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Corso di Diritto Tributario d’Impresa(Vicenza - 29 gennaio 2011)
PLUSVALENZE
Giuseppe CorasanitiProfessore Associato di Diritto tributario
Università degli Studi di Brescia
BENI
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
• IMMATERIALI• MATERIALI
• FINANZIARI
PLUSVALENZA IMPONIBILE
PLUSVALENZA IMPONIBILE
PLUSVALENZA ESENTE
DIVERSI DAI “BENI MERCE” (EX. ART. 85 C. 1)
NORMATIVANORMATIVA
ART. 86 ART. 87
PLUSVALENZA
IMPONIBILE
PLUSVALENZA
ESENTE
T.U. ART. 86LE PLUSVALENZE
IPOTESI DI PLUSVALENZA IMPONIBILE:A) REALIZZOB) RISARCIMENTOC) DESTINAZIONE ESTRANEA
ART. 86.1
ART. 86
ART. 86.2 DETERMINAZIONE PLUSVALENZA E TASSAZIONE (IPOTESI A - B)
ART. 86.5
CRITERI DI TASSAZIONEIN FUNZIONE DELLA DURATA
ART. 86.3
ART. 86.4
ESCLUSIONE DA TASSAZIONEIN CASO DI CONCORDATO PREVENTIVO
DETERMINAZIONE PLUSVALENZA ETASSAZIONE (IPOTESI C)
ART. 86.5-bis DETERMINAZIONE PLUSVALENZA NELLE IPOTESI DELL’ART. 47 DEL TUIR
Ai sensi dell’art. 86 del Tuir le plusvalenze dei beni relativi all’impresa diversi da quelli indicati nel comma 1 dell’art. 85, concorrono a formare il reddito se realizzate mediante:
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
3. DESTINAZIONE ESTERNA ALL'AZIENDA PER:
• DESTINAZIONE AI SOCI
• FINALITA' ESTRANEE ALL'IMPRESA
3. DESTINAZIONE ESTERNA ALL'AZIENDA PER:
• DESTINAZIONE AI SOCI
• FINALITA' ESTRANEE ALL'IMPRESA
2. RISARCIMENTO DI UN DANNO (REALIZZO)
2. RISARCIMENTO DI UN DANNO (REALIZZO)
1. CESSIONE A TITOLO ONEROSO (REALIZZO)
1. CESSIONE A TITOLO ONEROSO (REALIZZO)
LA DETERMINAZIONE DELLE PLUSVALENZE PATRIMONIALI
LA DETERMINAZIONE DELLE PLUSVALENZE PATRIMONIALI
VALORE DI RIFERIMENTO
VALORE DI RIFERIMENTO
COSTO FISCALMENTE AMMORTIZZABILE
COSTO FISCALMENTE AMMORTIZZABILE
FONDO AMMORTAMENTO FONDO AMMORTAMENTO
=
PLUSVALENZAPLUSVALENZA
-
-
ESEMPIO:
UN BENE AMMORTIZZABILE COSTATO 1.000
E AMMORTIZZATO PER 700 VIENE CEDUTO A 500
LA PLUSVALENZA VIENE COSI’ CALCOLATA
1.000 - 700 = 300
COSTOAMMORTIZZABILE
FONDOAMMORTAMENTO
VALORE CONTABILE NETTO
500 - 300 = 200VALORE DIRIFERIMENTO
VALORE CONTABILE NETTO
PLUSVALENZA
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
IL VALORE DELLA PLUSVALENZA
… SI OTTIENE CON I SEGUENTI METODI
1. CESSIONE A TITOLO ONEROSO 1. CESSIONE A TITOLO ONEROSO
-
CORRISPETTIVO ONERI ACCES.
-
COSTO NON AMMORTIZZATO
2. RISARCIMENTO DI UN DANNO 2. RISARCIMENTO DI UN DANNO
INDENNIZZO ONERI ACCES. COSTO NON AMMORTIZZATO
3. DESTINAZIONE ESTERNA ALL'AZIENDA 3. DESTINAZIONE ESTERNA ALL'AZIENDA
-VALORE NORMALE COSTO NON AMMORTIZZATO
--
NEL CASO DI PERMUTE TRA BENI AMMORTIZZABILI
L’EVENTUALE CONGUAGLIO IN DENARO E’ PLUSVALENZA
TASSABILE
Il costo non ammortizzato è generalmente calcolato considerando anche la quota di ammortamento imputabile alla frazione del periodo in cui è avvenuta la cessione o, comunque si è verificato il presupposto che origina la plus/minusvalenza. E’ comunque possibile non calcolare la quota relativa alla frazione del periodo in cui è avvenuta la cessione, se ciò rispecchia il metodo contabile adottato. Qualunque sia la metodologia adottata, essa deve però essere applicata uniformemente per tutti i beni dismessi o alienati (cfr. Circ. 5 agosto 2004, n. 36/E).
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Le indennità derivanti da risarcimentoindennità derivanti da risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento di beni che generano plusvalenze
Se Se
L'INDENNIZZO VIENE LIQUIDATO (*) NELL'ESERCIZIO IN CUI SI E' VERIFICATO L'EVENTO DANNOSO
* La liquidazione non vuol dire pagamento
SeSe
L'INDENNIZZO VIENE LIQUIDATO NELL'ESERCIZIO SUCCESSIVO A QUELLO IN CUI SI E' VERIFICATO IL DANNO
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
LA DIFFERENZA ATTIVA COSTITUISCE
PLUSVALENZA
LA DIFFERENZA ATTIVA COSTITUISCE
PLUSVALENZA
LA DIFFERENZA ATTIVA COSTITUISCE
SOPRAVVENIENZA ATTIVA
LA DIFFERENZA ATTIVA COSTITUISCE
SOPRAVVENIENZA ATTIVA
La tassazione dei beni ceduti
BENI POSSEDUTI DA MENO DI TRE ANNI
Tassazione immediata
BENI POSSEDUTI DA PIU’ DI TRE ANNI
Tassazione immediata o a scelta rateazione in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Per tutti i beni patrimoniali, fatta eccezione per le immobilizzazioni finanziarie, il periodo di 3 anni di possesso deve essere:– ininterrotto
– computato dal giorno successivo a quello di acquisto
– prorogato al primo giorno non festivo successivo, se il termine cade in un giorno festivo
Il tempo va calcolato in anni e non in esercizi sociali.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Per le immobilizzazioni finanziarie (diverse da quelle che generano plusvalenze esenti) il periodo di tre anni va calcolato con riferimento agli esercizi nei quali le stesse sono state classificate tra le immobilizzazione finanziarie.
Occorre quindi far riferimento ai bilanci degli ultimi tre esercizi anteriori a quello in corso alla data del realizzo.
Attenzione: se la partecipazione è stata iscritta in bilancio per 3 esercizi come immobilizzazione finanziaria e nel bilancio precedente alla cessione risulta iscritta nell’attivo circolante, la sua cessione non determina plusvalenze rateizzabili ma ricavi di competenza dell’esercizio in cui la cessione è avvenuta (cfr. Circ. min. 27 maggio 1994, n. 73/E).
Si considerano cedute per prime i beni acquisiti in data più recente.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
La scelta di rateizzare la plusvalenza va fatta nella dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio in cui si è verificato il realizzo, compilando l’apposito prospetto contenuto nella dichiarazione.La scelta è irrevocabile e si considera validamente espressa anche per gli esercizi successivi. La disposizione ha valenza esclusivamente a fini fiscali e pertanto nel bilancio civilistico l’imputazione avverrà, in ogni caso, per l’intero importo. Il contribuente procederà alle variazioni in aumento e in diminuzione esclusivamente in sede di dichiarazione dei redditi.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Ai sensi dell’art. 82 del Tuir le plusvalenze derivanti dalle cessione di azioni o quote alienate obbligatoriamente, salvo quanto previsto per le plusvalenze esenti, sono tassate, a prescindere dalla sussistenza del requisito temporale, in uno dei seguenti modi:– Interamente nell’esercizio nel quale sono state realizzate,– In quote costanti, nel numero massimo di cinque esercizi, a
partire dall’esercizio stesso.
LA SCELTA DEVE RISULTARE DALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
L’art. 82 del Tuir si applica alle cessioni di :
• Azioni proprie acquisite in violazione dell’art. 2357, 4° comma, c.c.• Azioni proprie acquisite a titolo gratuito, per effetto di successione
universale o di fusione e in occasione di esecuzione forzata per il soddisfacimento di un credito della società, etc. ai sensi dell’art. 2357-bis
• Azioni o quote della società controllante detenute dalla società controllata in misura superiore agli utili distribuibili ed alle riserve disponibili risultanti dal bilancio dal quale le azioni o quote risultano, così art. 2357-ter
• Azioni di società quotate in borsa detenute in misura superiore al 2% e alienazioni di azioni o quote detenute in misura superiore al 10%, in caso di partecipazioni reciproche (art. 121 , 1° comma, del d.lgs. 58/98).
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Ai sensi dell’art. 86, comma 5-bis del Tuir si ha plusvalenze anche nelle ipotesi di cui all’art. 47, commi 5 e 7, così come novellato dall’art. 6 del d.lgs. n. 247/2005.Art. 47, 5° comma: costituiscono plusvalenze le somme e i beni ricevuti dai soci di soggetti IRES a titolo di ripartizione di riserve o altri fondi costituiti:1) con sovrapprezzi di emissione delle azioni o quote;2) con interessi di conguaglio versati di sottoscrittori di nuove azioni o quote;3) con versamenti fatti dai soci a fondo perduto o a conto capitale4) con saldi di rivalutazione monetarie esenti da imposta
PER LA PARTE CHE ECCEDE IL COSTO FISCALMENTE RICONOSCIUTO DELLE QUOTE O AZIONI POSSEDUTE.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Art. 47, comma 7, del Tuir: nei casi di recesso, esclusione, riscatto, riduzione del capitale esuberante o liquidazione anche concorsuale delle società ed enti costituisce plusvalenzacostituisce plusvalenza il valore dei beni ricevuti a titolo di ripartizione di capitale e riserve di capitale per la parte eccedente il valore fiscalmente riconosciuto della partecipazione.Esempio:A) Costo fiscale partecipazione: 3000B) Somme ricevute in caso di recesso: 4500C) Somma ricevute a titolo di ripartizione capitale e riserve di capitale: 4000Plusvalenza è pari a (C-A) 4000-3000= 1000Utile è pari a B- A = 1500 a cui bisogna sottrarre ciò la plusvalenze di 1000 già calcolata Utile = 500
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Si intende che le plusvalenze di cui all’art. 86, comma 5-bis del Tuir, sono esenti ex art. 87, 6° comma, del Tuir, così come novellato dal d.lgs. 247/2005 se ricorrono tutti i presupposti di cui al medesimo articolo 87 del Tuir.
E’ chiaro che nell’ipotesi di cui all’art. 47, 7° comma, del Tuir, la parte qualificata come utile sarà tassata:
-se soggetti Ires, sarà escluso al 95%, ai sensi dell’art. 89 del Tuir;
-se soggetto Irpef con partecipazione detenuta nell’esercizio dell’attività di impresa, sarà imponibile nella misura del 40% del loro ammontare, ai sensi dell’art. 59 del Tuir.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI
Ai sensi dell’art. 110, 1° comma, lett. c)
LE PLUSVALENZE ISCRITTE E NON REALIZZATE
SONO FISCLAMENTE IRRILEVANTI
Eccezione: per le obbligazioni iscritte nell’attivo obbligazioni iscritte nell’attivo immobilizzato immobilizzato le plusvalenze iscritte non concorrono a formare il reddito imponibile per la parte eccedente le minusvalenze precedentemente dedotte.
PLUSVALENZE PATRIMONIALIPLUSVALENZE PATRIMONIALI