convegno su akzheimer e demenze. l'integrazione tra pubblico e privato

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Healthcare


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1. I servizi sociali. Lintegrazione tra pubblico e privato Jesi, 12 Aprile 2014 2. La normativa Decreto Legislativo 112/1998 (Legge Bassanini): per servizi sociali si intendono quelle attivit relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di prestazioni economiche destinati a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficolt che la persona umana incontra nel corso della sua vita. Legge 328/2000, art. 1 comma 4: alla gestione ed allofferta dei servizi provvedono soggetti pubblici, nonch in qualit di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilit sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato. 3. La normativa Legge 328/2000, art. 5. Ai fini dellaffidamento dei servizi, gli Enti pubblici devono privilegiare il ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali che garantiscano la massima espressione della progettualit dei soggetti operanti nel Terzo Settore, avvalendosi di analisi e di verifiche che tengano conto della qualit e delle caratteristiche delle prestazioni offerte. Il D.P.C.M. del 30 Marzo 2001 specifica il divieto di forme di aggiudicazione al massimo ribasso nellaffidamento dei servizi e la precedenza verso forme di aggiudicazione ristrette e negoziate, al fine di valutare e valorizzare diversi elementi di qualit che il Comune intende ottenere dal servizio. 4. Cos dunque il Terzo Settore? Con il termine Terzo Settore si intende quel complesso di enti privati che si pongono allinterno del sistema socio-economico e si collocano tra Stato e mercato e che sono orientati alla produzione di beni e servizi di utilit sociale. In Italia, le organizzazioni di Terzo Settore, pur avendo diversa natura giuridica, struttura organizzativa e consistenza economica e finanziaria, devono condividere invariabilmente le seguenti caratteristiche: a) assenza di scopo di lucro b) natura giuridica privata c) presenza di un atto di costituzione formale, oggetto di un contratto formalizzato o di un accordo esplicito fra gli aderenti d) autonomia di governo e) utilizzo nelle attivit di una quota di lavoro volontario f) presenza di una struttura di governance democratica 5. Cos dunque il Terzo Settore? 6. Dal welfare state a..... Con il passare del tempo, l'impostazione iniziale del welfare state, per cui l'amministrazione pubblica era allo stesso tempo soggetto titolare e gestore di servizi di utilit sociale, entrata in crisi, vista la difficolt di coniugare: EFFICIENZA EFFICACIA (risparmio e migliore (migliore corrispondenza utilizzo delle risorse) ai bisogni delle persone) 7. Dal welfare state a..... Queste esigenze fanno si che si apra la strada a collaborazioni ampie ed articolate tra: Settore Pubblico Terzo Settore (anche detto Settore del non profit) Dunque, il welfare mix attuale vede la presenza contemporanea di servizi gestiti direttamente dal soggetto pubblico (ad. es. istituzioni locali) e servizi gestiti dal Terzo Settore. 8. Il welfare mix attuale La gestione dei servizi pubblici pu essere dunque cos ripartita: Servizi gestiti direttamente da enti pubblici Servizi gestiti interamente o in parte da privati e finanziati dagli enti pubblici attraverso appalti e convenzioni Servizi privati cui l'ente pubblico corrisponde una retta per i servizi erogati a persone che hanno diritto all'assistenza Servizi privati che non hanno nessun rapporto con gli enti pubblici 9. Il welfare mix attuale Direttamente dai Comuni Terzo Settore 0 10 20 30 40 50 60 70 Suddivisione della gestione attuale dei servizi pubblici (dati Rilevazione nazionale sul rapporto tra Enti locali e terzo settore) 10. Il welfare mix attuale Consorzi e Convenzioni Appalto Concessione Istituzione Unione dei Comuni 0 5 10 15 20 25 Modalit di gestione servizi per tipologia in % (anno 2011) (dati Rilevazione nazionale sul rapporto tra Enti locali e terzo settore) 11. Il welfare mix attuale Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Spesa sociale affidata all'esterno tramite procedure selettive (in anno 2012) (dati Rilevazione nazionale sul rapporto tra Enti locali e terzo settore) 12. Il welfare mix attuale Cooperative Sociali Associazioni e volontariato Altre imprese sociali Tipologia di affidatari di servizi sociali nel Centro Italia (in anno 2013) (dati Rilevazione nazionale sul rapporto tra Enti locali e terzo settore) 13. Il welfare mix attuale Le Cooperative sociali gestiscono in particolare servizi di assistenza domiciliare agli anziani, interventi assistenziali di base (residenzialit), servizi all'infanzia. Alle associazioni di volontariato si affidano servizi innovativi ed integrativi, di supporto agli interventi complessi. 14. Il welfare mix attuale fino ad 1 anno da 1 a 2 anni da 2 a 3 anni Durata media di un contratto per l'affidamento di servizi a soggetti Terzo Settore (dati Indagine campionaria Auser 2013) 15. Il welfare mix attuale La durata esigua degli incarichi costituisce un elemento di forte incertezza nelle prestazioni di efficienza ed efficacia della spesa sociale. Sempre dal rapporto Auser 2013, si stima che quasi il 10% degli affidamenti sono stati indetti sulla base del criterio del prezzo pi basso determinato mediante massimo ribasso. 16. Forme gestionali LA CONCESSIONELA CONCESSIONE: AFFIDAMENTO DI UN SERVIZIO IN CAMBIO: AFFIDAMENTO DI UN SERVIZIO IN CAMBIO DELLA GESTIONE DELLO STESSO COME CORRISPETTIVODELLA GESTIONE DELLO STESSO COME CORRISPETTIVO Limpresa concessionaria eroga le proprie prestazioni al pubblicoLimpresa concessionaria eroga le proprie prestazioni al pubblico e assume, quindi, il rischio della gestione del servizio,e assume, quindi, il rischio della gestione del servizio, remunerandosi, almeno per una parte significativa, presso gliremunerandosi, almeno per una parte significativa, presso gli utenti mediante la riscossione di un prezzoutenti mediante la riscossione di un prezzo 17. Forme gestionali Laccreditamento: uno strumento di regolazione eLaccreditamento: uno strumento di regolazione e governo di un sistema di servizi, attraverso lagoverno di un sistema di servizi, attraverso la definizione di livelli di qualit che si assumonodefinizione di livelli di qualit che si assumono come irrinunciabili.come irrinunciabili. Lente pubblico assicura con laccreditamento, aLente pubblico assicura con laccreditamento, a tutti i cittadini, la qualit dei soggetti erogatori;tutti i cittadini, la qualit dei soggetti erogatori; ai soggetti pi deboli, per cui previsto unai soggetti pi deboli, per cui previsto un intervento pubblico, eroga poi dei titoli perintervento pubblico, eroga poi dei titoli per lacquisto di servizi che questi ultimi potrannolacquisto di servizi che questi ultimi potranno spendere solo presso soggetti accreditati.spendere solo presso soggetti accreditati. 18. Il secondo welfare Anche chiamato welfare aziendale comprende tutta quella serie di interventi (sia di natura economica che di servizi) messi in campo da una molteplicit di attori (coop. , imprese, sindacati etc...) che integrano, senza sostituirlo, il welfare pubblico. Il secondo welfare parte dai bisogni individuali dei singoli lavoratori, per poi costruire dei servizi mirati. E' possibile che pi imprese si uniscano per co-progettare servizi (es. Nidi di infanzia) anche d'intesa con l'Ente locale, oppure ad associazioni e cooperative che integrano l'offerta pubblica con prestazioni sanitarie, previdenziali, protesi per cure odontoiatriche o voucher di cura. 19. Il secondo welfare Chi trae beneficio dal welfare aziendale? I lavoratori, che diventano beneficiari di servizi che altrimenti dovrebbero andarsi a procurare da soli. Le stesse imprese, che hanno vantaggi fiscali ed economici nello stipulare con terzi accordi collettivi che possono avere forti ricadute in termine di fidelizzazione dei dipendenti con possibilit di abbassamento di turn over e quindi riduzione dei costi. Esempi famosi di secondo welfare: il gruppo farmaceutico Bracco offre ai familiari non autosufficienti dei dipendenti il servizio assistenza domiciliare. 20. Il secondo welfare Esempi famosi di secondo welfare: Luxottica: facilitazioni sanitarie, convenzioni per l'uso di mezzi di trasporto, aiuti per l'istruzione scolastica per i figli dei propri dipendenti alla Tetra Pak di Modena nella pausa pranzo un counselor tiene degli incontri con le gestanti per aiutarle nella gestione della maternit e del successivo ritorno al lavoro 21. Spunti di riflessione La necessit di rafforzare il welfare community, creando una sinergia tra ci che pubblico e l'impresa sociale privata Trovare modalit di affidamento dei servizi che rafforzino sempre di pi l'efficacia e l'efficienza a favore del cittadino in stato di bisogno Attenzione: evitare che all'arretramento dello Stato possa non coincidere una attivazione delle realt sociali private Attenzione: evitare disparit e diseguaglianze tra le diverse aree territoriali 22. Spunti di riflessione La comunit considerata buona, perch i suoi membri cooperano; si aiutano l un l altro. La cooperazione presuppone un effettiva ed efficace comunicazione, che considerata un altra caratteristica della comunit: caratteristica che la distingue dalla societ, i cui membri spesso estranei gli uni agli altri o non comunicano o comunicano con minor successo [Yi-Fu Tuan, Community, Society, and the Individual, in Geographical Review, Vol. 92, No. 3 (Jul., 2002), pp. 307-308]