convegno gli enti locali e la sicurezza degli impianti di utenza gas modena 26 gennaio 2007
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Convegno GLI ENTI LOCALI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS Modena 26 gennaio 2007 Auditorium sede Hera Modena Aspetti normativi legati alla sicurezza degli impianti a gas in ambiente domestico - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Convegno
GLI ENTI LOCALI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS
Modena 26 gennaio 2007
Auditorium sede Hera Modena
Aspetti normativi legati alla sicurezza degli impianti a gas in ambiente domestico
Prove di laboratorio e studio di incidenti dovuti ad intossicazione per monossido di carbonio
Claudio Palmieri
Comitato Italiano Gas - Hera Modena
DIRETTIVE COMUNITARIE
Indirizzo generale, scopo da raggiungere, requisiti essenziali di sicurezza, le leggi dei singoli stati in
contrasto devono essere modificate
LEGGI DELLO STATO
Indirizzo generale, scopo da raggiungere
DECRETI O REGOLAMENTI
Regolamenti di attuazione delle leggi, indirizzo più specifico
NORME EN ARMONIZZATE
Prescrizioni specifiche di settore, le norme nazionali con equivalente campo di applicazione devono essere
ritirate
NORME UNI NAZIONALI
Prescrizioni specifiche di settore
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
SICUREZZA IMPIANTI TERMICI
Direttiva Gas, Direttiva PED, Direttiva Prodotti Costruzione
Legge n. 1083/1971 - Legge n. 46/1990 - Dlgs n. 164/2000
DM 1/12/1975 - DPR n. 447/1991 DM 12/04/96 - DPR n. 661/1996 - DPR n. 218/1998 - Delibere dell’AEEG
Norme EN Armonizzate
Norme UNI recepite in G.U.
Norme EN non Armonizzate
Norme UNI non recepite in G.U.
DIRETTIVA 90/396/CEE - DIRETTIVA GAS (RIAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI
MEMBRI IN MATERIA DI APPARECCHI A GAS)
Vengono individuati i requisiti essenziali di sicurezza a cui devono rispondere tutti gli apparecchia a gas dotati di marcatura CE, e che quindi possono liberamente essere
commercializzati ed installati nei paesi dell’Unione.
LEGGE N. 1083/1971
Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso
domestico e similari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica,
per la salvaguardia della sicurezza
I materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti… realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza, pubblicati dall’UNI in tabelle con
la denominazione UNI-CIG, si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica
LEGGE N. 46/1990
Requisiti minimi per esercitare l’attività
Rilascio della Dichiarazione di Conformità
Termini per l’adeguamento degli impianti gas
Dlgs n. 164/2000 (Attuazione della Direttiva relativa a norme comuni
per il mercato del gas)
Le disposizioni in materia di sicurezza riguardano l’obbligo di effettuare accertamenti sugli impianti
a gas in determinati contesti e con modalità definite dai regolamenti dell’AEEG e dalle norme
UNI CIG
DM 1/12/1975 (Prevenzione esplosioni circuito acqua)
Prescrizioni per evitare l’esplosione del circuito acqua a causa di eccessi di temperatura e pressione nell’impianto
Applicabile ad impianti termici a combustibile solido o gassoso di potenza superiore a 35 kW
Obbligo di denuncia dell’impianto all’ISPESL per potenze superiori a 35 kW
DPR n. 447/1991 (Regolamento di attuazione legge 46/90)
Prescrizioni aggiuntive in merito alla progettazione, all’installazione ed alle sanzioni previste nell’impiantistica
civile ed industriale.
Sono fornite inoltre ulteriori informazioni in merito all’idoneità dei materiali
DM 12/04/1996 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi)
Sono fornite indicazioni in merito alle caratteristiche del locale centrale termica, alla posa delle tubazioni e degli
apparecchi ai fini della prevenzione degli incendi
DPR n. 661/1996 (Regolamento per l’attuazione della Direttiva 90/396/CEE,
concernente gli apparecchi a gas)
In linea generale vengono fornite indicazioni relative alla sicurezza degli apparecchi nelle normali condizioni di utilizzo e
sulla presenza di dispositivi di sicurezza in grado di evitare fuoriuscite di gas o prodotti della combustione negli ambienti. E’ inoltre regolamentata la procedura che il fabbricante deve
seguire per l’ottenimento della marcatura CE
DPR n. 218/1998 (Regolamento recante disposizioni in materia di sicurezza degli
impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico)
Norna UNI CIG 10738/1998(Impianti a gas per uso domestico preesistenti al 13 marzo
1990 - linee guida per la verifica delle caratteristiche funzionali)
SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento prima parte)
DPR 22/12/1970 n. 1391Regolamento perdi attuazione della legge n. 615/1966 - Caratteristiche costruttive dimensionali - regola tecnica di progettazione ed installazione -
le prescrizioni sono obbligatorie ed ancora in vigore)
Norma UNI CTI 9615/1990(Criteri di dimensionamento camini singoli - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie -
la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte)
Norma UNI CIG 7129/2001(Caratteristiche costruttive e dimensionamento per impianti gas - norma di progettazione ed installazione - la norma è recepita ai sensi della legge
1083 e fornisce la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore dicembre 2001)
Norma UNI CIG CTI 10641/1997(Criteri di dimensionamento canne fumarie collettive per apparecchi di tipo C - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e
nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore giugno 1997)
Norma UNI CIG 10640/1997(Criteri di dimensionamento canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla
regola dell’arte - entrata in vigore giugno 1997)
Norma UNI CIG 10845/2000(Criteri di installazione, risanamento e collaudo per condotti atmosferici ed in pressione - norma di progettazione ed installazione - la norma è
recepita ai sensi della legge 1083 e fornisce la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore febbraio 2000)
Norma UNI EN 1443/2000(Requisiti generali e criteri di prestazione per camini e condotti fumari - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e
nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore novembre 2000)
Norma UNI CIG 11071/2003(Criteri di installazione sistemi di scarico fumi asserviti a caldaie a condensazione - norma di progettazione ed installazione non recepita né dalla
legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore luglio 2003)
SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento seconda parte)
Norma EN 1457/1999(Camini - condotti interni di terracotta e ceramica - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la
presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea agosto 2003 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria agosto 2004)
Norma EN 1856-1/2003(Camini - requisiti per camini metallici - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea aprile 2004 nel regime di marcatura CE volontaria -
inizio marcatura CE obbligatoria aprile 2005)
Norma EN 1856-2/2004(Camini - requisiti per condotti fumari metallici - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la
presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2005 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2006)
Norma EN 1857/2003(Camini - condotti fumari in calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2004 nel regime di marcatura CE volontaria
- inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2005)
Norma EN 1858/2003(Camini - componenti - blocchi di calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la
presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2004 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2005)
Norma EN 12446/2003(Camini - componenti - elementi esterni di calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea febbraio 2004 nel regime di marcatura
CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria febbraio 2005)
SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento terza parte)
Norma EN 13063-1/2005(Camini in terracotta e ceramica - metodi di prova per resistenza al fuoco di fuliggine - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della
direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a marzo 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria marzo 2007)
Norma EN 13063-2/2005(Camini in terracotta e ceramica - metodi di prova in condizioni umide - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD
(89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a marzo 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria marzo 2007)
Norma EN 13069/2005(Camini - rivestimenti esterni in terracotta e ceramica per sistemi camino - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a maggio 2006
nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2007)
Norma EN 13084-5/2005(Camini strutturalmente indipendenti - parte 5: materiali per condotti interni di mattoni - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a
aprile 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria aprile 2007)
Norma EN 13502/2002(Camini - requisiti e metodi di prova per terminali in terracotta o ceramica - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD
(89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea agosto 2003 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria agosto 2004)
Norma EN 14471/2005(Camini - sistemi camino con condotti interni in plastica - requisiti e metodi di prova - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della
direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a giugno 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria giugno 2007)
SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento quarta parte)
Norma EN 12391 -1 / 2006Camini - Norma di esecuzione per camini metallici - parte 1: Camini per apparecchi di riscaldamento con la camera di combustione non stagna
rispetto all’ambiente
Norma EN 13084 - 7 / 2006Camini strutturalmente indipendenti - parte 7: Specifiche di prodotto applicabili ad elementi cilindrici di acciaio da utilizzare per camini di acciaio a
parete singola e per pareti interne di acciaio
Norma EN 13084 - 8 / 2006Camini industriali strutturalmente indipendenti - parte 8: progettazione e costruzione di camini costituiti da elementi di supporto (pali) e condotti
satellite per i fumi
Norma EN 14297 / 2006Camini - Metodo di prova per la resistenza al gelo - disgelo dei componenti per camini
Nuove pubblicazioni
DM 27/03/06
Pubblicazione del 21° Gruppo di norme tecniche approvate ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1083, sulla sicurezza dell'impiego del gas combustibile (GU n. 89 del 15-4-2006 - Suppl. Ordinario n. 97)
1. UNI 9165:2004 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento.
2. UNI 10582:1996 Prodotti di gomma. Guarnizioni di tenuta di gomma vulcanizzata per tubi flessibili di allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico. Requisiti.
Nuove pubblicazioni DM 27/03/06
3. UNI 11003:2002 Contatori di gas - Contatori di gas con pressione di misura non maggiore di 0,07 bar - Criteri di verifica.
4. UNI 11071:2003 Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini - Criteri per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione.
5. UNI 7129:2001 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e manutenzione.
6. UNI 11137-1:2004 Impianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio - Parte 1: prescrizioni generali e requisiti per il gas della I e II famiglia.
Nuove pubblicazioni del CIG linee guida compilazione allegati obbligatori
Sono state pubblicate nel luglio 05 le Linee Guida CIG per la compilazione degli allegati obbligatori secondo legge 46/90. Tale documento è finalizzato a semplificare le modalità di compilazione per gli installatori e conseguentemente anche per l’accertamento documentale, da parte delle aziende di distribuzione, secondo Del.40/04.
I lavori in corso all’interno delle Commissioni del CIG(Nuovi progetti di norma UNI 7129)
Il 20/01/06 è stato pubblicato sul sito CIG in inchiesta pubblica, fino al30 aprile 2006, il Progetto CIG E01.08.931 suddiviso in quattro parti.
Rappresenta la futura versione della UNI CIG 7129.
Progetto CIG E01.08.931.1(UNI CIG 7129-1) Parte 1: Impianto interno Progetto CIG E01.08.931.2 (UNI CIG 7129-2) Parte 2: Installazione di apparecchi di utilizzazione – Ventilazione e aerazione dei locali di installazione Progetto CIG E01.08.931.3 (UNI CIG 7129-3) Parte 3: Evacuazione dei prodotti della combustioneProgetto CIG E01.08.931.4 (UNI CIG 7129-4) Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi
I lavori in corso - nuovi progetti di norma progetto “verifiche delle caratteristiche degli
impianti”
E’ in corso l’elaborazione della nuova norma di verifica dei requisiti essenziali per la sicurezza sugli impianti a gas.
Tale norma indicherà le modalità di accertamento in occasione delle visite in loco del personale preposto agli accertamenti stessi.
La nuova norma, fisserà i criteri di verifica degli impianti domestici e similari esistenti indipendentemente dalla loro data di
costruzione.
Norma UNI CIG 10845 febbraio 2000
Sistemi per l’evacuazione sei prodotti della combustione per apparecchi a gas:
Criteri di verifica, risanamento ed intubamento
Campo di applicazione
Si applica ai sistemi di scarico fumi e adduzione aria esistenti ed è nata con lo scopo di risanare
impianti previsti per il funzionamento in depressione, ma a tutti gli effetti si tratta di una
norma che fornisce prescrizioni per l’installazione
Principali elementi di contenuto
Introduzione del concetto di funzionalità
Introduzione del concetto di idoneità
Elementi per valutare la funzionalità di un sistema fumario
Introduzione del concetto di intubamento
Introduzione del concetto di funzionamento in pressione
Idoneità del sistema fumario
Ai fini della presente norma, un sistema si ritiene idoneo all’esercizio quando sia
accertato, mediante le necessarie verifiche, che sussistono tutti i requisiti di funzionalità,
caratteristiche strutturali e tenuta
Funzionalità:
Un sistema risulta funzionale al tipo di apparecchio quando soddisfa rispettivamente le condizioni seguenti:
- adeguato afflusso di aria comburente
- assenza di riflusso dei prodotti della combustione;
- corretta evacuazione dei prodotti della combustione
Verifica della funzionalità
Fuoriuscita fumi dovuta ad
ostruzione della canna fumaria o ad assenza di aperture
di ventilazione.
Verifica funzionalità, ovvero concetto di diagnosi del sistema fumario
Indipendentemente dalla causa, l’effetto che si produce è quello evidenziato.
CO2 = 7÷8% CO2 = 0
Misura del tiraggio con metodo indiretto
(CO2) Mis minore di:
Fs x ___273 + te___ x __Qc__ x (CO2)lim
293 Qn
0,9 x ___273 + 20___ x __25__ x (6%)lim
293 25
= 5,4% (valore limite misurato di CO2)
0,9 x ___273 + 20___ x __18__ x (6%)lim
293 25
= 3,9 % (valore limite misurato di CO2 con potenza effettiva ridotta a 18 kW)
CO2 = 7÷8%
Descrizione della sperimentazione effettuata in laboratorio e sul campo
Cabina di prova impianto
sperimentale sulla sicurezza domestica
collocata presso il laboratorio sulla
Sicurezza Domestica des Gruppo Hera,
collocato presso al sede operativa
di Modena.
Perché succedono gli incidenti di intossicazione?
Una della cause più note è quella dovuta all’ostruzione della canna
fumaria. Vedremo però che questa anomalia, da sola, difficilmente è in grado di
determinate un incidente, ma rappresenta un primo tassello in
grado di innescare la “catena degli eventi”: cioè quella
condizione particolare nella quale tre o quattro anomalie
(praticamente sempre le stesse) si concatenano amplificando in
modo esponenziale i danni
DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE: Simulazione in laboratorio
500 ppm
6% ppm
1 11 21 31 41 51
minuti
CO2 CO
Perdita fumi forte (8%) Q = 25 kWVentilazione = 0 CO cald. = 20 ppm
500 ppm
40 ppm
6%
Nel caso simulato si può vedere come la catena degli eventi si innesca quando all’ostruzione della canna fumaria si associa l’assenza dell’apertura di ventilazione e un
ambiente sigillato. Si può notare come il monossido di carboni (linea rossa) si mantenga a valori respirabili per poco più di mezzora, per poi salire a valori mortali
nell’arco di due minuti. Chiaramente nelle condizioni reali la catena delle anomalie non è quasi mai completa; ma la persistenza nel tempo può determinare statisticamente l’allineamento contemporaneo delle anomalie, in modo da innescare l’effetto critico
Come avviene il soffocamento della combustione?
Il bruciatore di una caldaia atmosferica (pertanto non ti tipo stagno) a gas, sviluppa la sua combustione prelevando delle
rampe degli uggelli, attraversi i “tubi venturi”, una parte dell’aria
necessaria alla combustione (detta aria primaria). La restante parte (tra il 50 e l’80% secondo il modello di
caldaia) viene aspirata dall’ambiente. Se per effetto di una
leggera depressione del locale, causata ad esempio dal
controtiraggio di un caminetto a legna, viene a mancare l’aria
secondaria, la combustione avviene con la sola aria primaria, che è
assolutamente insufficiente per la regolare combustione.
Anche in questo caso la dinamica che si riproduce è la stessa descritta
nella simulazione in laboratorio, durante la quale il processo di
alterazione della combustione era determinato indirettamente
dall’ostruzione totale della canna fumaria. Pertanto possiamo vedere
come anomalie di partenza differenti, portano alla stessa dinamica durante l’incidente. Ai fini della prevenzione
diventa pertanto fondamentale conoscere le cause comuni che possono dare luogo allo stesso
evento
1 11 21 31 41 51
minuti
CO2 CO
Ricostruzione dinamica incidente reale: secondo caso
Riassumendo: OSTRUZIONE CANNA FUMARIA
Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione della canna fumaria o
ad assenza di aperture di
ventilazione.
OSTRUZIONE CANNA FUMARIA
Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere effettuato con
semplici ispezioni visive dal basso, fino ad indagini più complesse nel caso di
condotti multipli di notevole altezza.
Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione
dello scambiatore.
Riassumendo: OSTRUZIONE SCAMBIATORE
Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione
La foto mostra le condizioni di forte intasamento dello
scambiatore di una caldaia a gas che ha determinato un
incidente grave. In assenza di periodiche pulizie la polvere
tende a depositarsi sulla superficie di passaggio, e dopo
alcuni anni l’ostruzione può raggiungere dimensioni tali da impedire il regolare passaggio
dei fumi, innescando il fenomeno critico di seguito
descritto.
Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione
Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione
DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE
In laboratorio è stata riprodotta la condizione di fuoriuscita totale dei fumi.
Tale condizione corrisponde ad un rilievo di CO2 nella zona
del rompitiraggio indicativamente pari all’8%.
CO2 = 7÷8%
DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE
500 ppm
40 ppm
6% ppm
1 11 21 31 41 51
minuti
CO2 CO
Perdita fumi forte (8%) Q = 25 kW
Ventilazione = 0 CO cald. = 20 ppm
500 ppm
40 ppm
6%
DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE (ricostruzione di un incidente realmente accaduto)
La velocità di inquinamento ambientale dipende fortemente dalla potenza dell’apparecchio.
Analizziamo ora la dinamica di un incidente causato dall’ostruzione della canna fumaria a servizio di
una piccola stufa a gas.
CO2 = 7÷8%
RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE
1 10 19 28 37 46 55 64 73 82 91 100 109 118
minuti
CO CO2
104 ppm
0,68%
250 ppm
0,8%
CO stufa = 40 ppmQ = 6 kW
Ventilazione = 0Perdita fumi forte
RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE
Il monitoraggio ambientale evidenzia la
crescita lenta a causa del volume elevato del locale in rapporto alla potenza della piccola stufa a gas.
Significativo diventa pertanto il trend di
crescita, più che il valore di CO e CO2 in un dato
tempo.
1 10 19 28 37 46 55 64 73 82 91 100 109 118
minuti
CO CO2
ANOMALIE DEL CONDOTTO FUMARIO
La fuoriuscita fumi può essere causata anche da
difetti di posa del condotto fumario. Da
notare come gli effetti di ristagno fumi lascino
segni evidenti sul dispositivo rompitiraggio.
OSTRUZIONE SCAMBIATORE
Fuoriuscita fumi dovuta ad
ostruzione dello scambiatore.
OSTRUZIONE SCAMBIATORE
Il rilievo del livello di ostruzione richiede un esame visivo.
Particolari attrezzature ottiche
ne permettono il controllo senza
dovere ricorrere allo smontaggio
dell’involucro della caldaia.
Le prove di tiraggio devono prevedere
l’accensione solo del primo apparecchio
partendo dalla base, sul quale devono
essere effettuate le prove di funzionalità come previste dalla
UNI CIG 10845.
Verifica tiraggio sistemi multipli
prima fase
AZIENA U.S.L. Bologna
Parete esterna
Apertura di
ventilazione
Comignolo
Cassetto di ispezione
Si procede poi allo spegnimento del
primo apparecchio partendo dalla base,
e all’accensione dell’ultimo che si
collega al condotto primario. Anche in
questo caso vengono effettuate le prove di
funzionalità come previste dalla UNI
CIG 10845.
Verifica tiraggio sistemi multipli seconda fase
AZIENDA U.S.L. Bologna
Parete esterna
Apertura di
ventilazione
Comignolo
Devono essere infine messi in funzione
contemporaneamente tutti gli apparecchi e ripetute per ogni piano le prove di funzionalità come previste dalla UNI
CIG 10845.
Verifica tiraggio sistemi multipli
terza fase
AZIENDA U.S.L. Bologna
Parete esterna
Apertura di
ventilazione
Comignolo
Cassetto di ispezione
Caratteristiche strutturali soddisfatte:
Aperture di ventilazione libere e di adeguata superficie.
Tutti i componenti camino devono essere di materiali idonei e non devono presentare segni di deterioramento.
La posizione e la quota di sbocco, la sezione di sbocco e il comignolo devono essere conformi alla UNI 7129. Il terminale, ove previsto, deve essere stato installato secondo le istruzioni del costruttore.
La camera di raccolta, quando necessaria, deve essere di altezza adeguata. Se risulta dotata di sportello o apposita apertura d’ispezione rivolto verso ambienti interni, questi devono poter essere chiusi a tenuta.
Se le caldaie sono ti tipo atmosferico, è a norma questo tipo di
installazione?
Verifica caratteristiche
strutturali
Parete esterna
Apertura di
ventilazione
Comignolo
Canna fumaria costruita con materiali idonei ed in
buono stato di conservazione
Cassetto di ispezione
Per caldaie di tipo atmosferico devono
essere presenti i condotti secondari,
come prescritto dalla norma UNI CIG 7129. Secondo il DPR 447 per questa tipologia di canne fumarie è
sempre obbligatorio il progetto.
Verifica caratteristiche
strutturaliParete esterna
Apertura di
ventilazione
Comignolo
Condotto secondario della lunghezza di un
piano
Cassetto di ispezione
ANOMALIE DEL COMIGNOLO
In presenza di vento si possono
determinare forti immissioni di fumi in
ambiente causate da difetti di forma e
collocazione del terminale di scarico.
OSTRUZIONE CANNA FUMARIA
Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere
effettuato con semplici ispezioni visive dal basso,
fino ad indagini più complesse nel caso di
condotti multipli di notevole altezza.
Altre cause di fuoriuscita fumo legate a non idoneità strutturali
Altre cause di fuoriuscita fumi legate a non conformità strutturali
Altre cause di fuoriuscita fumi legate a difformità strutturali
In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C),
risulta a norma questo tipo di installazione?
Verifica caratteristiche
strutturali
Parete esterna
Comignolo
Condotto secondario della lunghezza di un
piano
Cassetto di ispezione
In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C),
e’ vietato il collegamento a
condotti secondari, ed il condotto unico
deve sempre risultare in
depressione (norma UNI CIG 10641/97). Anche per questo
tipo di canne è obbligatorio il
progetto ai sensi della legge 46/90
Verifica caratteristiche
strutturaliParete esterna
Comignolo
La canna fumaria deve sempre risultare in
depressione
In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C), è possibile secondo la UNI CIG 10845 eseguire anche
intubamenti multipli secondo le regole
indicate dalla norma stessa. I condotti
devono rispondere alle specifiche norme
di prodotto per un funzionamento in
pressione.
Verifica caratteristiche
strutturaliParete esterna
Comignolo
Tenuta:
Un camino, canna fumaria o condotto intubato si ritiene a tenuta quando, effettuando una prova in pressione con apposita strumentazione, si riscontrano valori di perdita non maggiori di quelli prestabiliti.
In considerazione delle caratteristiche specifiche di funzionamento i requisiti di tenuta di camini o canne fumarie funzionanti in depressione, asserviti ad apparecchi a tiraggio naturale, si ritengono soddisfatti se sono rispettate le caratteristiche strutturali.
Intercapedine pari almeno alla sezione del condotto
Parete esterna
Intercapedine aperta alla base
Intercapedine aperte alla sommità
Condotto in pressione
Pallone di ostruzione parte superiore
Parete esterna
Strumento per prova di tenuta
Pressione di collaudo 200 Pa
Pallone di ostruzione parte inferiore