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ITER TECH – ORANGE PROJECT TRASPORTO RIFIUTI & ADRNAPOLI 30.06.2012
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“ADR 2011 E TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI”
NAPOLI - 30 GIUGNO 2012
Ing. Giandomenico VILLADott. Giovanni ADAMO
ITER TECH S.r.l.
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IL QUADRO NORMATIVO DI
RIFERIMENTO
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La normativa di riferimento è costituita dalle
Raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose
(Regolamento tipo) che, salvo alcune eccezioni, è ripresa
quasi testualmente (per le parti comuni) nelle diverse
normative modali (ADR/RID/ADN, Codice IMDG, ICAO
T.I./IATA DGR)
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Lo scopo è quello di regolamentare il trasporto internazionale di merci pericolose:
1) Identificando le merci pericolose delle quali è vietato il trasporto via strada;
2) Prescrivendo specifiche condizioni per le merci il cui trasporto internazionale è autorizzato, concernenti:
a) La classificazione delle merci;
b) Le procedure di spedizione;
c) L’utilizzazione dei mezzi di trasporto
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Campo di applicazione è il trasporto di merci pericolose, definite come:
“Le materie ed oggetti il cui trasporto è vietato secondo l’ADR o è autorizzato unicamente alle condizioni ivi previste”
Più specificamente sono da considerarsi come tali:
1) Le materie specificamente individuate nella lista delle mercipericolose (Tabella A del cap. 3.2);
2) Le sostanze appartenenti ad una delle classi di pericolo indicatedall’ADR, in ragione delle loro proprietà o e/o caratteristiche dipericolo
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Criteri e modalità di classificazione diversi da quelli del
trasporto per altri settori, quali:
protezione dei consumatori
sicurezza posto lavoro
pesticidi
attività alto rischio
rifiuti
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Criteri e modalità di classificazione
dell’ADR armonizzati col GHS
GHS basato su normativa trasporto
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Alcune classi e categorie di pericolo presenti nel GHS
non sono presenti nell’ADR sulla base del “building-
block approach”
Ad esempio:
� liquidi infiammabili - categoria 4
� tossicità acuta – categorie 4 e 5
� sensibilizzanti
� cancerogeni, mutageni
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Alcune classi presenti nell’ADR non sono presenti nel
GHS:
� Materie infettanti
� Materiali radioattivi
� Alcune materie pericolose diverse (ad esempio:
materie trasportate a caldo)
LE CLASSI DI PERICOLO ADR
E LA CLASSIFICAZIONE
DELLE SOSTANZE
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La responsabilità di classificare le merci pericolose è dello
speditore.
Paragrafo 1.4.2.1.1dell’ADR:
Lo speditore … deve in particolare:
Assicurarsi che le merci pericolose siano classificate ed
autorizzate al trasporto conformemente all’ADR;
Nota: naturalmente vale anche per i rifiuti pericolosi (ai sensi
dell’ ADR)
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Secondo l'ADR le classi di merci pericolose sono:Classe 1 Materie e oggetti esplosiviClasse 2 GasClasse 3 Liquidi infiammabili
Classe 4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati
Classe 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea
Classe 4.3 Materie che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili
Classe 5.1 Materie comburentiClasse 5.2 Perossidi organiciClasse 6.1 Materie tossicheClasse 6.2 Materie infettantiClasse 7 Materiali radioattiviClasse 8 Materie corrosiveClasse 9 Materie ed oggetti pericolosi
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L’ADR classifica le merci pericolose per il trasporto per mezzo
del Numero ONU (rubrica), assegnandole ad una classe di
pericolo corrispondente al pericolo principale presentato.
Tali indicazioni devono essere generalmente completate da
una delle seguenti ulteriori informazioni: classe, codice di
classificazione e gruppo di imballaggio.
UN 1546 ARSENIATO DI AMMONIO, 6.1, T5, II
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Ogni rubrica delle differenti classi è assegnata a un numero
ONU. I tipi di rubriche utilizzati sono i seguenti:
A. Rubriche individuali per materie e oggetti ben definiti, per
esempio:
N° ONU 1090 ACETONE
N° ONU 1203 BENZINA
N° ONU 1104 ACETATI DI AMILE
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B. Rubriche generiche per gruppi ben definiti di materie e oggetti,
che non siano rubriche n.a.s., per esempio:
N° ONU 1133 ADESIVI
N° ONU 1266 PRODOTTI PER PROFUMERIA
N° ONU 2757 PESTICIDA CARBAMMATO, SOLIDO, TOSSICO
N° ONU 3101 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, LIQUIDO.
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C. Rubriche n.a.s. specifiche riguardanti gruppi di materie e
oggetti aventi una natura chimica o tecnica particolare, non
altrimenti specificati, per esempio:
N° ONU 1477 NITRATI INORGANICI, N.A.S.
N° ONU 1987 ALCOLI N.A.S.
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D. Rubriche n.a.s. generiche riguardanti gruppi di materie e
oggetti aventi una o più proprietà pericolose, non altrimenti
specificati, per esempio:
N° ONU 1325 SOLIDO ORGANICO, INFIAMMABILE, N.A.S.
N° ONU 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
Le rubriche B, C e D sono definite come rubriche collettive.
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Scelta del Numero ONU
B) Rubriche generiche
C) Rubriche n.a.s. specifiche
D) Rubriche n.a.s. generali
UN 1090 Acetone
UN 1263 Pitture o materie affini alle pitture
UN 1224 Chetoni liquidi n.a.s.
UN 1993 Liquido infiammabile n.a.s.
A) Rubriche individuali
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Le classi diverse dalle 1, 2, 5.2, 6.2 e 7, e diverse dalle materie
autoreattive della classe 4.1 prevedono un’articolazione al loro
interno in relazione al diverso grado di pericolosità; tale
articolazione è espressa sotto forma di “Gruppo di imballaggio”,
secondo il seguente schema:
Gruppo d’imballaggio I: Materie molto pericolose
Gruppo d’imballaggio II: Materie mediamente pericolose
Gruppo d’imballaggio III: Materie debolmente pericolose
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All’interno di ogni singola classe di pericolo (con alcune
eccezioni, come per esempio le materie della Classe 7) a
ciascuna materia viene generalmente assegnato un Codice di
classificazione che specifica quali sono le caratteristiche
(chimiche, fisiche, ecc.) della materia/oggetto.
Il codice di classificazione è composto da una o più lettere
maiuscole (singole oppure unite a gruppi di 2 o 3, spesso
seguite - o precedute - da numeri).
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Esempi di lettere maiuscole utilizzate per comporre il Codice di
classificazione delle merci pericolose sono i seguenti:
A = Asfissiante;
C = Corrosivo;
O = Comburente (Ossidante);
F = Infiammabile;
T = Tossico;
D = Esplosivo desensibilizzato;
SR = Materia autoreattiva;
S = Materia soggetta ad accensione spontanea;
W = Materia che, a contatto con l‟acqua, sviluppa gas infiammabili;
P = Perossido organico;
M = Materia con rischi diversi.
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Classificazione: primo passo
È noto il nome o sinonimo della materia
Consultare indice alfabetico (Parte 3, Capitolo 3.2, Tabella B ADR)
ove, per molte merci, è già data la classificazione (sotto forma di
numero ONU che identifica la rubrica)
Non è esaustivo
Nell’indice si trova:
Accumulatori elettrici ma non Batterie elettriche
Moduli per air bag ma non Air bag
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ES. BENZINA
Tabella B Capitolo 3.2 ADR
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Una volta identificata la rubrica (numero ONU), nella Lista
delle merci pericolose (Parte 3, Capitolo 3.2, Tabella A
dell’ADR) è riportata la classificazione:
BENZINA UN 1203
N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
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Se la merce non è non nominativamente menzionata, ovvero non figura
come rubrica individuale nella Tabella A del capitolo 3.2, si deve assegnare
ad una rubrica sulla base delle caratteristiche di pericolosità.
In ogni caso, si deve scegliere, secondo la gerarchia indicata nel 2.1.1.2 ADR
dalle lettere B, C e D, la rubrica collettiva più specifica corrispondente alle
proprietà della materia o dell’oggetto.
Se la materia o l’oggetto non possono essere classificati sotto le rubriche di
tipo B o C, allora essi devono essere classificati sotto una rubrica di tipo D.
Esempio:Una vernice liquida infiammabile deve essere classificata come 1263
PITTURE (rubrica tipo B) e non come 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
(rubrica tipo D)
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
Deve essere sempre utilizzata, come denominazione della
sostanza, la designazione ufficiale di trasporto indicata nella
colonna (2) della Lista delle merci pericolose
Esempio:
Non si deve usare “Metiletiletere”, ma “ETERE METILETILICO”
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
All’interno di ogni singola classe di pericolo (con alcune eccezioni, come
per esempio le materie della Classe 7) a ciascuna materia viene
generalmente assegnato un Codice di classificazione che specifica quali
sono le caratteristiche (chimiche, fisiche, ecc.) della materia/oggetto
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
Per alcune rubriche generiche, in relazione alle caratteristiche dipericolosità, sono possibili più gruppi di imballaggio.
Esempi:UN 1268 DISTILLATI DI PETROLIO, N.A.S. può essere I, II o III gruppodi imballaggio
Un 1170 ETANOLO può essere II o III gruppo di imballaggio
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
Le etichette sono riferite sia alla classe che ai rischi sussidiari
Esempio:
Per UN 2359 DIALLILAMMINA sono indicate le etichette 3 (classe), 6.1 e 8
(rischi sussidiari)
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N° ONU Nome e descrizione
Classe Codice di classificazione
Gruppo di imballaggio
Etichette Disposizioni speciali
(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)
1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534
Disposizioni di vario tipo relative alla classificazione
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CRITERI DI CLASSIFICAZIONE (2.2.X.1)
2.2.1.1 Criteri per Classe 1 - Materie e oggetti esplosivi
2.2.2.1 Criteri per Classe 2 - Gas
2.2.3.1 Criteri per Classe 3 - Liquidi infiammabili
2.2.41.1 Criteri per Classe 4.1 - Solidi infiammabili, materie autoreattive e solidi esplosivi desensibilizzati
2.2.42.1 Criteri per Classe 4.2 - Materie soggette ad accensione spontanea
2.2.43.1 Criteri per Classe 4.3 - Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili
2.2.51.1 Criteri per Classe 5.1 - Materie comburenti
2.2.52.1 Criteri per Classe 5.2 - Perossidi organici
2.2.61.1 Criteri per Classe 6.1 - Materie tossiche
2.2.62.1 Criteri per Classe 6.2 – Materie infettanti
2.2.7.1 Criteri per Classe 7 - Materie radioattive
2.2.8.1 Criteri per Classe 8 - Materie corrosive
2.2.9.1 Criteri per Classe 9 - Materie e articoli pericolosi diversi
Confronto fra classificazione dei rifiuti
pericolosi ai sensi della normativa sui
rifiuti e classificazione dei rifiuti
pericolosi ai sensi dell’ADR
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RIFIUTI PERICOLOSI - MERCI PERICOLOSE
“ADR”
NORMATIVA TRASPORTO
STRADALE MERCI PERICOLOSE
NORMATIVA AMBIENTALE PER RIFIUTI PERICOLOSI
Tra D. Lgs. 152/2006 e D.M. 04/09/1996 (introduzione dell’ADR nell’ordinamento nazionale sul trasporto di “Merci Pericolose”):
NON c’è coordinamento
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CLASSIFICAZIONE dei Rifiuti Pericolosi
Le difficoltà nella trasposizione tra un Codice CER dei rifiuti
pericolosi e la sua Classificazione ONU come “Merce
pericolosa” ai fini del trasporto terrestre (ADR-strada; RID-
ferrovia) derivano dal fatto che i CRITERI che ne determinano la
pericolosità sono concettualmente differenti per i due sistemi
normativi.
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Nel caso dei RIFIUTI è prevalente il “rischio ambientale”, che
privilegia azioni di messa in sicurezza e di bonifica, mentre, per
quanto riguarda la normativa del trasporto delle merci
pericolose, trovano prevalenza considerazioni strettamente
tecniche, funzionali alla messa in campo di sistemi meccanici
“sicuri”, finalizzati a sostenere sollecitazioni da impatto violento in
caso di incidente senza dispersione del contenuto, e di strumenti di
prevenzione per un pronto intervento, tarati su effetti immediati o
a breve termine.
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CLASSIFICAZIONE
Secondo l’ADR/RID: la classificazione si basa sui criteri ONU (GHS)
basati sul PERICOLO (non si tiene conto della probabilità/esposizione
prolungata)
Secondo D. Lgs. 152/2006: classificazione attualmente basata
sulle direttive 67/548/CE (sostanze) e 1999/45/CE per le miscele ai
fini dell’attribuzione delle frasi di RISCHIO e della relativa
classificazione del rifiuto come pericoloso (classificazione
armonizzata = Tabella 3.2 Allegato VI del Regolamento CLP, come
modificata dal Regolamento n. 790/2009).
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CARATTERISTICHE DI PERICOLO (Allegato III della Direttiva 91/689/CE)I rifiuti pericolosi ai sensi della Direttiva 91/689/CE, identificati con asterisco, si ritiene presentino una o piùdelle seguenti caratteristiche di pericoloCaratteristiche di pericolo
(D. Lgs. N. 22/1997)Classificazione CE (Etichettatura)
Frasi di rischio associabili
H1 - Esplosivo
H2 - Comburente
H3A – Facilmente infiammabile
H3B – Infiammabile
H4 – Irritante
H5 – Nocivo
H6 – Tossico
H7 – Cancerogeno
H8 – Corrosivo
H9 – Infettivo
H10 – Tossico per il ciclo riproduttivo
H11 – Mutageno
H12 – sostanze che a contatto con aria o acidi possono sviluppare gas tossico o molto tossico
H13 – sostanze che dopo eliminazione possono dare origine a composti pericolosi
H14 – Ecotossico
Esplosivo (E)
Comburente (C)
Facilmente infiammabile (F) Estremamente infiammabile (F+)
Infiammabile
Irritante (Xi)
Nocivo (Xn)
Tossico (T) – Molto tossico (T+)
Corrosivo (C)
Pericoloso per l’ambiente (N)
R10
R36-R37-R38-R41
R20-R21-R22-R65
R23-R24-R25-R26-R27-R28-R39-R48
R40-R45-R49
R34-R35
R60-R61-R62-R63
R46-R68
R50, R50/53, R51/53 R52-R53-R54-R55-R56-R57-R58-R59
R1-R2-R3-R6
R8-R9
R11-R12-R15-R17
R14-R29-R31-R32
La classificazione di pericolosità, di cui alla Direttiva 91/689/CE, non si applica ai rifiuti domestici
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RIFIUTI PERICOLOSI
I rifiuti contrassegnati nell'elenco con un asterisco "*" sono
rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Devono avere almeno una caratteristica di pericolo (Hxy)
Il concetto di rifiuto pericoloso solamente in base alla
provenienza senza l’attribuzione di nessuna caratteristica di
pericolo è ERRATA
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Classi di pericolosità/rischio DIFFERENTI
Per l’ADR sono pericolosi i rifiuti contenenti materie radioattive.
Ciò deriva dal fatto che, nella normativa sui rifiuti, tale
caratteristica di pericolosità non è presa in considerazione in
quanto regolamentata da altre normative.
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Classi di pericolosità/rischio DIFFERENTI
Per l’ADR non sono pericolosi i rifiuti contenenti prodotti
irritanti, nocivi, cancerogeni, ecc.
Ciò deriva dal fatto che la normativa sul trasporto non prende
in considerazione le caratteristiche di pericolosità che
derivano da un’esposizione a lungo termine
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Classi di pericolosità/rischio SIMILI
Anche nei casi in cui sono previste le stesse caratteristiche
di pericolosità (infiammabilità, tossicità acuta, ecc.),
possono essere diversi i valori soglia che determinano la
classificazione
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1) un rifiuto trasportato su strada avente punto di
infiammabilità ≤ 55 °C è pericoloso sia per l’ADR che per
il D. Lgs. n. 152/2006;
2) un rifiuto trasportato su strada avente punto di
infiammabilità di 59 °C è pericoloso per l’ADR, ma non è
pericoloso per il D. Lgs. n. 152/2006.
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Classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI
Ne fanno parte:
- liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60 °C
- gasolio con punto di infiammabilità > 60°C e ≤ 100°C
- esplosivi liquidi desensibilizzati (in soluzione o in
sospensione con altri liquidi in modo che la miscela
non abbia più proprietà esplosive)
- materie trasportate allo stato fuso
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RIFIUTI SOGGETTI ALL’ADR
Corrispondenza tra CER e numero ONU: generalmente impossibile, tranne
in pochissimi casi
Descrizione rifiuto pericoloso Classificazione ADR
10 04 03* arsenato di calcio UN 1573 ARSENIATO DI CALCIO, 6.1, II
06 01 02* acido cloridrico UN 1789 ACIDO CLORIDRICO, 8, II o III
06 01 03* acido fluoridrico UN 1790 1790 ACIDO FLUORIDRICO, 8 (6.1), I o II
13 03 01* oli isolanti e
termoconduttori, contenenti PCBUN 2315 POLICLORODIFENILI LIQUIDI, 9, II
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RIFIUTI NON SOGGETTI ALL’ADR
Descrizione rifiuto pericoloso Classificazione ADR
18 01 08* medicinali citotossici e citostatici
NO ADR
Disposizione Speciale
601
16 01 04* veicoli fuori uso NO ADR
06 02 01* idrossido di calcio NO ADR
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RIFIUTI SECONDO L’ADR
2.1.3.5.5 Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non
è esattamente conosciuta, la sua assegnazione a un numero ONU e a un
gruppo d’imballaggio conformemente a 2.1.3.5.2 può essere basata sulle
conoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici e
dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa alla
sicurezza e all’ambiente.
2.1.3.5.2 Se questa determinazione non è possibile senza costi o prestazionisproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione omiscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta ilpericolo preponderante.
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RIFIUTI SECONDO L’ADR
In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.
Se tuttavia, in base alle conoscenze della composizione del rifiuto e delle
proprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibile
dimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà
del gruppo d’imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di “default”
sotto la più appropriata rubrica n.a.s. di gruppo d’imballaggio II.
Questa procedura non può essere utilizzata per i rifiuti contenenti
materie menzionate al 2.1.3.5.3, materie della classe 4.3, materie
menzionate al 2.1.3.7 o materie che non sono ammesse al trasporto
conformemente a 2.2.x.2.
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Nella pratica, la classificazione ADR “tabellare” (seguendo i
criteri del 2.1.3, classificando la miscela nella classe del
componente che presenta il pericolo preponderante) delle
miscele e dei rifiuti può risultare eccessivamente
“conservativa”.
Si deve, infatti, considerare che tale approccio logico NON
tiene conto delle concentrazioni relative delle
sostanze/materie presenti nella miscela da classificare.
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H4 – Irritante
Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti
Classificazione ADR Classificazione CE
NO ADR XiR41 se Conc.tot > 10 %
R36, R37, R38 se Conc.tot > 20 %
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H5 – Nocivo
Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti
Classificazione ADR Classificazione CE
NO ADR (*) Xn R20, R21,R22 se Conc.tot ≥ 25 %
(*) – Alcune possono appartenere al gruppo di imballaggio III della classe 6.1, in
base ai valori di DL50 (ingestione e/o contatto con la pelle) e/o CL50 (inalazione).
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H6 – Tossico
Criteri definiti nell’Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti
Classificazione ADR Classificazione CE
Classe 6.1T R23, R25, R42, R39, R48 se Conc.tot ≥ 0,1 %
T+ R26, R27, R28, R39 se Conc.tot ≥ 3 %
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H7 – Cancerogeno
Criteri definiti nell’Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti
Classificazione ADR Classificazione CE
NO ADRXn R40 se Conc.tot ≥ 1 %
T R45, R49 se Conc.tot ≥ 0,1 %
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H14 – Ecotossico
Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: non definiti
Classificazione ADR Classificazione CE
Classe 9
UN 3082, UN 3077N R50, R50/53, R51/53
Secondo i criteri diclassificazione dellemiscele (dir. 1999/45/CE,D.Lgs. 65/2003)
NO ADR R52, R53, R52/53
NO ADR R54, R55, R56, R57,R58, R59
PRIMA dell’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012
58
H14 – Ecotossico
Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010 come modificato dalla Legge n° 28 del24/03/2012
Classificazione ADR Classificazione CE
Classe 9
UN 3082, UN 3077N R50, R50/53,
R51/53
Secondo i criteri diclassificazione dellemiscele (dir. 1999/45/CE,D.Lgs. 65/2003)
NO ADR R52, R53, R52/53
NO ADR R54, R55, R56, R57,R58, R59
CON l’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012
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59
Classificazione ADR Classificazione CE Classificazione rifiuti
Classe 1 (esplosivi)E
R2, R3, R1, R4, R5, R6H1 – Esplosivo
Classe 5.1 (materie comburenti)Classe 5.2 (perossidi organici)Classe 2 (gas)
OR7, R8, R9
H2 – Comburente
Classe 3 (liquidi infiammabili)Classe 4.1 (solidi infiammabili)Classe 4.2 (materie soggette adaccensione spontanea)Classe 4.3 (materie che a contatto conacqua sviluppano gas infiammabili)Classe 2 (gas)
F, F+R11, R15, R17, R7, R14, R16, R18, R19, R30, R44
H3A – Facilmenteinfiammabile
Classe 3 (liquidi infiammabili) R10 H3B - InfiammabileNO ADR Xi H4 – IrritanteNO ADR (a) Xn H5 – NocivoClasse 6.1 (materie tossiche) T, T+ H6 – Tossico
NO ADRT, Xn
Carc. Cat. 1, 2 e 3H7 – Cancerogeno
Classe 8 (materie corrosive) (b) C H8 – Corrosivo
60
Classificazione ADR Classificazione CE Classificazione rifiutiClasse 6.2 (materieinfettanti)
Non prevista H9 – Infettivo
NO ADRT, Xn
Repr. Cat. 1, 2 e 3H10 - Teratogeno
NO ADRT, Xn
Muta. Cat. 1, 2 e 3H11 – Mutageno
Varie classi: 4.2, 4.3, 5.1,6.1, 8
R29, R31, R32H12 - Rifiuto che, a contatto con l'acqua,l'aria o un acido, sprigiona un gas tossicoo molto tossico
NO ADR R42, R43 H13 – Sensibilizzante
Classe 9(materie pericolose diverse:UN 3077 e UN 3082)
N R50, R50/53, R51/53
H14 – Ecotossico
Varie classi
H15 - Rifiuto suscettibile, dopol'eliminazione, di dare origine in qualchemodo ad un'altra sostanza, ad esempio aun prodotto di lisciviazione avente unadelle caratteristiche sopra elencate
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GLI INQUINANTI AMBIENTALI:
APPROFONDIMENTI E CRITICITÀ
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Con l’ADR 2009 viene stabilito che le sostanze e le miscele
che non possono essere assegnate a rubriche della classe 9
diverse dai numeri ONU 3077 e 3082 o ad altre rubriche delle
classi da 1 a 8 e alle quali, ai sensi delle direttive europee per
la classificazione di sostanze e preparati sia assegnata la
lettera “N - pericoloso per l’ambiente” (R/50, R50/53,
R51/53) DEVONO essere assegnate ai numeri ONU 3077 o
3082 della classe 9, secondo il caso.
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63
ADR 2011
L’edizione 2011 dell’ADR prevede:
� una ulteriore revisione dei criteri di classificazione per le materie
pericolose per l’ambiente, basate sulla edizione 2009 del GHS, rev. 3
� la possibilità di far riferimento, ai fini della classificazione, al
Regolamento CLP o, qualora ancora pertinente conformemente al
citato Regolamento, alle Direttive 67/548/CEE o 1999/45/CE;
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� l’eliminazione della norma transitoria prevista nell’ADR 2009 per
cui fino al 31 dicembre 2010 non era necessario procedere alla
classificazione come materie pericolose per l’ambiente per le
materie che comunque fossero già classificate come pericolose per
altre caratteristiche di pericolosità, dal momento che tale norma
transitoria è scaduta il 31 dicembre 2010;
� una nuova norma transitoria che consente di utilizzare, fino al 31
dicembre 2013, i criteri di classificazione definiti nell’edizione 2009
dell’ADR.
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NUOVI CRITERI GENERALI DI CLASSIFICAZIONE
Tossicità acuta per l’ambiente acquatico: proprietà intrinseca di una
sostanza di essere nociva ad un organismo acquatico nel corso di
un’esposizione di breve durata a quella sostanza nell’ambiente
acquatico.
Pericolo acuto (di breve durata): pericolo di un prodotto chimico che
deriva dalla sua tossicità acuta per un organismo nel corso di
un’esposizione di breve durata a quel prodotto chimico
nell’ambiente acquatico.
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NUOVI CRITERI GENERALI DI CLASSIFICAZIONE
Tossicità cronica per l’ambiente acquatico: proprietà intrinseca di
una sostanza di essere nociva ad un organismo acquatico nel corso
di esposizioni nell’ambiente acquatico che sono determinate in
relazione con il ciclo di vita di questi organismi.
Pericolo di lunga durata: pericolo di un prodotto chimico che deriva
dalla sua tossicità cronica a seguito di un’esposizione di lunga durata
nell’ambiente acquatico (ai fini della classificazione).
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67
Applicazione dell’ADR 2011
Qualora non vi siano dati disponibili per classificare una
sostanza/miscela, si possono allora utilizzare i criteri del
Regolamento CLP (appartenenza alla categoria Acquatica Acuta 1,
Acquatica Cronica 1 o 2) oppure quelli delle direttive 67/548/CEE
(per le sostanze) o 1999/45/CE (per le miscele) attraverso
l’attribuzione delle frasi di rischio R50, R50/53 o R51/53.
68
2.2.9.1.10.5 Materie e miscele classificate come materie pericolose per l’ambiente
(ambiente acquatico) sulla base del Regolamento 1272/2008/CE.
Se non ci sono dati disponibili per la classificazione conformemente ai criteri del
2.2.9.1.10.3 e 2.2.9.1.10.4, una materia od una miscela:
(a) deve essere classificata come una materia pericolosa per l’ambiente (ambiente
acquatico) se gli devono essere attribuita/e la/e categoria/e “Acquatica Acuta 1”,
“Acquatica Cronica 1” o “Acquatica Cronica 2” conformemente al Regolamento
1272/2008/CE o, qualora ancora pertinente conformemente al citato Regolamento,
la/e frase/i di rischio R50, R50/53 o R51/53 conformemente alle Direttive
67/548/CEE o 1999/45/CE;
(b) può essere considerata come una materia non pericolosa per l’ambiente
(ambiente acquatico) se non gli deve essere attribuita una tale frase di rischio o
categoria conformemente alle citate Direttive o al Regolamento;
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70
ALLEGATO I
Caratteristiche di pericolo per i rifiuti
Note
1. L'attribuzione delle caratteristiche di pericolo «tossico» (e «molto tossico»),
«nocivo», «corrosivo» e «irritante» «cancerogeno», «tossico per la
riproduzione», «mutageno» ed «ecotossico» è effettuata secondo i criteri
stabiliti nell'allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio, del 27 giugno
1967 e successive modifiche e integrazioni, concernente il ravvicinamento delle
disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla
classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose.
2. Ove pertinente si applicano i valori limite di cui agli allegati II e III della
direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 1999
concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed
amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all'imballaggio e
all'etichettatura dei preparati pericolosi.
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71
Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele
pericolose per l’ambiente acquatico, associabili alla caratteristica di pericolo H14:
� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;
� R 51 Tossico per gli organismi acquatici;
� R 52 Nocivo per gli organismi acquatici;
� R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a
lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
72
Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele
pericolose per l’ambiente acquatico, contrassegnate dalla lettera “N” e
considerate MATERIE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE ai sensi dell’ADR:
� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;
� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può
provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
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73
Legge n° 28 del 24/03/2012
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25
gennaio 2012, n. 2, recante misure straordinarie e urgenti in
materia ambientale.
74
L'articolo 3 è sostituito dal seguente:… omissis …
6. All'allegato D alla parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006, il punto 5 è sostituitodal seguente:
"5. Se un rifiuto è identificato come pericoloso mediante riferimento specifico o generico asostanze pericolose, esso è classificato come pericoloso solo se le sostanze raggiungonodeterminate concentrazioni (ad esempio, percentuale in peso), tali da conferire al rifiuto inquestione una o più delle proprietà di cui all'allegato I. Per le caratteristiche da H3 a H8,H10 e H11, di cui all'allegato I, si applica quanto previsto al punto 3.4 del presente allegato.Per le caratteristiche H1, H2, H9, H12, H13 e H14, di cui all'allegato I, la decisione2000/532/CE non prevede al momento alcuna specifica. Nelle more dell'adozione, da partedel Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di uno specifico decretoche stabilisca la procedura tecnica per l'attribuzione della caratteristica H14, sentito il parere
dell'ISPRA, tale caratteristica viene attribuita ai rifiuti secondo lemodalità dell'accordo ADR per la classe 9 - M6 e M7"».
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75
Le materie e gli oggetti della classe 9 sono suddivisi come segue:
M1 Materie che, inalate sotto forma di polvere fine, possono comportare un rischio
per la salute;
M2 Materie e apparecchi che, in caso d’incendio, possono formare diossine;
M3 Materie sviluppanti vapori infiammabili;
M4 Pile al litio;
M5 Dispositivi di salvataggio;
M6-M8 Materie pericolose per l’ambiente:
M6 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, liquide;
M7 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, solide;
M8 Microrganismi e organismi geneticamente modificati;
M9-M10 Materie trasportate a caldo:
M9 Liquide;
M10 Solide;
M11 Altre materie che presentano un pericolo durante il trasporto ma che non
corrispondono alle definizioni di nessun’altra classe.
76
2.2.9.1.10.6 Assegnazione delle materie e miscele classificate come
materie pericolose per l’ambiente (ambiente acquatico) conformemente
alle disposizioni del 2.2.9.1.10.3, 2.2.9.1.10.4 e 2.2.9.1.10.5.
Le materie e miscele pericolose classificate come materie pericolose per
l’ambiente (ambiente acquatico) non altrimenti classificate nell’ADR
devono essere designate come segue:
N° ONU 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S.,
oppure
N° ONU 3082 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S.
Queste materie devono essere assegnate al gruppo d’imballaggio III.
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77
Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le
sostanze/miscele pericolose per l’ambiente acquatico, contrassegnate
dalla lettera “N”, considerate MATERIE PERICOLOSE PER
L’AMBIENTE ai sensi dell’ADR e che prevedono l’attribuzione della
caratteristica di pericolo H14:
� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;
� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può
provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a
lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
78
Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele
pericolose per l’ambiente acquatico, associabili alla caratteristica di pericolo H14,
con l’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012:
� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;
� R 51 Tossico per gli organismi acquatici;
� R 52 Nocivo per gli organismi acquatici;
� R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a
lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;
� R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
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40
IMBALLAGGI CONTAMINATI DA
SOSTANZE PERICOLOSE
80
5.4.1.1.6.2.1 Per gli imballaggi vuoti, non ripuliti, contenenti residui di
merci pericolose diverse da quelle della classe 7, compresi i recipienti per
gas aventi una capacità non superiore a 1000 litri, le diciture da riportare
conformemente al 5.4.1.1.1 a), b), c), d), e) e f) sono sostituite da
“IMBALLAGGIO VUOTO”, “RECIPIENTE VUOTO”, “IBC VUOTO”, “GRANDE
IMBALLAGGIO VUOTO”, secondo il caso, seguita dalle informazioni relative
alle ultime merci caricate, come prescritto al 5.4.1.1.1 c).
Esempio:
“IMBALLAGGIO VUOTO, 6.1 (3)”
Inoltre, in questo caso, se le ultime merci caricate sono merci della classe 2,
le informazioni prescritte al 5.4.1.1.1 c) (modelli etichette) possono essere
sostituite dal numero della classe “2”.
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41
81
82
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Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose classificate
come Nocive, Irritanti secondo la CE: NO ADR
H4 Irritante (R36, R37, R38, ecc.)
H5 Nocivo (R20, R21, R22, ecc.)
84
Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose per
l’ambiente secondo la CE: ADR SI
H14 Ecotossico (è ADR e H14 solo per R50, R50/53 e R51/53)
In questo caso possiamo classificare il rifiuto come:
N° ONU 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., o
IMBALLAGGIO VUOTO, 9
Cambia la categoria di trasporto (per UN 3077 è 3, per gli imballaggi vuoti
è 4) e quindi la quantità massima trasportabile in esenzione secondo
1.1.3.6
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43
85
Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose classificate
come infiammabili secondo la CE:
H3 A Facilmente infiammabile (pi < 21°C) comprende anche i liquidi
estremamente infiammabili
H3 B Infiammabile (21°C < pi < 55°C)
Le caratteristiche di pericolo si riferiscono al rifiuto che è costituito
dall’imballaggio contaminato da sostanze/miscele infiammabili.
Esempio: fusto metallico che conteneva acetone … come si può
classificare tale rifiuto come infiammabile?
IL TRASPORTO DI RIFIUTI
PERICOLOSI IN COLLI, ALLA
RINFUSA, IN CISTERNA
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OBBLIGHI DELLO SPEDITORE/MITTENTE
Sintesi di 1.4.2.1 ADR
Assicurarsi che le merci pericolosesiano classificate ed autorizzate al trasportostradale conformemente all’ADR.
Utilizzare soltanto mezzi di contenimento(imballaggi, grandi imballaggi, IBC,Cisterne, veicoli-cisterna, container, ecc.)adatti al trasporto delle merci pericolosein questione, approvati e recantimarchi – etichette – iscrizioni prescritti dall’ADR
Fornire al trasportatore informazioni e dati,attraverso i Documenti di trasporto comerichiesto dalle disposizioni del Capitolo 5.4 ADR(Sezioni 5.4.1 - 5.4.2 - 5.4.3)
ADR
Documento di Trasporto DdT
Documenti (eventuali) allegati al DdTPer es.: Formulario tipo per trasporto multimodale
IL TRASPORTO
IN COLLI
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45
Il trasporto di merci pericolose in colli deve tenere conto di diversedisposizione applicabili, quali:
- Disposizioni generali sull’utilizzo degli imballaggi;
- Disposizioni particolari per le singole classi (1, 2, 4.1 e 5.2, 6.2, 7)
- Disposizioni specifiche per l’imballaggio delle diverse materie;
- Disposizioni relative alla costruzione e prova degli imballaggi;
- Disposizioni sulla segnalazione dei colli e delle unità di trasporto;
- Raccomandazioni per il caricamento sicuro delle unità di trasporto(per il trasporto marittimo)
89
Definizioni
Collo: indica il prodotto finale dell'operazione di imballaggio, checonsiste nell’imballaggio e nel suo contenuto preparati per iltrasporto
Imballaggio: uno o più recipienti e ogni altro elemento omateriale necessario per permettere ai recipienti di svolgere la lorofunzione di contenimento ed altre funzioni di sicurezza
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Imballaggio combinato: combinazione di imballaggi per iltrasporto, costituita da uno o più imballaggi interni sistemati in unimballaggio esterno come prescritto al 4.1.1.5 ADR-RID-IMDG
Imballaggio esterno: la protezione esterna di un imballaggiocomposito o di un imballaggio combinato, con i materialiassorbenti, di riempimento e ogni altro elemento necessario percontenere e proteggere i recipienti interni o gli imballaggi interni
Imballaggio interno: imballaggio che deve essere munito di unimballaggio esterno per il trasporto
91
Imballaggio composito: imballaggio costituiti da un imballaggioesterno e da un recipiente interno costruiti in modo tale che ilrecipiente interno e l’imballaggio esterno formino un imballaggiointegrale. Una volta assemblato, quest'imballaggio rimane unelemento indissociabile e come tale è riempito, immagazzinato,trasportato e vuotato
Imballaggio di soccorso: imballaggio speciale nel quale sonosistemati colli di merci pericolose che sono stati danneggiati, chepresentano difetti o che perdono, o merci pericolose che si sonosparse o disperse, per essere trasportati ai fini del loro recupero oeliminazione
92
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47
Indicati come imballaggi semplici, sono costituti da:Fusti, barili, taniche, casse (imballaggio secondario di unimballaggio combinato), sacchi, imballaggi compositi, bombole
93
93
IBC (Intermediate Bulk Container)
Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa: imballaggitrasportabili rigidi o flessibili che:1.Hanno una capacità di:- Non più di 3 m³ (3000 litri), per solidi e liquidi dei PG II e III;- Non più di 1,5 m³, per solidi di PG I imballati in IBC flessibili, di
plastica rigida, compositi, di cartone o di legno;- Non più di 3 m³, per solidi di PG I imballati in IBC metallici;- Non più di 3 m³, per i materiali radioattivi della classe 7;
2.Progettati per una movimentazione meccanica, con strutturaidonea a resistere alle sollecitazioni prodotte durante lamovimentazione e il trasporto
3.Da sottoporre a Collaudo periodico ad intervalli stabiliti
94
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IBC (Intermediate Bulk Container)
Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusaRigidi e flessibili, per solidi o liquidi Metallo, plastica, cartone, legno, composito
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Orange Project - Ars - Iter Tech 96
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49
Disposizioni generali:
Le merci pericolose devono essere imballate in imballaggi di buonaqualità, sufficientemente solidi per resistere agli urti e allesollecitazioni che normalmente caratterizzano il trasporto, ivicompresi il trasbordo tra unità di trasporto o tra unità di trasporto edepositi, come pure la rimozione da un pallet o da unsovrimballaggio in previsione di un’ulteriore movimentazionemanuale o meccanica
Gli imballaggi devono essere costruiti e chiusi, quando preparati perla spedizione, in modo da escludere ogni perdita del contenuto chepossa essere causata, nelle normali condizioni di trasporto, davibrazioni o da variazioni di temperatura, di umidità o di pressione,e conformemente alle informazioni fornite dal fabbricante
97
Definite le disposizioni generali, ogni materia pericolosa deve esserepreparata per il trasporto conformemente alle indicazioni dellepertinenti istruzioni di imballaggio, ed eventuali disposizioni speciali,indicate, in corrispondenza di ogni specifica rubrica, nella Lista dellemerci pericolose
Le istruzioni di imballaggio sono identificate da un codice di tipoalfanumerico, in cui il primo carattere ha il seguente significato:
-P … si applica agli Imballaggi Semplici-IBC … si applica agli IBC-LP … si applica ai Grandi Imballaggi-R … si applica agli Imballaggi metallici leggeri, nel solo caso di
trasporti terrestri RID/ADR/ADN
98
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50
Struttura delle Istruzioni di imballaggio
99
Struttura delle Istruzioni di imballaggio
100
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Struttura delle Istruzioni di imballaggio
101
Struttura delle Istruzioni di imballaggio
102
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52
Fonte immagine SERPAC srlDisposizioni generale è altresì che, salvo disposizione contrarie,possono essere utilizzati soltanto imballaggi che siano conformi adun prototipo che abbia positivamente superato le prove prescritte,come applicabili, ossia sono ammessi al trasporto solo imballaggi ditipo omologato
103
Fonte immagine SERPAC srl
104
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53
Ai fini della omologazione ogni prototipo di imballaggio deve esseresottoposto a prove specifiche, in relazione alle caratteristiche dipericolo ed al gruppo di imballaggio della materia pericolosa cheandrà a contenere
Le prove svolte sono di:- Caduta- Impilamento
In aggiunta, nel caso di liquidi:- Tenuta- Pressione
105
Ogni imballaggio conforme ad un prototipo che abbia positivamentesuperato tali prove deve essere marcato secondo la seguentesequenza:a) Simbolo ONU per gli imballaggi;b) Codice di identificazione del tipo di imballaggio;c) Codice composto di due parti:
i) Lettera (X – Y – Z) indicante il PG (I – II – III)ii) Densità relativa, nel caso di liquidi; oppureiii) Massa lorda massima in kg, per i solidi;
d) Lettera "S“ se l’imballaggio è per materie solide o imballaggiinterni; oppure
d) Pressione di prova idraulica in kPa per i liquidie) Anno di fabbricazioneg) Sigla dello Stato che autorizza l’attribuzione del marchio;h) Sigla / nome del fabbricante
106
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54
107
(a) (b) (c) (d) (e) (d) (e) (f) (g) (h)
Cassa cartone 4G Y 145 S 07 NL VL823 4G/Y145/S/07
NL/VL823
Cassa cartone 4G
X;Y;Z;
20;30;45;
S 07 NL ABC1234
4G/X20-Y30-Z45/S/07
NL/ABC1234
Fusto acciaio liquidi
1A1 Y 1.4 150 07 NL VL8241A1/Y1.4/150/0
7NL/VL824
Fusto acciaio solidi
1A2 Y 150 S 07 NL VL825 1A2/Y150/S/07NL/VL825
Cassa plastica equiv.
4HW Y 136 S 07 NL VL826 4HW/Y136/S/07
NL/VL826
Orange Project - Ars - Iter Tech 108
ESEMPI DI MARCATURA OMOLOGAZIONE CONTENITORI INTERME DI
11A/Y/02 99NL/Mulder 0075500/1500
un
Grande recipiente alla rinfusa di acciaio metallicoper materie solide con scarico per gravità/ perGruppo di Imballaggio II e III/ fabbricato nel mese difebbraio dell’anno 1999, omologato nei Paesi Bassi/fabbricato da Mulder secondo un prototipo al qualel’Autorità competente ha attribuito il numero di serie007/ massimo carico impilabile: 5500 kg/ massalorda massima: 1500 kg.
13H3/Z/03 01F/Meunier1713/0/1500
un
Grande recipiente alla rinfusa flessibile per materiesolide con scarico per gravità/ per Gruppo diImballaggio III/ fabbricato nel mese di marzodell’anno 2001, omologato in Francia/ fabbricato daMeunier secondo un prototipo al quale l’Autoritàcompetente ha attribuito il numero di serie 1713/ nonprogettato per essere impilato/ massa lordamassima: 1500 kg.
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Tuttavia è bene precisare che la marcatura non fornisce indicazioni:
1. Sulle modalità di utilizzo dell’imballaggio, ovvero sulle materietrasportabili, per le quali bisogna far riferimento alle Istruzioni diImballaggio;
2. Sulle tipologie di prove eseguite, per cui può risultare necessariofar ricorso al certificato di prova o ai processi verbali (adesempio per la compatibilità dei materiali di costruzione)
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MARCATURA ED
ETICHETTATURA
110
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Orange Project - Ars - Iter Tech 111
112
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113
114
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Marcatura aggiuntiva Materia pericolosa per l’ambiente (Inquinante marino)Ad eccezione degli imballaggi semplici e degli imballaggi combinatiin cui gli imballaggi semplici o gli imballaggi interni diimballaggi combinati hanno:- Una quantità netta inferiore o uguale a 5 l per i liquidi-Una massa netta inferiore o uguale a 5 kg per i solidi
Frecce di orientamento- Imballaggi combinati contenenti liquidi- Singoli imballaggi muniti di sfiato- Recipienti criogenici per gas liquefatti refrigeratiLe frecce di orientamento devono essere apposte sui due lativerticali opposti del collo e puntare correttamente verso l’altoNon sono richieste se gli imballaggi interni sono di capacità massima di120 ml ed in presenza di materia assorbente sufficiente per assorbiretotalmente il contenuto liquido 115
Le etichette devono avere la forma di un quadrato posto sul verticecon dimensioni minime di 100x100 mm, salvo il caso di colli aventidimensioni tali da poter recare soltanto etichette più piccoleDevono recare una linea tracciata a 5 mm dal bordo e parallela adesso
I colli devono recare il numero ONU preceduto dalle lettere “UN” el’etichetta/e di pericolo della merce pericolosa contenuta, e glieventuali marchi aggiuntivi richiesti
I colli costituiti da IBC aventi una capacità superiore a 450 litri ed iGrandi Imballaggi devono recare il numero ONU preceduto dallelettere “UN” corrispondente alle merci contenute e l’etichetta/e dipericolo su due lati opposti
116
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117
Marcatura UN
4G/X03/S/09
Etichetta Pericolo “3”
Infiammabile
Etichetta: relativa al rischio primarioed eventualmente secondarioImballaggi esterni: vanno poste leetichette richieste per ogni materiacontenuta
Le etichette devono essere poste suuna superficie di colore contrastante peressere chiaramente visibili. Devonoessere poste l’una di fianco all’altraquelle relative a rischio primario esussidiario.
Sui colli va riportato il Numero ONUdella merce contenuta
Applicazione sui colli di rifiuti pericolosidi etichetta R (nera su fondo giallo)15x15 cm
Codice CER consigliato ma nonobbligatorio ai fini del trasporto
Frecce di
orientamento
Numero ONU 2045
Etichetta Rifiuto
pericoloso
Sovrimballaggio: un involucro utilizzato da uno stesso speditoreper contenere uno o più colli e farne una unità di più facilemovimentazione e stivaggio durante il trasportoPallet � i colli sono sistemati o impilati su un piatto di carico efissati mediante una striscia di plastica, una pellicola termoretraibileo stirabileCassa o gabbia � i colli sono posti all’interno di un imballaggioesterno di protezione
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Deve essere marcato con il termine “SOVRIMBALLAGGIO” –“OVERPACK”
Deve ripetere il numero ONU, le etichette ed i marchi di tutte lemerci pericolose contenute salvo che restino visibili quelli appostisui colli contenuti nel sovrimballaggio
Quando uno stesso numero ONU o una stessa etichetta sonorichiesti per differenti colli, devono essere applicati una voltasoltanto
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CARICAMENTO
STIVAGGIO
SEGREGAZIONE
120
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Norme per la movimentazione ADR
I colli contenenti merci pericolose e oggetti pericolosi non imballatidevono essere stivati con mezzi capaci di trattenere le merci (comecinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili) nelveicolo o nel contenitore in modo da impedire, durante il trasporto,ogni movimento suscettibile di modificare l’orientamento dei colli odi danneggiarli
121
Norme per la movimentazione ADR
Si può impedire il movimento dei colli anche riempiendo i vuotimediante dispositivi di inzeppatura (cunei, ecc.) o di bloccaggio e distivaggio (cinghie, reggette, ecc.). Comunque, tali dispositivi nondevono essere troppo serrati per evitare di danneggiare odeformare i colli contenenti
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Norme per la movimentazione ADR
I colli non devono essere impilati, a meno che non siano progettatiper questo scopoQuando differenti tipi di colli progettati per essere impilati sonocaricati insieme, conviene tener conto della loro compatibilità perquanto concerne l’impilamento. Se necessario, si dovrannoutilizzare dispositivi portanti (pallet, gabbie, ecc) per impedire che icolli impilati su altri colli si danneggino reciprocamente
123
124
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Scopo delle disposizioni sullo stivaggio e la segregazione è diimpedire che merci pericolose considerate incompatibili vengano acontatto tra di loro, al fine di evitare che, in caso di incidente,perdita, spandimento, o eventi simili possano innescarsi pericolosereazioni chimiche
I colli muniti di etichette di pericolo differenti non devono esserecaricati in modo comune nello stesso veicolo o container, salvo se ilcarico in comune sia autorizzato secondo la seguente tabella, che sifonda sulle etichette di pericolo di cui i colli sono muniti
125
Orange Project - Ars - Iter Tech 126
Etichetta n. 1 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3
3 4.1 4.1 + 1
4.2 4.3 5.1 5.2 5.2 + 1
6.1 6.2 7A B C
8 9
1 b
1.4 a a a a a a a a a a a a, b, c
1.5 b 1.6
Vedi 7.5.2.2
b 2.1, 2.2, 2.3 a X X X X X X X X X X X X 3 a X X X X X X X X X X X X 4.1 a X X X X X X X X X X X X 4.1 + 1 X 4.2 a X X X X X X X X X X X X 4.3 a X X X X X X X X X X X X 5.1 d a X X X X X X X X X X X X 5.2 a X X X X X X X X X X X X X 5.2 + 1 X X 6.1 a X X X X X X X X X X X X 6.2 a X X X X X X X X X X X X 7A, B, C a X X X X X X X X X X X X 8 a X X X X X X X X X X X X
9 b a, b, c b b X X X X X X X X X X X X
x Carico misto consentito
a Carico misto consentito con sostanze e articoli del tipo 1.4S
b Carico misto consentito tra merci di Classe 1 e di spositivi salvavita di Classe 9 (UN 2990, UN 3072 e UN 3268)
c Carico in comune autorizzato tra generatori di gas per airbag o moduli di airbag o retrattori di cinture di cinture di sicurezza della divisione 1.4, gruppo di compatibilità G (num ero UN 0503) e generatori di gas per airbag o retra ttori di cinture di sicurezza della classe 9 (numero UN 3268)
d Carico in comune ammesso tra gli esplosivi da mina (ad esclusione del numero UN 0083, per bri llamento, tipo C) e il nitrato di ammonio (numeri UN 1942 e 2067) e i nitrati di meta lli alcalini (per esempio numero UN 1486) e i nitra ti di metalli alcalino-terrosi (per esempio numero UN 1454) a condizione che l’insi eme sia considerato come formato da esplosivi della Classe 1 ai fini della etichettatura, segregazione, stivaggio e carico mass imo ammissibile
Tabella “Carico in comune” (7.5.2.1) – ADR
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IL TRASPORTO
IN CISTERNA
127
128
N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE
CISETERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR
VeicoloIstruzioni trasporto
Disp.Speciali
Codice Cisterna
(12)
Disp.Speciali
(13)1203 Benzina 3 T4 TP1 LGBF TU9 FL
1744Bromo o Bromo in Soluzione
8 T22TP2 TP10TP12
L21DH(+)
TU14TU33 TC5
TE21 TT2 TM3 TM5
AT
Esempi delle indicazioni che sono riportate nella Tabella A – Lista delle merci pericolose del Cap. 3.2 per due merci pericolose:
• Colonna 12 � Codice Cisterna• Colonna 13 � Disposizioni Speciali
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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE
Cisterne ADRVeicolo(14)
Rinfusa(17)
Codice Cisterna
(12)
Disp.Speciali
(13)
3077
Materiapericolosa per
l’ambiente, solida, n.a.s.
9 SGAVLGBV ---- AT VV1
Esempi delle indicazioni che sono riportate nella Tabella A – Lista delle merci pericolose del Cap. 3.2 per due merci pericolose:
• Colonna 12 � Codice Cisterna• Colonna 13 � Disposizioni Speciali
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Parte Descrizione CODICE CISTERNA
1 Tipi di cisterna
L = cisterna per prodotti allo stato liquido (prodotti liquidi o materie solide ridotte allo stato fuso per il trasporto
S = cisterna per materie allo stato solido (polverulenti o granulari)
2 Pressione di calcolo
G = cisterna “atmosferica” (a gravità) oppure PRESSIONE MINIMA DI CALCOLO “X” (bar) per cisterne NON GAS: “X” = 1,5; 2,65; 4; 10; 15; 21 (bar)
3 Aperture
A = aperture in basso con 2 chiusure in serie B = aperture in basso con 3 chiusure in serie C = aperture in alto e solo con orifizi di lavaggio al di sotto
del livello del liquido D = aperture in alto, assenti sotto il livello del liquido
4 Valvole e/o dispositivi
di sicurezza
V = dispositivo d’aerazione, senza dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma
F = dispositivo d’aerazione munito di un dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma
N = valvola di sicurezza non chiusa ermeticamente, può essere dotata di valvole anti-depressione
H = cisterna chiusa ermeticamente
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131
Alcuni particolari del CODICE CISTERNA
Le Merci Pericolose per le quali figura il segno (+) nella colonna(12) della Tabella A del Capitolo 3.2 sono sottoposte aDisposizioni Speciali per il loro impiego:
- non è applicabile la “Gerarchia delle Cisterne”
Quindi, in questo caso, l’uso alternato di cisterne per altresostanze e gruppi di sostanze è permesso solo se specificato nelCERTIFICATO DI APPROVAZIONE di tipo di cisterna
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132
Alle cisterne operanti sotto vuoto per rifiuti liquidi (conformi al
Capitolo 6.10 ed equipaggiate con 2 chiusure) deve essere
assegnato il Codice Cisterna L4AH; invece, alle stesse cisterne
equipaggiate per il trasporto alternato di sostanze liquide e solide
deve essere assegnato il Codice Cisterna combinato L4AH + S4AH
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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE
CISTERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR
VeicoloIstruzioni trasporto
Disp.Speciali
Codice Cisterna
(12)
Disp.Speciali
(13)
Il Codice Cisterna indicato nella colonna (12) si riferisce alleprescrizioni minime richieste dall’ADR-RID. Quindi, possono essereutilizzate cisterne di caratteristiche superiori ricorrendo allacosiddetta GERARCHIA DELLE CISTERNE.
Esempio dal 4.3.4.1.2 ADR:
Codice Cisterna indicato in colonna (12): L4BH
Altri Codici Cisterna autorizzati:
L4DH, L10BH, L10CH, L10DH, L15CH, L21DH
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134
La GERARCHIA consente la gestione della scelta diutilizzare cisterne con Codici Cisterna differenti da quelliindicati nella colonna (12) della Tabella A.
Possono essere utilizzate cisterne con Codice Cisterna diversopurché di caratteristiche non inferiori, cioè:
- qualsiasi elemento (numero o lettera) delle Parti 1,2, 3 e 4 dellostesso Codice corrisponda a un livello di sicurezza almenoequivalente a quello dello stesso elemento del CodiceCisterna minimo richiesto secondo i criteri riportati di seguito
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135
N.B.: elementi ordinati per Livello di sicurezza crescente
Parte 1 del Codice Cisterna: Tipi di cisternaS (per solidi) � L (per liquidi)
Parte 2: Pressione di calcolo (bar)G � 1,5 � 2,65 � 4 � 10 � 15 � 21
Parte 3: Aperture (e chiusure)A � B � C � D
Parte 4: Valvole/dispositivi di sicurezzaV � F � N � H
La GERARCHIA DELLE CISTERNE richiede il rispetto delleDisposizioni Speciali (TU, TC, TE, TA, TT, TM) applicabili
136
A ciascuna Merce Pericolosa, nella colonna (12) della Tabella A delCapitolo 3.2 viene indicato il CODICE CISTERNA richiestodall’ADR-RID per il trasporto
Nella colonna (13) della stessa Tabella A sono riportate leDISPOSIZIONI SPECIALI che integrano la descrizione dellacisterna richiesta per il trasporto in sicurezza della MercePericolosa (o del Rifiuto)
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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE
CISTERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR
VeicoloIstruzioni trasporto
Disp.Speciali
Codice Cisterna
(12)
Disp.Speciali
(13)
TU Utilizzazione/Esercizio (Parte 4)------------------------------------------------------------------------------------
TC Costruzione (Cap. 6.8)
TE Accessori della cisterna (Cap. 6.8)
TA Approvazione del tipo (Cap. 6.8)
TT Prove (Test) (Cap. 6.8)
TM Marcatura (Cap. 6.8)
TP Norme per le prove di collaudo (Cap. 6.8)
138
CONTROLLI E PROVEI serbatoi e gli equipaggiamenti devono essere sottoposti, siainsieme che separatamente, ad un controllo iniziale prima dellaloro messa in servizioQuesto controllo comprende:- Verifica della conformità al prototipo approvato;- Verifica delle caratteristiche di costruzione;- Esame dello stato interno ed esterno;- Prova di pressione idraulica alla pressione di prova indicatasulla targa;- Prova di tenuta e una verifica del buon funzionamentodell’equipaggiamento
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70
139
Le CISTERNE inclusi i container-cisterna devono essere sottopostisuccessivamente a dei CONTROLLI PERIODICI secondo gliintervalli stabiliti dalle specifiche disposizioni del Cap. 6.8 ADR-RID� MARCATURE “P” o “L” sulla Targa Metallica
Prove Periodiche CisterneADR 6.8.2.4.2
Intervallo Esecuzione ProveCisterne Container - Cisterna
Esame interno ed esterno Max 6 anni Max 5 anni (60 mesi)
Pressione idraulica (Tipo P) Max 6 anni Max 5 anni (60 mesi)
Tenuta (Tipo L) Max 3 anni Max 2,5 anni (30 mesi)
140
Quando la sicurezza della cisterna o del suo equipaggiamento puòessere stata compromessa in seguito a riparazioni, modifiche oincidenti, deve essere effettuato un controllo eccezionale
Il controllo eccezionale può essere considerato come un controlloperiodico, ovvero come un controllo intermedio, se è statoeffettuato un controllo eccezionale soddisfacente le disposizionipertinenti
Le prove, i controlli e le verifiche devono essere effettuati da unesperto riconosciuto dall’autorità competente e devono essererilasciati certificati indicanti i risultati di queste operazioni
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IL TRASPORTO
ALLA RINFUSA
141
142
“Trasporto alla rinfusa”, il trasporto di materie solide o
d‟oggetti non imballati in veicoli o container. Questo
termine non si applica né alle merci che sono trasportate
come colli, né alle materie che sono trasportate in cisterne.
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Una merce non può essere trasportata alla rinfusa in container peril trasporto alla rinfusa, container o veicoli salvo se:
(a) È indicata nella colonna (10) della Tabella A del capitolo 3.2 unadisposizione speciale, identificata dal codice BK, che autorizza inmaniera esplicita questo tipo di trasporto
(b) È indicata nella colonna (17) della Tabella A del capitolo 3.2 unadisposizione speciale, identificata dal codice VV, che autorizza inmaniera esplicita questo tipo di trasporto
Tuttavia, gli imballaggi vuoti non ripuliti, possono essere trasportatialla rinfusa se questo modo di trasporto non è esplicitamentevietato da altre disposizioni dell’ADR
143
144
Quindi, il Trasporto “alla RINFUSA” (Bulk) di Rifiuti Pericolosinon può essere effettuato semplicemente basandosi sullaconstatazione del loro “stato fisico e/o di aggregazione”, masolo se espressamente previsto da ADR-RID e alle condizionistabilite in proposito.Per esempio:UN 3299 RIFIUTO Solido inorganico tossico n.a.s(contenente Piombo e Cromo), 6.1, IIPuò essere trasportato, “in colli”, “in cisterna” ma NON “allaRinfusa” anche se si trova nello stato di pulverulento.
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145
N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE
Cisterne mobiliRinfusa
(17)Codice
Cisterna(10)
Disp.Speciali
(11)
3077Materia pericolosa
per l’ambiente, solida, n.a.s.
9 BK1BK2 ---- VV1
BK1 è autorizzato il trasporto in container telonati
BK2 è autorizzato il trasporto in container chiusi
VV1 Il trasporto alla rinfusa è autorizzato in veicoli chiusi o telonati,in container chiusi o in grandi container telonati
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146
Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa
Tipi previsti – Capitolo 6.11(Sono stati introdotti dall’ADR 2005)
Codice BK1 - Contenitore tendonato per il trasporto alla rinfusa
Codice BK2 - Contenitore chiuso per il trasporto alla rinfusa
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Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa
Tra le disposizioni ADR-RID applicabili, si ricordano le seguenti:
Progettazione e costruzione:conformità alla norma ISO 1496-4:1991 relativa ai contenitori
Ispezioni e Controlli periodici Prova:- Conformità alla Convenzione Internazionale CSC- Controlli periodici ad intervalli regolari non maggiori di 30mesi, fatta eccezione per i contenitori nuovi per i qualil’intervallo tra data di costruzione e prima ispezione non puòsuperare i cinque anni.
148
Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa
I contenitori per il trasporto alla rinfusa – Codice “BK” –
devono essere dotati di una specifica MARCATURA con una
TARGA DI APPROVAZIONE conforme alla CSC (Convenzione
internazionale della Sicurezza dei Contenitori), tenuta dall’IMO
di Londra oppure alle Fiches UIC (Unione Internazionale delle
Ferrovie) di Parigi
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149
Altri “Contenitori” per il trasporto alla rinfusa
Le comuni casse scarrabili (che sono “carrozzerie
intercambiabili con altre aventi le stesse caratteristiche” )
secondo la Circolare n. 4790-MOT2/C del 12/12/2001) tuttora
vigente, devono essere dotate di un apposito “Certificato
Integrativo” allegato alla carta di circolazione del veicolo e di
targhetta identificativa
150
Certificato Integrativodella cassa
scarrabile per merci pericolose,
dotata di targhetta
identificativa, da allegare alla
carta di circolazione del veicolo a cui è
stata “Abbinata”Circolare n. 4790-
MOT2/C del 12/12/2001)
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151
I veicoli per trasporto merci pericolose “alla Rinfusa” (anche in
contenitori BK) sono assoggettati a specifiche prescrizioni,
intermedie tra quelle del trasporto “in colli” e del trasporto “in
cisterna”:
- Non è richiesta l’approvazione ADR del veicolo, necessaria per i
veicoli cisterna, ma devono essere rispettate le Disposizioni
Speciali previste alle colonne (11) e (17) della Tabella A – del
tipo:
(VV4) … autorizzato in veicoli con cassa metallica, chiusi o
tendonati, e in contenitori metallici chiusi …..”
MARCATURA EPLACCATURA
CTU
152
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153
Le placche (grandi etichette) dei container e delle cisterne sonoconformi per colore e simboli alle etichette per i colli ma hannodimensioni più grandi: almeno 250x250 mm
Devono corrispondere alle etichette prescritte nella colonna (5) e,se il caso, nella colonna (6) della Tabella A del capitolo 3.2 per lemerci pericolose contenute
Devono essere apposte sulle pareti esterne dei container, CGEM,MEMU, container-cisterna, cisterne mobili, veicoli-cisterna e veicoliper trasporti alla rinfusa
154
Devono:- essere retroriflettenti;- avere altezza di 300 mm e larghezza di 400 mm- avere bordo perimetrale nero di 15 mmNota: Sono ammesse tolleranze per le dimensioni ± 10%
Tuttavia se la dimensione e la struttura del veicolo sono tali che la superficie disponibile è insufficiente, le loro dimensioni possono essere ridotte a:- 300 x 120 mm [base per altezza] - 10 mm per il riquadro neroIl materiale utilizzato deve essere resistente alle intemperie egarantire una segnalazione durevoleIl pannello arancio può essere separato da una linea neraorizzontale di 15 mm di spessore attraversante la segnalazione amezz’altezza
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155
Veicoli cisterna, veicoli batteria o unità di trasporto con una o piùcisterne trasportanti merci pericolose, ovvero materie soliderecanti un solo numero ONU, devono essere muniti di pannelliarancio recanti nella parte superiore il numero di pericolo(Kemler) e in quella inferiore il numero di identificazione dellamateria (ONU)
331090
156
Marcatura veicolo-cassonatoper il trasporto in colli
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157
Placcatura di container-cisterna e cisterne mobili
Unica merce pericolosa:
Le placche devono essere apposte sui due lati e ad ogni estremità
Più merci pericolose:
Le placche devono essere apposte sui due lati in corrispondenza dei compartimenti in questione e una placca, per ogni modello apposto su ogni lato, alle due estremità
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158
Le unità di trasporto devono avere:- Disposti su un piano verticale, due pannelli rettangolari di colorearancio senza numeri (neutri) fissati uno sul fronte e l’altro sulretro
- Sui lati della cisterna, in corrispondenza di ogni compartimento,pannelli di colore arancio di tipo numerato
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RETRO
Veicolo fronte, retro Veicolo cisterna sui 3 latiVeicolo cisterna su 2 lati
Veicolo fronte, retro
331203
1203
1203
33
3333
1203
Opzione 1Più merci pericolose
Opzione 2Unica mercePericolosa
160Orange Project - Ars - Iter Tech
Veicolo fronte, retro
Container-cisterna sui 4 lati
Container-cisterna sui 2 lati 661689
661689
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81
161
Rifiuto pericoloso ADR
DOCUMENTIETICHETTATURA/MARCATURA
COLLI CISTERNA VEICOLO CASSONATO
Formulario
DDT ADR
Istruzioni scritte
CFP Base x autisti
Etichetta 15 x 15
Etichetta 10 x 10
n. ONU
Targa metallica 40x40
Placca 25x25
Pannello numerato 40x30
Targa metallica 40x40
Pannello neutro 40x30
162
Rifiuto pericoloso NON ADR
DOCUMENTIETICHETTATURA/MARCATURA
COLLI CISTERNA VEICOLO CASSONATOFormulario Etichetta 15 x 15 Targa metallica
40x40Targa metallica 40x40
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(etichetta 25x25 cm)
(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30
cm) (1)
(°)
Davanti e dietro sul veicolo
Davanti e dietro sul veicolo
Davanti e dietro sul veicolo
Su due lati del veicolo o del contenitore
Su due lati e posteriormenteal veicolo o su quattro latidel contenitore (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo)
Sui quattro lati delcontenitore (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo). (2)
TRASPORTO IN COLLI(Veicolo cassonato)
TRASPORTO SOLIDI ALLA RINFUSA (Veicolo cassonato/contenitore)
TRASPORTO IN COLLI CON CONTENITORE (Veicolo cassonato)
(1) Veicoli trasportanti colli contenenti materie della Classe 1 e della Classe 7 devono riportare le placche sui latiposteriormente. Ciò vale per casse mobili caricate con colli, ad esclusione del trasporto combinato strada/ferrovia.
(2) Non si applica alle casse mobili diverse dalle casse mobili cisterna o da casse mobili viaggianti nel trasporto combinatostrada/ferrovia
(°) Etichetta 10x10 cm e numero ONU sui colli
33
1266
(etichetta 25x25 cm)
(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30
cm)
Davanti e dietro sul veicolo-cisterna
Davanti e dietro sul veicolo
Su due lati e posteriormenteal veicolo
Sui due lati incorrispondenza di ciascuncomparto e, una di ognitipo, posteriormente alveicolo (3)
TRASPORTO DI UNA SOLA MATERIA PERICOLOSA (LIQUIDO O GAS O POLVERE/GRANULI) IN
CISTERNA (Veicolo-cisterna, veicolo batteria e veicolo con
cisterne smontabili)
TRASPORTO DI MATERIE PERICOLOSE DIVERSE CON VEICOLO-CISTERNA O CISTERNA SMONTABILE A
COMPARTI MULTIPLI
Su due lati perciascuncompartimento delveicolo-cisterna
(3) Se tutti i comparti sono contrassegnati dalle stesse etichette, esse sono posizionate una volta soltanto sui due lati eposteriormente al veicolo.
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(etichetta 25x25 cm)
(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30
cm)
Davanti e dietro sul veicolo
Sui due lati delcontenitore-cisterna,contenitore per larinfusa, CGEM,cisterna mobile ocisterna per iltrasporto alla rinfusa
Sui quattro lati delcontenitore-cisterna,contenitore per la rinfusa,CGEM, cisterna mobile ocisterna per il trasporto allarinfusa (se non sono visibili,analoghe etichette vannoapposte anche sui lati esulla parte posteriore delveicolo).
Sui due lati incorrispondenza di ciascuncomparto e, una di ognitipo, su entrambe leestremità (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo)
TRASPORTO DI UNA SOLA MATERIA PERICOLOSA (LIQUIDO O GAS O POLVERE/GRANULI) IN
CONTENITORE-CISTERNA, CONTENITORE PER LA RINFUSA, CGEM, CISTERNA-MOBILE, CISTERNE PER
IL TRASPORTO ALLA RINFUSA
TRASPORTO DI MATERIE PERICOLOSE DIVERSE IN CONTENITORE-CISTERNA, CISTERNA PORTATILE A
COMPARTI MULTIPLI
Su due lati perciascuncompartimento delcontenitore-cisterna
Davanti e dietro sul veicolo
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REQUISITI AMMINISTRATIVI
PER IL TRASPORTO DIMERCI PERICOLOSE
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Documenti di bordo
Oltre ai documenti richiesti da altri regolamenti, devono trovarsi a bordo i seguenti documenti:- Documenti di trasporto
- Istruzioni scritte
- Documento di identificazione che includa una fotografia per ogni membro dell’equipaggio
- Certificato di approvazione per ogni unità di trasporto o elemento di questa
- Certificato di formazione del conducente (CFP)
Membro dell’equipaggio:Un conducente o ogni altra persona accompagnante il conducente per motivi di sicurezza, di security, di formazione o di esercizio
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I veicoli (veicoli-portanti, veicoli trattori, semi-rimorchi o rimorchi)devono rispondere alle pertinenti prescrizioni della parte 9“Prescrizioni relative alla costruzione ed alla approvazione deiveicoli” relative al veicolo da utilizzare, come indicato nellacolonna (14) della Tabella A del cap.3.2I veicoli devono essere utilizzati come segue:- Quando è prescritto un veicolo FL, può essere utilizzato soltanto
un veicolo FL- Quando è prescritto un veicolo OX, può essere utilizzato
soltanto un veicolo OX- Quando è prescritto un veicolo AT, possono essere utilizzati i
veicoli AT, FL e OX
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A questo punto si deve prendere in considerazione quella chepresenta come la principale distinzione da applicare ai “VEICOLIin regime ADR” i quali, pur essendo tutti e comunqueassoggettati al rispetto di prescrizioni tecniche contenute nellaParte 9 dell’ADR, possono dividersi in due gruppi, in funzionedella necessità di avere o meno il “Certificato diApprovazione” richiesto da 9.1.3 ADR
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A) Veicoli per i quali è richiesta una specificaApprovazione ADR
- Tutti i Veicoli-Cisterna (Tipi FL - OX – AT)- Tutti i Veicoli per Trasporto di Esplosivi della classe 1 ADR(Tipi EX/II - EX/III)
B) Veicoli per i quali NON è richiesta una specificaApprovazione ADR
- Tutti gli altri veicoli per trasporto “in COLLI” ed “allaRINFUSA”
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Ciascun veicolo dell’Unità di Trasporto caricata con mercipericolose “in CISTERNA” è un VEICOLO-CISTERNA che deveessere riconosciuto idoneo dall’Autorità Competente attraverso ilrilascio del Certificato di Approvazione ADR contenente lapertinente indicazione tra quelle seguenti:
- Veicolo di Tipo “FL”
- Veicolo di Tipo “OX”
- Veicolo di Tipo “AT”secondo quanto richiesto nella colonna (14) della Tabella A perla merce pericolosa da trasportare e nel rispetto delle prescrizionidella Parte 9 ADR
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172Orange Project - Ars - Iter Tech
CERTIFICATO DI APPROVAZIONE PER I VEICOLI CHE TRASPORTANO ALCUNE MERCI PERICOLOSE
Questo certificato attesta che il veicolo qui di seguito indicato soddisfa le condizioni richieste dall'Accordo europeo relativo
al trasporto internazionale di merci pericolose per strada (ADR)
1. Certificato N°:
2. Costruttore del veicolo: 3. Nº di identificazione del veicolo:
4. N° di immatricolazione (all'occorrenza):
5. Nome e sede di esercizio del trasportatore, utilizzatore o proprietario: 6. Descrizione del veicolo: 1 7. Designazione o designazioni del veicolo secondo il 9.1.1.2 dell'ADR: 2 EX/II EX/III FL OX AT MEMU 8. Dispositivo di frenatura di rallentamento (rallentatore) di frenata: 3 □ Non applicabile □ L'efficacia secondo il 9.2.3.1.2 dell'ADR è sufficiente per una massa totale dell'unità di trasporto di __________t4 9. Descrizione della o delle cisterne fisse/del veicolo-batteria (all'occorrenza): 9.1 Costruttore della cisterna: 9.2 Numero di approvazione della cisterna/del veicolo-batteria: 9.3 Numero di serie di costruzione della cisterna /identificazione degli elementi del veicolo-batteria: 9.4 Anno di costruzione: 9.5 Codice-cisterna secondo il 4.3.3.1 o il 4.3.4.1 dell'ADR: 9.6 Disposizioni speciali TC e TE secondo il 6.8.4 dell'ADR (ove applicabile)6:
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174Orange Project - Ars - Iter Tech
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Ispezione tecnica annuale
I veicoli FL, OX, AT devono essere sottoposti nel loro paese diimmatricolazione ad una ispezione tecnica annuale per verificareche essi rispondano alle applicabili disposizioni della presenteparte e alle prescrizioni generali di sicurezza (freni, illuminazione,ecc.) della regolamentazione del loro paese di origine
La conformità dei veicoli deve essere certificata o medianteestensione della validità del certificato di approvazione, omediante il rilascio di un nuovo certificato, la cui validità siesaurirà, al più tardi, un anno dopo la data dell’ispezione tecnicadel veicolo che precede il rilascio del certificato
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Certificato di Approvazione per veicoli che
trasportano ALCUNE merci pericolose
In Italia: Modello DTT 306 noto come “barrato rosa”
(fronte)
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Certificato di Approvazione per veicoli che
trasportano ALCUNE merci pericolose
In Italia: Modello DTT 306 noto come “barrato rosa”
(retro)
DOCUMENTI DI
SPEDIZIONE
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DOCUMENTO DITRASPORTO ADR
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a) Numero di identificazione UN, preceduto dalle lettere UN;
b) Nome di spedizione appropriato (integrato, ove richiesto, dal nometecnico tra parentesi);
c) I numeri di modelli di etichette relative al rischio primario, che figuranonella colonna (5) della Tabella A del capitolo 3.2 o richiesti da unadisposizione specialea) I numeri di modelli di etichette relative ai rischi secondari, indicati
tra parentesi, se del casob) La classe per quelle materie per le quali non è indicato nessun
modello di etichetta nella colonna (5)
d) Gruppo di imballaggio (ove assegnato), che può essere preceduto dallelettere “G.I.” o “P.G.” in caso di trasporto internazionale
e) Numero e descrizione dei colli. I codici di imballaggio dell’ONU possonoessere utilizzati soltanto per completare la descrizione della natura delcollo: p.es. una cassa (4G);
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f) Quantità totale di merci pericolose differenziate per numero UN, designazione di trasporto o gruppo di imballaggio, ove applicabile (in volume o massa lorda o massa netta come appropriato)
g) Nome e indirizzo dello speditore;
h) Nome e indirizzo del/i destinatario/i;
i) Dichiarazione, ove prevista da accordi speciali;
k) Codice di restrizione in galleria, se del caso, come da colonna (15) della Tabella A del Capitolo 3.2, in lettere maiuscole e tra parentesi. Non è necessario indicare tale il codice quando si conosce in anticipo che il trasporto non passerà in una galleria soggetta a restrizioni al passaggio di veicoli trasportanti merci pericolose
181
La sequenza delle informazioni richieste nel documento di trasporto è libera ad eccezione dei punti (a), (b), (c), (d) e (k) che devono riportate in tale ordine senza l’interposizione di altre informazioni
Esempio di descrizione:
“UN 1098 ALCOL ALLILICO, 6.1 (3), I, (C/D)” o“UN 1098, ALCOL ALLILICO, 6.1 (3), PG I, (C/D)”.
- Le informazioni richieste sul documento di trasporto devono essere leggibili. - Possono essere utilizzate liberamente lettere maiuscole o minuscole, ad eccezione del codice galleria che deve indicato con lettera maiuscola. - Il codice galleria è richiesto solo in caso di trasporto che attraversi gallerie classificate dall’Autorità competente
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Per le rubriche Non Altrimenti Specificate [N.A.S.], la designazione ufficiale di trasporto deve essere integrata con il NOME TECNICO della materiaNota: Il nome tecnico deve essere un nome chimico riconosciuto o un nome biologico significativo o un altro nome correntemente utilizzato in manuali, giornali e testi scientifici e tecnici.
I nomi tecnici devono essere indicati in parentesi immediatamente dopo la “designazione ufficiale di trasporto”
Possono anche essere utilizzati termini appropriati come “contiene” o “contenente”, altre parole qualificanti come “miscela”, “soluzione”, ecc e la percentuale del contenuto tecnico
Esempio:
“UN 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (contiene Xilene e Benzene), 3, II”
183
184
Se viene applicata la disposizione, enunciata al 2.1.3.5.5, relativa ai rifiuti,
le seguenti indicazioni devono essere aggiunte alla designazione ufficiale:
“RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5”
Per esempio:
“UN 3264 LIQUIDO CORROSIVO INORGANICO ACIDO, N.A.S., 8, II, (E)
RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5”
Non è necessario, in questo caso, aggiungere il nome tecnico prescritto al
capitolo 3.3, disposizione speciale 274:
“RIFIUTO, UN 3264 LIQUIDO CORROSIVO INORGANICO ACIDO, N.A.S.
(acido solforico, acido cloridrico), 8, II, (E)”
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2.1.3.5.5 Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione nonè esattamente conosciuta, la sua assegnazione a un numero ONU e a ungruppo d‟imballaggio conformemente a 2.1.3.5.2 può essere basata sulleconoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici edati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa allasicurezza e all’ambiente.In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.
Se tuttavia, in base alle conoscenze della composizione del rifiuto e delleproprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibiledimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà delgruppo d’imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di “default” sotto lapiù appropriata rubrica n.a.s. di gruppo d’imballaggio II.
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NOVITA’ ADR 2011
Parte 5 – Documento di Trasporto [Cap. 5.4]
RIFIUTI
È stata modificata la modalità di descrizione delle merci che dovrà ora rispettare questa sequenza:
UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), II (D/E)
e non più quella sottostante:
RIFIUTO, UN 1230, METANOLO, 3 (6.1), II (D/E)
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FORMULARIO IDENTIFICAZIONE RIFIUTI
Annotazioni:
UN 2810 RIFIUTO LIQUIDO ORGANICO TOSSICO, N.A.S. (cloroformio, diclorometano), 6.1, III
N. 12 Fusti in plastica da 60 lt (codifica 1H2)
Descrizione: sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorioCodice Europeo: 16 05 06*Stato fisico: liquido
Trasporto sottoposto a normativa ADR/RID: X (SI) (NO)
Nuovo paragrafo 5.1.1.18 ADR 2011 (Obbligo dal 1° luglio 2011)
Come già ricordato, per le materie marcate come “pericolose perl’ambiente” (escluso UN 3077 e 3082) il documento di trasportodeve recare l’indicazione supplementare “PERICOLOSO PERL’AMBIENTE”
Nel caso di una catena di trasporto che comporta un percorsomarittimo, è accettata in alternativa l’indicazione “INQUINANTEMARINO”, conformemente al Codice IMDG
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Nel caso di sistemi di contenimento vuoti non ripuliti, devono essereindicati prima o dopo il la designazione ufficiale di trasporto i termini:- “VUOTO, NON RIPULITO” oppure- “RESIDUO, CONTENUTO ANTECEDENTEMENTE”
In alternativa
“IMBALLAGGIO VUOTO”, “RECIPIENTE VUOTO”, “IBC VUOTO”, “GRANDEIMBALLAGGIO VUOTO”
come appropriato, e seguito dal numero del modello di etichetta/e relativoalle ultime merci caricate, ad esempio:
“IMBALLAGGIO VUOTO, 6.1 (3)”
189
190
Istruzioni scritte
Le disposizioni della sezione 5.4.3, relative alle “Istruzioni scritte”
sono state radicalmente modificate a cominciare dalla profonda
innovazione rappresentata dal fatto che con l’ADR 2009 queste
devono essere consegnate dal trasportatore all’equipaggio del
veicolo (escludendo l’obbligo finora previsto a carico dello
speditore).
Inoltre non è più necessario consegnare istruzioni scritte in tutte le
lingue dei Paesi di partenza – transito – destino, ma è sufficiente
consegnarle nella lingua compresa dal conducente.
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Infatti, le nuove Istruzioni scritte sono state unificate e risultano
valide per tutte le classi e per tutti i numeri ONU; devono
corrispondere al nuovo modello in quattro pagine contenuto nel
nuovo paragrafo 5.4.3.4 nel quale sono riportate:
- le misure generali da prendere in caso di emergenza o di
incidente;
- in relazione alle diverse classi, le caratteristiche di
pericolo e le azioni specifiche da prendere in relazione alle
circostanze prevalenti;
- l’equipaggiamento di protezione generale e individuale
che deve essere a bordo del veicolo.
192
ISTRUZIONI SCRITTE
Provvedimenti da adottare in situazioni di incidente o di emergenza
In ogni situazione di incidente o di emergenza che possa verificarsi durante il
trasporto, i membri dell’equipaggio devono adottare i seguenti provvedimenti,
quando ciò sia possibile e senza pericolo:
- attivare il sistema di frenatura, fermare il motore e disconnettere la batteria
attivando lo stacca batteria, ove presente;
- evitare ogni sorgente di accensione: in particolare non fumare e non attivare
alcuna apparecchiatura elettrica;
- informare i servizi di emergenza, fornendo il maggior numero di informazioni
possibile sull’incidente e sulle materie coinvolte;
- indossare l’indumento fluorescente e sistemare in maniera appropriata i segnali di
avvertimento autoportanti;
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- tenere a portata di mano i documenti di trasporto per metterli a disposizione delle
squadre di emergenza;
- non toccare e non camminare sulle perdite di materie fuoriuscite ed evitare,
rimanendo sopravento, di inalare esalazioni, fumi, polveri e vapori;
- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare gli estintori per spegnere i principi di
incendio degli pneumatici, dei freni e del vano motore;
- non affrontare gli incendi della zona di carico;
- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare l’equipaggiamento di bordo per prevenire
dispersioni in ambienti acquatici e nei sistemi fognari e per contenere le perdite;
- allontanarsi dal luogo dell’incidente o dell’emergenza, chiedere alle altre persone di
allontanarsi e seguire le indicazioni dei servizi di emergenza;
- dopo l’uso rimuovere gli indumenti ed i mezzi di protezione contaminati e smaltirli in
sicurezza.
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Ogni unità di trasporto, quale che sia il numero della etichetta di pericolo, deve
avere a bordo i seguenti equipaggiamenti:
- per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del
veicolo ed al diametro delle ruote;
- due segnali d’avvertimento autoportanti;
-liquido lavaocchi2; e
per ogni membro dell’equipaggio
- un indumento fluorescente (per esempio come quello descritto nella norma
europea EN 471);
- una lampada portatile conforme alle disposizioni della sezione 8.3.4;
- un paio di guanti di protezione;
-un mezzo di protezione degli occhi (per esempio occhiali protettivi).
Nota 2 Non richiesto per i numeri di etichetta di pericolo 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2 e 2.3
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L’ACCORDO MULTILATERALE
M222: DEROGHE AL TRASPORTO
DEI RIFIUTI IN REGIME ADR
198
ACCORDO MULTILATERALE M 222
1. Introduzione
1.1 Questo Accordo si applica solo per la raccolta e il trasporto di rifiuti inlinea con la normativa applicabile in materia di rifiuti.
1.2 In deroga dalle disposizioni dell’ADR, il trasporto dei rifiuti che sonomerci pericolose o che contengono merci pericolose è ammesso allecondizioni indicate qui sotto nelle sezioni da 2 a 7.
L’accordo e le sue deroghe si applicano ai Rifiuti classificati pericolosi ai finidel trasporto su strada i quali, è bene tenerlo presente, non coincidono con i“Rifiuti pericolosi” come definiti nel D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche(Codici CER con asterisco).
1.3 Questo Accordo non si applica ai rifiuti delle classi 1, 6.2 e 7.
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100
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2. Classificazione
2.1 Assegnazione semplificata
L’assegnazione secondo il paragrafo 2.1.3.5.5 dell’ADR può essere applicata
anche a:
a) i rifiuti costituiti da generatori di aerosol (UN 1950)
b) classificazione come materia liquida, se non si può escludere lo sviluppo
di una fase liquida
La possibilità di classificare un rifiuto, la cui composizione non èesattamente conosciuta, sulla base delle conoscenze che ha lo speditore èestesa anche ai rifiuti costituiti da generatori di aerosol che finora eranoesclusi da tale possibilità (materie della classe 2 menzionate al 2.1.3.5.3).
200
4. Trasporto alla rinfusa
Per il trasporto alla rinfusa si applicano le seguenti deroghe:
4.1 I rifiuti costituiti da generatori di aerosol (UN 1950), con esclusione di
quelli con perdite o con deformazioni significative, possono essere
trasportati alla rinfusa in veicoli chiusi o telonati, in container chiusi o in
grandi contenitori telonati.
Non è necessaria la protezione contro un rilascio inavvertito purché siano
prese misure atte a prevenire il crearsi di una pressione pericolosamente
elevata o pericolosa.
Ci si deve assicurare, con provvedimenti costruttivi o altre misure (come
l’utilizzo di materiali assorbenti o vassoi a prova di perdite) che non vi sia
perdita di liquido dal compartimento di carico del veicolo o del container
durante il trasporto.
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Prima del carico, il compartimento di carico del veicolo o del container,
compresi gli equipaggiamenti, deve essere ispezionato per verificare
l’assenza di danneggiamenti. I veicoli o i contenitori con compartimenti di
carico danneggiati non devono essere caricati. I compartimenti di carico
del veicolo o del container non devono essere caricati al di sopra delle
pareti laterali.
Viene introdotta la possibilità (non prevista dall’ADR) di trasportare allarinfusa i rifiuti costituiti da generatori di aerosol, in veicoli chiusi o telonati,in container chiusi o in grandi contenitori telonati, a condizione che icompartimenti di carico garantiscano contro le perdite di liquido (peresempio: cassoni e casse scarrabili con chiusure a tenuta stagna), nonsiano danneggiati e non siano caricati al di sopra delle pareti laterali
202
4.2 I rifiuti di UN 3175 (*) possono essere trasportati alla rinfusa in
veicoli e contenitori chiusi con adeguata ventilazione.
I rifiuti costituiti da solidi con liquidi infiammabili possono esseretrasportati - privi di imballaggi - anche in veicoli e contenitori chiusi,purché ventilati. (per esempio: cassoni e casse scarrabili con chiusure atenuta stagna).
(*) - UN 3175 SOLIDI o miscele di solidi (come i preparati e i rifiuti) CONTENENTI
LIQUIDO INFIAMMABILE avente un punto di infiammabilità inferiore o uguale a
60°C , N.A.S.
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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da generatori
di aerosol
PROBLEMA: segnalazione del veicolo
Trasporto alla rinfusa: segnalazione del veicolo con pannelli arancio con
iscrizioni (numero di identificazione del pericolo e numero ONU)
anteriormente e posteriormente (unica merce pericolosa) ed
etichette/placche di pericolo posteriormente e sui lati.
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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da generatori
di aerosol
Per UN 1950 Non è previsto nessun numero di identificazione del
pericolo dall’ADR
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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da
generatori di aerosol
I veicoli chiusi o telonati, i container chiusi o i grandi contenitori
telonati trasportanti rifiuti costituiti da UN 1950 devono essere
segnalati come se il trasporto fosse in colli.
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5 Marcatura dei colli
Le disposizioni del capitolo 5.2 dell’ADR sulla marcatura dei colli si applicanocon le seguenti deroghe:
5.1 Le etichette possono essere apposte sul collo come prescritto alparagrafo 5.2.2.1.6 dell’ADR, ultima frase, anche quando i requisiti ivispecificati non sono rispettati.
Nel caso di colli di forma irregolare o di piccole dimensioni, l’etichetta puòessere sostituita da una targa o simile da attaccare al collo
5.2 Il marchio di materia pericolosa per l’ambiente non è richiesto.
Per i rifiuti sottoposti alle deroghe dell’Accordo M222 non è richiestal’applicazione del marchio “pericoloso per l’ambiente” di cui al 5.2.1.8.3 (10 x10 cm, per i colli) e al 5.3.6 (25 x 25 cm per le unità di trasporto in cisternaed alla rinfusa)
208
6 Informazioni sul documento di trasporto
6.2 Per i mezzi di contenimento vuoti di cui al paragrafo 5.4.1.1.6 dell’ADR,
invece della descrizione prevista al paragrafo 5.4.1.1.1 (e) dell’ADR è
sufficiente una descrizione generale del carico pericoloso o della sua parte
in questione, senza precisare il numero dei colli
6.3 L’indicazione supplementare “pericoloso per l’ambiente” prevista dal
paragrafo 5.4.1.1.18 dell’ADR non è richiesta.
Coerentemente con la deroga dalla marcatura “pericoloso per l’ambiente”di cui al punto 5.2 dell’Accordo M222, i rifiuti che sono classificati, ai sensidell’ADR, come pericolosi per l’ambiente, non devono dunque riportare, suldocumento di trasporto, la scritta “pericoloso per l’ambiente”.
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209
5.4.1.1.18 Disposizioni speciali per il trasporto delle materie pericolose per
l’ambiente (ambiente acquatico)
Se una materia appartenente ad una delle classi da 1 a 9 soddisfa i criteri di
classificazione del 2.2.9.1.10 il documento di trasporto deve recare
l’indicazione supplementare “PERICOLOSO PER L’AMBIENTE”.
Questa prescrizione supplementare NON si applica ai numeri ONU 3077 e
3082 e alle esenzioni previste al 5.2.1.8.1.
L’indicazione “INQUINANTE MARINO” (conformemente al 5.4.1.4.3 del
Codice IMDG) invece di “PERICOLOSO PER L’AMBIENTE” è accettabile per
un trasporto in una catena di trasporto che comporta un percorso marittimo.
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211
Il trasporto di merci pericolose deve avvenire nel pieno rispetto delle
prescrizioni emanate dai singoli regolamenti modali vigenti (ADR, RID, ADN,
IMDG Code, ICAO T.I. – DGR) ma anche in conformità alle norme, nazionali
ed internazionali, di natura complementare, talora tipiche di alcuni settori,
che possono aggravare o derogare le prescrizioni applicabili.
In tale contesto il nostro servizio di audit nasce con lo scopo di verificare la
conformità al panorama normativo vigente, identificando le criticità, ma
soprattutto di assistere l’azienda elaborando un piano di implementazione e
di miglioramento delle operatività aziendali.
212
Per gli abbonati al sito e per i partecipanti ai corsi sulla classificazione ADRdelle merci e dei rifiuti pericolosi, Orange Project ed Iter Tech Srlgarantiscono uno sconto del 20% sulle seguenti attività di formazione eservizi di consulenza:- Corsi in-house ADR/RID/ADN/ IMDG Code/ICAO T.I. – DGR- Audit ADR/RID/ADN- Audit ADR/RID/ADN/ IMDG Code/ICAO T.I. – DGR
Sarà possibile richiedere la personalizzazione delle attività di formazione inbase alle esigenze specifiche dell’Azienda, nonché l’effettuazione dell’attivitàdi formazione e di audit nella stessa sessione/giornata.
Per ulteriori informazioni: [email protected]
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Ica Sud srlIca Sud srl
GI.MA. srl M.Y.A. di Giannicola Antonietta
RINGRAZIANO PER L’ATTENZIONE