convegno energia: eolico, uomo e...
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CONVEGNO
ENERGIA: EOLICO, UOMO E TERRITORIOPontremoli, 24 maggio 2013
Gianmarco Paris
Eolico e ambiente (possono convivere?)
Libecciata - Giovanni Fattori (1825 - 1908)
Importanza dell’energia prodotta da fonti rinnovabili
Approvato il pacchetto clima-energia, obiettivo: 20/20/20Ambiente - 17-12-2008 - 16:23
Dopo undici mesi di lavoro legislativo, il Parlamento ha approvato il pacchetto clima-energia volto conseguire gli obiettivi che l'UE si è fissata per il 2020:
1. ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra2. portare al 20% il risparmio energetico2. portare al 20% il risparmio energetico3. aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.
Fonte: Parlamento Europeohttp://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?language=IT&type=IM-PRESS&reference=20081208BKG44004
Importanza dell’energia prodotta da fonti rinnovabili
Ai fini della direttiva, le fonti energetiche rinnovabili sono quelle fonti non fossili, come quelle eolica, solare, geotermica, aerotermica, idrotermica, l'energia oceanica, idroelettrica, la biomassa, i gas di discarica, i gas residuati dai processi di depurazione e i biogas. Al 2008 la situazione di consumo di energia da FER è:
Paese Consumo Obiettivo
Italia 5.2% 17%Germania 5.8% 18%Spagna 8.7% 20%Spagna 8.7% 20%Francia 10.3% 23%Polonia 7.2% 15%Regno Unito 1.3% 15%
Fonte: Parlamento Europeohttp://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?language=IT&type=IM-PRESS&reference=20081208BKG44004
La valutazione ambientale
Che sia strategica (VAS), di impatto (VIA), di incidenza (VIncA), paesaggistica,idraulica, archeologica, etc.) per essere tale deve rispettare TRE CRITERI
FONDATIVI:
• processo LOGICO (definizione di fasi tra loro consequenziali)
• processo RAZIONALE (attribuzione di giudizi di valore sulla base di criteriesplicitati, condivisi e dimostrabili)
• processo COERENTE (assenza di contraddizioni tra l’apparato analitico e igiudizi di valore attribuiti)
SERVONO MODELLI VALUTATIVI - PROCEDURE - METODOLOGIE
Livelli di valutazione ambientale
Ai fini della valutazione ambientale sono stati approntati tre livelli valutativi, cosìdefiniti:
PRIMO LIVELLO: definizione dell’ambito di potenziale localizzazionedell’impianto, all’interno del quale collocare le alternative di sito, sulla basedelle indicazioni normative e dei requisiti di fattibilità di tipo tecnico-progettuale, funzionale ed ambientale
SECONDO LIVELLO: verifica di coerenza tra il progetto ed il quadroSECONDO LIVELLO: verifica di coerenza tra il progetto ed il quadroProgrammatico di tipo normativo e pianificatorio, così come definito dallanorma
TERZO LIVELLO: verifica puntuale degli impatti del progetto sull’ambiente,attraverso l’adozione di una tecnica valutativa matriciale di tipo multicriteriale.Tale tecnica consente anche di introiettare i risultati delle ulteriori dueprocedure valutative richieste dalla norma (di natura biotica – VIncA – e dinatura paesaggistica – Relazione Paesaggistica)
VA – metodi: matrici qualitative di impatti
VA – metodi: analisi quantitative ex-ante
VA – metodi: analisi quantitative di calcolo degli impatti
VA – metodi: analisi quantitative ex-post
Schema metodologico del SIA: integrazione
SIA
Impatto ambientale dell’energia eolica
La realizzazione, il funzionamento e la dismissione di un parco eolico, comepraticamente tutte le attività umane, producono un impatto sull’ambiente, siapositivo che negativo.
Tra gli impatti negativi più importanti si individuano:
�impatti sulla fauna (uccelli e chirotteri in particolare)
�impatti sulla componente visiva della percezione del paesaggio
�impatti sul consumo di suolo
La questione non è tanto se un parco eolico genera impatti positivi e negativi,ma:
� come mitigare gli impatti negativi
� come misurare quantitativamente gli impatti positivi e negativi per deciderel’opportunità di realizzare il parco eolico.
Mitigazioni per avifauna e chirotteri: i radar
http://www.detect-inc.com/wind.html
Mitigazioni per il paesaggio: la progettazione paesaggistica
Il paesaggio è stato oggetto di una molteplicità di studi che hanno generato una proliferazione di definizioni, con significati piuttosto ambigui (Dematteis 1985)
Ingegnoli (1993) lo definisce come “…porzione di
territorio eterogenea composta da un insieme di
ecosistemi interagenti che si ripete con struttura
riconoscibile”, definizione che trova nella riconoscibile”, definizione che trova nella “Landscape Ecology” la sua massima espressione
Paesaggio e trasformazioni umane
Dal punto di vista scientifico si può affermare che sono compatibili quegli interventi che, pur dando luogo ad una modificazione del valore della qualità paesaggistica, non cambiano però la complessiva classe qualitativa attribuita alle caratteristiche del paesaggio ex
Tale “definizione” non è legata all’assenza di interferenze (modificazioni) nell’ambito di
percezione visiva, bensì al mantenimento delle caratteristiche complessive della qualità paesaggistica, all’interno di categorie definite a priori.
caratteristiche del paesaggio ex
ante
Compatibilità paesaggistica e riferimenti normativi
La definizione di compatibilità paesaggistica, così come emersa, è sostenuta anche dalla CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (L. 14/2006 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sul paesaggio, Firenze 20 ottobre 2000”.)
nella quale si auspica equilibrio tra protezione, gestione, e pianificazione del paesaggio, cercando di “accompagnare i
cambiamenti futuri riconoscendo la grande diversità e la qualità dei
paesaggi che abbiamo ereditato dal passato, sforzandoci di preservare,
o ancor meglio, di arricchire tale diversità e tale qualità, invece di o ancor meglio, di arricchire tale diversità e tale qualità, invece di
lasciarle andare in rovina”. (CEP, Relazione esplicativa)
Nelle Linee guida del Ministero (DM 10.09.2010) vengono colte le istanze del DPCM 12.12.2005 e della Convenzione Europea del Paesaggio, in particolare per le finalità del progetto di trasformazione rispetto al paesaggio:
“ogni intervento deve essere finalizzato ad un miglioramento della
qualità paesaggistica dei luoghi, o, quanto meno, deve garantire che
non vi sia una diminuzione delle sue qualità, pur nelle trasformazioni”.
La progettazione paesaggistica – Linee Guida
La progettazione di un impianto eolico deve essere PROGETTAZIONE DI PAESAGGIO.Le forme esistenti nel paesaggio sono estremamente varie: da qui la necessità di una lettura che sappia coglierle nelle loro specificità.
�minore impatto visivo alla disposizione lineare degli aerogeneratori�in luogo aperto, non urbanizzato, gruppi omogenei di turbine sono da preferirsi a macchine individuali disseminate sul territorio perché più facilmente disseminate sul territorio perché più facilmente percepibili come un insieme nuovo�distanza da punti panoramici o da luoghi di alta frequentazione da cui l’impianto può essere percepito
�riduzione del numero di macchine installate al fine di evitare un eccessivo affollamento
�evitare il cosiddetto effetto selva, cioè
l’addensamento di numerosi aerogeneratori in aree relativamente ridotte.Le dimensioni e la densità devono essere commisurate alla scala dimensionale del sito. L’impatto visivo di una tale disposizione è considerato, sia dalla letteratura italiana che da
La progettazione paesaggistica – Linee Guida
considerato, sia dalla letteratura italiana che da quella estera, maggiore rispetto ad una disposizione lineare.
Il movimento lento di macchine eoliche alte e maestose è da preferire soprattutto in ambienti rurali le cui caratteristiche si oppongono al dinamismo dei centri urbani. È opportuno, inoltre, che le pale di un unico impianto abbiano lo stesso senso di rotazione.
Valutazione ambientale: opinioni o metodo scientifico?Un caso di studio
Eolico: opinioni o scienza?•Le pale eoliche sono belle – Le pale eoliche sono il Male•La sindrome NIMBY (Not In My Back Yard)
Eolico e ambiente possono convivere?
Sì.
Devono convivere.
Il come, il dove e il per quanto sono decisioni
che devono essere supportate dall’applicazione
di metodologie di valutazione ambientale
scientificamente robuste
Libecciata - Giovanni Fattori (1825 - 1908)