corso geometri p5 - isistodi.it 15 maggio 2014... · (12 domande a cui rispondere in 180 minuti)....

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI - EINAUDI” TODI Agraria-Agroindustria - Costruzioni, Ambiente e Territorio - Amministrazione, Finanza e Marketing - Produzioni artigianali ed industriali Viale Montecristo, 3 - 0 6 0 5 9 T O D I (PG). Tel. 075/8959511 - Fax. 075/8959539; [email protected] Sezione associata: Costruzioni, Ambiente e Territorio – Amministrazione, Finanza e Marketing “L. Einaudi” – Todi Todi 15/05/2014 Prot. n° 3780C/29 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5^ SEZ. B CORSO GEOMETRI P5 Anno Scolastico 2013/2014

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI - EINAUDI” TODI

Agraria-Agroindustria - Costruzioni, Ambiente e Territorio - Amministrazione, Finanza e Marketing - Produzioni artigianali ed

industriali

Viale Montecristo, 3 - 0 6 0 5 9 T O D I (PG). Tel. 075/8959511 - Fax. 075/8959539; [email protected]

Sezione associata: Costruzioni, Ambiente e Territorio –

Amministrazione, Finanza e Marketing “L. Einaudi” – Todi

Todi 15/05/2014 Prot. n° 3780C/29

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5^ SEZ. B CORSO GEOMETRI P5

Anno Scolastico 2013/2014

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Composizione del Consiglio di Classe

5^ sez. B geom. – Progetto Cinque

Anno scolastico 2013/2014

Docenti Firma Di Marcantonio Elvina

(Italiano)

Bianchini Walter (Storia)

Veca Concetta (Inglese)

Buconi Simonetta (Matematica)

Merlino Maurizio (Estimo)

Santantoni Francesco (Impianti)

Padiglioni Fernando (Diritto)

Dionigi Stefano (Topografia)

Afani Giuseppe (Disegno e Progettazione)

Gori Fernando (Costruzioni)

Bianchi Roberta (Educazione Fisica)

Pelorosso Patrizia (Religione)

Grifoni Chiara (Alternativa alla Religione)

IL Dirigente Scolastico

_______________________________ Prof. Marcello Rinaldi

RELAZIONE GENERALE

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Composizione alunni e docenti

Classe 3^ 19 alunni

Classe 4^ 16 alunni

Classe 5^

15 alunni

Prospetto dei docenti nel triennio

DISCIPLINA 3^ ANNO 4^ ANNO 5^ ANNO Italiano Di Marcantonio Di Marcantonio Di Marcantonio

Storia Bianchini Bianchini Bianchini Inglese Calamita/Fontecchio Veca Veca Matematica Bianchi M.L. Buconi Buconi Geopedologia-economia-estimo

Merlino Merlino Merlino

Impianti Brini Belli Santantoni Diritto Padiglioni Padiglioni Padiglioni Topografia Dionigi Dionigi Dionigi Progettazione e disegno Gori Rughetti Afani Costruzioni Gori Gori Gori Educazione fisica Bianchi R. Bianchi R. Bianchi R. Religione Pelorosso Pelorosso Pelorosso Alternativa alla Religione --- Grifoni Grifoni

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

SITUAZIONE IN INGRESSO E OSSERVAZIONI

La classe 5^ sez. B del Corso Geometri Progetto Cinque dell'anno 2013/2014, nel corso del

triennio non ha subito nel corpo docenti avvicendamenti tali da impedire un regolare

svolgimento dei programmi.

La classe è attualmente composta da 15 alunni, di cui 7 maschi e 8 femmine.

Gli studenti provengono oltre che dal comune di Todi anche da località limitrofe, con

fenomeni pertanto di pendolarismo che non hanno tuttavia pregiudicato la partecipazione

all’attività scolastica; il tasso di presenze è sempre stato piuttosto alto.

La classe, dopo alcune difficoltà emerse nei primi anni di corso, si presenta ad oggi

disponibile al colloquio con gli insegnanti ed abbastanza partecipe al lavoro scolastico, per

la quasi totalità dei suoi componenti, grazie anche al buon grado di socializzazione e ad

una collaborazione reciproca, maturata nel tempo, non senza qualche fatica da parte del

corpo docente.

Un discreto numero di allievi si è distinto per un maggiore impegno ed interesse dimostrati

in modo piuttosto continuativo nelle varie materie; alcuni alunni hanno più volte

evidenziato discrete/buone potenzialità e capacità intuitive purtroppo non sempre

supportate da una corrispondente applicazione, soprattutto pomeridiana.

Solo in alcuni casi è venuta a mancare in modo sostanziale la necessaria continuità,

sostituita, talora, da un'attività relativa ed opportunistica che non ha portato,

prevedibilmente, a livelli di profitto e conoscenza del tutto soddisfacenti.

Si segnala la presenza di un alunno dislessico e disgrafico regolarmente certificato la cui

documentazione è agli atti della Scuola. Lo studente non si è mai avvalso di strumenti

compensativi e/o dispensativi.

PERCORSO FORMATIVO

Il percorso scolastico compiuto dalla classe è stato caratterizzato da un comportamento

sempre sostanzialmente corretto.

La maggioranza degli studenti ha dimostrato una migliore predisposizione per l’attività

tecnico-pratica, piuttosto che per quella scientifica ed umanistica ed a questo proposito si è

ripetuta l’esperienza di corsi su argomenti specifici, tenuti da esperti esterni, durante i quali

si è rivolta particolare attenzione agli aspetti applicativi.

In linea con la normativa del Progetto Cinque la classe si è applicata ad un lavoro specifico

nell’ambito del rilievo, delle costruzioni e della progettazione prendendo spunti a carattere

pluridisciplinare, prevalentemente tra le materie tecnico-professionali. Ogni allievo ha

realizzato elaborati grafico-progettuali e di calcolo, seguito costantemente dal docente ed

utilizzando gli strumenti informatici in dotazione alla scuola.

La maggior parte degli studenti ha dimostrato impegno in tali attività, offrendo il proprio

contributo in base all’interesse, alle capacità, alle conoscenze individuali ed abilità.

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Nelle ultime due settimane dell’a.s. 2012/’13 (quarto anno di corso) e le prime due

settimane dell’a.s. 2013/’14 sono state effettuate esperienze lavorative (stages) presso studi

professionali della zona.

Il consueto viaggio d’istruzione, che nell’ultimo anno scolastico ha avuto come meta la

città di Praga, si è svolto in modo costruttivo, sia per quanto concerne gli intenti di

socializzazione, sia in riferimento all’aspetto culturale; questo grazie all’attività di

preparazione degli insegnanti e della scuola tutta, ma anche grazie ad un consono

comportamento degli alunni.

Durante l'ultimo anno di corso gli studenti sono stati chiamati a partecipare ad

un’opportuna attività di orientamento universitario e post-diploma.

In conformità con le disposizioni ministeriali in tema di Esame di Stato, sono state

effettuate, nel corso del corrente anno scolastico, simulazioni della prima, della seconda e

della terza prova scritta optando, per quest’ultima, per la modalità di svolgimento a

“Quesiti a risposta singola” (tipologia B) articolandosi quest’ultima su quattro materie

(12 domande a cui rispondere in 180 minuti). E’ stato permesso l’utilizzo dei dizionari

d’Italiano, del Prontuario Tecnico e della calcolatrice scientifica, non programmabile.

In particolare le due citate simulazioni di Terza Prova si sono articolate sulle seguenti

materie:Topografia, Costruzioni, Disegno e progettazione, Impianti

La tipologia è stata scelta dal Consiglio di Classe, in quanto ritenuta la più consona alla

predisposizione ed alle abilità degli studenti, oltre che atta a verificare un opportuno spettro

delle loro conoscenze di base.

La valutazione di ogni prova si è avvalsa di griglie specifiche per ogni materia, concordate

con il Consiglio di classe ed allegate al presente Documento.

In particolare si pregia segnalare che la simulazione della prova d’Italiano ha interessato la

classe per tutto il triennio con durata della prova di 4 ore.

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PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE

Per i contenuti delle singole discipline si rimanda alle relazioni ed ai programmi dei docenti, allegati al presente documento, di cui sono parte integrante.

CONTENUTI DISCIPLINARI Data la particolare natura del corso per Geometri, il lavoro pluridisciplinare si è concretizzato soprattutto nel campo delle materie tecnico-specialistiche. Anche per quanto riguarda la lingua straniera, il programma del corso si è sviluppato con particolari e specifici riferimenti al campo tecnico-professionale a discapito di collegamenti con le materie letterarie.

METODI I metodi comuni adottati, e precedentemente concordati, sono stati i seguenti : - lezione frontale; - lezione interattiva; - attività di approfondimento; - ricerca guidata; - incontri con esperti. Per la metodologia utilizzata dalle singole discipline, si rimanda alle rispettive relazioni.

MEZZI I mezzi utilizzati sono stati : libri di testo, audiovisivi, laboratorio informatico, biblioteca, viaggi di istruzione (Praga), seminari e corsi tenuti da esperti, stage aziendale ( IV e V anno di corso).

SPAZI Gli spazi utilizzati sono stati : aule tradizionali ed aule attrezzate, biblioteca, sala docenti, palazzetto dello sport, laboratori, ambienti esterni (Topografia).

TEMPI In generale, per quanto riguarda il tempo dedicato allo svolgimento dei programmi, il Consiglio di Classe rileva che le attività curriculari hanno avuto un andamento abbastanza continuo e regolare pur con la necessità, in certi periodi, di adattare l'attività specifica in classe alle esigenze dettate dallo svolgimento delle attività extra-curriculari sopra menzionate.

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• Italiano

• Storia

• Topografia

• Costruzioni

• Estimo

• Impianti

• Disegno e Progettazione

• Matematica

• Inglese

• Diritto

• Educazione Fisica

• Religione

• Alternativa alla religione

PROGRAMMA DI ITALIANO

CLASSE 5^ SEZ. B PROGETTO CINQUE

RELAZIONI E PROGRAMMI DISCIPLINARI

CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-

A.S. 2013/2014

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ANNO SCOLASTICO 2013-2014 1) LA NUOVA POESIA ITALIANA. I poeti di fronte alla guerra . ►G. UNGARETTI - “Fratelli”; “San Martino del Carso”; “Veglia”; “Soldati”; “Sono una creatura”; “Lucca”. ►S. QUASIMODO – “Alle fronde dei salici”; “Milano agosto 1943”. Il “male di vivere”. ►E. MONTALE – “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere”; “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro” ►G. UNGARETTI – “In memoria”. ►U. SABA – “Trieste”; “La capra”; “Città vecchia”. ► Caratteri dell’Ermetismo italiano. 2) ALLE ORIGINI DEL SIMBOLISMO. ►G. PASCOLI – da “Il fanciullino” (brano); “Novembre”; “Lavandare”; “L’assiuolo”; “Nebbia” (Leopardi : “L’infinito”); “Il gelsomino notturno”. ►G. D’ANNUNZIO – “La pioggia nel pineto”. ►C. BAUDELAIRE – “Corrispondenze”; “L’albatro”. ► Caratteri del Decadentismo italiano. 3) L’UOMO DEL ‘900 FRA CRISI E DISSOCIAZIONE: LA MASCHERA E L’ALTRO DA SE’. ► L. PIRANDELLO – “Il treno ha fischiato”; “La carriola”; “La patente”; “Le vicende di Mattia Pascal”; dal saggio sull’Umorismo : “La vecchia imbellettata”. ►F. KAFKA – da “La metamorfosi” (brani). (*) ►I. SVEVO – “Lo schiaffo del padre” (cap. IV); “Una catastrofe salutare” (cap. VIII) (*) 4) “…PERCHE’ TUTTO RESTI COM’E”. (*) ►G. VERGA – “Rosso Malpelo”; L. PIRANDELLO – “Ciaula scopre la luna”- C. LEVI – “…Noi non siamo cristiani…” (da “Cristo si è fermato ad Eboli”) ; P.P. PASOLINI – “Un gioco violento” (da “Ragazzi di vita”), LIBRI DI TESTO : AAVV, “I tre libri di letteratura”, Editori Laterza , Vol. II-III. N.B. Gli argomenti segnalati da asterisco (*) non sono stati ancora svolti alla data del 15 maggio 2014. Todi 15 maggio 2014 GLI STUDENTI L’INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO

ITALIANO : FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Favorire un approccio che consenta allo studente di contestualizzare , storicizzare ma

anche attualizzare quanto esaminato.

Favorire l’abitudine e la disponibilità ad esperienze di lettura autonome e varie.

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Favorire l’arricchimento del linguaggio a livello lessicale e sintattico, per una migliore

produzione sia scritta che orale,

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Abitudine alla lettura ed all’analisi dei testi narrativi e di poesia.

Abitudine alla valutazione dei riflessi e dei condizionamenti prodotti dalla storia e

dalla società nei confronti della letteratura.

Abitudine alla riflessione su fatti ed eventi recenti e contemporanei.

METODI UTILIZZATI

Lezione frontale, lezione partecipata, interventi, analisi guidata ed autonoma dei testi.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Libri di testo, fotocopie ed altri testi reperiti dall’insegnante o dagli stessi allievi.

Schemi ed appunti.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Aula ordinaria, biblioteca.

I tempi previsti dai programmi ministeriali sono di circa 99 ore annuali e sono stati, in

linea di massima, rispettati pur inglobando iniziative scolastiche programmate dal

consiglio di classe e non prettamente riferibili alla disciplina in oggetto.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le prove scritte sono stati applicati, sia per il contenuto che per la forma, i criteri di

valutazione idonei alle diverse tipologie A,B,C,D, della prima prova, sulla base del

punteggio stabilito per l’esame di maturità. Per i test di verifica ci si è comportati in

modo analogo, a seconda della tipologia del test somministrato . Per le prove orali ci si

è attenuti alle conoscenze basilari degli autori esaminati, valutando preferibilmente le

capacità di analizzare e commentare direttamente un testo letterario, piuttosto che le conoscenze relative alla storia della letteratura. Per la valutazione espressa

direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i livelli di conoscenza, competenza, comprensione,capacità, applicazione.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni classiche, interventi. Analisi testuale, elaborazione di un “saggio breve”

su più documenti proposti dall’insegnante.

Le prove scritte, sulla falsa riga delle tipologie ministeriali, hanno avuto ciascuna una

durata di quattro ore.

PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe in oggetto risulta mediamente preparata, anche in virtù del numero esiguo degli alunni che la compongono. Di questi alcuni, purtroppo, presentano ancora certe lacune espressivo-grammaticali ormai radicate, parzialmente colmate grazie alla volontà, all’impegno ed alla partecipazione. Da evidenziare un

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apprezzabile incremento di attenzione e di applicazione durante l’ultimo periodo dell’anno scolastico e da sottolineare l’evidente rapporto umano e collaborativo stabilito dagli studenti fra di loro e nei confronti dell’insegnante che ha contribuito, non poco, al raggiungimento di obiettivi minimi e, per alcuni, discreti nonché buoni. Si rilevano le problematiche relative ad un allievo affetto da dislessia e disgrafia certificate.

Todi 15 maggio 2014

L’ INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO

PROGRAMMA DI STORIA

CLASSE V SEZ. B PROGETTO 5

ANNO SCOLASTICO 2013-2014

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Libro di testo: A.Lepre, C.Petraccone, La Storia, vol. 3 Zanichelli editore

POLITICA ED ECONOMIA ALL’INIZIO DEL NOVECENTO

L’età Giolittiana Giolitti e l’inserimento delle masse nella vita politica. L’economia italiana durante l’età

Giolittiana.

Mezzogiorno ed emigrazione. Socialisti e cattolici. La crisi del sistema Giolittiano. La

guerra di Libia.

Economia e società tra Ottocento e Novecento La seconda rivoluzione industriale. La seconda rivoluzione industriale in Europa. Un

nuovo protagonista: gli Stati Uniti. Il capitalismo statunitense. Le conseguenze della

seconda rivoluzione industriale sulla struttura sociale. Le nuove invenzioni. Le fonti di

energia. Lo sviluppo dei trasporti e le trasformazioni delle città. Il commercio e la

pubblicità. La nascita dei moderni mass media. La nuova organizzazione del lavoro e i

sindacati.

La società di massa L’irruzione delle masse nella storia. La nascita dei partiti di massa. I sindacati.

Riformisti, rivoluzionari e revisionisti. Il cattolicesimo sociale e la Rerum Novarum.

Due diversi modelli di socialismo. Le donne e la famiglia nella società di massa.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA

La Grande Guerra Un conflitto che investì tutto il mondo. Lo scoppio della guerra. La posizione dei

socialisti. Il fronte interno. Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione.

L’intervento dell’Italia. La guerra dal 1915 al 1917. Nuove e vecchie armi. La

conclusione del conflitto. I trattati di pace. L’assetto internazionale.

La rivoluzione bolscevica in Russia Il progetto di Lenin. La rivoluzione di febbraio e la repubblica. La Russia tra guerra e

rivoluzione.

La conquista del potere da parte dei bolscevichi. L’affermazione della dittatura. La

guerra civile ed esterna. L’internazionale comunista. Dal comunismo di guerra alla

nuova politica economica.

L’ETA’ DELLE MODERNE DITTATURE: FASCISMO E COMUNISMO

Le origini del fascismo in Italia La nascita delle dittature e l’aspirazione al totalitarismo. Il dopoguerra in Italia. Il 1919:

un anno importante per la storia politica d’Italia. La nuova Destra. Il “Biennio rosso” e

la divisione delle sinistre. La crisi dello Stato liberale: Mussolini conquista il potere.

La dittatura fascista 1922-1925: la transizione verso un regime dittatoriale. La dittatura fascista. La politica

sociale ed economica del fascismo. La ricerca del consenso. La conciliazione fra Stato e

Chiesa. L’ideologia fascista e gli intellettuali. La politica estera fino al 1933 e la

demografia. La vita quotidiana. L’antifascismo fino al 1934.

12

La dittatura sovietica Il fallimento della “Rivoluzione permanente” e la costruzione del socialismo in un solo

paese. La dittatura di Stalin. Repressione e carestia. La trasformazione delle classi. La

costituzione staliniana del 1936. La liquidazione degli avversari di Stalin.

POLITICA ED ECONOMIA NEGLI ANNI VENTI

Europa e Stati Uniti Le conseguenze economiche ed ideologiche della Grande Guerra. Le maggiori

democrazie europee: Francia e Gran Bretagna. Il passaggio del primato economico

mondiale dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. La nascita della Repubblica di Weimar.

La crisi economica e politica del 1923. L’apparizione di Hitler sulla scena politica.

Ripresa economica e stabilità politica in Germania.

Gli anni della crisi economica Lo scoppio della crisi. La teoria economica Keynes e la pianificazione. Il New Deal. Le

conseguenze della crisi del 1929 nel mondo. L’economia italiana negli anni Trenta.

L’economia sovietica. Le conseguenze della crisi del 1929 nell’ideologia e nella

politica.

ASCESA E CADUTA DEL NAZIONALSOCIALISMO

La dittatura nazionalsocialista Hitler conquista il potere. La dittatura nazionalsocialista. L’ideologia nazionalsocialista

e l’antisemitismo. I rapporti con le chiese e la persecuzione degli ebrei. Il consenso delle

masse. La politica economica del nazionalsocialismo.

La politica estera e l’affermarsi degli autoritarismi Il ritorno della Germania sulla scena internazionale e la crisi della Società delle Nazioni.

La politica estera dell’Italia. La fine delle divisioni a sinistra. I Fronti Popolari in

Francia e Spagna.

La prima fase della Seconda Guerra Mondiale 1938: Hitler dà inizio all’espansione. L’inizio del secondo conflitto mondiale. La resa

della Francia e l’intervento dell’Italia. La “guerra parallela” di Mussolini. La guerra

diventa mondiale.

La fine del conflitto La svolta della guerra. Le armi. La caduta di Mussolini e lo sbarco Anglo-Americano.

L’Italia divisa in due. L’ultima fase della guerra contro la Germania. La conclusione

della guerra. I processi e il nuovo assetto mondiale.

LA GUERRA FREDDA

La fase iniziale della Guerra Fredda

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La nascita dell’Onu. La frattura est e ovest. La formazione di due blocchi contrapposti.

La Nato e il patto di Varsavia. I paesi vincitori della guerra. I paesi sconfitti. L’Europa

tra le due superpotenze. La guerra di Corea e l’inasprimento della Guerra Fredda.

Gli inizi della distensione e i problemi del Medio Oriente

Il “disgelo” e l’attenuazione della Guerra Fredda. La “Destalinizzazione”.

L’Italia repubblicana e la Guerra Fredda

La nascita della Repubblica. La costituente. La rottura dell’Unità Nazionale. La vittoria

della Democrazia Cristiana. Predominio e crisi del centrismo. La crescita economica. Il

centro-sinistra.

Gli alunni L’insegnante

Prof. Walter Bianchini

STORIA: FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Sviluppare la consapevolezza della necessità di studiare i fatti storici al di là delle

ideologie, per capire il passato e leggere il presente.

Consolidare l’attitudine ad analizzare criticamente quanto presentato ed a

problematizzare i fatti storici, tenendo conto dei rapporti spazio-temporali.

Favorire l’abitudine a considerare la storia come prodotto anche di fenomeni sociali ed

umani, oltre che politici ed economici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Lo studente dovrà essere in grado di adoperare concetti e termini storici in rapporto agli

specifici contesti.

Lo studio della materia in questione dovrà facilitare lo sviluppo di una coscienza civile,

al di là di un mero apprendimento di contenuti a livello mnemonico e/o puramente

cronologico.

METODI UTILIZZATI

Lezione frontale, lezione partecipata, interventi della classe, contributi di discussione

collettiva. Interdisciplinarietà con la materia di italiano.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Libro di testo, documenti, documentari. Schemi prodotti in classe e individualmente,

anche grazie a fotocopie di testi reperiti dall’insegnante e dagli stessi allievi.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Aula ordinaria, biblioteca.

14

I tempi previsti dai programmi ministeriali sono circa di 66 ore annuali che sono state

globalmente utilizzate, anche se non dalla totalità degli allievi, visto il notevole numero

di assenze di alcuni di essi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per i test di verifica somministrati i criteri di valutazione sono stati basati sul punteggio

in quindicesimi, come da griglia stabilita per la terza prova del nuovo esame di maturità.

Per la valutazione espressa direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i

livelli di conoscenza, competenza, comprensione, capacità, applicazione.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni classiche, interventi, test a risposta breve-semplice. Analisi di documenti.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe in oggetto ha rilevato elementi di un’apprezzabile dose di intelligenza e

perspicacia che, unita ad un’adeguata preparazione, ha portato a risultati positivi.

Gran parte degli studenti del corso ha dimostrato continuità nello studio e

nell’applicazione per cui per molti gli obiettivi raggiunti possono ritenersi abbastanza

soddisfacenti, mentre solo per pochi altri i risultati ottenuti sono appena sufficienti .

Per quanto concerne il programma svolto si è cercato di dare un quadro esauriente delle

principali fasi della storia italiana, europea ed extraeuropea dall’inizio del ‘900 agli anni

Sessanta. Todi 15 maggio 2014

L’INSEGNANTE

Prof. Walter Bianchini

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI -

EINAUDI” TODI

15

Agraria-Agroindustria - Costruzioni, Ambiente e Territorio - Amministrazione,

Finanza e Marketing - Produzioni artigianali ed industriali

Viale Montecristo, 3 - 0 6 0 5 9 T O D I (PG). Tel. 075/8959511 - Fax. 075/8959539

[email protected]

Progetto Didattico Disciplinare A. S. 2013/2014

Classe 5 Sez. B Geometri Disciplina: Topografia Docente: Prof. Dionigi Stefano

Descrizione della classe. La classe è composta da quindici studenti provenienti da Todi e dalle

sue frazioni, e dai comuni limitrofi. Il percorso formativo nella disciplina è

stato regolare.

Un controllo dei pre-requisiti, effettuato all’inizio dell’anno

scolastico, ha evidenziato conoscenze di base sufficienti per un 50% degli

studenti, buone per il 20% degli studenti e mediocri o insufficienti per

l’ulteriore 30% dei discenti .

Pertanto la classe si è presentata non omogenea per quanto riguarda

le conoscenze ed i pre-requisiti di base.

Il percorso formativo ha quindi risentito di questa situazione e le

difficoltà hanno riguardato soprattutto alcuni discenti, per i quali si è

cercato di semplificare l’azione del percorso disciplinare.

A causa di queste oggettive difficoltà, e per i motivi che verranno

descritti dopo, la didattica è stata semplificata ed il programma della

disciplina è stato opportunamente ridotto sia negli aspetti riguardanti gli

aspetti teorici che nella progettazione stradale.

A queste difficoltà si sono aggiunte ulteriori problematiche legate

alla riforma degli istituti tecnici.

La disciplina Topografia, che nel corso tradizionale era caratterizzata

da sette ore disciplinari nel quinto anno e otto ore nel quarto anno di studi,

ha subito una decurtazione oraria impensabile tant’è che il percorso

didattico disciplinare è stato ridotto nei tempi a quattro ore sia nel quarto

che nel quinto anno, (praticamente è stato dimezzato il quadro orario)

mentre i percorsi e gli obiettivi disciplinari sono rimasti teoricamente

inalterati.

Tale situazione non ha quindi permesso di avere i tempi ed i modi

per effettuare un’azione didattica efficace, per creare anche momenti di

recupero delle conoscenze e di riflessione rivolta all'accrescimento del

ruolo di questa figura tecnica denominata “geometra”.

Le difficoltà riscontrate hanno quindi condizionato la preparazione

disciplinare e la costruzione di quegli obiettivi formativi previsti dal POF.

Alla fine dell’anno il profitto nella disciplina è così sintetizzato:

• Il 20% degli studenti insufficienti;

16

• Il 50% degli studenti sufficienti;

• Il 30% degli studenti con una preparazione discreta.

Obiettivi formativi dal POF 1) Promuovere le potenzialità e le diverse intelligenze di ciascun alunno attraverso interventi

educativo – didattici tramite le varie discipline mirati a garantire una solida cultura e a ridurre

le situazioni di insuccesso scolastico, operare per la valorizzazione delle eccellenze, delle

professionalità e del pensiero creativo.

2) Orientare gli alunni a saper assumere un buon controllo dei propri comportamenti,

acquisendo uno stile personale rispettoso delle regole di convivenza.

3) Concorrere allo sviluppo del “cittadino del mondo”, favorendo la conoscenza di sé,

l’acquisizione di spirito critico, l’elaborazione di scelte consapevoli, la strutturazione del senso

della solidarietà, l’attenzione alla salute propria ed altrui, il rispetto dell’ambiente e la

consapevolezza dei propri diritti e doveri.

Competenze trasversali 1. Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e

varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in

funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro

2. Comunicare - Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di

complessità diversa,trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); -

Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati

d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,

informatici e multimediali).

3. Collaborare e partecipare

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le

altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla

realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri

4. Agire in modo autonomo e responsabile Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri

diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le

responsabilità.

5. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le

risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di

problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

6. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra

fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello

spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,

coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

7. Acquisire ed interpretare l’informazione Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso

diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti e opinioni.

8. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,

utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative

priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i

risultati raggiunti.

Quadro didattico progettuale dell’anno:

17

1° TRIMESTRE

Num. Titolo del Modulo (tematica) n. ore

0 Controllo dei pre-requisiti 3

1 Agrimensura 20

2 (3) Strade e canali 25

2° PENTAMESTRE

Titolo del Modulo (tematica) n. ore

3 (1) Agrimensura 20

4 (2) Sistemazioni del terreno e invasi 16

6 (3) Strade e canali 39

Programmazione didattica della classe 5 B G. P5

MODULO-U.D. N° unità

didattiche

Livello di

approfondimen

Tempo

complessivo in

18

Contenuto disciplinare sviluppato

Testo in uso: Autore Pigato

Editore Poseidonia scuola

didattiche

monodisciplinari

(M)

pluridisciplinari

(P)

approfondimen

to

(ottimo-buono-

discreto-

sufficiente-solo

cenni

complessivo in

ore

Modulo-U.D. 1.1) (Trimestre) Misura e calcolo delle aree. -Metodi analitici

-Metodi grafici

-Metodi grafo-numerici

1 M

1 M

1 M

B

B

B

9

6

5

TOT. 20

Modulo-U.D. 1.2) (Pentamestre) Suddivisione dei terreni. -Generalità-Metodi di risoluzione

-Suddivisione di un appezz. triangolare

-Suddivisione di un appezz. quadrilatero-

poligonale

-Sudd. con diversa valenza unitaria

-Esempi numerici

1 M

1 M

1 M

1 M

B

B

D

S

1

3

4

1

2

TOT. 11

Modulo-U.D. 1.3) (Pentamestre) Rettifica e spostamento di confini. -Generalità

-Rettifica di un confine bilatero e

spostamento di confine

-Rettifica di un confine poligonale

-Problemi

1 M

1 M

1 M

B

B

D

1

3

5

TOT. 9

Modulo 2 (Pentamestre) Spianamenti. -Generalità e definizioni

-Teoremi del baricentro e Volumi di un

solido

-Spianamento con piani comunque

orientati

-Esempi numerici

1 M

1 P

1 M

B

B

D

1

5

10

TOT. 16

Modulo-U.D. 3.2) (Trimestre) Strade. -Classificazione delle strade di uso

pubblico

-Composizione della piattaforma stradale

-Caratteristiche geometriche delle strade

-Caratteristiche compositive

1 P

1 M

1 M

1 P

B

D

S

S

2

2

1

2

TOT. 7

MODULO-U.D.

Contenuto disciplinare sviluppato

Testo in uso: Autore Pigato

Editore Poseidonia scuola

N° unità

didattiche

monodisciplinari

(M)

pluridisciplinari

(P)

Livello di

approfondimento

(ottimo-buono-

discreto-sufficiente-

solo cenni

Tempo

complessivo

in ore

19

Modulo-U.D. 3.2) Strade. -Resistenza al moto di un veicolo

-Analisi del traffico

1 M

1 M

S

S

1

1

TOT. 2

Modulo-U.D. 3.3) Progetto della Strada. -Fasi della progettazione

1 M

D

1

Modulo-U.D. 3.3) e 3.4) Redazione del progetto stradale. -Inquadramento cartografico

-Studio del tracciato planimetrico

-Studio del tracciato altimetrico

-Sezioni trasversali e zona d'occupazione

-Calcolo del volume del solido stradale

-Le curve circolari -Progetto-

Picchettamento

1 M

1 P

1 P

1 M

1 M

1 M

D

B

B

B

B

D

2

8

8

8

5

6

TOT. 37

Modulo-U.D. 3.3) Elaborazione progettuale.

1 M

D

17

Attività integrative

3

STRATEGIE DIDATTICHE : -lezioni frontali

-esercitazioni individuali e di gruppo

-simulazioni, esercitazione alla ricerca

-problem solving al compito progettuale. METODI : -Nel processo educativo ed istruttivo sono stati adottati i seguenti metodi:

a) in funzione del tipo di apprendimento: -metodo per scoperta, ove l'apprendimento avviene attraverso l'esperienza

autonoma dell'alunno, operando per lavori individuali o di gruppo su temi disciplinari

limitati e circoscritti e/o già in parte sviluppati ed esercitando i discenti alla ricerca;

-metodo per ricezione, ove l'apprendimento avviene attraverso la trasmissione

logica dell'informazione da parte dell'insegnante (strategia della lezione frontale),

utilizzato per quei contenuti disciplinari fortemente tecnici e nozionistici.

b) in funzione del tipo di ragionamento: -metodo induttivo, lo studente è l'attore principale, dal particolare si passa al

generale; tale metodo è stato utilizzato nello sviluppo di alcune tematiche progettuali

quali la progettazione stradale di massima, il calcolo dei volumi di terreno;

-metodo deduttivo, l'insegnante è l'attore principale almeno nella fase iniziale,

dal generale si passa al particolare; tale metodo è stato utilizzato limitatamente nella

fase iniziale della progettazione stradale e negli altri temi disciplinari. MEZZI E STRUMENTI : -Simulazioni con l'uso di lavagne tradizionali e prove grafiche;

-Tavolo da disegno e strumenti per l’elaborazione grafica;

-Computers e relativi softwares applicativi per le elaborazioni scritte e grafiche.

STIMA DEGLI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: a) n. 4 ore settimanali previste dai programmi ministeriali;

b) n. 123 ore annuali;

20

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: -n. 2+3 prove scritte tradizionali;

-n. 2+3 prove orali tradizionali;

-n. 1 lavoro di progettazione. ESPERIENZE DI RICERCA E DI PROGETTO FINALIZZATE AL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE: Progetto di una strada Tipo F extraurbana limitata agli aspetti plano-altimetrici.

Obiettivi e Contenuti DISCIPLINA

OBIETTIVI DISCIPLINARI

CONOSCENZE

ABILITA' SPECIFICHE

ATTEGGIAMENTI SPECIFICI

-Saper eseguire un rilievo

plano-altimetrico a carattere

agrimensorio ed urbanistico;

-Saper interpretare, elaborare

i dati di un rilievo e saper

ricavare gli elementi

necessari e sufficienti per la

attività specifica;

-Saper effettuare calcoli di

divisione delle aree,

rettifiche e spostamenti di

confine, saper misurare

volumi di terreno o di invasi,

progettare spianamenti e

controllarne l'esecuzione;

-Conoscere le caratteristiche

costruttive essenziali del

solido stradale;

-Acquisire la capacità di

leggere un progetto stradale

e saperne eseguire la

progettazione in termini

grafo-geometrici-numerici;

-Saper leggere una carta

topografica in relazione alle

problematiche generali

connesse con la formazione

della cartografia italiana.

-Conoscere le tecniche

di rappresentazione

grafica, dei sistemi e

dei metodi che

permettano di

rappresentare il

territorio;

-Divisione delle aree,

frazionamenti;

-Determinazione dei

volumi di scavo e di

riporto;

-Spianamenti;

-Conoscere le

problematiche del

traffico, redazione di

un tronco stradale con

sviluppo plano-

altimetrico;

-Computi metrici;

-Esecuzione dello

studio di progettazione

di un tronco stradale

limitato agli aspetti

plano-altimetrici

-Lettura di carte

topografiche, tecniche,

di media scala.

-Saper utilizzare

tecniche e metodi di

rilievo geometrico;

-Saper redigere un

progetto completo

inerente all'area

tecnico-

professionale, saper

utilizzare le tecniche

di rappresentazione

grafica;

-Saper leggere ed

interpretare il

territorio come

sistema di funzioni

e segni per

impostare

correttamente la

problematica

ambientale;

-Saper visualizzare

dati ed opere con

modelli matematici;

-Saper utilizzare le

competenze

acquisite in contesti

scolastici ed

extrascolastici.

-Essere consapevole

del proprio ruolo di

cittadino

professionista;

-Essere consapevole

del lavoro di équipe

ed essere disponibili

ad esso;

-Essere consapevole

del ruolo

fondamentale della

competenza

comunicativa;

-Essere consapevole

dei legami tra i

fenomeni territoriali e

i prodotti umani;

-Essere consapevole

della natura evolutiva

ed interattiva del

binomio uomo-

ambiente.

I.I.S. “CIUFFELLI-EINAUDI” TODI Anno Scolastico 2013/2014

PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA Insegnante: Dionigi Stefano

Classe 5° B Geometri

o Testo in uso: “Quadrante – Autore: Pigato – edito Poseidonia scuola-

Agrimensura: misura e calcolo delle aree.

21

Generalità;

Metodi numerici;

Metodi grafici;

Metodi grafo-numerici.

Agrimensura: suddivisione dei terreni. Generalità;

Metodi di risoluzione delle suddivisioni;

Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma triangolare e di uniforme

valenza;

Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma quadrilatera;

Suddivisione di terreni di diversa valenza (impostazione del problema);

Esercizi numerici.

*Agrimensura: spostamento e rettifica di confini.* Generalità;

Rettifica di confine bilatero;*

Rettifica di confine poligonale;*

Rettifica con direzione obbligata;*

Spostamento dei confini.

Spianamenti. Generalità e definizioni;

Teorema del baricentro di una superficie poliedrica;

Volume di un solido prismatico a spigoli verticali e basi qualsiasi;

Spianamenti orizzontali su piani quotati;

Spianamenti inclinati su piani quotati;

Volume di un solido cilindrico;

Spianamenti orizzontali su piani a linee di livello (impostazione del problema).

Esempi numerici.

Strade: Elementi del Progetto. Generalità e classificazione delle strade di uso pubblico;

Composizione della piattaforma stradale;

Analisi del traffico;

L’andamento planimetrico delle strade;(con esclusione delle curve a raggio

variabile e le curve circolari bicentriche);

L’andamento altimetrico delle strade.

Il progetto della strada. Elementi di un progetto stradale completo;

Fasi della progettazione.

Redazione del progetto stradale. Relazione generale e caratteristiche del tracciato;

Planimetria stradale;

Profilo longitudinale e tracciamento delle livellette;

Problemi sulle livellette;

Sezioni trasversali;

Parzializzazione delle sezioni trasversali;*

Calcolo delle aree delle sezioni trasversali;

Zona di occupazione (cenni);*

Calcolo analitico dei volumi dei solidi stradali;*

Le curve circolari;

22

Picchettamento delle curve circolari. Punti di tangenza e vertice;*

Picchettamento per ordinate alla tangente;*

Picchettamento per ordinate alla corda.*

Disegno topografico. Elaborazione di un tratto di strada tipo F extraurbana, limitata alle sezioni.

I rappresentanti di classe Todi lì 08-05-2014

Il Docente Prof. Stefano Dionigi

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“Ciuffelli – Einaudi” di Todi

Corso Geometri- Progetto cinque

Anno scolastico 2013/2014

PROGRAMMA CONSUNTIVO DI COSTRUZIONI Classe VB

23

1) Richiami : “trave inflessa”

2) Concetti di base del metodo SPSL :

a) Analisi dei carichi : Metodo coefficienti parziali

b) Plasticizzazione della sezione e Momento Resistente

c) Cerniere plastiche e riserve di resistenza di una struttura

3) Dimensionamento elementi strutturali a sezione omogenea :

a) Confronto tra metodo TA e SPSL

b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale ed a Flessione Semplice retta

*4) Edifici in muratura di nuova costruzione ed interventi su edifici preesistenti :

a) Criteri generali di funzionamento : struttura scatolare

b) Metodo semplificato (cenni)

c) Interventi su strutture preesistenti

5) Strutture in c.a. :

a) Teoria generale

b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale e Flessione Semplice retta (metodo SPSL)

6) Spinta delle terre :

a) Concetti generali

b) Teoria di Coulomb con calcolo della spinta senza sovraccarico e con sovraccarico

7) Muri di sostegno (metodo TA):

a) Cenni sulle varie tipologie

*b) Verifiche di stabilità globale : Ribaltamento, Scorrimento, Schiacciamento

e Stabilità terra-muro (cenni)

*c) Dimensionamento muro a sbalzo

N.B. Le voci asteriscate si riferiscono ad argomenti non ancora svolti alla data di

pubblicazione del “Documento ” redatto dal Consiglio di Classe .

24

Entro il termine dell'anno scolastico si prevede il completamento del

programma, con presentazione nota di aggiornamento da parte dell’Insegnante.

Todi,lì 15 maggio 2014

Alunni Insegnante

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“Ciuffelli – Einaudi” di Todi

Corso Geometri- Progetto cinque

Anno scolastico 2013/2014

Materia: COSTRUZIONI Prof. FERNANDO GORI

25

RELAZIONE CONCLUSIVA

Classe VB

Durante l’anno scolastico si è evidenziato, nella classe, un atteggiamento alquanto

disimpegnato e di relativo interesse per la materia e solo in pochi non si sono lasciati

coinvolgere; tutto ciò non è sostanzialmente cambiato con l’avvicinarsi del termine

dell’anno scolastico ed ha contribuito a rendere relativamente proficuo lo svolgimento

delle lezioni e lo sviluppo dei programmi, già resi più impegnativi per l’introduzione di

considerazioni sulla nuova normativa tecnica e sul calcolo agli Stati Limite.

Tutto ciò ha portato a rivedere consistenza ed approfondimento degli argomenti trattati e

ad abbassare i livelli minimi di conoscenza pretesi.

La classe, non particolarmente numerosa, ha, comunque, raggiunto un livello medio di

preparazione sufficiente, con pochi elementi che si sono distinti per impegno e

rendimento, una buona parte che, a seguito di un interesse saltuario e del tutto

utilitaristico, è riuscita a mantenere livelli di conoscenza strettamente accettabili, ed un

gruppo di elementi che, come detto, hanno evidenziato il loro disinteresse, confermato

da un rendimento per lo più scarso e da atteggiamenti quasi di rifiuto della materia.

Le valutazioni specifiche sono state effettuate a seguito di verifiche sia orali che scritte,

di tipo tradizionale, ma anche a seguito di brevi “contatti speculativi”, volti a verificare

la continuità di applicazione, in merito agli argomenti affrontati.

La traduzione quantitativa delle conoscenze acquisite ha tenuto conto, oltre che

dell’effettivo sapere, anche delle singole capacità e dell’impegno dimostrato,

privilegiando lo spirito critico e speculativo, quali espressioni di base per un sapere

costruttivo e dinamico.

Gli strumenti utilizzati sono stati quelli tradizionali.

Todi, 15 maggio 2014

l’Insegnante

I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi

-

26

Programma di Estimo Generale, Civile e Catastale

Classe: V sez. B Geometri – P5 - A.S. 2013/2014

Testo adottato: Corso di Economia ed Estimo Autore: S. Amicabile Casa Editrice: Hoepli – quarta edizione -

ESTIMO GENERALE

1. Il giudizio di stima

1.1. Definizione dell’Estimo; 1.2. Natura del giudizio di stima; 1.3. Concetto di valore, prezzo e costo; 1.4. Fasi dell’attività estimativa (indice metodologico).

2. Gli aspetti economici o criteri di stima 2.1. Il più probabile valore di mercato; 2.2. Il più probabile valore di produzione/costruzione o/e riproduzione/ricostruzione; 2.3. Il più probabile valore di trasformazione (valore di macchiatico); 2.4. Il più probabile valore di surrogazione; 2.5. Il più probabile valore complementare; 2.6. Il più probabile valore di capitalizzazione.

3. Principio dell’ordinarietà 3.1. Suscettivisti; 3.2. Attualisti; 3.3. Imprenditore ordinario e azienda ordinaria.

4. Il metodo di stima 4.1. Stime sintetiche:

4.1.1. Ad impressione o a vista; 4.1.2. Comparativa per parametri tecnici ed economici; 4.1.3. Storica; 4.1.4. Per valori tipici;

4.2. Stima analitica per capitalizzazione dei redditi: 4.2.1. I presupposti della stima analitica per capitalizzazione dei redditi; 4.2.2. La determinazione del reddito da capitalizzare; 4.2.3. Ricerca del saggio di capitalizzazione per confronto ed estrapolazione; 4.2.4. Applicabilità della stima analitica per cap.ne dei redditi nella pratica

professionale; 4.3. Aggiunte e detrazioni al valore normale.

ESTIMO SPECIALE URBANO

5. Stima dei fabbricati civili

5.1. Condizioni che influenzano il valore dei fabbricati:

27

5.1.1. Condizioni intrinseche; 5.1.2. Condizioni estrinseche;

5.2. Criteri e metodi di stima. 6. Stima delle aree fabbricabili

6.1. Definizione; 6.2. Condizioni che influenzano il valore delle aree:

6.2.1. Condizioni intrinseche; 6.2.2. Condizioni estrinseche;

6.3. Criteri e metodi di stima. 7. Estimo condominiale

7.1. Il condominio; 7.2. Riparto delle spese condominiali; 7.3. Criteri per la redazione della tabella principale e di quelle speciali (scale ed

ascensore).

ESTIMO SPECIALE LEGALE 8. Espropriazioni per pubblica utilità

8.1. Generalità; 8.2. Legge fondamentale n. 2359 del 25/06/1865; 8.3. Legge Napoli n. 2892 del 15/01/1885; 8.4. Legge per la casa n. 865 del 22/10/1971 con integrazione della legge Bucalossi n.

10 del 28/01/1977; 8.5. Sentenza della Corte Costituzionale n. 5 del 30/01/1980; 8.6. Legge tampone n. 385 del 29/07/1980; 8.7. Sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 19/07/1983; 8.8. Sentenze della Corte di Cassazione a sezioni riunite n. 5401 del 24/10/1984 e n.

4091 dell’8/07/1985; 8.9. Legge n. 359 dell’8/08/1992; 8.10 Testo Unico, DPR n° 327 dell’8/06/2001 e relative integrazioni;

8.10.1 Sentenze Corte Costituzionale nn. 348 e 349 del 24/10/2007. 8.10.2 Art. 2 comma 89 lett. a – Legge n. 244 del 24/12/2007 – (legge

finanziaria 2008) 8.10.3 Sentenza della Corte Costituzionale n. 181 del 07/06/2011

9. Stime nei diritti reali sulla cosa altrui

9.1. Servitù prediali: 9.1.1. Generalità; 9.1.2. Passaggio coattivo; 9.1.3. Acquedotto coattivo; 9.1.4. Elettrodotto coattivo;

9.2. Usufrutto: 9.2.1. Generalità; 9.2.2. Stima della nuda proprietà; 9.2.3. Stima del diritto d’usufrutto.

10. Stima nelle successioni per causa di morte 10.1. Nozioni giuridiche; 10.2. Successione testamentaria, legittima e necessaria; 10.3. Fasi della successione:

10.3.1. Formazione della massa;

28

10.3.2. Riunione fittizia; 10.3.3. Collazione; 10.3.4. Divisione patrimoniale:

10.3.4.1. Quote di diritto; 10.3.4.2. Dichiarazione di divisibilità; 10.3.4.3. Quote di fatto.

ESTIMO CATASTALE

11. Definizione e scopi 12. Il Catasto Terreni

12.1. Formazione, pubblicazione e attivazione; 12.2. Conservazione:

12.2.1. Atti del C.T. (in forma tradizionale e meccanografica); 12.2.2. Mutazioni soggettive; 12.2.3. Mutazioni oggettive.

13. Il Catasto Fabbricati 13.1. Formazione:

13.1.1. Dichiarazione e classamento delle U.I.U.: (procedura DOCFA –approfondimenti ed esercitazione pratico-professionale);

13.2. Conservazione: 13.2.1. Atti del C.F.; 13.2.2. Mutazioni soggettive; 13.2.3. Mutazioni oggettive.

Todi lì, 10 maggio 2014

Il Docente (Prof. Maurizio Merlino)

Gli Alunni:

1) ________________________ 2) ________________________ 3) ________________________

I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi

-

29

RELAZIONE FINALE: Prof. Maurizio Merlino

MATERIA: Estimo Classe: V sez. B - Geometri - P5 A.S. 2013/2014

CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO, METODI UTILIZZATI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Il programma d’Estimo quale disciplina di sintesi e di grande valore formativo, è stato svolto tenendo ben presente i principi generali della dottrina, la cosiddetta “Metodologia estimativa” alla quale qualsivoglia casistica pratica di stima può essere ricondotta nei principi e nelle norme di valutazione. A tal fine la parte del programma relativa all’Estimo generale è stata svolta mirando a mettere a disposizione degli studenti gli strumenti per comprendere lo svolgimento del ragionamento estimativo, il valore da assegnare ai risultati, le limitazioni logiche e i condi-zionamenti applicativi del metodo di stima. Per l’Estimo speciale il metodo d’insegnamento seguito è stato invece quello per problemi in modo da avvicinare, per quanto possibile, l’Estimo scolastico/astratto a quello concreto/professionale. Si è cercato pertanto di far capire agli alunni l’importanza, nelle operazioni estimative, di giustificare procedure e valori allo scopo di ridurre l’aleatorietà insita nelle stime. A tal fine gli studenti sono stati continuamente sollecitati ad elaborare logicamente concetti, così da sviluppare le loro capacità d’analisi, la giusta mentalità critica e l’attitudine alla comparazione e deduzione.

Considerando inoltre la forte caratterizzazione operativa della materia, sono state svolte in classe esercitazioni scritte concernenti la normale casistica estimativa, nonché esercizi di ricapitolazione relativi ai temi ministeriali di maturità tecnica assegnati negli ultimi anni agli Istituti Tecnici per Geometri.

Il mese di maggio è stato interamente dedicato alla preparazione della seconda prova di Estimo dell’Esame di Stato. LIVELLI DI APPROFONDIMENTO

Relativamente al programma svolto, tutti gli argomenti sono stati trattati con un buon livello di approfondimento. MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI

Sono stati utilizzati i seguenti sussidi didattici:

- Lavagna tradizionale; - Libro di testo; - Appunti dell’insegnante; - Modelli e dati catastali reperiti dallo scrivente presso l’Agenzia del Territorio di Perugia. RISULTATO DELL'INSEGNAMENTO E PROFITTO DEGLI ALUNNI

Il risultato dell’insegnamento può ritenersi soddisfacente: quasi tutti gli alunni infatti sono riusciti, nel corso del triennio, ad assimilare le trame concettuali della materia. Il rendimento scolastico, rispetto ai livelli di partenza ed alle potenzialità che la classe aveva espresso ad inizio triennio (metodo di lavoro disorganizzato, studio meccanico e poco rielaborativo, competenze linguistiche modeste e, per alcuni, lacune di base diffuse) è andato progressivamente migliorando.

Nel presente a.s. il profitto raggiunto dalla classe può considerarsi nel complesso sufficiente, difatti anche gli alunni con maggiori difficoltà, grazie ad un impegno più sistematico e costruttivo, sono

30

riusciti a raggiungere risultati più consoni alle loro possibilità. Da segnalare il rendimento ottenuto da alcuni studenti che hanno evidenziato unitamente ad un impegno costante ed approfondito, buone capacità logiche, di sintesi e di analisi facendo ben sperare in un esito più che positivo degli esami. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Il comportamento corretto, serio ed educato della classe ha permesso di svolgere con serenità il programma, da segnalare i buoni rapporti interni tra alunni e tra questi e lo scrivente. Cordiali e produttivi i rapporti con i genitori che si sono sempre interessati alla carriera scolastica dei propri figli.

Il Docente (Prof. )

I.I.S. "CIUFFELLI - EINAUDI"

TODI

31

RELAZIONE FINALE

ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Prof: FRANCESCO SANTANTONI Materia di insegnamento: IMPIANTI Classe: 5°BG – P5

32

1. OBBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Nel corso dello svolgimento del programma di Impianti sono stati tenuti

presenti i seguenti obiettivi educativi e didattici:

- rispetto degli altri e delle regole, senso della tolleranza, del dovere, della

lealtà;

- progressivo sviluppo e affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e

di consapevolezza critica;

- sistemazione e collegamento delle conoscenze acquisite;

- conoscere norme e procedimenti per la valutazione del bilancio

energetico tra edificio e impianto termico e per la classificazione

energetica degli edifici;

- acquisire un quadro dei fondamenti teorici, dei riferimenti normativi,

delle tecniche e delle tipologie impiantistiche dei sistemi di

riscaldamento degli edifici;

- conoscere i fondamenti teorici dei sistemi di condizionamento.

2. METODI, MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI I contenuti sono stati presentati attraverso lezioni espositive, facendo uso

della lavagna, del libro di testo, di software, di strumenti tecnici, di

cataloghi con schede tecniche e di campioni di prodotti commerciali. I

ragazzi sono stati guidati a cogliere i collegamenti tra le leggi fisiche e le

loro applicazioni. Numerose sono state le esercitazioni in classe durante le

quali inizialmente l’insegnante ha mostrato come risolvere alcuni quesiti e

successivamente ha guidato gli allievi nella soluzione di casi simili.

3. VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state fatte verifiche frequenti: scritte mediante esercizi su aspetti

pratici della progettazione impiantistica anche tramite l'utilizzo di software

di calcolo e quesiti teorici a risposta singola. Le verifiche orali sono state

effettuate sia con domande dal posto, sia alla lavagna.

I giovani sono stati valutati non solo per il livello delle loro conoscenze, ma

anche per il grado del loro interesse e della partecipazione al dialogo

educativo, per le capacità, le attitudini e per l’applicazione dimostrata nello

studio, per gli obiettivi globalmente raggiunti avuto riguardo ai livelli di

partenza.

4. COMPORTAMENTO E IMPEGNO

La classe sin dall'inizio dell'anno scolastico si è dimostrata attenta, partecipe

alle lezioni, interessata al discorso didattico e disponibile al dialogo

educativo e culturale. Va sottolineato in particolare l’atteggiamento molto

corretto di gran parte degli alunni, durante l’intero anno scolastico, sia nel

rapporto con l’insegnate, sia nella vita del gruppo-classe, pochissimi invece

si sono dimostrati poco responsabili, hanno evidenziato scarso senso del

dovere soprattutto per l’impegno nello studio. La quasi totalità della classe

ha mostrato di accogliere sempre con interesse e curiosità le varie iniziative

e proposte dell’insegnante, creando un’atmosfera scolastica serena e

costruttiva.

33

5. METODO DI STUDIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE

Un gruppo di alunni ha evidenziato nello studio individuale spiccate

capacità critiche e rielaborative che, unite ad un impegno costante, hanno

permesso di conseguire ottimi risultati nel profitto.

Un altro gruppo, pur utilizzando un metodo più analitico che sintetico, ha

tuttavia studiato con discreto impegno e costanza, conseguendo buoni

risultati.

Un terzo gruppo di alunni, pur dotato di valide capacità, ha mostrato un

metodo di studio superficiale e discontinuo conseguendo risultati modesti.

Pochi si sono impegnati in maniera molto saltuaria e superficiale ed hanno

conseguito risultati non sempre soddisfacenti.

Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni

6. CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO

LIBRO DI TESTO Autori: C. Amerio, G. Sillitti

Titolo: Elementi di impianti tecnici, volume unico

Casa editrice: SEI

MODULO 0: SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ DI MISURA

(SI)

U.D. 1 Sistema internazionale di unità di misura (SI) - Unità di misura fondamentali

- Unità di misura derivate

U.D. 2 Multipli e sottomultipli. Analisi dimensionale - Multipli e sottomultipli

- Analisi dimensionale

MODULO 1: L’ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI

U.D. 1 Richiami di trasmissione del calore - Conduzione

- Convezione

- Irraggiamento

- Adduzione

U.D. 2 Trasmittanza e potenza - Coefficienti di scambio termico e materiali usati nell’edilizia

- Calcolo del calore trasmesso attraverso le strutture opache e

vetrate: concetto di trasmittanza

- Strutture vetrate: tipologie di telaio, vetro, distanziatore, calcolo

della trasmittanza e fattore solare

- Verifica del limite di trasmittanza secondo D.P.R. 59/09

- Corretta stratigrafia termoigrometrica di alcune strutture edili:

parete a cassetta, parete a cappotto interno, parete a cappotto

34

esterno, pavimento su terreno, solaio interpiano, copertura a falde,

copertura piana occasionalmente praticabile e pedonabile.

- Calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per ventilazione

da un edificio.

- Utilizzo di un software per la verifica termica di alcune strutture

edili e per il calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per

ventilazione da un edificio riscaldato.

U.D. 3 Ponti termici - Concetto di ponte termico: definizione, esempi, cause e possibili

rimedi.

- Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio esistente

secondo UNI TS 11300-1:2008

- Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio di nuova

costruzione secondo UNI EN ISO 14683:2008

U.D. 4 Isolamento termo-igrometrico dell'edificio - Materiali isolanti: visione di campioni isolanti, schede tecniche e

loro applicazioni con particolare riferimento alla loro densità e alla

loro diffusività termica (sfasamento termico), alla loro

conducibilità termica (verifica termica) e alla loro permeabilità al

vapore (verifica igrometrica)

- Barriere al vapore e freni al vapore e loro utilizzo per ridurre i

fenomeni di condensa interstiziale

- Verifica termoigrometrica di una struttura opaca secondo UNI EN

ISO 13788:2003: definizione, cause e rimedi della condensa

superficiale ed interstiziale, umidità relativa e saturazione

- Utilizzo di uno strumento per la misura della temperatura a

infrarossi con indicatore laser a croce, con modulo di umidità e

temperatura di rugiada

- Utilizzo di un software per la verifica igrometrica di alcune

strutture edili

MODULO 2: FABBISOGNO ENERGETICO DI UN EDIFICIO

U.D. 1 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale

- Leggi (L. 373/76, L. 10/91, D.Lgs. 192/05, D.Lgs. 311/06, D.P.R.

59/09, D.Lgs. n.28 del 03/03/2011) per il calcolo del fabbisogno

energetico

- Verifiche da effettuare secondo il D.P.R. 59/09 nel caso di edificio

di nuova costruzione, di ristrutturazione edilizia ed impiantistica

- Principali norme UNI con particolare riferimento alla UNI EN ISO

14683:2088 ed alla UNI TS 11300

- I fattori climatici: zone climatiche e gradi giorno (GG)

- Scambi energetici per trasmissione e per ventilazione

- Gli apporti gratuiti: apporti interni ed apporti solari

- Il rapporto di forma S/V di un edifico

- Bilancio termico del sistema edificio-impianto termico: dal calcolo

di potenza al calcolo del fabbisogno stagionale di energia primaria.

- Indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale di

un edificio (EPi)

- Parametri che influenzano l'EPi

35

- Valori limite dell'indice di prestazione energetica per la

climatizzazione invernale di un edificio (EPi,limite) secondo il

D.P.R. 59/09

U.D. 2 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva dell'involucro

- Materiali usati in edilizia: densità, calore specifico e diffusività

termica

- Concetti di sfasamento termico, trasmittanza termica periodica e

fattore di attenuazione

- Fattore solare di una superficie vetrata

- Indice di prestazione energetica per il raffrescamento estivo

dell'involucro edilizio (EPe,invol)

- Parametri che influenzano l'EPe,invol

U.D. 3 Certificazione energetica degli edifici (APE) - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici

(D.M. 26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90) e EPgl

- Utilizzo di un software per redigere un Attestato di Prestazione

Energetica APE (attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni)

U.D. 4 Progetto interdisciplinare - Attestato di Prestazione Energetica APE

Attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni.

Progetto architettonico di un edificio di nuova costruzione

(residenziale) e calcolo di energia tramite l'utilizzo del software

Aermec MC11300 attraverso le seguenti fasi:

- verifiche termiche delle strutture edilizie opache e vetrate secondo

D.P.R. 59/09;

- verifiche igrometriche delle strutture opache e vetrate secondo

D.P.R. 59/09;

- verifica dell'inerzia dell'involucro opaco (sfasamento termico)

secondo D.P.R. 59/09;

- dimensionamento dell'impianto solare termico per la produzione di

acqua calda sanitaria secondo D.P.R. 59/09;

- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione

invernale (EPi) e verifica secondo D.P.R. 59/09;

- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la produzione di

acqua calda sanitaria (EPacs);

- calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione

estiva dell'involucro edilizio (EPe,invol) e verifica secondo D.P.R.

59/09;

- determinazione dell'indice di prestazione energetica globale (EPgl)

e Attestato di Prestazione Energetica secondo le linee guida

nazionali (D.M. 26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90).

MODULO 3: GLI IMPIANTI TERMICI

U.D. 1 Il trattamento del microclima - Classificazione degli impianti di riscaldamento

- Impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati

- Rendimento di regolazione di un impianto di riscaldamento:

regolazione ad una zona, a due zone, ambiente

U.D. 2 Elementi principali di un impianto di riscaldamento - Caldaie tradizionali e caldaie a condensazione: principi di

funzionamento, rendimenti, perdite, temperature di ritorno del

fluido termovettore

36

- Pompa di calore: principio di funzionamento, schema funzionale di

una pdc reversibile, COP, sorgenti fredde di una pdc con

particolare riferimento alla geotermia

- Confronto tra una caldaia a condensazione e una pompa di calore

in relazione alla classificazione energetica di un edificio

- Rendimento di generazione di un impianto di riscaldamento

U.D. 3 Terminali di erogazione del calore - Radiatori: principio di funzionamento, tipologie, installazione in

ambiente, temperature del fluido termovettore

- Ventilconvettori: principio di funzionamento, tipologie,

installazione in ambiente, temperature del fluido termovettore

- Pannelli radianti a pavimento: principio di funzionamento,

installazione in ambiente, benessere termico, risparmio energetico,

raffrescamento estivo, temperature del fluido termovettore

- Rendimento di emissione di un impianto di riscaldamento

U.D. 4 Reti distributive: tubazioni - Dimensionamento di un impianto a collettori (modul) con il

metodo pratico del salto termico guida di 10°C

- Rendimento di distribuzione di un impianto di riscaldamento

- Rendimento globale medio stagionale dell'impianto termico

MODULO 4: GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

U.D. 1 La climatizzazione - Microclima interno, benessere interno e misura del benessere

U.D. 2 La psicrometria - Psicrometria e diagramma psicrometrico: temperatura a bulbo

secco, a bulbo umido e di rugiada, umidità specifica e relativa,

entalpia, volume specifico

- Miscela di due quantità d’aria

- Calore sensibile e latente

- Potenza sensibile e latente

MODULO 5: ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI

U.D. 1 Misure acustiche - Utilizzo di un fonometro per misure acustiche ambientali

Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni

Gli alunni ……………………………..

……………………………..

……………………………..

37

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE CIUFFELLI EINAUDI

TODI PROGRAMMA SVOLTO

A.S. 2013/2014

COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

PROF. GIUSEPPE AFANI

CLASSE 5°B

DISEGNO E PROGETTAZIONE

Testi utilizzati:

Koenig – Furiozi – Brunetti – Fanelli – Petrini

Il Koenig/3, tipi edilizi, urbanistica.

Il Koenig storia dell’architettura

Edizioni. Le Monier.

Ore settimanali di lezione 3.

Programma svolto (7 Maggio 2014).

EDILIZIA RESIDENZIALE E PROGETTAZIONE

Case unifamiliari, case plurifamiliari, tipologie edilizie. Caratteri ed elementi dei tipi edilizi, lo studio delle tipologie

edilizie, (casa a torre, casa in linea, casa a schiera, casa a ballatoio), progettazione degli ambienti della casa,

(l’ingresso e i disimpegni, il soggiorno, il pranzo, la cucina, la camera da letto, la stanza da bagno) dimensioni

minime dei locali, riferimenti normativi, uso del manuale, (l’ingresso, il disimpegno, il soggiorno, il pranzo la

cucina, le camere da letto, i locali per i servizi igienici, collegamenti verticali). Progettazione di edifici per abitazione,

esposizione degli ambienti, schemi morfologici, studio dei collegamenti verticali in relazione alle diverse tipologie

edilizie, i materiali, le strutture di fabbrica, i particolari costruttivi, (esempio svolto di progettazione di un edificio

monofamiliare risolto utilizzando tipologie diverse e composizioni famigliari diverse, esempio svolto di progettazione

di un edificio a schiera, esempio svolto di progettazione di un edificio plurifamiliare in linea). Sviluppo dei tipi

edilizi (casa a torre, casa in linea, casa a schiera, casa a ballatoio).

Edifici per il tempo libero, progettazione e dimensionamento di una piscina e relativi servizi, (analisi delle funzioni,

schemi distributivi, schemi funzionali, orientamento, dimensionamento di massima, relazione tra struttura e progetto,

particolari costruttivi, strutturali e degli ambienti). Edilizia per la ristorazione, ristoranti, self-service, bar (analisi

delle funzioni, schemi distributivi, schemi funzionali, orientamento, dimensionamento di massima, relazione tra

struttura e progetto, particolari costruttivi, strutturali e degli ambienti), esempio svolto. Edilizia sanitaria ,edificio per

ambulatorio, caratteri distributivi e funzionali degli spazi, analisi dei bisogni e delle funzioni, dimensionamento degli

spazi, norme di sicurezza, normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Normativa sulle barriere architettoniche, (norme tecniche per le barriere architettoniche), edifici pubblici e privati

adattabilità nella civile abitazione, accessibilità. Norme tecniche per il superamento delle barriere architettoniche.

Prevenzione degli infortuni nel campo edilizio. Dispositivi di protezione individuale (DPI).

Norme di prevenzione generali. Norme di prevenzioni generali, scavi e fondazioni -

STORIA DELL’ARCHITETTURA

L’architettura della rivoluzione industriale: La nascita della società contemporanea, Le conseguenze della rivoluzione

industriale sulle città, il contributo degli utopisti, tecniche costruttive e concezione spaziale, il neo-classicismo, il neo-

gotico ed eclettismo, i protagonisti, l’opera di Violet le Duc, Wilkinson e Pritchard (il ponte sul Seven a

Coalbrookdale).

L’architettura dell’art Nouveau: Il primo stile industriale, tecniche costruttive e concezione spaziale, i protagonisti,

Charles Rennie Mackintosh, la secessione viennese, l’opera di Antonio Gaudì, il liberty, l’art nouveau francese e

l’opera di Auguste Perret, Otto Wagner.

La nuova architettura negli Stati Uniti: Tradizione e normalizzazione, razionalizzazione edilizia e neo-classicismo

americano, tecniche costruttive e concezione spaziale, i protagonisti, l’architettura di Frank Lloyd Wright.

L’architettura europea tra le due guerre: Internazionalismo e nazionalismo, il costruttivismo in Unione Sovietica,

tecniche costruttive e concezione spaziale (Le Corbusier), i protagonisti (Walter Gropius, Peter Behrens), Mies van

der Rohe.

TECNICA URBANISTICA

Gli strumenti urbanistici - Piani Generali : Piani territoriali di coordinamento, piani intercomunali e comunali, piani

regolatori, piani particolareggiati, piani di lottizzazione, i regolamenti edilizi, standard urbanistici minimi, calcolo dei

parametri urbanistici.

Argomenti da svolgere

Riutilizzo di un vecchio fabbricato da adibire a studio professionale e abitazione, edilizia sportiva, edilizia per

l’amministrazione pubblica, alberghi,

Gli Alunni Il Docente

……………………………………. ……………………………………………

……………………………………. Prof. Giuseppe Afani

38

Istituto d’istruzione superiore “Ciuffelli Einaudi” Todi (Perugia)

Allegato al documento del Consiglio della classe 5B geometri

Disegno e progettazione, docente del corso Prof. Giuseppe Afani A.S. 2013 - 2014

Premessa. Ho insegnato in questa classe solo nel corrente anno di corso 2013 – 2014 (classe 5) e nell’anno 2010 – 2011 (classe 2).

Durante tutto l’anno scolastico la classe ha sempre avuto un comportamento corretto e rispettoso verso tutti, i loro valori e la loro

umanità li rendono pronti ad affrontare la vita e a essere per gli altri un esempio positivo, il loro impegno a migliorarsi e a crescere è stato costante e continuo.

Mediamente la formazione di base della classe risulta essere lacunosa, in molti casi gli argomenti studiati negli anni precedenti sono

stati trascurati, e mai visti dagli alunni come un grande tesoro da cui attingere per gli studi futuri e bagaglio fondamentale del futuro tecnico, durante le lezioni, si richiedevano di volta in volta interventi specifici, (che hanno rallentato e condizionato lo svolgimento

del programma).

Molte lezioni sono state dedicate alla realizzazione di progetti, che per essere sviluppati hanno richiesto l’integrazione di alcuni argomenti del terzo e quarto anno di corso.

Partecipazione. La partecipazione non sempre è stata continua, all’interno della classe troviamo alunni forniti di normali capacità ed attitudini ed alunni con migliori qualità, il gruppo ha partecipato alla vita scolastica con atteggiamento non sempre attivo.

Impegno. L’impegno profuso non sempre è risultato adeguato ed è apparso notevolmente diversificato, (le assenze hanno rallentato lo svolgimento del programma ed il processo formativo).

Metodo di studio. Alcuni alunni, dotati di significative capacità ed attitudini, hanno lavorato con impegno intenso e costante, conseguendo risultati decisamente positivi, il resto della classe, nella maggior parte dei casi , ha lavorato con impegno non sempre costante, ottenendo

risultati non sempre positivi.

Una piccola parte degli alunni dimostra di avere un metodo di studio appropriato, tanto da saper rielaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite, la restante parte presenta ancora un metodo di studio mnemonico e trova difficoltà nella rielaborazione dei

contenuti trattati.

Progressione nell’apprendimento. Il Prof. Giuseppe Afani incontra la classe nel quinto anno di corso, quindi per il docente la prima tappa da percorrere era la

conoscenza della classe dopo l'esperienza avuta nell’anno scolastico 2010 -2 011 ed avere un quadro sulla loro formazione.

Nella classe sono emerse personalità diversificate sia nel carattere che nel modo di proporsi, personalità queste che hanno caratterizzato la loro formazione scolastica e probabilmente rallentato o accelerato il processo formativo.

Mediamente la formazione di base risulta essere lacunosa, in molti casi gli argomenti studiati negli anni precedenti sono stati

trascurati, e mai visti dagli alunni come un grande tesoro da cui attingere per gli studi futuri e bagaglio fondamentale del futuro tecnico, (in seguito, durante le lezioni, si richiedevano di volta in volta interventi specifici, interventi che rallentavano lo

svolgimento del programma).

Dopo questo primo passo, il successivo aveva come obbiettivo l’intervento diretto sui singoli, facendo in modo che ogni studente potesse raggiungere il massimo consentitogli dalle proprie capacità, a tale fine sono state utilizzate lezioni teoriche ed esercitazioni

pratiche, verifiche orali, verifiche scritte. Mediamente c’è stata una crescita progressiva nelle loro conoscenze.

Livello medio raggiunto dalla classe. La loro preparazione, anche se poco approfondita ed a volte superficiale, può essere considerata mediamente sufficiente.

Pur nella maniera diversificata di cui si è detto, si sono rilevati, in molti alunni, progressi ed anche chiari segni di sviluppo in ordine

all’acquisizione del metodo di studio ed all’affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e, raramente, di rielaborazione. L’insegnamento è stato mirato alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessione a quelli

dell’architettura e dell’urbanistica.

La metodologia d’insegnamento si è basata per ogni tipo di progettazione affrontata su:

• Individuazione delle problematiche legate al tipo di progettazione;

• Individuazione delle normative tecniche riguardanti il tipo di progettazione;

• Analisi di situazioni architettoniche simili;

• Elaborazione del progetto architettonico;

• Verifica e valutazione delle scelte effettuate. I blocchi tematici sviluppati nel corso dell’anno scolastico sono stati i seguenti:

La progettazione architettonica:

Obbiettivi: Acquisizione della corretta metodologia di sviluppo del progetto. Livello di approfondimento: Completo (riferito al libro di testo e alle esercitazioni svolte).

Grado di apprendimento: Sufficiente.

Storia dell’architettura. Grado di apprendimento: Sufficiente.

Normativa tecnica:

Obbiettivi: Comprensione dei fattori pratici ed economici di leggi e regolamenti. Livello di approfondimento: sufficiente.

Grado di apprendimento: Sufficiente.

Elementi di tecnica urbanistica: Obbiettivi: Conoscenza degli obbiettivi e dei principali contenuti della legislazione urbanistica nazionale.

Livello di approfondimento. Sufficiente.

Grado di apprendimento: Sufficiente.

Modalità di verifica e criteri di valutazione. La valutazione è stata fatta mediante verifiche scritte, orali, lavori svolti.

Interventi di recupero ed approfondimento. Sono stati fatti interventi di recupero durante tutto l’anno scolastico. Gli interventi sono stati organizzati proponendo argomenti e

problematiche riguardanti l’intero programma, svolgendo esercitazioni ed intervenendo in quei casi dove si presentavano lacune

legate alla formazione di base.

……………………………. Prof. Giuseppe Afani

39

IIS “ CIUFFELLI- EINAUDI”

TODI

CLASSE 5°B GEOMETRI “P5”

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

DOCENTE: PROF.ssa BUCONI SIMONETTA

DISCIPLINA: MATEMATICA E INFORMATICA. OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Ho seguito questa classe solo per due anni e, umanamente, si è instaurato un buon

rapporto con ciascun alunno.

Hanno partecipato all’attività svolta in classe quasi sempre con un atteggiamento

prevalentemente recettivo, apportando pochi contributi personali: spesso incontravano

delle difficoltà nella rielaborazione individuale, pur impegnandosi. La maggior parte della classe ha mostrato un impegno soddisfacente , quindi la

preparazione è risultata adeguata alla predisposizione di ciascuno.

Pochi alunni tuttavia hanno raggiunto un livello buono nel metodo di studio, anche se

il lavoro in classe ha avuto sempre come scopo principale quello di sviluppare le

capacità di ragionamento e di deduzione.

Le difficoltà maggiori sono state incontrate nel momento in cui si richiedeva autonomia

di ragionamento. Il processo di crescita è stato alquanto difficoltoso e gli alunni si sono

attestati su livelli sufficienti.

Il livello globale raggiunto dalla classe è adeguato alle reali capacità di ciascuno ,

hanno raggiunto gli obiettivi prefissati , grazie anche ad un evidente rallentamento nello

svolgimento del programma che ha permesso loro di far propri i concetti.

Il profitto medio raggiunto dalla classe è sufficiente.

TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

• Tempi previsti dai programmi ministeriali: N° 2 ore settimanali

N° 66 ore annuali

• Tempi effettivamente utilizzati alla data del 15 maggio:

N° 48 ore annuali

CRITERI DIDATTICI

Il programma è stato suddiviso in moduli.

All’inizio dell’anno scolastico sono stati affrontati argomenti trattati nel corso dell’anno

scolastico precedente che erano propedeutici al programma da svolgere.

40

Gli argomenti sono stati presentati partendo, quando è stato possibile, da problemi reali,

per poi scoprire insieme procedure di soluzione e tecniche di calcolo, per arrivare ,

infine, al processo di astrazione consono alla disciplina.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione di ciascun alunno è stata effettuata attraverso tests, verifiche scritte e

orali. E’ stata utilizzata la scala numerica da uno a dieci, facendo riferimento al

raggiungimento o meno degli obiettivi di conoscenza e applicazione programmati e

concordati all’inizio dell’anno scolastico dal Laboratorio di Matematica e Fisica e dal

Consiglio di Classe.

Nella verifica del raggiungimento degli obiettivi ho tenuto conto delle capacità di

ciascuno e dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.

In particolare ho tenuto conto di:

• Obiettivi raggiunti dall’allievo

• Livelli minimi di padronanza e conoscenza della disciplina

• Progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.

IIS “ CIUFFELLI- EINAUDI” TODI

CLASSE 5°B GEOMETRI “P5”

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

DOCENTE: PROF.ssa BUCONI SIMONETTA

DISCIPLINA: MATEMATICA E INFORMATICA.

CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI

o MODULO 0 : PREREQUISITI

• Limiti • Funzioni continue • Derivate delle funzioni di una variabile

o MODULO 1: CALCOLO DIFFERENZIALE

• Teoremi sul calcolo differenziale • Esame di funzioni analitiche usando il calcolo differenziale • Studio del grafico di funzioni algebriche e trascendenti.

o MODULO 2: INTEGRALI INDEFINITI

• Definizione di primitiva di una funzione

41

• Primitive delle funzioni fondamentali.

• Definizione di integrale indefinito e sue proprietà

• Integrazione immediata

• Integrazione delle funzioni razionali fratte.

• Calcolo di semplici integrali indefiniti

o MODULO 3 : INTEGRALI DEFINITI*

• Definizione di integrale definito e sue proprietà

• Teorema fondamentale del calcolo integrale o di Torricelli-Barrow

• Area di una superficie delimitata da due grafici.

• Calcolo di aree.

*Questo argomento verrà trattato dopo la data del 08/05/2014

TODI , 08/05/2014

GLI ALUNNI L’INSEGNANTE

42

PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Anno Scolastico 2013/14

o Classe V^ sez. B - Geometri

Libro di testo: D. Bottero, R Beolè “Landscapes”, Edisco ed.

Docente: Veca Concetta

CONTENUTI DISCIPLINARI svolti al 15 maggio 2014:

MODULO N. 1 HOUSE PLANNING

The designer's work: step by step

Building elements

A house without barriers

Main parts of a building: Foundations and the Roof Technical systems The electrical system

The heating system

The plumbing system

Grammar revision: the Imperative - Modal verbs

MODULO N. 2

Grammar revision: the passive form

Houses around the world

Housing: a classification

London Landmarks - video about London city

The Passive house

CLIL- Art: Edward Hopper

MODULO N. 3 BUILDING FOR SPECIAL PURPOSES

Civil Engineering A wide range of fields

Earthquake Engineering

Earthquake severity

Building Restoration Historical Building Restoration: the Royal Castle of Venaria

Architecture conservation

Building renovation

Description of a project: the village of Colletta di Castelbianco in Liguria

School design: Learning environment

The "School of One" project - Bedales School

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Grammar revision: Connectors

MODULO N. 4 DRAMA: TRAGIC PLOT

La classe ha assistito alla rappresentazione teatrale “Romeo and Juliet ” di

William Shakespeare (adaptation by ERASMUS Theatre), ed ha analizzato

alcuni estratti dal programma di sala. Gli studenti hanno inoltre visto la

versione cinematografica della tragedia realizzata dal regista Zeffirelli.

MODULO N. 5 THE CITY

History of city planning

The city Master plan

Sustainable urban planning

Dal 15 maggio è previsto lo svolgimento del Modulo finale riguardante:

Recreational areas: sports facilities and green zones

Skyscrapers

How to write a Curriculum Vitae and an application letter

Todi, 15.05.2014

La docente

…………………………

44

Anno Scolastico 2013/14

o Classe V^ sez. B - GEOM

Disciplina: INGLESE Ore curricolari settimanali: 2

Docente: Prof.ssa Veca Concetta

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Saper sostenere una conversazione su argomenti caratterizzanti l’indirizzo, con pronuncia, fluidità e correttezza adeguate. Sapersi orientare nella comprensione di testi scritti / orali in lingua sia generale che specifica. Saper rielaborare testi scritti / orali di carattere generale e specialistico con sufficiente coerenza e coesione Saper produrre testi scritti / orali di tipo generale/specialistico con sufficiente coerenza e coesione Conoscere aspetti della cultura e civiltà inglesi e operare confronti con la propria

METODOLOGIA Funzionale/comunicativa: lezione frontale e interattiva; sviluppo abilità integrate su testi orali/scritti di varia natura; ricerca, mappe concettuali, lavoro di gruppo.

STRUMENTI di

VALUTAZIONE

prove orali, prove scritte strutturate / semistrutturate.

TIPOLOGIA DI

VERIFICA

Comprensione di testi di varia natura con questionario con domande a scelta multipla, V/F, a risposta aperta; brevi composizioni, traduzioni, riassunti, conversazione sugli argomenti tecnici e di civiltà affrontati.

CRITERI DI

VALUTAZIONE

criteri di istituto e di dipartimento: livelli di comprensione-produzione orale e scritta, fluidità linguistica, ricchezza lessicale, correttezza grammaticale, autonomia espositiva.

RECUPERO -

INTEGRAZIONE

In itinere.

DESCRIZIONE DELLA CLASSE

La classe, conosciuta lo scorso anno scolastico, ha mostrato una partecipazione alle attività proposte regolare ma eterogenea. Un gruppo ha lavorato con una certa costanza, un altro ha lavorato in maniera discontinua e superficiale. All’inizio dell’anno scolastico il livello di conoscenza della lingua inglese risultava globalmente discreto per le abilità di comprensione, mentre la produzione sia scritta che orale si presentava incerta e in alcuni casi difficoltosa. Per una parte degli alunni il lavoro svolto in modo sistematico con adeguato impegno ha portato all'acquisizione di buone capacità espressive ed autonomia operativa. Si evidenziano, tuttavia, anche alcuni casi di fragilità, laddove le difficoltà nella preparazione di base e un’applicazione superficiale hanno fatto registrare risultati incerti, talora ai limiti del livello di sufficienza.

45

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "Ciuffelli - Einaudi"

Indirizzo “Geometri”

TODI (PG)

ESAMI DI STATO A.S. 2013/14

PERCORSO FORMATIVO

Classe: 5 B Geometri, Progetto Cinque Materia: Diritto Docente: Fernando Padiglioni

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Parte I - IL CONTRATTO

Cap. 1 – Il contratto

La nozione di contratto – Gli elementi essenziali del contratto – La rappresentanza – I contratti per adesione – Il contratto preliminare – Gli elementi accidentali – Gli effetti del contratto – L’autonomia contrattuale – La classificazione dei contratti – L’interpretazione del contratto.

Cap. 2 - La patologia del contratto

Inefficacia e invalidità – La nullità – L’annullabilità – La rescindibilità – La risoluzione.

Cap.3 – Alcuni contratti

Compravendita: nozione, funzione e caratteri – Effetti della compravendita per le parti – Locazione: nozione, funzione e caratteri – Principali obbligazioni delle parti nella locazione – Locazione degli immobili urbani – L’appalto – Il mutuo – Il mandato.

Parte II - LE SUCCESSIONI

Cap. 1. Il fenomeno successorio

La successione in generale – Tipi di successione – I diritti trasferibili – Le fasi della

successione a causa di morte – L’acquisto dei diritti successori – L’accettazione

dell’eredità – Il legato.

Cap. 2. Tipi di successione mortis causa

La successione legittima e i vincoli familiari – La successione necessaria – La tutela dei

legittimari – La successione testamentaria – L’invalidità delle disposizioni testamentarie

– Comunione e divisione dell’eredità – La donazione.

Parte III - L'ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

46

Cap. 1. La funzione amministrativa

La funzione amministrativa e i principi fondamentali che regolano l’attività

amministrativa – L’organizzazione della Pubblica Amministrazione – La riforma degli

enti territoriali – Il Comune – La Provincia e la Città Metropolitana – La Regione –

Autonomia e poteri degli enti locali.

Cap. 2. L'attività della Pubblica Amministrazione

Atti e provvedimenti amministrativi – Il procedimento amministrativo – Il diritto di

accesso ai documenti amministrativi – Semplificazione dell’azione amministrativa –

L’invalidità dell’atto amministrativo – Il silenzio della Pubblica Amministrazione –

L’attività di diritto privato della Pubblica Amministrazione.

Parte IV - DIRITTO URBANISTICO

Cap. 1. Il diritto urbanistico

Cos’è il diritto urbanistico – Le competenze in materia urbanistica – Proprietà privata e diritto di costruire – Le zone di rispetto.

Cap. 2. I piani urbanistici

La pianificazione urbanistica – Il piano territoriale di coordinamento – Il piano regolatore generale – La pianificazione urbanistica di attuazione – Gli standard urbanistici.

Cap. 3. L’attività edilizia

L’edilizia – Il regolamento edilizio – Legislazione speciale in materia edilizia – L’edilizia residenziale – Il recupero dell’edilizia degradata – I parcheggi.

Cap. 4. Il controllo sull’attività edilizia

Dalla licenza edilizia al permesso di costruire – Il permesso di costruire –

L’autorizzazione gratuita – La denuncia di inizio attività – Il certificato di agibilità –

L’abusivismo edilizio e le sanzioni in materia urbanistica – Il condono edilizio.

Parte V - LE OPERE PUBBLICHE

Cap. 1. L’espropriazione per pubblica utilità

L’espropriazione per pubblica utilità – Le norme sull’espropriazione – Competenze in materia di espropriazione – L’indennità di esproprio – La procedura di espropriazione in base al testo unico n.327/2001 – La requisizione – L’occupazione.

Cap. 2. L’esecuzione delle opere pubbliche e l’appalto pubblico

Lavori pubblici e opere pubbliche – Modi di esecuzione – L’iter degli appalti pubblici –

La scelta del contraente – L’esecuzione dei lavori e il collaudo – Le fonti normative in

materia di appalti pubblici.

Todi, 15 maggio 2014

Prof. Fernando Padiglioni

47

METODI UTILIZZATI

Al fine di evitare un arido studio nozionistico ho cercato di far comprendere la ratio

ispiratrice delle varie disposizioni di legge ed i meccanismi predisposti dal legislatore.

Ho spesso tentato di chiarire gli argomenti affrontati con esempi tratti dalla realtà.

Nei limiti del possibile ho favorito il contatto diretto con le norme di legge onde

abituare gli alunni ad orientarsi ed a conoscere più approfonditamente la materia.

L'insegnamento è avvenuto prevalentemente con lezioni frontali e per unità

didattiche, ma spesso, prendendo spunto dall'attualità, ho favorito anche la discussione

su vari argomenti.

MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI

Testo: Le basi del diritto per geometri voll. 1 e 2, a cura della Redazione Giuridica

Simone - ed. Simone.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Per spazi si intendono le aule ordinarie.

I tempi previsti dai programmi ministeriali sono:

a) n. 2 ore settimanali

b) n.66 ore annuali

I tempi effettivamente utilizzati sono stati, fino ad oggi, n. 53 ore annuali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

parametri / indicatori di valutazione punti livello quantitativo del contenuto sviluppato 2

coerenza con l'argomento/testo/tema/quesito proposto 2

capacità espressive/espositive 1

capacità logico-linguistiche (logico-intuitive, ...) 1

capacità critiche e/o di rielaborazione 1

capacità di analisi/sintesi 1

impegno, interesse e partecipazione 2

Totale punti 10

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Sono state utilizzate prove orali e, talvolta, scritte.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è composta da n. 15 alunni, di cui 8 maschi e 7 femmine, i quali sono stati

affabili e disponibili ed hanno tenuto un comportamento educato e corretto; con loro ho

stabilito un rapporto chiaro e costruttivo.

Ho cercato comunque di far acquisire a tutti gli altri alunni una ampia ed articolata

conoscenza della materia, favorendo un apprendimento quanto più possibile

approfondito e personale, necessario alla loro formazione culturale e professionale.

Sovente si è risaliti alle ragioni che hanno determinato il sorgere di alcuni istituti e le

finalità che con essi si volevano raggiungere.

La frequenza scolastica è stata adeguata e la partecipazione al dialogo educativo è

risultata positita, se pur discontinua. A causa di un impegno modesto, l’apprendimento è

stato piuttosto lento, per cui non è stato possibile approfondire adeguatamente tutti gli

argomenti, né svolgere un programma più ampio.

Alcuni alunni hanno evidenziato un atteggiamento positivo e responsabile; essi

hanno conseguito, anche per le loro indubbie capacità ed attitudini, risultati discreti o, a

volte, buoni.

Altri, in minoranza, pur dotati di positive capacità, si sono impegnati in maniera

discontinua e con alterna motivazione, ottenendo risultati mediocri o appena sufficienti.

In questi permangono, ovviamente, alcune conoscenze non ben assimilate.

Tali risultati sono dipesi anche dal metodo di studio, che, per molti, è apparso poco

adeguato perché piuttosto mnemonico ed eccessivamente legato al testo; comunque tutti

gli alunni hanno evidenziato progressi nell'apprendimento della materia.

Il livello medio raggiunto dalla classe è da considerarsi più che sufficiente.

Todi, 15 maggio 2014

Prof. Fernando Padiglioni

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ISTITUTO CIUFFELLI-EINAUDI DI TODI

Disciplina: Religione Cattolica

a.s.: 2013-14 Classi Quinte

PROGRAMMA SVOLTO

Le problematiche esistenziali, teologiche ed ecclesiali emergenti

dall’attuale dibattito fra laicità e cristianesimo cattolico: il

dialogo tra il direttore di “La Repubblica”, Scalfari e papa

Francesco.

La visione dell’uomo e dell’esistenza nell’ etica laica e nell’ etica

cristiana di fronte alle nuove proposte di legge sui matrimoni gay,

sulla fecondazione eterologa e sulla liberalizzazione della

cannabis.

Le radici ebraico-cristiane dell’Europa : dall’etica

veterotestamentaria dei 10 comandamenti al comandamento

evangelico dell’amore, fino alla dottrina escatologica del Giudizio

Universale ( la cappella Sistina) e alle opere di misericordia

corporale e spirituali

La “regola aurea” delle religioni.

Universalismo egalitario e diritti dell’umanita’ ( breve storia dei

diritti umani in Occidente passando attraverso le leggi raziali

fasciste, gli orrori della seconda guerra mondiale, la shoa’ e la

bomba atomica).

Confronto fra alcuni articoli della carta dei diritti dell’uomo del

1948 e le dichiarazioni contro il razzismo e la discriminazione

nella Costituzione “ Gaudium et Spes”del Concilio Vaticano II

Rapporto Chiesa mondo: nuovi bisogni e nuove forme di

evangelizzazione di fronte alle sfide dei tempi attuali.

Todi, 09- 05- 2014 L’insegnante

Patrizia Pelorosso

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ISTITUTO CIUFFELLI EINAUDI DI TODI

Disciplina : Religione Cattolica

CLASSE V°B G

RELAZIONE DI FINE ANNO

La classe ha raggiunto con un profitto buono e in alcuni casi

anche ottimo, gli obiettivi conoscitivi del percorso programmato

di religione.

Gli studenti hanno esercitato in modo costante ed interessato la

capacità di ascolto riguardo alle svariate problematiche di “senso”

proposte la cui trattazione richiedeva la competenza di sapersi

confrontare con il panorama valoriale delle religioni e in

particolare con quello della religione cattolica.

Molti hanno dunque maturato visioni di carattere esistenziale ed

etico più consapevoli e informate rispetto alla situazione di

partenza oltre ad aver ulteriormente consolidato atteggiamenti di

rispetto reciproco.

Todi 14/05/14

L’insegnante

Patrizia Pelorosso

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “CIUFFELLI-EINAUDI” TODI

Anno scolastico 2013-2014

Relazione finale Docente: Professoressa Grifoni Chiara

Disciplina: Materia alternativa alla religione Classe: 5 B Geom.

Educazione alla cittadinanza : Rispetto e solidarietà

Descrizione della classe: Il livello iniziale dell’alunna si è mostrato buono e ha continuato ad esserlo per tutta la

durata dell’anno. Pertanto anche il clima educativo si è mantenuto estremamente

corretto e rispettoso; permettendo un sempre più proficuo lavoro in classe e a casa. L’

atteggiamento responsabile dell’alunna ,il suo continuo e attento interesse durante le

ore di lezione mi hanno permesso di lavorare molto bene, serenamente , sono così

riuscita a far comprendere argomenti sicuramente non semplicissimi con profonda

naturalezza. Il suo costante impegno gli ha permesso di raggiungere il massimo livello

di conoscenze, competenze, capacità sull’argomento .

Metodi utilizzati: Il lavoro è stato impostato alternando lezioni frontali, con lezioni partecipate, i contenuti

studiati sono stati spesso oggetto di scambi ed opinioni. Questo è stato possibile senza

problemi vista la profonda inclinazione dell’allieva.

Mezzi e strumenti utilizzati: Ho ritenuto opportuno utilizzare fonti differenti quali dispense, articoli di giornali,

saggi; tutto ciò che potesse essere riconducibile a quanto si stava analizzando. Questo

per permettere alla studentessa di entrare ancora più nello specifico nell’argomento

riuscendo a farlo suo.

Spazi e tempi del percorso formativo: Nel corso dell’anno (1 ora a settimana), nell’aula riservata all’alternativa.

Criteri e strumenti di valutazione: Le verifiche sono state sistematiche: interrogazioni tradizionali, colloqui, esercitazioni,

temi. Ho ritenuto opportuno valutare anche e soprattutto il buon impegno mostrato

anche a casa, le rielaborazioni personali.

Obiettivi raggiunti: Ritengo che gli obiettivi specifici della disciplina sono stati conseguiti. Questo grazie

sicuramente ad un grande e costante impegno da parte dell’ alunna . Oltre, ad aver

valutato la sua preparazione , ho ritenuto giusto tener conto anche del suo livello di

interesse, partecipazione, impegno e progressione nell’apprendimento.

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PROGRAMMA SVOLTO PRIMO PENTAMESTRE -Modulo 1: CITTADINANZA E COSTITUZIONE -Unità 1: Caratteri dei principi fondamentali della Costituzione italiana,

della carta dei diritti dell’unione europea, del trattato di Lisbona;

-Unità 2: Io cittadino europeo;

-Unità 3: Gestione dei diritti e doveri.

-Modulo 2:LIBERTA’ RESPONSABILE, IDENTITA’, PACE -Unità 1: La costruzione e il mantenimento della pace nel mondo;

-Unità 2: Le tradizioni culturali europee;

-Unità 3:La nostra Costituzione messa a paragone con gli altri paesi.

SECONDO PENTAMESTRE -Modulo 3: SI, LA COSTITUZIONE RICONOSCE TUTTI I DIRITTI DELLE DONNE -Unità 1: Le donne-madri nell’epoca del fascismo: fabbrica solo per fare

figli;

-Unità 2: La libertà non si compra la si possiede;

-Unità 3: Decreto contro il femminicidio : non più un’utopia.

-Modulo 4: L’UNIONE EUROPEA -Unità 1: La Costituzione europea e la carta dei diritti dell’Ue;

-Unità 2: La moneta unica;

-Unità 3: Le organizzazioni internazionali: Onu, Fao, Unesco: struttura,

organizzazione, compiti.

TODI, 09/05/14

CHIARA GRIFONI

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• 1° PROVA

• 2° PROVA

• 3° PROVA

• COLLOQUIO

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-

A.S. 2013/2014

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PRIMA PROVA

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Documento classe 5B Geometri P5 A.S. 2013-2014

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• 1° SIMULAZIONE del 02/04/2014

- Costruzioni, Disegno e Progettazione,

Impianti, Topografia

La 2^ simulazione del 23/05/2014 sarà documentata con allegato a parte

SIMULAZIONI 3° PROVA

CLASSE 5^ SEZ. B – CORSO GEOMETRI P5-

A.S. 2013/2014

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ISIS “Ciuffelli-Einaudi” di Todi

SIMULAZIONE TERZA PROVA del 02/04/2014

Materia : COSTRUZIONI

VB Geometrri Alunno:

1) Spiega cosa significa plasticizzazione di una sezione inflessa e cosa è il suo Momento Resistente

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2) Calcola lo Sforzo Normale Resistente di un pilastro in c.a. di sezione 40x40 cm a cui armatura longitudinale è costituita da 8 � 16 (2,01 cmq/ciascuno) sapendo che è stato impiegato calcestruzzo C 20/25 ................................................................................................................................

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3) Perché nel travetto d un solaio in latero-cemento la sezione più critica risulta quella di estremità ?

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SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO MATERIA: IMPIANTI Prof. Francesco Santantoni

02/04/2014 Classi: 5AG - 5BG Candidato: __________________________ Classe:_______

1) Definisci la condensa interstiziale di una struttura opaca, individua le cause che la

determinano e spiega se quest'ultima si viene a creare con maggiore probabilità su

una parete a cassetta senza barriera al vapore o su una a cappotto esterno. Motiva

adeguatamente la risposta.

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2) Definisci il concetto di indice di prestazione energetica per la climatizzazione

invernale di un edificio. Spiega come e perché il numero dei ricambi d'aria di un

edificio influenza il suo indice di prestazione energetica per la climatizzazione

invernale.

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3) Definisci il fluido termovettore e spiega perché la sua temperatura di ritorno in un

impianto con caldaia tradizionale e radiatori non deve scendere al di sotto di

determinati valori per evitare possibili danni al generatore. Spiega come ottenere tale

risultato.

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - TOPOGRAFIA – V A-B P5.

1) CALCOLO DELLE AREE: DESCRIVI IL METODO DI BEZOUT O DEI TRAPEZI.

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2) ILLUSTRA IL SEGUENTE PROBLEMA RIGUARDANTE IL PROFILO

LONGITUDINALE:

PROGETTO DELLA LIVELLETTA DI COMPENSO USCENTE DA UN PUNTO.

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3) DESCRIVI I PARAMETRI CHE CARATTERIZZANO UN PIANO INCLINATO

NELLO SPAZIO, LA SIMBOLOGIA UTILIZZATA E LE PROPRIETA' CHE

LEGANO TRA LORO LE RETTE APPARTENENTI A TALE PIANO.

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Lo studente: DATA: 02/04/2014