corso di economia e gestione delle imprese · analizzare, utilizzando il modello della concorrenza...
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CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
IL RAPPORTO IMPRESA- AMBIENTE
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Teoria dei costi di transazione
Scelta tra
“gerarchia”
e
“mercato”
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CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
Opportunismo
Razionalità limitata
Teoria dei costi di transazione
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L’impresae il mercato
Prospettiva di osservazione dell’ economia d’impresa
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Prospettiva di osservazione dell’ economia industriale
Prospettiva di osservazione dell’ economia generale
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Prospettiva di osservazione
dell’economia generale
La relazione micro-macro è valutata soprattutto per
indagare l’equilibrio generale del mercato
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CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA
Monopsonio, Oligopsonio, Domanda frazionata
Domanda elastica o anelastica
Domanda omogenea o differenziata
Grado di concentrazione
Grado di elasticità
Grado di differenziazione
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MonopolioOligopolio Concorrenza perfetta
Offerta differenziata o indifferenziata
Grado di concentrazione
Grado di differenziazione
CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA
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•Numerosi venditori (atomizzazione dell’offerta)
•Prodotti indifferenziati (omogeneità prodotti/venditori)
•Assenza di barriere all’entrata e all’uscita
•Trasparenza del mercato
Concorrenza perfetta
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Pochi venditori, prodotti differenziati, i
prezzi secondo le politiche definite dalle imprese, presenza di barriere all’entrata e
all’uscita
Oligopolio Monopolio
Un venditore, prodotto con pochi sostituti,
elevato controllo sui prezzi (si può vendere
ciò che il mercato è disposto a comprare a quel prezzo), presenza di barriere all’entrata e
all’uscita
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Numerosi venditori, prodotti differenziati, il controllo sui prezzi deriva dalla
differenziazione, presenza di barriere all’entrata legate alla differenziazione del prodotto (dipende anche dalla tecnologia)
Concorrenza monopolistica
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Prospettiva di osservazione
dell’economia industriale
La relazione micro-macro è valutata soprattutto per
indagare le caratteristiche del settore in cui l’impresa è
collocata
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Condotta Performance
Approccio economisti industriali: paradigma s-c-p
Struttura
Interpretazione debole paradigma s-c-p
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LE BARRIERE
Sono tutti quei fattori che impediscono ad altri produttori di entrare nel nostro settore.
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Economie di scala, disponibilità di brevetti/know-how,controllo di fattori produttivi essenziali (possesso di risorse non appropriabili),differenziazione dei prodotti
Difficoltà del disinvestimento,ostacoli al fallimento o liquidazione
Barriere all’entrata
Barriere alla mobilità
Barriere all’uscita
LE BARRIERE
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ECONOMIA DI SCALA
Riduzione dei costi unitari di produzione all’aumentare dei volumi di produzione .
In pratica si “spalmano” i costi fissi su un maggior n° di prodotti
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BARRIERE ALLA MOBILITA’
E’ UN FENOMENO CHE IMPEDISCE DI SPOSTARSI ALL’INTERNO DI UN SETTORE ,DA UN RAGGRUPPAMENTO STRATEGICO ALL’ALTRO (differenzziazione dei prodotti)
Si avvicina molto alla concorrenza monopolistica all’interno di uno stesso settore non tutte le imprese sono nella stessa condizione perché esiste la possibilità di differrenziare il prodotto e di sfruttare le barriere alla mobilità
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BARRIERE ALL’USCITA
(CHE IMPEDISCOO ALL’IMPRESA DI USCIRE)
COSTI DI SMOBILIZZO IMPIANTI
MOTIVI SOCIALI
BARRIERE EMOTIVE
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Volumi di vendita
Costi , ricavi
Diagramma di redditivitàdi un’impresa ad alti costi fissi
Costi variabili
Ricavi
Costi fissi
Costi totali
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Volumi di vendita
Costi medi unitari
Diminuzione del costo unitario medioall’aumentare del costo di produzione
Costo marginale
Costo start up
Costo medio
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Variabili strategica x
Variabile strategica y
Mappa dei raggruppamenti strategici
Insieme di imprese che adottano strategie simili
SETTORE
RAGGRUPPPAMENTO
STRATEGICO
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Prospettiva di osservazione
dell’economia d’impresa
La relazione micro-macro è studiata soprattutto con l’interesse di ottenere la
posizione di massimo vantaggio per l’impresa
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IntermediariClienti
Fornitori
Potenziali nuovi entranti
Prodotti sostitutivi
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Concorrenti attuali
Schema delle 5 forze di Porter
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I fattori strutturali determinanti della pressione competitiva
Minaccia di nuove entrate
•Barriere (economie di
scala, vantaggi di costo
assoluto, fabbisogno di
capitale, differenziazione
prodotti, canali di accesso
alla distribuzione, barriere
governative e legali)
•Rappresaglia tra i
produttori consolidati
Concorrenza attuale
•Concentrazione
•Differenziazione del prodotto
•Capacità in eccesso
•Rapporto costi fissi/variabili
•Aumento della domanda
•Fluttuazioni della domanda
•Barriere all’entrata,
all’uscita, alla mobilità
Minaccia di surrogati
•Propensione
degli acquirenti
nei confronti
dei prodotti
sostitutivi
•Prezzi dei
prodotti
sostitutivi
•Dimensioni e concentrazione dei fornitori
•Costi di spostamento per gli acquirenti
•Informazioni dei fornitori
•Capacità dei fornitori di integrazione a valle
Potere contrattuale dei fornitori
Potere contrattuale degli acquirenti•Dimensioni e concentrazione acquirenti rispetto ai fornitori
•Costi di spostamento per gli acquirenti
•Informazioni degli acquirenti
•Capacità degli acquirenti di integrazione a monte
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SCHEMA DI BUSINESS DI ABELL
Business
Funzioni svolte
Gruppi di clienti
Tecnologie alternative
FUNZIONI D’USO E’ IL BISOGNO CHE VIENE SODDISFATTO
25Tecnologie
Funzioni d’uso
una sola funzione soddisfatta…
Clienti
…u
n s
olo
gru
pp
o
di
cli
en
ti s
erv
ito
……più
tecnologie
Tecnologia 2
Tecnologia 4
Tecnologia 1
Tecnologia 3
26Tecnologie
Funzioni d’uso
Clienti
…una sola tecnologia…
una sola funzione…
27Tecnologie
Funzioni d’uso
… più funzioni soddisfatte…
Clienti
un
so
lo g
rup
po
di
cli
en
ti……più
tecnologie
Tec3
Funzione 2
Funzione 3
Funzione 1
Funzione 4
Tec2
Tec1
Tec4
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CATENA DEL VALORE
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CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
L’impresa costruisce il suo vantaggio competitivo o perché è in grado di realizzare le attività della catena del valore (PROGETTAZIONE – PRODUZIONE –DISTRIBUZIONE – VENDITA ) ad un costo minore della concorrenza o perché riesce a differenziare il prodotto
La strategia competitiva si prefigge di raggiungere il migliore equilibrio nel tempo lungo ,tra la capacità di produzione e la possibilità di assorbimento del mercato
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Segmentazione completa
Differente segmentazione di un mercato (6 consumatori)
ba
m
a
+40
-40
-40, a
Segmentazione per classi di età
(giovani, anziani)
Nessuna segmentazione
Segmentazione per classi di reddito e per età
+40, m
-40, b
+40, b
+40, b
-40, a
Segmentazione per classi di reddito(alto, medio e
basso)
b
b
+40
+40-40
-40
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V A R I A N Z A
E’ un indice di dispersione, e indica di quanto si scostano o si concentrano i dati intorno alla media
Se è minima all’interno di un gruppo vuol dire che il segmento deve avere le stesse caratteristiche in base ai parametri scelti
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Età, sesso, ampiezza della famiglia…
Reddito, professione, istruzione…
Regioni, Comuni, Zone…
Stili di vita…
Demografici
Socio-economici
Ubicazionali
Psicografici
PARAMETRI PER LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO
Rapporto prodotto-servizio, benefici attesi…
Relativi al prodotto
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Criteri di strumentalitàCriteri di correlazione
Variabili socio-demografiche
Variabili psicologiche
Stili di vita
Benefici ricercati nel prodotto
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Di fronte ad un mercato segmentato un impresa può adottare 3 differenti tipi di atteggiamenti o marketing
Marketing indifferenzato
Marketing differenziato
Marketing concentrato
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Marketing-mix dell’impresa
Marketing-mixdell’impresa
Mercato
Marketing-mix 2
Segmento 1
Segmento 2
Segmento 3
Segmento 1
Segmento 2
Segmento 3Marketing-mix 3
Marketing-mix 1
Marketing differenziato
Marketing concentrato
Marketing indifferenziato
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Esercitazione autogestita“Alimed SpA”
Individuare, attraverso lo schema di Abell, il business attuale dell’impresa e la sua
ridefinizione in chiave strategica
Analizzare, utilizzando il modello della concorrenza allargata, lo stato della
concorrenza nel mercato di possibile interesse per l’impresa.
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