corso analisi tecnica

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  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    PRINCIPI GENERALI

    Cera una volta Charles Dow (pi noto, in binoio !on "ones, per la !rea#ione $ellin$i!e

    Dow%"ones& il 'uale paraonava li an$aenti $i )orsa alle aree*

    Coe, in+atti la proressiva a!!entua#ione o il proressivo in$eboliento $elle su!!essiva on$ate

    rivela una +ase $i alta area o una $i bassa area, !os un in$i!e $i )orsa o il pre##o $i un titolo,

    tra$otto in ra+i!o, rispe!!hia un !i!lo al rial#o 'uan$o le +luttua#ioni su!!essive to!!ano punte

    sepre aiori e, vi!eversa, rispe!!hia un !i!lo al ribasso 'uan$o le +luttua#ioni su!!essive

    to!!ano livelli sepre inori*

    -uesta !on!e#ione rappresenta la pria pietra $i 'uelle$i+i!io !he va sotto il noe $i .analisi

    te!ni!a $i borsa/ e ra!!hiu$e in s0, nella sua estrea sepli!it1, il ere $i tutte le evolu#ioni !he si

    sono su!!e$ute +ino a oi*

    Eerono, prin!ipalente, $ue !on!etti basilari2

    % la possibilit1 $i rilevare lesisten#a $i una ten$en#a attraverso losserva#ione $i una

    su!!essione $i pi!!hi e avvallaenti !res!enti (ten$en#a al rial#o& o $e!res!enti (ten$en#a al

    ribasso&3

    % lo san!iaento $ello stu$io $ei pre##i $allesae $ei +attori e!onoi!i, so!iali, abientali, e!!*

    !he in!i$ono sulla loro +ora#ione*

    -uestultio aspetto, in parti!olare, !aratteri##a lanalisi te!ni!a sulla base $el prin!ipio !he i

    pre##i s!ontano tutto2 non solo li aspetti e!onoi!i $i +on$o, a an!he speran#e, paure, uori,

    ra#ionali e irra#ionali, $ei !opratori e $ei ven$itori3 tutti +attori !he, noralente, sono

    ritenuti in'uanti+i!abili a !he, inve!e, alterano sisteati!aente e sini+i!ativaente il valore

    teori!o $i un bene 'uotato*

    Ritorna al soario

    4REND

    Preessa

    La tendenza o trend non altro che la direzione lungo la quale si muove il grafico delle quotazioni di un

    bene finanziario.

    Di norma, il movimento presenta una serie di oscillazioni che possono rendere poco evidente questa

    direzione di marcia se non si definiscono prima le regole interpretative.

    http://www.piazzaffari.org/made/didacta/lezioni.htmhttp://www.piazzaffari.org/made/didacta/lezioni.htm
  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Se si osserva landamento di un grafico di lungo periodo, diciamo di pi anni, si pu rilevare, allinterno

    di una tendenza di massima ben definita, lesistenza di finestre temporali ridotte durante le quali il

    movimento si sviluppa in direzione opposta a quella principale se si scende ancora in maggiore dettaglio

    si possono osservare ulteriori movimenti in controtendenza rispetto a quelli precedenti e cos! via.

    "utto questo significa che lindividuazione di una tendenza non pu prescindere dalla preventiva

    definizione dellarco temporale di osservazione# ci che, ad esempio, pu apparire come una tendenza al

    ribasso di breve periodo, se guardata in un quadro pi generale, si riveler$ probabilmente come una

    semplice correzione temporanea di una tendenza al rialzo di pi lungo periodo.

    "rendlines

    %na volta stabilito quale deve essere lambito di osservazione, si adotta generalmente una tecnica molto

    semplice per levidenziazione della tendenza da rilevare# si uniscono con una retta pi punti di minimo

    relativo in caso di movimento ascendente o pi punti di massimo relativo in caso di movimento

    discendente. &ueste rette prendono il nome di trendlines o linee di tendenza.

    'aturalmente, una volta tracciata la trendline, pu accadere che il movimento, pur mantenendo la stessa

    direzione, accentui significativamente angolazione accelerando. Sta alla sensibilit$ dellanalista la

    decisione sullopportunit$ di mantenere la vecchia trendline o di tracciarne una nuova. 'ormalmente, a

    meno che non si vogliano rilevare tendenze di periodo minore rispetto a quello sotto osservazione, si

    provveder$ a tracciare una nuova trendline solo se le nuove oscillazioni presentano allincirca la stessa

    ampiezza di quelle precedenti in caso contrario sar$ opportuno considerarle come movimenti minori

    nellambito di un trend pi ampio.

    %n grafico che viola o, come pi comunemente si dice, perfora la trendline segnala un esaurimento del

    trend in atto. (ertanto, un trend si considera esaurito se il grafico scende sotto il livello della trendline nel

    caso di movimento ascendente o sale sopra il livello della trendline nel caso di movimento discendente.

    (er quanto detto prima, naturalmente, lesaurimento di un trend di una determinata ampiezza rappresenta

    la ripresa del trend di ampiezza superiore# la fine di un trend in discesa da un mese significa ripresa del

    trend rialzista di un pi lungo periodo.

    )anali

    Si usa spesso tracciare una parallela alla trendline facendola passare per almeno un punto di massimo se la

    trendline ascendente o un punto di minimo se la trendline discendente.

    Si ottiene, cos!, un canale la cui logica interpretativa identica a quella delle trendlines.

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    *l canale d$, in pi, la visione dellampiezza delle oscillazioni e, quindi, la possibilit$ di valutare lo

    spessore del mercato. )anali pi ampi, infatti, derivano da un maggiore spessore del mercato e sono

    solitamente riferiti a periodi temporali pi lunghi pertanto, proprio perch+ maggiormente consolidati,

    riflettono maggiori probabilit$ di persistenza del trend.

    iceversa, canali ristretti, specie se particolarmente ripidi, risultano abbastanza fragili e poco affidabili.

    -sservazioni

    (u accadere, naturalmente, che il valore quotato del quale si traccia landamento si snodi, tra alti e bassi,

    in direzione laterale. La scarsa direzionalit$ prende il nome, in tal caso, di congestione, ma restano

    ugualmente validi i concetti sopra esposti.

    SUPPORTI E RESISTENZE

    De+ini#ione

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    'el grafico delle quotazioni di un valore finanziario si possono rilevare dei livelli di prezzo che, in

    qualche maniera, ostacolano il proseguimento della tendenza in corso# questi ostacoli prendono il nome di

    supporti e resistenze.

    *n altri termini, il supporto non altro che un livello che si oppone al proseguimento di un trend

    discendente# visivamente, si pu osservare che il grafico arresta la sua discesa, tentenna, rimbalza una o

    pi volte per poi invertire la rotta o proseguire definitivamente nella direzione iniziale in questo secondo

    caso, la violazione del supporto racchiude implicazioni fortemente negative per il successivo andamento

    delle quotazioni, dal momento che le forze che si opponevano allulteriore discesa vengono sconfitte.

    ibaltando il concetto, la resistenza un livello di prezzo che ostacola il proseguimento di un trend

    ascendente# in prossimit$ di una resistenza, il grafico arresta la sua ascesa, tentenna, rimbalza una o pi

    volte allingi prima di ridefinire la direzione di marcia cos! come per il supporto, anche la violazione di

    una resistenza implica delle conseguenze, questa volta positive, dovute alla sconfitta delle forze che si

    opponevano allascesa dei prezzi.

    4ipoloie

    Si possono individuare diversi tipi di supporti e resistenze, tutti con le stesse implicazioni appena viste.

    %n primo tipo costituito da un livello di prezzo che, nellesame della serie storica, ha pi volte dato

    prova di impedire il proseguimento della tendenza. *n questi casi, lefficacia del supporto o della

    resistenza tanto maggiore quanto pi recente la sua presenza nella serie storica, soprattutto se il

    fenomeno si ripetuto pi volte nel tempo. La sua efficacia, inoltre, sar$ ancora maggiore se, nel passato,

    il freno alla tendenza in atto si manifestato in presenza di volumi consistenti.

    -ltre a questi livelli, statici, possono essere individuati anche livelli dinamici, sia di supporto che di

    resistenza, i quali svolgono la stessa funzione di quelli appena visti. )os! , ad esempio, per una trendline.

    Le linee di tendenza, infatti, assolvono per definizione a una funzione di delimitazione della tendenza in

    corso e, di conseguenza, a una funzione di supporto, se la trendline ascendente, o di resistenza, se la

    trendline discendente.

    /nche una media mobile delle quotazioni, della quale parleremo nel capitolo relativo allanalisi

    algoritmica, si pu opporre, con gli stessi effetti, a un ulteriore sviluppo dellandamento in corso.

    E++i!a!ia

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    0ench+ supporti e resistenze svolgano un ruolo primario nellesame dei grafici dei prezzi, necessario

    puntualizzare che la loro corretta individuazione non sempre agevole a causa della mancanza di punti

    realmente oggettivi che ne costituiscono la base.

    (ersone diverse tendono a tracciare trendlines su punti di svolta diversi, a costruire medie mobili con

    parametri diversi, a individuare livelli statici di prezzo sulla base della propria esperienza e degli obiettivi

    temporali dei propri investimenti.

    "utto questo, pur non sminuendo la validit$ dei supporti e delle resistenze, ne subordina la reale efficacia

    segnalatoria alla competenza dellanalista.

    *n considerazione della natura propedeutica di questi appunti, non il caso di addentrarsi nellesame delle

    motivazioni che portano alla formazione di supporti e resistenze e nellanalisi dei fattori che ne

    giustificano lattendibilit$. 1 sufficiente sapere che, il pi delle volte, si tratta di motivazioni di carattere

    psicologico che spingono la massa degli investitori a reagire a certi stimoli in maniera uniforme inoltre, la

    conoscenza del fenomeno talvolta costituisce di per s+ stessa causa di determinati comportamenti

    ANALI5I GRA6ICA

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Prin!ipi $i base

    %no dei dogmi dellanalisi tecnica si fonda sul principio che la storia ripete s+ stessa.

    (artendo da questo assunto, viene spontaneo ipotizzare che alcuni comportamenti si riproducano con

    sistematicit$ rendendo possibile, se individuati in tempo, la formulazione di ipotesi sulla successiva

    evoluzione.

    La branca dellanalisi tecnica che si dedica allo studio di questi patterns ripetitivi, detta analisi grafica o

    chartismo, individua, nei grafici dei prezzi, alcune figure standard alle quali assegna dei significati ben

    precisi.

    (rima di descrivere le pi importanti occorre precisare che, in relazione alla evoluzione normalmente

    manifestata nel tempo, queste figure possono assumere caratteristiche di#

    consolidamento

    inversione

    Le figure di consolidamento si formano nel corso di una fase di assestamento, in attesa che le quotazioni

    riprendano la tendenza originaria o invertano il loro andamento.

    Le figure di inversione, invece, si formano al culmine di una tendenza definita e anticipano lavvio di un

    movimento contrario.

    6iure $i !onsoli$aento2 trianoli

    Si formano con successive oscillazioni del grafico allinterno di due rette che delimitano massimi e

    minimi convergenti.

    Si distinguono in tre tipi#

    a2 simmetrici, caratterizzati dallesistenza di due trendlines convergenti, inclinate nella stessa misura ma

    in direzione opposta

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    b2 ascendenti, caratterizzati dallesistenza di una retta di supporto ascendente e di una di resistenza

    orizzontale hanno carattere previsivo prevalentemente rialzista

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    345endif67

    c2 discendenti, caratterizzati dallesistenza di una retta di resistenza discendente e di una di supporto

    orizzontale hanno carattere previsivo prevalentemente ribassista.

    / prescindere dal tipo di triangolo in corso di formazione, solo la perforazione del supporto o della

    resistenza pu dare indicazioni sulla futura evoluzione della tendenza.

    6iure $i !onsoli$aento2 ban$iere

    Si formano, dopo una forte espansione del trend sottostante, con uno sviluppo temporaneo del grafico

    allinterno di un canale orientato in direzione contraria a quella del trend principale, la cui ripresa ha

    origine solo con la perforazione del lato del citato canale opposto a quello della pendenza.345endif67

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    6iure $i !onsoli$aento2 rettanoli

    Sono caratterizzati da una serie di oscillazioni del grafico allinterno di due rette parallele orizzontali. 1 la

    perforazione del supporto 8parallela inferiore2 o della resistenza 8parallela superiore2 che fornisce

    indicazioni in merito alla futura evoluzione della tendenza.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    6iure $i inversione2 testa e spalle % testa e spalle roves!iato

    La pi nota figura di inversione prende il nome di testa e spalle.

    'el corso di un trend rialzista, il grafico ripiega formando un primo picco, la spalla sinistra.

    Successivamente, i prezzi riprendono a salire portandosi al disopra del primo picco prima di ripiegare

    approssimativamente a livello del precedente avvallamento il nuovo picco prende il nome di testa. *nfine,

    i prezzi hanno unultima impennata, fino a un livello pi basso di quello della testa, per poi ripiegare una

    terza volta formando cos! la spalla destra.

    La figura, a questo punto, non ancora confermata. (erch+ si abbia conferma della inversione della

    tendenza in corso necessario tracciare una retta passante per i primi due minimi, la linea del collo o

    nec9line solo dopo che il grafico avr$ perforato verso il basso questa linea si potr$ considerare avviata

    una nuova tendenza ribassista. -ccorre tenere presente peraltro che, solitamente, dopo essere sceso al

    disotto delle nec9line, il grafico rimbalza provvisoriamente a livello della stessa nec9line prima di

    riprendere definitivamente la strada del ribasso.

    Specularmente al testa e spalle, si pu parlare di testa e spalle rovesciato quando lanaloga figura si forma,

    allinverso, al termine di una tendenza ribassista.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    6iure $i inversione2 $oppio assio % $oppio inio

    *l doppio massimo si forma al culmine di una tendenza rialzista con lapparizione di un primo

    ripiegamento, un successivo rimbalzo a livello del precedente picco e, infine, un ultimo ribasso al disotto

    del supporto passante per lavvallamento formatosi tra i due picchi. Solo la perforazione di tale supporto

    costituisce conferma dellavvenuta inversione di tendenza. (eraltro, cos! come visto anche per il testa e

    spalle, frequente rilevare la presenza di un rimbalzo del grafico fino a livello del precedente supporto,

    ora resistenza, prima dellavvio definitivo della nuova tendenza ribassista.

    Specularmente al doppio massimo, si pu parlare di doppio minimo quando lanaloga figura si forma,

    allinverso, al termine di una tendenza ribassista.

    6iure $i inversione2 triplo assio % triplo inio

    *l triplo massimo presenta le caratteristiche, congiunte, del testa e spalle e del doppio massimo. /nche il

    triplo minimo, ovviamente, presenta le caratteristiche del testa e spalle rovesciato e del doppio minimo.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    7sserva#ioni

    Le figure esaminate sono solo alcune, le principali, tra quelle individuate dai chartisti. )aratteristica

    comune che esse rappresentano sempre la lotta in atto tra rialzisti e ribassisti e trovano conferma solo

    con la perforazione dei livelli di supporto o di resistenza tipici di ciascuna di esse.

    ANALI5I ALG7RI48ICA

    Preessa

    )on lavvento dei computers, lanalisi tecnica ha fatto un enorme balzo in avanti# non solo grazie alla

    possibilit$ di tracciare istantaneamente quei grafici che, prima, dovevano essere disegnati con righello e

    matita, ma anche e soprattutto per la possibilit$ di manipolare quantit$ enormi di dati e di estrarre da essi

    informazioni di vario tipo attraverso la costruzione di specifici indicatori.

    (er la verit$, alcuni di questi indicatori erano stati ideati tempo prima dellera informatica, ma solo

    successivamente si resa possibile sia la loro sofisticazione che la loro diffusione di massa. Solitamente

    non vengono utilizzati, singolarmente, in chiave operativa ma hanno funzioni di supporto allesame dei

    grafici in alternativa, se utilizzati congiuntamente, possono formare la base di sistemi operativi complessi

    8i trading s:stems2 che forniscono segnali di acquisto o di vendita al verificarsi di determinate condizioni.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    *n linea col resto del lavoro, illustreremo solo gli indicatori pi semplici la cui comprensione

    presupposto essenziale per approfondimenti successivi#

    medie mobili

    momentum e roc

    pista ciclica.

    8e$ie obili

    %na media mobile non altro che la media delle ultime ' quotazioni ogni giorno che passa, si aggiunge

    il valore nuovo e si procede al ricalcolo.

    (resenta alcune caratteristiche#

    un indicatore di tendenza, tanto pi sensibile quanto minore la quantit$ degli elementi che ne

    compongono la base di calcolo una media a ; giorni estremamente pi sensibile alle variazioni di

    tendenza rispetto a una media a

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    *l primo valore si calcola come media aritmetica semplice.

    * valori successivi vengono calcolati con la seguente formula#

    )A2?CA8>22

    con#

    ) E ultima chiusura

    C E media precedente

    ng E numero giorni 8ampiezza della media2

    /l costo di un procedimento di calcolo un po pi complesso, la media esponenziale presenta il vantaggio

    di attenuare notevolmente il fenomeno degli sbalzi, tipici delle medie aritmetiche semplici, dovuti non

    alleffetto del dato pi recente ma a quello della eliminazione del dato pi antico.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Lutilizzo pi semplice che si pu fare di una media mobile quello di procedere ad acquisti di titoli

    quando il prezzo passa da sotto a sopra 8perfora al rialzo2 la propria media e di procedere a vendite nel

    caso inverso.

    "ale tecnica, sicuramente pagante nei periodi di tendenza fortemente definita, presta il fianco sia a una

    operativit$ poco tempestiva per via dei ritardi nelle segnalazioni che, in periodi poco direzionali, a una

    serie di falsi segnali allorquando i prezzi cominciano a oscillare ripetutamente sopra e sotto la propria

    media.

    %nalternativa, sempre inficiata dallinconveniente del ritardo e, un po meno, dai falsi segnali, pu essere

    quella di procedere ad acquisti quando la media svolta verso lalto e a vendite quando svolta verso il

    basso.

    8oentu e Ro!

    *l momentum un indicatore di velocit$ della tendenza# sapendo che la velocit$ data dal rapporto tra lo

    spazio percorso e il tempo impiegato a pecorrerlo, possiamo dire che il momentum il rapporto tra una

    variazione di prezzo e il tempo in cui tale variazione avvenuta.

    &uindi, il momentum non altro che la risultante della seguente formula#

    prezzo attuale prezzo ' giorni addietro

    '

    -ra, a differenza della velocit$ di percorrenza di uno spazio, nel nostro caso ' una costante in quanto,

    una volta fissato, viene preso a base invariabile per i calcoli pu quindi essere tolto tranquillamente dal

    denominatore cos! che il momentum diventa#

    prezzo attuale prezzo ' giorni addietro

    (i che il momentum, calcolato come differenza dei prezzi, si utilizza spesso il -) 8rate of change2 che

    relativizza le variazioni con la seguente formula#

    >== A 8prezzo attuale prezzo ' giorni addietro2

    prezzo ' giorni addietro

    Comentum e -) oscillano intorno allo zero e segnalano trend rialzista se assumono valori crescenti e

    trend ribassista se assumono valori decrescenti.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    (er ridurre lerraticit$ del segnale, si calcola normalmente una media mobile del momentum o del -) e

    ci si riferisce ad essa piuttosto che allindicatore puro.

    Segnali operativi possono essere ricavati quando lindicatore perfora la propria media mobile verso lalto

    8segnale di acquisto2 o verso il basso 8segnale di vendita2, oppure quando attraversa la linea dello zero.

    ibadiamo comunque il concetto che tali segnalazioni presentano tanti di quei punti deboli da non

    risultare realmente efficaci se utilizzate nella maniera appena indicata.

    /ltri segnali che possono essere forniti dagli indicatori in esame si riferiscono alla rilevazione di

    situazioni di eccesso 8ipercomprato e ipervenduto2# infatti, in un grafico dellandamento storico del

    momentum o del -), si possono individuare dei picchi estremi, a livello dei quali il mercato o il titolo

    hanno arrestato o invertito la loro direzione di marcia questi livelli possono essere considerati dei

    campanelli di allarme qualora dovessero essere toccati dallindicatore nella situazione corrente.

    Pista !i!li!a

    1 data dalla differenza percentuale tra una quotazione e una sua media mobile. Fatta uguale a zero la

    media mobile, la pista ciclica pu essere rappresentata graficamente come una linea che oscilla a cavallo

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    di un asse orizzontale 8la media mobile2 rivelando un rafforzamento della tendenza, positivo e negativo,

    tanto maggiore quanto pi il suo andamento si allontana dalla linea dello zero.

    *noltre, cos! come visto anche per momentum e -), si possono individuare dei livelli storici di

    ipercomprato e ipervenduto ai quali ci si pu riferire per valutare il grado di tensione della situazione

    corrente.

    7sserva#ioni

    Calgrado gli sforzi effettuati dagli analisti, non stato ancora individuato, e probabilmente non lo sar$

    mai, lindicatore perfetto.

    -gnuno, tra pregi e difetti, permette di cogliere solo alcune caratteristiche di un andamento dei prezzi, e

    non sempre con efficacia costante.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Fra laltro, accade spesso che indicatori diversi offrano segnali discordanti a fronte di una medesima

    situazione# sta alla bravura dellanalista coglierne il significato di sintesi in relazione anche ai segnali che

    provengono da altri tipi di analisi.

    GRAFICI

    Premessa

    La rappresentazione grafica il modo pi ovvio e intuitivo di tradurre

    in forma immediatamente visibile e interpretabile landamento di una

    serie storica di quotazioni.

    Esistono diversi tipi di grafici utilizzabili a tale scopo, ciascuno

    con caratteristiche e obiettivi specifici, ma quelli pi diffusi sono igrafici a barre o bar charts.

    Grafici a barre

    I grafici a barre sono costituiti da una successione di barrette

    verticali con delle stanghette a destra di ciascuna e, eventualmente,

    anche a sinistra.

    A ciascuna barra corrisponde una unit di rilevazione che pu! essere un

    anno, un mese, una settimana, un giorno, unora o anche meno.

    Laltezza della barra rappresenta lescursione che il bene quotato

    presenta nellunit di osservazione, cos" che il valore minimo

    corrisponde allestremo inferiore del segmento e il valore massimo

    corrisponde allestremo superiore.

    Il prezzo di chiusura viene evidenziato con una stanghetta orizzontale

    a destra della barra# lespressione $prezzo di chiusura%, tuttavia,

    solo un concetto terminologico.

    Infatti, in mercati azionari come il nostro, la stanghetta orizzontale

    corrisponde solitamente al prezzo ufficiale se il periodo di

    osservazione giornaliero. &e la rilevazione settimanale, mensile o

    annuale, per prezzo di chiusura si intende il prezzo ufficiale

    dellultimo giorno del periodo di rilevazione. &e la rilevazione

    infragiornaliera, per prezzo di chiusura si intende quello dellultima

    rilevazione.

    A sinistra del bar chart appare, talvolta, unaltra stanghetta

    orizzontale corrispondente al prezzo di apertura. Anche in questo caso,

    per osservazioni di estensione superiore a quella giornaliera, il

    prezzo adottato quello di apertura del primo giorno del periodo,

    mentre, nel caso di rilevazione infragiornaliera, quello della prima

    rilevazione.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    'on essendoci regole fisse e immutabili, nulla impedisce allanalista

    di adottare convenzioni diverse.

    Funzione

    (icevamo sopra che obiettivo dei grafici quello di rendere visibile

    landamento di una serie storica di quotazioni. La percezione oggettiva

    dello svolgimento storico fornisce allanalista tutta una serie di

    informazioni che sicuramente sfuggirebbero allosservazione arida di

    una tabella contenente le sole quotazioni di periodo. )ueste

    informazioni sono essenzialmente di due tipi* tendenze e figure.

    Tendenze

    La tendenza o trend la direzionalit assunta nel tempo da una serie

    di quotazioni. +u! anche non essere ben definita, quando i prezzi si

    muovono lateralmente, e, in tal caso, si parla pi propriamente di

    congestione.

    +er una migliore evidenziazione, prassi tracciare una retta

    ascendente, nel caso di tendenza al rialzo, passante per due punti di

    minimo relativo del grafico e una retta discendente, nel caso di

    tendenza al ribasso, passante per due punti di massimo relativo. 'ei

    casi di congestione si pu! tracciare o solo una retta orizzontale

    passante per i minimi o anche una retta passante per i massimi in modo

    da formare un canale orizzontale.

    Lanalisi tecnica non una scienza esatta# per questo risulta spesso

    conveniente usare il buon senso piuttosto che il rigore tecnico.

    +ertanto, se i punti di svolta sui quali si traccia la retta di

    tendenza presentano delle escursioni violente dovute a momenti di

    panico o di esuberanza, bene prendere a riferimento non gli effettivi

    estremi di svolta, dovuti solo a momenti di eccitazione, ma i punti che

    riflettono un pi equilibrato e corrente comportamento.

    'aturalmente, su uno stesso grafico possono esistere pi trendlines in

    funzione dellestensione temporale alla quale si vuole riferire la

    tendenza da osservare.

    os", ad esempio, su un grafico a barre giornaliere si possono cogliere

    i due punti di minimo relativo o i due punti di massimo relativo pievidenti per i quali passer una trendline ascendente o discendente di

    lungo periodo. Allo stesso tempo si possono tracciare trendlines

    minori, orientate nella stessa direzione di quella principale o in

    direzione contraria, su punti di svolta di parti del grafico riferiti a

    periodi inferiori a quello precedente, al fine di rilevare delle micro-

    tendenze nellambito di quelle di estensione maggiore.

    ra, poich/ il segnale di interruzione di una tendenza in atto dato

    dalla perforazione della trendline, diventa fondamentale, per una

    consapevole scelta della tempestivit della segnalazione,

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    lindividuazione dei punti di svolta pi opportuni sui quali costruire

    la retta. Al riguardo, pi lungo il periodo del quale si studia la

    tendenza, pi ampie appaiono normalmente le oscillazioni sopra

    0trendline rialzista1 o sotto 0trendline ribassista1 di essa. (i

    conseguenza, per quanto sia utile e necessario avere la

    rappresentazione contemporanea degli andamenti di finestre temporali di

    diversa ampiezza, losservazione da privilegiare quella della

    trendline pi adeguata al tipo di operativit da mettere in atto* pi

    frequente tale operativit minore deve essere larco temporale sul

    quale costruirla. 2anto per fare un esempio sarebbe assurdo costruire

    una trendline rialzista sui due minimi relativi dellultimo anno e

    tentare di trarne segnali per una operativit giornaliera o quasi.

    3ondamentale, infine, appare losservazione del grado di inclinazione

    della trendline. 4ette meno inclinate presentano di solito una maggiore

    stabilit# viceversa, rette fortemente inclinate sono maggiormente

    esposte al rischio di improvvisi e violenti rovesciamenti della

    tendenza.

    Figure

    E noto che particolari configurazioni di un grafico a barre sono state

    standardizzate dagli analisti cos" da formare dei patterns ai quali

    sono connessi specifici segnali previsivi.

    os", ad esempio, una formazione di $testa e spalle% fa presagire la

    fine di un trend rialzista e lavvio di una inversione.

    &carso accento, tuttavia, viene solitamente posto sui rapporti

    esistenti tra figure e trendlines. Ad esempio, potrebbe essere che una

    trendline rialzista venga perforata molto tempo prima del completamento

    della citata figura. E, dal momento della perforazione a quello del

    completamento del testa e spalle, si potrebbero presentare delle

    circostanze che possono costituire specifiche opportunit di

    sfruttamento per alcuni e causa di errori operativi per altri.

    &i pu! dire allora, per restare nellesempio, che il segnale fornito

    dalla formazione sar di tipo ribassista# a questo punto, per!, le

    trendlines pi veloci saranno gi state perforate da tempo, mentre

    quelle pi lente non lo saranno state ancora. Ecco quindi che

    unoperativit di tipo veloce non pu! attendere il completamento della

    figura mentre unoperativit pi lenta potrebbe trovarne prematuro lo

    spunto previsivo.

    on ci! non vogliamo togliere valore alle informazioni fornite dalle

    figure ma solo far rilevare che la chiave previsiva di arresto dellatendenza in corso o di inversione della stessa potrebbe essere

    ricercata nella perforazione della trendline.

    Lavvio di una nuova tendenza, segnalato dal completamento della

    figura, pu! benissimo riferirsi a un arco temporale del tutto diverso

    da quello evidenziato dalla trendline.

    5n esempio pu! chiarire il concetto* si supponga di operare solo per il

    lungo periodo e, quindi, di seguire i segnali ottenuti con una

    trendline molto solida passante per i minimi di oscillazioni molto

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    ampie. In questa ottica, sarebbero del tutto irrilevanti le indicazioni

    fornite da una figura di testa e spalle formatasi al culmine di un

    movimento secondario dal momento che, fino alla perforazione della

    trendline, non verrebbe comunque compromesso il movimento principale.

    Le considerazioni appena espresse possono essere estese, con gli

    opportuni adattamenti, a tutte le figure, siano esse di inversione che

    di consolidamento.

    TENDENZA E CONGESTIONE

    Lo sviluppo di un ciclo completo di mercato passa attraverso una serie

    di fasi, rigorosamente classificate sotto il profilo teorico, che

    caratterizzano situazioni specifiche.

    &i possono individuare*

    nuna fase di $accumulazione% durante la quale le $mani forti%

    rastrellano grossi quantitativi di titoli evitando accuratamente di

    fare

    pressione sui prezzi che, quindi, si muovono lateralmente allinterno

    di

    minimi e massimi pressoch/ costanti per qualche tempo#

    nuna fase di $espansione% durante la quale gli stessi protagonisti

    dellaccumulazione, avendo rastrellato ingenti quantitativi di titoli,

    considerano giunto il momento di fare pressione sulle quotazioni per

    accrescere il valore dei loro acquisti# a questi soggetti si aggiungono

    sia coloro che si accodano alla tendenza rialzista appena iniziata che

    gli scopertisti i quali si affrettano a chiudere le loro posizioni#

    nuna o pi fasi $riaccumulazione% caratterizzate da prese di beneficio

    e da eventuale riassunzione di posizioni lunghe sia da parte dei

    precedenti soggetti che da parte di nuovi arrivati#

    nuna fase di $distribuzione%, che segna il culmine della precedente

    fase di espansione, caratterizzata dalla liquidazione delle posizione

    lunghe con contestuale sostegno delle quotazioni#

    nuna fase di $flessione% caratterizzata dalla prevalenza delle

    posizioni ribassiste e dalla liquidazione delle posizioni lunghe

    precedentemente assunte#

    nuna o pi fasi di $redistribuzione% che interrompono temporaneamente

    la fase di flessione#

    nuna nuova fase di $accumulazione% e il ciclo riprende.

    Lidentificazione delle varie fasi di mercato, interessante sotto il

    profilo teorico, lo un po meno sotto laspetto pratico sia per la

    difficolt, e spesso limpossibilit, di determinare lo stato corrente

    prima che il successivo si sia chiaramente sviluppato e sia per

    limpossibilit di prevederne in anticipo violenza e durata.

    La classificazione, tuttavia, ci permette di individuare due ben

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    distinte dinamiche di mercato*

    ntendenza 0espansione e flessione1#

    n congestione 0accumulazione e distribuzione1.

    Anche in questo caso si tratta, purtroppo, di una distinzione che

    sposta i termini del problema ma non fornisce chiare indicazioni

    risolutive. Einfatti necessario attendere che levoluzione abbia fatto

    gran parte del suo corso prima di poter correttamente classificarne lo

    stato.

    'on si tratta, daltronde, di pura questione terminologica dal momento

    che,a ciascuna delle due fasi, devono corrispondere ben precisi

    atteggiamenti operativi* nel caso di tendenza definita, cio, si

    asseconda il mercato muovendosi in sintonia con la sua direzione# nel

    caso di congestione,invece, si tenta di cogliere minimi e massimi di

    movimenti minori operando, sostanzialmente, in controtendenza.

    Tendenza

    Abbiamo gi fatto cenno alle tendenze nel capitolo relativo ai charts.

    i sembra opportuno, adesso, approfondirne alcuni aspetti.

    6engono solitamente individuati tre tipi di tendenza*

    nprimaria# di durata pluriennale, esprime la direzione di fondo del

    mercato#

    nsecondaria# esprime dei movimenti di durata inferiore a quella della

    tendenza primaria, nella stessa direzione o in direzione contraria#

    questi movimenti, in un grafico, si presentano come ampie oscillazioni

    al disopra o al disotto della trendline di lungo periodo#

    nminore# si comporta nei confronti della tendenza secondaria cos" come

    questultima si comporta nei confronti della primaria.

    E evidente che la classificazione citata solo una classificazione di

    larga massima e non esaurisce tutte le possibilit# intuibile infatti

    che, nellambito di ciascuna tendenza, possibile individuare delle

    tendenze di livello immediatamente inferiore a partire dai lenti

    movimenti pluriennali e scendendo via via fino ai micromovimenti

    infragiornalieri* il fenomeno, quindi, ha propriet frattali nel senso

    che presenta sempre le stesse caratteristiche ai vari livelli.

    &coperto questo, non che abbiamo fatto notevoli passi avanti sotto ilprofilo pratico. &appiamo gi che, una volta definito il nostro

    atteggiamento operativo, il compito principale quello di individuare

    il tipo di tendenza pi coerente per lo sfruttamento dei movimenti di

    mercato tendendo presente che, pi lungo il periodo di riferimento

    della tendenza, maggiori sono le oscillazioni alle quali dovremo

    assistere senza intervenire. 3ra laltro, mentre sufficiente che la

    quotazione violi di poco una brevissima trendline perch/ possa essere

    ipotizzata la fine della tendenza in atto, necessario che una

    trendline di lungo periodo venga violata abbondantemente prima di

    giungere alle medesime conclusioni.

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    (a non sottovalutare, nelle nostre scelte, una considerazione

    estremamente importante* minore la durata della tendenza presa in

    considerazione,maggiore il rumore, cio quella volatilit impressa al

    mercato da comportamenti estemporanei dettati da fattori del momento,

    quindi improvvisi ed imprevedibili.

    )uesto significa che latteggiamento verso il mercato non pu! rimanere

    sempre costante in quanto ogni tipo di operativit richiede delle

    tecniche specifiche* pi si allunga il periodo di osservazione e pi i

    sistemi da adottare saranno del tipo trend follo7ing. Al limite, anche

    una semplicissima operativit fondata sullosservazione dellincrocio

    tra prezzi e media mobile pu! risultare pi che adeguata in un lungo

    periodo di tendenza definita# il ritardo delle segnalazioni connesso a

    tale sistema sar pi che compensato dallutile prodotto dalla fase in

    cui resteremo nella direzione giusta del mercato.

    6iceversa, un sistema trend follo7ing applicato a un brevissimo periodo

    di osservazione, caratterizzato da rumore piuttosto che da tendenza,

    non produrrebbe alcun profitto e dovrebbe essere invece sostituito da

    un sistema imperniato sulla volatilit, in grado quindi di cogliere leoscillazioni piuttosto che la direzione.

    Congestione

    (urante i periodi di congestione il mercato si muove

    lateralmente,oscillando tra minimi e massimi. Anche in questo caso,

    naturalmente, non si pu! prescindere dal fattore tempo. 5na congestione

    di breve periodo,inserita in un trend secondario, non assume alcuna

    rilevanza per chi opera sul trend primario cos" come in una congestione

    rilevabile su un movimento pluriennale si possono individuare dei

    movimenti ascendenti e discendenti di periodo minore che rappresentano

    delle vere e proprie tendenze.

    omunque, una volta definito il periodo di osservazione, occorre

    attendere qualche tempo prima di verificare lavvio di una fase di

    movimento

    laterale. A quel punto, a meno che non si decida di sfruttare le

    tendenze presenti nei movimenti oscillatori, si pu! anche optare per

    una operativit in controtendenza comprando sui minimi di ciascuna

    oscillazione e vendendo sui massimi, pronti a riparare allerrore non

    appena la quotazione dovesse perforare i livelli di supporto o di

    resistenza 0brea8out1 segnalando la fine della congestione e lavvio di

    una nuova fase di tendenza definita.

    'on esistono tecniche affidabili per lindividuazione e lo sfruttamento

    di

    fasi di congestione* in proposito sono stati ideati e costruitiindicatori di vario tipo che, pi che risolvere il problema, il pi

    delle volte determinano ulteriore incertezza.

    La soluzione migliore probabilmente quella dellosservazione del

    grafico accompagnata dallutilizzo di oscillatori che misurano

    situazioni di ipercomprato e ipervenduto in prossimit di massimi e

    minimi e di indicatori di velocit che misurano il rallentamento del

    movimento in prossimit dei punti di svolta.

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    INDICATORI

    (remessa

    )ome noto, gli indicatori sono degli algoritmi di calcolo, pi o meno complessi,utilizzati per rilevare determinati aspetti dellandamento di una successione di

    quotazioni# velocit$ della tendenza, forza della tendenza, esistenza di eccessi, volatilit$ e

    altro.

    La Gmateria primaH utilizzata non pu che essere sempre la stessa, quella disponibile# laserie storica delle quotazioni e, talvolta, i volumi solo in alcuni casi, quando si vogliono

    rilevare informazioni sullo spessore del mercato nel suo insieme, si ricorre anche al

    numero dei titoli in rialzo e in ribasso e a quello dei titoli che toccano nuovi massimi o

    nuovi minimi.-ra, fatti salvi questi ultimi casi, se la materia prima sempre la stessa, anche le

    risultanze non possono che essere quasi sempre correlate fortemente, qualunque sia

    lalgoritmo di calcolo che si adotta# e la consapevolezza che gli indicatori non fanno

    altro che illuminare le diverse facce di uno stesso poliedro ha indotto gli analisti aricercare algoritmi sempre pi complessi che, di fatto, nulla aggiungono

    allarmamentario disponibile se non il disorientamento e la confusione.

    *nfatti, il desiderio di differenziare gli strumenti di ricerca porta, quandanche si riesca a

    ridurre la correlazione di fondo, a risultati che, anzich+ essere integrabili in una sintesi

    efficace, appaiono spesso discordanti e inconcludenti.

    Caratteristiche

    /lcuni programmi professionali di analisi tecnica includono decine e decine diindicatori, alcuni addirittura superano il centinaio, il cui unico scopo sicuramente

    quello di rendere appetibile il programma agli occhi dellutilizzatore che ritiene, cos!, di

    avere a disposizione una smisurata serie di possibilit$ alle quali attingere.

    *n effetti, gi$ dopo le prime sperimentazioni, ci si rende conto che ciascun indicatorepresenta percentuali di insuccesso tali da risultare inefficace nella maggior parte dei

    casi. 1 questo dovuto essenzialmente a due fattori#

    n incapacit$ di qualsiasi indicatore a rilevare correttamente e tempestivamente

    determinati movimenti di mercaton incapacit$ di qualsiasi indicatore a risultare adeguato a ogni fase di mercato.

    (er quanto riguarda il primo aspetto, lalternanza di successi e insuccessi porta

    automaticamente a dubitare dellefficacia dei segnali di volta in volta ricevuti e, diconseguenza, a giustificare quel tipo di interferenza GragionataH delloperatore che

    finisce per compromettere anche quei casi in cui le indicazioni dellalgoritmo

    potrebbero risultare corrette.

    (er quanto riguarda il secondo aspetto, invece, il successo, anche se parziale,dellindicatore presuppone che loperatore abbia fatto una preventiva e corretta analisi

    del mercato che lo abbia portato a identificare sia le caratteristiche del movimento sotto

    indagine 8tendenza o congestione2 che i tempi di sviluppo di tale movimento.

    1 questo un altro dei grossi punti deboli degli indicatori.(er ciascuno, infatti, la teoria propone dei parametri pressoch+ standard che, in quanto

    tali, non sono assolutamente in grado di stare dietro alle caratteristiche tipiche di

    ciascuna fase di mercato e pretendere di ottenere risultanze attendibili da un indicatore

    che utilizza parametri non sintonizzati sulle caratteristiche del movimento corrente8velocit$, volatilit$, ecc.2 appare eccessivo. 1sistono, vero, delle tecniche di

    ottimizzazione dei parametri, e cio di adozione di quei parametri che si sono dimostrati

    pi efficaci di altri quando provati sulla serie storica disponibile. Ca questi parametri

    ottimizzati, non solo non garantiscono un uguale successo in futuro, ma anzi, proprioperch+ forzati, in qualche misura, ad adattarsi alle caratteristiche della serie analizzata,

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    possono addirittura presentare una minore flessibilit$ di quelli generici quando utilizzati

    nelloperativit$ corrente.

    Utilizzo

    1 alloraI Sono forse da rigettare gli indicatori esistenti e, con essi, tutti gli sforzi e tutta

    la letteratura in materiaI

    'iente affatto, anche se la tentazione di fare piazza pulita di certe ciarlatanerie forte.Se ne possono per identificare alcuni, pochissimi, idonei a cogliere differenti aspetti

    della rilevazione, e utilizzare sempre e solo quelli.

    *l loro utilizzo, peraltro, pu assumere due forme#

    n utilizzo congiunto in un sistema meccanico di trading che porti allassunzione o allaliquidazione di determinate posizioni al verificarsi di certe condizioni

    n utilizzo in combinazione con analisi soggettiva dei grafici e delle tendenze al fine di

    lasciare alla discrezionalit$ dellanalista lindividuazione del momento pi appropriato

    per un intervento sul mercato.

    Dei sistemi meccanici di trading parleremo, al momento opportuno, in una serie di

    appunti specifici. /l momento, concentriamoci brevemente sul secondo degli aspetti

    sopra evidenziati.Di solito, ciascun indicatore prevede ladozione di uniniziativa al verificarsi di una

    determinata condizione# cos! , ad esempio, per un indicatore di momento che perfora

    una propria media mobile, per un Cacd che cambia direzione o che perfora la linea

    dello zero, per un si che perfora determinati livelli, ecc.La corretta operativit$ presuppone che, estratti certi segnali dallanalisi grafica, se ne

    cerchi conferma nellindicatore pi appropriato, tra quelli utilizzati, alla corrente fase di

    mercato. Solo quando analisi grafica e indicatore punteranno nella stessa direzione si

    dar$ concretezza ai segnali ricevuti. /ccade, purtroppo, che spesso una delle duecomponenti produca con ritardo eccessivo la conferma del segnale prodotto dallaltra e,

    allora, o si agisce distinto vanificando le proprie regole di comportamento o si agisce

    con ritardo perdendo cos!, salvo rari casi, la fase pi rilevante di un movimento.

    *l sistema migliore, per superare linconveniente, quello di evitare di GinseguireH laconcordanza dei segnali. Se, infatti, si riesce a monitorare contemporaneamente pi

    mercati o pi titoli, si pu invertire il processo logico andando ad operare solo ed

    esclusivamente su quelli che presentano una combinazione efficace trascurando, invece,

    quelli che non offrono completezza di segnalazione.*n tal modo, se il proprio sistema operativo efficace, se ne valorizzano gli aspetti

    segnalatori riducendo o eliminando la deleteria fase psicologica di attesa che, spesso,

    porta ad anticipare i segnali incompiuti o, anche, a trascurare quei segnali che la propria

    discrezionalit$ porta a ritenere tardivi nella loro conferma reciproca.

    FORZA RELATIVA

    Preessa

    %no degli aspetti di analisi tecnica sovente trascurati quello della forza relativa. )on

    tale espressione si intende la misura che scaturisce dal confronto tra due serie di

    quotazioni, generalmente quelle di un indice di settore e di un indice generale o quelle

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    di una azione e del corrispondente indice di settore. 'ulla esclude, naturalmente, che si

    possano mettere a confronto anche due diversi titoli, oppure un titolo e lindice

    generale, oppure, ancora, due qualsiasi serie storiche.

    Lo scopo dellanalisi di forza relativa quello di verificare la posizione di un valore

    rispetto a un altro preso a base di riferimento# in proposito, maggiore la forza del

    primo, migliore stata, e si presume possa continuare a esserlo fino a prova contraria, la

    performance rispetto al secondo viceversa, naturalmente, nel caso di bassa forza del

    primo valore rispetto al secondo.

    Rileva#ione

    * valori di forza relativa si ottengono facendo il rapporto tra ciascun termine di una serie

    storica e il termine corrispondente, sotto il profilo temporale, di una seconda serie.

    Si ottiene una successione di numeri che, in s+, non significa nulla ma che, se

    rappresentata graficamente, d$ lesatta percezione di come un valore quotato si sia

    mosso nel tempo rispetto a un altro.

    Se, infatti, il grafico assume andamento ascendente ci significa che il rapporto tra

    ciascun valore della prima serie e il corrispondente valore della seconda andato

    crescendo quindi, o il primo termine del confronto si progressivamente apprezzatopi del secondo oppure si deprezzato meno del secondo# in entrambi i casi si rivelato

    pi forte.

    *l contrario avviene se il grafico assume andamento decrescente.

    * grafici di forza relativa possono essere letti e interpretati come qualsiasi altro grafico#

    su di essi pu essere effettuata lanalisi grafica con tutte le variabili di tendenze e figure,

    cos! come su di essi possono essere calcolati sia una media mobile che tutto

    larmamentario di indicatori previsti dallanalisi tecnica.

    Interpreta#ione

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    )ome detto sopra, la forza relativa pu essere calcolata anche su due singoli titoli. *n tal

    caso la funzione della rilevazione solo quella di mettere in evidenza le risultanze del

    confronto.

    Di solito, per, lo scopo di questo tipo di analisi quello di osservare la performance di

    un titolo rispetto a un indice oppure di un indice di settore rispetto allindice generale. *n

    tal caso, dallanalisi si possono trarre anche considerazioni sullevoluzione della

    tendenza del titolo o dellindice di settore.

    *n proposito, esemplificando su un confronto tra indice di settore e indice generale, si

    supponga di calcolare sia sullindice di settore che sui valori di forza relativa una media

    mobile di ampiezza adeguata alle proprie esigenze si applichino, quindi, le seguenti

    regole interpretative#

    se lindice di settore e la forza relativa si trovano notevolmente al disopra delle

    rispettive medie mobili il trend ascendente ma necessita di una correzione

    se lindice di settore e la forza relativa si trovano sopra le rispettive medie mobili,

    senza eccesso, la situazione favorevole ad acquisti di titoli del settore

    se lindice di settore si trova sopra la media mobile mentre la forza relativa scende

    sotto la propria, questo un segnale di allarme

    se lindice di settore e la forza relativa si trovano notevolmente al disotto delle

    rispettive medie mobili il trend in discesa ma prevedibile un rimbalzo

    se lindice di settore e la forza relativa si trovano sotto le rispettive medie mobili,

    senza eccesso, il trend negativo

    se lindice di settore si trova sotto la media mobile mentre la forza relativa sale

    sopra la propria, questo un segnale di possibile inversione al rialzo.

    0ench+ le regole sopra indicate non pretendano di essere interpretate con rigore

    meccanico, un primo criterio generale quello di considerare come segnale di

    intervento il contemporaneo incrocio, nella stessa direzione, dellindice di settore e della

    forza relativa con le rispettive medie mobili.

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    /nalogamente, un secondo criterio di interpretazione quello di considerare in

    situazione di eccesso 8ipercomprato o ipervenduto2 quei settori che, unitamente alla

    corrispondente forza relativa, si trovano a una distanza significativa dalla

    corrispondente media mobile.

    ALFA E BETA

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    Premessa

    Le tecniche adottate per la selezione dei titoli sui quali operare si basano, normalmente,

    sullo studio dei trend, delle figure, degli oscillatori.

    (oca o nessuna importanza viene attribuita a quei parametri che, seppure un po

    articolati nelle modalit$ di calcolo, offrono un valore informativo aggiunto di grande

    portata# parliamo dei coefficienti alfa e beta.

    1 grazie a questi parametri che possono essere valutate, con sufficiente

    approssimazione, le caratteristiche di aggressivit$ e di variabilit$, in sintesi il grado di

    rischiosit$, di un titolo, cos! da rendere pi complete e consapevoli le scelte di

    investimento.

    Coefficiente eta

    *l coefficiente beta misura il grado storico di aggressivit$ di un titolo rispetto al mercato.

    /ssume valori che oscillano intorno allo zero e misura lattitudine storica di un titolo a

    variare in misura maggiore 8valore assoluto di beta 7>2 o minore 8valore assoluto di

    beta3>2 dellindice di riferimento. *noltre, misura lattitudine storica del titolo a variare

    nella stessa direzione 8beta7=2 dellindice di riferimento oppure in direzione contraria

    8beta3=2.

    Si possono avere, quindi, J casi#

    >2 beta7># il titolo presenta attitudine ad aumentare o a diminuire, in un determinato

    arco temporale, in misura maggiore dellindice ad esempio, a un beta di >,,# vale quanto detto al punto >, con lavvertenza che, in questo caso, il titolo

    tender$ a muoversi in direzione contraria a quella dellindice

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    J2 >3beta3=# vale quanto detto al punto

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    1000 21500 1010 21600 1030 21900

    990 21900 978 21850

    1000 21790

    1020 21820 1035 21900 1040 22100 1020 22100 1020 22000

    'ella terza e nella quarta colonna calcoliamo il rendimento giornaliero del titolo e

    quello dellindice secondo la seguente formula# >==A8&t &t>2B&t>

    1000 21500

    1010 21600 1 0,465116

    1030 21900 1,980198 1,388889

    990 21900 -3,8835 0

    978 21850 -1,21212 -0,22831

    1000 21790 2,249489 -0,2746

    1020 21820 2 0,137678

    1035 21900 1,470588 0,366636

    1040 22100 0,483092 0,913242 1020 22100 -1,92308 0

    1020 22000 0 -0,45249

    )alcoliamo, quindi, la media aritmetica dei rendimenti del titolo 8=,MJ2 e

    dellindice 8=,M2 e lo scarto tra i valori giornalieri di rendimento del titolo e del

    mercato e la corrispondente media 8colonne quinta e sesta2.

    1000 21500

    1010 21600 1 0,465116 0,783533 0,2335

    1030 21900 1,980198 1,388889 1,763731 1,157273

    990 21900 -3,8835 0 -4,09996 -0,23162

    978 21850 -1,21212 -0,22831 -1,42859 -0,45993

    1000 21790 2,249489 -0,2746 2,033021 -0,50622

    1020 21820 2 0,137678 1,783533 -0,09394

    1035 21900 1,470588 0,366636 1,254121 0,13502

    1040 22100 0,483092 0,913242 0,266624 0,681626

    1020 22100 -1,92308 0 -2,13954 -0,23162

    1020 22000 0 -0,45249 -0,21647 -0,6841

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    Coltiplichiamo, giorno per giorno, gli scarti del titolo per i corrispondenti scarti di

    mercato 8colonna quinta A colonna sesta2 ottenendo cos! una settima colonna in

    tabella.

    1000 21500

    1010 21600 1 0,465116 0,783533 0,2335 0,182955

    1030 21900 1,980198 1,388889 1,763731 1,157273 2,041117

    990 21900 -3,8835 0 -4,09996 -0,23162 0,949618

    978 21850 -1,21212 -0,22831 -1,42859 -0,45993 0,657046

    1000 21790 2,249489 -0,2746 2,033021 -0,50622 -1,02915

    1020 21820 2 0,137678 1,783533 -0,09394 -0,16754

    1035 21900 1,470588 0,366636 1,254121 0,13502 0,169331

    1040 22100 0,483092 0,913242 0,266624 0,681626 0,181738 1020 22100 -1,92308 0 -2,13954 -0,23162 0,495553

    1020 22000 0 -0,45249 -0,21647 -0,6841 0,148086

    La somma dei valori della settima colonna 8@,M

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    quotazioni del titolo riportate sullasse delle ordinate e le proiezioni dei valori

    dellindice riportati sullasse delle ascisse.

    Coefficiente alfa

    Centre il coefficiente beta misura lattitudine di un titolo a variare in funzione del

    mercato 8rischio sistematico2, il coefficiente alfa esprime lattitudine di un titolo a

    variare indipendentemente dal mercato 8rischio specifico2.

    / un alfa positivo, quindi, corrisponde la capacit$ di un titolo a generare

    autonomamente reddito in linea capitale mentre a un alfa negativo corrisponde la

    tendenza di un titolo a subire perdite indipendentemente dallandamento di mercato.

    *n un sistema di assi cartesiani, il coefficiente alfa non altro che lintercetta

    sullasse delle ordinate della retta di regressione il cui coefficiente angolare il

    coefficiente beta.

    Sia lequazione della retta P E a ? bQ

    /llora#

    a E P bQ

    iprendendo lesempio precedente poniamo#

    P E media aritmetica dei rendimenti del titolo 8=,MJ2

    Q E media aritmetica dei rendimenti del mercato 8=,M2

    b E coefficiente beta 8>,

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Osser"azioni

    *l corretto uso dei coefficienti citati permette di orientare le proprie scelte in

    funzione delle caratteristiche delle fasi di mercato che si ritiene siano in atto di volta

    in volta.

    )os!, in caso di trend ascendente ci si orienter$ su titoli con beta maggiore di uno e,

    a parit$ di beta, su titoli con alfa positivo.

    iceversa, nel caso si voglia rimanere sul mercato con atteggiamento difensivo in

    vista di possibili ripiegamenti, ci si potr$ orientare su titoli a basso beta.

    Se si vuole operare al ribasso 8ad esempio con lacquisto di opzioni put2 si possono

    scegliere titoli ad alto beta 8in previsione di mercato riflessivo2 e alfa negativo.

    Sono, queste, osservazioni del tutto esemplificative dal momento che solo da una

    corretta combinazione dei coefficienti prescelti, unita a una appropriata analisi

    tecnica grafica e quantitativa 8indicatori2, che pu scaturire una elevata probabilit$

    di successo.

    O#erati"it$%tecnica e mo!i

    INTRODUZIONE

    Esistono diversi modi di operare nel mercato azionario: col fito, slla !ase di lettre di"iornali e reports, con l#aito di $dritte$ e $soffiate$, con tecnic%e pi& metodic%e'

    Fi&to' Esistono ind!!iamente delle persone c%e riescono, con l#asilio di n "rosso intito,a fare cose eccezionali in (orsa' )l fito, tttavia, * +alcosa di innato' lo si %a o non lo si%a' indi, non * na tecnica c%e si p. apprendere' /#* da a""in"ere, per., c%e anc%ec%i opera col fito e mi viene atomaticamente da pensare ai vari arren (ffet, eter

    nc%, eor"e oros non opera caoticamente slla !ase di +ello c%e "li passa per lamente, ma si avvale comn+e di tecnic%e operative al ci va"lio sottopone le proprieintizioni !asta le""ere la letteratra s +esti persona""i per rendersene conto'

    Lett&re !i 'iornali e reports' orvolerei proprio si "iornali' ando la notizia appare sllastampa * "i vecc%ia e sperata' l massimo p. far rmore ancora per n paio di "iorni"razie all#intervento dei ritardatari' ;lla di pi&'

    alc%e spnto ma""iore lo offrono talvolta i reports delle istitzioni finanziarie pi& serie')ntanto sono il frtto di valtazioni ponderate e poi, per loro natra, vanno ad alimentare lostesso processo c%e propon"ono' E# pro!a!ile c%e n ! di na "rossa !anca d#affariprovoc%i de"li ac+isti c%e altrimenti non si avre!!ero' a controindicazione * c%e +alc%evolta i s""erimenti dei reports possono non essere del ttto o!iettivi o possono essere

    determinati forzatamente da sitazioni contin"enti' i pensi a na sitazione di forte rialzo ealla necessit per "li ffici stdi delle istitzioni finanziarie di alzare i tar"et dei vari titoliprima ancora, e non dopo, di trovare na "istificazione a"li o!iettivi di prezzo indicati'

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Dritte e soffiate' e soffiate, +elle vere, le possono dare solo "li insider, con "li effetti"iridici c%e la diffsione delle notizie provoc%ere!!e' ;on * esclso c%e "rosse istitzionifinanziarie im, (anc%e, ociet di "estione possano essere in possesso di notizie+alificate di +alc%e tilit'

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    +otateB Ciceversa, sta!ilito c%e i valori fondamentali fanno prevedere na crescitaeconomica e patrimoniale della societ, si p. forse atomaticamente ritenere c%e le+otazioni azionarie siano destinate ad amentareB ;el !reve periodo !en altri elementiassmono preponderanza: esistenza di n trend "enerale rialzista o ri!assista, sitazionepolitica, inflenza delle !orse estere e c%iss +ant#altro'

    )n sintesi, se nell#analisi fondamentale * prevalente l#aspetto previsionale, nell#analisi tecnica* prevalente l#aspetto "estionale, la lo"ica dell#na non * la lo"ica dell#altra, "li o!iettividell#na non sono "li o!iettivi dell#altra'

    "nna delle de %a na sa ra"ion d#essere determinata dalle esi"enze delle societ di"estione di fondi comni o di altri investitori istitzionali e da +elle dei traders pi& o menosfrenati'

    )n o"ni caso, n#analisi di tipo fondamentale c%e faccia da sfondo alle scelte di !reve periodonon p. c%e accrescere le pro!a!ilit di sccesso del trader' D"almente, il ricorsoall#analisi tecnica per la scelta del momento di intervento non p. c%e "iovare a ninvestimento strate"ico da attare slla !ase dei fondamentali'

    ;essn conflitto, fortnatamente, sssiste con le tecnic%e di intelli"enza artificiale c%e, comesi vedr, possiedono come denominatore comne la capacit di apprendere le re"ole, di+alsiasi "enere, c%e so""iacciono a processi noti per applicarle a sitazioni in corso dievolzione' aradossalmente, il pnto di forza delle tecnic%e di intelli"enza artificiale * allostesso tempo n pnto di de!olezza' e, infatti, il processo in evolzione non trova affinit,affinit e non "a"lianza, in no dei processi c%e %anno costitito la !asedell#apprendimento, l#intelli"enza artificiale *, con molte pro!a!ilit, destinata a fallire'

    Piano !i la"oro' )ndividati i principi c%e possono caratterizzare il tipo di approccio alla!orsa e i metodi di lavoro c%e ci devono accompa"nare nelle decisioni, * ora possi!iletracciare no sc%ema del percorso c%e occorre se"ire per dare efficacia a"li interventi slmercato'

    E# !ene, in proposito, fare +alc%e precisazione'

    #interesse primario dell#operatore di !orsa non * +ello di fare previsioni ma +ello diconse"ire tili e, ancor prima, +ello di preservare il capitale disponi!ile'

    E# a!!astanza natrale c%e ttti noi, spportati dalle informazioni in nostro possesso, cicimentiamo continamente, in misra pi& o meno consistente, a fare previsioni sl ftroandamento della tendenza e s"li o!iettivi di prezzo di +esto o +ell#altro titolo'

    ;on c%e +esto sia s!a"liato ma, si sa, il mercato raramente asseconda le previsioni levaria!ili c%e a"iscono sono tali e tante c%e !asta poco per vanificare "li sforzi intrapresi in

    dipendenza della valtazioni personali'

    )n +esto, pro!a!ilmente, sono avvanta""iati i fondamentalisti c%e, nella loro ottica di ln"operiodo, mostrano propensione a non crarsi delle erraticit correnti'

    /%i opera a !reve invece, %a s? il vanta""io di potere approfittare anc%e delle possi!ilitofferte da limitate escrsioni delle +otazioni ma, di contro, %a l#onere di stare dietro aimovimenti pittosto c%e davanti' er +esto * costretto ad accettare alcne condizioni:

    - rinnciare a operare slla !ase delle previsioni +este si facciano pre ma solocome pnto di partenza per individare i titoli si +ali si vole approfondire l#analisi contecnic%e c%e poco o nlla %anno in comne con la previsione

    - non illdersi di essere in "rado di co"liere pnti di svolta o di essere capaci divaltare la drata del trend in corso

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    - non aspettarsi c%e ttte le operazioni siano profittevoli al limite, non * nemmenonecessario c%e la percentale delle operazioni c%ise in profitto sia elevata ci. c%e conta *l#entit dell#tile c%e si * capaci di incassare rapportato alle perdite c%e si * costretti a s!ire

    - non essere pavidi se le tecnic%e adottate danno n se"nale di entrata * necessariomettere da parte le tit!anze altrimenti si mettano da parte le tecnic%e se na volta si

    asseconda il se"nale perc%> * coerente con le aspettative e n#altra volta, invece, lo sirespin"e perc%> non convince, allora si * completamente fori strada +esto non si"nifica,natralmente, c%e si de!!ano ac+istare ttti i titoli si +ali scattano dei se"nali di ac+istosi"nifica solo c%e, se si * interessati alle A), per esempio, e le si sta se"endo per npossi!ile ac+isto, allora il momento di entrata non p. c%e essere +ello fornito dai sistemiadottati

    - non essere avidi se si riceve n se"nale di scita, lo si assecondi con decisione: latit!anza p. costare cara

    - non rammaricarsi mai: c%iss +ante volte accadr di vendere n titolo c%e,immediatamente dopo, prende il volo'

    ono re"ole non facili, anzi decisamente dre da se"ire, ma p. essere di aito il pensieroc%e la (orsa * sempre l? ad aspettare e c%e na, de, mille occasioni perdte nonsi"nificano nlla finc%> facciamo tili sistematicamente'

    ta!ilito +ale deve essere l#atte""iamento mentale corretto, * possi!ile ora sc%ematizzare ilprocesso lo"ico c%e deve accompa"nare l#operativit:

    - scelta di n sistema appropriato di tecnic%e operative

    - intervento e fissazione dei criteri di scita sia in caso di tile c%e in caso di perdita

    - monitora""io costante delle posizioni assnte

    - scita e imptazione dell#tile o della perdita sia alla sin"ola operazione c%e alcomplesso delle operazioni c%e costitiscono la strate"ia di periodo'

    (I(TE)I DI(CREZIONALI

    Preessa

    %na corretta tecnica operativa presuppone la fissazione di regole ben precise per lindividuazione del

    momento pi appropriato per un intervento sul mercato, sia in entrata che in uscita.

    *nfatti, cos! come lintervento iniziale viene normalmente subordinato al verificarsi di certe situazioni

    generali di mercato o specifiche di un titolo 8es.# inversione di una tendenza, perforazione di

    determinati livelli di supporto o resistenza2, luscita da una posizione, oltre ad essere connessa a

    fattori analoghi a quelli presi in considerazione per la sua assunzione, pu anche essere determinata

    dal raggiungimento di certi obiettivi di profitto o dal conseguimento di una perdita massima

    prefissata.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    -ra, la verifica dellesistenza di condizioni favorevoli a un intervento pu essere lasciata alla

    discrezionalit$ delloperatore o pu essere ancorata al rigoroso rispetto delle condizioni prefissate# nel

    primo caso avremo dei sistemi ragionati di intervento, nel secondo dei sistemi meccanici.

    (er la naturale tendenza delluomo a dare elasticit$ alle proprie opinioni, limpostazione di un sistemameccanico, o trading s:stem, viene di solito effettuata al computer che, con indiscutibile obiettivit$ e

    precisione, fornisce i propri segnali di acquisto o di vendita ai quali loperatore si attiene ben sapendo

    che questi segnali, non solo rispondono alle logiche operative stabilite in precedenza, ma lo sollevano

    anche dallo stress connesso a un momento decisionale fondato sulla discrezionalit$.

    1d proprio questultimo aspetto che, probabilmente, costituisce la caratteristica principale dei

    trading s:stems i quali, di per s+, non danno necessariamente luogo a unoperativit$ pi redditizia di

    quella che pu essere messa in atto da un investitore capace e disciplinato.

    (er la loro particolarit$, i trading s:stems verranno trattati nel prossimo capitolo in questo, invece,

    affronteremo le regole che devono essere osservate da chi scende nellarena dei mercati finanziari

    armato solo del proprio buon senso.

    4ren$ $i er!ato

    La regola principale che sta alla base di una sana operativit$ quella di assecondare il trend generale

    del mercato. Salvo casi particolari, le operazioni in controtendenza presentano dei rischi notevolmente

    maggiori di quelli ai quali si va incontro con le operazioni in tendenza. Saremo, quindi, compratori dititoli in un mercato al rialzo e punteremo al ribasso nel caso contrario.

    Diversa la situazione di un mercato congestionato, un mercato, cio, che si muove lateralmente con

    andamento oscillatorio. 1 consentito, in questi casi, il tentativo di anticipare i punti di svolta non

    dimenticando, per, che ci che pu apparire come un prossimo punto di svolta pu facilmente

    trasformarsi in un punto di rottura del canale laterale.

    1 estremamente difficile riconoscere una fase direzionale da una di congestione se non dopo che

    luna o laltra si sia gi$ manifestata inequivocabilmente. 1, a questo punto, elevato il rischio che latendenza subisca un arresto o inversione oppure che la fase di congestione abbia termine con lavvio

    di una direzionalit$ imprevista.

    Rli analisti tecnici si sono prodigati abbondantemente nel tentativo di costruire degli indicatori in

    grado di distinguere le due situazioni in modo tempestivo e con sufficiente chiarezza, ma i risultati

    sono stati abbastanza deludenti.

    (roviamo, comunque, a vedere come un operatore attento deve porsi nei confronti del mercato al fine

    di individuarne la direzionalit$ e sfruttarne i movimenti.

    4en$en#a $e+inita

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    La rappresentazione dei prezzi in un grafico che si snoda, verso lalto o verso il basso, con una buona

    angolazione sicuramente levidenza migliore dellesistenza di una tendenza ben definita.

    La pendenza ideale, tuttavia, non deve essere n+ troppo n+ troppo poco ripida# nel primo caso

    potrebbe essere indicativa di un particolare stato di euforia pronto a trasformarsi in panico da unmomento allaltro nel secondo caso, invece, potrebbe tradire lesistenza di un diffuso senso di

    incertezza che fa da sfondo alla spinta direzionale.

    -ccorre tenere conto, poi, se la tendenza osservata si muove nella stessa direzione di quella di pi

    lungo periodo oppure costituisce semplicemente un movimento di correzione.

    'on che questi ultimi non siano utilizzabili operativamente solo che la presa di coscienza del

    corretto significato del movimento esaminato deve condizionare diversamente il tipo di intervento.

    Se, infatti, si coglie il momento di svolta verso lalto di una tendenza di breve discendente che

    rimbalza su una trendline di pi lungo periodo, si effettua un intervento pi razionale di quello che

    pu essere effettuato su un movimento avulso da un contesto pi generale.

    Lesame visivo del grafico pu essere accompagnato dallanalisi di indicatori di tipo algoritmico# un

    -) che perfora una propria media mobile o la linea dello zero, un si che perfora il livello di ;=, un

    C/)D a istogrammi in ascesa o in discesa o, ancor meglio, in ascesa sopra la linea dello zero o in

    discesa sotto la linea dello zero, sono tutti segnali che possono convalidare le conclusioni dedotte

    dellesame del grafico.

    Colto efficace, sotto il profilo previsivo, viene ritenuta la presenza di divergenze grafiche riscontrate

    su alcuni indicatori# ad esempio, landamento discendente di un indicatore di momentum in presenza

    di un grafico di mercato ascendente, segnala la perdita di forza della tendenza e, quindi, la possibilit$

    di un arresto o di una inversione.

    Dispersiva e controproducente appare invece lanalisi contemporanea di molti indicatori# questi si

    presentano spesso in discordanza tra loro ingenerando incertezza e confusione meglio sceglierne

    pochi, quelli con i quali ci si trova maggiormente a proprio agio e che, in passato, hanno dimostrato difunzionare frequentemente, e solo su questi concentrare la propria attenzione.

    Conestione

    /bbiamo detto che meglio assecondare una tendenza di mercato piuttosto che contrastarla. *l

    mercato, tuttavia, si trova in fase di tendenza molto meno frequentemente di quanto si muova

    lateralmente.

    *n questultimo caso, non essendoci una tendenza da sfruttare, si pu cercare di operare sulle

    oscillazioni comprando sui minimi e vendendo sui massimi.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    Lindividuazione dei punti di massimo e di minimo, cio dei punti di svolta, non delle pi agevoli.

    "uttavia, verificata visivamente lesistenza di un canale orizzontale, si pu supporre che le parallele di

    supporto e resistenza possano continuare a respingere i movimenti e, su tale presupposto, si possono

    impostare i propri interventi.

    ), ovviamente, il rischio che le quotazioni, anzich+ invertire la direzione di marcia, perforino i

    livelli citati dando lavvio a una nuova tendenza# come nel caso della tendenza definita, per, anche lo

    studio delle zone di congestione pu essere accompagnato dellesame di oscillatori che segnaleranno,

    in prossimit$ dei presunti punti di svolta, se il movimento in corso si sta rafforzando, facendo

    presagire un brea9out, o si sta indebolendo, convalidando cos! lipotesi della svolta. /nalogamente,

    lesistenza di livelli di ipercomprato o di ipervenduto sugli oscillatori depone a favore di una svolta

    delle quotazioni.

    *nsomma, nulla di certo, come sempre, ma solo un insieme di indizi che, una volta dimostratisi validi

    strumenti di valutazione sulla base dellesperienza personale, ci fanno ragionevolmente ritenere che

    anche nel futuro esplicheranno analoga efficacia.

    7etto $ellinvestiento

    %na volta individuata la tipologia di intervento pi adeguata al particolare momento, qualora non si

    voglia o non si possa operare direttamente sugli indici di mercato, necessario scegliere i titoli sui

    quali orientare le proprie scelte.

    /nche in questo, nulla deve essere lasciato al caso.

    'on appare logico il concetto di chi opera esclusivamente sui titoli ai quali affezionato,

    prescindendo dalla loro situazione del momento invece necessario individuare quelli che presentano

    delle caratteristiche coerenti con la situazione generale del mercato.

    Se, quindi, si opera in acquisto, si sceglieranno titoli il cui grafico evidenzia la perforazione di un

    livello di resistenza, la formazione di una figura di inversione al rialzo, o comunque lesistenza di un

    trend rialzista confermato dalla configurazione assunta dagli indicatori algoritmici. *l contrario,naturalmente, se si opera al ribasso.

    &uesto non ancora sufficiente# per avere una certa sicurezza che il titolo non si muova in maniera

    autonoma, necessaria lesistenza di un buon livello di correlazione con lintero mercato e questo

    pu essere verificato anche sulla base del coefficiente beta che, come noto, misura lattitudine del

    titolo a muoversi in sintonia col mercato, amplificandone o contraendone le variazioni.

    'on male, tra pi candidati, privilegiare quelli che presentano una forza relativa ascendente

    8rapporto tra quotazione del titolo e indice di mercato2 e quelli che hanno un coefficiente alfa positivo,in caso di acquisto, o negativo, in caso di vendita.

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    /lla fine, la rosa delle opzioni disponibili si sar$ fortemente ristretta rendendo quasi automatico

    lorientamento dellinvestitore.

    * concetti esposti, tuttavia, non vanno interpretati rigidamente, ma devono servire solo come guida di

    riferimento per un intervento ragionato tenendo presente che sempre linvestitore, sulla base dellapropria esperienza, a dover distinguere le circostanze nelle quali pi opportuno privilegiare certi

    aspetti da quelle nelle quali occorre privilegiarne altri.

    9s!ita

    La scelta del momento di uscita dal mercato altrettanto, e forse anche pi, importante

    dellindividuazione del momento di entrata.

    1siste tutta una serie di detti del tipo G)ompra ai minimi e vendi ai massimiH oppure G"aglia le perdite

    e lascia correre i profittiH# in pratica, come si fa a tradurre, sul piano pratico, queste affermazioni di

    principioI %na volta assunta una posizione, sia essa rialzista che ribassista, quand che bisogna

    abbandonarla, perch+ conseguito lobiettivo di profitto o perch+ in perditaI

    * concetti relativi alluscita dal mercato sono cos! importanti che meritano una trattazione separata in

    apposito capitolo. /desso si pu anticipare che lazzeramento di una posizione non deve essere affatto

    un evento occasionale o umorale esso richiede unattenzione forse anche maggiore di quella riservata

    al momento dellintervento originario. Se si in perdita, bisogna avere la forza di riconoscere lerrore

    e agire di conseguenza, anzich+ sperare in un rovesciamento della tendenza che porti a un recupero sesi in profitto bisogna avere il buon senso di capire quando lobiettivo stato raggiunto anzich+

    lasciarsi sopraffare dallavidit$ che, portando a sperare in una amplificazione del movimento

    favorevole, induce a prolungare la propria presenza sul mercato col rischio di perdere di colpo il

    guadagno non ancora monetizzato o, peggio, di andare in perdita.

    Con!lusioni

    isto che stiamo trattando di interventi discrezionali delloperatore, vorremmo elencare alcuni

    principi che, quali che siano le tecniche adottate, devono ispirare la sua condotta#

    n 1 necessario che esista sempre un piano di entrata e di uscita dal mercato nulla deve essere

    lasciato al caso n+ agli umori del momento. 1 bene che linvestitore scriva su carta, al momento

    dellintervento originario, i criteri che hanno orientato il suo intervento e quelli che dovranno

    portare alla individuazione del momento di uscita. "ale abitudine, oltre a conferire maggiore

    obiettivit$ allazione, fornir$ anche una traccia storica dei punti di forza e di debolezza che serva

    da guida per il futuro.

    n )ollegata alla opportunit$ della predisposizione di un piano quella di non ondeggiare colrumore del mercato. %na volta adottato un atteggiamento sulla base dellesame dei grafici e degli

    oscillatori, importante non lasciarsi fuorviare dai movimenti contrari, determinati da oscillazioni

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    di brevissimo periodo, che portano allazzeramento affrettato di posizioni sane o, peggio, al

    raddoppio di posizioni perdenti.

    n (er operare proficuamente in 0orsa non necessario che linvestitore sappia prevedere il futuro.

    &uello che gli richiesto di saper valutare correttamente la situazione corrente individuando,secondo buon senso, la prevalenza delle forze rialziste su quelle ribassiste o viceversa. /deguer$

    quindi il suo comportamento a quello prevalente sul mercato, pronto a rimediare senza esitazioni

    qualora dovesse accorgersi di essersi sbagliato.

    n 1 necessario non lasciarsi ispirare da preconcetti sentimenti rialzisti o ribassisti. &uanto spesso,

    dopo forti discese dei prezzi, si sente dire che Ga questi prezzi conviene comprareH4 (erch+

    bisogna comprare a tutti i costi se la tendenza rimane ribassistaI (erch+ invece, in caso di forte

    rialzo, non si sente quasi mai dire che Ga questi prezzi conviene vendereHI *n effetti, visto che in

    0orsa si pu operare in entrambe le direzioni, latteggiamento pi appropriato quello che porta a

    valutare serenamente la situazione e ad agire con coerenza.

    n 1 fondamentale non contrastare il mercato. /gire controtendenza, sperando di anticipare

    improbabili inversioni il modo pi rapido per perdere il proprio denaro. (u pure essere che

    qualche volta vada bene, ma questa sicuramente leccezione e non la regola. Ceglio quindi

    attendere che il mercato assuma una direzione da assecondare anche se questo significa, spesso,

    perdere la parte iniziale di un movimento. 1 solo apparente la contraddizione di questo principio

    con quello, prospettato sopra, di vendere sui massimi e acquistare sui minimi di una zona di

    congestione. *n questultimo caso, infatti, non esistendo una vera e propria tendenza, non esiste

    neppure la possibilit$ di contrastare il comportamento del mercato.

    *E(TIONE DEL RI(C+IO

    Premessa

    &upponiamo di assumere una posizione che, secondo tutte le evidenze,

    non pu! che rivelarsi vincente. Eppure, per motivi inspiegabili, il

    mercato comincia a muoversi inesorabilmente nella direzione

    contraria a quella auspicata* non c nulla, proprio nulla, che

    possa giustificare questo movimento avverso e, proprio per questo,

    siamo sicuri che in due o tre giorni lo scenario torner ad essere

    quello previsto.

    I giorni passano, la tendenza non si inverte, le perdite si

    amplificano, e noi continuiamo a tenere la posizione per due motivi*

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    linversione, ormai, non pu! pi tardare, e le perdite, sulla carta,

    sembrano meno dolorose di quelle reali.

    Alla fine, stanchi e frustrati, decidiamo di porre termine a questa

    sofferenza prolungata e azzeriamo la posizione rendendoci cos" conto

    che non esiste alcuna differenza tra perdite reali e perdite sulla

    carta.

    Ed ecco che, esattamente un minuto dopo che siamo usciti dal

    mercato, la tendenza si inverte lasciandoci non solo perdenti, ma

    anche beffati.

    qualcuno di noi che non si trovato in questa situazione9 :o il

    sospetto che nessuno abbia titolo per farsi avanti.

    )ueste situazioni sono inevitabili, il mercato va dove deve andare,

    a prescindere da quelle che sono le nostre certezze# lunica arma

    che abbiamo quella di assecondarlo, abbandonandolo immediatamente

    non appena ci rendiamo conto che ci siamo sbagliati nella nostra

    valutazione e restando invece aggrappati alla tendenza finch/ questa

    si muove nella direzione sulla quale abbiamo scommesso.

    )uesto atteggiamento comporta, necessariamente, la disponibilit

    allassunzione di tantissime piccole perdite, ma porta con s/ anche

    la capacit di trarre grossi profitti dalle operazioni corrette.

    ;li strumenti che abbiamo a disposizione per la gestione dei momenti

    di uscita da una posizione prendono il nome di stop loss e trailing

    stop.

    Sto !oss

    Lo stop loss un livello di prezzo che definisce la perdita massima

    che siamo disposti a sopportare nel momento in cui assumiamo una

    posizione.

    )uindi, lo stop loss si pone a un livello pi basso di quello di

    entrata in una posizione lunga e a un livello pi alto di quello di

    entrata in una posizione corta.

    Esistono due tipi fondamentali di stop loss.

    Il primo strettamente correlato a una percentuale del capitale

    investito, percentuale che non deve essere troppo elevata se si

  • 5/21/2018 Corso Analisi Tecnica

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    vogliono realmente contenere le perdite. Infatti, normalmente si

    vede subito se loperazione sta andando per il verso giusto# e

    altrettanto presto si capisce se lintervento sbagliato. +erci!

    una percentuale del =, massimo del ?= pi che sufficiente

    per contenere la perdita. E da tenere in conto, peraltro, unaulteriore piccola perdita, non quantificabile, dovuta al fatto che,

    poich/ stiamo parlando di tendenza contraria a quella auspicata, con

    tutta probabilit il prezzo al quale chiuderemo loperazione sar

    ancora pi svantaggioso di quello fissato come limite a causa del

    tempo intercorrente tra la perforazione dello stop loss e il momento

    delleffettivo intervento operativo.

    5na avvertenza* la percentuale da adottare per la fissazione dello

    stop loss non pu!, di volta in volta, non tenere conto della

    volatilit del mercato o del titolo al fine di non essere superata

    al primo movimento fisiologico avverso# quindi, percentuale pi

    contenuta in presenza di bassa volatilit e margine pi largo in

    presenza di volatilit elevata.

    Il secondo tipo di stop loss ha poco a che vedere con le

    percentuali, anche se resta sempre valido il principio che la

    perdita massima teorica deve essere contenuta. )uando lintervento

    sul mercato viene effettuato sulla base della presenza di

    determinati supporti o resistenze, solo a questi ultimi che va

    ancorato il momento di uscita dal mercato. &upponendo, ad esempio,

    di effettuare un acquisto al momento delle perforazione di un

    livello di resistenza, lo stop loss verr fissato immediatamente

    sotto la stessa resistenza, trasformatasi in supporto, al fine di

    cautelarsi contro le false perforazioni. os", ancora ad esempio, se

    si effettua un acquisto, nellambito di una tendenza rialzista,

    quando i prezzi ripiegano temporaneamente verso la trendline, lo

    stop loss verr fissato immediatamente sotto la trendline per

    cautelarsi contro una inversione di tendenza immediatamente

    successiva al nostro acquisto. &i noter come, in entrambi i casi,

    abbiamo suggerito di fissare lo stop loss non in coincidenza, ma

    sotto la resistenza o la trendline# infatti opportuno assegnare un

    certo margine anche alle false perforazioni in senso contrario, al

    fine di non uscire prematuramente dalla posizione a causa del

    fisiologico rumore del mercato che, dopo un iniziale movimento

    avverso, pronto a riprendere la direzione auspicata.

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    )ualche autore sostiene che inopportuno fissare degli stop loss

    nellambito di un trading s@stem. Infatti, un sistema ben congegnato

    dovrebbe contenere in s/ i meccanismi, dovuti alla dinamica degli

    indicatori adottati, che determinano sia i momenti di entrata che

    quelli di uscita. La fissazione di stop loss, pertanto, potrebbeforzare lazzeramento di una posizione che il sistema, invece,

    suggerirebbe di mantenere. )uesto pu! anche essere vero in alcuni

    casi, ma non valido sotto il profilo logico. 5n trading s@stem,

    per definizione, un sistema che ha funzionato bene in passato, su

    una serie storica nota, ma non si sa se funzioner altrettanto bene

    in futuro, su una serie ignota# lo si spera ma non lo si sa. A

    nostro avviso, quindi, bene cautelarsi anche contro il cattivo

    funzionamento del trading s@stem, magari con una percentuale di

    tolleranza superiore a quella abituale, senza lasciare la posizione

    esposta al rischio di un rilevante movimento avverso non colto

    tempestivamente.

    Trai!ing Sto

    Il trailing stop non altro che uno stop loss mobile che serve a

    fissare i profitti man mano che questi vengono conseguiti grazie a

    un mercato che si muove nella direzione auspicata.

    &upponiamo, ad esempio, di aver effettuato lacquisto di un titolo

    la cui quotazione comincia immediatamente a salire. )uand che

    dobbiamo vendere il titolo e monetizzare i profitti9 3ino a che

    punto conviene rischiare nel caso di temporanee correzioni

    nellambito del trend rialzista del titolo9

    &e, fissato inizialmente lo stop loss, cominciamo ad alzare

    sistematicamente la barriera ad ogni rialzo del titolo, ecco che

    avremo sempre un limite di riferimento al disotto del quale il

    titolo va venduto.

    Attenzione, per! 5na volta portato a un livello superiore, per

    accompagnare un rialzo del titolo, lo stop loss non pu! pi essere

    riportato indietro, altrimenti la sua funzione verrebbe vanificata.

    'aturalmente, il discorso va invertito nel caso di operazioni

    ribassiste che, pertanto, richiedono uno stop loss da abbassare

    sistematicamente con divieto assoluto di riposizionamento verso

    lalto.

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    I criteri per la fissazione del trailing stop sono analoghi a quelli

    esaminati per gli stop loss* una percentuale fissa, una percentuale

    variabile in funzione della volatilit, una soglia mobile definita

    da un trendline# limportante che il criterio fissato allorigine

    non venga variato per soddisfare la maggiore tolleranzadelloperatore di fronte a unoperazione che si sta rivelando

    proficua.

    Profit target

    5n ulteriore criterio di uscita dal mercato, diverso dai precedenti,

    consiste nella fissazione di un obiettivo di prezzo raggiunto il

    quale si chiude la posizione. )uesto non esclude la contemporanea

    definizione di uno stop loss, ma serve a stabilire sin dallinizio

    il livello di prezzo al quale si intende uscire da un mercato che si

    muove nella direzione voluta.

    La fissazione di un profit target, quindi, pu! essere utile in un

    mercato molto volatile, al fine di beneficiare delle oscillazioni

    favorevoli cautelandosi contro quelle avverse, oppure per le

    operazioni effettuate nellambito di un canale di trading, con

    obiettivo in prossimit della parallela superiore, in caso di

    operazione lunga, o inferiore, in caso di operazione corta.

    Conc!usioni

    La fissazione