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N. 3 GiuGNo/luGlio/aGosto 2016
Mensile di collegaMento
per i gruppi di preghiera
del rinnovaMento
carisMatico cattolico
Mensile di collegaMento
per i gruppi di preghiera
del rinnovaMento
carisMatico cattolico
N. 3 GiuGNo/luGlio/aGosto 2016
Corri dietroal tuo cuoreCorri dietroal tuo cuore
corri dietro al tuo cuore2
Stampato presso
la Tipografia Artigianelli
in Pontremoli
INDICE
p. 3
p. 4
p. 6
p. 9
p. 13
p. 14
p. 17
p. 20
p. 22
Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il direttore del Cern di Ginevra dichiara di credere in Dio,
visto che scienza e fede sono compatibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Alcuni momenti in cui la provvidenza di Dio si manifesta nella nostra
vita e spesso non ce ne accorgiamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Padre Emiliano Tardif, l’asinello di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Don Riccardo Floreani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Yoga e cristianesimo sono incompatibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Guarita a Lourdes bambina sorda dalla nascita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Ritiro Nazionale Santuario Madonna di Pietralba (BZ) 9-15 luglio . . . . . . . . .
Celebrazioni con il Gruppo “Roveto Ardente” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
corri dietro al tuo cuore 3
EDITORIALEdon Beppino
“Grazie” è una parola poco usata,
come se tutto sia dovuto. “Grazie” è
una parola che profuma di tenerezza e
di delicatezza. E’ una parola che con-
sola. E’ un regalo .
I genitori conoscono il valore di
questa parola e la insegnano ai loro
bambini; la parola “grazie” è ai primi
posti. Ottimi quei genitori che fanno
ripetere questa parola ai loro bambini.
Insegnare a dire “grazie” è rendere
più dolce la mente del ragazzo e aiu-
tarlo ad aprire gli occhi affinché veda
e apprezzi quanto gli altri fanno per
lui.
Una persona che sa dire “grazie”
diventa una persona graziosa. Chi
sente dire “grazie” percepisce un
movimento al cuore perché finalmen-
te sa di essere utile e pensa: “se mi
dice grazie vuol dire che ho fatto
qualcosa di buono”.
“Grazie” è una parola che fa tor-
nare il sereno.
“Grazie” detto al mattino aiuta a
sopportare le fatiche della giornata.
Ripetiamo spesso la parola “gra-
zie” e diventeremo anche noi un “gra-
zie” per tutti.
corri dietro al tuo cuore4
IL DIRETTORE DEL CERNDI GINEVRA DICHIARA DI
CREDERE IN DIO, VISTO CHESCIENZA E FEDE
SONO COMPATIBILIL’italiana Fabiola Gianotti è direttore del più grande laboratorioal mondo di fisica delle particelle, avendo contribuito alla scoper-ta del bosone di Higgs (chiamato volgarmente “particella di Dio”).
Fonte: UCCR(Unione Cristiani Razionali) 17/01/2015
LA SIGNORA DELLA SCIENZALa Gianotti viene definita la
“signora della scienza” ed è senza
dubbio tra gli scienziati più noti al
mondo. E’ stata ospite della trasmis-
sione “Otto e mezzo”. In collegamen-
to con Ginevra la Gianotti ha risposto
a molte domande sulla fisica delle
particelle così come
alla richiesta sul
rapporto tra scienza
e fede. “La scienza
e la religione devo-
no restare su due
strade separate-ha
risposto la Gianotti-
la scienza si basa
sulla dimostrazione
sperimentale e la
religione si basa su
principi completa-
mente opposti, cioè sulla fede, tanto
più benemerito chi crede senza aver
visto. E la scienza non potrà mai
dimostrare l’esistenza o la non esi-
stenza di Dio”.
Alla domanda della Gruber se ha
fede in Dio, la celebre scienziata ha
risposto in modo molto asciutto:”Si,
io credo”. L’intervistatrice ha quindi
corri dietro al tuo cuore 5
domandato:”La scienza è compatibile
con la fede?”. “Assolutamente si, non
ci sono contraddizioni. L’importante è
lasciare i due piani separati: essere
credenti o non credenti, non è la fisi-
ca che ci darà una risposta”.
NESSUNA CONTRADDIZIONE TRA SCIENZA E FEDEIn un’intervista su “Repubblica” ,
la scienziata aveva detto:”Scienza e
religione sono discipline separate,
anche se non antitetiche. Si può esse-
re fisici e avere fede oppure no. E’
meglio che Dio e la scienza manten-
gano la giusta distanza”. Lo stesso
concetto lo aveva ribadito su “Fami-
glia Cristiana” nel 2010. “Non vedo
nessuna contraddizione tra scienza e
fede: appartengono a due sfere diver-
se. Saremmo troppo ambiziosi e trop-
po arroganti se potessimo pensare di
spiegare l’origine del mondo. Quello
che possiamo fare noi scienziati è
andare avanti passettino dopo passet-
tino e accumulare conoscenza. Ma
come diceva Newton, quello che
conosciamo è una gocciolina e quello
che non conosciamo un oceano, quin-
di siamo ben lontani dal rispondere a
domande di quel tipo”.
NULLA DI STRANONulla di strano, ovviamente: l’e-
sperienza di fede della Gianotti non
vale di più o di meno di quella di un
sacerdote, di un muratore o di un
libraio. E, soprattutto, non è che una
delle migliaia di celebri scienziati a
pensarla così.
corri dietro al tuo cuore6
ALCUNI MOMENTI IN CUILA PROVVIDENZA DI DIO
SI MANIFESTA NELLA NOSTRAVITA E SPESSO
NON CE NE ACCORGIAMOdi Andrés D’Angelo
Riassumo una lunga testimonianza di come, il fatto di nascereultimo di 12 fratellini abbia dato la certezza che la Provvidenzaesiste e agisce costantemente. don Beppino.
LA MIA STORIASono il minore di 12 fratelli e nascere
ultimo in una famiglia molto grande
non mi ha dato fede nella Provviden-
za. Sì, avete letto bene, non ho fede.
Ho la piena certezza che esiste ed agi-
sce costantemente nella mia vita. Per
crescere dodici figli-soprattutto negli
ultimi 60 anni e nel mio paese l’Ar-
gentina che ha accumulato un’infla-
zione milionaria-non ci vuole fede, ci
vuole la certezza piena che Dio ci
assiste continuamente. Mio padre
chiamava il suo metodo il “Provvi-
denzialismo Demenziale Controlla-
to”. “Provvidenzialismo” perché con-
tavamo sulla Provvidenza Divina.
Non ci è mai mancato nulla ed erava-
mo dodici bocche da sfamare, vestire
e istruire. Abbiamo passato dei
momenti duri, ma non ci è mancato
nulla. “Demenziale” perché mio
padre a volte ha fatto salti nel vuoto
con una fiducia cieca nella Provvi-
denza. “Controllato” perché questi
salti nella fede non si sono verificati
con troppa frequenza e inoltre abbia-
mo sempre pagato un debito prima di
farne un altro.
TRE COSE SULLA PROVVIDENZA1 - La divina Provvidenza non è una
bambinaia: Dio ci conosce intima-
mente e sa ciò che siamo capaci di
fare o non fare. Ma non si può barare.
Se non facciamo la nostra parte non
possiamo sperare che Dio faccia la
sua.
2 - La Divina Provvidenza non è un
tiranno: Dio non ci chiede l’impossi-
bile. Ci chiede di fare il nostro dove-
re, niente di più. A tutto il resto ci
pensa Lui.
corri dietro al tuo cuore 7
3-La Divina Provvidenza talvolta non
agisce direttamente. C’è la storia di
un uomo che ha chiesto a Dio di sal-
varlo da un’inondazione. Prima sono
arrivati i vigili del fuoco ma l’uomo si
è rifiutato di entrare nella loro barca
perché aveva chiesto aiuto a Dio. Poi
è arrivata la protezione civile, ma
nella loro imbarcazione l’uomo non
ha voluto entrare, perché aveva chie-
sto aiuto a Dio. Infine è arrivato l’eli-
cottero della polizia, ma l’uomo si è
nuovamente rifiutato. Quando muore
quell’uomo va in cielo e chiede a
Dio:”Perché mi hai abbandonato?”.
Risposta:”Prima ti ho mandato i pom-
pieri, poi la protezione civile e infine
anche la polizia, ma tu li hai rifiutati
tutti. Che cosa vuoi?”.
QUANDO LA CROCE SEMBRA TROPPO PESANTE
Quando nostra figlia Cecilia ci ha
lasciato, io e mia moglie Mariana ci
siamo chiesti se Dio ci amasse davve-
ro. Non immagini la rabbia che ho
avuto quando un amico ha provato a
dirmi la classica frase di circostanza
per tirarmi su di morale:”Dio ha dato,
Dio ha tolto, sia fatta la sua volontà”
presa dal libro di Giobbe. La risposta
me l’ha data un sacerdote:”Il contadi-
corri dietro al tuo cuore8
no chiede il permesso al campo prima
di ararlo? No. Allora perché lo ara.
Affinché dia frutto”.
QUANDO PECCHIAMOCome può Dio darmi qualcosa se io
gli volto le spalle? Perché non mi spe-
disce all’inferno in quel momento? E’
in quel momento che la Provvidenza
Divina è più attenta al nostro penti-
mento. Quando è tornato il figliol pro-
digo, il padre l’ha visto da lontano, lo
ha raggiunto di corsa e lo ha abbrac-
ciato. Questo ovviamente non signifi-
ca che dobbiamo peccare affinché
riceviamo qualcosa da Dio; significa
che anche se i nostri peccati fossero
rossi come il sangue, possiamo sem-
pre chiedere aiuto a Dio, pentirci e
ritornare da Lui.
QUANDO ABBIAMO GIA’ FIDUCIA
Talvolta noi crediamo veramente
nella Divina Provvidenza e facciamo
un salto nella fede, ma non succede
nulla. Perché tarda? Perché ci sembra
che ci abbia dato fiducia per ricevere,
ma poi ha ritirato la mano? Soffriamo
e ci disperiamo non tanto perché non
otteniamo nulla ma
perché pensiamo che
Dio non risponda.
Non dimentichiamo
che i tempi di Dio non
sono i nostri. Dio si
muove in termini di
eternità, noi in tempi
di temporalità. Quello
che possiamo fare è di
rinnovare la nostra
fiducia in Dio e conti-
nuare a pregare affin-
ché il suo aiuto non
tardi ad arrivare.
Fonte:
Aleteia 13/04/2016
da “BASTA BUGIE”
n.454 del 18/05/2016.
corri dietro al tuo cuore 9
PADRE EMILIANO TARDIF,L’ASINELLO DI GESÙ
don Beppino Cò
L’otto giugno 1999 un amico mi
telefonò in Senegal dove lavoravo
come missionario, per informarmi che
il mio caro amico e maestro padre
Emiliano Tardif, della Congregazione
del Sacro Cuore, era tornato alla casa
del Padre. Addolorato esclamai:”L’u-
mile asinello di Gesù se n’è andato.
Adesso continuerà a fare lunghe
cavalcate in Paradiso, come faceva su
questa terra”.
Quando dava la sua testimonianza
padre Emiliano si paragonava spesso
all’asinello che portava Gesù a Geru-
salemme il giorno delle Palme e dice-
va:”Sarei veramente un asino se pen-
sassi che gli applausi e gli alleluia
siano tutti per me!”.
Padre Emiliano è morto sulla
breccia, grande testimone di Gesù,
mentre stava predicando un corso di
esercizi spirituali a un gruppo di
sacerdoti in Argentina.
Ecco alcuni passaggi dell’ultima
catechesi che aveva tenuto prima di
incontrare quel Gesù con il quale si
era identificato in maniera straordina-
ria attraverso l’evangelizzazione.
“Ogni sacerdote sente in fondo all’a-
nima un martirio segreto che deriva
proprio dall’esercizio del suo ministe-
ro che lo schiaccia a causa della gran-
de dignità. Egli, cosciente della sua
missione, si sente troppo piccolo per
un’opera così grande. La sua è una
visione grandiosa che lo incanta e
nello stesso tempo lo spaventa. Il
corri dietro al tuo cuore10
sacerdote non può essere sostituito
neppure dai santi in paradiso, perché
confessare e celebrare l’Eucaristia è
una missione affidata da Cristo ai
sacerdoti. E’ per questo che la nostra
vita sacerdotale deve essere caratte-
rizzata dalla gioia. E’ evidente che
stiamo vivendo una nuova Pentecoste
d’amore nella Chiesa. Questa è la
forza di cui tutti abbiamo bisogno e si
chiama: Effusione dello Spirito Santo.
Coscienti della grandezza della nostra
vocazione e della necessità del popo-
lo di Dio di avere sacerdoti santi, non
ci resta che da chiedere questa forza
dall’alto che Gesù ha promesso ai
suoi apostoli”.
Ecco come ho conosciuto padre
Tardif e che cosa ci ha lasciato in ere-
dità.
Di padre Emiliano avevo sentito
parlare vagamente nel 1980 quando
venne in Senegal per la prima volta.
Ero un bravo missionario come dice-
vano , anche se un po’ bizzarro e con-
testavo certe devozioni comprese le
celebrazioni carismatiche. Per questo
non partecipai alle sue celebrazioni.
Anni dopo ho rivisto varie volte padre
Emiliano e l’ho incontrato in varie
occasioni.
Il primo incontro con lui è stato in
occasione del Ritiro Mondiale dei
sacerdoti in Vaticano nel 1991: era-
vamo circa cinquemila sacerdoti pro-
venienti da tutti i continenti.
L’ho rivisto quindi in occasione del
Ritiro Nazionale per sacerdoti a
Napoli. Ho celebrato con lui a Mila-
no e a Monza. Ero con lui a S. Gio-
vanni Rotondo, da padre Pio, in occa-
sione dell’Incontro sui carismi e sul-
l’evangelizzazione. L’ultima volta
che l’ho incontrato è stato al Pala-
ghiaccio di Bolzano nel settembre del
’98, qualche giorno prima che io
ripartissi per la missione in Senegal.
L’avevo trovato alquanto stanco e lui
stesso mi confidò che aveva l’agenda
piena di impegni sino al 2001. Scher-
corri dietro al tuo cuore 11
zando gli soffiai all’orecchio:”Padre
Emiliano, quando gli anni andranno
su, se vuoi ti darò una mano”. E lui,
fissandomi con quegli occhi che
andavano sino al cuore mi
rispose:”Perché aspettare quando sarò
vecchio? Incomincia subito a fare con
me la preghiera di guarigione!”. Fu
un’esperienza indimenticabile e il
Signore ci gratificò con vari segni.
Quando padre Emiliano venne in
Senegal per la seconda volta nel ’96,
gli feci sapere che desideravo un
regalo per l’anniversario dei miei 25
anni di sacerdozio: che potesse venire
a pregare nella mia missione a Kaffri-
ne. Ci speravo poco perché il padre
era sovraccarico di incontri e inoltre
la mia missione contava solo quattro-
cento cattolici, immersi nella massa
musulmana. Padre Emiliano accettò e
venne il 14 marzo ’96. Migliaia di
persone avevano invaso la missione:
erano molti i musulmani presenti e
tante persone arrivate da lontano a
piedi. Durante quella preghiera il
Signore ci gratificò di molti segni
straordinari.
La presenza di padre Emiliano in
Senegal è stata come un “ciclone
benefico” che ha attraversato tutto il
paese.
Pensando al mio caro amico e
maestro padre Emiliano ricordo quel-
lo che scrisse San Bernardino da
Siena:”E’ una legge generale nella
distribuzione delle grazie particolari
ad una creatura: quando la bontà divi-
na sceglie qualcuno per una grazia
speciale o per uno stato superiore,
essa da tutti i carismi necessari alla
persona stessa che ha scelto e alla sua
corri dietro al tuo cuore12
attività. Questi carismi aumentano
molto la bellezza spirituale di questa
persona”. Trovo che sia vero guardan-
do al potente ministero di evangeliz-
zazione e di guarigione che Gesù ha
affidato al suo asinello, padre Emilia-
no.
Ecco qualche passaggio della cate-
chesi che padre Emiliano ha tenuto
nella mia missione a Kaffrine in Sene-
gal il 14 marzo 1996. “Noi non abbia-
mo bisogno di un nuovo vangelo, ma
di una nuova evangelizzazione con la
quale Gesù ricorda al suo popolo che
è Lui il Messia, il Signore. Nel Rin-
novamento Carismatico Cattolico ho
visto con i miei occhi i segni promes-
si da Gesù…
Questa mattina una persona è
venuta a trovarmi e mi ha detto:
”Padre io voglio che tu preghi per me
e mi guarisca”. Gli ho risposto che io
non ho mai guarito nessuno. Allora
questa persona mi ha detto: ”E tutto
quello che è successo ieri sera duran-
te la preghiera a Kaolack? Tutte quel-
le guarigioni?”. Ho risposto:”Non
sono io che guarisco i malati, ma è
Gesù. Io prego e Gesù guarisce. Se
qualcuno ha fiducia soltanto in padre
Emiliano non riceverà mai nulla. Io
da solo non riesco neppure a guarirmi
dal mal di testa. Se preghiamo con
fede Gesù, Lui ci guarisce da ogni
malattia”.
Gesù ci guarisce perché è amore e
vuole che noi diamo la testimonianza
di ciò che Lui fa per noi. Qualche
volta la guarigione è la risposta alla
fede del malato; altre volte è la rispo-
sta alla fede di coloro che pregano per
un malato. Come Gesù ha chiesto ai
discepoli di Giovanni Battista di rife-
rire quanto accadeva sotto i loro
occhi, così anche noi, dando la testi-
monianza della guarigione che abbia-
mo ricevuto, evangelizziamo e annun-
ciamo che Gesù è vivo ed è il Signo-
re”.
corri dietro al tuo cuore 13
DON RICCARDO FLOREANIHo conosciuto don Riccardo quando ero in ricerca di un luogoper aprire una Comunità di “Preghiera, lavoro e accoglienza”.Ho avuto l’occasione di celebrare un paio di volte nella parroc-chia di don Riccardo con alcuni gruppi di preghiera.
don Beppino
Don Riccardo ha raggiunto la casa
del Padre il 4 marzo scorso e merita
un grazie speciale da parte di tutta l’o-
pera fondata da don Angelo Pandin
“Il seguito di Gesù”.
Ha sempre creduto dall’inizio al
movimento spirituale sorto nella chie-
sa di Borgomeduna ed è stato testimo-
ne della sua crescita.
A questa opera ha dato il contribu-
to soprattutto di confessore, sempre
presente con la corona in mano. Don
Riccardo ha sempre sostenuto questa
opera.
Aveva pensato e realizzato alcuni
ambienti funzionali per l’accoglienza
di future vocazioni e all’opera di don
Angelo ha donato il Centro da lui rea-
lizzato accanto alla chiesa parrocchia-
le di Bugnins, sognando una comunità
di vita sacerdotale.
Con la partenza
di don Riccardo se
ne va un pezzo
importante del
mosaico che don
Angelo aveva
abbozzato.
Ora i due amici,
don Angelo e don
Riccardo, si ritro-
vano insieme nel-
l’eternità, nel cuore
di quel Dio amore
di cui hanno sem-
pre dato la testimo-
nianza.
corri dietro al tuo cuore14
YOGA E CRISTIANESIMOSONO INCOMPATIBILI
Reiki, Tai Chi e altre discipline orientali promettono di esserebenefiche, ma in realtà sono un cavallo di Troia a causa dellaloro infiltrazione spirituale. Di John Flynn
La popolarità dello yoga e di altre
filosofie orientali di meditazione è
enormemente cresciuta negli ultimi
anni. Resta tuttavia l’interrogativo
fino a che punto queste pratiche siano
compatibili con il cristianesimo. L’ul-
timo contributo al dibattito su questo
tema è un libro pubblicato da un reli-
gioso australiano, Max Sculley, intito-
lato “Yoga, Tai Chi, Reiki”.
Queste tecniche sono raccomanda-
te come utili per il fitness e per il relax
e, a prima vista sono pochi gli ele-
menti per giudicare male, afferma
monsignor Julian Poteus, vescovo
ausiliare di Sydney, nella prefazione
al libro. E ammonisce, “il mondo in
cui viene introdotto il neofita è avver-
so alla fede cristiana”. Se da un lato le
pratiche in questione, ad un approccio
superficiale promettono di essere
benefiche, in realtà sono “un cavallo
di Troia a causa della loro dannosa
infiltrazione spirituale”.
Uno dei principali problemi sta
nella promozione di stati di coscienza
corri dietro al tuo cuore 15
alterati. Si tratta di una pratica per
indurre le persone a sperimentare un
senso di unità con il cosmo e il divino
e stimola un sentimento di beatitudi-
ne. Con i pericoli che vanno dall’in-
stabilità mentale all’influsso demo-
niaco.
Molti cristiani che praticano Yoga,
Thai Chi e simili discipline, lo fanno
senza alcun desiderio di abbracciare
la filosofia ispiratrice, tuttavia le tec-
niche di alterazione della mente pro-
vocano seri rischi spirituali. Lo Yoga
in modo particolare è inestricabilmen-
te connesso con i principi religiosi
dell’induismo, che è in contraddizio-
ne con il cristianesimo in vari punti
fondamentali.
KARMAIl panteismo, la dottrina della rein-
carnazione e l’idea stessa che questa
vita non valga la pena di essere vissu-
ta, sono alcuni aspetti anti-cristiani
dello Yoga. Il Karma è un concetto
assolutamente anti-cristiano, dal
momento che include una severa giu-
stizia basata su un dio impersonale,
senza alcun spazio per il perdono o la
pietà.
Ciò è in totale contrasto con il cri-
stianesimo perché crede che Gesù
Cristo, attraverso la sua sofferenza,
morte e risurrezione, ha espiato per i
nostri peccati. Inoltre, il principio
dello Yoga, secondo cui l’unica realtà
possibile è l’essenza divina in tutte le
cose create e qualunque cosa visibile
è solo un miraggio, è in contrasto con
il principio cristiano di un cosmo
creato da Dio. Nel libro citato si dice
che la pratica regolare di questa disci-
plina orientale può portare a un cam-
biamento nella mente e nelle emozio-
ni.
Riguardo al Thai Chi, l’autore scri-
ve che si tratta di una disciplina trop-
po spesso considerata come un sem-
plice mezzo di riduzione dello stress o
per avere la buona salute. Con lo
Yoga, anche il Thai Chi include gli
stati di coscienza alterata e l’illusione
di poter diventare divini. Gli istruttori
di Thai Chi affermano che è basato
sulla filosofia del taoismo e non sulla
religione. Ma ciò che non è spiegato è
che la filosofia taoista è un sistema di
principi religiosi che sono in conflitto
con i principi del cristianesimo.
Il Taho Chi è presentato come una
specie di forza vitale ma, secondo la
filosofia che lo anima, tutte le cose
create sono manifestazioni divine del
Chi e lo scopo ultimo del Thai Chi è
quello di permettere a chi lo pratica di
diventare divino. Il Thai Chi spiega
tutta la realtà in termini di Ying Yang.
Ciò significa che tutto è relativo e le
definizioni cristiane di bene e male
non trovano posto. “Anche se qualcu-
no cerca di prendere le distanze dalla
filosofia Chi, le tecniche incluse in
corri dietro al tuo cuore16
questa meditazione in movimento
sono tali da alterare in modo signifi-
cativo lo stato di coscienza di chi ne
fa pratica” scrive l’autore del libro.
LA GUARIGIONE.Il Reiki è un’altra pratica presenta-
ta come una tecnica che guarisce. Il
vocabolo si compone di due parole
giapponesi che letteralmente signifi-
cano energia divina universale.
Comprende un modo di credere
panteistico e l’affermazione che tutti
gli esseri umani hanno la capacità di
diventare divini. Sostiene anche la
reincarnazione e un concetto della
divinità suprema totalmente diverso
dalla fede cristiana.
La guarigione cristiana ha luogo in
un’atmosfera di fede nel potere di
Gesù ed è accompagnata dal perdono
dei peccati. Nel reiki non è richiesta
alcuna fede e il peccato e il male non
esistono.
Fonte: Zenit.
corri dietro al tuo cuore 17
GUARITA A LOURDESBAMBINA SORDADALLA NASCITA
Benedetta Frigerio
Era sorda fin dalla nascita ma l’11
maggio scorso, verso
le 20.30 si è tolta le
protesi e le ha date alla
madre dicendo:”Non
mi servono più, ora ci
sento”.
La piccola era in
pellegrinaggio a Lour-
des insieme alla
mamma, alla nonna e
al fratellino. A raccon-
tare a “tempi. It” la
storia di quello che è
successo, è Giuseppe
Secondi, responsabile
della sezione Unitalsi
di Milano Sud-Ovest,
che ha condotto il pel-
legrinaggio al quale la
piccola ha partecipato.
LA STORIA“La bambina-rac-
conta Secondi-nacque
prematura il 25 dicem-
bre del 2009. Per salvarla i medici le
diedero dei farmaci che le provocaro-
no delle emorragie lesive degli orga-
ni uditivi”. Alla piccola, residente in
corri dietro al tuo cuore18
Liguria e in cura all’ospedale Gaslini
di Genova, furono apposte delle pro-
tesi, dato che le apparecchiature per
l’udito non avevano alcuna efficacia.
Grazie anche alla logopedia, crescen-
do è migliorata fino a leggere il labia-
le e a parlare, anche se con difficoltà.
Grata per il dono di una famiglia
felice e per la figlia, la madre ha deci-
so di partecipare a un pellegrinaggio
per ringraziare la Madonna. “Era così
determinata che è partita dalla Ligu-
ria la sera dell’8 maggio, per dormire
in aeroporto a Malpensa, da cui
siamo partiti alle 6 del giorno succes-
sivo”.
ERAVAMO INCREDULI“Il pellegrinaggio si è svolto
secondo le consuete modalità: pre-
ghiere, Messe, immersioni nelle
vasche.
La sera dell’11 maggio - racconta
Secondi - terminata la processione
eucaristica stavo giocando con i pic-
corri dietro al tuo cuore 19
coli in albergo. Alle 20.30 avevo la
consueta riunione che si tiene con
quanti partecipano al pellegrinaggio
la prima volta. Così ho spiegato alla
piccola che dovevo assentarmi e lei,
parlando molto chiaramente come
non aveva mai fatto, mi ha chiesto di
rimanere”.
Secondi non ha fatto caso allo
strano comportamento della bambina
ed è salito al piano superiore. “Alle
21 mi hanno chiamato, chiedendomi
di scendere immediatamente. Ho
pensato che fosse successo qualcosa
di grave, invece mi hanno spiegato
che la bambina si era tolta la protesi,
aveva detto alla mamma di sentirci
bene e, effettivamente sembrava tutto
vero.
All’inizio eravamo increduli, per-
sino la madre non si capacitava, tanto
che abbiamo provato più volte a chia-
marla a bassa voce scoprendo che ci
sentiva davvero. Inoltre parlava bene
come non aveva mai fatto”.
GRAZIE PER QUELLOCHE HAI FATTO
La mattina successiva prima di
recarsi al “Bureau des Constatations
Médicales” di Lourdes per incomin-
ciare gli accertamenti e affidare ai
medici il giudizio sull’accaduto,
Secondi ha portato la bambina alla
grotta dalla Madonnina, ma lì davan-
ti a lei, la piccola ha detto: ”Andiamo
dalla mia Madonna, la mia ha la coro-
na in testa”. “Arrivati davanti alla
statua dell’Incoronata ho detto alla
bambina di salutarla e lei ha pronun-
ciato queste parole: ”Ti ringrazio per
quello che hai fatto”. Sono rimasto
basito”.
Una volta arrivati al Bureau la pic-
cola ha visto l’immagine di una Ver-
gine stilizzata e ha esclamato: ”Come
è brutta”, mentre nello studio medico,
di fronte all’icona di una Madonna
con la corona, ha affermato: ”Quella
è la Madonna!”. I medici l’hanno
interrogata insieme alla madre e
hanno buttato delle monetine per
terra, verificando che, di fatto, la
bambina reagiva al suono.
La cautela è d’obbligo: il processo
per la verifica dei fatti è solo all’ini-
zio, ma è indubbio che sia accaduto
qualcosa.
Persino dal punto di vista caratte-
riale, ora la bambina è più affettuosa
ed espansiva. Anche i medici italiani
hanno constato il miglioramento del-
l’udito e la riparazione degli organi.
E sebbene le analisi siano ancora in
corso, si sono chiesti che cosa sia
accaduto.
Fonte:
Tempi, 17/05/2016.
corri dietro al tuo cuore20
Ritiro NazionaleSantuario Madonna
di Pietralba (BZ) 9-15 luglioRELATORI: Padre Cipriano de Meo - Don Beppino Cò
PADRE CIPRIANO DE MEODECANO DEGLI ESORCISTI
Padre Cipriano de Meo si è forma-
to alla scuola di padre Pio. Gli piace
raccontare le esperienze che ha vissu-
to con padre Pio. “Quando ero stu-
dente in teologia, fui inviato dai miei
superiori a San Giovanni Rotondo per
aiutare padre Pio a rispondere alla
numerosa corrispondenza che riceve-
va. Arrivavano montagne di lettere al
punto che i superiori mandavano
alcuni giovani frati al convento di S.
Giovanni Rotondo per poter risponde-
re alle numerose richieste che padre
Pio riceveva. Dopo la mia ordinazio-
ne sacerdotale il 6 marzo 1949, fui
inviato nuovamente a San Giovanni
Rotondo. A tavola avevo il mio posto
vicino a padre Pio ma lui mangiava
pochissimo. Ero giovane e sempre
affamato. Padre Pio che lo sapeva
corri dietro al tuo cuore 21
mangiava pochino
e mi lasciava tutto
il resto dicendo:
”Giovanotto, man-
gia!”. Ogni giorno
faceva così e io
mangiavo con
gusto.
Padre Pio mi ha
sempre guidato
perché lui aveva
molta esperienza
con il demonio. Ringrazio Dio perché
l’incontro con padre Pio era nei piani
della Provvidenza divina. Le sue
benedizioni sono state molto utili per-
ché la lotta contro il demonio è lunga
e faticosa. Dopo 60 anni di esorcismi
posso affermare che, grazie a Dio non
ho mai avuto paura e non ho mai sen-
tito la fatica, al punto che più esercito
il ministero di esorcista e più mi sento
forte. Tutto grazie anche alle benedi-
zioni di padre Pio”.
***
TESTIMONIANZA DI PADRE CIPRIANO
“Durante gli esorcismi, le invoca-
zioni a padre Matteo d’Agnone met-
tono gli spiriti più ribelli in una gran-
de difficoltà. Allora io prego
così:”Padre Matteo, getta a terra il tuo
nemico” e subito la persona possedu-
ta si ritrova per terra. Poi ordino:
”Padre Matteo, lega i piedi e le mani
del tuo nemico!”In un istante una
mano invisibile obbedisce. La scena è
impressionante perché le persone pos-
sedute fanno ostacolo per non essere
legate ma una mano invisibile lega
mani e piedi. Terminato l’esorcismo
prego perché siano slegati questi lega-
mi e una mano invisibile obbedisce.
Scene come queste si presentano
spesso e mi convincono della forza e
dell’autorità che ha padre Matteo
d’Agnone durante gli esorcismi. Ecco
le preghiere che trovo utili per com-
battere lo spirito del male:
1-Il Rosario in famiglia perché
questa preghiera disturba molto il
maligno.
2-L’invocazione del santo protetto-
re del paese.
3-L’invocazione del santo di cui
portiamo il nome.
4-L’invocazione delle anime del
Purgatorio”.
corri dietro al tuo cuore22
GIUGNO* DOMENICA 12: DUOMO DI MONTE-
GROTTO TERME (PD) ORE
14.30
* DOMENICA 19: PARROCCHIA DI
LUGAGNANO (VR) ORE
14.30
* MARTEDI 21: PARROCCHIA DI S.
MAURIZIO-VIA ALSERIO-
ERBA ORE 20.30
* GIOVEDI 23: CON IL GRUPPO DI
ERMES-CHIESA DI S.
LORENZO-VIA DELLA
CANALINA 38-ZONA BAR-
GALLA-REGGIO EMILIA.
* DOMENICA 26: DESIO (MI) ORE
14.30
CELEBRAZIONICON IL GRUPPO
“ROVETO ARDENTE”
corri dietro al tuo cuore 23
LUGLIO* VENERDI 1-SABATO 2-DOMENICA 3:
CASA DI S. OBIZIO-ANGOLO
TERME (BS)
* DA SABATO 9 A VENERDI’ 15: RITIRO
NAZIONALE A PIETRALBA
(BZ) CON PADRE CIPRIANO
DE MEO. TEMA DEL RITIRO:
“IL FIGLIO DI DIO E’ APPAR-
SO PER DISTRUGGERE LE
OPERE DEL DIAVOLO” (1a
LETTERA DI GIOVANNI 3,8).
* DOMENICA 17: CELEBRAZIONE A
DESIO (MI) ORE 14.30.
AGOSTO* DA DOMENICA 21 A SABATO 27:
RITIRO NAZIONALE. CASA
DELLA DELLA SAPIENZA-
LOZIO (BS). TEMA DEL RITI-
RO: “INVANO MOLTIPLICHI I
RIMEDI, NON C’E’ GUARI-
GIONE IN TE” (GEREMIA 46,11).