corso di reti di calcolatori ls

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QoS 1 Corso di Reti di Calcolatori LS Antonio Corradi Anno accademico 2005/2006 Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Variazioni sulla Qualità di Servizio (QoS) e protocolli per la nuova Internet

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Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria. Corso di Reti di Calcolatori LS. Variazioni sulla Qualità di Servizio (QoS) e protocolli per la nuova Internet. Antonio Corradi Anno accademico 2005/2006. Qualità di Servizio. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 1

Corso diReti di Calcolatori LS

Antonio Corradi

Anno accademico 2005/2006

Università degli Studi di BolognaFacoltà di Ingegneria

Variazioni sulla Qualità di Servizio (QoS)

e protocolli per la nuova Internet

Page 2: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 2

Molti indicatori e parametri per connotare un flusso di informazioni e le sue proprietàProntezza di risposta ritardo, tempo di risposta, jitter (variazione ritardo di consegna)

Banda bit o byte al secondo (per applicazione e sistema) Throughout numero di operazioni al secondo (transazioni)

Affidabilità percentuale di successi/insuccessi

MTBF, MTTR

Molti aspetti legati alla qualità del servizio anche non funzionali ma dipendenti dalla applicazione specifica o da fattori esterni e valutabili dall’utente finale

Qualità di ServizioQualità di Servizio

Page 3: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 3

anche proprietà non funzionali dettagli dell'immagine accuratezza dell'immagine velocità di risposta alle variazionisincronizzazione audio/video

la QoS può essere garantita solo attraverso un accordo negoziato e controllato

osservando il sistema in esecuzione e adeguando dinamicamente il servizio alle condizioni operative correnti del sistema e dell’ambiente in base alle specifiche dell’utente

QoS INDICATORIQoS INDICATORI

Page 4: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 4

Proprietà richieste dall’utente finaleImportanza (priorità) QoS percepita (dettagli, accuratezza, sincronizzazione

e qualità audio/video) Costo (per accesso, per servizio) Sicurezza (integrità, confidenzialità, autenticazione,

non repudio)

QoS deve tenere conto di tutti gli aspetti ai diversi livelli del sistema e tenendo conto di tutti i requisiti

L’accordo negoziato deve essere verificato durante la esecuzione per potere fare in modo veloce azioni correttive

QoS INDICATORI UtenteQoS INDICATORI Utente

Page 5: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 5

Banda (throughput) quantità di dati trasmessi su un canale con successo (per secondo)

Ethernet 10Mbps (quantità informazioni/sec) 10 Mbit al secondo

Tempo di latenza tempo impiegato per trasmettere una unità di informazione (bit)

anche tempo di andata/ritorno (Round Trip Time o RTT)

TL = Tprop + Ttx + Tq

Tprop dipende dalla velocità della luce nel mezzo (Spazio / Velocità)

Ttx dipende dal messaggio e dalla banda (Dimensione / Banda)

Tq   dipende dai ritardi di accodamento in diversi punti intermedi

Tq   tempo critico che tiene conto dell’overhead

Qualità di ServizioQualità di Servizio

Page 6: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 6

Un buon servizio richiede la identificazione dei colli di bottiglia e deve considerare la gestione delle risorse se invio/ricezione di 1 byte dominante la latenza RTTse invio/ricezione di molti MegaByte dominante la banda

Impegno risorse Prodotto Latenza x Banda risorsa canale dati

latenza 40ms e banda 10Mbps prodotto 50 KBps (400 Kbps)è necessario che il mittente invii 50KB prima che il primo bit sia arrivato al destinatario e 100KB prima di una risposta al mittente 

Le infrastruttura tendono a mantenere le pipe piene con proprie risorse per la garanzia i tempi di risposta, ma i tempi vanno sempre consideratiSi tende ad incorporare un tempo di buffering nelle applicazioni

Qualità di ServizioQualità di Servizio

Page 7: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 7

JITTER definito come varianza della latenza in un flusso situazione ottimale se la latenza fosse fissa ma…

A volte è significativo anche lo SKEW come eventuale sfasamento tra più flussi visti come un unico stream (esempio, in uno stream audio / video)

Qualità di Servizio - JitterQualità di Servizio - Jitter

Page 8: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 8

In caso di sistemi multimediali, o con flussi continui di informazioni Video on Demand (VoD) erogazione di servizi video via una infrastruttura Internet compatibileperché interesse?

stream di informazioni audio e video con cui giocano fattori real-time: banda, ritardi, jitter, variazioni di ritardo ammissibile

Le entità negoziano certe caratteristiche di qualità per i servizi ripetuti o di flusso e li rispettano- ritardo iniziale per assorbire il jitter medio- scarto dei pacchetti che arrivano oltre un certo ritardo

Interesse alla QoSInteresse alla QoS

Page 9: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 9

TCP/IP CON o SENZA CONNESSIONE le entità comunicano utilizzando le risorse che sono disponibili al momento della azione (dinamico) senza un impegno predeterminato

Il livello di IP è responsabile della semantica best-effort

IN OSIle entità OSI impegnano risorse e possono anche fornire garanzie, che devono essere rispettate da tutte le entità del percorso

Come garantire QoS in TCP/IP in ambienti best effort? Applicazioni per i nuovi servizi di Internet

QoS in DIVERSI AMBIENTIQoS in DIVERSI AMBIENTI

Page 10: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 10

requisiti di qualità delle applicazioni Applicazioni Elastiche e Non Elastiche

CLASSIFICAZIONE APPLICAZIONICLASSIFICAZIONE APPLICAZIONI

elastiche

Interattive

telnet, X-windows

Interattive bulk

FTP, HTTP

Asincrone

e-mail, voce

Tolleranti

Adattative

tradizionali

real-timeapplicazioni

Non elastiche - Real Time

real-timeapplicazioninuove

Non tolleranti

Non-adattative

Adattative in banda

Adattative in banda

Adattative al ritardo

Page 11: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 11

Le elastiche senza vincoli di qualità ma con requisiti diversi indipendenti da ritardi

lavorano meglio con ritardi bassi e lavorano male in caso di congestioneInterattive con ritardi inferiori a 200ms

Le non elastiche hanno necessità di garanzie e del rispetto di vincoli di tempo

poco tolleranti per essere usabili al di fuoridello spazio di ammissibilità richiesto

Il servizio si può adeguare ai requisitiadattative al ritardo audio scarta pacchettiadattative alla banda video che si adatta la qualità

APPLICAZIONI ELASTICHE o MENOAPPLICAZIONI ELASTICHE o MENO

Page 12: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 12

La buona gestione si può ottenere con azioni che devono essere attive per l’intera durata del servizio

Le azioni devono essere sia preventive (preliminari alla erogazione) sia reattive (durante il deployment)sia statiche (preventive), sia dinamiche (reattive)

Azioni statiche decise e negoziate prima della erogazione

Azioni dinamiche identificate durante la erogazione

Sono necessari dei modelli precisi di gestionemodello di monitor e qualità

GESTIONE QoSGESTIONE QoS

Page 13: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 13

Azioni statiche Prima della erogazione

specifica dei requisiti e variazioniDefinizione univoca delle specifiche per i livelli di QoS Si parla di Service Level Agreement (SLA)

negoziazioneAccordo tra tutte le entità e livelli interessati nel determinare QoS

controllo di ammissione (admission control)Confronto tra il QoS richiesto e le risorse offerte

riserva e impegno delle risorse necessarieAllocazione delle risorse necessarie per ottenere il QoS considerato

SLA rappresenta l’accordo statico (come descriverlo?)

GESTIONE QoS: FASE STATICAGESTIONE QoS: FASE STATICA

Page 14: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 14

Azioni dinamiche Durante la erogazione

monitoring delle proprietà e delle variazioni rispettando la politica stabilita

Misura continua del livello di QoS e dei parametri del SLA

controllo del rispetto e sincronizzazioneVerifica del mantenimento e della eventuale sincronizzazione di più risorse (video / audio)

rinegoziazione delle risorse necessarieNuovo contratto per rispettare QoS

variazione delle risorse per mantenere QoS e adattamento a nuove situazioni

Dopo la rinegoziazione si deve controllare di nuovo il rispetto di SLA

GESTIONE QoS: FASE DINAMICAGESTIONE QoS: FASE DINAMICA

Page 15: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 15

Problema del costo della strumentazione per garantire la QoS

Necessità di avere meccanismi di raccolta di dati dinamici e di politiche che non incidano troppo sulle risorse (usate anche dalle applicazioni)

Tutte le corrette gestioni si scontrano con il requisito di impegnare meno risorse possibili

L’area della performance (monitor e gestione dati) deve arrivare a strumenti e politiche che siano meno intrusivi possibile

Principio di minima intrusione

GESTIONE e MONITORAGGIOGESTIONE e MONITORAGGIO

Page 16: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 16

Necessità di accoppiare il piano operativo (o utente) con gli strumenti di controllo della operatività Piano User per protocolli utente

Piano di Management per la gestione, il monitoring, la negoziazione

Piano di Controllo per la connessione e segnalazione tra livelli (in telefonia, della chiamata)

GESTIONE e MONITORAGGIOGESTIONE e MONITORAGGIO

Piano di Controllo

controlplane

userplane

Operazioni Utente

Piano Management

managementplane

Operazioni di monitoring

Page 17: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 17

Aree funzionali di Management dei diversi Standard di gestione• Fault Management• Configuration Management• Accounting Management• Performance Management• Security Management

Vedi OSI di ISOSNMP di IETFTINA di CCITT

GESTIONE e MONITORAGGIOGESTIONE e MONITORAGGIO

areefunzionali

di management

fault

configuration

performance security

accounting

Page 18: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 18

Management Standard OSI (standard durevole)Modello di network management standard basato su oggetti astrattiMappaggio da oggetti astratti a concreti non è standardizzatoad es. le interfacce utente sono non standard ma standard de facto

OSI Distributed ManagementUso di descrizione standard di oggetti e azioni Common Management Information Base (CMIB)Management Information Service (MIS)Management unico delle informazioni Common Management Information Service Element (CMISE)

OSI più sofisticato si applica a qualunque sistema distribuito per la gestione distribuita del sistema

GESTIONE di SISTEMI - OSIGESTIONE di SISTEMI - OSI

Page 19: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 19

Management Standard basato su ruoli

- manager e

- agent che sono responsabili delle risorse gestite

Il modello non impone vincoli a priori e può portare a realizzazioni molto semplici o più complesse

NETWORK MANAGEMENTNETWORK MANAGEMENT

Informazioni di Management Protocollo di

Management

Stazione di Management

Risorsa

Agente

Risorsa

AgenteRisorsa

Agente

Rete

Risorsa

Agente

Page 20: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 20

Management Standard IETFdefinizione di un semplice protocollo di managementSNMP Simple Network Management Protocolusando TCP/IP e usato in ambienti UNIX e LAN

SNMP opera su un sottoinsieme di CMIPincompatibile con lo standard CMIP

variabili che gli agenti controllano in lettura e scrittura

SNMP è passato attraverso molte ridefinizioni e reingegnerizzazioniper tenere conto di esigenze di sicurezzaper tenere conto di modelli di gestione flessibiliper tenere conto di sistemi legacy esistenti…e per potere gestire non solo apparati, ma entità di qualunque tipo

GESTIONE di SISTEMI - SNMPGESTIONE di SISTEMI - SNMP

Page 21: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 21

SNMP Simple Network Management ProtocolSi considera un manager (solamente uno) e degli agenti che controllano variabili che rappresentano gli oggettiIl manager richiede operazioni (get e set) e riceve risposteGli agenti attendono richieste e possono anche inviare trap

Simple Network Management ProtocolSimple Network Management Protocol

requests

responsestraps &

managementstazione di entità

gestita

variabili MIBcomunicazionidi protocollo

AGENTEMANAGER

Page 22: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 22

Si usano messaggi molto semplici e limitati

Set,

Get,

Get_Next

(attributi multipli),

Trap

Indicazioni semplici

Porta 161 messaggi

porta 162 nel manager per trap

Simple Network Management ProtocolSimple Network Management Protocol

oggettigestiti

fetch

store

get / getNext

set

manager

response

response

Porta 161

Porta 161

Page 23: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 23

Struttura di un agente SNMP

Arrivano richieste di azioni di get e set del manager

Si possono generare trap a fronte di eventi

SNMP - AgenteSNMP - Agente

Trap PDU GetResponse PDU

GetRequest PDU GetNextRequest PDU

SetRequest PDU

daemon

trapgenerator generator

response

Page 24: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 24

SNMP - ManagerSNMP - Manager

Struttura di un manager SNMP

Su richiesta arrivano risposte per le azioni di get e set dagli agenti

Si devono gestire i trap degli agenti

Trap PDU GetResponse PDU

GetRequest PDU GetNextRequest PDU

SetRequest PDU

trapdaemon receiver

response

managerpoll

Page 25: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 25

SNMPv1Estrema semplicità e Limitata espressivitàSolo aree di configuration management (fault)Limitata previsione dei trap (azioni iniziate dall’oggetto)

SNMPv2Superamento del C/S con gerarchia di manager agent

SNMPv3Introduzione della sicurezza S-SNMPsi trattano i problemi di integrità delle informazioni (anche stream), masquerading, privacy (prevenire disclosure)non si trattano denial of service e analisi del traffico

In generale, SNMP incorpora le proprietà di gestione di CMIP e CMISE

PROBLEMI DI SNMPPROBLEMI DI SNMP

Page 26: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 26

SNMPv2Concetto di agente proxyEntità che si comporta come agent e anche come manager

superando i problemi detti di micromanagement (ossia di congestione intorno al manager)

PROBLEMI DI SNMPPROBLEMI DI SNMP

NMS

AgenteProxy

AgenteProxy

Page 27: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 27

SNMP gestisce solo gli apparati localie il traffico di rete? Remote MONitorIntrodotte le parti di supporto alla comunicazioneed alle statistiche relativeRMON per aumentare la visibilità dell'utente sul traffico

come facciamo a monitorare la rete?Introduzione di monitor e del protocollo di interazione tra manager e monitor RMON1 sviluppi nel senso della azioni multiple e innestateRMON2 e nel senso della garanzia di sicurezza

PROBLEMI DI GESTIONE RETEPROBLEMI DI GESTIONE RETE

Page 28: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 28

RMON approccio orientato al traffico e non ai dispositiviprobe entità in grado di monitorare i pacchetti sulla reteI probe possono lavorare in autonomia e quindi anche scollegati dal manager fino a tracciare sottosistemi e a riportare informazioni filtrate al manager

RMON e PROBERMON e PROBE

probe standalone

SNMPSNMP

NMS

Switch con probe RMON

Page 29: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 29

Modello Distributed Management basato su entità attive (manager) entità da controllare (oggetti)entità intermediarie (agenti)

anche manager a loro volta in gerarchia

GESTIONE RETE AVANZATAGESTIONE RETE AVANZATA

MANAGER

richieste dioperazioni

processigestionali

AGENT

risposte e

Command Handler

Agent

Object ManagerMIB

GDMO

notifiche

RisorsaFisica

RisorsaFisica

RisorsaFisica

RRisorsa fisica o logica

OGGETTI

GESTITI e

di supporto

MIB

Page 30: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 30

I Manager gestori realizzano le politiche di gestione sulla base di più agenti di loro competenze o di altri manager

Un manager può inserire una risorsa o toglierla dinamicamentedal sistema  di gestione

Gli Agenti agiscono su richiesta dei manager per fornire le funzioniservizi di attuazione comandi, raccolta informazionima anche di inserimento risorse, creazione nuovi agenti

Managed Object sono le risorse descritte in termini di oggettiUn oggetto astrae una o più risorse nel sistemarisorse semplici un modem, o complesse più sistemi interconnessi… e se ne possono creare dinamicamente

GESTIONE RETE AVANZATAGESTIONE RETE AVANZATA

Page 31: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 31

Management entity usano il protocollo CMISE/PInsieme di operazioni remote per la comunicazione tra manager ed agenti realizzando un modello dinamico al massimo grado

Set-Modify stabilire, aggiungere o togliere un attributo ad un oggetto

Get / Cancel Get lettura di un attributo ad un oggetto (e revoca lettura)

Action azione su uno o più oggetti

Create/ Delete richiesta di una generazione/ distruzione ad un agente

Event Report invio di un evento notificato dall'agente al manager

Si noti la aggiunta dinamica di attributi, azioni, agenti, e eventiper cambiare la struttura del sistema durante la esecuzione

GESTIONE RETE AVANZATAGESTIONE RETE AVANZATA

Page 32: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 32

Operazioni di Management in OSIper consentire un controllo dinamico

operazioni per creare agenti e nuove azioni

GESTIONE RETE AVANZATAGESTIONE RETE AVANZATA

Page 33: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 33

Specifiche differenziate di servizio più o meno stringenti

best-effort adatto per servizi elastici come i servizi Internet

nessun throughput garantito, ritardi qualunque, non controllo duplicazioni o garanzie di ordine azioni

controlled load simili a best-effort con basso carico ma con

limiti superiori al ritardo servizi elastici e real-time tolleranti

guaranteed load limite stretto al ritardo ma non al jitter

servizi real-time non tolleranti

SERVIZI INTERNET e NUOVI REQUISITISERVIZI INTERNET e NUOVI REQUISITI

Page 34: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 34

IP best-effort

TCP elastico garanzie di ordinamento, unicità, controllo flusso

OSI QoS ottenuto ad ogni livelloNaturalmente, le garanzie di qualità di servizio hanno un costo

Internet in transizione da infrastruttura a basso costo e basse prestazioni a infrastruttura a costi differenziati e prestazioni corrispondenti

Servizi Integrati lavorando a livello di singolo flusso (RFC2210)

Servizi Differenziati aggregando e classificando flussi per diverse qualità (RFC 2475)

http://www.rfc-editor.org/

SERVIZI e NUOVI REQUISITISERVIZI e NUOVI REQUISITI

Page 35: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 35

Evoluzione dei protocolliNuovi protocolli per adeguare Internet per ottenere il controllo delle operazioni e risorse compatibilmente con le proprietà best-effort

RSVP => Resource Reservation Setup Protocol(RFC 2205) protocollo per riservare e garantire risorse sui nodi intermedi

RTP => Real-Time Protocol(RFC 1889) formato di messaggi generali in datagrammi UDP invio affidabile

RTCP => Real-Time Control Protocolsegnalazione e controllo per mantenere QoS negoziato

NUOVI PROTOCOLLINUOVI PROTOCOLLI

managementplane

userplane

RTP

RTCPRSVP

Page 36: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 36

Traffic Management Per un buon servizio, è necessaria la gestione del traffico tipicamente attuata dai nodi router che si occupano del traffico stesso (in best-effort) Router devono gestire code e traffico

Scheduling e queue managementil router deve mandare i pacchetti considerando i diversi flussi mantenendo QoS al momento giusto

Router devono mantenere stato per differenziare i flussi

  Sono necessarie forme di gestione delle code

ESTENSIONI per QoSESTENSIONI per QoS

Page 37: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 37

Il Router passa i pacchetti senza diversificare accodamenti o scheduling senza nessuna distinzione tra i flussiil router esegue per ogni pacchetto che arriva in coda FIFO:1) Verifica della destinazione2) Accesso alle tabelle di routing per trovare un cammino di uscita3) Selezione del migliore percorso in uscita per il pacchetto tenendo conto del match più adatto (massima lunghezza di match)4) Invio del pacchetto attraverso la interfaccia selezionata dal cammino scelto

ROUTER INTERNETROUTER INTERNET

code outputcode input

SchedulerPolitica routing

Tabelle routing

PacketClassifier

SwitchingFabric

BufferOutput

Page 38: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 38

Router in Internetil router passa i datagrammi senza considerare la lunghezza o destinazione/sorgenteIl normale modo di lavoro è FIFO, unica coda per tutti i flussi: questo impedisce qualunque servizio differenziato

Politica semplice e code unificateUn pacchetto in arrivo (di qualunque lunghezza) potrebbe impegnare il router e bloccare ogni altro flussoNon possiamo risparmiare risorse per flussi che ne possano avere bisogno

ROUTER INTERNETROUTER INTERNET

coda output

code input

Page 39: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 39

Il Router considera politiche per accodamenti o scheduling basate sulla lunghezza o destinazione/sorgente dei pacchetti (differenziando i flussi)

il router può prevedere anche, oltre al classificatore dei pacchett in base al flusso (sorgente/destinazione e lunghezza), anche una funzionalità di condizionamento del traffico che può decidere anche di buttare via o ritardare pacchetti

ROUTER per QoSROUTER per QoS

code outputcode input

Scheduler

Politica routing

Tabelle routing

PacketClassifier

SwitchingFabric

BufferOutputConditioner

Traffic

Traffic Conditioner

Controllore / Misuratore

Marcatore Dropper/Shaper

Page 40: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 40

Router con caratterizzazione del trafficoil router deve conoscere i flussi e il servizio possibile (capacità del router) e deve potere gestire il traffico

Modello LEAKY BUCKET per modellare un servizio ATTIVO del router e limitare il flusso in uscitaPossiamo controllare dei flussi attraverso la capacità:

Se arrivano dati oltre la capacità vengono persi (best-effort) Se arrivano dati troppo velocemente oltre il flusso in uscita ammissibile, vengono rallentati (best-effort)

ROUTER per QoSROUTER per QoS

secchio che perde

coda output

coda inputlimitare il flusso uscita

capacità C

flusso di ingresso R

flusso uscita r

Page 41: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 41

LEAKY BUCKET per caratterizzare il trafficor flusso massimo di uscita, R flusso medio di arrivoLEAKY BUCKET spegne i burst di pacchettiUn pacchetto accodato solo se c’è posto nel secchio (altrimenti scartato) e dipende dalla capacità del secchio C I pacchetti possono uscire con velocità massima che dipende dal flusso ammesso in uscita (r < R)Se 100Mbyte in 300msec e se ne fanno uscire a 33Mb/sec il leaky regola il flusso portandolo a quello ammissibile Se 150Mbyte in 300msec, cominciamo a perdere dati ( 50Mbyte)

c = 100Mbyter = 33Mb/sec

LEAKY BUCKETLEAKY BUCKET

Page 42: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 42

TOKEN BUCKET come modello del traffico in cui i flussi hanno storia: il secchio accumula token che servono per il passaggio dei pacchetti

TOKEN BUCKET permette anche alcuni burst di pacchettiDati oltre la capacità non vengono persi ma solo ritardati

Se arrivano dati troppo velocemente oltre il flusso in uscita ammissibile, possono anche uscire per accumulo dei token

Se il bucket è vuoto attesa e non si passa

Se il bucket è pieno si possono impegnare tutti i token

Se parzialmente pieno qualcosa può passare, il resto aspetta

TOKEN BUCKETTOKEN BUCKET

secchio che perde

coda outputcoda input

flusso uscita r

capacità C

flusso di ingresso R flusso uscita r

Page 43: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 43

Modello TOKEN BUCKET per il servizio del router con variazioni e politiche diverseAttesa di un numero di token congrui e invio di tutti i bit insieme del pacchettoIl pacchetto non viene scartato se non contenibile, ma si ha un effetto di ritardare l’invio del pacchetto

ROUTER per QoSROUTER per QoS

r token per secondo

C token

<= R bps

regolazionet

bit

C*R/(R-r)

flusso R

flusso r

r uscita

Page 44: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 44

TOKEN BUCKET impone vincoli sui flussi, inteso come ritardo, tenendo conto dei flussi e richiedendo risorse di bufferizzazione, per l’uscita dal router

SERVIZIO - QoSSERVIZIO - QoS

Router rR

Rin(t) = processo di arrivo

dati arrivati fino all’istante t

rout(t) = processo di uscita

dati serviti fino all’istante t

bit

t

ritardo

buffer

Page 45: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 45

Politiche sui router: i router possono lavorare secondo una politica di conservazione del lavorolegge di conservazione di Kleinrock: il router non può essere idle se ci sono pacchetti da portare in uscita (router work-conservative)

(non si possono introdurre ritardi sul traffico in alcun modo)Se ci sono n flussi con traffico n per ogni flusso, e se il flusso n ha un tempo di servizio medio n, allora l’utilizzo è dato da n=nn dove

n rappresenta l’utilizzo medio di quel flusso, mentre

qn indica il tempo di attesa medio per il flusso nLa legge di Kleinrock per scheduler work-conservative verifica

nqn = Costantecioèsi può dare o un ritardo minore o una maggiore banda a un flusso, solo se facciamo crescere il ritardo di un altro o facciamo diminuire la banda di un altro

POLITICHE per ROUTER con QoSPOLITICHE per ROUTER con QoS

Page 46: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 46

Router Internet - First Come First Serve o FIFO - lavorano rispettando la legge di conservazione di Kleinrock

Per dare priorità ad un flusso si devono sfavorire gli altriSi tendono a pensare e sperimentare altre politiche

Scheduling e Accodamento con rispetto di alcune proprietà Facilità implementativa

per consentire progetto dei router e realizzabilità effettivaGiustizia (fairness) e Protezione

in condizioni operative uguali nessun flusso deve ricevere meno di altri

Limiti di performance come vincoli sulla corretta operatività dei diversi flussi

Admission Control come decisione di ammissione prima della erogazione

POLITICHE per ROUTER con QoSPOLITICHE per ROUTER con QoS

Page 47: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 47

Max-Min FairnessCriterio generale per rispondere alla proprietà di fairness,spesso implementato con una politica più facile da realizzare

Max-min share le richieste di risorse dei diversi flussi devono essere considerate in ordine di richieste crescenti (prima quelli con esigenze minori poi quelli con esigenze superiori)C capacità massima globale di risorse

Xn richiesta di risorse del flusso n X1 < X2 < X3 < … Xi < … XN-1 < XN

mn risorse allocate al flusso n con successo precedentemente

Mn risorse disponibili al flusso n

mn = min (Xn, Mn) e

Si possono anche considerare pesi diversi per i diversi flussi

POLITICHE FAIRPOLITICHE FAIR

1nN

mCM

1n

1i in

Page 48: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 48

Nel modello Max-Min facciamo passare prima chi fa richieste meno gravose e poi gli altri successivamente in ordine di peso delle richieste

Generalized Processor Scheduling (GPS)Modello fluido del traffico

Questo criterio risponde ad un servizio Round Robin molto fairAd ogni giro si serve un solo bit per flusso che viene portato in uscita

Si potrebbe dimostrare che questa politica di scheduling è ottima per i servizi

Purtroppo il GPS NON è praticamente implementabile

Si possono servire solo pacchetti e non bit (overhead)Se ne fanno delle approssimazioni facili da implementare

GENERAL. PROCESSOR SCHEDULINGGENERAL. PROCESSOR SCHEDULING

Page 49: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 49

Strategie alternative a FCFSForme di Queue Scheduling (anche non work-conservative) per evitare che un flusso eccessivo non controllato possa congestionare l’intero traffico e tutti i flussi Scheduling con Priorità

politica di accodamento e scheduling facili da implementare Un flusso prioritario può causare starvation di un flusso meno prioritario

POLITICHE di SCHEDULINGPOLITICHE di SCHEDULING

Page 50: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 50

Round Robin flussi serviti dalla politica di gestione in round-robin (se hanno traffico). Serviamo ripetutamente traffico di un flusso se è l’unico presente

Weighted Round RobinI flussi sono serviti in round-robin in proporzione a un peso assegnato ad ogni flusso e ogni coda è visitata per ogni giro una volta sola e per un solo pacchetto per servizioIl peso normalizzato difficile da valutare per flussi corti

POLITICHE di SCHEDULINGPOLITICHE di SCHEDULING

Page 51: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 51

Deficit Round RobinOgni flusso mantiene un valore di stato (deficit a zero) Alla visita della coda, il pacchetto è estratto se minore di una certa soglia, altrimenti non estratto ma registrando storicamente nel deficit la attesa (aumentando il deficit di un quanto)

I pacchetti anche oltre la soglia passano dopo una attesa opportuna

Funziona bene per pochi flussi e piccoli pacchetti

Ci sono molte altre variazioni del Round Robin con prestazioni diverse e algoritmi vari di costi diversi

POLITICHE di SCHEDULINGPOLITICHE di SCHEDULING

Page 52: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 52

Fair Queuing e variazioniRound-Robin fatto bit-a-bit

Un pacchetto di un flusso di dimensione N può essere inviato solo dopo avere visitato le altre code N volteNon si mandano però i messaggi un bit alla volta, ma usando tag di fine per ogni coda per tenere conto del pacchetto che deve uscire per primo (quello che avrebbe completato per primo il servizio bit-a-bit)

Anche altre variazioniWeighted Fair Queuing con peso diverso associato ai flussi

NON CONOSCENZA del TRAFFICO IN ARRIVOil problema è non sapere alla trasmissione di un pacchetto cosa stia arrivando sui flussi che si dividono le risorseSoluzione: inserire stato nel sistema intero

POLITICHE di SCHEDULINGPOLITICHE di SCHEDULING

Page 53: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 53

Una delle situazioni più spiacevoli dei sistemi best-effort

Congestione in cui nessuno lavora più correttamenteSpesso affrontata con politiche semplici

In Internet tradizionale best effortsi possono fare solo azioni reattive

scartare solo i pacchetti in eccesso (in modo silenzioso) oppure mandare indicazioni di limitare il traffico (pacchetti choke)

Nella nuova Internet con QoS con varie strategiesi possono fare anche azioni preventive

Ad esempio un uso della finestra di trasmissione su un canaleo altro che prevenga situazioni pericolose

PREVENZIONE della CONGESTIONEPREVENZIONE della CONGESTIONE

Page 54: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 54

RANDOM EARLY DETECTION (o RED)

una coda per ogni flusso, code con uguale priorità con una forma di

prevenzione della congestione che prevede uno scarto random dei

pacchetti, da prima che si possa arrivare alla congestione

Ci sono molte variazioni: i pacchetti sono scartati in modo random tanto più quanto le code si allungano

RED definisce lunghezza minima e massima e media di codaSe coda < soglia minima nessuna azioneSe coda > soglia massima nuovi pacchetti scartatiAltrimenti scarto con probabilità crescente con lunghezza coda

POLITICHE PROATTIVE: REDPOLITICHE PROATTIVE: RED

Page 55: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 55

Servizi Integrati INTSERV (RFC2210)Supporto al QoS a livello applicativo con la distinzione dei flussiL'idea dei servizi integrati è quella di definire e mantenere un certo livello di servizio per uno specifico flusso in un certo dominio di amministrazione o anche in uno scenario globale, sia best effort, sia real-time

Una applicazione richiede un certo livello di servizio (SLA) specificato usando una interfaccia opportuna e un protocollo di segnalazioneIl supporto verifica che il servizio si possa fornire (controllo di ammissibilità) e accetta di fornirlo

Le applicazioni non si occupano direttamente del protocollo la cui garanzia deve essere ottenuta a basso livello in modo opportunodel protocollo locale si devono occupare i livelli bassi (di rete) in INTSERV

Servizi Integrati per QoSServizi Integrati per QoS

Page 56: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 56

IntServicesPrincipio di baseNella erogazione dei diversi flussi, si deve cambiare il punto di vista

I flussi sono considerati uno per uno (con SLA)

Per ogni flusso, si devono considerare non solo gli endpoint ma anche tutti i cammini che permettono il passaggio e devono fornire risorse e attivarsi

In genere il servizio prevede un iniziatore attivo (ricevente) e un fornitore del servizio (provider) che devono poi essere collegati dal cammino più adatto alla fornitura del servizio stesso

Servizi Integrati per QoSServizi Integrati per QoS

Page 57: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 57

RSVP Reservation ProtocolIl protocollo specifica come riservare le risorse necessarie a garantire un certo livello di servizio in modo del tutto separato dal traffico corrente sui canali

Il ReSerVation Protocol provvede alla gestione attraverso informazioni di traffico che sono inviate dal ricevente di un servizio e trattate su sua iniziativa da tutti i nodi del cammino attivo per ottenere il servizio stesso (in direzione dal ricevente al mittente)

Messaggi: Resv, Path, ResvTear, PathTear, ResvErr, PathErr, …

Negoziazione delle FlowSpec (Specifiche di Flusso)

* TSpec (descrizione del traffico) inviate sulla rete dal ricevente

* AdSpec (opzionale) conferma la reservation al ricevente

* riserva le risorse in modo unidirezionale

RSVP - Reservation ProtocolRSVP - Reservation Protocol

Page 58: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 58

RSVP (RFC 2205) come parte di INTSERVRSVP Protocollo a due passi, con soft state in cui il ricevente di un servizio cerca di prenotare le risorse di cui ha bisogno per la durata del servizio stesso

In modo indipendente da eventuali multicast o unicast di routing

In modo non permanente ma per un intervallo (da rinfrescare) soft-state

Si possono riservare risorse in modo condiviso o fissato (con possibili ottimizzazioni per la condivisione)

RSVP - Reservation ProtocolRSVP - Reservation Protocol

messaggi

RSVPcontrolloammissione

messaggi classificatore schedulertrafficoapplicativi

di RSVP

RTP e RTCP

Page 59: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 59

RSVP Protocollo a due fasi con messaggi di Path e Resvreceiver: messaggio Resv -

TSpec (+ RSpec) in broadcast

sender: messaggio Path

Si può rispondere con PathTear

o time-out

sender: PathTear

receiver(s): ResvTear

refresh del soft-state usando altri Path e Resv

• Uso di broadcast dove necessario con alto costo

• I nodi mantengono il soft-state fino alla prossima reservation

• I cammini e le risorse sono prenotate in modo condiviso o meno

RSVP - Reservation ProtocolRSVP - Reservation Protocol

SA

BPathResv

mergepoint

Page 60: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 60

RSVP le fasi si propagano in contemporanea

RSVP - Reservation ProtocolRSVP - Reservation Protocol

Page 61: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 61

RSVP introduce l'idea di lasciare la responsabilità di riservare risorse al livello di applicazione

Per il protocollo a due passi una reservation può bloccarne un'altra producendo ResvErrLo stato deve essere mantenuto per ogni ricevente e si produce traffico per ogni rinfresco dello stato

Inoltre, si possono fornire solo livelli di servizio compatibili per riceventi diversi

Eventi da considerare:

In caso di router failure, la QoS può anche degradare fino a best-effort in questo caso è necessario rinegoziare QoS

Applicazioni e router devono sapere che si usa RSVP e si possono riscontrare problemi con applicazioni legacy Al momento viene raccomandato solo per reti locali ristrette e non per ambienti globali

Anche altri approcci

RSVP - Reservation ProtocolRSVP - Reservation Protocol

Page 62: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 62

Protocolli di supporto al QoS a livello applicativo

Considerando come trasporto il solo protocollo UDP si costruiscono nuovi protocolli a livello di singolo flusso

RTP Real-Time Protocol (RFC1889)

RTCP Real-Time Control Protocol

che non garantiscono QoS, ma rendono possibile un controllo della QoS durante la erogazione del servizio stesso rendendo alcuni indicatori disponibili a livello della applicazione

attraverso una accresciuta visibilità a livello applicativo

Per la erogazione del flusso, e per tutta la durata

I messaggi sono mandati in banda con numeri progressivi

RTP messaggi di marking del traffico e applicativi

RTCP messaggi di gestione della connessione astratta

Supporto al QoS al livello applicazioneSupporto al QoS al livello applicazione

Page 63: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 63

Protocolli di supporto al QoS a livello applicativo

• I flussi di informazione sono mandati dal sender attraverso una connessione di livello applicativo

• I singoli pacchetti (frame) sono identificati con tag numerati successivamente e possono anche essere riconosciuti dai classificatori dei diversi router

• In caso di pacchetti mancanti, si suggerisce una interpolazione dei precedenti

• Si possono fornire indicazioni di tempo di passaggio per le diverse posizioni del cammino tra mittente e ricevente

• Si prevedono anche formati differenziati nella parte dati dei datagrammi per andare incontro alle esigenze delle diverse applicazioni

RTP e RTCP per QoSRTP e RTCP per QoS

Page 64: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 64

Real-Time ProtocolRuolo attivo sia per il sorgente sia per mescolatori (mixer) che possono incidere sul protocollo

Gli intermediari possono lasciare traccia ed intervenire sul messaggio, per consentire di mantenere le garanzie attraverso informazioni aggiunte sui messaggi applicativi

RTP

I nodi intermedi (come sorgenti addizionali) possono inserire informazioni che servono per qualificare ulteriormente ogni consegna di informazioni

Il cammino diventa un insieme di sorgenti per ogni nodo di passaggio

Si possono anche considerare cammini condivisi che prevedono quindi grafi più complessi con nodi di congiunzione

RTP - Real-Time ProtocolRTP - Real-Time Protocol

Page 65: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 65

Real-Time Protocol - varie sorgenti

RTP - Real-Time ProtocolRTP - Real-Time Protocol

SSRC = mixerCSRC1 = s1CSRC2 = s2CSRC3 = s3

SSRC = s1

SSRC = s2

SSRC = s3

s1

s2

s3mixer

SSRC = s1

s1

SSRC = s1

translator

V 2-bit, numero versione (=2)P 1-bit, paddingX 1-bit, indica extension di header CC 4-bit, numero di CSRC (CSRC count)M 1-bit, marker specifico per profiloPT 7-bits, payload type, specifico del profiloSSRC synchronisation sourceCSRC contributing source

timestamping in unità specifiche di profilo/flusso

P X M

31160

aggiuntodal mixer

CC

SSRC

PT sequence number

CSRC

timestamp

V

Page 66: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 66

Real-Time Control Protocol

deve fornire informazioni di controllo sul flusso di dati applicativo con informazioni sullo svolgimento della erogazione

attraverso nuovi messaggi di controllo inviati insieme al traffico

I messaggi di RTCP possono viaggiare nelle due direzioni e permettono di propagare informazioni a tutti ipertecipanti, nei due versi, sia relativi alla normale operatività sia ad eventi eccezionali

QoS per flussoinformazioni sui pacchetti: perdite, ritardi, jitter

informazioni di end system: utente

informazioni di applicazione: specifiche di flusso applicativo

RTP - Real-Time ProtocolRTP - Real-Time Protocol

Page 67: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 67

RTCP Protocollo aggiunto a RTP per la gestione dei flussi di RTP

non trasporta dati applicativi ma solo informazioni di controllo del flusso corrente per RTP

deve fornire informazioni sintetiche sui parametri dei flussi, tipo ritardo, banda, jitter, ecc.

uso di messaggi tipati

RR / SR Receiver / Sender Report

SDES Source Description

BYE Abort di sessione

APP Specifica di applicazione

Spesso il protocollo RTCP è vincolato ad operare in banda rispetto a RTP e viene contenuto in overhead, limitandone l’impegno di banda

RTCP - Real-Time Control ProtocolRTCP - Real-Time Control Protocol

Page 68: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 68

Messaggi di tipo RR e SR (Receiver / Sender Report)

RTCP - Real-Time Control ProtocolRTCP - Real-Time Control Protocol

V P 31160

RC

NTP timestamp, hi-word

PT=SR length

NTP timestamp, lo-word

SSRC of sender

RTP timestamp

sender’s packet count

sender’s octet count

cum. no. of pkts lost

ext. highest seq. n. recv’d

inter-arrival jitter

frac. lost

SSRC1 (SSRC of source 1)

last SR NTP timestamp (part)

delay since last SR

V P 31160

RC PT=RR length

SSRC of sender

cum. no. of pkts lost

ext. highest seq. n. recv’d

inter-arrival jitter

frac. lost

SSRC1 (SSRC of source 1)

last SR NTP timestamp (part)

delay since last SR

Anche più istanzeripetute in un report

Page 69: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 69

Messaggi di tipo SDES

Source DEScription stringhe ASCII

* CNAME: canonical identifier (mandatory)

* NAME: user name

* EMAIL: user address

* PHONE: user number

* LOC: user location, application specific

* TOOL: name of application/tool

* NOTE: transient messages from user

* PRIV: application-specific/experimental use

RTPC - Real-Time Control ProtocolRTPC - Real-Time Control Protocol

Page 70: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 70

Messaggi di tipo BYEBYE consente di lasciare una sessione RTP

Per un SSRC (o SSRC e lista CSRC se mixer)

Fornendo un suggerimento sulle ragioni dell’abbandono

Messaggi di tipo APPAPP definisce pacchetti application-specific

Per un SSRC (or SSRC e lista CSRC se mixer)

ASCII stringhe ‘for name of element’ come dati application dependent

Il flusso prima della erogazione viene sottoposto

a ritrovare il cammino ed a riservare risorse con RSVP

poi durante il provisioning viene associato a RTP e RTCP

RTCP - Real-Time Control ProtocolRTCP - Real-Time Control Protocol

Page 71: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 71

Protocolli di Streaming Real Time Streaming Protocol (RFC 2326)integrazione di uno streaming acceduto via Web e trasportato fino al cliente (RealPlayer) Si parte, dopo avere scaricato la specifica del file

Il player contatta il server via UDP o TCP cercando di ottenere il migliore adattamento sfruttando il buffering

Il ricevente non aspetta di avere scaricato l’intero brano (tutti i frame), ma mantiene un buffer di riproduzione con almeno alcuni frame presenti

se UDP, aspetta 2-5 secondi e poi comincia a mostrare

se TCP, deve usare un buffer più ampio

Politiche a pull e push sul server con tecniche di watermark per la sincronizzazione (soglia)

Si usano anche tecniche di interleaving per ovviare a perdita di pacchetti

RTSP - Real-Time Streaming ProtocolRTSP - Real-Time Streaming Protocol

Page 72: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 72

Si considera come intervenire sul routing per ottenere garanzie (RFC1889) sui flussi come stream di byte Nuove organizzazioni per qualità pensate per localitàlocalità costituita da nodi interni e da nodi di confine

ESTENSIONI per QoSESTENSIONI per QoS

misuratore

dropper/shaper

traffic conditionerspacketclassifier

meter

marker dropper/shaper

packets control information

marcatore

Page 73: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 73

Misurazione del profilo di trafficouso di profili: in-profile, out-of profile

per decidere come trattare il trafficoanche re-marking (nuovi DS codepoint) per condizionare / ricondizionare il traffico

Possibilità di avere Shaper Dropper sui pacchetti

ESTENSIONI per QoSESTENSIONI per QoS

meter

marker dropper/shaper

traffic conditionerspacketclassifier

meter

marker dropper/shaper

packets control information

Page 74: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 74

Servizi Differenziati (DIFFSERV RFC 2474, 2475, …)

L'idea è di differenziare i servizi offerti in classi diverse con caratteristiche di scalabilità

I servizi differenziati sono lasciati ad un dominio specifico di applicazione e un gruppo di IETF sta definendone diversi

I servizi sono a livello di utenti e di comunità di utenti e di utilizzo più facile degli INTSERV ed adatti per applicazioni legacy

I pacchetti sono marcati a livello di rete (non a livello applicativo) e sono riconosciuti e trattati dai router in modo aggregato e diretto

NON si lavora per ogni flusso di informazioni, ma

aggregando classi di flussi

DIFFSERV (Servizi Differenziati)DIFFSERV (Servizi Differenziati)

Page 75: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 75

Si definiscono e si usano classi di servizio diverse: ad esempio

* premium (basso ritardo)

* assured (alta velocità, bassa perdita di pacchetti)

e anche

* oro

* argento

* bronzo

La classificazione viene fatta all'ingresso del pacchetto sulla base del contenuto del pacchetto stesso

Service Level Agreement (SLA) basato sulla classificazione

Politica di servizio concordata tra utente e server, e servizio fornito dalla rete con politiche assicurate dai router

DIFFSERV (Servizi Differenziati)DIFFSERV (Servizi Differenziati)

Page 76: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 76

Classi di servizio RFC3246 expedited forwardingExpedited forwarding vs. Regular

I router devono mantenere almeno due code differenziate e garantire la consegna dei pacchetti expedited

Nel caso Expedited PHB bassa perdita, basso ritardo, basso jitter

Si crea una connessione punto a punto tipo virtual leased line tra endpoint

Service Level Agreement (SLA) (tipo 80 –20)

I pacchetti devono ricevere almeno un Weighted Fair Queuing

Classi di servizio RFC2579 assured forwardingQuattro classi di priorità con tre livelli di congestione (basso, medio, alto)

I diversi pacchetti devono essere marcati a trattati in modo differenziato

DIFFSERV (Servizi Differenziati)DIFFSERV (Servizi Differenziati)

Page 77: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 77

DIFFSERV possono usare molti modi per differenziare i servizi

il più praticabile sembra essere il byte DS nell'header di ogni pacchetto

(Type of Service, o ToS, in IPv4)

packet marking nel DS byte

IPv4 ToS byte

IPv6 traffic-class byte

classificatori di traffico basati su

multi-field (MF): DS byte + other header fields

aggregazioni di behavior (BA): solo DS field

DS codepoint dipendenti dalla applicazione

Si tentano Per-hop behaviour (PHB) aggregando flussi nella rete

DIFFSERV (Servizi Differenziati)DIFFSERV (Servizi Differenziati)

Page 78: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 78

I classificatori di traffico lavorano nella selezione dei pacchetti sulla base delle informazioni contenute negli header, nel modo più ampio possibile

Si possono anche considerare

* le porte,

* il tipo di protocollo,

* il tipo di reservation,

* ...

Però DIFFSERV presentano ancora limiti rispetto a quello che si può ottenere con RSVP e i servizi integrati

DIFFSERV (Servizi Differenziati)DIFFSERV (Servizi Differenziati)

Page 79: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 79

INTSERV e DIFFSERV insieme

Al momento sono in fase di sviluppo sia i protocolli di tipo differenziato, sia di tipo integrato

anche se i servizi differenziati sembrano essere più scalabili e fornire prestazioni anche a servizi legacy

Naturalmente, i router devono fornire i nuovi servizi

Nuove Proposte DIFFSERVNuove Proposte DIFFSERV

Internet

INTSERV

DIFFSERV

Page 80: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 80

Internet Protocol v6 (IPv6)nuove proposte di sistemi di routing e di nomi a fronte dell'esaurimento degli indirizzi IP

solo 2,11 M reti (alcune classi C libere), 3,72 G connessioni

IPv6 => 128 bit / 16 byte forte estensione del sistema

mantenendo anche compatibilità con IPv4 (7 1023 indirizzi per metro2)

X:X:X:X:X:X:X:X dove X sta per una word a 16 bit

0:0:0:0:0:0:137.204.57.33 o ::137.204.57.33

La scelta è nata dopo discussioni e varie proposte con obiettivi diversi:

Facilitare multicast, roaming, sicurezza, QoS, … limitare routing table e rendere routing efficiente

Permettere evoluzioni e coesistenza

IPv6IPv6

Page 81: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 81

Internet Protocol v6 (IPv6)

Gerarchia di indirizzi divisi per forniture di servizi e indirizzi geografici, e per usi locali e non visibili

Inoltre, si riconoscono funzionalità per:

* point-to-point

* multicast

* anycast (il più vicino o più comodo di un insieme di destinatari)

Con attribuzioni parziali

0: IPv4

1: OSI

2: Novell

...

255: Multicast

IPv6IPv6

Page 82: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 82

Internet Protocol v6 (IPv6)

L'header del messaggio è più limitato e fisso

senza variazioni (8 byte) a parte gli indirizzi del mittente e destinatario

solo in caso di necessità si punta ad eventuali header di estensione

Nessuna frammentazione e checksum

IPv6IPv6

VERS PRIO FLOW LABEL PAYLOAD LENGTH NEXT HEADER HOP LIMIT

SOURCE IP ADDRESS (128 bit)

DESTINATION IP ADDRESS (128 bit)

0 4 8 16 19 24 31classe

traffico

PAYLOAD (preceduto da altri header)

Page 83: Corso di Reti di Calcolatori LS

QoS 83

PRIO Type of Service (ToS) 0-7 best effort 8-15 Streaming e QoS

FLOW LABEL 24 bit tiene traccia di flussi nei diversi cammini

PAYLOAD minima 536 massima 64K

NEXT HEADER (type length value)

uso di estensioni segnalati con header aggiunti

hop by hop (jumbo)routingfragmentauthenticationencapsulating security payloaddestination options

HOP LIMIT tipo il time to live (IPv4)

HEADER - IPv6HEADER - IPv6

VERS PRIO FLOW LABEL PAYLOAD LENGTH NEXT HEADER HOP LIMIT

SOURCE IP ADDRESS (128 bit)

DESTINATION IP ADDRESS (128 bit)

0 4 8 16 19 24 31classe

traffico

PAYLOAD (preceduto da altri header)