corriere cesenate 20-2015

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Giovedì 21 maggio 2015 Giovedì 21 maggio 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 20 euro 1,20 20 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Gambettola 16 Azienda agricola si converte alla divulgazione Cesena 13 Al “Lugaresi” eventi educativi per i giovani Cesena 14 Sindacato Fnp Cisl Il grande impegno di Luigi Brancato Diocesi 7 Sacerdoti e laici all’eremo di Sant’Alberico I profughi tra noi Editoriale La sensibilità ecclesiale di Francesco Zanotti FOTO ARCHIVIO SIR Già da diversi mesi il territorio cesenate ospita profughi sbarcati sulle coste dell’Italia meridionale. Nelle strutture alberghiere della Riviera e dell’Appennino o negli appartamenti di Cesena si trovano giovani provenienti da Paesi africani. Sono fuggiti da una condizione di vita a dir poco precaria, in cercava di un mondo migliore. Non sapevano cosa li aspettava. “Se avessimo saputo, non ci saremmo imbarcati” è il ritornello di molti di loro. Segno che sono stati sfruttati una volta di più e hanno messo a repentaglio la loro vita. I giovani ospiti a Ce- senatico si sono resi utili più volte. Ma la burocrazia blocca altre pos- sibilità. Primo piano alle pagg. 4-5 Appuntamenti 7 Le “sentinelle” tornano in piazza del Popolo Cesena 13 Il vescovo di Mosul (Iraq) a Cesena C ristiani perseguitati: gio- vedì 21 maggio alle 21 a Palazzo Ghini l’incontro con monsignor Yohanna Petros Mouche Vita della Chiesa 8 Intervista al teologo di Francesco M anifestazione pacifica e silenziosa per far ca- pire le aberrazioni della teoria del Gender, una mi- naccia per la famiglia Veglia di Pentecoste in Cattedrale Vita della diocesi 6 S abato 23 maggio alle 21 a Cesena. Nell’occasio- ne sarà presentato al ve- scovo il documento elabo- rato dal Sinodo dei giovani L a denunica di monsi- gnor Fernandez : “Alcu- ni preferiscono non cam- biare nulla o aspettare la morte del Papa” “L a nostra vocazione cristiana è quella di andare controcorrente”. Lo ha ribadito lunedì scorso papa Francesco in avvio dei lavori all’assemblea generale dei vescovi italiani tenutasi a Roma. Un discorso, quello del Pontefice, che ha preso le mosse dalle “notizie sconfortanti, da situazioni locali e internazionali che fanno sperimentare afflizione e tribolazione”. Il cristiano, invece, è chiamato a essere “testimone gioioso”, ha aggiunto Bergoglio. È chiamato a “trasmettere gioia e speranza agli altri”. A consolare, aiutare, incoraggiare, “senza alcuna distinzione, tutti i fratelli oppressi sotto il peso delle loro croci”. Francesco ha proseguito ponendo diverse questioni su quella che lui ha definito, dopo due anni di innumerevoli incontri con le conferenze episcopali, la “sensibilità ecclesiale”, ossia quell’appropriarsi “degli stessi sentimenti di Cristo, di umiltà, di compassione, di misericordia, di concretezza e di saggezza”. Il Papa ha richiamato tutti i presenti, ma l’invito è a tutta la comunità cristiana in Italia, a “non essere timidi o irrilevanti nello sconfessare una diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata che è riuscita a impoverire, senza alcuna vergogna, famiglie, pensionati, onesti lavoratori, comunità cristiane, scartando i giovani”, soprattutto, “emarginando i deboli e i bisognosi”. E ha invitato i vescovi a difendere il popolo di Dio “dalle colonizzazioni ideologiche che tolgono l’identità e la dignità umana”. Sempre in tema di “sensibilità ecclesiale”, richiamata sette volte nel breve, ma denso, discorso di quattro paginette, Francesco ha messo in guardia dai “Documenti soltanto per alcuni studiosi e specialisti”, anziché tradotti in “proposte concrete e comprensibili”. Ha invitato i laici ad assumersi le loro responsabilità senza bisogno del “vescovo-pilota” o del “monsignore- pilota”. Tutti, invece, hanno “la necessità del vescovo-pastore”. Un richiamo forte è stato anche quello alla comunione e alla collegialità, tra vescovi e sacerdoti. Tra diocesi ricche e quelle in difficoltà. Tra la periferia e il centro. “Tra le conferenze episcopali e i vescovi e il successore di Pietro”. In poche parole, più condivisione, perché questo è chiesto dalla sensibilità ecclesiale: continua a pag. 3

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Corriere Cesenate di giovedì 21 maggio 2015

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Page 1: Corriere Cesenate 20-2015

Giovedì 21 maggio 2015Giovedì 21 maggio 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 20 euro 1,20

20Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Gambettola 16Azienda agricola si convertealla divulgazione

Cesena 13Al “Lugaresi”eventi educativiper i giovani

Cesena 14Sindacato Fnp CislIl grande impegnodi Luigi Brancato

Diocesi 7Sacerdoti e laiciall’eremodi Sant’Alberico

I profughi tra noiEditorialeLa sensibilità ecclesialedi Francesco Zanotti

FOTO ARCHIVIO SIR

Già da diversi mesi il territorio cesenate ospita profughi sbarcati sullecoste dell’Italia meridionale. Nelle strutture alberghiere della Rivierae dell’Appennino o negli appartamenti di Cesena si trovano giovaniprovenienti da Paesi africani. Sono fuggiti da una condizione di vitaa dir poco precaria, in cercava di un mondo migliore. Non sapevanocosa li aspettava. “Se avessimo saputo, non ci saremmo imbarcati” èil ritornello di molti di loro. Segno che sono stati sfruttati una voltadi più e hanno messo a repentaglio la loro vita. I giovani ospiti a Ce-senatico si sono resi utili più volte. Ma la burocrazia blocca altre pos-sibilità.

Primo piano alle pagg. 4-5

Appuntamenti 7Le “sentinelle”tornano in piazzadel Popolo

Cesena 13Il vescovodi Mosul (Iraq)a Cesena

Cristiani perseguitati: gio-vedì 21 maggio alle 21 a

Palazzo Ghini l’incontrocon monsignor YohannaPetros Mouche

Vita della Chiesa 8 Intervistaal teologodi Francesco

Manifestazione pacificae silenziosa per far ca-

pire le aberrazioni dellateoria del Gender, una mi-naccia per la famiglia

Veglia di Pentecostein Cattedrale

Vita della diocesi 6

Sabato 23 maggio alle 21a Cesena. Nell’occasio-

ne sarà presentato al ve-scovo il documento elabo-rato dal Sinodo dei giovani

La denunica di monsi-gnor Fernandez : “Alcu-

ni preferiscono non cam-biare nulla o aspettare lamorte del Papa”

“La nostra vocazione cristiana èquella di andarecontrocorrente”. Lo ha ribadito

lunedì scorso papa Francesco in avvio deilavori all’assemblea generale dei vescoviitaliani tenutasi a Roma. Un discorso,quello del Pontefice, che ha preso lemosse dalle “notizie sconfortanti, dasituazioni locali e internazionali chefanno sperimentare afflizione etribolazione”.Il cristiano, invece, è chiamato a essere“testimone gioioso”, ha aggiuntoBergoglio. È chiamato a “trasmetteregioia e speranza agli altri”. A consolare,aiutare, incoraggiare, “senza alcunadistinzione, tutti i fratelli oppressi sotto ilpeso delle loro croci”.Francesco ha proseguito ponendodiverse questioni su quella che lui hadefinito, dopo due anni di innumerevoliincontri con le conferenze episcopali, la“sensibilità ecclesiale”, ossiaquell’appropriarsi “degli stessi sentimentidi Cristo, di umiltà, di compassione, dimisericordia, di concretezza e disaggezza”.Il Papa ha richiamato tutti i presenti, mal’invito è a tutta la comunità cristiana inItalia, a “non essere timidi o irrilevantinello sconfessare una diffusa mentalità dicorruzione pubblica e privata che èriuscita a impoverire, senza alcunavergogna, famiglie, pensionati, onestilavoratori, comunità cristiane, scartandoi giovani”, soprattutto, “emarginando ideboli e i bisognosi”. E ha invitato ivescovi a difendere il popolo di Dio “dallecolonizzazioni ideologiche che tolgonol’identità e la dignità umana”.Sempre in tema di “sensibilità ecclesiale”,richiamata sette volte nel breve, madenso, discorso di quattro paginette,Francesco ha messo in guardia dai“Documenti soltanto per alcuni studiosie specialisti”, anziché tradotti in“proposte concrete e comprensibili”. Hainvitato i laici ad assumersi le lororesponsabilità senza bisogno del“vescovo-pilota” o del “monsignore-pilota”. Tutti, invece, hanno “la necessitàdel vescovo-pastore”.Un richiamo forte è stato anche quelloalla comunione e alla collegialità, travescovi e sacerdoti. Tra diocesi ricche equelle in difficoltà. Tra la periferia e ilcentro. “Tra le conferenze episcopali e ivescovi e il successore di Pietro”. In pocheparole, più condivisione, perché questo èchiesto dalla sensibilità ecclesiale:

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Giovedì 21 maggio 2015 3Opinioni

Code di bimbi, giovani e adultial Salone del Libro diTorino

è da rimanere rincuorati nel leggere le cronachesul Salone del Libro di Torino che dal 14 al 18maggio ha visto una rilevante affluenza dipubblico: il 5 per cento in più rispetto

all’edizione 2014 che fu di 340mila persone.Tra le molte notizie di questi giorni quelle sull’interesse esulla passione per la lettura e la scrittura che attraversanole nuovissime, le nuove e le mature generazioni, sono unsegnale che, nonostante tutto, aiuta a essere fiduciosi nellacapacità e nella volontà dell’uomo di cercare e diincontrare qualcosa di “altro” tra le righe di un librocartaceo o elettronico.Aiuta a credere che nei piccoli, nei giovani e negli anziani èancora vivo il desiderio di leggere per pensare. C’è, probabilmente, un po’ troppo ottimismo in questavalutazione della manifestazione libraria ed è opportunoavere un pizzico di cautela. Anche perché non si puòconfondere il pensare con l’immaginare che qualcunodescrive come fattore vincente al Lingotto. Ugualmentenon si può ignorare il filo che unisce l’uno all’altro.Tuttavia il messaggio che viene dal Salone del Libro diceche non è venuto meno uno dei desideri più grandidell’uomo di oggi, un desiderio che viene modulatodall’età e dalle situazioni di vita: il desiderio di ritrovarenella narrazione un luogo e un tempo per incontrare“altro” rispetto al pensiero dominante.A chi è ai bordi della cronaca e osserva il camminoquotidiano della società su strade spesso buie il segnaledice che è possibile attraversare la realtà senza che lacapacità di stupirsi e la capacità di interrogarsi venganosconfitte.La scrittura e la lettura accompagnano quel cammino econtribuiscono a tenere vivo, se non a stimolare, ildesiderio di incontrare tra le righe di un libro qualcosa oqualcuno che aiuti a stare nella realtà con unaresponsabilità che non sia definita solo dal pensierodebole ma dominante, dal mercato, dal calcolo, dal nulla.“L’importante è che i giovani siano qui - dice il direttoreeditoriale del Salone - sopravvissuti all’omologazione

C’

La necessità dell’Autentico

o al muro contro muro”. Partiamo da qui. Si tratta dell’invito di monsignorNunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana,a proposito del procedere della riforma della scuola. Un invitoaccompagnato da una preoccupazione fondamentale: al centro del

processo di riforma ci sono e ci devono essere i ragazzi, da mettere “nelle condizionipiù giuste per una formazione adeguata”.È un richiamo al buon senso e in questa direzione c’è da augurarsi che vada avantil’iter parlamentare, già arrivato ad approvare alcuni articoli della “Buona scuola”.Per evitare il muro contro muro, però, è indispensabile qualche passo avanti. Da partedel governo, dando sostanza alle stesse parole del premier che si è detto a più ripresedisponibile a discutere e a migliorare il testo, e da parte di chi si oppone alla riforma

“N annunciata, cogliendo l’opportunità divarare almeno alcuni, se non tutti, ipossibili cambiamenti nel mondo dellascuola.Capire “chi ha ragione” nel dibattito incorso non è assolutamente semplice. Lesemplificazioni, purtroppo, non aiutano.Ad esempio, che dire sul “presidesceriffo”? E chi lo vorrebbe? Messa inquesto modo si tratta di dire sì o no a undirigente scolastico plenipotenziario,che “stabilisce la legge”: così fa losceriffo. Alla larga! Ma il governo dice chenon si tratta di questo. Piuttosto - spiega- si affidano più responsabilità aldirigente per dare finalmente sostanzaall’autonomia. E chi non lo vorrebbe?Finalmente le scuole con un qualchepotere decisionale, sganciate dallecomplesse e viscose pastoieburocratiche. Certo, la “chiamata diretta”degli insegnanti qualche problema lopone e non è nato con la Buona scuola.Se ne discute da anni. Il bilanciamentodegli organi collegiali (in questadirezione sembra andare l’approvatoarticolo 2) dovrebbe aiutare.Allo stesso modo la questione dellavalutazione dei docenti. Sul fatto chedebba avvenire sono d’accordo tutti. Macome? Davvero la formula della Buonascuola mette a repentaglio la libertà diinsegnamento, bene prezioso tutelatodalla Costituzione? Sinceramente èdifficile crederlo.È evidente che per uscire dall’impasse diposizioni contrapposte l’ideale sarebbetrovare un compromesso. Anche se, nelcaso della scuola, pare non esserci.Perché le posizioni sono radicalizzate -ed è così da sempre - e perché sonotante. C’è anche chi dice che in realtà ladiscussione si è vista poco. La“concertazione” - per usare un termineche sembra diventato d’altri tempi - nonc’è stata. Il Movimento studenti diAzione Cattolica, ad esempio, punta ildito sul poco coinvolgimento deglistudenti e sulla mancata creazione di unclima di consenso nel Paese. Questo è probabilmente il nodo: il climadi consenso, al momento, non siintravede pienamente. In passato, forse,non ci si sarebbe mossi da qui e lariforma sarebbe stata congelata. Adesso,invece - e le valutazioni si farannosoltanto dopo, magari ricordandosil’invito da cui siamo partiti, pensandocioè al “punto di vista” del bene deiragazzi - sembra profilarsi una stradadiversa, quella per cui chi ha il dovere digovernare, si assume la responsabilitàdelle riforme, anche se il consenso non èunanime. Il buon senso suggerisce chenon esiste una riforma perfetta, ma lavita democratica consente sempre diriformare le riforme. È il bello dellademocrazia.

Alberto Campoleoni

FOTO ARCHIVIO SIR

Scuola, no al muro contro muro

culturale imposta da una comunicazione mediatica schizofrenica e superficiale.È la necessità dell’Autentico che mette queste persone in coda”. Anche se il giudizio sulla comunicazione mediatica non è del tutto condivisibilesorprende però quella “necessità dell’Autentico” che, scritto con l’inizialemaiuscola, segna un cambio di passo nel rapporto tra la vita, la scrittura e lalettura.Si possono dare diversi significati ma è più che mai chiaro il movimento dellaricerca che emerge nell’affermazione del direttore editoriale.Che cosa è mai questo “Autentico” che, al Lingotto, mette in coda differentigenerazioni ?È la stessa coda che si vede all’Expo, ai concerti, agli eventi culturali nelle città,alle mostre d’arte, ai musei, ai teatri?Cosa dicono, ad esempio, queste code a quelle che sono ai tornelli degli stadi,agli ingressi dei negozi dove sono annunciate vendite promozionali? Cosadicono ad altre code ai concorsi pubblici per posti di lavoro?Tutte domande che indubbiamente meritano risposte serie.Ma è su quella “necessità dell’Autentico” che si ferma chi, ai bordi della cronaca,osserva e cerca di dare un significato a un’affermazione sorprendente,un’affermazione indubbiamente pensata e che chiede di pensare guardando allafolla che si è formata attorno ai libri.Se si volesse tradurla o interpretarla si correrebbe il rischio di indebolirla: megliolasciarla così, con la sua forza lieve e insistente di far nascere la domanda e disuggerire la direzione per incontrare la risposta.

Paolo Bustaffa

Costruire il consenso sulle riforme è sempre stato difficile.È indispensabile qualche passo avanti. Da parte del Governo,dando sostanza alle stesse parole del premier che si è dettoa più riprese disponibile a discutere e a migliorare il testo,e da parte di chi si oppone alla riforma annunciata, cogliendol’opportunità di varare almeno alcuni, se non tutti,i possibili cambiamenti nel mondo della scuola

rendere presente Cristo oggi, nei luoghi in cuiviviamo. Inoltre, il Papa ha rivolto un invito a lasciarsitrasportare dallo Spirito Santo verso quegliorizzonti cui incoraggia ad andare se non lo siimbriglia in eventi che, “mettendo in evidenzale solite voci, narcotizzano le comunità,omologando scelte, opinioni e persone”. Accompagnare, è stato un altro verbo usato daFrancesco. Siamo tutti chiamati a farcicompagni di viaggio, alla maniera deidiscepoli di Emmaus, altra immagine noncitata, ma evocata dal Pontefice. Accompagnare senza stancarci mai.Senza alcun timore, perché non dipende dalla nostra buona volontà,ma dalla “forza che viene solo da Dio”. Questa è la gioia del Vangelo,un incontro decisivo per la vita della Chiesa e per ciascuno di noi.

Francesco Zanotti

EDITORIALE continua da pag. 1

Page 4: Corriere Cesenate 20-2015

Giovedì 21 maggio 20154 Primo piano

Per una prevenzione oncologica a 360 gradi

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Fornire ai poveri un reddito minimo per vi-vere potrebbe essere possibile. Alla propo-sta, dopo anni di disinteresse, gli animi del-la politica sembrano scaldarsi. Appare uti-le fare il punto della situazione. In pocotempo per introdurre una legge abbiamoassistito alla marcia del Movimento 5 stel-le e all’annuncio del governatore dellaLombardia, sono seguiti i commenti favo-revoli di alcune formazioni politiche e lepreoccupazioni critiche di altri.Per ora sappiamo che il numero di perso-ne in condizioni di povertà assoluta e rela-tiva supera i 16 milioni, dice l’Istat. Di que-sti, aggiunge Save the children, circa 2 mi-lioni e mezzo sono bambini.Sappiamo poi che l’Italia è l’unico paeseeuropeo, oltre alla Grecia, privo di una mi-sura universale (per tutti) di interventocontro la povertà. Eppure le proposte tec-

niche esistono dal Basic income, che si pro-pone di garantire un livello decoroso di esi-stenza attraverso l’esigibilità dei diritti so-ciali svincolate dalle condizioni lavorative,al Sostegno per l’Inclusione Attiva (Sia) cheprevede un programma di inserimento so-ciale e lavorativo oltre che un sostegnoeconomico. Il Sia era quasi riuscito a tra-dursi in una politica effettiva anche se spe-rimentale, ma è stata ridotta a una socialcard più robusta e la parte di promozionesociale è rimasta senza applicazione. C’èinfine il Reddito di Inclusione sociale unaproposta avanzata da un’Alleanza di realtàdella società civile tra cui Acli, Caritas,Azione Cattolica Italiana, ma anche i tresindacati confederali, Cigil, Cisl e Uil: unaproposta che ha il pregio di prevedereun’applicazione graduale per un impattopiù sostenibile per le casse dello Stato.

A prescindere dalle differenze, gli inter-venti sono accumunati da tre elementi:considerano una misura universale (cioèdiretta a tutti quelli che ne hanno bisogno);mirano a costruire un percorso di sostegnopersonalizzato per l’inserimento sociale;puntano a offrire prospettive di inseri-mento lavorativo, quando possibile, agliassistiti.C’è il problema, c’è la sensibilità sociale, epare quella politica, ci sono proposte con-crete.Ma tutto rimane circoscritto al dibattito enon si converte in azione. Cosa si aspetta?Forse troviamo la motivazione a partiredall’omelia di papa Francesco per la 20° as-semblea della Caritas internazionale: "Ilpianeta ha cibo per tutti, ma sembra chemanchi la volontà di condividere con tut-ti… Fare quello che possiamo perché tutti

abbiano da mangiare, ma anche ricordareai potenti della terra che Dio li chiamerà agiudizio un giorno". Le parole ci suggeri-scono due aspetti per affrontare il dram-ma della povertà. C’è la "disponibilità a condividere" che èinsita in qualsiasi intervento: senza la pos-sibilità di attuare una redistribuzione del-la ricchezza all’interno delle fasce della po-polazione, i poveri rimarranno sempre ta-li. C’è la "responsabilità dei potenti": non ci sipuò fermare ad analisi o dichiarazione diintenti. Quando si arriva a un certo puntooccorre assumersi il coraggio di scegliereuna strada da imboccare. Senza questomomento la politica delle parole si chiudenell’ipocrisia di cui la realtà della politicadovrà dare ragione.

Andrea Casavecchia

L'Italia è l'unico Paese, oltre alla Grecia, privo di una misura per tutti di intervento contro la povertà

Come aiutare i poveri? E’ ora di ragionarci

Dall’Africa a CesenaticoSognando una vita migliore

ono 76 ragazzi, l’età media èdi 20 anni. Vengono per lopiù dall’Africa: Senegal,Nigeria, Costa d’Avorio,

Mali, Burkina Faso, Ghana,Gambia, Guinea Conakry. Alcunianche dal Bangladesh. Stiamoparlando dei profughi ospitatiall’Hotel Splendid di Cesenatico,ragazzi che hanno alle spalle unavita dura nei propri paesi di origine. Oppurelavoravano in Libia e hanno perso il lavoro a seguitodegli sconquassi sociali. E hanno visto nellatraversata verso l’Italia la speranza per un futuromigliore. "Per quello che ho potuto vedere sono bravi ragazzi"spiega Domenico Monti, volontario di "Cesenaticono borders", associazione che dedica tempo aiprofughi. "Sono tutti, o quasi tutti, in attesa di saperese riceveranno i documenti. Stanno aspettandonotizie circa il loro futuro. Nel frattempo, comesocietà civile, cerchiamo di farli sentire a casa. O, perlo meno, di non farli sentire abbandonati". Nei mesi scorsi in parrocchia a Boschetto è statoorganizzato un incontro fra i profughi e i residentidella zona, ed è proprio lì che Monti li ha conosciuti eha deciso di impegnarsi per loro. "Nei giorni scorsi - continua il volontario - abbiamo

Scollaborato con l’Endas per la sistemazione dellapista di atletica. I ragazzi immigrati farebbero moltodi più. A volte ci chiedono di poter fare i cosiddetti’lavori socialmente utili’. Sono giovani, nel pienodelle loro forze e non vogliono oziare, ma a questopunto entra in gioco la burocrazia italiana. E ci sichiede quali siano davvero i paesi del terzo mondo".Il fatto è che per fare qualsiasi lavoretto servirebbeun’assicurazione e qualche permesso non megliospecificato. "Solo in caso di emergenza - aggiunge Monti - èpossibile impiegare i profughi. Ed è ciò che èsuccesso durante l’alluvione del 6 febbraio scorso. Iragazzi si sono dati da fare pulendo le strade eintervenendo dove c’è stato bisogno. Loro sonomolto disponibili, ma chi si prende la responsabilità?Se uno si fa male o gli capita un incidente, la colpa suchi ricade?".

Durante l’alluvione i profughi erano stati divisi in duegruppi. Uno è intervenuto per sistemare glistabilimenti balneari di Valverde e Villamarina,mentre l’altro è stato impiegato in viale Colombo. "Anche in quella occasione si sono fatti voler bene -precisa il volontario - e si sono impegnati. La gente liha accolti con simpatia: in viale Colombo mi hannodetto che suor Lucia ha portato loro da mangiare e dabere. Nell’emergenza, non si sono tirati indietro esono stati contenti di rendersi utili. In queste ultimesettimane li accompagniamo spesso a giocare acalcio. E’ capitato anche un episodio curioso.Durante la partita contro gli immigrati ospitati aCervia, un ’nostro’ profugo ha incontrato, sul campoda calcio, un suo amico con cui aveva fatto il viaggiosul barcone. Non si erano più visti e si sono rivistisolo in questo frangente".

Cristiano Riciputi

Sono 76 i profughi ospitati all’hotel Splendid

Quando possono si rendono utili, maa causa della burocrazia non possonofare molto. Durante l’alluvionesi sono adoperati moltoper ripristinare e ripulire i dannidella mareggiata

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Giovedì 21 maggio 2015 5Primo piano

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La Caritas diocesana ha organizzato un incontro nella parrocchia dell’Osservanza a Cesena

mpotenti sì, indifferenti no".Con questa consapevolezzala Caritas diocesana haincontrato lo scorso 6 maggio

un gruppo di profughi africani ospitinelle strutture dell’Asp Cesena ValleSavio. All’appuntamento, svoltosi allaparrocchia dell’Osservanza econclusosi con una cena, hannopartecipato una trentina tra volontarie operatori della Caritas e sei giovaniimmigrati accompagnati da PietroMaraldi del Centro servizi perstranieri ’Sanzio Togni’ di Cesena."Un piccolo gesto, anche se nonabbiamo mezzi e strutture peraccogliere questi nostri fratelli, èimportante conoscerli, conoscerci -ha affermato il direttore della CaritasIvan Bartoletti Stella -. Facciamotesoro delle parole di papaFrancesco, che a Lampedusa haparlato del rischio di cadere nella’globalizzazione dell’indifferenza’. Edè facile che succeda, perchè glisbarchi si verificano ogni giorno,quasi sempre con le loro vittime. Manoi non vogliamo restareindifferenti".L’assuefazione alle immaginidell’odissea dell’immigrazione dalContinente nero fornisce un’erratapercezione della reale situazionedegli immigrati presenti in Italia."Pensiamo ci sia un’invasionedall’Africa, ma dai dati del 2013emerge che gli africani sono circa il25 per cento del totale dei migranti.

I" Con gli immigratisuperare l’indifferenza

Ancora, in maggioranza vengonodall’Est Europa - spiega Pietro Maraldi -.I ragazzi da noi ospiti vengonodall’Africa occidentale. Lo scorso annoc’è stata l’emergenza più grande: acausa delle numerose partenze dallaLibia, il Ministero dell’interno hapredisposto un sistema di accoglienzadi emergenza a cui ha aderito anche ilComune di Cesena. Nelle cinquestrutture dell’Asp sono accolti 52profughi, tutti uomini, a Oriola ce nesono 20, altri ad Alfero e quasi 80 aCesenatico. Entro l’anno la Prefettura ciha chiesto di ospitarne altri cento".

Il Comune di Cesena offre un sistema diaccoglienza ordinaria per i richiedentiasilo, tra cui ospita due famiglie."Scappano dalle guerre, ma anche permigliorare le proprie condizioni di vita.Non dobbiamo fare una graduatoria deimotivi più validi per accettare questepersone. Per venire in Italia hanno corsotanti rischi in viaggi molto lunghi. Diquanti abbiamo incontrato, nessuno hadetto che lo rifarebbe", prosegueMaraldi.Il Centro servizi per stranieri di Cesenaè nato vent’anni fa e assiste gliimmigrati in primis per quanto riguarda

il disbrigo delle praticheburocratiche. "La cosa principale dicui ci occupiamo è la consocenzadella lingua - afferma -. L’accoglienzadei profughi ha termine dopo 15giorni dall’ottenimento del permessodi soggiorno per protezione che puòessere umanitaria o sussidiariaoppure di rifugiato. La maggior partedi questi immigrati non li vediamopiù. Le scorse settimane sono partiti7 profughi della prima emergenza,arrivati lo scorso anno: solo uno èrimasto in città mentre gli altri sisono diretti in altri Paesi europei". Altro luogo comune da sfatare è chelo Stato italiano dia un contributo indenaro agli immigrati. "Il costomassimo giornaliero perl’accoglienza di ciascuno è di 34euro, di cui solo 2,50 vanno a loro. Iprofughi sono accolti in diversiappartamenti di proprietà delComune e seguono un regolamento:non possono ospitare altre persone esono consentiti piccoli spostamentiper un massimo di 48 ore", concludeMaraldi, che ha chiesto ai volontaridella Caritas di incontrare i ragazzi eparlare con loro, così che possanoimparare l’italiano e aprire il lorocuore. Nelle scorse settimane, alcuni di loro,hanno iniziato un servizio divolontariato (4 ore la settimana) perla pulizia dei parchi e dei giardinipubblici insieme a volontari italiani.

Francesca Siroli

"Se lo avessi saputonon mi sarei imbarcato"La testimonianza di alcuni dei giovani africani, arrivati in Italiasui barconi, ospiti a Cesena. Non conoscevano le condizionidel viaggio e fuggivano in cerca di una vita migliore

Esistenze sconvolte dalla guerra, dallaviolenza, dall’ingiustizia. Letestimonianze dei profughi africani,spesso giovanissimi, che hanno affidatoalle acque del Mediterraneo la speranzadi una vita migliore, sono un susseguirsidi drammaticità e coraggio. Come Mamadiam Barby, originariodella Guinea, classe 1991. La sua è unastoria a lieto fine: dopo un corso diformazione ha trovato un lavoro e una

casa e ora sta avviando le pratiche per ilricongiungimento familiare dellamoglie. Dopo aver vagato per diversipaesi, Mali, Nigeria, Niger, Algeria, si èstabilito in Libia per sette anni dove hamesso in piedi una sua impresa disartoria. "Stavo bene e guadagnavomolto, non pensavo affatto di venire inEuropa, né tantomeno attraversare ilmare". Sotto l’aspetto economico, la vitaè infatti più facile in Libia che in Italia emolti ragazzi, che da lì sono scappati,avevano un’attività imprenditoriale. Poi,con l’inizio della guerra, la situazione èprecipitata. "Sono fuggito a Tunisi, peròmi hanno fatto tornare in Libia -racconta -. Ho affrontato un viaggio neldeserto di 1700 chilometri con pocaacqua e cibo, in condizioni terribili. Hopagato mille dinari per imbarcarmi perl’Italia. Sul barcone eravamo in 87 esiamo arrivati a destinazione, aLampedusa, in un giorno". Ma sapevaquello che l’aspettava, gli hanno chiestoi volontari della Caritas che hannoascoltato attoniti la sua storia? "Finchè

non l’hai fatto non lo sai. Una volta cheintraprendi il viaggio, non si può tornareindietro", risponde.Per Iyere Humphrey, nigeriano di 24anni, l’approdo in Italia è stato causatoda un misto di motivazioni; crisieconomica, le limitate prospettive delpiccolo villaggio in cui abitava, conflittireligiosi. E’ stato arrestato mentre stavatrasportando un carico di animali inLibia e da lì è sopraggiunta la sceltaforzata di attraversare il mare eaggrapparsi a una nuova speranza."Arrivare in Italia è stato un miracolo",afferma. Mamadou Toure, 26 anni dellaCosta d’Avorio, è fuggito a causa di unconflitto familiare. E’ scappato da unozio che, alla morte del padre per metterele mani sull’eredità, voleva fargli sposarela figlia. Ma il cuore di Mamadoubatteva per una ragazza di religionediversa, che ha dovuto abbandonare loscorso anno. E per il futuro? Cosa siaspetta? "Dove trovo una vita tranquilla,lì voglio stare", è il suo auspicio.

Fs

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Giovedì 21 maggio 20156 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, Gattolino20.30 Villachiaviche, San Pio X

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

17.30 Santuario del Suffragio18.00 Cattedrale, San Domenico,

Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Diegaro, San Mauro in V., Madonna delle Rose, Torre del Moro, Borello,San Giorgio, San Vittore

18.30 San Pietro, San Rocco,Case Finali, Sant’Egidio, Santa Maria della Sper.

19.00 Osservanza, Villachiaviche,Ponte Pietra

19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

Pievesestina, Tipano,Gattolino

20.30 San Giovanni Bono,San Pio X, Calisese

Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,Cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santuario Addolorata,Osservanza,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

delle Rose11.30 Cattedrale,

Santa Maria dellaSperanza, San Rocco,San Pietro, Case Finali,San Pio X

17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedale

18.00 Cattedrale,San Domenico, San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

ore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato);Acquapartita: 9Valgianna: 10

BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

ore 17 San Giuseppe

17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti20 Sala21 San Giacomo

Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16;Alfero: ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10Corneto: 11Pereto: 10

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Tiratura del numero 19 del 14 maggio 2015: 7.889 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 19 maggio 2015

Domenica 24 maggioPentecoste - Anno BAt 2,1-11; Salmo 103; Gal 5,16-25;Gv 15,26-27; 16,12-15

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, Diomanda lo Spirito Santo sotto formadi fuoco, che illumina le menti e i

cuori dei discepoli e li infiamma della veraParola, vincendo ogni paura. Un rumore“riempie” la casa e il “Vento” apre porte efinestre per entrare in noi e per farci uscireverso il mondo. Quel vento è il Respiro diDio, è soffio vitale. Lo Spirito Santo non èun dono di Dio, ma Dio che si fa dono:grazie allo Spirito, Dio si fa vicino, rimanein noi, ci dà la Vita.Il miglior modo per capire questo cisembra quello di raccontare la storia veradi Marco, figlio disabile, che aiuta la madrea ritrovare la speranza: è un esempio dicome lo Spirito Santo continua ad agireogni giorno nella nostra vita.Marco, nome immaginario, è un bimboche, per un errore dei medici, ha gravimenomazioni nello sviluppo. Non parla enon sa coordinare i movimenti. Fin dapiccolo, però, manifesta un’intelligenzavivace che solo chi sa comunicare con ilcuore riesce a cogliere. La mamma glivuole un bene enorme, ma il papà nonriesce ad accettare che il suo unico figlioviva così. Spera in un miracolo e siconvince che, crescendo, suo figlio tornerànormale. Ciò non accade. E quando Marco

ha 14 anni, una notte, se ne va di casa contutti i risparmi, lasciando la moglie nelladisperazione.Lei è infermiera, ma senza mai avereesercitato, ed ora si ritrova senza soldi,senza lavoro, e con un figlio che habisogno di assistenza continua. Parlandocon un’amica, inveisce contro il marito;Marco cerca di dire qualcosa, ma nonriesce. Con fatica, va nella sua stanza einizia a lavorare al computer. A lui occorremoltissimo tempo… sbaglia i tasti. Finchéfa segno alla mamma di avvicinarsi; leilegge sul monitor: “Quando ti deciderai avedere, oltre il volto del Crocifisso, quellodel Risorto?”. La madre si sente ferita, arrabbiata, noncompresa. Ma nel culmine del suoGetsemani, invoca l’aiuto dello Spirito e siaddormenta esausta. Al risveglio, con unaserenità interiore che sa di miracolo, siveste in fretta e inizia a girare gli ospedalidella sua zona, e dopo poco è assuntacome infermiera nell’ospedale della suacittà. Così la famiglia di questo ragazzorinasce dalla sua stessa debolezza nellafecondità dello Spirito.Allora coraggio! Lasciamoci guidare dalsoffio dello Spirito. Lui che è “datore divita” ci farà sperimentare ogni giorno lanovità e la bellezza della vera fede nelRisorto e ci renderà testimoniappassionati fino agli estremi confini delmondo.

Sabrina e Andrea Delvecchio

IL GIORNO DEL SIGNORELasciamoci guidare dal soffio dello Spirito

lunedì 25 maggiosanta Beda ven.Sir 17,20-28; Sal 31;Mc 10,17-27

martedì 26san Filippo NeriSir 35,1-15;Salmo 49;Mc 10,28-31

mercoledì 27sant’Agostinodi CanterburySir 36,1-2a.5-6.13-19;Salmo 78;Mc 10,32-45

giovedì 28sant’Emilio m.Sir 42,15-26; sal 32;Mc 10,46-52

venerdì 29santi MartiriAnauniesiSir 44,1.9-13;Sal 149; Mc 11,11-25

sabato 30san Ferdinando ReSir 51,17-27; Sal 18;Mc 11,27-33

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOVeglia di Pentecoste e conclusione Sinodo dei giovaniSabato 23 maggio alle 21 in Cattedrale a CesenaSabato 23 maggio alle 21, inCattedrale a Cesena, il ve-scovo Douglas Regattieripresiederà la Veglia di Pen-tecoste. In questa occa-sione sarà consegnato alvescovo il documento ela-borato dall’Assemblea delSinodo dei giovani. Le ri-flessioni contenute neltesto contribuiranno allastesura di un progetto dio-cesano di pastorale giova-nile che il vescovo Douglaspubblicherà per rilanciare econtinuare il lavoro intra-preso in questo ambitodella nostra vita ecclesiale.Durante la Veglia, il vescovoammetterà il giovane Fabio Pagliarani, del nostro Semina-rio diocesano, tra i candidati al diaconato e presbiterato. Èla prima tappa nel cammino verso l’Ordinazione sacerdo-tale.In comunione con tutta la Chiesa italiana si ricorderannonella preghiera i cristiani perseguitati e i martiri di oggi, se-condo le indicazioni di papa Francesco e dei vescovi.

Pellegrinaggio alla Madonna del MonteDomenica 31 maggio, a chiusura del mese marianoCome ormai da antica tradizione, si terrà domenica 31maggio il pellegrinaggio diocesano alla Madonna delMonte, a chiusura del mese mariano. Raduno alle 20,45 invia Pascoli (ex istituto suore della Sacra Famiglia), partenzaalle 21 e Rosario meditato lungo il tragitto. In Basilica, dopoil canto delle Litanie, la parola e la benedizione del vescovoDouglas. La consueta colletta che verrà fatta al terminesarà devoluta alla Caritas diocesana. Il pellegrinaggio sifarà anche in caso di pioggia.

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Cesena,incontrocon ilvescovodi Mosul

arcivescovo siro-cattolico di Mosul,monsignor Yohanna Petros Mouche,

porta a Cesena la testimonianza dei cristianiperseguitati in Iraq e Siria. Costretto alasciare la città irachena, il 7 agosto 2014,per evitare le minacce di morte lanciare daimiliziani dell’Isis, il presule sarà ospitedell’incontro “Una Chiesa di martiri.Testimonianza sui cristiani perseguitati”che si terrà giovedì 21 maggio alle 21 nelsalone di Palazzo Ghini, in corso Sozzi aCesena.

’L L’incontro, introdotto da LeonardoLugaresi, è promosso dal Centroculturale “Campo della Stella”,Orizzonti e Avsi point Cesena. Sarà un momento di riflessionedurante il quale l’arcivescovo, cheoggi vive con i suoi fedeli a Erbil,in terra curda, al confine tra Iraq eTurchia, racconterà le sofferenze eminacce subìte nel territorioiracheno e siriano dai cristiani eda altre minoranze religiose.

Giovedì 21 maggio 2015 7Vita della Diocesi

In breveFesta di Santa Ritaal Santuario dell’AddolorataVenerdì 22 maggio, festa di Santa Rita: alSantuario dell’Addolorata, a Cesena (chiesa deiServi) Messe alle 8, 9, 11 e 18; alle 16,30 labenedizione per i bambini e le rose.

Pellegrinaggio dei ragazziall’Abbazia del MontePromosso dalla Zona pastorale Urbana (apertaalle parrocchie di altre Zone pastorali che lodesiderano), si terrà nel pomeriggio di sabato 23maggio il pellegrinaggio dei ragazzi al Santuariodella Madonna del Monte, a Cesena. L’invito èrivolto ai ragazzi delle classi del catechismo dalla1ª elementare alla Cresima, ai catechisti e aigenitori. Il ritrovo è alle 14,45 (puntuali) nelpiazzale all’incrocio delle vie Pascoli e Cilea conviale dei Pini. Durante il percorso fino all’Abbaziasaranno recitati i misteri gaudiosi del Rosario. InAbbazia, recita delle litanie e di un breve branobiblico, cui seguirà una riflessione del vescovoDouglas e un ragazzo/a rappresentante per ogniparrocchia porgerà un omaggio floreale allaMadonna del Monte. A conclusione, nel chiostrodel monastero, merenda.

“Amici di Angelina”Incontro a SalaLa presidente diocesana di Azione CattolicaCarmelina Labruzzo sarà l’ospite all’incontropromosso dall’associazione “Amici di AngelinaPirini” che si terrà domenica 24 maggio alle 15nella casa della Serva di Dio, a Sala di Cesenatico.

“ConvegniMaria Cristina di Savoia”Nell’ambito delle attività culturali del “ConvegnoMaria Cristina di Savoia”, lunedì 25 maggio alle 16la professoressa Wilmen di Renzo Vianello terràuna conferenza dal titolo “Le donne della Bibbia”.La sede del incontro sarà la sala della Banca diCesena in viale Bovio.

A San DomenicoMessa del Movimento ClSarà celebrata martedì 26 maggio alle 21,30, aSan Domenico di Cesena, la Messa del Movimentodi Comunione e Liberazione.

Al Monte, in preghieraper le vocazioni sacerdotaliPromosso dall’Ufficio vocazioni, si terrà sabato 30maggio il pellegrinaggio a piedi dalla Cattedraledi Cesena alla Basilica del Monte. Ilpellegrinaggio, guidato dal vescovo Douglas, saràoccasione di preghiera per le vocazioni, per isacerdoti e la loro perseveranza nel servizio alSignore e alla Chiesa. Alle 6 partenza dallaCattedrale di Cesena, cammino verso la Basilicadel Monte e recita del Rosario. Alle 7 Messa inBasilica.

Rinnovamento nello SpiritoConvocazione a RomaSi terrà a Roma dal 3 al 5 luglio prossimi la38esima convocazione nazionale delRinnovamento nello Spirito Santo, un evento dipreghiera e di evangelizzazione con papaFrancesco, a cui parteciperanno sacerdoti etestimoni quali il cardinale Angelo Comastri epadre Ermes Ronchi. Andrea Bocelli sarà ilprotagonista di un concerto in onore di papaFrancesco.In diocesi, per info e prenotazioni: Anna Greco,333 2578855; Gianni Caporali, 340 1830881;Giovanna Lo Iacono, 348 6539816.

n eremita stabile ancora nonc’è, ma Sant’Alberico nonresterà vuoto nell’estate che si

sta avvicinando. Per supplire allamancanza temporanea del custodedi questo luogo solitario adagiatosulle pendici del monte Fumaiolo, isacerdoti della diocesi di Cesena-Sarsina si alterneranno in una sortadi staffetta per accogliere i pellegriniche si recheranno all’eremo etenerne vivo lo spirito. “Abbiamo

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Porte e cuore apertiall’eremo di Sant’Alberico

Da metà giugno, sacerdoti, diaconi e laici si alterneranno nella strutturadi Capanne di Verghereto. Già diverse le adesioni e altre se ne attendono

chiesto la disponibilità a preti ediaconi, da soli o in compagnia diparrocchiani, di trascorrere una opiù settimane all’eremo vivendo inspirito di preghiera e accoglienza deipellegrini. Si partirà da metà giugnoe speriamo di riuscire a coprire tuttoil periodo estivo”, informa il parrocodi Alfero-Riofreddo, don EderoOnofri.Le adesioni dei sacerdoti non si sonofatte attendere. “Già tre o quattro

hanno dato la propria disponibilità eattendo ancora conferme, è statainfatti una proposta accolta congioia dal clero diocesano - proseguedon Edero -. Nel periodo in cuipermarranno all’eremo, chiediamoloro di autogestirsi e mantenere unclima sobrio nel rispetto del silenziodel luogo”.Per i laici è sempre prevista lapossibilità di soggiornare all’eremoper qualche giorno, immergendosi inun ritiro spirituale. Il rifugio, che sitrova a Capanne di Verghereto ed èraggiungibile solo a piedi, ècomposto da quattordici cellette,refettorio, cucina, chiesa e sacrestia. Trovare chi prenderà il posto difra Michele Falzone, deceduto permalattia nel gennaio dello scorsoanno, non è affatto facile. PerSant’Alberico, “luogo che parla diDio, che dice Dio al mondo di oggi”occorre “una presenza significativa”,aveva detto il vescovo DouglasRegattieri. C’era stata qualchecandidatura nei mesi scorsi, tra cuiquella di Diana Bisacco che però nonaveva superato il periodo di prova.Ma grazie all’impegno di don EderoOnofri, l’eremo non è mai statoabbandonato: fino a novembre,prima dell’arrivo dell’inverno, il suoportone era spesso aperto per dare ilbenvenuto a quanti si fermavano e ilvenerdì e la domenica è stataregolarmente celebrata la Messa.

Francesca Siroli

Al Porta Giovani (Seminario)| “Convivenze spirituali”, incontro dei ragazziArrivati a fine anno si è solitifare il bilancio e chiedersicome è andata. Anche in PortaGiovani stiamo facendo que-sto. Giovedì 14 maggio i “con-viventi” dell’anno si sonoritrovati per una serata di fra-ternità in cui raccontarsi leimpressioni, le gioie e le fati-che dell’anno. Le iniziativesvolte sono state molteplici: 4convivenze spirituali di tre set-timane ciascuna che hannovisto la partecipazione di 32giovani; la preghiera della do-menica sera che è consistitanell’Adorazione Eucaristica enel Vespro cantato; gli esercizispirituali a fine aprile; la gior-nata del seminario animatadai giovani delle convivenze; laSettimana Santa…La serata di giovedì scorso(nella foto) è iniziata col ve-spro e si è conclusa con lacompieta: nel mezzo una gri-gliata, ma anche desideri, pro-getti e proposte per ilprossimo anno.

Fabrizio Ricci

LA STRUTTURA,RAGGIUNGIBILE SOLO A PIEDI,SI TROVA A CAPANNEDI VERGHERETO.OLTRE ALLA CHIESA,HA QUATTORDICI CELLETTE,REFETTORIO E CUCINA

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Giovedì 21 maggio 20158 Vita della Chiesa

TERRA SANTAdal 6 al 13 agosto 2015:Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo mons. Douglas Rega�eri.Pullman da Cesena, volo di linea da Venezia: il Monte Carmelo, Nazareth,il Monte Tabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran, Gerusalemme.Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore.Sono disponibili ancora alcuni pos� 1.195 euro

Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicura�va R.C. Allianz n. 74372043

LOURDES dal 14 al 16 se�embre - parrocchia di VillachiavicheVolo da Bologna, Hotel 3 stelle, assicurazioni 573 euro

SANTIAGO DE COMPOSTELA possibilità di pellegrinaggi di gruppoo individuali: programmi organizza� o in libertà

AD LIMINA PETRI (CEI) - Credenziali del pellegrino per chi percorrerà a piedi la via Francigenao le an�che vie di pellegrinaggio

IL TEOLOGO DEL PAPAIn missione:“Motivare,uscire e inviare”Il rettore della Pontificia Università Cattolica Argentina monsignorVíctor Manuel Fernándezoffre una lettura della “Evangeliigaudium” come condizione permanente della Chiesa e dei singolicredenti: “La maggior parte del tempo dovrebbe essere speso perportare il Vangelo a ognuno personalmente.Il Papa stesso ci dà l’esempio”. La denuncia: “Alcuni preferiscononon cambiare nulla o semplicemente aspettare la morte del Papa”

a Chiesa italiana si prepara a una “verificadella recezione dell’Esortazione apostolicaEvangelii gaudium”. È dedicata, infatti, aquesto tema l’assemblea generale

dell’episcopato italiano, che si sta svolgendo inVaticano, nell’aula del Sinodo, dal 18 al 21 maggio.“Ci chiederemo - ha spiegato il cardinale AngeloBagnasco, presidente della Cei - quantol’Esortazione sia entrata nella mente e nei cuori deicredenti, e sia diventata criterio di vita spirituale edi pastorale”.Per inquadrare il tema dell’assemblea abbiamochiesto a monsignor Víctor Manuel Fernández,arcivescovo rettore della Pontificia UniversitàCattolica Argentina, di aiutarci nella lettura e nellacomprensione di questo documento.Autore di diversi volumi, tra cui una “Guía brevepara aplicar Evangelii gaudium” (San Pablo),Fernández compare tra i teologi citatinell’Esortazione (cfr n. 263).

Eccellenza, l’“Evangelii gaudium” (EG) pare richia-mare le Esortazioni di Paolo VI: “Gaudete in Domi-no” (GiD) ed “Evangelii nuntiandi” (EN). Qualiconsiderazioni? EN ed EG sono programmi pastorali. Lo SpiritoSanto guida la Chiesa tutta attraverso il Papa, eccoperché vogliamo prendere sul serio questoprogramma, che ha ‘conseguenze importanti’ (n.25). Alcuni preferiscono non cambiare nulla osemplicemente aspettare la morte del Papa.Tornando alle Esortazioni citate, c’è, però, unadifferenza. EG non è un documento sulla‘evangelizzazione’ in generale, ma, come recita ilsottotitolo, ‘sull’annuncio del Vangelo’. Per questaragione, ad esempio, si sofferma a lungo sull’omelia.GiD ha ispirato le prime pagine di EG, contribuendoa fissare il tono di questa nuova fase. Papa Francescorisveglia la gioia nel popolo di Dio, e si aspetta chenoi siamo testimoni della gioia del Vangelo.

La relazione tra gioia ed evangelizzazione è, quin-di, molto stretta. È anche un modello per il lin-guaggio della “nuova evangelizzazione”?

L

Il grande rischio attuale ’è una tristezzaindividualista’ (n. 2), che soffoca ’il dinamismodella missione’, perché ‘non c’è spazio per gli altri’.Il problema nasce quando i credenti ’sitrasformano in persone risentite, scontente, senzavita’ (ibid.). Tuttavia, ’questa non è la scelta di unavita degna e piena’.

Entrando nel vivo dell’Esortazione, quali criteriper una sua applicazione? C’è un problema serio. Quando si tenta di metterein pratica qualsiasi documento, ci risulta difficileindividuare il punto centrale. Il centro di EG èl’annuncio, ma non l’annuncio di tutto ilCatechismo, bensì di quel nucleo del Vangelo che èchiamato kerygma: ‘La bellezza dell’amore salvificodi Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto’(n. 36). Inizia evidenziando la bellezza perché nonbasta annunciare queste cose se non trasmettiamola loro attrattiva. Se alcuni ritengono che questaproposta sia light, il Papa specifica: ‘Non c’è nulla dipiù solido, di più profondo, di più sicuro, di piùconsistente e di più saggio di tale annuncio’ (n.165). Alcuni diranno: già lo sapevamo. Ma non tutticoloro che hanno ricevuto la catechesi stannovivendo gioiosamente questo annuncio, che non èqualcosa che ci si lascia alle spalle per cose piùimportanti. È il ‘cuore’ (n. 34) che dovrebbe semprefar ’ardere i cuori’.

E quali passi compiere per questa applicazione? Motivare, uscire, inviare. Questo triplicedinamismo implica far ardere il fuoco, uscire da noistessi a comunicarlo da persona a persona e in ognicircostanza. Infine, cercare i modi per motivarealtri ad essere missionari.

Quali conseguenze per tutte le comunità? Ci viene chiesto di mettere tutto al serviziodell’uscita missionaria. Per farlo, dobbiamo‘ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e imetodi evangelizzatori’ (n. 33), dando la prioritàalla vicinanza misericordiosa e all’annuncio dapersona a persona, prima di ogni altra cosa. Lamaggior parte del tempo dovrebbe essere speso perportare il Vangelo a ognuno personalmente. Il Papastesso ci dà l’esempio. Dedica ore a stare vicino allagente, a esprimere l’amore di Dio, ad ascoltare,abbracciare, benedire. Per questo chiede che laparrocchia ’realmente stia in contatto con lefamiglie’ (n. 28). Dobbiamo cambiare le abitudini,lo stile, il linguaggio, e persino gli orari, perché ciaiutino ad arrivare a tutti.

“Il grande rischioattualeè una tristezzaindividualista,che soffocail dinamismodella missione,perché non c’èspazio per gli altri.Il problema nascequando i credentisi trasformanoin personerisentite,scontente,senza vita.Tuttavia, questanon è la sceltadi una vitadegna e piena..Invito araggiungere ilontani con lafantasiaevangelizzatricedel Vangelo”

Cosa significa concretamente entrare inuno “stato permanente di missione”? Significa raggiungere ’coloro che sonolontani da Cristo’. Ma non necessariamentein Asia o in Africa. Forse molto più vicino.Chi sono? Coloro che non si considerano piùin coscienza parte della Chiesa. Coloro chenon vivono la loro fede con gioia, conpiacere, con consolazione (cfr n. 14). Le’periferie’ sono coloro che dimentichiamo otrascuriamo. In definitiva, l’invito è: darepriorità a coloro che in questo momento nonfanno parte delle nostre comunità. Inoltre,perché la Chiesa arrivi a tutti, coloro cheannunciano il Vangelo non possono essere isoliti pochi né devono tutti seguire lo stessostile. Per raggiungere ogni periferia sononecessari tutti i tipi di operatori pastorali,con carismi e caratteristiche differenti, condiversi modi di essere e di esprimersi, anchese imperfetti. Per arrivare ai pazzi lo Spiritoriversa carismi su alcuni pazzi. Dobbiamofar emergere queste forme dievangelizzazione che nasconospontaneamente dal popolo stesso al di làdel nostro controllo.

Può suggerire alcune domande con cui con-frontarsi per verificare se si è preso vera-mente sul serio il documento? Come possiamo fare in questo paese, inquesta diocesi, in questa comunità perchél’annuncio fondamentale raggiunga tutti eciascuno? Quali sono le motivazioni chepossiamo approfondire affinché si risvegliun forte spirito missionario? Quali personedel nostro quartiere potrebbero diventaremissionari attraenti nel luogo in cui vivono elavorano, per arrivare dove noi nonriusciamo ad arrivare?

Quale sarebbe il rapporto tra questo compi-to missionario e l’Anno della misericordia?Il Papa ci propone di avere un’immensapazienza, in modo che ci sia spazio pertutti. Per questo ‘bisogna accompagnarecon misericordia e pazienza le possibilitappe di crescita’, nella consapevolezza che’un piccolo passo, in mezzo a grandi limitiumani, può essere più gradito a Dio dellavita esteriormente corretta di chi trascorre isuoi giorni senza fronteggiare importantidifficoltà’ (n. 44). Se la perfezione nonarriva, ’non rinuncia al bene possibile,benché corra il rischio di sporcarsi con ilfango della strada’ (n. 45). E se qualcunotorna a cadere, Francesco ci dice che ‘Egliperdona settanta volte sette. Torna acaricarci sulle sue spalle una volta dopol’altra. Nessuno potrà toglierci la dignità checi conferisce questo amore infinito eincrollabile’ (n. 3). Occorre tradurlopastoralmente.

Vorrebbe aggiungere altre considerazioni?EG include un capitolo sulla dimensionesociale e un altro su quella spirituale. Perché’non servono né le proposte mistiche senzaun forte impegno sociale e missionario, né idiscorsi e le prassi sociali e pastorali senzauna spiritualità che trasformi il cuore’ (n.262). È l’unione luminosa di queste due coseche attira.

Vincenzo Corrado

MONSIGNOR VÍCTORMANUEL FERNÁNDEZ,RETTOREDELLA PONTIFICIAUNIVERSITÀ CATTOLICAARGENTINA(FOTO SIR)

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Giovedì 21 maggio 2015 9Vita della Chiesa

DomenicoPompilinuovovescovodi Rieti

onsignor Domenico Pompili (nella foto Sir)è il nuovo vescovo di Rieti. Papa Francesco

ha accettato la rinuncia al governo pastoraledella diocesi presentata da monsignor DelioLucarelli e ha nominato vescovo monsignorPompili, del clero della diocesi di Anagni-Alatri,sotto-segretario della Conferenza episcopaleitaliana e direttore dell’Ufficio nazionale per lecomunicazioni sociali.Monsignor Pompili è nato a Roma il 21 maggio1963 ed è stato ordinato sacerdote il 6 agosto1988 per la diocesi di Anagni-Alatri. Ha

M conseguito la licenza (1990) e il dottorato(2001) in Teologia morale presso la Pontificiauniversità Gregoriana in Roma. Dopol’ordinazione ha ricoperto vari ministeri. Dal1988 al 1999 ha svolto il ministero nelladiocesi di Anagni-Alatri in qualità di segretariodel vescovo e direttore dell’Ufficio diocesanoper le comunicazioni sociali. È statocontestualmente parroco in Vallepietra(Roma). Dal 2000 al 2006 ha svolto il ruolo divicario episcopale per la pastorale,continuando a occuparsi delle comunicazioni

diocesane; al contempo è stato assistenteunitario dell’Azione Cattolica diocesana.Inoltre è stato parroco nella Concattedrale diAlatri (2000-2005). Nell’ottobre 2005 è statonominato aiutante di studio della Segreteriagenerale della Cei, con incarichi pressoSat2000 e Radio in-Blu. Dal 2007 è direttoredell’Ufficio nazionale per le comunicazionisociali e, dal 2009, è sotto-segretario Cei. Èstato relatore al convegno nazionale Fisc aCesena nell’ottobre 2011 in occasione dei 100anni del Corriere Cesenate.

“Dimorare in Cristoè il segreto dei santi”

● Papa Francesco ha proclamato beatetre religiose e una monaca.Due sono palestinesi.

● “Annunciare con la parola e con la vitala risurrezione di Gesù, testimoniandol’unità fra di noi e la carità verso tutti”

● “Questo hanno fatto le quattro Sante oggiproclamate. Il loro luminoso esempiointerpella anche la nostra vita cristiana”

a missione di annunciareCristo risorto non è uncompito individuale: è da

vivere in modo comunitario, con ilcollegio apostolico e con la comunità”.Lo ha detto domenica mattina 17maggio papa Francesco, celebrandosul sagrato della basilica vaticana laMessa con il rito di canonizzazionedelle beate: Giovanna Emilia DeVilleneuve (1811-1854), religiosa,fondatrice della Congregazione delleSuore dell’Immacolata Concezione diCastres; Maria Cristinadell’Immacolata Concezione (1856-1906), religiosa, fondatrice delle SuoreVittime Espiatrici di GesùSacramentato; Maria Alfonsina DanilGhattas (1843-1927), religiosa,fondatrice della Congregazione delleSuore del Rosario di Gerusalemme;Maria di Gesù Crocifisso (al secolo:Maria Baouardy), (1846-1878), monacaprofessa dell’Ordine dei CarmelitaniScalzi.“Gli Apostoli hanno fatto l’esperienzadiretta e stupenda della Risurrezione”,ha ricordato il Papa sottolineando che

L“ “la nostra fede è legata saldamente allaloro testimonianza come ad unacatena ininterrotta dispiegata nel corsodei secoli non solo dai successori degliApostoli, ma da generazioni egenerazioni di cristiani. A imitazionedegli Apostoli, infatti, ogni discepolo diCristo è chiamato a diventaretestimone della sua risurrezione,soprattutto in quegli ambienti umanidove più forte è l’oblio di Dio e losmarrimento dell’uomo”.Perché questo si realizzi, “bisognarimanere in Cristo risorto e nel suoamore”. Questo è “il segreto dei santi:dimorare in Cristo, uniti a Lui come itralci alla vite, per portare moltofrutto”. E “questo frutto non è altro chel’amore. Questo amore risplende nellatestimonianza di suor Giovanna Emiliade Villeneuve, che ha consacrato la suavita a Dio e ai poveri, ai malati, aicarcerati, agli sfruttati, diventando peressi e per tutti segno concretodell’amore misericordioso del Signore”.La relazione con Gesù Risorto è, haspiegato papa Bergoglio, l’”atmosfera”in cui “vive il cristiano” e nella quale

“trova la forza di restare fedele alVangelo, anche in mezzo agli ostacoli ealle incomprensioni”. “Rimanerenell’amore”: questo “ha fatto anchesuor Maria Cristina Brando. Ella fucompletamente conquistatadall’amore ardente per il Signore; edalla preghiera, dall’incontro cuore acuore con Gesù risorto, presentenell’Eucaristia, riceveva la forza persopportare le sofferenze e donarsicome pane spezzato a tante personelontane da Dio e affamate di amoreautentico”. Poi “un aspetto essenzialedella testimonianza da rendere alSignore risorto è l’unità tra di noi, suoidiscepoli, ad immagine di quella chesussiste tra Lui e il Padre”.“Da questo amore eterno tra il Padre eil Figlio, che si effonde in noi permezzo dello Spirito Santo, prendonoforza la nostra missione e la nostracomunione fraterna; da esso scaturiscesempre nuovamente la gioia di seguireil Signore nella via della sua povertà,della sua verginità e della suaobbedienza; e quello stesso amorechiama a coltivare la preghiera

contemplativa. Lo ha sperimentato in modo eminentesuor Maria Baouardy che, umile e illetterata, seppe dareconsigli e spiegazioni teologiche con estrema chiarezza,frutto del dialogo continuo con lo Spirito Santo - hachiarito il Papa -. La docilità allo Spirito Santo l’ha resaanche strumento di incontro e di comunione con ilmondo musulmano”. Così pure “suor Maria AlfonsinaDanil Ghattas ha ben compreso che cosa significairradiare l’amore di Dio nell’apostolato, diventandotestimone di mitezza e di unità. Ella ci offre un chiaroesempio di quanto sia importante renderci gli uniresponsabili degli altri, di vivere l’uno al serviziodell’altro”. Dunque, “rimanere in Dio e nel suo amore, perannunciare con la parola e con la vita la risurrezione diGesù, testimoniando l’unità fra di noi e la carità versotutti. Questo hanno fatto le quattro Sante oggiproclamate. Il loro luminoso esempio interpella anche lanostra vita cristiana: come io sono testimone di Cristorisorto? È una domanda che dobbiamo farci”.

VATICANO, 17 MAGGIO: PAPA FRANCESCO HA CELEBRATO IL RITODI CANONIZZAZIONE DI QUATTRO SANTE (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 21 maggio 201510 Attualità

✎DOPO L’INCONTRO CON IL GOVERNO | di Francesco Zanotti, direttore Corriere Cesenate e presidente Fisc

on è tantissimo, ma è giàqualcosa. Bisognaammetterlo. Il 12 maggio a

Roma, al tavolo per l’editoriaconvocato dal sottosegretarioalla presidenza del Consiglio deiministri, Luca Lotti, il governo haconfermato i contributi direttiper altri due anni di competenza,il 2014 e il 2015. Poi, dal primogennaio prossimo scatterà lariforma per la quale, ha riferito ilbraccio destro di Matteo Renzi,“ci diamo 60/90 giorni di tempo”.Quindi i giornali non profit e lecooperative editoriali, compresele 72 testate aderenti alla Fisc chepercepiscono i contributi direttiall’editoria, potranno contareancora sui 50 milioni distribuiti adicembre scorso. Un fondoinsufficiente per i bisogni attualiche si possono stimare tra i 70 egli 80 milioni di euro, ma pursempre un impegno non da pocoper l’esecutivo, chiamato ognigiorno a far quadrare conti chesembrano non tornare mai. Poi si farà famiglia nuova, con unfondo unico a favore del

N

pluralismo. Si ragionerà sullecopie effettivamente vendute, haanticipato il sottosegretario Lotti,e verrà posto un limite alsostegno dello Stato in favore diuna singola testata. “Non è piùpossibile - sono state le suetestuali parole - che esistanonostri interventi per il 60-70 percento del bilancio di un unicogiornale”. Saranno previsti anchesupporti per il passaggio aldigitale. Di sicuro, ha aggiunto ilsottosegretario, “adessoascolteremo tutti, uno a uno, poipresenteremo e a voi illustreremoil nostro Disegno di legge”. Insostanza, il governo si èimpegnato a fare una sintesi ditutti i contributi emersi il 12

maggio e presentati nei giorniprecedenti dalle 21 sigle presentiall’incontro. “L’impresa è ardua,ma ci proviamo”, ha conclusoLotti. Da parte nostra, abbiamoribadito i concetti di “rigore edequità” portati avanti da annidalla Fisc. Rigore, in modo dasostenere chi veramente meritaed è diffuso e svolge un servizioin favore della democraziainformativa. Equità perchésituazioni simili vanno trattatenello stesso modo affinché non sicreino situazioni di slealeconcorrenza. Abbiamo chiesto,fin da subito, e lo abbiamoribadito all’incontro,l’abrogazione di quella che noiabbiamo definito come la riserva

Confermati i contributi all’editoria Un piccolo passo avanti in attesa della riforma

indiana del 5 per cento in cuisono confinati i periodici nonprofit. In questo modo si eliminail maggiore taglio subito conl’introduzione del decreto Peluffoche impose tale limite. Abbiamo anche ribadito lanecessità di chiamare questosostegno statale “Fondo per ilpluralismo e la libertàd’informazione”, tenuto contoche quest’ultima non puòrispondere solo a logiche dimercato. Avviene così in settoridelicati e strategici dello Stato,come ad esempio quello deitrasporti pubblici e della cultura,solo per citarne un paio. Lostesso deve accadere perl’informazione, se il pluralismoviene considerato un valore per

un Paese democratico e civile. Infine abbiamo confermato lanostra più totale contrarietà alpiano delle Poste per la consegnaa giorni alterni. Sarebbe un altrocolpo mortale per i nostrigiornali e per altri, quotidiani eperiodici, che come noi affidanoal recapito domiciliare gran partedelle copie diffuse. Con il sistemaproposto verrebbero penalizzatiquei cittadini e quella parte diPaese, il 25 per cento, che giàsoffrono per una Rete più lenta onon ancora presente. Sirealizzerebbe unadiscriminazione inaccettabile eche va contro il “serviziouniversale” (cinque giorni susette) richiesto dall’Unioneeuropea agli Stati membri. La partita è ancora tutta dagiocare. Siamo certi che nessunovorrà mettere a tacere le voci delterritorio. Voci di quella parte diPaese che ancora ci crede.

Investimenti mortali: le cronache di questi giorni portano alla ribaltaun fenomeno in aumento, quello dei conducenti che guidanodopo aver assunto dosi massicce di bevande alcoliche e di stupefacenti

In troppi al volantesotto l’effetto di alcol e droga

ll’inizio di questo millennio (anno 2000), le statistichenazionali contabilizzarono ben 256.546 incidenti stradali, con7.061 morti e 360.013 feriti. Praticamente ogni giorno morirono

sulle strade italiane 19 persone e ne rimasero ferite 986 (41 feritiall’ora, dei quali la metà gravi e un terzo con invalidità permanenti).Passano gli anni e il bilancio di morti e feriti sulle stradeprogressivamente migliora, con una tendenza decrescenteabbastanza significativa. Gli incidenti stradali nel 2013 sono infattiscesi a 181.227 (75mila in meno rispetto al 2000), i morti sonodimezzati a 3.385 (9 al giorno), i feriti scesi anche loro a 257.421 (705al giorno contro i quasi mille di 15 anni prima). Ci sarebbe di cherallegrarsi. Un calo degli eventi del 25 per cento in quindici anni (edel 50 per cento dei morti) significa che guidiamo tutti un po’ meglio,siamo un po’ più prudenti, abbiamo forse imparato che i “punti”della patente sono preziosi e che vanno conservati con maggiorecura. Ma i numeri comunque elevati della mortalità stradale indicanoche non abbiamo ancora raggiunto un livello di civismo e destrezzanella guida tali da ridurre drasticamente il sempre drammaticobilancio di sangue a seguito di investimenti, scontri frontali, passaggicol rosso, eccessi di velocità, uscite fuori stradale rovinose.Alcool, droghe, omissione di soccorso: la gente è stanca. Dentroquesto bilancio, che lascia sperare, c’è però un dramma nel dramma.Perché purtroppo molti incidenti stradali sono causati da un mix divelocità, stanchezza, distrazione (ad esempio per l’aumento dell’usodel cellulare mentre si guida), ma soprattutto perché parecchiguidatori si mettono al volante dopo aver assunto alcool e droghe. Èun fenomeno drammatico, connotato da incidenti nei quali il “piratadella strada” non si ferma a soccorrere i feriti, ma fugge riuscendospesso a far perdere le sue tracce. Quando questi “pericoli pubblici”vengono invece individuati e arrestati, si scopre che spesso sono alla

A guida dopo aver assunto dosi massicce di alcool o didroghe, o di tutte e due insieme: una follia!. Lo scorsoanno gli incidenti con omissione di soccorso sono stati1.009, con ben 119 vittime tra le quali 46 erano pedoni“falciati” sulle strisce zebrate. I feriti sono stati 1.224,molti dei quali gravi o gravissimi con una percentualedi invalidità permanenti più elevata degli incidenti - percosì dire - “normali”. Di fronte a questa pesantissimasituazione, è da diversi anni che i familiari delle tantevittime di questi pirati della strada stanno invocandouna legge speciale, che ora sta per essere approvata.Parliamo del provvedimento che introdurrà nel nostroordinamento penale il reato di “omicidio stradale”.L’idea di introdurre questo nuovo reato è anche dovutaalla constatazione che, nonostante il recenteinasprimento delle pene per guida in stato di ebbrezza,in realtà questo tipo di incidenti è andato aumentando.La futura legge sull’”omicidio stradale”. Il dibattito suquesta novità legislativa è stato ampio e anche difficile.Da un lato i sostenitori dell’ “omicidio stradale” nudo ecrudo, con pene pesantissime e la sospensione a vitadella possibilità di guidare. Dall’altra coloro che, purd’accordo nel colpire duramente i guidatoriimprudenti, volevano introdurre delle attenuanti. Ilrisultato che sembrerebbe profilarsi nella discussionein corso al Senato del relativo ddl è che probabilmentedalla commissione giustizia uscirà una pena tra gli 8 e i12 anni di reclusione (pena da scontare) per chi simacchierà di “omicidio stradale” o di “lesioni personalistradali” gravi. I senatori hanno discusso a lungo, negli

ultimi mesi, sull’ipotesi di sospendere a vita la patenteper questi assassini stradali. Sembra che stia inveceimponendosi una visione contraria al cosiddetto“ergastolo della patente”, in quanto una tale penairreversibile conterrebbe profili di anticostituzionalità:una delle obiezioni sollevate al riguardo è che adesempio un assassino che ha ucciso durante unarapina può scontare 15-20 anni e a lui la patente nonviene revocata. Mentre un “assassino stradale”,perdendo totalmente il diritto a guidare, sarebbediscriminato. I senatori sembrano optare per peneaccessorie più pesanti (dai 20 ai 30 anni se ci si mettealla guida in stato di ebbrezza o avendo assuntodroghe). Il ruolo dei pedoni. È vero che la responsabilitàmaggiore è degli automobilisti; ma, bisognaammetterlo, anche i pedoni specie nelle città piùtrafficate, a volte appaiono inconsapevoli dei pericoli acui vanno incontro. Infatti - spiega un avvocato chevuole mantenere l’anonimato - “spesso nel ricostruirele dinamiche degli incidenti si scopre che è vero chel’autista magari andava a più di 50 km l’ora, ma lostesso pedone investito ha attraversato senza guardare.C’è troppa sicurezza e mancanza di prudenza in chiattraversa. I pedoni dovrebbero loro per primidifendersi, considerando i fattori imponderabili deltraffico cittadino”. È anche questo un appello daconsiderare, un fattore di consapevolezza che nonnuocerebbe se fosse più diffuso.

Luigi Crimella

PALERMO, 17 MAGGIO:SIT IN SUL TRATTO DI MARCIAPIEDEDOVE UNA RAGAZZA È STATATRAVOLTA E UCCISA DA UN’AUTO(FOTO SIR)

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Giovedì 21 maggio 2015 11Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

BAMBINI CHE NON PIANGONO

Non tutti i bambini piangono, ce ne sono 28 almondo che piangono senza avere le lacrime.Così come non sudano e hanno una ridottaproduzione di saliva. Sono i bambini affetti dauna malattia rarissima che soltanto nel 2012,negli Stati Uniti, ha avuto il nome carenza diN-glycanase (NGLY1). A questa patologia i ge-nitori di Betrand, il paziente “numero 0” cheoggi ha 7 anni, hanno dedicato un portale(www.ngly1.org) e alcuni gruppi di studiosi nelmondo sono impegnati a conoscerne di più. Luisa Scotto è l’unica italiana affetta daNGLY1. Soltanto a 20 anni compiuti Luisa haavuto una diagnosi (oggi ne ha 22, è la piùgrande d’età fra tutti imalati). La famiglia diLuisa, originaria di Monte di Procida (Napoli),quando lei aveva tre anni si è trasferita negliStati Uniti, in una cittadina del Maryland, percercare di curarla.“Fin dalla nascita mia figlia era ipotonica, cioèi muscoli non avevano nessun grado di rigi-dità, il corpo era tipo ‘bambola di pezza’ - rac-conta la mamma Elvira all’OsservatorioMalattie Rare che ne ha raccolto la vicenda -.Non riusciva a tenere la testa dritta, a stare se-duta, a seguire gli oggetti con lo sguardo o atenerli in mano. Notammo anche la man-canza di lacrime”. La diagnosi iniziale fu “undisturbo psicomotorio, un ritardo neurolo-gico, e a quattro mesi iniziò la fisioterapia. Poi,con la pubertà, sono sorti altri problemi comela scoliosi, per cui è stata costretta a usare ilbusto”.Le risposte arriveranno nel 2013, negli StatiUniti, quando il neurologo suggerì di effet-tuare un esame genetico di ultima genera-zione chiamato “All Exome Sequencing”. Soloun anno prima, infatti, con questo stessoesame era stato diagnosticato il primo caso diquesta malattia, quello del piccolo BertrandMight. La diagnosi, finalmente, fu chiara: defi-cit di N-glycanase. Oggi Luisa non ha equili-brio, e per muoversi autonomamente si servedi un walker, un ausilio alla deambulazione.Luisa continua la fisioterapia e la logopedia.Per comunicare, oltre al linguaggio delle mani,usa un iPad con un programma creato ad hocper le esigenze di questo tipo di pazienti: ognitasto corrisponde a una parola o a un verbo, ecosì si possono comporre delle frasi. Fre-quenta un centro occupazionale per disabili,dove le fanno fare dei lavoretti, utili per tenersiimpegnata.La carenza di N-glycanase rientra nella fami-glia dei disturbi congeniti della glicosilazione:in questa patologia, le cellule del corpo nonsono in grado di sintetizzare l’enzima N-glyca-nase. La mancanza di questa sostanza lascia ilcorpo con una ridotta capacità di riciclare leglicoproteine mal ripiegate, che si accumulanonelle cellule dei pazienti e possono quindi cau-sare danni. I sintomi chiave sono ritardo dellosviluppo globale, ipotonia, convulsioni, di-sturbi del movimento, neuropatia periferica,alacrimia o ipolacrimia, transaminasi epaticheelevate, microcefalia, riflessi neurologici dimi-nuiti, costipazione, strabismo e la presenza dimateriale finora non identificato nelle celluleepatiche. Attualmente i trattamenti per questa malattiasono principalmente di supporto.

il Periscopio di Zeta

In libreria un volume dedicato a chi vuole intraprendere la professionee si vuole dedicare all’informazione religiosa, un terreno spesso scivoloso

Il giornalista, un esperto in umanità

“Il riscatto parte dall’abitare il territorio”. Questa frase è messa a chiusuradella dedica al libro. Don Ivan Maffeis, vice direttore dell’Ufficionazionale della Cei per le comunicazioni sociali e presidente dell’Ente

dello spettacolo, per l’editrice milanese Ancora ha messo in pagina “Cronistidell’invisibile – Informazione religiosa, 15 protagonisti si raccontano”. E hadedicato il volume di 144 pagine al suo predecessore alla guida del settimanalediocesano di Trento, don Agostino Valentini, al giornale stesso e alla radiodiocesana.Nella crisi della carta stampata, la rivincita può venire dal territorio, così so-stiene don Ivan. E lo sostiene mettendosi in attento ascolto di alcuni fra i mag-giori vaticanisti presenti a Roma. Solo raccontando la vita concreta, quella chescorre al di là delle notizie di agenzia, il giornalismo all’epoca della Rete si potràancora salvare.“Il giornalista vero – scrive nella prefazione monsignor Domenico Pompili, dapochi giorni vescovo eletto di Rieti, sottosegretario e direttore dell’Ufficio per lecomunicazioni sociali della Cei – è quello che ricomincia senza sentirsi arrivatoe si rimette… in moto verso la qualità che non smette mai di fare la differenza”.Qualità e umiltà, due doti indispensabili per chi vuole praticare questa profes-sione che rischia davvero di smarrirsi nella fretta imposta dal web. Pensare sem-pre al lettore, lo affermano tutti gli interpellati da don Maffeis che traccia un

Radio Rai. Non solo la ricerca della verità, assi-cura, ma anche cercare di capire se quello che siscrive rinvia al “bello e del buono”. “Fedeltà allaverità e alla realtà”, gli fa eco Mimmo Delle Fo-glie, direttore dell’agenzia Sir.Infine, tra i mille spunti indispensabili per chidesidera intraprendere questo che resta ancora“il mestiere più bello del mondo”, la formazionecontinua. L’approfondimento, la lettura, la pre-parazione, la cultura sono ancora le miglioriarmi per vincere la concorrenza spietata di chivuole sempre arrivare prima. “Vince in qualità –dice a Maffeis il vaticanista della Stampa e coor-dinatore del notissimo sito web Vatican Insider,Andrea Tornielli – chi riesce a riconoscere colle-gamenti e sintonie che altri nemmeno immagi-nano e sa collocare la notizia in un precisocontesto e darle una pista di interpretazione”.Sembra poco. In realtà è tantissimo, e per nullabanale. Infine, vado a prestito sempre da Tornielli, ilgiornalista “deve comunque essere un espertoin umanità, disponibile a lasciare che la realtà locolpisca, lo sfidi, lo interroghi”. Consigli da tra-durre in pratica quotidiana. (884)

affresco dal qualeemergono le mi-gliori doti di pro-fessionisti diqualità. E poi il rischiodell’autoreferen-zialità, messo inluce da tutti. Peri-colo incombenteper chi cerca dinarrare le vicendedel Paese e delmondo dellaChiesa. Così comele fonti, sempre daverificare, soprat-tutto quando pre-

valgono le chiacchiere e lo sfruttamento di canalipreferenziali. Guai al giornalista che si fa strumenta-lizzare, che rincorre le voci pur di arrivare prima deglialtri, ma in questo modo non rispetta il suo vero da-tore di lavoro, il lettore.“Ci vuole un supplemento d’anima”. Lo dice all’au-tore Raffaele Luise, per lunghi anni vaticanista di

ivo in una piccola prigioneposta dentro una grandegalera, circondata da unmuro alto di cemento che

non mi fa vedere nulla. Mi piacerebbetornare ad abitare nella mia casa. Quinessuno viene mai a trovarmi, ma la vita èun gioco, chi vince ride e chi perdepiange”. Lo sguardo di Ibrahim, 67 anni,sembra perso nel vuoto mentre racconta -in un discreto italiano, lui che per anni halavorato a Gerusalemme comestampatore presso la Custodiafrancescana - la sua vita di ospite nelmanicomio nazionale di Betlemme.Vicino a lui Rita, sua sorella, anche leidegente dell’ospedale. Sessantuno anni,un passato da insegnante di inglese e poi iprimi sintomi di disagio mentale,schizofrenia. Intorno a loro i resti di ungiardino lasciato nell’incuria più totale,erbacce alte coprono il muretto di cintaaggredendo la rete metallica arrugginitaposta a protezione, calcinacci e rifiutisparsi lungo il viale di quel che resta di unambizioso edificio di epoca ottomana(1880) che ancora mostra i resti fatiscentidi due eleganti scalinate di ingresso. Inquel tempo vi trovavano rifugio i poveri egli affamati della città perché chi potevaemigrava, soprattutto in Sud America.Oggi, a fianco del corpo originaledell’ospedale si trovano alcuni padiglionipiù recenti per circa 300 posti letto totali.A riempirli i poveri dei nostri giorni, quelliche a Betlemme rispondono al nome nonsolo di malati mentali, ma di disabili,anziani, persone depresse segnate dalconflitto, dalla solitudine, dalla mancanzadi stabilità, di lavoro, di sicurezza,oppresse dal muro israeliano cheimpedisce loro ogni movimento,stimolando allo stesso tempo rabbia erassegnazione, quella che ti fa vivere aBetlemme, “grande galera” a cielo aperto.

Il degrado dell’ospedale è lo specchiodelle difficoltà dello Stato palestinese chenon riesce a garantire investimentisanitari e cure dignitose a queste persone,almeno 2mila quelle chequotidianamente vengono qui per esserevisitate. Gli unici interventi sono garantitida donatori stranieri quali l’Unioneeuropea e Usaid, come testimonianoalcuni sbiaditi cartelli di esecuzione lavoriaffissi sulle zone più nuove dell’ospedalema che non datano oltre il 2010.“L’Autorità palestinese non ha soldinemmeno per pagare gli stipendi e riescea fornire solo l’essenziale per la lorosopravvivenza”, spiega Vincenzo Bellomo,direttore della Caritas Betlemme eresponsabile dei progetti di Ats Pro TerraSancta, la ong della Custodia di TerraSanta. “Mancano progetti di riabilitazione,programmi specifici per i malati, che negliambienti comuni vivono tutti insieme,senza distinzione di età e senza tenereconto delle diverse patologie mentali”,aggiunge Angie Zoughbe, infermiera diBetlemme che, quando gli studi lopermettono, presta la sua opera comevolontaria per Ats. Nell’ospedale ormai laconoscono tutti. Soprattutto Ibrahim eRita, gli unici due degenti di fede cristiana,ma anche gli altri ricoverati nei reparti“cronici” e “acuti”. Le loro mani esconodalle grate, cercando di avvicinarla, lachiamano, urlano. Tra loro anche giovanidonne. Riescono a farsi capire con i gesti,dicono che soffocano, vogliono soldi esigarette, mostrano le loro mani fuori dallegrate, con anellini e braccialetti, forsel’unico vezzo di una vita buia.

“Nessuno viene mai a trovarli - raccontal’infermiera - la salute mentale, qui aBetlemme e in tutta la Cisgiordania, nondipende solo dalla medicina, ma anchedalla situazione socio-politica. Forse è

anche per questo che non ci sono giovaniche affrontano gli studi di psichiatria. Chilo fa si reca all’estero. Non abbiamo unavera unità di salute mentale”. Ma c’èanche un problema culturale: “Ladisabilità è percepita come uno stigma,una vergogna sociale da nascondere. Ifamiliari con disabilità sono tenutinascosti in casa o portati in strutturecome questa di Betlemme e lasciati al lorodestino”. Avrebbero bisogno di cure e diquiete, di ambienti sani, di vestiti puliti, dicibo decente, di attività da svolgere, ma laloro vita si accartoccia intorno a unatelevisione sempre accesa, tra le mura disaloni vuoti, accovacciati in qualcheangolo. Non si vedono medici in giro per ipadiglioni, qualche infermiere, tutti conpoca voglia di parlare. Anche il parcheggioè vuoto, ma forse solo perché èpomeriggio e il turno lavorativo è finito.Di parenti in visita nemmeno l’ombra.“Facciamo quel che possiamo peralleviare le condizioni di vita di questepersone - dice Bellomo -, con Ats negliultimi cinque anni siamo riusciti arecuperare venti persone. Non eranomalati mentali, ma lo stavano diventandoa forza di restare qui. Spesso vengonoricoverati perché anziani o soli, incapacidi provvedere a se stessi, ma una voltaaccolti in case famiglia riprendono forze estimoli. Alcuni hanno piccole disabilità olievi ritardi che possono essere trattati conadeguate cure e terapie che spesso ilmanicomio non offre”. Ma qualcosa stacambiando. Il ministero della Salutepalestinese lavora per incrementareprogetti di cura individuali e programmidi prevenzione. Ma forse per Ibrahim, suasorella Rita e gli altri malati sarà troppotardi. Ibrahim lo sa bene, per questoripete sempre: “La vita è un gioco, chivince ride e chi perde piange”.

Daniele Rocchi

V“Un tuffo nel dolore

L’Autorità palestinese non ha i soldi per pagaregli stipendi e riesce a fornire solo l’essenzialeper la sopravvivenza.Qui si trovano non solo i malati mentali,ma anche disabili, anziani, persone depressesegnate dal conflitto. E poi vittimedella solitudine, della mancanza di lavoro,di sicurezza, oppresse dal muro israeliano.Tanti non dovrebbero essere neppure qui.Basterebbero cure molto semplici, ma...

Ospedale psichiatrico

di Betlemme

BETLEMME, OSPEDALE PSICHIATRICO:IBRAHIM E RITA, FRATELLO E SORELLA,SONO GLI UNICI DUE DEGENTIDI FEDE CRISTIANA(FOTO SIR)

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Giovedì 21 maggio 201512 Cesena

ANNIVERSARIO23.5.2012 - 23.5.2015

Io credo: il Signore è risortoe vive. Un giorno risorgerò con lui

Nel terzo anniversario della mortedella carissima

ORNELLA DOMINICI PIVILa tua presenza è viva in mezzo a noi. Comeallora ti chiamiamo e tu rispondi: ci sostieni,

ci consoli, ci incoraggi, ci aiuti...Domenica 24 maggio alle 11 nella chiesadi Sant’Egidio ci vogliamo ritrovare familiari,parenti e amici per celebrare con te e per te

l’Eurcaristia, fonte di unità fra noi

ANNIVERSARIO26.5.1985 – 26.5.2015

JARNO ALESSANDRIIl vuoto da te lasciato nessuno

lo può colmare. Viviamonell’attesa di poterci reincontrareancora e poter assieme rivivere

tanti giorni perdutiCiao Jarno

Domenica 24 maggio alle 11 igenitori, le sorelle, i cognati, il ni-pote Enea, i parenti e gli amici

della comunità di Pioppa lo ricor-deranno nella Santa Messa

28.5.2013 - 28.5.2015

PIER GIORGIO FANTINI“Signore, non ti chiediamo

perché ce l’hai tolto,ti ringraziamo piuttosto per tuttoil tempo che ce lo hai donato”

La moglie Ada, i figli Andreae Pietro, i parenti e gli amicilo ricordano con immutato

affettoLo ricorderemo

martedì 26 maggio alle 21,30a San Domenico nella Messadi Comunione e Liberazione;Giovedì 28 maggio alle 18

in Cattedrale

ANNIVERSARIO

Vittorio Borghesi rivivein un monumento

onostante la giornata uggiosa tante persone hannopartecipato, sabato scorso, all’inaugurazione delmonumento dedicato a Vittorio Borghesi. Il grandemusicista, fondatore dell’omonima orchestra, era

originario della frazione di Colonnata (Mercato Saraceno).Ecco perchè era presente anche il sindaco di Mercato,Monica Rossi, insieme al primo cittadino di Cesena PaoloLucchi, all’assessore Maura Miserocchi e al consiglierecomunale Luca Magnani. Il figlio Claudio Borghesi hadonato il busto, collocato sulla rotonda invia Cervese a Pioppa, mentrel’Amministrazione di Cesena haprovveduto ai costi per la collocazione. Oltre a tanta gente comune, erano presentii Pasquarul dla Piopa, sodalizio che hacaldeggiato il monumento, e diversimusicisti dell’orchestra Borghesi. Nato da una famiglia di umili origini nel1921, Vittorio ha vissuto in Francia, (dove ilpadre era emigrato per lavoro) fino al 1938.Tornato in Italia ha continuato gli studi inmusica mettendo in risalto una particolaredote per la fisarmonica. Non a caso, annidopo sarà soprannominato "il Paganinidella fisarmonica". Muore nel 1982 dopoaver riscosso successi sia in Italia, siaall’estero.

Cr

N

Collocato a Pioppa sulla via Cervese

ALCUNI MOMENTI DEL TAGLIODEL NASTRO. SOTTO

A DESTRA, IL FIGLIO CLAUDIODI FIANCO AL BUSTO

DEL PADRE. A SINISTRA,GLI EX MUSICISTI

DELL’ORCHESTRA ESEGUONOLE CANZONI DEL MAESTRO,

ACCOMPAGNANDO LE VOCI DEI PASQUARUL DLA PIOPA

Ponte AbbadesseDopo due mesi di rodaggio, può dirsi definitivamente completatoil Piano della sicurezza stradale di Ponte Abbadesse. Il progetto,che si è concentrato soprattutto nell’area compresa fra la chiesa ela scuola del centro abitato, si è articolato in una serie diinterventi per migliorare e rendere più sicura la circolazione dellazona, con un occhio di riguardo per ciclisti e pedoni, attraverso laregolamentazione, la messa a norma e il riordino di tutte lestrade. Nello specifico, è stata creata una ’zona 30’, indicata da unaspecifica segnaletica, compresi i grandi segnali a terra, ed è statoorganizzato un sistema di sensi unici per ovviare al problema dellalimitata larghezza delle sedi stradali riducendo, in questo modo, iconflitti nelle intersezioni. E ancora: è stata eliminata la sostairregolare in via Falconara, dove, su un lato, sono stati delineatistalli di parcheggio per le auto, mentre sul lato opposto è statorealizzato un percorso pedonale; sono state ristrette le corsieveicolari in via Sorrivoli per moderare la velocità, consentendocosì di ampliare la larghezza dei percorsi pedonali; è statacollocata un’isola spartitraffico negli attraversamenti pedonalipresso la chiesa (con abbattimento barriera architettonica). Piùcomplessivamente, si è proceduto a riordinare la sosta, con lasegnalazione a terra di 225 posti auto e sono stati definiti percorsie attraversamenti pedonali a servizio delle abitazioni. L’importo di tutti gli interventi compresi nell’intero piano è di22.078,02 euro, al netto dell’iva.

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Giovedì 21 maggio 2015 13Cesena

Le proposte educativedell’Istituto Lugaresi

bbiamo tante attività insvolgimento e inprogramma anche durantequesto periodo di

traghettamento. I nostri valori sonoradicati nella fede cristiana e siesprimono con l’amicizia e l’accoglienzaverso tutti. I padri Giuseppini sonoancora con noi grazie alla presenza dipadre Leonardo Rigoni che rappresentala guida spirituale". Così si esprimeMarco Censi, 30 anni, da qualche meseresponsabile delle attività dell’Istituto eche, insieme a un gruppo di laici, portaavanti le iniziative educative che dasempre caratterizzano l’azione del"Lugaresi"."La corresponsabilità dei laici èfondamentale - spiega padre Leonardo -altrimenti non si potrebbero raggiungeregli obiettivi educativi che abbiamoriproposto negli ultimi anni. Penso adesempio all’esperienza di ’Ragazzilandia’,il centro educativo pomeridiano perragazzi da 8 a 15 anni"."Ragazzilandia - gli fa eco Censi - non èun parcheggio per fare i compiti, ma è unluogo di crescita, di socializzazione e di

A"educazione. Un aspetto positivo è chemolti giovani, quando devono lasciare ilcentro pomeridiano per via dell’età, sirendono disponibili come educatori".In vista dell’estate il “Lugaresi” ha inprogramma diverse opportunità per igiovani. Si parte domenica prossima colMemorial Faggin (vedi articolo a pagina21) per poi proseguire con il centroestivo. "Le ultime due settimane di giugno -aggiunge Censi - e la prima di luglioinvitiamo bambini e ragazzi al centroestivo, dalle 14,30 alle 18,30. Poi loriproporremo nelle prime due settimanedi settembre, al mattino. Negli annitrascorsi abbiamo avuto quasi centopresenze ogni giorno e anche quest’anno

c’è il sentore di un’adesione così nutrita".Ma il “Lugaresi” non è solo valori edivertimento. Così come volle ilfondatore, vi è anche la parte diformazione che ha ancora una suavalenza. "Grazie all’Engim - concludepadre Leonardo - portiamo avanti laformazione profesisonale e spessorecuperiamo ragazzi che hanno avutodifficoltà familiari e scolastiche. I corsidanno la possibilità di imparare unmestiere e sono molto pratici". Engim è un’associazione senza fini dilucro, che opera a livello nazionale einternazionale, ha come scopoistituzionale la promozione umana ecivica dei giovani lavoratori.

Cristiano Riciputi

Un gruppo di laici,guidato da MarcoCensi, porta avantil’opera intrapresadal canonico Lugaresi

Fra poche settimane torna il centro estivo SentinelleIn piazza del Popolosabato 23 maggioPiazza del Popolo accoglie le "Sentinellein piedi". L’appuntamento si terrà il 23maggio dalle 17. “In Italia - spiegano i promotori - c’è untesto in discussione in Parlamento cheprevede che le unioni fra persone dellostesso sesso saranno in tutto e per tuttoequiparate al matrimonio. In pochihanno capito che presto nel nostro Paeseun bambino potrà essere cresciuto da dueuomini o due donne, deliberatamenteprivato del papà, della mamma o dientrambi. Nel decreto legge indiscussione sulle cosiddette “unionicivili” in realtà non ha nulla di civile eche la civiltà la demolisce annientandola sua cellula primaria, la famiglia"."Pubblicamente testimonieremo il nostrono al testo sulle cosiddette “unioni civili”- continuano i promotori-. Ribadiremo ilnostro no a ogni tentativo di introdurrel’ideologia gender nelle scuole, come sista cercando di fare in tutti i modi,rimarcheremo la pericolosità di un testo,il ddl Scalfarotto, che vuole introdurre ilreato di opinione costruendolosull’omofobia, termine studiato atavolino per zittire chi non si allinea alpensiero unico. Ma saremo in piazzasoprattutto per dire sì alla famiglia,cellula fondante della nostra società, sìal diritto di ogni bambino a crescere conil suo papà e la sua mamma, sì a unasocietà che non rinnega, bensì valorizzala ricchezza di ciascun individuo ericonosce il bene oggettivo scritto inognuno di noi e nella nostra essenza diuomini e donne".

Incontri | Tanta gente per Amato

Domenica scorsa oltre 250 persone hanno partecipato a Palazzo Ghiniall’incontro "Famiglia a rischio: unioni civili, ideologia gender, stepchildadoption". Il relatore, l’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionaledell’organizzazione Giuristi per la vita, è intervenuto a difesa della famiglia,come società naturale fondata sul matrimonio. Su www.corrierecesenate.it lafotogallery (foto Raffaele Angeli)

Don Sante Fabbri | Prete da 60 anniDomenica 24maggio lacomunità diPonte Pietra sistringerà intornoal proprioparroco donSante Fabbri in

occasione dei suoi 60 anni disacerdozio e 50 anni diservizio in parrocchia."Durante la celebrazionedella Messa delle 11 -scrivono i parrocchiani - saràinnalzata una particolarepreghiera a Dio Padre per ildono del sacerdozio e per lalunga e proficua presenzanella comunità parrocchialedi don Sante. A seguire siterrà il pranzo nei locali dellaparrocchia".

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Giovedì 21 maggio 201514 Cesena

VALORE CITTÀ srl Società del COMUNE DI CESENAASTE PUBBLICHE IMMOBILIARI

Rende noto che nella giornata di GIOVEDì 18 GIUGNO 2015avranno luogo gli esperimenti delle ASTE PUBBLICHE relative ai seguenti BENI IMMOBILI:

1) Ex scuola elementare San Cristoforo (Cesena – Loc. San Cristoforo – Via San Cristoforo, 4200): immobile recuperabile ad uso residenziale,commerciale e terziario. SUL di circa mq. 740 con possibilità di ampliamento. Base d’asta €. 450.000 oltre IVA

2) Ex scuola elementare Ponte Cucco (Cesena – Loc. Ponte Cucco – Via Prov.le Cervese, 1818): immobile recuperabile ad uso residenziale. Sup.comm.le di circa mq. 217. Sup. territoriale complessiva di circa mq. 810. Base d’asta €. 135.000 oltre IVA

3) Ex scuola elementare Pioppa (Cesena – Loc. Pioppa – Via Cervese, 7180): immobile recuperabile ad uso residenziale. Sup. comm.le di circamq. 740. Sup. territoriale complessiva di circa mq. 1.579. Base d’asta €. 335.000 oltre IVA

4) Casa colonica San Lazzaro (Cesena – loc. Case Castagnoli, uscita Secante – Via Emilia Levante, 3067): fabbricato recuperabile ad usi diversifra i quali alberghi, pubblici esercizi, artigianato di servizio e produttivo, commercio all’ingrosso, industria, ecc., insistente su di una sup. fondia-ria complessiva di circa mq. 2.208. Base d’asta €. 360.000 oltre imposte

5) Negozio in Corso Comandini (Cesena – Corso U. Comandini, 10/A): unità immobiliare ad uso commerciale e terziario posta nel centro storicodi Cesena. Sup. di circa mq. 60. Base d’asta €. 85.000 oltre IVA

6) Podere San Tomaso (Cesena – Loc. Madonna dell’Olivo – Via Madonna dell’Olivo): terreno agricolo prevalentemente coltivato a oliveto. Superficiedi circa mq. 99.719. Base d’asta €. 155.000

7) Podere Cesuola (Cesena, vicinanze ex discarica di Rio Eremo): terreno agricolo in zona collinare a prevalente estensione boschiva della su-perficie di circa mq. 35.651. Base d’asta €. 17.000

Per informazioni relative agli IMMOBILI, BANDI DI GARA e MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: consultare il sito internet www.valorecitta.it; telefonareal numero sotto indicato, dal lunedì al venerdì, ore 9,00-13,00 15,00-19,00; rivolgersi all’ufficio di Valore Città (c/o Comune di Cesena – settore Patrimonio –ingresso lato Rocca Malatestiana – 1° piano) nelle giornate di lunedì e mercoledì, ore 9,30-12,00.Iscrivendosi alla NEWSLETTER di Valore Città (vedi apposita sezione presente nel sito www.valorecitta.it) sarà possibile ricevere utili aggiornamenti inmerito alle più importanti novità.Tel. 0547 356810 – Fax 0547 356587 e-mail: [email protected] L’Amministratore Unico Dott. Francesco Pasqualicchio

Fnp Cisl: Brancatolascia l’incaricodopo 16 anniSiciliano di origine, è in Romagna da quasi 50 anniPrima di occuparsi dei pensionati della Cisl, LuigiBrancato ha lavorato per l’Inam

Barbara Baronio

opo 16 anni di impegno nellaFnp Cisl, 35 anni di lavoro convarie responsabilità nel settoredella sanità, scaduto il mandato

attribuitogli dal Congresso Fnp Cisl edopo il prolungamento del suo incaricoper ulteriori due anni motivati dallanecessità di costituire la nuovaorganizzazione della Fnp Cisl Romagna,Luigi Brancato ha rimesso il mandatonelle mani della segreteria nazionale deipensionati della Cisl e lascia la guidadella federazione pensionati cislina.Luigi Brancato, classe 1941, è siciliano

d’origini e romagnolo d’adozione. Giunto in Romagna per amore, risiede nell’areadel Rubicone dal 1968 dopo aver sposato Gabriella dalla cui unione è natoGiampaolo. Brancato da sempre ha operato negli ambiti della sanità lavorando perl’Inam (istituto nazionale assistenza e malattia), poi per il distretto socio-sanitario.Iscritto all’albo dei giornalisti per oltre 25 anni, ha collaborato prima per ’La Sicilia’di Catania e poi in Romagna per il Resto del Carlino e per TeleRubicone. Impegnatonella vecchia Dc, ha anche ricoperto il ruolo di presidente del distretto scolasticodel Rubicone. Durante il suo mandato ha promosso e favorito la nascita dei primiistituti superiori nell’area del Rubicone.

Brancato, come sono stati questi ultimi anni che hanno visto una grande rivolu-zione nel sindacato pensionati?Le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono state tra le prime ad unificarsiin Emilia Romagna. Era necessario compiere questa operazione, ma lo sforzo èstato notevole. Posso dire di essere molto soddisfatto del lavoro fatto con lasegreteria e lo staff che ha dato tutto per portare a termine la missione. Oggi la FnpCisl Romagna conta 40mila iscritti, con una prevalenza di iscritti di Cesena chestoricamente ha una rappresentanza molto forte rispetto a qualsiasi altra Fnp dellaRegione. E’ infatti la provincia con il maggior numero di aderenti al sindacato inrapporto agli over 65 enni residenti. Questi risultati non sono merito mio, ma di chimi ha preceduto, cioè Nello Vaienti ed Edmondo Spinelli, a cui ho cercato diispirarmi nel mio impegno cislino.

DCome è iniziata la sua avventura nel sinda-cato pensionati?Dopo il pensionamento sono statoavvicinato da Vaienti e Spinelli che mi hannoinvitato ad entrare nella "famiglia deipensionati". I primi due anni sono statocapo lega di Montiano. Nel 2001 mi è stataproposta la Segreteria regionale. Viste le mieesperienze lavorative l’intento era quello dicoinvolgermi per dare un contributoall’applicazione delle leggi amministrativeche erano intervenute da poco a livelloregionale e territoriale. Sono stato 4 anni aBologna e sono rientrato in provincia. Era ilperiodo in cui terminava il mandato diSpinelli e sono stato chiamato a sostituirlo.

Quali sono alcune delle conquiste che ricor-da con grande soddisfazione?In quest’ultima veste di segretario della Fnpnotevoli sono stati i problemi affrontatispecie nei rapporti con i tre distretti sociosanitari della provincia sui temi della nonautosufficienza, delle case protette e irapporti con i 30 comuni della provincia.Ricordo la vertenza con la Cisl, quando eraguidata da Antonio Amoroso, sulle tariffesociali per i cittadini in difficoltà chefacevano fatica a pagare le bollette.Sostenemmo che era giusto reindirizzare gliutili che Hera distribuiva a tutti i soci (iComuni) per l’introduzione di una tariffa

sociale per alleviare le sofferenze di chi fafatica a pagare acqua, luce e gas. In questianni siamo stati sempre a disposizione deisingoli per dare risposte concrete ai bisognidegli iscritti e ci siamo lungamenteimpegnati per l’ottenimento della famosa14esima. Questa è stata l’ultima grandeconquista dei pensionati (2007) dopo laquale abbiamo assistito al blocco dellaperequazione automatica.

Le conquiste non sono state solo sul fronteprevidenziale, ma anche nell’ambito dellasolidarietà e dell’impegno sociale.Dopo il mio impegno come presidenteregionale Anteas (Associazione NazionaleTerza Età Attiva per la Solidarietà) a Bologna,Roberto Ambroni ed io abbiamo costituitoAnteas Cesena che, seguendo i valori dellagratuità e della solidarietà, ha alleviato lecondizioni di tanti anziani offrendo servizisocio sanitari. Ho anche continuato asostenere l’Ute (Università della terza età)fondata da Nello Vaienti per favorire tutti glianziani che hanno voluto continuare adampliare le proprie conoscenze culturali evivere momenti di socializzazione. In questianni mi ha sempre confortato l’amicizia chesono riuscito ad instaurare con tutti icollaboratori che mi ha permesso di farprogredire il sindacato e di star benenell’organizzazione.

Formignano: i cento anni di nonna RosinaE’ arrivata al bel traguardo dei centoanni Rosina Romagnoli. A questocompleanno speciale, festeggiatonella casa di Formignano, dove lasignora Romagnoli vive insieme allafiglia, erano presenti il parroco donEmilio Solis, il sindaco Paolo Lucchiinsieme all’assessore SimonaBenedetti. Moglie di un minatore,

Rosina ha conosciuto le fatichelegate alla campagna dove halavorato tanti anni, facendo anche lalavandaia nelle abitazioni di diversefamiglie. Il segreto della sualongevità? Forse, come la signoraRosina ha detto, è quello di mangiare"come un uccellino" e di bere siavino rosso che bianco.

Cai di Cesena◗Sezione in festa per il 50esimo di vitaIl Cai di Cesena (Club alpino italiano) nell’ambito delle manifestazioniper il 50esimo di fondazione della sezione locale, ha programmato persabato 23 maggio una festa che si svolgerà nella sede a Macerone diCesena, in via Cesenatico, 5735. Il programma prevede uno standgastronomico, attivo dal pomeriggio, con piadina farcita con salumi eformaggio, vino e bibite. Saranno proiettate foto riguardanti la sezione.Ci saranno delle attività per i più piccoli e per finire si terrà l’esibizione(tra le 18 e le 20) del Coro del Cai di Tradate, sezione che spesso ha fattouscite assieme ai soci del Cai di Cesena.

Il gruppo della FNP,

guidato da Brancato,

che ha partecipato

al Festival

delle Generazioni

di Firenze"

nel 2012

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Giovedì 21 maggio 2015 15Cesenatico

La fiera Ciclo & Ventocompie vent’anni

orna in sella, con tutto il suocarico di novità eaggiornamenti tecnologici infatto di biciclette,

attrezzature e percorsicicloturistici, la Fiera “Ciclo &Vento”, arrivata quest’anno alla suaventesima edizione.L’esposizione si colloca nell`ambitodelle iniziative dedicate allaSettimana del Cicloturismo: fra gli altri appuntamentidomenica 24 maggio si tiene la 45° edizione dellatanto attesa Nove Colli alla quale sono iscritti migliaiadi atleti (vedi articolo a pagina 21).Si riunisce qui il ciclismo a 360 gradi: da quellotecnico dei professionisti del pedale a quelloaccessoriato dei cicloamatori, per finire con le novitàgradite alle tante persone che della bicicletta hannofatto uno stile di vita ecologico, un modo per faresport, o più semplicemente l’occasione per unapedalata fuori città.I settori merceologici presenti vanno dalle biciclette aitelai in carbonio, dai manubri e accessori alle ruote,dall’abbigliamento tecnico alle scarpe, dagliintegratori alle riviste specializzate. Nonmancheranno stand con preparatori atletici ad altolivello per consulenze ai ciclisti e ai cicloamatori.La fiera aprirà i battenti venerdì 22 maggio (dal

Tmattino alle 9 fino alla mezzanotte) e si protrae finoalla tarda serata del giorno successivo. Oltre ottanta aziende si daranno appuntamento sottoil grattacielo, per esporre le ultime novità in fatto diciclismo.Oltre trenta aziende saranno ospitate nellatensostruttura montata in piazza Costa, mentre altrecinquanta esporranno nell’area fieristica ricavata inviale Carducci e in viale Roma. L’ingresso è gratuito.Durante la fiera sono previste anche elzioni dispinning che si terranno venerdì sera alle 18 e sabatoalle 19.Sabato pomeriggio, alle 17.30, la Fausto Coppipremierà i veterani della Nove Colli, coloro che hannopartecipato al maggior numero di gare, nonchè igruppi sportivi più nutriti. La rassegna è a cura del Consorzio formato daConfartigianato e Confesercenti.

Venerdì e sabato in centro città

Ottanta fra le maggiori aziendedel settore ciclistico portano sottoal grattacielo e nelle vie limitrofegli ultimi ritrovati della tecnologiaLa rassegna è visitabile anchedi sera

Un computer e strumentazione Hi-fi indono dalla Bcc di Sala. La scuolaprimaria "Salvo d’Acquisto" di Cesenada sabato scorso è dotata di nuovastrumentazione informatica. A farsi portavoce di questa esigenzapresso la Bcc di Sala, che annovera

Bcc di Sala, un computerper la scuola "Salvo D’Acquisto"

una moderna filiale in zonaFiorita (su viale Marconi n.356), è stata la dirigenzascolastica del IV° circolo e leinsegnanti della scuola primaria"Salvo D’Acquisto" che hannoproposto il progetto diinformatica "clicca, digita eimpara".Nelle settimane scorse ilConsiglio d’amministrazionedella Bcc di Sala ha deciso diaccogliere l’appello e ha

stanziato la somma necessariaper la strumentazione tecnica,comprensiva di modernopersonal computer, stampante,casse acustiche esterne ed altro. La consegna è avvenutadirettamente in classe, sabatoscorso, a cura del vice direttoredella filiale della Bcc Sala,Giorgio Magnani, nelle manidella dirigente scolastica,Loredana Aldini, e delleinsegnanti del plesso.

Dono consegnatoda GiorgioMagnani dellafiliale "Fiorita"di Cesena

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Giovedì 21 maggio 201516 Valle del Rubicone

Gambettola L’azienda "La fragola del Bosch" propone una nuova attività divulgativa

n’azienda multifunzionale che,un poco alla volta, staabbandonando i vecchi schemiper dedicarsi alla divulgazione e

alla "cultura delle colture". La fragola debosch si trova a Gambettola in viaSottorigossa 1321 ed è gestita daiconiugi Gianni Pazzaglia e DonatellaPagliarani. Il 6 giugno si terrà la presentazione-inaugurazione ufficiale del nuovo Tarta-orto (foto in basso), uno spaziobiologico dedicato non solo allacoltivazione, ma anche alla trasmissionedelle conoscenze della campagna."Gli abbiamo dato la forma di unatartaruga - spiegano i due coniugi -perché è un animale che simboleggia lasaggezza. Le estremità sono le zampe eda questi punti rialzati faremo imomenti di divulgazione. Le zonecentrali rappresentano il carapace, cioèl’esoscheletro, e in queste ’isole’ ci sonole coltivazioni. Si tratta di un percorsosensoriale fatto di colture stagionali ederbe aromatiche. Ci rivolgiamo ai piùgiovani, come agli alunni delle scuole,ma non solo. Quando vengono lefamiglie, anche gli adulti apprendonotante novità".Alcuni anni fa Pazzaglia realizzò quellache era una delle serre fotovoltaiche piùgrandi d’Italia, grazie ai suoi 2600 metriquadrati d’estensione. Parte dellacopertura ha i pannelli fotovoltaici perla produzione di energia elettrica econtinua a funzionare perfettamente.Ma sotto qualcosa è cambiato.

U

Un’agricolturavicina alle famiglie

"Con le colture tradizionali - precisaPazzaglia - le cose non andavano comesperavamo. Allora c’è venuta l’idea direndere la serra un luogo adatto allefamiglie con i bambini. Lo spazio èdisponibile per feste, cerimonie emomenti di aggregazione. Abbiamo giàmolte richieste".L’ambiente è al coperto e ombreggiato,quindi non è mai troppo freddod’inverno e mai troppo caldo d’estate.Entrando, si è accolti da un bel prato. Asinistra vi sono le colture tipiche di unorto, mentre un lato è dedicato ai fruttidi bosco. Al centro vi è un originale’castello’ per i bambini (foto sopra), aloro uso esclusivo. E’ fatto con vecchiecassette in legno della frutta ed è statoprogettato e realizzato dall’artistaManolo Benvenuti di Santarcangelo. Ilprogetto del Tarta Orto è di EmanueleSamorì. L’azienda gambettolese conta 5ettari di superficie di cui un ettaro afarro, due a erba medica e il resto,escluse le serre, è occupato dal frutteto. Un’altra novità è rappresentata dalsostegno all’idea del Tarta-orto. Inpratica, tramite il portalewww.ideaginger.it si può versare uncontributo e, in base all’importo, siricevono servizi presso l’azienda che haanche un Bed&Brekfast. Per partecipare all’inaugurazione del 6giugno è obbligatorio iscriversichiamando i numeri 347/9629766;347/8829955 oppure mandare una e-mail a [email protected]

Cristiano Riciputi

GambettolaCorpo bandisticoBaldini presidenteMusica nuova per ilCorpo bandisticocittà di Gambettola.Antonio Baldini(foto) è il nuovopresidente. Vice (esegretaria) èRamona Fabbri. Glialtri consiglierisono BlancaCordero, MirkoOrtolani, WalterFabbri, Massimiliano Montanari, Rocculi PierGiorgio, Daniele Montanari. A Baldini, che abita a Bulgaria, è statachiesta la disponibilità sia perl’attaccamento dimostrato (ha collaboratocon Giorgio Bolognesi per la stesura del librosulla storia del corpo bandistico) sia per lesue innate capacità di organizzatore emediatore, sia nel mantenere buoni rapporticon persone, enti ed istituzioni.

❚❚ I terreni agricoli pagano come se si trovassero in zona pianeggiante

Imu, Roncofreddo penalizzataMolti terreni agricoli dell’Emilia Romagnasono stati ricompresi in territori soggetti adImu, benché palesemente collocati in areemontane. E’ il caso di Roncofreddo - sottoli-nea Coldiretti Forlì-Cesena - Comune che sitrova a pagare l’Imu perché passato dall’Istatdalla classificazione "montana" a "non mon-tana", nonostante il Municipio sia collocatosopra i 300 metri di altitudine, quindi nellafascia di esenzione, e con molti terreni agri-coli anche ad altitudini maggiori della sedemunicipale. "Sono situazioni - afferma il presidente Col-diretti Forlì-Cesena Filippo Tramonti - che ri-chiedono un revisione tempestiva dei criteridi esenzione; al riguardo non possiamo, dun-que, che esprimere apprezzamento per la re-cente approvazione della Camera dei Depu-tati di alcune mozioni che, appunto, impe-gnano il Governo a modificare o rivedere icriteri per l’esenzione dell’Imu dovuta per i

terreni agricoli in zone montane, collinari esvantaggiate".In particolare, Coldiretti Forlì-Cesena auspi-ca "che si dia seguito all’impegno sollecitatonella mozione firmata da oltre 50 parlamen-tari di maggioranza in cui si chiede di am-pliare l’ambito delle esenzioni dando priori-tà ai coltivatori diretti e agli imprenditoriagricoli professionali iscritti alla previdenzaagricola”. Occorre tenere conto di coloro che concedo-no in affitto a soggetti professionali, in spe-cial modo valorizzando l’affitto nell’ambitofamiliare.E questo non per mero vantaggio, ma perchél’agricoltura di alta collina e montagna haestremo bisogno di essere riconosciuta co-me "tutore" di questi territori diversamentevotati all’abbandono e al degrado, e sostenu-ta quindi anche con una tassazione più favo-revole e incentivante.

Longiano | Celebrazione del vescovo

Si è conclusa, con la Messa celebrata il 16 maggio al Santuario del Santissimo Crocifisso,la Visita pastorale del vescovo Douglas Regattieri nella Zona Rubicone-Rigossa. La Visitaera iniziata lo scorso 8 novembre e ha coinvolto sedici parrocchie. La Messa conclusiva èstata animata dalla corale interparrocchiale ed è stata concelebrata dal Vescovo con isacerdoti della Zona e i frati del Santuario. Giovedì 28 maggio, le parrocchie della Zonarestituiranno la visita, partecipando alla liturgia alle 20,30 in Cattedrale a Cesena. (Mv)

Longiano | Torneo fra giovani

Doppia vittoria dei ragazzi della Saletta "Forza venite gente" di Longiano al torneo "Vienie vedi" che si è tenuto domenica 17 maggio al campo sportivo di Longiano. Vari gruppi digiovanissimi provenienti da diverse parrocchie della Zona pastorale Rubicone-Rigossa sisono sfidati in tornei di pallavolo e di calcio a cinque. In entrambe le competizioni hannoprevalso le squadre del centro di aggregazione giovanile gestito dall’associazione "HomoViator" di Longiano. (Mv)

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Giovedì 21 maggio 2015 17Valle del Savio

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

MonterioloFesta di PentecosteParticolarmente sentita la festa dellaPentecoste a Monteriolo di Sarsina dove,da secoli, si ricordano le "QuarantaOre". Fino agli anni ’60, quando laparrocchia era abbastanza popolata, neigiorni precedenti la festa di Pentecosteveniva esposto il Santissimo perquaranta ore e si terminava con unaprocessione di vari chilometri, dallachiesa al Monte Rocchetta, dove c’è laCroce in ricordo dei Caduti dellaMontagna. In quei giorni, così ricordanogli anziani del luogo, c’erano centinaiadi persone della parrocchia econvenivano parroci e fedeli da tutta lazona. Oggi tutto si è ridimensionato erimane solo una Messa, che verràcelebrata domenica 24 maggio alle 16,alla quale seguirà un rinfresco.Monteriolo vanta un passato glorioso:era una delle parrocchie più importantie abitate di tutta la ex Diocesi sarsinate.Oggi i residenti sono 12. (Db)

"Una banca solida e virtuosa, fra le prime in Emi-lia Romagna per conti in ordine". Lo ha afferma-to Giulio Magagni, presidente della federazionedelle Bcc, intervenendo due domeniche fa all’as-semblea della Bcc di Sarsina. E lo conferma Al-berto Giannini, presidente dell’istituto di credito:"La nostra banca si fonda sui valori della mutua-lità e solidarietà. Non abbiamo mai fatto passipiù lunghi della gamba e questo ci ha premiati. Eanche per questo vorrei spendere una parola dielogio per i dipendenti, per le loro competenze eper l’impegno che sempre dimostrano".Venendo ai numeri, Giannini comunica che, no-nostante il periodo di crisi, il bilancio è stato chiu-so con 430mila euro di utile. Le sofferenze sonoin leggera diminuzione e questo è un caso piùunico che raro nel panorama bancario attuale. "E riguardo alla nuova organizzazione del siste-ma cooperativo bancario - conclude Giannini -credo che gli istituti sani e virtuosi possano ade-

rire al ’gruppo’ in maniera autonoma. Dovrannofondersi quelli che sono in difficoltà. Noi abbia-mo un’identità ben precisa, fondata sui valoridella Rerum Novarum. Ma non a parole: lo testi-moniano le centinaia di interventi che ogni annofacciamo a favore del territorio e delle personeche lo abitano".

Cr

Dall’assemblea della Bcc di Sarsina della scorsa settimana

Una banca virtuosa e sana

Lions, una mostra originaleIl Lions Club "Valle del Savio", a completamento delservice dedicato alle scuole primarie della Vallata,ha allestito - nella sala espositiva di via IV Novembrea Sarsina - una mostra dedicata alla scuola. Mostrache resterà aperta fino al 24 maggio, incontemporanea con l’esposizione dei quadridell’artista sarsinate Lucio Cangini.Si tratta di una collezione di copertine di quadernidegli anni ’40, ’50 e ’60, che fa percorrere l’intera

storia del secolo scorso. Le illustrazioni dellecopertine - tutte rigorosamente fornite di tabellapitagorica - toccano i più svariati argomenti: storia,specialmente della grande guerra, geografia, favole,fumetti. La mostra è stata inaugurata sabato scorso,presentata da Lucio Cangini, alla presenza delpresidente del Lions Ugo Berti, del sindaco diSarsina Luigino Mengaccini, dell’assessore e vicesindaco di Bagno di Romagna Alessia Rossi.

❚❚ Grossi sacrifici per i cittadini

Bagno di Romagnaun bilancioparsimoniosoIl Consiglio comunale di Bagno di Roma-gna ha discusso, nella seduta del 13 mag-gio, il bilancio consuntivo del 2014, mar-chiato dalla questione dello sforamento delpatto di stabilità. Nella esposizione dei risultati di gestione, ilsindaco Marco Baccini ha ripercorso i datisalienti della gestione presa in carico il 26maggio scorso e ha ricordato l’intensa atti-vità di tamponamento che l’Amministra-zione neo-eletta ha dovuto mettere in atto. "L’opera di tamponamento - spiega il sin-daco - è stata raggiungibile attraverso unaserie di numerose azioni strategiche im-

ta prima, introducendo fasce di detrazionedella Tasi, e limitando allo stretto indi-spensabile il dividendo della società ter-male partecipata". "Il salvataggio è poi stato realizzabile soloin forza della riduzione della sanzione perlo sforamento del patto di stabilità al 3%delle entrate correnti, che è costata co-munque ai cittadini per 280.000 euro e chesiamo riusciti a contabilizzare grazie allemanovre attuate".

portanti quanto dolorose, che hanno im-posto il congelamento delle spese correntie di investimento, l’innalzamento della tas-sazione, l’ottenimento di anticipazioni dicontributi di competenza del 2015, la so-spensione di pagamenti di fatture, ed in ul-timo, quale manovra irrinunciabile, ancheil ricorso al dividendo della società TermeSant’Agnese. Nonostante la necessità con-creta di raggiungere il risultato, siamo co-munque riusciti a manifestare segnali di at-tenzione ed equità fiscale verso i meno ab-bienti, prevedendo la esenzione Irpef per iredditi inferiori a 10.000 euro, mai applica-

MARCO BACCINI, SINDACO DI BAGNODI ROMAGNA

Taibo di Mercato◗Inizia la festa di San FilippoPrimi appuntamenti per la festa di SanFilippo a Taibo. Martedì 26 maggio alle20,30 si terrà la processione che partirà dalmarket per arrivare fino alla chiesa. Qui saràcelebrata la Messa per tutti i defunti. Venerdì29 maggio dalle 19,30 cena a base di pizza e"Revival di foto".

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Giovedì 21 maggio 201518 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

L’ambulatorio socialee infermieristicoAnteas a San MauroMare ha ufficialmenteaperto i battenti loscorso 9 maggio.La struttura (in viadella Repubblica 6)attiva già dalla fine del2014 offregratuitamente unaserie di servizisanitari. Nellospecifico, gli operatoripossono effettuarepiccole medicazioni per abrasioni, ferite da taglio o piccoli traumi, iniezioni intramuscolari esottocutanee e misurazione della pressione arteriosa. Il taglio del nastro (nella foto) è avvenuto alla presenza di don Budellini e del sindaco Luciana Garbuglia,insieme al vicesindaco Cristina Nicoletti e all’assessore Stefano Baldazzi, che hanno espresso gratitudinead Anteas per aver creato un “punto di primo intervento sociale, un orecchio aperto alla comunità”.Roberto Ambroni, presidente di Anteas Cesena ringrazia l’amministrazione comunale per aver messo adisposizione i locali,e anche tutti i volontari Anteas, infermieri professionali e addetti all’accoglienza, chesvolgono il loro lavoro gratuitamente con l’unico scopo di essere utili alla comunità.

San Mauro Mare, nuovo ambulatorio sociale Anteas

Bonfanti: il Governodecide per i pensionatidimenticandone i diritti

“Ci stupiscono e ci indignano le tantidichiarazioni che, da più parti,disegnano uno scenario in cui ipensionati sono dei privilegiati perchépercettori di uno stipendio mensile adifferenza dei giovani che nonriescono a trovare lavoro,continuando in questo voler metteregli uni contro gli altri. È ora di finirlacon questo scontro generazionale chenulla ha di vero se non la volontà diportare avanti una guerra a discapitosia dei giovani che degli anziani afavore di una classe dirigente che fa ipropri interessi”. È quanto dichiaratoda Gigi Bonfanti, segretario generaledella Cisl Pensionati, di fronte alledichiarazioni da parte del governoriguardo la sentenza della Consultasul blocco delle perequazioni dellepensioni. “Solo un Governo poco serio- continua Bonfanti - avrebbe potutodecidere della sorte dei pensionatisenza consultare i sindacati che nedifendono i diritti. È per questomotivo che lo invitiamo, ancora unavolta, a convocarci per decidereinsieme le modalità e i tempi diapplicazione della sentenza, al fine dievitare l’ulteriore danno e beffa neiconfronti di chi ha lavorato per unavita e ora dovrebbe raccogliere ilfrutto di tanti sacrifici”.

Pensioni: decreto irrispettosoe offensivo per i pensionati“Il decreto approvato dal Consiglio deiMinistri non è assolutamenterispettoso della sentenza dellaConsulta. Il cosiddetto “BonusPoletti” è offensivo nei riguardi dei

diritti dei pensionati che voglionoavere non un regalo, ma una giustarestituzione di quantoillegittimamente trattenuto negli anni2012-2013 ai danni delle loropensioni”. È questa la posizione dellaFederazione dei Pensionati della Cislche attacca duramente quantoscaturito dal Cdm. “Le dichiarazionidel presidente Renzi sono immorali einaccettabili in quanto non fannoaltro che contrapporre i problemidella povertà ai giusti diritti deipensionati, diritti costituzionalmentegarantiti, caricando le difficoltàderivanti dalla crisi solo su una partedella popolazione”. “La Fnp Cislribadisce che, prima ancora diaffrontare la questione del rimborsodegli arretrati, è necessarioricostituire le pensioni sulla basedella Legge Prodi, per cui continuiamoa invitare il Governo a convocarciimmediatamente. Se ciò non avverrà,saremo costretti, come già anticipato,a dare il via a varie mobilitazioni intutta Italia al fine di vederericonosciuti i diritti di quanti oggisono stati offesi dalle parole delpresidente del Consiglio”.Anche secondo il segretarioconfederale della Cisl, MaurizioPetriccioli, “la risposta del Governo èinadeguata e insufficiente. Ilprovvedimento annunciato offre unacopertura parziale e limitata allepensioni fino a 6 volte il trattamentominimo Inps (poco più di 2mila euronetti mensili) e restituisce, in media,con il ’Bonus Poletti’ di 500 euro, solo

Penelope e Caima“Cure miracoloseper l’Alzheimer?”,incontro a Cesena“Penelope Emilia Romagna” onlus,Associazione familiari e amici di personescomparse e “Caima” onlus, Associazionefamiliari di malati di Alzheimer, con ilcontributo di Assiprov, organizzano una seratainformativa dal titolo “Cure miracolose perl’Alzheimer? Terapie e nuove tecnologie”. L’evento si svolgerà giovedì 28 maggio alle20,30, a Cesena, nella Sala “E. Cacciaguerra”della Banca di Cesena, in viale Bovio 72. La serata tratterà di Alzheimer, individuando leultime terapie applicate e consigli utili pergestire la malattia. Si parlerà anche di nuovetecnologie con l’utilizzo del localizzatoresatellitare Gps per contrastare le fortisituazioni di disagio legate alla scomparsa dimalati. Il progetto “Un Amico per l’Alzheimer”,iniziato nel 2010 e promosso dalle AssociazioniPenelope e Caima, ha favorito la diffusione diun apparecchio utile a ritrovare malati diAlzheimer con tendenza a perderel’orientamento, vagabondare (wandering) e aperdersi. Il dispositivo portatile è facilmenteindossabile e in grado sia di tracciare ilpercorso effettuato da un utente che diindividuarne la posizione istantanea.Durante la serata interverranno: il dottorGiovanni Giannelli, dirigente del CentroDemenze e Disturbi del Comportamento diCesena dell’Ausl Romagna sul tema “Terapieper l’Alzheimer. Esistono nuove cure veramenteefficaci?”; Michele Pascarella, dirigente dellaPolizia di Stato e dirigente del Commissariatodella Polizia di Stato di Cesena sul tema“Scomparsi che fare?”. A seguire,parteciperanno Elisa Turci, psicologa di Caimaper parlare del progetto “Un amico perl’Alzheimer”, Paola Pedrelli, vicepresidentedell’associazione Penelope che presenterà illocalizzatore Gps per i malati di Alzheimer eGilberto Ricci di Caima che introdurrà letestimonianze di familiari di persone affette dademenze che utilizzano il Gps.Alla serata parteciperanno anche AlessandroPoggiolini, presidente di Caima; MarisaGolinucci, presidente di Penelope, SimonaBenedetti, assessore ai Servizi per le personedel Comune di Cesena e Arturo Alberti,presidente Fondazione Romagna Solidale, chesarà il moderatore della serata.L’incontro è realizzato con il contributo diAssiprov e Banca di Cesena.

CARITAS IN AZIONE Nigeriani in fugada Boko HaramPriorità: cibo e acquaCifre impressionanti: 5mila dei 125mila fedeli cattolici sono statiuccisi dagli estremisti e 100mila sono dovuti fuggire. MonsignorLucius Ugorji, vescovo di Umuahia e presidente di Caritas Nigeria,spiega che la povertà e la mancanza di educazione sono “terrenofertile per un indottrinamento di massa all’Islam radicale,per poi mandare i giovani a combattere contro il resto del Paese”

cqua e cibo agli sfollati in fuga dalle violenze diBoko Haram: questa sarà la priorità degli aiuti daparte di Caritas Nigeria, a sostegno della

popolazione che sarà reinsediata nello Stato del Borno,nel nordest della Nigeria, caduto lo scorso anno sotto ilcontrollo delle milizie islamiste. Dopo la recenteavanzata dell’esercito nigeriano nelle aree controllate daBoko Haram, con la liberazione di molti ostaggi - maanche la dolorosa scoperta di fosse comuni - ora lapopolazione inizia a rientrare. Ne abbiamo parlato con monsignor Lucius Ugorji,vescovo di Umuahia e presidente di Caritas Nigeria (nella foto Sir). Secondo datirecenti forniti da Fides, 5mila dei 125mila fedeli cattolici sono stati uccisi dagliestremisti e 100mila sono dovuti fuggire, inclusi 26 dei 46 sacerdoti diocesani, 30religiose e oltre 200 catechisti. Dei 40 centri parrocchiali, 22 sono deserti ooccupati da Boko Haram, mentre 350 chiese sono state distrutte.

Qual è la situazione nei campi dove vivono gli sfollati in fuga da Boko Haram?Ci confrontiamo con il fenomeno Boko Haram dal 2009: tante case e villaggi sonostati distrutti, tante persone sfollate. Due settimane fa sono stato in Camerun,nella diocesi di Maroua a visitare 26mila sfollati in fuga da Boko Haram. Siamoandati con una delegazione di vescovi nigeriani. Il governo federale della Nigeriasi è unito agli sforzi della Chiesa cattolica nell’assistere i rifugiati nigeriani inCamerun. Il campo è gestito dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per irifugiati che garantisce cibo e assistenza sanitaria. L’atmosfera nel campo eramolto cordiale, erano molto contenti della nostra visita.

C’è ancora molta violenza nello Stato di Borno?Sì, specialmente nella foresta di Sambisa si sono nascoste ora le milizie di BokoHaram e dove arrivano rinforzi da Camerun, Ciad, Nigeria. Negli ultimi due mesicolpiscono obiettivi facili perché cercano alimenti, saccheggiano nei mercati epoi fuggono.

La Nigeria ha eletto di recente un nuovo presidente, Muhammadu Buhari, cheentrerà in carica il 29 maggio. Quali aspettative in merito alla lotta a Boko Ha-ram?

A

Il nuovo presidente è un generale in pensione,quindi ci aspettiamo che faccia qualcosa dipiù. Vedremo dal 29 maggio in poi comeriuscirà ad affrontare le sfide della sicurezzanel Paese. Auspichiamo una rapida soluzionedel problema, ma finché non sarannosradicate le cause che ne sono alla base sirischia di avere questa presenza ancora tranoi. Una delle cause principali è la povertà,specialmente in quella regione. Naturalmentela mancanza di educazione trova terrenofertile per un indottrinamento di massaall’Islam radicale, per poi mandarli acombattere contro il resto del Paese.

La Nigeria è una nazione enorme: tutti i cat-tolici sentono la presenza di Boko Haram co-me una questione che riguarda tutti, oppureè avvertito solo come un problema locale?Maiduguri, nello Stato di Borno, è unimportante centro commerciale, per cui siavverte l’impatto sugli affari anche in altre zonedel Paese. Inoltre migliaia di persone stannofuggendo verso il Sud della Nigeria, perciòoramai è una questione che preoccupa tutti.

Cosa fa la Caritas nigeriana per gli sfollati?Ci sono molte necessità nella zona, perché lepersone hanno perso le loro case, il bestiame,le attività produttive. Molti ponti sono statidistrutti e alcune fonti ci informano che anchele sorgenti d’acqua sono state avvelenate. Lanostra priorità ora è capire come aiutare nelreinsediamento degli sfollati, hanno bisognosoprattutto di acqua e di cibo. Come Caritasdobbiamo impegnarci nella riabilitazionedelle persone quando torneranno nelle lorocase. I preti della diocesi di Maiduguri orasono soprattutto nella diocesi di Yola, che li staaiutando molto.

Come vescovi nigeriani, quale appello alla co-munità internazionale?Chiediamo alla comunità internazionale disostenere la popolazione con aiuti umanitari eun sostegno militare soprattutto nell’areadell’intelligence, delle attrezzature militari enelle comunicazioni.

Oggi è più difficile essere cristiani in Nigeria?Sì, ma c’è anche da dire che le persecuzionirendono le persone più consapevoli dellapropria fede. Quando si vivono situazioni cosìdrammatiche la gente dice solo: ‘Dio è lanostra speranza’. Questa è la frase che ho uditopiù spesso nei campi dove vivono i rifugiati. Eringraziano la solidarietà di chi li aiuta innome del Vangelo. Questo li rende molto piùsaldi nella loro fede.

Patrizia Caiffa

1/6 degli arretrati complessivamentedovuti. La ricostituzione dellepensioni rimane anch’essa limitata enon consente, neanche dal 2014 inpoi, di recuperare la perdita del poteredi acquisto determinatasi a seguitodelle norme della legge Fornero.Ancora una volta dispiace constatareche il Governo, in sintonia con iprovvedimenti varati dal Governo

Monti, disattende il confronto con leParti sociali e non riesce a individuareuna soluzione equa e sostenibile sulpiano sociale”.

Matteo Renzinon rottami i pensionati!Restituire quanto tolto ai pensionati:ecco la ragione per cui Cisl, Cgil e Uil

si sono ritrovati lo scorso 13 maggioin un presidio davanti alla prefetturadi Bologna. I sindacati hannochiesto al Governo Renzi di dareattuazione “senza trucchi” allasentenza della Corte costituzionaleche boccia lo stop agli adeguamentisulle pensioni oltre i 1.450 euro lordial mese. All’evento hanno aderitocirca 300 pensionati.

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Giovedì 21 maggio 2015 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“La masseria delle allodole”di Antonia ArslanCasa Editrice: Rizzoli - 13 euro

Dopo le proteste del presidente della Turchia Erdogan contropapa Francesco che aveva definito quello degli Armeni ilprimo “genocidio” del XX secolo, ho trovato nella bibliotecaquesto libro che, insieme a “La strada di Smirne” e a “Il rumoredelle perle di legno”, forma la trilogia di Antonia Arslan sullastrage degli Armeni (1915).La scrittrice, attraverso la storia della sua famiglia distruttadurante quel “genocidio”, racconta il massacro pianificato diun popolo intero “colpevole di esistere”. Il potente “triunvirato”di Costantinopoli decide innanzitutto di “sterminare” gliuomini e poi di “deportare” donne, vecchi e bambini facendolimorire di fame, sete e violenze di ogni genere lungo un fataletragitto senza speranza. Il romanzo, che pure è un’epopeatragica, descrive in maniera “coloratissima” e “gentile” gli usi ei costumi di questo popolo radicato nella tradizione cristiana.Così, tanti fiori, vestiti, dolci, caffè, pane, vini, liquori,acconciature, riti popolari come le “lamentatrici” e i pastifunebri. Poi il digiuno, la festa, la liturgia della SettimanaSanta, la processione mariana nel mese di maggio, ecc.L’Impero Ottomano si è unito alle potenze centrali, Austria,Germania, Ungheria, mentre l’Italia con un voltafaccia si è

schierata con Inghilterra, Francia eRussia. L’“inutile strage”, come ladefinì Benedetto XV, vedrà sconfittil’Impero Ottomano e le potenzecentrali dell’Europa. Ciò renderàancora più drammatica la situazionedegli Armeni cristiani dell’Anatolia.Non solo i Turchi perseguiteranno gliArmeni, ma secondo un pattosegreto, anche tribù Curde potrannospartirsi il bottino, affamate didanaro e di donne da violentare. Aparte qualche eccezione dettata dalladisperazione, sono proprie le donne a custodiremaggiormente la dignità, la fortezza, la solidarietà,l’attaccamento alla famiglia, ai propri defunti, la preghiera,nonostante il “Dio velato” e la fede nella vita eterna.Il romanzo è costellato di continui “presagi” di morte.Proprio le prime avvisaglie dell’incombente tragediaportano un gruppo di una piccola città a rifugiarsi nella“Masseria delle allodole”, una stupenda costruzione in cimaa una collina che dà su delle cascate. Quasi per esorcizzarela paura, in quella villa viene preparata una festa con unlauto banchetto, musiche e balli. Ma è una trappola. Tutti gliuomini vengono massacrati. Scampa solo un bambino,

perché vestito da bambina. Comincia cosìl’odissea prevalentemente femminile.Sfilano Ismene, la “lamentatrice” greca,Shushanig la forte, le sorelle Azniv, laromantica Veron diventata protestante,Araxy la cuoca, Madame Nevart, madre dinove figli, una chiromante egiziana e tantealtre. Tra gli uomini, il prete Isacco rimastovedovo, scampato perché greco, e Nazim ilmendicante “spia”. Quasi tutti muoiono.Giunti alla città di Aleppo, sarà proprioNazim a riscattarsi, organizzando unrocambolesco salvataggio dei pochisuperstiti.Leggendo questo romanzo-verità, èinevitabile pensare agli attuali genocidi elasciarsi contagiare dalla pietas con cui tuttala vicenda viene raccontata, unendo allacompassione la preghiera e la gratitudine,perché la nostra fede poggia anche su quelsangue “martiriale”.Ricordo che questo primo libro della Arslan,in Italia ha vinto il premio Stresa e ilCampiello.

Rino Casali

Cinemadi Filippo Cappelli

Eliseo (Cesena)Uci (Savignano sul Rubicone)MAD MAX - di George MillerE alla fine ritorna, e lo fa nel modo migliore. Frasplendide cromature, rombi da duemila cavalli,celebrazioni di vita e di morte fra squallidi pae-saggi post-apocalittici. La nuova veste di MadMax è ricucita esattamente lì dove era stato la-sciato: accanto alla sua V8, mentre mastica unalucertola ancora viva dopo averla bloccata conun colpo di tacco. Intorno a lui un mondo checade a pezzi, in cui l’unica religione ancora va-lida, al di là di una sopravvivenza terribilmentea rischio, è strutturata intorno al culto del mo-tore, dell’acqua e di chi la possiede. Questo l’in-cipit: poi il film preme il piede sull’acceleratore,lo tiene ben calcato e dall’inizio alla fine non lomolla più. Neppure in curva.Qualcuno ha detto che l’arte è nei dettagli. Perquesto Miller è un vero artista. In tutto il filmpare che nulla sia a caso, neppure il particolarepiù periferico. Ogni oggetto, auto, persona, sce-nografia, inquadratura e paesaggio ci raccon-tano qualcosa senza spiegarci mai niente inmaniera plateale. È necessario affidarsi alla vi-sione e farne un’esperienza.Chiudete gli occhi e immaginate le visioni diMiller. Di più, entrate nella sua mente. E nel suopersonale inferno: donne grasse a cui vieneestratto il latte come se fosse acqua della vita; leuniche colture rigogliose ancora disponibili na-scoste al popolo per il piacere di un piccologruppo di borghesi deformi; esseri umani saniusati come sacche di sangue per la sopravvi-venza di guerrieri malati; un culto suicida cheha elevato il V8 a divinità; volanti che vengonodistribuiti come oggetti sacri prima dell'iniziodi un rito di distruzione; vernice spray cromatausata per benedire sul viso i martiri che chie-dono una sola cosa: l’ammirazione. E una pre-ghiera su tutte: “Il mio arrivo è atteso nelValhalla, sono cromato e pieno di ottani, ammi-ratemi!”. Ancora: una colonna di automezzi co-razzati in cui il più imponente è un carrod’acciaio su cui un gruppo di musicisti dellaguerra suonano tamburi e un pazzo sospeso dafili suona chitarra e basso elettrici senza maifermarsi. Sabbia, rabbia, ruggine, tatuaggi, bub-boni, sangue, sudore, benzina e fiamme. Altronon serve. L’unica pecca forse sta nelle sposesane. Banalissime e controcorrente, occidentaliall’inverosimile, più adatte a una sfilata di in-timo che a un mondo sull’orlo del crepuscolo.Un film che gestisce i propri ritmi in manieraperfetta, e sa lavorare con grande talento sulleluci e l’illuminazione degli ambienti. Capace dispingersi in velocità fin sul limite del precipizio,rallentare, far riprendere fiato al pubblico, poidi nuovo iniettare dritta nelle sinapsi un’altrainfornata di scene memorabili. La trama ri-spetta i canoni della serie, è essenziale, minima,forse ha un solo tentennamento: una reden-zione e un perdono un po’ troppo sbrigativi,necessari per il proseguimento della folle corsanarrativa.George Miller trent'anni fa ha creato un filmche ha cambiato la storia del cinema. Oggi ètornato a ricordarci perché lui sì e gli altri no.re l’intero film, se mai ce ne fosse bisogno.

MUSICA IN LUTTOB.B. King, spentala stella del bluesLo spiritual e il gospel alla base della sua arte gli hanno fornito glistrumenti culturali e lui a sua volta ne ha fatto una sorta di manifestoimplicito della sua produzione. Perché tutta la vera letteratura popche ne è venuta dopo, dai Beatles fino ai Genesis non ha potuto nonincorporare dentro i suoi messaggi quella grande apertura al sociale

utte le generazioni - “bianche” e non - gli devono la vita. Non solo per ilmodo di intendere il blues e per come suonare la chitarra elettrica, nel suocaso la mitica Lucille, una Gibson ES 335 dal suono particolare, grazie

anche a delle aggiunte tecniche: pieno, “circolare” e nello stesso tempo capace dinote staccate, ritmi spezzati. Se i Rolling Stones hanno scritto inni alla devianzagiovanile come Satisfaction e tenere ballate come Lady Jane, lo dobbiamo anchea lui. E anche Clapton gli deve molto, soprattutto perché passò i suoi annid’apprendistato, direbbe Goethe, a rifare gli assoli chitarristici del grande padre.BB come Blues Boy, il ragazzo tutt’uno con il blues, che aveva iniziato comeraccoglitore di cotone pagato 35 cent per ogni cento libbre, e che poi avevascoperto, cantando i gospel, di essere dotato di voce e tecnica, se ne è andato a89 anni di notte, dopo aver insegnato il blues, e che altro se no, a tutti i chitarristiche hanno calcato le scene dai Sessanta agli Ottanta e anche oltre. Il lungoassolo di Alvin Lee, chitarrista dei Ten Years After, a Woodstock, ad esempio, nonsarebbe mai stato immaginabile senza quegli assoli con note allungate, lente,talvolta solenni e assertive, lancinanti che sembravano lamenti di gente povera eabbandonata che aveva solo quella voce per farsi ascoltare.Uno dei paradossi del mercato musicale è che il suo successo più universale,quello che lo fece conoscere a tutti, pure ai ragazzini che non lo avevano mai

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ascoltato, quello che lo scaraventò in cimaalle classifiche specialistiche tra il 1969 e il’70, The thrill is gone, non era suo, ma di RoyHawkins e Rick Darnell, che lo avevanoportato al successo già nel 1951. Però quellacanzone, suonata da e con Clapton, SteveWinwood, Keith Richards, Jeff Beck, ArethaFranklin e altri mostri sacri, divenne l’iconadel grande bluesman, forse perché il testoera un invito a rimuovere tutte le paure, tuttii sentimenti negativi, i ricordi di amoriinfelici e di storie di miseria e disperazione.Lo spiritual e il gospel alla base della sua artegli hanno fornito gli strumenti culturali e luia sua volta ne ha fatto una sorta di manifestoimplicito della sua produzione. Perché tuttala vera letteratura pop che ne è venuta dopo,dai Beatles fino ai Genesis, non ha potutonon incorporare dentro i suoi messaggiquella grande apertura al sociale che unocome B.B. King rappresentava. Se nei testidei Rolling Stones la rabbia era diventatanon più uno scandalo per il borghesebenpensante, ma un monito a capire larabbia di chi veniva dai ghetti e dagli slums,era perché dai grandi bluesmen era passatoil messaggio che canto non era solo amorettie balli di gruppo, ma anche rivendicazione.King e altri avevano mostrato quella strada. Ilgospel e lo spiritual avevano insegnato chedalla religione - erano gli anni di MartinLuther King - dalla Bibbia, dalle marce deidiseredati potevano venire armi affilate enon consolatorie contro la discriminazionerazziale.Lo stesso Honky Tonky Woman, che parla diprostitute, poneva sul palco quel problema etutto ciò che vi si nascondeva dietro.Con il ragazzo del Blues si spegne una stellanon solo del blues, una radice solida che hafatto germogliare decine di piante destinatea diventare gli alti alberi della musica, e dellaletteratura, del Novecento e oltre.Non si farà molta fatica a ricordarlo, perchéin tanti assoli distorti e lancinanti dichitarristi elettrici sarà naturale ritrovare lagrande mano del maestro, in mano al qualeLucille gridava al mondo i dolori della gentedi colore che per sopravvivere raccoglievacotone nei campi dei latifondisti. Lui potevacantare il blues delle schiene spezzate chebevevano per dimenticare il dolore del corpoe dell’anima. Lui poteva, era autorizzatodalla sua vita a farlo, cantare il passaggio delmar rosso della gente nera che dal gospelprendeva la speranza di vedere un giorno laterra promessa.

Marco Testi

B. B. KING,NOME D’ARTEDI RILEY B. KING,È STATOUN CHITARRISTAE CANTANTESTATUNITENSE.CON UNALUNGHISSIMACARRIERAALLE SPALLE,È STATO UNODEI PIÙ IMPORTANTIESPONENTIDEL BLUES.È MORTO A QUASI90 ANNI A LAS VEGASLO SCORSO14 MAGGIO (FOTO SIR)

al 22 al 24 maggio torna a Cesena la rassegna “Labellezza delle parole”, giunta alla terza edizione.

Nel fine settimana, attraverso i luoghi della culturacesenate (giardini della Biblioteca Malatestiana,Palazzo del Ridotto, San Biagio, Rocca) si dipanerà unpercorso tra poesia e musica, storie e immagini,cinema e storia, con conferenze, incontri con gliautori, concerti: complessivamente sono inprogramma 14 appuntamenti, con il coinvolgimentodi 21 autori. Dal Chisciotte di Tessaro agli spazimitologici di Capossela, dalla ricerca di un autore inPaolo di Paolo, agli ospiti di Prosperi, daldestabilizzante Liberal di Sortino alla Vita in tempo diPace di Pecoraro, dalla dichiarazione di guerra il 23

maggio, e sono cent’anni, coi romagnoli sul fronte,all’Eco di uno sparo che esplode tra musica e parole inMassimo Zamboni, oltre la linea dei Cccp. Alla RoccaMalatestiana la poesia di Elisa Biagini dialogherà coimondi sonori di Fabio Mina. Al cinema San Biagioriscopriremo la grande poesia di Dino Campana tra lelettere da manicomio di Laura Pariani e le immagini diun film prodotto da Pupi Avati. Si potrà sorridere coimondi appenninici di Guccini e Macchiavelli, fino ascoprire un Pupi Avati rinato scrittore.Per info e programma completo: Ufficio CulturaComune di Cesena, tel. 0547 355734/31,[email protected]

D“La bellezzadelleparole”,rassegnaa Cesena

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Giovedì 21 maggio 201520 Cesena & Comprensorio

CesenaCamminata notturnaA cura dell’associazione "Terrecenturiate cesenati" e del circolo Csi diGattolino, sabato 23 maggio dalle20,30 alle 23 si svolgerà la camminata"Papaveri e lucciole fra la Mesola e ilFossatone". Partenza e arrivo allachiesa diGattolino.Iscrizioneobbligatoriapresso lo Iat inpiazza delPopolo, allo0547 356327.Durante ilpercorso ungruppo di attorimetterà inscena "Aveggia", di Valeriano Biguzzi. Unarappresentaziione di quello cheavveniva nelle stalle romagnole primadell’avvento della televisione.

Cesena flashPremio di poesiaLa sezione cesenate della Fidap ha bandito ilpremio di poesia (per giovani fra i 18 e i 30anni) intitolato a Renato Serra. Scadenza delbando fissata al 15 settembre. Per info:[email protected].

Tributo a Giorgio GaberAssiprov ha organizzato una serata disensibilizzazione che avrà luogo venerdì 22maggio alle 21 al teatro Verdi. Si esibirà"Formazione Minima" formata da LorenzoBartolini voce, e Lorenzo Gasperoni allachitarra. Ingresso a offerta libera.

Scuola in teatroProseguono al Victor di San Vittore lerappresentazioni teatrali degli alunni dellescuole di Cesena. Lunedì 25 maggio alle 21sul palco gli studenti di terza media dellaFondazione Sacro Cuore in "Journey toneverland". Martedì 26 quelli di prima eseconda in "Mowgli: il viaggio della crescita".

Cinema e teatro al VictorIn visione giovedì 21, sabato 22 e domenica23 alle 21 il film "Se Dio vuole". Ingresso3,50 euro. Venerdì 22 alle 21 quartarappresentazione teatrale dell’X Victor a curadi Roberto Fabbri. Sul palco la compagnia "LaRosa blu" con lo spettacolo "Polvere di fata.Pensieri felici e con noi puoi volar". Regia diLicia Casadei. Ingresso 6 euro, ridotto 4.

Commedia dialettaleAl teatro parrocchiale di Borello, sabato 23maggio alle 20,45, la compagnia "J’armigìdla parochia de Burèl" presenterà "L’é nasùcun la camisa", tre atti brillanti in dialettoromagnolo. Ingresso 5 euro. Incasso devolutoalla "Lega italiana fibrosi cistica Romagna".

Corso per la memoriaL’associazione Caima organizza un Corso diGinnastica per la memoria rivolto a personesopra i 60 anni. Si terrà dal 25 maggio al 25giugno tutti i lunedì e giovedì dalle 14,30 alle16, presso Associazione Caima, in via Gadda120, a Case Finali di Cesena. Per info eiscrizioni contattare: 0547 646583,[email protected].

Cesena◗Mostra di piante grasseAll’Istituto tecnico agrario si potrà visitaresabato 23 e domenica 24 maggio dalle 9 alle18 la mostra "Grasse è bello". Sabato 23dalle 10,30 avrà luogo un incontro su"Frutti minori e bacche, una nuova fonteenergetica. Impariamo a coltivarli". RelatoreCarlo Pagani. A seguire il dibattito e la visitaguidata al roseto e alla mostra.

Gambettola◗Festa dello sportFino al 2 giugno gli impianti sportivi, levie e le piazze ospiteranno tornei, gare,esibizioni di varie discipline sportive conla partecipazione di oltre 3mila atleti. Lanovità è il "Gran prix de Bosch" la gara dimacchinine a spinta, organizzatadall’associazione TreEsessanta eGambettola Eventi nel pomeriggio del 2giugno.

Gatteo◗Spettacoli al teatro PagliughiSi terranno sabato 23 e domenica 24 maggio alle20,30 le rappresentazioni conclusive deilaboratori teatrali e musicali. Prima gli spettacolidei bambini, degli adolescenti e della compagniaLa Cumpa. Domenica musical degli adulti direttoda Mirco Ciorciari, Stefano Tomassini e ChiaraReggiani. In collaborazione con la Parrocchia,l’associazione Diffusione Musica, Var ragazzi eBcc di Gatteo.

Mercato Saraceno◗Serata beneficaA Palazzo Dolcini, sabato 23 maggio alle21, terrà il "2° concerto per la vita" ilgiovanissimo pianista mercatese MarcoRizzello che frequenta il conservatorio"Bruno Maderna" di Cesena. Eseguiràmusiche di Beethoven, Scriabin eProkofiev. La serata è promossa da Arrt,associazione romagnola ricerca tumori.

Longiano◗Il Castello in un francobolloSaranno stampati, a cura dell’Istitutopoligrafico Zecca dello Stato, 800milafrancobolli da 0,80 euro dedicati alCastello malatestiano di Longiano e messiin vendita negli uffici postali di tuttaItalia. Dal 27 maggio è possibileacquistarli all’ufficio postale di Longiano.L’immagine è stata elaborata da Maria Carmela Perrini da uno scattofotografico concesso da Viterbo Fotocine.

Bagno di Romagna◗Mostra fotograficaNelle sale del Palazzo del Capitano è allestita fino al 5 luglio lamostra "I giardini nel parco" con le immagini realizzate dafotografi locali e cesenati impegnati sul fronte dell’esplorazioneambientale: Bartolomeo Balzani, Lamberto Bignami, AlbertoFabbri, Giovanni Fabiani, Gianluca Mambelli, Giordano Moretti,Aldo Neri, Luca Rossi, Tommaso Rossi, Serena Rossi, Marco Spinellie Bruno Turci. Orari di visita: dal mercoledì al sabato dalle 16 alle18 e dalle 20,30 alle 22; la domenica e i festivi dalle 10 alle 12 edalle 16 alle 18.

Gatteo◗Motogiro d’ItaliaA Gatteo a Mare sabato 23 maggio alle 11sfileranno 200 mezzi dellamanifestazione non competitiva permoto d’epoca. E’ organizzata dal motoclub Terni Libero Liberati- Paolo Pileri.

Cesena◗Maggio nelle aieIl quartiere Rubicone e l’associazione ProRubicone hanno organizzato alcuneserate sulle aie. La prossima è inprogramma venerdì 22 maggio dalle 21alle 23 presso l’azienda agricola "LeBagnare" in via Madonna dell’olivo aCarpineta. Musica con gli organetti diAmmi di Villa Silvia e recita di LorisBabbini.

Sarsina, una guida escursionisticaQuali sono le politiche per la conservazione dellanatura dell’Unione Europea? E quali sono le specieanimali e vegetali e gli habitat d’importanzacomunitaria da difendere? Ci sono sul territoriodella provincia di Forlì-Cesena queste straordinarierealtà naturalistiche d’interesse europeo? Se neparlerà giovedì 21 maggio alle 21 presso la sala Uitdi via IV Novembre a Sarsina, grazie allapresentazione di una nuova pubblicazione, una

guida naturalistica ed escursionistica per lafruizione dei territori interessati dai siti di ReteNatura 2000 della provincia di Forlì-Cesena.La guida "Natura d’Europa da vivere e da scoprire",racconta e descrive 15 percorsi escursionistici perandare a "vivere e scoprire" queste aree chel’Unione Europea ha deciso di tutelare e proteggere,ma è anche uno strumento per la divulgazionenaturalistica e l’educazione ambientale.

Rombo Rock: la sesta edizione si terrà a Montianoin via Clementina Mandolesi da venerdì 22 adomenica 24 maggio. I concerti rock si terrannonelle tre serate con Margò’ 80, Camilla e ibomboloni alla crema, Honky Tonk e Miami&theGrovers. Domenica 24 lo spazio sarà tutto dedicato al

Montiano fra musica rocke rombo di auto e Vespe

"rombo". A partire dalle 9,30 in piazza Maggiore evia Cesare Battisti sono attese le vetture ’storiche’facenti parte della Scuderia HF di Santarcangelo.Dalle 10,30 in via Clementina Mandolesi ci sarannoiscrizioni e aperitivo per il Vespagiro che partiràalle 12 da Monteleone e attraverserà tutte lecolline circostanti. Funzionerà uno standgastronomico con strozzapreti e cappelletti,castrato, grigliata mista, pesce fritto, patatefritte, verdure al forno, radicchio e cipolla oltrealle piadine farcite con prosciutto, salame,formaggio e porchetta.Organizza la Pro Loco di Montiano.

Cesena◗Ravaioli all’UteNella sala Vaienti della Cisl in via Renato Serra, venerdì22 maggio alle 15,30 si parlerà di "Due archivi ineditidei tempi della Grande Guerra". Luciano Ravaioliinterverrà su: "Ditte, mestieri e professioni dal primoregistro Ditte della Camera di Commercio".Daniele Vaienti su "Iniziative di aiuto ai Reduci".Martedì 26 alle 15,30 Vincenzo Andreucci tratterà iltema "Riforma elettorale e nuovo Senato: il punto sul’cantiere’ delle riforme istituzionali".

San Piero◗Festa a MontegranelliDa alcuni anni a fine maggio aMontegranelli si fa festa attorno aldipinto della Madonna della Rondine.Sabato 23 alle 20 partirà dallaparrocchiale di San Piero unafiaccolata a Montegranelli. All’arrivorinfresco per tutti. Domenica 24 alle11 si celebra la Messa e poi dalle 12,30pranzo all’aperto.

Cesena◗La grande arte al cinemaSullo schermo del’Eliseo, martedì 26maggio alle 20,30, l’ultima puntata dellarassegna "La grande arte al cinema". Ilfilm sarà un’immersione nel mondo degliImpressionisti: Cezanne, Monet, Degas ecompagni, gli artisti della rottura che hastravolto il mondo dell’arte. Ingresso 10euro, ridotto 8

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Giovedì 21 maggio 2015 21Sport

CesenaMemorial "Padre Faggin"al LugaresiTorna il Memorial "Faggin" all’IstitutoLugaresi. Il torneo di calcio a 5, giuntoal secondo anno, è nato per ricordaredon Fabio, giuseppino del Murialdo,che per tanti anni ha prestato servizioall’Istituto e alla diocesi. E’ statomolto conosciuto e amato in città. Il torneo è rivolto a ragazzi dai 10 ai16 anni e si svolgerà il 24 maggio,presso gli spazi di via CanonicoLugaresi a Cesena, dalle 14. Ognipartita durerà 16 minuti. L’iscrizione(5 euro a squadra) comprende lamerenda, musica e gadget per tutte lesquadre. Per informazioni347/0850265.

Don Fabio aveva una grande passioneper il calcio, coltivata sin da giovanearrivando fino alle giovanili del Milan.Questa passione lo ha seguito anchequando ha sentito la vocazione adiventare giuseppino. L’impegnomissionario per tanti anni in SudAmerica lo aveva portato a fondaremolte squadre di calcio nelle missioniGiuseppine.Arrivato a Cesena, spesso si fermavacon i ragazzi anche solo per dare uncalcio al pallone raccontando delle sueavventure calcistiche.Sarà un pomeriggio di divertimento eamicizia ricordando la figura dieducatore di padre Fabio.

a 45esima edizione dellaGranfondo internazionale NoveColli di Cesenatico, con i suoi13mila iscritti provenienti da 48

Paesi diversi, non poteva sfuggire ad unimportante canale nazionale come RaiSport. Il 24 maggio, per la prima voltanella sua lunga storia, la gara saràtrasmessa in diretta su Rai Sport 1, ilcanale Rai dedicato al grande sport, alledirette delle principali competizioninazionali e internazionali. Dalle 13:10

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Domenica la Nove Collicon 13mila partecipanti

Per la prima volta nella sua storia l’evento sarà trasmesso dalla Rai

alle 14 andranno in onda le immagini,le interviste e i commenti dei giornalistiRai presenti a Cesenatico.In particolare la Nove Colli seguirà uncollegamento dal Gran Premio diMontecarlo di Formula 1 e precederàuna delle tappe più importanti del Girod’Italia: la 15ª frazione da Marostica aMadonna di Campiglio.Grande soddisfazione da parte del G.C.Fausto Coppi organizzatore dell’eventoche proprio quest’anno festeggia il

mezzo secolo di storia. "La Nove Colliin diretta su Rai Sport 1 è un po’ unsogno che si avvera - commenta ilpresidente Alessandro Spada -. Siamoorgogliosi di questa opportunità che laRai ci ha offerto. Sarà sicuramente unbellissimo biglietto da visita per la cittàdi Cesenatico e per tutta la Romagnache avrà così la possibilità di essere intv tra due grandi eventi dello sportnazionale e internazionale come laFormula 1 e il Giro d’Italia"."In zona arrivo - spiega Spada - saràallestito un salottino all’interno delquale i cronisti Rai parleranno delle fasisalienti della manifestazione ancora insvolgimento, ma soprattutto delcicloturismo nel senso più ampio deltermine".Anche la Nove Colli produce unaclassifica, ma agli organizzatori è ciòche meno interessa. Non a caso ilmotto della manifestazione è "Solo perpassione".Conclude Spada: "Questo il motivodella scelta dell’orario. Daremo a chi ècasa la possibilità di gustarsi una pillolasul cicloturismo, sul suo fascino e sullapassione e di una terra, la Romagna,che ha nel suo Dna la bicicletta el’ospitalità. Tutto questo standocomodamente seduti sul divano dopo ilpranzo domenicale e poco prima diuna delle tappe più affascinanti delGiro d’Italia 2015 con arrivo a Madonnadi Campiglio, la prima volta dopo il 5giugno 1999. La cittadina in cui fufermato Marco Pantani".

Calcio serie ADomenica arriva il CagliariIl Cesena torna tra le mura amiche peraccomiatarsi dal proprio pubblico. Domenica24 maggio alle 15 va in scena all’OrogelStadium l’ultimo atto casalingo di questastagione calcistica: avversario di turno ilCagliari. Si chiuderà il 31 maggio con latrasferta di Torino, dove i bianconerisaluteranno la serie A, ma ora c’è il Cagliari acui pensare. I sardi siedono sul terzultimogradino della classifica a quota 28, propriodavanti al Cesena che insegue a 4 lunghezze,coi suoi 24 punti racimolati in 36 gare sinoradisputate. Dopo la sconfitta (3-2) maturata aNapoli lunedì sera nel corso del posticipodella 35esima giornata, i bianconeri diRomagna sono rimasti con gli stessi punti didistacco dai rossoblù cagliaritani. E ora, percercare quanto meno di raggiungere unterzultimo posto De Feudis e compagnidovranno cercare di battere prima il Cagliari epoi cercare punti in casa del "Toro" sperandoanche in un passo falso dei sardi all’ultimagiornata.

Eric Malatesta

Panathlon | Incontro con Franzelli

Si è svolta la scorsa settimana, presso il Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, la consuetaconviviale del Panathlon di Cesena, sodalizio guidato dal presidente Dionigio Dionigi.Ospite della serata il giornalista Marco Franzelli, vice direttore di Rai Sport specializzatoin Formula Uno e con delega per l’informazione sportiva su Rai News 24. Franzelli, nelcorso della serata, ha raccontato aneddoti sulla più che trentennale esperienza sportivain campo automobilistico e in particolare sui rapporti con la scuderia Ferrari. (Gr)

Foto Armuzzi

Romagna◗La settimana del WellnessDal 22 al 31 maggio l’intero territorioromagnolo si animerà di oltre 300 iniziativesportive e per il benessere, grazie all’idea diTechnogym. Fra le proposte, escursioni,degustazioni, attività fisica nei parchi,passeggiate fotografiche nell’entroterra,camminate culturali nei centri storici, percorsitermali, open day nei centri fitness e wellness.Info su www.wellnessweek.it

Foto Gmz

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Giovedì 21 maggio 201522 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

In notturna

Appuntamentidi ciclismoe mountain bikeContinua intensa più che mai l’attività diciclismo, cui partecipano numerosi atletidi società tesserate al Csi Cesena.Sabato 23 maggio il G.C. AirSantancargelo, in occasione del 7°Memorial “Dario Beltramini”, organizza,col patrocinio dei Comuni di Santarcangelodi Romagna, Cesena e Cesenatico, il 7°Randonneé in notturna sulla strade dellaNove Colli.La partenza è prevista alle 18 presso ilPorto Canale di Cesenatico (di fronte alMuseo della Marineria) e il percorso di 205chilometri prevede, come tappesuccessive, Cesena, Bertinoro, Polenta,Fratta, Meldola, Pieve di Rivoschio, Linaro,Ciola, Mercato Saraceno, il Passo delBarbotto, Sogliano al Rubicone, PonteUso, Monte Tiffi, Perticara, Bivio Sartiano,Ponte Baffoni, Monte Pugliano, San Leo,Secchiano, il Passo delle Siepi, di nuovoPonte Uso, il Colle del Gorolo, Borghi,Savignano al Rubicone e infine il ritorno aCesenatico, con un dislivello complessivodi 3.840 mt.È contemplato inoltre un percorso piùbreve di 130 chilometri, denominato “LaNotte bianca del ciclista”.Giovedì 21 maggio, giorno di uscita inedicola del nostro settimanale, l’HobbyBike Club Mtb, con il patrocinio delComune di Gambettola, organizza, incollaborazione con il Gruppo “GambettolaCammina” una manifestazione mista dimountain bike e camminata, denominata“Pedalando e camminando” (memorialMirco Lombardi), lungo i sentieri dellelucciole; si tratta di un’escursionenotturna con partenza prevista alle 20,30da piazza Pertini di Gambettola.

erminato il campionato di calciodilettanti, l’attività calcisticarelativa alla stessa categoria è

interessata alle fasi decisive. La 27esima Coppa “GianfrancoValentini” è giunta all’epilogo con ilsuccesso dell’Asics Cannucceto, cheha piegato, di misura con il

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Calcio DilettantiIl tempo delle Coppe

L’Asics Cannucceto ha vinto la 27esima Coppa “Gianfranco Valentini”

punteggio di 2 a 1 nella finalissima,la Pol. Sala. La società vincitricedell’edizione di quest’anno succedenell’albo d’oro all’Asd San Cristoforo1985 (a.s. 2013/14), alla Pol.Boschetto (a.s. 2009/10, 2011/12 e2012/13), all’A.S. Diegaro (2010/11) eal Gs Ponte Pietra (a.s. 2008/09).Parliamo poi della Supercoppa2014/15, dove in semifinale siaffrontano la Pol. Sala e il Gs Pioppa,mentre la Pol. Boschetto diCesenatico è opposta al SanCristoforo Ctb di Cesena. La finale èprevista per sabato 23 maggio alle 16presso il campo “Giovanni Pieri” diVigne di Cesena.Per quanto concerne la Coppa delleCoppe, ai quarti di finale la Pol.

Sidermec Fratelli Vitali diSant’Angelo di Gatteo avrà a che farecon la Pol. 2000 Cervia, l’Ac Pol.Ranchio con la Ss Body Art di Bagnodi Romagna, la Pol. Il Compito diSavignano sul Rubicone con l’UsMercatese 1931 e l’Ac Fiumicinesecon il Real Cesena. Le semifinali siterranno sabato 23 maggio e la finaleallo stadio “Dino Manuzzi” diCesena, in occasione della giornatadi premiazioni del 46esimocampionato di calcio dilettanti, chesi effettuerà il prossimo 7 giugno.

L’ASICS CANNUCCETO, VINCITRICE DELLA27ESIMA COPPA “GIANFRANCO VALENTINI” .COMPONGONO LA SQUADRA:MISTER ENEA BERARDI, ANGELO CREDDO(PRESIDENTE), ALEX BATTISTINI,LUCA PAOLUCCI, MATTIA MICELI,MATTIA LUCCHI, LUCA GOZZOLI,LORENZO VINCENZI, MARCO ABBONDANZA,MARCO STERLICCHI, FABIO FIASCHINI,MIRCO GUERRA, ANDREA ZOFFOLI,JAMES SALAROLI, ALEXANDER GNATOWSKY,CRISTIAN BERTOZZI, LUCA MINOTTI,MARCO FORLIVESI, MARCO FUSAROLI,BRYAN ZAVAGLI, DAVIDE BONOLI,ANDREA BORGHETTI

Sabato 23 maggio alle 16,nel campo sportivo “Giovanni Pieri”delle Vigne (Cesena), semifinaledella Supercoppa.Domenica 7 giugnoallo stadio “Manuzzi” la finaledella Coppa delle Coppe

Calcio a 7 maschileCampionato e CoppaLe fasi conclusive

attività di calcio a 7 maschile è giunta alle fasiconclusive. Nei quarti di finale del relativo

campionato, per quanto riguarda i play-off ilRomagna Sport di Cesena è opposto al Salumificiodel Fumaiolo, il Groccarocca allo Zenit San Pietro diCesena, il Bar Rinascita di Cervia al MontenovoMontiano e il Collinello Calcio all’Enteprise Forlì; neiplay-out il Galaxy Forlì se la vede con I Grandi delPiccolo di San Piero in Bagno, la Pol. OsservanzaCesena con il Duomo Cervia, l’Atletico San Mauro conil San Cristoforo Frigorigeri Caporali. Le semifinali sidisputeranno dal 25 al 27 maggio (turno d’andata) eil 3 giugno (ritorno), mentre la finale si giocherà il 5giugno in una sede in via di definizione. Per quel checoncerne l’8ª Coppa di calcio a 7 maschile è di scenail turno di semifinale, in cui il Montiano Montenovoscende in campo con il San Cristoforo FrigoriferiCaporali e il San Giorgio con l’Enterprise Forlì: lafinale si disputerà venerdì 29 maggio alle 21,15presso il Centro Sportivo “Elio Maraldi” di PonteAbbadesse. Infine, per il 7° Trofeo Seven, sempre dicalcio a 7 maschile, la finale verrà giocata venerdì 29maggio alle 20,45 in una sede da definire.

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Calcio a 5Campionati e Coppe

attività di calcio a 5, sia maschile che femminile,sta volgendo al termine con la disputa delle fasifinali dei rispettivi campionati e coppe.

Partiamo dal 25esimo campionato di calcio a 5 femminile,in cui si affrontano nei play-off la Virtus San Mauro Mare ela Pol. Fiorenzuola Tienneti Cesena da una parte e la Città

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Sportivo di Santa MariaNuova di Bertinoro.Per quanto riguarda la 7ªCoppa di calcio a 5maschile, nel turno disemifinale la Pol. SarsinaSanitaria La Rocca gareggiacon la Torre C/5 e il C.T.C.70 Gitani con la Pol. 1980. Lafinale avrà luogo dal 25 al 29maggio per l’andata e dal 3al 5 giugno per il ritorno.

con il Pol. Il Circolo laSanitaria La Rocca e laTorreC/5 di San Mauro inValle di Cesena con il Ctc 70Gitani di Castiglione,mentre nei play-out sonoimpegnate tre squadre: IPaladini di Savignano sulRubicone, la Pol. 1980 e ilParkins Cesenatico. Le finalisi terranno giovedì 21maggio presso il Centro

del Rubicone e il Real ToriRivazzurra dall’altra, e neiplay-out lo Smile Team diBellaria è opposto allaDinamo Rontagnano e laPol. 1980 di Santa MariaNuova alla Pol. Osservanzadi Cesena. Le finali per il 1°e 3° posto si svolgerannovenerdì 22 maggio al CentroSportivo di Santa MariaNuova di Bertinoro.Passiamo ora alla 2ª Coppadi calcio a 5 femminile, dovenel turno di semifinale laPol. Fiorenzuola Tienneti

gareggia con lo Smile Teame la Città del Rubicone conla Virtus San Mauro Mare.La finale si disputerà dal 3 al5 giugno per quantoriguarda l’andata e dall’8 al12 giugno per quel checoncerne il ritorno, in unasede ancora in via didefinizione.Nel 23esimo campionato dicalcio a 5 maschile, insemifinale dei play-off laPol. Soglianese se la vede

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Giovedì 21 maggio 2015 23Pagina Aperta

“I figli sono i primi a pagare le conseguenze delle separazioni”Lo ha ricordato anche papa Francesco pochi giorni fa

C aro Francesco, riprendo questafrase di papa Francesco tratta dauna sua catechesi di qualche

mercoledi fa: “Ladifficoltà a restare assieme – sia comecoppia, sia come famiglia – porta arompere i legami con sempre maggiorefrequenza e rapidità, e proprio i figli sonoi primi a portarne le conseguenze... Leprime vittime, le vittime più importanti,le vittime che soffrono di più in unaseparazione sono i figli”.Solo nel 2012 (fonte Istat) le separazionisono state 88.288 e i divorzi 51.319; in altritermini, per ogni 1.000 matrimoni sicontano 311 separazioni e 174 divorzi. Ladurata media del matrimonio in Italiarisulta pari a 16 anni per le separazioni e a19 anni per i divorzi. Il 73,3 per centodelle separazioni e il 66,2 per cento deidivorzi hanno riguardato coppie con figliavuti durante il matrimonio. In metà delleseparazioni e in un terzo dei divorzi ècoinvolto un figlio minorenne. I figlicoinvolti sono stati 112.253 nelleseparazioni e 53.553 nei divorzi. Semoltiplichiamo questo dato per diecianni, la cifra dei bambini figli di separati odivorziati diventa colossale. Un mare disofferenza e di attesa di pacificazione.La letteratura scientifica fornisceelementi sulle conseguenze dellaseparazione dei genitori sui figli:depressione e ansia; problemi a scuola(sia prestazionali che comportamentali odi interruzione precoce del percorsoformativo); somatizzazioni; fobie;disturbi nel sonno e nell’alimentazione;regressioni; malessere comportamentale,emotivo e psicologico; bassa autostima edifficoltà relazionali. Gli anni più criticiper il bambino risultano essere i primidue dopo la separazione: un “crisisperiod”, caratterizzato da stress, ansia,tristezza, confusione, paure generalizzate.Per alcuni bambini questi effettipersistono anche dopo il periodo critico,con manifestazioni di ansia, dicomportamento iperattivo, di maggioredisobbedienza, soprattutto se il divorzio èavvenuto prima dei 6 anni di vita delbambino. Si parla di “sleeper influence”,di un effetto più “silenzioso”, ma non perquesto meno consistente, cheaccompagnerebbe il bambino anchediversi anni dopo la separazione. Ibambini in età prescolare hanno piùdifficoltà nel breve periodo mentre, se ildivorzio avviene nella preadolescenza enell’adolescenza, i problemi emergono inmomenti successivi della vita. Studilongitudinali evidenziano conseguenze in

✎ Il direttore risponde

particolare nella sfera relazionale con difficoltà, per i figliormai giovani adulti, ad avere relazioni stabili esoddisfacenti, con ansia e paura di essere abbandonati dalpartner e maggiore possibilità di divorzio. I maschi risultanopiù a rischio delle femmine, e questo rischio simanifesterebbe maggiormente sul versante dicomportamenti esternalizzati (aggressività, devianza,comportamenti a rischio), mentre le femmine si dimostranopiù sensibili ed esposte sul versante internalizzato(depressione, bassa autostima, stress, problemi emotivi).Certo, non sempre e non necessariamente, ci sonoconseguenze negative in dipendenza di fattori protettiviquali il supporto sociale, il livello economico e,importantissimo, la continuativa funzione protettiva deigenitori.Ma il benessere psicologico del bambino è il medesimo incoppie omo che eterosessuali? I numeri sono molto menoabbondanti rispetto al caso precedente. Infatti, secondo i datiIstat 2011, in Italia le coppie con figli certificate dalcensimento sono 13.997.591; di queste 7.591 sono costituiteda genitori dello stesso sesso. I figli conviventi sono 529.Pertanto i dati che si trovano in letteratura sono per lo piùprovenienti dal mondo anglosassone. Ma già stupisconoperché contraddicono i dati propagandistici delleassociazioni Lgbtq! Laddove esiste una legislazione cheestende l'istituto matrimoniale alle coppie omosessualicome in Olanda, i matrimoni si sono ridotti nel tempo:quindi è lecito pensare che la tendenza delle coppieomosessuali sia quella di non aspirare al matrimonio.D’altra parte, la longevità di un coppia eterosessuale èalquanto superiore rispetto a quella omosessuale: il rapportoomosessuale femminile stabile dura in media 4.9 anni,mentre quello maschile 6.9 anni. In base alle considerazioniprecedenti, non è un dato da trascurare!Inoltre alcuni indicatori risultano significativamente diversitra coppie omosessuali ed eterosessuali. È descritto unaumento di violenza, malattia mentale, abuso di sostanze,tendenza suicide, accorciamento della vita media nellecoppie omosessuali. È acclarata una maggiore incidenza diproblemi emotivi ed emozionali nei bambini conviventi aifigli di coppie omosessuali.Questi dati ci sfidano ad intraprendere un cammino diautocoscienza e di educazione dei bambini e giovani, cheincontriamo quotidianamente nel lavoro e per le strade e chepossiamo considerare i nuovi poveri della nostra società,affamati di stabilità e di positività.Di fronte all’attacco di proposte di legge che favorisconol’instabilità della famiglia, indeboliscono e svilisconol'identità della persona, inseriscono programmi scolastici sulgender che nulla ha di razionale, che fare?Le alternative sono due: o pensiamo che la partita sia giàpersa e sia inutile mettersi di traverso. Oppure pensiamo chesia ancora possibile battersi con coraggio, resistendo “allatentazione di scendere dalla croce” per far piacere al pensierounico. Siamo disposti a farlo?Ringrazio per la disponibilità di spazio sul tuo giornale.

Antonio Belluzzi (Cesena)Carissimo Antonio,le tue argomentazioni sono fin troppo chiare. Non mi restaaltro da aggiungere. A presto.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

Il fiore di un agavedalle misure maxi.È di oltre tre metriquello che si trovanel giardino dellafamiglia di Marcel-lo Antonelli, a Bul-garnò di Cesena. Cose da non crede-re.

Da duecento annisi venera Maria con il titolodi “Auxilium christianorum”Caro Francesco, forse pochi sanno che il 24maggio del 1814 il Papa cesenate Pio VII,liberato dalla prigionia napoleonica in queldi Fontainbleu, tornando a Roma, volleistituire una festa per ringraziare la VergineSantissima della liberazione dall’esilio.Quindi fissò una data “ad perpetuam” nelcalendario liturgico perché ogni anno sicelebrasse la festa. E dal 1815 fino ad oggisono trascorsi 200 anni.Non voglia il cielo che ci dimentichiamo diringraziare Colei che è venerata sotto il titolodi “Auxilium christianorum”; piùsemplicemente Aiuto dei cristiani o Madonnadell’Aiuto...Cinquant’anni più tardi, don Giovanni Boscoil 6 ottobre del 1862 la volle come patronadella sua Congregazione dei Salesiani. Glicostruì un tempio superbo e ne cantò le virtù ene propagò il culto. E ancora, Maria vollescegliersi anche tra le chiese cesenati:Macerone, qui ha voluto e vuole tutt'ora esseresupplicata, pregata, ringraziata...in unanicchia del primo altare a sinistra è custoditada più di 122 anni un’immagine su affrescodella Vergine con il Bambino su di unoscranno. Voglia la Vergine Santissima, sottoqualsiasi nome, essere sempre propizia efavorevole nell’ascoltare le nostre preghiere,non solo di richiesta, ma anche diringraziamento. Grazie. La Vergine benedica tutta la tuasplendida redazione. Massimo Pieri (Pepe)

Dopo l’incidente mortalea San Giorgio/1. Rivedere il BicibusCaro direttore,in merito al terribile incidente accaduto al ragazzino in bici lasettimana scorsa a San Giorgio di Cesena, credo che dovrebbefar ripensare molto a questo tipo di mobilità considerata buonaa priori. Visionando le foto della strada dove dei bambini dovevano pas-sare in bici, c’è da chiedersi chi ha autorizzato e approvatoun’attività in una strada così stretta e così pericolosa; capiscoquindi molto bene i genitori che hanno abbandonato immedia-tamente tali pratiche. Purtroppo oggi promuovere attività comeBicibus o Piedibus sembra sia un’iniziativa pubblicitaria per ilComune e certi enti o associazioni, mentre poco si fa per il realecoinvolgimento e la sicurezza di chi partecipa. Ci troviamospesso davanti ad associazioni che sostengono certe attività soloper ideologia e senza pensare al vero bene e sicurezza di chideve poi usare questi servizi considerati “migliori” a priori.Anche a Cesena ne abbiamo un esempio, e su queste pagine èstato addirittura pubblicizzato che qualche consigliere comu-nale vorrebbe dargli un ufficio con diritti e poteri.Sono convinto che pensare e proporre sempre e comunque cheandare a piedi o in bicicletta sia la soluzione a tutti i mali delmondo sia sbagliato, soprattutto in città non strutturate e nonorganizzate e senza una preventiva formazione su obblighi, ri-schi e corretto uso di indicazioni stradali e strumenti di sicu-rezza agli effettivi utenti, che spesso sono bambini e anziani. Credo che in questo modo e con tale mentalità il proporre que-ste cose porti dei grossi rischi e pericoli per tutti senza poi otte-nere quella sperata riduzione di traffico che sembra un obiettivoimprescindibile da raggiungere con qualunque mezzo.Credo che prima di fare proposte ideologiche dobbiamo pen-sare al vero bene dei piccoli e deboli e di chi usa davvero tali ini-ziative senza demonizzare nessuno strumento per privilegiarequelli voluti da alcuni enti/associazioni che cercano più pub-blicità e interessi propri che il bene comune.

Marco Zani

Dopo l’incidente mortale a San Giorgio/2Mantenere il BicibusCaro direttore,la morte di Pietro, il dodicenne che ha perso la vita in seguito a un grave incidentementre andava a scuola in bicicletta, mi ha colpito molto, per tanti motivi. Innanzitutto come mamma. Anche mio figlio ha 12 anni. Anche lui si muovespesso in bicicletta con i suoi amici, molte volte sono io che lo sollecito adandare in giro da solo, piuttosto che essere scarrozzato in auto da me o dainonni. E anch’io, come certamente i genitori di Pietro, a cui va tutta la mia vi-cinanza, provo quella sensazione bivalente, che credo sia nella natura stessadell’essere genitori. Da un lato, la leggerezza e l’orgoglio di vedere finalmenteil proprio figlio autonomo negli spostamenti, dall’altro quella punta di in-quietudine nel pensare che gli possa capitare qualcosa. La difficile ricercaquotidiana di equilibrio tra concedere fiducia e non mettere in pericolo i pro-pri figli. In secondo luogo, come volontaria del Piedibus. Da tre anni accompagno ifigli di altre persone a scuola a piedi, e lascio che altri genitori accompagninoa scuola i miei. Il percorso è estremamente sicuro, ma oggi mi sono chiestacome reagirei, da volontaria o da mamma, se capitasse qualcosa ai bambinidurante il tragitto. E la risposta è stata che è un rischio che voglio correre,perché gli aspetti positivi dell’esperienza del Piedibus sono molti di più, a li-vello di socialità, di educazione ambientale, di salute e benessere, sia deibambini che degli adulti.Infine, mi ha scosso in quanto consigliere comunale. Proprio in questi giornistavo collaborando all’organizzazione di un convegno dedicato alla mobilitàsostenibile a Cesena, con il coinvolgimento non solo dei nostro uffici, maanche di esperti che si occupano di ciclabilità urbana a livello nazionale.Visto l’episodio, abbiamo valutato di spostare la data del convegno, ma l’im-pegno verso una mobilità migliore non vuole fermarsi qui.Il caso di Pietro mi ha stimolato alcune riflessioni. Chiedendo ai nostri figli diandare in giro in bici li stiamo mettendo in pericolo? Vogliamo tornare indie-tro, mollare tutto e smettere di dire ai ragazzi che è importante muoversi inbici o a piedi? Non può essere così. Non possiamo lasciare che una tragediametta in discussione progetti importanti, come il Bicibus o il Piedibus, che in-segnano ai nostri figli a muoversi in un modo più corretto, con vantaggi sullaqualità della vita dell’intera città. Le responsabilità per una mobilità migliorea Cesena sono sulle spalle di tutti noi. Di noi come genitori, che dobbiamoinvitare i nostri figli a muoversi in bici nei loro spostamenti quotidiani, pre-tendere che possano farlo in sicurezza, insegnare loro come rispettare le re-gole della strada e magari andare in bici insieme, ogni tanto. Dei tecnicicomunali, che hanno il dovere di garantire maggiori tutele agli utenti “deboli”della strada, i pedoni e i ciclisti. Di tutti noi cittadini, che possiamo con le no-stre scelte sostenere un modo di muoversi più maturo, rinunciando all’autotutte le volte che possiamo. La morte di Pietro è una tragedia. Speriamo chenon diventi un pretesto per sterili polemiche, ma un’opportunità di rifles-sione condivisa per proseguire verso scelte di mobilità più sostenibili e sicureper tutti.

Caterina Molari

Il Centro di Aiuto alla Vita ringrazia la Diocesie chi sostiene il “Progetto Gemma”Il Centro di Aiuto alla Vita desidera ringraziare pubblicamente la Dio-cesi, le parrocchie e tutte le persone che hanno generosamente contri-buito alla raccolta per il “Progetto Gemma” svoltasi durante laQuaresima di Carità. Tanta generosità ci incoraggia ad andare avantianche nei momenti di stanchezza, superando le inevitabili difficoltà.In particolare, ringraziamo il nostro vescovo Douglas che ha sostenutocon impegno e amore questo progetto, cogliendo ogni occasione perpubblicizzarlo.Oltre alle parrocchie, che sono state molto generose, desideriamo rin-graziare la ditta Martini Mangimi di Budrio di Longiano.Con la somma raccolta possiamo adottare 8 mamme nei primi mesi digravidanza e salvare così 8 bambini dall’aborto. Cinque progetti sonogià stati avviati e faremo gli altri tre appena ci sarà la necessità. Grazie di cuore a nome di tutti i volontari del Centro di Aiuto alla Vita.In un mondo pieno di ingiustizie e miserie umane, il “ProgettoGemma” è una stella che brilla e noi vogliamo lasciarci illuminare.

Maria Ridolfi

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