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Notiziario del Circolo Nautico “Silvio Massaccesi” Associazione sportiva dilettantistica • Numana Continuiamo sull’onda del successo Continuiamo sull’onda del successo Periodico di informazione Anno 1 numero 2 - Luglio 2008 Supplemento al settimanale “La Meridiana” n. 27 (590) del 12-07-2008

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Notiziario del Circolo Nautico “Silvio Massaccesi”Associazione sportiva dilettantistica • Numana

Continuiamosull’ondadel successo

Continuiamosull’ondadel successo

Periodico di informazione Anno 1numero 2 - Luglio 2008

Supplemento al settimanale “La Meridiana”n. 27 (590) del 12-07-2008

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sommario

Editore Osimo Edizioni

Periodicità quadrimestraleAnno 1 - numero 2 - Luglio 2008

Supplemento al settimanale “La Meridiana” n. 27 (590) del 12.07.2008

Hanno collaborato:Mirco BilòDanilo DentamaroDaniele FerraioliMarco PugnaloniRiccardo RispogliatiFederico Smerchinich

Stampa a cura dellalitografia Flamini srlvia T. Edison, 960027 Aspio di Osimo (AN)www.flamini.it

4 EditorialeUNA VENTATADI ARIA NUOVA

6 Giugno 2008CONSIDERAZIONI AMETÀ MANDATO

8 Mons. Andrea LanzaCordero di MontezemoloCITTADINO DI NUMANA

10 Cantiere NauticoJURINI

14 LA VELA È BELLA

17 UN BILANCIO dopo ilprimo round di regate

21 REGATA ITALIA CUP7-8-9 giugno 2008

22 Qualche considerazionesulla DUE GIORNIdi Senigallia

23 DELFINIcome comportarsi

24 GODERSI IL MAREIN SICUREZZA

26 CERTE NOTTItra caldo e zanzare

Notiziario del Circolo Nautico “Silvio Massaccesi”Associazione sportiva dilettantistica • Numana

Continuiamosull’ondadel successo

Continuiamosull’ondadel successo

Periodico di informazione Anno 1numero 2 - Luglio 2008

Supplemento al settimanale “La Meridiana”n. 27 (590) del 12-07-2008

In copertina lo specchio acqueoin concessione al circolo

La spiaggia delle Due Sorelle

BRAVA alla Barcolana 2007

Cruiser in planata

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editoriale

L’Assemblea è terminata, ilocali del Circolo Nautico

sono tornati ad essere desertie silenziosi, anche gli ultimiSoci, che si sono attardati dopoi saluti, sono andati via.E’ l’ora delle domande alle qualinon si può non rispondere,delle sentenze senza appello.Mi chiedo come è andata?Rivedo lo sguardo commossodel caro Giovanni Massaccesi, ascolto ancora le belle espres-sioni di stima e di apprezza-mento per il lavoro fin qui svol-to dal sottoscritto e da quelgruppo di volenterosi compo-nenti il Consiglio Direttivo chemi affianca pronunciate daldott. Trapanese, ricordo i visi di tanti Soci rasse-renati dalle rassicuranti notizierelative alla vita del nostroCircolo, che, noi del Direttivo, aturno comunichiamo...E’ andato tutto nel migliore deimodi e, sinceramente, misento gratificato dal risultato…Non mi basta, frugo ancoranella memoria per rintracciareuna frase, una situazione chemi permetta di capire se i Socipresenti all’Assemblea avesse-ro effettivamente percepito la

volontà di rinnovamento che haguidato il nostro operato.Poi ricordo una frase pronun-ciata dalla Signora DonataGiuliano:

“finalmente una ventatadi aria nuova”.

E’ questo che cercavo.Aldilà delle notizie, dei bilanci,delle regate, del giornalino,tutte cose maledettamenteimportanti per la vita del nostrosodalizio, ero riuscito comuni-care qualcosa di nuovo.Avevo relazionatoall’Assemblea per così dire apiù mani, gestendo un percor-so logico ed invitando i variconsiglieri ad aggiornareresponsabilmente i Soci sulleattività svolte, limitando i mieiinterventi al collegamento ed alcoordinamento dei vari argo-menti trattati.Tutto ciò manifestava una miaprecisa intenzione di predispor-re una sorta di mutamento pro-spettico per quanto riguarda ilrapporto tra il Socio ed ilConsiglio Direttivo ed il CircoloNautico.

I Soci sono il Circolo Nautico.I Soci si faranno portatori delloro impegno e si offriranno percollaborare alla gestione delSodalizio.Considero i contributi di noiSoci la linfa vitale del nostroCircolo e ben vengano apportidi idee, di iniziative e di collabo-razioni. Ringrazio fin da ora tutti quantivorranno contribuire con il loroprezioso impegno alla vitasociale.Solo così riusciremo a farequalcosa di nuovo e di concretoper il nostro Circolo; sicura-mente lungo il percorso incon-treremo ostacoli, ma, se acqui-siremo questo tipo di menta-lità, certamente li supereremo.

Il Circolo vive con l’ impegnoed il lavoro di tutti noi Soci.

Spero di non avervi annoiatocon queste mie riflessioni, cheprobabilmente leggerete inpiena stagione estiva, periododecisamente poco incline a talipratiche. Un cordiale augurio di “Buonvento” a tutti

Una ventata

Riflessioni di un “Dopoassemblea”di aria nuova

di Riccardo RispogliatiPresidente Circolo Nautico

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di Riccardo Rispogliati

Mi sembra ieri, ma sono tra-scorsi ben sei mesi da

quel sabato di gennaio in cui miaffidaste il compito di presiede-re il consiglio direttivo delCircolo Nautico “Silvio Massac-cesi” di Numana.In tutta sincerità ero abbastanzapreoccupato, sia per l’onerositàdell’impegno che mi attendeva,che per la brevità del mandatoche mi era stato assegnato, ma,al tempo stesso, mi rassicuraval’entusiasmo e la voglia di faredi tutti i miei consiglieri.Sono trascorsi appena sei mesi,ma già il mio mandato e quellodel direttivo che presiedo volgeal termine, per cui ritengo quan-to mai opportuno, porre l’atten-zione al programma che ci era-vamo proposti e procedere aduna disamina di quanto è statofatto e di ciò che resta da fare.Il primo compito di questo con-siglio direttivo era di avviare ilrisanamento del bilancio econo-mico del circolo. Grazie alla raccolta pubblicitariadel nuovo notiziario, ad unnuovo contratto di gestione delservizio ristorante del Circolo,alla leggera revisione delle tarif-fe (ora maggiormente legatealle dimensioni delle barche conun sistema assolutamentelineare) ed anche, e non ultimo,ad un ritrovato rapporto con ilComune di Numana, è statopossibile iniziare un percorso dirisanamento del bilancio delCircolo, evitando altresì il ricorsoal finanziamento bancario.Ci eravamo proposti di rilanciare

l’attività del Circolo Nautico diNumana, in primis quella sporti-va che è la ragione della nascitadel nostro Circolo e, cosa danon dimenticare mai, anche lasua ragione di esistere, poi quel-la di comunicazione e di diffu-sione delle nostre attività.Sinceramente, anche in questosettore, i risultati hanno premia-to i nostri sforzi: non si era maiverificato che ai nostri corsi divela estivi si iscrivessero ben 36nuovi allievi.Il nuovo notiziario è stato unsuccesso, apprezzato dai soci enon solo, è certamente destina-to a crescere.Il nostro sito internet, rinnovatonella veste e nei contenuti, è addi-rittura un punto di riferimento.Per pubblicizzare i nostri corsi divela abbiamo distribuito oltre2000 volantini in tutte le scuoleelementari e medie di Numana,Sirolo, Camerano, Osimo,Castelfidardo e Recanati.Siamo riusciti a raggiungere unaccordo con il Comune diNumana che ci permetterà dioffrire un corso gratuito di vela atutti i ragazzi residenti con etàtra gli 8 ed i 14 anni.Per riavvicinare Numana e lasua gente al Circolo Nautico,abbiamo organizzato una bellis-sima serata a cui sono interve-nuti personaggi di altissimolivello della vela (Armando eFranco Giulietti e CristianaMonina, tutti a lungo nostri por-tacolori, oltre a LeonardoZuccaro, Sandro “Cicci”Spaziani e Camillo Zuccoli).

L’intera serata è stata ripresa daTV Centro Marche, con le inter-viste di Andrea Carloni ai nume-rosi ospiti presenti. A questoproposito esprimo un sinceroringraziamento ai soci che sonointervenuti, condividendo connoi questo importante eventoper la vita del nostro Circolo.Abbiamo inoltre completato ilavori di adeguamento dei localidella base portuale. Pur operan-do con criteri di stretta econo-micità, siamo riusciti a realizzareun locale “segreteria”, sparta-no, ma efficiente, abbiamorazionalizzato il locale ristorante,rendendolo conforme allenorme vigenti. A tal propositoricordo che tra i vari problemiaffrontati, c’è stato anche quellodella scelta del nuovo gestoredel ristorante. Con il solito impe-gno ci siamo dati da fare e neabbiamo trovato uno ottimo,che oltretutto, con il rivisto affit-to del locale, come sopra detto,contribuisce in modo significati-vo al trend positivo del nostrobilancio ed inoltre rappresentaper i soci che lo desiderino unaottima opportunità.

Ci eravamo proposti di rilanciarela “socialità” all’interno delnostro Circolo: “l’Aperitivo di ini-zio estate”, che sabato 21 giu-gno abbiamo offerto a tutti i socirappresenta soltanto l’inizio diquesto percorso, a cui seguiran-no altre manifestazioni, tra cui la“Cena sociale” del prossimoluglio, la “regata sociale” edaltro ancora. Sono lieto del suc-

Giugno 2008Considerazioni a metà mandato

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siamo prodigati affinché i lavoridi escavazione fossero comple-tati prima di giugno. L’impegnodi tutti, le riunioni straordinarie,le sollecitazioni presso gli Entipreposti, la cura particolare deirapporti con i tecnici preposti, illavoro straordinario del nostro-mo Mauro, ci hanno consentitodi contenere il ritardo in solisette giorni. Però questo lassodi tempo non è trascorso inva-no, infatti approfittando dellebanchine deserte, si è potutosenza alcun ulteriore disagio farsostituire il bottazzo che circon-da la banchina del pennelloesterno, rovinato dal tempo edalle intemperie, con uno nuovopiù sicuro in gomma. E’ di modesta consolazione chein tutto questo periodo la situa-zione metereologica é stata pes-sima e tale da disincentivare qual-siasi approccio ludico con il mare.Comunque, i nostri soci andava-no ristorati del disagio subito,anche se per ragioni totalmenteindipendenti dalla nostra dispo-nibilità e dalle nostre possibilità,per cui ci siamo attivati ottenen-do un prolungamento dellacopertura assicurativa sul servi-zio ormeggio di ben 15 giorni,vale a dire fino al 15 ottobre

cesso dell’incontro e dei tantisoci intervenuti che hannomanifestato gradimento per l’i-niziativa. Abbiamo provveduto,inoltre, a ripristinare lo spazioper lo svago dei soci, allestendoun nuovo gazebo in prossimitàdi quelli già esistenti.Stiamo procedendo ad unaattenta revisione dello Statutodel nostro sodalizio, per render-lo maggiormente compatibilesia con lo Statuto della F.I.V. checon le esigenze del nostroCircolo. Vi assicuro che il lavoroè tutt’altro che semplice e, seb-bene siamo giunti ad oltre i trequarti del percorso, trattandosidell’elemento fondante delnostro circolo, necessita ancoradi approfondite riflessioni.Per quanto riguarda la consuetaelaborazione del piano degliormeggi tutto è procedutocome al solito, non così perquanto riguarda la disponibilitàdegli ormeggi, dove si è verifi-cato un ritardo di circa settegiorni dall’inizio del contratto diormeggio, da sempre previstoper il 1° giugno. A tal propositova precisato che il dragaggio delporto non è compito del Circolo,ma conoscendo le condizioni uncui versava il porto, da subito ci

2008, sperando nella clemenzaclimatica, piuttosto frequente,delle “ottobrate”. Mi sembra ieri, quando, appenaricevuto l’incarico di presiederequesto nuovo consiglio direttivodel Circolo Nautico SilvioMassaccesi, alcuni amici tutt’al-tro che malevoli, commentandoil nostro programma affermava-no “bello, ma sicuramente èquasi impossibile da realizzarein meno di un anno”. Ebbene,sembrerà paradossale, ma quelgruppetto di volenterosi che dal19 gennaio, riunendosi oltre 10volte, senza contare le riunioni“spot”, sacrificando tempo agliaffetti ed al lavoro, cercando dioperare in modo corretto e tra-sparente, superando ostacoli,avversità e gli immancabili “l’a-vevo detto” di chi è più espertonell’arte del dire che in quelladel fare, tutto quanto sopra viho ricordato l’ha conseguito nonin un anno, ma in sei mesi sol-tanto. Un sincero augurio di “Buonvento” a tutti

a nome di tutto il ConsiglioDirettivo

del Circolo Nautico“Silvio Massaccesi” Numana

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La cerimonia si è svolta inSala Consigliare, del Palazzo

Comunale, ed è stato proprio ilprimo cittadino di Numana, Cav.Uff. Mirko Bilò, a consegnare lapergamena e la chiave dellacittà all’alto prelato.La motivazione di questo confe-rimento, risale ai trascorsi giova-nili del Cardinale a Numana e

soprattutto perchè l’esperienzache ha favorito con i diversipopoli incontrati, contribuisca adaffermare nel mondo il SacroSimbolo del SantissimoCrocefisso di Numana.In diretta dal Santuario Cristo Rei fedeli e i cittadini numanesihanno assistito al conferimento

attraverso un max schermo alle-stito per l’occasione e la dome-nica hanno potuto parteciparealla celebrazione della SantaMessa nel Santuario. Dopo laMessa, Sua Eminenza si è reca-to anche al Porto dove si stavafesteggiando la Festa del marealla quale ha partecipato benedi-cendo la corona di alloro lancia-

ta poi in mare in onore dei cadu-ti del Mare.Alla cerimonia in onore delnuovo cittadino numanese sonointervenute illustri autorità dicalibro nazionale ed internazio-nale, come l’ambasciatoreRusso in Italia, Alexey Meskov,e in diretta telefonica da Roma,

il sotto segretario allaPresidenza del ConsiglioOnorevole Gianni Letta.A seguire il presidente dellaProvincia, Patrizia CasagrandeEsposto, esponenti dellaStampa della Città del Vaticano,tutti i sindaci dell’AssociazioneRiviera del Conero, la quale, inquesta circostanza, ha volutoconsegnare una BenemerenzaStraordinaria al Prefetto diAncona S.E. dott. Giovannid’Onofrio.Nell’occasione è stato conse-

gnato un premio anche al Vicecomandante dei carabinieriGen.C.A. Giorgio Piccirillo, alPresidente della fondazione proMusica Arte Sacra, Sen. Dr. h.c.Hans Albert Courtial e a S. E.Mons. Edoardo Menichelli Arci-Vescovo di Ancona e Osimo.

di Mirco BilòSindaco di Numana

Mons. Andrea Lanza

Cittadino di NumanaCordero di Montezemolo

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La nautica, come noto, haavuto nell’ultimo decennio un

forte sviluppo sia per la realizza-zione di attrezzati approdi turisti-ci, sia per la creazione e l’avvio dinuovi cantieri nautici.Frequentando i tanti porti turisticisparsi tra l’Adriatico ed il Tirreno,si resta attratti dalle miriadi di

imbarcazioni di ultima generazio-ne, più o meno grandi, a vela o amotore, che affollano i pontili e lebanchine.Scafi di tutte le forme, disegnatial computer, con linee filanti edavveniristiche, costruiti con tec-nologie d’avanguardia ed uso divetroresina e carbonio.In questo scenario sempre più dirado capita di vedere navigare oormeggiata una barca in legno,magari ben tenuta o perfetta-mente restaurata. Quando ciòaccade ci si rende conto di quan-to fascino essa provochi tantoche, tra innumerevoli barche,spesso è quella che attira le mag-giori attenzioni.Numana, oltre ad essere statabaciata dalla natura per la bellezza

della sua costa, vanta anche laprerogativa di ospitare un cantie-re nautico storico, quello dei fra-telli Jurini, uno degli ultimi rima-sti, dove da tre generazioni i“maestri d’ascia” dell’omonimafamiglia numanese costruisconoe restaurano con grande mae-stria barche di legno.Costruire a mano delle imbarca-zioni, in modo artigianale comeavviene al cantiere Jurini, è unmestiere antico, un’arte vera epropria, purtroppo a rischio diestinzione.Il cantiere Jurini, come testimo-nia una bella e grande targa aforma di poppa appesa all’internodell’attuale laboratorio, fu fonda-to da Pasquale Jurini, classe1914.Pasquale, grande appassionato dimare e di barche, già all’età di 11anni (era il 1925), ebbe l’opportu-nità di imparare il mestiere dicostruire barche grazie al “mae-stro d’ascia” Gervasio Carbonettiche costruiva piccole lance in

legno di 4 o 5metri per ipescatori diNumana e chetrasferì volentie-ri le sue cono-scenze ed espe-rienza al piccoloPasquale.Il suo laborato-

rio era in una cantina posta alcentro di Numana, nei pressi divia Roma. Pasquale Jurini, dopo la scuola, sirecava da Gervasio per impararea costruire barche.Finita la scuola dell’obbligo diven-ne operaio presso la rinomatafabbrica di fisarmonicheFrontalini. Dopo ogni giornata dilavoro Pasquale si dedicava concostanza all’apprendimento del-l’arte della costruzione di barche.Nel 1948, con la crisi della fisar-monica, Pasquale, ormai esperto,seppe cogliere con determinazio-ne le opportunità che Numana ela sua costa gli offrivano e siapplicò a tempo pieno, conimmutata passione e grandemaestria alla costruzione, secon-do la migliore tradizione marchi-giana, di barche in legno per ipescatori.Il primo cantiere era costituito daun piccolo magazzino ubicatovicino all’attuale albergo “Teresaa mare”, dopodiché, nel 1958, il

cantiere fu tra-sferito doveancora oggi sitrova, nei pressidell’entrata car-rabile del porto.Nacquero cosìn u m e r o s elance, lancette egozzi. PasqualeJurini, conosciu-to da tutti gli abi-tanti di Numanacome infaticabi-

JURINI

di Danilo Dentamaro

Cantiere Nautico

Quando passione per il mare emaestria nel lavorare il legno si

fondono per dare vita a veri epropri gioielli del mare

Pasquale Jurinifondatore dell’omonimo cantiere

La targa a ricordo della fondazione del cantiere

Il primo Cantiere Jurini

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le lavoratore ed esperto “mae-stro d’ascia”, ha saputo trasferireesperienza, passione e bravura aifigli Luigi (classe 1938),. Aldo(classe 1945) e Fausto (classe1956).

Con la morte del babbo i tre fra-telli Jurini proseguirono l’attivitàdando impulso al cantiere.Nell’arco di 90 anni sono uscitedal cantiere Jurini centinaia diimbarcazioni. All’inizio venivano costruite bar-che per la pesca, a vela o a remi,poi attrezzate con motori diesel(Fariman) o fuoribordo. Numerose sono le lance realizza-te su misura per essere ospitatenelle grotte del Passetto diAncona. Lunghe dai 5 ai 6 metri

esse avevano l’ossatura in legnodi quercia marchigiana così detta“di sesta” e cioè ossatura costi-tuita da pezzi di legno già curvi innatura con venature più robuste;fasciame in quercia e larice esovrastrutture in mogano.Determinante in questi casi era laricerca e la scelta dei legni che gliJurini facevano in prima persona.Da qualche anno il fratello piùgrande, Luigi, anch’esso “mae-stro d’ascia” e guida storica delcantiere, dopo tanti anni di appas-sionato lavoro, è in pensione, masegue quotidianamente conattenzione il lavoro svolto dai suoifratelli Aldo e Fausto coadiuvan-doli con preziosi e puntuali consi-gli e suggerimenti.Luigi è stato anche uno dei socifondatori del ns. Circolo nautico“S. Massaccesi” e per più man-

dati fu consigliere del ConsiglioDirettivo.Mentre una volta i clienti del can-tiere erano perlopiù pescatori,oggi le richieste pervengono dallaflottiglia dei diportisti che semprein maggior numero si appassio-nano al recupero di vecchie bar-che.Ora infatti il cantiere si dedicaprincipalmente al restauro di vec-chie imbarcazioni, ormai definite“storiche” e da quanto risulta illavoro non manca.Aldo, anch’esso “maestro d’a-scia”, è principalmente addettoalla costruzione o al restaurodello scafo, mentre Fausto, peri-to tecnico industriale, è specializ-zato negli interni e, oltre a lavora-re mirabilmente il legno, è in

grado di realizzare ogni tipo diimpiantistica. Il ns. Circolo ha l’onore di anno-verarlo tra i suoi soci.Collaborano da anni con i fratelliJurini un meccanico, l’elettrautoWalter Bartomedi, i tappezzieriCostella e Morbidoni nonché ladecoratrice Laura Marcucci (aquest’ultima si devono tutte ledecorazioni effettuate sulla targacomprovante la fondazione delcantiere e sulle poppe di innume-revoli barche costruite da questivalenti carpentieri).Nel laboratorio dei fratelli Jurinic’è sempre un grande andirivienidi persone che si rivolgono adAldo o Fausto per chiedere con-sigli o soluzioni per perfezionareod abbellire la propria barca.Molti gli amici che trovano all’in-terno del cantiere un clima di

amicizia e di comune passioneper il mare. Spesso si parla dipesca e si ricordano con nostal-gia i tempi in cui il mare diNumana era altamente pescosoe popolato di specie oggi scom-parse.Spesso presso il capannone, trale barche in lavorazione, vengonoorganizzate, come nella miglioretradizione marinaresca, gustosecene con grigliate di pesce(anche azzurro) e gli immancabili“moscioli” del Conero; il tuttorigorosamente pescato dagliamici, abbondantemente annaf-fiato da un buon vino e accompa-gnato, in un sano spirito di amici-zia ed allegria, anche da simpatici“sfottoni” e scherzi tra i conve-nuti.

Tra le costruzioni più significativeo prestigiose effettuate dal can-tiere Jurini spiccano la goletta dimt. 10,50 del Sig. Vito Croce cheancora oggi, in perfetta forma,viene ammirata lungo i pontili delCircolo nautico, la pilotina di mt.10 già di proprietà del Sig.Vincenzo Balzanelli, i motor sai-lers da 13 mt. dei Sigg. Fanini eLeonardi, oltre a vari lancioni rea-lizzati per i traghettatori e i von-golari, tra i quali quelli della fami-glia Monachesi.

Di rilievo l’allestimento dellabarca oceanica Barbara Jankeedella famiglia Caglini di Fabriano(padre, madre e figlio di 7 anni)che agli inizi degli anni 90 fece ilgiro del mondo durato tre anni.Di recente ha inoltre preso il

Aldo e FaustoJurini al lavoro

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mare anche il lancione, donodella Marina Militare alla sezionedi Numana della Lega NavaleItaliana, che Aldo e Fausto Jurinihanno completamente restaura-to ricostruendo ampie zone delfasciame deteriorato.Il lancione ha una lunghezza dimt. 9,00, consta di 10 remi e duealberi con armo con picco e duerande senza boma. Un verogioiello del mare. Esso è ammira-bile presso i pontili della Leganavale di Numana.Al momento all’interno del labo-ratorio sono in corso i restauri ditre grosse lance che potremopresto ammirare lungo costa.Tutto questo lavoro, dice Aldo, civiene grazie al passa parola edevidentemente anche grazie allabellezza delle nostre “creature”per cui oggi ci sentiamo soddi-sfatti. Non è il presente che cipreoccupa, prosegue Fausto, mapiuttosto il futuro di questanostra attività che sembra desti-nata, dopo che saremo andatianche noi in pensione, a scompa-rire. Aldo e Fausto Jurini hanno

due sogni nel cassetto e speranofortemente che essi si possanoavverare.Uno è quello di vedere arrivare ungiorno, tra i tanti curiosi, un gio-vane appassionato che vogliasapere cosa fare per diventaremaestro d’ascia e a cui essi inse-gnerebbero volentieri il “mestie-re” per poi affidargli il prosegui-mento di questa stupenda atti-vità. L’altro sogno è quello dipoter disporre nell’ambito delporto di Numana, in un prossimofuturo, di un nuovo laboratorio,integrato con il contesto circo-stante, razionale e, perché no,con comparti di lavoro visibili agliutenti del porto che potrebberocosì apprezzare l’arte del costrui-re barche.Auguriamo ai fratelli Jurini che lapassione, la bravura e la costanzada essi dimostrate in tanti anni dilavoro possano essere ripagatecon l’avverarsi di questi loro duesogni. Complimenti Luigi, Aldo eFausto e un sincero in c… allabalena!

Il restauro della lancia di proprietà del ristorante La Torre

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Componenti del ConsiglioDirettivo in carica:

Riccardo RispogliatiPresidente

Romano CremonesiVice Presidente - relazioni conAssociazioni ed Enti locali

Pietro ArteseTesoriere e sviluppo socialità

Mark AvnetStudio ed aggiornamentoStatuto e Regolamento

Danilo DentamaroRedazione notiziario sociale -addetto stampa - ricerca sponsorizzazioni - collaborazio-ne con Ferraioli per l’attivitàsportiva

Daniele FerraioliSettore sportivo - consulenzainformatica - collaborazione conDentamaro per la comunicazio-ne

Alberto IsidoriResponsabile attrezzature,strutture, mezzi sociali nellaloro totalità

Gilberto SantoniCoordinatore assistenza regate- verifica qualità - servizi bar-ristorante

Antonio TerniStudio ed aggiornamentoStatuto e Regolamento - ricercasponsorizzazioni - rapporti conl’Amministrazione Comunalecongiuntamente al Presidenteed al vice-Presidente

Giovanni ZacconiResponsabile posti barca (maree piazzale) e piano d’ormeggio,catenarie e pontile

Nuovi sociNel corso degli ultimi tre mesisi sono iscritti i seguenti nuovisoci, Sigg :

• MICOZZI ALBERTOdi Numana

• MONTIRONI PAOLOdi Castelfidardo

• SANTONI PAOLOdi Numana

Dall’inizio dell’anno risultanon.10 nuovi iscritti per untotale di n. 231 soci.

notizie dal circolo

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Avvicinare alla vela i giovani,creare un richiamo sportivo

e mediatico per aumentare ilnumero degli iscritti ai nostricorsi, per far crescere numeri-camente e qualitativamente lanostra Squadra Agonistica:nello stesso tempo riuscire acreare un’atmosfera piacevolee divertente per due ore da tra-scorrere con i Soci, con la popo-lazione e le autorità di Numanae con tutti gli appassionati divela. Questo era l’obiettivo della inte-ressante tavola rotonda sullosport velico organizzata dalCircolo Nautico Numana “S.Massaccesi”, con il Patrociniodel Comune di Numana che si èsvolta presso la Sala Consiliaredel Palazzo Municipale.“La Vela è Bella”, questa lasignificativa denominazione del-l’incontro, è stata una occasio-

ne per parlare di que-sto affascinante sportcon campioni affer-mati quali CristianaMonina, campiones-sa europea Laser pro-prio con i colori socia-li del sodalizio riviera-sco, ed ora velista,organizzatrice dieventi legati alla velae anche affermatacommentatrice egiornalista televisiva(ricordiamo i suoipuntuali e competen-ti commenti tecnicinell’ultima edizionedell’America’s Cup);

Sandro “Cicci” Spaziani (treCoppe America disputate e due

Louis Vuitton Cup vinte con ilMoro di Venezia e Luna Rossa);Leonardo Zuccaro skipper pro-fessionista ed affermato giorna-lista specializzato de “IlGiornale della Vela”; Armando eFranco Giulietti, entrambi im-prenditori sirolesi,che conciliano lapropria attività conla passione eredita-ta sin da piccoli dalloro indimenticatopapà Carlo, con ilproprio team mana-ger Camillo Zuccoli.La loro imbarcazio-ne Hiroshi-Città diMilano, di cuiArmando è il timo-niere, è attualmenteal vertice della clas-sifica mondiale negliRC44, imbarcazioneprogettata daRussel Coutts, unasorta di mini coppaAmerica.Entusiasta ilSindaco Mirco Bilò,che ha auspicato unsempre maggiorconnubio turismo-vela, per godere almeglio le bellezzenaturali della nostra Riviera delConero: anche in quest’ottica èstato ribadito il massimo impe-gno dell’Amministrazione Co-munale per poter contare al piùpresto su un porto sicuro inogni condizione meteorologica.L’incontro, fortemente volutodal Circolo Nautico Numana, erarivolto a tutti gli appassionati divela, ai giovani in età scolare e

soprattutto ai ragazzi delle scuo-le elementari e medie dell’istitu-to comprensivo Numana-Siroloper i quali anche quest’anno,così come avviene ormai da tre-dici anni, verranno organizzaticorsi di vela completamentegratuiti per tutta l'estate.Con l’occasione è stata anchepresentata la squadra agonisti-ca 2008 del sodalizio, allenatada Marco Pugnaloni e compo-sta da nove laser e quattro opti-mist: un momento molto emo-zionante si è avuto quando i

nostri ragazzi hannoricevuto la stretta dimano e un caloroso“Buon vento!” dainostri ospiti, chehanno saputo coin-volgere per circadue ore il numerosopubblico presenteraccontando le pro-prie esperienze, conil supporto di spetta-colari immagini, esottolineando i sa-crifici che la vela almassimo livello ri-chiede.

Alla fine, comun-que, tutti d’accordo,nel riconoscere chele soddisfazioni e leemozioni provate abordo di una barcasospinta dal ventosono indescrivibilied è proprio questoche fa della vela uno

sport meraviglioso!L’evento è stato ripreso da TVCentro Marche che ne ha tra-smesso un'ampia sintesi coninterviste agli ospiti il 27 giugnoe in replica il 28 giugno. Unacopia della registrazione dellatrasmissione sarà a disposizio-ne dei Soci che la richiederan-no.Che altro dire? Che personal-

è bella!

di Daniele Ferraioli

La vela

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mente mi sono divertito damatti a improvvisarmi presenta-tore, che mi sono emozionato avedere le persone emozionarsi,che è stato molto gratificantericevere da chi è intervenuto,dal Sindaco e soprattutto dainostri ospiti tanti complimenti.Vi porto le testimonianze dialcuni, la prima è quella di unvero maestro per me, oltre cheun amico: Danilo Dentamaro:Anche questa è fatta. Sei statoun grande e la serata per me èandata benissimo. L'eco dell'ini-ziativa sarà senz'altro di rilievo ei nostri sforzi pagheranno disicuro. Avanti così. Bravo!Quella di Cristiana Monina:Ciao Daniele,complimenti per la bella iniziati-va, è stato un vero piaceresostenere con voi la "VELA".Quella di Leo Zuccaro:Bravo Daniele, è stata una bellacosa organizzata bene e conamore. A presto!Quella di Franco Giulietti:Ciao Daniele,grazie a te per aver organizzatocosì bene l’incontro. Per meche sono molto restio a parlarein pubblico non è assolutamen-te stato un problema, anzi!

Quella di Sandro Cagnoni, vicePresidente del Marina Dorica,imprenditore anconetano earmatore del QuKal, graditissi-mo ospite tra il pubblico:Caro Peter Dan (è il mio sopran-nome), la tua poliedricità meritauna citazione ed un riconosci-mento. In effetti hai tenuto lascena della riunione di ieri sera

con abilità e verve da consuma-to enterteiner trascinando neltuo entusiasmo relatori e pub-blico. Devo dire che, visti dal parterre,i Gabbiani del QuKal hanno fattoun figurone, quindi complimentianche alle nostre Teste pensan-ti! (ndr Cicci, Leo e il sottoscrit-to fanno parte dell’equipaggio,Cristiana è stata co-timonieraalla Middle Sea Race a Maltanel 2005). A presto rivedervi tutti in videoalla Domenica Sportiva... ma saiquanto fareste meglio di tantinoiosi commentatori! Bravi!

Vi ho riportato alcune mail rice-vute, inutile dire che ricevere icomplimenti da gente in gambafa sempre piacere, ma la soddi-sfazione più grande è un’altra:per la prima volta abbiamo 36(avete letto bene, trentasei)ragazzini iscritti alle prime duesettimane di scuola vela. È pro-prio così, la vela è bella!

Un momento delsaluto dei nostriOspiti ai ragazzi dellasquadraagonistica

Il Sindaco Bilòcon il PresidenteRispogliati e tuttii ragazzi

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Sono passati 5 mesi da quandoho iniziato ad occuparmi del-

l’attività agonistica e c’è molto daraccontare sia per quanto riguardale regate cui hanno partecipato inostri ragazzi, sia per l’attività dipromozione della vela.A titolo personale voglio dire chela soddisfazione più grande èstata una critica che è arrivata alConsiglio Direttivo: ci hanno accu-sato di pensare “troppo” all’atti-vità velica, una grande soddisfa-zione! È proprio perché ci abbiamo pen-sato tanto che abbiamo finalmen-te tanti ragazzini iscritti alla ScuolaVela: pensate, sono 36 solo nelleprime due settimane! Secondo me possiamo e dobbia-mo fare ancora di più, perché solocon i nostri ragazzi che regatanoin giro per i mari d’Italia e, speria-mo presto, del mondo, riusciamoa dare un senso al nostro esiste-re!Per le regate troverete due reso-conti a cura del Coach Pugnalonie del bravissimo “scrivano-timo-niere” Federico Smerchinich, chein una combinata vela-letteraturadarebbe filo da torcere a più forti. Per la promozione dell’attivitàsportiva potrete leggere un reso-conto sulla Tavola rotonda “Lavela è bella!”. Parliamo ora diregate.Cominciamo con il dire che iragazzi della squadra Laser hannolavorato sodo tutto l’inverno ehanno preso parte a tutte le rega-te sia zonali che nazionali, conrisultati non sempre soddisfacen-ti, ma con moltissimo impegno:dobbiamo considerare che moltidi loro erano alle prime esperien-ze con regate di livello alto e chehanno quindi pagato lo scotto delnoviziato.

Il nostro atleta di punta, MarcoMancinelli, ha forse risentito unpo’ della responsabilità del prima-to in ranking list nazionale, finen-do per perdere la leadership epassare al secondo posto.Marco è però un ragazzo con leidee molto chiare, il suo obiettivoè quello di scalare la ranking asso-luta, e si allena con grande tena-

seguenti regate: ZonaleSenigallia, Italia Cup Follonica,Europa Cup Andora, ExportEurolymp Garda, Zonale Numana,Italia Cup Pescara.Da segnalare nella classe LaserRadial il terzo posto nella rankingzonale di Fabrizio Camilletti, il 7°di Federico Smerchinich, l’8° diCarlo Fabi.Nella classe 4.7 Stefano Angeloniè 6° nella ranking list zonale, men-tre Matteo Casali è 8°, OliverFiorenzi è 9° e Roberta Fabi è 19°.Ora l’attenzione è rivolta ai prossi-

mi Campionati Italiani che si svol-geranno nelle vicine acque diPorto Civitanova dal 3 all’9 ago-sto. Forza ragazzi!Per quanto riguarda gli Optimist, inostri ragazzi pur allenandosi tutto

cia per questo scopo.Ricordiamo che ha partecipatoall’Eurolymp al Garda piazzandosiprimo tra gli under 19: l’EurolympExpert Olympic è il più importan-te appuntamento del circuito veli-co internazionale, riservato allesole classi olimpiche che parteci-peranno alle Olimpiadi di Pechino2008: 470 M/W, Laser Radial,Finn, Laser Standard, Yngling W,Tornado, Neil Pride RS-X M/W,Star e 49er. La tappa italiana sitiene sulle acque dell’alto Lago diGarda, sul famoso triangolo d'oro,

battuto dall'Ora (vento da sud) edal Peler (vento da nord) fra Rivadel Garda, Torbole e Malcesine.

I ragazzi della Squadra AgonisticaLaser hanno partecipato alle

dopo il primoUn bilancio

round di regate

di Daniele Ferraioli

Marco Mancinelli in azione a Pescara(foto RobertoVuilleumier)

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l’inverno con i compagni più gran-di, hanno avuto poche occasionidi farsi valere, sia per il calendarioabbastanza “difficoltoso”, sia per-ché spesso le regate non si sonosvolte per le avverse condizionimeteo. Anche a Civitanova il 15giugno la regata è stata in forsefino all’ultimo. La nostra Squadraera presente con solo due ragaz-zi, Cesare Patarca e SamueleCamilletti e naturalmente il coachMarco Pugnaloni. Le condizioni erano davvero“toste”, c'era un bel mare da tra-montana e circa 14 nodi di ventoda nord. Inizialmente la giuria non volevafar regatare i cadetti (per noiSamuele), alla fine si sono decisie hanno mandato fuori anche loroche però hanno disputato dueprove invece che tre .I risultati sono stati più che buoni,Cesare ha finito 21° su 34, ma hafatto una bellissima prima provaconcludendo 12°, poi la secondae la terza ha pagato l'inesperienzain partenza e non è riuscito a recu-perare.

Samuele la prima prova ha sba-gliato la boa di bolina ed è statocostretto al ritiro, la seconda hafinito quarto con un bel sorriso,che per il vento che c'era vale piùdi una vittoria.Bravo Samuele, bravo Cesare!A proposito degli altri atleti delCircolo, vorrei anche sottolinearel’ottima performance di CorradoBaldazzi che a prua del socioVincenzo Graciotti che corre per ilCircolo Vela Portocivitanova, haconquistato due quarti posti alleItalia Cup di Alassio e Domaso eun 8° posto all’Italia Cup diNumana; Graciotti ha poi ottenutoun buon 6° posto su 14 iscritti aiCampionati Italiani SB3; poiBernardo Coppi e FrancescoMagrini che alla InterzonaleMultiscafi svolta a Numana neigiorni 7 e 8 giugno hanno conqui-stato il 2° posto a pari punti con ilprimo classificato.Nella stessamanifestazione, che si svolge supiù tappe tra Marche e Abruzzo,in classifica generale DanieleFerraioli e Mariella Cagli sono al5° posto su 25 catamarani in clas-

sifica.Domenica 8 giugno si è poi svoltala tradizionale “Conerissimo”regata che ha visto tutte le barchedel CNN ai vertici nelle varie cate-gorie: su 72 barche partite Aria diMoreno Grottini 13° assoluta e 3°di classe 6 regata spi; Brava diDanilo Dentamaro 22° assoluta e1° di classe 4 crociera spi; Feniciadi Roberto Giantomasso 27°assoluta e 3° di classe 2 spi;Marlisa di Gilberto Santoni 36°assoluta e 1° di classe 2 vele bian-che;Angel Spirit di Francesco Flamini37° assoluto e 2° di classe 5 rega-ta spi; Dream III di RobertoAgostini 38° assoluta e 4° di clas-se 6 spi. Bravi!Infine una citazione speciale per ilsocio Armando Giulietti che altimone del suo RC44 Hiroshi-Città di Milano sta dominando ilcircuito a tappe RC44 (RC sta perRussel Coutts, progettista dellabarca e vincitore di 3 edizioni dellaCoppa America) una sorta diCoppa America per barche un po’più piccole. Grande Armando e

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grande Franco Giulietti in teamcon il fratello!

Un po’ di rosa in mezzo a tantoazzurro: Roberta FabiCome nel primo numero del noti-ziario, continuiamo a conoscere inostri atleti: Roberta di recente haricevuto l’incoraggiamento diCristiana Monina e l’esortazione anon mollare e a far si che laSquadra agonistica abbia piùragazze. Quest’anno faremo di tutto per-ché ciò si avveri. Lascio a lei laparola.“La maggior parte delle personepensa che la barca a vela non siauno sport per ragazze ma secon-do me si sbagliano di grosso; cisono veliste importanti comeCristiana Monina cresciuta velisti-camente a Numana che adessooltre che atleta di valore (è statacampionessa europea di laser!) ègiornalista di vela (anche dellaCoppa America lo scorso anno)che lo dimostrano.Ma ritorniamo a me. Ho iniziatoad andare in barca a vela all’età di13 anni. Ho sempre avuto amoreper il mare fin da piccola, ma que-sta passione per la vela è nataosservando mio fratello che inquesto sport si divertiva tanto.Ogni volta che partiva da casa erosempre pronta ad andare con lui emio padre sperando di salire sulgommone con il suo allenatoreper vederlo meglio e anche perriuscire a capirci qualcosa, cosiche quando è toccato a me erogià pronta!Dopo un anno finalmente misipiede su una barca: l’Optimist. Hoiniziato facendo corsi per quasitutta l’estate fino a quando l’alle-natore mi ha proposto di entrare afar parte della squadra agonisticadel Circolo Nautico SilvioMassaccesi.Dopo circa 2 anni sono passataalla categoria superiore: il Laser.Non è stato molto facile per meperché, a differenza dei miei com-pagni, avevo poca esperienza infatto di vela.Per i primi tempi ho fatto allena-mento da sola con il mio allenato-re cercando di imparare nelmiglior modo e lo ringrazio peraverci messo molta pazienza.Essendo l’unica ragazza della mia

squadra all’inizio non è stato faci-le integrarmi perché ero timida eavevo qualche titubanza nei lororiguardi perché non sapevo comeavrebbero reagito, ma alla fine misono accorta che non dovevo

aver timore: si sono mostrati tuttigentili nei miei confronti e sem-pre pronti ad aiutarmi.Per quanto riguarda i miei compa-gni…bè che dire sono semplice-mente fantastici, sempre pronti a

Roberta Fabi ad una premiazione

Roberta in allenamento

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ridere e scherzare ma quandoc’è da lavorare ci mettiamo tuttid’impegno; soprattutto in fattodi regate da vincere!!A proposito di regate vinte nonsono state moltissime (la miabacheca è sempre pronta adaccoglierne di nuove!!!) maqualche coppa sono riuscita aportarla a casa: 3° classificatacat. Laser 4.7 femminile under18 alla regata zonale di Gabiccemare 2007 e 2° classificata cat.Laser 4.7 femminile alla regatazonale della Lega Navale diNumana, sempre nel 2007.

Colgo l’occasione per ringraziaretutti i componenti del CircoloNautico, il Presidente e DanieleFerraioli che ci danno la possibilitàdi continuare questo bellissimosport e di usufruire degli impianti,ma un ringraziamento in particola-re va al nostro allenatore: MarcoPugnaloni, senza il quale nonsaremmo arrivati a questo livelloe che ogni volta che andiamo adallenarci ci insegna cose nuovesia in fatto di vela che in fatto diformare una vera e propria SQUA-DRA.Grazie di tutto.” Grazie a teRoberta, e Buon Vento!

Carlo FabiCarlo è un ragazzo poliedrico:calciatore, aspirante ingegnere,velista di derive e di altura vilascio alla sua storia, imprimete-vi bene quello che scrive allafine!“Iniziai la mia avventura velica a16 anni frequentando un corsodi vela alla Lega Navale Italianadi Numana con il Flying Junior.Terminato il corso fui così entu-siasta di quello che avevo appre-so che continuai ad uscire, e fuin una di queste occasioni cheprovai il Laser; a mio avviso unabarca emozionante. L’anno suc-cessivo mi fu data l’opportunità,grazie all’allenatore MarcoPugnaloni, di far parte dellasquadra agonistica del CircoloNautico Numana.

La proposta mi esaltò a tal puntodi lasciare l’attività sportiva di cal-ciatore e iniziare (anche se conmolto ritardo) lo sport della vela. Grazie al Circolo Nautico, che mimise a disposizione attrezzaturee soprattutto un vero coach, ini-ziai ad allenarmi e a fare regate alivello zonale con il Laser.

Nel frattempo ci fu anche l’occa-sione di ampliare le nostre cono-scenze veliche iniziando a farparte di equipaggi di vela d’altu-ra, tra cui Aria di Moreno Grottinicon cui ora sono in equipaggio.Per me andare in barca è una

sfida continua con se stessi, con-tro gli altri (che a terra sonoamici, ma in mare eterni rivali) esoprattutto nel domare il vento. Colgo l’occasione per ringraziaredi tutto cuore il Circolo, grazie adesso ho potuto entrare a farparte di questo bellissimomondo che è la vela. Ogni ele-mento della squadra agonisticadeve molto al Circolo per gli sfor-zi che ha fatto in tutti questi anniper mantenere viva la vela nelcomune di Numana. A coloro che non hanno mai pro-vato l’ebbrezza di timonare unabarca dico:Che aspettate?”.Parole sante!Arrivederci al prossimo numero,dove conosceremo gli altri ragaz-zi della squadra e vi raccontere-mo delle regate estive. Buonvento e buona estate a tutti!

Carlo in allenamento

Carlo alla boa di boli-na del meraviglioso

campo di regatadella nostra Riviera

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Partiti il giorno 7 per recarci aPescara siamo arrivati al

Marina in tempo per iscriverci, pre-parare le barche ed uscire in mareverso le 13. Fino a quel momentoil vento era stato di medio-altaintensità ma aveva piovuto e sipreannunciava una giornata ditemporale.Tuttavia poco prima di uscire inmare il cielo è diventato serenoma il vento è calato.Siamo stati fino alle 17.00 in maread aspettare che i giudici ci desse-ro la partenza, ma il vento non èsalito cosi siamo rientrati a terra susegnale della giuria. Il giorno suc-cessivo la partenza era previstaper le 11 e cosi verso quell’ora ci èstata data la partenza, la giornata sipreannunciava come la preceden-te ma la differenza è stata che ilvento era salito: c’era una brezzaleggera che tirava da levante. Leregate sono durate circa 1 ora emezzo con pochissimo vento.Dopo questa prima prova i giudicihanno deciso di far andare a terrale flotte Laser 4.7 blu, in cui gareg-giavano Stefano Angeloni eMatteo Casali, e quella dei Radialblu, le altre flotte, quella degliStandard dove regatava MarcoMancinelli, quella dei 4.7 giallidove era Oliviero Fiorenzi, e quelladei Laser Radial giallo dove ero io,hanno invece fatto un’altra prova..La prova è stata accorciata e l’arri-vo ci è stato dato al cancello dipoppa. Rientrati tutti quanti a terrai giudici avevano convalidato sola-mente le prove degli Standard edei Radial gialli; la prova dei 4.7gialli invece era stata annullata per-ché la riduzione di percorso nonera avvenuta in modo regolare. Lagiuria alle 16.00 dello stesso gior-no aveva deciso di rimandare in

mare le flotte che non avevanoavuto la possibilità di fare la secon-da prova. Sono perciò tornati inmare tutti i 4.7 e la flotta blu diRadial. Forse i giudici avevanopreso una decisione sbagliatarimandandoli in mare in quanto ilvento era calato del tutto e non c’èstato modo di dare una partenza:le flotte dopo un’ora rientravanosenza aver regatato. In questagiornata di regata MarcoMancinelli si è classificato intornoai 20 regatando in modo alquantobuono, Stefano, Oliviero eFederico non hanno invece fattouna delle migliori regate classifi-candosi tra gli 80 e i 90, purtroppoMatteo è stato squalificato poichénon aveva dato la precedenza aduna barca mure a dritta. Il giorno 9il vento sembra essere di intensitàmaggiore rispetto ai gironi prece-denti ma quando le imbarcazioniescono in mare alle 11 inizia a cala-re; tuttavia i giudici danno ugual-mente la partenza prima alle flotteche avevano una prova in meno epoi dopo aver pareggiato il nume-ro delle regate iniziano dando lepartenze in modo regolare a tuttiquanti.Conclusa questa prova il vento ini-zia a calare, i giudici tentano didare un’altra partenza e ci riesconoma a metà del primo lato del per-corso la regata viene annullata etutti vengono fatti rientrare.Possiamo dire che questa giornatasia stata un po’ la conferma, forsea causa del pochissimo vento, deibrutti risultati ottenuti il giorno pre-cedente, solo Marco è riuscita acavarsela classificandosi intorno ai25.Spero che la prossima volta andre-mo meglio ....magari con un po’più di vento!

Italia CupRegata

7-8-9 giugno 2008

di Federico Smerchinich

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successiva analisi con i ragaz-zi.Il bilancio non è stato positivoper la flotta Radial, io sonostato quello che si è piazzatomeglio (5°) poi Federico eFabrizio.Nella flotta 4.7 i nostri tre sonostati sempre alla rincorsa deglialtri posizionandosi circa ametà classifica.La regata di domenica è statasegnata da due differentiventi, uno scirocchetto dellaprima prova, 5 nodi, non ci hapermesso di finire la regatasecondo programma ma cihanno dato l'arrivo anticipatosulla boa di bolina al secondogiro.Poi dopo una rotazione adestra, iniziata nel finale della1°prova, i 7 nodi d’aria cihanno permesso di completa-

re in maniera regolare laseconda prova.I risultati in classifica sonorimasti più o meno come quel-li della prima giornata ma sia iFederico che Fabrizio eranomolto più vicini al trio di testae così anche per Oliver,Stefano e Matteo.Per Marco è stata una giornatada dimenticare.Il week-end è stato positivo,non tanto per i risultati, ma perl'interesse dei ragazzi nelsapere dove avevano sbagliatoe quali potevano essere lesoluzioni, parte delle quali lihanno aiutati nella regata delladomenica.Insomma, nonostante il risul-tato potesse essere migliore,li ho visti molto più motivatirispetto ad Andora.

di Marco Pugnaloni

Qualche considerazione

di Senigalliasulla DUE GIORNI

Marco Mancinellial traguardoall’Eurolymp (foto di Silvia Manzo)

Il sabato (10 maggio ndr)abbiamo regatato con 6 nodi

di scirocco e mare con un pòdi ondina corta decisamentefastidiosa.Il campo non era il classicobordo a terra, ogni tanto davadelle puntatine da levante erimetteva in gioco anche chiaveva deciso di andare a sini-stra del campo.Per la partenza, la giuria, hadeciso di farne una unica pertutte e tre le classi.Marco con la Standard nellaprima prova è riuscito a difen-dersi concludendo terzo. Nellaflotta Radial ho partecipatoanche io, mentre TonyAngeloni (il papà di Stefano) ciassisteva con il gommone, inquesto modo sono riuscito astare più vicino a loro e vederemeglio i salti di vento per una

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Durante una delle tante cro-ciere effettuate dal sotto-

scritto in Croazia ci è stata con-segnata presso la Capitaneria diporto di Veli Losinj la seguentenota della “blue world” chepubblichiamo volentieri al fine didare un contributo per la salva-guardia di questa stupendocetaceo.“I delfini condividono con te leacque costiere della Croazia;quando ti capita di incontrarlicerca di dimostrare la tua com-prensione.I delfini devono fronteggiare l’in-quinamento dei mari, la diminu-zione delle risorse ittiche ed ildisturbo a loro arrecato dallenavi.Le imbarcazioni da diporto pos-sono interferire con il naturale

comportamento degli animali,arrecando loro il disturbo con isuoni ad alta frequenza prodottidai motori.

Per favore osserva il seguentecodice di comportamento:

• Non inseguire i delfini, né diri-gere la barca direttamente sudi loro.

• Se desideri avvicinare i delfini,fallo molto lentamente, tenen-doti parallelo alla loro rotta edevitando improvvise variazionidi rotta che potrebbero diso-rientarli.

• E’ meglio lasciare a loro lascelta di avvicinarsi. Il motoredovrebbe essere lasciato in folle, o meglio spento.

• Evita di produrre rumori

improvvisi, specialmente conil motore, perché potrebberoallarmare i delfini.

• Assicurati che non ci sia maipiù di una barca nel raggio di100 metri dai delfini, o tre bar-che nel raggio di 200 metri.

• Non stare con i delfini per piùdi 30 minuti.

• Evita di immergerti o di nuota-re con i delfini, o di cercare ditoccarli, per la tua e per la lorosicurezza.

• Lascia la zona accelerandogradualmente quando la barcaè a più di 100 metri dagli ani-mali.

• Non gettare rifiuti in mare olasciarli sulla spiaggia; lebuste di plastica possonoessere accidentalmente inge-rite dai delfini.

DELFINIcome comportarsi

di Danilo Dentamaro

Affitto imbarcazioniLe barche sono di mt. 6,00 circa in vetroresina, dotate di consolle di guida cuscineria e motore fuoribordo ad avviamento elettrico per la guida

delle quali non è richiesto il possesso della patente nautica.

Sono disponibili per la locazione presso il

Porticciolo di Numana.

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Tel. e fax 071 [email protected]

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Quando questo numero delnotiziario sarà stato pubblicato

l’estate sarà ormai inoltrata ed isoci del nostro Circolo, ci auguria-mo, potranno disporre del massi-mo utilizzo della propria imbarcazio-ne.Pensiamo pertanto sia utile pertutti i diportisti riproporre alcunisuggerimenti estratti dall’opuscolodell’UCINA (Unione nazionale can-tieri ed industrie nautiche ed affini)affinché ciascuno possa godere delmare in sicurezza e con serenità.

L’ora del bagnoPer quanto concerne l’ora delbagno non ci sono regole vere eproprie da rispettare (un tempo siaffermava che dovevano passarealmeno tre ore dal pasto e che illimite da trascorrere in acqua era diventi minuti). Dopo una merendaleggera, un pasto normale o la cola-zione, si può tranquillamente fare ilbagno subito senza rischi: è indub-biamente più dannoso sostare alcaldo per ore attendendo ilmomento di immergersi e tuffarsipoi repentinamente nell’acquafredda provocando un forte shockall’organismo.Le cose cambiano se il pasto èstato particolarmente abbondante,se l’acqua è particolarmente freddao se c’è vento; meglio attenderealmeno due ore per evitare l’arre-sto della digestione e il sopravveni-re dei crampi. Il bagno in mare, inol-tre non ha teoricamente un tempolimite, se non quello indotto dallatemperatura corporea del bagnan-te o del suo stato di salute.

Mal di marePer evitare il rischio di mal di mare,prima di mollare gli ormeggi è con-sigliabile assumere uno spuntinosecco, i crackers ad esempio sonoindicatissimi, evitando latte o altriliquidi che possono invece favorirela nausea con il moto ondoso; ibambini al di sotto dell’anno di etàdifficilmente soffrono di mal dimare, pertanto non è necessariomodificare le abitudini alimentari.

Se si soffre il mare è preferibilesostare all’aria aperta. Durante i tra-sferimenti è importante avere aportata di mano tutto ciò che serveper evitare fastidiose ricerche sottocoperta che possono provocarenausea e vertigine. Esistono infinebracciali e cerotti, reperibili in far-macia, che agendo meccanica-mente sui “centri della nausea”con una lieve pressione, sono ingrado nella maggior parte dei casidi controllare la nausea.

Irritazioni da contattocon le meduseIl contatto con un essere urticantecome la medusa provoca sulla cutestriature rosse con vescicole, similia una frustata, con dolori moltointensi.Come intervenireLavare la parte colpita con acquatiepida. Eliminare i tentacoli even-tualmente rimasti attaccati allapelle utilizzando schiuma da barba,talco o bicarbonato in polvereasportandoli con la parte nontagliente della lama di un coltello.Applicare soluzione di acido aceticoal 5% (reperibile in farmacia) o, inmancanza, una soluzione compo-sta da 9 parti di acqua e 1 di acetoper neutralizzare il veleno. Se pruri-to e rossore sono molto intensi,applicare una crema cortisonica.Spine di riccioLe nostre acque abbondano diricci. A volte accostandosi ad unoscoglio si ha la spiacevole sorpre-sa di appoggiare una mano od unpiede su di un riccio le cui spine,che sotto la pressione esercitata,si conficcano nella pelle e si spez-zano.Occorre pertanto estrarle serven-dosi di una pinzetta sterilizzata,facendo attenzione a non spingerlein profondità o frantumarle, dopoaver applicato sull’area interessataun impacco di acqua salata.Disinfettare poi la parte abbondan-temente. E’ sconsigliato l’impiegodi aghi da siringa che possonolesionare ancor più profondamentela parte interessata dalla puntura

in sicurezzaGodersi il mare del riccio.

Colpo di soleCause:La prolungata esposizione ai raggidel sole senza una adeguata prote-zione al capo può provocare l’in-fiammazione delle meningi (mem-brane che avvolgono l’encefalo) eun edema (un rigonfiamento) delcervello stesso.Sintomi:I sintomi più comuni sono l’arros-samento del viso, mal di testa, nau-sea, vomito, vertigini, disturbi dellavisione, polso debole, dilatazionedelle pupille. Nei casi più gravi per-dita di conoscenza e delirio. Lapelle è calda. Come intervenire:togliere immediatamente gli abiti etrasportare in ambiente fresco,areato e possibilmente in penom-bra, sdraiare e far alzare le gambeverso l’alto, abbassare drastica-mente la temperatura della testa edel corpo ponendo una borsa delghiaccio sulla nuca e facendo spu-gnature con acqua fredda sul restodel corpo (la temperatura non deveperò scendere al di sotto dei 39°). Ibambini devono essere visitati alpiù presto da un medico.

Colpo di calore Cause:

Il caldo eccessivo o uno sforzo pro-tratto, specialmente in presenza dielevata umidità, possono causarein particolare nei bambini un cattivofunzionamento della “termoregola-zione” del corpo, con un repentinoinnalzamento della temperaturacorporea.Sintomi:

debolezza, sudorazione, mal ditesta e vertigini, pelle fredda e pal-lida, accelerazione del battito car-diaco.Come intervenire:

Togliere immediatamente gli abiti etrasportare in ambiente fresco,areato e possibilmente in penom-bra, sdraiare e far alzare le gambeverso l’alto, tamponare con spu-gnature di acqua fredda. Reidratarel’organismo mediante assunzionedi liquidi freschi e zuccherati o inte-gratori idrico salini. In caso di perdi-ta di coscienza è opportuno rag-giungere al più presto un prontosoccorso. I bambini devono esserecomunque visitati al più presto daun medico.

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di Danilo Dentamaro

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Regate 2008 da disputare

Regate Vela Altura 2008 da disputarea cura del Comitato di coordinamento per la Vela d’Altura dei circoli velici Anconetani (C.I.A.)

Le regate sopra menzionate con svolgimento ad Ancona sono organizzate dal Circoloindicato in collaborazione con il Comitato Intercircoli Anconetani. Regate non dellazona, ma comunque di particolare interesse.

Corsi di VelaOltre all’attività annuale del Centro diAvviamento allo Sport, finalizzata all’incre-mento del vivaio del Circolo e completamen-te gratuita, sono stagionalmente program-mati corsi di vela estivi collettivi, aperti abambini ed adulti, che vogliono apprenderenozioni basi dello sport velico, o perfeziona-re le proprie capacità e conoscenze sotto laguida di un esperto istruttore FIV.• Periodo di svolgimento dei corsi: Giugno -

Settembre • Durata del corso: 10 ore ( 2 ore al giorno x

5 gg. , dal Lunedì al Venerdì )• Costo a persona: Euro 155,00 (comprensi-

vo della tessera promozionale FIV)

Corsi per il rilascio dellaPatente Nautica Corsi di vela d'altura Presso la sede sociale del nostro Circolo èoperativa la Scuola Patenti Nautiche entroed oltre le 12 miglia dalla costa a vela e/omotore.

Esami direttamente in sede.

Informazioni ed iscrizioni 337.6361561Sono anche previsti corsi di vela d'altura

6-7 Settembre

XXXI Trofeo Massaccesi - Optimist

27-28 Settembre

Regata Interzonale Formula WS e Techno 295

Manifestazione Date Circolo Tipo di regataorganizzatore

40 miglia dell’Adriatico 7 Settembre L.N.I. sez. Senigallia Diporto velicoRegata del Conero 14 Settembre Marina Dorica- Regata

Comitato Intercircoli Veleggiata d’Autunno 21 Settembre A.S.D. Veleggiata

(recupero Assonautica Ancona5 Ottobre)

Amici in Vela 28 Settembre Amici del Mare Diporto VelicoBarcolana Trieste 12 Ottobre SSVV di Barcola Regata

e GrignanoTrofeo Colle Guasco 19 ottobre L.N.I. sez. Ancona Diporto velico Campionato Invernale 26 Ottobre Sef Stamura ORC I.

9/23 Novembre7 Dicembre (13 ev. recupero)

Veleggiata di Natale 14 Dicembre A.S.D. Veleggiata(recupero Assonautica Ancona21 Dicembre)

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Achi non è mai accaduto di ripeterealmeno mentalmente alcune strofe

di un vecchio successo di LucianoLigabue, quando ci si accinge a passarela notte all’interno della cabina, speciese di ridotte dimensioni, della propriabarca, con l’umidità e la calura che rag-giungono valori da foresta amazzonica,dove tutto è umidiccio, quasi non sirespira ed il relax della meritata vacanzasi trasforma in uno scenario da incubo,foriero di scontri e di litigate con gli altrimembri dell’equipaggio?E, di giorno, nel corso di una stupendagiornata di sole, chi non ha scambiato lacabina della propria barca per unasauna, rendendo oltremodo faticosaqualsiasi attività?Alla luce di queste comuni esperienze, sipuò affermare con certezza che la tem-peratura all’interno della cabina è sem-pre superiore di alcuni gradi rispetto aquella esterna ed il disagio creato dal-l’aria calda stagnante aumenta special-mente quanto di è fermi o si ha unabarca dove il ricambio naturale dell’ariaè condizionato dalle ridotte di dimensio-ni e dal numero degli oblò, dei passid’uomo e degli accessi.Ovviamente, avendo le barche tipologiediverse ed essendo realizzate con mate-riali e metodi di costruzione estrema-mente differenti tra loro, si potranno evi-denziare delle cabine e locali di soggior-no più accoglienti e confortevoli di altri. Il concetto della barca spartana, pensa-ta per vivere la maggior parte del tempoin coperta, con l’equipaggio cotto dalsole, salato come baccalà, con cabineanguste, scarsamente ventilate edestremamente sacrificate, anche seaffascinante, è ampiamente superatodai fatti.Attualmente tutte le automobili, com-prese le utilitarie, sono dotate di impian-to di climatizzazione e, nel caso nonfosse fornito di serie, quasi sempreviene fornito almeno come optional.L’impianto di climatizzazione è diventatodi uso sempre più frequente nelle abita-zioni, mentre è ormai quasi indispensa-bile negli uffici sia pubblici che privati.Perché allora questa apparecchiatura é

pressoché assente nella maggior partedelle barche da diporto anche di mediadimensione?La barca da diporto é un oggetto cheserve prevalentemente per trascorrerenel modo più gradevole il tempo libero e,sinceramente, non si capisce perché icantieri non abbiano già pensato diinstallarlo di serie su tutte le barche concabine, o, perlomeno, di curare la predi-sposizione dell’impianto di climatizzazio-ne, da proporre eventualmente comeoptional, anche perché andrebbe ad inci-dere solo per qualche punto percentualenel costo complessivo della barca, esal-tandone altresì la fruibilità e la piacevo-lezza d’uso.L’impianto di climatizzazione consente,durante il ciclo di funzionamento estivo,di immettere nell’ambiente aria filtrata,raffreddata e deumidificata, mentre,solo per le unità più grandi, anche diprovvedere al rinnovo dell’aria degliambienti. Taluni climatizzatori, denominati pompedi calore, consentono di provvedere inclimi non particolarmente rigidi quali inostri, anche al riscaldamento invernaledegli ambienti. Notevoli sono i vantaggi che derivanodall’uso del climatizzatore a bordo diuna barca e sono principalmente sinte-tizzabili:1. Ambienti dal clima fresco ed asciutto

in estate ( equipaggio sereno, rilassa-to e bendisposto).

2. Ambienti sufficientemente riscaldatied asciutti in inverno ( cabine acco-glienti senza umidità e muffe).

Le tipologie dei climatizzatori normal-mente installati sulle barche da diportosono i seguenti:1. Impianti monoblocco ad espansione

diretta con distribuzione dell’aria trat-tata in ambiente mediante griglie dimandata e ripresa o con distribuzionedell’aria trattata in più ambientimediante canalizzazioni e griglie dimandata e ripresa.

2. Impianti a due unità ad espansionediretta collegate con tubazioni inrame con distribuzione dell’aria trat-

tata in ambiente mediante griglie dimandata e ripresa o con distribuzionedell’aria trattata in più ambientimediante canalizzazioni e griglie dimandata e ripresa.

3. Impianti centralizzati ad espansionediretta con distribuzione diretta delfluido refrigerante, mediante tubazio-ni in rame, alle varie unità di tratta-mento aria collocate nei singoliambienti da climatizzare e con possi-bilità di regolazioni autonome ed indi-pendenti per i singoli ambienti.

4. Impianti centralizzati produttori diacqua refrigerata con distribuzionemediante circolazione forzata dell’ac-qua refrigerata e tubazioni alle varieunità di trattamento aria collocate neisingoli ambienti da climatizzare e conpossibilità di regolazioni autonome edindipendenti per i singoli ambienti.

In tutti i casi il refrigeratore, utilizzatonel ciclo di raffreddamento estivo, sot-trae calore ed umidità dall’aria ambien-te (direttamente nei sistemi ad espan-sione diretta, utilizzando un fluido inter-medio (es. acqua) per i produttori centra-lizzati di acqua refrigerata) e lo dissipa,assieme al calore generato dal ciclo dicompressione del gas frigorigeno,cedendolo mediante un apposito scam-biatore, all’acqua di mare.Questi particolari scambiatori di caloresono normalmente realizzati con unaspeciale lega metallica denominatacupronichel, che presenta una buonaresistenza alla corrosione. Attualmentesi stanno diffondendo con successoscambiatori realizzati in titanio decisa-mente più performanti e resistenti.Normalmente tutti gli impianti di clima-tizzazione sono azionati dall’energiaelettrica e precisamente : 1. Energia elettrica monofase con ten-

sione di 230V per i modelli più piccoli.2. Energia elettrica trifase con tensione

di 400V per i modelli più grandi.Infine, volendo installare un impianto diclimatizzazione sulla propria barchetta,è fondamentale che l’armatore, offrendoil mercato numerose possibilità, nontutte ugualmente valide, si rivolga adaziende specializzate che operino in talesettore, infatti, qualora, ed è il caso piùfrequente, il cantiere non abbia previstol’installazione di un impianto di climatiz-zazione, solo così si otterrà l’installazio-ne di un impianto di tipologia e poten-zialità adeguata alle caratteristichedella barca, installato a regola d’arte, algiusto prezzo ed al riparo da possibili ecostosi insuccessi.

di Riccardo Rispogliati

Certe nottitra caldo e zanzare

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