corso di marketing - docente.unicas.it · piano di marketing e’ un documento che consiste nella...
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Università degli Studi di Cassino
Corso di Marketing
Prof. Marcello Sansone
Corso di Marketing
Dott. Roberto Bruni
Il Piano di MarketingIl Piano di Marketing
Livelli di formulazione strategica di un’organizzazione
Livello corporate: è il livello della gestione centrale
dell’impresa. Qui il top management sviluppa la strategia
complessiva dell’organizzazione (Procter&Gamble, J&J,…).
Livello SBU: Strategic Business Unit (SBU) porzione
autonoma dell’organizzazione che commercializza un insieme
di prodotti affini destinati ad un gruppo definito di clienti.di prodotti affini destinati ad un gruppo definito di clienti.
Gestiscono gruppi di prodotti facendo riferimento
all’omogeneità dei bisogni soddisfatti.
Livello funzionale: insieme delle funzioni ovvero dei gruppi
di professionisti specializzati per funzione (marketing,
produzione, finanza,…) che operano, ciascuno per il tramite
delle proprie capacità, per il bene della SBU e della corporate.
Pianificazione di un’organizzazione
Livello corporate: (Top Management) definisce la
pianificazione strategica e l’entità delle risorse da assegnare a
ciascuna unità operativa
Livello SBU: dati gli obiettivi strategici, la SBU si organizza
in un piano di attività operative.
Livello funzionale: i responsabili delle diverse funzioni
ricevono le direttive, gli obiettivi da raggiungere e il budget aricevono le direttive, gli obiettivi da raggiungere e il budget a
disposizione
La pianificazione di un’organizzazione è alla base del
Piano di Marketing
Piano di Marketing
E’ un documento che consiste nella descrizione dettagliata delle
attività di marketing che si intendono realizzare nel corso di un
determinato periodo di tempo
Piano di Marketing a lungo termine (2-5anni): non ha un
contenuto dettagliato e specifico, è redatto di solito dal top
management e delinea gli indirizzi guida per i piani di marketingmanagement e delinea gli indirizzi guida per i piani di marketing
delle SBU (annuali)
Piano di Marketing annuale: contiene gli obiettivi di marketing
specifici e le strategie per un determinato prodotto, per una linea di
prodotti o per tutta l’SBU
Valutare un Piano di Marketing
Piano di Marketing approccio finanziario: in questo caso la bontà
del PM viene valutata confrontando i risultati ottenuti dalla SBU in
rapporto alle risorse impegnate per lo sviluppo di tali attività.
Piano di Marketing approccio di responsabilità sociale: la bontà
del PM viene valutata in rapporto a temi quali l’etica, l’integrità la
sicurezza e il benessere dei lavoratori , la tutela dell’ambiente.sicurezza e il benessere dei lavoratori , la tutela dell’ambiente.
Il P.M. e il Business Plan
• Il P.M. viene realizzato annualmente o all’avvio di una
nuova attività;
• Il P.M. è diverso da un Business Plan (strumento destinato
principalmente ad azionisti e investitori) che presenta, tra
l’altro, una validità tra i 2-5 anni;
• Il P.M. può essere annuale o con una durata compresa tra i 5• Il P.M. può essere annuale o con una durata compresa tra i 5
e i 10 anni;
• Il Business Plan approfondisce anche temi di produzione,
investimenti, struttura finanziaria, di organizzazione
I piani marketing di L’ORÉAL
I piani marketing di L’ORÉALL’Oréal: leader mondiale nel settore cosmetica; fatturato: oltre 19 miliardi di€ nel 2010 con crescita dell’11,6% rispetto all’anno precedente.Gruppo costituito nel 1909, presente in 130 paesi con vasto portafogliomarche
Divisioni L’Oréal:•Consumer products: generano il 49% del fatturato e comprendono iprodotti di largo consumo distribuiti prevalentemente in GDO (Garnier,L’Oréal Paris, Maybelline New York);•Luxury Products: linee premium e lusso, tipicamente distribuiti nelle•Luxury Products: linee premium e lusso, tipicamente distribuiti nelleprofumerie. Pesano il 23% sul fatturato (Lancome, Biotherm, HelenaRubinstein, Yves Saint- Laurent e marche gestite in licenza come Armani oDiesel)• Professional Products: prodotti per professionisti; compongono il 14% delfatturato (L’Oréal Professional, Kerastase, RedKen, Matrix)• Active Cosmetics: generano il 7% del fatturato e includono linee diprodotto a forte contenuto “salutistico” e “medicale”, distribuito pressofarmacia. (Vichy, La Roche Posay, Inneov, SkinCeuticals e Sanoflore).•The Body shop: marca inglese nata nel 1976 conosciuta per i prodotti abase di ingredienti naturali distribuita in boutique monomarca
I piani marketing di L’ORÉALLa direzione di marca internazionale si occupa di:• Definire lo sviluppo e la realizzazione del portafoglio prodotti con visionepluriennale e, in alcuni casi rispettando le esigenze della popolazione dellediverse macro-aree geografiche del mondo
• Definire la comunicazione sui prodotti (concept, visual, testimonial,claim,…) da utilizzare con i diversi media
• Comunicare le linee guida generali alle singole SBU
La direzione di marca in ogni Paese si occupa di :La direzione di marca in ogni Paese si occupa di :• Valutare il potenziale del portafoglio prodotti nel mercato e contesto diriferimento e curare le leve del marketing mix di riferimento
• Organizzare la distribuzione nei canali di riferimento secondo lecaratteristiche del Paese di riferimento
• Realizzare una strategia di comunicazione coerente con il modellointernazionale e adeguata alla realtà di contesto
• Garantire una reportistica continuativa verso la direzione internazionale
Pianificazione, implementazione e
controlloPianificazione: identificazione delle linee guida, degli
obiettivi, dei compiti e dei budget;
output previsto=piano marketing
Implementazione: creazione del marketing mix (marketing
operativo); è la fase pratica in cui è necessario definire leoperativo); è la fase pratica in cui è necessario definire le
azioni reali da compiere;
output previsto=report risultati ottenuti
Controllo: è una fase di monitoraggio periodico necessario ad
individuare l’effettivo o parziale raggiungimento degli
obiettivi.
output previsto=report dei controlli effettuati
Pianificazione: • analisi situazionalePianificazione:• focalizzazione prodotto- mercato
• definizione del programma di marketing
(marketing mix)
Pianificazione: • analisi situazionale
E’ un’analisi utile a fare il punto della situazione, studiando
i fattori esterni ed interni all’impresa che possono
influenzarne la pianificazione; uno strumento è l’analisi
SWOT
Punti di forza
Elementi positivi individuabili
attraverso l’analisi della catena
Punti di debolezza
Elementi negativi individuabili
attraverso l’analisi della catena
An
ali
si i
nte
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attraverso l’analisi della catena
del valore dell’impresa, delle
sue risorse e del suo valore
attraverso l’analisi della catena
del valore dell’impresa, delle
sue risorse e del suo valore
Opportunità
Elementi positivi individuati
attraverso l’analisi del
macroambiente, del settore,
della concorrenza allargata e del
sistema del valore del proprio
settore e di altri
Minacce
Elementi negativi individuati
attraverso l’analisi del
macroambiente, del settore,
della concorrenza allargata e del
sistema del valore del proprio
settore e di altri
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Pianificazione: • analisi situazionale
• focalizzazione prodotto- mercato
Definizione degli obiettivi di marketing e di prodotto: quali
prodotti per quali mercati? Quali marche usare? Cosa mi aspetto
dalle azioni di marketing pianificate?
Stabilire i mercati obiettivo: segmentare il mercato in base aStabilire i mercati obiettivo: segmentare il mercato in base a
cluster omogenei (stessi bisogni e simile risposta agli stimoli),
diverse azioni di marketing per diversi mercati
Individuare i punti di differenza: quali sono le caratteristiche
che distinguono i nostri prodotti da quelli della concorrenza?
Posizionare il prodotto: creare nel consumatore un costrutto
logico mentale che assegna alla marca o al marchio una posizione
nella mente del consumatore
Pianificazione: • analisi situazionale
• focalizzazione prodotto- mercato
• definizione del programma di marketing
(marketing mix)
Marketing mix (4P):
•Product (prodotto)•Product (prodotto)
•Price (prezzo)
•Promotion (comunicazione)
•Place (distribuzione)
Programma di Marketing
Implementazione: • avviare le attività previste nella
fase di pianificazione
Implementazione:fase di pianificazione
• sviluppare nel dettaglio il
marketing mix per singolo prodotto
o per linea di prodotto
• stabilire chi fa che cosa e il
timing
Implementazione:avviare le attività previste nella fase di pianificazione: Le
strategie previste (ad esempio a livello corporate) vanno
implementate a livello di ASA, con attenzione ai ruoli dei
responsabili interni alle organizzazioni e alle difficoltà produttive
e/o distributive del singolo prodotto o della linea di prodotti;
sviluppare nel dettaglio il marketing mix per singolo prodotto o
per linea di prodotto: si raccolgono i dati e si sviluppa nelper linea di prodotto: si raccolgono i dati e si sviluppa nel
dettaglio il marketing mix per singolo prodotto o per linea di
prodotti, sviluppando la cosiddetta “tattica di marketing”
stabilire chi fa che cosa e il timing: nell’ASA si stabiliscono
tempi e metodi di lavoro per raggiungere i macro-obiettivi fissati
nella strategia e gli obiettivi specifici della tattica di marketing.
Ogni componente dei team di progetto avrà uno o più compiti da
svolgere in tempi dati
ControlloE’ una delle fasi più importanti che ha come obiettivo la verifica del
giusto sviluppo del piano e del programma di marketing
Tra le tecniche di analisi c’è la microanalisi delle vendite:
• caratteristiche del cliente:profilo demografico, peso sul
fatturato, motivazione di acquisto e canale d’acquisto;
• caratteristiche del prodotto: modello dimensioni della
confezione e variante;
Questo tipo di analisi è spesso usata per l’analisi della redditività (contributo dei
canali e delle aree geografiche al fatturato dell’impresa); spesso tale analisi
conferma la regola dell’80/20 (il 20% dei clienti determina l’80% dei ricavi e dei
profitti)
confezione e variante;
• area geografica;
• dimensioni dell’ordine;
• ….
Non esiste un unico Piano di MarketingDifferenziare per destinatari e obiettivi:
• Un piano destinato all’interno dell’organizzazione sarà
comunicato con un linguaggio specifico;
• Un piano destinato all’esterno dell’organizzazione dovrà
contenere le informazioni utili ai portatori di interesse esterni
all’impresa.all’impresa.
• Il piano di una piccola impresa mira alla soddisfazione dei
clienti di un mercato circoscritto;
• Nel caso di una multinazionale è necessario sviluppare una
gerarchia di piani: dal livello corporate, al livello ASA, al
singolo prodotto.
Differenziare per tipo di organizzazione e per livelli di complessità:
Problematiche e ostacoli alla pianificazione• Management dell’impresa approssimativo
• Mediocrità diffusa nell’impresa
• Sistemi impresa dipendenti dalla burocrazia, politicizzati o poco disponibili
• Assenza di cultura del cliente
• Limitata informazione interna
Opposizione alla pianificazione formale• La mancanza di informazioni
– Non abbiamo informazioni sufficienti per una previsione corretta
– Non si riescono a (è impossibile) ottenere informazioni
• L’inutilità della previsione
– La realtà continua a cambiare quindi non serve pianificare
• La rigidità del piano
– Il piano marketing può aumentare la burocrazie e ridurre la flessibilità
• La particolarità della situazione
– La nostra è una situazione particolare, diversa dalle altre
Domande frequenti dei destinatari esterni
• L’idea presentata è valida?
• Il bene/servizio proposto possiede qualche caratteristica unica o distintiva che lo possa distinguere dalla concorrenza e dai prodotti/servizi sostitutivi?
• Esiste un mercato ben definito per tale bene/servizio?
• Le proiezioni finanziarie sono realistiche e positive?
• Il management e il personale tecnico sono validi? Hanno esperienza nel settore nel quale devono operare?
• Nel piano viene descritto chiaramente il modo in cui il capitale ottenuto verrà restituito insieme ai frutti che avrà il prodotto?
Elementi del Piano Marketing
• Riassunto
• Descrizione dell’azienda
• Piano strategico
• Analisi della situazione
• Descrizione del prodotto mercato
• Strategie e tattiche di marketing• Strategie e tattiche di marketing
• Proiezioni finanziarie
• Struttura dell’organizzazione
• Piano di implementazione
• Valutazione e controllo
• Appendice sulle figure chiave dell’azienda
• Dettagli su altri aspetti
Consigli redazionali
• Usare uno stile diretto senza cadere nel linguaggio gergale;
• Esporre i concetti in modo positivo ma evitando di
enfatizzare con “superlativi”;
• Usare schemi, fotografie, grafici ed elenchi puntati per • Usare schemi, fotografie, grafici ed elenchi puntati per
sintetizzare i concetti e favorire la comprensione;
• Escluse le proiezioni finanziarie o le appendici, il piano può
essere lungo circa 15-35 pagine;
• Le dimensioni di stampa devono essere adeguate come
anche i caratteri di scrittura devono essere leggibili.