corriere cesenate 14-2014

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Giovedì 10 aprile 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 14 euro 1,20 14 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Vita della Diocesi 6 Settimana Santa Celebrazioni in Cattedrale Giornali cattolici 10 e 11 Fisc, tre giorni a convegno a Gorizia U n centinaio tra diret- tori, redattori e gior- nalisti si sono confronta- ti su Europa e il suo fu- turo M ercoledì 16 aprile alle 20,30 il vescovo Dou- glas presiede la Messa cri- smale nella quale si ricor- dano i giubilei sacerdotali Festa della Gmg in ‘formato parrocchia’ Domenica 13 aprile 7 N ella domenica delle Palme si celebra la Giornata mondiale del- la Gioventù. Le varie proposte in diocesi Cesena 13 Restyling alla Rocca Malatestiana R ifatti camminamenti e pavimentazione degli spalti. Anche i vialetti del parco della Rimembranza sono stati sistemati Editoriale La preghiera e il giudizio di Francesco Zanotti Cesena 12 Animali selvatici Una convivenza da studiare Vallesavio 17 Eventi e trekking per valorizzare il territorio Cesenatico 15 Ponte Bailey Continuano i lavori Solidarietà 18 Maratona Alzheimer Più che una festa L’opinione dei campioni VEDUTA AEREA DELLO STADIO “MANUZZI” DI CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGIÒ) Mondiali di calcio: i ricordi di due illustri ex giocatori del Cesena I Mondiali di calcio sono ormai alle porte. Si giocheranno a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 12 giugno al 13 luglio. Il campionato di serie A si sta av- viando verso la conclusione e si fanno stretti i tempi per chi aspira a una maglia in Nazionale. Dell’avventura azzurra abbiamo parlato con i “no- strani” Pierluigi Cera e Lorenzo Minotti. Il primo, veronese di nascita e ce- senate d’adozione, disputò la finale del 1970 in Messico e per anni è stato il perno della difesa del Cagliari campione d’Italia in cui militava Gigi Riva. Il secondo, cesenate doc, ha accarezzato la Coppa del Mondo nel 1994, quando la Nazionale guidata da Arrigo Sacchi fu sconfitta ai rigori ancora una volta dai brasiliani. Con entrambi abbiamo sfogliato l’album dei ricordi e parlato del calcio moderno. Primo Piano alle pagine 4 e 5 A ltroché giudici. “Noi che preghiamo al venerdì davanti al nostro ospedale nel giorno in cui si fanno gli aborti, non siamo tribunali posti lì per giudicare le mamme che entrano all’ospedale per sottoporsi a questo intervento, come è stato scritto in questi giorni sulla stampa”. Le parole riportate sono state pronunciate domenica scorsa in Cattedrale dal vescovo Douglas. Lo spunto è venuto dalla lettura del Vangelo dedicato alla resurrezione di Lazzaro. In occasione dei 75 anni della presenza in città delle Sorelle dei Poveri, monsignor Regattieri si è concentrato sui temi della vita e della sua cura e non ha potuto fare a meno di richiamare una pagina pubblicata venerdì scorso da un quotidiano locale. Aborto, obiezione di coscienza e pillola abortiva sono stati affrontati solo da un punto di vista: il diritto di interrompere la gravidanza da parte della donna e l’assistenza medica da parte dell’ospedale. Ciò che va in altra direzione è solo un impiccio, come la preghiera che ogni 15 giorni la Comunità Papa Giovanni XXIII propone e a cui quasi sempre partecipa anche il vescovo stesso. “Gruppi religiosi si schierano fuori dall’ospedale per dissuadere e pregare sui bambini mai nati. E lo schieramento assume più la sembianza di un tribunale che un’occasione di redenzione”, questo è scritto a chiusura dell’ampio articolo in cui viene intervistato il primario di Ostetricia del “Bufalini”, il dottor Daniele Pungetti. “Sappiamo molto bene della sofferenza di queste donne - ha detto ancora il vescovo Douglas nell’omelia di domenica scorsa -. Sono altri che hanno la responsabilità di quanto esse sono costrette a fare. Noi al contrario vogliamo essere loro accanto con la preghiera. Vogliamo offrirci come aiuto per accogliere la vita che hanno in grembo. Altro che giudici di queste donne. Noi vogliamo essere per loro come dei samaritani. Con tutta la nostra pochezza e fragilità”. “Chi passa di lì con dolore o con sollievo, ha già deciso”, è detto ancora nel servizio pubblicato. Mi viene in mente la testimonianza di Michela Napolitano, portata a Cesena il 31 gennaio scorso, al palazzo del Ridotto. La signora era accompagnata dal marito, dalla mamma e dalla sorella che 15 anni fa l’avevano quasi convinta ad abortire. Poi, all’ultimo, sul lettino prima di entrare in sala operatoria, la decisione di tornare indietro. Per fortuna, mi verrebbe da dire, perché a Cesena, sempre in quella serata, tutti i presenti hanno apprezzato il sorriso e l’inno alla vita di Elvira, la figlia ormai quindicenne di Michela.

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Corriere Cesenate di giovedì 10 aprile 2014

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  • Gioved 10 aprile 2014anno XLVII (nuova serie)numero 14 euro 1,20

    14Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

    Vita della Diocesi 6Settimana SantaCelebrazioniin Cattedrale

    Giornali cattolici 10 e 11Fisc, tre giornia convegnoa Gorizia

    Un centinaio tra diret-tori, redattori e gior-nalisti si sono confronta-ti su Europa e il suo fu-turo

    Mercoled 16 aprile alle20,30 il vescovo Dou-glas presiede la Messa cri-smale nella quale si ricor-dano i giubilei sacerdotali

    Festa della Gmgin formatoparrocchia

    Domenica 13 aprile 7

    Nella domenica dellePalme si celebra laGiornata mondiale del-la Giovent. Le varieproposte in diocesi

    Cesena 13Restylingalla RoccaMalatestiana

    Rifatti camminamenti epavimentazione deglispalti. Anche i vialetti delparco della Rimembranzasono stati sistemati

    EditorialeLa preghiera e il giudiziodi Francesco Zanotti

    Cesena 12Animali selvaticiUna convivenzada studiare

    Vallesavio 17Eventi e trekkingper valorizzareil territorio

    Cesenatico 15Ponte BaileyContinuanoi lavori

    Solidariet 18MaratonaAlzheimerPi che una festa

    Lopinionedei campioni

    VEDUTA AEREA DELLO STADIO MANUZZI DI CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGI)

    Mondiali di calcio: i ricordi di due illustri ex giocatori del Cesena

    I Mondiali di calcio sono ormai alle porte. Si giocheranno a Rio de Janeiro,in Brasile, dal 12 giugno al 13 luglio. Il campionato di serie A si sta av-viando verso la conclusione e si fanno stretti i tempi per chi aspira a unamaglia in Nazionale. Dellavventura azzurra abbiamo parlato con i no-strani Pierluigi Cera e Lorenzo Minotti. Il primo, veronese di nascita e ce-senate dadozione, disput la finale del 1970 in Messico e per anni statoil perno della difesa del Cagliari campione dItalia in cui militava GigiRiva. Il secondo, cesenate doc, ha accarezzato la Coppa del Mondo nel1994, quando la Nazionale guidata da Arrigo Sacchi fu sconfitta ai rigoriancora una volta dai brasiliani. Con entrambi abbiamo sfogliato lalbumdei ricordi e parlato del calcio moderno.

    Primo Piano alle pagine 4 e 5

    Altroch giudici. Noi che preghiamo alvenerd davanti al nostro ospedale nelgiorno in cui si fanno gli aborti, nonsiamo tribunali posti l per giudicare lemamme che entrano allospedale persottoporsi a questo intervento, come statoscritto in questi giorni sulla stampa. Leparole riportate sono state pronunciatedomenica scorsa in Cattedrale dal vescovoDouglas.Lo spunto venuto dalla lettura del Vangelodedicato alla resurrezione di Lazzaro. Inoccasione dei 75 anni della presenza in cittdelle Sorelle dei Poveri, monsignor Regattierisi concentrato sui temi della vita e della suacura e non ha potuto fare a meno dirichiamare una pagina pubblicata venerdscorso da un quotidiano locale. Aborto,obiezione di coscienza e pillola abortivasono stati affrontati solo da un punto divista: il diritto di interrompere la gravidanzada parte della donna e lassistenza medica daparte dellospedale. Ci che va in altradirezione solo un impiccio, come lapreghiera che ogni 15 giorni la ComunitPapa Giovanni XXIII propone e a cui quasisempre partecipa anche il vescovo stesso.Gruppi religiosi si schierano fuoridallospedale per dissuadere e pregare suibambini mai nati. E lo schieramento assumepi la sembianza di un tribunale cheunoccasione di redenzione, questo scrittoa chiusura dellampio articolo in cui vieneintervistato il primario di Ostetricia delBufalini, il dottor Daniele Pungetti.Sappiamo molto bene della sofferenza diqueste donne - ha detto ancora il vescovoDouglas nellomelia di domenica scorsa -.Sono altri che hanno la responsabilit diquanto esse sono costrette a fare. Noi alcontrario vogliamo essere loro accanto conla preghiera. Vogliamo offrirci come aiuto peraccogliere la vita che hanno in grembo. Altroche giudici di queste donne. Noi vogliamoessere per loro come dei samaritani. Contutta la nostra pochezza e fragilit.Chi passa di l con dolore o con sollievo, hagi deciso, detto ancora nel serviziopubblicato. Mi viene in mente latestimonianza di Michela Napolitano,portata a Cesena il 31 gennaio scorso, alpalazzo del Ridotto. La signora eraaccompagnata dal marito, dalla mamma edalla sorella che 15 anni fa lavevano quasiconvinta ad abortire. Poi, allultimo, sullettino prima di entrare in sala operatoria, ladecisione di tornare indietro. Per fortuna, miverrebbe da dire, perch a Cesena, sempre inquella serata, tutti i presenti hannoapprezzato il sorriso e linno alla vita diElvira, la figlia ormai quindicenne diMichela.

  • La cittdi domani

    Tavola rotondaproposta dal Corriere Cesenate

    con tutti i candidati sindaco

    Palazzo del Ridotto, Cesenaluned 12 maggio, ore 21

    foto Giuseppe Mariggi

  • Gioved 10 aprile 2014 3Opinioni

    Abusi sessuali su minoriDomande che bussano alla coscienza

    on c ormai giorno senza notizie di abusi sessuali suminorenni. Un affiorare sconcertante di violenze. Linterminabile elenco di fatti tristissimi provocacontinuo sgomento. Non c assuefazione ed

    esplodono le domande sul perch ancora si arrivi a ferite eumiliazioni cos devastanti di persone indifese quali sono ipiccoli.Perch succede tutto questo in una societ civile? Come puun adulto franare in questo abisso di disumanit? Comepossono correre sui siti internet aberranti tentativi digiustificazione affermando che non si tratta di abusi? Qualeabuso di se stesso precede in chi lo commette labusosessuale su minorenni? Non forse lo sfascio della propriadignit che precede e provoca lo sfascio della dignit altrui?Sono alcune delle domande che nascono di fronte a unacronaca nera che i media doverosamente mettono in pagina,in video e in rete. Anche se non sempre con il doverosorispetto delle regole etiche poste a tutela soprattutto dellevittime. Le risposte del codice penale non mancano e anche arrivanonuove misure preventive come il certificato penaleantipedofilia. Non dovr mai mancare la loro corretta econcreta applicazione in un quadro che tenga conto deisoggetti che si occupano di minori.Le domande si spingono ancor pi in profondit, arrivanoalla porta della coscienza ed entrano nei campidelleducazione e della comunicazione.E qui non bastano le parole e le intenzioni. Non bastaneppure dichiarare un passato migliore, non serve piangeresu un presente doloroso e non segno di responsabilitprevedere un futuro peggiore.Questa una strada a fondo cieco, non una risposta alledomande che scoppiano prepotenti di fronte alla catenadegli abusi sessuali sui minorenni.Il primo abuso la negazione del significato e del valoredellessere persona. Il venir meno del riconoscimento della dignit e dei dirittidella persona, dai primi agli ultimi battiti della vita, indicauneclissi della coscienza che ha come gravissima

    N

    Lo sfascio della dignit La fotografia

    conseguenza il non distinguere il bene dal male e il ritenere che non esistapeccato o reato nel consumare un minore come carne fresca. La giustificazione che il minore abusato fosse consenziente - c chi la porta apropria discolpa - pesa come un ulteriore macigno su chi non pu e non deveignorare la fragilit di una persona in formazione.Tornano le domande inziali: perch tutto questo e perch tutto questo in unasociet civile come la nostra? I media non hanno risposte da offrire anche se non dovrebbero ridurre il lorocompito alla cronaca nera a cui bordi queste domande esplodono. Le ferite profonde non si rimarginano facilmente, il pi delle volte rimangono persempre. Non deve certamente mancare laiuto perch esse non portino allosvuotamento di una vita ma non deve neppure mancare unopera educativa eformativa perch questi sfregi non si ripetano. Alle vittime di ieri e di oggi non sene aggiungano altre, ai distruttori della propria e altrui dignit non se neaggiungano altri.Ognuno deve fare la sua parte per prevenire e fermare questa lacerazione nellavita dei piccoli. La comunit cristiana, in alcuni casi ferita e offesa da questo male, non si sottrae aquesto compito come testimoniano gli oratori, le associazioni educative, leparrocchie e i forum delle famiglie.La tenerezza che Francesco richiama nei suoi interventi va oltre una carezza:diventa un richiamo alla responsabilit educativa degli adulti. Richiamano anchequel macigno che devono legarsi ai piedi quanti hanno ferito e feriscono i piccoli.Macigno che, afferma sempre il Papa, solo la misericordia di Dio pu slegare.

    Paolo Bustaffa

    Vaticano,3 aprile:papa Francescoriceve inudienzala reginaElisabetta IIdel Regno Unitocon il Ducadi Edimburgo. (fotoLOsservatoreRomano(www.photo.va)/ Sir)

    Sempre i poveri al posto donorecristiani vivono nellattesa di Colui che deve tornare e cui rivolgiamo il nostro grido:Marana th! Vieni Signore Ges!Viviamo nella storia, nello svolgersi del tempo, di ogni minuto che, una volta scandito,

    non pu pi tornare. Si crea cos un vuoto? Generatosi da quel momento in cui il Risorto,con gli splendidi segni della sua passione gloriosa, scomparve alla vista dei suoi? Lo sannotutti: il vuoto genera il vuoto, nei rapporti di coppia, fra gli amici e anche nella gestionedello sterco del diavolo: un conto in rosso, non genera che rosso ancora.Il Signore Ges, il Maestro che tanto ha attirato le folle, le ha magnetizzate e ha annunziatoloro il Regno di Dio, ci ha gettati in baratro cos vischioso? Se cos fosse, sarebbe lanegazione assoluta e dimostrabile della falsit della sua Incarnazione, del Suo peregrinaredi villaggio in villaggio, della Sua accettazione di una morte crudele e vergognosa per lasalvezza di tutti.Cos non . Fra di noi, Egli ha voluto rimanere con il dono supremo, per noiinimmaginabile, della Sua presenza nel Pane e nel Vino eucaristici. Ogni giorno Egli fra iSuoi, fra coloro che Lo riconoscono e anche fra coloro che non Lo riconoscono ma che Egli

    I attende. Ogni domenica si dona erinnova la promessa di stare con noi,di essere Pane che nutre, sostiene, viasu cui poter camminare con sicurezza. Il Gioved Santo di ogni anno rinnovaper questo misterioso legame inmodo solenne, esponendosi agli occhidi tutti e tutti sollecitando adavvicinarsi. In ogni Cattedrale, in ogniDuomo, Egli fra i suoi: poveri eaffamati pellegrini nella storia,stracolma di inciampi e difficolt.Quale Cattedrale, quale Duomo, anticoe bagnato nella preghiera che siinanella nei secoli oppure modernoche sfida lassenteismo odierno con ilsuo richiamo a questa Presenza, reggeal confronto con la Cattedrale viva, incarne ed ossa, di chi soffre ed poveronella propria umanit dolente?Francesco non rimarr nello splendoredi San Pietro ma si porter nel luogodel dolore che grida sempre il suo,troppo spesso inascoltato, perch?Perch a me? A questa umanit ferita edolorante, il vescovo di Roma spezzeril Pane che dona senso, che donavigore, che soccorre gratuitamente enon ti promette una rivincita postmortem ma ti indica qui, proprio, qui,la chiave non risolutiva ma donante diogni sofferenza che Egli, il Cristocrocifisso, ha assunto nella Passione.La Fondazione Don Carlo Gnocchinon un luogo povero, misero,abbandonato, anzi un luogospecializzato, allavanguardia, ma illuogo per eccellenza in cui Egli,Pane sempre presente alla storia enella storia di ciascuno e di ciascuna,si offre nella povert e nellaquotidianit del segno perch ognipovero, nostro fratello, colpito nellasua umanit e privo della salute, siaposto al centro del mistero, al postodonore. Grande segno di misericordia,di quellutero del Creatore che sicommuove e condivide la propriasorte fino a perdere la vita.Ultimo Lui che pende dal legnomaledetto, ultimi i malati; Ultimo Luiche arranca per giungere al Golgota esubire linfamia; ultimi fra gli ultimi: glioppressi dai lacci della mafia, dellandrangheta, dellusura, delle slotmachine, della droga.La Via Crucis al Colosseo che emergerda un territorio colpito e guidatadal pastore che ne conosce le cicatrici,sar, miracolosamente, segnodi guarigione e il Pane che risplendersulla mensa dellaltare,sar Luce vera che illumina e porta,nellalchimia dellamore di Dio,a una trasformazione piena e totale.Il dono di Francesconel segno della Bellezza assoluta egratuita, si china sugli ultimi fra gliultimi. E noi con lui.

    Cristiana Dobner

    Francesco non rimarr nello splendore di San Pietroma si porter nel luogo del dolore che grida sempre il suo,troppo spesso inascoltato, perch? Perch a me? E poi la Via Crucisscritta la vescovo che conosce le cicatrici del territorio

    Settimana Santa

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

  • Gioved 10 aprile 20144 Primo piano

    Intervista Pierluigi Cera, calciatore di serie A dal 1958 al 1978, stato vice campione del mondo nel 1970. Verona, Cagliari e Cesena le tre compagini in cui ha militato

    Dai campi del Paradiso ai MondialiCristiano Riciputi

    na villetta a schieracome tante altre, inuna tranquilla zonaresidenziale di

    Cesena, circondata da unprato preciso e curato comeun suo intervento su unattaccante lanciato a rete.Lex calciatore Pierluigi(Piero) Cera, classe 1941, ciaccoglie a casa sua unpomeriggio dei primi diaprile. Per chi non loconosce, ricordiamo che stato vicecampione delmondo ai mondiali del 1970,in Messico, battuto dalBrasile di Pel.Professionista dal 1958 al1978, ha militato nel Verona,la squadra della sua citt, havinto uno scudetto con ilCagliari in cui giocava ancheGigi Riva, per poi chiudere lacarriera al Cesena,contribuendo allaqualificazione in CoppaUefa, prima e unica voltanella storia dei bianconeri.

    Cera, lei stato ai vertici delcalcio mondiale. Ma comeha cominciato?Ho iniziato come tutti ibambini della mia epoca,alloratorio. Tiravo calci alpallone nel campetto dellaparrocchia di Legnago, dovemi recavo appena finiti icompiti. La squadradelloratorio faceva i torneiamatoriali e si chiamavaSalus. Vi ho giocato fino aquando tutta la famiglia,eravamo otto figli, non si trasferita a Verona perseguire mio padre direttoredi banca. Anche a Verona hocontinuato a giocare apallone, nella compagineParadiso dei padriCamilliani. Allet di 15 annisono passato allOlimpiaMontorio e, dopo un anno emezzo, al Verona. Allet di17 anni, il 4 maggio 1958, hoesordito in serie A.

    Chiss che soddisfazione incasa suaMacch, scherza? A queitempi non era mica comeoggi. Mio padre non ha maivisto una partita di calcio,neppure in tv. Le raccontoun aneddoto. Quandogiocavo nellOlimpia, gliosservatori del Verona minotano e il presidenteGiorgio Mondadori decide diacquistare il mio cartellino.Allepoca, per unquindicenne, le cifrevariavano fra le 80 e le100mila lire. Per me, Olimpiae Verona si accordano per unmilione e mezzo. Una cifrastratosferica. Alla famigliaspetta il 12 per cento e allorail presidente chiama miopadre. Gli spiegano lasituazione ma, di fronte a180mila lire che glispettavano, dice chiaro etondo che il denaro siguadagna solo lavorando enon dando calci a unpallone. E li rifiuta. Questoper far capire che aria sirespirava in casa mia.

    U

    E per conciliare la scuolacon lo sport?Cera il tacito accordo chepotevo giocare a patto chemi diplomassi e nonperdessi neanche un giornodi scuola. Su questo miopadre era categorico. Einfatti sono diventatoragioniere. Altro aneddoto:col Verona abbiamo trepartite fuoricasa nel suddItalia. Tutto vieneorganizzato per ridurre lespese e rimanere a Taorminasenza fare troppi viaggi. Maio non posso perdere lascuola. Allora ricordo che ilsabato sono salito sul treno,sono arrivato in Calabria eho giocato. Appena finita lapartita ho ripreso il treno esono tornato a Verona.Stessa cosa con il Messina.Poi il terzo sabato conlaereo sono arrivato aPalermo. Ho giocato e sonoripartito, arrivando a casaalle 4 del luned mattina inmodo da essere a scuola alle8. Ecco, questi sono statialcuni dei sacrifici iniziali.

    Ma chi stato a insegnarle agiocare a calcio in modo daesordire cos giovane in se-rie A?Le rispondo sinceramente:nessuno. Anche perchallepoca non cerano ipreparatori e allenatori checi sono oggi, quando unbambino viene seguitodallet di sei anni. Ioandavo a giocare ladomenica, al Montorio, e poici si rivedeva la domenicadopo. Durante la settimana

    correvo e giocavo con lapalla da solo o con gli amici.Solo col Verona si cominciato a fare sul serio,ma avevo ormai 17 anni e hoesordito in A nel giro dipochi mesi. Allora si era unpo allo sbaraglio, adesso si passati allestremo opposto.

    A Verona rimasto parecchianni. S, fino al 1964. Alla fine lasociet mi cedette alCagliari. E qui unaltraprecisazione. Allora igiocatori non avevano vocein capitolo, o quasi. Lesociet si accordavano e ilgiocatore veniva messo aconoscenza a giochi fatti.Per curiosit chiesi alpresidente del Verona se, inquel lasso di tempo in cuisono rimasto, qualcuno miavesse cercato. Mi risposeche aveva ricevuto 13offerte, per me, da squadredi serie A, ma lui non si eramai voluto privare di Cera.

    Per stata Cagliari la cittdove si confermatoDiciamo che a Cagliari,anche grazie allo scudettovinto, c stata una notorietnon da poco, per lepoca. Epoi era tutta lisola che ciseguiva, non solo la citt.Ricordo quel pubblico comeil pi corretto in assoluto.Mai una lamentela, anchenelle stagioni in cui le coseerano iniziate male. Tantotifo e tanta compostezza ededucazione. E in uno stadioche era da parrocchia oanche meno.

    Poi lesperienza di CesenaAnche in questo caso lesociet si sono accordate eho ricevuto lacomunicazione di partireper Cesena. E ho accettatopensando di rimanere unsolo anno: i bianconerierano neopromossi per laprima volta in serie A e,onestamente, non credevo

    che ci saremmo salvati. Nonconoscevo nulla del Cesena:allora la serie B non passavadi certo in tv e per me icompagni erano quasi tuttisconosciuti. Poi il primoanno ci siamo salvati bene eallora ho deciso di rimanere.Nelle stagioni successive arrivata addirittura laqualificazione alla coppaUefa. Per farla breve, hocontinuato a giocare nelCesena fino al 1978, quandomi sono ritirato.

    E i rapporti con il presiden-te Dino Manuzzi?Splendidi. Era un uomomolto equilibrato e accorto,specie nei conti. Un anno glifeci notare che il miostipendio era molto pibasso rispetto a quello cheprendevo al Cagliari. Ladifferenza, gli dissi, la dividafra i ragazzi pi giovani cheguadagnano poco ma chehanno contribuito, comeme, alla salvezza prima e allacoppa Uefa poi. Rimasecolpito da queste parole.

    Appena smise di giocare lacoinvolsero in societS, in pratica ho fatto ildirettore sportivo dal 1979 al2001. Anche con EdmeoLugaresi il rapporto sempre stato ottimo. Lui erapi tifoso rispetto a suo zio:a volte toccava a mecontenerlo per evitare certeoperazioni troppoprecipitose che ci avrebberofatto perdere soldi.Limperativo era uno: fare lamiglior squadra spendendoil meno possibile evalorizzando i giovani.Capisco che per i tifosi puessere frustrante vederepartire le perle, ma ilCesena ha questo Dnasocietario e non pu farediversamente. Quandoqualcuno ha provato acambiare, abbiamo vistocome andata a finire e glistrascichi andranno avanti

    per molti anni.

    Quali giocatori e quali alle-natori lhanno impressiona-ta durante gli anni da diri-gente?Sono tanti i giovani cheabbiamo formato e che poisono saliti alla ribaltanazionale. Riguardo agliallenatori credo di aversempre scommesso moltosugli esordienti. OsvaldoBagnoli lho scovato in C2 alFano; Marcello Lippi avevafatto bene in C1 a Carrara eanche Alberto Bigon era unautentico esordiente.

    Di Cesena anche CristianBrighi, arbitro molto quota-to che ha smesso lo scorsoanno. Che opinione ha delsuo operato?Penso che abbia raccoltomeno delle sue potenzialit.Aveva i numeri per diventareinternazionale. Credo chesia stato penalizzato introppi frangenti dagli

    assistenti che lo hanno fattosbagliare. E questo,nonostante non ne avessecolpa, stato annotato sulsuo curriculum.

    Pur amando molto Verona,ha deciso di vivere a Cesena.In accordo con mia moglieIvana, anche lei di Verona adispetto del cognome,Benini, che diffuso moltoin Romagna, abbiamo decisodi fermarci qua. E siamocontenti della scelta, anchese per noi Verona rimaneuna citt splendida, unica.

    Cosa fa ora Pierluigi Cera?Faccio il nonno di duesplendide nipotine, Caterinae Rachele, mentre i nostrifigli si chiamano Simone eAndrea. Guardo moltocalcio, specie in tv. Horipreso ad andare allo stadioManuzzi da poco, dopo cheper 2-3 anni avevo smesso.

    Ma qualche rimpianto perquella finale persa contro ilBrasile proprio non ce lha?Diciamo che il risultato stato bugiardo. Loro eranopi forti, ma il 4-1 nonrispecchia il corso della garae i valori in campo. Ci siamosmarriti negli ultimi minuti.Rimpianti? No, specie per lacarriera professionale. Neglianni 80 un campione delcalibro di Gaetano Scireadisse pubblicamente che siispirava al mio modo digiocare. Sono stato il primo,in Italia, a interpretare ilruolo del libero in chiavemoderna. Quel che potevofare, lho sempre fatto, colmassimo impegno.

    "Mio padre non eradaccordo chegiocassi a palloneNon ho mai persoun giorno di scuolae mi sono diplomato"

    "Ho esordito in serie A allet di 17anni. Ho tirato i primicalci al pallone nel campettodelloratorio"

    Pierluigi Cera premiato dal presidente

    del Cesena Calcio Giorgio Lugaresi (foto archivio Gmz)

  • Gioved 10 aprile 2014 5Primo piano

    nnLorenzo Minotti, cesenate di San Giorgio, ricorda i Mondiali negli Stati Uniti del 1994Dal campo di periferia fino ai vertici del calcio. Tanti i successi condivisi sempre con la famiglia

    "I giovani meritano pi spazio"Francesco Zanotti

    i sembrava di esserefuori dal mondo.Incredibile. Nel1994, ai Mondiali

    negli States, la Nazionale fu ospitataalla Pingry School, nel New Jersey,appena fuori New York. Scuola esport insieme in perfetto stilecampus americano. Questo ilmodello a cui dovrebbe ispirarsi ilnostro calcio", parola di LorenzoMinotti che fece parte dellaspedizione oltre oceano finita colsecondo posto. La squadra allenatada Arrigo Sacchi fu sconfitta airigori dal Brasile con gli errori diBaresi e di Baggio ancora vivi nellamemoria di tanti appassionati.Nellimminenza dellappuntamentoin Brasile con i Mondiali 2014,abbiamo avvicinato lex calciatoreoriginario di San Giorgio di Cesena.Nella frazione cesenate il giovaneLorenzo, classe 1967, tira i primicalci al pallone e milita neicampionati del Centro sportivoitaliano. Poi il passaggio al Cerviaper arrivare al Cesena. Lesordio inserie B con i bianconeri avviene nel1985, quello nella massima serie il 9settembre 1990 con la maglia delParma.

    Un gol memorabileResta memorabile il suo gol nellafinale di Coppa Uefa nel miticostadio di Wembley, a Londra: unasemirovesciata da antologia per untrofeo continentale. Nel palmares diMinotti ci sono anche una CoppaItalia nel 1992, una Coppa dellecoppe e una Supercoppa europea.In carriera 201 presenze in A con 19gol allattivo. Nella serie cadettacolleziona 180 presenze e chiudelattivit nel 2001 col Treviso, dopotre anni a Torino con i granata. Unacarriera del genere si realizza anchegrazie a una famiglia solida allespalle. Il prossimo 24 giugno con lamoglie Debora, cesenate doc purelei, Minotti festegger le nozzedargento. La conobbe al secondoanno di Ragioneria, quando Deboraera una matricola. Con loro ci sonoi figli Alex, del 1991, e Andrea nato aTorino nel 1999. Tutta la famiglia si sempre trasferita assieme e ci haagevolato gli inserimenti nei diversi

    M"contesti in cui hanno vissuto, fuoriCesena: Parma, Cagliari, Torino eTreviso.Dopo i successi vissuti a Parma,una volta appesi gli scarpini alchiodo, Minotti torna nella societemiliana prima come teammanager, poi come direttoresportivo. "Non mi sono accorto delpassaggio allinattivit: ho avuto lafortuna di iniziare subitounesperienza nuova. Non facile,per, gestire il venire meno delsuccesso", riconosce con moltasincerit. "Non bisognadimenticare che dietro alpersonaggio pubblico c sempreuna persona. E vero: si ricchi, si famosi, si fa quello che piace, matutto ha un prezzo. Nessuno parladelle rinunce, della forma datenere per essere sempre almassimo, del giudizio quotidianoda parte di tutti".

    Ci vorrebbe un allenatore in pi"Oggi un calciatore - aggiunge lexcapitano del Parma - viene seguitoin maniera perfetta sotto laspettofisico. Anche la tattica moltocurata. A mio avviso andrebbecurato con la stessa intensitanche il lato umano. Spesso siamodi fronte a ragazzi che hannolasciato famiglia, amici e ambientein cui sono cresciuti. In molti casi asoli 22-23 anni si trovano a dovergestire la loro immagine, le loroprestazioni, i tanti soldi e ancheuna famiglia costretta a girovagareper lItalia. Si vive tanto stress inqueste situazioni. Ecco perch dicoche ci vorrebbe un allenatoreanche per la mente di questigiovanotti. Lallenatore e il direttoresportivo non bastano".Molti giovani coltivano il sogno didiventare calciatori "Finch non siarriva alla squadra Primavera -sottolinea Minotti - uno non sa maise potrai fare quel mestiere. Si pucoltivare unambizione, ma occorreattrezzarsi anche per altro.Sradicare ragazzi di 14-15 annicostituisce una granderesponsabilit. Bisogna pensarcibene. Stiamo parlando di persone,non di altro. Il Ct della Nazionale,Cesare Prandelli, cura moltoquesto aspetto: lui applica unapreparazione a 360 gradi ed

    portatore di valori e principi chetrasmette agli altri".Ci fu anche il fallimento del Parma."Da Sacchi avevamo imparato cheil calcio anche una questione ditesta. Avremmo dovuto lavoraresulle competenze professionali ementali. Il mister, che hoincrociato tre volte (nelle giovanilidel Cesena, in Nazionale e nelParma quando tornai comedirigente) curava moltissimo ilsenso di appartenenza e lacomunicazione. E poi il rendersiconto che ogni calciatore non solo uno che scende in campo,altrimenti rischia di perdersi sesbaglia due partite. Ecco perch importante portare avanti gli studie coltivare amicizie sincere".Un po agonizzante il calcioitaliano che non lancia neppure igiovani talenti. "Tutto il pianeta calcio - osservaMinotti - ha bisogno dicambiamento e rinnovamento.Non siamo pi competitivi a livellocontinentale. I pi forti nonvengono a giocare in Italia. Nonabbiamo politiche chiare, gliimpianti sono obsoleti. Nonfacciamo giocare i giovani.LUdinese uneccezione. Loro cicredono, investono e fanno fareesperienze alle nuove leve.Abbiamo bisogno di ripartire da unpunto zero: ci vogliono societsane, impianti nuovi e se ancheverranno alcuni anni di magra,pazienza. La Germania calcistica rinata cos. Da noi, invece, si vivealla giornata e gli investimentisono visti come costi. Unasoluzione potrebbe essere ilcampionato delle squadre B.Anche Guardiola inizi cos con ilBarcellona". Lavventura del Martorano unpiccolo modello. "E una bellarealt, sana e con una funzionesociale importante sul territoriodice Minotti -. Ha impianti dieccellenza, organizzamanifestazioni di notevole livelloche muovono un indottoimportante. La prima squadra safarsi rispettare nel suo primo annoin serie D. Questo esempiovirtuoso fa comprendere cheoccorre aguzzare lingegno e avereidee da mettere in campo".

    Lesordio in serie Bcon i bianconeri avvienenel 1985, quello nella massimaserie il 9 settembre 1990con la maglia del ParmaCon gli emiliani ha segnatoun gol memorabile nella finaledi Coppa Uefa, a Wembley

    Dallalbum dei ricordidi Lorenzo Minotti: a sinistra, lincontrocon papa GiovanniPaolo II

    A destra, Minottiaccarezza sconsolatola Coppa del mondoal termine dellapartita persa ai rigoricontro il Brasile(luglio 1994)

    Nella foto in alto, con la maglia della Nazionale

  • Gioved 10 aprile 20146 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Santuario dellAddolorata,Villachiaviche

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,San Mauro in V.

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,SantEgidio, San Bartolo(al sabato alle 8,30)

    20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

    20.30 Villachiaviche, Gattolino

    Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine, cappelladellospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

    9.00 Istituto San Giuseppe (corso U. Comandini)Santo Stefano,

    San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio, Bagnile,Diolaguardia, Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dellAddolorata,

    Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,SantEgidio, Montereale,San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, SantAndreain Bagnolo, Carpineta

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, SantEgidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco, SanGiorgio, Martorano, SanDemetrio, Bulgaria, SanMauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Rocco,

    Istituto Lugaresi,Osservanza, Case Finali,San Pio X

    17.00 Cappella del CimiteroCappella ospedale Bufalini

    18.00 Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

    Cappuccini19.00 Osservanza, San Bartolo,

    Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

    Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella del cimitero,

    Luzzena (primo sabatodel mese)

    17.30 Santuario del Suffragio,Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

    18.00 Cattedrale,San Domenico, CaseFinali, Santo Stefano, SanPaolo, Diegaro, Madonnadelle Rose, Villachiaviche,Bulgarn, San Mauro inValle, Torre del Moro, SanVittore, Borello

    18.30 San Pietro, SantEgidio,San Rocco, Cappuccini,Santa Maria dellaSperanza

    19.00 Osservanza, San Giorgio20.00 Bulgaria, Calisese, Ruffio,

    Pioppa, Ponte Pietra,Pievesestina, Tipano

    20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Gattolino

    Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

    San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 Gatteo a Mare20,30 Sala, Villalta

    Festivi: 8 Bagnarola, SanGiacomo, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;

    17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

    Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11.Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

    Gambettolachiesa SantEgidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

    Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe), 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

    Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

    San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:10 / 15,30

    Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20 sabato);Acquapartita:domenica 9,30(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

    Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

    Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30;Riofreddo: 10

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

    A MESSA DOVE

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    Tiratura del numero 13 del 3 aprile 2014: 7.737 copieQuesto numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17 di marted 8 aprile 2014

    Domenica 13 aprile - Anno ADomenica delle PalmeIs 50,4-7Salmo 21Fil 2,6-11Mt 26,14-27,66

    Se dovessimo rappresentare conuna semplice linea la vita umana,la potremmo rappresentare conuna parabola. Si nasce, si cresce, simatura fino a toccare il vertice delleproprie potenzialit; dopodich siridiscende, a volte velocemente, a voltelentamente. Ci piaccia o no, la discesa inevitabile. Semmai cerchiamo dirallentarla il pi possibile. Tutta lanostra vita tesa a toccare il punto pialto di questa parabola: nel lavoro,nella salute fisica, nel benessereeconomico, nel prestigio sociale e,perch no, nella carriera ecclesiale.La parabola di Ges per segue unpercorso atipico: il vertice della sua vitanon sta in alto, ma in basso. Larivelazione pi alta della sua identit siesprime sulla croce, nellapparentefallimento di un Dio la cui onnipotenzaviene inchiodata su un patibolo postofuori dalle mura della citt santa.Linno ai Filippesi di San Paolo ladescrizione perfetta della parabola diGes: una parabola capovolta rispettoa quella che fa da riferimento alla

    nostra vita. Ges parte dallalto, dallasua uguaglianza al Padre e ridiscendefino a diventare uomo e morire come ilpeggiore dei condannati. Qui sta lanovit sconvolgente del Vangelo: nelpunto pi basso della sua parabola sierge la croce, la rivelazione di un Dioche scardina le nostre idee, i nostrischemi. Il velo, ora, squarciato: Dio si svelato. E il suo volto non come ce lorappresentava la nostra paura: non ilvolto imperturbabile di un Dioperfetto, narcisista, che guarda dallaltodella sua eternit le vicissitudinigrottesche delle sue creature. Niente ditutto questo: Dio nudo, esposto aglioltraggi di unumanit scandalizzatadallimmagine impietosa di un Dio chenon usa le sue prerogative divine peraggirare i problemi, ma che si lasciapassivamente consegnare nelle manidegli uomini come un malfattore. UnDio che muore per amore suscita uncerto stridore nelle nostre coscienzeintorpidite. Ma una vita che ha comeobiettivo lamore non pu checonoscere questo percorso di discesa edi risalita. S, perch amando si scendein basso verso laltro mettendo inconto la morte. Tuttavia tale discesanon mai sterile, ma rigenera vita:quella vita eterna che non contempleraltre discese.

    Alessandro Forte

    IL GIORNO DEL SIGNOREGes Cristo, ovvero la parabola capovolta

    luned 14 aprileluned santoIs 42,1-7;Salmo 26;Gv 12,1-11

    marted 15marted santoIs 49,1-6;Salmo 70;Gv 13,21-33.36-38

    mercoled 16mercoled santoIs 50,4-9a;Salmo 68;Mtn 26,14-25

    gioved 17cena del SignoreEs 12,1-8.11-14;Salmo 115;1Cor 11,23-26;Gv 13,1-15

    venerd 18Passione del SignoreIs 52,13-53,12;Salmo 30;Eb 4,14-16; 5,7-9;Gv 18,1-19,42

    sabato 19sabato santo

    La Parola di ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANOCelebrazioni pasquali in Cattedrale a CesenaDomenica 13 aprile, domenica delle Palme: Messe alle 7, 8,30,11,30 e 18. Alle 9,45 celebrazione con processione delle Palme.Durante ogni Messa verranno distribuiti i ramoscelli di ulivo.Mercoled Santo 16 aprile: alle 20,30 Messa crismale presiedutadal vescovo Douglas e concelebrata da tutti i presbiteri. Du-rante la Messa vengono benedetti i Sacri Olii e rinnovate le pro-messe sacerdotali. Saranno inoltre ricordati gli anniversari diordinazione dei sacerdoti diocesani: 60esimo di ordinazione:mons. Luigi Baldacci, don Alberto Benedettini, don Marino Bu-delacci, monsignor Lino Garavaglia, vescovo emerito; 50esimo:don Giorgio Bissoni, don Giuseppe Calandrini, don LorenzoMarini. 25esimo: don Lorenzo Buda, don Giovanni Savini.Gioved Santo 17 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi. Alle18 Messa vespertina nella Cena del Signore, presieduta dal ve-scovo Douglas. Alle 21 adorazione eucaristica (fino alle 22,45).Venerd Santo 18 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi. Alle 18Liturgia della Passione e morte del Signore, presieduta dal ve-scovo. Alle 21 Via Crucis nelle piazze della citt: partendo dallachiesa di San Domenico, si concluder in Cattedrale. Durante lanotte la Cattedrale rester aperta per la preghiera davanti al Cro-cifisso. Sono invitati specialmente i gruppi giovanili.Sabato Santo 19 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi; alle 9LOra della Madre: celebrazione mariana ispirata alla liturgiabizantina. Alle 21,30 Veglia pasquale presieduta dal vescovodurante la quale i catecumeni adulti riceveranno i sacramenti.Domenica 20 aprile: Pasqua di Risurrezione del Signore.Messe alle 7, 8,30, 10 e 11,30. Alle 18 solenne Messa pasqualepresieduta dal vescovo. La Schola diocesana Santa Ceciliaeseguir la Missa Dominus in gloria di Gianni Della Vittoria(direttore maestro Gianni Della Vittoria; organista maestroTerzo Campana; tromba: Marco Tampieri).Luned 21 aprile, luned dellAngelo: orario festivo Messe alle7, 8,30, 10, 11,30 e 18.In Cattedrale durante la Settimana Santa saranno presenti di-versi sacerdoti per il sacramento della riconciliazione. Benedi-zione delle uova: dopo le messe del Marted e Mercoled Santo.

    Diaconi, incontro di formazione in Seminario a CesenaDomenica 13 aprile, dalle 15 alle 18, incontro formativo per lafraternit del diaconato permanente. La relazione Il ministero deldiacono nel nuovo rito delle esequie sar tenuta da EmanueleTesti, di Calisese, candidato al diaconato permanente.

  • Gioved 10 aprile 2014 7Vita della Diocesi

    Brevi

    Pellegrinaggial Santuario di LongianoSi concludono venerd 11 aprile i pellegrinaggi delleZone pastorali al Santuario del Santissimo Crocissodi Longiano. La Messa di venerd 11 aprile alle 20,30sar presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsinamonsignor Douglas Regattieri. Sono particolarmenteinvitati i fedeli delle Zone pastorali Urbana eRubicone-Rigossa.

    Radio Maria in direttadal carcere di ForlLemittente cattolica internazionale Radio Maria sicollegher la domenica delle Palme 13 aprile alle10,30 con la casa circondariale di Forl per la Messapresieduta dal cappellano don Enzo Zannoni. Sarpresente - eccezionalmente in ununica assemblea -la popolazione carceraria maschile e femminilecomposta attualmente da circa 150 persone.

    Gruppo Nainper chi sta vivendo un luttoIl gruppo Nain Allombra della sua mano (Is. 49,2) un cammino spirituale per chi ha perduto unapersona cara. Il prossimo appuntamento per sabato12 aprile alle 16,30 nei locali del Porta Giovani inseminario a Cesena, per un momento di preghiera eriessione durante il quale sar celebrata la Messa.Per info: Marco e Giovanna Giannini, 347 6031772.

    ConvegnoMaria Cristina di SavoiaNellambito delle attivit culturali del ConvegnoMaria Cristina di Savoia, luned 14 aprile alle 16 siterr la conferenza del professor Fernando Lanzi,direttore del Museo della Beata Vergine di San Luca,su Come i pittori moderni si sono ispirati allaBibbia. La conferenza, aperta a tutti, si terr pressola sala Einaudi della Banca Popolare dellEmiliaRomagna, in corso Sozzi a Cesena.

    Percorso per separati soliColoro che vivono la separazione si incontranomensilmente per approfondire questa condizione allaluce della vita cristiana. Per il prossimoappuntamento di aprile, ci si incontrer presso laparrocchia di San Carlo di Cesena, luned 14 aprilealle 21. Guider lincontro il parroco don GiovanniSavini su Una cosa ti manca: va... e avrai un tesoroin cielo. La gioia, dimensione essenziale delcristiano. Per info: Floriana e Ivan 388 6186867.

    Ac, Lectio divinaal Santuario del SuffragioVenerd 11 aprile alle 21, incontro mensile di LectioDivina al Santuario del Suffragio, in centro a Cesena.Spogliarsi dellarroganza per avvolgersi nel mantodella giustizia (Mt 18.1-4) il tema della preghierapromossa dallAzione Cattolica diocesana.

    Adulti di Azione Cattolica,ritiro di QuaresimaPasqua e spiritualit francescana: si terr domenica13 aprile nella parrocchia di Gattolino il ritiro diQuaresima per adulti di Azione Cattolica. Alle 14,45accoglienza; alle 15 meditazione proposta da fraAmbrogio. A seguire, riessione, preghiera personalee Via Crucis. Per info: Gennaro, 339 1515005.

    Unitalsi, Via Crucisal convento dei CappucciniVenerd 11 aprile alle 20,30, partenza della Via Crucisdalla via Garampa, a Cesena, ai piedi della salita cheporta al convento dei Cappuccini. La preghiera guidata dal gruppo dei volontari della sezionecesenate dellUnitalsi.

    a Pastorale scolastica diocesana invita, inpreparazione alla Pasqua, tutto il mondo

    della scuola (insegnanti, studenti, genitori,personale scolastico) alla Messa che il vescovoDouglas Regattieri presieder in Cattedrale aCesena venerd 11 aprile alle 12.

    L

    Venerd 11 aprile alle 12In CattedraleMessaper la scuola

    Capi scout Cesena,incontro in seminario

    elle scorse settimane, presso ilseminario diocesano a CaseFinali, tutti Capi scout di Cesena

    si sono riuniti per lannuale Assembleadi Zona.Lincontro avvenuto allindomanidella morte di Gabriele Placucci, scoutda tutta una vita, marito e padre di unafamiglia scout, fino allultimo attivo inassociazione e punto di riferimento peril suo gruppo e per tutta la zona diCesena.Linaspettata morte di Gabriele statoun duro colpo per tutti, ma il vivereinsieme quella giornata e le sentiteparole pronunciate dal nostroassistente don Andrea Budelaccidurante la Messa con cui abbiamoiniziato lassemblea, ci hanno stretti inun abbraccio fraterno e hanno fatto sche la fiducia nel Signore non cedesse ilpasso alla tristezza e al dolore.Tema dellAssemblea di questanno erala Narrazione dellesperienza di Fede,uno stile di catechesi e trasmissionedella fede a cui lAgesci sta lavorandoda anni a livello nazionale. Terminatala Messa e durante la mattinata, icentotrenta capi presenti si sono divisiin cinque gruppi di lavoro, ognuno deiquali ha vissuto un diverso tipo diesperienza, che poi hanno cercato di

    N

    narrarsi lun laltro, guidati da alcunicapi pi esperti di catechesi narrativa.Nel pomeriggio, gli ospiti-relatori sonointervenuti in plenaria per tirare le filadella giornata e lasciare a tutti nuovispunti e stimoli di riflessione.Cecilia Sgaravatto, capo scout dellaPattuglia nazionale sperimentazionesulla catechesi narrativa, ha illustrato lecaratteristiche della catechesi narrativae il percorso fatto dallAgesci ariguardo. Infine, don Erio Castellucci,assistente ecclesiastico degli scout diForl, ha preso la parola per dare ai capiil senso e il valore aggiunto dello stilenarrativo usato nella catechesi: come la

    Bibbia in fin dei conti una grandenarrazione del rapporto tra Dio eluomo, anche noi educatori, nel nostropiccolo, dobbiamo tornare a utilizzareuno stile narrativo nella catechesi, incontrapposizione a quello esortativo(moralistico) e descrittivo (teologico),in modo che la Parola, attraverso ilsentimento e lesperienza narrata dichi racconta, diventi qualcosa ditangibile e tocchi veramente il cuore dichi ascolta.Lassemblea terminata con un rosariorecitato da tutti i capi per i nostridefunti.

    Giovanni Lughi

    Un ricordo andato aGabrielePlacucci,scoutda tutta lavita, decedutonei giorniprecedentilassemblea

    In 130 in seminario ai lavori per lassemblea primaverile di Zona

    gni anno allinizio della Settimana Santa si celebra la Giornata mondialedella Giovent nelle diocesi di tutto il mondo. Tema: Beati i poveri inspirito, perch di essi il regno dei cieli (Mt 5,3).Questanno non previsto un momento unico diocesano, ma sono in

    calendario vari momenti zonali o parrocchiali.Di seguito pubblichiamo i diversi appuntamenti.

    ZONA SARSINATE ALTA VALLE DEL SAVIO,GIOVENT STUDENTESCASabato 12 aprile alle 17,30, presso il Convento di San Francesco a San Piero in Bagno:Il coraggio della felicit: incontro condon Gabriele Mangiarotti, redattore delsito Cultura cattolica. A seguire,laboratori a gruppi, cena insieme (5 euro)e serata di giochi e animazione.Per info e adesioni: don Maurizio, 3283635233, Gloria 345 4214788.

    ZONA RUBICONE-RIGOSSAE ZONA DEL MAREAllinterno della tre giorni Nel desertoparler al tuo cuore, al Santuario delSantissimo Crocifisso di Longiano,sabato 12 aprile alle 20,45 serata dimusica, testimonianza e preghiera conMarco Spaggiari, cantante e chitarristadel gruppo rock ControTempo. Per il programma completodella tre giorni:santcrociflongiano.blogspot.it

    OTempo di testimonianze e preghiera

    Gmg in diocesi

    PARROCCHIADI CASE FINALI DI CESENASabato 12 aprile alle 18, Messa, cena e se-rata insieme con i gruppi giovanili e igruppi-famiglia.

    PER GIOVANI +18Domenica 13 aprile, dalle 18,30 alle 21 alCantiere 411 (suore francescane dellaSacra Famiglia, via Mami Cesena):Scuola di preghiera Il Tesoro, con cenadi condivisione.

    GMG VALLE DEL SAVIO-DISMANODomenica 13 aprile alle 18, ritrovopresso la parrocchia di San Carlo.Presentazione animata dei vari gruppipartecipanti. Cena insieme (5 euro) e a

    seguire spettacolo culturale e musicale inteatro sui personaggi della Passione.Conclusione alle 21.45. Per adesioni(soprattutto per la cena):[email protected], 339 5049070,indicando parrocchia e numero dipartecipanti.

    Domenica 13 aprile,domenica delle Palme,si celebrala Giornata mondialedella Giovent.Ricco il calendariodegli appuntamentipromossidalle Zone pastorali,parrocchie e movimenti

    Sabato 12 aprile alle 20,45, alsantuario del Santissimo Crocifisso diLongiano, serata di musica,testimonianza e preghiera con MarcoSpaggiari, cantante e chitarristadel gruppo rock ControTempo

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

  • Gioved 10 aprile 20148 Vita della Chiesa

    feelCUD, lo slogan delconcorso giunto alla quartaedizione lanciato dal Servizio

    per la promozione del sostegnoeconomico alla Chiesa cattolica, curioso e originale. Richiede unminimo di conoscenza dellinglese dibase, in quanto rimandaallesclamazione I feel good, chesignifica mi sento bene, sto bene. Nelnostro caso la parola chiave, per giuntain maiuscolo, quel Cud che fariferimento alla dichiarazione deiredditi di tutte le persone che hannoricevuto solo redditi da pensione,oppure di lavoro dipendente e chequindi sono esonerati dal presentare ladichiarazione dei redditi tramite, adesempio, i modelli 730 o 740. In generesi tratta di anziani in pensione, oppuredi giovani al primo impiego olavoratori dipendenti che non hannoaltri redditi. proprio per questecategorie di percettori di reddito che lacampagna ifeelCUD viene attivata,perch nel loro caso non prevista lasezione dove possano esprimere lapreferenza per la destinazione delcosiddetto 8xmille. Si tratta di milionidi cittadini che, teoricamente, puravendo una preferenza magari proprioper la Chiesa cattolica, non trovando ilmodo di farlo, omettono di esprimerla,perch la loro modulistica nonprevede lopzione. E invece il sistemac, mae va fatto conoscere eincentivato.

    Firme 8xmille da incentivare eraccogliere. Il Servizio della Cei perl8xmille ha cos ideato il concorsoifeelCUD (www.ifeelcud.it)coinvolgendo attivamentelassociazione Acli tramite i propri Caf(Centri di assistenza fiscale). Gli scopisono molteplici. Il primo, giaccennato, quello dincentivare lapartecipazione alla scelta dell8xmilleda parte delle categorie di contribuentiquali anziani, giovani, dipendentisenza altri redditi. Il secondo scopo

    I

    Concorso ifeelCUD. Tempo di dichiarazione dei redditi: caccia alla firma dell8 per mille

    Giovani in campoIl concorso promosso dal Servizio per la promozione del sostegno economico

    alla Chiesa cattolica, vuole dare la possibilit ai pensionati,ai giovani al primo impiego o ai lavoratori dipendenti che non hanno altri

    redditi, di esprimere la destinazione dell8xmille alla Chiesa cattolica.Premi per le parrocchie finalizzati a progetti sociali.

    La collaborazione con le Acli

    coinvolgere attivamente i giovani delleparrocchie sensibili, che decidono dipartecipare al concorso, nei confrontidegli anziani, unendo le tematiche fiscalicon un rapporto positivo giovani-anziani.Il terzo scopo offrire al contempo unaoccasione per fare esperienza concreta diprogettualit in favore delle parrocchie.Il quarto scopo mettere, in un certosenso, in competizione positiva leparrocchie, chiamate a elaborare progettidi sostegno per specifiche finalit socialiche emergono nei propri contesti. Leparrocchie sono chiamate in causaperch dovranno allo stesso tempopromuovere una raccolta di schede daallegare ai Cud per le scelte 8xmille, inbusta chiusa tra la popolazione,raggiungendo numeri significativi. Ilconcorso prevede, infatti, un contributoeconomico alle parrocchie vincitrici, che

    sar via via crescente man mano cheaumenter il numero delle scelte8xmille da accludere ai Cud. Maparimenti sar anche importante ilprogetto con finalit sociali cheaffiancher questa azione di raccolta diCud con firme, e ci sar un ulterioreincentivo per quei gruppi parrocchialiche insieme a progetto e raccolta firmeaffiancheranno anche un videoillustrativo.

    Premi crescenti per le parrocchie piattive. Il termine per parteciparepresentando i propri progetti eraccogliendo le firme il 30 maggio,quindi ci sono poco pi di due mesi. Aguidare il gruppo potr essere il parroco oun suo delegato, meglio se giovane, cosda coinvolgerlo in unesperienzainteressante che richiama analoghe

    campagne nel mondo del lavoro. Ilgruppo di giovani che potr lavorare alprogetto non dovr superare i 35 annidi et. Per le schede di scelta 8xmillesi pu scaricare dal sitowww.ifeelcud.it. I Caf delle Aclicollaboreranno per lattestazione diricezione schede firmate. Perconvincere le persone a firmare infavore della Chiesa cattolica ci sardocumentazione scaricabile dal sitoifeelCUD. Venendo alle categorie deipremi previsti per le parrocchie: si vadal pi piccolo (1.000-1.700 euro) perchi raccoglier fino a 100 schede Cud.Dalle 100 alle 300 schede si sale conpremio da 3.010 a 5.000 euro. Fino alle800 schede il premio lievita da 5.510 a10.500 euro. E ancora fino a 1.600schede si arriva a cifre tra 11.010 e19.000 euro. Infine, il premio pi altoriguarder la parrocchia cheraccoglier da 1.601 schede in su: inquesto caso il premio spazier da19.510 a 29.500 euro. Le schede Cudfirmate dovranno essere certificate daiCaf Acli, come gi accennato, e inoltresi potr avere un bonus del 10 percento in presenza di un videopremiato. Anche il pubblico iscritto alsito www.ifeelcud.it potr dire la sua,votando i vari progetti che verrannocaricati e la parrocchia che otterr pivoti del pubblico avr diritto a unulteriore premio di 1.000 euro. Lagiuria che valuter i progetti sarcomposta da Matteo Calabresi,direttore del Servizio Cei promotore,Grazia Cecconi, art director, e donMichele Falabretti, responsabile delServizio Cei per la pastorale giovanile.AllUfficio promotore del concorsosottolineano che questa iniziativapiuttosto complessa intendediffondere la consapevolezzadellimportanza di firmare in favoredella Chiesa, per sostenere tramitel8xmille i tanti progetti che la Ceiporta avanti in Italia e nel mondo infavore di chi ha bisogno.

    Luigi Crimella

    Corro per conquistare la mta,perch sono stato conquistato da Ges

    Comunione e Liberazione. Dal 4 al 6 aprilenei padiglioni della fiera di Rimini si sonosvolti gli annuali esercizi della Fraternit

    Vi hanno partecipato 24mila iscritti. DaCesena-Sarsina 300 adulti. Le parole diJulian Carrn, presidente della Fraternit

    resso i padiglioni fieristici diRimini, dal 4 al 6 aprile sisono svolti gli esercizi

    spirituali annuali della Fraternit diComunione e Liberazione.Il tema scelto questanno statoNella corsa per afferrarlo cheriecheggia la frase di San Paolo:Non ho certo raggiunto la mta,non sono arrivato alla perfezione;ma mi sforzo di correre perconquistarla, perch anchio sonostato conquistato da Ges Cristo(Fil. 3,12). Vi hanno partecipatocirca 24mila iscritti e altre migliaiali hanno seguiti in collegamento viasatellite da diverse nazioni. DellaDiocesi di Cesena-Sarsina eranopresenti quasi 300 adulti, ai qualidobbiamo aggiungere un centinaiodi persone che parteciperanno agliEsercizi predicati dall11 al 13aprile per le persone non ancoraiscritte alla Fraternit.Papa Francesco ha fatto pervenireai presenti la propria paterna especiale benedizione unita al suosaluto, al suo incoraggiamento e lasua amicizia, attraverso il

    P Segretario di Stato, cardinale PietroParolin, che ha presieduto lacelebrazione della Messa ilpomeriggio del 5 aprile.Nellomelia il cardinale haaugurato a tutti i presenti di vivere,attraverso gli esercizi, un rapportocon Ges Cristo presente, cheopera e che ci porta in braccio; perquesto, anche in questo periododominato da un insinuoso spiritodi mondanit, la caratteristica delcristiano lumilt e laconsapevolezza del fatto che lamisericordia di Dio perdona inostri peccati. Al termine dellaMessa, il cardinale ha manifestatola propria sorpresa per il numerocos elevato di presenze e haringraziato per linvito. Ha inoltrechiesto di pregare per il Venezuela,dove ha ricoperto lincarico dinunzio apostolico, per i duesacerdoti vicentini, la sua Diocesidi provenienza, rapiti nel nord delCamerum, per il Papa e per sestesso.Venerd sera don Julian Carrn,Presidente della Fraternit, ha

    introdotto i lavori sottolineando ilrichiamo di papa Francescoallessenziale, che seguire GesCristo.Nella meditazione del sabatomattina don Carron hacommentato linizio del canto diVictor Heredia Ojos de cielo,occhi di cielo che dice: Se guardoil fondo dei tuoi occhi mi sicancella il mondo con tutto il suoinferno; si chiesto come siapossibile questo; ha rispostomostrando come lincontro conGes per i suoi discepoli e per noioggi nella Sua Chiesa aiuti ariscoprire la persona, attraverso losguardo di Cristo rivelatoredellumano. Dio infatti si serve ditutto quello che accade permanifestare la sua potenza. Proprioper questo motivo non si puridurre la portata del cristianesimoa efficientismo moralistico, chediventa reattivo e in balia dellecircostanze incontrate, senza ilriconoscimento che solo unaaffezione vera a Cristo aiuta a farescoprire che il Verbo di Dio si

    incarnato per fare scoprire al mondo la religiositvera; da questo deriva limportanza dellatestimonianza vissuta attraverso la riscoperta dellacultura, della carit e della missione.Nella meditazione del sabato pomeriggio don Carronha invitato a uscire dallimmaturit che non facrescere la coscienza dellincontro fatto con GesCristo. Occorrono per questo: una genialit umananon ridotta a pura istintivit; un incontro vivo con ildivino che solo pu salvare lumano; una capacit digiudicare lesperienza; una verifica concreta delvalore di ogni persona e di ogni circostanza; unasequela capace di ridestare lo stupore inizialeattraverso un amore reale a Cristo, dal quale nasce lamissione, che porta a testimoniare a tutti la letizia delcuore cambiato dallincontro con il Signore.La domenica mattina don Carron ha risposto alledomande nate dal confronto con le meditazioni fatte.Il clima di silenzio, la preghiera corale, la Messaquotidiana, la visione della bellezza della cappelladegli Scrovegni di Padova che accompagnava,assieme a musica classica, gli ingressi e le uscite daisaloni hanno aiutato a personalizzare le paroleascoltate, facendo amare di pi Ges Cristo.Alla fine degli esercizi spirituali stato inviato untelegramma a papa Francesco, per ringraziarlodellaffetto dimostrato attraverso le parole dette dalSegretario di Stato.

    Stefano Salvi

  • Gioved 10 aprile 2014 9Vita della Chiesa

    La domenica del PapaNon c alcun limitealla misericordia di DioPapa Francesco alla preghiera dellAngelus di domenica 6 aprilesottolinea come il Vangelo ci chiama uscire dal buio della prigionein cui ci siamo rinchiusi, accontentandoci di una vita falsa,egoistica, mediocre. Vieni fuori!, ci dice il Signore.Per il Santo Padre, questo un bellinvito alla vera libert

    a risurrezione di Lazzaro il culmine dei segni prodigiosi compiuti daGes: un gesto troppo grande, troppo chiaramente divino per esseretollerato dai sommi sacerdoti, i quali, saputo il fatto, presero la decisionedi uccidere Ges. Lo ha ricordato domenica mattina papa Francesco, in

    occasione della recita dellAngelus con i pellegrini giunti a piazza San Pietro. Lazzaro -ha aggiunto il Pontefice - era morto gi da tre giorni, quando giunse Ges; e alle sorelleMarta e Maria Egli disse parole che si sono impresse per sempre nella memoria dellacomunit cristiana. Dice cos Ges: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me,anche se muore, vivr; chiunque vive e crede in me, non morir in eterno. Su questaParola del Signore, ha osservato il Santo Padre, noi crediamo che la vita di chi crede inGes e segue il suo comandamento, dopo la morte sar trasformata in una vita nuova,piena e immortale. Come Ges risorto con il proprio corpo, ma non ritornato a unavita terrena, cos noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno trasfigurati in corpigloriosi. Lui ci aspetta presso il Padre, e la forza dello Spirito Santo, che ha risuscitatoLui, risusciter anche chi unito a Lui.Dinanzi alla tomba sigillata dellamico Lazzaro, Ges grid: Lazzaro, vieni fuori!. E ilmorto usc con il viso avvolto da un sudario. Questo grido perentorio - ha chiaritopapa Francesco - rivolto a ogni uomo, perch tutti siamo segnati dalla morte. lavoce di Colui che il padrone della vita e vuole che tutti labbiano in abbondanza. Inrealt, Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti con le nostre scelte dimale e di morte, con i nostri peccati. Lui non si rassegna a questo!. Anzi, Lui ci invita,quasi ci ordina, di uscire dalla tomba in cui i nostri peccati ci hanno sprofondato. Cichiama uscire dal buio della prigione in cui ci siamo rinchiusi, accontentandoci di unavita falsa, egoistica, mediocre. Vieni fuori!, ci dice. Per il Santo Padre, questo unbellinvito alla vera libert. Un invito a lasciarci liberare dalle bende, dalle bendedellorgoglio. Perch lorgoglio ci fa schiavi di noi stessi, schiavi di tanti idoli, di tantecose.La nostra risurrezione - ha chiarito papa Francesco - incomincia da qui: quandodecidiamo di obbedire a questo comando di Ges uscendo alla luce, alla vita; quandodalla nostra faccia cadono le maschere - tante volte noi siamo mascherati dal peccato -e noi ritroviamo il coraggio del nostro volto originale, creato a immagine e somiglianzadi Dio. Per il Pontefice, il gesto di Ges che risuscita Lazzaro mostra fin dove puarrivare la forza della Grazia di Dio, e dunque fin dove pu arrivare la nostraconversione, il nostro cambiamento. Ma, ha proseguito, sentite bene: non c alcunlimite alla misericordia divina offerta a tutti! Ricordatevi bene questa frase.

    AL POPOLO DEL RUANDA: NON ABBIATE PAURADesidero esprimere la mia paterna vicinanza al popolo ruandese, incoraggiandolo acontinuare, con determinazione e speranza, il processo di riconciliazione che ha gi

    L manifestato i suoi frutti, e limpegno diricostruzione umana e spirituale del Paese.Lo ha detto papa Francesco dopo la recitadellAngelus da piazza San Pietro, ricordandoche proprio in quel giorno si tiene in Ruandala commemorazione del XX anniversariodellinizio del genocidio perpetrato contro iTutsi nel 1994. A tutti dico: Non abbiatepaura! Sulla roccia del Vangelo - haproseguito il Pontefice - costruite la vostrasociet, nellamore e nella concordia, perchsolo cos si genera una pace duratura!.

    PREGHIERA PER LAQUILAE PER LE VITTIME DI EBOLASono passati esattamente cinque anni dalterremoto che ha colpito LAquila e il suoterritorio, ha ricordato papa Francesco dapiazza San Pietro. In questo momento - haaffermato il Pontefice - vogliamo unirci aquella comunit che ha tanto sofferto, cheancora soffre, lotta e spera, con tanta fiduciain Dio e nella Madonna. Preghiamo per tuttele vittime: che vivano per sempre nella pacedel Signore. E preghiamo per il cammino dirisurrezione del popolo aquilano: lasolidariet e la rinascita spirituale siano laforza della ricostruzione materiale. Il SantoPadre ha invitato a pregare anche per levittime del virus Ebola che si sviluppato inGuinea e nei Paesi confinanti. Il Signoresostenga gli sforzi per combattere questoinizio di epidemia e per assicurare cura eassistenza a tutti i bisognosi. Nei saluti aipellegrini presenti, in particolare haricordato i partecipanti al Congresso delmovimento di impegno educativodellAzione Cattolica Italiana. Investire

    sulleducazione significa investire insperanza!, ha osservato.

    DISTRIBUITI I VANGELI TASCABILIUn gesto semplice per voi. Cos papaFrancesco ha definito, dopo lAngelus, ladistribuzione di un piccolo Vangelotascabile. Nelle scorse domeniche, infatti,aveva suggerito a tutti di procurarsene uno,da portare con s durante la giornata, perpoterlo leggere spesso. Ripensandoallantica tradizione della Chiesa, durante laQuaresima, di consegnare il Vangelo aicatecumeni, il Pontefice ha offerto a chi erain piazza, ma come segno per tutti, unVangelo tascabile. Vi sar distribuitogratuitamente, ha precisato il Santo Padre,invitando a prenderlo e leggerlo ogni giorno: proprio Ges che vi parla l!. E comeGes il Papa ha detto: Gratuitamente avetericevuto, gratuitamente date, date ilmessaggio del Vangelo! Ma forse qualcunodi voi non crede che questo sia gratuito. Maquanto costa? Quanto devo pagare, Padre?.Facciamo una cosa - ha propostoFrancesco -: in cambio di questo dono, fateun atto di carit, un gesto di amore gratuito,una preghiera per i nemici, unariconciliazione, qualcosa. Oggi, haconcluso, si pu leggere il Vangelo anchecon tanti strumenti tecnologici. Si puportare con s la Bibbia intera in untelefonino, in un tablet. Limportante leggere la Parola di Dio, con tutti i mezzi, maleggere la Parola di Dio: Ges che ci parla l!E accoglierla con cuore aperto. Allora il buonseme porta frutto!.

    www.agensir.it

    ROMA, 6 APRILE: VISITA PASTORALEDI PAPA FRANCESCO ALLA PARROCCHIA

    DI SAN GREGORIO MAGNO ALLA MAGLIANA(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

  • Gioved 10 aprile 201410 Attualit

    MISSIONARI RAPITI INCAMEROUN, GIORNI DI ATTESA | di Lauro Paolettoi vivono ore di attesa e diapprensione per i duemissionari vicentini donGiampaolo Marta (classe 1967 diMolina di Malo) e donGianantonio Allegri (classe 1957di Schio) rapiti questa notte dallaloro parrocchia di Tchre-Tchakidjeb, in Camerun. Conloro stata rapita anche unareligiosa di origine canadese, suorGilberte Bussier.I due missionari sono preti fideidonum: don Giampaolo inCamerun dal 2004 mentre donGianantonio lo ha raggiuntonellultimo anno, ma ha alle spallegi alcuni anni di missione nellestesse terre. In Camerun portanoavanti limpegno missionario delladiocesi berica l presente dallamet degli anni 70 quando lalloravescovo Onisto accolse la richiestadel vescovo di Sangmelima,monsignor Pierre-Clestin Nku.La presenza nella diocesi diMaroua-Mokolo, dove si trova laparrocchia di Tchre-Tchakidjeb,risale, in particolare, alla metdegli anni 80, ed una delle scelte

    S

    del XXV Sinodo diocesano quandoil vescovo Onisto annunci che ladiocesi sta per aprire una nuovamissione in Africa, in una zona diestrema povert umana e in attesadi evangelizzazione. Noi vogliamo,con questo gesto che coinvolgetutti, rendere ancora pimanifesta la decisione di servire ilVangelo e coloro che sonoveramente ultimi. La nuova zona appunto il nord Camerun, dovegradualmente si spostarono i pretiallora ancora presenti aSangmelima, per cooperare con ladiocesi di Maroua assumendo laresponsabilit delle parrocchie diDouroun e Douvangar. Larriveranno anche le Suore dellaDivina Volont che oggi sonopresenti con un loro Noviziato e

    alcune attivit di promozioneumana.Dal 2007 la diocesi di Vicenza presente, nella stessa diocesi diMaroua, con altri due preti fideidonum nella parrocchia di

    Da Vicenza a Marouaper stare l dove c pi bisogno

    Loulou dedicata asanta GiuseppinaBakhita.La diocesi di Maroua-Mokolo si trovaallestremo nord delCamerun, tra il Ciad ela Nigeria, la parte pipovera e la pipopolosa e oggetto,

    negli ultimi mesi, di incursioni diribelli integralisti provenienti dallaNigeria.Limpegno di don GianantonioAllegri e don Giampaolo Martacome degli altri sacerdoti fidei

    donum e delle religiose presentiin quella diocesi quello di daredignit a una popolazione cheviene da una storia dioppressione, vittima di diversedominazioni (islamica, tedesca,francese).Le relazioni tra la Chiesa cattolicae lIslam ufficiale sono in generepositive anche se, ultimamente, siassiste allarrivo di musulmanifondamentalisti provenienti daiPaesi Arabi.Il vescovo di Vicenza, monsignorBeniamino Pizziol, aveva avutomodo di visitare i quattro pretidiocesani lo scorso gennaio. Inquelloccasione aveva potutoapprezzare la bella testimonianzadi fede dei nostri preti e il lavoroinstancabile che svolgono. Moltoimportante la comunione che hovisto tra loro e che fondamentaleper poter ben operare.In queste ore di grandepreoccupazione il vescovoPizziol raccomanda la vicinanza ditutta la diocesi ai due missionarirapiti e alle loro famiglie con lapreghiera.

    DON GIAMPAOLO MARTAE DON GIANANTONIOALLEGRIIN CAMERUN

    Jemo nnanziparola dordine per ricostruire

    ome consuetudine, il due aprile, altermine delludienza generale delmercoled, papa Francesco ha salutato i

    gruppi dei pellegrini presenti tra cui gli aquilaniappartenenti al gruppo di azione civica Jemonnanzi (Andiamo avanti). Questo modo didire, tipicamente aquilano, ha ricevuto la suaconsacrazione perch pronunciato pi volte e,con evidente affetto, dal Papa che, in qualchemodo, gli ha dato il significato pi giusto.Lespressione aquilana, infatti, tradottaletteralmente, un invito a guardare avanti, a progettareun futuro lasciando alle spalle quanto di negativo accaduto. Nella sua forma originaria, per, esprimeanche la rassegnazione delluomo di fronte agli eventi,ovvero latteggiamento di chi tende ad accettarepassivamente la realt limitandosi, appunto, ad andareavanti. tipico della gente di montagna, abituata a conviverecon un territorio roccioso che difficilmente si lasciascalfire o trasformare e pretende, quindi, di esseresolamente accettato. Forse proprio questoatteggiamento, insieme a numerosi altri importantifattori, ha fatto s che LAquila ancora stenti a rinascere.Allora laffettuoso invito che papa Francesco ha rivoltoagli aquilani determina, una volta per tutte,latteggiamento giusto da abbinare alla tipica espressionedialettale Jemo nnanzi. Essere protagonisti intelligentidel proprio futuro, abbandonare piccole battaglie diquartiere, uscire da logiche di campanile e rimboccarsi

    C

    tutti le maniche per togliere macerie e polvere dal voltobello del capoluogo abruzzese. Andare avanti per fermareil movimento di tanti aquilani che stanno lasciando ilcosiddetto cratere e restituire certezze soprattutto allenuove generazioni che vedono sempre pi precario ilproprio futuro nella loro citt. Andare avanti progettandola ricostruzione senza dimenticare che una citt non fatta solo di abitazioni. Una citt, infatti non purinascere contando solo sul lavoro di tecnici dellaricostruzione o di burocrati statali. Ed ecco perch papaFrancesco ha ricordato che non solo le case, ovviamenteindispensabili, ma anche le chiese e i monumentidevono essere recuperati perch in essi la radice di ogniaquilano. E oggi, purtroppo, ancora ci si confronta pertrovare una corretta interpretazione degli strumentilegislativi che regolano la ricostruzione dellAquila,bloccando di fatto la riparazione di molti monumenti delcentro storico cittadino.

    A cinque anni dal terremoto, dunque, lespressione Jemonnanzi sia la parola dordine per tutti. Dei politici chenon sempre sembrano puntare alla realizzazione delbene comune, dei candidati alle prossime elezioniregionali abruzzesi che promettono mari e monti, deiministri dellattuale Governo che dicono di avere a cuorela sorte della citt, dei cittadini tutti che devono guardareoltre il proprio recinto. Bisogna andare avanti, oltre ladiffusa mediocrit della situazione presente per costruireun futuro degno dellAquila. La stessa forza e la stessadignit dimostrate dagli aquilani nel corso della storia eallindomani del sisma, dovranno accompagnare ladifficilissima avventura della ricostruzione. Ancheperch, un altro Papa, proprio cinque anni fa, dandovoce a tutte le vittime, disse che i 309 martiri proprioquesto si aspettano da tutti gli aquilani: unAquila pibella di prima.

    Claudio Tracanna

    LAquila cinque anni dopo il terremoto che fece pi di trecento vittime

    Da papa Francesco un grandeincoraggiamento. Ha anche ricordato che nonsolo le case, ovviamente indispensabili, maanche le chiese e i monumenti devono essererecuperati perch in essi la radice di ogniaquilano. Occorre andare avanti per fermare ilmovimento di tanti aquilani che stannolasciando il cosiddetto cratere e restituirecertezze soprattutto alle nuove generazioni

    ppartiene ai giovani il futuro dellEuropa. E non possonoche essere loro a costruire quellidentit comune europeache ancora oggi pare mancare. Ai giovani stata dedica-

    ta una sessione del convegno Fisc a Gorizia, dal 3 al 5 aprile, suEuropa e confini. In platea, oltre ai partecipanti giunti da ogniparte dItalia, i giovani isontini, veri protagonisti della riflessio-ne proposta.Superare i confini. I confini, nellEuropa dei 28, non sono piquelli amministrativi dei singoli Stati, ma ce ne sono di sog-gettivi che ancora oggi permangono. Lo ha detto Daniele DelBianco, direttore dellIstituto di sociologia internazionale di Go-rizia, parlando da un territorio che fino a dieci anni fa avevauna linea di demarcazione proprio in mezzo alla strada, che se-parava litaliana Gorizia dalla slovena Nova Gorica. Una terradi confine che, nellultimo decennio, ha acquisito una nuovacentralit se si guarda ai pi ampi confini europei. Ma di Euro-pa non basta parlare, bisogna viverla. Per maturare davverouna coscienza europea necessario aprirsi, andare sul posto,ha richiamato Mateja Zorn del Getc Go, progetto di coopera-zione transfrontaliera tra i comuni di Nova Gorica, Gorizia eempeter-Vrtojba. Ecco, quindi, che tornano in gioco i giovani,sempre pi numerosi in viaggio da un Paese allaltro per moti-vi di studio (in primo luogo con il progetto Erasmus), oppure persvago.

    A

    Fare volontariato in Europa. Ma c anche un altro modoper costruire la cittadinanza europea. Si chiama Era-smus+, nome - forse fuorviante - del programma comuni-tario che rende possibile, per tutti i giovani tra i 17 e i 30 an-ni residenti in un Paese dellUe, il Servizio volontario euro-peo (Sve). unesperienza fondamentale per la costruzio-ne di unEuropa davvero unita, sottolinea Mattia Vinzi diEurope Direct Trieste. Lui stesso cominci a interessarsi diEuropa nel 2001 nelle isole Azzorre, dove trascorse un pe-riodo, grazie al Sve, in una cooperativa di recupero per tos-sicodipendenti. Il Servizio volontario europeo, racconta, sipropone di promuovere la solidariet e la tolleranza tra i gio-

    vani, al fine di rafforzare la coesione sociale dellUe, maanche favorire la comprensione reciproca tra giovani didiversi Paesi e promuovere la cittadinanza attiva dei gio-vani, in particolare quella europea. Perch non la stes-sa cosa parlare di Europa e mangiare alla stessa tavolacon coetanei di altri Paesi. Un po come il servizio civilein Italia e lesperienza dei caschi bianchi, anche il Ser-vizio volontario europeo rappresenta unoccasione for-mativa, di crescita, magari per ragazzi che non hanno maifatto unesperienza di vita fuori dalla famiglia di origine.La durata va dai 2 ai 12 mesi e, chi vuole farlo, deve sce-gliere tra i progetti proposti dai diversi enti, ovviamentein un Paese diverso dal proprio.Esperienza formativa. Sei mesi in un istituto che facevasupporto a ragazzi e bambini con disabilit fisiche e men-tali stata lesperienza europea di Susanna Calcina, chedallItalia andata in Belgio, trovandosi a contatto conunesperienza forte e una lingua totalmente sconosciuta,il fiammingo. Mentre Andrea Moserini ha trascorso unsemestre in Portogallo, prestando servizio in unassocia-zione studentesca. Organizzavamo - spiega - attivit cul-turali per studenti stranieri che si trovavano l per lEra-smus.

    Francesco Rossi

    Convegno Fisc a Gorizia. Erasmus+ il programma comunitario che rende possibile per tutti i giovani tra i 17 e i 30 anni il Servizio volontario europeo

    Nella terra di confine sono i giovani a fare la differenza

  • Gioved 10 aprile 2014 11Attualit

    il Periscopio di ZetaDopo larticolo dei ragazzi di terza media sullomosessualituna mamma basita invita tutti alla ricerca della verit

    Le pretese non sempre sono diritti

    Da una gentile lettrice ho ricevuto una lettera a cui lascio spazioquesta settimana. Mi scuso con chi ha scritto, ma ho dovutotagliare qualcosa a motivo della lunghezza. Mi pare di poteraggiungere che le perplessit gi evidenziate nelle scorse settimane perun pezzo troppo ardito per dei ragazzi di terza media sia condiviso nonsolo da questa mamma che si firma come basita, ma anche da altriche me lo hanno riferito di persona.Carissimo Zeta, le scrivo perch da moglie e mamma sono rimastasenza parole dopo aver letto nel Periscopio del 27 marzo quanto hannorealizzato studenti di una scuola media con un articolo apparso su unquotidiano locale. Non voglio sottolineare il lavoro degli studenti, chiaronella forma, ma non allo stesso modo sui contenuti. Vorrei soffermarmisulle argomentazioni che i ragazzi hanno espresso perch non misembrano pienamente corretti. I ragazzi hanno realizzato unintervista aun Dj omosessuale e hanno trattato il tema delle unioni civili trapersone dello stesso sesso.Onestamente prima di trattare temi come questi con ragazzi di 13 anniaffronterei con pi chiarezza i temi che riguardano larticolo 29 dellanostra Costituzione in cui si parla di famiglia, figli e matrimonio.Inoltre, vorrei invitare tutti a non far crescere nei nostri ragazzi lidea

    devono essere emarginati e non devonoritenersi vittime. Possono regolamentare il lorostare insieme in maniera diversa. Infine, non credo che il mio Paese, visto chenon accetta la fecondazione eterologa, siaindifferente al dolore di coppie che nonpossono avere figli. La maternit e la paternitsono un privilegio che pu essere concesso conla naturalit della procreazione o con lagrande occasione delladozione, non facendoselezioni di embrioni, uteri in affitto efecondazioni eterologhe. Sono fiera di vivere inun Paese in cui lo Stato si prende la briga discegliere il bene per i propri cittadini: perch ildiritto alla vita non uguale al diritto allamorte, perch il diritto a vivere in una societlucida non lo stesso che vivere in una societdove mentre si portano i figli al parco possibile fumare una canna, perch in Italiamamma e pap si chiamano ancora cos e nongenitori 1 e 2 e dove la convivenza non al paridel matrimonio. Proviamo a spiegare questo ainostri ragazzi nelle scuole, anzich far passaretutti i No dell'Italia come mancanze di liberte non come scelte per il bene dell'uomo e dellaverit. (834)

    mpegni precisi sulla sicurezza e suicontributi europei allAfrica; unaccordo di principio sulle

    migrazioni; uno stallo irrisolto suirapporti commerciali. Il quarto summittra Ue ed Africa, che si svolto aBruxelles il 2 e 3 aprile ed statodedicato al tema Investire nellePersone, nella Prosperit e nella Pace si concluso con risultati non univoci. Ilpresidente del Consiglio Europeo,Herman van Rompuy ha indicato lecifre e le linee guida del rinnovatocoinvolgimento europeo in Africa: 750milioni andranno allAfrican PeaceFacility, il fondo per la sicurezza nelcontinente, 3 miliardi (in sette anni)allagricoltura, 1 miliardo perlintegrazione panafricana, 350 milioniin borse di studio per studenti ericercatori africani. Complessivamente,lUe mira a stanziare 28 miliardi perlAfrica fino al 2020 (esclusi i fondistatali per la cooperazione bilaterale) ea mobilitarne altri 30 grazie al settoreprivato.

    Rapporti che non cambiano. Ilpresidente della CommissionedellUnione Africana (Ua), NkosazanaDlamini-Zuma, ha invitato i duecontinenti a sfruttare i vantaggi datidalla vicinanza dei due continenti edalla complementariet delle lorosociet ed economie. Ma per suorBegoa Iarra, missionaria di NostraSignora dAfrica e segretario esecutivodellAfrica Europe Faith and JusticeNetwork (Aefjn, Rete Euro-Africana perla Fede e la Giustizia) di Bruxelles, irapporti tra Europa e Africa, di fatto,sono ancora quelli di un donatore concolui che riceve aiuto: malgrado si parlidi partenariato lEuropa a dettare le

    condizioni. Il dialogo dellUe con igoverni africani importante,sottolinea da parte sua Bernd Nilles,segretario generale del Cidse,organismo che raggruppa 17organizzazioni cattoliche impegnateper lo sviluppo. Tuttavia - prosegue - ilpunto che i capi di Stato parlano tra diloro ma evitano ad ogni costo diaffrontare i temi pi importanti; e traquesti governi in dialogo, ve ne sonoalcuni che in larga parte ignorano lerichieste e i bisogni dei popoli, europeie africani.

    Stallo sul commercio. Alla vigiliadellincontro il Simposio delleConferenze episcopali dAfrica e delMadagascar (Secam) aveva chiesto alleistituzioni europee di continuare lariforma delle sue politiche nellambitodella trasparenza aziendale, dellacooperazione fiscale, della gestionedelle risorse naturali, della governanceglobale e del commercio. Proprio suquesto punto, per, c stata unabattuta darresto. Gli accordi dipartenariato economico (Epa) chelEuropa propone allAfrica nel segno diuna liberalizzazione degli scambi sonorimasti una questione irrisolta. Se lUe livede come un passo coerente con lacreazione di una zona di liberocommercio inter-africana (annunciataper il 2017 e a cui lEuropa contribuircon 844 milioni di euro in 7 anni),lAfrica teme per le possibilit disviluppo della sua industria, se fosserosiglati. La delusione europea per ilmancato accordo stata espressachiaramente dal presidente dellaCommissione, Jos Manuel Barroso, percui sul punto si poteva fare di pi emeglio.

    Accordo sulle migrazioni. Unintesa,almeno di principio, invece arrivatasul tema delle migrazioni, sullabase di cinque punti: lotta al traffico diesseri umani, contrastodellimmigrazione irregolare e miglioreorganizzazione di quella legale,rafforzamento del nesso tra migrazionie sviluppo (con interventi per facilitarelinvio di rimesse in Africa), aumentodella protezione internazionale perrifugiati, sfollati e richiedenti asilo.In questo settore, spiega Bernd Nilles,un cambiamento necessario:Servono politiche nuovee una nuova cultura dellaccoglienza: inaccettabile che lasciamo morire aiconfini dellUnione tante migliaia dipersone, verso cui abbiamo unaresponsabilit. Per trasformarele dichiarazioni di principio in realt,nei tre anni che passerannoda qui al prossimo vertice, annunciatoper il 2017, sar fondamentale il ruolodelle Chiese, ricorda suor Iarra.Secondo lei i religiosi di tuttele fedi dovrebbero creare una coscienzatra le popolazioni dAfrica, perch sianoloro stesse a reclamare i loro diritti.Anche lEuropa, sostiene la missionaria,potr giocare un ruolo in questo, selascia libert allAfrica e se prestaattenzione anche al fatto che i governilocali facciano gli interessi degliAfricani.

    Davide Maggiore

    IMigrazioni, accordo alla prova delle indifferenze

    Conclusioni ambigue del vertice: lEuropa promette stanziamenti, ma continua a dettare la linea

    Summit Ue-Africa

    FOTO ARCHIVIO SIR

    che lItalia sia un Paese dalla mentalit chiusa,ma in realt un Paese in cui la verit vince.Nel nostro Paese sono state compiute sceltedifferenti rispetto allEuropa? Bene! Ritengo diessere fortunata a vivere in un Paese dove leunioni di fatto non sono equiparate almatrimonio, perch non sono la stessa cosa.Non per questo conviventi etero o omosessuali

    Nei tre anni che passerannoda qui al prossimo Summit,annunciato per il 2017,sar fondamentaleil ruolo delle Chiese

    Convegno Fisc a Gorizia

    Giornalicattolici

    Non togliere ossigenoalla voce delle periferieNon togliamo ossigeno ai giornali delleperiferie. Siamo certi che nessuno vogliaprendersi questa responsabilit. unnuovo grido dallarme quello cheFrancesco Zanotti, presidente nazionaledella Fisc (Federazione italiana settimanalicattolici, che rappresenta 189 testate), halanciato nei giorni scorsi da Gorizia, inapertura del convegno nazionale dellaFederazione dedicato a Europa e confini.Zanotti ha ricordato il compito cuiassolvono i settimanali cattolici, voci dipopolo, luoghi di confronto e di dialogoimpegnati a sondare e dare voce alleperiferie, geografiche ed esistenziali, e araccontare le storie dei testimoni di unVangelo vissuto, incarnato, possibile pertutti.Il presidente della Fisc ha nuovamentechiesto di riportare quantomeno dal 5 al 7per cento la riserva indiana del fondocontributi alleditoria destinata aiperiodici non profit e rifinanziare ilfondo per leditoria, attualmente di circa50 milioni di euro, riportandolo adalmeno 90-100 milioni di euro.Non un privilegio, si tratta - ha concluso- di favorire il pluralismonellinformazione, come avviene in granparte dei Paesi europei. La democraziainformativa non un lusso,ma un diritto in uno Stato democratico.Una battaglia, questa, che non solonostra, ma che noi portiamo avanti conconvinzione, certi che si tratti di unabuona battaglia.

  • Gioved 10 aprile 201412 Cesena

    l Corpo Forestale si avvicina alleesigenze del Cesenate. La scorsasettimana stata aperta la sede delComando Stazione Forestale di

    Cesena. "Il Comando - si legge in unanota della Forestale - ha sede presso lostabile dellAmministrazioneprovinciale di Forl-Cesena in vialeBovio, 425 - e osserver orario diapertura al pubblico nella mattinata deimercoled feriali dalle 8 alle 11. Iltelefono di riferimento il numero 335-

    I

    Il Corpo Forestaleha una casa a Cesena

    La Stazione stata inaugurata nella sede di viale Bovio

    1603703. A questo Comando fa capo lacompetenza sui territori comunali diCesena, Borghi, Cesenatico,Gambettola, Gatteo, Longiano,Montiano, Roncofreddo, San MauroPascoli, Savignano sul Rubicone". stato istituito e attivato il ComandoStazione Forestale di Mercato Saraceno- Sogliano al Rubicone con sedeprincipale a Mercato Saraceno e sededistaccata a Sogliano che hagiurisdizione di competenza sui territori

    dei due comuni.Per quanto riguarda la possibilit daparte dei cittadini di recarsi presso lasede del Corpo Forestale dello Stato diSogliano al Rubicone per adempimentio richieste informazioni o segnalazioni,rimarr invariata lattuale apertura alpubblico prevista per il gioved dalle 8alle 12 (segreteria telefonica del numero0541-948543)."Per gli interventi di emergenzaambientale - conclude la nota - siricorda che sempre attivo il numeroverde 1515 al quale i cittadini possonorivolgersi per segnalare situazioni indanno dellambiente naturale erichiedere lintervento delle pattugliedel Corpo Forestale dello Stato. Vaevidenziato che il nuovo assettoterritoriale delle giurisdizioni deiComandi presenti in provincia di Forl-Cesena consente una pi razionale epuntuale presenza delle pattuglie delCorpo Forestale dello Stato in particolarmodo nella zona del cesenate, area disignificativa importanza per le attivitcondotte dai Reparti del CorpoForestale. Si ritiene opportunosottolineare come listituzione delComando di Cesena rivesta unapuntuale risposta alle esigenze delterritorio e dei cittadini. Lapertura stata possibile grazie allimpegnoprofuso dalla Prefettura di Forl-Cesena,dallAmministrazione provinciale e dalComune di Cesena che, in una ottimalesinergia, hanno messo a disposizionestrutture e supporto logistico".

    ColdirettiAnimali selvaticiSituazione intollerabileE emergenza fauna selvatica. Da ormaiqualche anno gli animali selvatici causanogravi danni alle colture. Negli ultimi tempisono aumentati anche gli incidenti stradalicausati da caprioli. Lultimo, in ordine ditempo avvenuto in provincia di Forl-Cesena, si vericato nei giorni scorsi aModigliana. "Lepisodio - evidenzia FilippoTramonti presidente Coldiretti Forl-Cesena- di per s non ci sorprende: uno dei tantise vero che negli ultimi anni la Provinciane ha accertati ben 366 di cui 320provocati da caprioli". "Per sono numeri preoccupanti - continuaTramonti - che dicono della dimensione delproblema che ha ormai i connotati di unavera e propria emergenza pubblica checoinvolge la sicurezza degli automobilisti ealla quale chi ha la responsabilit dipianicare la gestionefaunistico/venatoria risponde conprovvedimenti assolutamente inefficaci dalpunto di vista del controllo delle densitfaunistiche di alcune specie, in particolaredegli ungulati". "Ricordiamo che il capriolo - aggiungeAnacleto Malara - direttore Coldiretti Forl-Cesena - una specie che pu esserecacciata solo con la selezione e dopoadeguati censimenti per stabilire i capi che possibile cacciare. Su questa specie cisono di fatto dei vincoli allattivitvenatoria che limitano il risultato eincrementano una situazione di graverischio. Ci chiediamo quanto possiamocontinuare e cosa risponderanno iresponsabili della pianicazione il giornoche succeder la tragedia".

    Caprioli, volpi e cinghiali a poca distanza dal centroSerata al museo delle Scienze: Pierluigi Bazzocchi ha affermato che negli ultimi tempi aumentato linquinamento del fiume Savio

    Stanno riscuotendo un ottimo successo dipubblico le serate organizzate presso ilMuseo di scienze naturali di Cesena. Gliideatori sono Pierluigi Bazzocchi e LorenzoRossi e da tre luned, alla sera, fra le 30 e le50 persone hanno seguito con attenzione itemi proposti. Dopo le "bufale" di Internete i presunti avvistamenti ufo, stata la voltadegli animali selvatici in citt. "Il numero di selvatici aumentatoenormemente negli ultimi 40 anni - haspiegato luned scorso Bazzocchi - a volte

    anche a causa di inserimenti per scopi venatori. Il cinghiale, ad esempio, noncera. E poi cerano pi cacciatori e questo contribuiva a mantenere basso illivello di queste popolazioni. Oggi quel che serve una coesistenza fra iselvatici e il mondo agricolo. Non si pu essere estremisti, da nessun fronte".Lorenzo Rossi ha mostrato alcune fotografie scattate dalle fototrappole. Si trattadi macchine mimetizzate, che operano anche di notte grazie agli infrarossi, ingrado di catturare istantanee al passaggio degli esemplari. Caprioli, cinghiali,

    istrici, tassi, volpi e faine sono statiimmortalati a testimonianza della loropresenza."E non si creda - ha ribadito Bazzocchi -che siano in alta montagna. Nel parco delSavio, a un paio di chilometri dal centrostorico di Cesena, abbiamo visto efotografato tutti questi animali". Negli ultimi tempi gli allevatori si sonolamentati per gli attacchi da parte di lupi.Bazzocchi ha confermato che "unafamiglia di 5 esemplari per alcuni annihanno vissuto dalle parti di Formignano,quindi a pochi chilometri dalla citt. Sitratta di una specie che non attaccaluomo: se lo si incontra basta cambiarestrada e allontanarsi. E fuori di dubbio,comunque, che negli ultimi tempi il loronumero sia aumentato anche se ora si

    trovano pi in quita e non vicino allacitt".Cesena lunica citt deella Romagna chenon sia circondata da sola pianura. Lecolline e il fiume Savio rappresentano uncorridoio dal quale i selvatici arrivano incentro. Un capriolo stato avvistato allastazione degli autobus dallo stessoBazzocchi.