OP2
- 8 schede VoIP Biamp VoIP2
- 8 pannelli di controllo Biamp Red1
- 8 controller per sistemi multimediali Cue IPCue Gamma
- 1 controller per sistemi multimediali Cue IPCue Delta
- 7 tastiere con 8 pulsanti Keypadcue-1G
- 1 touch panel wireless 8,4” Cue Aircue 8X10
- 21 distributori/fi ltro di rete Furman M10XE
- 10 convertitori RS232-LAN Altusen SN3101
- 1 matrice RGBHV e audio 8x8 Av Comm Tech MX88RA2
- 8 switch multilayer 8 porte 10/100 HP Procurve 2600-10P
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scenari
Infi ne, il Complesso ha anche alcune aule informatiche, raggiunte però solo dalla rete dati per il collegamento dei
computer e dalla diffusione audio d’emergenza.
Il fatto che il Complesso Didattico sia in centro a Firenze, non ha ripercussioni solo sulla grandezza delle sale…
ci sono aspetti impagabili come quelli che ci siamo trovati di fronte salendo all’altana dell’edifi cio,
dalla quale si gode di una vista su tutto il centro storico. Fortunati quindi i frequentatori di questa
piccola e luminosa saletta, pensata per riunioni, videoconferenze ecc. La saletta accoglie soli 25
posti, disposti intorno a un tavolo quadrato corredato di microfoni per la ripresa per la video e audio
conferenza, e ha quattro display che servono da monitor video al centro del tavolo. Un apparecchio
per la videoconferenza completa le dotazioni.
Il tocco fi nale
Durante la nostra intervista l’architetto Pilati le ha chiamate bacheche elettroniche… ma in realtà
in Via Laura è stato installato un piccolo servizio di digital signage a profi tto degli studenti, con orari,
appuntamenti ecc. Le informazioni sono caricate su un server al quale accedono via rete le bacheche
dotate di PC embedded e browser http.
“Certo che se si facesse un servizio di bacheca esterna, non solo interna… qui è pieno di fogliolini…”
questa è stata l’idea che ci ha espresso Pilati, ovvero la possibilità di inserire i classici annunci “affi tto camera
singola” oppure “vendo testi per preparazione esame di …” in un palinsesto, magari con un piccolo fee che
possa aiutare a sostenere le sempre più vuote casse delle facoltà.
Il Complesso è anche provvisto di rete Wi-Fi con accesso tramite registrazione obbligatoria, una rete estesa due
anni fa a tutte le facoltà, su progetto CSIAF WI UNIFInet.
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approfondimenti
Teatro virtuale all’Università di MilanoLa stereoscopia per la ricercaDa aprile 2007 l’Università degli Studi di Milano dispone di un teatro virtuale per la stereoscopia, realizzato anche grazie al contributo di professori e studenti, a scopo di ricerca. Tra le tematiche affrontate, lo studio e la valutazione della realtà virtuale, l’approfondimento tecnico su come realizzare e calibrare la stereoscopia, i colori, la percezione della profondità, l’interazione tra la tecnologia e i biosegnali.
Barb
ara
Trig
ari
La stereoscopia per la
visualizzazione di qualcosa
che non si potrebbe vedere
nella realtà: solidi sviluppati
su quattro dimensioni (le tre
tradizionali più il tempo)
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29
approfondimenti
La storia del teatro virtuale dell’Università degli Studi di Milano comincia cinque anni fa, quando il prof.
Daniele Marini del Dipartimento di Informatica e Comunicazione (DICo) ha presentato il primo progetto
con richiesta di fi nanziamenti. Dopo una prima bocciatura, lo stesso progetto revisionato ha ottenuto la cifra
necessaria per far partire una procedura di gara, svoltasi regolarmente con l’individuazione del fornitore nella
società 3D (non più attiva), sotto il coordinamento dell’Ingegner Giorgio Merlani, oggi titolare di Virtual Lab.
Successivi ulteriori fi nanziamenti del progetto Virthualis (www.virthualis.org) hanno poi permesso di completare
la sala con altri importanti componenti, tra cui anche l’audio. Una volta consegnato il materiale, a gennaio del
2007, la sala è stata completata in aprile per diffi coltà organizzative, burocratiche e anche tecniche. Infatti, il
primo fi nanziamento copriva circa metà delle risorse necessarie per portare a termine il teatro virtuale, quindi
l’Università ha puntato sulle proprie forze mettendo in gioco le competenze e la disponibilità volontaria di
studenti e professori. Come racconta Merlani: “Abbiamo messo insieme un team composto da persone del
fornitore e... del fornito! È stata proprio una sfi da: il foglio in mylar dello schermo semicilindrico è sostenuto
da una struttura in legno che abbiamo montato con gli studenti dell’Università. Ci siamo occupati anche
dell’ancoraggio e del posizionamento dei proiettori, non banale, visto che dovevano trovarsi al centro dello
schermo, alle distanze e altezze giuste”.
Tecnologie
Il progetto per il teatro virtuale universitario ha dovuto conciliare l’inconciliabile, ovvero fi nanziamenti ridotti
all’osso e la volontà di dotarsi, come ovvio per un istituto che fa ricerca e formazione, di tecnologie allo stato
dell’arte.
“Per fortuna - racconta Marini - “lo spazio che abbiamo ‘ereditato’ accoglieva prima il centro televisivo
universitario, quindi aveva una struttura da teatro di posa che abbiamo recuperato”. In tutto circa 100 m2 con
4,70 m in altezza e una capacità di circa 35 persone sedute. Oltre al teatro virtuale, la struttura universitaria
prevede una sala regia e una sala per le apparecchiature (collegata alla regia).
Per le tecnologie, la scelta è caduta su quattro proiettori Barco Sim5 Plus, necessari a coprire solo in parte la
superfi cie dell’ampio schermo curvo a sezione cilindrica alto 2,70 m e lungo 8 metri, con un raggio di 3 metri.
Nonostante questa forzata limitazione imposta dal budget, il risultato di immersività è comunque notevole,
anche grazie all’impianto audio 7.1.
I proiettori sono sospesi al soffi tto tramite un supporto regolabile progettato appositamente da Merlani e
realizzata da un fabbro. Troppe infatti le variabili in gioco per avvalersi di una struttura normalmente in vendita
Il DICo
Dipartimento di Informatica e Comunicazione
dell’Università degli Studi di Milano. Si
trova in Via Celoria 20, Edifi cio 3 - Piano 2°.
Responsabile: Prof. Daniele Marini
Collaboratori: Alessandro Rizzi, Davide Gadia,
Alberto Viale, Cristian Bonanomi, Dario Villa,
Francesco Cerutti, Saim Rasheed. Occhialini Infi tec e controller touch by Crestron nel teatro virtuale del DICo
di Via Celoria, 20 a Milano.
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approfondimenti
anche sul mercato professionale: l’altezza del soffi tto, l’elasticità del
soffi tto stesso, che tende a muoversi quando vi sono persone nella sala di
proiezione.
Tutto è stato predisposto per accogliere comunque sei proiettori (e non
quattro), nell’eventualità di una futura implementazione. Oggi, nel 2010,
sarebbe possibile coprire l’intera superfi cie dello schermo anche con solo
quattro proiettori, perché è aumentata la risoluzione delle macchine. Nel
2007, invece, il top era 2.416x1.050 p (RGBHV), appunto quella dei quattro
Barco Sim5 Plus, che però lasciano scoperto un metro di schermo per lato.
La streoscopia è di tipo passivo con occhiali Infi tec e ha un campo di visione
di circa 90° in verticale e 120° in orizzontale da una distanza di 3 m. La
scheda video è una Nvidia Quadro FX 5800 con quad buffer (per il rendering
dei due canali separati).
A gestire i contenuti video c’è una matrice Extron Crosspoint 300 8x8 e due
splitter Barco, mentre il controllo del Teatro e delle confi gurazioni è affi dato
a un sistema Crestron CP2E (via RS-232) cui sono collegate due console
touch: una si trova in regia, l’altra nel teatro virtuale. Controllano ogni
parametro del teatro virtuale, dai proiettori all’audio, con i diversi ingressi
e uscite. In sala regia e nel teatro virtuale sono collocati anche due laptop
collegati alla matrice video.
L’audio stereo 7.1 è affi dato a un sinto/amplifi catore Denon Multi Zone AVR-
2307, casse passive e sub attivo, tutto fornito sempre da Merlani conciliando
le esigenze di budget.
Per l’interattività la sala è dotata di un data glove (manipolazione oggetti),
diversi joypad (navigazione, esplorazione) e Wiimote, mentre è già avviato un
progetto che prevede la Brain Computer Interaction.
Ostacoli custom
Nonostante l’installazione sia stata seguita in ogni dettaglio da professionisti,
e anche fi nalmente supervisionata e “approvata” dai tecnici Barco, le
particolari condizioni di realizzazione hanno complicato le procedure.
Infatti installando “in proprio” le apparecchiature fornite dalle aziende,
spesso vengono a galla incompatibilità e problemi specifi ci che altrimenti
rimarrebbero ignoti alla committenza. Per esempio, tra sala e regia ci
sono pochi metri di distanza, ma suffi cienti a creare un lieve rumore nella
trasmissione del video: una leggera oscillazione al bordo dell’immagine. Una
volta certifi cata l’attenuazione di segnale tramite un oscilloscopio messo
a disposizione da un collega di fi sica del prof. Marini, sono state installate
due unità per amplifi care i segnali, fornite da Barco con i videoproiettori,
precedentemente escluse perché limitavano la fl essibilità dell’impianto.
Un altro scoglio superato grazie alla pazienza di professionisti, professori
e studenti è stato quello della confi gurazione della scheda grafi ca del
Il montaggio “in proprio” della sala virtuale del DICo: lo schermo.
Il montaggio dei proiettori Barco Sim5 Plus sul loro sostegno custom.
La calibrazione dei proiettori.
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approfondimenti
computer. Le esigenze dell’Istituto Universitario imponevano
la scelta della scheda Nvidia più recente (e performante), che
naturalmente non era stata ancora testata da Barco con i proiettori
Sim5 Plus. Il lavoro se lo sono sobbarcato gli studenti, a caccia di
driver e delle impostazioni più corrette in merito alle specifi che del
segnale video e della modalità della sua ricezione.
Parlando di videoproiettori, abbiamo già descritto le diffi coltà
incontrate per la sospensione a soffi tto e accennato alla
calibrazione delle macchine. Questa è stata particolarmente
complessa per il team universitario, poiché entravano in ballo
molte varianti da curare, tra cui le distorsioni geometriche,
l’uniformità di illuminazione, colori e contrasto sull’intera superfi cie
dello schermo, la messa a fuoco. Per calibrare la geometria della
proiezione, davanti alle macchine sono stati installati due pannelli
di diodi laser che creano sullo schermo un reticolo di punti rossi di
riferimento.
A ulteriore conferma che in una installazione professionale è
diffi cile attenersi a degli standard, e spesso occorre personalizzare sia la tecnologia che la sua confi gurazione.
Semiotica della stereoscopia
Ovvero, i progetti di ricerca del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di
Milano, la ragione d’esistere del teatro virtuale.
La ricerca si è mossa fi n dall’inizio su due binari, quello degli aspetti fondazionali della realtà virtuale, quindi
sulle specifi che del linguaggio e della tecnologia che lo contraddistingue, e poi su quello dell’addestramento a
procedure complesse di tipo industriale.
Il primo progetto attivato è stato Virthualis, per lo studio del fattore umano attraverso la ricostruzione in virtuale
di impianti petrolchimici, al fi ne di ridurre incidenti e costi. Il successo e gli elementi raccolti attraverso Virthualis
hanno poi offerto lo spunto per interessanti ricerche sul livello di coinvolgimento emotivo della realtà virtuale.
Altre ricerche hanno coinvolto le caratteristiche della realtà virtuale, quindi come calibrare al meglio
i parametri per renderla più effi cace, come controllare i colori e altri aspetti di carattere percettivo
psico-fi sico. Tra di essi, la percezione della profondità, ovvero se si ottengono risultati migliori con
la stereoscopia oppure con altri trucchi ottici. Paradossalmente, la stereoscopia ha dimostrato
di offrire un effetto molto realistico ma falsante, perché astratto, quindi meno adatto alla corretta
percezione delle distanze in profondità.
L’ultimo aspetto indagato è stato quello della rivelazione dei comportamenti attraverso i
biosegnali (elettroencefalogramma). I dati ricavati da questo studio, portato avanti da un
dottorando, serviranno poi per controllare la navigazione nella realtà virtuale attraverso la brain
computer interaction (per esempio in progetti rivolti a disabili e anziani), quindi realizzare e testare
virtualmente ausili di nuova concezione senza dover spendere risorse per costruirli nella realtà.
Un’altra possibile applicazione sarà la simulazione di brain computing interaction per la domotica,
sempre negli ausili per persone non autosuffi cienti: il controllo luci attivato direttamente da un
impulso cerebrale, piuttosto che l’apertura e chiusura delle porte dell’abitazione.
www.crestron.com
www.infi tec.net
www.vitual-lab.it
Un’immagine in stereoscopia per
il progetto Virthualis sullo studio
del fattore umano attraverso la
ricostruzione virtuale di impianti
petrolchimici
http://eidomatica.dico.
unimi.it/theater.php
www.barco.com
www.extron.com
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soluzioni
Shanghai Expo 2010La Regione Marche e le Winx al Padiglione ItalianoL’esposizione mondiale quest’anno ospitata dalla Cina ha offerto molte occasioni per un uso spettacolare della tecnologia. Il Padiglione Italiano, per esempio, ha accolto a turno le iniziative promozionali delle regioni italiane con installazioni ad hoc, come quella della Regione Marche, che ha puntato sulle fatine Winx per far conoscere le proprie eccellenze al pubblico orientale
L’allestimento della Regione Marche al World Expo Shanghai 2010, visibile dal 1 al 14 giugno, consisteva
in una grandiosa proiezione 3D alla quale il pubblico ha assistito durante la visita, indossando appositi
occhialini usa e getta. L’installazione, insieme alla fornitura dei materiali e all’assistenza durante tutto il periodo
di tempo a disposizione delle Marche, è stata curata da Cadland di San Benedetto del Tronto (AP). Protagoniste
del fi lmato “Marche: land of magic” proiettato a Shanghai e ambasciatrici della regione, le fatine Winx,
anch’esse tra le eccellenze marchigiane poiché a crearle è la Rainbow, con sede a Loreto (AN).
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soluzioni
Tutto in un giorno
Il rapido avvicendarsi delle regioni italiane nello stesso padiglione ha costretto gli installatori a smantellare e
allestire la proiezione 3D in una sola giornata. Nella sala già oscurata, dalle dimensioni di 14x12 m, Cadland
si è occupata di montare lo schermo argentato non depolarizzante da 6x3,3 m e di posizionare il sistema di
proiezione. Il pubblico dell’Expo avrebbe attraversato la sala, soggiornandovi il tempo necessario a vedere
il fi lmato (originariamente della durata di 4’, ridotti a 2’ per motivi di sicurezza), per poi uscirne rapidamente
lasciando spazio al successivo gruppo di visitatori. Il padiglione italiano è stato tra i più frequentati, quindi la
Regione Marche prevedeva da subito un grande affl usso di persone
(confermato dai fatti, con una media di 30mila visitatori al giorno e punte
di 40mila nel fi ne settimana); da qui la scelta da parte di Cadland della
tecnologia 3D passiva perché consente di utilizzare occhialini polarizzati
usa e getta, dal costo ridotto, semplici da distribuire e che possono
diventare anche un gadget personalizzato con i colori della Regione. Il 3D
passivo, però, costringe a un’installazione più complessa rispetto a quello
attivo, in virtù dei due proiettori da allineare, un problema serio se il tempo
a disposizione è limitato a una sola giornata (notte inclusa!). Lo stereo
attivo, invece, con un solo proiettore, sarebbe stato molto più rapido da
allestire...
Cadland ha trovato una via di uscita servendosi di uno speciale fi ltro
polarizzatore posizionato davanti al proiettore (uno solo) e capace
di “trasformare” il 3D da attivo in passivo, fruibile con gli occhialini
polarizzati. Per inciso, ne sono stati prodotti 250.000 e non sono bastati
ad accontentare tutti gli spettatori, quindi si è cercato di riutilizzarli almeno
in parte.
Il videoproiettore scelto per Shanghai era il modello Mirage HD8 Christie,
preferito per la possibilità che offre di realizzare il 3D stereo attivo su
uno schermo di grandi dimensioni, come quello della sala della Regione
Marche; quindi potenza e luminosità adeguate. Davanti al proiettore, il
fi ltro Polarization Modulator di DepthQ, capace di cambiare l’orientamento
della polarizzazione (in questo caso, lineare) della luce che lo attraversa,
grazie a una combinazione di cristalli liquidi. Nonostante questo
accorgimento, l’installazione è terminata appena in tempo, all’alba del
giorno dell’inaugurazione, racconta Bruno Arina della Divisione Virtual
Reality di Cadland. I tempi sono stati rispettati anche grazie alla scelta di
rinunciare a installare un impianto audio ex novo, per utilizzare il sistema
5.1 già presente nella sala della proiezione.
Distribuzione
Tempistiche a parte, un altro problema affrontato dai tecnici Cadland è
stato quello della distanza tra la regia e la sala di proiezione, collocata
appunto all’interno del Padiglione Italia, lungo un percorso obbligato di
visita: 35 m da percorrere per il segnale video. Per conservare la qualità
Il fi ltro DepthQ posto davanti al proiettore
Le Winx in 3D nelle grotte di Frasassi
Apparecchiature utilizzate
1 videoproiettore Christie Mirage HD8
2 videoserver 7th Sense
1 fi ltro DepthQ Polarization Modulator
1 schermo argentato non depolarizzante 6x3,3 m
1 distributore Extron DVI DA2
1 estensore Extron DVI 104
2 PC
250.000 occhialini polarizzati
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soluzioni
full HD digitale del segnale, Cadland ha utilizzato un distributore Extron DVI DA2 e un estensore sempre Extron,
ma DVI 104, con cablaggio in fi bra ottica. In regia invece, a garantire il funzionamento 24/7 della proiezione, due
videoserver 7th Sense (uno in più per coprire eventuali guasti, poi mai verifi catisi nel 15 giorni di funzionamento).
Il server inviava due segnali (uno per ciascun occhio) a 25 frame al secondo interlacciandoli, quindi con una
frequenza di 50Hz. In sala, il proiettore collegato a un computer per il play (anch’esso ridondato per sicurezza),
raddoppiava la frequenza per garantire agli spettatori il refresh di 100 Hz suffi ciente per una visione 3D senza
avvertire fastidio o disturbi nella qualità del fi lmato.
In funzione
Il pubblico numerosissimo ha visitato il padiglione creando lunghe code all’ingresso, già
dalle 9,30 del mattino quando veniva aperto l’Expo, fi no alle 22,30, ininterrottamente.
Altrettanto ininterrottamente era richiesto che funzionasse il sistema di proiezione 3D
con un fl usso continuo di persone. Il fi lmato con le Winx quindi, contenente riprese
panoramiche in 3D del paesaggio marchigiano all’interno delle quali agivano le fatine
animate, veniva proiettato in loop alternato a momenti di pausa necessari per il defl usso
dei visitatori e l’ingresso di un nuovo gruppo. “Grazie alla fl essibilità del sistema - spiega
Arina di Cadland - siamo stati in grado di creare degli automatismi. Abbiamo programmato il software di
play sul computer adattandolo alle tempistiche del fl usso dei visitatori. Bastava accendere la macchina al mattino,
perché tutto procedesse senza intoppi fi no alla sera”. Cadland ha anche garantito l’assistenza in loco durante i 15
giorni dell’evento Marche, ma per fortuna non c’è stato bisogno di alcun intervento di riparazione. Infi ne, anche il
trasporto del materiale dall’Italia alla Cina non è stato un’impresa facile, quindi Cadland ha dovuto provvedere a
speciali fl ight case capaci di proteggere proiettore, server, computer e apparecchiature varie nel lungo tragitto.
Christie Mirage HD8
Il proiettore HD8 fa parte della serie Mirage HD di Christie, e si rivolge a quelle
applicazioni nelle quali si adotti la stereoscopia, attiva o passiva, full HD
(1.920x1.080), sia utilizzando un singolo proiettore che in array con più proiettori.
Supporta lo stereo attivo fi no a una frequenza di 120 Hz in uscita e fi no a 60 Hz
in entrata, senza necessità di DVI con banda ultralarga o di analoga infrastruttura.
Queste caratteristiche lo rendono adatto a sale conferenza, auditorium di grandi
dimensioni, applicazioni business dove sia richiesta semplicità di installazione e
una proiezione su schermo di ampie dimensioni con una luminosità elevata (8.000
ANSI Lumen), qualità dell’immagine (elaborazione a 10 bit). Ampia anche la disponibilità di ottiche, cui si aggiunge il modulo
Twist di Christie per l’edge blending e l’adattamento a ogni tipo di superfi cie di proiezione. Mirage HD8 supporta la modalità
picture in picture con più sorgenti stereoscopiche e/o mono simultaneamente. Il rapporto di contrasto variabile è pari a 2.000:1,
modulo lampada pre allineato 1,2KW Cermax Xenon durata 1.500 ore, tecnologia 3 chip DLP 0,95” Darkchip3, compatibilità in
ingresso da VGA fi no a QXGA (2.048x1.536), formati HDTV/DTV, decoder video multi standard, scaling orizzontale e verticale,
lens shift orizzontale e verticale. Fornito di tre connessioni RS-232 e una RS-422, RJ45 e remote IR. Le dimensioni del proiettore
sono 66x56,6x31,3 cm, peso 36,6 kg. Christie ha recentemente aggiornato la propria gamma di proiettori rivolti alle applicazioni
indicate per Mirage HD8 (oggi fuori produzione), con i modelli Matrix WU12 e Mirage WU18.
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In
Il
d
A
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Scegli il leader nelle soluzionivideowallDal successo della serie Fifty nasce la nuova serie Seventy a retroproiezione: maggiori funzionalità, automazione e flessibilità.
Ben sei tipi di motore ottico (di cui uno LED), 7 tipologie di cabinet, 13 opzioni di schermo tra cui il nuovo 60” che si aggiunge ai già esistenti 50”, 67” e 80”: sarà possibile scegliere la risoluzione, la dimensione e il tipo di accesso per installazionee manutenzione.
Il vostro Display Wall potrà avere un controller integrato, ruotecolori speciali per applicazioni broadcast, lampade ad alta luminosità, schede di ingresso SDI, regolazione motorizzata econnettività di rete completa.
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36 febbraio ‘11 • n. 27
soluzioni
Realtà virtuale e medicaleVideoproiezione per la saluteDalla collaborazione tra projectiondesign e Motek Medical è nata un’applicazione medicale per la realtà virtuale, utile alla terapia riabilitativa di pazienti con traumi fi sici o psicologici che ne limitano o modifi cano le capacità motorie
Barbara Trigari
“CAREN” è un acronimo che sta per “Ambiente riabilitativo assistito dal computer”, in pratica un progetto della
olandese Motek Medical che coinvolge lo studio del movimento umano, in senso lato, e quindi anche la riabilitazione
dei pazienti reduci da battaglie, incidenti o infortuni sportivi. Attualmente il sistema è all’opera in diverse strutture
ospedaliere nel mondo, in particolare faremo qui riferimento alle ultime due installazioni che vedono la collaborazione
di projectiondesign, il Naval Health Research Center di San Diego in California e la McGill University in Canada.
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soluzioni
L’obbiettivo di CAREN è quello di simulare la realtà in un ambiente controllato e misurato dalle apparecchiature,
in modo che il paziente si comporti (si muova) proprio come se si trovasse negli ambienti proposti dal
sistema, facilitando il personale medico nello studio delle terapie più idonee. La realtà simulata,
quindi, dovrà apparire quanto più realistica possibile; non si tratta solo di immagini perfette, dalla
risoluzione elevatissima nonostante l’ampia superfi cie di proiezione, dai colori naturali e privi di
imperfezioni, ma di un sistema perfettamente sincronizzato e capace di rispondere in tempo reale
alle variazioni introdotte dal paziente. Sostanzialmente, un panorama che per essere credibile e
stimolare una reazione naturale in chi lo sperimenta, deve variare il proprio aspetto ogni volta che il
paziente decide di fare un movimento.
Caratteristiche del sistema
CAREN è costituito da un tapis roulant, uno schermo panoramico a 180° e un sistema di proiezione
tridimensionale con tre proiettori DLP projectiondesign F125, un sistema di rilevamento del movimento in
tempo reale e una workstation grafi ca. Le simulazioni proposte sono quelle della vita quotidiana del paziente:
una passeggiata in città, guidare la macchina, una escursione in montagna, una gita in barca; i movimenti del
tapis roulant sono sincronizzati con quelli della realtà virtuale tridimensionale, in modo che questa “reagisca”
in maniera naturale ai movimenti rilevati dal computer. Per ottenere un risultato convincente i proiettori devono
avere una risoluzione molto elevata e, soprattutto, una notevole frequenza di aggiornamento, capace di seguire
i movimenti della persona. I tre proiettori, poi, devono essere perfettamente identici nella resa del colore,
perché l’immagine è ottenuta tramite edge blending e qualsiasi imperfezione verrebbe subito notata. Non
ultima, l’esigenza di ottimizzare gli spazi, poiché i laboratori dove CAREN trova applicazione sono di solito di
dimensioni ridotte: da qui la scelta di proiettori che offrono lenti con angoli particolarmente aperti.
La misurazione del movimento avviene sui tre assi cartesiani simultaneamente, con un campionamento a 120
Hz e un margine di errore compreso tra 0,5 e 1,4 mm. I dati digitali ricavati da CAREN vengono poi sottoposti
a rilevazioni statistiche. Il sistema di rilevazione del movimento è montato su un anello metallico che avvolge la
postazione, con luci monocromatiche e telecamere, e marker che rifl ettono luce.
I vantaggi
La realtà simulata ha permesso una misurazione
e uno studio del movimento molto più accurato
rispetto ai sistemi tradizionali, con i quali vengono
utilizzati sensori solo su alcune parti del corpo (non
su tutto il corpo) e tutto si svolge in un laboratorio,
alterando il naturale comportamento della
persona. Ha inoltre permesso un risparmio rispetto
all’alternativa di svolgere le osservazioni all’esterno,
e non in laboratorio. La realtà simulata costituisce
quindi una soluzione molto interessante, grazie
alla quale si riescono ad acquisire informazioni più
accurate, quindi anche diagnosi più precise, con
un risparmio di risorse e un impatto minore sulla
psicologia del paziente.
www.projectiondesign.com
www.motekmedical.com
CAREN presso il McGill University
Pain, Mind, and Movement
Research Lab del Constance
Lethbridge Rehabilitation Centre
in Canada
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informazione pubblicitaria
OS-1 nasce come modello sonoro per l’operaCome ogni prodotto K-array, OS-1 è stato ingegnerizzato e messo a punto per soddisfare esigenze specifi che e particolarmente impegnative. Alla base della progettazione di questo sistema infatti c’è l’ambizione di voler migliorare la fruizione dell’ascolto durante le rappresentazioni operistiche in ambienti aperti quali anfi teatri e arene, facendo particolare attenzione alle diffi cili esigenze di ascoltatori ed esecutori
La Fondazione Arena di Verona ha per prima voluto sperimentare i benefi ci di un sistema così avanzato per il Festival
Arena di Verona 2010, quest’anno dedicato interamente alle regie e scenografi e del maestro Franco Zeffi relli.
L’OS-1, progettato dallo staff tecnico di K-array diretto da Alessandro Tatini, è stato fornito da Exhibo S.p.A.
(distributore italiano di K-array e di Sennheiser) alla Musical Box Rent di Verona che è stata il riferimento verso la
Fondazione Arena di Verona.
Mario Di Cola, progettista di sistemi di altoparlanti, ha curato l’ottimizzazione e la messa a punto del sistema.
Giambattista Zerpelloni, di Musical Box di Verona, è stato il coordinatore dell’intera operazione.
Ormai da molto tempo è sensibilmente percepito il desiderio di poter migliorare l’esperienza di ascolto del
suono durante le rappresentazioni arricchendo ed esaltando le sfumature sonore dell’orchestra e della voce.
OS-1 non si pone l’obiettivo di realizzare un’amplifi cazione massiva del suono poiché, se così fosse, il suono
risulterebbe in generale innaturale. Durante la fase di studio e di progettazione del sistema sono stati individuati
una serie di punti che sintetizzano molto bene le ragioni per le quali tale intervento risulta essere opportuno
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e quali delle principali caratteristiche dell’ascolto di un opera debbano essere assolutamente preservate per non
mutare quell’esperienza unica di ascolto in cui il Melodramma vorrebbe vedere coinvolti gli spettatori.
1. L’acustica del luogo dedicato all’ascolto dell’Opera è parte fondamentale dell’Opera stessa e la sua infl uenza
sulla percezione dell’impatto sonoro e della ricchezza armonica è un elemento essenziale su cui la stessa
immaginazione dei compositori probabilmente si basava durante la stesura del pentagramma. Diversamente da
altri tipi di teatro, quello per l’Opera nasce in luoghi chiusi, di dimensioni contenute, fortemente legati ad un periodo
storico che viveva il teatro come luogo di continua ricerca della perfezione, soprattutto in ambito acustico, ricerca
che ha reso nel tempo il teatro denominato “all’Italiana” proprio il più diffuso di ogni altro.
2. Ambienti aperti come le antiche arene, pur essendo tra le più preziose testimonianze del nostro
patrimonio storico-artistico, non nacquero come teatri, ma come luoghi dedicati a giochi e ad altri
eventi di massa tipici dell’epoca Romana. L’acustica di un’arena quindi, non risponde ai canoni di
perfezione a cui si tendeva ad attenersi nel ‘600 e nel ‘700 ed in particolare nel Melodramma. Andiamo
quindi ad analizzare nel dettaglio le problematiche legate ad una rappresentazione operistica all’aperto
che il nuovo sistema OS-1 si propone di risolvere nell’ordine: dimensioni molto più grandi di quelle di
un teatro dedicato alla musica e distanze tra spettatori e palco di gran lunga maggiori fanno percepire
al pubblico inevitabilmente una minore intensità sonora; la maggior parte dell’energia sonora prodotta si
disperde verso il cielo non raggiungendo affatto gli spettatori; le gradinate e spalti, una volta riempite di pubblico,
divengono superfi ci quasi perfettamente assorbenti e pochissima energia acustica va a formare la necessaria
coda di rifl essioni e di riverberazione che costituiscono una delle componenti più belle e più ricche del suono
ascoltato in teatro; entrambi i punti precedenti possono essere causa di scarsa percezione del livello sonoro e delle
sfumature espressive; luoghi spesso immersi in un contesto urbano molto frequentato, anche durante le ore delle
rappresentazioni, risultano avere al loro interno un livello di rumore di fondo notevolmente più elevato di quello che
si può avere all’interno di un teatro.
3. OS-1 cerca di evitare in ogni modo l’appiattimento dello spettacolo lirico. L’approccio
scelto, infatti, non è quello di amplifi care semplicemente il suono. In questo caso
infatti le sfumature timbriche e dinamiche verrebbero appiattite e la localizzazione della
sorgente sonora nello spazio completamente annullata. L’intervento progettato vuole
invece arricchire il suono di quel contributo che ad esso un adeguato teatro darebbe.
4. Il complesso tessuto di rifl essioni e riverberazioni proprie di un teatro all’italiana, in
un ambiente aperto come un’arena è praticamente inesistente. Il progetto si propone di
ricrearne artifi cialmente almeno una parte.
5. L’Opera, infi ne, come d’altronde il teatro tutto, nasce da una partecipazione attiva
della società nei suoi molteplici aspetti. Mai ci fu un limite alle ricerche, alle prove,
che diverse fi gure di artigiani, architetti a scenografi , pittori, costruttori misero in atto
per rendere la fruizione della lirica sempre migliore. Anche questo intervento vuole
incarnare appieno questo spirito. Voler preservare ciecamente la totale aderenza della
rappresentazione ad un modello integrale della rappresentazione in teatro, anche
laddove in teatro non si è, rischia di ridurre l’Opera a reperto storico. Oggigiorno lo
sviluppo tecnologico raggiunto può aiutare ad apportare miglioramenti laddove sono
possibili. Si tratta quindi di mettere in atto, in questo caso, una ricerca tecnica che è
sempre stata al fi anco di ogni espressione artistica, in ogni periodo, in ogni tempo.
Exhibo S.p.A.
Via Leonardo da Vinci, 6 - 20057
Vedano al Lambro (MB)
Tel. 039 49841, Fax 039 4984282
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Composizione e disposizione del sistema
Diffusori frontali:
- 16 mainframe composti ciascuno da 8 diffusori
line-array KK50 e 2 sub woofer KU36
Ripresa microfonica palco:
- 16 unità composte ciascuna da 8 microfoni
direzionali a condensatore Sennheiser ME36
Ripresa microfonica e missaggio orchestra:
- è per il momento affi dato ad una fornitura
esterna all’impianto.
Anello simulazione ambiente:
- 10 cluster composti da un diffusore KK200 e
un KK50
Amplifi cazione:
- 640 canali di amplifi cazione per il sistema
frontale.
- 20 canali di amplifi cazione per il sistema di
simulazione ambientale
- 170 DSP per il sistema frontale e l’anello di
simulazione ambientale
- 2 matrici 32x32 per la gestione del sistema
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incontri
Christie Dalla pellicola al 3D, passando per i 3 chip DLP e i canvas digitaliInauguriamo con Christie una nuova rubrica di Connessioni, una serie di interviste ai rappresentati delle principali aziende del nostro settore di riferimento. Pensiamo che possa essere interessante per i lettori conoscere meglio i produttori delle tecnologie, le loro strategie, il profi lo aziendale, la storia, i metodi di produzione e di sviluppo di nuovi prodotti, l’approccio al mercato italiano. Ecco quindi un focus su Christie con un’intervista parallela a Dale Miller, Vice Presidente EMEA e responsabile Business Development and Mangement per Christie, e Giuseppe di Marco di E-Home, referente di Christie per l’Italia
Chiara Benedettini e Barbara Trigari
C - Qual è secondo voi la caratteristica distintiva di Christie?
Dale Miller - Prima di tutto il nostro orientamento al canale: i sistemi Christie sono costruiti attorno a uno
specifi co utilizzo, con la possibilità di sviluppare opzioni di progettazione “outside the box”. Abbiamo
collaborato con numerosi clienti e partner al fi ne di sviluppare sistemi sempre migliori; il nostro team di ingegneri
è supportato da uno staff che lo aiuta a dare il meglio al cliente fi nale. I nostri proiettori hanno un costo di
esercizio inferiore rispetto a quelli di molti concorrenti, e Christie è nota per la qualità del servizio di assistenza
e garanzia (per esempio, i proiettori Christie 3 chip DLP ha tre anni di garanzia), con una reputazione costruita
in 80 anni di attività nell’industria cinematografi ca, nella quale Christie si è
occupata di tutte le tecnologie, Christie poi è stata la prima licenziataria di
molte nuove tecnologie.
C - Quali sono attualmente le tecnologie o i prodotti che proponete?
DM - Per quanto riguarda il cinema, siamo stati i primi a offrire una
soluzione 4K ready, e i primi a introdurre la tecnologia Texas Instruments
Serie 2 DLP Cinema. Di recente abbiamo lanciato tre nuovi prodotti
su tecnologia LED: Christie Matrix StIM, Christie Entero e Christie
MicroTiles, il nuovo canvas digitale. Matrix StIM è il primo sistema
di simulazione a consentire il controllo indipendente e simultaneo sia
dello spettro visibile che di quello posteriore a infrarossi, sfruttando
l’illuminazione LED. È il primo sistema studiato per la simulazione e il
Dale Miller Christie, Vice
Presidente EMEA e responsabile
Business Development and
Mangement per Christie
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incontri
training che adotta illuminazione LED a stato solido, quindi non utilizza
consumabili, per un sistema che virtualmente non ha mai bisogno di
manutenzione. La serie LED Entero è il sistema top di visualizzazione
DLP a risoluzione elevata, lunga durata, affi dabilità 24/7 e vantaggioso
rapporto qualità/prezzo per applicazioni in control room e display video-
wall. Una delle nostre ultime innovazioni, lanciata a ISE l’anno scorso,
sono i Christie MicroTiles: la loro durata è stimata in 65.000 ore, e sono
la soluzione ideale per video wall in numerosi ambiti, dal monitoring
broadcast, al rental e staging, passando per le centrali di controllo
network e le sale executive.
C - Quali sono oggi i mercati di riferimento per Christie, e in quali
mercati vorreste essere maggiormente presenti?
DM - Siamo molto attivi nei settori della realtà virtuale e della
visualizzazione avanzata. Recentemente abbiamo installato, insieme al
nostro partner Virtalis, una suite di visualizzazioni immersive ActiveWall
HD presso la sede di Case New Holland (CNH) a Zedelgem in Belgio
(una simile si trova a Modena, sempre presso CHN, società del
Gruppo Fiat). Stiamo lavorando anche nel settore Education, sempre
in partnership con Virtalis: l’Università di Western Cape in Sud Africa e
l’Università VEC di Liverpool in UK adottano l’ultimo proiettore Mirage
WU7K-M.
Abbiamo osservato anche un certo interesse nel mercato eventi, per
il quale le aziende vorrebbero sfruttare dati 3D sia internamente che
esternamente. Il prossimo passo sarà il broadcast 3D.
Storicamente il mercato rental staging è stato tra i più importanti per
Christie, infatti recentemente abbiamo rilasciato una nuova serie, Nitro
Solutions digital luminaires: una serie di moving yokes motorizzati
grazie ai quali è possibile ottenere proiezioni video fi no a 20.000 ANSI
Lumen per creare immagini a elevata luminosità su qualsiasi superfi cie,
da qualsiasi punto. I “yoke” possono essere caricati sia con un video
proiettore che con un testa mobile, e si possono installare a terra o su
una truss. Hanno molte applicazioni diverse, dalle proiezioni sugli edifi ci
all’illuminazione architetturale e cittadina, parchi a tema ed eventi live
quali concerti e presentazioni indoor.
C - Quali sono le vostre strategie per il 2011?
DM - Il 3D rappresenterà una parte rilevante del business Christie del
nuovo anno (siamo presenti da tempo con proiezione su misura, per
entrambe le applicazioni industriali del modelling e del prototyping
veloce del design industriale, produzione e testing).
Cercheremo poi di conquistare il supporto di fornitori chiave nel settore
Northampton University (Partner: Virtalis)
Simulazione di pilotaggio sui Boeing Apache
MicroTiles al New Look Store di Dublino (Partner Mood Media)
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incontri
educational all’interno delle nostre attività di training, perché è importante la cultura quando le tecnologie sono
sofi sticate. Abbiamo poi intrapreso cinque anni fa un programma di sponsorizzazione con la NFTS 5 di Londra,
un altro con il Dipartimento Film and Television dell’Università dello Stato di San Pietroburgo, e stiamo cercando
di fare lo stesso con altre istituzioni in Germania e Francia.
Per ovvie ragioni non posso fare anticipazioni sulle novità di prodotto, ma sentirete ancora parlare di 3D per
Christie: realtà virtuale, education, digital cinema, simulazione ecc, e presenteremo la nostra nuova linea di
proiettori 3D a ISE 2011.
C - Qual è la visione del mercato oggi secondo Christie, e cosa si aspetta nel futuro?
DM - È stato un anno diffi cile, ma sono soddisfatto della nostra risposta, infatti la crescita prevista rispetto
all’anno passato è del 20%. Il cinema digitale ci ha sorretto signifi cativamente, e stiamo godendo i frutti di anni
di impegno. Anche il 3D è stato un driver importante per il successo nei settori Education ed eventi, che sta
riconquistando posizioni insieme alla comunità Rental/Staging.
A proposito di cinema, il mercato EMEA si trova ancora in una fase iniziale della digitalizzazione, se paragonato
al mercato nord-americano. Christie ha spinto molto negli anni su questo tema, pensando che il dominio del
digitale sarebbe stato presto inevitabile, e ci aspettiamo una maturazione del mercato EMEA entro i prossimi
cinque anni. Probabilmente gli Studios smetteranno di produrre contenuti in 35 mm, e con il crescente numero
di produzioni 3D i gestori delle sale stanno accelerando i propri piani.
C - Qual è la struttura produttiva di Christie, come funziona il settore R&D?
DM - Christie possiede fabbriche a Kitchener in Ontario, Canada e a Shenzhen in Cina. La fabbrica canadese
dispone di oltre 200.000 m2 di superfi cie di produzione e occupa oltre 600 addetti, è certifi cata ISO 9001:2000
e ISO 14001. Il nostro centro di produzione di Shenzhen, con superfi cie di 85.000 m2, è attivo dalla primavera
2010 e si occupa di assemblare e spedire i proiettori Christie CP2220 DLP. Lo staff di questa fabbrica è tra
i più competenti al mondo, e adotta principi e
processi assolutamente in linea con gli standard
qualitativi Christie. I processi di produzione
Christie si basano sulla fi losofi a (giapponese)
Kaizen Lean Manufacturing, ovvero la metodologia
5S: Accuratezza (Seiton), Ordine (Seiri), Pulizia
(Seiso), Disciplina (Shitsuke) e standardizzazione
(Seiketsu).
Il nostro reparto R&D impiega oltre 125 addetti,
sviluppiamo continuamente nuovi proiettori e
tecnologie che aiutino i nostri clienti a raggiungere
i loro obiettivi. I nostri ingegneri non si limitano a
racchiudere le performance migliori nel proiettore
più compatto, affi dabile e veloce possibile, ma
sono anche attenti alle sfi de della responsabilità
ambientale e del contenimento dei costi.
Christie ha fatto un consistente investimento
nelle infrastrutture per aumentare l’effi cienza dello
Evento di proiezioni architetturali a
Padova - Partner: Target Due
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incontri
Christie in Italia: intervista a Giuseppe Di Marco, Ehome
Giuseppe Di Marco - EHome nasce nel 1998: inizialmente come consulente
commerciale di Christie per il mercato italiano, e oggi è il suo referente esclusivo;
per Christie curiamo tutti gli aspetti tecnici e commerciali. Siamo partiti con sistemi
di proiezione digitale ad alta luminosità 3 chip DLP, ovvero il core business Christie
quando abbiamo cominciato, passando dalle varie innovazioni multimediali fi no alla
parte immersive quindi alla stereoscopia, e nell’ultimo anno e mezzo il cinema digitale.
Christie è molto legata al cinema: si occupava del cinema meccanico negli Stati Uniti
sfi orando il 52% come quota di mercato, ma è stata molto lungimirante riguardo
ai possibili sviluppi del settore e nel 1999 è nato l’accordo con ElectroHome.
Successivamente Christie ha deciso di affrontare in maniera massiccia il nascente
mercato del cinema digitale con il brand Christie, e quel mercato è letteralmente
esploso.
C – Il cinema è un settore molto verticale, come vi siete mossi per acquisire clienti?
GM - Abbiamo prima di tutto affrontato la conoscenza di questo mercato molto specifi co: è stato un lungo percorso, ma oggi siamo
in grado di coprire ogni aspetto, dalla progettazione fi no all’installazione e messa a punto del sistema nelle sale, sia direttamente che
avvalendoci di quattro partner commerciali. Siamo partiti dalle fi ere di settore, prima tra tutte le Giornate Professionali del Cinema di
Sorrento, poi è bastato realizzare i primi sistemi per fare partire il passaparola, dai piccoli cinema alle grandi catene di multisala.
Per il cinema digitale in particolare puntiamo sul rapporto con il cliente, la conoscenza delle sue esigenze, il progetto, al fi ne di arrivare a
una proposta chiavi in mano. Fondamentale è quindi l’assistenza post vendita, e nel 2011 ci lavoreremo sempre più sia con i nostri tecnici
interni sia con quelli esterni sul territorio nazionale, al momento circa una ventina.
C – Sviluppo del digitale nel cinema e 3D vanno ovviamente a braccetto…
GM - Come ho già detto in tempi non sospetti, il 3D è stato il fattore scatenante della digitalizzazione delle sale, almeno in Italia, dove gran
parte delle 700 sale digitali devono ringraziare proprio la stereoscopia e i fi lm della Disney o Avatar. Ma penso che questo grande interesse
si sposterà anche all’ambito industriale, quindi agli eventi e alle presentazioni aziendali. Sicuramente è anche una moda, ma perché non
sia una cosa passeggera, sono gli operatori a doversi impegnare realizzando contenuti di qualità, pensati per il 3D. Penso che possa avere
uno sviluppo notevole, anche in settori di nicchia come la progettazione, l’automotive o il medicale e perché no, anche la comunicazione
pubblicitaria. Anche qui, la qualità dei contenuti è determinante.
C - Oltre al cinema digitale, quali sono gli altri mercati su cui puntate nel 2011?
GM - Puntiamo sicuramente a mantenere la leadership nel settore rental staging con i sistemi 3 chip DLP ad elevata luminosità e in HD, per
il quale prevediamo ottimi risultati. Poi puntiamo sul canvas digitale MicroTiles che, a livello europeo, sta ottenendo ottimi risultati. L’Italia
come al solito è spesso la prima a manifestare entusiasmo per le nuove tecnologie, ma poi ci mette un po’ più di tempo per adottarle,
anche se alla fi ne le adotta sempre! MicroTiles è il prodotto sul quale concentreremo la maggior parte dei nostri sforzi nel 2011, soprattutto
promuovendone l’applicazione presso le società di rental e nel design.
C - A livello di comunicazione, ci sono peculiarità italiane rispetto alle linee guida Christie a livello internazionale?
GM - Christie ha una strategia di comunicazione globale molto precisa, che si adatta bene a tutta l’Europa: puntare su prodotti di qualità
alta, il cui utilizzo possa durare nel tempo. Purtroppo in Italia non abbiamo fi ere di settore, quindi ci tocca andare in Europa con ISE o
InfoComm. Il mercato italiano è un po’ anomalo, non solo nel nostro settore, e molto differenziato: avviene un po’ come per il cibo, in Italia
ogni regione, ogni paese ha le sue ricette tipiche.
www.ehomeitalia.com
Giuseppe Di Marco di E-Home, referente di Christie per l’Italia
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incontri
www.christiedigital.com
www.christiedigital.co.uk/
emea/pages/default.aspx
www.ehomeitalia.com
sviluppo prodotto e promuovere l’innovazione: in apparecchiature per la prototipazione più rapida e
per testare internamente i concept. Poi le apparecchiature di test ambientale quali camere termiche,
camere anecoiche e tavoli mobili/vibranti per testare i limiti dei nostri prodotti sottoponendoli a ogni
tipo di condizione di lavoro. Dedichiamo anche una parte del budget aello studio di concetti nuovi e
innovativi, quali la tecnologia laser.
C - Come è organizzato il canale distributivo Christie, in particolare in Italia?
DM - Abbiamo uffi ci collocati nei principali continenti e abbiamo un approccio al business che
mette al centro il cliente. Oltre al quartier generale di Wokingham in UK, abbiamo uffi ci locali
in Francia, Germania, Ungheria, Spagna, Dubai (per il Medio Oriente), e referenti in Italia e Sud
Africa. In Italia EHome rappresenta Christie da 15 anni.
Lavoriamo quasi esclusivamente con partner e integratori in grado di aggiungere le proprie
conoscenze ai nostri prodotti: è importante per il buon andamento poter contare su persone
che capiscono il mercato, e consolidare nel tempo il nostro rapporto con i più qualifi cati.
Storicamente forniamo ai partner formazione tecnica gratuita, presso i nostri centri di formazione attivi
nelle sedi in UK e Germania.
Christie: storia e profi lo aziendale
Attiva nell’ambito della videoproiezione professionale sin dal 1979, il suo catalogo include proiettori 3LCD e DLP, proiettori
DLP per il cinema digitale, soluzioni di networking, moduli DLP a retroproiezione, controller per display-wall e tecnologie per la
stereoscopia, la realtà virtuale e la simulazione. Christie propone tecnologie di visualizzazione e soluzioni per il cinema, grandi
sale, control room, presentazioni business, strutture per la formazione, 3D e realtà virtuale, simulazione, educazione, media e
settore pubblico.
Christie, fondata nel 1929, fa parte della storia del cinema con 80 anni di esperienza nella produzione di macchine per la
riproduzione meccanica delle pellicole cinematografi che. Nel 1999 ha acquisito Electrohome Projection Systems, produttore
internazionale di sistemi di proiezione commerciali, divisione di Electrohome, operazione che ha consentito di realizzare l’attuale
produzione di apparecchiature per la proiezione digitale di Christie.
Christie è una società privata sussidiaria della società giapponese capogruppo Ushio Inc, fa parte del gruppo Ushio dal
1992, dopo la fusione con Ushio America, controllata di Ushio Inc. Nel 2007 Christie ha acquisito Vista Control System Corp,
produttore del sistema di elaborazione video più potente al mondo, grazie al quale Christie può disporre di soluzioni per
l’elaborazione dell’immagine e la videoproiezione per il mercato della visualizzazione professionale.
I numeri di Christie:
- Dipendenti a livello mondiale: >1.000
- Brevetti: 13
- Academy Awards: 2
- Industry Awards: 28
- Lancio di prodotti “primi” nella loro categoria AV: >40
- Lancio di prodotti “primi” nella loro categoria con tecnologie proprietarie DLP e DLP Cinema: 34
- Sale dotate di proiettori Christie Digital Cinema nel mondo: >15.000
- Percentuale del mercato dei cinema digitali nel mondo: 62%
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vox technologica
HDBaseTIl presunto killer dello standard HDMI?
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vox technologica
Ci siamo appena abituati a cambiare il nome delle versioni e varianti della High Defi nition Multimedia Interface (HDMI), ed ecco che in sordina una nuova alleanza di big dell’elettronica di consumo cerca di ricavarsi il proprio spazio all’interno di un mercato che evidentemente va spremuto oltre il concetto del classico limone: i poveri utenti fi nali avranno mai un po’ di chiarezza, anche e soprattutto dagli operatori del settore?
Alberto Pilot
Il concetto che sta alla base di questo nuovo standard che tenta di imporsi a livello globale è quanto mai
banale: perché pagare le royalty al consorzio HDMI, quando sarebbe possibile ottenere gli stessi risultati, se
non superiori, con costi di gestione e di infrastruttura nettamente più convenienti? Se questa domanda se la
fosse fatta un’azienda qualunque, probabilmente tutto sarebbe rimasto circoscritto a un esercizio di semantica
e stile, ma dato che invece chi si è interrogato è stata la Valens Semiconductors, realtà ben radicata nel mercato
quale leader nella costruzione di semiconduttori per il trasferimento su lunga distanza di segnali audio/video
Hd non compressi, ecco che il tutto assume decisamente altri contorni. Questa azienda ha capito sin da subito
che se i suoi prodotti fossero stati relegati “solo” all’interno di extender o altri orpelli per la gestione dei segnali
digitali “di altri” (quelli veicolati tramite lo standard HDMI, appunto, o comunque DisplayPort), probabilmente
sarebbero fi niti nel limbo delle elettroniche che si fanno la guerra all’ultimo centesimo di dollaro, non potendo
invece mettere a frutto il loro potenziale tecnico e di know-how. L’uovo di Colombo per questa realtà, quindi,
è stato creare a sua volta un’alleanza con partner di livello internazionale, e difatti ha visto in prima battuta
coinvolte realtà del calibro di LG Electronics, Samsung Electronics e Sony Pictures Entertainment, perché la
volontà forte era che questo nuovo standard prendesse piede in modo veloce e capillare.
La tecnologia HDbaseT
Dopo tutto questo panegirico, stiamo parlando di un sistema a basso
costo e alte prestazioni per cablare tutti gli impianti audio/video
domestici tramite del comune cavo Cat5e, che può raggiungere una
distanza di 100m fra punto e punto della catena, e che quindi non
rappresenta almeno in prima battuta una novità così sostanziale.
A ben vedere, però, le specifi che di questo standard lo rendono
particolarmente appetibile per il mercato, viste le prestazioni
promesse. Nel dettaglio, le caratteristiche salienti del brevetto
HDbastT si trovano descritte all’interno del set chiamato “5Play”
che prevede la convergenza proprio di cinque elementi, fra cui i
segnali non compressi per l’HD video, l’audio, 100BaseT Ethernet,
alimentazione elettrica e controlli vari, tutti gestiti e trasmessi tramite
Il sistema “all in one” di
Valens Semiconductors
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vox technologica
dei chipset sviluppati appunto dalla Valens e che vengono veicolati tramite comune cavo standard per le
trasmissioni telematiche.
Queste sono le specifi che complete:
- audio/video non compresso fi no a 10.2 Gpps. La tecnologia HDBaseT è in grado di scalare fi no a 20 Gpps il
segnale di uscita abilitando il supporto multi-stream;
- supporto dell’Hdcp;
- lunghezza massima del cavo 100m, che include il supporto per rilanci di segnale multipli fi no a 8x100m;
- cavi standard Cat5e/6 di tipo LAN di costo contenuto (crimpati all’estremità in RJ45);
- fornisce fi no a 100W di potenza elettrica, che può essere utilizzata per alimentare una TV ad esempio, che
sia lontana da altre fonti di alimentazione;
- supporto per segnali Ethernet fi no a 100 Mbp, con la tecnologia HDBaseT che è in grado di scalare il tutto
fi no a un segnale Gigabit Ethernet;
Tipo di dispositivo HDMI 1.4 DiiVA Display Port 1.2 HD Base T 1.0
Video/Audio non
compressi10.2Gbps 13,5Gbps
Fino a 21,6 Gbps (17 G di
dati effettivi) HD Base T è capace di “up scaling” fi no a 20 Gbps
Lunghezza massima
del cavo
Pochi
metri26m
15m per 5G (limitato a
1080p, 24 bit)
3m per 5G - 21,6 Gbps
Fino a 100m.
Compreso il supporto di “multi-hops” (100m x 8).
Cavo HDMI Proprietario DiiVA Display Port Standard Cat5e/6 LAN a basso costo
Connettore HDMI Proprietario DiiVA Display Port Standard RJ-45
Utilizzabilità per
l’alimentazione
elettrica
No 5W NoFino a 100W.
Utilizzabile per alimentare apparecchi TV remoti
Ethernet 100Mbps Gigabit 720Mbps100 Mbps
HDBaseT è capace di “up scaling” fi no a Gigabit
Daisy Chain No Sì Sì Sì
Facilità di connessione No No No
Sì.
Possibilità di usare i cavi di connessione esistenti,
fi eld terminated connector.
USB No Sì Sì Sì
Network NoDaisy Chain e a
stellaDaisy Chain e a stella
Network in serie (“daisy chain”) e a stella (“star
topology”) a portata potenziata.
Copertura residenziale integrale e possibilità di
installazione commerciale e industriale.
HDbaseT è la prima e unica tecnologia per fornire connettività “all-in-one”, offrendo un set di funzionalità che nessun’altra nel settore può eguagliare. La tecnologia HDbaseT fornisce modalità avanzate, effi caci, e di facile utilizzo, il tutto in un’unica soluzione per tutta la casa, facendo convergere video full HD non compresso, audio, 100baseT, ethernet e altri controlli ad alta potenza su un unico cavo
HDBaseT in pillole: vantaggi e potenzialità
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vox technologica
- installazione semplifi cata, che può utilizzare dei cavi di rete già
installati precedentemente in ambiente per altri scopi;
- supporto della USB;
- funzionamento anche con confi gurazioni dei vari punti secondo
la topologia a stella, o quella chiamata daisy chain (ghirlanda, in
inglese), con i punti collegati di seguito l’uno all’altro.
A prima vista, quindi, una semplifi cazione notevole per quanto
riguarda il cablaggio delle varie catene audio/video, poiché
ricordiamo che uno dei limiti più pressanti della tecnologia HDMI
(a parte il connettore a zero tenuta meccanica e che si sfi la “solo a
guardarlo”) è che da proprio standard i cavi non potrebbero essere
più lunghi di 8/10 metri massimo, dovendo ricorrere a extender o booster per coprire tratte maggiori. In più
al tutto si unisce il costo del cablaggio stesso (del comunissimo Cat5e/6), che diventa ridicolo se confrontato
direttamente proprio con i cavi HDMI, anche quelli “solo” funzionali, con buona pace dei feticisti dei cablaggi
esoterici o dei “puristi” dell’audio/video, che pretendono di spendere cifre per questi accessori anche superiori
alle sorgenti stesse: una vera e propria perversione presente solo nel mondo consumer, per fortuna. Ancora, a
differenza dell’ultima incarnazione della High Defi nition Multimedia Interface, con la High Speed with Ethernet,
che ha preso il nome della versione 1.4 “completa”, abbiamo anche a disposizione 100W elettrici, che magari
qualche integratore di sistemi troverà modo di utilizzare in modo creativo e funzionale al resto dell’impianto.
IFA -Berlino, il salone mondiale
dell’elettronica di consumo
www.rsgemea.com
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vox technologica
Quindi?
Solo aspetti positivi, quindi? Onestamente non lo sappiamo. Certo le premesse sono molto più che interessanti,
anche perché a ben vedere questo brevetto non soppianta lo standard HDMI (o DisplayPort, che nell’ultima
incarnazione è molto simile al secondo), ma lo supporta e lo integra in una modalità di trasporto del segnale
più semplice e pratica, oltre che potenzialmente già presente in molte abitazioni. Spesso infatti nelle case è
presente un’infrastruttura di rete capillare per ogni stanza, mentre una distribuzione HDMI è relegata forse solo
alla sala principale e alla camera padronale, nel migliore dei casi. Il fatto di poter collegare in un’unica catena
fi no a otto punti, distanti fra loro 100m, poi, copre le esigenze installative di una gran parte delle abitazioni, con
forse la possibilità di unire più catene singole sotto un unico controllore, in modo da andare a gestire anche gli
impianti più complessi, o presenti in cantieri di dimensioni più generose. Al momento però questa caratteristica
non è così chiara ed esplicitata nelle white paper dello standard.
La vera incognita è rappresentata dalla certezza su quante e quali sorgenti/periferiche che
integrino al loro interno queste caratteristiche siano già presenti sul mercato, o per lo meno quante
arriveranno nel breve periodo. L’idea della HDBaseT circola in rete e fra gli appassionati da pochi
mesi in effetti, e ha trovato la fi nalizzazione in questa alleanza di aziende solo il 14 giugno 2010,
con il rilascio delle caratteristiche 1.0 dello standard, non senza prima aver alimentato rumors
e dato il via alle classiche “leggende metropolitane” tipiche delle comunità telematiche. La
dimostrazione pratica al grande pubblico è avvenuta all’IFA di Berlino per gli appassionati e
potenziali clienti europei, e in seguito al CEDIA di Atlanta, entrambe nel settembre 2010. Le prime
apparecchiature introdotte nel mercato dotate di questa funzionalità (ricordiamo che processori, lettori, display
e proiettori con prese di rete LAN esistono da diverso tempo) dovrebbero essere rese disponibili per gli acquisti
di Natale o successivamente nel primo quarto del 2011 (anche se non è chiarissimo in quale continente, se pur
con maggiore probabilità in quello americano).
La vera sfi da, secondo chi vi scrive, sarà quella di “convincere” le aziende che non fanno parte dell’alleanza
di questo standard ad acquistare i chip della Valens per inserirli nei layout delle loro elettroniche, trovandosi
di fronte a battaglie politiche con gli altri fornitori (Silicon Optix e Texas Ins. in primis) che invece producono e
n
http://www.hdbaset.org/
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vox technologica
supportano i chip per la trasmissione della HDMI fra la catena A/V,
e che sono fornitori di molti altri integrati che si trovano all’interno
delle stesse elettroniche. In secondo luogo, bisognerà capire come
si comporterà il passaggio e la lettura/accettazione della Hdcp
fra i vari “nodi” di questa infrastruttura di rete, fatto che potrebbe
non essere così secondario, ma che evidentemente sarà stato
verifi cato e implementato al massimo da chi intende lanciare
questo nuovo standard nel mercato. Terzo, ma non ultimo, sarebbe
interessante capire come implementare questo nuovo standard
all’interno di una catena di integrazione tecnologica tipica,
che implichi anche la gestione dell’audio/video (i classici AMX,
Crestron o Vantage in ordine alfabetico), se tramite una periferica (all’interno della catena HDBaseT), o proprio
tramite degli switcher di rete appositi. Insomma, di carne al fuoco sembra essercene parecchia, ma l’esperienza
ci ha insegnato che non sempre la soluzione più intelligente o “migliore” dal punto di vista tecnico è quella che
poi viene premiata dal mercato, perché concorrono a decretarne il successo o la morte commerciale anche
tanti e tali fattori che sono a volte fuori controllo rispetto all’utilizzo e alla praticità intrinseca di uno standard.
Attendiamo fi duciosi che le prime apparecchiature arrivino, sperando di poterci mettere la mani sopra in tempi
brevi, così che dopo una prova pratica sarà già molto più semplice trarre delle conclusioni oggettive.
Alla fiera specializzata internazionale Prolight + Sound a Francoforte, progettisti, installatori di sistemi tecnologici multi-
mediali e allestitori di impianti tecnologici per edifici e location per eventi possono trovare una vastissima offerta di
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vox technologica
Soluzioni in telemedicina Prodotti e progetti del mercato italianoIn ambito sanitario le applicazioni che meglio riescono a soddisfare le esigenze della società moderna sono quelle in mobilità, dal WiFi, al Gprs, fi no al Voip e l’Rfi d. Scopriamo le priorità dell’agenda Ue in tema di sanità elettronica. Ma anche le proposte e i prodotti di Cap (sistema Easylife), Cisco Systems, e Techlab Works, i progetti nazionali, come Telesal, e l’esperienza dell’Ismett, uno dei primi centri ospedalieri in Italia ad aver informatizzato totalmente alcuni processi
Marino Petrelli
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vox technologica
La telemedicina sta crescendo in modo esponenziale in Europa e nel mondo. E anche in Italia ci si aspetta
una crescita signifi cativa del mercato sulla spinta della necessità di migliorare la qualità dei servizi. Una
indagine di Frost & Sullivan rivela che il mercato europeo della telemedicina ha generato un giro d’affari di
150 milioni di dollari nel 2009 e si stima una crescita fi no ai 236 milioni di dollari entro il 2014. Secondo la
Commissione europea, organizzatrice tra l’altro dell’European Health Telematics Observatory, l’Osservatorio
delle applicazioni mediche della telematica, la telemedicina è “integrazione, monitoraggio e gestione dei
pazienti, nonché l’educazione dei pazienti e del personale, usando sistemi che consentano un pronto
accesso alla consulenza di esperti e alle informazioni del paziente, indipendentemente da dove il paziente o le
informazioni risiedano”. Spingere sull’utilizzo dell’ICT nel comparto sanitario per facilitare l’accesso alle cure,
l’inclusione sociale e l’abbattimento della spesa pubblica, che è anche la ricetta del commissario europeo
all’Agenda digitale, Neelie Kroes. L’obiettivo è creare un unico sistema sanitario digitale entro il 2015 dove si
potrà consultare la storia clinica di ogni paziente. “Negli ultimi anni, l’impegno della Ue si è tradotto in più di
450 progetti di collaborazione che coinvolgono partner provenienti da tutta Europa, e più di 1 miliardo di euro di
fi nanziamenti - ha dichiarato la Kroes -. I consulti medici online, i dispositivi portatili e molto altro ci aiuteranno
a risparmiare tempo e a mantenere sotto controllo i costi pubblici per le spese sanitarie”. In ambito sanitario
le applicazioni che meglio riescono a soddisfare le esigenze della realtà attuale sono le applicazioni mobili,
dal WiFi, al Gprs, fi no al VoIP e l’Rfi d. Nel corso degli ultimi anni prodotti e strumenti sempre più sofi sticati
permettono una “connessione” sempre più capillare tra le strutture sanitarie, i medici di medicina generale e i
pazienti, soprattutto quelli lontani o impossibilitati a recarsi direttamente presso le strutture di riferimento.
I prodotti
Entriamo nel dettaglio. Cap, società che offre soluzioni di sviluppo applicazioni gestionali per aziende,
progettazione di infrastrutture It e strategie di web marketing, ha sviluppato una soluzione di telemedicina che
si chiama “Easylife” e permette di monitorare a distanza i pazienti. “Easylife è in funzione da circa un anno,
dopo aver svolto un importante studio settoriale per capire quali fossero le reali esigenze dei pazienti – spiega
a Connessioni Matteo Rossi, Business solutions health care consultant di Cap -. Abbiamo impiegato le risorse
umane delle sedi di Sassari e Genova per un costo complessivo, che riguarda lo sviluppo totale del sistema,
di quasi 600 mila euro”. In pratica, Easylife è composto da una
fascia toracica in modalità bluetooth, un software installabile
sui principali cellulari e un’applicazione Web, fruibile da PC o
smartphone. La fascia (“o qualsiasi altro strumento richiesto dal
paziente, se per esempio non può portare la fascia”, dice Rossi)
permette la rilevazione e la trasmissione via bluetooth al cellulare
dei dati riguardanti temperatura corporea, elettrocardiogramma,
frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e postura e il medico
può leggere i dati da remoto con qualsiasi strumento, sia esso un
pc, un netbook oppure un iPhone, iPad etc. “Il sistema è molto
semplice, sia per il medico che per il paziente – aggiunge Rossi -.
Intanto va detto che il programma può girare su tutti i cellulari di
fascia bassa, quindi è compatibile anche con telefoni di vecchia
generazione. Questo permetterà ai pazienti di non effettuare
una nuova spesa. Dal punto di vista specialistico, il medico di
Il sistema Easylife
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vox technologica
medicina generale ha a propria disposizione un sito internet dove inserendo
username e password si aprirà una schermata con l’anagrafi ca del paziente,
con la possibilità di lavorare direttamente sulla cartella clinica dei singoli
pazienti”. Abbiamo provato di persona il sistema e abbiamo verifi cato la
semplicità di gestione dei dati di ogni paziente, divisi nella schermata iniziale
a sinistra con l’elenco degli assistiti e a destra con quelli in evidenza, quelli
che secondo il medico signifi cano un cambiamento delle condizioni cliniche
e necessitano di essere monitorati con maggiore attenzione”, spiega il
manager di Cap. Stesso procedimento per i pazienti che devono soltanto
recarsi in farmacia e ritirare una scheda, simile a una ricarica telefonica,
dove troveranno user e password da inserire sul sito. Una volta fatto, basta
inserire il proprio numero di telefono e il “gioco è fatto e si è in contatto
diretto con il proprio medico. Il sistema funzionerà anche come reminder,
ovvero all’orario stabilito avviserà con un segnale acustico il paziente per le
medicine da prendere”.
Questo sistema è attualmente in sperimentazione presso il dipartimento di
cardiologia pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma: l’obiettivo
è estendere l’assistenza domiciliare a un numero maggiore di bambini,
in modo che possano curarsi in un ambiente familiare, con conseguente
miglioramento dello stato psicofi sico. Da gennaio, invece, dicono da Cap,
sarà avviata una nuova sperimentazione in Liguria in collaborazione con
i medici di medicina generale per ridurre le visite in ambulatorio di alcuni
pazienti affetti da fi brillazione atriale. In ogni caso, Easylife tratterà pazienti con
criticità non acute, quindi quelli meno gravi.
Recentemente, è stato presentato il sistema Ewitals, una valigetta
che comprende tutto il necessario per consulti di telecardiologia,
dall’elettrocardiografo, al sfi gmomanometro, pulsossimetro, pirometro
e Holter BP. Incluso anche un pc (o netbook) che permette di effettuare
rilevazioni in qualsiasi parte del mondo avvalendosi dell’assistenza di un
paramedico, senza la necessaria presenza fi sica di un professionista. I
dati acquisiti attraverso un semplice sistema di immagazzinamento dei
dati vengono poi inviati a un server a disposizione del medico refertatore.
A questo punto il medico specialista, collegandosi al sistema, sarà messo
in condizione di fornire una diagnosi e redigere un referto fi rmandolo
digitalmente con una smart card che gli sarà consegnata al ritiro della
valigetta e che sarà strettamente personale, ma usufruibile anche da altri
apparecchi elettronici. Cisco Systems, invece, mira a proporre l’adozione di
reti interoperabili, sicure e affi dabili con l’obiettivo di elevare la qualità delle
cure e contenere l’incremento della spesa. Il “Cisco connected health” offre
soluzioni che ottimizzano la gestione e il fl usso delle immagini, soluzioni che
supportano i processi clinici indipendentemente dalla distanza e soluzioni
che semplifi cano il workfl ow clinico e aumentano la collaborazione tra il
Endoscopy information system (Eis) - Techlab Works
L’Ismett, l’Istituto mediterraneo per trapianti e terapie ad alta specializzazione
Easylife: interazione tra pc e telefono
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personale sanitario. Techlab Works, società di sistemi elettronici e
moduli di intelligenza artifi ciale applicata ai video e alle immagini che ha
partecipato con la nostra rivista a Expobit, il salone Euromediterraneo
dell’innovazione tecnologica svoltosi a novembre a Catania, ha
presentato l’Endoscopy information system (Eis) che permette la
gestione della cartella clinica e la gestione dei processi ambulatoriali
e di ricovero tramite postazioni di accettazione, refertazione e di sala
operatoria. Il sistema si compone di un pc dvd recorder medicale,
una stazione in grado di acquisire video e immagini endoscopiche,
salvarli su cd o fi le system ed esportarli in tutta la struttura ospedaliera.
Con un display touchscreen 12” integrato permette di collegarsi a un
monitor per visualizzare le immagini. Ha possibilità di streaming fi no alla
risoluzione full HD, connettività usb, fi reware, Ethernet, WiFi.
I progetti nazionali
E’ utile ricordare alcuni progetti sul territorio nazionale. Innanzitutto Telesal, l’ambizioso programma di assistenza
medica a distanza basato sulle tecnologie satellitari, sviluppato da Asi con il ministero della Salute e un team
di aziende italiane, università, istituti di ricerca ed enti pubblici. Telesal signifi ca impiegare le
telecomunicazioni satellitari per rendere possibili applicazioni e servizi di telemedicina. Nonostante
qualche intoppo iniziale, il progetto può dirsi svolto all’80% ed è probabile che il programma entrerà in
piena operatività durante il mese di gennaio. “Arsenàl.IT” è invece un programma costituito nell’ottobre
del 2005 e ha svolto funzione di Osservatorio sulla telemedicina in Veneto eseguendo ricognizioni
sistematiche delle numerose applicazioni specifi che sviluppate nel tempo dalle aziende consorziate. A
Bolzano è in corso di svolgimento “Abitare sicuri” di Ibm e Dr. Hein GmbH, risultato dell’accordo siglato
tra comune e Tis Innovation Park alla fi ne del 2009. Obiettivo del progetto, che coinvolgerà 30 persone
anziane, è quello di testare un nuovo sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza per l’assistenza
domiciliare. Metà del gruppo di anziani comunicheranno attraverso sistemi touch screen, l’altra metà
attraverso device mobili. Le informazioni raccolte vengono visualizzate su un cruscotto in una sala di
controllo e veicolate su dispositivi mobili Android a un operatore via e-mail, sms o twitter.
Italtel, in collaborazione con ADitech, azienda marchigiana attiva nell’innovazione nella sanità, ha messo
a disposizione dell’associazione “Concreta-Mente” la tecnologia necessaria per avviare presso il VI Municipio
di Roma una sperimentazione di telesoccorso agli anziani, soprattutto in estate. Gli anziani vengono dotati di un
braccialetto della dimensione di un orologio che registra i dati biometrici della persona, ne rileva l’attività fi sica
(es. eventuali cadute) e, in caso di valori fuori dalla norma o di pericolo, lancia automaticamente messaggi a un
centro servizi il quale attiva le chiamate di soccorso al 118 e ai familiari. Uno dei primi centri ospedalieri in Italia
che si avvale di processi interamente informatizzati, per garantire la miglior assistenza e sicurezza al paziente è
infi ne l’Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione), presente anch’esso a Expobit
a fi anco di Connessioni, che ha potuto verifi care sul campo tale metodologia, che ha consentito al centro di
diventare uno dei primi esempi di ospedali “paperless”, non solo sotto l’aspetto clinico ma anche amministrativo.
Il “Computerized physician order entry” (Cpoe) consente, poi, l’inserimento degli ordini medici direttamente sulla
cartella clinica elettronica, prevenendo eventuali errori o duplicazioni di prescrizioni. Inoltre in ospedale sono
installate numerose postazioni wireless a disposizione di medici e infermieri, utilizzati per operazioni che vanno dalla
verifi ca dello stato di salute dei pazienti al controllo dei referti medici e degli esami di laboratorio.
www.telesal.it
www.consorzioarsenal.it
www.ismett.edu
l it
http://ec.europa.eu
www.cap.it
www.cisco.com
www.techlabworks.com
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pillole
Misurazione mobileLa frontiera del mobile webAgli italiani, si sa, piace il telefonino. Nonostante la crisi, questo oggetto sempre più omnicomprensivo, capace ormai di assisterci in moltissime attività della nostra vita in mobilità, prende sempre più piede attirando su di sé l’attenzione di chi si occupa di comunicazione. Già, perché ormai la separazione tra i media non è più così netta, e il cellulare potrebbe, forse, diventare il dispositivo capace di metterli insieme tutti, dalla televisione alla carta stampata, fi no ad arrivare naturalmente a Internet
Barbara Trigari
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Certo, si tratta solo di una ipotesi di lavoro. Ma se il cellulare acquisisse il ruolo di mediatore tra le
tecnologie e tra i media, molto probabilmente anche il system integrator dovrebbe tenerlo presente (in
realtà, lo fa già...) quando programma un sistema consumer oppure professionale, almeno alla stregua di
qualsiasi altro apparecchio di controllo e gestione. Lo status a metà tra telecomando e porta virtuale aperta
sulla connessione, per comunicare e informarsi, rende il cellulare uno strumento molto versatile, sul quale
potrebbero ipoteticamente transitare contenuti di tipo molto diverso, mirati a fornire un servizio all’utente che
va ben oltre la semplice telefonata. Tutto questo è già realtà, per chi possiede uno smartphone. Quello che
manca è la consapevolezza e la coordinazione rispetto a quello che si potrebbe fare o comunicare con un
piccolo ma potentissimo cellulare. I primi a rifl ettere sul tema sono stati naturalmente coloro che si occupano
di pubblicità: la metrica però, ovvero la misurazione dell’effi cacia di una campagna pubblicitaria al fi ne di
stabilire un listino prezzi per le aziende, è ancora alle prime armi se parliamo di cellulari.
Qualche numero
In occasione dello IAB Forum a Milano, lo scorso novembre, TNS ha anticipato alcuni dati della ricerca
intitolata Digital Life, incentrata proprio sull’utilizzo del cellulare per l’accesso a Internet: nelle quattro
settimane precedenti il Forum (indicativamente, il mese di ottobre), il 15% degli italiani che frequentano
Internet dichiarano di avervi avuto accesso anche via mobile. Nel Sud Europa la percentuale sale al 18%,
al 22% in Nord Europa e addirittura al 40% in Cina. Tornando in Italia, il 68% di questo 15% che naviga
con il cellulare è costituito da uomini tra i 25 e i 44 anni. Tra gli intervistati, il 95% accede giornalmente alla
rete (solo il 58% guarda la TV tutti i giorni, ancora meno leggono magazine cartacei: solo il 17%), e pensa
che in futuro la modalità di accesso alla rete via mobile si diffonderà maggiormente. Le attività per le quali
gli utenti dichiarano di accedere a Internet in mobilità sono: social networking/connection, gestione delle
attività giornaliere, interessi personali e intrattenimento multimediale online. A questi numeri, aggiungiamo
quelli resi noti da Audiweb nella ricerca sulla diffusione dell’online in Italia. Su una base di 10.000 interviste
a cittadini tra gli 11 e i 74 anni, Audiweb stima la crescita della disponibilità di accesso individuale a Internet
da cellulare in Italia per un +26,1%, ossia l’11% della popolazione, 5,3 milioni di persone. In tutto, gli italiani
“connessi” (indipendentemente dalla modalità) sarebbero 32,9 milioni, l’8,7% in più rispetto al 2009, e
guardando alle famiglie, il 14,3% in più del 2009. Le principali
attività in mobilità censite da Audiweb sono la semplice
navigazione, con il 50,4% del campione, l’accesso ai motori di
ricerca (26,3%), ai social network (24,5%), alla posta elettronica
(24%), a itinerari e mappe (20,7%). Altri interessanti dati sono
consultabili sul sito Audiweb.
Uffi cialmente, la penetrazione dei cellulari in Italia si aggira
intorno al 96%, facendo la tara delle Sim silenti perché
acquistate e non utilizzate dall’utente fi nale o dai dealer, e
tenendo conto di una percentuale (comunque minima) della
popolazione che non possiede il cellulare. Infatti confrontando
il numero delle Sim card, dopo il Giappone l’Italia è il paese
con il livello di penetrazione più ampio. “Non è così per quanto
riguarda invece l’utilizzo del mobile internet”, spiega Carolina
Diffusione dell’online in Italia:
i dati Audiweb
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pillole
Gerenzani, Technology Sector Head TNS Italia, “dove l’Italia è molto
indietro. Secondo i dati in nostro possesso, a ottobre 2010 solo il 15%
degli internauti ha navigato mobile, una percentuale bassa se confrontata
con quelle rilevate nei paesi emergenti, dove in effetti la situazione
geopolitica e culturale fa sì che gli adopter del cellulare diventino
subito user di Internet su mobile, saltando un passaggio”. Un ultimo
dato: grazie all’iniziativa di alcune aziende (anche la nostra) che hanno
scelto di dotare i propri collaboratori di uno smartphone, il target di
penetrazione del mobile Internet comincia a spostarsi dal profi lo giovane
dell’utilizzatore di social media a uno più maturo, tra i 35 e i 50 anni, con
elevato livello culturale e spesso anche una capacità di spesa superiore.
Misurare la cusomer experience mobile
Va bene, siamo ancora in pochi, ma la tendenza è di rapida crescita.
Ma se l’audience online viene misurata da Audiweb, un joint industry
commitee composto da operatori del mercato, è ancora in fase di
defi nizione uno standard italiano per il rilevamento dell’audience internet
mobile. Quale sarà poi l’esperienza di navigazione degli utenti da
cellulare? Come ottimizzarla? Che tipo di comunicazione pubblicitaria è
più adeguata al mezzo? Sempre in occasione dello IAB Forum, TNS Italia
e QAim hanno affrontato la questione. L’azienda specializzata in ricerche
di mercato e consulenza di marketing, infatti, ha sviluppato insieme alla
fi nlandese QAim, attiva proprio nella gestione della customer experience
mobile, un servizio di mobile audience measurement in Finlandia.
Obbiettivo, offrire un ranking indipendente e soprattutto confrontabile
degli accessi a siti ottimizzati per i cellulari. Ecco il parere di Harri
Tami, VP Sales QAim: “L’audience legata al Web è un mondo frammentato, che offre tante risposte diverse,
in un ambiente sparpagliato, sparso. Quando la misurazione è semplice, rimane sempre la domanda su come
presentare in maniera corretta l’utente unico, che rappresenta il criterio di scelta della location da parte delle
aziende. La grossa differenza della pubblicità mobile consiste nella capacità potenziale di intercettare un target
molto preciso, proprio per questo è ancora più necessario misurare tutto in maniera corretta”.
Di conseguenza, occorre raccogliere molti più dati e dettagli rispetto a una misurazione dell’audience sul web.
In Italia non esiste ancora una misurazione dell’audience mobile, ma TNS rileva una sempre maggiore richiesta
di questo tipo di informazioni, sia da parte di chi produce contenuti, che da parte di chi si muove nei
media. Manca insomma un Audit per il mobile web, e per realizzare questo tipo di indagini istituzionali
certifi cate, continua Carolina Gerenzani, “occorre mettersi attorno a un tavolo e trovare fi nanziamenti,
perché non si tratta di impianti di ricerca banali, ma richiedono tecnologia, investimenti e costi
diretti notevoli. Ci sono però degli istituti, come TNS, che si stanno preparando a questo tipo di
misurazione”. Non basta applicare uno standard già in uso all’estero, perché ogni sponsor defi nisce
le proprie regole e non ne esiste una universale. Una cosa è certa: le aziende hanno bisogno di dati
oggettivi e confrontabili per prendere le loro decisioni e pianifi care gli investimenti.
La dimensione del mercato
mobile secondo iStrategy
www.audiweb.it
www.tns-global.it
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ES3323
Le funzioni di un sistema rackin un singolo prodotto
Amplificatore 320W con sorgente CD, Radio, MP3 per diffusione musicale e annunci fino a 3 ZONE con gestione di priorità e regolazione di volume indipendente.
Abbinamento consigliato con BM 3003, base microfonica a 3 zone
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appuntamentia cura della redazione
www.bvexpo.co.uk
Broadcast Video Expo (BVE)15-17 febbraio Londra, Earls Court, Regno Unito
Ritorna a Londra Broadcast Video Expo (BVE), la fi era che si occupa delle produzioni
televisive e radio, e che offre la possibilità agli operatori di vedere le novità del settore
(kit e noleggio di attrezzature, studi audio e video, luoghi e veicoli, sale per la formazione
e molto altro) e allacciare contatti nel settore. Nel 2010 ha attirato 12.614 visitatori e
oltre 240 tra distributori, produttori e rivenditori. Quest’anno si prevede una presenza
di oltre 250 espositori, 180 seminari gratuiti e ci sarà la possibilità, di fare business
face to face con le aziende leader del settore, tra cui Harris, Playbox, Groovy Gecko,
IdeasUnlimited.tv, SIS Live, Eutelsat, Globecast, Grass Valley, Telestream, Partner
Garland.
Perché andarci
I numeri appena descritti confermano l’importanza della manifestazione, ormai da
anni punto di incontro per gli operatori e per il mercato. Interessante il programma
dei convegni per la nuova edizione: in particolare, i seminari sul tema dei luoghi e
relative tecnologie di ripresa, post produzione, audio room e le nuove tecnologie offerte
da Blackmagic Design, che presenta le novità in ambito di programmi audio/video
attraverso l’utilizzo dei Mac e dei computer di ultima generazione. Un’altra sezione da
mettere in agenda è quella che vedrà i broadcast europei incontrare l’IT (“Broadcast
meets IT”): parteciperanno tra gli altri rappresentanti di Sky Italia, dell’Itfc, di Harmonic,
Video Rescue. L’obiettivo (e la speranza) è di arrivare a un dibattito completo e anche
defi nitivo su dove va il mercato e quali sono le prospettive e le potenzialità dell’utilizzo
dell’IT da parte dei broadcaster.
Info generali
Il Bve si svolgerà all’Eco, Earl’s Court & Olympia Exhibition Centre a Londra, due edifi ci
collegati tra loro ritenuti due vere e proprie icone della città. Si trova a 40 minuti dagli
aeroporti di Heathrow e Gatwick, vicino a tre stazioni metro, e ha un parcheggio per
2mila auto. La registrazione e l’ingresso all’expo sono gratuite fi no all’11 febbraio, basta
registrarsi al sito internet dell’evento; dopo quella data, sia su Internet che all’ingresso
dell’Eco, costerà 15 sterline. Sul Web si trovano la lista degli espositori, le informazioni
generali su come arrivare e la lista aggiornata dei seminari che si svolgeranno nei due
giorni di fi era. Gli orari di ingresso sono dalle 9.30 alle 18.00 i giorni del 15 e 16, mentre
l’ultima giornata si chiude alle 16.30.
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appuntamenti
http://www.ftthcouncil.eu/home
http://www.ftthcouncil.eu/ftth_conference
FTTH Conference 8-9-10 febbraioMilano, Centro Congressi
Milano, considerata una delle città più avanzate nello sviluppo della fi bra ottica, ospiterà la nuova edizione
della FTTH Conference, evento internazionale dedicato a questo tema, organizzato dal FTTH Council of
Europe, patrocinato dal comune di Milano e dal ministero dello Sviluppo Economico e sponsorizzato dalle più
importanti aziende del settore, tra le quali Alcatel-Lucent, 3M, ADC Krone, Cisco, Corning, Ericsson, Huaei.
Nel 2010 l’evento si è tenuto nella città di Lisbona, e ha visto la partecipazione di 2.600 visitatori provenienti
da 65 paesi del mondo. Milano, come accennato, è una delle prime città in assoluto in cui la Ftth (Fiber to the
home) è stata implementata grazie a Fastweb, che ha cominciato a installare una rete metropolitana in fi bra già
nel 2000. Una rete che oggi tocca due milioni di abitazioni e conta quasi 300 mila abbonati. Questo successo,
assieme a quello ottenuto in altre città, ha permesso all’Italia, prima tra la principali nazioni europee, di entrare nel
“FTTH Ranking”, la speciale classifi ca dei paesi in cui più dell’1% delle famiglie è abbonato a servizi in fi bra.
Il FTTH Council of Europe è stato istituito nel luglio 2001 come risultato di un’azione promossa da Alcatel-
Lucent, Corning Incorporated e Optical Solutions. Il fi ne ultimo del Council era in origine la promozione,
l’educazione e l’accelerazione della fi bra ottica in casa per tutto il Nord America, (azione
oggi estesa all’Europa e non solo), e ha visto l’adesione di aziende di telecomunicazioni e
informatica, così come tradizionali fornitori di servizi di telecomunicazioni. Nelle intenzioni
degli organizzatori, e degli sponsor, la conferenza vuole offrire un’opportunità di scoprire
quali benefi ci la fi bra possa portare in vari ambiti: dai fornitori di servizi alle comunità locali,
all’economia del Paese in generale.
Perchè andarci
Il programma, molto denso e pieno di interessanti sessioni di studio, può essere scaricato
attraverso il link www.ftthcouncil.eu/nl/programme. Da segnalare il workshop di apertura (che
proseguirà anche nella seconda giornata) su come fi nanziare un progetto o una rete FTTH. Nelle tre
sessioni si parlerà di fi nanziamenti pubblici, privati e delle iniziative in ambito europeo. Un altro momento
importante sarà costituito dalle cosiddette “Breakout sessions”, ovvero i case history delle principali
aziende europee impegnate nella realizzazione di infrastrutture in fi bra, mentre nella giornata fi nale è
previsto l’atteso intervento di Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda digitale, che prevede di
dotare tutti i cittadini europei di connessioni a banda larga entro il 2013 e di linee ultra broadband entro
il 2020, oltre che riallocare lo spettro lasciato libero dal passaggio alla TV digitale agli operatori mobili,
per rafforzare la capacità delle reti senza fi li.
Informazioni generali
FTTH Conference si svolgerà presso il Milano Convention Centre (MIC), in via Giovanni Gattamelata 5 dall’8
al 10 febbraio. La prima giornata si aprirà alle ore 13,00, orario di chiusura le 18,00; gli altri giorni l’orario sarà
dalle 9,00 alle 18,00 (il 9 ci sarà anche un welcome cocktail dalle 17,45 alle 19,00). Il costo dell’ingresso per
tutte e tre le giornate è di 600 euro + iva. La registrazione online offre invece uno sconto del 25%.
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dal mondo
IS Russia Tendenze e prospettive dall’Est europeo
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dal mondo
Nell’ottica di una maggiore presenza di Connessioni ai più importanti appuntamenti nazionali e internazionali del settore, quest’anno abbiamo partecipato a IS Russia, giunto alla quarta edizione, che si è svolto dal 7 al 9 dicembre a Mosca. Un’esperienza interessante, alla scoperta di un mercato vivace e in crescita, che può offrire molti spunti anche a noi italiani. E non solo in termini di una realtà da osservare, ma anche come sbocco per l’espansione in ambito est-europeo
Chiara Benedettini
Non è certo una novità che l’Est europeo sia un territorio in crescita, con
opportunità interessanti, e la Russia lo è a maggior ragione. Dopo l’uscita dalla
fase sovietica, come i media ci hanno raccontato, c’è stato un gran movimento e
una corsa alla ricostruzione di un’economia di mercato più liberista. Non è nostro
compito dire se questo sia stato un bene a livello sociale, certo è che la Russia di
oggi è un paese vivace… diremmo quasi aggressivo, pragmatico, capace di una
veloce risposta agli stimoli del business.
Almeno per quanto riguarda le due aree economiche più importanti, quelle che
gravitano attorno a San Pietroburgo e Mosca, per il resto ci è stata restituita,
attraverso le interviste e i contatti avuti, l’immagine di un territorio sconfi nato e con
una realtà economica (e quindi tecnologica, per tornare ai nostri temi) disuguale.
Ma volendo vedere l’altra faccia della medaglia, è possibile che il potere di
acquisto divenga progressivamente più uniforme nelle varie regioni, trasformando
gli investimenti in Russia in una opportunità sempre migliore.
Mosca è una città moderna dal sapore europeo, con grandi centri commerciali
popolati dai marchi italiani e francesi della moda e del design (uno dei più
importanti e chic è proprio sulla Piazza Rossa), con palazzi eleganti e grandi viali
sempre intasati del traffi co dei 10 milioni di abitanti, ma anche con quartieri in
crescita vertiginosa (come il nuovo quartiere del business con alti grattacieli in
vetro e acciaio) e molto digital signage in esterno.
Nonostante questa allure europea, ci vuole ancora il visto per andarci e ci sono
diffi coltà pratiche per l’esportazione e importazione. E questo crediamo che sia
uno dei motivi per i quali è nato IS Russia, insieme ovviamente all’opportunità
di raggiungere un mercato interessantissimo, con molto spazio da coprire (si
costruisce e ristruttura molto, in Russia), e dinamico, con buon potere di acquisto
da parte dei fortunati (e/o rampanti) che hanno colto l’occasione del passaggio
a un’economia libera. Certamente, però, c’è stata anche la buona risposta e le
garanzie di professionalità dell’organizzatore locale, perché IS Russia è frutto della
Un’immagine del nuovo quartiere di uffi ci… vetro, cemento e…
digital signage
Digital signage in chiave natalizia all’interno del centro
commerciale Gunp nella Piazza Rossa
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partnership tra Integrated Systems Events (organizzatrice di ISE di Amsterdam) e Mid Expo di Mosca.
Segno della “fi liazione” diretta da ISE erano infatti le presenze dirette dei rappresentanti delle associazioni
che hanno costituito ISEvents: InfoComm (e abbiamo avuto il piacere di salutare il suo Direttore Generale
per l’Europa, Godwin Demicoli), e CEDIA (era presente la Operation Manager Wendy Griffi th). Non potevano
mancare il General Manager di ISE Mike Blackman e Dan Goldstein, PR/
Press Manager.
La Fiera
IS Russia ha avuto luogo in un edifi cio storico a due passi dalla Piazza
Rossa, una sorta di manège coperto. In realtà l’organizzazione ha
affi ancato in maniera interessante due fi ere complementari nello stesso
spazio: IS dedicata all’AV professionale, dove hanno esposto molti marchi
internazionali tramite le fi liali russe (da Crestron a Mitsubishi, da Sharp
a LG), alcuni marchi esteri alla ricerca di una posizione in Russia e i
grandi distributori russi. Hi-Tech Bulding, la seconda fi era in programma,
era invece incentrata sul mercato residenziale, ed erano presenti alcuni
marchi esteri di componenti per l’automazione per la casa (sensori,
videosorveglianza, PLC ecc.) ma soprattutto diverse aziende locali del
settore, alla ricerca di visibilità, nuovi sbocchi e nuovi dealer. In Hi-Tech
Bulding c’era anche una sezione dedicata alla casa auto sostenibile e una
alle aziende legate alo standard LON e alla sua associazione nazionale.
Un bel panorama che integrava due realtà complementari e andava
incontro alle necessità di molti installatori russi che, come in Italia, accade
si sdoppino tra attività in ambito terziario e residenziale.
In totale erano presenti circa 50 espositori per fi era, e possiamo
confermare un buon affl usso da parte dei visitatori, provenienti
principalmente dalle due regioni delle città maggiori, ma non solo. Ne
abbiamo incontrati alcuni che invece hanno fatto molte ore di volo o di
treno per venire in fi era, indice di un interesse reale, di una necessità di
conoscenza e cultura e, non ultimo, della voglia di fare un investimento
sulla propria professionalità. Il target era comunque quello di ISE
Amsterdam, ma legato al locale, ovvero installatori, system integrator,
progettisti, designer ecc. Con in più l’interessante categoria dei “decision
maker” dell’ambito pubblico, una realtà che in Russia si muove su canali
propri e spesso indipendenti dal mercato privato.
Durante l’incontro che abbiamo avuto con Mid Expo gli organizzatori
si sono detti molto soddisfatti della riuscita, testimoniata dall’alta
percentuale di rinnovi per gli spazi; Alyona Burtseva, Show Manager:
“Siamo molto soddisfatti della frequentazione e del numero di presenze
degli espositori, che rappresentano ormai buona parte del mercato
di riferimento. Tanto che per le prossime edizioni dovremo pensare
probabilmente a un’altra location che ci offra più spazio”.
L’area dell’arena, dove si è svolto il party per i Pro Integration Awards, già
gremita di ospiti
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Rifl essioni sul futuro
La sera del primo giorno di fi era c’è stato un party per l’attribuzione dei Pro Integration Awards, nel tipico stile
di creare un evento intorno alla celebrazione dei progetti e delle aziende più innovative. E Mike Blackman nel
suo discorso di benvenuto, dopo aver reso conto della notevole crescita russa degli ultimi sei mesi, ha espresso
spunti interessanti sul prossimo futuro dell’integrazione di sistemi, non più da intendersi come il solo ambito
dell’AV professionale, ma in chiave più ampia, estesa naturalmente all’automazione ma anche al risparmio
energetico, alla safety and security, alle reti e networking e in particolare all’ITC. Una prospettiva a 360° che
coinvolge i concetti di servizio e qualità della vita, che va a toccare mercati diversi ma tangenti a quello storico,
e che potrebbero rappresentare la nuova frontiera per la crescita del settore. Anche in onore del business,
ovviamente.
Testare il terreno
Ma al di là delle specifi che tecnologie e dei prodotti presentati (specialmente i rappresentanti dei marchi
internazionali hanno portato le soluzioni già in catalogo, attendendo ISE Amsterdam per sfoderare le novità),
la manifestazione è stata un’occasione interessante: per scambiare punti di vista sul mercato, per cogliere
spunti e modelli di business, ma anche e soprattutto per capire se la Russia può essere un mercato fertile per le
aziende italiane. Oppure l’Italia per quelle russe. Anche perché nei prossimi anni in Russia avranno luogo alcuni
importanti appuntamenti sportivi che offriranno golose opportunità di lavoro per le aziende dell’AV: tra queste i
Mondiali di calcio del 2018.
Abbiamo quindi raccolto diverse interviste ad aziende con profi li diversi, anche grazie all’impagabile aiuto
degli amici di InAVate Russia: Lev Orlov, Direttore Responsabile, e la redattrice Oksana Uzhva, che ci hanno
aiutato sia con la lingua (non proprio tutti parlavano inglese) sia nella scelta degli interlocutori, ai quali ci hanno
presentato.
In generale è emerso un quadro di un mercato ottimista, con ampi spazi ancora da coprire; c’è molto da fare
Education a IS Russia
A IS Russia non è mancato un programma educational, che si è
aperto con un convegno dal titolo “Innovative technologies for sport”:
nei prossimi anni avranno luogo in Russia diversi eventi importanti
per lo sport e ci si attendono importanti occasioni di business per il
settore AV. Nei giorni successivi si sono avvicendati alcuni seminari
tenuti dalle aziende espositrici, da CEDIA e InfoComm, secondo la
loro mission associativa di offrire cultura ai professionisti del settore,
e alcune sessioni trasversali a cura degli organizzatori: un workshop
“3D technologies for business” e una conference dal titolo “Digital
Education - Informatization strategies in education: AV, ICT in
action” per fare il punto sulle tecnologie in ambito educational e sulle
opportunità di mercato.
www.isrussia.ru/en/isrussia/digital_education/
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per la formazione, per questioni puramente cronologiche, ma i system integrator si dimostrano molto ricettivi.
Spesso è venuta fuori la diffi coltà di coprire un territorio vasto, impossibile da seguire direttamente, da qui la
scelta di ricorrere a dealer di zona. La crisi è stata registrata anche qui, ma sembra in misura minore, visto che le
fasce di utenza che accedono a determinate soluzioni non hanno cambiato di molto il loro potere di spesa.
E la vecchia Europa, benché ancora forte del suo storico e del fatto “di essere arrivata prima” in questo settore,
crediamo che comunque abbia qualcosa da imparare dalla dinamica realtà dell’Est europeo.
Crestron è un marchio internazionale che non ha bisogno di presentazioni, e la fi liale russa è stata aperta solo
due anni fa:
Valery Skuntsev, Sales&Offi ce Manager: Nonostante i soli due anni di attività (anche se il marchio era
già presente tramite i dealer), non abbiamo fatto che crescere, il nostro centro è stato il numero uno in
Europa, e lavoriamo in un mercato promettente; ormai ci sentiamo appieno nel mercato europeo. Offriamo
supporto tecnico, formazione, lavoriamo con i distributori per aiutarli nella progettazione, nella vendita delle
apparecchiature: sono complesse, quindi non sono semplici da vendere. Abbiamo organizzato un centro di
formazione e in Russia ogni anno formiamo 400 persone.
C - Non è un problema operare in un’area così vasta?
VS- Sì, la Russia è enorme, ma noi operiamo soprattutto nelle regioni di Mosca e San Pietroburgo, dove si
raccolgono tutte le risorse economiche. Naturalmente è nostro interesse espanderci ma non è una cosa facile,
perché le persone devono prima di tutto avere il denaro per acquistare.
Pro Integration Awards
Stringere contatti e celebrare l’innovazione portata dalle aziende, questo il senso del frequentato party
a invito per l’attribuzione dei Pro Integration Awards, che si è tenuto la prima sera di fi era. Premiati i
migliori system integrator russi e le migliori soluzioni AV per il settore commercial e residenziale (sulla
base di progetti). Musica e animazione, vodka e buffet libero per tutti, per confrontarsi sui progetti
presentati e iniziare la fi era stringendo nuove utili conoscenze.
Musica e… animazione durante il party per i Pro Integration Awards
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C - Per voi è più importante l’area residenziale o commerciale?
VS - Entrambe, abbiamo soluzioni per tutti; di solito nel professionale cominciamo a lavorare
come fornitori di strutture e cablaggi, e poi maturiamo la fi ducia anche per i sistemi integrati.
C – In Italia accade che i system integrator lavorino sia nel terziario che nel residenziale,
diversamente da altri paesi dove i sistemi integrati hanno una storia più lunga. E in Russia?
VS - In Russia ci sono società molto grosse che si concentrano solo nel mercato commercial,
con un grosso database; invece quelle più piccole cercano di fare di tutto.
Sharp Russia si muove invece dichiaratamente nel settore commercial, e il suo Corporate
Account Manager Oleg Pavlovsky ci ha raccontato di una realtà in crescita netta, come
testimoniano i dati di fatturato:
OP – Mi occupo del mercato pro e la mia opinione è limitata a questo settore, che sta
crescendo stabilmente. Il più redditizio credo sia quello delle control room, poi l’education...
anche se è un settore molto attento al prezzo.
C – Il mercato digital signage?
OP - Per noi è interessante, ma non penso che sia una buona idea lavorarci adesso perché il
nostro interesse sta prima di tutto nelle commesse governative AV, quindi control room e sport,
mentre il ds riguarda solo progetti privati, dove è anche più facile vengano operati tagli.
C - Quest’anno è stato l’anno successivo alla crisi, come è andata e come andrà il 2011?
OP - Sarà migliore del precedente, anche nei risultati fi nanziari. Per l’anno
prossimo il budget vendite sarà più elevato, quindi anche il quello del
marketing.
Parlando di digital signage, che in Russia è diffuso più che da noi, abbiamo
intervistato Dismart, azienda russa specializzata nel settore, che distribuisce
anche Scala.
Timul, Project Manager - I nostri clienti maggiori sono i centri commerciali,
le banche, ma lavoriamo anche in esterno. Forniamo progetti chiavi in mano,
dall’installazione ai contenuti, e il mercato è orientato prevalentemente verso
i sistemi di grandi dimensioni, gestiti per lo più a livello centrale. Il modello di
business funziona, perché di solito sono i clienti stessi che ci commissionano
e saldano il lavoro, sono poi magari loro a trovare delle modalità di rientro
dagli investimenti con le agenzie di pubblicità.
C - In Russia c’è un mercato interessante? Quali i margini di crescita?
T - I margini di crescita sono enormi, ci sono ancora ampi spazi da coprire
e molto interesse per il mezzo. Nel 2011 la percentuale di crescita potrebbe
essere del 10-11%.
Carlo Lastrucci, Presidente
Powersonf, e Vladimir Marchenko,
Direttore Generale DSS, distributore
Powersoft in Russia
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Italiani in Russia
Alcune aziende italiane hanno già trovato i propri canali in Russia, e in fi era abbiamo potuto incontrarli e farci un
quadro di come si sono creati i contatti, i mercati e le opportunità. Powersoft, azienda fi orentina specializzata in
amplifi catori di potenza digitali, ha trovato terreno fertile proponendo innovazione:
Carlo Lastrucci, Presidente Powersoft - Abbiamo cominciato a distribuire Powersoft in Russia 10 anni fa,
perché una delegazione è venuta dai noi in visita a Firenze, comprendendo che erano i prodotti giusti per quel
territorio: innovativi, performanti. I russi, per le caratteristiche della loro cultura, cercano le cose nuove, e infatti
il mercato è cresciuto molto velocemente da subito. Qui vendiamo principalmente la serie K, molto trasversale
per applicazioni importanti (fi no 9.000 W per canale) e i suoi cugini più piccoli K1, K2, K3, e poi la serie M, il cui
modello più performante offre 2x1.000 W a 4 Ohm in stereo e 1x2.000 W a 8 Ohm in Bridge, e che ha avuto un
successo direi insperato.
Vladimir Marchenko, General Director Digital Sound Systems Company
– È il prodotto giusto per la Russia perché è piccolo ma potente, facile da
trasportare, diverso da quello dei competitor. È stato accolto molto bene da
chi usava amplifi catori tradizionali.
C - Quali sono i settori principali di mercato per Powersoft in Russia?
VM - Questi prodotti sono particolarmente interessanti per i sistemi
all’interno di grosse infrastrutture, come aeroporti, strutture sportive, stadi,
più installazione che live. I grossi sistemi scalabili necessitano di una grande
potenza per essere alimentati, e questi amplifi catori se confrontati con
i modelli tradizionali, hanno un’effi cienza del 95%, e sul lungo periodo,
signifi ca migliaia di euro risparmiati, davvero.
C- Prima DSS si occupava più di live, però.
VM – Ce ne occupiamo ancora, ma i canali sono diversi naturalmente, e le
installazioni ci danno molte soddisfazioni.
C - Come è andato il mercato nel 2010, rispetto al 2009?
VM - All’inizio di questa crisi fi nanziaria c’è stato un taglio nel budget sia
nel touring che nelle installazioni, a partire dalle commesse governative. Le
compagnie di touring quindi hanno diminuito gli acquisti e nelle installazioni
alcuni grossi progetti governativi sono stati rimandati, ma globalmente il
lavoro ha proseguito.
C – Per Powersoft la Russia è un mercato importante?
CL – Lo è stata soprattutto all’inizio, adesso però vendiamo anche molto
in USA, Sud America e Asia, e la Cina è un altro grande mercato. Dipende
anche dal fatto che alcuni nostri prodotti sono stati replicati da altre aziende
a prezzi più bassi (abbiamo otto cause contro aziende cinesi!), ma noi
cerchiamo di mantenerci allo stato dell’arte, di lanciare ogni anno nuove Iberi, distributore del marchio italiano InOut, di Prase Engineering
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soluzioni innovative. In passato si diceva che nel mercato dell’audio non c’era più niente
da inventare, e invece no, ci sono ancora opportunità.
Un altro punto di vista è quello di Ennio Prase, Vice Presidente e CEO di Prase
Engineering, che in Russia ha un suo distributore per i prodotti con il proprio marchio
InOut: “Siamo soddisfatti del lavoro del nostro distributore, il mercato ci sembra ricettivo
e in evoluzione, e soprattutto più mobile e pronto di quello italiano”.
Nei corridoi di ISE abbiamo inaspettatamente incontrato anche Jes Enevolsen,
rappresentante in Italia (ma anche in Russia, abbiamo appreso) del produttore di schermi
da proiezione danese dnp denmark… la posizione adatta per fare un confronto tra le
due realtà e offrire spunti per chi desidera trovare una nicchia in Russia:
JE - Al confronto col resto d’Europa, la Russia è un mercato migliore per noi, ancora in
sviluppo, non abbiamo sentito la crisi che invece si è avvertita in Italia. Operiamo tramite
cinque key accounts, un mix tra system integrator e distributori, ma stiamo lavorando su
un partner program per aumentarli: offriamo soluzioni e servizi ma chiediamo da parte
loro determinati standard di qualità.
C - Qual è l’area nella quale siete più attivi?
JE - Per tradizione quella corporate, professionale, e i nostri partner, aziende medie,
SOUND THAT MOVES PEOPLE™
Corridoi affollati dell’Hi-Tech Building
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www.smart-bus.ru
www.isrussia.ru
www.dsspro.ru
www.dnp-screens.com
www.powersoft.it
Smart-bus invece presentava il suo sistema di automazione su CAT5 compatibile Konnex
(possibili anche moduli per DMX, DALI, TCP-IP), per la gestione di tutti i servizi residenziali: audio
distribuito, safety e security, clima, illuminazione ecc. L’interfaccia utente può essere a pannello
(soluzione proprietaria) o tramite touch pad con software Android 1.6.
Saia Burgess è svizzera, ma è distribuita con successo in Russia
tramite MC2 ed è presente anche in Italia. Producono sistemi di
automazione, e in particolare vi segnaliamo i touch Haptic che
offrono anche la sensazione tattile della funzione attivata. Se si tratta
di un motore da far girare più veloce, per esempio, toccando il tasto
“più” si avvertono sotto il dito delle scariche a velocità crescente.
Il 10” basa la sensazione tattile sul piezoelettrico, il 12” su attuatori
solenoidi. Enrico Fiechter, Int Sales Manager, ci ha spiegato
che l’azienda è caratterizzata da scelte quali la produzione in
insourcing, perché i loro clienti hanno necessità di sistemi altamente
customizzabili (e affi dabili); dato che hanno una porzione di mercato
specialistica, l’azienda ha avuto un buon andamento nel 2010
nonostante la situazione europea.
www.saia-pcd.com www.sbc-support.ch
hanno buon accesso agli appalti governativi, grazie a buoni contatti… ma ci sono sviluppi nel ds, per esempio,
con la serie Supernova per proiezioni anche in luce diurna. Nel 2018 ci saranno i Mondiali di calcio e sarà
un’opportunità da non perdere. In Russia è interessante il residenziale, bisogna però trovare il giusto canale,
farsi conoscere e stabilizzarsi nel settore.
Bisogna stare pronti perché l’economia si rafforza sempre più e questo per noi è un’opportunità.
C - In Russia è importante essere ben integrati negli equilibri locali...
JE - Sì, la Russia è particolare, le procedure di importazione sono complicate, il numero dei partner che hanno
un contatto diretto con produttori dell’Europa Occidentale è ancora limitato…c’è da fare.
C - Come è andata nel 2010?
JE - Non ho i dati perché il nostro anno fi scale fi nisce a marzo, ma abbiamo fatto meglio qui in Russia rispetto al
2009.
Qualche spunto
Come dicevamo, gli espositori di IS Russia erano principalmente i rappresentanti locali dei grandi marchi (le
novità le vedremo a ISE Amsterdam) e grossi distributori (quindi idem…), ma in Hi-Tech Bulding abbiamo
rintracciato qualche azienda locale e qualcuna estera alla ricerca di espansione. D’altronde siamo nel mercato
globale… anche in Russia.
Enrico Fichter mostra i touch che restituiscono
sensazione tattile durante l’uso
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71
dal mondo
Argus Spectrum è invece un costruttore russo (San Pietroburgo) specializzato in sensori, pannelli
di controllo e sistemi wireless per antincendio e sicurezza, dalle importanti aperture sull’estero: per
esempio ha partecipato alla fi era milanese Sicurezza, e i suoi prodotti rispondono agli standard
internazionali per l’esportazione. Strelec è appunto un sistema antincendio wireless pensato per siti
dove è diffi cile (per questioni tecniche o pratiche) o impossibile (per vincoli o mancanza di budget)
predisporre nuovi cablaggi. Lavora su protocollo proprietario bidirezionale, e il sistema è composto da
expander, sensori (di fumo, di intrusione, di rottura) attuatori (moduli di comando, sounder e voice device) e
controlli (keypad); il sistema arriva a gestire fi no a 16 expander (ogni expander può essere collegato fi no a un
massimo di 32 sensori) e 256 attuatori.
www.argus-spectr.ru
Altra azienda estera in cerca di espansione, ThinkVP
produce dal 1987 supporti per display e rack. In
particolare ci è piaciuto il supporto per iPad, da
parete e da tavolo, dal design molto pulito e “Apple
friendly”, dotato di uno snodo che permette di ruotare
l’apparecchio secondo le esigenze d’uso.
www.thinkvp.com
www.sharp.ru
www.dismart.ru
www.cedia.net
www.infocomm.org
www.crestron.eu
Per maggiori informazioni collegati alla pagina www.omniabit.com/presentazione_IAX.html
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AUTOMATION
EXPERIENCE
IAX è un sistema intelligente di automazione e domotica impiegabile sia in contesti di tipo residenziale come appartamenti, ville, interi edifici e complessi residenziali sia ambienti quali uffici, sale meeting/riunioni, sale conferenze/multimediali, sale direzionali grazie al quale è addirittura possibile arrivare a controllare anche intere strutture abitative o lavorative, anche in impianti preesistenti.Da pochi mesi è possibile gestire e controllare sia localmente che da remoto le appliances elettriche, le apparecchiature elettroniche e gli apparati audio e video anche mediante l’i-Phone e/o l’i-Pod come client periferico. Seguendo la filosofia di semplicità che contraddistingue queste periferiche anche l’interfaccia grafica IAX per i-Phone/i-Pod è stata studiata e sviluppata in maniera graficamente intuitiva e molto user-friendly.
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www.omniabit.com
Videoconference ISDN @ 768 Kbps 02/27080901Videoconference IP @ 4 Mbps 81.208.56.111Tel. 02/973728.11 - Fax 02/2573548Via Val Camonica 11 - 20128 Milano
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72 febbraio ‘11 • n. 27
dal mondo
Training Spinetix Matteo Fontana
Lo scorso 1 dicembre 2010, Voome Networks, che commercializza per l’Italia i players multimediali Spinetix, e
che è anche partner di LG e 3M, ha organizzato il “Training Spinetix”, una giornata dedicata all’aggiornamento
tecnico e al vero e proprio addestramento all’utilizzo dei players multimediali Spinetix e dei software ad essi
dedicati e recentemente migliorati. All’Infocomm Asia, nel novembre 2010, è stata infatti presentata la nuova
versione del player multimediale HMP-200 e, assieme ad essa, anche il nuovo software Fusion, Abbiamo
chiesto a Emanuele Pollastri, fondatore e amministratore di Voome Networks, alcune considerazioni, partendo
dalla giornata rivolta agli installatori di sistemi di digital signage e di comunicazione dinamica.
C - Il “Training Spinetix”, pur targato Voome Networks, è presentato sotto un altro marchio: Avstore. Cos’è?
EP- Avstore è la sezione della nostra azienda che si occupa della distribuzione dei prodotti legati al digital
signage. Sta per Audio Video Store, perciò è la parte dell’azienda specializzata nell’audiovisivo. Sul piano
materiale, Avstore è una selezione di prodotti tra loro complementari e un sito web (www.avstore.tv) interamente
dedicato all’integrazione AV/IT.
C - Nella presentazione del Training si parla di “ecosistema di prodotti”. La locuzione si riferisce a questa
selezione di prodotti?
EP - E’ qualcosa di più. Diciamo che, se l’ambito tipico del lavoro di un distributore audio/video si limita
a periferiche video, monitor LCD o touchscreen, e accessori connessi, noi ci allarghiamo ulteriormente,
estendendo l’orizzonte alle piattaforme gestionali dei contenuti video, ai software,ai player multimediali.
C - In che direzione va questo mercato?
EP - In generale, il mondo viaggia verso l’universo It. E’ nostra convinzione
che l’It vada incorporato e occorra pensarlo sempre più presente nei
prodotti della fi liera digital signage. Avstore si pone di integrare il mondo
Audio/Video con il mondo It.
C - Qual è il maggior problema, al momento, per questo settore del
mercato?
EP - Per quanto riguarda l’audio/video, è senza dubbio la mancanza di
cultura IT. AV e IT sono sempre, tradizionalmente, molto separati. Noi siamo
nel mezzo tra questi due poli e ci sforziamo di creare una mediazione,
rivolgendoci ad entrambe le parti. La crisi ha rallentato lo sviluppo, ma sono
sempre di più i punti vendita o i locali pubblici che si riempiono di monitor.
Insomma, il mercato è in grande espansione e offre molte diverse possibilità. Oggi i monitor vengono pensati
contestualmente al punto vendita per l’esplicito scopo di creare comunicazione dinamica.
C - Quali sono le previsioni per il 2011 e quante giornate come queste organizzerete?
EP - Filosofi camente queste giornate sono fondamentali e un incontro al mese sarebbe perfetto. Finora però
siamo riusciti ad organizzarne 6 in un anno. Vogliamo almeno replicare le 6 edizioni poi, se riusciremo ad
organizzarci logisticamente, potremmo anche aumentare il numero di incontri.
Immagine di repertorio evento
Voome Networks-LG
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dal mondo
Coemar illumina X-Factor
Non solo la versione italiana, ma anche quella ucraina (la prima) del
programma X-Factor 2010, vedono la presenza di proiettori Coemar.
In particolare, da noi Coemar ha fornito alla trasmissione settanta
Infi nity Wash XL che sono serviti a illuminare pubblico, giurati e il
perimetro del palcoscenico, scelti per la luminosità (lampada da 1.400
W) e la fl essibilità (zoom da 5° a 84° senza cambiare la lente). Sono
stai impiegati anche 94 ParLite Led, per il minor consumo energetico
nonostante l'elevata luminosità. In Ucraina gli apparecchi impiegati
sono stati sempre gli Infi nity Eash XL, poi Infi nity Spot M, Testa 2500
e Testa 1200, in tutto sessanta apparecchi scelti dal lighting designer
Ievgen Tsybinogin e forniti dalla rental company locale Alight. In
Ucraina Coemar è rappresentata da Lightek.
www.coemar.com
Barco e Scala a Piccadilly Circus
Piccadilly Circus dismette le insegne al neon e passa
progressivamente al LED: anche TDK ha fi nalmente deciso
l'aggiornamento coinvolgendo Barco in collaborazione con MT2
(project management, per conto della proprietà degli spazi) e il system
integrator Beaver Solutions. La sfi da consiste nel farsi notare in un
mare di insegne luminose, quindi puntando anche sulla luminosità e
il contrasto, ma senza dimenticare l'economizzazione dei consumi,
visto che già lo spazio per esporre il marchio a Piccadilly Circus ha
costi notevoli e sono insegne sempre in funzione. Barco rispondeva
a tutte queste esigenze, distinguendosi rispetto alla concorrenza,
con 105 moduli TF-16BK LED da 16 mm che danno il risultato di 378
pixel, governati dal software di content management Scala. Un'altra
esigenza infatti era quella di
poter caricare dontenuti in
formati diversi, a seconda
delle esigenze dei creativi,
e naturalmente di avere
la massima affi dabilità nel
funzionamento.
www.barco.com
www.scala.com
Nasce Leading Technologies
Il 1 gennaio 2011 è nata Leading
Technologies Srl, frutto della fusione
tra le aziende Audio Equipment
e A&DT i cui marchi e nomi non
verranno più utilizzati, a vantaggio
di una razionalizzazione delle
risorse e delle professionalità.
Marco Porro, Direttore Generale,
spiega la fusione con la necessità
di costituire una realtà societaria
più forte e moderna, che segua
meglio i cambiamenti in atto a livello
internazionale e le nuove sfi de,
basandosi però sull’esperienza
di oltre trent’anni acquisita nel
mercato. La nuova Srl ha sede in Via
Solferino, 54 a Monza.
www.leadingtech.it
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74 febbraio ‘11 • n. 27
news
Marchio unico per
B2B Media, editore della rivista Connessioni, della newsletter Connect e del sito www.connessionionline.it,
ha intrapreso un completo rinnovamento della struttura interna e dei propri prodotti, per essere sempre più
un elemento forte di… “connessione” tra gli attori del mercato. In linea con questo impegno, ha unifi cato
sotto il marchio Connessioni le attività aziendali e la denominazione stessa della società, per una totale
identità tra l’azienda e i suoi prodotti, offrendo in questo modo a utenti e partner un unico riferimento:
Connessioni sarà il marchio all’interno del quale si svilupperanno i vari ambiti di attività dell’editore, dalla
rivista, alle attività on-line, agli eventi e iniziative di comunicazione.
Un’evoluzione che sta coinvolgendo anche gli strumenti Web, riuniti oggi sotto un unico dominio: il nuovo
dominio di riferimento per il sito di Connessioni, per Connect e per le caselle di posta elettronica è
www.connessioni.biz.
Auspicando un sempre migliore e maggiore contatto con la nostra Redazione, Vi comunichiamo che dal 1
gennaio 2011 sono cambiate quindi anche le e-mail di riferimento per le attività redazionali:
Redazione: [email protected]
Informazioni: [email protected]
Nec per l’educational
Nec amplia la propria gamma di proiettori per l’educational con i
quattro modelli ultra short throw della nuova serie U, adatti anche per la
visualizzazione 3D. La serie è progettata per adattarsi anche ad ambienti
dalle dimensioni ridotte, infatti il sistema di rifl essione richiede meno di 25
cm di distanza dal cabinet del proiettore, per impieghi a soffi tto, su un tavolo
o su carrello mobile. Ampia dotazione di connessioni, per la compatibilità
con sorgenti di molti formati diversi, analogici o digitali, compresi l’HDMI, il
collegamento a computer, la porta LAN per controllo e monitoring da remoto
(funzione Virtual Remote). In previsione di un utilizzo continuativo, Nec
equipaggia i proiettori con un fi ltro specifi co, e un fi ltro aggiuntivo indicato
per ambienti particolarmente polverosi con intervallo di pulizia fi no a 5.000
ore. Le caratteristiche della serie U non escludono applicazioni a di fuori del
settore educational, come conferencing, modellazione e digital signage. I
quattro modelli della serie U, già disponibili, si differenziano nelle risoluzioni e
nella luminosità, con due proiettori XGA e due WXGA, e luminosità da 2.500
a 3.200 Ansi Lumen. In dotazione il telecomando IR, un cavo mini D-Sub,
una staffa per il montaggio a parete, manuale e guida rapida. Garanzia tre
anni/3.000 ore per la lampada previa registrazione.
www.nec-display-solutions.it
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news
new
sSubwoofer Proel SW
A completamento della propria gamma di diffusori full range, Proel renderà disponibili entro il primo trimestre
di quest’anno la serie di subwoofer SW, in tutto tre nuovi modelli e un aggiornamento del modello FlashH15S,
presentato anche con un nome nuovo. Per coprire ogni esigenza rispetto ai diversi modelli full range, la gamma
SW propone sub da 15” a 18”, con amplifi catori in classe D o in classe H.
SW118H e 115H montano altoparlanti Celestion con magneti al neodimio da
15” e 18”, come suggerisce il nome, e amplifi catori in classe D rispettivamente
da 1.000 e da 500 W; il modello SW115, sempre con il woofer da 15”, ha un
amplifi catore da 350 W in classe H. Tutti i modelli della serie sono accomunati
da una sezione di preamplifi cazione stereo, crossover da 24 dB/oct con
frequenza d’incrocio selezionabile e interruttore per l’inversione di fase, cabinet
in compensato (15 o 18 mm) con maniglie di metallo e rotelle metalliche da 75
mm. Visibili in anteprima al Namm di Los Angeles.
www.proelgroup.com
Interattività da U-Touch
Ecco alcune delle numerose novità introdotte in
questo principio 2011 da U-Touch, produttore inglese
specializzato in tecnologia touch. Lo schermo LCD
True Multi-Touch da 46” (tipico l’impiego come tavolo
interattivo) reagisce
fi no a 32 “tocchi”
contemporaneamente,
quindi tre persone
vi possono lavorare
sopra tranquillamente. Il particolare software di cui
è fornito offre una risposta molto rapida al contatto,
quindi “scrivendoci” sopra con le dita il risultato è
immediato; inoltre è possibile lavorare, per esempio
modifi cando o visionando delle fotografi e, mentre
sullo schermo sono poggiate delle tazze, come
appunto se si trattasse di un comune tavolo da
bar. Lo schermo prevede anche il rivestimento anti-
rifl esso e resistente all’acqua. Sempre LCD, ma
questa volta da 70”, con risoluzione HD e tecnologia
dual touch ottica: è il nuovo grande schermo
U-Touch, offerto con garanzia tre anni. In ambito
educational, U-Touch ha in catalogo uno schermo
touch LED da 55” ultra sottile, che oltre a consumare
meno rispetto a tecnologie alternative, riscalda meno
ed è meno rumoroso.
www.u-touch.co.uk
Meyer Sound per il cinema
L’interesse crescente di Meyer Sound per il mondo
delle sale cinematografi che l’ha spinta a nominare una
nuova squadra di professionisti che si dedicheranno
espressamente a sviluppare strategie e prodotti mirati,
in quella che Meyer Sound chiama la linea EXP (nuova
denominazione da dicembre 2010, in precedenza
Cinema Experience). Dal 2011 a occuparsi delle sale
ci sono Steve Shurtz come direttore tecnologico,
Mauricio Saint Martin come direttore vendite globale,
Brian Long come senior manager per cinema e live
sound design, e Jim Sides, business development
director EXP (ex
CEO di Meyer
Sound Germany).
L’azienda sta
crescendo nel
settore cinema, e
sente il bisogno di
fornire maggior supporto ai propri partner. Dal punto di
vista tecnologico signifi ca la diretta collaborazione con
il settore ricerca e sviluppo, per lo sviluppo appunto di
nuovi prodotti e applicazioni, in collaborazione anche
con interlocutori quali sound designer, case di post
produzione, mixing, studi.
www.meyersound.com
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news
Lighting Control Engine di e:cue
LCE, in breve, è un dispositivo per la gestione di progetti illuminotecnici complessi, un server (con suite software
e:cue) con performance elevate (fi no a 65.536 canali DMX) che riunisce le caratteristiche di due precedenti
prodotti e:cue, oggi fuori produzione: LCS-1 e Media Engine 2. Compatibile con i protocolli DMX/RDM, e:net,
Art-Net e KiNET, possibilità di integrare apparecchiature e contenuti diversi
audio, video, trigger esterni (via RS-232, DMX, Midi, Ethernet, SMPTE Timecode,
utilizzando fi le o hardware esterno), LCE promette il controllo di ogni aspetto del
progetto, in maniera affi dabile e continuativa, occupando una unità rack da 19”.
Consente anche il controllo da remoto (oltre che dal touch screen del pannello
frontale o via tastiera e mouse) via browser web: LCE infatti include la suite
software e:cue su Windows 7 (con email per status e notifi che) e un server web
per la gestione dei progetti via LAN. Offre due uscite DMX (XLR5-Pin), due RS-
232, Midi, DVI, Audio, 16x Dry Contact; le uscite sono video, DMX, RS-232, Midi e
16 Dry contact. Il display touch ha risoluzione XGA 1.024x768. Presenti due hard
disk Raid 1 da 250 GB ciascuno.
www.ecue.com
Hitachi Ultimate
Ultimate Short Throw è la nuova linea di proiettori short throw Hitachi,
tre modelli contraddistinti dalle sigle CP-AW250NM, CP-A300NM ed
ED-A220NM, che puntano molto su dimensioni compatte e leggerezza
dell’hardware: pesano ciascuno 3,8 kg e misurano 34,5x8,5x30,3
cm. Le caratteristiche che accomunano la serie sono un rapporto di
0,35:1 per la distanza di proiezione (che signifi ca ottenere immagini
da 80” a una distanza di proiezione di 50 cm per il modello ED-
A220NM), una distorsione inferiore allo 0,5% da angolo ad angolo,
altoparlante da 10 W integrato, ingressi HDMI (supporto Full HD),
RGB e video (Component, Composito o S-Video), porta RS-232 per
la creazione e gestione di network di proiettori, Ethernet. Con questi proiettori Hitachi si rivolge alle installazioni
business ed educational, al retail per le vetrine e in generale al digital signage, alle applicazioni in retroproiezione
e infi ne all’entertainment casalingo e al gaming. Gli Ultimate infatti possono essere installati anche da una
sola persona, sia a soffi tto che a parete, e integrano alcune funzioni per semplifi care le impostazioni iniziali.
Perfect Fit per esempio offre otto punti di regolazione della centratura/distorsione dell’immagine per superfi ci
di proiezione irregolari; Daytime corregge la qualità dell’immagine per adattarla ad ambienti molto luminosi.
Attenzione all’ecologia con lampade e fi ltri della durata di 4.000 ore, case senza verniciatura, imballi riciclabili,
semplifi cazioni costruttive per ridurre i guasti, consumo in stand-by inferiore a 0,3 W. Il modello CP-AW250NM
ha risoluzione WXGA (1.280x800), luminosità 2.500 Ansi Lumen, rapporto di contrasto 2.000:1, diagonale
dell’immagine proiettabile compresa tra 60” e 100”. Simili le caratteristiche degli altri due modelli che si
differenziano nella risoluzione, per entrambi XGA (1.024x768) e nella luminosità, rispettivamente 3.000 Ansi
Lumen per CP-A300NM e 2.200 Ansi Lumen per ED-A220NM. Garanzia tre anni sul proiettore e sei mesi per la
lampada, eccetto l’ultimo modello per il quale vale tre anni anche la garanzia sulla lampada.
www.hitachiultimateprojector.com www.hitachidigitalmedia.com
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news
Proiettori compatti da Sanyo
Da Sanyo tre nuovi modelli di proiettori compatti dedicati alle presentazioni (ma non solo) e presentati come i
successori della serie XD: sono PLC-XK220, PLC-XK2600 e PLC-XK3010, rispettivamente da 2.200 Ansi Lumen,
2.600 e 3.000 Ansi Lumen. Per tutti, la lampada è da 215 W, il rapporto di contrasto 2.000:1, la risoluzione
1.024x768 p in 4:3 (da 40” a 300”), peso 2,9 kg e dimensioni 33,4x10,5x24,7 cm. Lampada e sistema di
raffreddamento sono nuovi e più effi cienti: la lampada ha una durata di 6.000 ore in modalità risparmio energetico
e il consumo di energia è di 0,7W in stand-by, mentre il fi ltro dell’aria (chiamato Longlife e costituito da tre strati
sovrapposti) garantisce 5.500 ore di esercizio senza manutenzione. Tra
le dotazioni, anche un altoparlante da 10 W integrato per le esigenze di
sale conferenza e aule scolastiche sprovviste di impianto audio. Visto il
target, Sanyo ha cercato di semplifi care al massimo l’utilizzo dei proiettori
tramite funzioni quali Direct Power on/off, che attiva/disattiva la macchina
semplicemente collegando o scollegando il cavo di alimentazione, senza
dover aspettare il raffreddamento della lampada. Il settaggio è facilitato dal
riconoscimento automatico dei segnali in entrata, dalla correzione verticale
automatica ±30° e dalla possibilità di selezionare il colore della superfi cie
di proiezione (b/n o colore). Prevista la possibilità di collegamento in rete per il monitoring di alcune funzioni quali
durata della lampada, temperatura di esercizio, interruzione del segnale, segnalazione di guasti via email. Contro i
furti, funzione Key Lock, blocco tramite Pin, Kensington Lock. Garanzia Sanyo tre anni sul proiettore, un anno sulla
lampada con sostituzione in 24 ore.
www.sanyo.com
Processori Soundweb London Blu-101 e Blu-102
In ambito conference, Soundweb London ha introdotto due nuovi processori nella serie 100, più conveniente dal
punto di vista economico ma comunque equipaggiata con gli stessi algoritmi dei processori di livello più elevato
quali Blu-800 e Blu-320. I due processori hanno rispettivamente dieci (Blu-101) e 12 ingressi (Blu-101), otto uscite
e un ibrido telefonico (connessione RJ-11), elaborazione AEC (Acoustic Echo Cancellation), bus audio fault tolerant
e con banda ampia. La fi losofi a è ad architettura aperta, da confi gurare con HiQnet London Architect in modalità
drag&drop. Blu-102 integra un sistema di elaborazione dedicato per un massimo
di otto algoritmi AEC indipendenti, applicabili a segnali da ingressi analogici locali
o via bus audio digitale, offrendo così una soluzione in grado di soddisfare le
esigenze di spazi conferenza multipli con un unico apparecchio. Gli algoritmi AEC
prevedono anche l’Automatic Gain Control (AGC) e la cancellazione del rumore
(NC), per esempio di condizionatori o ventole di proiettori. L’audio bus digitale a bassa latenza da 48 canali adotta
cavi Cat 5e per distanze fi no a 100 m, oppure in fi bra per distanze superiori (fi no a 40 km). Ingressi analogici con
gain confi gurabile via software in passi da 6 dB fi no a +48 dB per canale, Phantom, controllo da pannello frontale
con LED per Phantom, segnale e clip. Oltre alla compatibilità con tutti gli apparecchi della serie Soundweb London,
e la corrispondenza tra i canali 1-48 del bus digitale con i corrispondenti canali digitali sui maggiori Blu-320, Blu-
160, Blu-120, Blu-Bib e Blu-Bob, il dispositivo è compatibile con tutte le apparecchiature GPIO, e la Casa fornisce
un manuale per l’integrazione con prodotti di terze parti. Blu-101 si differenzia nel numero di ingressi e di algoritmi
AEC (fi no a 12) attivabili indipendentemente.
www.bssaudio.com Distribuito in Italia da Audio Equipment, www.audioequipment.it
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78 febbraio ‘11 • n. 27
news
Proiettori DLP Panasonic serie PT
La fl essibilità nel sapersi adattare a molteplici situazioni d’uso è ciò su cui punta Panasonic per la serie di
proiettori PT-DZ570, per ora composta da tre modelli single chip DLP: PT-DZ570, PT-DW530 e PT-DX500.
Le differenze riguardano la luminosità, massima nel modello DX500 con 4.500 Ansi Lumen e di 4.000 Ansi
Lumen per gli altri due proiettori, e nella risoluzione, con il WUXGA (1.920x1.200) del modello DZ570,
WXGA (1.280x800) nel DW530 e XGA (1.024x768) nel DX500; comune invece il rapporto
di contrasto di 2.000:1 e la lampada da 300 W. Tra i possibili ambiti di utilizzo Panasonic
elenca l’education, il museale, il live, conferencing. Al fi ne di migliorare la qualità
dell’immagine, i tre proiettori dispongono di un RGB booster che combina la tecnologia
proprietaria Vivid Color Control con un sistema di modulazione della lampada che ne gestisce
l’intensità in funzione del colore, ottimizzandone la resa. Una ulteriore elaborazione che agisce
sulla frequenza video di ciascuna scena contribuisce a una migliore resa dei dettagli su tutta la
superfi cie di proiezione. La serie è equipaggiata con un sensore di luminanza per adattarsi ad
ambienti più o meno illuminati, e con un simulatore Dicom Part 14, per visualizzare meglio
in conferenza referti medici a raggi X. Il modello DZ570 dispone anche di un sistema di
regolazione manuale o automatico dei livelli del nero e del bianco visualizzando le forme
d’onda sullo schermo, utile a compensare i difetti legati al cablaggio o alla performance
del dispositivo sorgente. La serie è collegabile e gestibile via LAN (con email in caso
di guasto), supporto PJLink classe 1, con software Panasonic. Tra le caratteristiche,
zoom 2x, lens shift +60° verticale e ±10° orizzontale, possibilità di rotazione di 360° per
l’installazione, lente centrale, modulo wireless opzionale (ET-WM200).
www.panasonic.it
DS Vision Digital da Minicom
Leader della connettività “ultimo miglio”, così si autodefi nisce Minicom Digital Signage, attiva nella ricerca di
soluzioni semplici e complete per la distribuzione multimedia. La novità di prodotto si chiama DS Vision Digital
e serve alla distribuzione di contenuti, la visualizzazione in remoto e il controllo del corretto funzionamento del
sistema di visione/distribuzione “proof of performance”. Le applicazioni spaziano dagli ambienti retali fi no ai
trasporti, intrattenimento, hospitality, salute ed educational: tutti hanno bisogno di verifi care che il contenuto
distribuito venga visualizzato, e che questo sia fatto in maniera corretta, ma nessuno ha la possibilità di verifi care
personalmente schermo per schermo, o di spegnere/accendere ciascun display, regolare il volume e così via.
Con DS Vision Digital (e il software Management Gateway) tutte le regolazioni si possono fare da remoto, e la
possibilità di collegare apparecchi IP, come telecamere per esempio, consente le misurazioni dell’audience.
Scalabile, per modellarsi a eventuali aggiunte nel network, DS Vision Digital supporta contenuti HD non
compressi 1.080p/60 Hz, 48 bit per pixel, cablaggio semplice e poco costoso (Ethernet/IP e CatX) fi noa 600 m
di distanza senza fi bra ottica, HDMI (1.3 fi no a 10,2 Gbps) e DP++ (Display Port). Collegando due dispositivi nel
sistema ci si assicura la totale assenza di fermi per malfunzionamento, e comunque l’architettura è modulare,
per creare in maniera semplice e meno costosa sistemi anche complessi. Garanzia tre anni.
www.minicomdigitalsignage.com
Per l’Italia contattare [email protected]
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news
RCF, nuovo PR & Strategic Marketing
Nuovo ruolo per il marketing RCF, e nuovo
acquisto in termini di personale: dal 1 gennaio
Kenneth Bremer ricopre la carica di PR &
Strategic Marketing all’interno di RCF. Il suo
compito è quello di interfacciarsi con la squadra
marketing dell’azienda al fi ne di sviluppare le
migliori strategie di PR e di marketing a livello
internazionale, nel rapporto con i media di
riferimento, nel supporto alla clientela in termini
di informazione sulle novità di prodotto e sulle
possibilità di investimento
nell’ambito audio. Bremer
farà anche da supporto
per la divisione vendite e
quella di ricerca e sviluppo
RCF, al fi ne di trasmettere
un messaggio coerente
presso i distributori
sostenendone le attività sul territorio e il contatto
diretto con la clientela. Kenneth Bremer vanta
un’esperienza di oltre 25 anni in diversi ambiti del
settore audio, dal retail, alla distribuzione, anche
a livello internazionale.
www.rcf.it
Nuovo partner per Panasonic Imaging
Know K è il partner selezionato da Panasonic Imaging
Group, divisione di Panasonic System Networks Europe
che si occupa di scanner e lavagne elettroniche, per
la distribuzione delle lavagne elettroniche multimediali
interattive (LIM). Know K è
una società con sede legale
a Foggia e sedi operative
a Milano e Roma, attiva
dal 1995 nell'ambito della
formazione professionale,
dello sviluppo software,
delle tecnologie per la
comunicazione e nella
installazione, gestione e
manutenzione di soluzioni
informatiche e reti locali e geografi che. Nell'attività di
Know K è compresa l'importazione e distribuzione di
LIM, attorno alla quale l'azienda è così in grado di fornire
una serie di servizi e tecnologie correlate, e l'aggiunta di
Panasonic ai propri partner rappresenta una possibilità
in più di venire incontro alle esigenze della clientela
italiana: le scuole pubbliche e private.
www.panasonic.it
www.knowk.it
Player Blu-ray M500 Kaleidescape
La possibilità di archiviare i propri fi lm su una memoria esterna, invece di conservare DVD e dischi vari,
si amplia con i Player di nuova generazione e architettura M-Class: M500 è un player Blu-ray per la
visualizzazione di contenuti video (in alta defi nizione fi no a 24 frame/sec, Dolby TrueHD e DTS-HD Master
Audio) direttamente dal disco Blu-ray, DVD, CD oppure dalla copia immagazzinata su un server. Per il Blu-ray
deve essere presente fi sicamente il disco nel lettore, anche per la lettura dalla copia digitale. Il vantaggio è
quello di poter fruire i contenuti in maniera rapida, saltando
la navigazione di complicati menu e di eventuali contenuti
pubblicitari. Dispone di uscite HDMI, RCA (Component
YpbPr e Composito), S-Video, uscita audio TosLink,
digitale coassiale e stereo analogica (RCA), USB. Network
100Base-TX, 100Base-T Ethernet.
www.kaleidescape.com
Conn_27.indb 79Conn_27.indb 79 13/01/11 09.2613/01/11 09.26
Gli inserzionisti
Le aziende citate
Anno 6° - n°27febbraio 2011
Direttore Responsabile:
Elisabetta Ferri
Direttore Editoriale:
Chiara Benedettini
In redazione:
Marino Petrelli
Tel/Fax 0721 208696
Redazione web:
Paolo Sacchetti
Hanno collaborato a questo numero:
Matteo Fontana, Giuseppe Orlando,
Alberto Pilot, Barbara Trigari
Progetto grafi co:
Atlante Associati - Pesaro
Grafi ca e impaginazione:
Andrea Gasperoni Ferri
Stampa:
Tipografi a Toscana
Amministrazione:
Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della
rivista e per svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: B2B Media srl – Strada della Romagna 371 –
61100 Colombarone [PU]. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla
registrazione, modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione
amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare,
aggiornare o cancellare i dati, rivolgendosi al titolare che succitato indirizzo.
Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno
2003, n°196 e dell’art.2, comma 2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività
giornalistica, B2B Media srl – titolare del trattamento – rende noto che presso i propri locali siti in Strada della Romagna 371 –
61100 Colombarone [PU], vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti,
pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano col predetto titolare attingono nello
svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazioni connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che
possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla
realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare,
modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138,
d.lgs 196/2003, non è esercitatile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs
196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionali, limitatamente alla fonte della notizia.
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Messe Frankfurt p. 51Ludwig-Erhard-Anlage 160327 Frankfurt a. M.Tel. +49.6975750 – Fax. +49. 6975756433www.messefrankfurt.com
Mitsubishi Electric Europe B.V. p 35 Viale Colleoni 720041 Agrate Brianza (MI)Tel. 039.60531 - Fax 039.6053214www.mitsubishielectric.it/
Omniabit s.r.l. p. 71 Via Val Camonica 11210128 Milano (MI)Tel 02.97372811 – Fax 02.2573548www.omniabit.com
Prase Engineering s.r.l. p. 69 Via Nobel 1030020 Noventa di Piave (VE)Tel 0421.571411 – Fax 0421.571480www.prase.it
RCF p. 59 Via Raffaello 1342124 Reggio Emilia (RE)Tel 0522.274411 - Fax 0522.232428www.rcf.it
Roland Systems Group p. 49 C.so Trapani 1610139 Torino Tel 011.19710332 – Fax 011.19710347www.rolandsystemsgroup.net
SIM2 Multimedia II cop.-p. 1 Via Lino Zanussi 1133170 Pordenone (PN)Tel 0434.383256 – Fax 0434.383260www.sim2.com
Vogel’s Products Italia S.r.l. p. 27Piazza F. Caltagirone, 7520199 Sesto San Giovanni (MI)Tel 02.24420100 - Fax 02.24420199www.vogels.com
Yamaha Musica Italia IV cop.Viale Italia, 8820020 Lainate (MI)Tel 02.93577241Fax 02.9370956www.yamahacommercialaudio.com/commercial_audio/italy
ADItechAMGMultivisionAnalog WayAudio EquipmentAvstoreBarcoBlitz CommunicationBSS AudioCadland srlCapCisco SystemsCreative TechnologyCrestonChristie DigitalCoemarDepthQDigital Sound Systems (DSS)
DismartE-HomeExhiboExtronHitachiInfi tecLeading Technologies srlMeyer SoundMinicom Digital SignageNecPanasonicPowersoftPrase EngineeringProel GroupprojectdesignRainbowRunco
Saia BurgessSamsungSanyoSmart BusSonySpinetixTannoyTechlab Works3P TechnologiesThink VPTNS GlobalU TouchUvaValens SemiconductorsVirtual LabVoome
news_27.indd 80news_27.indd 80 15/01/11 16.5615/01/11 16.56
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Per informazioni contattare la segreteria:[email protected] – 0721.208696
Abbonamento annuale (6 numeri): 35 euroNumeri arretrati: prezzo di copertina più le spese di spedizione.
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Tecnologia e tendenze nel mondo del Building & Home Automation
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Cultura distribuitaAV al Complesso Didattico e di Ricerca di Firenze
IS RussiaEst europeo, quali prospettive?
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