corso geometri p5 - isistodi.it 15 maggio 2014... · (12 domande a cui rispondere in 180 minuti)....
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI - EINAUDI” TODI
Agraria-Agroindustria - Costruzioni, Ambiente e Territorio - Amministrazione, Finanza e Marketing - Produzioni artigianali ed
industriali
Viale Montecristo, 3 - 0 6 0 5 9 T O D I (PG). Tel. 075/8959511 - Fax. 075/8959539; [email protected]
Sezione associata: Costruzioni, Ambiente e Territorio –
Amministrazione, Finanza e Marketing “L. Einaudi” – Todi
Todi 15/05/2014 Prot. n° 3780C/29
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5^ SEZ. B CORSO GEOMETRI P5
Anno Scolastico 2013/2014
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Composizione del Consiglio di Classe
5^ sez. B geom. – Progetto Cinque
Anno scolastico 2013/2014
Docenti Firma Di Marcantonio Elvina
(Italiano)
Bianchini Walter (Storia)
Veca Concetta (Inglese)
Buconi Simonetta (Matematica)
Merlino Maurizio (Estimo)
Santantoni Francesco (Impianti)
Padiglioni Fernando (Diritto)
Dionigi Stefano (Topografia)
Afani Giuseppe (Disegno e Progettazione)
Gori Fernando (Costruzioni)
Bianchi Roberta (Educazione Fisica)
Pelorosso Patrizia (Religione)
Grifoni Chiara (Alternativa alla Religione)
IL Dirigente Scolastico
_______________________________ Prof. Marcello Rinaldi
RELAZIONE GENERALE
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Composizione alunni e docenti
Classe 3^ 19 alunni
Classe 4^ 16 alunni
Classe 5^
15 alunni
Prospetto dei docenti nel triennio
DISCIPLINA 3^ ANNO 4^ ANNO 5^ ANNO Italiano Di Marcantonio Di Marcantonio Di Marcantonio
Storia Bianchini Bianchini Bianchini Inglese Calamita/Fontecchio Veca Veca Matematica Bianchi M.L. Buconi Buconi Geopedologia-economia-estimo
Merlino Merlino Merlino
Impianti Brini Belli Santantoni Diritto Padiglioni Padiglioni Padiglioni Topografia Dionigi Dionigi Dionigi Progettazione e disegno Gori Rughetti Afani Costruzioni Gori Gori Gori Educazione fisica Bianchi R. Bianchi R. Bianchi R. Religione Pelorosso Pelorosso Pelorosso Alternativa alla Religione --- Grifoni Grifoni
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
SITUAZIONE IN INGRESSO E OSSERVAZIONI
La classe 5^ sez. B del Corso Geometri Progetto Cinque dell'anno 2013/2014, nel corso del
triennio non ha subito nel corpo docenti avvicendamenti tali da impedire un regolare
svolgimento dei programmi.
La classe è attualmente composta da 15 alunni, di cui 7 maschi e 8 femmine.
Gli studenti provengono oltre che dal comune di Todi anche da località limitrofe, con
fenomeni pertanto di pendolarismo che non hanno tuttavia pregiudicato la partecipazione
all’attività scolastica; il tasso di presenze è sempre stato piuttosto alto.
La classe, dopo alcune difficoltà emerse nei primi anni di corso, si presenta ad oggi
disponibile al colloquio con gli insegnanti ed abbastanza partecipe al lavoro scolastico, per
la quasi totalità dei suoi componenti, grazie anche al buon grado di socializzazione e ad
una collaborazione reciproca, maturata nel tempo, non senza qualche fatica da parte del
corpo docente.
Un discreto numero di allievi si è distinto per un maggiore impegno ed interesse dimostrati
in modo piuttosto continuativo nelle varie materie; alcuni alunni hanno più volte
evidenziato discrete/buone potenzialità e capacità intuitive purtroppo non sempre
supportate da una corrispondente applicazione, soprattutto pomeridiana.
Solo in alcuni casi è venuta a mancare in modo sostanziale la necessaria continuità,
sostituita, talora, da un'attività relativa ed opportunistica che non ha portato,
prevedibilmente, a livelli di profitto e conoscenza del tutto soddisfacenti.
Si segnala la presenza di un alunno dislessico e disgrafico regolarmente certificato la cui
documentazione è agli atti della Scuola. Lo studente non si è mai avvalso di strumenti
compensativi e/o dispensativi.
PERCORSO FORMATIVO
Il percorso scolastico compiuto dalla classe è stato caratterizzato da un comportamento
sempre sostanzialmente corretto.
La maggioranza degli studenti ha dimostrato una migliore predisposizione per l’attività
tecnico-pratica, piuttosto che per quella scientifica ed umanistica ed a questo proposito si è
ripetuta l’esperienza di corsi su argomenti specifici, tenuti da esperti esterni, durante i quali
si è rivolta particolare attenzione agli aspetti applicativi.
In linea con la normativa del Progetto Cinque la classe si è applicata ad un lavoro specifico
nell’ambito del rilievo, delle costruzioni e della progettazione prendendo spunti a carattere
pluridisciplinare, prevalentemente tra le materie tecnico-professionali. Ogni allievo ha
realizzato elaborati grafico-progettuali e di calcolo, seguito costantemente dal docente ed
utilizzando gli strumenti informatici in dotazione alla scuola.
La maggior parte degli studenti ha dimostrato impegno in tali attività, offrendo il proprio
contributo in base all’interesse, alle capacità, alle conoscenze individuali ed abilità.
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Nelle ultime due settimane dell’a.s. 2012/’13 (quarto anno di corso) e le prime due
settimane dell’a.s. 2013/’14 sono state effettuate esperienze lavorative (stages) presso studi
professionali della zona.
Il consueto viaggio d’istruzione, che nell’ultimo anno scolastico ha avuto come meta la
città di Praga, si è svolto in modo costruttivo, sia per quanto concerne gli intenti di
socializzazione, sia in riferimento all’aspetto culturale; questo grazie all’attività di
preparazione degli insegnanti e della scuola tutta, ma anche grazie ad un consono
comportamento degli alunni.
Durante l'ultimo anno di corso gli studenti sono stati chiamati a partecipare ad
un’opportuna attività di orientamento universitario e post-diploma.
In conformità con le disposizioni ministeriali in tema di Esame di Stato, sono state
effettuate, nel corso del corrente anno scolastico, simulazioni della prima, della seconda e
della terza prova scritta optando, per quest’ultima, per la modalità di svolgimento a
“Quesiti a risposta singola” (tipologia B) articolandosi quest’ultima su quattro materie
(12 domande a cui rispondere in 180 minuti). E’ stato permesso l’utilizzo dei dizionari
d’Italiano, del Prontuario Tecnico e della calcolatrice scientifica, non programmabile.
In particolare le due citate simulazioni di Terza Prova si sono articolate sulle seguenti
materie:Topografia, Costruzioni, Disegno e progettazione, Impianti
La tipologia è stata scelta dal Consiglio di Classe, in quanto ritenuta la più consona alla
predisposizione ed alle abilità degli studenti, oltre che atta a verificare un opportuno spettro
delle loro conoscenze di base.
La valutazione di ogni prova si è avvalsa di griglie specifiche per ogni materia, concordate
con il Consiglio di classe ed allegate al presente Documento.
In particolare si pregia segnalare che la simulazione della prova d’Italiano ha interessato la
classe per tutto il triennio con durata della prova di 4 ore.
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PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE
Per i contenuti delle singole discipline si rimanda alle relazioni ed ai programmi dei docenti, allegati al presente documento, di cui sono parte integrante.
CONTENUTI DISCIPLINARI Data la particolare natura del corso per Geometri, il lavoro pluridisciplinare si è concretizzato soprattutto nel campo delle materie tecnico-specialistiche. Anche per quanto riguarda la lingua straniera, il programma del corso si è sviluppato con particolari e specifici riferimenti al campo tecnico-professionale a discapito di collegamenti con le materie letterarie.
METODI I metodi comuni adottati, e precedentemente concordati, sono stati i seguenti : - lezione frontale; - lezione interattiva; - attività di approfondimento; - ricerca guidata; - incontri con esperti. Per la metodologia utilizzata dalle singole discipline, si rimanda alle rispettive relazioni.
MEZZI I mezzi utilizzati sono stati : libri di testo, audiovisivi, laboratorio informatico, biblioteca, viaggi di istruzione (Praga), seminari e corsi tenuti da esperti, stage aziendale ( IV e V anno di corso).
SPAZI Gli spazi utilizzati sono stati : aule tradizionali ed aule attrezzate, biblioteca, sala docenti, palazzetto dello sport, laboratori, ambienti esterni (Topografia).
TEMPI In generale, per quanto riguarda il tempo dedicato allo svolgimento dei programmi, il Consiglio di Classe rileva che le attività curriculari hanno avuto un andamento abbastanza continuo e regolare pur con la necessità, in certi periodi, di adattare l'attività specifica in classe alle esigenze dettate dallo svolgimento delle attività extra-curriculari sopra menzionate.
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• Italiano
• Storia
• Topografia
• Costruzioni
• Estimo
• Impianti
• Disegno e Progettazione
• Matematica
• Inglese
• Diritto
• Educazione Fisica
• Religione
• Alternativa alla religione
PROGRAMMA DI ITALIANO
CLASSE 5^ SEZ. B PROGETTO CINQUE
RELAZIONI E PROGRAMMI DISCIPLINARI
CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-
A.S. 2013/2014
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ANNO SCOLASTICO 2013-2014 1) LA NUOVA POESIA ITALIANA. I poeti di fronte alla guerra . ►G. UNGARETTI - “Fratelli”; “San Martino del Carso”; “Veglia”; “Soldati”; “Sono una creatura”; “Lucca”. ►S. QUASIMODO – “Alle fronde dei salici”; “Milano agosto 1943”. Il “male di vivere”. ►E. MONTALE – “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere”; “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro” ►G. UNGARETTI – “In memoria”. ►U. SABA – “Trieste”; “La capra”; “Città vecchia”. ► Caratteri dell’Ermetismo italiano. 2) ALLE ORIGINI DEL SIMBOLISMO. ►G. PASCOLI – da “Il fanciullino” (brano); “Novembre”; “Lavandare”; “L’assiuolo”; “Nebbia” (Leopardi : “L’infinito”); “Il gelsomino notturno”. ►G. D’ANNUNZIO – “La pioggia nel pineto”. ►C. BAUDELAIRE – “Corrispondenze”; “L’albatro”. ► Caratteri del Decadentismo italiano. 3) L’UOMO DEL ‘900 FRA CRISI E DISSOCIAZIONE: LA MASCHERA E L’ALTRO DA SE’. ► L. PIRANDELLO – “Il treno ha fischiato”; “La carriola”; “La patente”; “Le vicende di Mattia Pascal”; dal saggio sull’Umorismo : “La vecchia imbellettata”. ►F. KAFKA – da “La metamorfosi” (brani). (*) ►I. SVEVO – “Lo schiaffo del padre” (cap. IV); “Una catastrofe salutare” (cap. VIII) (*) 4) “…PERCHE’ TUTTO RESTI COM’E”. (*) ►G. VERGA – “Rosso Malpelo”; L. PIRANDELLO – “Ciaula scopre la luna”- C. LEVI – “…Noi non siamo cristiani…” (da “Cristo si è fermato ad Eboli”) ; P.P. PASOLINI – “Un gioco violento” (da “Ragazzi di vita”), LIBRI DI TESTO : AAVV, “I tre libri di letteratura”, Editori Laterza , Vol. II-III. N.B. Gli argomenti segnalati da asterisco (*) non sono stati ancora svolti alla data del 15 maggio 2014. Todi 15 maggio 2014 GLI STUDENTI L’INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO
ITALIANO : FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Favorire un approccio che consenta allo studente di contestualizzare , storicizzare ma
anche attualizzare quanto esaminato.
Favorire l’abitudine e la disponibilità ad esperienze di lettura autonome e varie.
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Favorire l’arricchimento del linguaggio a livello lessicale e sintattico, per una migliore
produzione sia scritta che orale,
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Abitudine alla lettura ed all’analisi dei testi narrativi e di poesia.
Abitudine alla valutazione dei riflessi e dei condizionamenti prodotti dalla storia e
dalla società nei confronti della letteratura.
Abitudine alla riflessione su fatti ed eventi recenti e contemporanei.
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale, lezione partecipata, interventi, analisi guidata ed autonoma dei testi.
MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
Libri di testo, fotocopie ed altri testi reperiti dall’insegnante o dagli stessi allievi.
Schemi ed appunti.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula ordinaria, biblioteca.
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono di circa 99 ore annuali e sono stati, in
linea di massima, rispettati pur inglobando iniziative scolastiche programmate dal
consiglio di classe e non prettamente riferibili alla disciplina in oggetto.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per le prove scritte sono stati applicati, sia per il contenuto che per la forma, i criteri di
valutazione idonei alle diverse tipologie A,B,C,D, della prima prova, sulla base del
punteggio stabilito per l’esame di maturità. Per i test di verifica ci si è comportati in
modo analogo, a seconda della tipologia del test somministrato . Per le prove orali ci si
è attenuti alle conoscenze basilari degli autori esaminati, valutando preferibilmente le
capacità di analizzare e commentare direttamente un testo letterario, piuttosto che le conoscenze relative alla storia della letteratura. Per la valutazione espressa
direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i livelli di conoscenza, competenza, comprensione,capacità, applicazione.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Interrogazioni classiche, interventi. Analisi testuale, elaborazione di un “saggio breve”
su più documenti proposti dall’insegnante.
Le prove scritte, sulla falsa riga delle tipologie ministeriali, hanno avuto ciascuna una
durata di quattro ore.
PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe in oggetto risulta mediamente preparata, anche in virtù del numero esiguo degli alunni che la compongono. Di questi alcuni, purtroppo, presentano ancora certe lacune espressivo-grammaticali ormai radicate, parzialmente colmate grazie alla volontà, all’impegno ed alla partecipazione. Da evidenziare un
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apprezzabile incremento di attenzione e di applicazione durante l’ultimo periodo dell’anno scolastico e da sottolineare l’evidente rapporto umano e collaborativo stabilito dagli studenti fra di loro e nei confronti dell’insegnante che ha contribuito, non poco, al raggiungimento di obiettivi minimi e, per alcuni, discreti nonché buoni. Si rilevano le problematiche relative ad un allievo affetto da dislessia e disgrafia certificate.
Todi 15 maggio 2014
L’ INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO
PROGRAMMA DI STORIA
CLASSE V SEZ. B PROGETTO 5
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
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Libro di testo: A.Lepre, C.Petraccone, La Storia, vol. 3 Zanichelli editore
POLITICA ED ECONOMIA ALL’INIZIO DEL NOVECENTO
L’età Giolittiana Giolitti e l’inserimento delle masse nella vita politica. L’economia italiana durante l’età
Giolittiana.
Mezzogiorno ed emigrazione. Socialisti e cattolici. La crisi del sistema Giolittiano. La
guerra di Libia.
Economia e società tra Ottocento e Novecento La seconda rivoluzione industriale. La seconda rivoluzione industriale in Europa. Un
nuovo protagonista: gli Stati Uniti. Il capitalismo statunitense. Le conseguenze della
seconda rivoluzione industriale sulla struttura sociale. Le nuove invenzioni. Le fonti di
energia. Lo sviluppo dei trasporti e le trasformazioni delle città. Il commercio e la
pubblicità. La nascita dei moderni mass media. La nuova organizzazione del lavoro e i
sindacati.
La società di massa L’irruzione delle masse nella storia. La nascita dei partiti di massa. I sindacati.
Riformisti, rivoluzionari e revisionisti. Il cattolicesimo sociale e la Rerum Novarum.
Due diversi modelli di socialismo. Le donne e la famiglia nella società di massa.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA
La Grande Guerra Un conflitto che investì tutto il mondo. Lo scoppio della guerra. La posizione dei
socialisti. Il fronte interno. Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione.
L’intervento dell’Italia. La guerra dal 1915 al 1917. Nuove e vecchie armi. La
conclusione del conflitto. I trattati di pace. L’assetto internazionale.
La rivoluzione bolscevica in Russia Il progetto di Lenin. La rivoluzione di febbraio e la repubblica. La Russia tra guerra e
rivoluzione.
La conquista del potere da parte dei bolscevichi. L’affermazione della dittatura. La
guerra civile ed esterna. L’internazionale comunista. Dal comunismo di guerra alla
nuova politica economica.
L’ETA’ DELLE MODERNE DITTATURE: FASCISMO E COMUNISMO
Le origini del fascismo in Italia La nascita delle dittature e l’aspirazione al totalitarismo. Il dopoguerra in Italia. Il 1919:
un anno importante per la storia politica d’Italia. La nuova Destra. Il “Biennio rosso” e
la divisione delle sinistre. La crisi dello Stato liberale: Mussolini conquista il potere.
La dittatura fascista 1922-1925: la transizione verso un regime dittatoriale. La dittatura fascista. La politica
sociale ed economica del fascismo. La ricerca del consenso. La conciliazione fra Stato e
Chiesa. L’ideologia fascista e gli intellettuali. La politica estera fino al 1933 e la
demografia. La vita quotidiana. L’antifascismo fino al 1934.
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La dittatura sovietica Il fallimento della “Rivoluzione permanente” e la costruzione del socialismo in un solo
paese. La dittatura di Stalin. Repressione e carestia. La trasformazione delle classi. La
costituzione staliniana del 1936. La liquidazione degli avversari di Stalin.
POLITICA ED ECONOMIA NEGLI ANNI VENTI
Europa e Stati Uniti Le conseguenze economiche ed ideologiche della Grande Guerra. Le maggiori
democrazie europee: Francia e Gran Bretagna. Il passaggio del primato economico
mondiale dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. La nascita della Repubblica di Weimar.
La crisi economica e politica del 1923. L’apparizione di Hitler sulla scena politica.
Ripresa economica e stabilità politica in Germania.
Gli anni della crisi economica Lo scoppio della crisi. La teoria economica Keynes e la pianificazione. Il New Deal. Le
conseguenze della crisi del 1929 nel mondo. L’economia italiana negli anni Trenta.
L’economia sovietica. Le conseguenze della crisi del 1929 nell’ideologia e nella
politica.
ASCESA E CADUTA DEL NAZIONALSOCIALISMO
La dittatura nazionalsocialista Hitler conquista il potere. La dittatura nazionalsocialista. L’ideologia nazionalsocialista
e l’antisemitismo. I rapporti con le chiese e la persecuzione degli ebrei. Il consenso delle
masse. La politica economica del nazionalsocialismo.
La politica estera e l’affermarsi degli autoritarismi Il ritorno della Germania sulla scena internazionale e la crisi della Società delle Nazioni.
La politica estera dell’Italia. La fine delle divisioni a sinistra. I Fronti Popolari in
Francia e Spagna.
La prima fase della Seconda Guerra Mondiale 1938: Hitler dà inizio all’espansione. L’inizio del secondo conflitto mondiale. La resa
della Francia e l’intervento dell’Italia. La “guerra parallela” di Mussolini. La guerra
diventa mondiale.
La fine del conflitto La svolta della guerra. Le armi. La caduta di Mussolini e lo sbarco Anglo-Americano.
L’Italia divisa in due. L’ultima fase della guerra contro la Germania. La conclusione
della guerra. I processi e il nuovo assetto mondiale.
LA GUERRA FREDDA
La fase iniziale della Guerra Fredda
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La nascita dell’Onu. La frattura est e ovest. La formazione di due blocchi contrapposti.
La Nato e il patto di Varsavia. I paesi vincitori della guerra. I paesi sconfitti. L’Europa
tra le due superpotenze. La guerra di Corea e l’inasprimento della Guerra Fredda.
Gli inizi della distensione e i problemi del Medio Oriente
Il “disgelo” e l’attenuazione della Guerra Fredda. La “Destalinizzazione”.
L’Italia repubblicana e la Guerra Fredda
La nascita della Repubblica. La costituente. La rottura dell’Unità Nazionale. La vittoria
della Democrazia Cristiana. Predominio e crisi del centrismo. La crescita economica. Il
centro-sinistra.
Gli alunni L’insegnante
Prof. Walter Bianchini
STORIA: FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Sviluppare la consapevolezza della necessità di studiare i fatti storici al di là delle
ideologie, per capire il passato e leggere il presente.
Consolidare l’attitudine ad analizzare criticamente quanto presentato ed a
problematizzare i fatti storici, tenendo conto dei rapporti spazio-temporali.
Favorire l’abitudine a considerare la storia come prodotto anche di fenomeni sociali ed
umani, oltre che politici ed economici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Lo studente dovrà essere in grado di adoperare concetti e termini storici in rapporto agli
specifici contesti.
Lo studio della materia in questione dovrà facilitare lo sviluppo di una coscienza civile,
al di là di un mero apprendimento di contenuti a livello mnemonico e/o puramente
cronologico.
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale, lezione partecipata, interventi della classe, contributi di discussione
collettiva. Interdisciplinarietà con la materia di italiano.
MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
Libro di testo, documenti, documentari. Schemi prodotti in classe e individualmente,
anche grazie a fotocopie di testi reperiti dall’insegnante e dagli stessi allievi.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula ordinaria, biblioteca.
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I tempi previsti dai programmi ministeriali sono circa di 66 ore annuali che sono state
globalmente utilizzate, anche se non dalla totalità degli allievi, visto il notevole numero
di assenze di alcuni di essi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per i test di verifica somministrati i criteri di valutazione sono stati basati sul punteggio
in quindicesimi, come da griglia stabilita per la terza prova del nuovo esame di maturità.
Per la valutazione espressa direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i
livelli di conoscenza, competenza, comprensione, capacità, applicazione.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Interrogazioni classiche, interventi, test a risposta breve-semplice. Analisi di documenti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe in oggetto ha rilevato elementi di un’apprezzabile dose di intelligenza e
perspicacia che, unita ad un’adeguata preparazione, ha portato a risultati positivi.
Gran parte degli studenti del corso ha dimostrato continuità nello studio e
nell’applicazione per cui per molti gli obiettivi raggiunti possono ritenersi abbastanza
soddisfacenti, mentre solo per pochi altri i risultati ottenuti sono appena sufficienti .
Per quanto concerne il programma svolto si è cercato di dare un quadro esauriente delle
principali fasi della storia italiana, europea ed extraeuropea dall’inizio del ‘900 agli anni
Sessanta. Todi 15 maggio 2014
L’INSEGNANTE
Prof. Walter Bianchini
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI -
EINAUDI” TODI
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Agraria-Agroindustria - Costruzioni, Ambiente e Territorio - Amministrazione,
Finanza e Marketing - Produzioni artigianali ed industriali
Viale Montecristo, 3 - 0 6 0 5 9 T O D I (PG). Tel. 075/8959511 - Fax. 075/8959539
Progetto Didattico Disciplinare A. S. 2013/2014
Classe 5 Sez. B Geometri Disciplina: Topografia Docente: Prof. Dionigi Stefano
Descrizione della classe. La classe è composta da quindici studenti provenienti da Todi e dalle
sue frazioni, e dai comuni limitrofi. Il percorso formativo nella disciplina è
stato regolare.
Un controllo dei pre-requisiti, effettuato all’inizio dell’anno
scolastico, ha evidenziato conoscenze di base sufficienti per un 50% degli
studenti, buone per il 20% degli studenti e mediocri o insufficienti per
l’ulteriore 30% dei discenti .
Pertanto la classe si è presentata non omogenea per quanto riguarda
le conoscenze ed i pre-requisiti di base.
Il percorso formativo ha quindi risentito di questa situazione e le
difficoltà hanno riguardato soprattutto alcuni discenti, per i quali si è
cercato di semplificare l’azione del percorso disciplinare.
A causa di queste oggettive difficoltà, e per i motivi che verranno
descritti dopo, la didattica è stata semplificata ed il programma della
disciplina è stato opportunamente ridotto sia negli aspetti riguardanti gli
aspetti teorici che nella progettazione stradale.
A queste difficoltà si sono aggiunte ulteriori problematiche legate
alla riforma degli istituti tecnici.
La disciplina Topografia, che nel corso tradizionale era caratterizzata
da sette ore disciplinari nel quinto anno e otto ore nel quarto anno di studi,
ha subito una decurtazione oraria impensabile tant’è che il percorso
didattico disciplinare è stato ridotto nei tempi a quattro ore sia nel quarto
che nel quinto anno, (praticamente è stato dimezzato il quadro orario)
mentre i percorsi e gli obiettivi disciplinari sono rimasti teoricamente
inalterati.
Tale situazione non ha quindi permesso di avere i tempi ed i modi
per effettuare un’azione didattica efficace, per creare anche momenti di
recupero delle conoscenze e di riflessione rivolta all'accrescimento del
ruolo di questa figura tecnica denominata “geometra”.
Le difficoltà riscontrate hanno quindi condizionato la preparazione
disciplinare e la costruzione di quegli obiettivi formativi previsti dal POF.
Alla fine dell’anno il profitto nella disciplina è così sintetizzato:
• Il 20% degli studenti insufficienti;
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• Il 50% degli studenti sufficienti;
• Il 30% degli studenti con una preparazione discreta.
Obiettivi formativi dal POF 1) Promuovere le potenzialità e le diverse intelligenze di ciascun alunno attraverso interventi
educativo – didattici tramite le varie discipline mirati a garantire una solida cultura e a ridurre
le situazioni di insuccesso scolastico, operare per la valorizzazione delle eccellenze, delle
professionalità e del pensiero creativo.
2) Orientare gli alunni a saper assumere un buon controllo dei propri comportamenti,
acquisendo uno stile personale rispettoso delle regole di convivenza.
3) Concorrere allo sviluppo del “cittadino del mondo”, favorendo la conoscenza di sé,
l’acquisizione di spirito critico, l’elaborazione di scelte consapevoli, la strutturazione del senso
della solidarietà, l’attenzione alla salute propria ed altrui, il rispetto dell’ambiente e la
consapevolezza dei propri diritti e doveri.
Competenze trasversali 1. Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in
funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro
2. Comunicare - Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa,trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); -
Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati
d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali).
3. Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le
altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri
4. Agire in modo autonomo e responsabile Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri
diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
5. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le
risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
6. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello
spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
7. Acquisire ed interpretare l’informazione Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso
diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti e opinioni.
8. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,
utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti.
Quadro didattico progettuale dell’anno:
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1° TRIMESTRE
Num. Titolo del Modulo (tematica) n. ore
0 Controllo dei pre-requisiti 3
1 Agrimensura 20
2 (3) Strade e canali 25
2° PENTAMESTRE
Titolo del Modulo (tematica) n. ore
3 (1) Agrimensura 20
4 (2) Sistemazioni del terreno e invasi 16
6 (3) Strade e canali 39
Programmazione didattica della classe 5 B G. P5
MODULO-U.D. N° unità
didattiche
Livello di
approfondimen
Tempo
complessivo in
18
Contenuto disciplinare sviluppato
Testo in uso: Autore Pigato
Editore Poseidonia scuola
didattiche
monodisciplinari
(M)
pluridisciplinari
(P)
approfondimen
to
(ottimo-buono-
discreto-
sufficiente-solo
cenni
complessivo in
ore
Modulo-U.D. 1.1) (Trimestre) Misura e calcolo delle aree. -Metodi analitici
-Metodi grafici
-Metodi grafo-numerici
1 M
1 M
1 M
B
B
B
9
6
5
TOT. 20
Modulo-U.D. 1.2) (Pentamestre) Suddivisione dei terreni. -Generalità-Metodi di risoluzione
-Suddivisione di un appezz. triangolare
-Suddivisione di un appezz. quadrilatero-
poligonale
-Sudd. con diversa valenza unitaria
-Esempi numerici
1 M
1 M
1 M
1 M
B
B
D
S
1
3
4
1
2
TOT. 11
Modulo-U.D. 1.3) (Pentamestre) Rettifica e spostamento di confini. -Generalità
-Rettifica di un confine bilatero e
spostamento di confine
-Rettifica di un confine poligonale
-Problemi
1 M
1 M
1 M
B
B
D
1
3
5
TOT. 9
Modulo 2 (Pentamestre) Spianamenti. -Generalità e definizioni
-Teoremi del baricentro e Volumi di un
solido
-Spianamento con piani comunque
orientati
-Esempi numerici
1 M
1 P
1 M
B
B
D
1
5
10
TOT. 16
Modulo-U.D. 3.2) (Trimestre) Strade. -Classificazione delle strade di uso
pubblico
-Composizione della piattaforma stradale
-Caratteristiche geometriche delle strade
-Caratteristiche compositive
1 P
1 M
1 M
1 P
B
D
S
S
2
2
1
2
TOT. 7
MODULO-U.D.
Contenuto disciplinare sviluppato
Testo in uso: Autore Pigato
Editore Poseidonia scuola
N° unità
didattiche
monodisciplinari
(M)
pluridisciplinari
(P)
Livello di
approfondimento
(ottimo-buono-
discreto-sufficiente-
solo cenni
Tempo
complessivo
in ore
19
Modulo-U.D. 3.2) Strade. -Resistenza al moto di un veicolo
-Analisi del traffico
1 M
1 M
S
S
1
1
TOT. 2
Modulo-U.D. 3.3) Progetto della Strada. -Fasi della progettazione
1 M
D
1
Modulo-U.D. 3.3) e 3.4) Redazione del progetto stradale. -Inquadramento cartografico
-Studio del tracciato planimetrico
-Studio del tracciato altimetrico
-Sezioni trasversali e zona d'occupazione
-Calcolo del volume del solido stradale
-Le curve circolari -Progetto-
Picchettamento
1 M
1 P
1 P
1 M
1 M
1 M
D
B
B
B
B
D
2
8
8
8
5
6
TOT. 37
Modulo-U.D. 3.3) Elaborazione progettuale.
1 M
D
17
Attività integrative
3
STRATEGIE DIDATTICHE : -lezioni frontali
-esercitazioni individuali e di gruppo
-simulazioni, esercitazione alla ricerca
-problem solving al compito progettuale. METODI : -Nel processo educativo ed istruttivo sono stati adottati i seguenti metodi:
a) in funzione del tipo di apprendimento: -metodo per scoperta, ove l'apprendimento avviene attraverso l'esperienza
autonoma dell'alunno, operando per lavori individuali o di gruppo su temi disciplinari
limitati e circoscritti e/o già in parte sviluppati ed esercitando i discenti alla ricerca;
-metodo per ricezione, ove l'apprendimento avviene attraverso la trasmissione
logica dell'informazione da parte dell'insegnante (strategia della lezione frontale),
utilizzato per quei contenuti disciplinari fortemente tecnici e nozionistici.
b) in funzione del tipo di ragionamento: -metodo induttivo, lo studente è l'attore principale, dal particolare si passa al
generale; tale metodo è stato utilizzato nello sviluppo di alcune tematiche progettuali
quali la progettazione stradale di massima, il calcolo dei volumi di terreno;
-metodo deduttivo, l'insegnante è l'attore principale almeno nella fase iniziale,
dal generale si passa al particolare; tale metodo è stato utilizzato limitatamente nella
fase iniziale della progettazione stradale e negli altri temi disciplinari. MEZZI E STRUMENTI : -Simulazioni con l'uso di lavagne tradizionali e prove grafiche;
-Tavolo da disegno e strumenti per l’elaborazione grafica;
-Computers e relativi softwares applicativi per le elaborazioni scritte e grafiche.
STIMA DEGLI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: a) n. 4 ore settimanali previste dai programmi ministeriali;
b) n. 123 ore annuali;
20
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: -n. 2+3 prove scritte tradizionali;
-n. 2+3 prove orali tradizionali;
-n. 1 lavoro di progettazione. ESPERIENZE DI RICERCA E DI PROGETTO FINALIZZATE AL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE: Progetto di una strada Tipo F extraurbana limitata agli aspetti plano-altimetrici.
Obiettivi e Contenuti DISCIPLINA
OBIETTIVI DISCIPLINARI
CONOSCENZE
ABILITA' SPECIFICHE
ATTEGGIAMENTI SPECIFICI
-Saper eseguire un rilievo
plano-altimetrico a carattere
agrimensorio ed urbanistico;
-Saper interpretare, elaborare
i dati di un rilievo e saper
ricavare gli elementi
necessari e sufficienti per la
attività specifica;
-Saper effettuare calcoli di
divisione delle aree,
rettifiche e spostamenti di
confine, saper misurare
volumi di terreno o di invasi,
progettare spianamenti e
controllarne l'esecuzione;
-Conoscere le caratteristiche
costruttive essenziali del
solido stradale;
-Acquisire la capacità di
leggere un progetto stradale
e saperne eseguire la
progettazione in termini
grafo-geometrici-numerici;
-Saper leggere una carta
topografica in relazione alle
problematiche generali
connesse con la formazione
della cartografia italiana.
-Conoscere le tecniche
di rappresentazione
grafica, dei sistemi e
dei metodi che
permettano di
rappresentare il
territorio;
-Divisione delle aree,
frazionamenti;
-Determinazione dei
volumi di scavo e di
riporto;
-Spianamenti;
-Conoscere le
problematiche del
traffico, redazione di
un tronco stradale con
sviluppo plano-
altimetrico;
-Computi metrici;
-Esecuzione dello
studio di progettazione
di un tronco stradale
limitato agli aspetti
plano-altimetrici
-Lettura di carte
topografiche, tecniche,
di media scala.
-Saper utilizzare
tecniche e metodi di
rilievo geometrico;
-Saper redigere un
progetto completo
inerente all'area
tecnico-
professionale, saper
utilizzare le tecniche
di rappresentazione
grafica;
-Saper leggere ed
interpretare il
territorio come
sistema di funzioni
e segni per
impostare
correttamente la
problematica
ambientale;
-Saper visualizzare
dati ed opere con
modelli matematici;
-Saper utilizzare le
competenze
acquisite in contesti
scolastici ed
extrascolastici.
-Essere consapevole
del proprio ruolo di
cittadino
professionista;
-Essere consapevole
del lavoro di équipe
ed essere disponibili
ad esso;
-Essere consapevole
del ruolo
fondamentale della
competenza
comunicativa;
-Essere consapevole
dei legami tra i
fenomeni territoriali e
i prodotti umani;
-Essere consapevole
della natura evolutiva
ed interattiva del
binomio uomo-
ambiente.
I.I.S. “CIUFFELLI-EINAUDI” TODI Anno Scolastico 2013/2014
PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA Insegnante: Dionigi Stefano
Classe 5° B Geometri
o Testo in uso: “Quadrante – Autore: Pigato – edito Poseidonia scuola-
Agrimensura: misura e calcolo delle aree.
21
Generalità;
Metodi numerici;
Metodi grafici;
Metodi grafo-numerici.
Agrimensura: suddivisione dei terreni. Generalità;
Metodi di risoluzione delle suddivisioni;
Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma triangolare e di uniforme
valenza;
Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma quadrilatera;
Suddivisione di terreni di diversa valenza (impostazione del problema);
Esercizi numerici.
*Agrimensura: spostamento e rettifica di confini.* Generalità;
Rettifica di confine bilatero;*
Rettifica di confine poligonale;*
Rettifica con direzione obbligata;*
Spostamento dei confini.
Spianamenti. Generalità e definizioni;
Teorema del baricentro di una superficie poliedrica;
Volume di un solido prismatico a spigoli verticali e basi qualsiasi;
Spianamenti orizzontali su piani quotati;
Spianamenti inclinati su piani quotati;
Volume di un solido cilindrico;
Spianamenti orizzontali su piani a linee di livello (impostazione del problema).
Esempi numerici.
Strade: Elementi del Progetto. Generalità e classificazione delle strade di uso pubblico;
Composizione della piattaforma stradale;
Analisi del traffico;
L’andamento planimetrico delle strade;(con esclusione delle curve a raggio
variabile e le curve circolari bicentriche);
L’andamento altimetrico delle strade.
Il progetto della strada. Elementi di un progetto stradale completo;
Fasi della progettazione.
Redazione del progetto stradale. Relazione generale e caratteristiche del tracciato;
Planimetria stradale;
Profilo longitudinale e tracciamento delle livellette;
Problemi sulle livellette;
Sezioni trasversali;
Parzializzazione delle sezioni trasversali;*
Calcolo delle aree delle sezioni trasversali;
Zona di occupazione (cenni);*
Calcolo analitico dei volumi dei solidi stradali;*
Le curve circolari;
22
Picchettamento delle curve circolari. Punti di tangenza e vertice;*
Picchettamento per ordinate alla tangente;*
Picchettamento per ordinate alla corda.*
Disegno topografico. Elaborazione di un tratto di strada tipo F extraurbana, limitata alle sezioni.
I rappresentanti di classe Todi lì 08-05-2014
Il Docente Prof. Stefano Dionigi
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“Ciuffelli – Einaudi” di Todi
Corso Geometri- Progetto cinque
Anno scolastico 2013/2014
PROGRAMMA CONSUNTIVO DI COSTRUZIONI Classe VB
23
1) Richiami : “trave inflessa”
2) Concetti di base del metodo SPSL :
a) Analisi dei carichi : Metodo coefficienti parziali
b) Plasticizzazione della sezione e Momento Resistente
c) Cerniere plastiche e riserve di resistenza di una struttura
3) Dimensionamento elementi strutturali a sezione omogenea :
a) Confronto tra metodo TA e SPSL
b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale ed a Flessione Semplice retta
*4) Edifici in muratura di nuova costruzione ed interventi su edifici preesistenti :
a) Criteri generali di funzionamento : struttura scatolare
b) Metodo semplificato (cenni)
c) Interventi su strutture preesistenti
5) Strutture in c.a. :
a) Teoria generale
b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale e Flessione Semplice retta (metodo SPSL)
6) Spinta delle terre :
a) Concetti generali
b) Teoria di Coulomb con calcolo della spinta senza sovraccarico e con sovraccarico
7) Muri di sostegno (metodo TA):
a) Cenni sulle varie tipologie
*b) Verifiche di stabilità globale : Ribaltamento, Scorrimento, Schiacciamento
e Stabilità terra-muro (cenni)
*c) Dimensionamento muro a sbalzo
N.B. Le voci asteriscate si riferiscono ad argomenti non ancora svolti alla data di
pubblicazione del “Documento ” redatto dal Consiglio di Classe .
24
Entro il termine dell'anno scolastico si prevede il completamento del
programma, con presentazione nota di aggiornamento da parte dell’Insegnante.
Todi,lì 15 maggio 2014
Alunni Insegnante
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“Ciuffelli – Einaudi” di Todi
Corso Geometri- Progetto cinque
Anno scolastico 2013/2014
Materia: COSTRUZIONI Prof. FERNANDO GORI
25
RELAZIONE CONCLUSIVA
Classe VB
Durante l’anno scolastico si è evidenziato, nella classe, un atteggiamento alquanto
disimpegnato e di relativo interesse per la materia e solo in pochi non si sono lasciati
coinvolgere; tutto ciò non è sostanzialmente cambiato con l’avvicinarsi del termine
dell’anno scolastico ed ha contribuito a rendere relativamente proficuo lo svolgimento
delle lezioni e lo sviluppo dei programmi, già resi più impegnativi per l’introduzione di
considerazioni sulla nuova normativa tecnica e sul calcolo agli Stati Limite.
Tutto ciò ha portato a rivedere consistenza ed approfondimento degli argomenti trattati e
ad abbassare i livelli minimi di conoscenza pretesi.
La classe, non particolarmente numerosa, ha, comunque, raggiunto un livello medio di
preparazione sufficiente, con pochi elementi che si sono distinti per impegno e
rendimento, una buona parte che, a seguito di un interesse saltuario e del tutto
utilitaristico, è riuscita a mantenere livelli di conoscenza strettamente accettabili, ed un
gruppo di elementi che, come detto, hanno evidenziato il loro disinteresse, confermato
da un rendimento per lo più scarso e da atteggiamenti quasi di rifiuto della materia.
Le valutazioni specifiche sono state effettuate a seguito di verifiche sia orali che scritte,
di tipo tradizionale, ma anche a seguito di brevi “contatti speculativi”, volti a verificare
la continuità di applicazione, in merito agli argomenti affrontati.
La traduzione quantitativa delle conoscenze acquisite ha tenuto conto, oltre che
dell’effettivo sapere, anche delle singole capacità e dell’impegno dimostrato,
privilegiando lo spirito critico e speculativo, quali espressioni di base per un sapere
costruttivo e dinamico.
Gli strumenti utilizzati sono stati quelli tradizionali.
Todi, 15 maggio 2014
l’Insegnante
I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi
-
26
Programma di Estimo Generale, Civile e Catastale
Classe: V sez. B Geometri – P5 - A.S. 2013/2014
Testo adottato: Corso di Economia ed Estimo Autore: S. Amicabile Casa Editrice: Hoepli – quarta edizione -
ESTIMO GENERALE
1. Il giudizio di stima
1.1. Definizione dell’Estimo; 1.2. Natura del giudizio di stima; 1.3. Concetto di valore, prezzo e costo; 1.4. Fasi dell’attività estimativa (indice metodologico).
2. Gli aspetti economici o criteri di stima 2.1. Il più probabile valore di mercato; 2.2. Il più probabile valore di produzione/costruzione o/e riproduzione/ricostruzione; 2.3. Il più probabile valore di trasformazione (valore di macchiatico); 2.4. Il più probabile valore di surrogazione; 2.5. Il più probabile valore complementare; 2.6. Il più probabile valore di capitalizzazione.
3. Principio dell’ordinarietà 3.1. Suscettivisti; 3.2. Attualisti; 3.3. Imprenditore ordinario e azienda ordinaria.
4. Il metodo di stima 4.1. Stime sintetiche:
4.1.1. Ad impressione o a vista; 4.1.2. Comparativa per parametri tecnici ed economici; 4.1.3. Storica; 4.1.4. Per valori tipici;
4.2. Stima analitica per capitalizzazione dei redditi: 4.2.1. I presupposti della stima analitica per capitalizzazione dei redditi; 4.2.2. La determinazione del reddito da capitalizzare; 4.2.3. Ricerca del saggio di capitalizzazione per confronto ed estrapolazione; 4.2.4. Applicabilità della stima analitica per cap.ne dei redditi nella pratica
professionale; 4.3. Aggiunte e detrazioni al valore normale.
ESTIMO SPECIALE URBANO
5. Stima dei fabbricati civili
5.1. Condizioni che influenzano il valore dei fabbricati:
27
5.1.1. Condizioni intrinseche; 5.1.2. Condizioni estrinseche;
5.2. Criteri e metodi di stima. 6. Stima delle aree fabbricabili
6.1. Definizione; 6.2. Condizioni che influenzano il valore delle aree:
6.2.1. Condizioni intrinseche; 6.2.2. Condizioni estrinseche;
6.3. Criteri e metodi di stima. 7. Estimo condominiale
7.1. Il condominio; 7.2. Riparto delle spese condominiali; 7.3. Criteri per la redazione della tabella principale e di quelle speciali (scale ed
ascensore).
ESTIMO SPECIALE LEGALE 8. Espropriazioni per pubblica utilità
8.1. Generalità; 8.2. Legge fondamentale n. 2359 del 25/06/1865; 8.3. Legge Napoli n. 2892 del 15/01/1885; 8.4. Legge per la casa n. 865 del 22/10/1971 con integrazione della legge Bucalossi n.
10 del 28/01/1977; 8.5. Sentenza della Corte Costituzionale n. 5 del 30/01/1980; 8.6. Legge tampone n. 385 del 29/07/1980; 8.7. Sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 19/07/1983; 8.8. Sentenze della Corte di Cassazione a sezioni riunite n. 5401 del 24/10/1984 e n.
4091 dell’8/07/1985; 8.9. Legge n. 359 dell’8/08/1992; 8.10 Testo Unico, DPR n° 327 dell’8/06/2001 e relative integrazioni;
8.10.1 Sentenze Corte Costituzionale nn. 348 e 349 del 24/10/2007. 8.10.2 Art. 2 comma 89 lett. a – Legge n. 244 del 24/12/2007 – (legge
finanziaria 2008) 8.10.3 Sentenza della Corte Costituzionale n. 181 del 07/06/2011
9. Stime nei diritti reali sulla cosa altrui
9.1. Servitù prediali: 9.1.1. Generalità; 9.1.2. Passaggio coattivo; 9.1.3. Acquedotto coattivo; 9.1.4. Elettrodotto coattivo;
9.2. Usufrutto: 9.2.1. Generalità; 9.2.2. Stima della nuda proprietà; 9.2.3. Stima del diritto d’usufrutto.
10. Stima nelle successioni per causa di morte 10.1. Nozioni giuridiche; 10.2. Successione testamentaria, legittima e necessaria; 10.3. Fasi della successione:
10.3.1. Formazione della massa;
28
10.3.2. Riunione fittizia; 10.3.3. Collazione; 10.3.4. Divisione patrimoniale:
10.3.4.1. Quote di diritto; 10.3.4.2. Dichiarazione di divisibilità; 10.3.4.3. Quote di fatto.
ESTIMO CATASTALE
11. Definizione e scopi 12. Il Catasto Terreni
12.1. Formazione, pubblicazione e attivazione; 12.2. Conservazione:
12.2.1. Atti del C.T. (in forma tradizionale e meccanografica); 12.2.2. Mutazioni soggettive; 12.2.3. Mutazioni oggettive.
13. Il Catasto Fabbricati 13.1. Formazione:
13.1.1. Dichiarazione e classamento delle U.I.U.: (procedura DOCFA –approfondimenti ed esercitazione pratico-professionale);
13.2. Conservazione: 13.2.1. Atti del C.F.; 13.2.2. Mutazioni soggettive; 13.2.3. Mutazioni oggettive.
Todi lì, 10 maggio 2014
Il Docente (Prof. Maurizio Merlino)
Gli Alunni:
1) ________________________ 2) ________________________ 3) ________________________
I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi
-
29
RELAZIONE FINALE: Prof. Maurizio Merlino
MATERIA: Estimo Classe: V sez. B - Geometri - P5 A.S. 2013/2014
CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO, METODI UTILIZZATI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Il programma d’Estimo quale disciplina di sintesi e di grande valore formativo, è stato svolto tenendo ben presente i principi generali della dottrina, la cosiddetta “Metodologia estimativa” alla quale qualsivoglia casistica pratica di stima può essere ricondotta nei principi e nelle norme di valutazione. A tal fine la parte del programma relativa all’Estimo generale è stata svolta mirando a mettere a disposizione degli studenti gli strumenti per comprendere lo svolgimento del ragionamento estimativo, il valore da assegnare ai risultati, le limitazioni logiche e i condi-zionamenti applicativi del metodo di stima. Per l’Estimo speciale il metodo d’insegnamento seguito è stato invece quello per problemi in modo da avvicinare, per quanto possibile, l’Estimo scolastico/astratto a quello concreto/professionale. Si è cercato pertanto di far capire agli alunni l’importanza, nelle operazioni estimative, di giustificare procedure e valori allo scopo di ridurre l’aleatorietà insita nelle stime. A tal fine gli studenti sono stati continuamente sollecitati ad elaborare logicamente concetti, così da sviluppare le loro capacità d’analisi, la giusta mentalità critica e l’attitudine alla comparazione e deduzione.
Considerando inoltre la forte caratterizzazione operativa della materia, sono state svolte in classe esercitazioni scritte concernenti la normale casistica estimativa, nonché esercizi di ricapitolazione relativi ai temi ministeriali di maturità tecnica assegnati negli ultimi anni agli Istituti Tecnici per Geometri.
Il mese di maggio è stato interamente dedicato alla preparazione della seconda prova di Estimo dell’Esame di Stato. LIVELLI DI APPROFONDIMENTO
Relativamente al programma svolto, tutti gli argomenti sono stati trattati con un buon livello di approfondimento. MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI
Sono stati utilizzati i seguenti sussidi didattici:
- Lavagna tradizionale; - Libro di testo; - Appunti dell’insegnante; - Modelli e dati catastali reperiti dallo scrivente presso l’Agenzia del Territorio di Perugia. RISULTATO DELL'INSEGNAMENTO E PROFITTO DEGLI ALUNNI
Il risultato dell’insegnamento può ritenersi soddisfacente: quasi tutti gli alunni infatti sono riusciti, nel corso del triennio, ad assimilare le trame concettuali della materia. Il rendimento scolastico, rispetto ai livelli di partenza ed alle potenzialità che la classe aveva espresso ad inizio triennio (metodo di lavoro disorganizzato, studio meccanico e poco rielaborativo, competenze linguistiche modeste e, per alcuni, lacune di base diffuse) è andato progressivamente migliorando.
Nel presente a.s. il profitto raggiunto dalla classe può considerarsi nel complesso sufficiente, difatti anche gli alunni con maggiori difficoltà, grazie ad un impegno più sistematico e costruttivo, sono
30
riusciti a raggiungere risultati più consoni alle loro possibilità. Da segnalare il rendimento ottenuto da alcuni studenti che hanno evidenziato unitamente ad un impegno costante ed approfondito, buone capacità logiche, di sintesi e di analisi facendo ben sperare in un esito più che positivo degli esami. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Il comportamento corretto, serio ed educato della classe ha permesso di svolgere con serenità il programma, da segnalare i buoni rapporti interni tra alunni e tra questi e lo scrivente. Cordiali e produttivi i rapporti con i genitori che si sono sempre interessati alla carriera scolastica dei propri figli.
Il Docente (Prof. )
I.I.S. "CIUFFELLI - EINAUDI"
TODI
31
RELAZIONE FINALE
ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Prof: FRANCESCO SANTANTONI Materia di insegnamento: IMPIANTI Classe: 5°BG – P5
32
1. OBBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Nel corso dello svolgimento del programma di Impianti sono stati tenuti
presenti i seguenti obiettivi educativi e didattici:
- rispetto degli altri e delle regole, senso della tolleranza, del dovere, della
lealtà;
- progressivo sviluppo e affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e
di consapevolezza critica;
- sistemazione e collegamento delle conoscenze acquisite;
- conoscere norme e procedimenti per la valutazione del bilancio
energetico tra edificio e impianto termico e per la classificazione
energetica degli edifici;
- acquisire un quadro dei fondamenti teorici, dei riferimenti normativi,
delle tecniche e delle tipologie impiantistiche dei sistemi di
riscaldamento degli edifici;
- conoscere i fondamenti teorici dei sistemi di condizionamento.
2. METODI, MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI I contenuti sono stati presentati attraverso lezioni espositive, facendo uso
della lavagna, del libro di testo, di software, di strumenti tecnici, di
cataloghi con schede tecniche e di campioni di prodotti commerciali. I
ragazzi sono stati guidati a cogliere i collegamenti tra le leggi fisiche e le
loro applicazioni. Numerose sono state le esercitazioni in classe durante le
quali inizialmente l’insegnante ha mostrato come risolvere alcuni quesiti e
successivamente ha guidato gli allievi nella soluzione di casi simili.
3. VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state fatte verifiche frequenti: scritte mediante esercizi su aspetti
pratici della progettazione impiantistica anche tramite l'utilizzo di software
di calcolo e quesiti teorici a risposta singola. Le verifiche orali sono state
effettuate sia con domande dal posto, sia alla lavagna.
I giovani sono stati valutati non solo per il livello delle loro conoscenze, ma
anche per il grado del loro interesse e della partecipazione al dialogo
educativo, per le capacità, le attitudini e per l’applicazione dimostrata nello
studio, per gli obiettivi globalmente raggiunti avuto riguardo ai livelli di
partenza.
4. COMPORTAMENTO E IMPEGNO
La classe sin dall'inizio dell'anno scolastico si è dimostrata attenta, partecipe
alle lezioni, interessata al discorso didattico e disponibile al dialogo
educativo e culturale. Va sottolineato in particolare l’atteggiamento molto
corretto di gran parte degli alunni, durante l’intero anno scolastico, sia nel
rapporto con l’insegnate, sia nella vita del gruppo-classe, pochissimi invece
si sono dimostrati poco responsabili, hanno evidenziato scarso senso del
dovere soprattutto per l’impegno nello studio. La quasi totalità della classe
ha mostrato di accogliere sempre con interesse e curiosità le varie iniziative
e proposte dell’insegnante, creando un’atmosfera scolastica serena e
costruttiva.
33
5. METODO DI STUDIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Un gruppo di alunni ha evidenziato nello studio individuale spiccate
capacità critiche e rielaborative che, unite ad un impegno costante, hanno
permesso di conseguire ottimi risultati nel profitto.
Un altro gruppo, pur utilizzando un metodo più analitico che sintetico, ha
tuttavia studiato con discreto impegno e costanza, conseguendo buoni
risultati.
Un terzo gruppo di alunni, pur dotato di valide capacità, ha mostrato un
metodo di studio superficiale e discontinuo conseguendo risultati modesti.
Pochi si sono impegnati in maniera molto saltuaria e superficiale ed hanno
conseguito risultati non sempre soddisfacenti.
Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni
6. CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO
LIBRO DI TESTO Autori: C. Amerio, G. Sillitti
Titolo: Elementi di impianti tecnici, volume unico
Casa editrice: SEI
MODULO 0: SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ DI MISURA
(SI)
U.D. 1 Sistema internazionale di unità di misura (SI) - Unità di misura fondamentali
- Unità di misura derivate
U.D. 2 Multipli e sottomultipli. Analisi dimensionale - Multipli e sottomultipli
- Analisi dimensionale
MODULO 1: L’ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI
U.D. 1 Richiami di trasmissione del calore - Conduzione
- Convezione
- Irraggiamento
- Adduzione
U.D. 2 Trasmittanza e potenza - Coefficienti di scambio termico e materiali usati nell’edilizia
- Calcolo del calore trasmesso attraverso le strutture opache e
vetrate: concetto di trasmittanza
- Strutture vetrate: tipologie di telaio, vetro, distanziatore, calcolo
della trasmittanza e fattore solare
- Verifica del limite di trasmittanza secondo D.P.R. 59/09
- Corretta stratigrafia termoigrometrica di alcune strutture edili:
parete a cassetta, parete a cappotto interno, parete a cappotto
34
esterno, pavimento su terreno, solaio interpiano, copertura a falde,
copertura piana occasionalmente praticabile e pedonabile.
- Calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per ventilazione
da un edificio.
- Utilizzo di un software per la verifica termica di alcune strutture
edili e per il calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per
ventilazione da un edificio riscaldato.
U.D. 3 Ponti termici - Concetto di ponte termico: definizione, esempi, cause e possibili
rimedi.
- Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio esistente
secondo UNI TS 11300-1:2008
- Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio di nuova
costruzione secondo UNI EN ISO 14683:2008
U.D. 4 Isolamento termo-igrometrico dell'edificio - Materiali isolanti: visione di campioni isolanti, schede tecniche e
loro applicazioni con particolare riferimento alla loro densità e alla
loro diffusività termica (sfasamento termico), alla loro
conducibilità termica (verifica termica) e alla loro permeabilità al
vapore (verifica igrometrica)
- Barriere al vapore e freni al vapore e loro utilizzo per ridurre i
fenomeni di condensa interstiziale
- Verifica termoigrometrica di una struttura opaca secondo UNI EN
ISO 13788:2003: definizione, cause e rimedi della condensa
superficiale ed interstiziale, umidità relativa e saturazione
- Utilizzo di uno strumento per la misura della temperatura a
infrarossi con indicatore laser a croce, con modulo di umidità e
temperatura di rugiada
- Utilizzo di un software per la verifica igrometrica di alcune
strutture edili
MODULO 2: FABBISOGNO ENERGETICO DI UN EDIFICIO
U.D. 1 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale
- Leggi (L. 373/76, L. 10/91, D.Lgs. 192/05, D.Lgs. 311/06, D.P.R.
59/09, D.Lgs. n.28 del 03/03/2011) per il calcolo del fabbisogno
energetico
- Verifiche da effettuare secondo il D.P.R. 59/09 nel caso di edificio
di nuova costruzione, di ristrutturazione edilizia ed impiantistica
- Principali norme UNI con particolare riferimento alla UNI EN ISO
14683:2088 ed alla UNI TS 11300
- I fattori climatici: zone climatiche e gradi giorno (GG)
- Scambi energetici per trasmissione e per ventilazione
- Gli apporti gratuiti: apporti interni ed apporti solari
- Il rapporto di forma S/V di un edifico
- Bilancio termico del sistema edificio-impianto termico: dal calcolo
di potenza al calcolo del fabbisogno stagionale di energia primaria.
- Indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale di
un edificio (EPi)
- Parametri che influenzano l'EPi
35
- Valori limite dell'indice di prestazione energetica per la
climatizzazione invernale di un edificio (EPi,limite) secondo il
D.P.R. 59/09
U.D. 2 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva dell'involucro
- Materiali usati in edilizia: densità, calore specifico e diffusività
termica
- Concetti di sfasamento termico, trasmittanza termica periodica e
fattore di attenuazione
- Fattore solare di una superficie vetrata
- Indice di prestazione energetica per il raffrescamento estivo
dell'involucro edilizio (EPe,invol)
- Parametri che influenzano l'EPe,invol
U.D. 3 Certificazione energetica degli edifici (APE) - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici
(D.M. 26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90) e EPgl
- Utilizzo di un software per redigere un Attestato di Prestazione
Energetica APE (attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni)
U.D. 4 Progetto interdisciplinare - Attestato di Prestazione Energetica APE
Attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni.
Progetto architettonico di un edificio di nuova costruzione
(residenziale) e calcolo di energia tramite l'utilizzo del software
Aermec MC11300 attraverso le seguenti fasi:
- verifiche termiche delle strutture edilizie opache e vetrate secondo
D.P.R. 59/09;
- verifiche igrometriche delle strutture opache e vetrate secondo
D.P.R. 59/09;
- verifica dell'inerzia dell'involucro opaco (sfasamento termico)
secondo D.P.R. 59/09;
- dimensionamento dell'impianto solare termico per la produzione di
acqua calda sanitaria secondo D.P.R. 59/09;
- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione
invernale (EPi) e verifica secondo D.P.R. 59/09;
- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la produzione di
acqua calda sanitaria (EPacs);
- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione
estiva dell'involucro edilizio (EPe,invol) e verifica secondo D.P.R.
59/09;
- determinazione dell'indice di prestazione energetica globale (EPgl)
e Attestato di Prestazione Energetica secondo le linee guida
nazionali (D.M. 26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90).
MODULO 3: GLI IMPIANTI TERMICI
U.D. 1 Il trattamento del microclima - Classificazione degli impianti di riscaldamento
- Impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati
- Rendimento di regolazione di un impianto di riscaldamento:
regolazione ad una zona, a due zone, ambiente
U.D. 2 Elementi principali di un impianto di riscaldamento - Caldaie tradizionali e caldaie a condensazione: principi di
funzionamento, rendimenti, perdite, temperature di ritorno del
fluido termovettore
36
- Pompa di calore: principio di funzionamento, schema funzionale di
una pdc reversibile, COP, sorgenti fredde di una pdc con
particolare riferimento alla geotermia
- Confronto tra una caldaia a condensazione e una pompa di calore
in relazione alla classificazione energetica di un edificio
- Rendimento di generazione di un impianto di riscaldamento
U.D. 3 Terminali di erogazione del calore - Radiatori: principio di funzionamento, tipologie, installazione in
ambiente, temperature del fluido termovettore
- Ventilconvettori: principio di funzionamento, tipologie,
installazione in ambiente, temperature del fluido termovettore
- Pannelli radianti a pavimento: principio di funzionamento,
installazione in ambiente, benessere termico, risparmio energetico,
raffrescamento estivo, temperature del fluido termovettore
- Rendimento di emissione di un impianto di riscaldamento
U.D. 4 Reti distributive: tubazioni - Dimensionamento di un impianto a collettori (modul) con il
metodo pratico del salto termico guida di 10°C
- Rendimento di distribuzione di un impianto di riscaldamento
- Rendimento globale medio stagionale dell'impianto termico
MODULO 4: GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
U.D. 1 La climatizzazione - Microclima interno, benessere interno e misura del benessere
U.D. 2 La psicrometria - Psicrometria e diagramma psicrometrico: temperatura a bulbo
secco, a bulbo umido e di rugiada, umidità specifica e relativa,
entalpia, volume specifico
- Miscela di due quantità d’aria
- Calore sensibile e latente
- Potenza sensibile e latente
MODULO 5: ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI
U.D. 1 Misure acustiche - Utilizzo di un fonometro per misure acustiche ambientali
Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni
Gli alunni ……………………………..
……………………………..
……………………………..
37
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE CIUFFELLI EINAUDI
TODI PROGRAMMA SVOLTO
A.S. 2013/2014
COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO
PROF. GIUSEPPE AFANI
CLASSE 5°B
DISEGNO E PROGETTAZIONE
Testi utilizzati:
Koenig – Furiozi – Brunetti – Fanelli – Petrini
Il Koenig/3, tipi edilizi, urbanistica.
Il Koenig storia dell’architettura
Edizioni. Le Monier.
Ore settimanali di lezione 3.
Programma svolto (7 Maggio 2014).
EDILIZIA RESIDENZIALE E PROGETTAZIONE
Case unifamiliari, case plurifamiliari, tipologie edilizie. Caratteri ed elementi dei tipi edilizi, lo studio delle tipologie
edilizie, (casa a torre, casa in linea, casa a schiera, casa a ballatoio), progettazione degli ambienti della casa,
(l’ingresso e i disimpegni, il soggiorno, il pranzo, la cucina, la camera da letto, la stanza da bagno) dimensioni
minime dei locali, riferimenti normativi, uso del manuale, (l’ingresso, il disimpegno, il soggiorno, il pranzo la
cucina, le camere da letto, i locali per i servizi igienici, collegamenti verticali). Progettazione di edifici per abitazione,
esposizione degli ambienti, schemi morfologici, studio dei collegamenti verticali in relazione alle diverse tipologie
edilizie, i materiali, le strutture di fabbrica, i particolari costruttivi, (esempio svolto di progettazione di un edificio
monofamiliare risolto utilizzando tipologie diverse e composizioni famigliari diverse, esempio svolto di progettazione
di un edificio a schiera, esempio svolto di progettazione di un edificio plurifamiliare in linea). Sviluppo dei tipi
edilizi (casa a torre, casa in linea, casa a schiera, casa a ballatoio).
Edifici per il tempo libero, progettazione e dimensionamento di una piscina e relativi servizi, (analisi delle funzioni,
schemi distributivi, schemi funzionali, orientamento, dimensionamento di massima, relazione tra struttura e progetto,
particolari costruttivi, strutturali e degli ambienti). Edilizia per la ristorazione, ristoranti, self-service, bar (analisi
delle funzioni, schemi distributivi, schemi funzionali, orientamento, dimensionamento di massima, relazione tra
struttura e progetto, particolari costruttivi, strutturali e degli ambienti), esempio svolto. Edilizia sanitaria ,edificio per
ambulatorio, caratteri distributivi e funzionali degli spazi, analisi dei bisogni e delle funzioni, dimensionamento degli
spazi, norme di sicurezza, normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Normativa sulle barriere architettoniche, (norme tecniche per le barriere architettoniche), edifici pubblici e privati
adattabilità nella civile abitazione, accessibilità. Norme tecniche per il superamento delle barriere architettoniche.
Prevenzione degli infortuni nel campo edilizio. Dispositivi di protezione individuale (DPI).
Norme di prevenzione generali. Norme di prevenzioni generali, scavi e fondazioni -
STORIA DELL’ARCHITETTURA
L’architettura della rivoluzione industriale: La nascita della società contemporanea, Le conseguenze della rivoluzione
industriale sulle città, il contributo degli utopisti, tecniche costruttive e concezione spaziale, il neo-classicismo, il neo-
gotico ed eclettismo, i protagonisti, l’opera di Violet le Duc, Wilkinson e Pritchard (il ponte sul Seven a
Coalbrookdale).
L’architettura dell’art Nouveau: Il primo stile industriale, tecniche costruttive e concezione spaziale, i protagonisti,
Charles Rennie Mackintosh, la secessione viennese, l’opera di Antonio Gaudì, il liberty, l’art nouveau francese e
l’opera di Auguste Perret, Otto Wagner.
La nuova architettura negli Stati Uniti: Tradizione e normalizzazione, razionalizzazione edilizia e neo-classicismo
americano, tecniche costruttive e concezione spaziale, i protagonisti, l’architettura di Frank Lloyd Wright.
L’architettura europea tra le due guerre: Internazionalismo e nazionalismo, il costruttivismo in Unione Sovietica,
tecniche costruttive e concezione spaziale (Le Corbusier), i protagonisti (Walter Gropius, Peter Behrens), Mies van
der Rohe.
TECNICA URBANISTICA
Gli strumenti urbanistici - Piani Generali : Piani territoriali di coordinamento, piani intercomunali e comunali, piani
regolatori, piani particolareggiati, piani di lottizzazione, i regolamenti edilizi, standard urbanistici minimi, calcolo dei
parametri urbanistici.
Argomenti da svolgere
Riutilizzo di un vecchio fabbricato da adibire a studio professionale e abitazione, edilizia sportiva, edilizia per
l’amministrazione pubblica, alberghi,
Gli Alunni Il Docente
……………………………………. ……………………………………………
……………………………………. Prof. Giuseppe Afani
38
Istituto d’istruzione superiore “Ciuffelli Einaudi” Todi (Perugia)
Allegato al documento del Consiglio della classe 5B geometri
Disegno e progettazione, docente del corso Prof. Giuseppe Afani A.S. 2013 - 2014
Premessa. Ho insegnato in questa classe solo nel corrente anno di corso 2013 – 2014 (classe 5) e nell’anno 2010 – 2011 (classe 2).
Durante tutto l’anno scolastico la classe ha sempre avuto un comportamento corretto e rispettoso verso tutti, i loro valori e la loro
umanità li rendono pronti ad affrontare la vita e a essere per gli altri un esempio positivo, il loro impegno a migliorarsi e a crescere è stato costante e continuo.
Mediamente la formazione di base della classe risulta essere lacunosa, in molti casi gli argomenti studiati negli anni precedenti sono
stati trascurati, e mai visti dagli alunni come un grande tesoro da cui attingere per gli studi futuri e bagaglio fondamentale del futuro tecnico, durante le lezioni, si richiedevano di volta in volta interventi specifici, (che hanno rallentato e condizionato lo svolgimento
del programma).
Molte lezioni sono state dedicate alla realizzazione di progetti, che per essere sviluppati hanno richiesto l’integrazione di alcuni argomenti del terzo e quarto anno di corso.
Partecipazione. La partecipazione non sempre è stata continua, all’interno della classe troviamo alunni forniti di normali capacità ed attitudini ed alunni con migliori qualità, il gruppo ha partecipato alla vita scolastica con atteggiamento non sempre attivo.
Impegno. L’impegno profuso non sempre è risultato adeguato ed è apparso notevolmente diversificato, (le assenze hanno rallentato lo svolgimento del programma ed il processo formativo).
Metodo di studio. Alcuni alunni, dotati di significative capacità ed attitudini, hanno lavorato con impegno intenso e costante, conseguendo risultati decisamente positivi, il resto della classe, nella maggior parte dei casi , ha lavorato con impegno non sempre costante, ottenendo
risultati non sempre positivi.
Una piccola parte degli alunni dimostra di avere un metodo di studio appropriato, tanto da saper rielaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite, la restante parte presenta ancora un metodo di studio mnemonico e trova difficoltà nella rielaborazione dei
contenuti trattati.
Progressione nell’apprendimento. Il Prof. Giuseppe Afani incontra la classe nel quinto anno di corso, quindi per il docente la prima tappa da percorrere era la
conoscenza della classe dopo l'esperienza avuta nell’anno scolastico 2010 -2 011 ed avere un quadro sulla loro formazione.
Nella classe sono emerse personalità diversificate sia nel carattere che nel modo di proporsi, personalità queste che hanno caratterizzato la loro formazione scolastica e probabilmente rallentato o accelerato il processo formativo.
Mediamente la formazione di base risulta essere lacunosa, in molti casi gli argomenti studiati negli anni precedenti sono stati
trascurati, e mai visti dagli alunni come un grande tesoro da cui attingere per gli studi futuri e bagaglio fondamentale del futuro tecnico, (in seguito, durante le lezioni, si richiedevano di volta in volta interventi specifici, interventi che rallentavano lo
svolgimento del programma).
Dopo questo primo passo, il successivo aveva come obbiettivo l’intervento diretto sui singoli, facendo in modo che ogni studente potesse raggiungere il massimo consentitogli dalle proprie capacità, a tale fine sono state utilizzate lezioni teoriche ed esercitazioni
pratiche, verifiche orali, verifiche scritte. Mediamente c’è stata una crescita progressiva nelle loro conoscenze.
Livello medio raggiunto dalla classe. La loro preparazione, anche se poco approfondita ed a volte superficiale, può essere considerata mediamente sufficiente.
Pur nella maniera diversificata di cui si è detto, si sono rilevati, in molti alunni, progressi ed anche chiari segni di sviluppo in ordine
all’acquisizione del metodo di studio ed all’affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e, raramente, di rielaborazione. L’insegnamento è stato mirato alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessione a quelli
dell’architettura e dell’urbanistica.
La metodologia d’insegnamento si è basata per ogni tipo di progettazione affrontata su:
• Individuazione delle problematiche legate al tipo di progettazione;
• Individuazione delle normative tecniche riguardanti il tipo di progettazione;
• Analisi di situazioni architettoniche simili;
• Elaborazione del progetto architettonico;
• Verifica e valutazione delle scelte effettuate. I blocchi tematici sviluppati nel corso dell’anno scolastico sono stati i seguenti:
La progettazione architettonica:
Obbiettivi: Acquisizione della corretta metodologia di sviluppo del progetto. Livello di approfondimento: Completo (riferito al libro di testo e alle esercitazioni svolte).
Grado di apprendimento: Sufficiente.
Storia dell’architettura. Grado di apprendimento: Sufficiente.
Normativa tecnica:
Obbiettivi: Comprensione dei fattori pratici ed economici di leggi e regolamenti. Livello di approfondimento: sufficiente.
Grado di apprendimento: Sufficiente.
Elementi di tecnica urbanistica: Obbiettivi: Conoscenza degli obbiettivi e dei principali contenuti della legislazione urbanistica nazionale.
Livello di approfondimento. Sufficiente.
Grado di apprendimento: Sufficiente.
Modalità di verifica e criteri di valutazione. La valutazione è stata fatta mediante verifiche scritte, orali, lavori svolti.
Interventi di recupero ed approfondimento. Sono stati fatti interventi di recupero durante tutto l’anno scolastico. Gli interventi sono stati organizzati proponendo argomenti e
problematiche riguardanti l’intero programma, svolgendo esercitazioni ed intervenendo in quei casi dove si presentavano lacune
legate alla formazione di base.
……………………………. Prof. Giuseppe Afani
39
IIS “ CIUFFELLI- EINAUDI”
TODI
CLASSE 5°B GEOMETRI “P5”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
DOCENTE: PROF.ssa BUCONI SIMONETTA
DISCIPLINA: MATEMATICA E INFORMATICA. OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Ho seguito questa classe solo per due anni e, umanamente, si è instaurato un buon
rapporto con ciascun alunno.
Hanno partecipato all’attività svolta in classe quasi sempre con un atteggiamento
prevalentemente recettivo, apportando pochi contributi personali: spesso incontravano
delle difficoltà nella rielaborazione individuale, pur impegnandosi. La maggior parte della classe ha mostrato un impegno soddisfacente , quindi la
preparazione è risultata adeguata alla predisposizione di ciascuno.
Pochi alunni tuttavia hanno raggiunto un livello buono nel metodo di studio, anche se
il lavoro in classe ha avuto sempre come scopo principale quello di sviluppare le
capacità di ragionamento e di deduzione.
Le difficoltà maggiori sono state incontrate nel momento in cui si richiedeva autonomia
di ragionamento. Il processo di crescita è stato alquanto difficoltoso e gli alunni si sono
attestati su livelli sufficienti.
Il livello globale raggiunto dalla classe è adeguato alle reali capacità di ciascuno ,
hanno raggiunto gli obiettivi prefissati , grazie anche ad un evidente rallentamento nello
svolgimento del programma che ha permesso loro di far propri i concetti.
Il profitto medio raggiunto dalla classe è sufficiente.
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
• Tempi previsti dai programmi ministeriali: N° 2 ore settimanali
N° 66 ore annuali
• Tempi effettivamente utilizzati alla data del 15 maggio:
N° 48 ore annuali
CRITERI DIDATTICI
Il programma è stato suddiviso in moduli.
All’inizio dell’anno scolastico sono stati affrontati argomenti trattati nel corso dell’anno
scolastico precedente che erano propedeutici al programma da svolgere.
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Gli argomenti sono stati presentati partendo, quando è stato possibile, da problemi reali,
per poi scoprire insieme procedure di soluzione e tecniche di calcolo, per arrivare ,
infine, al processo di astrazione consono alla disciplina.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione di ciascun alunno è stata effettuata attraverso tests, verifiche scritte e
orali. E’ stata utilizzata la scala numerica da uno a dieci, facendo riferimento al
raggiungimento o meno degli obiettivi di conoscenza e applicazione programmati e
concordati all’inizio dell’anno scolastico dal Laboratorio di Matematica e Fisica e dal
Consiglio di Classe.
Nella verifica del raggiungimento degli obiettivi ho tenuto conto delle capacità di
ciascuno e dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.
In particolare ho tenuto conto di:
• Obiettivi raggiunti dall’allievo
• Livelli minimi di padronanza e conoscenza della disciplina
• Progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.
IIS “ CIUFFELLI- EINAUDI” TODI
CLASSE 5°B GEOMETRI “P5”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
DOCENTE: PROF.ssa BUCONI SIMONETTA
DISCIPLINA: MATEMATICA E INFORMATICA.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI
o MODULO 0 : PREREQUISITI
• Limiti • Funzioni continue • Derivate delle funzioni di una variabile
o MODULO 1: CALCOLO DIFFERENZIALE
• Teoremi sul calcolo differenziale • Esame di funzioni analitiche usando il calcolo differenziale • Studio del grafico di funzioni algebriche e trascendenti.
o MODULO 2: INTEGRALI INDEFINITI
• Definizione di primitiva di una funzione
41
• Primitive delle funzioni fondamentali.
• Definizione di integrale indefinito e sue proprietà
• Integrazione immediata
• Integrazione delle funzioni razionali fratte.
• Calcolo di semplici integrali indefiniti
o MODULO 3 : INTEGRALI DEFINITI*
• Definizione di integrale definito e sue proprietà
• Teorema fondamentale del calcolo integrale o di Torricelli-Barrow
• Area di una superficie delimitata da due grafici.
• Calcolo di aree.
*Questo argomento verrà trattato dopo la data del 08/05/2014
TODI , 08/05/2014
GLI ALUNNI L’INSEGNANTE
42
PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Anno Scolastico 2013/14
o Classe V^ sez. B - Geometri
Libro di testo: D. Bottero, R Beolè “Landscapes”, Edisco ed.
Docente: Veca Concetta
CONTENUTI DISCIPLINARI svolti al 15 maggio 2014:
MODULO N. 1 HOUSE PLANNING
The designer's work: step by step
Building elements
A house without barriers
Main parts of a building: Foundations and the Roof Technical systems The electrical system
The heating system
The plumbing system
Grammar revision: the Imperative - Modal verbs
MODULO N. 2
Grammar revision: the passive form
Houses around the world
Housing: a classification
London Landmarks - video about London city
The Passive house
CLIL- Art: Edward Hopper
MODULO N. 3 BUILDING FOR SPECIAL PURPOSES
Civil Engineering A wide range of fields
Earthquake Engineering
Earthquake severity
Building Restoration Historical Building Restoration: the Royal Castle of Venaria
Architecture conservation
Building renovation
Description of a project: the village of Colletta di Castelbianco in Liguria
School design: Learning environment
The "School of One" project - Bedales School
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Grammar revision: Connectors
MODULO N. 4 DRAMA: TRAGIC PLOT
La classe ha assistito alla rappresentazione teatrale “Romeo and Juliet ” di
William Shakespeare (adaptation by ERASMUS Theatre), ed ha analizzato
alcuni estratti dal programma di sala. Gli studenti hanno inoltre visto la
versione cinematografica della tragedia realizzata dal regista Zeffirelli.
MODULO N. 5 THE CITY
History of city planning
The city Master plan
Sustainable urban planning
Dal 15 maggio è previsto lo svolgimento del Modulo finale riguardante:
Recreational areas: sports facilities and green zones
Skyscrapers
How to write a Curriculum Vitae and an application letter
Todi, 15.05.2014
La docente
…………………………
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Anno Scolastico 2013/14
o Classe V^ sez. B - GEOM
Disciplina: INGLESE Ore curricolari settimanali: 2
Docente: Prof.ssa Veca Concetta
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Saper sostenere una conversazione su argomenti caratterizzanti l’indirizzo, con pronuncia, fluidità e correttezza adeguate. Sapersi orientare nella comprensione di testi scritti / orali in lingua sia generale che specifica. Saper rielaborare testi scritti / orali di carattere generale e specialistico con sufficiente coerenza e coesione Saper produrre testi scritti / orali di tipo generale/specialistico con sufficiente coerenza e coesione Conoscere aspetti della cultura e civiltà inglesi e operare confronti con la propria
METODOLOGIA Funzionale/comunicativa: lezione frontale e interattiva; sviluppo abilità integrate su testi orali/scritti di varia natura; ricerca, mappe concettuali, lavoro di gruppo.
STRUMENTI di
VALUTAZIONE
prove orali, prove scritte strutturate / semistrutturate.
TIPOLOGIA DI
VERIFICA
Comprensione di testi di varia natura con questionario con domande a scelta multipla, V/F, a risposta aperta; brevi composizioni, traduzioni, riassunti, conversazione sugli argomenti tecnici e di civiltà affrontati.
CRITERI DI
VALUTAZIONE
criteri di istituto e di dipartimento: livelli di comprensione-produzione orale e scritta, fluidità linguistica, ricchezza lessicale, correttezza grammaticale, autonomia espositiva.
RECUPERO -
INTEGRAZIONE
In itinere.
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
La classe, conosciuta lo scorso anno scolastico, ha mostrato una partecipazione alle attività proposte regolare ma eterogenea. Un gruppo ha lavorato con una certa costanza, un altro ha lavorato in maniera discontinua e superficiale. All’inizio dell’anno scolastico il livello di conoscenza della lingua inglese risultava globalmente discreto per le abilità di comprensione, mentre la produzione sia scritta che orale si presentava incerta e in alcuni casi difficoltosa. Per una parte degli alunni il lavoro svolto in modo sistematico con adeguato impegno ha portato all'acquisizione di buone capacità espressive ed autonomia operativa. Si evidenziano, tuttavia, anche alcuni casi di fragilità, laddove le difficoltà nella preparazione di base e un’applicazione superficiale hanno fatto registrare risultati incerti, talora ai limiti del livello di sufficienza.
45
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "Ciuffelli - Einaudi"
Indirizzo “Geometri”
TODI (PG)
ESAMI DI STATO A.S. 2013/14
PERCORSO FORMATIVO
Classe: 5 B Geometri, Progetto Cinque Materia: Diritto Docente: Fernando Padiglioni
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Parte I - IL CONTRATTO
Cap. 1 – Il contratto
La nozione di contratto – Gli elementi essenziali del contratto – La rappresentanza – I contratti per adesione – Il contratto preliminare – Gli elementi accidentali – Gli effetti del contratto – L’autonomia contrattuale – La classificazione dei contratti – L’interpretazione del contratto.
Cap. 2 - La patologia del contratto
Inefficacia e invalidità – La nullità – L’annullabilità – La rescindibilità – La risoluzione.
Cap.3 – Alcuni contratti
Compravendita: nozione, funzione e caratteri – Effetti della compravendita per le parti – Locazione: nozione, funzione e caratteri – Principali obbligazioni delle parti nella locazione – Locazione degli immobili urbani – L’appalto – Il mutuo – Il mandato.
Parte II - LE SUCCESSIONI
Cap. 1. Il fenomeno successorio
La successione in generale – Tipi di successione – I diritti trasferibili – Le fasi della
successione a causa di morte – L’acquisto dei diritti successori – L’accettazione
dell’eredità – Il legato.
Cap. 2. Tipi di successione mortis causa
La successione legittima e i vincoli familiari – La successione necessaria – La tutela dei
legittimari – La successione testamentaria – L’invalidità delle disposizioni testamentarie
– Comunione e divisione dell’eredità – La donazione.
Parte III - L'ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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Cap. 1. La funzione amministrativa
La funzione amministrativa e i principi fondamentali che regolano l’attività
amministrativa – L’organizzazione della Pubblica Amministrazione – La riforma degli
enti territoriali – Il Comune – La Provincia e la Città Metropolitana – La Regione –
Autonomia e poteri degli enti locali.
Cap. 2. L'attività della Pubblica Amministrazione
Atti e provvedimenti amministrativi – Il procedimento amministrativo – Il diritto di
accesso ai documenti amministrativi – Semplificazione dell’azione amministrativa –
L’invalidità dell’atto amministrativo – Il silenzio della Pubblica Amministrazione –
L’attività di diritto privato della Pubblica Amministrazione.
Parte IV - DIRITTO URBANISTICO
Cap. 1. Il diritto urbanistico
Cos’è il diritto urbanistico – Le competenze in materia urbanistica – Proprietà privata e diritto di costruire – Le zone di rispetto.
Cap. 2. I piani urbanistici
La pianificazione urbanistica – Il piano territoriale di coordinamento – Il piano regolatore generale – La pianificazione urbanistica di attuazione – Gli standard urbanistici.
Cap. 3. L’attività edilizia
L’edilizia – Il regolamento edilizio – Legislazione speciale in materia edilizia – L’edilizia residenziale – Il recupero dell’edilizia degradata – I parcheggi.
Cap. 4. Il controllo sull’attività edilizia
Dalla licenza edilizia al permesso di costruire – Il permesso di costruire –
L’autorizzazione gratuita – La denuncia di inizio attività – Il certificato di agibilità –
L’abusivismo edilizio e le sanzioni in materia urbanistica – Il condono edilizio.
Parte V - LE OPERE PUBBLICHE
Cap. 1. L’espropriazione per pubblica utilità
L’espropriazione per pubblica utilità – Le norme sull’espropriazione – Competenze in materia di espropriazione – L’indennità di esproprio – La procedura di espropriazione in base al testo unico n.327/2001 – La requisizione – L’occupazione.
Cap. 2. L’esecuzione delle opere pubbliche e l’appalto pubblico
Lavori pubblici e opere pubbliche – Modi di esecuzione – L’iter degli appalti pubblici –
La scelta del contraente – L’esecuzione dei lavori e il collaudo – Le fonti normative in
materia di appalti pubblici.
Todi, 15 maggio 2014
Prof. Fernando Padiglioni
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METODI UTILIZZATI
Al fine di evitare un arido studio nozionistico ho cercato di far comprendere la ratio
ispiratrice delle varie disposizioni di legge ed i meccanismi predisposti dal legislatore.
Ho spesso tentato di chiarire gli argomenti affrontati con esempi tratti dalla realtà.
Nei limiti del possibile ho favorito il contatto diretto con le norme di legge onde
abituare gli alunni ad orientarsi ed a conoscere più approfonditamente la materia.
L'insegnamento è avvenuto prevalentemente con lezioni frontali e per unità
didattiche, ma spesso, prendendo spunto dall'attualità, ho favorito anche la discussione
su vari argomenti.
MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI
Testo: Le basi del diritto per geometri voll. 1 e 2, a cura della Redazione Giuridica
Simone - ed. Simone.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Per spazi si intendono le aule ordinarie.
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono:
a) n. 2 ore settimanali
b) n.66 ore annuali
I tempi effettivamente utilizzati sono stati, fino ad oggi, n. 53 ore annuali.
CRITERI DI VALUTAZIONE
parametri / indicatori di valutazione punti livello quantitativo del contenuto sviluppato 2
coerenza con l'argomento/testo/tema/quesito proposto 2
capacità espressive/espositive 1
capacità logico-linguistiche (logico-intuitive, ...) 1
capacità critiche e/o di rielaborazione 1
capacità di analisi/sintesi 1
impegno, interesse e partecipazione 2
Totale punti 10
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state utilizzate prove orali e, talvolta, scritte.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe è composta da n. 15 alunni, di cui 8 maschi e 7 femmine, i quali sono stati
affabili e disponibili ed hanno tenuto un comportamento educato e corretto; con loro ho
stabilito un rapporto chiaro e costruttivo.
Ho cercato comunque di far acquisire a tutti gli altri alunni una ampia ed articolata
conoscenza della materia, favorendo un apprendimento quanto più possibile
approfondito e personale, necessario alla loro formazione culturale e professionale.
Sovente si è risaliti alle ragioni che hanno determinato il sorgere di alcuni istituti e le
finalità che con essi si volevano raggiungere.
La frequenza scolastica è stata adeguata e la partecipazione al dialogo educativo è
risultata positita, se pur discontinua. A causa di un impegno modesto, l’apprendimento è
stato piuttosto lento, per cui non è stato possibile approfondire adeguatamente tutti gli
argomenti, né svolgere un programma più ampio.
Alcuni alunni hanno evidenziato un atteggiamento positivo e responsabile; essi
hanno conseguito, anche per le loro indubbie capacità ed attitudini, risultati discreti o, a
volte, buoni.
Altri, in minoranza, pur dotati di positive capacità, si sono impegnati in maniera
discontinua e con alterna motivazione, ottenendo risultati mediocri o appena sufficienti.
In questi permangono, ovviamente, alcune conoscenze non ben assimilate.
Tali risultati sono dipesi anche dal metodo di studio, che, per molti, è apparso poco
adeguato perché piuttosto mnemonico ed eccessivamente legato al testo; comunque tutti
gli alunni hanno evidenziato progressi nell'apprendimento della materia.
Il livello medio raggiunto dalla classe è da considerarsi più che sufficiente.
Todi, 15 maggio 2014
Prof. Fernando Padiglioni
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ISTITUTO CIUFFELLI-EINAUDI DI TODI
Disciplina: Religione Cattolica
a.s.: 2013-14 Classi Quinte
PROGRAMMA SVOLTO
Le problematiche esistenziali, teologiche ed ecclesiali emergenti
dall’attuale dibattito fra laicità e cristianesimo cattolico: il
dialogo tra il direttore di “La Repubblica”, Scalfari e papa
Francesco.
La visione dell’uomo e dell’esistenza nell’ etica laica e nell’ etica
cristiana di fronte alle nuove proposte di legge sui matrimoni gay,
sulla fecondazione eterologa e sulla liberalizzazione della
cannabis.
Le radici ebraico-cristiane dell’Europa : dall’etica
veterotestamentaria dei 10 comandamenti al comandamento
evangelico dell’amore, fino alla dottrina escatologica del Giudizio
Universale ( la cappella Sistina) e alle opere di misericordia
corporale e spirituali
La “regola aurea” delle religioni.
Universalismo egalitario e diritti dell’umanita’ ( breve storia dei
diritti umani in Occidente passando attraverso le leggi raziali
fasciste, gli orrori della seconda guerra mondiale, la shoa’ e la
bomba atomica).
Confronto fra alcuni articoli della carta dei diritti dell’uomo del
1948 e le dichiarazioni contro il razzismo e la discriminazione
nella Costituzione “ Gaudium et Spes”del Concilio Vaticano II
Rapporto Chiesa mondo: nuovi bisogni e nuove forme di
evangelizzazione di fronte alle sfide dei tempi attuali.
Todi, 09- 05- 2014 L’insegnante
Patrizia Pelorosso
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ISTITUTO CIUFFELLI EINAUDI DI TODI
Disciplina : Religione Cattolica
CLASSE V°B G
RELAZIONE DI FINE ANNO
La classe ha raggiunto con un profitto buono e in alcuni casi
anche ottimo, gli obiettivi conoscitivi del percorso programmato
di religione.
Gli studenti hanno esercitato in modo costante ed interessato la
capacità di ascolto riguardo alle svariate problematiche di “senso”
proposte la cui trattazione richiedeva la competenza di sapersi
confrontare con il panorama valoriale delle religioni e in
particolare con quello della religione cattolica.
Molti hanno dunque maturato visioni di carattere esistenziale ed
etico più consapevoli e informate rispetto alla situazione di
partenza oltre ad aver ulteriormente consolidato atteggiamenti di
rispetto reciproco.
Todi 14/05/14
L’insegnante
Patrizia Pelorosso
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI-EINAUDI” TODI
Anno scolastico 2013-2014
Relazione finale Docente: Professoressa Grifoni Chiara
Disciplina: Materia alternativa alla religione Classe: 5 B Geom.
Educazione alla cittadinanza : Rispetto e solidarietà
Descrizione della classe: Il livello iniziale dell’alunna si è mostrato buono e ha continuato ad esserlo per tutta la
durata dell’anno. Pertanto anche il clima educativo si è mantenuto estremamente
corretto e rispettoso; permettendo un sempre più proficuo lavoro in classe e a casa. L’
atteggiamento responsabile dell’alunna ,il suo continuo e attento interesse durante le
ore di lezione mi hanno permesso di lavorare molto bene, serenamente , sono così
riuscita a far comprendere argomenti sicuramente non semplicissimi con profonda
naturalezza. Il suo costante impegno gli ha permesso di raggiungere il massimo livello
di conoscenze, competenze, capacità sull’argomento .
Metodi utilizzati: Il lavoro è stato impostato alternando lezioni frontali, con lezioni partecipate, i contenuti
studiati sono stati spesso oggetto di scambi ed opinioni. Questo è stato possibile senza
problemi vista la profonda inclinazione dell’allieva.
Mezzi e strumenti utilizzati: Ho ritenuto opportuno utilizzare fonti differenti quali dispense, articoli di giornali,
saggi; tutto ciò che potesse essere riconducibile a quanto si stava analizzando. Questo
per permettere alla studentessa di entrare ancora più nello specifico nell’argomento
riuscendo a farlo suo.
Spazi e tempi del percorso formativo: Nel corso dell’anno (1 ora a settimana), nell’aula riservata all’alternativa.
Criteri e strumenti di valutazione: Le verifiche sono state sistematiche: interrogazioni tradizionali, colloqui, esercitazioni,
temi. Ho ritenuto opportuno valutare anche e soprattutto il buon impegno mostrato
anche a casa, le rielaborazioni personali.
Obiettivi raggiunti: Ritengo che gli obiettivi specifici della disciplina sono stati conseguiti. Questo grazie
sicuramente ad un grande e costante impegno da parte dell’ alunna . Oltre, ad aver
valutato la sua preparazione , ho ritenuto giusto tener conto anche del suo livello di
interesse, partecipazione, impegno e progressione nell’apprendimento.
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PROGRAMMA SVOLTO PRIMO PENTAMESTRE -Modulo 1: CITTADINANZA E COSTITUZIONE -Unità 1: Caratteri dei principi fondamentali della Costituzione italiana,
della carta dei diritti dell’unione europea, del trattato di Lisbona;
-Unità 2: Io cittadino europeo;
-Unità 3: Gestione dei diritti e doveri.
-Modulo 2:LIBERTA’ RESPONSABILE, IDENTITA’, PACE -Unità 1: La costruzione e il mantenimento della pace nel mondo;
-Unità 2: Le tradizioni culturali europee;
-Unità 3:La nostra Costituzione messa a paragone con gli altri paesi.
SECONDO PENTAMESTRE -Modulo 3: SI, LA COSTITUZIONE RICONOSCE TUTTI I DIRITTI DELLE DONNE -Unità 1: Le donne-madri nell’epoca del fascismo: fabbrica solo per fare
figli;
-Unità 2: La libertà non si compra la si possiede;
-Unità 3: Decreto contro il femminicidio : non più un’utopia.
-Modulo 4: L’UNIONE EUROPEA -Unità 1: La Costituzione europea e la carta dei diritti dell’Ue;
-Unità 2: La moneta unica;
-Unità 3: Le organizzazioni internazionali: Onu, Fao, Unesco: struttura,
organizzazione, compiti.
TODI, 09/05/14
CHIARA GRIFONI
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• 1° PROVA
• 2° PROVA
• 3° PROVA
• COLLOQUIO
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-
A.S. 2013/2014
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• 1° SIMULAZIONE del 02/04/2014
- Costruzioni, Disegno e Progettazione,
Impianti, Topografia
La 2^ simulazione del 23/05/2014 sarà documentata con allegato a parte
SIMULAZIONI 3° PROVA
CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-
A.S. 2013/2014
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ISIS “Ciuffelli-Einaudi” di Todi
SIMULAZIONE TERZA PROVA del 02/04/2014
Materia : COSTRUZIONI
VB Geometrri Alunno:
1) Spiega cosa significa plasticizzazione di una sezione inflessa e cosa è il suo Momento Resistente
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2) Calcola lo Sforzo Normale Resistente di un pilastro in c.a. di sezione 40x40 cm a cui armatura longitudinale è costituita da 8 � 16 (2,01 cmq/ciascuno) sapendo che è stato impiegato calcestruzzo C 20/25 ................................................................................................................................
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3) Perché nel travetto d un solaio in latero-cemento la sezione più critica risulta quella di estremità ?
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SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO MATERIA: IMPIANTI Prof. Francesco Santantoni
02/04/2014 Classi: 5AG - 5BG Candidato: __________________________ Classe:_______
1) Definisci la condensa interstiziale di una struttura opaca, individua le cause che la
determinano e spiega se quest'ultima si viene a creare con maggiore probabilità su
una parete a cassetta senza barriera al vapore o su una a cappotto esterno. Motiva
adeguatamente la risposta.
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2) Definisci il concetto di indice di prestazione energetica per la climatizzazione
invernale di un edificio. Spiega come e perché il numero dei ricambi d'aria di un
edificio influenza il suo indice di prestazione energetica per la climatizzazione
invernale.
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3) Definisci il fluido termovettore e spiega perché la sua temperatura di ritorno in un
impianto con caldaia tradizionale e radiatori non deve scendere al di sotto di
determinati valori per evitare possibili danni al generatore. Spiega come ottenere tale
risultato.
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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - TOPOGRAFIA – V A-B P5.
1) CALCOLO DELLE AREE: DESCRIVI IL METODO DI BEZOUT O DEI TRAPEZI.
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2) ILLUSTRA IL SEGUENTE PROBLEMA RIGUARDANTE IL PROFILO
LONGITUDINALE:
PROGETTO DELLA LIVELLETTA DI COMPENSO USCENTE DA UN PUNTO.
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3) DESCRIVI I PARAMETRI CHE CARATTERIZZANO UN PIANO INCLINATO
NELLO SPAZIO, LA SIMBOLOGIA UTILIZZATA E LE PROPRIETA' CHE
LEGANO TRA LORO LE RETTE APPARTENENTI A TALE PIANO.
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Lo studente: DATA: 02/04/2014