corso di formazione per addetti al primo...
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CORSO DI FORMAZIONEPER
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO12 ore
(secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.in applicazione del DM 15/07/2003 n. 388)
MODULO A – II Parte
CORSO DI FORMAZIONEPER
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO12 ore
(secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.in applicazione del DM 15/07/2003 n. 388)
MODULO A – II Parte
II Supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life
Support, BLS) consiste nelle procedure di
rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie per
soccorrere un paziente che:
1. ha perso coscienza;
2. ha una ostruzione delle vie aeree;
3. si trova in stato di apnea per altri motivi;
4. è in arresto cardiaco.
SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
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La rianimazioneCARDIO-POLMONARE
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Segue Supporto di Base delle Funzioni Vitali
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L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione dei danni
anossici cerebrali.
Le procedure sono finalizzate a:
1. prevenire l'evoluzione verso l'arresto cardiaco in
caso di ostruzione respiratoria o apnea;
2. provvedere alla respirazione e alla circolazione
artificiali in caso di arresto di circolo.
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Segue Supporto di Base delle Funzioni Vitali
Le procedure di BLS sono standardizzate e riconosciute
valide da organismi internazionali autorevoli (American
Heart Association, European Resuscitation Council,
Italian Resuscitation Council) che periodicamente
provvedono ad una revisione critica e ad un
aggiornamento in base all'evoluzione delle conoscenze.
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Segue Supporto di Base delle Funzioni Vitali
Il primo passo nel soccorso di una persona apparentemente
senza vita consiste nel valutare lo stato di coscienza.
Chiedere, rapidamente, ai presenti se conoscono l'infortunato
e se hanno visto l'accaduto.
Osservare la situazione e la posizione della vittima e valuta lo
stato di coscienza, cioè se la vittima risponde o meno alle
domande o agli stimoli.
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CONTROLLO STATO DI COSCIENZA
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Segue Controllo stato di coscienza
AZIONI
1) chiamare a voce alta la persona con voce ferma edecisa, con un tono medio-alto, più di una volta;chiedere se sente e se riesce a rispondere. Chiederedi aprire gli occhi o muovere un braccio
2) Afferrare l’infortunato per le spalle e scuoterlodelicatamente.
SE LA VITTIMA RISPONDE, in qualche modo vuol direche è cosciente, che respira e che batte il cuore.
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La condizione di non coscienza autorizza l'attivazione
della sequenza del BLS, previa una rapida valutazione
generale del paziente, seguendo lo schema ABC:
� A. Airways (vie aeree)
� B. Breathing (respirazione)
� C. Circulation (circolo)
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ACCERTAMENTO DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO
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Airways
Lo stato di incoscienza produce rilassamento della
muscolatura orofaringea.
La lingua cade all’indietro ostruendo le vie aeree.
Durante la valutazione delle vie aeree, si verifica
rapidamente l’eventuale presenza di corpi estranei nel cavo
orale e li si rimuove solo se la manovra è agevole.
Per rendere pervie le vie aeree la prima manovra da
effettuare è l’iperestensione del capo.
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
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Un corpo estraneo può provocare un'ostruzione parziale o completa
delle vie aeree.
Più frequentemente il corpo estraneo, nell'adulto, è rappresentato
da materiale alimentare solido in pazienti con riflessi della tosse
torpidi per età avanzata, assunzione di alcool o patologie
neurologiche.
Occorre sospettare l'ostruzione da corpo estraneo qualora il
soggetto manifesti improvvisamente difficoltà respiratoria,
accompagnata da sforzi respiratori inefficaci e seguita da cianosi, o
perdita di coscienza inspiegabile.
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
L'ostruzione può essere incompleta e l'attività
respiratoria può essere sufficiente a non determinare
perdita di coscienza.
In questo caso il soggetto viene incoraggiato a tossire
ed a respirare spontaneamente, cercando di non
interferire con i suoi tentativi di espellere il corpo
estraneo.
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
Iperestensione del capo*
La perdita di coscienza determina un rilasciamento muscolare e la lingua va
ad ostruire le prime vie aeree.
Per ottenere la pervietà delle vie aeree bisogna iper-estendere il capo:
• sollevare con due dita il mento;
• spingere la testa all'indietro
appoggiando l'altra mano sulla
fronte.
Questa manovra impedisce la caduta indietro della lingua e permette il
passaggio dell'aria.
*in assenza di lesioni alla colonna
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
Tecnica alternativa:
Posizionandosi dietro la testa del paziente, sollevare la mandibola
agganciandone gli angoli con le due mani. In caso di sospetta lesione
traumatica cervicale, sollevare la mandibola senza estendere la testa.
Le nuove linee guida IRC dell’American Hearth Association (2010) non
prevedono più alcun controllo visivo delle vie aeree tranne quando si
sospetti un’ostruzione del cavo orale e si debba quindi intervenire per
eliminare eventuali corpi estranei con le dita, ma tale controllo è
ancora presente nelle linee guida europee ERC (European
Resuscitation Council).
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
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BreathingControllo respiro per 10 secondi (manovra GAS Guardo, Ascolto, Sento)
Mantenendo il mento sollevato ed il capo esteso:
� Guardare se il torace del paziente si muove
e verificare la presenza di segni vitali:
movimenti del corpo, tosse, respiro
� Ascoltare la presenza di rumori respiratori
� Sentire il fiato sulla guancia
Attenzione: la presenza di "respiro agonico" ("gasping") equivale ad assenza
dell'attività respiratoria: consiste in contrazioni dei muscoli respiratori accessori senza
che venga prodotta una espansione del torace; è un respiro inefficace.
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
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Circulation
La valutazione del polso carotideo del paziente si eseguemantenendo il capo esteso ed individuando con 2 dita il pomod’Adamo.Quindi ci si sposta lateralmente fino all’incavo delimitato dallosternocleidomastoideo e si dovrebbero apprezzare lepulsazioni della carotide.
La ricerca del polso carotideo può risultare difficoltosa,specialmente in caso di bassa gittata.Se si hanno dubbi sulla presenza di polso carotideo è meglioagire come se non ci fosse.
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Segue Accertamento delle condizioni dell’infortunato
E’ necessario avvisare immediatamente il 118 attivando
il Soccorso Avanzato ALS (quarto anello della catena
della sopravvivenza)
Siamo in presenza di arresto cardiaco e se il DAE
(defibrillatore esterno automatico) è disponibile, il 2°
soccorritore invita il 1° soccorritore ad allertare l'ALS,
accende il DAE, avvia l'analisi del ritmo e se lo shock è
consentito (ritmo defibrillabile) preme il pulsante di
scarica.
In caso contrario posizionare la vittima su un piano
rigido o a terra, allineando il capo, il tronco e gli arti ed
iniziare la RCP.
Se il polso è assente
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Accertamento delle LESIONI alla
COLONNA VERTEBRALE
NON SPOSTARESE C’È IL SOSPETTO DI LESIONI
����
SPOSTARE SOLO IN CASODI IMMEDIATO PERICOLO DI VITA
Sintomi di lesioni:- Formicolio- Intorpidimento/Riduzione di sensibilità
degli arti- Paralisi dei movimenti
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Fasi del BLS
•C� Chest compressions circolo (compressioni toraciche)
•A� Airway: apertura delle vie aeree
•B� Breathing: valutazione della presenza di respiro
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Linee Guida 2010 AHA - American Heart Association
E' necessario provvedere alla circolazione artificiale per mezzo delle compressioni toraciche o massaggio cardiaco esterno.
II cuore si trova all'interno della gabbia toracica subito dietro lo sterno;comprimendo lo sterno il cuore viene schiacciato contro la colonnavertebrale e questo, assieme ad un aumento della pressione all'internodel torace, permette al sangue contenuto nelle camere cardiache e neigrossi vasi di essere spinto in circolo; rilasciando il torace il cuore siriempie di nuovo.
Compressioni toraciche (Massaggio Cardiaco Esterno)
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Tecnica
Ricerca del punto di compressione e posizione delle mani
(linee guida 2010)
• porre la parte prossimale del palmo al centro del torace, facendo
attenzione ad appoggiarla sullo sterno e non sulle coste;
• sovrapporre l’altra mano alla prima, appoggiando il “calcagno”
della seconda mano al dorso del polso della prima;
• intrecciare le dita delle due mani sovrapposte, per essere sicuri
che rimangano sollevate e non comprimano le coste
• non appoggiarsi sopra l’addome superiore o sull’estremità
inferiore dello sterno;
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• Posizionarsi in modo che le proprie braccia e le spalle
siano sulla verticale dell'area della compressione.
• Comprimere ritmicamente il torace ad una frequenza
minima di 100/min; il torace si deve abbassare di almeno
5 cm.
• Deve essere garantito un completo
rilasciamento del torace ad ogni
compressione e stessa durata ;
• Mantenere le braccia tese, sfruttando
il peso del tronco.
Esecuzione del Massaggio Cardiaco
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• Alternare 30 compressioni a 2 insufflazioni sia che
si sia da soli, sia che siano presenti due
soccorritori.
• Vanno ridotte al minimo le interruzioni nelle
compressioni e va evitata una eccessiva
ventilazione.
• Dopo 4 cicli, e successivamente ogni minuto,
ricontrollare il polso carotideo; se è assente,
continuare il massaggio.
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Segue Esecuzione del Massaggio Cardiaco
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Una raccomandazione fondamentale delle nuove Linee Guida
(IRC) 2010 per la rianimazione cardiopolmonare è di ridurre al
minimo le interruzioni nelle compressioni toraciche. Quando
interrompere la RCP:
• Quando è disponibile e utilizzabile un defibrillatore
automatico esterno (DAE)
• All’arrivo dei soccorritori specializzati
• Se la vittima comincia a respirare normalmente
• Se il soccorritore non ha più le forze di continuare la RCP
QUANDO INTERROMPERE LA RCP
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La sequenza del BLS viene attuata da duesoccorritori in modo più efficace e meno faticoso
per gli operatori.
BLS CON DUE SOCCORRITORI
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• il 1° soccorritore si posiziona dietro alla testa del
paziente nel caso vengano impiegati mezzi aggiuntivi
per la ventilazione (pocket mask, pallone-maschera);
• il 2° soccorritore aiuta il 1° nel posizionamento della
vittima e si prepara ad effettuare le compressioni
toraciche prendendo posto a fianco del torace del
paziente;
Tecnica con 2 Soccorritori
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• il 2° soccorritore inizia le compressioni toraciche
contando ad alta voce per sincronizzarsi con le
insufflazioni; si alternano 30 compressioni e 2
insufflazioni;
• il 1° soccorritore dopo il primo minuto (e
successivamente ogni minuto) invita il 2° ad
interrompere le compressioni e si rivaluta per
massimo 10 secondi la ripresa dell’attività
respiratoria.
Segue Tecnica con 2 Soccorritori
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•Quando uno dei due è stanco (più facilmente il 2°)
chiede uno scambio dei ruoli: "alla fine di questo ciclo,
cambio“;
•finisce le 30 compressioni, si sposta alla testa del
paziente, valuta per 10 secondi la ripresa del respiro,
quindi insuffla due volte;
•l'altro soccorritore, dopo che il compagno ha effettuato
la 30a compressione, si sposta a fianco del torace,
ricerca il punto di compressione e dopo le insufflazioni
inizia le compressioni toraciche.
Scambio tra 2 Soccorritori
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Qualora l'attività respiratoria sia presente e la vittima rimanganon cosciente, è possibile utilizzare la posizione laterale disicurezza, che permette di :
•mantenere l'estensione del capo (quindi la pervietà delle vieaeree);
•prevenire la penetrazione nelle vie aeree di materiale presentenella bocca (es. vomito), che può defluire all'esterno;
•mantenere la stabilità (il corpo non rotola).
spostare solo se non si ipotizzanolesioni alla colonna vertebrale
con l’infortunato in posizionecontrollare il respiro
Posizione laterale di sicurezza
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Si può utilizzare questa posizione in attesa di altri soccorsi o
nel caso il soccorritore debba allontanarsi.
Si ribadisce che non è indicata in caso di eventi traumatici.
Se la vittima deve essere lasciata in posizione laterale per
oltre 30 minuti, trascorso questo tempo deve essere girata
sul lato opposto.
La presenza di attività respiratoria deve essere verificata
regolarmente.
Da ricordare:
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RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
Qualora l'attività respiratoria sia assente, è necessario
iniziare subito con le:
COMPRESSIONI TORACICHE
seguite dalle insufflazioni previste dalle linee guida IRC (2 ventilazioni della durata di circa
1 sec. per un volume immesso di circa 500-600 ml) ogni 30 compressioni
controllare i movimenti del torace
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Posizione corretta per larespirazione artificiale
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Queste tecniche non sono più suggerite dalle linee
guida IRC (già da quelle del 2005) e pertanto se il
soccorritore non se la sente, può provvedere al solo
massaggio cardiaco.
Respirazione Bocca-Boccae Bocca-Naso
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Tecnica della respirazione bocca-bocca:
• Posizionandosi a fianco della vittima e mantenendogli il capo
in iperestensione:
• appoggiare la bocca bene aperta sulla bocca della vittima;
• soffiare due volte per un secondo nelle vie aeree della
vittima, in modo da gonfiare i suoi polmoni;
• mentre si insuffla, osservare che il
torace si alzi;
• tra un'insufflazione e l'altra osservare
che la gabbia toracica si abbassi;
• iI pollice e l'indice della mano sulla fronte stringono il naso
nel momento dell'insufflazione.
Segue Respirazione Bocca-Bocca e Bocca-Naso
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Tecnica della respirazione bocca-naso
Quando non è possibile insufflare attraverso la
bocca, bisogna tentare di insufflare attraverso il naso
mantenendo sempre esteso il capo con una mano e
sollevando il mento per chiudere la bocca con l'altra.
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Segue Respirazione Bocca-Bocca e Bocca-Naso
E' opportuno che il soccorritore utilizzi mezzi aggiuntivi di ventilazione, sedisponibili, evitando, quando possibile, il contatto diretto con il paziente.
Ventilazione bocca-maschera:Si pratica per mezzo di una maschera tascabile (pocket mask) o di maschereper rianimazione tradizionali.
Tecnica:• posizionarsi dietro la testa della vittima;• appoggiare la maschera sul viso della vittima;• sollevare la mandibola ed estendi la testa con entrambe le mani;• mantenere aderente la maschera con pollice ed indice di entrambe le
mani;• insufflare nel boccaglio della maschera.
Ventilazione con mezzi aggiuntivi
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La ventilazione bocca-maschera è molto efficace, di facile
esecuzione e permette di erogare un volume elevato ad
ogni atto.
Raccordando la maschera ad una sorgente di ossigeno è
inoltre possibile ventilare con aria arricchita di ossigeno.
E' possibile utilizzare tale tecnica anche in posizione
laterale.
Segue Ventilazione con mezzi aggiuntivi
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Ventilazione pallone-mascheraSi effettua utilizzando il sistema pallone autoespansibile-maschera e, nonappena possibile, ossigeno.Una valvola unidirezionale permette all'aria espirata di non rientrare nelpallone e quindi di non essere re-inspirata.
Possono essere ottenuti arricchimenti di ossigeno di varia entità, a secondache venga utilizzato o meno un reservoir (serbatoio) e a seconda del flussodi ossigeno impiegato (valori indicativi in tabella).Sistema pallone autoespansibile-maschera con flusso di concentrazione diossigeno inspirato:
10-12 lt/min senza reservoir 40-50% di O2;
10-12 lt/min con reservoir 80-90% di O2.
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Segue Ventilazione con mezzi aggiuntivi
Tecnica
• Posizionarsi dietro la testa del paziente.
• Appoggiare la maschera, sollevare la
mandibola ed estendere la testa con la
mano sinistra.
• Comprimere il pallone con la mano destra
(mano a C).
La difficoltà di mantenere una buona aderenza della maschera e digarantire un sufficiente volume corrente rendono necessario unaddestramento specifico per raggiungere una manualità adeguata.
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Segue Ventilazione con mezzi aggiuntivi
Se l'ostruzione è completa, il soggetto presenterà i sintomi
tipici dell'ostruzione respiratoria:
• non riesce a respirare, parlare, tossire;
• si porta le mani alla gola.
L'ostruzione può essere sospettata anche nel corso delle
procedure BLS in una vittima non cosciente nella quale le
insufflazioni risultano inefficaci (il torace non si espande
nonostante l'estensione della testa e il sollevamento del
mento siano corretti).
Riprende: Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo
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In questo caso, dopo aver ricontrollato
l'adeguatezza della iperestensione del capo, si
insuffla altre 3 volte quindi si procede con il
massaggio cardiaco esterno provocando una "tosse
artificiale" mediante le compressioni sullo sterno:
l'aumento brusco della pressione nelle vie aeree
produce una spinta verso l'alto che può dislocare o
far espellere il corpo estraneo.
Segue Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo
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Se la vittima è in piedi o seduta:
• il soccorritore si posiziona alle spalle del paziente;
• pone entrambe le braccia attorno alla vita
del paziente;
• pone una mano stretta a pugno tra
l'ombelico e l'estremità dello sterno * e con
l'altra mano stringe il polso della prima;
• comprimendo il pugno nell'addome esercita
ripetutamente delle brusche spinte dal basso verso l'alto;
MANOVRA DI HEIMLICH
* per le donne incinte premere all’altezza dello sterno
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Se la vittima è a terra:
• viene messa in posizione supina;
• il soccorritore si posiziona a lato del paziente;
• appoggia il "calcagno" della mano sul punto di repere
(compressione) ed effettua le 30 compressioni;
• controlla il cavo orale per visualizzare eventuali corpi
estranei dislocati dalla manovra,
• controlla il polso e se assente, inizia i 4 cicli di 30
compressioni e 2 insufflazioni.
Segue Manovra di Heimlich
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LIPOTIMIA (Svenimento)
Definizione:
temporanea perdita di sensi per diminuito afflusso di sangue alcervello
Sintomi premonitori (prodromi):
senso di mancamento, nausea, vertigini, annebbiamento dellavista, senso di calore, cuore in gola
Segni rilevabili:
polso accelerato, difficilmente reperibile, cute pallida, sudatae fredda
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Segue Lipotimia (Svenimento)
Cosa fare:
• Se si assiste all’accaduto, proteggere la vittima nellacaduta.
• Aerare prontamente il luogo dell’accaduto.
• Mettere l’infortunato sdraiato con le gambe sollevate(posizione antishock).
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
• Slacciare cinture polsini e colletti che stringono
ostacolando la circolazione del sangue.
• Non somministrare alcolici o cibo.
• Controllare stato di coscienza e respiro.
e poi …… COSA FARE ?
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Segue Lipotimia (Svenimento)
MISURAZIONE PRESSIONE ARTERIOSA(con sfigmomanometro analogico)
• braccio appoggiato e all’altezza del cuore
• applicare il bracciale appena sopra il gomito
• controllare il centraggio del bracciale sull’arteria
omerale
• inserire tra la fascia e il braccio il fonendoscopio
• gonfiare fino alla scomparsa delle pulsazioni
• aprire lentamente la valvola di sfiato
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• attendere la comparsa del primo battito:
PRESSIONE MASSIMA/SISTOLICA
• proseguire a sgonfiare lentamente il bracciale
• quando si percepisce l’ultimo battito e poi più nulla:
PRESSIONE MINIMA/DIASTOLICA
• prima di far alzare nuovamente il soggetto mantenerlo
in posizione semi seduta per alcuni minuti
Segue Misurazione pressione arteriosa
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SINCOPE
Definizione:
perdita di coscienza completa dovuta per lo più a
cause cardiache (per esempio aritmie a frequenza
cardiaca molto alta o molto bassa) o a cause
neurologiche (per esempio ischemia cerebrale)
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Segue SINCOPE
Cosa fare:
• Controllare funzioni vitali (coscienza, respiro,polso)
• Allertare 118
• Sollevare arti inferiori
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
SHOCK
Definizione:
stato clinico caratterizzato da inadeguato apporto
di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti, dovuto a
squilibrio tra contenente (vasi sanguigni) e
contenuto (sangue).
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Segue SHOCK
Cause :
• Perdita di liquidi: emorragie o disidratazione (vomito e
diarrea intensi, ustioni): shock ipovolemico
• Reazione allergica: shock anafilattico
• Alterazioni del sistema nervoso: shock neurologico
• Incapacità del cuore a mantenere un circolo adeguato:
shock cardiogeno
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Sintomi:
• Pallore, sudorazione fredda
• Agitazione, confusione mentale poi sopore
• Polso rapido e difficilmente apprezzabile
• Respirazione accelerata
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Segue SHOCK
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Cosa fare:
• Controllare le funzioni vitali
• Allertare il 118
• Proteggere dalla dispersione di calore
• Sollevare gli arti inferiori (solo se si può escludere
un trauma)
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Segue SHOCK
POSIZIONE ANTISHOCK
Gli arti inferiori vanno sollevati per favorire l‘afflusso
di sangue agli organi nobili (solo se non ci sono
fratture).
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Segue SHOCK
CRISI DI ANSIA O PANICO
SINTOMI- confusione- respiro affannoso- sensazione di soffocamento
TRATTAMENTO- fare respirare alla persona la sua stessa aria- tranquillizzare la persona- confortarla e farla parlare- non dare da bere- tenere sotto controllo il respiro
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
La permanenza prolungata in ambienti surriscaldati
e/o molto umidi può provocare:
• Crampi muscolari da calore;
• Esaurimento o collasso da calore;
• Colpo di calore.
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PATOLOGIE DA ALTA TEMPERATURA
Il soggetto va posto in ambiente fresco e gli va
somministrata acqua.
Se è disponibile, sciogliere circa un cucchiaio di sale da
cucina in un litro di acqua.
Crampi da calore
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corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Si tratta di uno svenimento dovuto all’esposizione prolungataal calore.
È spesso preceduto da sintomi come vertigini, senso dinausea, mal di testa, senso di stanchezza.
La pelle dell’infortunato, risulta sudata.
Cosa fare :
• allontanare il soggetto dall’ambiente caldo, portarlo in unposto fresco;
• metterlo sdraiato, con le gambe alzate;
• somministrare acqua
• far visitare il soggetto da un medico.
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Esaurimento o Collasso da calore
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Si manifesta con aumento della temperatura corporea (40-41°), mal di testa, vertigini, stanchezza, perdita di coscienzae convulsioni, disorientamento.La pelle della vittima è secca, arrossata, calda; la frequenzacardiaca ed il respiro sono frequenti.
Cosa fare:• chiamare il 118;• allontanare il soggetto dall’ambiente caldo, portarlo in
un ambiente fresco;• metterlo sdraiato, con le gambe alzate;• avvolgerlo con lenzuola bagnate, fare spugnature.
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Colpo di Calore
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
È dovuto all’eccessiva esposizione diretta ai raggi solari.Le manifestazioni sono l’arrossamento cutaneo, il mal ditesta (anche molto forte), l’aumento della temperaturacorporea, il senso di malessere, la sudorazione profusa, ilcolorito rosso acceso, le vertigini e talora ronzii auricolari.
Cosa fare:• portare il soggetto in ambiente fresco;• dare da bere acqua fresca (non fredda!);• fare impacchi con acqua fresca sulla fronte.
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Colpo di Sole
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
È un abbassamento della temperatura corporea sotto i34°.Può essere provocata da traumi cranici, etilismo,intossicazione da monossido di carbonio, dannomidollare, ecc., oltre le lunghe permanenze in ambientefreddo.Il freddo rallenta la morte cellulare; quindi è possibile unpieno recupero anche dopo tempi lunghi di ipotermia.
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IPOTERMIA
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
SINTOMI
• Brividi;
• Aumento della frequenza respiratoria;
• Alterazione della parola e dei movimenti;
• Ipersonnia;
• Rigidità muscolare;
• Alterazioni della coscienza fino al coma.
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Segue Ipotermia
corso Addetti al Primo Soccorso 12 h – Modulo A
Cosa fare:
• Sostituire gli indumenti bagnati con altri asciutti
• Utilizzare borse di acqua tiepida, coperte isolanti;
• Trasportare l’infortunato in ambiente caldo.
Cosa non fare:
• Non somministrare alcoolici.
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Segue Ipotermia
È la lesione dovuta alla bassa temperatura di parti del corpo.
La pelle, prima del congelamento, appare arrossata, ma poidiventa bianca o grigio giallastra. Il dolore può non esserepresente.
Congelamento
Cosa fare:
• coprire la regione congelata con indumenti o coperte;
• portare la vittima in ambiente caldo.
Cosa non fare:
• non strofinare la parte congelata;
• non applicare borse di acqua calda;
• non mettere la parte vicino a fonti di calore.
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EDEMA POLMONARE ACUTO
Definizione:
quadro di difficoltà respiratoria dovuto a stravaso diliquidi negli alveoli polmonari dovuto ad incapacitàdel cuore a funzionare correttamente.
Cause:
Ischemia e infarto miocardico, malfunzionamentodelle valvole cardiache, aritmie con frequenzacardiaca molto alta o molto bassa.
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Segue Edema polmonare acuto
Sintomi:
• Difficoltà respiratoria con sensazione di fame d’aria
• Respiro “gorgogliante”
• Sudorazione fredda
Cosa fare:
• Tranquillizzare il paziente
• Allertare la C.O. 118
• Mettere il paziente seduto con le gambe fuori dal piano per facilitare la respirazione.
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CRISI ASMATICADefinizione:difficoltà respiratoria causata da restringimento deibronchi che può essere dovuta a reazione allergica afarmaci, cibi o sostanze inalate (pollini, ecc).
Sintomi:• Difficoltà respiratoria con respiro “sibilante e/o
fischiante”.• Soffocamento• Possibile anche cianosi del volto
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Segue Crisi Asmatica
Cosa fare:• Tranquillizzare il paziente e invitarlo a
sedersi col dorso leggermente inclinato
facendolo riposare, magari appoggiandosi
ad un tavolo o a una sedia, possibilmente
in zona areata.
• Se è in possesso delle sue medicine aiutatelo a prenderle.
• Stimolate risposte semplici: “sì” o “no” .
• Tenere sotto controllo il respiro
• Prepararsi alla ventilazione artificiale..
• Allertare la centrale operativa del
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È provocato da una diminuzione dell’apporto di ossigeno alle
cellule del cuore, per ostruzione delle arterie coronarie.
L’ANGINA PECTORIS è il dolore al petto dovuto ad un
restringimento temporaneo delle arterie coronarie (ischemia
transitoria), che insorge di solito sotto sforzo;
L’INFARTO MIOCARDICO è la necrosi di una porzione del
miocardio causata dall’improviso arresto dell‘afflusso
sanguigno.
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DOLORE TORACICO CARDIACO
Angina Pectoris
Definizione:
ischemia miocardica dovuta a riduzione del flusso disangue attraverso le coronarie.
Sintomi:
dolore toracico retrosternale che insorge piùfrequentemente durante uno sforzo, oppressivo,irradiato agli arti superiori e alla mandibola di duratalimitata (fino a 30 min.)
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Infarto MiocardicoDefinizione:
morte di una parte di muscolo cardiaco dovuta adocclusione di una arteria coronaria.
Sintomi:
• Dolore oppressivo al torace, retrosternale, irradiatoagli arti superiori, al giugulo, alla mandibola talvolta sipresenta anche come dolore epigastrico
• Può insorgere anche a riposo
• Pallore, sudorazione algida, nausea, vomito
• Stato confusionale e agitazione
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Segue Infarto Miocardiaco
Cosa fare:
• Cercare di tranquillizzare il paziente
• Allertare la C.O. 118
• Controllare coscienza, respiro e circolo
• Mettere in posizione semi seduta
• Slacciare vestiti e cravatte
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REAZIONI ALLERGICHEDefinizione:
È una malattia del sistema immunitario caratterizzata da
reazioni eccessive portate da particolari anticorpi (reagine o
IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue.
Allergeni possono essere: farmaci, pollini, graminacee,
alimenti, dermatofagoidi (acari), epiteli, muffe, polveri, veleni
(api), parassiti, vaccini, ecc. …
Anafilassi è la risposta allergica sistemica che pone il soggetto
in pericolo di morte.
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Segue Reazioni allergiche
Sintomi locali
•Respiratori: congestione nasale, starnuti e scolo liquido (rinite
allergica), crisi asmatica, tosse
•Occhi: arrossamento e prurito della congiuntiva (congiuntivite
allergica).
•Cutanei: eczemi, eruzioni cutanee, prurito, orticaria (dermatite
allergica), gonfiore di labbra, bocca, lingua, faccia, gola
(agioedema)
•Gastrointestinali: crampi addominali, nausea, vomito, diarrea,
coliche, gonfiore
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Sintomi generali
•fenomeni allergici anche gravi, con reazioni cutanee
generalizzate (orticaria), dolore, nausea, difficolta‘
respiratoria, ipotensione;
•perdita di coscienza, shock anafilattico, coma.
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Segue Reazioni allergiche
Cosa fare :
•raccogliere informazioni;
•chiedere alla vittima se sa di essere allergica (inparticolare ad insetti, farmaci o alimenti);
•chiamare il 118
•se la vittima ha con sé qualche farmaco,aiutarla a somministrarselo.
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Segue Reazioni allergiche
REAZIONE ALLERGICA GRAVE(shock anafilattico)
CAUSE
- cibi, farmaci o punture d'insetti
SINTOMI
- rigonfiamento di gola, lingua e vie aeree
- Soffocamento
TRATTAMENTO
- chiamare immediatamente il
- somministrare specifici farmaci (se disponibili)
- tenere sotto controllo il respiro
- prepararsi alla ventilazione artificiale
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EPILESSIA
Definizione:
contrazione disordinata della muscolatura concaduta a terra, causata dalla presenza di zonecerebrali ipereccitabili (presenti fin dalla nascita odovute a traumi, emorragie, tumori).
Conseguenze:
traumi durante la caduta
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Segue Epilessia
Cosa fare :• Ammortizzare la caduta proteggendo il capo
• Facilitare la respirazione, slacciando i vestiti
• Non forzare l’apertura della bocca
• Non impedire i movimenti del soggetto avendo cura diallontanare gli oggetti fonte di traumi
• Cercare di mettere fra i denti del paziente uno spessore inmodo da impedirgli il taglio della lingua (attenzione alledita!!!!)
• Non somministrare bevande
• Cessata la crisi mettere in posizione di sicurezza
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ICTUS CEREBRALE
Definizione
danno cerebrale dovuto a riduzione del flusso
sanguigno a livello cerebrale o per un’ostruzione
arteriosa (ictus ischemico) o per rottura di
un’arteria (ictus emorragico)
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Segue Ictus cerebrale
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Sintomi
• Possibile perdita di coscienza anche prolungata spesso
con perdita di feci ed urine.
• Difficoltà nell’articolazione delle parole o incapacità a
parlare (afasia).
• Difficoltà nel movimento degli arti (tipicamente
l’interessamento è monolaterale).
• Cefalea anche con vomito.
• Difficoltà respiratoria.
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Cosa fare:
• controllare i parametri vitali (coscienza, respiro);
• allertare il 118;
• mettere la persona se possibile semiseduta;
• non abbandonare mai l’infortunato (c’è rischio
che perda la coscienza e che vomiti).
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Segue Ictus cerebrale
RICONOSCIMENTO DELLE CONDIZIONIE DEI LIMITI D'INTERVENTO
il soccorritore NON è un medico
����
deve:
� essere cosciente dei limiti del suo intervento� conoscere esattamente le sue capacità� conoscere le capacità della sua squadra
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ASPETTI MEDICO-LEGALI
• Iniziare sempre le manovre di B.L.S. solo se
addestrati
• La dichiarazione di morte può essere fatta solo da
un medico se non in presenza di lesioni
manifestatamente incompatibili con la vita
• Eseguire le manovre di B.L.S. fino all’arrivo di un
soccorso più qualificato
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Segue Aspetti medico-legali
Art. 54 c.p.p. stato di necessità:
” non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato
costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo
attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non
volontariamente causato ….”
Art. 348 c.p.p. abusivo esercizio di una professione:
” chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale
è richiesta una speciale abilitazione dello stato, è punito con la
reclusione fino a 6 mesi o con la multa da 100 a 516 €”
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Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta
PROCEDURA DI EMERGENZA ATTUATA
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RISCHIO USTIONI E RISCHIOELETTRICO IN AZIENDA
- Identificare le zone a rischio in azienda;
- identificare le valvole del combustibile;
- identificare gli interruttori elettrici generali;
- evidenziarne la posizione con la segnaletica;
- indicare la posizione sulle planimetrie di emergenza;
- stabilire le procedure di azionamento.
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LA SEGNALETICA DI EMERGENZA
interruttore elettrico generale
coperta antifiamma
valvola intercettazione combustibile
direzione per raggiungere le dotazioni
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RISCHIO CHIMICO IN AZIENDA
����
indicare sulle planimetrie di emergenza ed evidenziare la
posizione (tramite segnaletica) di:
- zone a rischio chimico;
- prodotti a rischio (e schede di sicurezza);
- lavaocchi e docce di emergenza.
����
Stabilire le specifiche procedure
di comportamento.
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