continua i quaderni della - ecm suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *i...

140
a cura di SAMNIUM MEDICA i quaderni SAMNIUM COMMENTARII formazione continua della 3 MEDICI DI FAMIGLIA, PAZIENTI E PLURALISMO TERAPEUTICO: una ricerca in Campania Gianfranca RANISIO Crescenzo SIMONE prefazione Aldo PAGNI

Upload: others

Post on 09-Jan-2020

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

a cura di

SAMNIUM MEDICA

i quaderni

SAMNIUMCOMMENTARIIformazionecontinua

della

3

MEDICI DI FAMIGLIA, PAZIENTIE PLURALISMO TERAPEUTICO:una ricerca in Campania

Gianfranca RANISIOCrescenzo SIMONE

prefazione

Aldo PAGNI

3

SAM

NIU

MCO

MM

ENTA

RII

MED

ICI D

I FAM

IGLI

A,PA

ZIEN

TIE

PLUR

ALIS

MO

TERA

PEUT

ICO

ISBN 88-901372-0-7

€15,00

(IVACOM

PRES

A)

ISBN

9 788890 137204

88-901372-0-7

Page 2: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

è una collana editoriale di quaderni di appunti, memoria scritta

dell’attività formativa e di ricerca della Samnium Medica, cooperativa di medici di medicina ge-

nerale e pediatri di libera scelta del Sannio.

è uno strumento di comunicazione, speriamo utile ed efficace, della me-

dicina generale e della pediatria di base, discipline cliniche olistiche, professioni ad intensa e

profonda vocazione sociale che erogano servizi alla persona non riducibili a merce.

è il prodotto di una delle attività di un gruppo di medici e pediatri di fami-

glia sanniti, associati in cooperativa, che con altri operatori sanitari e sociali cerca di riflettere sui

servizi erogati, la formazione, la ricerca, i valori del proprio vissuto professionale ed umano; un

gruppo di operatori che fonda la sua “ragion d’essere” sul fare insieme, cercando di condividere pre-

gi e difetti, sapere e non sapere, certezze e paure, per vedere se così il vivere ed il lavorare diventa-

no meno pesanti, più adeguati a dare risposte ai bisogni delle persone.

è un prodotto complesso, a lungo percepito come un sogno non realiz-

zabile. Quando ha cominciato a prendere corpo si è diffusa la sensazione di non potersi sottrar-

re ad un compito certamente difficile ma necessario, testimonianza di resistenza attiva al diva-

rio crescente tra chi sa sempre di più e chi sempre di meno; una testimonianza non solo intellet-

tuale ma vissuta giorno per giorno dai singoli operatori che rifiutano l’assuefazione e la routine di

una professione e di una vita a rischio d’impoverimento culturale ed umano.

rappresenta un anello indispensabile dell’ECM considerata non insieme

di eventi accreditati ma vera dimensione formativa.

Dimensione formativa che inizia e si sviluppa con l’attività clinica quotidiana, la raccolta dati,

l’analisi dei bisogni, la progettazione e realizzazione degli eventi, la pubblicazione dei quaderni,

la valutazione degli outcomes.

La formazione continua origina dall’attività clinica e ad essa ritorna con un percorso a spirale ben

definito, che ha nel database della cooperativa uno strumento prezioso per l’analisi dei bisogni e

la valutazione d’efficacia degli eventi formativi.

L’ECM è formazione continua solo se induce modifiche dei comportamenti professionali degli

operatori nel senso dell’appropriatezza dei percorsi di diagnosi e cura.

inizia con gli atti del convegno su Giuseppe Moscati.

GiuseppeMoscati rappresenta unapietramiliare nella professionemedica al servizio della persona.

Samnium Medica soc. coop.

Dipartimento Editoriale – Dipartimento Formazione ed Editoria

Presentazione della collana

Crescenzo Simone

Presidente Samnium Medica

Volumi in corso di pubblicazione:

Giuseppe Moscati: la professione medica al servizio della persona

Procedure operative di: decontaminazione detersione confezionamento

e sterilizzazione a vapore dei dispositivi medici riutilizzabili.

Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale

La malattia di Parkinson: progressi diagnostici e terapeutici

Atti del convegno

E. Agozzino, M. Simone

Atti del convegno

SAMNIUM COMMENTARII

Volumi pubblicati:

MANGIARE? ... SCEGLI BENE

Corso di formazione di educazione alimentare

Anno scolastico 2004/2005 - ASL BN1

G. Colucciello, E. Palombi, C. Scarano

I QUADERNI DELLA SALUTE

Volumi pubblicati:

da Saticula a Sant’Agata de’Goti: profilo storico di due città non definite

Antonio Buonomo

COLLANA DI CULTURA GENERALE

EDIZIONI SAMNIUM MEDICA

Page 3: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 4: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Collana “SAMNIUM COMMENTARII” n. 3

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Prima Edizione – Maggio 2005

Copyright © 2005EDIZIONI SAMNIUM MEDICA soc. coop.Via Salerno, 13 – 82037 Telese Terme (Bn)www.samnium.com – [email protected]

ISBN 88-901372-0-7

A cura di:

Gianfranca RANISIODocente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Crescenzo SIMONEMedico di Medicina Generale,Presidente della Cooperativa di Medicina Generale Samnium Medica e del Consorzio Campania Medica

Hanno collaborato:

Maria Pia RinaldiSocio della Cooperativa di Medicina Generale Samnium Medica, programmatore informatico

Francesca SpinosaSociologa

Anna BorrielloSociologa

Nunzia ScognamiglioSociologa

Prefazione:

Aldo PagniPresidente FNOMCeO

Page 5: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

LA PARTE E IL TUTTO«L’e le fan te si tro va va in un lo ca le bu io. Alcu ne per so ne lo ave va no por -ta to per met ter lo in mo stra. Mol ti ve ni va no a ve der lo e, da ta l’im pos si -bi li tà di scor ger lo nel le te ne bre, lo ta sta va no con il pal mo del la ma no. Auno di que sti la ma no ca pitò sul tron co del l’e le fan te e ciò gli fe ce di re:“que sta cre a tu ra è co me una tu ba tu ra per l’ac qua”. La ma no di un al trofi nì su un orec chio co sic ché giu dicò l’e le fan te si mi le a un ven ta glio.Un’al tra per so na an co ra af ferrò una gam ba e dis se: “Ho tro va to che lafor ma del l’e le fan te ri cor da una co lon na”. Uno poi mi se la ma no sul laschie na e dis se: “per la ve ri tà, que sto ele fan te as so mi glia a un tro no”.»

Mesnavi

“Il disaccordo sulla descrizione della forma dell’elefante”

Jellal-aldyn Rûmi

Page 6: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Si ringraziano:

* La SIMG regionale campana

* Le sezioni della SIMG di Benevento e Avellino

* I medici di medicina generale che hanno collaborato alla selezionedei pazienti da intervistare nei propri ambulatori:– dott. Giuseppe Buonomo (Sant’Agata de’ Goti, BN)

– dott. Ciro Fariello (Bacoli, NA)

– dott. Salvatore Moretti (Caserta)

– dott. Clemente Sagnelli (Maddaloni, CE)

* Il medico del centro di medicina tradizionale cinese dott. Garozzo (Caserta)

* I presidenti delle Coop. di medicina generale della Campaniache hanno collaborato alla distribuzione dei questionari tra i loro soci

* I medici di famiglia che hanno compilato i questionari

* I pazienti dei medici che si sono resi disponibili alla compilazionedei questionari e delle interviste

* Il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Impaginazione e stampa:

Media Press – Telese Terme (Bn)

Tut ti i di rit ti so no ri ser va ti per ogni Pa e se. È ri go ro sa men te vie ta to a chiun que, pri va ti o Enti, la ri pro du zio ne an che par zia le con qual -sia si mez zo (com pre si mi cro film, co pie fo to sta ti che, di sco o na stro ma gne ti co) sen za l’a u to riz za zio ne scrit ta dell’Edi to re.

Page 7: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Prefazione

Il paradosso della medicina e le medicine alternative

Aldo Pagni

Le fon ti di in for ma zio ne so no con cor di nel l’af fer ma re che ne gli ul ti miven ti an ni fa sce sem pre più am pie di po po la zio ne, sia nel no stro Pa e se chene gli al tri pa e si dell’Occi den te in du stria liz za to, si sia no ri vol te al le me di -ci ne al ter na ti ve. È tut ta via dif fi ci le va lu ta re il nu me ro di cit ta di ni che si ri -vol go no a que ste pra ti che non or to dos se, e di fron te al la va ria bi li tà dei da ti ri por ta ti è ne ces sa rio es se re mol to pru den ti. Qual cu no so stie ne che in Ita -lia sa reb be ro cir ca 5 mi lio ni i “clien ti” del le pra ti che al ter na ti ve, men treda al tre ri cer che ri sul te reb be che un quar to dei no stri con na zio na li si ri -vol ge reb be, al me no sal tua ria men te, e che ne gli ul ti mi ot to an ni que sta per -cen tua le sa reb be più che rad dop pia ta. Il 65% di co lo ro che le uti liz za no, re -si den ti so prat tut to nel Nord, ri cor re reb be ad un so lo ti po di trat ta men to,tra i quat tro o cin que più dif fu si al l’in ter no del le de ci ne di pra ti che ete ro -ge nee pro po ste e co no sciu te.1

Una ri cer ca con dot ta ne gli USA, nel 2001, ri velò che de gli 800 cit ta di niin ter vi sta ti, che avev ano av ver ti to sin to mi di al lar me per la lo ro sa lu te,sol tan to 235 era no ri cor si al le cu re dei me di ci e che 65 si era no ri vol ti a so -lu zio ni al ter na ti ve.

In que sto con te sto l’in da gi ne, con dot ta in Cam pa nia a cu ra di Gian -fran ca Ra ni sio, do cen te di Antro po lo gia Cul tu ra le all’Uni ver si tà di Na po lie di Cre scen zo Si mo ne, Me di co di me di ci na ge ne ra le a Be ne ven to, e Pre si -den te del la Co o pe ra ti va dei me di ci del San nio e del Con sor zio Cam pa niaMe di ca, con la pre zio sa col la bo ra zio ne di 137 me di ci di fa mi glia, di so cio lo -gi e in for ma ti ci, si se gna la per il ri go re e l’o ri gi na li tà del l’im pian to.

So no di no te vo le in te res se gli spun ti di ri fles sio ne su sci ta ti dai ri sul ta ti di una ri cer ca, che si è svol ta in quat tro stu di me di ci del le pro vin ce di Na po li,

5

[1] Boz za di do cu men to in te ma di me di ci ne al ter na ti ve, Co mi ta to Na zio na le di Bio e ti -ca, Ro ma gen na io 2005.

Page 8: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Ca ser ta e Be ne ven to su gli iti ne ra ri te ra pe u ti ci di ol tre 170.000 pa zien ti, nonli mi ta ti ai so li ser vi zi sa ni ta ri, in un da to ter ri to rio del Sud del la Pe ni so la.

Se è ve ro che “l’e si gui tà e la par zia li tà del cam pio ne non con sen te diri te ne re che i da ti ac qui si ti pos sa no es se re con si de ra ti rap pre sen ta ti vi diuna re al tà com ples sa”, co me one sta men te ri co no sco no i cu ra to ri, cer ta -men te es si so no “in di ca ti vi di al cu ne li nee di ten den za” e cor ri spon do noper fet ta men te al le “sen sa zio ni” personali di chi ha praticato la medicinadi fa mi glia per molti anni.

So prat tut to ap pa io no di gran de in te res se al cu ne in ter vi ste cam pio ne,tra scrit te let te ral men te, ri la scia te da al cu ni cit ta di ni e gua ri to ri, per il sa -po re di au ten ti ci tà e di im me dia tez za che ne ri ca va il let to re.

Un tem po que ste “me di ci ne” ve ni va no eser ci ta te so prat tut to da nonme di ci, ma og gi in Ita lia sa reb be ro al me no 5000 i la u re a ti in me di ci na echi rur gia che le of fro no sul mer ca to, di vi si tra co lo ro che pra ti ca no esclu -si va men te una o più me di ci ne non scien ti fi che, e co lo ro che le pra ti ca no in -sie me al la me di ci na ap pre sa nel le au le uni ver si ta rie.

Non è que sta la se de per en tra re nel me ri to del la po le mi ca esi sten tetra chi ri tie ne che “non esi sta no at tual men te ele men ti che pos sa no far ri te -ne re con va li da ta l’ap pli ca zio ne cli ni ca (del le me di ci ne al ter na ti ve), conla so la ec ce zio ne del l’ef fet to pla ce bo”, e chi “sva lu ta, fi no al ri fiu to, le co -no scen ze scien ti fi che at tua li e la me to do lo gia del la scien za”, e as so cian dola ve ri tà di una te o ria ai su oi suc ces si te ra pe u ti ci, sen za il ri scon tro di im -man ca bi li fal li men ti, ri ven di ca l’e si sten za di una di ver sa “scien ti fi ci tà” dei su oi po stu la ti.(1)

Di fat to la ne ces sa ria “cre o liz za zio ne” del la me di ci na scien ti fi ca conle me di ci ne po po la ri ed et ni che, e quel le al ter na ti ve, au spi ca ta dall’OMSal cu ni an ni or so no, non è av ve nu ta ed an zi si so no ac cen tua ti i con flit ti,spe cial men te nel no stro Pa e se, al lor ché que ste ul ti me han no chie sto che le lo ro pre sta zio ni, al pa ri di quel le tra di zio na li, fos se ro con ces se ai cit ta di nida un SSN so cial men te in so sti tu i bi le, ma già dif fi cil men te so ste ni bi le sot to il pro fi lo eco no mi co.

For se i so ste ni to ri di que sta ri ven di ca zio ne non han no pre so in con si -de ra zio ne l’i po te si che le lo ro pre sta zio ni (che qual che vol ta han no ef fet tipo si ti vi di cui non co no scia mo le ca u se), po treb be ro per de re ef fi ca cia e va -lo re, se non re ste ran no dif fi ci li, eso te ri che, li be re da con di zio na men ti bu -ro cra ti ci e ispi ra te al la li be ra e con vin ta scel ta del clien te.

È co mun que in con tro ver ti bi le la gran de po po la ri tà rag giun ta nel no -stro Pa e se dal le me di ci ne al ter na ti ve, che pe ral tro so no “un co a cer vo dipra ti che dia gno sti co-te ra pe u ti che o spes so sol tan to te ra pe u ti che” di ver se, che af fon da no le lo ro ra di ci in cul tu re po po la ri tra di zio na li e fi lo so fieorien ta li tra man da te da se co li, ma con es se an che la me di ci na scien ti fi cade ve fa re i con ti re a li sti ca men te, fa cen do qual che sa lu ta re au to cri ti ca e ri -

6

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 9: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

cer can do le ca u se so cia li e psi co lo gi che di mas sa di quel suc ces so.Nel de fi ni re il “pa ra dos so del la me di ci na”, Roy Por ter si chie de va per -

ché: “Le per so ne in Occi den te non so no mai vis su te co sì a lun go, nonso no mai sta te co sì sa ne e l’ef fi ca cia del la me di ci na uf fi cia le non èsta ta mai co sì gran de. Nes su no può met te re in dub bio i pas si avan tidel la co no scen za e del la tec no lo gia de gli ul ti mi 50 an ni. La me di ci naha sal va to più vi te in que sto pe rio do che in tut ta la sua sto ria. I cam -bia men ti più dram ma ti ci si so no ve ri fi ca ti du ran te la se con da me tàdel ‘900 e pa ra dos sal men te la me di ci na mo der na non ha mai at ti ra tosu di sé tan ti dub bi e cri ti che co me og gi”.2

Le ra gio ni so no mol te e me ri te reb be ro un esa me ap pro fon di to, ma noici li mi te re mo ad elen ca re bre ve men te, e in ter mi ni ge ne ra li, le più evi den ti.

La pri ma è rap pre sen ta ta dal la de lu sio ne che sor ge in mol ti di fron teagli ine vi ta bi li in suc ces si del la me di ci na scien ti fi ca, in con tra sto con le at -te se trion fa li sti che che van ta e pro met te.

In que sta pro spet ti va, ha scrit to M.D. Grmek, il suc ces so del le me di ci -ne al ter na ti ve ap pa re il “se gno del l’ir ra zio na li tà sem pre la ten te nel l’u -o mo, del la sua in fe li ci tà o, se si vu o le, del la sua in ca pa ci tà di af fron -ta re la re al tà”.3

Re ci ta in fat ti un an ti co afo ri sma: “Fin ché gli uo mi ni ame ran no vi -ve re e sa ran no co stret ti a mo ri re, sa ran no di spo sti a far ta ce re la ra -gio ne pur di ali men ta re la spe ran za”.

La se con da de ri va dal la pro gres si va tec no lo giz za zio ne del la me di ci nascien ti fi ca e la scar sa at ten zio ne che og gi mol ti me di ci de di ca no al rap por -to uma no e al l’a scol to dei pro ble mi dei pa zien ti.

“Pur trop po, ha scrit to T. Ter za ni, quel la fi gu ra di me di co che co no -sce be ne non so lo la sua ma te ria, ma an che la vi ta, che ha una so li daco no scen za scien ti fi ca, ma con ce pi sce an co ra la me di ci na co me un ’ar -te, in Occi den te non esi ste più e non vie ne più pro dot to” (...) “Il ma la tosi sen te sem pre me no ca pi to dal me di co-fun zio na rio che fa do man deso prat tut to per riem pi re dei for mu la ri, o dal me di co spe cia li sta che èesper to so lo di un pez zo del suo cor po e che di quel pez zo si oc cu pa co -me se non fos se par te di qual cu no”.4

L’en fa si po sta dai mass me dia sul le no ti zie re la ti ve agli er ro ri dei me -di ci ha poi ali men ta to nei cit ta di ni la con vin zio ne che la me di ci na scien ti fi -ca sia una pra ti ca po ten zial men te pe ri co lo sa, men tre le me di ci ne al ter na -ti ve sa reb be ro “na tu ra li”, e quin di in no cue. Qu e sta, co sti tu i sce la ter za ra -

7

Prefazione

[2] Por ter R., The Cam brid ge Illu stra ted Hi story of Me di ci ne, Cam brid ge Uni ver sityPress, Cam brid ge, 1996.

[3] Grmek M. D., La vi ta, le ma lat tie e la sto ria, Di Ren zo ed. 1998.

[4] Ter za ni T., Un al tro gi ro di gio stra, Viag gio nel ma le e nel be ne del no stro se co lo,Riz zo li ed. 2004.

Page 10: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

gio ne del suc ces so del le pra ti che al ter na ti ve che, “se non fan no be ne, al -me no non fan no ma le”.

La quar ta ra gio ne è da ri cer car si nel la pro gres si va “de sa cra liz za zio -ne” del rap por to tra il me di co e il pa zien te, da un la to sof fo ca to da adem pi -men ti bu ro cra ti ci sem pre più pres san ti, dai tem pi ri stret ti per le vi si te, eda una ne ces sa ria, ma os ses si va, at ten zio ne ai co sti del le cu re, e dal l’al trodal la dif fu sio ne di com por ta men ti sem pre più au to no mi di un cit ta di no,“esi gen te” ed in for ma to, spe cial men te se in bu o na sa lu te.

“Suc ce de co sì che sem pre più per so ne si ri vol ga no a que sta o a quel lame di ci na al ter na ti va e che ne gli Sta ti Uni ti (...) il nu me ro an nuo del le vi -si te fat te da gli “al ter na ti vi” è già su pe rio re al nu me ro del le vi si te fat -te dai me di ci nor ma li”.5

Il pro ble ma prin ci pa le del la me di ci na, in una si tua zio ne mul tiet ni ca emul ti cul tu ra le, è sen za dub bio la ne ces si tà di ri con si de ra re la ma lat tia apar ti re dal la com ples si tà fi si ca, so cia le e cul tu ra le del ma la to, e ciò po stu -la l’e si gen za che la tra di zio na le strut tu ra anam ne si-esa me ob biet ti vo-dia -gno si-cu ra sia im ple men ta ta da una par ti co la re at ten zio ne al l’a scol to delpa zien te, in te so co me ascol to “mul ti sen so ria le”, sia vi si vo che udi ti vo, fon -da to su una par ti co la re sen si bi li tà per la mol te pli ci tà ir ri pe ti bi le dei vis su -ti e le di ver si tà et ni che, sen za sna tu ra re i fon da men ti del la professione.

La me di ci na non è né scien za, né ar te, né tec ni ca, ma un cam po com -ples so di at ti vi tà uma ne nel qua le co e si sto no tut te e tre, e i me di ci non pos -so no pre scin de re dal la co no scen za del l’an tro po lo gia, del l’e pi ste mo lo gia edel la sto ria del la me di ci na, se vo glio no ca pi re me glio la na tu ra e ren de repiù ef fi cien te la lot ta al le ma lat tie.

Oggi il me di co si tro va di fron te a dif fe ren ti si ste mi di cu ra, cor ri spon -den ti a dif fe ren ti con ce zio ni del l’u o mo, e quin di a pro po si zio ni, e “mo del lipro fa ni” di ma lat tia, fon da ti su si ste mi va lo ria li nu o vi e spes so sco no sciu -ti, ma an che al cam bia men to del pa ra dig ma so cia le, dal la ma lat tia al la sa -lu te, ed al la per di ta del la sua tra di zio na le “cen tra li tà”, so sti tu i ta da quel la del cit ta di no.

Ed è pro prio il con cet to di sa lu te, sto ri ca men te de ter mi na to co me lema lat tie, ad es se re di ve nu to mol to più va rio e am pio di quan to non la scias -se ri te ne re la fin trop po ot ti mi sti ca de fi ni zio ne dell’OMS co me be nes se refi si co, psi chi co e so cia le.

Oggi la sa lu te a se con da del la clas se so cia le, del la cul tu ra, del la vi sio -ne del la vi ta, del la in for ma zio ne e del red di to di ap par te nen za dei cit ta di -ni, è una “nor ma li tà bio lo gi ca e so cia le” che as su me va ri si gni fi ca ti: dal laas sen za di ma lat tia al la ras si cu ra zio ne pre ven ti va di non es se re ma la to odi am ma lar si, dal la gua ri gio ne di una ma lat tia al ri fiu to del la sof fe ren za e

8

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

[5] Ibid.

Page 11: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

del do lo re, dai ca no ni di bel lez za omo lo ga ti e ar ti fi cia li ad un gio va ni li smosen za li mi ti tem po ra li, da una ses sua li tà at le ti ca al l’e li xir di lun ga vi ta. Emol ti bi so gni di me di ca liz za zio ne del la vi ta quo ti dia na so no og gi in dot tinei cit ta di ni da so fi sti ca te stra te gie di mar ke ting del l’in du stria del la sa lu -te che ha ca pi to co me si può far cre sce re il fat tu ra to fa cen do cre de re ai sa -ni di essere malati.

“La pre te sa del la bio me di ci na, os ser va no gli AA, di es se re la so la a cuido ver si ri vol ge re sem bra ve nir me no di fron te al l’af fer mar si di for me di plu -ra li smo te ra pe u ti co, che ri guar da no non so lo la pre sen za di for me di me di ci -na po po la re, ma, so prat tut to, di for me di me di ci ne non con ven zio na li”.

In re al tà que sta ipo te si del la ine vi ta bi le ri nun cia del la bio me di ci na al -l’e s clu si vi tà del le sue pre sta zio ni, di fron te al suc ces so del plu ra li smo te ra -pe u ti co, pre sta il fian co ad al cu ne os ser va zio ni e ul te rio ri ap pro fon di men ti.

Intan to nel pro por re la “uf fi cia liz za zio ne” del plu ra li smo te ra pe u ti conon si pos so no di men ti ca re gli ob bli ghi che di scen do no dai co di ci pe na li eci vi li, vi gen ti nel no stro or di na men to in te ma di pro fes sio ne me di ca, perchi vo glia as su mer si la re spon sa bi li tà di cu ra re le per so ne. Inol tre si po -treb be ro avan za re dub bi sul la pos si bi li tà di ri chie de re pre li mi nar men teun con sen so espli ci to, e dav ve ro “in for ma to”, da par te di co lo ro che pra ti -ca no me di ci ne qua si esclu si va men te “ve ri fi ca zio ni ste” dei ri sul ta ti, dalmo men to che dal l’ef fet to po si ti vo di un in ter ven to vie ne in fe ri ta la ve ri tàdel le pre mes se te o ri che dal le qua li quel l’in ter ven to ave va pre so le mos se.

Ma po i ché que ste con si de ra zio ni tra va li ca no i li mi ti di una pre fa zio nead una im por tan te ri cer ca fat tua le, ric ca di sti mo li, mi li mi terò ad al cu necon si de ra zio ni rias sun ti ve ge ne ra li, emer se dal le sug ge sti ve in ter vi ste pa -ral le le con dot te dai ri cer ca to ri sul le opi nio ni dei me di ci e dei lo ro pa zien ti, che mi pa io no me ri te vo li di par ti co la re at ten zio ne.

La pri ma ri guar da la so prav vi ven za del la me di ci na po po la re pra ti ca tada ma ghi e gua ri to ri, so prat tut to in pa zien ti più an zia ni, ten den ti tut ta viaa mi ni miz zar ne la por ta ta e qua si ver go gnan do si per aver vi fat to ri cor so, a fron te del la or go glio sa osten ta zio ne di co lo ro che si so no cu ra ti, e so no gua -ri ti, con le me di ci ne al ter na ti ve.

La se con da ri guar da la stu pe fa cen te so mi glian za del le tec ni che, e del lefor mu le ri tua li, im pie ga te dai ma ghi e gua ri to ri al le più va rie la ti tu di ni, peril ma loc chio, le ver ru che, l’her pes zo ster o al tri ma lan ni. Mol te del le “tec ni -che”, de scrit te da gli in ter vi sta ti cam pa ni, so no le stes se che si so no tra man -da te nel le cam pa gne to sca ne per se co li, e che, sia pu re con il pas sa pa ro la,con ti nua no ad es se re pra ti ca te “clan de sti na men te” an co ra og gi da “ma gi ci” gua ri to ri, mol to di ver si dai ma ghi mo der na men te or ga niz za ti con am pia re -cla miz za zio ne te le vi si va. Anche in To sca na chi si ri vol ge a gua ri to ri (per so -ne an zia ne la mag gior par te, o gio va ni che han no avu to in ere di tà i “se gre ti”del l’ar te), non ne par la no vo len tie ri o, se ne par la no, è sol tan to per di re che

9

Prefazione

Page 12: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

han no vo lu to “pro va re an che quel la cu ra ... per ché non si sa mai”.La ter za ri guar da la dif fe ren za tra una re gio ne co me la Cam pa nia, nel -

la qua le, co me in tut to il Sud, la tra di zio ne del le fe ste re li gio se, il cul to deisan ti e dei pa tro ni so no mol to sen ti te, e quin di è na tu ra le che ci si ri vol gaad es si per ot te ne re pro te zio ne e sa lu te, e una re gio ne co me la To sca nanel la qua le pre va le una “re li gio sa la i ci tà”, po co in cli ne al cul to te ra pe u ti co di mas sa dei san ti e del le fe ste re li gio se. Sa reb be tut ta via in te res san tecon dur re un ’in da gi ne del lo stes so ti po di quel la cam pa na, per ché, adesem pio, non man ca no ne an che in To sca na flus si di fe de li che si re ca no inpel le gri nag gio da Pa dre Pio per le sue van ta te qua li tà ta u ma tur gi che, e an -che il pre sti gio so Ti me, al cu ni an ni or so no, de dicò una co per ti na al la pre -ghie ra, in di can do la co me un ri me dio di gran de ef fi ca cia in cer te si tua zio nidi sof fe ren za psi chi ca e fi si ca.

L’ul ti ma con si de ra zio ne ri guar da l’im pe gno lo de vo le che si so no as -sun ti i me di ci di fa mi glia dei quat tro co mu ni cam pa ni nel con dur re in por to que sta ri cer ca.

È in te res san te no ta re che in es si ha pre val so l’in te res se per una ri cer -ca vis su ta co me una “cu rio si tà or ga niz za ta” sul le al ter na ti ve di cu ra deilo ro as si sti ti, piut to sto che chiu der si in una ri sen ti ta ed or go glio sa di fe sadel lo ro ru o lo, co me sa reb be sta to pos si bi le.

E an co ra più lo de vo le è il fat to che ciò sia sta to pos si bi le no no stan teche in que sti an ni in Ita lia vi sia sta ta una pro gres si va sva lu ta zio ne del ru -o lo del me di co di fa mi glia, o for se pro prio per ché vo le va no ca pi re me glio lera gio ni di que sto fat to e la re al tà nel la qua le era no im mer si.

A que sto pro fes sio ni sta si è in fat ti at tri bu i to di vol ta in vol ta il ru o lo diga te-ke e per del Ser vi zio, di or di na to re di spe sa, di “fil tro” dei pa zien ti ver -so l’o spe da le, o di ga ran te del l’ap pro pria tez za del le pre scri zio ni af fi da teper leg ge ai set to ri spe cia li sti ci, piut to sto che quel lo na tu ra le di “me di codel la per so na, e del la fa mi glia, re spon sa bi le del la sa lu te com ples si va deisu oi as si sti ti”, co me si era au spi ca to nel 1978 con la Di chia ra zio ne di Alma Ata sul le Cu re Pri ma rie”.

Gli eco no mi sti sa ni ta ri par la no di “fun zio ne di agen zia” del me di co neicon fron ti del cit ta di no, ma il me di co di fa mi glia è og gi un agen te “de bo le”stret to tra due fu o chi: da un la to per ché gli as si sti ti sca val ca no spes so il pri -mo li vel lo, re cla man do un ac ces so di ret to al la tec no lo gia bio me di ca, o si ri vol -go no al le me di ci ne al ter na ti ve, dal l’al tro per ché strut tu re e spe cia li sti so no in gra do di in dur re pre sta zio ni di II li vel lo, gra zie al l’a sim me tria di in for ma zio ni esi sten te nei con fron ti del le tec no lo gie più so fi sti ca te e com ples se.

E vor rem mo con clu de re con le pa ro le di un gior na li sta il lu stre che, do -po ave re inu til men te cu ra to il can cro nel più pre sti gio so Cen tro on co lo gi co de gli Usa, e fat to un lun go viag gio “in te rio re” tra le pra ti che al ter na ti vepiù va rie, dai no mi at tra en ti e mi ste rio si, al la ri cer ca del sen so del la vi ta e

10

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 13: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

del la mor te, con clu de: “La sto ria di que sto viag gio, non è la ri pro va chenon c’è me di ci na con tro cer ti ma lan ni e che tut to quel lo che ho fat to a cer -car la non è ser vi to a nul la. Al con tra rio: tut to, com pre so il ma lan no stes soè ser vi to tan tis si mo. È co sì che so no sta to spin to a ri ve de re le mie prio ri tà,a ri flet te re, a cam bia re pro spet ti va e so prat tut to a cam bia re vi ta”6.

11

Prefazione

[6] Ibid.

Page 14: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 15: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

CAPITOLO I

Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Gianfranca Ranisio

1.1 - Gli itinerari terapeutici

In que sta ri cer ca ci pro po nia mo di ana liz za re i per cor si te ra pe u ti ci uti -liz za ti dai pa zien ti in re la zio ne al lo ro con te sto di ap par te nen za e al lo rorap por to con il me di co di fa mi glia, po nen do a con fron to due ti pi di da ti di di -ver sa pro ve nien za: da un la to, da ti che si ri fe ri sco no al la per ce zio ne che me -di ci di fa mi glia, di area pre va len te men te cam pa na, han no de gli iti ne ra ri te -ra pe u ti ci dei lo ro pa zien ti e, dal l’al tro, da ti ri le va ti di ret ta men te tra i pa -zien ti di quat tro stu di me di ci del le pro vin ce di Na po li, Ca ser ta e Be ne ven to.

Abbia mo in te so co me iti ne ra rio te ra pe u ti co quel com por ta men to chegli an glo sas so ni de fi ni sco no he alth ca re se e king be ha vior, che è co sti tu i -to sia dal l’i ter dia gno sti co-te ra pe u ti co cul tu ral men te pre vi sto in ri spo sta a un ca so pa to lo gi co che dal le re ti di at te se, di ru o li e di pro ce du re com por -ta men ta li che ven go no a de ter mi nar si in ta li cir co stan ze (Kle in mann 1980, Sep pil li 2000, p. 40, Schir ri pa 2002, p. 93).

Stu di su gli iti ne ra ri te ra pe u ti ci, cioè sui pos si bi li per cor si di cu ra in di -vi dua ti dai ma la ti e dai lo ro fa mi lia ri nel la ri cer ca di so lu zio ni ai pro ble midel la sa lu te, si so no svi lup pa ti nel l’am bi to del l’an tro po lo gia me di ca, so -prat tut to in rap por to a con te sti ex tra oc ci den ta li o a si tua zio ni di mi gra zio -ni. Qu e sti stu di pren do no in con si de ra zio ne il ri cor so a tut te le ri sor se te -ra pe u ti che di spo ni bi li in un da to ter ri to rio sen za li mi tar si ai so li ser vi zisa ni ta ri, l’in sie me di ta li ri sor se fa par te del si ste ma di cu ra. In ta le ot ti caven go no ana liz za ti i com por ta men ti dei pa zien ti, al lo sco po di ri le va re inche mo do que sti uti liz zi no stra te gie di ri cor so te ra pe u ti co mul ti ple, siasuc ces si ve che si mul ta nee, at ti va te sia da par te del pa zien te stes so, chedel suo gruppo familiare.

Si ste mi di cu ra e con ce zio ne del la sa lu te so no stret ta men te col le ga ti,te nen do con to del mo do in cui si ar ti co la il bi no mio Sa lu te/ma lat tia e del leim pli ca zio ni a cui ri man da, che han no una lo ro va ria bi li tà a se con da deicon te sti sto ri co-cul tu ra li e so cia li. Co me è no to, nel la lin gua in gle se non viè un ter mi ne uni vo co per de fi ni re la ma lat tia, in fat ti gli an glo sas so ni di -stin guo no tra di se a se e il lness, in ten den do con il pri mo ri fe rir si al ver san -te bio lo gi co, ai mec ca ni smi che de ter mi na no la ma lat tia e re go la no la cu ra,

Page 16: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

con il se con do al l’a lo ne so cia le e cul tu ra le che l’ac com pa gna e ri guar da sia l’in sie me di cre den ze e spe ran ze del pa zien te, che del te ra pe u ta e del grup -po che lo cir con da. Qu e ste due aree di si gni fi ca ti so no com ple men ta ri e in -ter di pen den ti nel la riu sci ta di una te ra pia. A que ste se ne ag giun ge una ter -za, con si de ran do il ter mi ne sic kness, che cor ri spon de al no stro ma les se re ein di ca uno sta to più in cer to del pre ce den te, co me, ad esem pio, mal di ma re,mal di cu o re, uno sta to di ma les se re ri spet to al qua le l’a na li si an tro po lo gi cacon si de ra le di men sio ni del di scor so e del com por ta men to del ma la to.

Sa lu te e ma lat tia so no in con ti nuo mu ta men to sul pia no cli ni co, so cia -le, sim bo li co ma so prat tut to so no even ti so cial men te co stru i ti. So no cam -bia te le ma lat tie, ma è pu re cam bia to l’at teg gia men to ver so la sa lu te e ver -so quel la che vie ne de fi ni ta la pro mo zio ne al la sa lu te.

Per sa lu te, se con do l’OMS, si in ten de non so lo l’as sen za di ma lat tia ma uno sta to di be nes se re psi co-fi si co, men ta le e so cia le del l’in di vi duo (art. 1del la Car ta co sti tu ti va dell’OMS 1946); gli an tro po lo gi me di ci han no piùvol te po sto in evi den za che que sto sta to di sa lu te non si re a liz za in astrat -to, ma al l’in ter no del con te sto sto ri co-cul tu ra le di un de ter mi na to gruppo.

Il pro ble ma di una ri con si de ra zio ne del la ma lat tia a par ti re dal ma la -to, po nen do in evi den za la com po nen te eco am bien ta le e cul tu ra le del la sa -lu te, è or mai ri ba di to da più par ti.

Il ri chia mo al ri spet to per le tra di zio ni cul tu ra li, pre sen ti in un de ter -mi na to ter ri to rio, è fre quen te al l’in ter no dei pro get ti di co o pe ra zio ne in -ter na zio na le, nei qua li dal 1975 vi è sta to un for te in cre men to del l’ap por toan tro po lo gi co-me di co ap pli ca to a pro gram mi di sa ni tà in ter na zio na le.

Per quan to ri guar da le so cie tà oc ci den ta li, le pro ble ma ti che del la sa lu -te e dei si ste mi di cu ra stan no as su men do un in te res se sem pre cre scen te,da to che le no stre so cie tà so no di ven ta te sem pre più mul ti cul tu ra li e mul -tiet ni che. In con se guen za di que ste tra sfor ma zio ni, l’an tro po lo gia me di ca,nel pas sag gio dal lo stu dio del le po po la zio ni eso ti che a quel lo del la pro priaso cie tà, ha al lar ga to il suo oriz zon te, pur man te nen do la pro pria spe ci fi ci -tà e il pro prio ap proc cio. Infat ti, la con ce zio ne del la sa lu te, nel la sua ar ti -co la zio ne al l’in ter no del con te sto oc ci den ta le, non va da ta per scon ta ta,ma, ana lo ga men te a quan to ac ca de quan do ci si tro va a la vo ra re in con te -sto ex tra oc ci den ta le, van no ri pen sa te le no stre ca te go rie in sen so dif fe -ren te, ad esem pio, da quel le del sa pe re me di co e va fo ca liz za ta l’at ten zio -ne sul le dif fe ren zia zio ni cul tu ra li, con tro la con ce zio ne uni for miz zan te eomo ge ne iz zan te del le cul tu re. Qu e sto ap proc cio por ta in fat ti, a con si de ra -re la me di ci na co me un si ste ma cul tu ra le le ga to ad al tre isti tu zio ni e im -mer so in com ples se in te ra zio ni so cia li, da stu dia re nel suo con te sto cul tu -ra le, te nen do con to che lo stes so lin guag gio me di co è un lin guag gio cul tu -ra le (Go od 1999). Se in con te sti al tri lo sfor zo è quel lo di as su me re fa mi lia ri -tà con i cam pi del la ri cer ca, nel pro prio con te sto il pro ble ma è da to dal por si

14

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 17: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

a li vel lo me to do lo gi co nel la con di zio ne del lo stra nia men to e del la di stan za1.Da un pun to di vi sta te o ri co so no di ve nu ti, per tan to, am bi ti di stu dio e

di ri cer ca non so lo la con ce zio ne del la sa lu te/ma lat tia, ma an che l’a na li sidei com ples si rap por ti tra pra ti che, si gni fi ca ti e sa pe ri del cor po e sa lu -te/ma lat tia, in clu den do in que st’am bi to l’an tro po lo gia del cor po, del la sof -fe ren za, del le emo zio ni, in rap por to con il con te sto più am pio sia am bien -ta le, che sto ri co-cul tu ra le. In par ti co la re, in Ita lia, l’an tro po lo gia me di caha po tu to gio var si di una tra di zio ne di stu di, che si era svi lup pa ta sin dal lase con da me tà dell’Otto cen to, per quan to at tie ne a quel l’am bi to che vie nede fi ni to co me me di ci na popolare.

L’in te res se per le dif fe ren ze, an che in cam po dia gno sti co-te ra pe u ti co, as -sie me a una ri fles sio ne cri ti ca sul pa ra dig ma scien ti fi co su cui si ba sa la bio -me di ci na, av via ta sia da gli an tro po lo gi che da set to ri at ten ti del la me di ci na edel la sto ria del la me di ci na, han no por ta to a ri ve de re al cu ne pre mes se chesem bra va no in toc ca bi li. Infat ti, la pre te sa del la bio me di ci na di es se re la so laa cui do ver si ri vol ge re sem bra ve nir me no di fron te al l’af fer mar si di for me diplu ra li smo te ra pe u ti co, che ri guar da no non so lo la pre sen za di for me di me di -ci na po po la re, ma, so prat tut to, di for me di me di ci ne non con ven zio na li. Il di -bat ti to svi lup pa to si ne gli ul ti mi de cen ni, an che nel l’am bi to del la bio me di ci na,ha por ta to a con fron tar si con im po sta zio ni cri ti che dif fe ren ti e, in par ti co la re, nel l’am bi to del la me di ci na ge ne ra le, a ri ve de re al cu ne del le po si zio ni.

Le scien ze uma ne han no sot to li ne a to che è sta to il sa pe re me di co apro dur re il pro ces so di co stru zio ne del la ma lat tia, co me si tua zio ne so cia le con trad di stin ta dal mar chio del la de vian za, per cui il me di co non espli ci taso lo uno sta to di ma lat tia, ma lo crea, op po nen do gli la no zio ne di una nor -ma al ter na ti va e at tuan do la se pa ra zio ne tra la ma lat tia co me even to e ilma la to che vi ve quel l’e ven to co me suo (Au gè, Her zlich 1986, pp. 182-83).La ma lat tia è sta ta per ciò per ce pi ta co me una de vian za dal lo star be ne,men tre la cu ra, in quan to cu ra di una par te del cor po, ha fram men ta to l’in -di vi duo e la sua espe rien za, sen za te ner con to che l’in di vi duo vi ve la ma lat -tia in ter ro gan do si sul le sue ca u se e ri cer can do ne un sen so, che non è ri -con du ci bi le al la sfe ra del l’in di vi dua le, ma del so cia le e del culturale.

La sto ria del la me di ci na ci in se gna co me le ma lat tie sia no es se stes seun pro dot to sto ri co e co me sia no va ria te nel cor so dei se co li. Attual men tesi as si ste in Occi den te al la cre sci ta e non al la ri du zio ne del qua dro pa to lo -gi co, per l’in cre men to che vi è sta to di nu o ve for me in fet ti ve e di pa to lo giede ge ne ra ti ve di va rio ti po, per cui la me di ci na con tem po ra nea, co me ri le va Co sma ci ni, si tro va a do ver af fron ta re un qua dro plu ri pa to lo gi co, più va sto

15

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

[1] Si con si de ri a ta le pro po si to il di bat ti to in cor so su Me di cal Anthro po logy at Ho me, ein par ti co la re gli at ti del la ses sio ne di Tar ra go na del 2001 pub bli ca ti su AM 11-12 (ot to -bre 2001) e AM 13-14 (ot to bre 2002).

Page 18: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ri spet to al pas sa to, aspet to che in tro du ce la con sa pe vo lez za del li mi te, an -che di fron te ai pro gres si scien ti fi ci (Ca vic chi 1998, p. 182, Co sma ci ni 1994).

Qu e ste con si de ra zio ni in du co no a ri pen sa re in mo do più cri ti co non so loil rap por to me di co-pa zien te, ma an che le pre te se di uni ci tà del la bio me di ci na.

Ri spet to al le ri sor se te ra pe u ti che pre sen ti in un ter ri to rio, du ran te lasua ri cer ca sul plu ra li smo te ra pe u ti co a Ta i wan, Kle in mann (1980) ha in -di vi dua to l’in sie me del le pra ti che te ra pe u ti che, del le re la ti ve te o rie espli -ca ti ve, e del le ri spo ste in di vi dua li e so cia li che ven go no da te. Sof fer man do -si sul le do man de e quin di sul le ri spo ste che l’in di vi duo ri cer ca in un de ter -mi na to con te sto, ha di stin to tre prin ci pa li set to ri tra i qua li l’in di vi duo sitro va a sce glie re, a se con da del le pro prie pro pen sio ni e del le va lu ta zio ni,in rap por to a quel lo spe ci fi co epi so dio pa to lo gi co e al la dia gno si che vie nees pres sa:

1. il set to re po po la re che com pren de cre den ze e pra ti che del l’in di vi duoam ma la to, del la sua fa mi glia e del la co mu ni tà di cui è par te;

2. il set to re pro fes sio na le, che com pren de co no scen ze e pra ti che de gli ope -ra to ri isti tu zio na liz za ti,

3. il set to re “et ni co”, che im pli ca l’a zio ne di ope ra to ri tra di zio na li che han -no lo sta tus uf fi cia le di te ra pe u ta.

In que sta ri cer ca ci sia mo pro po sti di ve ri fi ca re l’ap pli ca bi li tà di que -sta di stin zio ne al la re al tà in que stio ne.

La no stra si tua zio ne si pre sen ta per cer ti ver si più com ples sa po i ché,ac can to a quel le for me che po trem mo de fi ni re po po la ri ed et ni che, che ap -pa io no og gi più mar gi na li per ef fet to del l’e sten sio ne del la me di ci na uf fi cia -le sul ter ri to rio, at tra ver so il ser vi zio sa ni ta rio na zio na le, si ag giun ge unal tro set to re che sta sem pre più ac qui sen do im por tan za nei si ste mi me di cioc ci den ta li: il cam po del le co sid det te me di ci ne de fi ni te pri ma al ter na ti ve,og gi non con ven zio na li, di di ver sa ori gi ne e tra lo ro ete ro ge nee, che ri ven di -ca no il lo ro ri co no sci men to e l’in clu sio ne nel si ste ma sa ni ta rio na zio na le.

La di stin zio ne tra po po la re, e et ni co, è sta ta man te nu ta con si de ran dome di ci na po po la re quel la le ga ta al l’a u to me di ca zio ne, e et ni ca quel la ba sa tasul l’at ti vi tà di ope ra to ri, ai qua li la co mu ni tà ri co no sce lo sta tus uf fi cia le dite ra pe u ta, per que sto nel la ri cer ca si è fat to espli ci to ri fe ri men to a ma ghi egua ri to ri. È sta to te nu to, inol tre, se pa ra to da que sti l’am bi to del la de vo zio ne po po la re e dei cul ti ca ri sma ti ci (quan do pre sen ti), per ché aspet to ri te nu toim por tan te nel con te sto in que stio ne e non as si mi la bi le agli al tri due. Infat tiogni re li gio ne for ni sce un ’in ter pre ta zio ne del la re al tà e del le ma lat tia.

1.2 - La/e Medicina/e popolare/i

Di fron te al la com ples si tà del la si tua zio ne at tua le, il ter mi ne di me di ci -na po po la re è sta to con ser va to per co mo di tà di ana li si, ma nel la con sa pe -

16

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 19: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

vo lez za che si trat ta di un ter mi ne og gi po co ade gua to, in quan to le ga to aun mo do sche ma ti co e or mai su pe ra to di con ce pi re il po po lo. Sep pil li giànel 1983 ha ri le va to: “Non esi ste dun que, al me no, nel l’am bi to del le so cie tàcom ples se, una me di ci na po po la re, cioè un as set to spe ci fi co di for me di di -fe sa del la sa lu te e del l’e qui li brio psi chi co co mu ne a tut te le clas si su bal ter -ne ... In al tre pa ro le ... il si gni fi ca to di me di ci na po po la re va vol ta a vol tacon cre ta men te in di vi dua to fa cen do ri fe ri men to a sin go li stra ti su bal ter ni,in un pre ci so ter ri to rio e in una pre ci sa col lo ca zio ne ri spet to ai cen tri pro -pul so ri del cam bia men to so cia le, en tro il qua dro di spe ci fi che cor re la zio nicit tà-cam pa gna, di spe ci fi ci rap por ti di clas si, di ege mo nia, e di potere”.(1983, p. 5)

Si trat ta di for me di me di ci na, co me ha sot to li ne a to Sep pil li ri pren den -do an ni do po que ste con si de ra zio ni, che si con cen tra no tra gli stra ti su bal -ter ni di aree ru ra li pe ri fe ri che ma re si sto no an co ra, ta lo ra co me fe no me nidi ri pre sa, nel le cit tà, do ve più in ten si so no sta ti i fe no me ni di inur ba men to dal le cam pa gne (2003).

D’al tra par te, que ste for me me di che po po la ri so no in par te scon nes see di sgre ga te, an che là do ve si ri tro va no, in par te tra sfor ma te, ma que sto èun pro ces so che si è svi lup pa to lun go un am pio ar co tem po ra le, con l’e -sten sio ne del la me di ci na uf fi cia le sul ter ri to rio, pri ma at tra ver so i me di cicon dot ti, poi con le cas se mu tue e in fi ne con il ser vi zio sa ni ta rio na zio na le.

Il ter mi ne me di ci na/e po po la re/i è sta to per tan to usa to in que sto la vo -ro co me un ter mi ne con ven zio na le per in di ca re l’as set to del le nor me con -cer nen ti la di fe sa del la sa lu te pres so le clas si po po la ri, te nen do pre sen teche l’in sie me che noi chia mia mo me di ci na po po la re può non co in ci de recon quel la che a li vel lo col to vie ne chia ma ta me di ci na. La me di ci na po po la -re è ba sa ta su ca te go rie le ga te a una di ver sa rap pre sen ta zio ne del la re al tà e del rap por to del l’u o mo con ciò che lo cir con da; è stret ta men te con nes saai va ri mo men ti del l’e si sten za, al le di ver se fa si del ci clo ca len da ria le e la -vo ra ti vo, com pren de at teg gia men ti e tec ni che pro tet ti vo-te ra pe u ti che, cre -den ze e pra ti che di ti po pre co gni ti vo e pro pi zia to rio che era no pro fon da -men te ra di ca te nel la vi ta quo ti dia na (Sep pil li 1983, Lom bar di Sa tria ni1990). In que sto sen so la me di ci na po po la re ap pa re do ta ta di una per va si -vi tà che per mea il quo ti dia no e ren de pro ble ma ti ca una de li mi ta zio ne dicam po. Si trat ta di un sa pe re dif fu so e di un in sie me di com por ta men ti so -cial men te con di vi si che fan no par te del pa tri mo nio di co no scen ze em pi ri -che e del le con ce zio ni ma gi co-re li gio se (Bar to li, Fal te ri 1983, p. 57). Con leme di ci ne po po la ri ci si ri chia ma a una espe rien za del ma le pre scien ti fi ca,quan do la ma lat tia ac qui si va un si gni fi ca to mo ra le, so cia le e cul tu ra le, edil suo ma ni fe star si in te res sa va in mo di e gra di di ver si tut ta la col let ti vi tà.

D’al tra par te que sto in sie me di co no scen ze va sto ri ciz za to te nen docon to del le spe ci fi ci tà dei con te sti e dei rap por ti en tro cui si col lo ca, per ciò

17

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Page 20: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ne van no ana liz za ti le tra sfor ma zio ni, i mu ta men ti, i pro ces si di sin cre ti -smo e di ria dat ta men to. In que sta ri cer ca il ter mi ne è sta to uti liz za to nelsen so di pra ti che di au to me di ca zio ne.

Qu e ste pra ti che con di vi do no con quel le che ri guar da no il ri cor so a ma -ghi e gua ri to ri di im po sta zio ne tra di zio na le al cu ne ca rat te ri sti che, tra lequa li la con ce zio ne uni ta ria del l’u o mo, in rap por to con la con ce zio ne or ga -ni ca del la na tu ra. Per en tram bi è evi den te la di men sio ne to ta liz zan te del la per ce zio ne del la ma lat tia e del la te ra pia. A que sto sco po pos sia mo ri pren -de re il con cet to di me ta em pi ri co, in tro dot to da Di No la per de fi ni re il pia nodei si ste mi “al tri” da quel li che ap par ten go no al l’e pi ste mo lo gia ga li le ia nadel la ve ri fi ca e del la scien za con tem po ra nea: i pia ni, per esem pio, del re li -gio so, del ma gi co, del me ta na tu ra le e del me ta sto ri co, da in ten der si an chein una di men sio ne del l’e si sten zia le e del to tal men te co in vol gen te. Co sì neisi ste mi me di ci tra di zio na li l’in di vi dua zio ne del le ca u se del la ma lat tia è l’e -le men to fon da men ta le, l’in di vi duo ma la to è con si de ra to nel la sua uni ci tà enel la sua uni tà di psi che e so ma in rap por to con l’am bien te, per tan to le ca u -se pos so no es se re di na tu ra ma gi ca, na tu ra le, emo zio na le, spes so an zique ste spie ga zio ni si so vrap pon go no e co e si sto no tra lo ro. La que stio nedel co me ezio lo gi co-te ra pe u ti co è stret ta men te le ga ta al la que stio ne delper ché, che è un per ché rap por ta to al la sog get ti vi tà del ma la to.

Nel la bio me di ci na, in ve ce, si pre sta at ten zio ne al pro ces so pa to lo gi coin at to, con si de ran do la ma lat tia pro vo ca ta da agen ti ne u tra li; per tan todia gno si e te ra pia si ba sa no su da ti em pi ri ci e sul la ri spo sta em pi ri ca aida ti, a dif fe ren za di quan to av vie ne nel le me di ci ne tra di zio na li, se con do lequa li la dia gno si è co stru i ta sul l’in sie me di da ti em pi ri ci e me ta em pi ri ci ela te ra pia ana lo ga men te sul la ri spo sta ba sa ta su da ti em pi ri ci e me ta em pi -ri ci. (Di No la 1990, p. 239)

Di No la ri le va va co me in aree di tra di zio ne con ta di na si in con tri no an -co ra for me di com por ta men to dua li sti co-sin cre ti co, fa mi glie di ope rai ade -ri sco no al si ste ma dia gno sti co-te ra pe u ti co del la me di ci na uf fi cia le, ma,con tem po ra ne a men te, ri cor ro no ai re spon si di ope ra to ri ma gi ci di ma tri ce ar ca i ca. L’e le men to mi ti co è pre sen te an che quan do si fa ri cor so a me to diem pi ri ci, in quan to an che i ri me di te ra pe u ti ci ba sa ti su co no scen ze em pi ri -che ven go no in se ri ti in sche mi mi ti ci: il gua ri to re al ge sto uni sce la for mu -la, l’o ra zio ne. Abbia mo do cu men ta to però for me di sin cre ti smo an che neigua ri to ri che ri cor ro no spes so al l’u so di far ma ci: i con cia os sa, ad esem -pio, usa no po ma te e non più im pa sti di er be pre pa ra ti di ret ta men te.

Abbia mo con si de ra to in mo do se pa ra to il ri cor so a ma ghi e gua ri to ri,là do ve pre sen ti, ri spet to al la per va si vi tà del le for me di au to me di ca zio ne,co sì co me il ri cor so ai cul ti ca ri sma ti ci e al le pra ti che de vo zio na li, pur nel -la con sa pe vo lez za che nel le cul tu re po po la ri que sti ele men ti so no tra lo roin trec cia ti. Infat ti, con si de ran do i per cor si dei pa zien ti nel la ri cer ca di cu -

18

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 21: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ra, si pos so no de ter mi na re del le dif fe ren zia zio ni sia ri spet to ai tem pi cheal le modalità.

Co me ha ri le va to Lan ter na ri, a pro po si to del le te ra pie ca ri sma ti che,l’in di vi duo è por ta to a mu o ver si tra più ope ra to ri te ra pe u ti ci: “una vol taap pel lan do si al me di co uf fi cia le, un ’al tra vol ta al gua ri to re, al san to pro -tet to re, al ca ri sma ti co” (1983, p. 88), re sta no però da con si de ra re tem pi emoda li tà.

Non va con si de ra to un se gno di ar ca i ci tà il fat to che il ma la to ri cor ranel lo stes so tem po al si ste ma dia gno sti co e te ra pe u ti co del la me di ci na uf fi -cia le e al le pra ti che ma gi co-re li gio se, ri cor ren do al gua ri to re o al san to ta u -ma tur go.

La ma lat tia, in fat ti, rin via al pia no del so pran na tu ra le e per tan to se ne ri cer ca il sen so spes so an che co me se gno di una pu ni zio ne o di una tra -sgres sio ne, co me con se guen za di una nor ma eti co-re li gio sa o di una re go la di com por ta men to ri tua le in fran ta (Ri ve ra 2001, p. 162).

Nel le zo ne do ve ab bia mo ef fet tua to la ri cer ca, e in par ti co la re tra i pa -zien ti in ter vi sta ti non ab bia mo ri scon tra to ca si di ap par te nen za a grup pica ri sma ti ci, per ciò que sto set to re in que sta ri cer ca va in te so co me ri cor soa for me di de vo zio ne po po la re, ai pel le gri nag gi (so prat tut to ma ria ni) e asan ti con si de ra ti do ta ti di par ti co la ri po te ri ta u ma tur gi ci, tra que sti, co me ve dre mo, vi è Pa dre Pio. Mol ti au to ri, an tro po lo gi e sto ri ci, han no in si sti tosu al cu ne spe ci fi ci tà del cat to li ce si mo po po la re: tra le qua li l’i den ti fi ca zio -ne del l’am bi to del sa cro con il cul to del san to, il qua le nel la de vo zio ne deife de li vie ne con si de ra to co me il re di stri bu to re del la po ten za di vi na di cui èin ve sti to, as su men do il ru o lo, più che di mo del lo edi fi can te e di in ter ces so -re, di ta u ma tur go (Ga las so 1982, p. 86).

Il cul to di Pa dre Pio si pre sta be ne a sod di sfa re la dua li tà di com por ta -men to tra il ri cor so al me di co e il ri cor so al san to ta u ma tur go. A Lui, già invi ta, si at tri bu i va il ca ri sma in sie me te ra pe u ti co e sal vi fi co. Egli, in fat ti,rin no va va in sé l’e spe rien za ori gi na ria dei tem pi evan ge li ci, aven do in sie -me le do ti di veg gen te, gua ri to re e ope ra to re di mi ra co li. Il suo cul to, isti tu -zio na liz za to at tra ver so una gi gan te sca strut tu ra or ga niz za ti va, ospe da lie -ra ed eco no mi ca, è sta to in cor po ra to dal la Chie sa con la san ti fi ca zio ne delfon da to re. Il ca ri sma sa lu ta re è este so al la sua tom ba, ai lu o ghi del la suavi ta, di ve nu ti lu o ghi di cul to, a tut to ciò che ne pro lun ga la pre sen za, esem -pli fi can do in ma nie ra ef fi ca ce la con ti nu i tà sto ri ca e psi co lo gi ca tra i cul tica ri sma ti ci e i cul ti dei santi.

1.3 - Il sistema sanitario e le medicine non convenzionali

Il si ste ma sa ni ta rio ita lia no si ba sa di fat to sul mo del lo bio me di co ed èun si ste ma es sen zial men te pub bli co, ba sa to sul prin ci pio di of fri re a tut ti

19

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Page 22: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

l’as si sten za ne ces sa ria, e quin di, l’ac ces so egua li ta rio per tut ti al le pre -sta zio ni e al l’e ro ga zio ne dei ser vi zi che ri guar da no la sa lu te.

La sa lu te co me di rit to fon da men ta le del l’in di vi duo è og gi, tut ta via, alcen tro di un am pio di bat ti to e non so lo per i co sti che que sto com por ta, maan che per ché al la spe sa non cor ri spon de una pa ri ef fi ca cia. Vi so no di su -gua glian ze do vu te a con di zio ni di vi ta e di la vo ro, che un si ste ma sa ni ta riofor te men te me di ca liz za to egual men te non rie sce a col ma re, po i ché si trat -ta di di stri bu i re ol tre che uti li tà (pre sta zio ni, cu re,as si sten za, ecc.) an cheop por tu ni tà (Ca vic chi 1998, 190). Oggi la me di ci na è ob bli ga ta a ri di scu te -re i su oi cri te ri di prio ri tà nel rap por to tra di rit to e uti li tà. D’al tra par te nel di rit to al la sa lu te si fan no rien tra re an che i di scor si su gli sti li di vi ta, il ri -spet to per l’am bien te, che sol le ci ta no in ter ven ti pre ven ti vi e pro mo zio niin for ma ti ve. I si ste mi di wel fa re so no sta ti mes si in di scus sio ne an che perle lo ro con trad di zio ni e lo stes so sta to so cia le ne ces si ta di pro fon de tra -sfor ma zio ni (Ber lin guer 1999, p. 29).

A que ste pro ble ma ti che, che pre va len te men te ri guar da no la ri du zio nedel la spe sa sa ni ta ria sen za ve nir me no a cri te ri di equi tà, si ag giun ge lane ces si tà di con for mar si al le di ret ti ve eu ro pee.

Da una par te ci tro via mo di fron te a nu o ve sco per te bio tec no lo gi che e a nu o ve ap pli ca zio ni dia gno sti che, sem pre più raf fi na te e co sto se, dal l’al traa un in te res se cre scen te ver so te ra pie non con ven zio na li. Assi stia mo auno svi lup po sem pre più am pio di fa sce di uten ti che, sen za ri nun zia re perlar ga par te ai ser vi zi e agli ope ra to ri del la bio me di ci na, ri cor ro no, per esi -gen ze pre ven ti vo-te ra pe u ti che, ad un lar go am bi to di me di ci ne non con -ven zio na li, che ven go no uti liz za te in mo do ag giun ti vo o esclu si vo, a se con -da del le pa to lo gie. Qu e sto ri chie de sia una mo di fi ca del la nor ma ti va vi gen -te che un di ver so at trez zar si dei ser vi zi, sul la ba se del le nuove richieste.

Una ri so lu zio ne del Con si glio d’Eu ro pa nel 1999 in di vi dua va la pos si bi -li tà di “de fi ni re un ap proc cio eu ro peo co mu ne al te ma del le me di ci ne noncon ven zio na li, ba sa to sul la li ber tà di scel ta te ra pe u ti ca del pa zien te”. InIta lia nel 2002, il do cu men to del la FNOMCeO ha ri co no sciu to que ste no vefor me te ra pe u ti che: ago pun tu ra, ayur ve da, chi ro pra ti ca, fi to te ra pia, me di -ci na an tro po so fi ca, me di ci na tra di zio na le ci ne se,ome o pa tia, omo tos si co -lo gia, oste o pa tia. No no stan te ciò, man ca una leg ge qua dro che as si cu ri ilplu ra li s mo, sia a li vel lo na zio na le, che re gio na le, an che se, in as sen za dique sto, le Re gio ni pos so no ope ra re in re gi me di au to no mia.

Tut to ra le me di ci ne non con ven zio na li ri man go no ai mar gi ni, le di -scus sio ni che ri guar da no il si ste ma sa ni ta rio ra ra men te si in con tra no o in -te ra gi sco no con que ste al tre tra di zio ni, an che se ven go no at tua te in te res -san ti spe ri men ta zio ni, pra ti che non con ven zio na li gua da gna no nu o vi spa -zi e mol ti me di ci ten do no ad af fian ca re, al le pra ti che bio me di che, al tre de -ri van ti da dif fe ren ti tra di zio ni, co me ad esem pio l’a go pun tu ra. Assi stia mo,

20

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 23: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

inol tre, a un in cre men to del la do man da di sa ni tà e di gio vi nez za pe ren ne,sul la spin ta del cul to del cor po e del be nes se re psi co fi si co, ac com pa gna toda pres san ti ri chie ste di gua ri gio ni sol le ci te e di in di scus so be nes se re, do -man de e ri chie ste, al le qua li la scien za uf fi cia le non è in gra do di ri spon de -re for nen do ga ran zie. ( Lan ter na ri 1994, p. 5)Acca de co sì che, se poi i ri sul ta ti con se gui ti con la me di ci na uf fi cia le nelper cor so di gua ri gio ne non so no rag giun ti e la pa to lo gia per si ste, si ve ri fi -chi il ri cor so al le te ra pie non con ven zio na li.Inol tre nel le me di ci ne non con ven zio na li par ti co la re ri le van za è at tri bu i taal rap por to te ra pe u ta-pa zien te, che vie ne de scrit to co me un rap por to im -me dia to e glo ba le. Dai ri sul ta ti di una ri cer ca sul le me di ci ne al ter na ti vecon dot ta a Par ma da Se con dul fo e dai su oi col la bo ra to ri è emer so che “seun me di co di ba se de di ca in me dia ai pa zien ti 14,5 mi nu ti a vi si ta e lo spe -cia li sta, sia pri va to sia ospe da lie ro, in me dia 25 mi nu ti per il me di co ome o -pa ta que sto tem po sa le a 33 mi nu ti, co sì co me per il me di co ago pun to re,per il qua le però, i tem pi og get ti vi ne ces sa ri al l’ap pli ca zio ne de gli aghi fal -sa no al quan to il da to”.(Se con dul fo 1999, p. 62)Nel l’a go pun tu ra, ma an che nel l’o me o pa tia e nel le al tre pra ti che te ra pe u ti -che, il te ra pe u ta cir con da di in te res se la per so na, non so lo l’or ga no ma la -to, lo in ter ro ga ri spet to al la sua vi ta ester na, al la fa mi glia, agli af fet ti, percom pren de re qua le è il vis su to emo zio na le che è al la ba se del la ri chie sta di salute del paziente.

Le me di ci ne non con ven zio na li ri pri sti na no quel l’u ni tà spi ri to-cor po,che la me di ci na scien ti fi ca di so li to tra scu ra. Una me di ci na che si ba sa an -che su aspet ti sim bo li ci è una me di ci na che è con sa pe vo le di quan to sia com -ples so il pro ces so di gua ri gio ne e cer ca di da re un sen so al la sof fe ren za.

Si trat ta di un fe no me no nu o vo che la me di ci na uf fi cia le si tro va ad af -fron ta re: una sem pre più am pia fa scia di uten ti, pur con ti nuan do a ri vol -ger si ai ser vi zi sa ni ta ri, si ri vol ge an che ad ope ra to ri del le me di ci ne noncon ven zio na li, dif fu se si per ché ri te nu te più “dol ci”, più “na tu ra li”, con si -de ra te le ga te a una con ce zio ne che pri vi le gia un rap por to più ar mo ni cocon la na tu ra. Per tan to, il plu ra li smo me di co ap pa re og gi un fat to so cia leol tre che me di co, sul la ba se del la mol te pli ci tà di bi so gni che in re la zio neal la ma lat tia co in vol go no il ma la to, la fa mi glia, la società.

1.4 - Il problema dell’ efficacia terapeutica

Una del le pro ble ma ti che che ci si tro va ad af fron ta re, quan do si par lanon so lo di me di ci ne fol klo ri che, ma an che di me di ci ne non con ven zio na li,è quel lo del l’ef fi ca cia te ra pe u ti ca di que ste pra ti che di per sé “di ver se” daquel le bio me di che.

È dif fi ci le adat ta re i pro to col li del la ri cer ca me di ca scien ti fi ca a que -

21

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Page 24: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

sto ti po di te ra pie, i cui ri sul ta ti spes so non so no ri pro du ci bi li in se de spe -ri men ta le, no no stan te at tual men te vi sia no va ri stu di che si pro pon go no disu pe ra re que sto di va rio per ri co no sce re va li di tà scien ti fi ca al le me di ci nenon con ven zio na li. Co mun que, se tra la scia mo il pro ble ma del l’ap pli ca bi li -tà, al le me di ci ne non con ven zio na li, dei cri te ri di ve ri fi ca bi li tà spe ri men ta -le, pro pri del la bio me di ci na e con si de ria mo, in ve ce, gli stu di e le ri cer chesul l’ef fi ca cia te ra pe u ti ca, pos sia mo ri le va re, co me que sti pon ga no in evi -den za l’im por tan za che le con di zio ni psi chi che e le for me cul tu ra li han nori spet to al de cor so del la ma lat tia. La ve ri fi ca di que sta ipo te si por ta a ri -con si de ra re le al tre ci vil tà me di che e a rie sa mi na re i mec ca ni smi at tra ver -so i qua li agi sco no le te ra pie ba sa te su ri tua li e pratiche magico-religiose.

A ta le pro po si to pos sia mo fa re ri fe ri men to ad am bi ti che si so no svi -lup pa ti, so prat tut to a par ti re da gli an ni Ses san ta, den tro la bio me di ci naac cu sa ta di ri du zio ni smo bio lo gi co, o ac can to ad es sa, at tra ver so al tre es -pe rien ze e lo svi lup po di al tri set to ri. La me di ci na “oli sti ca”, la ne u ro fi sio -lo gia so vie ti ca, gli svi lup pi del la me di ci na psi co so ma ti ca, le ri cer che sul lecor re la zio ni tra sta ti emo zio na li e pa to lo gie, so prat tut to i re cen ti stu di dipsi co ne u ro en do cri no lo gia e di ne u ro fi sio lo gia han no di mo stra to che unosta to di in ten sa at ti vi tà emo zio na le può pro dur re, at tra ver so com ples simec ca ni smi, po ten ti ef fet ti sul la fi sio lo gia del l’or ga ni smo (Sep pil li 1996).Anche la psi co ne u ro im mu no lo gia ha po sto in evi den za co me il si ste ma ner -vo so cen tra le in ci da sui mec ca ni smi di di fe sa or ga ni ca co sti tu i ti dal si ste -ma im mu ni ta rio e sul mo do in cui que sto fun zio ni (Loc ke, Cal li gan 1990).Qu e sti scien zia ti han no in fat ti po sto in evi den za che, qua li che sia no i mec -ca ni smi di au to gua ri gio ne, so no al tret tan to com ples si del le per so ne a cuiap par ten go no e che la ri spo sta al la ma lat tia si tro va na sco sta al l’in ter nodi quel lo che è chia ma to il si ste ma au to ri pa ra to re. Nu o vi oriz zon ti si stan -no apren do con gli stu di del la ge no mi ca psi co so cia le. Gli stu di psi co so ma -ti ci por ta no ad at te nua re la de mar ca zio ne tra ma li or ga ni ci (ri con du ci bi lia una le sio ne d’or ga no dia gno sti ca bi li con esa mi cli ni ci tan gi bi li) e fun zio -na li (che non ri por ta no le sio ni or ga ni che di mo stra bi li). In que st’am bi to siin se ri sco no le pra ti che te ra pe u ti che che si ba sa no su ele men ti sug ge sti vi,la me di ci na uf fi cia le par la a que sto pro po si to di ef fet to “pla ce bo”, il qua lesi è ri ve la to, at tra ver so stu di con dot ti nel trat ta men to del le più di ver sema lat tie con le spe ci fi che pro ce du re me di che e psi co lo gi che, tra i mec ca ni -smi che en tra no in gio co nel pro ces so di gua ri gio ne. Ri spet to al l’ef fet topla ce bo im por tan ti so no la par te ci pa zio ne e il gra do di fi du cia che il me di -co (o l’o pe ra to re te ra pe u ti co) di mo stra, trasmettendo al pazientesicurezza, fede e speranza.

Con tem po ra ne a men te, in an tro po lo gia la pro ble ma tiz za zio ne del la re -al tà dei po te ri ma gi ci, ad ope ra di de Mar ti no (1948), e del l’ef fi ca cia delpen sie ro sim bo li co, ad ope ra di Le vi-Stra uss (1958), ha por ta to a ri di scu te -

22

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 25: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

re su gli ef fet ti del le te ra pie ma gi che e scia ma ni che.Le vi-Stra uss, avan zan do la te o ria del l’ef fi ca cia del sim bo lo e dan do

ini zio a un am pio di bat ti to, ha po sto in evi den za co me pos sa no ave re azio -ne po si ti va gli in ve sti men ti emo zio na li, sti mo lan do le ri fles sio ni sul l’ef fi ca -cia del le pra ti che ma gi co-ri tua li e quin di sul ru o lo che, in al tre cul tu re, as -su mo no le pro ce du re ri tua li al l’in ter no di un oriz zon te mi ti co-ri tua le. Egliin fat ti ha sot to li ne a to l’im por tan za del l’at ti vi tà sim bo li ca nel la mo bi li ta -zio ne del le emozioni.

È im por tan te ana liz za re i mec ca ni smi, at tra ver so i qua li le me di ci netra di zio na li ma ni fe sta no una lo ro re a le ef fi ca cia, mec ca ni smi non so lo le -ga ti a prin ci pi at ti vi con te nu ti in er be o so stan ze ani ma li, ma an che ope -ran ti sul ter re no psi co so ma ti co e ta lo ra pa rap si co lo gi co. Le sco per tescien ti fi che fat te in que sto set to re aiu ta no a com pren de re non so lo fe no -me ni co me la fat tu ra, l’in flu en za del ma loc chio, ma an che le gua ri gio ni mi -ra co lo se (Sep pil li 1996). Anche l’in ten si tà del la fe de, e vi so no esem pi del la ca pa ci tà del la fe de di ope ra re cam bia men ti bio chi mi ci e fi sio lo gi ci, puòave re ri le van za sul la sa lu te e sul la gua ri gio ne. Infat ti, l’at te sa psi chi ca digua ri gio ne su pe ra i li mi ti di una per so na le spe ran za e di vie ne “cer tez za”,av va lo ra ta e con di vi sa dal la co mu ni tà di ap par te nen za.

Il di scor so del l’ef fi ca cia te ra pe u ti ca va, per tan to, ri por ta to al la spe ci -fi ci tà dei con te sti e ai mec ca ni smi che si met to no in at to in de ter mi na ticon te sti.

1.5 - Il rapporto medico-paziente

La ri chie sta di al tre me di ci ne ci por ta a con si de ra re un aspet to che la me -di ci na oc ci den ta le ha fi ni to con il tra scu ra re: il rap por to me di co-pa zien te.

Nel le me di ci ne po po la ri vi era omo ge ne i tà tra ma la to e te ra pe u ta, il co -di ce cul tu ra le era co mu ne, co mu ne il qua dro di ri fe ri men to, an che se al te -ra pe u ta si ri co no sce va no par ti co la ri “do ti”, o po te ri, al l’in ter no di una re te di rap por ti den sa e si gni fi ca ti va. Anche nel le me di ci ne non con ven zio na lisi dà mol ta im por tan za al la di men sio ne del col lo quio e del la vi si ta.

Nel lo svi lup po del la me di ci na oc ci den ta le, in ve ce, il me di co è pas sa toper gra di ad un rap por to sem pre più me dia to col pa zien te, che chiu de glispa zi che spet ta no al la per so na, che sta die tro all’in fer mi tà. Nel la re la zio -ne te ra pe u ti ca si per de il va lo re del rap por to che è fat to an zi tut to di un co -in vol gi men to re ci pro co e “l’in con tro me di co” di vie ne spes so un dia lo gofram men ta rio e fru stran te, pro prio in un mo men to in cui i pa zien ti av ver to -no l’e si gen za che il rap por to con il lo ro me di co av ven ga se con do un ap -proc cio uni ta rio, per so na liz za to, emo zio nal men te si gni fi ca ti vo, at ten to al -le con di zio ni e all’in te ro con te sto del la lo ro vi ta (Lan ter na ri, 1994).

Il me di co oc ci den ta le ri ve ste sem pre di più il ru o lo di un pro fes sio ni sta,

23

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Page 26: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

che esal ta le ca pa ci tà e le abi li tà con nes se al la di men sio ne tec no lo gi ca, a sca -pi to del la ca pa ci tà e del l’a bi li tà del cu ra re; che dà im por tan za a ciò che si fa eat tri bu i sce la prio ri tà al la spe ci fi ci tà, al la ne u tra li tà af fet ti va e al l’in te res secol let ti vo. Sem pre più con cen tra to sul fun zio na men to di una sin go la e spe ci fi -ca par te del cor po su cui può in ter ve ni re in mo do mi cro sco pi co o mo le co la re,gra zie a uno stru men ta rio sem pre più pre ci so, ri schia di per de re di vi sta la vi -sio ne d’in sie me, di non co glie re gli in ter ro ga ti vi più ge ne ra li e al tret tan to im -me dia ti che il ma la to gli po ne e si po ne (Buc chi, Ne se ri ni, 2001).

Qu e sto ha si gni fi ca to una sva lu ta zio ne im pli ci ta del ru o lo del me di codi fa mi glia, a cui si è at tri bu i to il ca rat te re di ge ne ri ci tà e la fun zio ne di“smi sta to re”, di stri bu to re di ri cet te. La cri si di con sen so che in ve ste og gila bio me di ci na ap pa re ali men ta ta an che dal lo scar so spes so re del la di -men sio ne co mu ni ca ti va tra me di co-pa zien te e dal fat to che su di es sa si ri -flet to no al cu ni fat to ri qua li la iper spe cia liz za zio ne del le di sci pli ne me di -che, a di sca pi to del la pro spet ti va oli sti ca, che ha avu to co me con se guen zala fram men ta zio ne del cor po uma no, la iper tec ni ciz za zio ne, de ter mi na tadal l’ab bon dan za de gli esa mi di la bo ra to rio, a di sca pi to del la vi si ta cli ni cae quin di del rap por to uma no, la iper bu ro cra tiz za zio ne dei servizi sanitari.

L’e ro sio ne del le cer tez ze del si ste ma bio me di co, la dif fu sio ne del le me -di ci ne non con ven zio na li, le mo di fi che del lo sta to giu ri di co del ma la to han -no cre a to sem pre mag gior spa zio per la tra sfor ma zio ne del pa zien te inuten te at ti vo di un pub bli co ser vi zio (Lu po; Her zlich 1999, p. 58). “Gli as si -sti ti so no di ven ta ti sem pre più as ser ti vi nel la re la zio ne, ri fiu ta no la con su -e tu di ne che li vu o le pas si vi. Si va ver so una dia gno si sem pre più ‘fai da te’o ne go zia ta. Il sor ge re del con su mi smo nel cam po del la sa lu te ha in co rag -gia to un rap por to più con flit tua le e con trat tua le con il me di co” (Ca tal di,Be nin ca sa, 2000, p. 96).

Il me di co di fa mi glia si tro va a do ver rac co glie re e in ter pre ta re una do -man da di sa lu te che è mol to va ria da par te del pa zien te, che è por ta to a ri -cer ca re nel la sa ni tà il ri me dio a uno sta to di ma les se re più am pio. Il pa -zien te vu o le sem pre qual co sa di più e co sì, a po co a po co, cam bia lo sce na -rio, cam bia no i ru o li; quel lo del pa zien te si raf for za per ché più in for ma to,più pre ten zio so, quel lo del me di co per de un po’ del suo tra di zio na le po te redi uni co esper to e com pe ten te del la si tua zio ne. D’al tra par te, dal mo men toche si trat ta di una re la zio ne, que sta non può es se re com pre sa se si con -cen tra l’at ten zio ne so lo su uno dei due ter mi ni del la re la zio ne, il me di co oil pa zien te, men tre quel la che va con si de ra ta è la lo ro in te ra zio ne, che èca ri ca di im pli ca zio ni psi co lo gi che ed emo ti ve (Bel li no, 1995).

Qu e ste con si de ra zio ni ri met to no in di scus sio ne il rap por to me di co/pa -zien te e por ta no a ri de fi ni re ru o li e aspet ta ti ve di en tram bi.

Ne gli ul ti mi an ni, di fron te al la bu ro cra tiz za zio ne del la me di ci na pub -bli ca, al la per di ta di at ten zio ne ai bi so gni del la per so na, a van tag gio del la

24

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 27: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

dia gno sti ca spe ri men ta le e del la de le ga al lo spe cia li sta, si è fat ta più pres -san te l’e si gen za di un ri tor no a for me di per so na liz za zio ne e co in vol gi men -to, par ten do dal da to che non esi ste la ma lat tia, esi sto no i ma la ti. Infat ti,an che nel l’am bi to del la ri cer ca me di ca più avan za ta, vie ne ri co no sciu ta lane ces si tà, ai fi ni di una mag gio re ef fi ca cia te ra pe u ti ca, che i rap por ti deime di ci con i lo ro pa zien ti si svol ga no se con do un mo del lo di ap proc cio oli -sti co, per so na liz za to, at ten to al con te sto so cia le e ambientale.

Qu e sto ha por ta to a ri di scu te re al l’in ter no di as so cia zio ni me di che,tra le qua li la SIMG2, ru o li e com pi ti del la me di ci na ge ne ra le, po nen do inevi den za qua li so no e qua li do vreb be ro es se re le com pe ten ze del me di co dime di ci na ge ne ra le, a par ti re dal l’a na li si e dal la ri con si de ra zio ne del rap -por to con il pa zien te. In par ti co la re Aldo Pa gni ha po sto in evi den za co mein me di ci na ge ne ra le si crei una con ti nu i tà di rap por to tra il me di co e il pa -zien te, che fa emer ge re an che le pro ble ma ti che e i di sa gi esi sten zia li, chespes so fan no da sfon do al la pa to lo gia or ga ni ca (1988, 2002). Il ri chia mo al -la di men sio ne re la zio na le del la vo ro me di co ac qui sta un par ti co la re si gni -fi ca to nel la me di ci na ge ne ra le, che è, per la sua stes sa sto ria, l’u ni ca di sci -pli na me di ca che con sen te ad un me di co di ave re un rap por to con ti nua ti vonel tem po con il suo pa zien te, di se gui re la sua sto ria nei mo men ti di sa lu te e ma lat tia, di co no sce re l’am bien te so cia le, la vo ra ti vo e fa mi lia re in cui ilpa zien te vi ve, è l’u ni ca di sci pli na inol tre in cui il me di co è chia ma to a in -ter ve ni re su pro ble mi pri ma an co ra che su ma lat tie. “La sua fi gu ra in car -na un ap proc cio de ci sio na le di ti po oli sti co, ba sa ta su una con ce zio ne uni -ta ria del pa zien te e quin di sul ri co no sci men to del la com po nen te psi chi canel la pa to lo gia e nel la te ra pia”(Bi scon cin, Anto nich, Puc ci, 1990).

Il me di co ge ne ra le de ve es se re at ten to al con te sto del la ma lat tia, inquan to è con sa pe vo le che la per so na che si tro va di fron te non è la sem pli -ce som ma di più or ga ni e fun zio ni, ma è an che un in di vi duo che vi ve in unnu cleo fa mi lia re, la cui re a zio ne al la ma lat tia ha la sua ri le van za, in fat ti, ilnu cleo fa mi lia re re a gi sce in ma nie ra di na mi ca al la ma lat tia at tra ver so ag -giu sta men ti che in clu do no una va sta gam ma di re a zio ni psi chi che e so ma -ti che. Infat ti, la con di zio ne di pa zien te va con si de ra ta vin co la ta ai rap por ti tra l’in di vi duo e il suo grup po di ap par te nen za (Lu po, 1999, p. 58).

Per tan to al me di co di fa mi glia com pe te la co no scen za del l’in di vi duonel suo rap por to con il ter ri to rio e con l’am bien te so cia le e cul tu ra le di ri -fe ri men to.

“Il me di co ge ne ra le as si ste in ge ne re gli in di vi dui al l’in ter no del con te -sto del la lo ro fa mi glia: la ma lat tia si svol ge in un am bien te mul ti cor re la to,il ma la to non è mai so lo e vi vo no con lui le pro ble ma ti che, le aspet ta ti ve, lean go sce e le de ci sio ni del la ma lat tia, i su oi con giun ti, i su oi ami ci, il suo

25

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

[2] So cie tà Ita lia na di Me di ci na Ge ne ra le.

Page 28: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

am bien te di la vo ro e, via via, gli stra ti più lon ta ni del l’am bien te so cia le”(Cri cel li, 1988, p. 21).

È ne ces sa rio che il me di co si ren da più con sa pe vo le dei su oi com pi ti edel le sue re spon sa bi li tà non so lo ri spet to a quan to af fer ma ma an che ri -spet to agli ef fet ti che le cu re pos so no ave re sul pa zien te.

Si pos so no de fi ni re del le ti po lo gie di pa zien ti?Pa gni ri le va che è co mun que dif fi ci le in di vi dua re del le ti po lo gie per un

rap por to che è ba sa to su un ’in te ra zio ne tra due per so ne e che si svol ge en -tro sche mi con di zio nan ti, pro po ne e de scri ve co mun que quat tro mo del li diin te ra zio ne me di co-pa zien te: pa ter na li sti co, in for ma ti vo, in ter pre ta ti vo,de libera ti vo. Egli di chia ra la sua pre fe ren za per que st’ul ti mo, per ché èquel lo che po ne il me di co non so lo in gra do di for ni re al pa zien te le in for -ma zio ni ne ces sa rie, ma an che di espri me re le pro prie con vin zio ni, in mo do che il pa zien te ven ga mes so in gra do di ap pren de re e, quin di, di con di vi de -re l’ap proc cio te ra pe u ti co che il me di co ri tie ne di per se gui re. Infat ti inque sta pro spet ti va il me di co si as su me l’im pe gno di ri fiu ta re le de le ghe to -ta li del pa zien te, per aiu tar lo ad es se re più re spon sa bi le del l’an da men todelle cose (2002).

Inol tre, il fat to che l’in con tro pro fes sio na le, che po ne in con tat to in di -vi dui por ta to ri di dif fe ren ze so cia li e cul tu ra li, av ven ga nel l’am bi to delSSN – si svol ga, cioè, al l’in ter no di un con te sto isti tu zio na le che det ta lesue nor me, le sue leg gi – po ne del le con di zio ni che so no in di pen den ti da gliin ter lo cu to ri fi si ca men te pre sen ti. Qu e sto de ter mi na pro ble mi di co mu ni -ca zio ne, non so lo a ca u sa del l’e te ro ge ne i tà dei co di ci, ma an che per ché ilpa zien te pen sa che il me di co non sia vin co la to da re go le e pos sa con ce de re fa vo ri, se vu o le. Si cre a no co sì sem pre più va ste aree di in sod di sfa zio neper i ser vi zi sa ni ta ri e per la qua li tà dei rap por ti con il lo ro or ga ni co, cheso no con se guen za dei pro ble mi di di stor sio ne co mu ni ca ti va tra me di ci epa zien ti, pro dot ti per lo più da bar rie re di re ci pro ci pre con cet ti. Infat ti, ilme di co di fa mi glia si tro va ad as su me re una po si zio ne di cer nie ra tra le ri -chie ste e le do man de dei pa zien ti e le di spo si zio ni del ser vi zio sa ni ta rio,egli stes so vit ti ma di quel pro ces so di bu ro cra tiz za zio ne in cui è co in vol toe che vie ne tan to cri ti ca to dai pa zien ti.

Il rap por to me di co-pa zien te è quin di espres sio ne del la cul tu ra e del laso cie tà al le qua li ap par tie ne la me di ci na stes sa, in fat ti la me di ci na non èal di fu o ri del la so cie tà: “A que sto ri guar do il rap por to me di co-pa zien te è il no do cen tra le nel qua le si può re a liz za re l’in con tro tra le scien ze na tu ra licon le scien ze uma ni sti che” (von Engel hardt 1999, p. 299).

La pro spet ti va del le scien ze uma ni sti che in du ce a ri pren de re il di scor so del la cu ra nel suo si gni fi ca to più am pio, in fat ti, ac can to al la fun zio ne del lacu ra, sem bra ri co pri re un ru o lo sem pre più am pio la di men sio ne del “pren -der si cu ra”, la qua le ri chie de un rap por to con la sog get ti vi tà del ma la to.

26

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 29: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Ri spet to a que sto rap por to che si gni fi ca to ha il ri cor so a ti pi di te ra pieche non fan no par te del l’o riz zon te del la me di ci na uf fi cia le, co me le pra ti -che di me di ci na po po la re ed et ni ca, il ri cor so a for me de vo zio na li e a te ra -pie ca ri sma ti che o a me di ci ne non con ven zio na li?

Qua li so no le mo ti va zio ni che in du co no i pa zien ti a que sto com por ta -men to? Il plu ra li smo te ra pe u ti co è in di zio so lo del la ri cer ca di ciò che vie -ne con si de ra to più ido neo ri spet to ad una pa to lo gia o è sin to mo di una cri si di fi du cia più pro fon da?

Nel la pri ma fa se di que sta ri cer ca al cu ni me di ci so no sta ti in vi ta ti a in -ter ro gar si su que sti aspet ti, men tre nel la se con da ab bia mo ope ra to un con -fron to con le ri spo ste di al cu ni pa zien ti, op por tu na men te scel ti in al cu ni stu -di me di ci. Ri te nia mo che que sta ri cer ca pos sa for ni re non del le ri s po ste aque ste do man de, ma de gli sti mo li ad ul te rio ri ri fles sio ni.

27

Capitolo I - Antropologia e medicina generale: un incontro possibile

Page 30: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 31: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

CAPITOLO II

La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Crescenzo Simone – Maria Pia Rinaldi

2.1 - Ipotesi di lavoro e definizione del campione

Nel la sof fe ren za e nel la ma lat tia af fio ra in mo do in ten so ed ine stri ca -bi le il bi no mio men te-cor po, il bi so gno del l’u o mo di es se re con si de ra to nel -la sua glo ba li tà, il ru o lo del gua ri to re in ter no, la sog get ti vi tà del vis su to disof fe ren za, la ri le van za del la re la zio ne me di co-pa zien te.

Da questo è na to l’in te res se per un ’in da gi ne che ri le vas se la per ce zio -ne del me di co di fa mi glia re la ti va ai com por ta men ti dei pro pri pa zien ti inrap por to al le al tre me di ci ne.

L’i po te si di una ri cer ca in ter di sci pli na re e l’im po sta zio ne del que stio -na rio so no le ga te al la ne ces si tà di da re ai me di ci di fa mi glia un ’oc ca sio neper ri flet te re sul la lo ro at ti vi tà, sul la co no scen za che han no dei sa pe ri edei com por ta men ti dei pro pri pa zien ti ri spet to al le cu re e al le ma lat tie.

Spes so i pa zien ti so no sta ti re spin ti ed al lon ta na ti da un sa pe re scien -ti fi co vis su to co me on ni po ten te e da una ma gi ca og get ti va zio ne del la tec -no lo gia che mar gi na liz za la sa cra li tà del la per so na e ne ga la pos si bi li tàstes sa del la re la zio ne te ra pe u ti ca me di co pa zien te.

Ri flet ten do su que sto e con si de ran do la ne ces si tà av ver ti ta da più par -ti di abo li re o ac cor cia re que sta di stan za, con un ri tor no a for me di co in vol -gi men to e per so na liz za zio ne fa vo re vo li al lo stes so esi to te ra pe u ti co, ci sia -mo in ter ro ga ti sul l’ac ces so a pra ti che te ra pe u ti che di ver se, sul le ca ri cheemo zio na li an che le ga te al l’ac cet ta zio ne del l’ex tra na tu ra le, su gli ele men ti che pos so no met te re in mo to com ples si mec ca ni smi ne u ro fi sio lo gi ci.

In que sto sta la no vi tà di que sta ri cer ca, che con si ste in un son dag giosul la per ce zio ne dei me di ci di fa mi glia di al cu ni ter ri to ri del la Cam pa nia,re la ti va ai com por ta men ti dei pro pri pa zien ti ri spet to ad ap proc ci di cu radi ver si dal la me di ci na uf fi cia le.

29

Page 32: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

I da ti e le per cen tua li, che ven go no pre sen ta ti in que sto ca pi to lo, nonstan no in al cun mo do a quan ti fi ca re l’en ti tà del fe no me no in un de ter mi na -to ter ri to rio (es. ri cor so ai cul ti dei San ti in Cam pa nia) ma so lo a ri le va re equan ti fi ca re la per ce zio ne che i me di ci di fa mi glia, che han no ac cet ta to diri spon de re al que stio na rio, han no di quel fe no me no tra i lo ro pa zien ti. Non c’è, quin di, nes sun in ten to sta ti sti co ed epi de mio lo gi co sui fe no me ni os ser -va ti né uti liz zo di stru men ti e me to di pro pri del la ri cer ca quan ti ta ti va.

Pro por re a me di ci di fa mi glia, su per im pe gna ti nel l’at ti vi tà cli ni ca, lacom pi la zio ne di que stio na ri sul l’u ti liz zo da par te dei pro pri pa zien ti di al -tre me di ci ne, ave va fat to di scu te re mol to il grup po di la vo ro che re sta vapre oc cu pa to ed in cer to sul la riu sci ta del l’in da gi ne.

Infat ti, dei que stio na ri di stri bu i ti a 337 me di ci con ven zio na ti con unapo po la zio ne as si sti ta di 451.952 pa zien ti, sol tan to 137 so no sta ti com pi la tida me di ci con una po po la zio ne as si sti ta di 171.773 (ve di ta bel la 1).

So lo il 40,62% dei me di ci co in vol ti si è, quin di, de di ca to al la com pi la -

zio ne del que stio na rio che ri chie de va al me no un quar to d’o ra e che po ne va do man de al le qua li un al tro 59,38% ha pre fe ri to non ri spon de re ri te nen do -le, for se, non in te res san ti, non suf fi cien te men te mo ti va te, non ap pro pria te e ri le van ti per la pro pria at ti vi tà pro fes sio na le.

Il 40,62% che ha ri spo sto, in ve ce, lo ha fat to con in te res se,cu rio si tà edi spo ni bi li tà al con fron to. Spes so la com pi la zio ne è sta ta ac com pa gna ta ese gui ta dal la ri cer ca di di scus sio ne con i re spon sa bi li del l’in da gi ne.

So no sta ti com pi la ti 137 que stio na ri da par te di me di ci pre va len te men -te ade ren ti a co o pe ra ti ve di Me di ci na Ge ne ra le del la Cam pa nia, per un to -ta le di po po la zio ne as si sti ta di 171.773 pa zien ti (ta bel la 2).

Il cam pio ne dei me di ci è ri sul ta to pre va len te men te ma schi le, con unaetà com pre sa tra i 40 ed i 50 an ni ed un nu me ro di pa zien ti in ca ri co tra i1000 ed i 1500.

Il que stio na rio com pren de 36 do man de, pre va len te men te chiu se, percon sen ti re l’a na li si dei da ti su va ria bi li pre de fi ni te.

30

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

MMG che hanno

ricevuto il questionario

MMG che hanno

compilato il questionario

N. N. %

MEDICI 337 137 40,62

POPOLAZIONE 451.952 169.411 37,48

Tabella 1

Page 33: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Il que stio na rio è sta to strut tu ra to in 6 se zio ni: 8 do man de si ri pe to nougua li per le pri me 4 se zio ni re la ti ve ai ri tua li e for mu le del la me di ci na po -po la re, ai ma ghi e gua ri to ri, ai cul ti dei san ti e al le de vo zio ni po po la ri ed

31

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEL CAMPIONE

MG Pazienti in carico

CAPOLUOGHI CAMPANI 31 38.029

ALTRI COMUNI CAMPANI 95 118.609

ALTRE REGIONI 11 15.135

TOTALE 137 171.773

Tabella 2

QUESTIONARIO: AREE DI INDAGINE

Medicina popolare:rituali e formule

Medicina popolare: maghi e guaritori

Culti dei santi e devozione popolare

Medicine non convenzionali

Dimensione del problema

Distribuzione per sesso

Distribuzione per classe sociale

Distribuzione per fasce di età

Esperienza sporadica o rapporto continuativo

Utilizzo in rapporto temporalealla consulenza clinica

Problemi di salute

Eventuali giovamenti

Episodi rilevanti e significativi

Effetto placebo e bisognodi formazione antropologica in MG

Rilevanza dell’effetto placebonell’efficacia terapeutica

Utilità della formazione antropologicain medicina generale

Dati sul medico compilatore Dati anagrafici

Numero pazienti in carico

Luogo di lavoro

Appartenenza a forme associative

Tabella 3

Page 34: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

al le me di ci ne non con ven zio na li.La quin ta se zio ne pre sen ta do man de sul la ri le van za del l’ef fet to pla ce -

bo nel la re la zio ne te ra pe u ti ca e sul l’u ti li tà del la for ma zio ne an tro po lo gi cain me di ci na ge ne ra le. Nel l’ul ti ma se zio ne si rac col go no i da ti sul me di cocom pi la to re (ta bel la 3).

2.2 - L’analisi dei dati

La pri ma do man da del que stio na rio (ve di que stio na rio in ap pen di ce)che si ri pe te nel le pri me quat tro se zio ni ri guar da la per ce zio ne dei me di cire la ti va al l’u ti liz zo, da par te dei pro pri pa zien ti, per al me no una vol ta nel -la lo ro vi ta, di pra ti che te ra pe u ti che di ver se dal la me di ci na uf fi cia le (ta -bel le 4, 5, 6 e 7).

La let tu ra di que sti gra fi ci evi den zia che il 75% del cam pio ne dei me di -ci è con sa pe vo le che ci so no pa zien ti che a vol te uti liz za no pra ti che pro -prie del la me di ci na po po la re, co me ad esem pio il ma loc chio; ad di rit tu ra il99% ri tie ne che tra i pro pri pa zien ti ci sia chi si ri vol ge al le me di ci ne noncon ven zio na li; il 63% è con vin to che ci siano pa zien ti che si so no ri vol ti o siri vol go no a ma ghi e gua ri to ri.

Il 24% del cam pio ne pen sa che nes sun pa zien te si ri vol ga a ma ghi egua ri to ri e sol tan to il 17% ri tie ne che nes su no uti liz zi pra ti che tra di zio na li del la me di ci na po po la re.

I me di ci di fa mi glia, nel le ri spo ste a que sta pri ma do man da, han no ma -ni fe sta to una con sa pe vo lez za dif fu sa che i pro pri pa zien ti non han no unrap por to esclu si vo con la me di ci na uf fi cia le, ma a vol te uti liz za no iti ne ra rite ra pe u ti ci dif fe ren ti, an che se le per cen tua li dei No e dei Non so, esclu se

32

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 4: me di ci che ri ten go no che tra i pro pri pa zien ti ci sia chi ha uti liz za to ri tua li e for -mu le del la me di ci na po po la re.

Page 35: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

33

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 5: me di ci che ri ten go no che tra i pro pri pa zien ti ci sia chi si è ri vol to a ma ghi egua ri to ri.

Ta bel la 6: me di ci che ri ten go no che tra i pro pri pa zien ti ci sia chi ha uti liz za to cul ti deisan ti e pra ti che di de vo zio ne po po la re.

Page 36: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

le me di ci ne non con ven zio na li, re sta no co mun que si gni fi ca ti ve.Dal la do man da suc ces si va, che cer ca di quan ti fi ca re la per ce zio ne sul -

la dif fu sio ne di uti liz zo del le al tre me di ci ne (ta bel le 8, 9, 10 e 11), si ri ca va -no da ti in te res san ti con spun ti di ul te rio re ri fles sio ne ed ap pro fon di men to.

Le per cen tua li dei me di ci so no sta te cal co la te sul l’in te ro cam pio ne in -ter vi sta to e non sol tan to su quan ti han no ri spo sto SÌ al la pri ma do man dadel le pri me quat tro se zio ni del que stio na rio.

La mag gior par te dei me di ci ri tie ne che una fet ta con si sten te del la po -po la zio ne as si sti ta, a vol te fi no al 20%, uti liz zi al tre me di ci ne. Un 10% delcam pio ne ri tie ne che il ri cor so al la de vo zio ne po po la re in te res si ol tre il 50%dei pro pri as si sti ti.

La me di ci na po po la re e il ri cor so ai ma ghi e gua ri to ri pre sen ta no lostes so an da men to per cen tua le e ven go no ri te nu ti uti liz za ti da una per cen -tua le bas sa di po po la zio ne, in ge ne re in fe rio re al 10%.

Di ver so è l’an da men to del le me di ci ne non con ven zio na li e del cul to deiSan ti che mol ti me di ci con si de ra no uti liz za ti in per cen tua li si gni fi ca ti ve dipo po la zio ne as si sti ta.

Ri te nia mo ri le van te che una bu o na par te dei me di ci di fa mi glia con si -de ri si gni fi ca ti va men te dif fu so il plu ra li smo te ra pe u ti co. La ri cer ca svol tasuc ces si va men te, con que stio na ri som mi ni stra ti ai pa zien ti di quat tro stu -di cam pa ni (ve di ca pi to lo III), non so lo con fer ma la per ce zio ne di quei me -di ci di fa mi glia che han no ri te nu to il fe no me no dif fu so in per cen tua li piùal te tra i pro pri pa zien ti, ma fa ri le va re per cen tua li ad di rit tu ra su pe rio ri.

In me ri to al l’u ti liz zo del le al tre me di ci ne in rap por to al ses so, il cam pio ne ri tie ne che so no uti liz za te pre va len te men te dal le don ne o in dif fe ren te men te

34

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 7: me di ci che ri ten go no che tra i pro pri pa zien ti ci sia chi ha uti liz za to me di ci nenon con ven zio na li.

Page 37: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

35

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 8: Per cen tua le di pa zien ti che, se con do i me di ci in ter vi sta ti, uti liz za no ri tua li e for -mu le dal la me di ci na po po la re.

Ta bel la 9: Per cen tua le di pa zien ti che, se con do i me di ci in ter vi sta ti, si ri vol go no a ma ghi egua ri to ri.

Page 38: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

36

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 10: Per cen tua le di pa zien ti che, se con do i me di ci in ter vi sta ti, ri cor ro no ai cul ti deisan ti e al le pra ti che di de vo zio ne po po la re.

Ta bel la 11: Per cen tua le di pa zien ti che, se con do i me di ci in ter vi sta ti, uti liz za no me di ci nenon con ven zio na li.

Page 39: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

da en tram bi i ses si, ra ra men te so lo da gli uo mi ni (ve di ta bel le 12, 13, 14, 15).I me di ci in ter vi sta ti ri ten go no che la me di ci na po po la re sia pre va len te

ap pan nag gio del le don ne e che le me di ci ne non con ven zio na li ab bia no unami no re spe ci fi ci tà di ses so.

Qu e sti ri sul ta ti con fer ma no cer ta men te la tra di zio ne con so li da ta che

37

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 12: Uti liz zo dei ri tua li e for mu le del la me di ci na po po la re in rapporto al ses so, se -con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 13: Ri cor so a ma ghi e gua ri to ri, in rap por to al ses so, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Page 40: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

af fi da al le don ne il tem po del la cu ra nel l’am bi to fa mi lia re.L’a na li si dei da ti in me ri to al le clas si di età (ta bel le 16, 17, 18 e 19 –

Do man de a ri spo sta mul ti pla) evi den zia che una si gni fi ca ti va per cen -tua le de gli in ter vi sta ti ha ri spo sto “tut te le età” (ad di rit tu ra il 30% nel leme di ci ne non con ven zio na li), ri te nen do che i pro pri pa zien ti si ri vol ga no acu re di ver se dal la me di ci na uf fi cia le in dif fe ren te men te dal le fa sce di età. I

38

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 14: Ri cor so ai cul ti dei san ti e al le pra ti che di de vo zio ne po po la re, in rap por to alses so, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 15: Uti liz zo del le me di ci ne non con ven zio na li, in rap por to al ses so, se con do i me di -ci in ter vi sta ti.

Page 41: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

pa zien ti che si ri vol ge reb be ro al le me di ci ne non con ven zio na li so no com -pre si pre va len te men te tra i 20 ed i 60 an ni, men tre quel li che uti liz ze reb be -ro ri tua li e for mu le han no più di 40 an ni; an che il ri cor so ai cul ti dei san ti

39

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 16: Uti liz zo dei ri tua li e for mu le del la me di ci na po po la re in ba se al la clas se di età,se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 18: Ri cor so ai ma ghi e gua ri to ri in ba se al la clas se di età, se con do i me di ci in ter -vi sta ti.

Page 42: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

vie ne ri te nu to più fre quen te nel le fa sce di età 40-60 e ol tre 60 an ni.La di stri bu zio ne per clas se so cia le (ta bel le 20, 21, 22, 23 – Do man de a

ri spo sta mul ti pla) fa ri le va re che le pra ti che del la me di ci na po po la re e ilri cor so a ma ghi e gua ri to ri, sa reb be ro dif fu si pre va len te men te nel la clas se so cia le più bas sa: lo pen sa cir ca il 48% dei me di ci.

Ai cul ti dei san ti ed al le pra ti che de vo zio na li, se con do po chis si mi me -

40

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 18: Ri cor so ai cul ti dei san ti e al le pra ti che di de vo zio ne po po la re in ba se al la clas -se di età, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 19: Uti liz zo del le me di ci ne non con ven zio na li in ba se al la clas se di età, se con do ime di ci in ter vi sta ti.

Page 43: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

di ci in ter vi sta ti (2%), ricorrereb be ro pa zien ti del la clas se so cia le al ta, se -con do il 20% del cam pio ne, ri cor re reb be ro pa zien ti ap par te nen ti al la clas -se so cia le me dia, e per un al tro 20% pazienti della clas se so cia le bas sa. Il35% del cam pio ne, però, ha ri spo sto che ai cul ti dei san ti fa reb be ro ri cor sopa zien ti di tut te le clas si so cia li.

Le me di ci ne non con ven zio na li ven go no ri te nu te po co dif fu se nel la clas seso cia le bas sa, uti liz za te dal la clas se so cia le me dia se con do il 45% de gli in ter vi -sta ti, uti liz za te da pa zien ti di tut te le clas si so cia li se con do il 37% del cam pio ne.

41

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 20: Uti liz zo dei ri tua li e for mu le del la me di ci na po po la re in ba se al la clas se so cia -le, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 21: Ri cor so a ma ghi e gua ri to ri in ba se al la clas se so cia le, se con do i me di ci in -ter vi sta ti.

Page 44: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Ai me di ci è sta to an che chie sto se l’u ti liz zo del le al tre me di ci ne si ri sol vein una con su len za spo ra di ca o in un rap por to più con ti nua ti vo (ta bel la 24).

Per i cul ti dei san ti e le pra ti che de vo zio na li e per le me di ci ne non con ven -zio na li pre va le il rap por to con ti nua ti vo ri spet to al l’e spe rien za spo ra di ca.

Il ri cor so a ma ghi e gua ri to ri vie ne per ce pi to so prat tut to co me espe rien -za spo ra di ca. Per cen tua li tra il 30% e il 50% di me di ci, però, a que sta do man -da ri spon do no che en tram be le mo da li tà so no uti liz za te in dif fe ren te men te.

42

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 22: Ri cor so ai cul ti dei san ti e al le pra ti che di de vo zio ne po po la re in ba se al la clas -se so cia le, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 23: Uti liz zo del le me di ci ne non con ven zio na li in ba se al la clas se so cia le, se con do ime di ci in ter vi sta ti.

Page 45: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Qu e sta do man da non è sta ta po sta in me ri to ai “ri tua li e for mu le del lame di ci na po po la re”, che si con fi gu ra no pre va len te men te co me in sie me di pic -co le pra ti che di au to me di ca zio ne, espres sio ne di un sa pe re po po la re dif fu so.

Un al tro aspet to in da ga to dal que stio na rio ri guar da l’u ti liz zo di que ste me di ci ne in rap por to al la con su len za cli ni ca (ta bel la 25 – do man da a ri -spo sta mul ti pla).

43

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 24: Uti liz zo del le al tre me di ci ne co me espe rien za spo ra di ca o rap por to con ti nua ti -vo, se con do i me di ci in ter vi sta ti.

Ta bel la 25: Uti liz zo del le al tre me di ci ne in rap por to tem po ra le al la con su len za cli ni ca se -con do i me di ci in ter vi sta ti.

Page 46: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Se con do la mag gio ran za del le ri spo ste i pa zien ti si ri vol go no pri ma odo po la con su len za cli ni ca, ra ra men te du ran te, ai ri tua li e for mu le, ai ma -ghi e gua ri to ri ed al le me di ci na non con ven zio na li.

I ri tua li e for mu le ven go no uti liz za ti di più pri ma del la con su len za cli -ni ca,men tre le me di ci ne non con ven zio na li, pur es sen do uti liz za te pri ma edo po la te ra pia, pre sen ta no una leg ge ra pre va len za del do po, con fi gu ran -do si qua si al ter na ti ve al la me di ci na uf fi cia le, spe cial men te là do ve es sanon ap pa re in gra do di sod di sfa re le ri chie ste di sa lu te dei pa zien ti.

Il ri cor so al cul to dei san ti e al le pra ti che de vo zio na li è net ta men tepre va lente du ran te la te ra pia, po i ché ri te nu to non al ter na ti vo ad es sa.

In me ri to ai pro ble mi di sa lu te, per i qua li sa reb be ro uti liz za te le al treme di ci ne (ta bel la 26, 27, 28 e 29 – do man da a ri spo sta mul ti pla), emer geche i pa zien ti uti liz za no i ri tua li e for mu le del la me di ci na po po la re pre va len -te men te per pro ble mi ne u rop si chia tri ci (40%) com pre se le ma lat tie psi co so -ma ti che, per pro ble mi oste o ar ti co la ri (38%) com pre se le ra chial gie; l’11% lofà in ve ce per pro ble mi der ma to lo gi ci (pre va len te men te ver ru che).

I ma ghi e gua ri to ri, in ve ce, vengono con sul ta ti mag gior men te per pro -ble mi ne u rop si chia tri ci (34,59%), per pro ble mi oste o ar ti co la ri (18,05%) eper pro ble mi on co lo gi ci (13,53%). L’8,27% dei me di ci ri spon de che ma ghi eguaritori ven go no con sul ta ti per tut ti i pro ble mi di sa lu te.

Il ri cor so ai cul ti dei san ti e al le pra ti che de vo zio na li avviene, se con doil 35% de gli in ter vi sta ti, per pro ble mi on co lo gi ci, per qual sia si pro ble ma disa lu te se con do il 23%.

Le me di ci ne non con ven zio na li ven go no uti liz za te per pro ble mi oste o -ar ti co la ri per il 44%, per pro ble mi ne u rop si chia tri ci per il 36% e per qual -

44

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 26: Pro ble mi di sa lu te per i qua li, se con do i me di ci in ter vi sta ti, i pa zien ti uti liz za no ri tua li e for mu le del la me di ci na po po la re.

Page 47: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

sia si pro ble ma per il 23%. Alle me di ci ne non con ven zio na li, se con do l’11%dei me di ci ge ne ra li, i pa zien ti si ri volgono an che per pro ble mi le ga ti al losti le di vi ta (al co li smo, ta ba gi smo, di stur bi del l’a li men ta zio ne, ecc.).

Alla do man da se le al tre me di ci ne, se con do i me di ci in ter vi sta ti, por ti -no gio va men to ai pa zien ti (ta bel la 30), ha ri spo sto SI il 62% per le me di ci -ne non con ven zio na li ed il 29% per i ri tua li e for mu le del la me di ci na po po -la re; i ma ghi e gua ri to ri so no ri te nu ti as so lu ta men te inef fi ca ci, una pre va -

45

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 27: Pro ble mi di sa lu te per i qua li, se con do i me di ci in ter vi sta ti, i pa zien ti si ri vol go -no a ma ghi e gua ri to ri.

Ta bel la 28: Pro ble mi di sa lu te per i qua li, se con do i me di ci in ter vi sta ti, i pa zien ti ri cor ro noai cul ti dei san ti e al le pra ti che di de vo zio ne po po la re.

Page 48: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

len za dei NON SO si re gi stra per i cul ti dei san ti e le pra ti che de vo zio na li.Alla do man da se l’ef fet to pla ce bo fos se ri le van te nel la re la zio ne te ra pe -

u ti ca ha ri spo sto SÌ l’85% con tro il 5% dei NON SO e l’8% dei NO (ta bel la 31).Un ri sul ta to af fer ma ti vo co sì ele va to con fer ma la ne ces si tà di stu di più

ap pro fon di ti sul l’ef fet to pla ce bo, che ri ma ne una pie tra mi lia re del la ri cer -ca cli ni ca. Sa reb be in te res san te che stu di di que sto ti po ori gi nas se ro dal lame di ci na ge ne ra le.

46

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 29: Pro ble mi di sa lu te per i qua li, se con do i me di ci in ter vi sta ti , i pa zien ti uti liz za -no le me di ci ne non con ven zio na li.

Ta bel la 30: Gio va men to per la sa lu te dei pa zien ti che uti liz za no al tre me di ci ne, se con do ime di ci in ter vi sta ti.

Page 49: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

L’83% del cam pio ne (ta bel la 32) ri tie ne che le co no scen ze an tro po lo gi -che sono uti li al l’e ser ci zio pro fes sio na le, sol tan to il 2% ri spon de ne ga ti va -men te e il 10% ri spon de NON SO.

Sul bi so gno di for ma zio ne an tro po lo gi ca (ta bel la 33) nel cor so di la u -rea in me di ci na, nel cor so di spe cia liz za zio ne in me di ci na ge ne ra le e nel -l’ag gior na men to pro fes sio na le, la mag gior par te del cam pio ne ha ri spo stoaf fer ma ti va men te con per cen tua li oscil lan ti dal 75% all’80%, sot to il 6% i

47

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Ta bel la 31: Ri le van za del l’ef fet to pla ce bo nel la re la zio ne te ra pe u ti ca, se con do i me di ci in -ter vi sta ti.

Ta bel la 32: Uti li tà del la co no scen za an tro po lo gi ca nel l’e ser ci zio pro fes sio na le, se con do ime di ci in ter vi sta ti.

Page 50: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

NO, tra 14% e 16% i NON SO.Ognu na del le quat tro se zio ni del que stio na rio si chiu de con il sug ge ri -

men to di rac con ta re qual che epi so dio si gni fi ca ti vo, di cui il me di co in ter vi -sta to è ve nu to a co no scen za, di si tua zio ni in cui i pro pri pa zien ti avreb be ro trat to gio va men to dal le pra ti che di al tre me di ci ne.

Mol ti in ter vi sta ti han no ri fe ri to epi so di si gni fi ca ti vi e han no rac con ta -to pro ce du re an da te a bu on fi ne so prat tut to per le ver ru che: se con do il lo -ro rac con to, stro fi na tu re di se mi d’or zo han no de bel la to ver ru che vol ga ridel le ma ni e dei pie di; ver ru che del le ma ni so no ca du te do po ave re pra ti ca -to ri tua li co me la rac col ta di al cu ne pian te in ri va al fiu me; ver ru che pia neso no sta te trat ta te con il se cre to lat te scen te dei fi chi1.

Espe rien ze par ti co la ri so no sta te rac con ta te re la ti va men te al trat ta -men to di pa zien ti af fet ti da her pes Zo ster, che so no sta ti cu ra ti con for -mu le ma gi che e con la pie tra fo ca ia da par te di gua ri to ri dal le par ti co la ripro prie tà, ot te nen do bu o ni ri sul ta ti.

Alcu ni in ter vi sta ti han no ri fe ri to del trat ta men to con la “stop pa ta”2 del tra u ma di stor si vo del la ca vi glia con ede ma, di co li che re na li ed epa ti chese da te con so lu zio ne fi sio lo gi ca spac cia ta per far ma co ef fi ca ce, di un ’en te -ro pa tia cro ni ca cu ra ta con as sun zio ne di ci pol le.

Fre quen te men te vie ne ri fe ri to l’u ti liz zo ef fi ca ce e ri pe tu to di va rie for -mu le e ri tua li del la me di ci na po po la re per le ce fa lee, co me il mas sag gio pe -

48

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 33: Bi so gno di for ma zio ne an tro po lo gi ca in Me di ci na Ge ne ra le.

[1] Sul trat ta men to del le ver ru che nel la me di ci na po po la re, cfr. Bar to li, Fal te ri, Lo ux,Sa il lant 1997.

[2] La “stop pa ta” con si ste nel l’ap pli ca zio ne di una fa scia tu ra in du ri ta con il bian co d’u o vo da por re sul la par te in te res sa ta, cfr. cap. III.

Page 51: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

rior bi ta rio ac com pa gna to da un ’o ra zio ne e l’at to di far ca de re al cu ne goc -ce d’o lio di oli va in un piat to con ac qua, re ci tan do for mu le par ti co la ri dian ti ca tra di zio ne.

Dal la com pi la zio ne dei que stio na ri e da epi so di ri fe ri ti dai me di ci tra -pe la una re la zio ne con i pa zien ti che ren de pos si bi le an che “cer te” con fi -den ze. I me di ci di fa mi glia so no, in fat ti, de po si ta ri di pre zio se in for ma zio -ni, nar ra te dai lo ro pa zien ti spes so con to no con fi den zia le, di espe rien ze di sa lu te e ma lat tia af fron ta te ri cor ren do a pro ce du re che af fon da no nel la ri -ser va tez za del la tra di zio ne per so na le e fa mi lia re. Un me di co ri fe ri sce che“le espe rien ze nar ra te so no tan te e spes so il tem po per ascol ta re è po co”.

49

Capitolo II - La ricerca sul territorio: il questionario ai medici

Page 52: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 53: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

CAPITOLO III

La ricerca in Campania: il questionario ai pazienti

Francesca Spinosa

3.1 - Il campione

Nel la se con da fa se del la ri cer ca, svol ta nel 2002, ab bia mo prov ve du toal la scel ta di un cam pio ne di pa zien ti a cui som mi ni stra re il que stio na rio,che ri per cor re va gli items pre sen ti in quel lo dei me di ci.

La ri cer ca è na ta, in fat ti, con que sto ta glio in ter di sci pli na re nel l’in ten -to di for ni re dei da ti ai me di ci di fa mi glia a par ti re dal la lo ro stes sa re al tà e dal la ve ri fi ca del le lo ro per ce zio ni, ta li cioè da po ter es se re com pa ra ti coni da ti rac col ti nel la pri ma fa se dai que stio na ri ai me di ci.

In que sta fa se ab bia mo ef fet tua to la ri le va zio ne a par ti re da 4 stu di me -di ci, pur te nen do con to dei con di zio na men ti che, sul pia no me to do lo gi co,que sta scel ta del cam pio ne com por ta. Abbia mo, per tan to, ope ra to op por tu ni ac cor gi men ti per la rap pre sen ta ti vi tà del cam pio ne tra i qua li la scel ta dipa zien ti in di vi dua ti a ca so ri spet to al l’or di ne di en tra ta nel lo stu dio me di co.Inol tre, aven do no ta to do po una pri ma os ser va zio ne che vi era no dif fe ren zenel la ti po lo gia dei pa zien ti, a se con da che si an das se di mat ti na o di po me -rig gio, ab bia mo prov ve du to a sce glie re gior ni ed ora ri dif fe ren ti e an che ator na re ne gli stu di a op por tu ni in ter val li, te nen do con to di co me si di stri bu i -sce la fre quen za dei pa zien ti nel lo stu dio (di mat ti na più ca sa lin ghe e an zia -ni, di po me rig gio più per so ne in con di zio ni la vo ra ti ve). Gli stu di me di ci in di -vi dua ti so no si tua ti in aree dif fe ren ti del la re gio ne e pre ci sa men te aSant’Aga ta dei Go ti (BN), Mad da lo ni (CE), Ca ser ta e Ba co li (NA).

Sant’Aga ta dei Go ti è un pa e se del San nio con una po po la zio ne di11.558 uni tà (5.681 uo mi ni e 5.877 don ne)1, ad eco no mia pre va len te men teagri co la, co sì co me ri ma ne le ga ta al mo del lo ru ra le l’or ga niz za zio ne e ladi stri bu zio ne del la po po la zio ne sul ter ri to rio, di vi sa in ag glo me ra ti spar si

51

[1] www.istat.it – da ti del cen si men to 2001.

Page 54: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

in fra zio ni, bor ghi e nu clei ru ra li. La po po la zio ne ri spet to al le fa sce d’e tàri sul ta ab ba stan za omo ge nea con il 24% tra 0/19 an ni, il 31% tra 20/39 an -ni, il 22% tra 40/59 an ni e an co ra il 23% con più di 60 an ni2.

Lo stu dio me di co del Dott. Giu sep pe Bu o no mo è si tua to nel cen tro delpa e se, nel la par te più an ti ca, e con ta 1.498 as si sti ti con un ’af flu en za gior -na lie ra di 50 pa zien ti cir ca3.

Mad da lo ni è si tua ta in un ’a rea di tra di zio ne con ta di na, an che se piùaper ta al le in flu en ze cit ta di ne vi sta la sua vi ci nan za con la cit tà di Ca ser ta.La po po la zio ne con ta 37.546 uni tà (18.280 uo mi ni e 19.266 don ne) con il 29%tra 0/19 an ni, il 32% tra 20/39 an ni, il 24% tra 40/59 an ni e, in fi ne il 15% con più di 60 an ni4. Lo stu dio me di co del Dott. Cle men te Sa gnel li con ta 1.480 pa zien ti5.

Ca ser ta si pre sen ta co me un cen tro ur ba no dif fe ren te dai pa e si del lapro vin cia che la cir con da no ed è un ’a rea a più al ta den si tà abi ta ti va ri spet -to a quel le fin ora ana liz za te. Con ta una po po la zio ne di 75.208 abi tan ti(35.850 uo mi ni e 39.358 don ne), dei qua li 6.075 so no in pos ses so di la u rea e 18.376 di di plo ma di scu o la su pe rio re. Ri spet to al le fa sce d’e tà il 23% si tro -va nel la fa scia tra 0/19 an ni, il 30% tra 20/39 an ni, il 26% tra 40/59 an ni e il21% ha più di 60 an ni6. Lo stu dio me di co del Dott. Sal va to re Mo ret ti si tro va nel cen tro del la cit tà e i pa zien ti che vi si ri vol go no so no cir ca 1.2007.

Ba co li è un pa e se del l’a rea fle grea in cui tra di zio ni di ori gi ne ru ra le ema ri na ra si con fron ta no con fat to ri di in no va zio ne de ter mi na ti dal la vi ci -nan za al ca po lu o go e dal l’af flus so esti vo al le spiag ge lo ca li. Ha una po po la -zio ne di 26.507 abi tan ti (13.067 uo mi ni e 13.440 don ne) con il 25% tra 0/19an ni, il 32% tra 20/39 an ni, il 26% tra 40/59 an ni e il 17% con più di 60 an ni8.Lo stu dio del Dott. Ci ro Fa riel lo, nel qua le e sta ta con dot ta la ri cer ca9, sitro va al cen tro del pa e se e con ta 1.500 pa zien ti.

I que stio na ri som mi ni stra ti in que sti quat tro am bi ti ter ri to ria li so nosta ti co sì ri par ti ti:

+ Sant’Agata dei Goti (BN): 145;+Mad da lo ni (CE): 100;+ Ca ser ta: 100;+ Ba co li (NA): 114.

52

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

[2] Ibi dem.

[3] La ri cer ca a Sant’Aga ta è sta ta con dot ta da Fran ce sca Spi no sa.

[4] Da ti del Cen si men to ISTAT 2001.

[5] Si trat ta di uno stu dio con di vi so con al tri tre me di ci. La ri cer ca è sta svol ta da AnnaAgat ha Bor riel lo.

[6] Da ti del Cen si men to ISTAT 2001.

[7] La ri cer ca è sta ta svol ta da Ales san dra Dal Zen na ro du ran te la te si di la u rea. I da ti re -la ti vi a Ca ser ta pre sen ti nel te sto si ri fe ri sco no per tan to a que sto la vo ro.

[8] Cen si men to ISTAT 2001.

[9] La ri cer ca è sta ta ef fet tua ta da Nun zia Sco gna mi glio.

Page 55: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Il campione è stato scelto in modo casuale all’interno di questi quattrostudi medici con la cooperazione dei medici stessi.

Osser via mo il gra fi co con la di stri bu zio ne per ge ne re (ta bel la 1.1). Ilcam pio ne è di stri bu i to qua si equa men te sia a S. Aga ta che a Ba co li, men -tre a Mad da lo ni e a Ca ser ta c’è una mi no re per cen tua le di uo mi ni ri spet toal le don ne.

Con si de ria mo poi la di stri bu zio ne per fa sce d’e tà (ta bel la 1.2). Si puòno ta re co me a Ca ser ta, S. Aga ta e Ba co li il grup po più nu me ro so sia quel locon più di 60 an ni, men tre a Mad da lo ni quel lo con età com pre sa tra 40 e 59

53

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Ta bel la 1.1: Di stri bu zio ne per ge ne re.

Ta bel la 1.2: Di stri bu zio ne per età.

Page 56: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

an ni. Tran ne nel ca so di Ca ser ta, in cui i pa zien ti con età com pre sa tra 20 e 30 an ni so no so lo il 21%, in tut te le al tre zo ne il cam pio ne si pre sen ta conper cen tua li si mi li ri spet to al le tre fa sce d’e tà con si de ra te.

Esa mi nia mo la di stri bu zio ne del cam pio ne per ti to lo di stu dio (ta bel la1.3). Si no ta che la per cen tua le più al ta è quel la re la ti va ai di plo ma ti, tran -ne a Ba co li, do ve nel cam pio ne so no più nu me ro se le per so ne con li cen zaele men ta re. So lo a S. Aga ta c’è una per cen tua le di anal fa be ti un po’ piùele va ta, inol tre, in tut te e quat tro le zo ne è mol to bas sa la per cen tua le deila u re a ti, men tre è ab ba stan za ele va ta la per cen tua le di per so ne con li cen -za ele men ta re.

3.2 - Il questionario

Le do man de del que stio na rio so no sta te sud di vi se in va rie aree:+Medicina popolare, rituali e formule;+Maghi e Guaritori;+ Culto dei santi e devozione popolare;+Medicine non convenzionali.

È sta to chie sto poi al pa zien te se, se con do lui, fos se im por tan te ri ve la re ono al me di co l’u so di me di ci ne di ver se da quel la uf fi cia le e di par la re in mo dospe ci fi co del pro prio ca so per so na le. Infi ne, si do man da va al pa zien te se cre -des se che le ma lat tie aves se ro una de ri va zio ne ma gi ca o oc cul ta e se ri te nes -se ne ces sa rio ri cor re re a pra ti che di esor ci smo o oc cul ti smo per eli mi nar la.

Una par te del que stio na rio è sta ta as se gna ta al la tra scri zio ne dei da tiper so na li de gli in ter vi sta ti e cioè il ses so, l’e tà, il ti to lo di stu dio, l’at ti vi tàlavora ti va e la com po si zio ne fa mi lia re. Lo sco po del que stio na rio è sta to

54

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 1.3: Di stri bu zio ne per ti to lo di stu dio.

Page 57: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

quel lo di in di vi dua re tut ti i ca si di ri cor so ad al tri ti pi di me di ci ne e di se le -zio na re quel li più in te res san ti per uno stu dio più ap pro fon di to.

All’in ter no di ogni stu dio me di co, du ran te la som mi ni stra zio ne deique stio na ri, è sta to de di ca to mol to tem po a chia ri re le mo ti va zio ni del la ri -cer ca, lo sco po e la strut tu ra del que stio na rio stes so, da ta una pre ve di bi ledif fi den za ini zia le dei pa zien ti, ri ba den do che non vi era no do man de dif fi -ci li, né ri spo ste esat te. Infat ti, ciò che sem bra va pre oc cu pa re i pa zien ti, so -prat tut to i più an zia ni, era che la lo ro scar sa istru zio ne sco la sti ca po tes sein flu en za re la com pi la zio ne del que stio na rio e ave re ef fet ti ne ga ti vi sul l’e -si to del la ri cer ca.

La do man da di scri mi nan te ri vol ta ai pa zien ti è sta ta se al me no una vol -ta nel la lo ro vi ta fos se ro ri cor si a me di ci ne dif fe ren ti da quel la uf fi cia le epoi, in ba se a que sta, con quel li che ave va no ri spo sto af fer ma ti va men te, si ècer ca to di ri le va re se, in ca so di ma lat tia, aves se ro uti liz za to e/o uti liz zas se -ro ri me di ap par te nen ti al la Me di ci na Po po la re o al le Me di ci ne non con ven -zio na li o fos se ro ri cor si al l’a iu to di ma ghi e gua ri to ri o di San ti gua ri to ri.

È chia ro che i da ti ri le va ti non van no som ma ti ma ana liz za ti te nen docon to del le in ter con nes sio ni re ci pro che po i ché di mo stra no co me, nel le es pe -rien ze di vi ta, si in trec ci no pra ti che e tra di zio ni me di che di ver se tra lo ro,for man do iti ne ra ri te ra pe u ti ci com ples si.

Inol tre, da te le dif fe ren ze dei con te sti non ab bia mo ri te nu to op por tu nosom ma re i que stio na ri tra lo ro ma ana liz za re i da ti stu dio per stu dio, te nen -do con to del l’u bi ca zio ne di que sti e del ba ci no di uten za a cui si ri vol go no.

Ri te nia mo, però, che già una pri ma ana li si di ti po quan ti ta ti vo pos safor ni re del le in for ma zio ni in te res san ti, tan to più se con fron tan do tra lo ro ida ti emer si dai quat tro ca ses-stu dies.

Nel le quat tro zo ne in cui si è svol ta la ri cer ca è al ta la per cen tua le del -le per so ne in ter vi sta te che, al me no una vol ta nel la vi ta, han no fat to ri cor so an che a “me di ci ne al tre” ol tre al la me di ci na cli ni ca (Ba co li 69%; S. Aga tadei Go ti 67%; Ca ser ta 69%; Mad da lo ni 73%), a dif fe ren za di co lo ro che, in -ve ce, si so no sem pre e so lo af fi da ti al la me di ci na uf fi cia le. I da ti però si ri -fe ri sco no ad un ar co tem po ra le mol to am pio che com pren de, a vol te, l’in te -ra espe rien za esi sten zia le de gli in ter vi sta ti (ta bel la 1.4).

Ri spet to al le “me di ci ne al tre” uti liz za te, i da ti pon go no in evi den za co -me, nel le zo ne di Ba co li e S. Aga ta dei Go ti sia fre quen te il ri cor so, per lamag gior par te, a ri tua li e for mu le di me di ci na po po la re e ai san ti. A Ba co li,inol tre, c’è un’ al ta per cen tua le an che di chi si ri vol ge al le me di ci ne noncon ven zio na li (42%) e ai ma ghi e gua ri to ri (33%) (ta bel la 1.5).

A Mad da lo ni e Ca ser ta le per cen tua li più al te ri guar da no il ri cor so aisan ti e al le me di ci ne non con ven zio na li. A Ca ser ta si ri le va an che un ’al taper cen tua le di uti liz zo di ri tua li e for mu le di me di ci na po po la re (45%),men tre sem bra as sen te il ri cor so a ma ghi e gua ri to ri (ta bel la 1.5).

55

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 58: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

56

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 1.4

Ta bel la 1.5: “me di ci ne al tre” uti liz za te.

Page 59: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Esaminando la di stri bu zio ne per ge ne re si evin ce co me nel la mag gio -ran za dei ca si sia no le don ne a ri vol ger si ai san ti e ai cul ti, tran ne nel la zo -na di Mad da lo ni do ve la per cen tua le de gli uo mi ni (56%) è più al ta ri spet toa quel la del le don ne (52%). Inol tre, si può no ta re che a Ba co li e a Ca ser taso no più gli uo mi ni che le don ne a uti liz za re le Me di ci ne Non Con ven zio na -li, a S. Aga ta dei Go ti vi è un so stan zia le equi li brio e a Mad da lo ni so no in ve -ce le don ne ad av vi ci nar si di più ver so que ste for me di me di ci ne.

A S. Aga ta dei Go ti e a Ba co li, si può no ta re che gli uo mi ni, in per cen -tua le mag gio re ri spet to al le don ne, so no ri cor si a ri tua li e for mu le di me di -ci na po po la re e a ma ghi e gua ri to ri (ta bel la 1.6).

Dal la di stri bu zio ne per fa sce d’e tà emer ge che in tut te e quat tro le zo -ne esa mi na te, si ri vol go no ai san ti prin ci pal men te le per so ne dai 60 an ni in su, ma an che nel le al tre clas si di età si evi den zia un for te in te res se ver sota le ca te go ria. Ri spet to al le me di ci ne non con ven zio na li, si no ta che a Ba -co li e a S. Aga ta dei Go ti l’u ti liz zo è più al to nel la fa scia di età in ter me dia(40-59 an ni), men tre a Ca ser ta e a Mad da lo ni so no più i gio va ni a spe ri -men ta re que ste ti po lo gie di me di ci ne, in mo do spe ci fi co a Mad da lo ni si è ri -le va to che quan to più si è gio va ni tan to più si ri cor re al l’a go pun tu ra, men -tre au men tan do l’e tà vi è un mag gio re equi li brio tra ago pun tu ra, ome o pa -tia e i va ri trat ta men ti ma nua li.

57

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Ta bel la 1.6: di stri bu zio ne per ge ne re.

Page 60: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Per quan to ri guar da la me di ci na po po la re, a Ba co li so no i gio va ni afar ne un uso mag gio re, sia pu re su pres sio ne fa mi lia re (co me ri sul ta dal -l’a na li si qua li ta ti va), men tre a S. Aga ta, Mad da lo ni e Ca ser ta è uti liz za tadal le clas si d’e tà più al te. Sem pre a Ba co li si evi den zia un co stan te ri cor soa ma ghi e gua ri to ri in tut te le clas si d’e tà in per cen tua li ab ba stan za si mi li(ta bel la 1.7).

La di stri bu zio ne per sco la riz za zio ne met te in evi den za co me i ri tua li efor mu le di me di ci na po po la re e il ri cor so ai san ti gua ri to ri sia no uti liz za tiso prat tut to da sog get ti con bas sa sco la riz za zio ne, men tre le me di ci ne noncon ven zio na li so no più in uso, e que sto in tut ti e quat tro i pa e si, tra co lo roche han no un gra do di sco la riz za zio ne più ele va to.

Anche il ri cor so ai ma ghi e gua ri to ri si svi lup pa do ve c’è una bas sa sco -la riz za zio ne, tran ne nel ca so di Mad da lo ni in cui la per cen tua le di chi si ri -vol ge a ta le ca te go ria è più al ta tra i sog get ti con al ta sco la riz za zio ne (11%)(ta bel la 1.8).

Da ta l’e si gui tà e la par zia li tà del cam pio ne, nes su no di que sti da ti puòes se re con si de ra to rap pre sen ta ti vo di una re al tà com ples sa, co me quel lache ab bia mo in ter ro ga to, ma in di ca ti vo di al cu ne li nee di ten den za.

Inol tre, sem bra in te res san te por re in evi den za co me si pre sen ti no de -gli ap proc ci dif fe ren zia ti ri spet to al le pra ti che già ad un pri mo sguar do, da

58

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Ta bel la 1.7: di stri bu zio ne per fa sce d’età.

Page 61: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ana liz za re te nen do con to del con te sto ter ri to ria le e quin di an che sto ri co- cul tu ra le.

59

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Ta bel la 1.8: di stri bu zio ne per sco la riz za zio ne.

Page 62: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 63: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

CAPITOLO IV

La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Anna Borriello, Nunzia Scognamiglio1

4.1 - Le interviste

Do po la som mi ni stra zio ne dei que stio na ri e l’a na li si di que sti, ab bia mo prov ve du to a se le zio na re quei pa zien ti, che ri ve la va no iti ne ra ri te ra pe u ti -ci nei qua li era no com pre sen ti for me di me di ci na di di ver sa ori gi ne, perana liz za re co me le di ver se for me di me di ci na si ar ti co las se ro tra lo ro enel la per ce zio ne dei pa zien ti stes si. Per ogni stu dio so no sta ti per tan to se -le zio na ti cir ca 10 pa zien ti. Un’ec ce zio ne sin go la re è de ter mi na ta dal cam -pio ne di Ca ser ta, po i ché le in ter vi ste in pro fon di tà so no sta te svol te pres so un cen tro di Me di ci na Tra di zio na le Ci ne se.

In que sta fa se del la ri cer ca, che si è svol ta du ran te il 2002 e pre ve de vaun mag gior le ga me con le re al tà ter ri to ria li, ab bia mo rac col to in ter vi ste inpro fon di tà e ma te ria li bio gra fi ci, so no sta te inol tre con dot te ri le va zio ni esom mi ni stra te al cu ne in ter vi ste an che ad ope ra to ri in di vi dua ti sul la ba sedel le se gna la zio ni dei pa zien ti stes si (ma ghi e gua ri to ri tra di zio na li, es per tidi me di ci ne non con ven zio na li).

4.2 - Medicine popolari

Co me già ri le va to nel cor so del l’a na li si quan ti ta ti va, al ta è la per cen -tua le de gli in ter vi sta ti che, al me no una vol ta nel la vi ta, han no uti liz za to ri -me di di me di ci na po po la re. A que sto ti po di me di ci na, in ge ne re, si ri cor renei ca si in cui si pre sen ti no pa to lo gie lie vi o piut to sto co mu ni che, per tra -di zio ne, so no sem pre sta te trat ta te con ri tua li ap po si ti o con ri me di fat ti inca sa, co me ti sa ne a ba se di ca mo mil la e di er be per la cu ra del l’in son nia,

61

[1] I pa ra gra fi 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.6 so no sta ti scrit ti da Nun zia Sco gna mi glio, il pa ra gra fo4.5 da Anna Agat ha Bor riel lo.

Page 64: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

per il raf fred do re e per al tri ma li di sta gio ne.Nel co mu ne di Sant’Aga ta, per de bel la re tos se e mal di go la an co ra og gi

si è so li ti pre pa ra re de cot ti la cui ri cet ta ba se con tie ne: ra di ce di mal va,spic chi di me la con la buc cia e fi chi sec chi. Non man ca no però va rian ti nel -l’u so di al cu ni in gre dien ti, in fat ti, c’è chi vi ag giun ge del l’or zo o del l’al lo ro, o un ’er ba co no sciu ta co me “er ba bron chia le”, la qua le si di ce ab bia ef fet ti be -ne fi ci per ché espet to ran te. Gli in gre dien ti si fan no bol li re in un pen to li nocon del l’ac qua per cir ca mez z’o ra, poi il pre pa ra to va fil tra to con un co li no ebe vu to quan do è an co ra cal do. Ana lo go è il pro ce di men to che vie ne usa to aBa co li per la pre pa ra zio ne di un de cot to a ba se di al lo ro usa to per cal ma re ido lo ri me strua li e le pic co le co li che che col pi sco no i bam bi ni du ran te i pri mime si di vi ta. Dif fu so nei ter ri to ri di Ca ser ta e Mad da lo ni è an che l’u ti liz zodel l’o lio d’o li va, usa to so prat tut to cal do, per ef fet tua re mas sag gi sul laschie na, on de al le via re do lo ri re u ma ti ci di lie ve en ti tà. Altro ri me dio usa to a que sto sco po è il ri cor so ad un bic chie re di ve tro, pre ce den te men te ri scal da -to, che vie ne po sto sul la par te in te res sa ta e con il qua le si pro ce de ad ef fet -tua re pic co li mo vi men ti on du la to ri si mi li a quel li che si è so li ti fa re du ran te i mas sag gi. L’o lio cal do è però an che usa to per la cu ra del mal d’o rec chio, inque sto ca so con l’a u si lio di un pic co lo con ta goc ce si pro ce de al la rac col tadel l’o lio che poi, len ta men te, vie ne ver sa to nel pa di glio ne au ri co la re.

In am bi to po po la re la dia gno si del la ma lat tia ve ni va e vie ne ef fet tua ta,qua si sem pre in ter pel lan do una don na an zia na del la fa mi glia che, al la lu cedi sin to mi, più o me no evi den ti, de ci de va a qua le ri tua le ma gi co-re li gio so do -ve va es se re sot to po sto l’am ma la to. Nel co mu ne di Sant’Aga ta dei Go ti, adesem pio, mol ti de gli in ter vi sta ti han no di chia ra to che sin to mi co me il mal dite sta, la na u sea e la spos sa tez za, ve ni va no ri con dot ti dal le lo ro non ne sem -pre al ma loc chio e quin di, al lo ro in sor ge re, era abi tu di ne ri cor re re al la for -mu la per scac ciar lo, pri ma però era ne ces sa rio es ser cer ti che si trat tas sepro prio di ma loc chio, per que sto si ese gui va que sto ri tua le: si pren de unpiat to nel qua le si ver sa un po’ d’ac qua, poi si in tin ge un di to nel l’o lio e si la -scia no ca de re al cu ne goc ce nel l’ac qua con te nu ta nel piat to. Se l’o lio si“span de”, cioè si al lar ga nel l’ac qua, al lo ra si trat ta di ma loc chio; si pro ce de, quin di al ri tua le. Si fan no tre cro ci sul la fron te del ma la to e poi si re ci ta pertre vol te la for mu la. Nel cor so nel la ri cer ca so no sta ti rac col ti di ver si ti pi difor mu le, tra le qua li: “Uoc chio cuntr’u oc chio, schiat ta u ma lu oc chioschiat tass’ e u bu o nu oc chio u man nass”, “Uoc chio e cuntr’u oc chio, scur -ti ciell’ al l’u oc chio, schiat ta a ‘nvi dia e cre pa u ma lu oc chio”, la for mu laperò più uti liz za ta dal la mag gior par te de gli in ter vi sta ti è: “Uoc chio,cuntr’u oc chio, schiat ta a ‘nvi dia e cre pa u ma lu oc chio”.

Do po aver re ci ta to la for mu la, per scac cia re de fi ni ti va men te il ma le,al cu ni ac cen do no un ce ri no e lo spen go no nel l’ac qua, men tre al tri vi but ta -no den tro un piz zi co di sa le. L’ac qua de ve poi es se re get ta ta in un lu o go nel

62

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 65: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

qua le, co lui che è sta to col pi to dal ma loc chio e gua ri to, non pas si più.Un ri tua le com ple ta men te di ver so per scac cia re il ma loc chio è quel lo

pra ti ca to dal si gnor Lu i gi che con cen tran do si, sen za l’a u si lio del piat to,del l’o lio o del l’ac qua, rie sce a ca pi re, an che a di stan za, se la per so na è sta -ta ef fet ti va men te col pi ta dal ma loc chio. In ca so di esi to po si ti vo fa di ver sise gni del la cro ce e pro nun cia la se guen te fra se: “A no me ‘e San ta Cri sti -na fu je uoc chio tri ste” (In no me di San ta Cri sti na al lon ta na ti ma loc chio).La fra se vie ne ri pe tu ta per tre vol te e a se gui re si di ce un Pa dre No stro,un’Ave Ma ria e un Glo ria; il ri tua le poi si con clu de con un ’ul te rio re cro ce.

Indi pen den te men te dal le dif fe ren ze ri scon tra te nel ri tua le per de bel la -re il ma loc chio va però ri cor da to che, a dif fe ren za de gli al tri ri tua li di me -di ci na po po la re, può es se re pra ti ca to sem pre, da chiun que e non è ne ces -sa rio im pa rar lo in par ti co la ri gior ni del l’an no.

Tra gli al tri ri tua li che un tem po era no spes so pra ti ca ti a S. Aga ta mache og gi non si uti liz za no qua si più vi so no quel li re la ti vi al la eri si pe la, det -ta ri si po la, ter mi ne que sto con il qua le si era so li ti in di ca re quei gon fio ripro vo ca ti da in fe zio ni o da con tu sio ni. Può es se re op por tu no a que sto pun -to ri cor da re che con lo stes so ter mi ne nel le cul tu re po po la ri si in di ca sia ilma le che il ri me dio ma gi co-re li gio so per con tra star lo.

Per pra ti ca re il ri tua le col le ga to al la ri si po la era ne ces sa rio un piat tonel qua le an da va ver sa to un po’ d’o lio e una piu ma strap pa ta ad una gal li -na di co lo re ne ro, la piu ma an da va pri ma ba gna ta nel l’o lio e poi stro fi na tasul la par te in te res sa ta dal gon fio re. Con tem po ra ne a men te ve ni va no re ci -ta te le se guen ti pa ro le: “San to Le u cio da lun ta no ve ne va, cien to ma li si -bi li ri ce ve va, chi o vu le va ac ci re re e chi o vu le va am maz zà. Nun m’ac -ci ri te nun m’am maz za te nu bell’ se gre to v’ vo glio cun tà. Pi glia te l’o lio del la ver de au li va, la pen na di gal li na ne ra nel no me del Pa dre, delFi glio e del lo Spi ri to San to”. Il tut to do ve va es se re ri pe tu to per tre vol tee ri fat to poi la se ra, la mat ti na e la se ra e la mat ti na del gior no se guen te.

Tra gli al tri ri tua li or mai in di su so nel la zo na di S. Aga ta vi so no quel lire la ti vi al la Pon ta e al pi le a’ men na’. Il pri mo ve ni va uti liz za to per al le via -re do lo ri al le spal le e al la schie na pro vo ca ti dai col pi d’a ria o dal su do re.

Si pro ce de va con un lun go mas sag gio sul la zo na in te res sa ta e poi a se -gui re ve ni va no ri pe tu te per tre vol te le se guen ti pa ro le: “San to Giob be dapon te ve ne va, ‘npon ta al la lan cia la pon ta por ta va. Giob be da do vevie ni, da Mon te cal va rio, fui pon ta che mo’ t’ ta glio, fui pon ta che mo’t’ ta glio, fui pon ta che mo’ t’ ta glio”.

Con il ter mi ne dia let ta le ‘o pi le a’ men na’ si in di ca, in ve ce, l’in gor gomam ma rio e il ri tua le per scio glier lo, per ché si pre sup po ne che un pe lo oc -clu da il con dot to da cui sgor ga il lat te.

Per at tuar lo oc cor ro no de gli aci ni di sa le e un po’ d’ac qua. Si ri pe te pertre vol te la se guen te for mu la: “Lu na, lu na Lu nel la, be ne di ci lu so le e le

63

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 66: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

stel le, be ne di ci e fe ste ‘e Na ta le, squa glia o pil’ a ziz za comm’squa gliast’ acin’ e sa le” e poi al la fi ne si fa scio glie re un gra nel lo di sa le nel l’ac qua”.

Qu e sta ma lat tia a Grot to le, co me è ri por ta to da de Mar ti no, è in ve cecu ra ta dal le co ma ri con uno scon giu ro de ri van te da un’hi sto rio la che haco me pro ta go ni sta un “qua ta co me ro”, cioè un na net to de for me e bar bu to,co sì ri di co lo da mu o ve re al ri so un grup po di don ne che lo ve de pas sa re.Qu e sti, per ven di car si, fa pas sa re un pe lo del suo bar bo ne nei lo ro se ni;quan do poi le don ne, col pi te dai do lo ri, di co no al na net to di non aver vo lu to pren der si gio co di lui, egli si rab bo ni sce e si ri pren de il pe lo del la bar ba li -be ran do le don ne dal l’in gor go di lat te (De Mar ti no 1995, p. 60).

Di ver so è il di scor so per quan to con cer ne il ter ri to rio di Ba co li, qui adif fe ren za di S. Aga ta, l’u so di ri me di e for mu le di me di ci na po po la re non èda ri te ner si una pra ti ca le ga ta esclu si va men te al pas sa to, mol te in fat ti so -no le per so ne, an che gio va ni, che con ti nua no a ri cor rer vi per al le via re do -lo ri re u ma ti ci e cu ra re pa to lo gie lie vi. Inol tre, mal gra do tut ti gli in ter vi sta -ti ab bia no ri ba di to, co sì co me a S. Aga ta, che non è ne ces sa rio pos se de repo te ri par ti co la ri per com pie re ta li ri tua li, a Ba co li si è ri scon tra ta unamag gio re re ti cen za nel par la re di ta li pra ti che. Re ti cen za que sta che pa rese gui re i det ta mi di una tra di zio ne che im po ne di tra smet te re le mo da li tàcon cui si ef fet tua il ri tua le so lo a per so ne fi da te o a mem bri del la pro priafa mi glia. Altra dif fe ren za ri scon tra ta tra le due zo ne ri guar da l’in ter pre ta -zio ne di al cu ni sin to mi, in fat ti men tre nel co mu ne di S. Aga ta sin to mi co me il mal di te sta e la spos sa tez za ven go no im me dia ta men te col le ga ti al ma loc -chio e cu ra ti con lo spe ci fi co ri tua le, a Ba co li al lo ro pre sen tar si si è so li ti ef -fet tua re Il so le in te sta, ter mi ne que sto con il qua le nel la zo na si su o le in di -ca re sia un for te mal di te sta, de ri van te dal la stan chez za o dal la trop paespo si zio ne ai rag gi so la ri, che il ri me dio pre vi sto in que sta cir co stan za.

Per ef fet tua re que sto ri tua le oc cor ro no: un pan no ros so, uno stop pi no,del l’o lio, una mo ne ta, un piat to e un bic chie re. Il pan no ros so vie ne pog gia tosul la te sta del l’am ma la to e su di es so vie ne mes so un piat to con den tro del -l’ac qua e una mo ne ti na, su que st’ul ti ma si pog gia uno stop pi no, im be vu to inpre ce den za nel l’o lio, al qua le si dà fu o co. A que sto pun to so pra lo stop pi noac ce so si pog gia un bic chie re e lo si gi ra in sen so ora rio, se l’ac qua vie ne as -sor bi ta il mal di te sta può ri te ner si pas sa to. In con tem po ra nea vie ne re ci ta -to uno scon giu ro e un Pa dre No stro e un Ave Ma ria. La stes sa ope ra zio ne,af fin ché il mal di te sta non si ri pre sen ti è ne ces sa rio che ven ga ri pe tu ta pertre vol te: la mat ti na, al tra mon to e il gior no se guen te.

Di fron te al lo stes so sin to mo del mal di te sta ven go no per ciò adot ta tenel le due lo ca li tà del le pra ti che tra di zio na li dif fe ren ti, ma che, in en tram bi i ca si, espri mo no il ten ta ti vo di dar sen so a ciò che ac ca de e im pli ca no il co -in vol gi men to e la par te ci pa zio ne del l’in di vi duo. Co me no ta de Mar ti no apro po si to sia del mal di te sta per fa sci na zio ne che del mal di te sta da so le, i

64

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 67: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

due si fon do no in sie me, ma la fu sio ne ha lu o go “per la co mu ne espe rien zadi do mi na zio ne ad ope ra di for ze oc cul te” (1995, p. 29).

Altro ri tua le in uso a Ba co li è quel lo per la cu ra del Fu o co di S. Anto -nio, ter mi ne que sto con il qua le si in di ca un dif fu so bru cio re sul la zo nalom ba re ac com pa gna to da un ’im pos si bi li tà di mo vi men ti.

Ne ces sa ri per que sto ri tua le so no: l’o lio d’o li va, che ha so sti tu i to l’o liobe ne det to, una mo ne ti na da die ci li re e uno stop pi no. La schie na vie ne pri -ma mas sag gia ta con l’o lio, su di es sa poi vie ne pog gia ta la mo ne ta con so -pra lo stop pi no im be vu to nel l’o lio. Men tre si pro nun cia lo scon giu ro lostop pi no vie ne ac ce so e con il pol li ce so no fat ti tan te pic co le cro ci e se gnidi ta gli lun go l’in te ra zo na lom ba re.

Appa re quin di evi den te co me a S.Aga ta e a Ba co li sia ri cor ren te il ri fe -ri men to a pra ti che ma gi co-re li gio se, men tre per Ca ser ta e Mad da lo ni, inpar ti co la re per Ca ser ta, non è emer so il ri cor so a pra ti che ri tua li, ma si èri le va ta la pre sen za dei ri me di tra di zio na li di au to me di ca zio ne, che so nole ga ti a un sa pe re dif fu so e a un in sie me di com por ta men ti so cial men tecon di vi si, da non sot to va lu ta re e li qui da re trop po sbri ga ti va men te.

4.3 - Operatori tradizionali e maghi

Alle pra ti che fat te a li vel lo fa mi lia re su ben tra va no per al cu ne pa to lo giepra ti che te ra pe u ti che che ri chie do no/eva no l’u so di una per so na “es per ta”,ri te nu ta co me ta le dal grup po.

Un ri tua le or mai in di su so ma for te men te pra ti ca to nel ter ri to rio diBa co li fi no a ven t’an ni fa è quel lo per “fa re la mil za”. Di so li to es so ve ni -va pra ti ca to quan do, in se gui to ad uno sfor zo fi si co, un in ten so do lo re col -pi va il ven tre in cor ri spon den za del la mil za, ab bia mo però ri le va to an checa si in cui ta le ri tua le ve ni va pra ti ca to pri ma che il do lo re so prag giun -ges se; è que sta una sor ta di pre ven zio ne del ma le che, co me le in ter vi sterac col te sul ter ri to rio han no di mo stra to, in te res sa esclu si va men te gli uo -mi ni po i ché, in ge ne re, com pio no la vo ri per i qua li oc cor re una mag gio refor za fi si ca.

Attual men te per “fa re la mil za” si usa no spe ci fi che po ma te a ba se dier be re pe ri bi li in far ma cia o in er bo ri ste ria, in pas sa to, in ve ce, ta li po ma te ve ni va no pre pa ra te at tra ver so la rac col ta e la la vo ra zio ne di er be par ti co -la ri, al le qua li la tra di zio ne me di ca po po la re ave va as se gna to una va len zate ra pe u ti ca. La po ma ta vie ne mes sa in cor ri spon den za del la mil za e, men -tre l’in te ra par te vie ne mas sag gia ta, la gua ri tri ce o, più spes so, una don naesper ta del la zo na, re ci ta sot to vo ce in mo do qua si in com pren si bi le lo scon -giu ro e al cu ne pre ghie re. Intor no al la mil za ven go no poi fat ti tan ti pic co lise gni di cro ci e di ta gli. Da que sti ge sti ri tua li de ri va l’e spres sio ne più vol te uti liz za ta da gli in ter vi sta ti “mi so no fat to ta glia re la mil za”.

65

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 68: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Altro ri tua le in uso sia a S. Aga ta che a Ba co li è quel lo del la “ver me na -ra”, co sì chia ma to per ché re spon sa bi li del la ma lat tia so no ri te nu ti dei pic -co li ver mi bian chi sem pre pre sen ti, an che se as so pi ti, nel l’or ga ni smo del -l’in di vi duo.

Se con do una cre den za po po la re mol to dif fu sa an che al di fu o ri del con -te sto del la pre sen te ri cer ca, una si tua zio ne tra u ma ti ca co me un im prov vi -so ru mo re, una ca du ta o la vi sta di un ani ma le, che si re pu ta pe ri co lo so, ri -sve glie reb be i ver mi, che co min cia no a mu o ver si li be ra men te per il cor po,ri schian do, se non ven go no fer ma ti in tem po, di com pro met te re le fun zio nivi ta li. Il pri mo im me dia to ef fet to, in fat ti, che se con do la tra di zio ne me di capo po la re si vie ne a de ter mi na re è un ar re sto mo men ta neo del flus so san -gui gno che, al la sua ri pre sa, si pre sen ta più len to, sbia di to e dal con te nu toac quo so. A que sti sin to mi “in ter ni” del de ca di men to del la ca pa ci tà vi ta le,che il sog get to col pi to spe ri men ta, cor ri spon do no quel li “ester ni” del la stan -chez za, man can za di ap pe ti to, in son nia, per di ta del l’in car na to, squi li brioner vo so, ces sa zio ne del le me strua zio ni per le don ne e ar re sto del la cre sci -ta nei bam bi ni (Si gno ri ni 1989, p. 44). So no so prat tut to que sti ul ti mi le vit -ti me pri vi le gia te po i ché più fra gi li e più fa cil men te im pres sio na bi li. Unospa ven to o uno scan tu, co sì co me lo de fi ni sce Elsa Gug gi no, può però es se -re an che “in via to”, af fin ché i su oi ef fet ti fa ci li ti no la re a liz za zio ne del l’ob -biet ti vo che la vo lon tà osti le di qual cu no de si de ra con se gui re (Gug gi no1983, p. 71). In al cu ni ca si si ri cor re a que sto ti po di te ra pia pri ma an co rache i sin to mi si ma ni fe sti no, è suf fi cien te in fat ti che si ven ga no a por re leba si per un lo ro pos si bi le ma ni fe star si co me, ad esem pio, uno spa ven to.

Nel co mu ne di S. Aga ta so no sta te rac col te tre di ver se for mu le che, so -prat tut to, in pas sa to ve ni va no uti liz za te per “il ta glio dei ver mi”, la pri -ma re ci ta:

“Cam mi na va Ma ria per la via, in contrò Pie tro che pian ge. Che hai Pie tro mio che pian gi? Mi fa ma le la pan cia. Lu ne dì san to, mar te dìsan to, mier cu rì san to, gio ve dì san to, ve ner dì san to, sa ba to san to,dum me ni ca ‘e Pa squa, chi sto è u ver me che se ne ca sca. Sia ver me cheschiat ta sia il ma le che pas sa”;

al ter mi ne tre piz zi cot ti ven go no da ti in cor ri spon den za del l’om be li co,lu o go nel qua le si ri tie ne che si an ni di no i ver mi pre sen ti nel l’or ga ni smo.

Com ple ta men te di ver sa è la se con da for mu la che si ri fà ad un’hi sto rio -la, nel la qua le si nar ra di un uo mo an zia no al la ri cer ca di un al log gio; ad of -frir gli ospi ta li tà per una not te su di un sac co di se mi fu una don na, che, po codo po, ven ne col pi ta da for ti do lo ri al ven tre, a quel pun to l’u o mo mostrò lasua ve ra na tu ra tra sfor man do si in Ge sù e per rin gra zia re la don na del l’o spi -ta li tà la gua rì dal mal di pan cia di cen do le se guen ti pa ro le: “Po ’u ma le even tre.’Ge sù Cri sto aronn’ ve nist’ a ca sa e ‘sta ‘retc t’ fer mast’. Sott’ ac -qua e ‘ngopp e ser ment fa le và stu mal’ e trip pa e mal’ e ven tre”.

66

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 69: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Un’al tra for mu la uti liz za ta tem po fa a S. Aga ta re ci ta: “San Gio van nip’ miez’ u camp’ ie va, pa ne e vi no s’ man gia va, tutt’ l’a li men ti sui li -mi ta va. Va vat tenn’ ver me di ter ra si te scac ciat’ da tut ta la gen te, men’ esc’ e me ne mo ro, tut ti i vier mi ‘nter ra ca sca no”. Al ter mi ne sul ven -tre si fan no tre cro ci, si ri pe te lo scon giu ro e poi si di co no tre Ave Ma ria,tre Pa dre No stro e tre Glo ria al Pa dre. Il ri tua le do vreb be es se re ri pe tu toper tre vol te, la se ra la mat ti na e il gior no se guen te af fin ché ab bia ef fet to,quan do ciò non è pos si bi le è suf fi cien te che lo stes so ven ga ri pe tu to con se -cu ti va men te per tre vol te.

Ana lo go è il pro ce di men to uti liz za to “per ta glia re i ver mi” nel ter ri -to rio di Ba co li, a mu ta re in fat ti è so lo la for mu la che vie ne re ci ta ta du ran te il ri tua le, trat ta anch’es sa però da un’hi sto rio la.

Do po aver mas sag gia to il ven tre con del l’o lio e se gna to l’om be li co condi ver se cro ci e pic co li ta gli vie ne for mu la to il se guen te scon giu ro:

“Ngopp’ na’ mun ta gnell’ c’ stev’ Ge sù Crist’ ca ‘ncun trai n’ommtrist e le ri cett’ ca stai a fa: teng’ nu verm ma scu lon ca s’ stà ma gnannfe gat e pol mon e Ge sù Crist’ l’ ri cett’; Lun nrì sant’, mar trì sant’, mier -cu lu rì sant’, gio vrì sant’, ven ne ro sant’, sa bat’ e dum me ni ca san tapur ta tuv’ stu vierm ca port’ ma lann’”.

Si mi li a que sto, so prat tut to nel la par te fi na le, so no gli scon giu ri per lacu ra dei ver mi, rac col ti, nel cor so del le ri cer che in Lu ca nia, da de Mar ti noe in Si ci lia da Pi trè e più re cen te men te da Elsa Gug gi no, an che in que stoca so, co sì co me in quel li ri le va ti da ta li au to ri, il ri tua le non può es se re ef -fet tua to du ran te la set ti ma na san ta e può es se re tra smes so ed im pa ra toso lo du ran te la not te di Na ta le.

Le espres sio ni, più vol te uti liz za te da gli in ter vi sta ti, “Mi so no fat tota glia re i ver mi” “Mi so no fat to to glie re la mil za” so no da ri fe rir si aipic co li se gni di ta gli che con il pol li ce si ni stro la gua ri tri ce o chi per lei èso li ta ef fet tua re sul la par te ma la ta; es si sim bo leg gia no il ta glio e l’e stir pa -zio ne che vie ne fat ta del ma le.

Nel la mag gio ran za dei ca si “la vir tù” o il “do no”, co sì co me lo de fi ni -sce Elsa Gug gi no, che con sen te di cu ra re al cu ne ma lat tie è pas sa ta di ge -ne ra zio ne in ge ne ra zio ne, se con do una sor ta di ca te na, che, in pas sa to, nonpo te va es se re mai in ter rot ta. Per que sta ra gio ne men tre i ge sti non pos so noov via men te es se re ce la ti po i ché vi si bi li du ran te la pra ti ca te ra pe u ti ca, lefor mu le ri tua li ven go no, in ve ce, pro nun cia te a bas sa vo ce, se non ad di rit -tu ra ri pe tu te men tal men te.

Il pas sag gio può av ve ni re in am bi to fa mi lia re, ma non so lo; la vir tù, inal cu ni ca si, è sta ta af fi da ta ad una per so na che ab bia di mo stra to di pos se -de re ca rat te ri sti che ido nee qua li: l’a mo re per il pros si mo, la con sa pe vo lez -za di es se re de po si ta ria di un pa tri mo nio im por tan te da di fen de re, da tra -man da re e da eser ci ta re sen za al cun fi ne di lu cro. Aspet to que st’ul ti mo

67

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 70: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

che ac co mu na tut te le gua ri tri ci che era no pre sen ti nei ter ri to ri in cui si èsvol ta la ri cer ca, es se, in fat ti, non ri chie de va no al cun ti po di com pen so,an che se non ri fiu ta va no do na zio ni in de na ro o in na tu ra, che i clien ti sod -di sfat ti of fri va no lo ro. Nel le for mu le e ne gli scon giu ri che uti liz za no/va no èpos si bi le rin trac cia re, ol tre al le trac ce di quel la se co la re espe rien za po po la -re che con il tem po sta or mai scom pa ren do, an che un for te le ga me con la re -li gio ne po po la re, le ga me que sto ul te rior men te raf for za to dal l’u so fre quen tedi ri tua li ap par te nen ti al la tra di zio ne, nei qua li ta li con nu bio è più for te.Aspet to que st’ul ti mo te sti mo nia to dal l’u ti liz zo da par te del le gua ri tri cidel le hi sto rio le, usa te sia al l’in ter no de gli scon giu ri che fun zio nan ti es sestes se co me ta li. Esse nel lo spe ci fi co co sti tu i sco no la nar ra zio ne bre ve,spes so rit ma ta di un av ve ni men to mi ti co, nel qua le una fi gu ra di vi na re a -liz za la vit to ria su un de ter mi na to ma le e lot ta con tro di es so in for ma per -so ni fi ca ta, ap pli can do, spes so, con tro di es so una ri cet ta gua ri tri ce, il cuicon te nu to fa par te del l’e ven to e che vie ne poi uti liz za ta dal sof fe ren te (DiNo la 1989). Nu me ro si so no gli esem pi del l’u so di histo rio le rin ve nu ti nelcor so del la ri cer ca nei ter ri to ri di Ba co li e di Sant’Aga ta dei Go ti. Qu el lepiù fre quen te men te uti liz za te in en tram bi i ter ri to ri ri guar da no la cu ra dei ver mi in te sti na li per i bam bi ni, mal gra do le dif fe ren ze ri scon tra bi li, co mu -ne è il ri fe ri men to ad epi so di del la vi ta di Ge sù e ai gior ni del la set ti ma nasan ta, gior ni que sti nei qua li è pro i bi to ope ra re per la cu ra di que sta spe ci -fi ca pa to lo gia.

All’a iu to del le gua ri tri ci/gua ri to ri si ri cor re va e si ri cor re per cu ra respe ci fi che pa to lo gie, a vol te an che cro ni che co me l’ar tro si o la scia ti ca, di -fat ti il ter mi ne con cia os sa, con cui es se/i ven go no tra di zio nal men te chia -ma ti ri chia ma la pa to lo gia che so no in gra do di cu ra re, e cioè slo ga tu re,sti ra men ti o rot tu re di va rie os sa. Nel co mu ne di Sant’Aga ta dei Go ti, inpar ti co la re, mol ti in ter vi sta ti ri fe ri sco no di es se re an da ti da una si gno ra,co no sciu ta in tut to il pa e se con il no me di zi’ Ma cu la ti na ‘a zop pa per far -si fa re la “stop pa ta”, cioè l’ap pli ca zio ne di una fa scia tu ra, in du ri ta dalbian co d’u o vo, sul la zo na in te res sa ta, da te ne re fin ché le os sa non si ri met -te va no a po sto.

Ci si ri vol ge va e ri vol ge al le gua ri tri ci an che per cu ra re pa to lo gie percui non esi sto no cu re al l’in ter no del la me di ci na uf fi cia le e in que sto ca so illo ro in ter ven to te ra pe u ti co rap pre sen ta una sor ta di ul ti ma spiag gia, perchi, do po aver pro va to va rie te ra pie del la bio me di ci na, ha bi so gno di ag -grap par si a qual co sa per po ter co sì con ti nua re a spe ra re e cre de re in unagua ri gio ne che, nel la mag gior par te dei ca si, non avrà mai lu o go. È que stoil ca so del la si gno ra Ma ria che, do po es ser si sot to po sta ad un ci clo di che -mio te ra pia per cu ra re un dif fu so tu mo re al se no, si è ri vol ta ad una gua ri -tri ce, sen za però aver ne ot te nu to i ri sul ta ti spe ra ti. Si ri cor re al l’a iu to del -le gua ri tri ci per cu ra re però an che pa to lo gie, che so no sco no sciu te al la

68

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 71: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

me di ci na uf fi cia le, che non pre ve de per tan to per es se una cu ra spe ci fi ca, èque sto il ca so del la mil za, ter mi ne con il qua le tra di zio nal men te si è so li tifa re ri fe ri men to ad un dif fu so do lo re pre sen te nel la zo na che cir con da l’or -ga no. Per que st’ul ti ma pa to lo gia l’in ter ven to del la gua ri tri ce, co me emer -so nel cor so del le in ter vi ste in pro fon di tà, po te va es se re ri chie sto an chepri ma che i sin to mi si pre sen tas se ro, a sco po pre ven ti vo; era ed è in fat tiopi nio ne dif fu sa a Ba co li che, du ran te l’a do le scen za o, per i più for tu na ti,in età ma tu ra, la ma lat tia con tut te le sue con se guen ze, più o me no gra vi, si sa reb be si cu ra men te pre sen ta ta.

Nel co mu ne di Ba co li, in par ti co la re, più vol te gli in ter vi sta ti han no ri -fe ri to di es ser si ri vol ti al l’a iu to di Ma ria e Nun zia ti na, ri spet ti va men te ma -dre e fi glia, ora mai de ce du te, con si de ra te spe cia liz za te nel cu ra re que staspe ci fi ca pa to lo gia, ol tre che in pos ses so di in nu me re vo li ri me di po po la ri.Al lo ro aiu to le per so ne re si den ti nel la zo na ri cor re va no su bi to al ma ni fe -star si dei sin to mi. Nes su na del le per so ne, che si è però ri vol ta a lo ro, hamai uti liz za to la pa ro la gua ri tri ce quan do de scri ve va il lo ro in ter ven to te -ra pe u ti co. Nel la me mo ria di quan ti so no ri cor si al lo ro aiu to re sta no sem -pli ce men te del le per so ne fi da te, pron te ad aiu ta re co lo ro che ne han no bi -so gno, sen za chie de re nul la in cam bio; gli in ter vi sta ti che han no però be -ne fi cia to del lo ro in ter ven to di chia ra no di aver fat to lo ro un pic co lo re ga loin se gno di ri co no scen za per es se re sta ti cu ra ti del le pa to lo gie del le qua liin pre ce den za sof fri va no. Attual men te, sia nel co mu ne di Ba co li, che inquel lo di Sant’Aga ta, non so no pre sen ti del le ve re e pro prie gua ri tri ci, maso lo po che don ne, qua si tut te an zia ne, de po si ta rie di nu me ro si ri tua li efor mu le di me di ci ne po po la re, che uti liz za no per la cu ra di lie vi pa to lo gieper sé e per chiun que chie da lo ro aiu to; è a lo ro che si af fi da no quan ti so noan co ra so li ti cu rar si con la me di ci na po po la re, es se però svol go no que staat ti vi tà nel più to ta le ri ser bo ed è so lo at tra ver so il pas sa pa ro la di pa ren tie co no scen ti e per mez zo del la lo ro in ter me dia zio ne che si rie sce ad en tra -re in con tat to con lo ro.

Per ma ne, co me nel ca so del la si gno ra Te re sa di S.Aga ta, un con flit tocon la re li gio ne cat to li ca, che non ri co no sce e am met te l’u ti liz zo di se gni esim bo li ap par te nen ti al la tra di zio ne re li gio sa per fi ni ex tra re li gio si. Mal gra -do ciò, la con sa pe vo lez za di of fri re aiu to e di fa re uni ca men te del be ne spin -ge la si gno ra Te re sa a con ti nua re a svol ge re “la pro pria at ti vi tà” no no stan te il pa re re ne ga ti vo, più vol te espres so, dal par ro co del la sua par roc chia.

Co mu ne a tut te le gua ri tri ci pre sen ti nei ter ri to ri in cui si è svol ta la ri -cer ca è la dif fi col tà di tra smet te re il pro prio pa tri mo nio di co no scen ze auna com po nen te del la lo ro fa mi glia, in al cu ni ca si da par te di fi glie e/o ni -po ti vi è sta to un ve ro e pro prio ri fiu to. In al tre si tua zio ni, co me nel ca sodel la si gno ra Ca ro li na di La ri no, mol to co no sciu ta tra gli abi tan ti di San -t’A ga ta – che a lei si ri vol go no per le sue do ti di gua ri tri ce so prat tut to per

69

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 72: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

al cu ne ti po lo gie di ma lat tie, co me quel le der ma to lo gi che e del le os sa – nonsi pen sa di far lo, per ché i tem pi e le esi gen ze so no ora mai cam bia ti. I su oifi gli han no de ci so di pro se gui re gli stu di e quin di per lo ro in tra pren de reque sto ti po di at ti vi tà sa reb be trop po fa ti co so ed one ro so, an che e so prat -tut to per ché per que sto ti po di aiu to non si può chie de re al cun com pen so. A Sant’Aga ta e a Ba co li la per cen tua le del le don ne che ri cor ro no o so no ri -cor se al l’a iu to del le gua ri tri ci, a dif fe ren za di Mad da lo ni, è in fe rio re ri -spet to a quel la de gli uo mi ni e que sto po i ché le pa to lo gie che le gua ri tri ci inta li zo ne so no in gra do di cu ra re col pi sco no qua si esclu si va men te gli uo mi -ni, è que sto il ca so del la scia ti ca, del l’er nia e del la mil za. Du ran te le in ter -vi ste in pro fon di tà è però emer so che era no e so no le don ne a spin ge re ipro pri ma ri ti, fi gli e ni po ti, a ri vol ger si al le gua ri tri ci, an che per que stomo ti vo nel la zo na di Ba co li il ri cor so al lo ro aiu to in qua si tut te le clas sid’e tà si pre sen ta in per cen tua li ab ba stan za si mi li.

I rap por ti che in ter cor ro no tra le gua ri tri ci e i lo ro clien ti con ti nua no,og gi co me in pas sa to, ad es se re, in tut te le re al tà ter ri to ria li pre se in esa -me, al quan to com ples si.

Essi, in fat ti, si pre sen ta no da un la to di se gua li, per il ca ri sma di cui èdo ta ta la gua ri tri ce, su pe rio re a co lo ro che ri cor ro no a lei per ché in ve sti tadi un po te re e di un sa pe re sa cra li; e dal l’al tro la to omo ge nei, per ché gua ri -tri ci e clien ti con di vi do no i me de si mi mo del li e oriz zon ti in ter pre ta ti vi/ope -ra ti vi con cer nen ti la sa lu te e le ma lat tie (Sep pil li 1983). È pro prio in vir tùdi ta le con di vi sio ne che aspet ti qua li: la po si zio ne as sun ta dal pa zien te, laite ra zio ne dei ge sti e del le pa ro le che ven go no re ci ta te in ca den za e la pre -sen za del la gua ri tri ce, ven go no a svol ge re un ru o lo di ri lie vo sul pia no del -la ras si cu ra zio ne psi co lo gi ca (Gug gi no 1993).

Alla lu ce del le odier ne sco per te scien ti fi che, che han no po sto in evi -den za il rap por to men te-cor po e l’im por tan za di un at teg gia men to po si ti vonel l’af fron ta re la ma lat tia, è evi den te che, da to lo stret to col le ga men to chein ta le con te sto si vie ne ad in sta u ra re tra le sfe re psi chi che, so ma ti che ere la zio na li, si pos so no ve ni re a de ter mi na re for me di gua ri gio ne ap pa ren -te men te in spie ga bi li.

Occor re, inol tre, sot to li ne a re che la pro fon da me ta mor fo si che in que -st’ul ti mo ven ten nio ha in ve sti to la fi gu ra del la gua ri tri ce e del gua ri to re, imez zi con i qua li ope ra no e le mo da li tà at tra ver so le qua li en tra no in con -tat to con la lo ro clien te la pa re non ab bia no in te res sa to le zo ne nel le qua lisi è svol ta la ri cer ca. Dal le in ter vi ste è in fat ti emer so che le gua ri tri ci pre -sen ti in zo na, ol tre a non chie de re al cun ti po di com pen so, si ba sa no an co -ra sul la tec ni ca tra di zio na le del pas sa pa ro la e pre fe ri sco no mol to spes soman te ne re il ri ser bo sul la pro pria at ti vi tà. Non av ver to no in fi ne il bi so gnodi av va lo ra re le lo ro com pe ten ze fa cen do ri fe ri men to a se di cen ti ac ca de -mie for ni tri ci dei di plo mi, me da glie o ri co no sci men ti, co me in ve ce so no so -

70

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 73: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

li ti fa re i mo der ni gua ri to ri che uti liz za no i mez zi di co mu ni ca zio ne di mas -sa con fi na li tà pub bli ci ta rie.

4.4 - Culto dei Santi e forme di devozione popolare

Il cul to dei San ti gua ri to ri è am pia men te dif fu so nel le quat tro re al tàter ri to ria li in cui si è svol ta la ri cer ca, in par ti co la re è a Ca ser ta e Mad da -lo ni che si so no ri le va te le per cen tua li più al te. Gli ef fet ti che si in ten do noot te ne re at tra ver so l’in ter ces sio ne di Ge sù, del la Ma don na o di un San tonon ri guar da no sol tan to il pia no eti co, so cia le, com por ta men ta le, ma an -che quel lo psi co so ma ti co; si in vo ca la po ten za di una fi gu ra sa cra ri vol gen -do le sup pli che, pre ghie re, vo ti e of fer te on de ot te ne re ri sul ta ti qua li la gua -ri gio ne da ma lat tie, il su pe ra men to di uno sta to di di sor di ne psi chi co, lafor tu na e il be nes se re per so na le (Ri ve ra, 2002).

Tra i pro ce di men ti uti liz za ti per ot te ne re l’in ter ces sio ne, ol tre al la dif -fu sa ri chie sta d’a iu to per mez zo del la pre ghie ra, vi è l’u ti liz zo di un ri to te -ra pe u ti co ef fet tua to dal gua ri to re, in fat ti, ta le ri tua le può es se re in te gra tocon una vi si ta al san tua rio e con ele men ti sim bo li ci che pos so no es se remes si in re la zio ne con il per so nag gio sa cro in vo ca to. Fre quen te è ad esem -pio l’a bi tu di ne di pre le va re un fram men to di re li quia di un san to che, perquan to pic co la pos sa es se re, rap pre sen ta sim bo li ca men te il cor po del san -to e dun que ne ve i co la pie na men te la po ten za.

Tra le mo da li tà di ri chie sta di in ter ces sio ne par ti co lar men te ri cor ren -te è quel la del pel le gri nag gio ver so il san tua rio del san to o del la Ma don nain vo ca ta, in vir tù del si gni fi ca to che que sto as su me. Il pel le gri nag gio, in fat -ti, si con fi gu ra co me un viag gio pe ni ten zia le ver so aree sa cra li ed è giu sti -fi ca to dal la con ce zio ne del l’o ri gi ne pec ca mi no sa e col pe vo liz zan te del lama lat tia e di al tre si tua zio ni di espo si zio ne esi sten zia le, rac chiu de per tan -to sia le ca rat te ri sti che del la ri chie sta di gua ri gio ne che del rin gra zia men -to per aver la ot te nu ta (Di No la, 1989).

La de vo zio ne nei con fron ti di uno spe ci fi co san to vie ne in flu en za ta, ol -tre che da espe rien ze per so na li, an che dal ter ri to rio nel qua le si vi ve, neso no un esem pio i ca si di Ba co li e di Sant’Aga ta de Go ti do ve par ti co lar -men te dif fu si so no la de vo zio ne nei con fron ti di Sant’Anna, nel pri mo ca so,per ché con si de ra ta la pro tet tri ce del la cit tà fle grea e nei con fron ti del laMa don na di Lo ur des, nel se con do ca so, in vir tù di un le ga me par ti co la re,che i cit ta di ni han no in sta u ra to con es sa. Infat ti al la Ma don na di Lo ur des è de di ca ta una cap pel la in una lo ca li tà de no mi na ta “Ca stro ne”, a cir ca 2 kmdal cen tro del pa e se, che i de vo ti rag giun go no in pel le gri nag gio, a pie di, inoc ca sio ne del la ri cor ren za an nua le del l’ap pa ri zio ne a Lo ur des, l’11 feb bra -io, al la chiu su ra del me se di mag gio e nel l’ul ti ma do me ni ca di ot to bre. Il pel -le gri no en tra nel sa cro re cin to, si dis se ta al la fon ta na col lo ca ta nel la roc cia

71

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 74: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

e sa le ver so la grot ta do ve è col lo ca ta la sta tua. La Grot ta ven ne ina u gu ra tado po la pri ma guer ra mon dia le, il 10 ago sto 1919.

Dif fu sa in tut ti i lu o ghi nei qua li si è svol ta la ri cer ca è an che la de vo -zio ne nei con fron ti di Pa dre Pio da Pietrelci na, cre den do al suo po te re digua ri gio ne mol te in fat ti so no le per so ne che per mez zo di pre ghie re, of fer -te e pel le gri nag gi, ri cor ro no al suo aiu to quan do so no col pi te da pa to lo giegra vi, o so no vit ti me di in ci den ti o de vo no su bi re ope ra zio ni ri schio se.

A Sant’Aga ta, in par ti co la re, è sta ta rac col ta la te sti mo nian za di unagua ri gio ne mi ra co lo sa ope ra ta pro prio da Pa dre Pio. In con se guen za del lasua in ter ces sio ne la si gno ra Olim pia ri te ne va, in fat ti, di es se re gua ri ta dauna for ma gra ve di dia be te che l’a ve va co stret ta, cir ca tren t’an ni fa, a sot -to por si a cu re co stan ti e ad ana li si pe rio di che. Infat ti, men tre si tro va vanel lo stu dio del me di co per un pre lie vo, co me rac con ta la si gno ra,

“ap pa re Pa dre Pio da van ti a me, a mez zo bu sto; «non aver pa u ra che ildia be te non ce l’hai più» mi ha det to, con il di to in di ce al za to. Io non ca -pi vo che era suc ces so e an dai a ca sa con quel l’im ma gi ne da van ti aglioc chi. So no pas sa ti tren t’an ni ed io il dia be te da quel gior no non l’hopiù avu to”

(Olim pia 98 an ni, li cen za ele men ta re)

Nel le nar ra zio ni del le don ne inol tre so no più fre quen ti le de scri zio ni di sen sa zio ni ol fat ti ve e di vi sio ni più o me no chia re, co me in que sta te sti mo -nian za, nel la qua le ap pa re evi den te co me la vi sio ne sia ac com pa gna ta dase gni pro di gio si:

“sta vo cam mi nan do e al l’im prov vi so mi so no tro va ta a ter ra, non soco me so no ca du ta, ma non mi sen ti vo più le gam be ... poi ho sen ti to unfor te pro fu mo di ro se tut to in tor no a me ... e do po po co mi so no al za ta... lì con me c’e ra Pa dre Pio. Mi ha sal va to ...”

(F. 50 an ni, Mad da lo ni, li cen za ele men ta re).

4.5 - Medicine non convenzionali

No te vo le è la dif fu sio ne che stan no aven do sul ter ri to rio le me di ci nenon con ven zio na li. Gli stes si da ti sta ti sti ci, che ne do cu men ta no l’in cre -men to, ne at te sta no or mai la com ple men ta ri tà. Qu e ste me di ci ne so no ora -mai pre sen ti in sva ria ti set to ri isti tu zio na li: in fat ti vi so no cen tri ospe da -lie ri do ve si pra ti ca l’a go pun tu ra, co sì co me in qua si tut te le far ma cie ven -go no ven du ti pro dot ti ome o pa ti ci e di er bo ri ste ria.

Qu e sto in sie me di te o rie e pras si me di che, di ver se da quel le pro priedel si ste ma sa ni ta rio do mi nan te nel la so cie tà oc ci den ta le, si può sud di vi -de re in una no te vo le quan ti tà di for me e tec ni che tra lo ro dif fe ren ti.

Ome o pa tia, fi to te ra pia, ago pun tu ra, shiat su, pra no te ra pia fi no a 10

72

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 75: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

an ni fa era no pra ti che me di che qua si sco no sciu te nel l’im ma gi na rio de gliita lia ni. Alter na ti ve, dol ci, com ple men ta ri, eco lo gi che o an co ra le al tre me -di ci ne, fi no a qual che an no fa non si sa pe va ne an che co me chia mar le, og gimi lio ni di cit ta di ni am met to no di es ser si av vi ci na ti a que sto ti po di te ra piee di far ne uso.Pos sia mo di stin gue re tra al cu ne for me an ti chis si me di me di ci ne na tu ra li,tra cui la me di ci na ci ne se, la me di ci na ti be ta na e la me di ci na in dia na, qua -si sem pre de no mi na te “Sa cre” o “Tra di zio na li”; e al tre, di svi lup po e co di -fi ca zio ne più re cen te, al cu ne vol te ri ca va te dal l’in sie me di di ver se tec ni -che di me di ci na già esi sten ti, tra cui ri cor dia mo l’o me o pa tia, la me so te ra -pia, l’o ste o pa tia e la chi ro pra ti ca.

Dal le in ter vi ste emer ge una mag gio re dif fu sio ne del l’o me o pa tia, quin -di del l’a go pun tu ra, dei va ri trat ta men ti ma nua li e del la chi ro pra ti ca.

Tra i va ri trat ta men ti ma nua li quel lo più pra ti ca to è lo shiat su.L’i dea di riu sci re a cu ra re l’o ste o po ro si, un mal di schie na acu to, di

sca ri ca re la ten sio ne dei tan ti pro ble mi di una vi ta dai rit mi sem pre piùfre ne ti ci, in ma nie ra non far ma co lo gi ca, su sci ta la cu rio si tà e quin di l’am -mi ra zio ne di mol ti in ter vi sta ti.

La mag gio re dif fu sio ne del l’o me o pa tia è ri scon tra bi le sia per ché es saè pre sen te ca pil lar men te sul ter ri to rio ora mai in qua si tut te le far ma ciesia per ché è una te ra pia ugual men te ba sa ta sul far ma co.

Ge ne ral men te, in un pa e se del l’en tro ter ra, do ve le per so ne so no più le -ga te al la ter ra e al le sue tra di zio ni, do ve è mol to for te la de vo zio ne ver so isan ti e le don ne cre do no che la pre ghie ra pos sa aiu ta re a ri sol ve re an chesi tua zio ni mol to dif fi ci li, co me Mad da lo ni e S. Aga ta dei Go ti, una pra ti came di ca, che co mun que è trop po lon ta na da quel le da sem pre co no sciu te,ten de ad ave re un ri scon tro mi no re ri spet to ad una cit tà, sia pu re di pro -vin cia, aper ta al le no vi tà e al le mo de co me Ca ser ta o ad un lu o go di ma reco me Ba co li, nei qua li gli abi tan ti so no più pro pen si ad av vi ci nar si al le me -di ci ne non con ven zio na li e a quel lo che es se pos so no of fri re.

A Ba co li e a Ca ser ta un po sto di ri lie vo spet ta al l’o me o pa tia, al la qua le siri vol go no o si so no ri vol ti più del la me tà de gli in ter vi sta ti che han no di chia ra -to di aver fat to ri cor so a me di ci ne non con ven zio na li, an che se non man ca l’u -ti liz zo del l’a go pun tu ra e del lo shiat su. Il ri cor so a que ste me di ci ne non con -ven zio na li, ef fet tua to qua si sem pre do po l’in suc ces so del le te ra pie tra di zio -na li, è do vu to in mol ti ca si a pa to lo gie le ga te al l’ap pa ra to mu sco lo-sche le tri co o a quel le con nes se con un er ra to sti le di vi ta, co me il ta ba gi smo.

Qua si mai l’u ti liz zo di ta li me di ci ne è sta to pro lun ga to nel tem po, una vol tari sol te le spe ci fi che pa to lo gie, in fat ti si ri tor na ad uti liz za re la bio-me di ci na.

Nel ca so so prat tut to dei pa zien ti di Ba co li, per quan to ri guar da l’o me o -pa tia il suo uti liz zo mi ra so prat tut to a ri sol ve re pic co li ma lan ni di sta gio -ne, co me raf fred do ri e tos se o a ri sol ve re pro ble mi le ga ti ad un pre ce den te

73

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 76: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

abu so di far ma ci, co me una ca ren za di an ti cor pi.Il ri cor so al l’o me o pa tia è, in al cu ni ca si, ac com pa gna to an che dal con tem -po ra neo uti liz zo di cu re tra di zio na li per ri sol ve re al tri pro ble mi di sa lu te espes so le cu re ome o pa ti che so no so spe se per ché non for ni sco no i ri sul ta tispe ra ti nel tem po ri te nu to ido neo dai pa zien ti per la ri so lu zio ne del le lo ropa to lo gie.

A vol te pro prio la man ca ta ri so lu zio ne del le spe ci fi che pa to lo gie vie nescam bia ta per inef fi ca cia del la te ra pia, po chi pa zien ti so no in fat ti a co no -scen za e con sa pe vo li, che, a dif fe ren za di quan to ac ca de per le cu re tra di -zio na li, que sto ti po di te ra pia ri chie de non so lo tem pi lun ghi ma può por ta -re, in ta lu ni ca si, ad un in cre men to dei sin to mi che si in ten de de bel la re.

“... io per un po’ l’ho usa ta ... poi vi sto che i miei mal di te sta ... au men -ta va no so no ri tor na ta a pren de re gli an ti do lo ri fi ci ... an che se il mioome o pa ta mi ave va det to che que sto era nor ma le e che ci vo le va tem po ... do ve vo la vo ra re e co sì ho smes so ...”

(F. 45 an ni, Ba co li, la u re a ta)

A Mad da lo ni si è ri scon tra ta una pic co la per cen tua le in più di pa zien tiche si so no orien ta ti ver so l’a go pun tu ra. L’a go pun tu ra, l’o me o pa tia e i va ri trat ta men ti ma nua li, ven go no uti liz za ti per ri sol ve re sva ria te ti po lo gie dipro ble mi, co me pa to lo gie osteo-ar ti co la ri, an sia e de pres sio ne, in son nia,ce fa lee, ci sti ti.

So prat tut to ri spet to al l’a go pun tu ra, ma an che ad al tre for me di te ra -pie, sul la ba se del con fron to tra le in ter vi ste ef fet tua te nei quat tro stu di, sipos so no in di vi dua re ti po lo gie di ver se di in ter vi sta ti che ri cor ro no al le Me -di ci ne non Con ven zio na li.

Ci so no co lo ro che han no vo lu to pro va re una vol ta ma, che non aven doot te nu ti i ri sul ta ti de si de ra ti, so no poi tor na ti al le cu re del la me di ci na uf fi -cia le. Fan no par te di que sta ca te go ria so prat tut to co lo ro che, co scien ti che i far ma ci pos so no es se re no ci vi e ve den do pa ren ti e ami ci che rie sco no a ri -sol ve re i lo ro pro ble mi di sa lu te tra mi te le me di ci ne non con ven zio na li,han no quin di de ci so di pro va re an che lo ro, ma non trop po con vin ti e co -mun que scet ti ci sul la lo ro fun zio na li tà.

“Ci ho pro va to ma se sul mo men to sta vo me glio l’ef fet to pas sa va e nonriu sci vo lo stes so a trat te ner mi dal pren de re i far ma ci ...”

(F. 30 an ni, Mad da lo ni, la u re a ta)

Ci so no quel li che, aven do ne sco per to gli ef fet ti be ne fi ci, le uti liz za nosal tua ria men te per pro ble mi spe ci fi ci le ga ti ad un mo men to dif fi ci le, al laper di ta di una per so na ca ra, a for ti sta ti de pres si vi, an sie, di stur bi del to -no del l’u mo re che la me di ci na uf fi cia le non rie sce a cu ra re, se non con l’as -sun zio ne con ti nua di far ma ci.

74

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 77: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

“I far ma ci non riu sci va no mol to a mi glio ra re la mia si tua zio ne, ... Ilfat to è che il ma le si as so pi sce ma non va via, co sì con si glian do mi con mio ma ri to ho pen sa to di ri vol ger mi al l’a go pun tu ra, ora sto un po’me glio. Ho l’im pres sio ne di es se re più se re na, gli aghi mi dan no unacer ta ener gia po si ti va che il far ma co non po te va dar mi e co mun quetut ti quei far ma ci che pren de vo mi fa ce va no ma le ...”

(F. 45 an ni, Mad da lo ni, di plo ma di scu o la me dia in fe rio re)

Tra que sti in ter vi sta ti rien tra no an che co lo ro che sof fro no di ne vral -gie, cer vi cal gie, do lo ri articolari, ov ve ro tut ti quei pro ble mi che ri chie do nocu re sin to ma ti che. Co sto ro, non vo len do as su me re sostanze far ma co lo gi -che, han no scel to la stra da delle me di cine più “dol ci”. Si trat ta di te ra pieche con si de ra no il cor po nel la sua glo ba li tà e non mi ra no a cu ra re il so loor ga no ma la to, o i sin to mi del la ma lat tia, ma an che il vis su to per so na le del pa zien te ed il suo rap por to con gli al tri, al lo sco po di in di vi dua re la ca u sapro fon da del sin to mo, evi tan do co sì che es so, in un pros si mo fu tu ro, pos sari pre sen tar si.

Vi so no co lo ro che si so no ri vol ti al l’a go pun tu ra per ri sol ve re pro ble mile ga ti al lo sti le di vi ta qua li il ta ba gi smo, di stur bi del l’a li men ta zio ne, al co -li smo, ecc. Fu ma to ri in cal li ti, che han no pro va to ogni trat ta men to persmet te re di fu ma re, e in ter vi sta ti con pro ble mi di pe so, che han no ten ta toogni sor ta di die ta e di pil lo le sul mer ca to, han no am mes so di aver vo lu toten ta re an che con l’a go pun tu ra aven do sa pu to che era un me to do adat to ari sol ve re que sto ti po di pro ble mi.

“... do po le pri me se du te mi so no re so con to che fu ma vo sem pre me nofi no a smet te re ...ora che ho fi ni to la te ra pia ho ri co min cia to di nu o vosem pre due o tre an che una ma è già qual co sa!”

(M. 45 anni, Mad da lo ni, di plo ma di scu o la me dia su pe rio re)

Ci so no co lo ro che han no pro va to una so la me di ci na non con ven zio na -le, si so no tro va ti be ne, e cer ca no di uti liz zar la per ogni ti po di pa to lo giapos si bi le, e per sé e per la fa mi glia. In que sto ca so si trat ta di co lo ro che ol -tre al la me di ci na in sé ab brac cia no tut ta la fi lo so fia che sta die tro quel lame di ci na. E que sto il ca so di que sta don na:

“con la vec chia ia so no in gras sa ta e so no ar ri va ta ad un pun to in cuinon riu sci vo più a cam mi na re ... mi so no sot to po sta ad un ci clo di in -fil tra zio ni di cor ti so ne ... e ho pre so an co ra più pe so ... ero di ven ta taun ’in va li da per spo star mi do ve va no pren der mi in brac cio ... ora so no ri na ta e do po 4 me si cam mi na vo be ne e so no di ma gri ta! non pren dopiù me di ci na li, e uso l’a go pun tu ra per tut to, cer vi ca le, si nu si te, per il mo la re gon fio e per la feb bre ...”

(F. 70 an ni, Ca ser ta, li cen za ele men ta re)

75

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 78: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Ci so no, poi, co lo ro che ten ta no ogni ti po di me di ci na non con ven zio na -le sul mer ca to, ognu na per un ti po di pa to lo gia dif fe ren te e in un con te stodif fe ren te. So no quel li che osten ta no sa lu ti smo, per cui non pren do no me -di ci na li su per flui, che se guo no ogni tec ni ca me di ca un po’ co me una nu o vamo da da pro va re. Pri ma di giun ge re a tro va re una ri spo sta po si ti va in unade ter mi na ta me di ci na non con ven zio na le per lo più ten do no a pro var le unpo’ tut te. Qu in di pro va no i va ri pro dot ti ome o pa ti ci, ten ta no con dei mas -sag gi mi ra ti e, co me già det to, al cu ne vol te ar ri va no a pra ti car ne di ver sein sie me a se con da del la pa to lo gia.

“Ho pro va to un po’ di tut to, ome o pa tia, fio ri di Bach, fi to te ra pia, au -to te ra pia ... ho un pro ble ma che non si può cu ra re ma so lo tam po na re,con i far ma ci ... che poi non fan no ne an che ef fet to”

(M. 40 an ni, Ca ser ta, di plo ma di scu o la me dia su pe rio re)

Chi sce glie di cu rar si con la me di ci na non con ven zio na le, però se gueco mun que un per cor so più o me no ocu la to, at tra ver so la con sul ta zio ne dite sti o in da gi ni tra mi te in ter net, an che se il ve ro mo to re del la dif fu sio ne dique ste me di ci ne è il con si glio di ami ci, pa ren ti, col le ghi, o an che, sem pli ce -men te, il so lo pas sa pa ro la di chi l’ha pro va ta e si è tro va to be ne.

Ve de re con i pro pri oc chi i pro gres si di col le ghi, ascol ta re le espe rien -ze di pa ren ti e ami ci por ta a in ter ro gar si sul la pos si bi li tà re a le di que steme di ci ne e a in for mar si sul le lo ro di ver se al ter na ti ve.

Qu e sto so prat tut to da par te di que gli in ter vi sta ti che, in qual che mo do, han no avu to un ’e spe rien za ne ga ti va con la me di ci na uf fi cia le, per ché nonli ha sa pu ti cu ra re, per ché han no in con tra to me di ci trop po fret to lo si e di -stac ca ti, per ché si so no im bat tu ti in mil le dif fi col tà bu ro cra ti che per ave reuna vi si ta più par ti co la reg gia ta.

“... mia mo glie mi ac com pa gna va al l’i ni zio quan do ho de ci so di pro -va re con l’a go pun tu ra poi ha vi sto i miei mi glio ra men ti e se l’è fat taan che lei per l’in son nia e mò pè a sce tà che c’è vò”

(M. 65 an ni, Ca ser ta, la u rea)

“... a me ha con si glia to di sot to por mi a se du te di Shiat su mio co gna to che ave va ri sol to gra zie a que sta te ra pia i su oi pro ble mi al la schie na ...”

(F. 48 an ni, Ba co li, la u rea)

Una vol ta pre se tut te le in for ma zio ni, la de ci sio ne av vie ne, al cu ne vol te,so lo do po ave re chie sto il con si glio/pa re re del me di co di fa mi glia, sia per chéè la fi gu ra me di ca che non so lo co no sce la pa to lo gia ma an che la per so na,sia per ché an che se le me di ci ne non con ven zio na li stan no di ven tan do sem -pre più pra ti che me di che e co me ta li ven go no se gui te, ci so no co mun que an -co ra del le pre oc cu pa zio ni do vu te ai dub bi sul la lo ro va li di tà ed ef fi ca cia.

76

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 79: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

L’in for ma zio ne e la scel ta por ta no ine vi ta bil men te a por si il gran de di -lem ma che ru o ta at tor no al le me di ci ne non con ven zio na li: la lo ro isti tu zio -na liz za zio ne.

Il pro ble ma del co sto del le me di ci ne non con ven zio na li e del la lo roeven tua le con ven zio ne da par te del si ste ma sa ni ta rio na zio na le è sta to sol -le va to da tut ti que gli in ter vi sta ti che non han no le pos si bi li tà di con ti nua re le te ra pie o ini zia re un per cor so te ra pe u ti co, e da par te di co lo ro che si so -no tro va ti tal men te be ne da pen sa re che tut ti do vreb be ro ave re la pos si bi -li tà di pro var la.

“... per an ni io e la mia fa mi glia ab bia mo usa to so lo me di ci ne ome o -pa ti che, le co se an da va no be nis si mo ... poi con il tem po i fi gli so nocre sciu ti e le spe se so no au men ta te ... co sì ab bia mo smes so di cu rar cicon l’o me o pa tia ...”

(M. 51 anni, Ba co li, li cen za me dia su pe rio re)

In Ita lia si stan no mol ti pli can do i cen tri uni ver si ta ri che of fro no per -cor si di for ma zio ne e nu me ro se ASL, ospe da li e cen tri dif fu si in tut to il ter -ri to rio of fro no te ra pie non con ven zio na li, prin ci pal men te pre sta zio ni diago pun tu ra e di me di ci na ome o pa ti ca, die tro pa ga men to del tic ket.Tra gli ospe da li so no ci ta ti nel le in ter vi ste, l’Ospe da le “S. Ma ria del le Gra -zie” di Poz zu o li che trat ta con l’a go pun tu ra le prin ci pa li pa to lo gie in di ca tedall’Orga niz za zio ne Mon dia le del la Sa ni tà: ma lat tie ne u ro lo gi che e mu sco -lo-sche le tri che, ga stro in te sti na li, ocu la ri, del l’ap pa ra to re spi ra to rio del ca -vo ora le e gi ne co lo gi che e l’o spe da le San Pa o lo di Na po li do ve non so lo sief fet tua no re go lar men te trat ta men ti di ago pun tu ra (con aghi che dan noal la pri ma se du ta e che si de vo no por ta re ogni vol ta che si va, co me èsta to rac con ta to), ma vi è an che una pe dia tra che se gue i bam bi ni con l’o -me o pa tia e l’a go pun tu ra.

Da co lo ro che han no scel to di pra ti ca re le te ra pie non con ven zio na line gli am bu la to ri di ospe da li, emer ge co me vi sia un ’in te gra zio ne or maiavan za ta tra la me di ci na uf fi cia le e le me di ci ne non con ven zio na li, inquan to si ten de ad av vi ci nar si ad es se se con do una pro spet ti va ti pi ca men -te oc ci den ta le.

È, però, dif fi ci le riu sci re a cu rar si pres so que sti cen tri isti tu zio na liz za -ti, per tut te quel le pro ble ma ti che ine ren ti le lun ghe at te se, gli spa zi ri dot ti di cui si di spo ne ne gli am bu la to ri, la man can za di per so na le spe cia liz za to.

Per que sto, gli in ter vi sta ti, che han no scel to di pro va re le me di ci ne non con ven zio na li in cen tri pri va ti, con si de ra no il li vel lo qua li ta ti vo dei cen tripub bli ci im pe gna ti a ga ran ti re una cu ra me di ca non con ven zio na le per lopiù ca ren te e ina de gua to. La stes sa opi nio ne de gli in ter vi sta ti è stret ta -men te le ga ta al ti po di scel ta pub bli co/pri va to fat ta, in quan to una par tedel le in ter vi ste, per quan to ri guar da l’a go pun tu ra, è sta ta ef fet tua ta pres -

77

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 80: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

so un cen tro di Me di ci na Tra di zio na le Ci ne se, si to a Ca ser ta.Qu e sto cen tro pra ti ca la Me di ci na Tra di zio na le Ci ne se in tut ta la sua

com ples si tà. Infat ti l’a go pun tu ra è so lo una par te del la Me di ci na Tra di zio -na le Ci ne se che com pren de la fi sio te ra pia, la die te ti ca, il mas sag gio, le tec -ni che com ple men ta ri, la mo xi bu stio ne. In que sto cen tro so lo do po di ver sefa si e una die ta pu ri fi can te di 4-5 gior ni, ini zia la te ra pia di ago pun tu ra,che va ria a se con da del pa zien te e del la ma lat tia, e che è ese gui ta ad ognu -no in una stan za con il co lo re del le pa re ti e la mu si ca a lui più con so no.Mol ti pa zien ti han no ri vo lu zio na to tut to il lo ro mo do di es se re, sce glien doun ’a li men ta zio ne pri va di sa le, di caf fè o di tè, ba sa ta sul le ver du re e sul leti sa ne ama re; ac qui sen do l’a bi tu di ne di non pren de re più far ma ci – sia che si trat ti di an ti do lo ri fi ci per un ’e mi cra nia o di an ti bio ti ci per una feb bre al -ta – con si de ran do che in al cu ni ca si si trat ta di pro lun ga re un do lo re chepo treb be es se re fa cil men te al le via to.

“... è cam bia ta tut ta la mia vi ta, dal le pic co le al le gran di co se, adesem pio ero co stret to a met ter mi sem pre gli oc chia li da so le per ché ilso le mi da va trop po fa sti dio ... e quan do an da vo a ma re mi ve ni vasem pre l’e ri te ma, ora non è più co sì ... e so no più pa zien te... lo di co noan che i miei fi gli che so no un ’al tra per so na ...”

(M. 50 an ni, Ca ser ta, la u rea)

Le stes se sen sa zio ni del l’in se ri men to de gli aghi e del la sua ef fi ca ciaso no ri por ta te co me sen sa zio ni di “un ’e ner gia, di un flus so vi ta le che sispri gio na in tut to il cor po”, del la “sen sa zio ne re a le di una for za chepren de il so prav ven to”, o so no con si de ra te po si ti ve per ché per met to no“di ave re una bu o na qua li tà di vi ta sen za l’a u si lio dei far ma ci”.Se al cu ni pa zien ti han no ri scon tra to una sca ri ca di ener gia po si ti va e siso no sen ti ti be ne su bi to do po la pri ma se du ta, per al tri è co mun que l’u ni como do per al le via re un do lo re trop po for te, che, però non può es se re, in al -cun mo do, cu ra to del tut to.

Mol ti de gli in ter vi sta ti di que sto cen tro han no espres so l’o pi nio ne che l’a -go pun tu ra deb ba rien tra re tra le te ra pie con ven zio na te, pro prio per da re lapos si bi li tà an che a quel li che non pos so no per met ter se lo, di pro var la, inol trehan no po sto in evi den za che, at tra ver so la Me di ci na Tra di zio na le Ci ne se, labio me di ci na riu sci reb be me glio a ca pi re i li mi ti del suo si ste ma ed ad es se repiù uti le ai su oi pa zien ti. Tut ta via, per chi ha fat to co in ci de re la scel ta me di cacon una scel ta di vi ta, un ’e ven tua le in te gra zio ne è vis su ta co me im pos si bi leper le dif fe ren ze del le due for me di pen sie ro che ne stan no al la ba se.

La me di ci na oc ci den ta le tan to per dir ne una, è fon da ta su que gli stes si far ma ci che con l’a go pun tu ra sa reb be ro a dir po co di mez za ti, e che co mun -que la fi lo so fia ci ne se non ap pro va.

Ovvia men te la po si zio ne cam bia quan do si trat ta di cu rar si con l’o me o -

78

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 81: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

pa tia, per ché l’e si gen za di pro lun ga re cu re, che al tri men ti non pos so no es -se re por ta te a ter mi ne, per ché trop po co sto se o per ché non co no sciu te a li -vel lo pub bli co, spin ge i pa zien ti, che a que sta pra ti ca me di ca si ri vol go no,ad af fer ma re l’im por tan za di isti tu zio na liz za re que sto ti po di me di ci ne.

La dif fi col tà di una per fet ta in te gra zio ne è co mun que le ga ta, se con do lamag gior par te de gli in ter vi sta ti, sia al le com pli ca zio ni bu ro cra ti che che nede ri ve reb be ro, sia agli in te res si eco no mi ci del le ca se far ma ce u ti che, cheper la ri du zio ne no te vo le dei far ma ci, ve dreb be ro di mi nu i re i lo ro pro fit ti.

4.6 - Percorsi e motivazioni

Dal l’a na li si del le in ter vi ste emer ge un ’in te gra zio ne or mai avan za ta tra la me di ci na uf fi cia le e le me di ci ne non con ven zio na li, so prat tut to, nel ca so in cui que ste te ra pie so no pra ti ca te ne gli am bu la to ri di ospe da li, per ché si ten de adav vi ci nar si al le dif fe ren ti tec ni che cu ra ti ve se con do una pro spet ti va oc ci den -ta le. Di fron te al le me di ci ne non con ven zio na li, emer ge nel la ri cer ca un at teg -gia men to pos si bi li sta, gli in ter vi sta ti o di co no di aver ne fat to uso o che vi ri -cor re ran no in ca so di ne ces si tà e ne par la no sen za al cu na re mo ra.

Ri spet to al l’u ti liz zo del le pra ti che di me di ci na po po la re si può ri le va reche, in al cu ni ca si, que sto in sie me di pra ti che è in ter pre ta bi le co me un re -tag gio sto ri co ap par te nen te al la tra di zio ne, vie ne de scrit to co me un qual -co sa che si fa ce va, for se si fa an co ra, ma per ac con ten ta re la mam ma o al -tri an zia ni del la fa mi glia, si trat ta di pra ti che ri spet to al le qua li esi ste uname mo ria ri mos sa. Tut ta via so no sta te ri scon tra te an che mo ti va zio ni, cheso lo in par te pos so no es se re in ter pre ta te in que sto mo do. È que sto il ca sodei pa zien ti che han no uti liz za to la me di ci na po po la re e/o la uti liz za noper ché “na tu ra le”, pri va quin di di tut te quel le con tro in di ca zio ni che, in ve -ce, l’as sun zio ne di un qual sia si far ma co de ter mi na.

“... que ste co se non pos so no fa re del ma le, in pas sa to in fon do quan douno non ave va i sol di per an da re dal me di co, che era ro ba da si gno riera in que sto mo do che uno si cu ra va”

(M. 56 anni, Ba co li, Li cen za me dia)

Tal vol ta pre va le un ap prez za men to an che per ché si trat ta di pra ti che che so no le ga te a un con te sto re li gio so. In cer to mo do, in fat ti, nel l’o pi nio ne de gliin ter vi sta ti, le for me di me di ci ne po po la re, il ri cor so ad ope ra to ri “es per ti” oai san ti so no tut te for me che ri pri sti na no i le ga mi del la ma lat tia con la re li gio -ne, l’i sti tu zio ne fa mi lia re e il si ste ma di pa ren te la che sus si ste va no in pas sa to e che og gi si so no con si de re vol men te al len ta ti. So no nu me ro si, in fat ti, i pa -zien ti che han no fat to ri cor so al la me di ci na po po la re per ché un co no scen te oun pa ren te più an zia no ha ri te nu to, per quel la spe ci fi ca pa to lo gia, ne ces sa riol’in ter ven to di una gua ri tri ce o di una don na esper ta del la zo na.

79

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 82: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

“... Sai com ’è quan do uno dei tu oi fi gli sta ma le e ha un pro ble ma ti at -tac chi a tut to ... io ero spa ven ta ta e mi so no la scia ta con vin ce re daipa ren ti e da mia ma dre che di ce va no che mio fi glio te ne va i ver mi eco sì do po che le me di ci ne non han no fat to nulla io ce li ho fatti fare ...”

(F. 36 an ni, Ba co li, Li cen za me dia)

Ta le mo ti va zio ne, più vol te ri scon tra ta, ha fat to sì che una quo ta con si -sten te di co lo ro che han no di chia ra to di aver uti liz za to ri me di di me di ci na po -po la re ab bia tra i 20-39 an ni, per quan to ri guar da gli in ter vi sta ti del co mu nedi Ba co li. Le don ne, in par ti co la re, so no più sen si bi li a ta li con si gli; a lo ro, acui tra di zio nal men te è sta ta af fi da ta la cu ra e l’e du ca zio ne dei fi gli, spet ta an -che il com pi to di sal va guar da re la lo ro sa lu te e, per far lo, con ti nua no ad af fi -dar si a ri me di ap par te nen ti al la tra di zio ne po po la re, sia quan do le cu re me di -che tra di zio na li fal li sco no, che pri ma an co ra di con sul ta re il me di co.

In tut ti i ter ri to ri in cui si è svol ta la ri cer ca, inol tre, la mag gior par tede gli in ter vi sta ti che ha uti liz za to la me di ci na po po la re ha di chia ra to dinon aver ri te nu to op por tu no ri fe rir lo al pro prio me di co. La mo ti va zio nefor ni ta più fre quen te men te, quan do si è chie sto lo ro di spie ga re i mo ti vi dita le scel ta, è la pa u ra di es se re de ri si o giu di ca ti ma le dal pro prio me di co,ri te nen do che que sti, in quan to “uo mo di scien za”, non cre da in que sto ti -po di pra ti che te ra pe u ti che e per que sto non sia in gra do di com pren der li.

“... io non l’ho mai det to an che per ver go gna, si sa i me di ci in que steco se non ci cre do no, che glie lo di co a fa re al me di co mio per far mi cri -ti ca re o per far mi sfot te re ...”

(F. 42 an ni, Ba co li, li cen za me dia)

La si tua zio ne è in que sto sen so cam bia ta ri spet to al pas sa to, al cu nipa zien ti han no in fat ti ri fe ri to che, cir ca tren ta an ni fa, era no gli stes si me -di ci a con si glia re ai pro pri as si sti ti di ri vol ger si ad al cu ne don ne esper tedel la zo na, so prat tut to di fron te a spe ci fi che pa to lo gie in fan ti li.

“... mia ma dre uti liz za va la me di ci na po po la re an che per le per so neche non era no del la fa mi glia ... io mi ri cor do che in cer ti ca si era nopro prio i me di ci che man da va no le per so ne da mia ma dre per far to -glie re i ver mi ai bam bi ni e ca pi ta va pu re che por tas se ro i lo ro fi gli,que sto se con do me vu ol di re che lo ro cre de va no in al cu ne di que stepra ti che per ché sa pe va no che nel le cre den ze po po la ri c’è sem pre unfon do di ve ri tà ...”

(M. 54 an ni, Li cen za ele men ta re, Ba co li)

Nel l’am bi to del la me di ci na po po la re oc cor re però fa re una net ta di stin -zio ne tra i ri me di di or di ne “ca sa lin go”, uti liz za ti per pic co li ma lan ni di sta -gio ne e pa to lo gie lie vi, a cui si ri cor re e si ri cor re va qua si in mo do au to ma ti co

80

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 83: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

“... que ste co se si fa ce va no per abi tu di ne, “che tien ’’u mal e cap’? mo’ t’facc’ l’u oc chio, po’ raf fred do re si pi glia va ‘u de cot to e quel le al tre co se”

(F. 81 an ni, Sant’Aga ta dei Go ti, anal fa be ta)

e il ri cor so ai gua ri to ri ai qua li ci si ri vol ge va e ci si ri vol ge quan do le cu re me -di che tra di zio na li pre scrit te dal me di co non rie sco no a da re i ri sul ta ti spe ra ti; in si tua zio ni co me que ste i gua ri to ri so no con si de ra ti una ve ra e pro pria al -ter na ti va da spe ri men ta re; in que sto ca so cam bia, quin di, sia la mo ti va zio neper la qua le si ri cor re al lo ro aiu to che il per cor so stes so del pa zien te.

“... se noi aves si mo tro va to una cu ra me di ca tra di zio na le che fun zio -na va, l’a vrem mo fat ta; il pro ble ma è che non ab bia mo tro va to al trecu re e co sì ab bia mo se gui to un ’al tra stra da ... Quan do que sti ami ci cipar la ro no di que sta per so na ab bia mo pro va to per ché non ave va monul la da per de re2”

(F. 37 an ni, Sant’ Aga ta dei Go ti, li cen za me dia in fe rio re)

Anche nel ca so di co lo ro che so no ri cor si al l’a iu to di una gua ri tri ceper ma ne la stes sa re ti cen za a par lar ne con il pro prio me di co cu ran te, po i -ché si trat ta di pra ti che col le ga te a una va lu ta zio ne ne ga ti va, co me si ad di -ce a pra ti che e cre den ze le ga te al pas sa to, qual co sa da non di re per ché le -ga to al l’i gno ran za.

Tra i pa zien ti che, in ve ce, han no uti liz za to le me di ci ne non con ven zio -na li è sta ta ri scon tra ta una mag gio re pro pen sio ne a par lar ne con il pro priome di co, sia per chie der gli con si glio sia per met ter lo, sem pli ce men te, al cor -ren te dei pro pri per cor si te ra pe u ti ci.In al cu ni ca si è sta to lo stes so me di co a con si glia re ai pro pri pa zien ti di sot to por si a te ra pie non con ven zio na li.

“... Spes so io ri ma ne vo bloc ca to con la schie na ... non ero li be ro di mu o -ver mi li be ra men te, par lan do ne con il mio me di co lui mi ha con si glia -to di fa re la chi ro pra ti ca per ché con le pun tu re e gli an ti do lo ri fi ci ionon ero riu sci to a ri sol ve re il mio pro ble ma”.

(M. 41 an ni, Ba co li, Li cen za me dia su pe rio re)

È so prat tut to nei ca si in cui il ri cor so a te ra pie non con ven zio na li hada to esi ti po si ti vi che i pa zien ti sem bra no es se re più di spo sti a par lar necon il pro prio me di co. In ca so di esi to ne ga ti vo vi è in ve ce una mag gio re ri -lut tan za, è co me se i pa zien ti si sen tis se ro in “col pa” per aver ab ban do na -to i per cor si te ra pe u ti ci tra di zio na li e le cu re con si glia te in pre ce den za dal pro prio me di co, sen za poi ave re ot te nu to i ri sul ta ti spe ra ti.

“... io ho usa to l’a go pun tu ra per smet te re di fu ma re, ma non ci so no

81

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

[2] In que sto ca so l’in ter vi sta ta rac con ta di es se re an da ta da zi’ Ca ro li na, una gua ri tri ce,per ché ave va dei pro ble mi al la schie na e il ma ri to del le ghian do le se ba cee in te sta.

Page 84: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

riu sci to ... non l’ ho det to al mio me di co per ché cre de vo che lui mi di -ces se che ave vo but ta to i miei sol di e che do ve vo se gui re i su oi con si gli e smet te re in un al tro mo do ...”

(M. 42 an ni, Ba co li, La u rea)

Tra le mo ti va zio ni che han no in dot to al cu ni in ter vi sta ti ad in tra pren -de re te ra pie non con ven zio na li ol tre al la vo lon tà di scon fig ge re for me di di -pen den ze fi si che e psi co lo gi che, co me il ta ba gi smo, vi è an che il bi so gno diri sol ve re pro ble mi mu sco lo-sche le tri ci, co me la scia ti ca e i re u ma ti smi.Dal le in ter vi ste con dot te nel ter ri to rio di Ca ser ta pres so il Cen tro di me di -ci na tra di zio na le Ci ne se, in par ti co la re, è emer so che al cu ni pa zien ti, do po aver spe ri men ta to l’a go pun tu ra per la cu ra di spe ci fi che pa to lo gie, han nopoi ab ban do na to i per cor si me di ci tra di zio na li e si so no ri vol ti esclu si va -men te al la me di ci na tra di zio na le ci ne se an che per la cu ra di pa to lo gie dilie ve en ti tà.

“... Ho ini zia to con que sto pro ble ma di iper ten sio ne, non riu sci vo aman te ne re la pres sio ne mi ni ma ... la pri ma vol ta che ho in con tra to ildot to re do po una lun ga e ac cu ra ta vi si ta mi ha det to che sa reb be riu -sci to nel l’ar co di po co tem po a ri sol ve re il mio pro ble ma, beh ce l’hafat ta e ora mi fi do so lo di lui ... raf fred do ri, tos se, feb bri ora mai esi steso lo la me di ci na tra di zio na le ci ne se per me ...”

(M. 50 anni, Ca ser ta, La u rea)

Ad in dur re mol ti de gli in ter vi sta ti pres so il Cen tro di Me di ci na Tra di -zio na le Ci ne se ad ab ban do na re i per cor si te ra pe u ti ci tra di zio na li in fa vo re di quel li non con ven zio na li e, più in ge ne ra le, ad in tra pren de re un per cor -so di cu ra non con ven zio na le pa re es se re so prat tut to il par ti co la re rap por -to che, in que sti ca si, si è in sta u ra to con il me di co ago pun to re, sia per ilmag gior tem po che egli tra scor re con i pro pri pa zien ti, che per l’at ten zio ne to ta le che ri ser va lo ro. Un’at ten zio ne que sta che, co me sot to li ne a to piùvol te nel cor so del le in ter vi ste rac col te nei ter ri to ri in cui si è svol ta la ri -cer ca, ri guar da an che al tri ti pi di me di ci ne non con ven zio na li. Gli in ter vi -sta ti han no po sto in evi den za co me nel la vi si ta ven ga pre sta ta at ten zio nenon so lo ai sin to mi del la ma lat tia, ma an che al vis su to per so na le del pa -zien te e al suo rap por to con gli al tri, al lo sco po di in di vi dua re la ca u sa pro -fon da del sin to mo evi tan do co sì che es so, in un pros si mo fu tu ro, pos sa ri -pre sen tar si.

“... il tem po che tra scor ri con il te ra pi sta è mol to di più di quel lo chepas si con il me di co ... e non so lo per ché il mas sag gio du ra qua si un ’o -ra, ma per ché lui è at ten to a ogni co sa che ti ri guar da, per lui lo stes sosin to mo ha un si gni fi ca to di ver so a se con da del le per so ne, è per que -

82

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 85: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

sto che se con do me que ste te ra pie so no più ef fi ca ci di quel le nor ma li”(M. 78 an ni, Ba co li, Li cen za me dia Su pe rio re)

Spes so è la tec ni ca tra di zio na le del pas sa pa ro la di pa ren ti ed ami ci aspin ge re mol ti de gli in ter vi sta ti a pro va re, qua lo ra la me di ci na uf fi cia lenon ab bia da to i ri sul ta ti spe ra ti, una del le mol te pli ci for me di me di ci nanon con ven zio na li esi sten ti. Al pa ri del la gua ri tri ci, a cui si ri cor re nei ca si di spe ra ti, an che que sto ti po di me di ci ne di ven ta no, se pur su un al tro pia -no, un ’al ter na ti va da spe ri men ta re.

“... a me ha con si glia to si sot to por mi a se du te Shiat su mio co gna to che ave va ri sol to gra zie a que sta te ra pia i su oi pro ble mi al la schie na ... io ave vo ol tre a pic co li pro ble mi al la schie na an che pro ble mi con la cer -vi ca le, pro ble mi que sti che po co do po l’i ni zio del la te ra pia so no scom -par si ... pri ma in ve ce sta vo me glio so lo con gli an ti do lo ri fi ci e so loper po co tem po ...”

(F. 48 anni, Ba co li, La u rea)

Nel cor so del la ri cer ca, so no sta ti ri le va ti ca si di uti liz zo com bi na to dapar te de gli stes si pa zien ti di me di ci na po po la re e non con ven zio na le, tut ta -via in que sti ca si si può ri le va re che l’u ti liz zo del la pri ma ap pa re un re tag -gio sto ri co ap par te nen te al pas sa to. Gli in ter vi sta ti han no, in fat ti, di chia -ra to di aver la uti liz za ta o quan do era no bam bi ni e, quin di, in ca pa ci di es -pri me re un ’o pi nio ne al ri guar do op pu re nei ca si in cui, di fron te a una lie ve pa to lo gia e/o un im prov vi so ma les se re, uni to mol to spes so al l’im pos si bi li tà di con tat ta re il pro prio me di co di ba se, un pa ren te o un co no scen te più an -zia no ha in di vi dua to co me ne ces sa rio il ri cor so a ri me di di me di ci na po po -la re. Inol tre gli in ter vi sta ti han no vo lu to sot to li ne a re che que sti ri me di so -no sta ti da lo ro uti liz za ti per ché con si de ra ti un ’al ter na ti va da spe ri men ta -re in quan to non no ci va, in ca pa ce cioè di pro cu ra re, da ti gli in gre dien ti uti -liz za ti, qual sia si con tro in di ca zio ne.

L’u ti liz zo del le me di ci ne non con ven zio na li ap pa re ed è di chia ra to in -ve ce co me una scel ta co scien te ef fet tua ta do po es ser si in for ma ti pres so ilpro prio me di co e/o ami ci e co no scen ti, che le han no già uti liz za te per ri sol -ve re pro ble mi di va ria na tu ra.

83

CAPITOLO IV - La ricerca in Campania: le interviste ai pazienti

Page 86: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 87: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

CON CLU SIO NE

La plu ra li tà dei per cor si te ra pe u ti ci emer si nel la ri cer ca, po ne in evi -den za, a no stro av vi so, la con si de ra zio ne che il pa zien te e il me di co di fa -mi glia han no di me di ci ne di ver se dal la tra di zio ne bio me di ca.

Dal con fron to tra i da ti pro ve nien ti dai que stio na ri ai me di ci e i da ti re -la ti vi ai que stio na ri e al le in ter vi ste con dot te sul ter ri to rio, so no emer si al -cu ni spun ti di ri fles sio ne.

I me di ci so no con sa pe vo li che i “pro pri” pa zien ti han no di me sti chez za con pra ti che “al tre”, cioè di ver se dal la me di ci na uf fi cia le, an che se la di -men sio ne del fe no me no è mol to più dif fu sa di quan to es si per ce pi sco no.

Il plu ra li smo te ra pe u ti co non è con si de ra to, in chi ha ri spo sto al que -stio na rio, un ele men to che po ne in di scus sio ne il rap por to con il me di co difa mi glia. I me di ci di mo stra no in te res se ver so il mo do in cui fe no me ni ma gi -co-re li gio si, cul ti te ra pe u ti ci, pra ti che em pi ri che, for me di me di ci na noncon ven zio na le, pos so no es se re va lu ta ti, re la ti va men te al l’ef fi ca cia, con si -de ran do non so lo l’e vi den za cli ni ca og get ti va bi le, ma la sog get ti vi tà com -ples si va del pa zien te. La me di ci na ge ne ra le si con fer ma co me me di ci naoli sti ca e si gni fi ca ti va men te re la zio na le.

Ri le via mo la di spo ni bi li tà e l’in te res se ver so pro spet ti ve di in te gra zio -ne del le me di ci ne non con ven zio na li, in li nea con la po si zio ne as sun ta dal -la FNOMCeO.

Da par te dei pa zien ti è emer so che es si, cor ri spon den te men te con quel loche è il qua dro na zio na le, si mu o vo no tra pra ti che me di che del le più di ver seori gi ni (dal le me di ci ne po po la ri al l’a go pun tu ra o al lo shiat su), che han no co -me ele men to co mu ne un rap por to tra ope ra to re e pa zien te so stan zial men teoli sti co e per so na liz za to, ta le da at ti va re un co in vol gi men to emo zio na le.

Tut ta via, men tre le pra ti che del la me di ci na po po la re so no col le ga te auna per ce zio ne ne ga ti va, qual co sa da non di re per ché con si de ra to le ga toal pas sa to e al l’i gno ran za, le me di ci ne non con ven zio na li so no se gui te conin te res se e di spo ni bi li tà. Tal vol ta pre va le per en tram be un ap prez za men -to po i ché, in ogni ca so, ven go no con si de ra ti ri me di che “non fan no ma le”, o per ché “na tu ra li”, o per ché le ga ti a un con te sto re li gio so.

L’at tri bu zio ne del la na tu ra li tà, ge nu i ni tà, in no cu i tà, ac com pa gna so -

85

Page 88: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

prat tut to la va lu ta zio ne di pro dot ti di er bo ri ste ria e di pra ti che di me di ci nanon con ven zio na le, co me se esi stes se ro re al men te me di ci ne “dol ci”, che non fan no ma le, da con trap por re al la bio me di ci na e al l’in du stria far ma ce u ti ca.

Anche qui però il di scor so sa reb be più com ples so, di quel lo che si puòfa re in que sta se de. Qu e ste me di ci ne, in fat ti, non so no un in sie me di pra ti -che, che si pos so no fon de re in un uni co oriz zon te, in quan to rin via no a con -ce zio ni cul tu ra li di ver se da quel la oc ci den ta le, a si gni fi ca ti pro fon di, nonso lo ri spet to al la di ver sa con ce zio ne del cor po ma an che del rap por to sa lu -te-ma lat tia. Ad esem pio, se pen sia mo al la com ples si tà del la me di ci na tra -di zio na le ci ne se, pos sia mo chie der ci se sia suf fi cien te estra po la re qual che ele men to e unir lo sin cre ti sti ca men te al l’in ter no del la me di ci na oc ci den ta -le e se que ste me di ci ne sia no usa bi li in mo do com ple men ta re. Infat ti, stia -mo as si sten do a un nu o vo ti po di bri co la ge an che in cam po me di co. Non civor reb be una mag gio re co no scen za an che in chi de ci de di far ne uso, ol treche una for ma zio ne ac cer ta ta in chi le pra ti ca?

Qu e sta ope ra zio ne di sin te si fra la me di ci na oc ci den ta le e le pra ti che“al tre” può ac qui sta re sen so so lo se si svi lup pa non co me me ro “as sem blag -gio di ete ro ge nei fram men ti di va ria pro ve nien za”, ma co me co stru zio ne diuna pro spet ti va scien ti fi ca ca pa ce di com pren de re e in ter pre ta re te ra pie eri tua li, pur ché ab bia no una qual che pos si bi le ef fi ca cia (Sep pil li, 1996, p. 21).

Qu e sta ri cer ca, na ta dal la col la bo ra zio ne tra me di ci e an tro po lo gi, non si pro po ne quin di di av via re una ri fles sio ne su pra ti che or mai su pe ra te ein via di spa ri zio ne, né su ope ra zio ni di bri co la ge tra pra ti che pro ve nien tida va rie tra di zio ni me di che; vu o le in ve ce sot to li ne a re co me le con ce zio ni a cui si ispi ra no le me di ci ne non con ven zio na li – pur con le dif fe ren zia zio niide o lo gi che pre sen ti al lo ro in ter no – si ba si no sul re cu pe ro del pa ra dig maoli sti co, sul la ri con giun zio ne del rap por to psi che-cor po, sul la con sa pe vo -lez za del la glo ba li tà del cor po di fron te al pro ces so di iper spe cia liz za zio nee fram men ta zio ne che in ve ste la me di ci na oc ci den ta le. Inol tre que ste pra -ti che si in se ri sco no in quei var chi che il pa ra dig ma bio me di co la scia aper ti al la do man da di sen so e di si cu rez za, che l’in di vi duo si po ne di fron te al -l’in sor ge re del la ma lat tia.

Alla lu ce di que sta con ce zio ne, può ave re un si gni fi ca to rie sa mi na rean che le me di ci ne fol klo ri che per re cu pe rar ne cer ti ele men ti nel le cu re, inpar ti co la re quel l’a spet to che vie ne de fi ni to “un sa pe re dif fu so” e la ri cer ca di sen so e di uni tà. Si trat ta al lo ra di re cu pe ra re la me mo ria di una con ce -zio ne che fa ce va par te del la no stra sto ria ed ora ap pa re in ter det ta e ri mos -sa, ma si ri tro va sia pu re in for me di ver se, sia nel le me di ci ne po po la ri chein quel le non con ven zio na li, una con ce zio ne che di fron te al l’e spe rien zadel la ma lat tia, co me al la stes sa espe rien za uma na, sot to li nea che l’u o mode ve agi re per se guen do la ri cer ca di un rap por to di equi li brio con la na tu -ra e con l’u ni ver so.

86

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 89: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

INTERVISTEA DUE PAZIENTI

Le due in ter vi ste ai pa zien ti, selezionate dagli Autori,so no sta te con dot te da Nun zia Sco gna mi glio

Page 90: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 91: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Prima intervista

Nome: M.G.Età: 41

Comune di residenza: BacoliTitolo di studio: Scuola media superiore conseguito

presso Istituto navaleAttività: Marittimo

+Ha mai uti liz za to ri me di di me di ci na non con ven zio na le?Si, ho pra ti ca to lo shiat su al cu ni an ni fa.

+ Do ve?Pres so una pa le stra a Mon te di Pro ci da, qui fa ce vo pa le stra, sa u na e lamia in se gnan te, che era una mia ca ris si ma ami ca mi ha det to che li po te -vo an che sot to por mi a se du te di shiat su.

+ Per qua li ma lat tie è ri cor so al lo shiat su?A ca u sa dei re u ma ti smi un ma le que sto co mu ne a tut ti noi ma rit ti mi, nonriu sci vo in al cu ni mo men ti a fa re più nul la ba sta va che cam bias se il tem -po e su bi to ne ri sen ti vo, man co un vec chio se con do me si sen ti va co sì co -me mi sen ti vo io in quei mo men ti.

+ Ne ha trat to gio va men to?Si, è sta ta un ’e spe rien za uni ca dal la qua le ho trat to be ne fi ci sia mo men ta neiche di lun ga du ra ta è per que sto mo ti vo che de si de ro ri pren de re que ste te ra -pie il più pre sto pos si bi le. Ti sen ti già al l’i ni zio del la pri ma se du ta, ti sen ti co -me ri na to to tal men te ri sto ra to, è una sen sa zio ne di be nes se re uni ca. Poi, conil pas sa re del tem po e del le se du te, i be ne fi ci han no ri guar da to tut to il miocor po e han no ri sol to tut ti i pro ble mi che ave vo a ca u sa dei re u ma ti smi.

+ Per quan to tem po si è sot to po sto a que ste se du te?Per cir ca tre an ni se non ri cor do ma le, ma non sa prei es se re più pre ci so,sa non so no un ti po che ri cor da le co se con mol ta pre ci sio ne io.

89

Page 92: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

+ Co me è ve nu to a co no scen za del l’e si sten za di que ste nu o ve te ra pie?Du ran te un viag gio di la vo ro nel me di ter ra neo men tre tra spor ta vo ara go -ste e asti ci ho co no sciu to un me di co di Ba ri, che si tro va va in com pa gniadi una sua ami ca ame ri ca na sul la sua bar ca a ve la e, sic co me io so no unti po al qua le pia ce cre sce re con ti nua men te, ho par la to con lui de gli ar go -men ti più sva ria ti e tra que sti af fron tam mo an che il te ma del le nu o ve me -di ci ne. Lui mi parlò estre ma men te be ne del l’a go pun tu ra, del lo shiat su edi al tre di que ste te ra pie, di ce va che era no an ni che le se gui va, pur es -sen do lui un me di co tra di zio na le, mi dis se an che che ave va con si glia to amol ti su oi pa zien ti di fa re que ste se du te e con si gliò an che a me, vi sto imiei do lo ri re u ma ti ci di fa re lo stes so. Co sì, quan do so no poi ve nu to a sa -pe re che in que sta pa le stra di pro prie tà di un mio ami co si fa ce va que stapra ti ca, non ci ho pen sa to due vol te e su bi to ho ini zia to i mas sag gi.

+Ha chie sto con si glio al suo me di co cu ran te pri ma di ini zia re?No, non ho ri te nu to ne ces sa rio far lo vi sto che, co me le ho det to pri ma,que sto me di co me ne ave va par la to co sì be ne con si glian do me lo vi va men -te per un mio be nes se re to ta le e non so lo per i miei pro ble mi, lui era noan ni che lo pra ti ca va e ne ave va ot te nu to so lo be ne fi ci e nes sun pro ble -ma. Mi so no sen ti to in un cer to sen so ras si cu ra to, tan to lui era un me di co mi ca uno scioc co qua lun que.

+ Ave va co min cia to una qual che cu ra per i re u ma ti smi?No, nes sun ti po di cu ra an che perché il pro ble ma dei re u ma ti smi non siri sol ve con del le pil lo le, so lo ra ra men te quan do il do lo re è for te ri cor re vo a de gli anal ge si ci, ma si sa que ste me di ci ne fan no più ma le che be ne e poi il lo ro ef fet to è so lo mo men ta neo.

+Ha poi av vi sa to il suo me di co del la te ra pia che se gui va?No, per ché non ci ho pro prio pen sa to, ora però che mi ci fai pen sa re pen -so che co mun que non lo avrei fat to, per ché in fon do quel la che fa ce vo erauna co sa del tut to na tu ra le e di cui già un me di co, co me ti ho det to pri mame ne ave va par la to be nis si mo.

+ In co sa con si ste esat ta men te que sta te ra pia?Non so no dei pro pri e ve ri mas sag gi, io in fat ti mi aspet ta vo che mi toc cas se roso lo la schie na vi sto che era lì che io ave vo pro ble mi, in ve ce no. Lo ro mi ca timas sag gia no so lo la schie na ti mas sag gia no an che la te sta, i pie di, le ma ni ele gam be. Insom ma non c’è un an go lo del tuo cor po che non ti vie ne mas sag -gia to è per que sto se con do me che quan do han no fi ni to ti sen ti co me ri na to.

+ Du ran te que sti mas sag gi ve ni va no usa ti dal te ra pi sta oli o al tre co se?Per quel lo che io mi ri cor do que sta per so na che mi fa ce va i mas sag gi, che era una ra gaz za bra vis si ma, usa va una spe cie di olio pro fu ma to, che per

90

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 93: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

quel lo che lei mi ha det to ser vi va a pre pa ra re la pel le e a per met te re a leidi mu o ve re mol to più fa cil men te le ma ni. Poi non è che mi so no in te res sa -to più di tan to, an che per ché ho ca pi to che era una co sa del tut to na tu ra -le e an che per ché mi fi da vo di lei che mi sem bra va una per so na mol topre pa ra ta in que sto cam po.

+ Per ché si è ri vol to pro prio a quel la pa le stra per sot to por si a que stoti po di te ra pie?Io que sta pa le stra già la co no sce vo be ne sia per ché è di pro prie tà di unmio ca ris si mo ami co e sia per ché in pas sa to l’a ve vo già fre quen ta ta e lasta vo pro prio fre quen tan do quan do par lan do con que sto mio ami co so nove nu to a sa pe re che lì era pos si bi le fa re se du te di shiat su.

+Ha con si glia to a qual che suo ami co o co no scen te di sot to por si a que -sta te ra pia?Pro prio con si glia to no, però con tut ti quel li che co no sce vo ne par la vosem pre be ne, an che con i miei col le ghi, se poi lo ro mi chie de va no do vean da re io gli in di ca vo la pa le stra del mio ami co, ma non per ché lui è unmio ami co ma per ché mi so no tro va to mol to be ne.

+ Lei mi ha det to di aver fat to ri cor so a ri tua li e for mu le di me di ci napo po la re, per qua li ma li?Mi so no fat to fa re la mil za e poi mia mo glie ha por ta to i miei due bam bi nia far gli fa re i ver mi.

+ Per ché e quan do lo ha fat to?L’ho fat to quin di ci an ni fa ma il per ché pro prio non te lo so di re, qui danoi al lo ra era una co sa nor ma le far lo e io, co me tan ti, mi so no la scia togui da re dai con si gli di quel li più an zia ni di me, so prat tut to è sta ta miama dre a spin ger mi a far lo, co sì io l’ho fat to. Sa i no stri ge ni to ri son fat tico sì, io non me la so no sen ti ta di con trad dir li e poi a ca u sa del mio la vo roso no spes so as sen te da ca sa al lo ra è mia mo glie che pren de le de ci sio ni e lei si fa con si glia re an che da sua ma dre.

+ Si è ri vol to a una gua ri tri ce?Non la de fi ni rei pro prio una gua ri tri ce, que sta pa ro la mi fa pen sa re aquel le ma ghe che si ve do no nel la te le vi sio ne, la per so na a cui mia mo gliesi è ri vol ta era una si gno ra che noi qui co no scia mo tut ti da tem po e chesap pia mo che in que ste co se è esper ta.

+ Si ri cor da co me si chia ma va la per so na a cui si è ri vol to?No, pro prio non mi ri cor do, sia per ché non me ne so no in te res sa to più ditan to e sia per ché è pas sa to tan to tem po, hai vi sto no che non mi so no ne -an che ri cor da to il no me del la ra gaz za che due an ni fa mi fa ce va i mas -

91

Interviste a due pazienti

Page 94: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

sag gi shiat su. Qu el lo che ri cor do e che abi ta va a Via Cen to Ca me rel le.

+ In quel la via mi han no det to che in pas sa to c’e ra no due gua ri tri ciNun zia ti na e Ma ria, è for se una di lo ro quel la a cui lei si è ri vol to?Non so, for se era Ma ria, ma non vor rei di re stu pi dag gi ni, pro prio non so -no si cu ro.

+ Co sa le ha fat to que sta don na?Io mi ri cor do so lo che mi ha mes so una spe cie di un guen to vi ci no al la mil -za e che poi ha pro nun cia to al cu ne pa ro le che io non ho ca pi to.

+ È do vu to re car si da lei più vol te o una vol ta so la?Qu e sto pro prio non me lo ri cor do.

+ Sua mo glie quan do ha por ta to i su oi due bam bi ni “a fa re i ver mi” siè ri vol ta al la stes sa per so na?Mi sem bra di si, ma non ne so no cer to, an che per ché io a ca u sa del mio la -vo ro so no spes so fu o ri ca sa per lun ghi pe rio di e tut te que ste co se se li ve -de mia mo glie.

+ Vi so no sta ti be ne fi ci do po che lei si è “fat to fa re la mil za”?No, per quan to mi ri cor do non ci so no sta ti né be ne fi ci e né cam bia men tiper me era lo stes so, tut to co me pri ma, an che per ché a me la mil za nonha mai da to fa sti dio. Ma mia ma dre si è mes sa nel le orec chie di cen do cheper gli uo mi ni que sta co sa era ne ces sa ria e io non sop por tan do la più al lafi ne ci so no an da to.

+Mi pa re di ca pi re quin di che lei non ne ha trat to al cun gio va men to?No nes sun gio va men to fi si co, ero però a po sto con la co scien za per chél’a ve vo fat ta, sai com ’è è sem pre me glio se gui re i con si gli del le per so nean zia ne, an che se a vol te que ste qua si ti sug ge stio na no.

+ Non tro va che i due ti pi di me di ci na a cui lei ha fat to ri cor so sia noun po’ in con tra sto tra lo ro?For se si, ma se con do me i ri me di del le non ne so no una spe cie di tra di zio -ne al la qua le so prat tut to gli an zia ni so no mol to le ga ti, quel la in ve ce cheog gi chia ma no al ter na ti va è qua si una scien za ed è vec chia a quel lo chemi han no det to mol ti se co li, ve ni va uti liz za ta dai ci ne si o dai giap po ne siche la san no lun ga ri guar do ai mas sag gi e a que ste co se qua. Qu el l’al train ve ce uno la usa qua si per non far di spia ce re i pro pri ge ni to ri o le per so -ne an zia ne che te la con si glia no, co sì uno sta a po sto con la co scien za an -che per ché nel la vi ta co me ci in se gna no gli an zia ni non si sa mai.

+ Cre de che al cu ne ma lat tie pos so no es se re do vu te a in flu en ze ne ga ti -

92

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 95: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ve o dia bo li che?Asso lu ta men te no, se con do me non è pos si bi le e le per so ne che ci cre do -no in que ste co se e che poi ma ga ri spen do no an che un sac co di sol di perfar si to glie re il ma loc chio è per ché già so no de bo li a li vel lo psi co lo gi co eco sì si fan no ab bin do la re da tut ti que sti ma ghi, pren di il fat to di Wan naMar chi che per to glie re il ma loc chio si pren de va un sac co di sol di.

93

Interviste a due pazienti

Page 96: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 97: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Seconda intervista

Nome: P. D.Età: 54

Comune di residenza: BacoliTitolo di studio: Licenza elementare

Attività: Pensionato,precedentemente ope ra io pres so l’Ale nia

+ In ca so di ma lat tia lei o qual cu no dei su oi fa mi lia ri ave te mai fat tori cor so a ri tua li e/o for mu le di me di ci na po po la re?Si, ho uti liz za to il ri tua le dei ver mi, quel lo del so le in te sta e quel lo per ilfu o co di Sant’Anto nio.

+ Si è ri vol to in tut ti e tre que sti ca si al la stes sa per so na?No, in ogni ca so si è trat ta to di per so ne di ver se, ve de mia ma dre che sichia ma va Eu ge nia ha sem pre fat to fin da quan do io ero bam bi no i ver mi,era mol to co no sciu ta nel la zo na ed era no tan te le per so ne che si ri vol ge -va no a lei per far to glie re i ver mi ai lo ro bam bi ni e co sì quan do io ero pic -co li no ha fat to i ver mi an che a me e lo stes so ha fat to ai miei fi gli. Io, a dirla ve ri tà, ap pe na ho co min cia to a ca pir ci qual che co sa, mi so no for ma touna mia idea a ri guar do, ed ero mol to scet ti co a que sto ri guar do, co sì non è che da vo tan to pe so a que ste co se e ne an che al le per so ne che an da va no e ve ni va no da ca sa mia. Però la mia idea è co min cia ta un po’ a cam bia requan do una ven ti na di an ni fa mi ri cor do che era d’e sta te e sa rei do vu topar ti re per le va can ze ma al l’im prov vi so so no an da to a pie gar mi per pren -de re una co sa che era ca du ta a ter ra e quan do ho fat to per rial zar mi lamia schie na si era bloc ca ta e pro va vo un for te bru cio re. Ero sul pun to diri nun cia re a par ti re per le va can ze, mia ma dre però mi con si gliò di an da -re da una sua ami ca che sa pe va to glie re il fu o co di Sant’Anto nio, per chése con do lei era quel lo che mi era ve nu to. Io non ne vo le vo pro prio sa pe re, ero mol to scet ti co, poi spin to an che da mia mo glie, che in fon do mi fe ceca pi re che non ave vo nien te da per de re, ci so no an da to e a dir la ve ri tàsu bi to mi so no sen ti to me glio. La vol ta che in ve ce ho pro va to il So le in Te -

95

Interviste a due pazienti

Page 98: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

sta è sta ta sem pre mia ma dre che mi con si gliò di ri vol ger mi ad un ’al trasua ami ca, che si chia ma va Ri tuc cia e abi ta va an che lei nel la zo na do vesta va mo noi, in quel ca so io ero an co ra più scet ti co per ché era la pri mavol ta che fa ce vo ri cor so a que sto ti po di ri tua li. Infat ti, ora che ci pen some glio, ho fat to pri ma il So le in te sta e poi il fu o co di Sant’Anto nio. Co -mun que so no an da to lì, mol to ti tu ban te a di re la ve ri tà per ché a me que -sto mal di te sta non pas sa va ne an che con le co mu ni pa stic che, mia ma -dre con ti nua va a ri pe ter mi che que sto ac ca de va per ché io ave vo pre so un col po di so le, in som ma do po le tre vol te che l’ho fat to, a me il mal di te staè pas sa to. Ho cer ca to di dar mi spie ga zio ni per ché io poi mi ri ten go un ti -po ra zio na le e ho mes so in bal lo an che la cro mo te ra pia vi sto che du ran teque sto ri tua le si usa un pan no ros so, ma a dir la ve ri tà una spie ga zio ne ve -ra e pro pria non me la so no riu sci ta a da re ed è per que sto che un po’ oraco min cio a cre der ci in que ste co se an che se ho dif fi col tà ad am met ter lo.

+ Co me mai di ce di ave re dif fi col tà ad am met ter lo?Per ché co me le ho det to pri ma io so no un ti po ra zio na le uno di quel li chede ve cer ca re di spie ga re ogni co sa, al tri men ti è co me se mi man cas sequal co sa, so no però an che un ti po al qua le pia ce co no sce re sem pre nu o -ve co se, de vo al lar ga re con ti nua men te le mie co no scen ze e de vo sa pe reper ché una co sa è co sì.

+ Quan do par la va del So le in Te sta lei ha par la to di un pan no ros so, aco sa ser ve? E co sa si fa esat ta men te du ran te que sto ri tua le, co sa al -tro si usa?A dir la ve ri tà io non sa prei dir le con pre ci sio ne a co sa ser ve que sto pan -no ros so, so che lo si pog gia sul la te sta del la per so na, so pra si met te unpiat to, uno stop pi no im be vu to nel l’o lio, una mo ne ti na poi si dà fu o co al lostop pi no, si pog gia so pra un bic chie re e lo si gi ra, se l’ac qua che era sta ta mes sa sul piat to scom pa re, al lo ra que sto vu ol di re che il mal di te sta èan da to via. Qu e sta ope ra zio ne la si de ve fa re per tre vol te: la mat ti na, altra mon to e la mat ti na se guen te.

+ Per ché lei ha par la to di cro mo te ra pia quan do ha par la to del le spie -ga zio ni che si è da to per i be ne fi ci che que sto ri tua le le ha por ta to?Non lo so, è co me se mi fos se ve nu to d’i stin to non ap pe na ho co min cia to a leg ge re di que sti nu o vi ti pi di te ra pia e a quan to pa re è in ne ga bi le che ilco lo re ros so com por ti be ne fi ci stan do a quan to si leg ge. Le dirò di più, vi -sto che stia mo par lan do del lo spie ga zio ni che io mi so no da to a que stopro po si to, io pen so che nel la scom par sa del l’ac qua quan do si gi ra il bic -chie re cen tri qual co sa con le re a zio ni chi mi che.

+ Co me si chia ma va la per so na a cui si è ri vol to per “il Fu o co di San -

96

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 99: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

t’An to nio”?Mi di spia ce ma pro prio non pos so es ser le uti le per ché io il suo no me nonme lo ri cor do, non so ne an che se è an co ra vi va.

+Mi po treb be de scri ve re co sa le ha fat to la per so na a cui si è ri vol toper il Fu o co di Sant’Anto nio?Mi ha fat to un mas sag gio con l’o lio d’o li va sul la schie na, ha pog gia to unamo ne ti na di die ci li re qui so pra ha pog gia to uno stop pi no che era sta toim be vu to pri ma nel l’o lio e poi ha ac ce so il ba tuf fo lo pro nun cian do al cu ne pa ro le di sot to fon do che io non so no riu sci to a ca pi re an che per ché asten to le ho po tu te sen ti re, in con tem po ra nea poi fa ce va an che dei se gnidel la cro ce.

+ Anche du ran te il so le in te sta ven go no pro nun cia te par ti co la ri pa ro -le e fat ti se gni del la cro ce?Si, an che qui so no fat ti i se gni del la cro ce e ven go no det te al cu ne pa ro le,io però non le co no sco e ne an che mia ma dre per ché lei co no sce so lo quel -lo dei ver mi e per quel lo che so io so no di ver se le pa ro le che si di co no.

+ A sua ma dre chi ha det to que ste pa ro le?Mia non na, a lei le ha det te sua ma dre. Ve de que ste so no co no scen ze cheso no tra smes se di ge ne ra zio ne in ge ne ra zio ne, di ma dre in fi glia. So loche pen so che or mai per quan to ri guar da la mia fa mi glia que sta tra smis -sio ne è fi ni ta per ché la mia uni ca so rel la di que ste co se non ne ha mai vo -lu to sa pe re.

+ Pri ma di fa re ri cor so a que sti ri tua li di me di ci na po po la re ha chie -sto con si glio al suo me di co?No, non ho chie sto il pa re re del mio me di co cu ran te, an che per ché mi so -no ve nu ti al l’im prov vi so e so no pri ma an da to dal le si gno re che mia ma -dre mi ave va con si glia to.

+Ha poi av vi sa to il suo me di co di aver vi fat to ri cor so?No, non l’ho ri te nu to ne ces sa rio, an che per ché cre do che al cu ni me di ci,so prat tut to quel li più gio va ni in que ste co se non ci cre do no. In que stosen so le co se ri spet to al pas sa to so no cam bia te, per ché io mi ri cor do chein al cu ni ca si era no pro prio i me di ci a man da re le per so ne da mia ma dreper far to glie re i ver mi ai lo ro fi gli e que sto se con do me vu ol di re che infon do lo ro in que ste pra ti che ci cre de va no, per ché sa pe va no che nel lecre den ze po po la ri c’è sem pre un fon do di ve ri tà; in pas sa to in fon doquan do uno non ave va i sol di per an da re dal me di co, che era ro ba so loper i si gno ri, era in que sto mo do che ci si cu ra va.

97

Interviste a due pazienti

Page 100: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

+ Sua ma dre si è mai fat ta pa ga re?No, non ha mai chie sto un so lo sol do e di que sto ne so no più che si cu ro,cer to a vol te ca pi ta va che qual cu no per di sob bli gar si le por ta va qual co -suc cia dal la cam pa gna, ma il più del le vol te era va mo noi, vi sto che eco no -mi ca men te sta va mo ab ba stan za be ne, a re ga la re qual co sa a lo ro. Per ché ve de il più del le vol te le per so ne che ve ni va no da mia ma dre non è che asol di sta va no pro prio be ne e co sì noi che sta va mo me glio li aiu ta va mo.Oggi in ve ce an che se non san no fa re nul la im bro glia no la po ve ra gen teche ha bi so gno di una ma no, pri ma le per so ne a cui uno si ri vol ge va era -no tut te bra ve per so ne, che uno co no sce va per ché abi ta va no sul po sto esa pe va no che fa ce va no que ste co se per aiu ta re le per so ne e non per ap -pro fit tar si di lo ro.

+ In ca so di ma lat tia lei o qual cu no dei su oi fa mi lia ri vi sie te mai ri -vol ti a San ti che fan no mi ra co li e che gua ri sco no?No, per ché non ne ab bia mo mai avu to bi so gno, io però so no una per so nacre den te e ogni se ra pre go, cre do quin di che in ca so di ma lat tia pre ghe -rei for se un po’ di più e mi ap pog ge rei al la fe de per su pe ra re quel mo -men to dif fi ci le, an che se però a dir la ve ri tà io non è che cre do tan to al legua ri gio ni mi ra co lo se.

+ In ca so di ma lat tia lei o qual cu no dei su oi fa mi lia ri ave te mai fat tori cor so a ri me di di me di ci na non con ven zio na le?Io ho fat to ri cor so al l’o me o pa tia e con ti nuo ad uti liz zar la. La pri ma vol taè suc ces so al cu ni an ni fa, io do po aver uti liz za to mol ti an ti bio ti ci per chéave vo il co lon ir ri ta to ho avu to una ca ren za di an ti cor pi e co sì mio pa dreche era er bo ri sta mi con si gliò di fa re ri cor so al l’o me o pa tia per ché con ti -nua re ad as su me re me di ci na li non mi avreb be cer to fat to be ne da ta lamia si tua zio ne di sa lu te, co sì mi so no ri vol to ad un ome o pa ta tra mi teospe da le e so no sta to me glio. Cer to l’o me o pa tia non è che ti dà su bi to be -ne fi ci co me la me di ci na tra di zio na le, ri chie de mol to più tem po però se -con do me è per ché non in ge ri sci me di ci na li, è tut ta ro ba na tu ra le ed èper que sto che con ti nuo ad usar la an che ora quan do ho dei pro ble mi.

+Mi ha det to di es ser si ri vol to a un me di co si ri cor da il suo no me?Il no me del la dot to res sa è Anna ma ria Mun do, è mol to bra va nel suo cam -po e se non mi sba glio la vo ra pres so una strut tu ra ospe da lie ra, però oranon mi ri cor do il no me.

+ C’è sta to qual cu no dei su oi co no scen ti che le ha con si glia to di ri vol -ger si a lei?No, se mi ri cor do be ne non è sta to nes su no di quel li che co no sce vo a far -mi il suo no me, sem pli ce men te io so no an da to in que sta strut tu ra e lo ro

98

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 101: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

mi han no as se gna to a lei.

+ Che co sa le ha pre scrit to que sta dot to res sa?In par ti co la re ora io non me lo ri cor do era però tut to a ba se di er be, senon mi sba glio era no del le com pres se. Poi tra le al tre co se mi ha cam bia -to an che un po’ l’a li men ta zio ne che era, un po’ trop po ric ca di gras si.

+Ha in for ma to il suo me di co cu ran te di aver fat to ri cor so al l’o me o pa tia?Si, an che per ché io sta vo se guen do con lui la cu ra per il pro ble ma del co -lon ir ri ta to e co sì quan do mi è ve nu to an che il pro ble ma del la ca ren za dian ti cor pi do vu ta ai trop pi an ti bio ti ci che io ave vo pre so, io gli ho par la todi quel lo che mio pa dre mi ave va con si glia to e lui è sta to d’ac cor do per -ché era me glio non in ter ve ni re con al tri me di ci na li.

+ Se con do lei chi fa ri cor so a al tri ti pi di me di ci na lo di ce al suo me di -co cu ran te?Io pen so di si, cer to però bi so gna ve de re tan te co se, co me ad esem pio aqua le ti po di me di ci na fa ri cor so, per ché se con do me è mol to più pro ba bi -le che se si usa la me di ci na po po la re non lo si di ca al me di co per ché si hapa u ra di quel lo che lui ci può di re o può pen sa re, men tre è mol to più pro -ba bi le che se si usa la me di ci na non con ven zio na le lo si di ce al pro priome di co, for se per ché que sta è con si de ra ta mol to più vi ci na a quel la di ti -po tra di zio na le, però pro prio non le sa prei di re.

+ È per que sto che lei non ha det to al suo me di co di aver fat to ri cor soal la me di ci na po po la re?No, non pen so che sia sta to que sto il mo ti vo che mi ha spin to a non dir glinul la, for se è che non l’ ho ri te nu to ne ces sa rio, vi sto che non è che sta vose guen do con lui una cu ra per i mo ti vi che mi han no spin to a ri vol ger mial la me di ci na po po la re, ma for se cen tra un po’ an che quel lo che lei mi hafat to pre sen te.

+ Cre de che al cu ne ma lat tie pos sa no es se re do vu te a in flu en ze ne ga ti -ve o dia bo li che?No, que ste co se non so no pos si bi li, cer to esi sto no for ze del ma le, in fon do se c’è il be ne, de ve per for za es ser ci il ma le, ma il ma loc chio e ro ba dique sto ge ne re se con do me non esi sto no, so no le per so ne che si fis sa no esi fan no in gan na re da que ste co se, co sì se a uno le co se non van no tan tobe ne, su bi to uno pen sa che è che gli han no fat to il ma loc chio.

99

Interviste a due pazienti

Page 102: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 103: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

INTERVISTEA TRE GUARITORI

Le in ter vi ste a Zì Ca ru li na, a Te re si na e a Va len teso no sta te con dot te da Fran ce sca Spi no sa

Page 104: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 105: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Intervista a Zì Carulina

Nome e Cognome: Carolina MarianiSoprannome: Zì Carulina

Luogo e data di nascita: Isola del Gran Sasso, 23/04/1918Luogo di domicilio: Larino

Stato civile: VedovaScolarità: Analfabeta

Attività: Cuoca, baristaPadre: Negoziante di animaliMadre: Casalinga

Figli: 3Struttura di coabitazione: Vive con i figli e i nipoti

+Mi può rac con ta re co me ha im pa ra to que ste tec ni che di gua ri gio ne?Mi ha im pa ra to mio non no quan do tor na va da do ve sta va, per ché lui sta -va nel l’e ser ci to e ve ni va a ca sa una vol ta l’an no per quin di ci gior ni, per -ché mia ma dre era la sua uni ca fi glia, e quan do ve ni va ci por ta va con lui.E que sta era una me di ci na di ot to cen to an ni fa, non è di mo’, e pri ma nonc’e ra no dot to ri, non c’e ra stra de, non c’e ra mac chi na e al lo ra co sì si im -pa ra va per ché i pa dri da va no i po sti ai fi gli, se li por ta va no con lo ro e ciim pa ra va no il me stie re, co me si im pa ra va qua quan do usci vi da sco la,chi fa ce va ‘u fab bro, chi fa ce va il bar bie re, chi fa ce va ‘a sar ta, tut te le co -se si im pa ra va no co sì, per ché da pic co li no si im pa ra va il me stie re e poi si fa ce va gros so e si la vo ra va.E co sì mio non no quan do ve ni va di ce va “ve ni te cu ‘mme” e ci fa ce va ve de -re tan te co se. Noi era va mo quin di ci ni po ti e lui ci ha im pa ra to a chi si vo -le va im pa ra re per ché sta va pu re chi nun se vu le va ‘mpa rà, chi te ne vafred do, chi nun vu le va an dà. Più le fem mi ne han no im pa ra to per ché nu jefem mi ne sta va mo sem pre den tro. E lui ci por ta va a ve de re e ce ‘mpa ra vatan te co se e i ma schi, chi se ne je va cac ciann’, chi se ne je va fa cenn’ e nun ce sta va no mai quan do fa ce va una spie ga zio ne mio non no. Lui fa ce va leme di ci ne nei cam pi mi li ta ri, era me di co, ave va stu dia to, era dot to re in

103

Page 106: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

me di ci na, ma pri ma ce sta va no po chi e lo ro la vo ra va no col go ver no.Lui ci por ta va a tut ti i ni po ti per ché vo le va im pa ra re a tut ti però ades sonon lo fa nes su no, mo’ han no fat to fa mi glia, si so’ fat ti tut ti an zia ni e nunfann’ nien te cchiù. So lo io so no ri ma sta. Poi noi sta va mo pro prio in mon -ta gna, io da là ven go, io non so no di qua, io mi tro vo qua cu’ la guer ra do’qua ran ta, io so no del la mon ta gna del la Ma iel la, del l’i so la del Gran Sas so. E noi usci va mo là, per ché là è tut to bo sco, non è co me qua. Lui pri ma ciin se gna va a co no sce re le pian te, poi si de ve ve de re che si de ve fa re, e luilo sa pe va per ché ogni pian ta ser ve a una co sa. Per ché se tu vai den tro anu’ vi gne to e ve di tan te pian te, non sta ne an che una ugua le, ci sta, met -tia mo, me le, pe re, fi co, ce ra se, tut ti i frut ti, ec co, e al lo ra ogni frut to tie ne nu’ gu sto suo, la for za sua. Lui di ce va pri ma le pian te da usa re, po’ l’a ve -va co glie re e l’a ve va met te re a ma ce ra re. Io me so’ ‘mpa ra ta ac cus sì sen -za sco la e sen za nien te per ché io a la sco la non ce so’ ju ta, per ché pri ma,al la guer ra del ‘15-‘18, non c’e ra scu o la, non c’e ra stra de, non c’e ra nien -te, in mon ta gna ‘e fem me ne nun le fa ce va no ascì e nu je jev’m a ‘pper. Nonci sia mo an da te nes su no, man co le so rel le mie san no leg ge re. Io ci hi la vo -ra to die ci an ni con mio non no per ché pu re lui te ne va un po sto co me qua.

+ Qua li ma lat tie cu ra?Io cu ro la pso ria si, una ma lat tia che nes su no la cu ra. Qu el la è una pian -ta, è una so la pian ta che na sce sul le mor ge, so no pian te pic co le e cac cia -no tut ti ciuf fet ti. Poi quan do è S. Gio van ni con la for bi ce si ta glia.

+ Per ché pro prio a S. Gio van ni?Si fa a S. Gio van ni per ché il gior no ap pres so non è bu o no più, c’è la gior -na ta, pu re le pian te ten go no la gior na ta. Io ten go i pa ren ti che stan no làin mon ta gna e me le co glio no quel gior no e poi le man do a pi glia re con lamac chi na da’ fi gli miei o i ni po ti. Ma mo’ so tut ti vec chi là, per ché i gio va -ni non lo fan no più, per ché pri ma i vec chi fa ce va no tut ti que sti pre pa ra ti.

+ E poi co sa si fa con le pian te?Le pian te si ma ce ra no e poi si fa la me di ci na. La me di ci na vie ne co me unli qui do tra spa ren te co me si fa la grap pa, esce bian ca. Io cu ro pu re il maldi schie na, i cal li, le ci sti, l’ar tro si, tut te le ma lat tie di pel le e di os sa e per ogni co sa ci sta un pre pa ra to. Per ogni ma lat tia ci sta una pian ta.

+ Si pre pa ra no al lo stes so mo do?No, di pen de, ci sta quel la che de ve sta re tren ta gior ni, qua ran ta cin quegior ni, fi no a no van ta gior ni, e po’ ci sta quel la che si fa in ot to gior ni, quel -la co’ la lu na, di pen de. Ognu na di que ste co se ha i su oi gior ni di ma tu ra -zio ne, tu ci met ti un bi gliet to vi ci no e poi do po quel tem po lo pu oi usa re, ècomm’ ‘u vi no. Hai vi sto ‘u vi no quann’ co ce, ci sta chi ‘u vo’ cchiù for te,

104

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 107: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

chu ‘u vo’ cchiù dol ce. Do po aspet ta to que sto tem po si fa ‘a me di ci na. So -no tut te li qui de, po’ si tu vu o’ fa’ la cre ma la met ti a bol li re e si fa co me sifa la mar mel la ta e si fa la cre ma, ba sta co sì, sen za met ter ci nien te, sen za chi mi ca, tut to na tu ra le. E tu sai quel lo che de vi fa re. Per esem pio, que -sto, ve di (un ba rat to li no con te nen te del la cre ma bian ca), è il lat te di fi co,e tu lo pi gli e lo met ti co sì, so pra una pia ga, chi tie ne nu’ tu mo re, chi tie ne ‘a ci sti, per ché ci vu o le una me di ci na che bru cia, ci met ti que sto e cal mail do lo re. Qu e sta è una cre ma fat ta pro prio co me si fan no le mar mel la te.Po’ ogni co sa ha un suo uso. All’i ni zio è sem pre li qui do, poi de ci di co mefa re per co me ti ser ve.

+ Usa del le for mu le, dei ri tua li par ti co la ri, quan do cu ra?No, no, io me so’ ‘mpa ra ta so lo a ve rè ‘e ma lat tie. Mio non no gua ri va laleb bro sa e io mo’ non l’ho vi sta più, in ma no a mio non no, quat tro-cin quean ni, ho vi sto sem pre la leb bro sa, poi mio non no è mor to e io so no sta tatra sfe ri ta qua, per ché dal la mon ta gna noi sia mo ve nu ti qua e poi do podel ’50 è usci ta la pso ria si e io con quel la pian ta che mio non no fa ce va laleb bro sa io ci fac cio la pso ria si. Io lo ve do e lo co no sco, so no ses san ta an -ni che fac cio que sto me stie re.

+ E ha mai no ta to ef fet ti col la te ra li?No, si gua ri sce sem pre, se bru cia è per ché so no le pia ghe che so no pro -fon de, però si gua ri sce. Qu e sto è bu o no, è na tu ra le. È co me la frut ta chetu co gli acer ba e quan do è ma tu ro te lo pu oi man gia re e non ti fa nien te.Io quan do la vo ro mi met to i guan ti per ché fac cio per so ne as sai e fac cio con le ma ni mie e non ho pre so mai ma lat tie. Io fac cio una so la pas sa ta, peròse tu tie ni una fe ri ta, una ta glia tu ra, non si può fa re, so lo co se ester ne.

+ Lei non dà mai il pro dot to ai su oi clien ti?No, quel lo po’ si de ve fa re do po ot to gior ni e poi che ne sai se quel lo ce nemet te as sa je. Ognu no ha il suo tem po e si fa in un mo do.

+ Qua li so no i tem pi di som mi ni stra zio ne?Di pen de dal la pel le co me si sa na, tu la met ti una vol ta e poi ve di, poi ri vie -ne fra ot to gior ni, o quin di ci gior ni, pu re un me se. Per esem pio, chi tie ne lavi ti li gi ne, quel le mac chie bian che sul la pel le, so lo una vol ta al me se pu oimet te re la cre ma per ché quel la è un ver me sot to pel le, al lo ra tu met ti lame di ci na, quel lo mu o re e si ri fà la pel le. Di pen de dal me di ci na le che si usa.

+Ha mai in se gna to a qual cu no que sto me stie re?Io ho im pa ra to a tan ti ma non lo fa nes su no per ché que sto è fa ti co so. Ioho i ni po ti che stu dia no tut ti quan ti, mi van no a pren de re le co se ma so loque sto. Pri ma con la di scen den za i pa dri im pa ra va no il me stie re ai fi gli,ma mo’ nun l’im pa ra nes su no per ché non gli pia ce a fa’, per ché è fa ti co so

105

Interviste a tre guaritori

Page 108: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

e non vo glio no gen te nel la ca sa che por ta no le ma lat tie. Io l’ho im pa ra to a mol ti, ma po’ non l’han no fat to più, han no cam bia to me stie re. Io l’ho im -pa ra to co sì, al la bu o na, co me ci fa ce va ve de re mio non no a noi.

+ E i su oi fa mi lia ri?Qu el li non se ne im por ta no e po’ nes su no lo vu o le fa re per ché i fi gli mieihan no stu dia to, so no tut ti la u re a ti e la vo ra no, e per fa’ ste co se ci vu o le unaper so na co sì e quel li tem po nun ne ten go no e nun guar da no a ‘sti im pic ci.

+ Pren de dei com pen si?No, io lo vo glio fa’ co sì, se vo glio no por ta no lo ro una co sa, per le spe se,per la lu ce o ste co se qua.

+ E co me si fa co no sce re?Io non fac cio pro pa gan da, né fac cio nien te, ma u sa pe tut t’o munn! Po’chi te ne a pso ria si nes sun dot to re ‘a gua ri sce, quel li pu re i dot to ri ci ven -go no, tut ti ci ven go no.

+ Co me ri ce ve i clien ti?Ri ce vo sem pre qua, quan do ci sto. Io abi to di là, di fron te e quan do ci staqual che per so na o de vo fa re qual che ser vi zio ven go qua. Chi ha bi so gnochie de al bar e po’ ven go no qua. Se io lo pos so fa re lo fac cio, se non lopos so fa re di co “do ve te an da re dal dot to re”.

+ E ven go no in mol ti?Di pen de, di pen de dal tur no, po’ ci sta pu re qual che co sa che io non pos sofa re, al lo ra ven go no una vol ta so la e po’ non ven go no più.

+Ha de gli aiu tan ti?No, la vo ro so lo io, quan do ven go. Io qua ci ven go pu re quan do ci fac cio lasal sa, o ac cir’ ‘u pu orc, ce ten go le co se e ci fac cio i ser vi zi, quan do io so’li be ra quel li che ven go no li fac cio.

+ E che ti po di per so ne ven go no? Ven go no tut ti, chi tie ne la ma lat tia ci vie ne, un pa dre o un fi glio o unamo glie, ’e gua gliun’, po’ ven go no pu re i dot to ri, tut ti.

+ Se con do lei per ché ven go no qui?Io fac cio mol to la pso ria si per ché non si gua ri sce, non ci sta una me di ci -na, e il mal di schie na e al tre co se se le ven go no a fa re per ché si tro va noqua non per ché ven go no ap po sta. Poi pu re i me di ci più bu o ni, per la pso -ria si di co no “ja te al là, pro va te” per ché non si gua ri sce. Qu el li van no pri -ma al l’o spe da le e po’ ven go no qua, per ché ci so no quel li che è quin di cian ni che la ten go no e non gua ri sco no.

106

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 109: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

+ E qui nel pa e se che di co no di lei?A me mi vo glio no tut ti be ne, io quan do esco chi mi chia ma a de stra, chi mi chia ma a si ni stra!

+ Le sue me di ci ne fun zio na no sem pre?Io ve do il ma le che uno ha, ti pre pa ro la co sa e ha sem pre fun zio na to, epo’ quel la è ro ba bu o na e quan do so’ co se che non pos so fa re glie lo di co enon li toc co per nien te.

+ È mai ri cor sa, an che per se stes sa, al la me di ci na uf fi cia le?Io non uso le me di ci ne per ché le me di ci ne non so no bu o ne, so no tut te chi -mi che e la chi mi ca non è bu o na. Qu e ste co se che uso io si usa va no tan tian ni fa quan do non ci sta va no que ste chi mi che, non ci sta va nien te.

+ E co sa pen sa dei me di ci?Io ho fi du cia nei me di ci per ché quel li han no stu dia to e han no tut to ri spet -to, ma io non ci va do mai per ché io sto be ne. Guar da, io qua (sul vi so) ho te -nu to un tu mo re e mi ha cu ra to mio non no, non ce so’ ju ta ad do’ dot to re, in -ve ce chi ci va s’ mu o ro no tut ti quan ti. Mio non no mi por ta va su un pra to eci met te va so pra un ’er ba, io te ne vo un bu co tan to, quel lo ce la met te vaden tro e se lo man gia va tut to il ma le. Mo’ an co ra si ve de, ve’, ten go un cer -chio. Per ché in tut ti i ma li ci sta un vi rus, noi di cia mo un in set to, in dia let -to. Io per mo’ non mi ser ve, ma se mi ser ve ce va je. Io due an ni fa ‘e te nu toun cal co lo. Te ne vo un ma le di pan za e nun sa pe vo che era, ma io nun mepi glio nien te per ché nun me pi glio me di ci ne per ché non van no do ve so losta il ma le ma gi ra per tut to il cor po, cu ra ‘a na’ par te e di sfa ‘a ‘na ta. Allo -ra so no an da ta dal dot to re e me l’han no bom bar da to con la mac chi na.

+ Lei è una per so na mol to re li gio sa?Io so di Dio, so no mol to re li gio sa. Qu e ste im ma gi ni qui me li por ta no tut tii clien ti che so no gua ri ti. Qu el li van no al san tua rio e mi ri por ta no l’im ma -gi net ta, so’ tut ti ri cor di.

+ E che rap por to c’è tra la re li gio ne e il suo mo do di cu ra re?No, non c’en tra nien te con que ste co se, io non di co nien te, non fac cionien te di par ti co la re, so no so lo pian te. A me mi pia ce fa re e lo fac cio.

+Ha mai avu to pro ble mi di li cen ze o con le au to ri tà?No, ma po’ a lo ro che glie ne im por ta? Io po’ fac cio il me stie re mio e que -sto si lo vo glio fa re lo fac cio, e po’ non mi pi glio nien te di sol di. Qu el lo chefac cio io è un di più, per ché io fac cio la ba ri sta e pri ma ve ni va no i fa mi lia -ri, tut ti gli ami ci e lo fa ce vo co sì per ché mi pia ce far lo. Si de vo no fa re leco se bu o ne per ché se tu tie ni un ma le e nun te gua ri sci io l’a iu to, ce met to il mio. E po’ mi di spia ce se ci so’ del le per so ne che han no pro ble mi e io ci

107

Interviste a tre guaritori

Page 110: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

di co “met te te que sto” e po’ gua ri sco no e mi di co no “gra zie, gra zie”. Nonè che tu lo de vi fa’ per sol di per ché quel li che lo fan no per sol di so’ stroz -zi ni, per ché va na pu ve rel la e lo ro ce chie do no tan to, e al lo ra si’ na’ stroz -zi na. Io in ve ce di co “pro va que sta me di ci na” lo ro lo fan no, va tut to be ne e mi di co no gra zie e stann’ bu on’ ac cus sì.Io fac cio sem pre un ’o pe ra bu o na, sen za sol di, per ché i sol di nun fann’ fe -li ce ‘a gen te, per ché una po ve rel la che nun c’ha sol di che fa’? Non si puòcu ra re? E po’ nun me ser ve per cam pà. Io ho fat to per tre an ni la cu o ca,poi mo’ ten go il bar. Quan do te ne vo ‘e cre a tu re pic ci rill’ non lo fa ce vo, ma mo’ che lo pos so fa’ lo fac cio.

108

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 111: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Intervista a Teresina

Nome e Cognome: Teresa MezzaLuogo e data di nascita: Melizzano, 25/03/1930

Luogo di domicilio: Melizzano (Bn)Scolarità: Licenza Elementare (prima media)

Professione: Pensionata (coltivatrice diretta)Padre e madre: coltivatori diretti

Figli: 2

+ Per mol te ma lat tie lei ri cor re a ri tua li e for mu le di me di ci na po po -la re, mi può di re a qua li ri cor re e spie gar me li?Ci sta il ma loc chio che si fa per esem pio quan do uno si sen te tut to stron -ca to o c’ha mal di te sta. Si fa ‘a cro ce tre vot’ nel no me del Pa dre del Fi -glio e del lo Spi ri to San to e po’ s’ ri ce: “Uoc chio cuntr’u oc chio, schiat ta uma lu oc chio, u ma lu oc chio schiat tass’ e u bu o nu oc chio u man nass’” p’ trevot’. Poi si può fa re an che nel l’o lio. Pren de te un piat to co’ l’ac qua, si ba -gna un di to nel l’o lio e si fa scor re re nel l’ac qua. Se squa glia l’u o glio, al lo -ra è uoc chio, si nun squa glia al lo ra nun ce stà. Poi gli an ti chi ci han no im -pa ra to che se ser pea al lo ra è uo mo che u man na, se a pal la s’al lar ga al lo -ra è una don na. Poi si ric’ a fra se e se fa pe’ tre vot’. Si po’ nun se rie sce ato glie re si fa pe’ sei vot’. Ogni vo ta ca s’ fa, s’ la va u piat to e s’a sciu ga conu pan no pu li to. Quan do l’o lio ri ma ne in tat to vu ol di re che u ma lu oc chios’è le va to. L’ul ti ma vol ta do po la se sta s’ pi glia nu fiam mi fe ro e s’ stu ta‘int al l’ac qua. Poi s’ ce stà u fu o co met ti te u piat to a ca pa u fu o co, se nunc’ stà u fu o co l’ac qua s’ad da iet tà arò chist’ che ha te nu to u ma lu oc chionun c’ pas sa, ‘ndu la van di no cer to nun c’ pas sa.Po’ c’ sta a re si be i ra, quan do gon fia un ’in fe zio ne o si gon fia un brac cio ouna gam ba. Si di ce co sì:“San to Le u cio da lun ta no ve ne va, cien to ma li si bi li ri ce ve va, chi o vu le vaac ci re re e chi o vu le va am maz zà. Nun m’ac ci ri te nun m’am maz za te nubell’ se gre to v’ vo glio cun tà. Pi glia te l’o lio del la ver de au li va, la pen na digal li na ne ra nel no me del Pa dre, del Fi glio e del lo Spi ri to San to.”

109

Page 112: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Pi glia te l’o lio, u met tit’ ‘int a nu piat to, ab ba gna te a pen na ‘ra gal li na ne -ra e ‘a stro fi na te ‘ngopp u gon fio re men tre ri cit’ e pa ro le. S’ fa p’ tre vot’,tre vot’ sta se ra, tre vot’ rim man ’am mma ti na e tre vot’ rim man’ se raquan do ca la e esce u so le.Po’ c’ sta a pon ta. A pon ta s’ ric’ ac cus sì: “San to Giob be da pon ta ve ne va,‘npon ta al la lan cia la pon ta por ta va. Giob be da do ve vie ni, da Mon te cal va -rio, fui pon ta che mo’ t’ ta glio, fui pon ta che mo’ t’ ta glio, fui pon ta che mo’t’ ta glio”. S’ fa p’ tre vot’ e ser ve per esem pio quann’ o su do re che s’ag gru -mi sce int’ e spal le fa’ ma le. Allo ra si fa col di to un mas sag gio e sot to u di tove rit’ che s’ sen to no i no di ni. Allo ra voi spal ma te e di te la for mu la.Po’ c’ sta a Ver me na ra. “San Gio van ni p’ miez’ u camp’ ie va, pa ne e vi nos’ man gia va, tutt’ l’a li men ti si li mi na va. Va vat tenn’ vier me di ter ra si tescac ciat’ da tut ta la gen te, me n’esc’ e me ne mo ro, tut ti i vierm’ ‘nter raca sca no.” E s’ fa p’ tre vot’. S’ fan no tre cro ci ‘ngopp a pan za e poi s’ ri co -no e pa ro le. Po’ s’ di co no tre Ave Ma ria, tre Pa ter No stro e tre Glo ria Pa -dre. Io o’ fac cio p’ tre vot’, tutt’ e tre e vot’ ‘nsie me ma si può fa re an che la mat ti na, la se ra e la mat ti na do po, ma io e’ fac cio ‘nsie me.Po’ u mal’ e trip pa e u ru scen ziell’ è ac cus si’: “Lun ne rì San to, Mar te dìSan to, Mier cu rì San to, Gio ve dì San to, Ve ner dì San to, Sa ba to San to,Dum me ne ca e Pa squa tut ti i vierm’ ‘nter ra ca sca no” si fan no sem pre e’cro ci ‘ngopp’ a pan za.Po’ c’ sta u pil’ a men na quan do si gon fia il pet to. Allo ra s’ pi glia u sa le enu poc’ e ac qua e s’ dic’: “Lu na, lu na lu nel la, be ne di ci lu so le e le stel le,be ne di ci e fe ste ‘e Na ta le, squa glia o pil’ a ziz za comm’ squa glia st’a cin’ e sa le” e s’ fa p’ tre vot’ e quann’ ati fer nut’ e fa’, met tit’ l’a ci no e sa le ‘int’al l’ac qua. Si fa la mat ti na, poi la se ra e la mat ti na do po, si but ta l’ac qua esi met te nu o va e met tit’ n’at’ acin’ e sa le p’ tre vot’. In tut to si riem pie trevol te il piat to e si met to no tre aci ni.Po’ u ma le e ven tre. “Ge sù Cri sto aronn’ ve nist’, a ca sa e ‘sta ‘ret ca t’ fer -mast’. Sot t’ac qua e ‘ngopp e ser ment fa le và stu mal’ e trip pa e mal’ even tre”. Pra ti ca men te ‘a sto ria di ce che nu viec chia riel lo cer ca va al log -gio e sta fem me na, che era na re ti ca, u fa cett’ cuc cà ‘ngopp ser mient’ chesta va no an nanz’ a ca sa. Po’ ve nett’ a ‘chiov’. Stu viec chio era Ge sù Cri -sto. A pa dro na e ca sa c’ ve nett’ u mal ’e trip pa. Allo ra stu viec chia riel loche era Ge sù Cri sto, comm’ ri cevn l’an ti chi, di cett’ “Ge sù Cri sto aronn’ve nist’, a ca sa e sta ‘ret ca t’ fer mast’, ‘ngopp ser ment’ e sot t’ac qua ‘as sapas sà stu ma le e trip pa e stu mal’ e ven tre”.

+ Co me ha im pa ra to?A ver me na ra per esem pio c’ sta va na fem me na an zia na che a sa pe va fa eio nun a sa pev’ fa. Allo ra io c’ pur tav’ sem pre e cria tur’ e nu ju orn’ c’ ri -cett’ e ma ‘mpa rà per ché nun a vu lev’ cchiù scuc cià.

110

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 113: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Ess’ m’ ri cett’ che c’e ra i’ a nott’ e Na ta le. Io c’ iett’ e m’am pa ra i’. A re si -be i ra pu re m’ag gi am pa ra ta quann’ ero cre a tu ra e pu re u ma lu oc chio.Cer te me ‘nse gna va mia mam ma o mio non no.

+ Li pos so no fa re tut ti o so lo al cu ne per so ne?No, tut ti, ba sta che uno so ‘mpa ra. Pen sa te ca io, quan do sta vo e ca sa‘miez’ o pa e se tutt’ s’ ve ni va no a fa a ver me na ra. A ver me na ra io c’ cre re -vo però nun l’ag gio mai af fron ta ta be ne comm’ a nu ju orn’ che sta vo incam pa gna e sen tiv’ al luc cà che na cre a tu ra sta va mu renn’ “ve nit ’ac cà,ve nit ’ac cà, fa citc’ a ver me na ra”. Vag’ al là, sta cre a tu ra era pic ce rel la, te -ne va due tre an ni e te ne va tut t’a schiu ma p’ boc ca, l’u oc chi tutt’ strav vu -tu ti e era ne ra ne ra. Io fa cenn’ fa cenn’ a ver me na ra ‘sta cre a tu ra s’schia re va, e da quel gior no io agg’ ap pro fon dit’ a ver me na ra, per ché pri -ma c’ cre re vo ma nun er’ si cu ra comm’ ra chil lu ju orn’.Pen sa te che a cre a tu ra s’ sus se va su bi to e ‘mo è bel la e vi va. Io po’ daquann’ agg’ ‘mpa rat’ ste co se agg’ semp’ fatt’ e ven’ nu sacc’ e gen te, al -cu ni stann’ semp’ ‘cca e portn’ e cria tur’.

+ E fun zio na no sem pre?Si, fun zio na no sem pre. Per esem pio u ma lu oc chio, si è uoc chio ac cus sì s’ le -va, si nun s’ le va al lo ra nun è ma lu oc chio, e ac cus sì pur’ p’ tutt’ l’a te cco se.

+ Van no pri ma dal me di co o ven go no di ret ta men te qui?No, ven go no di ret ta men te qui, so prat tut to pe cria tu re quan do ten go nomal ’e pan za o u ‘ciat’ brut to o u mal’ e cap’.

+ Lei pren de qual co sa in cam bio di que ste cu re?No, non mi pren do nien te, p’ ca ri tà. Lo fac cio per ami ci zia, p’ tra di zio ne.Ci stan no gen te che fan no scam bi di fa vo ri ma io o facc’ p’ tra di zio ne.

+ Se con do lei per ché que sti ri me di fun zio na no?Ge sù Cri sto pri ma pu re gua ri va ac cus sì, io co sì pen so. Alcu ni pre ti ad al -cu ne co se nun c’ crern’, comm’ u ma lu oc chio, ma se esi ste Dio esi ste tut -to. Per esem pio a fat tu ra, a le ga tu ra e san gue c’ann’ fatt’ pu re a Ge sùCri sto. Poi ‘int’ e for mu le c’ stann’ sem pre ‘e Sant’ che aiu ta no p’ scac ciàu mal’ e aiu ta no a gua rì. Po’ s’ fann’ semp’ e cro ci. È tut to le ga to al la re li -gio ne, per esem pio u ri scen ziel lo è tutt’ set ti ma na san ta che è una set ti -ma na be ne det ta.

+ Qu in di se con do lei que ste co se non so no le ga te al la ma gia?No, non so no le ga te al la ma gia o al fat to che uno è più sen si bi le, lo pos so -no fa re tut ti ba sta che uno c’ cre de. Io pen so che è semp’ u Si gno re chevie ne ‘in t’e pa ro le e le va ‘e ma lat tie con lo Spi ri to San to.

111

Interviste a tre guaritori

Page 114: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 115: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Intervista a Valente

Nome e cognome: Valentino GilettiLuogo e data di nascita: Castelvenere, 20 mar zo 1923

Luogo di domicilio: CastelvenereStato civile: coniugato

Scolarità: elementareAttività: pensionato (brac cian te agricolo)

Padre e madre: braccianti agricoliFigli: 1

Struttura di coabitazione: vive in sie me al la mo glie

+Mi può rac con ta re co me ha im pa ra to que sta tec ni ca di gua ri gio ne?Io que sta co sa l’ho sco per ta a mio cri te rio. Pri ma asce va ‘o sfo go in te -

sta, vi ci no a’ voc ca che an co ra og gi esce, poi al la pel le e al la schie na. Aquel l’e po ca non ci sta va no po ma te né mie rec’, ci sta va no i mie rec’ ma quel -lo che fa ce va mo era no chiac chie re. Altri me di ci a quel lo che fa ce vo di ce va -no “cre dia mo” o “non cre dia mo”, ma a di stan za di die ci quin di ci gior ni cre -de va no. Io per una espe rien za agg’ scu per to, non co no sce vo la pie tra (mimo stra la pie tra fo ca ia e una li sta rel la di ac cia io con cui pro du ce le scin til -le) ve de te co me è fat ta e co me è con su ma ta, ma sai quan te ne ha fat te. Aco me pen sa va no gli an te na ti già nell’800, al lo ra di ce va no che que sto è “fu -o co mor to” però co’ la co sa d’ac cia io e la pie tra che lo ro ci ac cen de va no ilfu o co ave va no im pa ra to a fa re il fu o co, ma non è pro prio fu o co, è scin til la,co me og gi è l’ac cen di no. Allo ra col mio cri te rio ci vo le va a bel lez za e die ci,quin di ci gior ni ed è gua ri to e io so no an da to avan ti e si le va va sem pre. C’èuna pro va evi den te di una che mò tie ne una ses san ti na d’an ni e pri ma erauna bam bi na. Io co me espe rien za du ran te la guer ra pa sce vo una vac ca esta va sta bam bi na tut ta pie na ‘e sfo go in fac cia e ‘n ca pa, al lo ra il me di co ci ha da to cer ta po ma ta. Io per scher zo di ciett’ man da te me la che ce lo fac ciole va re io. Io a pi ja ie a fan ta sia e c’e ra no per so ne in tel li gen ti che ri de va no,ma vab buò, quel lo ca di ce va no di ce va no. Pi gliai que sto fer ro e la pic co lapie tra che fa ce va le scin til le ce l’ag gi’ fatt’ tre vo te. Allo ra si di ce va a man -

113

Page 116: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

can za e cre scen za (lu na ca lan te, lu na cre scen te), a se ra e a not te, io agg’fatt’ ac cus sì non cre den do a ni sciu no. Si fa ‘a scin til la tre vo te e si di ce va“fu je fu o co mu or to” e ce l’agg’ fat to pe’ tre se re “fu je fu o co mu or to po’primm’ me stie re c’agg’ fatt”, per ché di ce va no co sì: che chi ave va guar da toi pu orc’ da pic co lo co me pri mo me stie re po te va fa’ sta gua ri gio ne e io aprim m’ar te che agg’ fatt’, agg’ guar dat’ ‘e pu orc’. Si fa ce va pe’ tre vo te epe’ tre se re una ap pres so al l’al tra. Do po un me se que sta bam bi na è ri ma -sta pu li ta.

+ Per qua li ma lat tie si usa?Per que sti sfo ghi sul la pel le (her pes sim plex e zo ster).

+ Do ve ha im pa ra to que sta tec ni ca?Io agg’ vi ste ‘e fa’ a cier ti viec chie riel li che a quei tem pi là lo fa ce va nosem pre e io l’ho vi sto fa re e l’ho fat to a mio cri te rio.

+ E la pie tra do ve l’ha tro va ta?L’ho tro va ta nel la ter ra, ho cer ca to la pie tra che fa ce va le scin til le.

+ Ora lo fa an co ra?Si, ma co l’ac cen di no.

+ Lo ha in se gna to a qual cu no?Non si im pa ra a nes su no per ché mo’ chi è che va a guar dà e’ pu orc’?

+ Fun zio na sem pre?Sem pre ha fun zio na to per me, a chi ha cre du to e a chi non ha cre du to.Anche per so ne in tel li gen ti che di ce va no “e mo’ ce cre do” e po’ ce cre re va no. Io di ce vo che que sto ma le si do ve va sta glià (sta glia re si gni fi ca bloc ca re).

+Ha gua ri to mol te per so ne?Ve di com m’è con su ma ta? Ne ho fat te tan te. Pri ma ne te ne vo un ’al tra(par la del la li sta rel la di fer ro) ma quel la mia mo glie me l’ha but ta ta per -ché era tut ta con su ma ta e mo’ ten go que sta.

+ Co me si fa ce va co no sce re?Nel pa e se a pas sa pa ro la. Ve ni va no e io ci fa ce vo sta co sa. Quan do te ne -va no ‘u fu o co mu or to sa pe va no che qua c’e ra uno che lo sa pe va fa re.

+ Do ve ri ce ve le per so ne che ven go no da lei?Qui a ca sa, so lo una vol ta a una di So lo pa ca so no an da to io. Io nel ’94 pi -glia je l’ic tus e una di So lo pa ca ve nett’ pe se fa fa’ però ar ri va je al le sca lee se fer ma je e nun je va né an nanz’ né die tro ‘sta don na. Non sa lì sul lasca la e io ce lo fe ci da qua (dal let to) con l’ac cen di no, ci fe ci tre scin til le edi ce vo le pa ro le e do po un pa io di gior ni io an dai a Cam po li, ven ne uno e

114

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 117: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

mi dis se “com pa riè co me stai? Stai be ne? Chè, nun me cu nusc’?” Io glidis si di no e lui mi dis se “ma sai che a mia zia si è le va to ‘o fu o co mu ort’”e io ero fe li ce di que sto. A uno ci uscì al l’u oc chio e pu re al far ma ci sta cel’ho fat to. L’ho co min cia to a fa re ai cria tur’ e po’ an che a per so ne an zia -ne. Co’ l’e spe rien za, co sì com ’agg’ spe ri men ta to io han no fat to an che glial tri, l’han no sta glia to. Se con do me pu re mo’ co le me di ci ne non si le va.La ve ra me di ci na è sta glia re da quel lo che lo sa fa re. Qu el lo co sì è na to, cula scar da di pie tra fa le scin til le e co nu fer ro di ac cia io, sem pre di ac cia ioper ché se è fer ro nun fa la scin til la. Mo’ pe ro’ lo fac cio con l’ac cen di no.

+ Co me mai si col le ga il sa per eli mi na re il “fu o co mor to” con l’a verfat to il guar dia no di ma ia li co me pri mo me stie re?È ‘a tra di zio ne, per far lo do ve vi aver fat to per pri ma que sta ar te dei por ci se no non fun zio na va, non gua ri sci. Oggi so no so lo io del no ve cen to che lo fac cio an co ra. Anche a cer ti me di ci di Cer re to ce l’ho fat to. Qu el li che mihan no por ta to in trion fo so no quel li che non ci cre de va no.

+Ha mai pre so com pen si?Inte res si nien te, se mi vo le va no com pra re le si ga ret te me le da va no.

115

Interviste a tre guaritori

Page 118: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 119: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

ALLEGATI

Page 120: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 121: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Allegato 1

Questionario per i medici

A) Medicina popolare: rituali e formule

1. Sei a co no scen za di tu oi pa zien ti che uti liz za no ri tua li e/o for -mu le di me di ci na po po la re per i lo ro pro ble mi di sa lu te?

o si o no o non so

Se si quan ti?

o <10% o 10-20% o 20-30%o 30-40% o 40-50% o >50%

2. Li uti liz za no di più i ma schi o le fem mi ne?

o ma schi o don ne o en tram bi

3. Chi li uti liz za a qua le clas se so cia le ap par tie ne?

o bas sa o me dia o al tao tut te

4. Qua li fa sce di età li uti liz za no più fre quen te men te?

o <20 o 20-40 o 40-60o >60 o tutte

5. I tu oi pa zien ti che uti liz za no ri tua li e for mu le del la me di ci napo po la re, lo fan no pri ma o do po aver con sul ta to il pro priome di co?

o pri ma o do po o du ran te la te ra pia

119

Page 122: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

6. Per qua li pro ble mi di sa lu te se con do te vi si ri vol go no?

.....................................................................................................................

7. Ci so no sta te nel la tua espe rien za si tua zio ni in cui i tu oi pa -zien ti han no trat to gio va men to dal l’u ti liz zo di ri tua li e for -mu le del la me di ci na po po la re?

o si o no o non so

Se si per ché e qua li? (pu oi rac con ta re qual che epi so dio di cui seia co no scen za)

.....................................................................................................................

B) Medicina popolare: maghi e guaritori

8. Sei a co no scen za di tu oi pa zien ti che si ri vol go no a ma ghi e/ogua ri to ri?

o si o no o non so

Se si quan ti?

o <10% o 10-20% o 20-30%o 30-40% o 40-50% o >50%

9. Vi si ri vol go no di più i ma schi o le fem mi ne?

o ma schi o don ne o en tram bi

10. Chi vi si ri vol ge a qua le clas se so cia le ap par tie ne?

o bassa o media o altao tutte

11. Qua li fa sce di età vi si ri vol go più fre quen te men te?

o <20 o 20-40 o 40-60o >60 o tutte

12. I tu oi pa zien ti che si ri vol go no a ma ghi e/o gua ri to ri, lo fan no pri ma o do po aver con sul ta to il pro prio me di co?

o prima o dopo o durante la terapia

13. Se con do te, in ge ne re, si trat ta di una espe rien za spo ra di ca o

120

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 123: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

di una re la zio ne te ra pe u ti ca con ti nua ti va?

o singola esperienza o relazione prolungatao entrambe

14. Per qua li pro ble mi di sa lu te se con do te vi si ri vol go no?

.....................................................................................................................

15. Ci so no sta te nel la tua espe rien za si tua zio ni in cui i tu oi pa -zien ti han no trat to gio va men to nel ri vol ger si a ma ghi e\ogua ri to ri?

o si o no o non so

Se si per ché e qua li? (pu oi rac con ta re qual che epi so dio di cuisei a co no scen za)

.....................................................................................................................

.....................................................................................................................

C) Culti dei Santi e devozione popolare

16. Sei a co no scen za di pa zien ti che so no so li ti ri cor re re per le lo -ro ma lat tie ai San ti?

o si o no o non so

Se si quan ti?

o <10% o 10-20% o 20-30%o 30-40% o 40-50% o >50%

17. Vi ri cor ro no di più i ma schi o le fem mi ne?

o maschi o donne o entrambi

18. Chi vi ri cor re a qua le clas se so cia le ap par tie ne?

o bassa o media o altao tutte

19. Qua li fa sce di età vi ri cor ro no più fre quen te men te?

o <20 o 20-40 o 40-60o >60 o tutte

121

ALLEGATO 1 - Questionario per i medici

Page 124: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

20. I tu oi pa zien ti che ri cor ro no ai San ti, lo fan no:

o insieme alle cure cliniche o in alternativa alle cure clinicheo dopo le cure cliniche

21. Se con do te, in ge ne re, si trat ta di una espe rien za spo ra di ca odi una re la zio ne te ra pe u ti ca con ti nua ti va?

o esperienza sporadica o relazione prolungatao entrambe

22. Per qua li pro ble mi di sa lu te se con do te vi ri cor ro no?

.....................................................................................................................

23. Ci so no sta te nel la tua espe rien za si tua zio ni in cui i tu oi pa -zien ti han no trat to gio va men to nel ri vol ger si ai San ti?

o si o no o non so

Se si per ché e qua li? (pu oi rac con ta re qual che epi so dio di cuisei a co no scen za)

.....................................................................................................................

D) Medicine non Convenzionali

24. Sei a co no scen za di pa zien ti che so no so li ti ri cor re re per le lo -ro ma lat tie al le me di ci ne non con ven zio na li?

o si o no o non so

Se si quan ti?

o <10% o 10-20% o 20-30%o 30-40% o 40-50% o >50%

25. Vi si ri vol go no di più i ma schi o le fem mi ne?

o maschi o donne o entrambi

26. Chi vi si ri vol ge a qua le clas se so cia le ap par tie ne?

o bassa o media o altao tutte

122

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 125: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

27. Qua li fa sce di età vi si ri vol go no più fre quen te men te?

o <20 o 20-40 o 40-60o >60 o tutte

28. I tu oi pa zien ti che si ri vol go no al le me di ci ne non con ven zio -na li, lo fan no pri ma o do po la con sul ta zio ne del me di co difa mi glia?

o prima o dopo o durante la terapia

29. Se con do te, in ge ne re, si trat ta di una espe rien za spo ra di ca odi una re la zio ne te ra pe u ti ca con ti nua ti va?

o singola esperienza o relazione prolungatao entrambe

30. Per qua li pro ble mi di sa lu te se con do te vi si ri vol go no?

.....................................................................................................................

31. Tra i tu oi pa zien ti hai co no scen za di ca si in cui le pra ti chedel le me di ci ne non con ven zio na li so no sta te ef fi ca ci?

o si o no o non so

E) Varie

32. Se con do te l’ef fet to pla ce bo ha ri le van za nel l’ef fi ca cia del le te -ra pie che pre scri via mo?

o si o no o non so

Se si in qua li pa to lo gie pre va len te men te?

.....................................................................................................................

e in che mi su ra?

o <10% o 10-30% o 30-50%o 50-70% o >70%

33. Se con do te il me di co di me di ci na ge ne ra le si gio ve reb be di co -no scen ze e com pe ten ze an tro po lo gi che nel l’e ser ci zio del la pro -pria pro fes sio ne?

o si o no o non so

123

ALLEGATO 1 - Questionario per i medici

Page 126: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

34. Sa reb be op por tu no in tro dur re nel la for ma zio ne di ba se (cor so di La u rea in Me di ci na) l’in se gna men to del l’an tro po lo gia?

o si o no o non so

35. Sa reb be op por tu no in tro dur re nel la for ma zio ne spe ci fi ca(Spe cia liz za zio ne in Me di ci na Ge ne ra le) l’in se gna men to del -l’an tro po lo gia?

o si o no o non so

36. Sa reb be op por tu no in tro dur re nel la for ma zio ne per ma ne te(ag gior na men to in Me di ci na Ge ne ra le) l’in se gna men to del -l’an tro po lo gia?

o si o no o non so

Medico intervistato:

età sesso: o M o F

comune n. pazienti in carico

124

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 127: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Allegato 2

Questionario per i pazienti

Questionario di selezione pazientiche utilizzano altre medicine per i loro problemi di salute

Qu e stio na rio n.: _______

Dati dell’intervistato

Ses so:____ Età:____ Co mu ne di re si den za:________________ Pr (___)

Titolo di studio dell’intervistato:

o Analfabeta o Licenza elementareo Licenza scuola media inferiore o Scuola media superioreo Laurea

Attività

o Studente o Casalingao Disoccupato/a o Operaia/oo Coltivatore diretto o Imprenditore agricoloo impiegato/a o Libero professionistao Imprenditore o Commercianteo Artigiano o Pensionato/a

Conviventi

Numero conviventi______Numero dei conviventi occupati o pensionati ______

Attività del capofamiglia:

o Studente o Casalingao Disoccupato/a o Operaia/oo Coltivatore diretto o Imprenditore agricolo

125

Page 128: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

o Impiegato/a o Libero professionistao Imprenditore o Commercianteo Artigiano o Pensionato/a

Titolo di studio del capofamiglia:

o Analfabeta o Licenza elementareo Licenza scuola media inferiore o Scuola media superioreo Laurea

1) In ca so di ma lat tia, tu o qual cu no dei tu oi fa mi lia ri, vi sie teri vol ti o vi ri vol ge re ste a:

a) Rituali e formule della medicina popolare? o Si o No

b) Maghi e guaritori? o Si o No

c) Culti dei santi e pratiche di devozione popolare o Si o No

(Padre Pio, Madonna di Lourdes, ecc.)?

d) Medicine non convenzionali o Si o No

(omeopatia, agopuntura, ecc.)?

e) altro(esorcismo, occultismo, ecc.)? o Si o No

Se al me no un si:

Indi riz zo e n. te le fo ni co:________________________________________Inter vi sta a do mi ci lio il ______________

126

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 129: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

BIBLIOGRAFIA

– Abra gall J-M. (1999), I ciar la ta ni del la sa lu te, Edi to ri Riu ni ti, Ro ma.– Au gé M., Her zlich C. (1986) Il sen so del ma le: an tro po lo gia, sto ria e so cio lo gia del la

ma lat tia, (trad. ital.) Il Sag gia to re, Mi la no.– Avo lio L. (2001), La me di ci na al ter na ti va: L’Ome o pa tia, Mp Edi zio ni, Mi la no.– Bar to li P., Fal te ri P. (1983), Il cor po con te so. Me di ci na uf fi cia le e me di ci na po po la re

a Ma gio ne, in “La Ri cer ca Fol klo ri ca”, n. 8.– Bar to li P., Fal te ri P., Lo ux F., Sa il lant F. (1997), “Non fis sa re il cie lo stel la to”. Le ver -

ru che nel la me di ci na po po la re in Ita lia, Fran cia, Qu é bec, in “AM”, 3/4, pp. 103-144.– Bel li no L. (1995), Argo men ti di me di ci na ge ne ra le, La Nu o va Ita lia Scien ti fi ca, Ro ma.– Ber lin guer G. (1999), Glo ba liz za zio ne e sa lu te glo ba le, in “AM”, 7-8, pp. 11-34.– Bi scon cin M., Anto nich M., Puc ci M. (1990), Il rap por to tra me di co e pa zien te nel la

me di ci na ge ne ra le, ana li si del le opi nio ni dei pa zien ti, Con gres so Na zio na le SIMG,Fi ren ze.

– Biz zar ri M. (1999), La men te e il can cro, Fron tie ra Edi to re.– Bot ta ro G., Bao Tian Fu(1996), Mas sag gio ci ne se: una pra ti ca an ti ca per la sa lu te di

og gi, Meb Edi zio ni, Pa do va.– Bro oks P. (1995) Tra me: in ten zio na li tà e pro get to nel di scor so nar ra ti vo, Ei na u di

To ri no.– Buc chi M., Ne se ri ni F., a cu ra, (2001) So cio lo gia del la sa lu te, Ca roc ci ed., Ro ma.– Cap pel let ti V. (1999), Me di ci na Scien ti fi ca e Me di ci na Gua ri tri ce, in “SIMG”, n. 2.– Ca tal di G., Be nin ca sa F. (2000), Il me di co di me di ci na ge ne ra le e la ge stio ne dei con -

flit ti, in “L’Arco di Gia no”.– Ca vic chi I. (1998), L’u o mo in gua ri bi le, Edi to ri Riu ni ti, Ro ma.– Ca vic chi I. (1999), Il ri me dio e la cu ra, Edi to ri Riu ni ti, Ro ma.– Cho o pra D. (2002), Gua rir si da den tro. Le ri vo lu zio na rie te ra pie sul rin no va to rap -

por to men te-cor po, Sper ling Pa per back, Mi la no, 2002.– Col tro D. (1983), Dal la ma gia al la me di ci na po po la re, San so ni, Fi ren ze.– Cor na glia Fer ra ris P. (2002), Il bu on me di co, La ter za, Ro ma-Ba ri.– Co sma ci ni G. (1994), Sto ria del la me di ci na e del la sa ni tà nell’Ita lia con tem po ra -

nea, La ter za, Ro ma-Ba ri.– Cri cel li G. (1988), I com pi ti del me di co ge ne ra le. Il me di co ge ne ra le ne gli an ni ’90,

SIMG Do cu men ti, Fi ren ze.– De Gia co mo E., Schian ta rel li C. (1994), Ago pun tu ra ci ne se: l’a zio ne ener ge ti ca de gli

ago pun ti più fa mo si e la lo ro uti liz za zio ne nel la pra ti ca cli ni ca in “Qua der ni di me di -ci na Na tu ra le” Il sup ple men to del la ri vi sta ita lia na di me di ci na tra di zio na le ci ne se n. 55.

– De Mar ti no E. (1973), Il Mon do Ma gi co, Bo rin ghie ri To ri no (I ediz. 1948).– De Mar ti no E. (1996), Sud e Ma gia, Il Sag gia to re, Mi la no (I ediz. Fel tri nel li 1959).– De Mar ti no E. (1995), La ter ra del ri mor so, Il Sag gia to re, Mi la no (I ediz. 1961).– De Mar ti no G.(2002), Shiat su: li nee gui da per l’o pe ra to re, l’in se gnan te, le scu o le e

gli isti tu ti di for ma zio ne, Edi to dal la A.I.F.S., Na po li.– De Spi ri to A.M., Bel lot ta I., a cu ra, (2000), Antro po lo gia e sto ria del le re li gio ni. Sag -

gi in ono re di A. M. di No la, New ton Com pton, Ro ma.– Di No la A.M. (1983), L’ar co di ro vo. Impo ten za e Aggres si vi tà in due ri tua li del sud,

Bo rin ghe ri.– Di No la A.M (1983) La me di ci na po po la re: que stio ni di me to do, in “La Ri cer ca Fol -

klo ri ca”, n. 8, pp. 7/12.– Di No la A.M. (1989), Le Te ra pie ma gi co-re li gio se, in Sep pil li T., a cu ra, Le tra di zio ni

po po la ri in Ita lia: me di ci ne e Ma gie, Elec ta Edi to re, Mi la no.– Di No la A.M. (1990) Sa lu te men ta le e ma lat tia nel le cul tu re po po la ri: il pro ble ma

me to do lo gi co, in Di Ro sa M., a cu ra, Sa lu te e ma lat tia nel la cul tu ra del le clas si su -bal ter ne del Mez zo gior no, Gu i da. Na po li, pp. 229/245.

127

Page 130: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

– Di Ro sa M., a cu ra, (1990), Sa lu te e ma lat tia nel la cul tu ra del le clas si su bal ter ne del mez zo gior no, Gu i da, Na po li.

– Do na ti P., a cu ra, (1986), Sa lu te e com ples si tà so cia le. Il ru o lo del la so cio lo gia perun rin no va to ser vi zio sa ni ta rio na zio na le, F. Ange li, Mi la no.

– Fo u ca ult M. (1998) Na sci ta del la cli ni ca. Un’ar che o lo gia del lo sguar do me di co, Ei -na u di, To ri no.

– Ga las so G. (1982), L’al tra Eu ro pa, Mon da do ri, Mi la no– Gat to Troc chi C. (1983), Ma gia e Me di ci na po po la re in Ita lia, New ton Com pton, Ro ma.– Go od B.J. (1999), Nar ra re la ma lat tia: lo sguar do an tro po lo gi co sul rap por to me di -

co-pa zien te, ediz. Co mu ni tà, To ri no.– Gug gi no E. (1983), Uo mi ni e Ver mi. Cre den ze e pra ti che ma gi co-me di che in Si ci lia,

in “La Ri cer ca Fol klo ri ca” N 8, p. 71/82.– Gug gi no E. (1986), Un pez zo di ter ra di cie lo. L’e spe rien za ma gi ca del la ma lat tia in

Si ci lia, Sel le rio, Pa ler mo.– Gug gi no E. (1993), Il Cor po è fat to di sil la be. Fi gu re di ma ghi in Si ci lia, Sel le rio, Pa ler -

mo.– Hir shberg C., Ba rash M. I (1995), Gua ri gio ni stra or di na rie, Mon da do ri, Mi la no.– Kle in mann A. (1980), Pa tients and he a lers in the con text of cul tu re, Univ. Of Ca li for -

nia Press, Ber ke ley.– Lab broz zi D. (1995), Mi su re di sa lu te e di vi ta, Il Pen sie ro Scien ti fi co Edi to re.– Lan ter na ri V. (1983), Le te ra pie ca ri sma ti che. Me di ci na po po la re e scien za mo der -

na, in “La Ri cer ca Fol klo ri ca”, n. 8, pp. 83/90.– Lan ter na ri V. (1994), Me di ci na, ma gia,re li gio ne, va lo ri, Li guo ri, Na po li, vol. I.– Lan ter na ri V. (1998), Me di ci na, ma gia,re li gio ne, va lo ri, Li guo ri, Na po li, vol.II– Le o ni ne P., Effet to pla ce bo, Edi to re Red, Co mo, 1994.– Le vi-Stra uss C. (1978), Antro po lo gia strut tu ra le, Il Sag gia to re Mi la no (ediz. orig.

Plon, Pa ris, 1958).– Lio net ti R. (1986), L’in se gna men to del le di sci pli ne an tro po lo gi che nel le Fa col tà di

Me di ci na, in “Antro po lo gia Me di ca”, n. 1, pp. 3-12.– Loc ke S., Col li gan D. (1990), Il gua ri to re in ter no. La nu o va me di ci na del la men te e

del cor po, Giun ti, Fi ren ze.– Lom bar di Sa tria ni L.M., (1990) L’er ba del la sa lu te, in Di Ro sa M., a cu ra, Sa lu te e ma -

lat tia nel la cul tu ra del le clas si su bal ter ne del Mez zo gior no, Gu i da, Na po li, pp. 29/54– Lu po A. 1999, Ca pi re è un po’ gua ri re: il rap por to pa zien te-te ra pe u ta tra dia lo go e

azio ne, in “AM”, n. 7-8, pp. 53/92.– Ma su na ga S., Oha shi W. (1993), Zen shiat su: la te ra pia del lo shiat su se con do i prin -

ci pi del lo zen, Edi zio ni Me di ter ra nee, Ro ma.– Oha shi W. (1979), Shiat su: co me pra ti ca re l’an ti ca ar te giap po ne se del l’a go pun tu -

ra sen za aghi, Edi zio ni Il Ca stel lo, Mi la no.– Pa gni A., (1988), Il rap por to me di co-pa zien te og gi, SIMG Do cu men ti, I Ediz.– Pa gni A., (2002), De on to lo gia me di ca tra mo der ni tà, mer ca to e va lo ri, rel. Al Con ve -

gno: Giu sep pe Mo sca ti: la pro fes sio ne me di ca al ser vi zio del la per so na, Be ne ven to20 apri le 2002.

– Pa pa C., (1989), Ma ghi te le vi si vi e con sul ta zio ni te le fo ni che, in Sep pil li T., a cu ra, LeTra di zio ni Po po la ri in Ita lia: Me di ci ne e Ma gie, Elec ta, Mi la no.

– Pi trè G. (1896), La me di ci na po po la re si ci lia na, Pa ler mo.– Ra ni sio G. (2000), L’in fan zia pro tet ta: da gli amu le ti agli abi ti ni, in De Spi ri to A.M.,

Bel lot ta I., a cu ra, Antro po lo gia e Sto ria del le re li gio ni. Sag gi in ono re di A.M. diNo la, New ton Com pton, Ro ma.

– Ri ve ra A. M. (2001), I San ti gua ri to ri. Te ra pie ma gi co-re li gio se nel la cul tu ra po po la -re, in Bor sa ri M., a cu ra, Sa lu te e Sal vez za, Ban ca po po la re dell’Emi lia Ro ma gna, Fon -da zio ne San Car lo Mo de na, pp. 133/177.

128

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 131: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

– Ros si E.L. (2004), Di scor so tra ge ni, Edi tris s.a.s.– Sac kett D.L. (1998), La Me di ci na ba sa ta sul l’e vi den za, Cen tro Scien ti fi co Edi to re.– San to ni S., Oha shi W. (1992), Olo Shiat su, edi zio ni Orsa Mag gio re, Mi la no.– Scarry E. (1990), La sof fe ren za del cor po, Il Mu li no, Bo lo gna.– Schir ri pa P., Vul pia ni P., a cu ra, (2000), L’am bu la to rio del gua ri to re, Argo, Lec ce.– Schir ri pa P. (2002), Ugua glian za di di rit ti e cit ta di nan za plu ra le. Il ser vi zio Sa ni -

ta rio pub bli co e le ri spo ste al le do man de di cu ra de gli im mi gra ti ex tra co mu ni ta -ri, in “L’Arco di Gia no”, n 31, pp. 87/105.

– Se con dul fo D. (1999), La me di ci na di fron te al la cri si del la mo der ni tà: uno sguar do sul pia ne ta del le “te ra pie al ter na ti ve”, in “So cio lo gia”, Fon da zio ne Stur zo, n. 1.

– Sep pil li T. (1983), La me di ci na po po la re in Ita lia: av vio ad una nu o va fa se di ri cer -ca e di di bat ti to, in “La Ri cer ca Fol klo ri ca”, n. 8, pp. 3/6.

– Sep pil li T. a cu ra, (1989), Le Tra di zio ni po po la ri in Ita lia: Me di ci ne e Ma gie, Elec ta,Mi la no.

– Sep pil li T. (1996), Antro po lo gia me di ca: fon da men ti per una stra te gia, in “AM”, n.1-2, pp. 7/22.

– Sep pil li T. 2000, Immi grants in Eu ro pe and he alth ca re stra te gies: an in tro duc toryout li ne, pp. 31-43, in Vul pia ni P., Co mel les J., Van Don gen E., (curr.), He alth for all, al -lin he alth, Ci dis Ali sei, Pe ru gia.

– Sep pil li T. 2003, Inda ga re og gi sui sa pe ri te ra pe u ti ci tra di zio na li nel l’ar co al pi no,in “Anna li di San Mi che le”, n. 16, pp. 25/31.

– Si gno ri ni I. (1989), Ezio lo gia fol clo ri ca: la pa u ra, le arie e il ma loc chio, in Sep pil liT., a cu ra, Le tra di zio ni po po la ri in Ita lia: Me di ci ne e ma gie, Elec ta, Mi la no.

– Sil ve stro ni F. (1973), Il Me di co del la Per so na, Val lec chi, Fi ren ze– Stan way A. (1989), Gu i da al le me di ci ne na tu ra li, Red Edi zio ni, Co mo.– Tam biah S. J. (1995), Ri tua li e Cul tu ra, Edi zio ni Il Mu li no, Bo lo gna.– To gnet ti Bor do gna M. (1989), I con fi ni del la sa lu te. Pa ra dig mi da con te stua liz za re,

F. Ange li, Mi lano.– Trom be si M. (1996) La Me di ci na ba sa ta sul l’in va den za. Pri mum non no ce re. Fi lo so -

fia e pra ti ca, “Ri cer ca e Pra ti ca”, n.68.– Ve ith I. (1987), Nei ching ca no ne di me di ci na in ter na del l’im pe ra to re gial lo, Edi zio -

ni Me di ter ra nee, Ro ma.– Vol tag gio F. (1992), L’ar te del la gua ri gio ne nel le cul tu re uma ne, Edi to re Bol la ti, Mi -

la no.– Von Engel hardt D. (1999), Il rap por to me di co-pa zien te in mu ta men to: ie ri, og gi, do -

ma ni, in “Me di ci na e Mo ra le”, n. 2– Vul pia ni P., Co mel les J., Van Don gen E. , curr. (2000), He alth for all, all in he alth, Ci -

dis Ali sei, Pe ru gia.– Za net ti Z. (1978), La me di ci na del le no stre don ne (1892), a cu ra di M. R. Tra bal za,

Edi to re Edi clo, Fo li gno.

129

Bibliografia

Page 132: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 133: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Indice

PrefazioneIl pa ra dos so del la me di ci na e le me di ci ne al ter na ti ve.............................5

Capitolo IAntro po lo gia e me di ci na ge ne ra le: un in con tro pos si bi le ....................13

1.1 - Gli itinerari terapeutici .................................................................131.2 - La/e Medicina/e popolare/i .............................................................161.3 - Il sistema sanitario e le medicine non convenzionali ...........191.4 - Il problema dell’ efficacia terapeutica .......................................211.5 - Il rapporto medico-paziente ..........................................................23

Capitolo IILa ri cer ca sul ter ri to rio: il que stio na rio ai me di ci .................................29

2.1 - Ipotesi di lavoro e definizione del campione ...........................292.2 - L’analisi dei dati ..............................................................................32

Capitolo IIILa ri cer ca in Cam pa nia: il que stio na rio ai pa zien ti ...............................51

3.1 - Il campione .........................................................................................513.2 - Il questionario ...................................................................................54

Capitolo IVLa ri cer ca in Cam pa nia: le in ter vi ste ai pa zien ti ....................................61

4.1 - Le interviste........................................................................................614.2 - Medicine popolari .............................................................................614.3 - Operatori tradizionali e maghi ....................................................654.4 - Culto dei Santi e forme di devozione popolare ........................71

131

Page 134: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

4.5 - Medicine non convenzionali ..........................................................724.6 - Percorsi e motivazioni ....................................................................79

Con clu sio ne .......................................................................................................85

Inter vi ste a due pa zien ti

Prima intervista .........................................................................................89Seconda intervista .....................................................................................95

Inter vi ste a tre gua ri to ri

Intervista a Zì Carulina ........................................................................103Intervista a Teresina ..............................................................................109Intervista a Valente .................................................................................113

Alle ga ti

Questionario per i medici .....................................................................119Questionario per i pazienti...................................................................125

Bibliografia .....................................................................................................127

132

Medici di famiglia, pazienti e pluralismo terapeutico: una ricerca in Campania

Page 135: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 136: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 137: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 138: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono
Page 139: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

Samnium commentarii

è una collana editoriale di quaderni di appunti, memoria scritta

dell’attività formativa e di ricerca della Samnium Medica, cooperativa di medici di medicina ge-

nerale e pediatri di libera scelta del Sannio.

è uno strumento di comunicazione, speriamo utile ed efficace, della me-

dicina generale e della pediatria di base, discipline cliniche olistiche, professioni ad intensa e

profonda vocazione sociale che erogano servizi alla persona non riducibili a merce.

è il prodotto di una delle attività di un gruppo di medici e pediatri di fami-

glia sanniti, associati in cooperativa, che con altri operatori sanitari e sociali cerca di riflettere sui

servizi erogati, la formazione, la ricerca, i valori del proprio vissuto professionale ed umano; un

gruppo di operatori che fonda la sua “ragion d’essere” sul fare insieme, cercando di condividere pre-

gi e difetti, sapere e non sapere, certezze e paure, per vedere se così il vivere ed il lavorare diventa-

no meno pesanti, più adeguati a dare risposte ai bisogni delle persone.

è un prodotto complesso, a lungo percepito come un sogno non realiz-

zabile. Quando ha cominciato a prendere corpo si è diffusa la sensazione di non potersi sottrar-

re ad un compito certamente difficile ma necessario, testimonianza di resistenza attiva al diva-

rio crescente tra chi sa sempre di più e chi sempre di meno; una testimonianza non solo intellet-

tuale ma vissuta giorno per giorno dai singoli operatori che rifiutano l’assuefazione e la routine di

una professione e di una vita a rischio d’impoverimento culturale ed umano.

rappresenta un anello indispensabile dell’ECM considerata non insieme

di eventi accreditati ma vera dimensione formativa.

Dimensione formativa che inizia e si sviluppa con l’attività clinica quotidiana, la raccolta dati,

l’analisi dei bisogni, la progettazione e realizzazione degli eventi, la pubblicazione dei quaderni,

la valutazione degli outcomes.

La formazione continua origina dall’attività clinica e ad essa ritorna con un percorso a spirale ben

definito, che ha nel database della cooperativa uno strumento prezioso per l’analisi dei bisogni e

la valutazione d’efficacia degli eventi formativi.

L’ECM è formazione continua solo se induce modifiche dei comportamenti professionali degli

operatori nel senso dell’appropriatezza dei percorsi di diagnosi e cura.

inizia con gli atti del convegno su Giuseppe Moscati.

GiuseppeMoscati rappresenta unapietramiliare nella professionemedica al servizio della persona.

Samnium Medica soc. coop.

Dipartimento Editoriale – Dipartimento Formazione ed Editoria

Presentazione della collana

Crescenzo Simone

Presidente Samnium Medica

Volumi in corso di pubblicazione:

Giuseppe Moscati: la professione medica al servizio della persona

Procedure operative di: decontaminazione detersione confezionamento

e sterilizzazione a vapore dei dispositivi medici riutilizzabili.

Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale

La malattia di Parkinson: progressi diagnostici e terapeutici

Atti del convegno

E. Agozzino, M. Simone

Atti del convegno

SAMNIUM COMMENTARII

Volumi pubblicati:

MANGIARE? ... SCEGLI BENE

Corso di formazione di educazione alimentare

Anno scolastico 2004/2005 - ASL BN1

G. Colucciello, E. Palombi, C. Scarano

I QUADERNI DELLA SALUTE

Volumi pubblicati:

da Saticula a Sant’Agata de’Goti: profilo storico di due città non definite

Antonio Buonomo

COLLANA DI CULTURA GENERALE

EDIZIONI SAMNIUM MEDICA

Page 140: continua i quaderni della - ECM Suitesamnium.ecmsuite.it/uploads/documenti_pubblici/... · *I medici di famiglia che hanno compilato i questionari *I pazienti dei medici che si sono

a cura di

SAMNIUM MEDICA

i quaderni

SAMNIUMCOMMENTARIIformazionecontinua

della

3

MEDICI DI FAMIGLIA, PAZIENTIE PLURALISMO TERAPEUTICO:una ricerca in Campania

Gianfranca RANISIOCrescenzo SIMONE

prefazione

Aldo PAGNI

3

SAM

NIU

MCO

MM

ENTA

RII

MED

ICI D

I FAM

IGLI

A,PA

ZIEN

TIE

PLUR

ALIS

MO

TERA

PEUT

ICO

ISBN 88-901372-0-7

€15,00

(IVACOM

PRES

A)

ISBN

9 788890 137204

88-901372-0-7