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Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 1
“ IL MIO CUORE CHE BATTE”
Prof. Sabaini Giuseppe Laureato in Scienze Motorie
Insegnante di Educazione Fisica Medie Inferiori e Superiori
Allenatore di Base B Uefa Istruttore Giovani Calciatori
Dal 2001 al 2002 Osservatore Atalanta Bergamasca calcio 1907
Dal 2002 Consulente Motorio /Responsabile Attività di base-Osservatore Capoarea Brescia Calcio 1911 Dal 2009 Allenatore Pulcini Brescia Calcio 1911
Campione Provinciale-Vincitore “Trofeo Bresciaoggi”-Imbattibilita’ stagionale Giovanissimi 1994 Verolese Calcio Stagione Sportiva 2008/2009
Vincitore Campionato Provinciale con vinte tutte le partite di Campionato,100 gol fatti e 3 subiti (Miglior difesa a livello Nazionale).
Programmazione annuale Pulcini (8-10 anni)
Mese
Obiettivo condizionale
Capacità condizionale
primaria
Obiettivo coordinativo
Capacità coordinativa
primaria-
Nome giochi riferimento
Obiettivo tecnico
Capacità tecnica primaria
Obiettivo tattico
Capacità tattica primaria
Obbiettivo Educativo
tecnico/tattico
Capacità Essenziali
Settembre
Mobilità articolare
Resistenza aerobica
Forza rapida
. Varie….
* Reattività neuromuscolare
" capacità senso percettive”
Schemi motori (Saper correre)
Orientamento Spazio
Temporale
- Visione periferica (es.
Il “buttafuori”con
palleggio mani o
guida piedi)
- Il “Booling”
- “Guardiano del
ponte”
- “Zebre e Leoni”
- “Conquista il castello
nelle torri”
Varie….
$ “Mi avvicino ma non mi
ammucchio…copro la mia
porta…”
Propedeutica al Palleggio
Presa contatto con il mezzo palla
(dominio tramite contatto
continuo, palleggi individuali
e guida della palla
Conduzione
Finta + Dribbling
1 b)
Trasmissione di palla con
l’interno del piede
dominante
“il piatto normale; il piatto
puro : piatto resta piatto…
-1c)Piatto alto(Stop)
-1d)Piatto alto(Trasmissione)
-1e)Piatto di prima su passaggio
-1f) Ricezione d’interno,palla
radente:
Apro e chiudo…
Superamento del portiere
1> portiere (superamento
avversario)
1>1 (conquista dello spazio)
1:1
2:1 (Zona luce, zona ombra)
-Presa di posizione nella fase
difensiva (mi avvicino ma non
mi ammucchio,copro la mia
porta…”direttrice centro
palla-porta”)
- Presa di posizione nella fase
offensiva,lo smarcamento…
La comunicazione tra noi…:”codici
comunicativi”in fase di possesso e
non possesso palla…:
-UOMO-SOLO-MANDA-
APPOGGIO-SOSTEGNO-
UNO,DUE-GIOCA FACILE-
TUTTA-COPRI-STACCA-
SCORRIMENTO-GIRO PALLA
-
Possesso palla/fraseggio
accentuato…:
-cercando di avanzare,cercando
profondita’
-cercando ampiezza e profondita’…
Socializzazione"
- Ordine spogliatoio
_ Allacciatura corretta delle
scarpe da gioco
_ Scelta idonea scarpe da gioco
_Pulizia scarpe da gioco
_ Preparazione borsa da gioco
_Abbigliamento idoneo per gli
allenamenti
_Abbigliamento idoneo post
allenamenti periodo
invernale
_Sapersi lavare
-
Ditattica degli appoggi
(andature…)
Cambi di direzione (la
corsa bugiarda)
Finta Del Piero/Totti
Ottobre
Mobilità articolare
Resistenza aerobica
Forza rapida
* Reattività neuromuscolare
Schemi motori di base: correre
(andature)
Equilibrio
Combinazione
Orientamento
rasmissione di palla di collo
pieno
rasmissione di palla di interno
collo
Guida della palla (+ finta e
dribbling)
Dominio
Conduzione
1>1 + il portiere
1>1 con appoggio - sostegno
+ portiere
Palle inattive (rimessa
laterale)
1:1
2:1 (Zona luce, zona ombra)
7:7
Didattica degli appoggi
Giochi con cambi di
direzione
Finta
Del Piero/Totti/Ronaldo
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 2
Ricezione (Stop a
seguire…apro e chiudo..
Finta + Dribbling
Smarcamento
Novembre
Mobilità articolare
Velocità
Resistenza aerobica
Forza rapida
Rapidità
* Reattività neuromuscolare
Organizzazione spazio
temporale
Schemi motori
Equilibrio
Combinazione
Adattamento/Trasformazione
Tiro in porta
Colpo di testa
Dominio
Conduzione
Modi calciare
Finta + Dribbling
2>1: sostegno e appoggio
1>2: copertura del compagno
1:1
7:7
Protezione palla
Marcamento
Contrasto
Didattica degli appoggi
(es. il gioco della “rana”)
Giochi con cambi di
direzione
La doppia finta
Ronaldo/Del Piero
Dicembre
Mobilità articolare
Forza rapida
Rapidità
* Reattività neuromuscolare
Differenziazione cinestesica
Combinazione
Adattamento/trasformazione
Spazio/tempo
Ricezione e trasmissione della
palla
Conduzione
Modi calciare
Passaggio
Tiro
Finta + Dribbling
2>1 + portiere (finalizzato a
tiro, cross e conquista spazio)
Principi di marcatura a uomo
2:1
3:1
7:7
Smarcamento
Didattica degli
apoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione (smarcatura +
Dribbling)
La finta Batistuta/Roberto
Baggio
Gennaio
Mobilità articolare
Resistenza aerobica
Forza rapida
Rapidità
* Reattività neuromuscolare
Sintesi globale degli obiettivi
dei primi mesi
Adattamento/Trasformazione
Differenziazione
Spazio/Tempo
Ritmizzazione
Combinazione abilità: guida +
passaggio + tiro
Ricezione
Colpo di testa
Finta + Dribbling
Sintesi globale
2:1 passaggio
3:2
7:7
Dove, Come, Quando
Protezione palla
Didattica degli
appoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione per le finte pre-
dribbling e per lo
smarcamento
La finta
Guardiola/Trezeguet
Febbraio
Mobilità articolare
Resistenza
Forza rapida
Rapidità
* Reattività neuromuscolare
Organizzazione spazio
temporale
Orientamento
Ritmizzazione
Differenziazione
Spazio/Tempo
Combinazione abilità:
passaggio + tiro
Dominio/Conduzione
Ricezione - Tiro
Abilità combinata
Finta + Dribbling
2>1 complessi
3>1
3:2 Smarc
3:3 Marc.
7:7 Passaggio
9:9
Didattica degli
appoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione per le finte pre-
dribbling e per lo
smarcamento
La finta di Trezeguet/Van
Basten
Marzo
Mobilità articolare
Forza elastica velocità
Rapidità
Resistenza aerobica
* Reattività neuromuscolare
Anticipazione motoria,
adattamento e trasformazione
Differenziazione
Orientamento
spazio/temporale
Anticipazione motoria
Fantasia motoria
Gioco al volo
Dominio /Conduzione
Tiro al volo
Finta
Dribbling
Colpo di testa
Finta + Dribbling
3>2 + portiere
3:2
3:3
Smarc.
Messa a campo
A 7 e a 9
Didattica degli
appoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione per le finte pre-
dribbling e per lo
smarcamento
La finta di Van
Basten/Zidane
Aprile
Mobilità articolare
Forza rapida
Rapidità
Resistenza aerobica
* Reattività neuromuscolare
Coordinazione globale
generale
Adattamento/Trasformazione
Ritmizzazione
Anticipazione Motoria
Fantasia motoria
Tecnica del contrasto e gioco
di testa
Tiro con finta
Passaggio
Ricezione
Abilità
Combin.
Finta + Dribbling
Situazioni di superiorità
offensiva e difensiva
2:1 Marc.
3:2 Smarc.
7:7 Passaggio
9:9
11:11
Didattica degli
appoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione per le finte pre-
dribbling e per lo
smarcamento
La finta di Zidane/Inzaghi
Maggio
Sintesi obiettivi generali
* Reattività neuromuscolare
Sintesi obiettivi generali
*Esercizicon il piede non dominante.
Sintesi obiettivi generali
Gara delle punizioni:
Collo-esterno-interno-
internocollo
Sul cinesino
Con autoalzata di punta sotto
,tiro dopo un rimbalzo,tiro
subito…
Sintesi obiettivi generali
Didattica degli
appoggi/giochi con
repentini cambi di
direzione per le finte pre-
dribbling e per lo
smarcamento
Ripasso di tutte le finte – il
Dribbling
Giugno
Verifica lavoro svolto con
partecipazione a tornei
estivi
*Reattività
neuromuscolare
* Giochi confronto con le altre
scuole calcio *Esercizi con il piede non dominante
Attività ludiche polisportive e
multilaterali
*Partita e percorsi tecnico
coordinativi con le altre scuole calcio
(dal 9>9 al 11>11)
Eventuali tornei a:
7>7
8>8
9>9
11>11
Aggiornato il :16/04/2009
10. Giuseppe Sabaini “Sono sempre stato sottovalutato come giocatore e sopravalutato come allenatore”
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 3
8. Pep Sabaini “Essendo molto lento gioco a uno o due tocchi massimo…”
LE FINTE: IL DRIBBLING
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE ANALITICA DESCRIZIONE GRAFICA
ABILITA' MOTORIA DELL'ABILITA' MOTORIA DEL "GESTO TECNICO"
Dietro rispetto alla palla con un saltellino a sx della palla stessa si finta un'andata a sx
sbilanciando completamente il corpo dalla stessa parte, immediato cambio di direzione a dx con guida della palla con l'esterno del piede dx
1A 1B
1° La "finta dribbling " Possanzini e Doppio
Possanzini
Nella Doppia Possanzini prima salto a dx,poi a sx e sposto la palla ancora con l’esterno dx…
1C 1D
Leggermente dietro rispetto alla palla il piede sx
2° La "finta dribbling " scavalca la palla dalla parte dell'esterno fintando 2A 2B
RONALDO un trasferimento a sx appoggiando lo stesso sx.
Il corpo si sbilancia a sx mentre il piede destro repentinamente guida la palla a dx con l'esterno
dx.La spinta nella nuova direzione viene data
2C 2D
dal piede sx
Il piede dx scavalca il pallone con l'esterno fintando un trasferimento a dx e poi con l'interno 3A 3B
3° La "finta dribbling " Totti
dello stesso piede (dx) effettua un improvviso
cambio di direzioni a sinistra 3C 3D
Il piede dx scavalca il pallone con l'interno fintan do un trasferimento a sx e poi con l'esterno dello 4A 4B
4° La"finta dribbling " stesso piede(dx) effettua un improvviso cambio
BATISTUTA di direzione a dx 4C 4D
Nelle vicinanze dell'avversario effettuo un repentino stop della palla con la pianta del piede 5A 5B
5° La "finta dribbling " dx.Con un leggero sbilanciamento del corpo a sx
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R. Baggio effettuo un improvviso cambio di direzione a dx conducendo la palla di interno dx.Dopo averla
5C 5D
spostata leggermente dietro con la pianta dx
Accarezzo la palla con l'interno del piede dx
fintando un trasferimento a sx e poi con un repen 6A 6B
6° La "finta" dribbling tino movimento della caviglia eludo l'avversario
FUTRE con un tocco di esterno destro 6C 6D
Avvicinandomi all'avversario arresto la palla con la pianta del piede sinistro successiva 7A 7B
7° La "finta" dribbling mente la faccio passare dietro il piede dx con
VAN BASTEN l'interno sx per dirigermi alla mia dx
7C 7D
Nelle vicinanze dell'avversario , pianta del piede sx
sulla palla, giro in volo di 180° e con la pianta del 8A 8B
8° La "finta dribbling " piede dx sposto la palla dietro al mio corpo verso il fronte direzionale precedente che potrebbe essere il
ZIDANE fronte d'attacco 8C 8D
9A 9B
9°La finta-dribbling Crujff
9C 9D
10A 10B
10° La finta-dribbling Gullit
10C 10D
UNITA’ DI LAVORO N° 01 MESE DI SETTEMBRE
OBIETTIVO EDUCATIVO PRIMARIO:Allacciatura corretta delle scarpe,posizione allacciatura…,ordine spogliatoio,conoscenza tra nuovi
compagni..
OBIETTIVO TECNICO PRIMARIO: Trasmissione della palla d’interno(“il piatto”) piede dominante:a)il piatto normale,il piatto puro(piatto
resta piatto….
OBIETTIVO TATTICO PRIMARIO: 1>1, la finta/dribbling “Del Piero”
OBIETTIVO COORDINATIVO PRIMARIO: Organizzazione spazio/temporale
OBIETTIVO CONDIZIONALE PRIMARIO: Mobilità articolare, Resistenza aerobica,rapidita’,varie…cambi di direzione,didattica degli
appoggi.. GEESEGG
FASE INIZIALE:
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Gioco iniziale: “ Chiama nome”; Sparsi per meta’ campo passarsi la palla in svariati modi, chi riceve espone ad alta voce il proprio nome o soprannome…1 PALLONE SOLO.
Gioco iniziale: “Il pittore”; Conduzione della palla a piacere in vari settori del campo,(meta’ campo,tutto campo,solo area..),al fischio del maestro si ferma la palla e dopo una eventuale capovolta uscire dal settore e verificare se la distribuzione dei palloni e’ equa in tutto il settore predefinito…
Varianti:Dopo il fischio del maestro si hanno a disposizione 10 secondi di tempo per un’equa distribuzione…
8. Roberto Baronio 4. Pep Guardiola
La capacita’d’anticipazione motoria..
-“Conquista il ponte”
Esercizio fisico : -“Salta il fiume
FASE CENTRALE:
Esercitazione analitica:-Le parti del piede che colpiscono la palla
-La trasmissione di “piatto puro” e” piatto normale”
-Gioco: “Il booling..
IL CALCIO
4. Pep Guardiola “Quando un campione e’ umile diventa per forza un leader…Prof. Sabaini G.”
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Prof. Sabaini Giuseppe 6
PRESENTAZIONE GENERALE DEL CORSISTA E DELLA SUA FILOSOFIA E
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO.
La mia metodologia d’insegnamento si basa su tutte le mie esperienze scolastiche e professionali
condivise e maturate nel corso degli anni frequentando docenti del calibro del Professor Bonfanti
Mario, Mondoni Maurizio,Catizzone ….e colleghi di lavoro in Società Sportive professionistiche e
dilettantistiche quali Bonaccorso Stefano, De Paoli Massimo, Cantaboni Roberto, ecc….Quindi per
quanto concerne tutti gli sports di squadra la metodologia, la traccia, l’organizzazione
d’insegnamento più efficace e secondo me più corretta si basa esclusivamente sul : PGESEGG.
P = pre-gioco iniziale : si basa su una fase di attivazione della classe o della squadra basata su
esercizi o simulazioni di situazioni di gioco individuali quasi sempre con un pallone a testa per
aumentare la temperatura corporea, la tonificazione muscolare, la frequenza cardiaca….affinché
l’atleta entri in un contesto psicomotorio adeguato privo di eventuali infortuni e defezioni.
Si spiegano gli obiettivi della lezione ai ragazzi e si verifica se hanno magari gia’ “Metabolizzato “
gli obiettivi primari…
G = gioco iniziale : i giochi iniziali consentono un approccio globale dell’alunno riguardo alla
lezione in un contesto ludico giocoso che crea un clima positivo in grado di ottimizzare
l’apprendimento.
E = esercitazione analitica : permette all’alunno di misurare le proprie doti di controllo del corpo.
Per la corretta esecuzione del gesto tecnico si consiglia di procedere gradualmente con palloni di
peso e forma variabili e soprattutto speculando sulla biomeccanica esecutiva corretta del gesto
tecnico stesso con il metodo della “moviola” ( esercizio corretto al rallentatore..) .
S= situazione di gioco: consente all’atleta di esprimere le sue gestualità tecnico-acrobatiche in
relazione ad uno scopo da perseguire . Tale scopo, nelle situazioni più semplici consiste
nell’eseguire il gesto tecnico eludendo la sorveglianza degli avversari. Nelle situazioni più
complesse lo stesso obiettivo tecnico, come può essere la trasmissione di palla corretta con rimbalzo
a terra , deve essere raggiunto tenendo conto dell’opposizione attiva dell’avversario introducendolo
con gradualità, in modo che la paura del contrasto e del contatto fisico non diventino fattori
d’inibizione dell’apprendimento del gesto tecnico, in un contesto di duello competitivo.
E= esercizio fisico: l’esercizio fisico per i ragazzi deve avvicinarsi come gestualità o come utilizzo
di una specifica parte del corpo al gesto tecnico primario. Nel caso l’obiettivo tecnico primario è la
trasmissione di palla con le mani per il Basket: gomiti alti con rimbalzo a terra potrò effettuare una
serie di flessioni, addominali, potenziamento arti superiori con palle mediche copiando lo stesso
gesto tecnico…Nell’esempio del terzo tempo salto ad ostacoli con cura del ginocchio alto….
G=gioco a tema: infine, diventa la verifica più probante sulla qualità del processo d’insegnamento-
apprendimento in atto e, di conseguenza, sulla capacità del giovane atleta di disporre in maniera
totale di sé stesso, in ogni circostanza di gioco, esprimendo in partita gesti tecnico-coordinativi di
qualità elevata.
G= gioco finale: partita alla fine della lezione senza nessun vincolo tecnico o tattico, l’insegnante
osserva la bontà del proprio operato e l’assimilazione dei vari gesti tecnici effettuati nella lezione e
nelle lezioni precedenti.
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 7
10. Dragan Stojkovic
La fantasia motoria…
UNITA’ DIDATTICA
Pulcini 2000 Brescia Calcio 1911
LA TRASMISSIONE DELLA PALLA CON L’INTERNO DEL PIEDE DOMINANTE RADENTE A TERRA
Durata della lezione : 90 minuti circa
Età degli alunni: 13/14 anni (esclusi i ripetenti)
Strumenti: decametro,cronometro
Attrezzi: cerchi, coni stradali, casacche colorate,palle mediche,palline da tennis, palloni da
calcio, palloni da volley,palloni da basket,nastro delimitatore,porticine piccole e grandi, attrezzi
vari…
Contenuti: esercizi singoli e a coppie, giochi di squadra .
Metodi:deduttivo- induttivo alternato, scoperta guidata.
Verifica: osservazione del gioco a tema
Obiettivo tecnico primario: la trasmissione di palla con l’interno del piede dominante
Obiettivo tecnico secondario: la trasmissione di palla per realizzare un goal, dominio della palla
Obiettivo coordinativo primario: capacità di differenziazione motoria
Obiettivo coordinativo secondario:capacità di equilibrio monopodalico e generale, capacità
d’orientamento spazio-temporale, varie…..
Obiettivo condizionale primario: potenziamento arti inferiori, la rapidità
Obiettivo condizionale secondario: resistenza alla velocità
Obiettiva tattico primario:marcamento,smarcamento, 1>P, 1>1,3>1,4>2,6>3
Obiettivo tattico secondario: dopo aver appreso il gesto tecnico,efficacia e pragmaticità
d’esecuzione strategica….
Obiettivo educativo primario: massima attenzione e organizzazione psico-intellettiva, passione
per ciò che si fa, impegno e abnegazione al lavoro, rispetto dei ruoli, educazione, spirito di
gruppo…..
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Prof. Sabaini Giuseppe 8
L’insegnante, dopo aver raggiunto l’aula o il campo, procede ad una velocissima
considerazione sulla lezione a livello teorico e dopo aver espletato gli adempimenti
burocratici quali la compilazione del “registro di squadra” ed aver effettuato un primo
appello accompagna gli alunni nei rispettivo campo da gioco e dopo aver controllato che lo
spogliatoio sia ordinato e igienicamente accettabile….si chiude lo spogliatoio a chiave.
Appello in ordine alfabetico con chiamata cognome da parte dell’insegnante e passo avanti
con nome e successiva presenza o giustifica dell’alunno…
CONCETTI GENERALI DELLA TRASMISSIONE DI PALLA CON L’INTERNO DEL PIEDE
DOMINANTE:
E’ il passaggio o tiro in vicinanza della porta più utilizzato nel gioco del calcio perché, grazie alla
superficie impiegata dà le migliori garanzie di riuscita. Con tale tipo di passaggio non è possibile
raggiungere grandi distanze, poiché la vastità della superficie del piede utilizzata e la relativa
posizione della gamba calciante non permettono di trasmettere grande forza alla sfera. La parte
anatomica utilizzata è quella compresa fra il malleolo interno, il calcagno e la base dell’alluce.
Nell’analizzare la corretta biomeccanica del gesto tecnico in forma analitica è bene:
- poggiare a terra il piede portante contemporaneamente all’oscillazione all’indietro della
gamba calciante ed in una posizione perfettamente di fianco alla palla
- tenere il piede della gamba portante distante dal pallone quanto basta per permettere, dopo
una extrarotazione della gamba, al piede calciante di inserirsi in tale spazio, per colpire la
sfera (una posizione troppo ravvicinata o troppo lontana costringe la gamba calciante a
movimenti innaturali che incidono sulla precisione del gesto)
- portare verso l’esterno con perno sull’anca, la gamba calciante con la punta del piede rivolta
lateralmente in fuori
- dopo il calcio è possibile prolungare la corsa della gamba calciante, effettuando un doppio
appoggio saltellato della gamba portante, che rende il movimento più fluido, dando
continuità al movimento
- avere una buona visione periferica prima, durante e dopo l’esecuzione del gesto.
- Tutto ciò sia che la palla risulti ferma o in movimento, sia che arrivi rasoterra o dall’alto,
ciò che comporta variazioni rilevanti nell’esecuzione del gesto è la direzione d’arrivo e
quella della trasmissione della palla.
- Infine da un punto di vista tecnico assume grande importanza il movimento della gamba
calciante. È’ la regolazione dell’ampiezza della torsione e relativa chiusura di tale gamba
che determinerà la bontà esecutiva del gesto.
Pep Guardiola (Brescia Calcio)
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Prof. Sabaini Giuseppe 9
FASE INIZIALE: Riscaldamento….
Pre-gioco iniziale:
-
- un pallone ciascuno guida della palla a piacere occupando tutti gli spazi della
palestra con tutte le varie parti anatomiche dei piedi
- medesimo esercizio utilizzando solo l’interno destro e l’interno sinistro battendo il
“cinque” ai compagni
- guida della palla a piacere facendo passare la palla in apposite piccole porticine
formate da cinesini, coni o piccoli ostacolini
- stretching sul posto o allungamenti vari con la palla…
Gioco iniziale:
- IL BOOWLING: si formano 3 squadre con un pallone ciascuno ed i ragazzi in fila
indiana debbono colpire da fermo con trasmissione di palla d’interno piede
dominante dei coni posti a terra rivolti al contrario e posti frontalmente a chi calcia,
chi colpisce raccoglie, chi recupera palla ritorna in fila senza disturbare passando in
zona “neutra”.
- Medesimo esercizio con palla ferma a sx di chi calcia, quindi rispettiva torsione
prima della calciata di “piatto” o d’interno del piede dominante
- Medesimo gioco-esercizio con ritorno alla posizione frontale ma con palla in
movimento….
- Medesimo esercizio a sx dei coni ma con palla in movimento
- Varianti: in base all’esperienza dell’insegnante ed al livello degli alunni il bravo
docente apporrà delle varianti nei giochi in modo da sentirsi la lezione “sua “
chiedendo anche eventuali modifiche ai giochi agli alunni stessi…..
N.B. naturalmente chi avrà il piede dominante sx si posizionerà all’opposte direzioni rispetto agli
altri compagni.
Esercitazione analitica:
- Dopo aver appurato il livello motorio della classe l’insegnante procederà alla
correzione degli errori d’esecuzione singolarmente con interventi mirati e
tempisticamente corretti in modo da non intaccare la serenità esecutiva dell’alunno
PREMESSA: dall’esperienza personale ho suddiviso la biomeccanica corretta della trasmissione di
palla d’interno piede dominante i n due categorie: “il piatto normale “ e il “piatto puro”. Nel
piatto normale dopo la calciata il piede che impatta con la palla si raddrizza, nel piatto puro il piede
che impatta con la palla dopo la calciata : il piatto resta piatto.
- A coppie , un pallone ogni due alunni, uno fronte all’altro trasmissione della palla da
fermi con l’interno del piede dominante( l’insegnante analizzerà in modo appropriato
al biomeccanica esecutiva corretta del gesto tecnico…..)
-
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 10
- Sempre a coppie con un pallone ogni due ed a distanze variabili in base alla
correttezza esecutiva del gesto tecnico ed alle capacità di trasmissione degli alunni
cercare di far passare il pallone all’interno della gambe divaricate del ricevente.
- Con il metodo della “moviola “ tutti i ragazzi dovranno effettuare correttamente il
gesto tecnico
- Con il metodo della “stella” del professor Sabaini Giuseppe i ragazzi dovranno
effettuare il gesto tecnico richiesto con il compagno a sx ,a dx ,dietro, davanti,
sempre
-
- con un pallone per ogni coppia e sempre da fermi…..Si raccomanda la torsione
corretta del busto quando si vuole trasmettere palla ad un compagno posto sul fianco.
- Successivamente appurata la correttezza esecutiva si possono effettuare esercitazioni
analitiche con giocatori in movimento.
N.B. il metodo della stella proposto dal Prof. Sabaini nei suoi stages e nelle sue lezioni si basa sul
rapportare un qualsiasi gesto tecnico con la palla o senza prendendo in considerazione infinite
“traiettorie d’arrivo” ma anche infinite “traiettorie d’uscita”.
Situazione di gioco:
- un pallone da calcio ogni tre alunni, 2>1 con il difensore su un’apposita “isola” per
facilitare la trasmissione della palla con l’interno del piede dominante rasoterra. In
prossimità della porta cercare di far goal sempre d’interno sotto un apposito nastro
posto da palo a palo ad un’altezza di 30 cm circa.
- un pallone ogni tre, 2>1 senza vincolo per il difensore, si raccomanda la trasmissione
di palla con l’interno del piede dominante possibilmente davanti alla corsa del
compagno
- sempre con un pallone 3>2 con gli attaccanti che partono da varie posizioni rispetto
al portatore di palla per facilitare il passaggio con l’interno del piede nella rispettiva
zona luce di smarcamento….
- Esercizi in 6 giocatori con un pallone ( 4>2), i due alunni in mezzo devono
intercettare la trasmissione di palla con l’interno piede, chi intercetta prende il posto
di chi sbaglia nei settori di campo estremi e non in quello centrale
- Identico esercizio-gioco in 6 >3….
- 1>P : partendo da varie posizioni rispetto alla porta devo cercare di far goal d’interno
piede nelle vicinanze del portiere sotto il nastro posto tra palo e palo
- IL GUARDIANO DEL PONTE: sempre un pallone ogni 3 alunni. Si forma sempre
un 2 >1 soltanto che chi difende la porta è posto su un ipotetico ponte formato da due
coni e può difendere il passaggio di palla scorrendo solo lateralmente a dx o sx su
questo ponte, chi riceve palla deve concludere nell’apposita porta con rispettivo
nastro e portiere….varianti: partenze da varie angolazioni rispetto a chi trasmette, a
chi si smarca, a chi difende, etc…
-
-
-
- .
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 11
Esercizio fisico:
- A coppie trasmissione della palla medica simulando il passaggio d’interno rasoterra
per il potenziamento degli arti inferiori e la “forzatura” del gesto tecnico primario
con il piede già in contatto palla per evitare eventuali traumi.
- Sempre a coppie con una palla medica di vario peso medesima trasmissione palla
cercando di centrare un apposito punto specifico della pavimentazione….
- Una palla medica ciascuno trattenuta con i due interni piede, cercare di saltare in
alto, in avanti, a dx, a sx, indietro….
- Da posizione seduta con palla medica trattenuta dai due interni dei piedi, flessione e
estensione della gambe con rispettivi addominali
- Apposito scavalcamento degli ostacoli o estremità di grossi coni stradali simulando
“il piatto al volo”…..
Gioco a tema:
- partite di calcio 6>6 e 5>5 con 4 porte poste trasversalmente rispetto alla palestra
oppure nel regolare campo da calcio (1 colore diverso per ogni squadra) dando la
forzatura, il vincolo della trasmissione di palla per il passaggio e goal.
- Medesimo esercizio con la forzatura di un minimo di passaggi con interno prima del
goal o del tiro in porta.
- Forzatura di trasmissione al compagno, in porta e ricezione sempre d’interno piede.
Gioco finale:
- partita 5>5 su tutto il campo, l’insegnante osserva la bontà del proprio operato
cercando di vedere quanti passaggi corretti con l’interno rasoterra i possessori di
palla effettueranno con varie “prospettive passaggio” ossia con passaggio frontale
davanti alla corsa del compagno, passaggio laterale destro rasoterra, laterale sinistro
rasoterra, etc….senza vincolare gli alunni ma lasciarli giocare a piacere. La squadra
che segnerà il goal sotto il nastro della porta varrà il doppio.
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Prof. Sabaini Giuseppe 12
La coordinazione
Per capire l’importanza della coordinazione, nell’allenamento calcistico e nell’allenamento dei
giovani atleti che iniziano questa affascinante attività, iniziamo con il definirla utilizzando le
parole del Professor Sabaini, uno degli attuali massimi ricercatori e illuminari in questa
materia. Cioè:
“La coordinazione è l’abilità di un essere umano ad eseguire movimenti
complessi in maniera precisa, veloce elegante in condizioni mutevoli nel modo
piu’ efficace ed economico possibile...” ( Prof. Sabaini Giuseppe ) Per approfondire la tematica discussa, possiamo aggiungere, come il significato assegnato alle
capacità coordinative nell’ambiente sportivo ha avuto però negli anni delle interpretazioni
diverse, esso infatti è stato inteso sia come la coordinazione interna dell’uomo dal punto di
vista intramuscolare ed intermuscolare (capacità di un singolo muscolo di
sincronizzare/coordinare l’accorciamento delle sue fibre e capacità dell’organismo di
coordinare più muscoli) che porta all’abile utilizzo delle leve corporee e quindi ad un
movimento apprezzabile esternamente, sia come anche quella esistente tra ogni apparato
dell’organismo umano, come l’apparato cardio-vascolare, respiratorio, nervoso ecc.
Ricordiamo sempre però che l’uomo, è un'unica unità funzionale, per cui quando si parla di
coordinazione si dovrebbe parlare di tutto il sistema uomo nella sua interezza e che queste
divisioni sono solo state utilizzate per semplicità descrittiva.
Quindi, convenzionalmente viene riconosciuto che la coordinazione del movimento è la
manifestazione esterna di funzioni del sistema nervoso centrale che comanda e riceve
informazioni da tutti gli organi corporei. Per questo essa è fortemente condizionata dalle
caratteristiche genetiche di partenza dell’uomo, ma è comunque nello stesso tempo soggetta a
possibili sostanziali modificazioni essendo l’uomo stesso il prodotto dell’ambiente circostante.
Il suo massimo sviluppo ha luogo solo quando stimoli o allenamenti razionali,
sistematici e diretti sono applicati all’individuo. La qualità del movimento riflette quindi indirettamente l’efficienza del sistema nervoso e delle
sue caratteristiche, oltre che naturalmente del sistema uomo in totale. Proprio per questo, la
coordinazione del movimento sarebbe la capacità di integrare l’espressione di altre capacità …
quindi, essa può essere denominata “struttura superiore” o anche “super abilità”.
10. Roberto Baggio
La Fantasia Motoria, La Coordinazione……
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I fondamentali tecnici nel calcio
LA TECNICA DI BASE
1- CALCIARE:( PASSAGGIO,TRASMISSIONE DELLA PALLA-TIRO)
a) Passaggio di INTERNO PIEDE (il “piatto”)
b) Passaggio di INTERNO COLLO
c) Passaggio di COLLO PIENO
d) Passaggio di ESTERNO COLLO
e) Passaggio di TESTA
f) Passaggio di PIANTA
Passaggi Speciali:
a) Passaggio di PUNTA
b) Passaggio di TACCO
c) Passaggio di GINOCCHIO-COSCIA
d) Passaggio di PETTO
e) Passaggio di ROVESCIATA
f) Passaggio CON LA SPALLA
1°-IL TIRO
a) Tiro con L’INTERNO PIEDE
b) Tiro con L’INTERNO COLLO
c) Tiro con il COLLO PIENO
d) Tiro con L’ESTERNO COLLO
e) Tiro con LA TESTA
f) Tiro con LA PUNTA
g) Tiro con il TACCO
h) Tiro con il GINOCCHIO
i) Tiro con LA ROVESCIATA
j) Tiro con LA SPALLA
2- RICEVERE:
3- GUIDARE
4- COLPO DI TESTA
5- CONTRASTO
6- ROVESCIATA
7- SEMIROVESCIATA
8- RIMESSA LATERALE
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LA TECNICA APPLICATA
FASE DI POSSESSO
1- SMARCAMENTO
2- DIFESA E CONTROLLO DELLA PALLA
3- PASSAGGIO
4- FINTA E DRIBBLING
5- TIRO IN PORTA
FASE DI NON POSSESSO
1- PRESA DI POSIZIONE
2- MARCAMENTO
3- INTERCETTAMENTO
4- CONTRASTO INDIRETTO
5- DIFESA DELLA PORTA
I fondamentali tecnici nel calcio tra cui troviamo il passaggio, il tiro, lo stop, il dribbling ecc.
dal punto di vista motorio sono considerate delle abilità. Ma cosa significa dal punto di vista
motorio abilità?
L’abilità è considerata come una capacità globale, che consiste nel saper effettuare un
compito motorio rispondendo appunto alla domanda saper fare qualcosa. Ma per arrivare ad
essere abili nel far qualcosa, si ha bisogno in partenza di alcune componenti parziali o dei così
detti prerequisiti (schemi motori di base e capacità coordinative).
Quindi conoscendo la disciplina calcistica capiamo perché la coordinazione è importante in
questo sport. Infatti:
• Tanto più è ricca la tecnica richiesta (la quantità e la varietà degli esercizi) in una
determinata disciplina sportiva, tanto più raffinata dovrebbe essere la coordinazione del
movimento effettuata.
•Nelle discipline tecnicamente complesse come i giochi sportivi essa costituisce l’elemento più
importante. L’alto livello del suo sviluppo ha un impatto cruciale sulla capacità di vincere.
•La giusta coordinazione del movimento è quindi un elemento molto importante
dell’allenamento dal fanciullo all’adulto
Per questo la coordinazione motoria è il processo fondamentale dell’attività motoria come
hanno già affermato diversi importanti autori:
Per la regolazione del gesto tecnico s’intende il controllo e la regolazione dell’azione umana
mediante processi psichici e psicofisici. Avviene, e ciò deriva dall’obiettivo voluto dell’azione, in
interdipendenza con le condizioni esterne effettive e con le condizioni personali specifiche sulla
base d’immagini psichiche, processi, condizioni e tratti della personalità. (G. Sabaini)
I movimenti sportivi sono l’espressione esterna, concreta delle azioni sportive ed i loro
componenti motori dominanti. Rappresentano uno spostamento organizzato e coordinato della
posizione del corpo e dei suoi arti, mediante un’attività muscolare senso-motoria regolata e
diretta all’obiettivo di una data azione e come conseguenza del confronto con una data situazione
ambientale. L’organizzazione dei movimenti, la cooperazione coordinata di movimenti parziali –
questo dal punto di vista concreto è la coordinazione motoria. (G. Sabaini)
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Bernstein aveva già affermato sulla base di esperienze e ricerche pluriennali che il fattore
determinante sia per la programmazione che l’esecuzione e correzione mediante collegamenti
feedback di un’attività motoria può soltanto essere l’insorgere e la rappresentazione di un
problema motorio – un compito movimento – dal cervello in un modo o nell’altro. (G. Sabaini)
Continuando con questa logica egli definì che la coordinazione di un movimento è il processo per
cui si riescono a padroneggiare i gradi ridondanti di libertà dell’organo in movimento, in altre
parole la sua conversione in un sistema controllabile. Ancora più succintamente, la
coordinazione è l’organizzazione del controllo dell’apparato motorio. (G. Sabaini)
Coordinazione e processi informativi
Per la regolazione dell’azione tecnica ed il coordinamento motorio sono fondamentali i
processi informativi. Questo fa si che l’acquisizione e l’elaborazione delle informazioni esterne
ed interne all’atleta siano concetti centrali nell’ambito della qualità della coordinazione
motoria. I punti salienti sono:
Informazione sensoriale e reinformazione – ponendo l’accento sulle reafferenze, sulla
guida del movimento e l’informazione che ne risulta;
La funzione degli analizzatori nell’informazione e reinformazione, sottolineando il
ruolo dell’analizzatore cinestetico;
Il sistema delle informazioni verbali, importante per la coordinazione motoria, per la
memoria motoria, per la percezione e concezione del movimento. (Meinel-Schnabel)
Principi fondamentali per allenare la coordinazione
E’ necessaria un’esperienza motoria multilaterale per costruire la potenza coordinativa della
prestazione. Vanno fissati vari compiti che richiedono un impegno coordinativo e quindi bisogna
preparare nuove situazioni sconosciute e di conseguenza bisogna preparare degli esercizi
corrispondenti. (G. Schnabel)
Uno dei metodi principali per l’apprendimento coordinativo e per l’acquisizione di abilità
motorie è una variazione nell’esecuzione del movimento per quanto riguarda l’obiettivo e delle
condizioni della pratica. Questo principio determina anche il metodo della pratica di contrasto.
(G. Schnabel)
E’ necessario un orientamento basato su una dinamica di carico ottimale anche nei compiti di
allenamento coordinativo. Questo significa aumentare sistematicamente i requisiti riguardanti la
difficoltà coordinativa. Si possono aumentare i requisiti di forza, velocità, resistenza e flessibilità.
Ottimizzare significa anche che il livello dei presupposti sopporta un movimento ben coordinato.
(G. Schnabel)
Punto di partenza di ogni allenamento di coordinazione orientata a l’obiettivo dovrebbe essere
l’analisi dei requisiti. Si devono scoprire i presupposti coordinativi del movimento o categorie di
movimenti che devono essere preparati o stimolati dall’allenamento coordinativo. (G. Schnabel)
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Età per allenare la coordinazione
Non esiste un’età migliore per l’apprendimento motorio. Le precondizioni sono ottimali sin
dalla giovane età fino all’adulta, infatti la plasticità della vita consente al processo di
apprendimento motorio di continuare qualora vi siano elevati livelli di ripetizione ed una
motivazione appropriata, anche in relazione alle difficoltà del compito di apprendimento e
della forza necessaria.
Nonostante ciò, i periodi prima della pubertà vanno utilizzati in modo particolarmente
intenso per dare gli stimoli appropriati ( in modo particolare per quanto riguarda la
coordinazione e la velocità ), in quanto da un lato è logico influenzare le funzioni in fase di
maturazione, e dall’altro è stato provato che le capacità coordinative possono essere allenate
molto bene in questa fascia d’età. Tuttavia questo non significa che non sia possibile
raggiungere dei risultati in età più avanzate. Inoltre una base coordinativa ampia è utile per
assicurare il successo futuro nell’apprendimento motorio.
Il periodo della pubertà, nei singoli casi, è legato ai disturbi della coordinazione che si
riflettono nelle abilità motorie, a seconda del grado di difficoltà e dello sviluppo delle tecniche
sportive a causa dell’età biologica, dell’intensità della crescita e del livello ed intensità
dell’esercitazione fisica, e pertanto devono essere presi in considerazione nello sport
competitivo e nello sport praticato a scuola.
Dalla coordinazione grezza alla coordinazione fine
I prerequisiti che abbiamo precedentemente visto, come tutti i gesti che si acquisiscono nella
vita si imparano attraverso delle fasi che vanno da dei movimenti così detti grezzi ai
movimenti fini e per finire la gestione dei movimenti fini dovrà essere effettuata in condizioni
mutevoli e variabili. Sono importanti quindi nel perfezionamento dei vari gesti le motivazioni
all’azione ed all’apprendimento e l’esercizio naturalmente effettuato in maniera adeguata.
E’ quindi importante il clima che si instaura durante l’allenamento ed il modo di proporre
l’esercitazioni.
8. Pep Sabaini (G.S. Manerbio)
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AAADEFOR
Capacità Coordinative Esempi di come intervengono
nel gioco del calcio
Adattamento e trasformazione: la capacità che ha
l'individuo, mentre si svolge un'azione, in base alle variazioni
percepite o dedotte dalla situazione, di portare delle
modificazioni all'azione programmata in precedenza e di
eseguirla in modo, del tutto o in parte, diverso
1>1
Cambio tattica di gioco
Rimbalzi e deviazioni anomali del pallone
Variazione del programma motorio in relazione alle
iniziative dei compagni ed avversari
Accoppiamento o Combinazione: la capacità di
collegare tra di loro (in relazione al movimento globale del
corpo, diretto ad un certo scopo) movimenti di segmenti del
corpo, diretto ad un certo scopo) movimenti di segmenti del
corpo, movimenti isolati o singole fasi di movimento.
Conduzione palla e passaggio
Guida e tiro
Saltare e colpire di testa
Controllo orientato e passaggio
Anticipazione motoria: la capacità che consente al
soggetto di prevedere l'andamento, la successione, gli esiti di
un'azione e di programmare conseguentemente i propri
compiti motori
Lettura del gioco dei compagni
Lettura del gioco avversario
Lettura della situazione
Visione di gioco
Differenziazione: la capacità di selezionare il giusto grado
di tensione muscolare a seconda dell'esigenza motoria. Si può
definire come senso del movimento
Finte
Il dosaggio della forza nei passaggi lunghi e corti e nei
controlli
Il ritmo di corsa
Equilibrio: la capacità di mantenere tutto il corpo in
condizioni di stabilità, sia in fase statica che dinamica che in
volo, o di ripristinare detta condizione dopo aver eseguito dei
movimenti
Gioco in acrobazia
Colpo di testa
Cambi direzione e dribbling
Contrasti
Tuffo del portiere
Fantasia motoria: la capacità che consente di risolvere in
forma originale e creativa un problema motorio, quindi di
variare, ristrutturare nuove forme di apprendimento
Dribbling
Finte
Ricerca di soluzioni nuove
Organizzazione spazio/temporale: la capacità di
definire e variare la posizione e i movimenti del corpo nello
spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo di azione
definito. Si può definire come senso dello spazio e del tempo.
Posizione in campo
Valutazione della traiettoria e velocità della palla
Valutazione della velocità di spostamento dei giocatori
(compagni ed avversari)
Gioco in acrobazia
Reazione: la capacità di iniziare ed eseguire rapidamente
un movimento in rapporto ad una qualsiasi sollecitazione e di
eseguirlo alla velocità adeguata rispetto al compito motorio da
svolgere
Reazione alle finte
Tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto
alla situazione creatasi
Ripartenze
Ritmizzazione: la capacità di dare un ordine cronologico
specifico, ad un atto motorio. Si può definire come senso del
tempo che intercorre nelle varie fasi del movimento
Aspetto tattico: adattamento ai tempi e ritmi di gioco
Variazioni del ritmo dei movimenti a seconda delle
situazioni
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Classificazione capacità coordinative secondo il Prof. Sabaini
Classificazione secondo l’utilizzo delle
informazioni sensoriali:
Classificazione capacità complesse
( energetiche-sensoriali)
•Combinazione dei movimenti
•Differenziazione cinestesica dei movimenti
•Preservazione dell’equilibrio (mantenimento)
•Orientamento
•Ritmizzazione dei movimenti
•Adeguata velocità di reazione
•Adattamento ( combinazione, Trasformazione)
•Cooperazione
•Suggestione dei movimenti (espressività)
•Rilassamento dei muscoli
•Simmetrizzazione dei movimenti
•Resistenza della velocità
•Velocità della resistenza
•Resistenza della forza
•Forza della resistenza
•Resistenza della velocità e della forza
•Agilità
•Velocità della flessibilità
•Velocità della forza (ad es. capacità di
salto)
•Forza della velocità
•Velocità della coordinazione
•Resistenza delle capacità di salto
•Coordinazione della resistenza
•Velocità della forza e coordinazione
•Coordinazione della forza
•Agilità della resistenza
•Precisione della forza
•Forza della coordinazione
•Coordinazione della flessibilità
Classificazione capacità fisiche (energetiche)
•Forza
•Resistenza
•Velocità
•Flessibilità
Come essere e come allenare i bambini e i ragazzi
•Clima positivo, sereno, proattivo
•Attività multilaterali
•Proporre le attività facendo prendere coscienza agli atleti di quello che provano durante i
movimenti per meglio acquisire le nuove capacità
•Calcio all’inizio come mezzo e non solo fine
•Alternanza del metodo deduttivo-induttivo
•Funzione educativa dell’allenatore/istruttore
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Caratteristiche della categoria Scuola Calcio-Piccoli amici ( 6-7-8 anni)
Caratteristiche della fanciullezza
(dai 5 ai 7 anni )
Aspetto motorio e funzionale
Aspetto psico-intellettivo
Aspetto sociale
Aspetto affettivo-morale
Periodo di “proceritas prima”
Squilibrio peso-statura
Apparato muscolare in ritardo rispetto all’allungamento osseo
Ipotonia posturale e funzionale
Lassità legamentosa
Limitate capacità respiratorie a causa della conformazione ancora cilindrica della gabbia toracica
Scarsa conoscenza e padronanza del corpo
Mancanza di coordinazione motoria
Capacità attentiva sufficiente
Limitata comprensione delle spiegazioni astratte
Permangono tratti ancora evidenti di egocentrismo
Rapporti sociali prevalentemente unidirezionali
Rapporto di dipendenza dall’adulto
Fragilità psicologica
Senso di solitudine
Desiderio di gratificazione dall’adulto
Paura di affrontare nuove esperienze di movimento
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Caratteristiche della fanciullezza
( dagli 8 agli 11 anni )
Aspetto motorio e
funzionale
Aspetto psico-intellettivo
Aspetto sociale
Aspetto affettivo-morale
Periodo di “turgor secundus”
Situazione di equilibrio tra peso e statura
L’apparato muscolare recupera e compensa lo svantaggio del periodo precedente
Buona efficienza respiratoria e cardio-circolatoria
Buon grado di coordinazione e di controllo del corpo
Facilità di apprendimento motorio
Buona capacità di attenzione e di concentrazione
Capacità di capire ragionamenti astratti
Buon grado di socialità
Accettazione delle regole
Buon senso di giustizia
Possono evidenziarsi manifestazioni spontanee di altruismo e di aiuto spontaneo
Superamento della paura
Disponibilità verso i nuovi apprendimenti
Disponibilità a vivere forme competitive di gioco e di gara
Capacità di accettare la sconfitta
Morale autonoma
Caratteristiche della categoria Pulcini ( 8-9-10 anni)
6. Franco Baresi
(Un Capitano,c’e’ solo un Capitano…)
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Caratteristiche della pubertà dagli 11 ai 14
anni
( PREADOLESCENZA)
Aspetto motorio e
funzionale
Aspetto psico-
intellettivo
Aspetto sociale
Aspetto affettivo-morale
Periodo di “proceritas secunda”
Massima accelerazione staturale e nuova situazione di squilibrio peso-statura
Disorientamento motorio
Apparato muscolare e cardio-circolatorio in situazione di insufficienza e ritardo
Diminuzione del tessuto adiposo sottocutaneo
Nei maschi aumenta la larghezza delle spalle rispetto alle femmine
Nelle femmine aumenta la larghezza del bacino
Buon possesso delle capacità di astrazione
Comparsa di evidenti fenomeni di disattenzione
Si manifestano sporadicamente fenomeni di instabilità psicologica
Comparsa delle prime difficoltà di rapporto con i genitori
Apertura verso i coetanei ed importanza del “gruppo dei pari”
Inizio della crisi puberale
Bombardamento ormonale e comparsa dei caratteri sessuali
Possibile comparsa di aggressività
Forme di ostilità nei confronti dei genitori
6. Franco Baresi
(Un Capitano,c’e’ solo un Capitano…)
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Obiettivi nella programmazione
• Obiettivo tecnico primario
• Obiettivo coordinativo primario
• Obiettivo condizionale primario
• Obiettivo tattico individuale primario
• Obiettivo tattico collettivo primario
• I contenuti dell’unità di lavoro:
• Riscaldamento o Gioco iniziale (aspetto psicologico)
• Esercitazione coordinativa
• Situazione di gioco (tattica individuale)
• Esercitazione analitica (aspetto tecnico-coordinativo)
• Gioco a tema (tattica di squadra)
• Gioco finale (ampia libertà d’azione e interpretazione premiando con doppio punteggio l’obiettivo tecnico primario)
_ Obiettivo Educativo Primario
P = pre-gioco iniziale : si basa su una fase di attivazione della classe o della squadra basata su esercizi o simulazioni di
situazioni di gioco individuali quasi sempre con un pallone a testa per aumentare la temperatura corporea, la
tonificazione muscolare, la frequenza cardiaca….affinché l’atleta entri in un contesto psicomotorio adeguato privo di
eventuali infortuni e defezioni.
G = gioco iniziale : i giochi iniziali consentono un approccio globale dell’alunno riguardo alla lezione in un contesto
ludico giocoso che crea un clima positivo in grado di ottimizzare l’apprendimento.
E = esercitazione analitica : permette all’alunno di misurare le proprie doti di controllo del corpo. Per la corretta
esecuzione del gesto tecnico si consiglia di procedere gradualmente con palloni di peso e forma variabili e soprattutto
speculando sulla biomeccanica esecutiva corretta del gesto tecnico stesso con il metodo della “moviola” ( esercizio
corretto al rallentatore..) .
S= situazione di gioco: consente all’atleta di esprimere le sue gestualità tecnico-acrobatiche in relazione ad uno scopo
da perseguire . Tale scopo, nelle situazioni più semplici consiste nell’eseguire il gesto tecnico eludendo la sorveglianza
degli avversari. Nelle situazioni più complesse lo stesso obiettivo tecnico, come può essere la trasmissione di palla
corretta con rimbalzo a terra , deve essere raggiunto tenendo conto dell’opposizione attiva dell’avversario
introducendolo con gradualità, in modo che la paura del contrasto e del contatto fisico non diventino fattori d’inibizione
dell’apprendimento del gesto tecnico, in un contesto di duello competitivo.
E= esercizio fisico: l’esercizio fisico per gli alunni deve avvicinarsi come gestualità o come utilizzo di una specifica
parte del corpo al gesto tecnico primario. Nel caso l’obiettivo tecnico primario è la trasmissione di palla gomiti alti con
rimbalzo a terra potrò effettuare una serie di flessioni, addominali, potenziamento arti superiori con palle mediche
copiando lo stesso gesto tecnico…Nell’esempio del terzo tempo salto ad ostacoli con cura del ginocchio alto….
G=gioco a tema: infine, diventa la verifica più probante sulla qualità del processo d’insegnamento-apprendimento in
atto e, di conseguenza, sulla capacità del giovane atleta di disporre in maniera totale di sé stesso, in ogni circostanza di
gioco, esprimendo in partita gesti tecnico-coordinativi di qualità elevata.
G= gioco finale: partita alla fine della lezione senza nessun vincolo tecnico o tattico, l’insegnante osserva la bontà del
proprio operato e l’assimilazione dei vari gesti tecnici effettuati nella lezione e nelle lezioni precedenti.
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Giochi iniziali
Spazio considerazioni personali
Gioco iniziale IL BUTTAFUORI
A coppie: A guida la palla e B deve cercare di buttarla fuori dal campo. Se B butta fuori A recupera la palla e c’è il cambio dei ruoli
Varianti:
• Entrambi i giocatori con un pallone ciascuno,
• Più giocatori in un rettangolo di gioco
• Gara a chi rimane per ultimo con il pallone (chi viene eliminato, si siede a terra facendo un ostacolo passivo)
Gioco iniziale LO SPARVIERO
Uno “sparviero” deve conquistare palla a tutti gli altri che partendo di lato del campo devono conquistare lo spazio davanti a loro. Chi viene preso diventa sparviero.
Varianti vincolo per lo sparviero:
• Palla in mano
• Palla lanciata contro gli sparvieri
• Palla lanciata che deve toccare solo la schiena
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Gioco iniziale BATTI IL CINQUE
• 1 pallone ciascuno:
• Conducono a piacere
e grazie alla visione
periferica batto il
“cinque” a tutti i
compagni che voglio
durante gli
spostamenti
Gioco iniziale GATTO E TOPO
• 1 pallone ciascuno:
• Inseguo il mio
compagno e cerco di
toccarlo, se riesco io
divento il topo e lui il
gatto
Gioco il leone e le gazzelle
In un rettangolo di gioco (20/25 x 20/15, in base al numero dei ragazzi) con un pallone ciascuno:
1/3 dei ragazzi (i leoni) dovranno rincorrere le “gazzelle”, che dovranno scappare conducendo la palla con i piedi senza uscire dal rettangolo.
Regole: i “leoni” devono tenere la palla in mano e devono toccare con la loro palla le gazzelle senza lanciarla.
Le gazzelle prese si siedono e fungono da ostacoli
Vince l’ultima gazzella che rimane in piedi
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Varianti Gioco il leone e le gazzelle
•A) I leoni con la palla in mano devono senza lanciare toccare: la schiena, la testa, la palla, le
gambe.
•B) I leoni lanciano la loro palla cercando di colpire quella delle gazzelle
•C) Le gazzelle prese possono essere liberate se un’altra gazzella fa passare la propria palla di
interno o di esterno in mezzo alle gambe, oppure se la gazzella rimane supina e viene
scavalcata, oppure se in equilibrio su una gamba si fa toccare la mano.
Gioco della guida nel traffico
In un rettangolo o quadrato con dimensioni 20/25 x 15/20 metri, i ragazzi cercano di dominare
la palla prima a piacere e poi obbligatoriamente d’esterno ed d’interno, naturalmente con
tutti e due i piedi.
Quando l’allenatore effettua un segnale (fischio, battuta di mani ecc.) i ragazzi dovranno
posizionarsi: supini, proni, con la testa, il ginocchio, l’esterno, l’interno sulla palla
Variante: disseminando di ostacoli, cinesini, coni la superficie ed al segnale superarli solo di
interno o esterno destro e sinistro
Esercizi coordinazione
Prerequisiti: gli schemi motori di base
•Sono necessari per poter avere ulteriori sviluppi psico-fisici da parte dei ragazzi e sono:
•Conoscenza e controllo dello schema corporeo ed i seguenti schemi motori di base:
•Camminare
•Correre
•Saltare
•Lanciare
•Afferrare
•Calciare
•Rotolare
•Strisciare
•Arrampicare
•Tutti gesti che devono essere insegnati e migliorati perché sono la base di tutti gli altri
movimenti che si potranno effettuare con la palla
Esercizi per gli schemi motori
•Tutti i movimenti che si faranno nei giochi con la palla aiuteranno a migliorare di continuo
questi schemi, ma per esempio per riscaldamento si potranno:
•Utilizzare tutti gli schemi motori visti uno di seguito all’altro sotto forma di “sfida” con
l’allenatore e attraverso percorsi di vario genere
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6. Franco Baresi
(Un Capitano,c’e’ solo un Capitano…)
La capacità di mantenere l’equilibrio
“Questa capacità permette il mantenimento di una posizione stabile del corpo (equilibrio
statico), come anche il mantenimento o la ripresa della posizione (equilibrio dinamico)
durante l’attività o subito dopo la sua effettuazione.”
Esercizi per l’equilibrio
•Correre dentro aerea grande disseminata di cerchi, ed al segnale chiedere di rimanere in
equilibrio dentro uno dei cerchi, prima con due piedi e poi con un solo piede
•Idem al precedente, ma correndo utilizzare anche il pallone
•5 cerchi in fila correre appoggiando un piede dentro ogni cerchio e nell’ultimo rimanere in
equilibrio ( 2 piedi, 1 piede)
•Percorsi seguendo le linee del campo, ripetere sulle punte, sui talloni a ritroso, sul fianco e
con il pallone
•Eseguire delle traslocazioni su appoggi rialzati poste a terra, in modo da formare percorsi,
su cui appoggiare in parte o totalmente la pianta dei piedi. VARIANTI : gli stessi esercizi
possono essere resi più difficoltosi inserendo durante il percorso oggetti di media grandezza
da scavalcare ( palle, ostacoli,ecc.)
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Idem al precedente inserendo un compagno che lancia il pallone e senza scendere rimandare
colpendolo con varie parti del corpo
•Traslocare in avanti, indietro e sul fianco su assi di equilibrio o delle panchine
•Traslocare in avanti su due assi di equilibrio o due panchine, alternando alcuni appoggi su
di un asse ed altri sull’alto.
•Traslocare lateralmente su due assi di equilibrio o due panchine ponendo i piedi su assi
diversi e spostando alternativamente un arto alla volta.
•Traslocare in avanti su due assi d’equilibrio o due panchine eseguendo dei saltelli girando la
fronte di 180°
•I precedenti esercizi si possono eseguire colpendo il pallone lanciato dal compagno
•Traslocare su panche poste in fila con le seguenti varianti:
•Facendo rimbalzare una pallone e se bravi palleggiando
•Eseguendo dei saltelli per superare palle piccole e di medie dimensioni fatte rotolare verso di
loro da un compagno
•Eseguendo dei saltelli con la funicella.
•Traslocare su un percorso formato da alcuni palloni o palle mediche tenute relativamente
stabili da due assi d’equilibrio o panche poste lateralmente ad esse
• Traslocare su una fila di palle di diversa dimensione e consistenza tenute relativamente
stabili da due assi d’equilibrio o panche poste lateralmente ed all’esterno di esse.
•Si possono anche eseguire, in relazione al grado di difficoltà dell’esercizio, delle capovolte e
dei salti con giri fino a 360°
•Quando gli atleti avranno acquisito una sufficiente padronanza dei movimenti
nell’esecuzione delle capovolte, è opportuno, ripeterle variando la posizione di partenza. Per
aumentare il grado di difficoltà degli esercizi, è consigliabile l’uso di un piano rialzato, questa
volta parallelo al terreno, per esempio una panca, ricoperta da un tappeto, in maniera da
stimolare gli alunni ad una maggiore precisione dei movimenti. Quindi:
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•-Eseguire una capovolta avanti su una panca.
-Eseguire una capovolta indietro sulla panca.
• Per influire infine ulteriormente sulle capacità dell’alunno è consigliabile intervenire
sull’aspetto dinamico del movimento, cioè facendo eseguire gli esercizi non più da fermo bensì
in movimento ovvero dopo una breve rincorsa. Quindi:
• -Eseguire una capovolta avanti dopo qualche passo di rincorsa.
• -Tuffarsi dentro un cerchi sostenuto dall’insegnante e quindi effettuare una capovolta in
avanti.
• Consigliamo e proponiamo (se si ha la possibilità) infine qualche esercizio con il
minitrampolino elastico, attrezzo che diverte moltissimo e consente di effettuare un gran
numero di esercitazioni rivolte non solo al miglioramento dell’equilibrio e del controllo del
proprio corpo in volo, ma anche all’acquisizione di una certa sensibilità dinamica ed alla
sensibilizzazione della intensità, direzione e verso delle spinte degli arti inferiori.
La capacità di combinare i movimenti
“Questa capacità assicura un’ organizzazione del movimento del corpo che porta
all’integrazione dello spazio e del tempo, alle proprietà dinamiche del movimento e alla loro
subordinazione al compito motorio eseguito da tutto il corpo.
La capacità di combinare movimenti gioca un ruolo decisivo nelle discipline sportive
complesse sul piano coordinativo in, cui quando si eseguono frammenti di movimenti, si deve
tener conto dell’uso di attrezzi sportivi, della cooperazione con un compagno o degli
avversari.”
Esercizi per la capacità di combinazione
•Correre dentro un campo rettangolare e quando incontro un compagno effettuo un
movimento a scelta (salto, capriola, alzo il braccio)
•Idem, ma effettuo un movimento in comune al compagno
•Idem, ma cerco di toccare una sua parte, anche dopo un salto
•Idem agli esercizi precedenti utilizzando un pallone
•Abbinare corsa e vari tipi di movimento richiesti al ragazzo (salto, capriola ecc.) senza e con
pallone
•Corsa di fronte ad una corda tesa a 20 cm, lanciare e riprendere il pallone
•Idem al precedente, ma la corda tesa a 80 cm.
•Corda tesa a 10 cm skip con tre appoggi e passaggio dx-sx della corda in avanti, a ritroso, sul
fianco
•Idem al precedente abbinando il lancio del pallone con il compagno, sia con le mani che con i
piedi
• Prendere e rilasciare un pallone durante:
•una traslocazione su piastrelle poste a terra;
• uno spostamento a slalom;
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• prima, durante e dopo il superamento di ostacolino,
• prima o dopo l’esecuzione di capovolte;
• prima, durante e dopo traslocazioni su panche;
• prima o dopo volteggi su panche.
•Effettuando degli skip di vario tipo e con movimenti diversi degli arti superiori
Esempio scheda valutazione
capacità di combinare i movimenti
Sa correre e fermare
il pallone oppure sa
correre e calciare
Combinazione
motoria e
componente tecnica
Sa correre ed
abbinare un cambio
di direzione
Combinazione
motoria
Sa correre ed
abbinare un salto
Combinazione
motoria
Valutazione
soggettiva da 1 a 10
Competenze
specifiche
Obiettivo
Esercitazioni analitiche
•Vari tipi di conduzioni prima del tiro in porta:
•Slalom + tiro
•Campo minato + tiro
•Il tunnel + tiro
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Situazione di gioco (tattica
individuale)
1 contro 1 con portiere:
Prima di affrontarsi si
effettua un percorso di
conduzione in slalom e
chi arriva per primo al
segnale diventa
attaccante.
Varianti:
Uno è sempre attaccante
Si parte da diversi lati in
confronto alla porta
Gioco a tema
Baseball modificato
Una squadra deve dopo aver lanciato un pallone effettuare il maggior numero di giri possibili attorno un quadrato, prima che l’altra squadra recuperi il pallone e lo riporti in casa base. Vince la squadra che riuscirà ad effettuare il maggior numero di giri
GIOCO FINALE
5 contro 5
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Gioco iniziale: la rete
La rete è disposta a metà campo, formata da un nastro teso a ½ metro ed un altro disposto a 2,5 metri. Il gruppo A effettua uno stop e la trasmissione sotto la rete, mentre il gruppo B deve effettuare lo stop e la trasmissione a parabola sopra la rete. Ogni ragazzo ha un pallone a disposizione ed il gioco si effettua a tempo. Dopo un tempo prestabilito vincerà chi avrà meno palloni nel proprio campo.
Gioco iniziale: il bowling
Tre squadre cercheranno di colpire i coni con partenza della palla ferma e da varie posizioni. Semplice gara a staffetta.
Varianti: partenze da diverse posizioni, con diversi angoli di tiro, su passaggio di un compagno.
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La capacità di differenziazione dei movimenti
“La capacità di differenziazione dei movimenti consiste in una precisa percezione di forza,
tempo, spazio nell’esecuzione di attività motorie e nel considerare le soluzioni più efficaci per
l’intero compito motorio. Essa è costituita da tre componenti: forza, tempo, spazio. Quindi si
manifesta in tre ambiti: il volume della tensione muscolare, l’ambito spazio-temporale. La
loro combinazione facilita l’esecuzione di movimenti precisi, che permettono il
raggiungimento della padronanza tecnica. L’alto livello del suo sviluppo permette l’esecuzione
di movimenti precisi nel tempo e nello spazio, cioè economici. Perciò, essa segue il principio
del massimo effetto con il minimo sforzo. Grazie alla differenziazione del movimento in
riferimento al contributo della forza otteniamo la sua ottimizzazione. In altre parole,
produciamo la precisione della forza o ripartiamo la forza in base alle necessità. Nello sport
contemporaneo non è più la forza massima ad essere importante, ma la forza ottimale. Sentire
il tempo che rappresenta la disposizione del movimento nello spazio e nel tempo, appartiene ai
complessi elementi che compongono la cap. di diff.. Essi sono basati sul passo e sul ritmo del
movimento. Grazie all’alto livello di questa capacità di differenziare il movimento, viene
sviluppata la precisione dei movimenti.”
Esercizi per la capacità di differenziazione
•Battere a terra una pallone utilizzando contemporaneamente o alternativamente le mani.
Utilizzare anche i palleggi VARIANTE: dosare la forza da imprimere alla palla in maniera da
farla rimbalzare o il più in alto possibile o fino al capo o al busto, ecc.
•Lanciare una pallone utilizzando contemporaneamente o alternativamente le mani, ripetere
con i piedi. VARIANTE: lanciare la palle verso bersagli progressivamente più lontani.
•Lanciare una pallone utilizzando alternativamente le mani, ed i piedi. VARIANTE: lanciare
una palla da tennis verso bersagli o contro un muro progressivamente più lontani.
•Battere una pallone a terra prima di farla rimbalzare contro un muro o un compagno
utilizzando alternativamente le mani, idem con i piedi. VARIANTE: 1) far rimbalzare il
pallone prima contro il muro e poi a terra ; 2) dosare la forza nell’eseguire sia l’esercizio che
la variante precedente in modo che la palla cada e batta entro spazi predeterminati.
•Lanciare i palloni verso dei cerchi posizionati a varie distanze
•Un quadrato con ogni lato di 20 metri dove sono posizionati ad ogni angolo dei palloni
ognuno di dimensioni diverse. Correre portando il pallone da angolo ad angolo e quindi
cambio attrezzo.
•Ogni ragazzo con un pallone o pallina di dimensione diversa palleggiano ed al segnale si
cambiano l’attrezzo
•Vari skip, ma con disturbo dei recettori (con gli occhi chiusi, senza una scarpa, con pallone
tenuto con le mani sulla testa ecc.)
•Corsa del campo al 100% e poi chiedere di correre al 50%, 70% ecc.
•Tiro verso dei cerchi cercando di far entrare dentro il pallone, cerchi disposti a distanze
diverse
•Gioco del golf con i cerchi o gli ostacoli
•Gioco delle “bocce” utilizzando i piedi e i palloni
•Gioco del “baseball”
•Percorsi formati da tratti con il pallone e tratti senza il pallone, da portare in linea o con
cambi di direzione e slalom di diversa difficoltà
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•Partita alternando l’utilizzo di un pallone da calcio con quello di rugby
Come valutare la differenziazione
test gioco centrando il bersaglio
La capacità di orientamento
spazio-temporale
“Questa capacità permette di definire la posizione del corpo, e le modificazioni che si
verificano durante lo spostamento dell’intero corpo (non di una parte di esso),nello spazio e
nel tempo in relazione allo specifico campo di azione (cioè il terreno di gioco dei giochi
sportivi, la sala, la pista di ghiaccio, gli attrezzi ginnici), o in relazione all’oggetto-soggetto in
movimento (cioè palla, partner,avversario),combinando percezione e azione motoria.
L’orientamento spaziale è strettamente connesso alla percezione del progresso del movimento
nel tempo e alle sue modificazioni. Quindi alcuni autori evidenziano il suo carattere spaziale e
temporale. La sua manifestazione dipende da vari tipi di informazione. In altre discipline,
l’orientamento può avere un carattere mutevole con riferimento agli oggetti-soggetti in
movimento (cioè avversario, partner, attrezzi sportivi-una palla). Condizioni molto complesse
di manifestazione dell’orientamento vengono osservate nei giochi sportivi in cui si verificano
cambiamenti in una particolare zone di azione (campo/terreno di gioco), con molti oggetti-
soggetti (palla, avversario, partner), in condizioni in continuo e veloce cambiamento. Quindi i
gesti utilizzati in queste discipline appartengono al più alto livello di coordinazione, poiché
essi richiedono precisione e velocità nell’ambiente in continuo cambiamento. Queste
modificazioni costringono l’atleta a un adattamento continuo e quasi immediato alle nuove
condizioni. Lo stile contemporaneo di conduzione della lotta nei giochi sportivi si concentra su
un incremento stabile delle dinamiche e della spettacolarità del gioco. Esso obbliga gli atleti a
mantenere un alto livello di resistenza coordinativa per un lungo intervallo di tempo, cioè
manifestando varie capacità coordinative, incluso l’orientamento. La mancanza di questa
specifica resistenza negli ultimi minuti del gioco speso comporta la perdita della partita. In
alcuni giochi sportivi, l’intensità dello sforzo psicomotorio è così alta che sono necessari
frequenti cambi di giocatori al fine di permettere una parziale rigenerazione delle forze (per
es. l’hockey sul ghiaccio, calcetto.”
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Esercizi di orientamento spazio-temporale
•Corsa dentro campi di diverse grandezze cercando di distribuirsi su tutta la superficie. Si
possono aumentare le difficoltà passandosi uno o più palloni sia con le mani, che con i piedi, e
dopo eventuali capriole o salti e giri. La superficie dei campi utilizzati può essere riempita di
diversi ostacoli per aumentare la difficoltà. Tutti questi esercizi possono essere effettuati in
modalità psicocinetica e cioè utilizzando delle sequenze di colori nei passaggi ai compagni.
• Schierare un gruppo di allievi in posizione supina uno a fianco all’altro ed invitarli a
passarsi la palla dopo aver eseguito un rotolamento sull’asse longitudinale.
•Schierare un gruppo di allievi in fila a due, tre passi di distanza uno dall’alto ed invitarli a
passarsi la palla dopo aver eseguito una capovolta avanti.
•Superare un ostacolo ed atterrare ruotando la fronte rispetto alla posizione di partenza di
90° e di 180°
•Appoggiare un piede su una panca posta di traverso per superarla, ed atterrare ruotando la
fronte rispetto a quella di partenza di 90° e di 180°.
•Eseguire un percorso a slalom correndo avanti, lateralmente, indietro.
•Recuperare dei cerchi lanciati da più punti in successione dall’insegnante e da altri
compagni.
•Dirigersi, dietro comando dell’insegnante, verso punti ben definiti del campo
•Afferrare al primo rimbalzo, spostandosi con prontezza, dei palloni lanciati, in successione ed
in varie direzioni, da un compagno posto di fronte
•Come il precedente invitando l’allievo ad afferrare al volo i palloni lanciati dal compagno.
•A coppie uno lancia il pallone e l’altro cerca di farlo cadere dentro un cerchio tenuto in
avanti, dietro la schiena
•Cercare di passare-attraversare una corda fatta girare da due compagni senza farsi toccare
corsa senza e con pallone
•Saltare senza farsi toccare dalla corda fatta roteare parallela al terreno dall’allenatore
•Capriola o salto e giro di 360° abbinando appena finito un gesto tecnico con pallone lanciato
dal compagno
•Gioco: “Il Pittore”
Come valutare l’orientamento spazio-temporale
La capacità di rilassamento muscolare
“Questa capacità consiste nel rilassamento selettivo di muscoli o parti di muscoli che non sono
coinvolti nel movimento. Essa è anche costituita dal massimo rilassamento di muscoli
impegnati nel movimento e, immediatamente dopo l’esecuzione di un movimento. E’ una
specifica ottimizzazione, e una forma di economia del lavoro muscolare, che è fortemente
correlato con l’efficienza del sistema nervoso centrale. La capacità di rilassare i muscoli rende
possibile applicare la padronanza tecnica, e preservare un alto livello di resistenza, velocità e
forza durante lo sforzo, sia nelle sedute di allenamento sia nelle competizioni. Nei giochi di
squadra è estremamente importante la capacità di mantenere, per un lungo tempo, la
resistenza coordinativa che permette l’esecuzione di movimenti molto precisi. La capacità di
rilassare i muscoli è l’effetto di un livello avanzato della cosiddetta coordinazione interna,
precisamente la coordinazione intra-muscolare ed intermuscolare gestita dal sistema nervoso
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centrale. Per il prodotto finale della combinazione riuscita in maniera considerevole essa
necessita di un certo numero di capacità coordinative : differenziazione dei movimenti, loro
ritmizzazione, simmetrizzazione, rilassamento muscolare. La capacità di rilassare i muscoli
combinata con la loro tensione selettiva e variata occupa il posto primario tra le capacità
coordinative.
Esercizi per la capacità di rilassamento muscolare
•Far sentire, far prendere coscienza la differenza tra contrazione muscolare e rilassamento
attraverso: auto contrazione, esercizi di opposizione e resistenza, corsa tesa e corsa rilassata
(labbra serrate), corsa spingendo un compagno e corsa senza nessuna spinta
•Tecnica portando l’attenzione nella fase del non movimento e quindi del rilassamento della
gambe che calcia
Esercitazione analitica
Situazione di gioco
•2 contro 1 con portiere
(obbligo della ricezione prima del successivo passaggio o tiro in porta)
N.B. eventuali vincoli al difensore
Gioco a tema: possesso palla con
sponde
Due squadre, cercano di effettuare dieci passaggi consecutivi per riuscire a conquistare un punto. I giocatori all’interno del quadrato possono/devono utilizzare le sponde nei passaggi della squadra
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Gioco finale La partita viene giocata liberamente con in più la regola che se si riesce ad effettuare lo stop
prima del tiro il gol varrà doppio.
Gioco iniziale: conquista il castello
Due squadre disposte ai lati del campo. La squadra A deve conquistare lo spazio tra le “torri” della squadra B e viceversa.
Variante:
• A con la palla, B con le mani dietro la nuca
• A salta sul piede destro e sinistro, B salta a piedi pari
• A con corsa all’indietro, B salta su un piede
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Tiro dopo la finta del campione
Slalom tra cinesini e coni e si richiede di effettuare prima del tiro in porta una determinata finta di un campione (Del Piero, Zidane, Ronaldo).
I tiri in porta possono essere effettuati con diverse partenze e in diversi punti
VARIANTE: “IL GUARDIANO DEL PONTE”
La capacità di reazione
“Questa capacità permette una veloce esecuzione di un gesto finalizzato (azione) di breve
durata, ad un certo segnale (ottico, acustico, tattile), in cui partecipa l’intero corpo (reazione
globale), o una parte di esso (reazione locale).La più complessa è quella in cui è coinvolto
l’intero corpo. Il livello di questa capacità è definito dal tempo che intercorre tra il segnale e
l’esecuzione del movimento specifico. Quanto più è breve il tempo tanto più è veloce la
reazione. Una reazione completa si verifica in situazioni sportive complesse che richiedono
risposte ad un vasto numero di segnali(per es. nei giochi sportivi di squadra). La velocità della
reazione semplice,come pure di quella più complessa, è condizionata dal punto di vista
genetico” [ Starosta 1998,2000].
Esercizi per la capacità di reazione
•Prendere al primo rimbalzo e successivamente al volo alcune palloni lasciati cadere dal
compagno
•Recuperare il più rapidamente possibile dei cerchi lanciati in successione dal compagno
•Staccarsi dal suolo prima di essere toccati da una fune fatta girare in senso orario o
antiorario dall’insegnante.
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•Staccarsi da suolo prima di essere toccati da una fune tenuta da due alunni che corrono in
direzione opposta alla fronte di soggetti posti in fila.
•Staccarsi dal suolo mentre ci si sposta in avanti o lateralmente per evitare di essere toccati da
una fune tenuta alle due estremità da due alunni che corrono in direzione opposta alla fronte
di soggetti posti in fila.
•I due esercizi precedenti con l’utilizzo della corda possono essere abbinati a gesti tecnici con il
pallone
•Prendere un cerchio o una palla lanciata alle spalle dal compagno prima che essa superi un
riferimento predeterminato. VARIANTE: diminuire gradualmente la distanza che separa il
soggetto al riferimento.
•Entrare dentro un cerchio fatto rotolare dall’insegnante senza farlo cadere ed entro uno
spazio ben definito.
•Area grande disseminata di cinesini corsa sparsa e al via toccare i cinesini richiesti
•Quadrato di lato 5 metri e ad ogni angolo un cinesino di colore diverso, su ogni angolo un
ragazzo. L’allenatore chiama un colore ed il ragazzo sul colore scatta verso uno dei compagni,
gli altri si salvano andando verso l’angolo rimasto libero, aspettare il nuovo segnale e così via
•Idem al precedente utilizzando il pallone
•Gare di reazione senza e con il pallone su segnale dell’allenatore o con esercizi a specchio
•Corsa sparsa al segnale lanciare il pallone in alto farlo cadere sul dorso e poi velocemente
recuperarlo
La capacità di “ritmizzazione” del movimento
“Questa capacità permette il riconoscimento, la riproduzione e l’esecuzione delle
modificazioni dinamiche dei movimenti in un ciclo ordinato e ripetitivo. La nozione del ritmo
è di solito inteso come movimenti che sono uniformi e ripetuti in base ad uno schema specifico,
e che costituisce un’attività definita (la corsa sui pattini). E’ anche inteso come vari movimenti
eseguiti ad intervalli di tempo regolari (tornei di danza sportiva e la danza su ghiaccio). E’
molto più facile esprimere questa capacità in movimenti di carattere ciclico ( come la corsa),
che in quelli aciclici (come il getto del peso). Questa capacità viene espressa
nell’aggiustamento di movimenti dell’atleta al ritmo imposto (che proviene dall’esterno) o
applicando il proprio ritmo (interno).”
• Viene suggerito tra gli elementi di tattica che aiutano a sconfiggere l’avversario, mettendo
fuori combattimento l’avversario con il proprio ritmo. Considerevolmente meno complessa è
la ritmizzazione individuale in confronto a quella di squadra. In rapporto alle competizioni
sportive ci si imbatte spesso in affermazioni di questo tipo: “è stato sconfitto a causa della
perdita del ritmo del gioco”. In una Coppa del Mondo di calcio, qualcuno ha notato che la
squadra brasiliana “ giocava a ritmo di samba”. Il successo può anche essere ottenuto
cambiando il ritmo del gioco, specialmente se esso è effettuato da un famoso atleta, il cui stile
nella competizione sportiva diventa oggetto di una profonda analisi, attraverso la quale
l’avversario è pronto ad affrontarlo.
• I fatti presentati e i risultati di ricerche [ Starosta 1998; Ljach, Starosta 1993; Starosta 1994,
1999] dimostrano forti fattori genetici nella capacità di ritmizzazione del movimento.
Esercizi di ritmo
•Saltare una fune oscillante.
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•Saltare una fune girante.
•Saltare una fune oscillante ed una girante (difficoltà alta, solo per chi è molto coordinato ed
abituato a saltare con la corda).
•Impugnare una funicella alle due estremità con una sola mano e farla girare sul piano
sagittale cercando di far coincidere il semipiegamento delle gambe con il contatto della
funicella al suolo.
•Eseguire alcuni saltelli con la funicella facendola girare per avanti.
•Eseguire alcuni saltelli con la funicella facendola girare per avanti all’interno di una fune
girante.
•Eseguire un percorso formato da ostacolino posti a distanze diverse.
•Eseguire un percorso in cui sono alternati ostacoli di media altezza (50 cm.), over ed una fune
girante da attraversare.
•Tutti i vari esercizi precedentemente visti si possono abbinare a gesti tecnici di dribbling o
passaggi del pallone con un compagno
•Corsa di un determinato percorso e cercare senza contare di sentire il tempo, ripetere
rispettando le consegne sul tempo da fare.
•Idem al precedente, ma cambiano la forma del percorso nella seconda fase
•A coppie uno dei due ragazzi osserva il ritmo di corsa del compagno e lo imita battendolo con
le mani
•Palleggi rispettando il ritmo dell’allenatore
•Seguendo il ritmo indicato effettuare in un percorso diversi movimenti di skip
La capacità di adattamento
“Essa permette un’effettuazione del programma ottimale di azione, e le sue modificazioni in
caso di situazioni che mutano in maniera inaspettata. Tali modificazioni possono essere più(
per es. frammenti costanti del gioco) o meno anticipate (per es. giochi sportivi), ma essa può
anche prendere l’avversario di sorpresa, per esempio ad un cambio improvviso della
configurazione della pista nello sci. Alcune discipline sportive ad esempio i giochi sportivi
richiedono una costante espressione della capacità di adattamento, messa in atto però in tempi
molto brevi.”
Esercizi per la capacità di adattamento
•Palleggio con cambio del compagno
•Partite e giochi con cambi nelle situazioni e variabili
•Corse cercando di adattarsi alla velocità del compagno
Esercitazione analitica
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Prof. Sabaini Giuseppe 40
Situazione di gioco
•1 contro 1 con tutte le sue varianti
•Gioco delle punizioni (anche con barriera, utilizzando cinesini, coni …)
Gioco a tema
• Partita e quando si
entra nella zona area
portiere si gioca un
uno contro uno con il
portiere
Gioco finale
Il gol vale doppio se avviene dopo un dribbling
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Prof. Sabaini Giuseppe 41
Gioco iniziale:Il cacciatore e le pecore
1/3 dei giocatori con auto alzata del pallone deve cercare di colpire le pecore
colpendole dopo un colpo di testa, le pecore scappano saltellando a piedi uniti,
oppure saltellando su un piede, o ancora guidando un pallone
Gioco iniziale
• A due squadre
cercare colpendo di
testa di prendere
l’avversario
La capacità di suggestione del movimento (espressione)
“Il linguaggio del corpo è costituita da : gesti, mimica, abbigliamento. E’ la forma primaria di
comunicazione tra persone. Quando la lingua dice una cosa e il corpo un'altra, noi tendiamo a
fidarci del corpo”
Esercizi per “l’espressione”
•Far prendere coscienza del linguaggio del corpo e come si comunica in campo
•Far esercitare nei passaggi con i compagni parlando ed in silenzio e far capire l’importanza
della vista per fare il passaggio
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Prof. Sabaini Giuseppe 42
La capacità di cooperazione
“Questa capacità consiste nell’abbinare i propri movimenti a quelli del partner,
nell’anticipare gesti, e nell’essere capace di modificare i propri movimenti in maniera
adeguata e simultanea. Più sono i partner più risulta complessa la cooperazione. L’efficacia
dell’alta cooperazione di una squadra viene ottenuta attraverso : un lungo processo di
aggiustamento, l’uno con l’altro, dei componenti della squadra, combinato con la presa di
conoscenza reciproca.
Sembra che non esista un esercizio sportivo che possa essere eseguito solo con l’utilizzazione
di una capacità coordinativa. L’uso di un maggior numero di capacità coordinative può
garantire una padronanza più rapida e di gran lunga migliore di esercizi complessi come pure
un più alto sviluppo di specifiche capacità coordinative. Ciò significa che l’apprendimento, e
di conseguenza, un migliore uso della conoscenza sulle reciproche relazioni che si producono
tra specifiche capacità coordinative possono promuovere una maggiore efficacia del processo
di educazione sportiva. In maniera analoga, una grande varietà di connessioni possono
prodursi tra capacità coordinative e capacità condizionali, essendo queste ultime la base della
formazione della capacità coordinative.
Queste capacità sono strettamente connesse le une alle altre e si influenzano reciprocamente.
Come i proverbiali gemelli siamesi, l’uno non può vivere senza l’altro”.
Esercizi per la capacità di cooperazione
•Oltre a tutti i vari giochi
•Corse tenendosi per mano
•Staffette
•Sfide a coppie o squadre a chi effettua meglio la richiesta dell’allenatore
La capacità di simmetrizzazione del movimento
“E’ la capacità di trasferire le tecniche del movimento da un lato del corpo o una sua parte
all’altra.
Lo sviluppo di questa capacità dipende dal livello di coordinazione del movimento. Il suo
livello più avanzato permette una padronanza simmetrica di un più alto numero di esercizi
complessi. La simmetria dei movimenti richiede la cooperazione (sincinesi) de entrambi gli
emisferi del cervello, cioè essa avvia (mette in moto) le riserve del sistema nervoso centrale. La
capacità di simmetrizzazione del movimento viene espressa sia nella fase di apprendimento,
sia nel perfezionamento della tecnica degli esercizi”.
Esercizi per la capacità di simmetrizzazione
•Far eseguire tutti i gesti con tutti e due i lati del corpo
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Prof. Sabaini Giuseppe 43
Situazione di gioco •1 contro 1
•2 contro 1 ( Variante: chi perde palla poi..diventa difensore)
•2 contro 2 con le mani
•6 contro 6
Gioco a tema
Possesso palla a 10 tocchi con le mani ed eventuale colpo di testa
Gioco finale
Partita vale doppio con gol di testa e marcatura a coppie fisse
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Prof. Sabaini Giuseppe 44
GLI ALLENAMENTI – LE UNITA’ DIDATTICHE
GIOCHI ED ESERCITAZIONI
DIFENDI PALLA E SEGNA
All’interno di un quadrato di 10 metri si posizionano due ragazzi. Il ragazzo con
possesso di palla avrà il compito di difender palla al centro del quadrato, mentre
l’altro dovrà attaccare passivamente il possessore di palla. Al segnale dell’istruttore il
possessore di palla deve segnare un goal guidando palla nelle porticine laterali e il
difensore diventa attivo e deve evitare la rete. Se conquista palla può a sua volta
segnare. A turno si attacca e si difende. Vince chi fa più goal.
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare, protezione della palla.
IMPARA IL DRIBBLING
A RIENTRARE - Il giocatore
effettua un movimento a
rientrare giocando la palla con
l’interno collo del piede
alternativamente a destra e a
sinistra e riprendendola con
l’interno dell’altro piede.
DOPPIO TOCCO - Il
giocatore effettua un
movimento toccando prima
la palla con l’interno di un
piede per poi essere
immediatamente giocata
con l’interno dell’altro.
A due a due, quattro giocatori
disposti a quadrato si incrociano
effettuando
contemporaneamente una
dribbling a scelta al centro del
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Prof. Sabaini Giuseppe 45
SCAVALCA PALLONE - Il
giocatore colpisce la palla con
l’interno del piede, spostando
in avanti l’altro piede in modo
da scavalcare il pallone. In
presenza di un avversario nello
stesso momento in cui si gioca
la palla bisogna piazzare l’altro
piede davanti all’avversario e
sospingere il pallone con lo
stesso piede.
CON LA PIANTA - Il
giocatore sposta
lateralmente il pallone con la
suola e lo rigioca prontamente
con l’esterno dell’altro piede.
quadrato.
Varianti:Finta “Ronaldo..ecc..”
INTERNO ESTERNO - Il
giocatore gioca la palla prima
con l’interno del piede e poi con
l’esterno del piede in direzione
opposta.
CON ROTOLAMENTO - Il
giocatore fa rotolare la palla
con l’interno del piede, la
riporta sotto il corpo con la
suola e sempre con l’interno
dello stesso piede la rigioca
nella direzione opposta.
Variante rigiocare la palla con
l’esterno dello stesso piede
nella direzione opposta.
OBIETTIVI: dribbling e finte
IMPARA LE FINTE
LA TIGRE - Eseguire un
movimento a forbice sul pallone
alternativamente di destro e di
sinistro giocandolo nella direzione
opposta con l’esterno dell’altro
piede. È importante eseguire
velocemente questo movimento e
spostarsi poi con altrettanta
rapidità nella direzione del
pallone.
Tre giocatori si esercitano
assieme nel movimento della
tigre sul pallone muovendosi
verso il centro di un
triangolo e giocando poi la
palla con l’esterno dell’altro
piede verso l’angolo
seguente. Eseguire
l’esercitazione nei due
sensi.
Ogni giocatore rosso
muovendosi in senso orario
lungo un lato di un triangolo
dribbla un avversario blu
eseguendo il movimento a
forbice sul pallone e lo
gioca verso il giocatore
giallo e ne rileva la
posizione; il giocatore giallo
entrato in possesso di palla
esegue lo stesso
movimento. Ogni minuto
cambiare i difensori.
Ripetere l’esercitazione in
senso antiorario.
LA VOLPE - Il giocatore stoppa la
palla di sinistro, la gioca con
l'interno del piede destro, finge di
giocarla d'esterno destro
effettuando invece un veloce
movimento a forbice ed infine la
porta avanti con l'esterno del
piede sinistro.
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Prof. Sabaini Giuseppe 46
IL GAMBERO - Il giocatore gioca
la palla dietro alla gamba
d’appoggio portandola
diagonalmente in avanti, quindi
finge di giocarla con l’esterno
dell’altro piede effettuando
invece un movimento a forbice
attorno al pallone, infine porta il
pallone nella direzione opposta con
l’esterno del piede che ha
effettuato il primo movimento. In
pratica il pallone viene giocato
sempre con lo stesso piede.
A due a due, quattro
giocatori disposti a
quadrato si incrociano
effettuando
contemporaneamente una
finta a scelta al centro del
quadrato.
LA PANTERA - Il giocatore
effettua un rapido movimento a
forbice dall’esterno verso
l’interno sopra la palla e la gioca in
direzione opposta con l’esterno
dello stesso piede.
LA ZANZARA: Il giocatore finge
dietro la palla un movimento con
l’esterno del piede giocando invece
la sfera con l’esterno dell’altro
piede in direzione opposta.
OBIETTIVI: dribbling e finta
SEI BRAVO A...RICEVERE PALLA
Il gioco si svolge dividendo i ragazzi a coppie. Un ragazzo della copia con palla in mano dietro ad
un conetto. L’altro senza palla ad una distanza variabile all’interno di un quadrato di 10 metri per
lato. Il ragazzo in possesso di palla passa con le mani sotto palla (in seguito calcia di collo/piede )
la palla verso il quadrato, cercando di descrivere una traiettoria parabolica lenta semplice… Il
ragazzo all’interno del quadrato dovrà eseguire la ricezione della palla in base all’obiettivo tecnico
di stop di giornata in modo corretto magari prima dopo un rimbalzo e trasmettere la palla di
interno piede dominante nello spazio al compagno nei “buchi” per il tiro in porta. La palla va data
sulla corsa del compagno verso la porta avversaria di interno piede dominante,radente al terreno
possibilmente in modo che arrivi al tiro di prima intenzione o dopo (“Apro e Chiudo d’interno…). Se
tutto è stato eseguito senza errori (corretta ricezione, corretto passaggio e rete) allora la copia
prende un punto. Vince la coppia che nel tempo utile guadagna più punti.
Varianti:-passaggio con le mani e stop dopo 2 rimbalzi;1 rimbalzo;nessun rimbalzo
-passaggio con i piedi
-gol su trasmissione nei buchi con avversari/sagome passivi
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OBIETTIVI: trasmissione della palla, ricezione della palla, capacità di
orientamento spazio/temporale
SCUOLA GUIDA
All’interno di un quadrato di 10 metri per lato, 10/12 giocatori in possesso di palla
dovranno guidare la stessa all’interno, cercando di non scontrarsi con gli altri ragazzi
e senza uscire dalla superficie di gioco. Dopo 5 scontri verrà ritirata la patente e
riconsegnata dopo uno specifico esercizio tecnico…
Varianti:-Guida dell’attrezzo palla con varie parti del piede-batto il “cinque”
OBIETTIVI: guida della palla/visione periferica
DIFENDI PALLA NEL QUADRATO
Di dividono i ragazzi a coppie, uno all’interno di un quadrato di 10 metri per lato e uno
all’esterno. Al segnale dell’istruttore l’esterno entra nel quadrato e cerca di sottrarre
palla al possessore che ha 10 secondi per difenderla, dopo di che chi è in possesso di
palla deve puntare velocemente a rete e segnare il goal, l’altro dovrà evitare la rete
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cercando di parare il pallone. A turno si parte all’interno del quadrato. Vince chi segna
il maggior numero di goal.
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare, protezione della palla.
LA STAGIONE DELLA CACCIA
Si predispone un quadrato di 5 metri per lato. All’esterno del quadrato si posizionano
4 ragazzi con funzione di cacciatori che, passandosi la palla, dovranno scegliere il
momento per colpire, calciando rasoterra, i 4 ragazzi della squadra prede, libere di
correre e di scappare solo all’interno del quadrato. Ogni preda colpita vale un punto. Al
termine del tempo stabilito in 3 minuti si procede al cambio tra cacciatori e prede.
Vince la squadra che al termine del gioco avrà totalizzato più punti.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, trasmissione della palla, capacità di
collaborazione, destrezza
IL BUTTAFUORI
All’interno di un quadrato di 10 metri per lato, 10/12 giocatori in possesso di palla
dovranno guidare la stessa all’interno cercando di non scontrarsi tra loro. All’esterno
del campo il buttafuori guida la palla lungo la linea perimetrale. Al segnale
dell’istruttore il buttafuori ferma la palla con la pianta del piede ed entra velocemente
in campo dove deve cercare di calciare fuori dal quadrato tutti i palloni. I giocatori
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interni dovranno cercare di difender palla senza uscire dallo spazio evitando che il
buttafuori calci la loro palla. Vince chi rimane per ultimo che a sua volta diventa
buttafuori.
OBIETTIVI: guida della palla, protezione della palla
LA BOMBA
Il gioco si svolge con 5 ragazzi disposti all’interno di un quadrato di 10 metri per lato.
Ciascun ragazzo, in possesso di un pallone, esegue dei palleggi con rimbalzo. Al segnale
dell’istruttore ciascun ragazzo deve eseguire un palleggio con palla all’altezza della
testa, lasciare immediatamente il pallone, dirigersi verso un altro pallone lasciato
libero da un compagno e continuare nei palleggi con rimbalzo. Se durante lo
spostamento il pallone smette di rimbalzare la bomba scoppia e il ragazzo è eliminato e
deve lasciare il campo. Vince chi rimane per ultimo.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, dominio dalla palla
PALLA NOME
Il gioco si svolge con 4 ragazzi disposti all’esterno di un cerchio del diametro di 5
metri. All’interno del cerchio si piazza un giocatore con una palla in mano, che ha il
compito di lanciarla il più in alto possibile in modo che possa cadere all’interno del
cerchio. In contemporanea con il lancio, il ragazzo deve pronunciare il nome di un
compagno che dovrà abbandonare la propria posizione esterna per entrare a ricevere
la palla. Per ogni ricezione corretta si guadagna un punto. Ogni due minuti cambiare il
lanciatore. Vince chi alla fine ottiene il miglior punteggio.
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OBIETTIVI: coordinazione oculo/manuale, coordinazione oculo/podalica, ricezione
dalla palla
ESCI DAL CONO D'OMBRA
In uno spazio di gioco di 12 metri per 15 metri, formare due campi di gioco di 5 metri
per 15 con corridoio centrale di 2 metri. Dividere i ragazzi in tre squadre di 2
giocatori ciascuna (gialli, rossi e blu). Si inizia con la copia dei giocatori rossi
all’interno del corridoio centrale che, muovendosi orizzontalmente, deve intercettare i
palloni che le copie dei gialli e dei blu cercano di trasmettersi. Per ritenere valido il
passaggio, il pallone deve essere ricevuto e rigiocato all’interno dello spazio di gioco;
sono consentite traiettorie aeree, ma solamente con altezza massima non superiore
alla statura dei ragazzi posti nel corridoio centrale. Per ogni passaggio valido, dalla
copia gialla a quella blu e viceversa, la squadra dei rossi subisce un punto di
penalizzazione. I giocatori della copia in possesso di palla possono trasmettersi la palla
anche fra di loro ma ciò non costituisce punto. I giocatori della copia che deve
ricevere il passaggio devono muoversi cercando di uscire la cono d’ombra
dell’avversario per favorire il passaggio. Il tempo di gioco è di 5 minuti, al termine del
quale si procede al cambio della copia centrale. Vince la copia che nel tempo stabilito
avrà totalizzato meno punti di penalità.
OBIETTIVI: capacità di smarcamento, capacità di collaborazione.
PALLA BIRILLO
Si formano 3 squadre (gialli, rossi e blu) formate da 3 ragazzi ciascuna. All’esterno di
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un cerchio di 10 metri di diametro sono posizionati i ragazzi delle squadre rossi e blu.
All’interno, in difesa di 5 coni, sono posizionati i ragazzi della squadra gialla. Al
segnale dell’istruttore i giocatori esterni in possesso di palla dovranno cercare di
colpire i coni difesi dai guardiani all’interno. La traiettoria deve essere rasoterra. Per
ogni cono colpito la squadra gialla avrà un punto di penalità. Dopo 3 minuti si procede al
cambi dei guardiani. Vince la squadra che totalizza meno penalità al termine del gioco.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, trasmissione della palla, capacità di
collaborazione
ASSALTO AL CASTELLO
Si divide il campo in tre zona. In ogni zona stazionano 3 ragazzi, i rossi, i blu e i gialli.
I tre rossi collaborano con i tre gialli passandosi la palla con le mani al fine di
centrare, con un colpo di testa da fermo, gli avversari blu liberi di muoversi nella zona
centrale. Contare il numero di bersagli colpiti in due minuti.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/manuale, colpo di testa
I ROMPISCATOLE
In uno spazio quadrato di 20 metri per lato disporre 10 giocatori dei quali 7 in
possesso di palla che eseguono dei palleggi e 3 senza palla. I giocatori senza palla
hanno il compito di infastidire, senza toccare la palla, i palleggiatori per indurli
all’errore nel palleggio del quale devono approfittare sottraendo la palla ed iniziare a
loro volta il palleggio.
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OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, dominio dalla palla
PALLA META
Si dividono i ragazzi in due squadre. Una con il compito di difendere una porta larga
dieci metri, l'altra con il compito di entrare in meta palla al piede nella porta difesa
dagli avversari senza farsi toccare la palla dal difensore. Il difendente nel tentativo
di toccare la palla non deve oltrepassare una linea posta alla distanza di cinque metri
dalla linea di meta. L’attaccante nel tentativo di disorientare il difensore dovrà
operare finte e cambi di direzione. A Seguito invertire i ruoli. Vincerà la squadra che
riuscirà a segnar più mete. Il difensore può toccare la palla con qualsiasi parte del
corpo.
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare, guida della palla, protezione
della palla.
SEI BRAVO A...PALLEGGIARE
Si dispongono 4 quadrati di 5 metri per lato ciascuno con all’interno di ognuno un
ragazzo con la palla. Nel primo quadrato il ragazzo dovrà effettuare dei palleggi con
rimbalzo solo con il piede destro, nel secondo quadrato il ragazzo dovrà effettuare
dei palleggi con rimbalzo alternando destro e sinistro, nel terzo quadrato il ragazzo
dovrà effettuare dei palleggi con rimbalzo solo con il piede sinistro e nel quarto
quadrato il ragazzo dovrà effettuare dei palleggi con rimbalzo alternando un palleggio
di piede ad uno con la coscia. Dopo 2 minuti, al segnale dell’istruttore, i ragazzi
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dovranno spostarsi nel quadrato successivo effettuando dei palleggi continui in
traslocazione seguendo il senso di marcia antiorario ed effettuare il nuovo compito.
Vince chi al termine del giro completo avrà fatto meno errori.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, dominio dalla palla
I CANGURI
Il gioco si svolge su una superficie rettangolare di 10 metri per 20 metri. Si divide il
gruppo dei ragazzi in due squadre che si schierano ai lati minori opposti del campo di
gioco. Ogni ragazzo ha in mano una palla. Al fischio dell'istruttore una delle due
squadre compie un balzo in avanti a piedi uniti con tutti i suoi effettivi. Al secondo
fischio dell'istruttore, il balzo a piedi uniti verrà fatto dall'altra squadra e così via in
modo alternato. La finalità del gioco è quella toccare con la palla per primi i giocatori
avversari al termine o durante il proprio turno di salto. Il giocatore che si accorge di
essere avanzato troppo e di trovarsi in situazione sfavorevole, può, durante il suo
turno di balzo, spostarsi all'indietro oppure lateralmente. Per toccare bisogna che la
palla, senza che questa si stacchi dalle mani, venga a contatto con la testa
dell'avversario che deve restare immobile. Il giocatore toccato sarà eliminato. Vince
la squadra che eliminerà tutti gli avversari.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/manuale, capacità di orientamento
spazio/temporale, equilibrio dinamico, forza arti inferiori.
LO SGUARDO CHE UCCIDE
All’interno di uno spazio quadrato di 5 metri per lato ci sono due ragazzi, uno in
possesso di palla che esegue dei palleggi e l’altro dallo “sguardo che uccide” senza
palla. Il palleggiatore deve mantenere il suo corpo tra la palla e l’altro ragazzo
dandogli le spalle e sottraendosi quindi allo sguardo. Il ragazzo dallo “sguardo che
uccide” non può toccare la palla ma deve costringere il palleggiatore a modificare
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continuamente la sua posizione per non essere esposto per più di 3 secondi al suo
sguardo. Se passano i 3 secondi allora il palleggiatore muore e i ruoli si invertono.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, dominio dalla palla
GUIDA E STOP NEL TRAFFICO
In un quadrato di 20 metri per lato i ragazzi guidano liberamente la palla cercando di
evitare i compagni. Al segnale dell'istruttore i ragazzi dovranno fermarsi
immediatamente sul posto stoppando la palla. L'ultimo che stoppa la palla avrà un punto
di penalizzazione. A turno prima di ripartire sarà un ragazzo a scegliere la parte del
corpo con cui fermare il pallone.
OBIETTIVI: guida della palla, dominio della palla, definizione dello schema
corporeo.
CERCA IL CONTATTO
All’interno di un rettangolo di 20 metri per 10 metri si posizionano due ragazzi per
squadra (gialli e blu), uno in porta e l’altro a metà campo. Nei pressi della metà campo
il giocatore giallo in possesso di palla spalle alla porta deve, appoggiando la mano sul
petto dell’avversario, difendere la palla dall’attacco passivo del difensore blu. Al
segnale del giocatore giallo il difensore blu diventa attivo e il giocatore giallo deve
cercare di liberarsi del blu ed andare a rete. Se il ragazzo blu riesce a conquistare
palla può andare a segnare nella porta gialla. Il ragazzo blu che ha difeso diventa
attaccante e gioca contro il giallo che prima era in porta ed adesso difende. Nella
porta gialla va il giallo che ha appena attaccato e così via di seguito. Vince la squadra
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che farà più goal.
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare, protezione della palla.
COLPISCI O VERRAI COLPITO
Si posiziona un ragazzo in piedi con le mani lungo i fianchi. Alle sue spalle, ad una
distanza variabile che va dai 6 ai 10 metri a seconda delle capacità dei ragazzi, si
posiziona una fila di massimo 6 persone. A turno i ragazzi in fila, battendo una rimessa
laterale con le mani, dovranno colpire il ragazzo/bersaglio davanti a loro. Chi colpirà il
ragazzo/bersaglio recupererà il pallone e si rimetterà in fila, chi sbaglierà sostituirà il
ragazzo/bersaglio che a sua volta si metterà in fila per battere la rimessa laterale.
Chi sarà preciso e colpirà il bersaglio avrà la possibilità di non essere colpito.
OBIETTIVI: coordinazione oculo/manuale, rimessa con le mani.
I CECCHINI
Il gioco si svolge in un quadrato di 10 metri per lato. All'interno sei ragazzi guidano
liberamente la palla. Tre ragazzi avranno il ruolo di cecchini e dovranno, al segnale
dell'istruttore, colpire con la propria palla il pallone degli altri ragazzi. Il ragazzo la
cui palla viene colpita o che uscirà dal quadrato diventerà anch'egli cecchino. Vince chi
rimane per ultimo. Tempo massimo 2 minuti. A seguito si invertono i ruoli.
OBIETTIVI: guida della palla, protezione della palla.
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PICCOLI GEOMETRA
Si dividono i ragazzi in due squadre contraddistinte da due colori diversi: i gialli e i
rossi. Si chiede ai ragazzi di stare in movimento guidando la palla fino al momento in
cui l'istruttore chiama il nome di due ragazzi che debbono subito fermarsi sul posto
stoppando la palla. Tra i due si formerà una linea ipotetica. Gli altri compagni dovranno
immediatamente porsi nella posizione richiesta dall'istruttore
(sopra/sotto/destra/sinistra) rispetto alla linea stessa. La variante potrà essere che i
due colori dovranno posizionarsi in modo diverso fra loro (gialli sotto/rossi sopra).
L'ultimo che si posiziona prende una penalità. Si passerà poi a enunciare il nome di tre
ragazzi che debbono fermarsi sul posto. Tra i tre si formerà un triangolo. Gli altri
compagni dovranno posizionarsi all'interno o all'esterno a seconda della richiesta
dell'istruttore. La variante potrà essere che i due colori dovranno posizionarsi in modo
diverso (gialli dentro/rossi fuori). L'ultimo che si posiziona prende una penalità. Si
potrà poi passare a chiamare quattro ragazzi formando dei quadrilateri.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spaziale, guida della palla
CALCIO RUGBY
All’interno di un rettangolo di 20 metri per10, due squadre di quattro giocatori
ciascuna si affrontano giocando a calcio. Ogni volta che un componente della squadra
in attacco riesce a raggiungere la zona di metà palla al piede, si segnerà un punto. Non
è consentito il passaggio in avanti ma solo lateralmente. Si avanza solo palla al piede.
OBIETTIVI: guida della palla
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PALLA BOWLING
All’interno di un rettangolo di 20 metri per 10 si gioca una regolare partita di calcio 4
contro 4; la differenza consiste nell'abbattere i conetti della squadra avversaria
anziché dover segnare. Ad ogni conetto abbattuto si rimette la palla al centro
liberando il campo dal conetto stesso. Durante il gioco, da qualsiasi lato esca la palla,
si riprende con una rimessa laterale battuta con i piedi. I conetti sono posizionati
liberamente nelle due metà campo, 6 per parte, ad una distanza minima di 2 metri
dalle linee perimetrali. Sia da rimessa laterale, sia da un calcio di punizione non è
possibile colpire direttamente i conetti. Se il fallo avviene a ridosso di un conetto, per
battere il calcio di punizione si arretrerà di circa mt.2 dal conetto. Non è previsto il
calcio di rigore. Al termine del primo tempo di 5 minuti si registra il risultato parziale
e si rimettono a posto i birilli. Vince la squadra che abbatte più birilli nei due tempi di
gioco.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spazio/temporale,
capacità di adattamento e trasformazione
STAFFETTA PALLEGGIO
Si dispongono i ragazzi in due file. Ciascuna rivolta verso una porticina posta a 20
metri di distanza. Al segnale dell’istruttore partono contemporaneamente i primi delle
rispettive file ed effettuando un palleggio continuo in traslocazione devono avvicinarsi
alla porticina di riferimento e portare la palla in goal. L’errore nel palleggio non
preclude la possibilità di far goal ma la rende più difficoltosa visto che il pallone va
calciato verso la porticina dal punto stesso dell’errore. Dopo che il ragazzo ha tirato
parte il successivo. Vince la squadra che al termine del gioco ha segnato più goal.
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OBIETTIVI: coordinazione oculo/podalica, dominio dalla palla
IL BOIA
Si forma una coppia di ragazzi posti uno fronte all'altro, a 1 metro di distanza, con
funzione di boia. I due boia devono tenere ciascuno un capo di una funicella. I restanti
ragazzi si pongono di fronte alla corda a circa 5 metri, con un pallone ciascuno. Al via i
boia iniziano a roteare la funicella cercando di disegnare un cerchio il più ampio
possibile. I ragazzi, guidando la palla, dovranno passare sotto la funicella senza farsi
toccare da essa. Viene assegnato un punto ad ogni passaggio valido. Alla fine di ogni
giro cambiare i boia.
OBIETTIVI: guida della palla, capacità di orientamento spazio/temporale,
destrezza motoria.
RUBAPALLA
Si dividono gli allievi in coppie con casacche diverse all'interno della coppia. Ogni
coppia si prepara in un quadrato di 7 metri di lato con un pallone. Al via l'allievo in
possesso di palla dovrà mantenerlo il più a lungo possibile, mentre il compagno,
contrastandolo deve rubare palla ed iniziare così la sua fase di protezione della palla.
Vince chi ruba più volte il pallone al compagno in 5 minuti.
OBIETTIVI: guida della palla, dominio della palla.
PALLA IN QUADRATO
Si gioca cinque contro cinque su un campo di dimensioni otto metri per otto metri. Le
squadre sono disposte una all'interno del quadrato mentre l'altra ha i giocatori
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distribuiti all'esterno, uno per lato più un quinto all'interno tra gli avversari. Il gioco
consiste nel cercare di colpire, lanciando liberamente la palla con le mani, i giocatori
della squadra disposta all'interno del quadrato. Ogni volta che si colpisce un giocatore
all'interno del quadrato si realizza un punto. Il giocatore della squadra esterna che si
trova nel quadrato non può colpire gli avversari, ma ha la funzione di recuperare la
palla e di collaborare con i propri compagni passandola a chi si trova in posizione più
favorevole per colpire. Ogni minuto, per un totale di dieci minuti, effettuare il cambio
tra la squadra esterna e quella interna in modo che ogni ragazzo svolga funzione di
giocatore interno. Alla fine vince chi realizza più punti.
OBIETTIVI: capacità oculo/manuale, reattività neuromuscolare, destrezza
motoria.
GUARDIANO DEL PONTE
La denominazione più comune di questo gioco è il "guardiano del ponte". E' un gioco a
squadre. Una con il compito di difendere una porta larga dieci metri, l'altra ha il
compito di attaccare cercando con i propri componenti di passare attraverso la porta
senza farsi toccare dal difensore guardiano. Il difendente nel tentativo di bloccare
l'avversario non deve oltrepassare una linea a semicerchio posta alla distanza di un
metro e mezzo dalla linea di porta. Vincerà la squadra che riuscirà a far passar indenni
più elementi.
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare
CACCIATORE E PREDA
Sistemare una serie di cerchi, minimo trenta, molto ravvicinati tra loro ed invitare due
bambini ad entrare in due cerchi distali saltellando su di un solo arto. Il bambino con
funzione di cacciatore deve cercare di prendere il compagno con funzione di preda
solamente toccandolo. Anche la preda deve muoversi utilizzando un solo arto.
Calcolare il tempo della cattura, vincerà il bambino che ricoprendo il ruolo di
cacciatore avrà impiegato meno tempo. Al termine di ogni manche far cambiare al
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bambino l'arto da utilizzare.
OBIETTIVI: equilibrio dinamico, forza arti inferiori
CALCIO TENNIS
Il gioco si svolge all’interno di un rettangolo di 10 metri per 5. Due contro due con
obbligo di passaggio; la palla può fare più salti all’interno del campo ma non consecutivi,
il giocatore può toccare più volte la palla, la palla può rimbalzare sul passaggio del
compagno. Ad ogni ribalzo deve seguire un tocco. Se la palla esce dal campo o rimbalza
due volte consecutive il gioco si arresta e chi ha commesso l’errore regala il punto agli
avversari.
OBIETTIVI: trasmissione della palla, ricezione della palla, capacità
spazio/temporale
SCAMBIO DELLE TANE
Tale gioco viene denominato "scambio delle tane". Sul campo vengono collocati dei
cerchi in ordine sparso. I cerchi sono occupati da alcuni allievi le "lepri" con possesso
di palla, mentre due bambini con funzione di "cacciatore" si devono muovere nello
spazio guidando la palla tra i vari cerchi, cercando di occupare le tane lasciate vuote
dalle lepri durante lo scambio.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spaziale, rapidità motoria, guida della palla
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FULMINE
Gioco del "cacciatore e delle lepri" chiamato anche "fulmine". Tutti gli allievi
partecipano al gioco. A turno due di essi, i cacciatori, dovranno colpire, lanciando una
palla con le mani, più lepri possibili. Le lepri dovranno guidare la palla all'interno di uno
spazio circoscritto. Le lepri colpite si fermeranno sul posto a gambe divaricate palla
sopra la nuca, aspettando che qualche altra lepre li liberi strisciando sotto le loro
gambe. Vincono i due cacciatori che al fischio dell'istruttore avranno "catturato" più
lepri.
OBIETTIVO: abilità motorie di base (correre, strisciare, lanciare, saltare),
guida della palla
SCHIVA PALLONI
Gioco "schiva palloni". Gli allievi sono divisi in due squadre. Una squadra è situata
dentro ad una circonferenza descritta sul campo e l'altra all'esterno. I bambini
all'esterno sono in possesso di una palla con la quale devono colpire, attraverso
continui lanci gli avversari all'interno. Chi viene colpito è eliminato. Vince la squadra che elimina
gli avversari nel minor tempo.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spazio/temporale, sviluppo schema
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corporeo
CINQUE PASSAGGI CONSECUTIVI
Gioco dei cinque passaggi consecutivi. Gli allievi sono suddivisi in due squadre di due
colori ciascuna (gialli e blu contro rossi e azzurri), il gioco viene effettuato usando
prima le mani e poi i piedi. La squadra che è in possesso di palla deve eseguire cinque
passaggi consecutivi, guadagnando così un punto. La regola è che il possessore di palla
deve obbligatoriamente passare la palla ad un suo compagno ma di colore diverso (il
giallo deve dare palla al blu che a sua volta la deve dare ad un altro giallo). L'altra
squadra deve impedirlo, cercando di intercettare il pallone per effettuare anch'essa i
cinque passaggi consecutivi. L'istruttore deve fare in modo che vi sia una relativa
condizione di ordine nel luogo di presenza della palla. Il bambino in possesso di palla
deve avere almeno due possibilità di passaggio.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spazio/temporale
PALLA TANA
Su un campo da gioco delle dimensioni 20 metri per 20 metri, con una tana centrale
delle dimensioni di 2 metri per 2 metri, si dividono i ragazzi in due squadre da tre
giocatori l'una. Per realizzare un punto bisogna portare la palla all'interno della tana.
Vince chi totalizza più punti nel tempo stabilito.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spaziale, guida della palla, capacità di
collaborare
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ISTRUTTORE COMANDA COLORE
Formare un quadrato delle dimensioni di 25 metri per 25 metri e disporre al centro
dello stesso un numero di cerchi pari al numero di ragazzi più uno. All'esterno del
quadrato si posizionano tre palloni per ciascun lato. Ogni lato sarà inoltre
contraddistinto da una bandierina di colore diverso (rossa, bianca, verde e gialla).
Quindi ogni allievo andrà ad occupare un cerchio. Al segnale dell'istruttore tutti i
ragazzi dovranno cambiare di posto continuamente, sino a quando l'istruttore
chiamerà un colore. A questo punto, i ragazzi, dovranno raggiungere il più velocemente
possibile i tre palloni posti nel lato del colore indicato. Il ragazzo che arriverà per
primo totalizzerà 5 punti, il secondo 3 punti e il terzo 1 punto. Si effettueranno alcune
prove e risulterà vincitore il ragazzo che avrà totalizzato il miglior punteggio finale.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spaziale, reattività neuromuscolare,
velocità
RUBA OGGETTI
Formare un quadrato delle dimensioni di 10 metri per 10 metri. Dividere i ragazzi in
quattro squadre. Ogni squadra ha una base, posta all'esterno di uno dei quattro lati,
con all'interno 10 oggetti. Ciascuna squadra deve rubare gli oggetti posti nelle basi
avversarie e portarli nella propria base. Non si può ostacolare chi ruba gli oggetti in
nessun modo. Vince chi al termine del tempo, stabilito dall'istruttore, avrà nella
propria base il maggior numero di oggetti.
OBIETTIVI: abilità motorie di base, velocità, rapidità, capacità di orientamento
spazio/temporale
PALLA CAPITANO
Formare un quadrato delle dimensioni di 20 metri per 20 metri. Dividere i ragazzi in
due squadre di cinque giocatori ciascuna (rossi e gialli). La squadra rossa posizionerà
un ragazzo all'esterno di ogni lato del quadrato e il capitano all'interno. La squadra
gialla posizionerà tutti i ragazzi all'interno del quadrato. I ragazzi esterni (rossi) in
possesso di una palla cercheranno di farla pervenire al proprio capitano all'interno del
quadrato. I gialli dovranno intercettare i passaggi e rispedire fuori la palla. Per ogni
palla ricevuta, dal capitano, la squadra rossa totalizzerà un punto. Dopo un tempo
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stabilito si cambieranno i ruoli delle due squadre. Vincerà la squadra che totalizzerà il
miglior punteggio.
OBIETTIVO: capacità di orientamento spazio/temporale
I TRE COLORI
Delimitare uno spazio quadrato di venti metri per lato. Dividere i ragazzi in tre
squadre (gialli, blu e rossi) di tre ragazzi ciascuna. I gialli passano palla ai rossi e
viceversa con i blu che devono intercettare palla; quando ci riescono il colore di colui
che ha sbagliato va a riconquistare palla. Si procede allo stesso modo quando la palla esce dal
quadrato. Iniziare con le mani per passare poi ai piedi, i compagni dello stesso colore
non si possono passare la palla. Ogni dieci passaggi utili penitenza per gli intercettatori.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spazio/temporale,
capacità di adattamento e trasformazione
PALLA SPONDA
Si prepara un quadrato di 15 metri per lato. In ogni lato si posiziona un giocatore con
un pallone, mentre all'interno del quadrato ci sono 2 attaccanti e 2 difensori. Al via
per 2 minuti, gli attaccanti dovranno smarcarsi dai difensori, ricevere palla da un
compagno all'esterno e ritrasmetterla velocemente (sponda) per il maggior numero di
volte possibili. A rotazione, al termine del tempo, effettuare i cambi di ruoli. Vince la
coppia che avrà totalizzato il maggior numero di passaggi.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spazio/temporale,
reattività neuromuscolare
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VUOTA LO SCATOLONE
Si prepara un campo di 20 metri per 10 metri. All'esterno delle due linee di
fondocampo (dopo circa due metri) si posano due scatoloni, uno per ogni lato, con
all'interno 6/7 palloni. Il gioco si svolge tra due squadre (gialli e rossi) che devono
svuotare il proprio contenitore di palloni prima della squadra avversaria o avere, alla
fine del tempo, un numero di palloni inferiori. Ogni squadra è composta da 5/6
giocatori di cui uno svolge il ruolo dello sparviero che cerca di toccare il portatore di
palla avversario, costringendolo a riportare la palla nello scatolone di partenza. Ogni
squadra non può trasportare più di un pallone per volta. Ogni giocatore toccato dallo
sparviero, mentre è in possesso di palla, deve riportarlo nel suo scatolone. I giocatori
possono trasportare il pallone in mano o passarlo ai compagni. I giocatori in possesso
di palla non possono essere toccati dopo aver oltrepassato la linea di fondo campo.
OBIETTIVI: capacità di anticipazione motoria, capacità di collaborare
PALLA RILANCIATA
Si gioca 5 contro 5 su un campo di gioco di 20 metri per 10; il gioco è simile alla
pallavolo. La palla è lanciata alternativamente una volta per parte indipendentemente
dalla realizzazione di punti. Il lancio deve essere eseguito dal giocatore con due mani
da dietro il capo, tipo rimessa laterale, da qualsiasi punto del campo. Prima di lanciare
la palla i giocatori di una squadra devono effettuare tra di loro dei passaggi; minimo
uno, massimo tre. Per realizzare un punto, superando la rete bisogna far cadere la
palla a terra nel campo avversario; se la stessa finisce nella rete oppure solamente la
tocca oppure cade fuori dal campo avversario, il punto è a favore della squadra in
ricezione. Vince chi arriva per primo a venti punti. Una variante: il lancio deve essere
eseguito, partendo da palla in mano, con il collo piede facendo descrivere alla palla una
parabola.
OBIETTIVI: capacità oculo/manuale, capacità di orientamento spazio/temporale,
destrezza motoria.
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VAI VELOCEMENTE AL TIRO
Dividere i ragazzi in quattro gruppi. Posizionare 4 percorsi a slalom composti da 5 coni
ciascuno all'esterno del limite dell'area. Il primo in riferimento al vertice sinistro
dell'area, il secondo in riferimento alla parte sinistra della mezza luna dell'area, il
terzo in riferimento alla mezzaluna destra dell'area e il quarto in riferimento al
vertice destro dell'area. A segnale dell'istruttore partono i primi quattro ragazzi che
dovranno eseguire una guida della palla tra i coni e segnare il goal nel minor tempo
possibile. Al primo vengono assegnati 4 punti, 3 al secondo, 2 al terzo e 1 al quarto. A
seguito ruotare le posizioni di partenza dei ragazzi in modo che ognuno parta da tutte
le diverse posizioni. Al termine delle quattro prove vince chi ha totalizzato più punti.
Il gioco può essere fatto in forma libera oppure prevedendo l'uso di un solo piede
(destro o sinistro) o di una sola parte del piede (esterno, interno).
OBIETTIVI: destrezza, dominio, guida della palla, tiro
IL QUADRATO PSICOCINETICO
L'attività è svolta individualmente e viene definita il "quadrato psicocinetico". Ogni
bambino partendo dal centro di un quadrato, di quatto metri per lato, deve per
dieci/dodici secondi portarsi verso il vertice del colore indicato a voce dall'istruttore.
Attraverso i comandi dell'allenatore si può far muovere il bambino sia lungo le linee
perimetrali sia lungo quelle diagonali
OBIETTIVI: velocità, reattività neuromuscolare
VAI VELOCEMENTE AL GOAL
Si utilizza una metà campo. Dividere i ragazzi in due squadre (gialli e blu). Un
giocatore dei gialli, posti all'interno della porta, esegue un rinvio da fondo campo
calciando la palla verso i giocatori blu posizionati all'interno del cerchio di
centrocampo, quindi tutta la squadra gialla deve correre al più presto possibile
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 67
all'interno del cerchio di centrocampo; i blu, dopo aver controllato la palla, devono il
più velocemente possibile segnare un goal prima che l’ultimo dei gialli abbia raggiunto
l'interno del cerchio di centrocampo. Il punto va alla squadra che per prima compie il
proprio compito. A seguito i blu eseguiranno il rinvio e i gialli cercheranno la rete.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spazio/temporale,
velocità, destrezza
PARTITA PSICOCINETICA A TRE PORTE
Posizionare su un'ampia superficie tre porticine. Dividere i ragazzi in tre squadre
(bianchi, rossi, gialli). I compiti di ogni squadra saranno due: far goal nelle porte
avversarie (il goal si può fare sia davanti che dietro) e difendere la propria porta.
Ogni squadra potrà chiedere la collaborazione di una delle due avversarie per
attaccare la terza. I bianchi in possesso di palla potranno chiedere aiuto ai rossi per
attaccare i gialli, ma dovranno anche stare attenti che durante l'azione i rossi non
decidano a loro volta di allearsi con i gialli per attaccare i bianchi stessi e così via. Le
situazioni di gara e le alleanze tra squadre cambiano continuamente. Vince la squadra
che subirà meno goal nel tempo stabilito.
OBIETTIVI: capacità di adattamento e trasformazione, destrezza motoria
PARTITA PSICOCINETICA CON IL JOLLY
Delimitare con i cinesini un campo ridotto (la misura va a seconda della categoria), con
due porte di due metri l'una. Formare due squadre di tre ragazzi ciascuna, la squadra
dei blu e quella dei bianchi. Inserire un ragazzo con la casacca rossa che avrà il
compito di collaborare con la squadra che ha il possesso di palla. La squadra in
possesso di palla sarà sempre la superiorità numerica. Il Jolly dovrà adattarsi alla
situazione di gioco.
OBIETTIVI: capacità di creare superiorità ed inferiorità numerica, capacità di
adattamento e trasformazione
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Prof. Sabaini Giuseppe 68
SEI BRAVO A...CREARE SUPERIORITA' NUMERICA
Su campo ridotto (la misura può variare a seconda delle categorie), si disputa una
partita tre contro tre più il portiere, con l’ausilio di due compagni per squadra che
fungono da "sponde", posizionate all’esterno del terreno di gioco in un corridoio ampio
almeno 4-5 metri che agiranno secondo le seguenti modalità: all’esterno dei campo ogni
squadra ha due giocatori (uno per lato) posizionati a tutto campo senza possibilità di
contrasto. Il giocatore esterno ricevuta la palla entra sul terreno di gioco e partecipa
all’azione. La palla deve essere ricevuta e giocata all’interno dei corridoi sopra citati;
in caso contrario si procederà a semplice rimessa laterale. Gli esterni di entrambe le
squadre rimangono in campo fino o alla realizzazione di un goal segnato da una delle
due squadre o fino al termine dell’azione con ripresa del gioco da calcio di rinvio da
fondo campo. Se la palla esce dal campo nella zona rimasta libera dal giocatore
esterno, il gioco riprende con rimessa laterale e gli esterni rimangono in campo. In
ogni incontro le sponde dovranno essere cambiate.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di orientamento spaziale, capacità
di adattamento e trasformazione, capacità di creare superiorità ed inferiorità
numerica
TRE CONTRO TRE CON GOAL DOPO UN DAI, VAI E RICEVI
Formare un campo di gioco delle dimensioni di 10 metri per 15 metri con due
mini/porte di due metri l'una. Dividere i ragazzi in due squadre formate da tre
giocatori ciascuna. La rete vale solo se prima del tiro è stata effettuata un'azione di
dai, vai e ricevi la palla da parte dello stesso giocatore. Dopo aver ricevuto la palla il
giocatore non può fare più di due passi prima di tirare in porta.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di adattamento e trasformazione
SEI BRAVO A...SMARCARTI
Formare un quadrato di 15 metri per lato. Tre ragazzi si posizionano su tre, dei
quattro, angoli del quadrato; il quarto sta in mezzo ed esegue una sorta di pressing
passivo sul possessore di palla. Il possessore di palla deve avere sempre gli angoli, alla
sua destra e alla sua sinistra, occupati dagli altri due compagni in modo da avere
sempre due possibilità di passaggio. Il possessore trasmette quindi la palla ad uno dei
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Prof. Sabaini Giuseppe 69
sui compagni e a sua volta si sposta correndo velocemente nell'angolo libero utile per
ricostituire le due opzioni di passaggio al nuovo possessore di palla. Cambiare il
centrale che pressa dopo circa un minuto.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di adattamento e trasformazione
LE NOVE PORTE
Dividere i ragazzi in due squadre di sette giocatori ciascuna. Predisporre un campo di
50 metri per 40 metri; piazzare all’interno del campo delle mini porte larghe 2 metri
(mettendo due porte in più rispetto alle coppie presenti in campo (si gioca sette
contro sette - piazzare nove porte); far giocare la partita secondo le seguenti
modalità esecutive: limite di tre tocchi, il goal è valido solo se vengono fatti almeno
tre passaggi consecutivi a tre compagni diversi.
OBIETTIVI: capacità di collaborare, capacità di adattamento e trasformazione
I QUATTRO COLORI
Formare il campo di gioco corrispondente a una meta campo regolamentare, in ogni
lato sarà piazzata una porta di 4 metri a cui corrisponde una squadra; dividere i
ragazzi in quattro squadre (gialli, blu, rossi, verdi); si inizia con gialli e blu contro rossi
e verdi, i compagni dello stesso colore non si possono passare palla; durante il gioco,
nel momento ritenuto più opportuno, l'istruttore cambierà le alleanze.
OBIETTIVI: capacità di adattamento e trasformazione, destrezza motoria
GIRA LA PALLA
In uno spazio di gioco di 35 metri per 15 metri, formare due campi di gioco di 15 metri
per 15 con corridoio centrale di 5 metri. Dividere i ragazzi in tre squadre di 4
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giocatori ciascuna (gialli, rossi e blu). Iniziano quattro ragazzi gialli che all'interno di
un campo gioco devono effettuare 10 passaggi consecutivi senza che due ragazzi rossi
la intercettino; gli altri due rossi aspettano nel corridoio. Ogni 10 passaggi
consecutivi, senza che i rossi tocchino palla, il gioco si arresta e i giocatori che
subiscono i passaggi devono fare penitenza. Nel momento in cui i rossi conquistano
palla la spediscono subito ai blu che aspettano nel campo opposto. I blu a loro volta
iniziano i passaggi, per cui due giocatori dei gialli che hanno perso palla corrono verso i
blu per cercare di riconquistarla, quando ciò avviene la rimandano ai rossi e così via. Se
la palla esce dal quadrato o viene solo toccata dagli intercettatori il possesso palla
resta sempre a chi deve compiere i passaggi ma si azzera il conteggio.
OBIETTIVI: capacità di mantenere il possesso di palla, capacità di pressare il portatore di
palla
FAI GOAL NELLE PORTICINE
Si prepara un campo di 20 metri per 20 metri con 2 porticine (rosse) su un lato e una
(verde) su quello opposto. Nel quadrato ci sono 3 giocatori. Un attaccante, con palla,
fronte alla porticina verde centrale a circa 15 metri di distanza; due difensori fronte
all'attaccante a 10 metri da lui, uno fianco a l'altro a circa 7 metri di distanza. Al via
l'attaccante dovrà cercare di realizzare una rete nella porticina verde, mentre i due
difensori, rimanendo in copertura diagonale tra loro dovranno "rubare" palla e segnare
in una delle porticine rosse.
OBIETTIVI: capacità di orientamento spaziale, capacità di collaborare, dominio
della palla e dribbling
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TIENI LA PALLA
Si prepara un cerchio di quindici metri di diametro con i cinesini. Si formano tre
squadre di due ragazzi ciascuna (rossi, gialli, blu) e si dispongono i giocatori nel
seguente modo: due rossi che fanno gli attaccanti all'interno del cerchio, due gialli
che fanno i difensori sempre all'interno del cerchio e due blu che fanno le sponde
all'esterno del cerchio. Gli attaccanti rossi devono fare 15 passaggi senza farsi
toccare il pallone dai difensori gialli per ottenere un punto, con l'aiuto delle due
sponde blu. Le due sponde non possono entrare nel quadrato, e devono giocare a due
tocchi. Dopo 5 minuti di gioco far ruotare le squadre, vince la squadra che nel tempo
utile avrà totalizzato più punti.
OBIETTIVI: capacità di mantenere il possesso di palla, capacità di orientamento
spaziale, capacità di anticipazione motoria
OCCUPA LO SPAZIO
Si dispone un quadrato, delle dimensioni di 20 metri per 20 metri, con una miniporta di
circa un metro in ogni lato. Si dividono i ragazzi in due squadre (rossi e gialli) da 4
giocatori ciascuna. La finalità del gioco è quella, occupando in modo omogeneo gli spazi,
di cercare di totalizzare il maggior numero di punti. I tocchi sono liberi. Le squadre
realizzeranno: un punto ogni tre passaggi consecutivi; due punti ogni volta che
porteranno la palla in un vertice del quadrato; tre punti per ogni rete nelle miniporte.
OBIETTIVI: capacità di occupazione dello spazio, capacità di orientamento spaziale
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 72
TORELLO
Il gioco si svolge all’interno di un quadrato di 10 metri per lato. Quattro giocatori
disposti sul perimetro del quadrato devono trasmettersi la palla ad uno, due, tre
tocchi. Il giocatore centrale con funzione di torello deve intercettare la palla. Si
contano quanti palloni ha intercettato il torello in 1 minuto. Vince chi ne intercetta di
più. Variante si contano i passaggi che i giocatori perimetrali realizzano in un minuto.
OBIETTIVI: trasmissione della palla, ricezione della palla
UNITÀ DIDATTICA CATEGORIA PULCINI AUTORE: Prof. Sabaini Giuseppe
STAGIONE 2002-2003
UNITA’ DIDATTICA : N° 1 PULCINI 2000
PERIODO : SETTEMBRE 2009 8/ 9/10 anni
Obbiettivo sociale-educativo
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 73
Rispetto delle attrezzature e dell’abbigliamento
sportivo
La socializzazione tra i compagni
Puntualità, in caso di assenza ricordarsi di
avvisare
Allacciatura corretta delle scarpe da calcio
Pulizia corretta delle scarpe da calcio
Ordine dello spogliatoio
Rispetto dei ruoli a livello relazionale
Organizzazione nei giochi allenamenti
Obbiettivo tecnico
LUNEDI
Conduzione GIORNI 09/09 23/09
Dominio della palla GIORNI 02/09 16/09 30/09
Obbiettivo coordinativo
LUNEDI
Equilibrio GIORNI 09/09 23/09
Ritmo GIORNI 02/09 16/09 30/09
Obbiettivo condizionale
GIOVEDI
Mobilità articolare GIORNI 05/09 19/09
Forza veloce GIORNI 12/09 26/09
Obbiettivo tattico
GIOVEDI
Fase difensiva GIORNI 05/09 19/09
Fase offensiva GIORNI 12/09 26/09
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 74
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: PRIMA ( dal 02 al 07 ) SEDUTA numero: 1
GIORNO: LUNEDI 02 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.45 alle
ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 45 fine ore 18 .00
Presentazione dell’allenatore e degli allievi ( telefono e varie )
Rilevazione dei presenti
Piccoli accenni su ruoli e preferenze numeri di maglia
Verifica se nel gruppo c’è il portiere o se qualcuno ha intenzione di provare a farlo
Obbiettivo TECNICO
DOMINIO DELLA PALLA
Inizio ore : 18 . 00 fine or 18 . 30
PALLEGGIO CON PARTENZA PALLA IN MANO ( minuti 15 )
Esercizio n° 1
Esercizio n° 2
Esercizio n° 3
Esercizio n° 4
Esercizio n° 5
Esercizio n° 6
Esercizio n° 7
PALLEGGIO CON PARTENZA PALLA A TERRA
( minuti 15 ) Esercizio n° 1
Esercizio n° 2
Esercizio n° 3
Esercizio n° 4
Esercizio n° 5
Esercizio n° 6
Obbiettivo COORDINATIVO
RITMO
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 19 . 00
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 75
Gioco dei 5 passaggi consecutivi ( minuti 15 )
Descrizione: in un campo di 10 x 10 dividere gli allievi in due squadre. La squadra che è in
possesso della palla deve eseguire 5 passaggi consecutivi guadagnando 1 punto. L’altra squadra
deve impedirlo cercando di intercettare il pallone per effettuare a sua volta i 5 passaggi consecutivi.
Regola : L’allievo deve sempre avere 2 possibilità di passaggio.
Passaggio ritmizzato a coppie ( minuti 15 )
Esercizio 1 : posizionare gli allievi a coppie. Fare effettuare dei passaggi continui ad una distanza
di circa metri 5 con 2 coni di riferimento. Cambio di ritmo modificando le distanze.
Esercizio 2 : posizionare gli allievi a coppie. Fare effettuare dei passaggi continui ad una distanza
di circa metri 5 con 4 coni di riferimento obbligando lo spostamento laterale.
Obbiettivo TECNICO
DOMINIO DELLA PALLA
Inizio ore : 19 . 00 fine ore: 19 . 30
Gioco a tema ( passaggio al compagno con il nome ) ( minuti 10 )
Descrizione : effettuare una partitella libera con l’obbligo di gridare il nome del compagno al quale si vuol
passare la
palla.
Partita libera ( minuti 20 )
PALLEGGIO CON PARTENZA PALLA IN MANO
Esercizio n° 1 Lasciare rimbalzare la palla a terra , colpirla con il piede abile e riprendendola in mano. ( 1 punto a
chi fa meno errori )
Esercizio n° 2
Idem come sopra alternando piede destro e piede sinistro ( 1 tocco di destro e 1 tocco di sinistro )
Esercizio n° 3
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 76
Lasciare cadere la palla e colpirla senza che la stessa tocchi terra riprendendola in mano ( far
contare i palleggi validi )
Esercizio n° 4
Idem come sopra alternando piede destro e piede sinistro ( 1 tocco di destro e 1 tocco di sinistro )
Esercizio n° 5
Palleggio ripetuto con il piede più abile. Ripartire quando il pallone tocca terra ( far contare i
palleggi validi )
Esercizio n° 6 Idem come sopra alternando piede destro e piede sinistro
Esercizio n° 7 Lanciarsi la palla in aria e cercare di effettuare almeno 2 palleggi con la testa
Esercizio n° 8 In uno spazio delimitato tutti gli allievi palleggiano insieme . vince 5 punti chi riesce a palleggiare
più a lungo. Chi fa cadere la palla a terra rimane fermo nella sua posizione . Un eventuale piccola
penitenza potrà essere assegnata a chi fa cadere la palla facendo eseguire degli addominali avedo
cura di tenere le gambe piegate e le mani sul torace.
Esercizio n° 9 Chi arriva più lontano guadagna più punti. Effettuare un percorso di circa 10 metri , ad ogni linea
di cinesini superata si guadagna 1 punto
PALLEGGIO CON PARTENZA PALLA A TERRA
Descrizione :
Eseguire gli esercizi come sopra tranne il n° 7 cercando di alzarsi la palla con la punta del piede.
N.B. Fare esibire dopo gli esercizi l’allievo più bravo per un senso di gratificazione e per un
momento di riflessione del gruppo
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: PRIMA ( dal 02 al 07 ) SEDUTA numero: 2
GIORNO: GIOVEDI 05 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.45 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 45 fine ore 18 . 00
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 77
Sappiamo legarci le scarpe ?
Le scarpe devono essere pulite prima di ogni gara
Obbligo dei parastinchi
Regole di comportamento : ascoltare e chiedere la parola , non disturbare durante le
spiegazioni e attendere il proprio turno
Spiegazioni sulla seduta odierna
RISCALDAMENTO ( mobilità articolare )
PALLA INFUOCATA
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 20
Dividere le squadre: una si posizionerà all’interno di un cerchio di circa 7metri e l’altra si
posizionerà all’ esterno. Il gioco consiste nel cercare di colpire i giocatori all’interno del cerchio,
ogni volta che si colpisce un giocatore si realizza un punto. Se la palla dopo aver colpito il giocatore
si ferma all’interno del cerchio il giocatore all’esterno potrà entrare per raccoglierla e riuscire per
riprendere il gioco
Obbiettivo CONDIZIONALE
MOBILITA’ ARTICOLARE
Inizio ore : 18 . 20 fine ore: 18 . 40
PERCORSO INDIVIDUALE ( minuti 15 )
Esercizio N° 1
1. Correre intorno ad un cono effettuando un giro di 360 °
2. Passare sotto ad un’ostacolo
3. Prendere la palla situata in un cerchio
4. Palleggiare con le mani fino ad una linea di cinesini
5. Lanciare la palla in aria verso un quadrato
6. Andare a riprenderla in fase di volo ,all’interno del quadrato
7. Riposizionare la palla nel cerchio e ritornare dietro la fila di partenza
CHI ARRIVA PRIMO CALCIA ( COMANDO A NUMERO) ( minuti 5 )
Esercizio N° 2
1. Formare due quadrati uno verso destra e uno verso sinistra a circa 15 metri dalla porta
2. Dare i numeri ad ogni coppia di giocatore
3. Far effettuare della conduzione libera all’interno dei quadrati
4. Al comando del numero il giocatore che arriverà prima sulla palla avrà diritto al tiro ,
mentre l’altro cercherà di ostacolarne l’esecuzione
Obbiettivo TATTICO
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 78
FASE DIFENSIVA
Inizio ore : 18 . 40 fine ore: 19 . 00
1 contro 1 ( minuti 20 )
esercizio ° 1 : 1 > 1 con difensore che parte da sinistra con passaggio che attraversa una piccola
porta di cinesini
esercizio ° 2 : 1 > 1 con difensore che parte da sinistra idem come sopra
esercizio ° 3 : 1 > 1 con difensore che partendo dalla stessa linea e funge da rubapalla
Obbiettivo TATTICO
FASE DIFENSIVA
Inizio ore : 19 . 00 fine ore: 19 . 10
Gioco a tema ( minuti 10 )
I difensori passano la palla libera mentre gli attaccanti hanno l’obbligo dei 3 tocchi
Descrizione : effettuare una partitella libera con l’obbligo per i difensori di passarsi la palla
liberamente mentre gli attaccanti hanno l’obbligo di giocarla dopo 3 tocchi
. Obbiettivo TATTICO
FASE DIFENSIVA
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
Partita libera ( minuti 20 )
attaccanti contro difensori
difensori contro attaccanti
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: SECONDA ( dal 09 al 14 ) SEDUTA numero : 3
GIORNO: LUNEDI 09 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.45 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 45 fine ore 18 . 00
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 79
Vestiti adeguati alle stagioni
Non deve mai mancare il Kway
Non essere maleducato in campo con i tuoi compagni
RISCALDAMENTO ( conduzione )
PARTITA CON PORTE ALL’INTERNO CAMPO
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 15
Descrizione : all’interno di un campo di gioco si posizioneranno alcune porticine fatte di conetti .
Si disputerà una partita libera con la sola regola che il gol sarà valido solo se dietro ad ogni
porticina al momento del gol ci sarà un compagno a ricevere la palla ripartendo così per un'altra
azione di gioco.
Obbiettivo TECNICO
CONDUZIONE
Inizio ore : 18 . 15 fine ore: 18 . 45
PERCORSO COLLETTIVO ( guida intorno al centrocampo) ( minuti 10 )
Esercizio N° 1
descrizione : Guidare la palla seguendo la linea del cerchio di centrocampo .Mentre un allievo
all’interno del cerchio alzerà una bandierina con colore diverso , i giocatori che conducono a
turno dovranno alzare lo sguardo e riconoscere il colore .
Esercizio N° 2
descrizione : Idem come prima: solo che la variante sarà che al posto del colore l’allievo posto al
centro del cerchio dovrà con le mani mostrare dei numeri che dovranno essere riconosciute da chi
sta effettuando la conduzione
PERCORSO A COPPIE ( slalom 8 ) ( minuti 10 )
Esercizio N° 3
Descrizione : formare le coppie di giocatori che dovranno effettuare uno slalom fra due paletti a
formare un 8 cercando di usare l’interno e l’esterno piede e cercando di tenere sempre attenta la
propria posizione aumentando o rallentando a seconda della posizione del compagno. ( situazione
occhio /piede )
PERCORSO A SQUADRE ( l’incrocio ) ( minuti 10 )
Esercizio N° 4
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 80
Descizione : 4 giocatori effettuano una conduzione tra due coni posti ad una distanza di circa otto
metri . una coppia di giocatori posti sulla destra ed una coppia posta sulla sinistra , dovrà
effettuare dei passaggi cercando di non colpire la palla dei giocatori che stanno conducendo.
Obbiettivo COORDINATIVO
EQUILIBRIO
Inizio ore : 18 . 45 fine ore: 19 . 10
SALTO DEGLI OSTACOLI
Esercizio n° 1
Percorso misto con salto dell’ostacolo e ricaduta a piedi uniti ,contare fino a 5 , ripresa di una
palla posizionata sul fianco destro , e trasportata sottobraccio su un piede solo intorno ad un
conetto e rimetterla in posizione per l’allievo seguente.
( minuti 10 )
Esercizio n° 2
Rimanere in equilibrio sulla palla
Tenere la palla ferma tra la coscia ,prima destra poi sinistra.
Rimanere in equilibrio sulla palla con la pianta del piede saltellandoci sopra prima con pianta
destra poi sinistra
Rimanere in equilibrio sui talloni
Rimanere in equilibrio sulle punte
Rimanere in equilibrio sui talloni ad occhi chiusi
Rimanere in equilibrio sulle punte ad occhi chiusi
( minuti 10 )
Esercizio n° 3
Conduzione continua saltellando in avanti prima col solo piede destro e poi con il sinistro
Conduzione continua saltellando indietro prima col solo piede destro e poi con il sinistro
( minuti 5 )
Obbiettivo TECNICO
CONDUZIONE
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
Partita libera ( minuti 20 )
Partita libera : chi segna va in porta
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 81
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: SECONDA ( dal 09 al 14 ) SEDUTA numero : 4
GIORNO: GIOVEDI 12 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.45 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 45 fine ore 18 . 00
Perché le squadre non possono essere sempre le stesse
Tutti devono fare il capitano però bisogna guadagnare punti durante gli allenamenti
Spiegazioni sulla seduta odierna
RISCALDAMENTO ( finta –forza veloce )
IL GUASTAFESTE
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 15
Descrizione : all’interno di un quadrato un gruppo di ragazzi guida la palla con i piedi : un
ragazzo senza palla cercherà di allontanare sempre con i piedi i palloni degli avversari. Vincerà
colui che in un tempo determinato riuscirà a calciare fuori dal quadrato più palloni possibili.
Obbiettivo CONDIZIONALE
FORZA VELOCE
Inizio ore : 18 . 15 fine ore: 18 . 45
RIPETUTE SENZA PALLA ( minuti 10 )
Esercizio N° 1
descrizione : formare due file di giocatori e organizzarsi per una gara di staffetta ;
ripetute di scatti con differenti posizioni di partenza per arrivare sulla palla situata in un quadrato
ad una distanza di circa 10 metri.Vince chi arriva primo ed effettua sul posto almeno 3 palleggi
RIPETUTE CON LA PALLA ( minuti 10 )
Esercizio N° 2
descrizione : guida della palla su un percorso con : guida + palleggio + scatto + tiro in porta
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 18 . 45 fine ore: 19 . 10
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 82
TIRO IN PORTA
Esercizio n° 1
1 contro 0 : rincorsa e tiro in porta
1 contro 1 : rincorsa e tiro in porta
1 contro 1 : con finta al difensore verso destra e poi sinistra
1 contro 1 : ad handicap con difensore che parte con leggero ritardo ( minuti 15 )
Esercizio n° 2
Calcio di rigore
Calcio di rigore continuo con 3 palloni ( minuti 10 )
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
TIRO IN PORTA
Partita libera
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: TERZA ( dal 16 al 21 ) SEDUTA numero : 5
GIORNO: LUNEDI 16 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.30 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 30 fine ore 17 . 45
Sdrammatizzare e smitizzare i successi e le sconfitte
I genitori devono incitare senza interferire sul lavoro tecnico
RISCALDAMENTO ( dominio/ visione/smarcamento)
DIECI PASSAGGI CON LE MANI
Inizio ore : 17 . 45 fine ore: 18 . 00
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 83
Descrizione : in uno spazio delimitato si affrontano due squadre con l’obbiettivo di effettuare dieci
passaggi consecutivi con le mani. I giocatori sono divisi a coppie che si marcano vicendevolmente.
Il possessore della palla una volta ricevutala,non può muoversi né essere ostacolato dal rispattivo
avversario,per consentirgli di leggere il gioco ed il movimento di smarcamento dei suoi compagni
senza nessun disturbo.
Obbiettivo TECNICO
Dominio della palla
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 30
Dominio individuale ( minuti 10 )
Esercizio N° 1
A coppie : 5 lanci della palla con rispettivo stop
Esercizio N° 2
Palleggio + capovolta + guida della palla
Palleggio + rotolamento + tiro in porta
Esercizio N° 3
Da supino : rotolare sulla palla
Da prono : flessione estensione degli arti inferiori
Da seduto : rullare la palla sul dorso con traslocazioni destre e sinistre
CAMBIO DI DIREZIONE ( minuti 10 )
Esercizio N° 1
Descrizione : formare due squadre. A distanza di circa 20 metri si posizioneranno gli allievi. Dare
i numeri alle coppie , che al segnale dovranno condurre palla fino allìinterno di un quadrato. Una
volta dentro si effettuerà un cambio di direzione , un allievo si sposterà con la palla a destra l’altro
a sinistra.
1-2-3 STOP !!! ( minuti 10 )
Esercizio N° 1
Descizione : tutti i giocatori si posizioneranno dietro una linea con ognuno il suo pallone. Al via
dovranno condurre fino a quando verrà dato lo STOP. Chi non riuscirà a fermare la palla in
tempo indietreggerà di 2 metri.
Obbiettivo COORDINATIVO
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 84
RITMO
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 19 . 00
PERCORSO RETTILINEO A SLALOM E AD OSTACOLI
Esercizio n° 1 RETTILINEO
Posizionare dei coni a distanze uguali l’uno dall’altro: guidare la palla e fermarla con un piede
sopra in corrispondenza del primo cono, ripartire e fermarsi al secondo e così via
( minuti 10 )
Esercizio n° 2 SLALOM
Come l’esercizio n° 1 ma il percorso dovrà essere effettuato a slalom
( minuti 10 )
Esercizio n° 3 AD OSTACOLI
Posizionare in percorso rettilineo degli ostacoli: calciare la palla per farla passare sotto mentre si
cerca di saltare l’ostacolo
( minuti 10 )
Obbiettivo TECNICO
DOMINIO DELLA PALLA
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
Partita A TEMA ( minuti 5 )
Chi è in possesso della palla deve effettuare una finta prima di passarla al compagno
Partita libera ( minuti 15 )
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: TERZA ( dal 16 al 21 ) SEDUTA numero : 6
GIORNO: GIOVEDI 19 TEMPO PREVISTO : 100 minuti dalle ore 17.30 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 30 fine ore 17 . 45
Saper distinguere il momento di libertà ed il momento di concentrazione
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 85
Sapere far gruppo ed aiutarsi
Spiegazioni sulla seduta odierna
RISCALDAMENTO ( mobilità )
INCROCIO NEL QUADRATO
Inizio ore : 17 . 45 fine ore: 18 . 00
Descrizione : all’interno di un quadrato due squadre effettuano una conduzione libera con l’unica
regola che ad ogni incrocio con un altro allievo si cercherà di scambiarsi la palla.
Obbiettivo CONDIZIONALE
MOBILITA’ ARTICOLARE
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 30
IL GUARDIANO DEL PONTE ( minuti 15 )
descrizione : difendere uno spazio e la propria porta ,bloccando il compagno che vuole entrare
ESERCIZI DI MOBILITA’ GENERALE ( minuti 10 )
ESERCIZI DI STRETCHING:
IN PIEDI : gambe divaricate , mani alle caviglie ( CONTIAMO FINO A 5) IN PIEDI
IN PIEDI : gambe divaricate palmi delle mani che toccano terra ( CONTIAMO FINO A
5)
IN PIEDI : gambe chiuse , mani alle caviglie ( CONTIAMO FINO A 5)
IN GINOCCHIO : portare le mani dietro appoggiando il palmo a terra( CONTIAMO FINO A 5)
SEDUTI : gambe divaricate , unire la pianta dei piedi( CONTIAMO FINO A 5)
ESERCIZI DI MOBILITA’ GENERALE ( minuti 5 )
SKIP : saltelli veloci con i paletti o i coni distesi a terra
RESPIRAZIONE :
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 18 . 50
PARTENZA VERSO LA PORTA CON INTERVENTO DEL DIFENSORE AD
HANDICAP
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 86
Descrizione: ( minuti 20 )
formare un corridoio da circa metà campo al limite dell’area. L’attaccante ha l’obbiettivo del gol
mentre il difensore partendo con un distacco di 1 metro circa dovrà rincorrerlo ed evitare che lo
stesso calci in porta e possa far gol.
Obbiettivo TATTICO
Inizio ore : 18 . 50 FASE OFFENSIVA ore: 19 . 05
CHI ARRIVA PRIMA CALCIA IN PORTA
Descrizione : partenza dai due pali della porta versola palla situata sul dischetto del rigore: chi
arriva prima sul pallone ha diritto al tiro mentre l’altro allievo corre in porta ad impedire il gol
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 19 . 05 fine ore: 19 . 30
PARTITA A TEMA ( gol con il sinistro)
Partita libera MA IL GOL DI SINISTRO VALE DOPPIO ( minuti 10 )
Partita libera ( minuti 15 )
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: QUARTA ( dal 23 al 27 ) SEDUTA numero : 7
GIORNO: LUNEDI 23 TEMPO PREVISTO : 120 minuti dalle ore 17.30 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 30 fine ore 17 . 45
L’importanza della doccia insieme
Nello spogliatoio vale la regola dell’ordine e della disciplina
Gli esercizi pre gara
Spiegazioni sulla seduta odierna
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 87
RISCALDAMENTO ( conduzione e difesa della palla )
PORTIERI CONTRO CACCIATORI
Inizio ore : 17 . 45 fine ore: 18 . 00
Descrizione : in un quadrato di 20 x 20 , 5 prede si muovono liberamente in regime di conduzione
della palla inseguite da 5 cacciatori senza palla , i quali dovranno sottrargliela con le mani per
aver diritto al cambio ruolo. Le prede hanno la possibilità se in pericolo di tuffarsi sulla palla come
i portieri per coprirla, e in quel caso il cacciatore deve dirigersi verso un’ altra preda.
Obbiettivo TECNICO
CONDUZIONE
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 30
CONDUZIONE CON CAMBIO CAMPO SENZA PALLA (minuti 5)
descrizione : conduzione nella propria parte di campo, al segnale lasciare la palla e andare a
condurre la palla sul campo opposto
CONDUZIONE CON CAMBIO CAMPO CON LA PALLA (minuti 5)
descrizione : idem come sopra ma va portata la palla nel campo opposto
PROVA DOPPIA ( minuti 20 )
descrizione : una squadra esegue degli slalom mentre l’altra effettua dei tiri in porta , vince chi fa
più gol nel tempo stabilito
Obbiettivo COORDINATIVO
EQUILIBRIO
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 18 . 55
ESERCIZI DI EQUILIBRIO CON I CERCHI
PREDA E CACCIATORE all’interno dei cerchi correndo su un piede solo( minuti 10 )
CONDUZIONE all’interno dei cerchi senza appoggiare il piede a terra ( minuti 5 )
( minuti 10 )
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 88
SALTELLARE individualmente per circa 5 / 10 metri con la palla in equilibrio sul collo
del piede
SALTELLARE individualmente per circa 5 / 10 metri con la palla in equilibrio tra coscia
e addome
SALTELLARE a coppie serrando la palla tra la parte interna del piede e quella esterna
SALTELLARE a coppie serrando la palla tra le due parti esterne del piede
Obbiettivo TECNICO
Inizio ore : 18 . 55 COLLABORAZIONE ore: 19 . 10
GIOCO A TEMA
Minipartita con l’obbligo che tutti i componenti della squadra devono toccare almeno una volta il
pallone , altrimenti il gol non è valido
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
PARTITA LIBERA
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: QUARTA ( dal 23 al 27 ) SEDUTA numero : 8
GIORNO: GIOVEDI 26 TEMPO PREVISTO : 120 minuti dalle ore 17.30 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 30 fine ore 17 . 45
Analisi della gara di sabato
Rispetto dell’abbigliamento sportivo
Concentrazione prima della gara
Spiegazioni sulla seduta odierna
RISCALDAMENTO ( mobilità )
PARTITA TENNIS
Inizio ore : 17 . 45 fine ore: 18 . 00
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 89
Descrizione : all’interno di un quadrato due squadre formate da 3 giocatori effettuano degli
scambi aerei giocando a tennis con i piedi FORMARE 2 CAMPETTI
Obbiettivo CONDIZIONALE
MOBILITA’ ARTICOLARE
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 30
IL GUARDIANO DEL PONTE ( minuti 15 )
descrizione : difendere uno spazio e la propria porta ,bloccando il compagno che vuole entrare
ESERCIZI DI MOBILITA’ GENERALE ( minuti 5 )
Gara a staffetta :
IN PIEDI : partenza e corsa verso il Primo pallone e ritorno. Verso il secondo , verso il
Terzo
SEDUTI : partenza e corsa verso il Primo pallone e ritorno. Verso il secondo , verso il
Terzo
ESERCIZI DI MOBILITA’ GENERALE ( minuti 10 )
IL QUADRATO PSICOCINETICO SENZA PALLA
IL QUADRATO PSICOCINETICO CON PALLA
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 18 . 50
PARTENZA VERSO LA PORTA CON INTERVENTO DEL DIFENSORE AD
HANDICAP
Descrizione: ( minuti 20 )
formare un corridoio da circa metà campo al limite dell’area. L’attaccante ha l’obbiettivo del gol
mentre il difensore partendo con un distacco di 1 metro circa dovrà rincorrerlo ed evitare che lo
stesso calci in porta e possa far gol.
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 90
Obbiettivo TATTICO
Inizio ore : 18 . 50 FASE OFFENSIVA ore: 19 . 05
CHI ARRIVA PRIMA CALCIA IN PORTA
Descrizione : partenza dai due pali della porta verso la palla situata sul dischetto del rigore: chi
arriva prima sul pallone ha diritto al tiro mentre l’altro allievo corre in porta ad impedire il gol
Obbiettivo TATTICO
FASE OFFENSIVA
Inizio ore : 19 . 05 fine ore: 19 . 30
PARTITA A TEMA ( gol con il sinistro)
Partita libera MA IL GOL DI SINISTRO VALE DOPPIO ( minuti 10 )
Partita libera ( minuti 15 )
MESE DI : SETTEMBRE 2002
SETTIMANA: QUINTA ( dal 30 al 06/10 ) SEDUTA numero : 9
GIORNO: LUNEDI 30 TEMPO PREVISTO : 120 minuti dalle ore 17.30 alle ore 19.30
Obbiettivo SOCIALE
Inizio ore : 17. 30 fine ore 17 . 45
Analisi della gara
Spiegazione delle parole : appoggio , sostegno , marcatura , anticipo
Spiegazioni sulla seduta odierna
RISCALDAMENTO ( conduzione e difesa della palla )
PARTITE A COPPIA
Inizio ore : 17 . 45 fine ore: 18 . 00
Descrizione : formare 5 campetti dove si effettueranno delle minipartite 1contro 1 e 2 contro 2
Obbiettivo TECNICO
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 91
DOMINIO DELLA PALLA
Inizio ore : 18 . 00 fine ore: 18 . 30
CHI ARRIVA PRIMO NON VINCE ( minuti 20 )
descrizione : conduzione della palla nel seguente modo:
1. effettuare una conduzione da linea a linea controllando la palla cercando di effettuare più
tocchi possibili
2. effettuare una conduzione verso il cono al centro e ritorno
3. effettuare una conduzione verso il cono,corpo verso destra , palla sulla sinistra e continuare
a condurre fino alla linea opposta
4. effettuare una conduzione verso il cono,corpo verso sinistra, palla sulla destra e
continuare a condurre fino alla linea opposta
CONDUZIONE CON CAMBIO DI DIREZIONE ( minuti 10 )
conduzione della palla ed evitare l’avversario fintando tutti e due verso destra
conduzione della palla ed evitare l’avversario fintando tutti e due verso sinistra
Obbiettivo COORDINATIVO
EQUILIBRIO
Inizio ore : 18 . 30 fine ore: 19 . 00
ESERCIZI DI EQUILIBRIO CON SALTELLI
A coppie effettuare dei passaggi continui ma , prima di calciare la palla bisogna superare un
ostacolo ( minuti 15 )
A staffetta effettuare una conduzione fino ai coni , calciare la palla in avanti e saltellare su
un piede solo fino al raggiungimento della stessa , una volta raggiunta ritornare in posizione
fila facendo partire il compagno ( minuti 15 )
Obbiettivo TECNICO
Inizio ore : 19 . 00 COLLABORAZIONE ore: 19 . 10
GIOCO A TEMA
Minipartita con le mani : se la palla arriva sul piede davanti alla porta si può fare gol . Il gol di
testa vale doppio
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 92
Inizio ore : 19 . 10 fine ore: 19 . 30
PARTITA LIBERA
Obiettivi sintetici annuali stagione sportiva 2009/2010
N° Data Obiettivo Tecnico Obiettivo Tattico Obiettivo Educativo Obiettivo
Coordinativo
1
Lunedì24 Agosto
2009
Trasmissione
d’interno piede
dominante,traiettoria
frontale con palla
ferma;”Il piatto
puro”,”Il piatto
normale”….
Occupazione degli spazi Ordine spogliatoio,ordine
negli spostamenti…
a) Autostima b) Stima
c) Personalità d) Umiltà
e) Rispetto
Orientamento
spazio
Temporale
2 Mercoledì 26
Agosto 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Autostima b) Stima
c) Personalità d) Umiltà
e) Rispetto
3 Venerdì 28
Agosto 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Autostima b) Stima
c) Personalità d) Umiltà
e) Rispetto
4 Lunedì 30 Agosto
2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Autostima b) Stima
c) Personalità d) Umiltà
e) Rispetto
5 Mercoledì 02
Settembre 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Autostima b) Stima
c) Personalità d) Umiltà
e) Rispetto
6 Venerdì 04
Settembre 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
7 Lunedì 07
Settembre 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
8 Mercoledì 09
Settembre 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
9 Venerdì 11
Settembre 2009
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
10 Mercoledì 16
Settembre
Stop d’interno palla
radente: Apro e
Chiudo…
2>2,Zona luce,passo nel buco…con
2 guardiani del ponte…
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 93
11 Venerdì 18
Settembre 2009
1>1: La finta
Possanzini,Doppia
Possanzini,Roby
Baggio,Doppia Roby
Baggio
“Giro palla,cambia tutta”
Rimorchio,sostegno,appoggio,zona
luce,mi avvicino ma non mi
ammucchio a chi ha la palla,copro
la mia porta,impostazione
obbligatoria dell’azione,palla
sempre a terra…
12 Sabato 19
settembre 2009
Partita amichevole
con Pulcini 1999 Pol.
Offlaga
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
13 Mercoledì 23
Settembre 2009
Partita su campo 2 Varie Ordine divise (Clerici?) Varie
14 Venerdì 25
Settembre 2009
Trasmissione
d’interno prima
intenzione…l’uno-
due
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
15 Sabato 26
Settembre 2009
Partita amichevole
con Pulcini 1999
Virtus Manerbio
16 Mercoledì 30
Settembre 2009
Trasmissione
d’interno da palla alta
ferma su cono
1>1;2>1;
1>2 da posizioni:frontale,laterale
dx,sx,dietro dx,dietrosx
17 Venerdì 02
Ottobre 2009
Trasmissione
d’interno palla alta
;propedeutica agli
stop d’interno palla
alta…
2>1 con le mani,gol al volo o dopo
un rimbalzo d’interno…
18 Sabato 03 Ottobre
2009
Partita di campionato
Bettinzoli-Brescia
6>6; Difesa a 3,fase difensiva e
offensiva,fluida nella manovra…
Gestione tensione
agonistica,rabbia
agonistica,determinazione
19 Mercoledì 07
Ottobre
Stop d’interno piede
dominante traiettoria
alta frontale
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
20 Venerdì 09
Ottobre 2009
Stop d’interno piede
dominante traiettoria
alta frontale
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
21 Sabato 10 Ottobre
2009
Partita di campionato
Volta-Brescia Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
Su cross dal fondo troppa
gente davanti alla
porta…passaggio dietro
fuori area al compagno…
22 Mercoledì 14
Ottobre 2009 Stop d’interno (piede
dominante) a seguire
traiettoria parabolica
non troppo alta…
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
23 Venerdì 16
Ottobre 2009 Stop d’interno (piede
dominante) a
seguire,traiettoria
parabolica non troppo
alta…
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
24 Sabato 17 Ottobre
2009
Partita di campionato
Brescia bianco-
Lumezzane
Brescia arancio-
Castrezzato
Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
Igiene personale,pulirsi
bene sotto la doccia
25 Mercoledì 21
Ottobre 2009
Stop di collo per
traiettorie verticali La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
Abbigliamento climatico
idoneo
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 94
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
26 Venerdì 23
Ottobre 2009
Stop di collo per
traiettorie verticali La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
Controllo capelli asciutti
27 Sabato 24 Ottobre
2009
Partita di campionato
Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
28 Mercoledì 28
Ottobre 2009
Stop di petto per
traiettorie verticali e
paraboliche frontali
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
29 Venerdi 30
Ottobre 2009
Stop di petto per
traiettorie verticali e
paraboliche frontali
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
30 Sabato 31 Ottobre
2009
Partita di campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
31 Mercoledì 04
Novembre 2009
Stop di coscia per
traiettorie verticali e
paraboliche frontali
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
32 Venerdi 06
Novembre 2009
Stop di coscia per
traiettorie verticali e
paraboliche frontali
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
33
Sabato 07
Novembre 2009
Partita di campionato
Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
34 Mercoledì 11
Novembre 2009
Trasmissione
d’esterno piede
dominante
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
35 Venerdì 13
Novembre 2009
Trasmissione
d’esterno piede
dominante
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
36 Sabato 14
Novembre 2009
Partita di campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
37 Mercoledì 18
Novembre 2009
Stop d’esterno piede
dominante dopo un
rimbalzo…
La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
38 Venerdì 20
Novembre 2009
Stop d’esterno piede
dominante dopo un
rimbalzo…
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
39 Sabato 21
Novembre 2009
Partita di campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
40 Mercoledì 25
Novembre 2009
Trasmissione-tiro di
collo piede
dominante
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a) Mentalità
b) Personalità
c) Velocità esecutiva
41 Venerdì 27
Novembre 2009
Trasmissione-tiro di
collo piede
dominante
La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a)Sacrificio
b)Spirito
c)Attenzione
42 Sabato 28
Novembre 2009
Campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
a)Impegno
b)Lottare
c)Amare la maglia
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 95
43 Mercoledì 02
Dicembre 2009
Semirovesciata La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a)Impegno
b)Lottare
c)Amare la maglia
44 Venerdì 04
Dicembre 2009
Semirovesciata La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
a)Impegno
b)Lottare
c)Amare la maglia
45 Sabato 05
Dicembre 2009
Campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
a)Impegno
b)Lottare
c)Amare la maglia
46 Mercoledì 09
Dicembre 2009
Colpo di testa La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
47 Venerdì 11
Dicembre 2009
Colpo di testa La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
48 Sabato 12
Dicembre 2009
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
49 Mercoledì 16
Dicembre 2009
Rovesciata La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
50 Venerdì 18
Dicembre 2009
Rovesciata La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
51 Sabato 19
Dicembre 2009
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
** *************** ************** ************************ ***************** ***********
52 Mercoledì 13
Gennaio 2010
La Scivolata La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno, rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
53 Venerdì 15
Gennaio 2010
La Scivolata La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
54 Sabato 16
Gennaio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
55 Mercoledì 20
Gennaio 2010
Il contrasto La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
56 Venerdì 22
Gennaio 2010
Il contrasto La comunicazione, i “codici d’onore…”:
uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,
57 Sabato 23
Gennaio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
58 Mercoledì 27
Gennaio 2010
L’anticipo La comunicazione, i “codici d’onore…”: uomo,solo. gira tutta,spara,schiena
avversario appoggio dietro…,sostegno,
rimorchio,sistema di gioco,modulo di gioco,gioca facile…
59 Venerdì 29
Gennaio 2010
L’anticipo Le palle inattive:
1) La rimessa laterale con le
mani
Brescia Calcio 1911
Prof. Sabaini Giuseppe 96
60 Sabato 30
Gennaio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
61 Mercoledì 03
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Il Cambio gioco: stop di sx
cambio di dx; stop di dx
cambio di sx…
62 Venerdì 05
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Il Cambio gioco: stop di sx
cambio di dx; stop di dx
cambio di sx…
63 Sabato 06
Febbraio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
64 Mercoledì 10
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Le palle inattive:
1) La rimessa laterale con le
mani
65 Venerdì 12
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…”stop
di collo”
Le palle inattive:
1) La rimessa laterale con le
mani
66 Sabato 13
Febbraio 2010
Campionato Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
67 Mercoledì 17
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Le palle inattive:
68 Venerdì 19
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Le palle inattive:
69 Sabato 20
Febbraio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti
70 Mercoledì 24
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Le palle inattive:
71 Venerdì 26
Febbraio 2010
Lateralizzazzione
Piede non
dominante…
Le palle inattive:
72 Sabato 27
Febbraio 2010
Amichevole Verifica delle situazioni e dei
gesti sviluppate/i negli
allenamenti