cortona

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La grande decorazione barocca – Pietro da Cortona “Aveva il fuoco ne colori, la veemenza nelle mani, l’impeto nel pennello” con queste parole fu descritto Pietro Berettini, pittore e architetto, detto da Cortona, dalla citta Toscana. A Roma ha studiato Rubens, Guercino, Carracci, Rafaello e entra in contatto con la famiglia Sacchetti per la quale lavorera con grande versatilita per circa 40 anni. Il Ratto delle Sabine, tela tra le piu celebri eseguiti per i Sacchetti, è caratterizata da un progressivo dinamismo, grazie alle figure disposte asimmetricamente si raggiunge il straordinario risultato visivo di movimento è equilibrio dinamico. Il libero andamento della pennellata, stessura di geto (mettere get), l’eborazione continua, con un disegno agitato che non atenua l’espressione delle passioni e affetti constituiscono un vero capolavoro che coinvolge lo spettatore. Poi la cortona entra in contatto con la famiglia Barberini, per quale decora la volta del loro palazzo con il Trionfo della Divina Provvidenza - esempio fondamentale della decorazione illusionistica barocca. Il grande affresco celebra la potenza del papato romano. Lo spazio non ha limiti. Il moto ascensionale, l’acceso cromatismo, i bagliori (sclipiri ultime) di luce dorata contribuiscono all’effetto suggestivo che culmina nello stemma dei Barberini con le tre api (albini) al centro. Sempre per l’ordine fondato da Sant’Ignazio di Loyola lavora Andrea Pozzo, architetto e matematico oltre che pittore, conoscitore delle tecniche prospettiche. Una delle sue creazioni e stato La Gloria di Sant’Ignazio di Loyola. Padre Pozzo non rinuncia alla combinazione di quadratura e figura ed attraverso scroci e illusionsimi la prospettiva perde la sua funzione limitatnte e ne assume una simbolica, da forma e misura all’infinito.

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Page 1: Cortona

La grande decorazione barocca – Pietro da Cortona

“Aveva il fuoco ne colori, la veemenza nelle mani, l’impeto nel

pennello” con queste parole fu descritto Pietro Berettini, pittore e architetto, detto da Cortona,

dalla citta Toscana.

A Roma ha studiato Rubens, Guercino, Carracci, Rafaello e entra in contatto con la famiglia

Sacchetti per la quale lavorera con grande versatilita per circa 40 anni.

Il Ratto delle Sabine, tela tra le piu celebri eseguiti per i Sacchetti, è caratterizata da un

progressivo dinamismo, grazie alle figure disposte asimmetricamente si raggiunge il straordinario

risultato visivo di movimento è equilibrio dinamico.

Il libero andamento della pennellata, stessura di geto (mettere get), l’eborazione continua, con un disegno agitato che non atenua l’espressione delle passioni e affetti constituiscono un vero capolavoro che coinvolge lo spettatore.

Poi la cortona entra in contatto con la famiglia Barberini, per quale decora la volta del loro palazzo con il Trionfo della Divina Provvidenza - esempio fondamentale della decorazione illusionistica barocca. Il grande affresco celebra la potenza del papato romano. Lo spazio non ha limiti. Il moto ascensionale, l’acceso cromatismo, i bagliori (sclipiri ultime) di luce dorata contribuiscono all’effetto suggestivo che culmina nello stemma dei Barberini con le tre api (albini) al centro.

Sempre per l’ordine fondato da Sant’Ignazio di Loyola lavora Andrea Pozzo, architetto e

matematico oltre che pittore, conoscitore delle tecniche prospettiche. Una delle sue creazioni e

stato La Gloria di Sant’Ignazio di Loyola.

Padre Pozzo non rinuncia alla combinazione di quadratura e figura ed attraverso scroci e

illusionsimi la prospettiva perde la sua funzione limitatnte e ne assume una simbolica, da forma

e misura all’infinito.

Page 2: Cortona

Pietro da Cortono fu chiesto di affrescare la sala della Stufa in Palazzo Piti dove disegna

due scene Eta dell’oro ed Eta dell’argento, dopo Eta del rame e Eta del ferro. Quatro eta del

mondo.

Eta dell’oro – una umanita spensierata e appagata dai frutti di una natura rigogliosa (pieno di vigore e adatto) e propizia, confortata da una natura amica. Un putto (little angel) ridente accarezza un mansueto leone, un giovane gode liberamente dei frutti di un albero, mentre una coppia si intrattiene in amichevoli conversazioni osservata da un putto con rami di quercia (stejar).

Eta dell’argento – clima è idiliaco, la terra richiede lavoro per produre frutti. L’umanita rappresentata è ancora felice e assorbita in occupazioni serene. Il clima di pacifica e giocosa convivenza è dato dalla presenza di tre faciulle adagiata(posare con grazia) a terrra accanto a spighe (spic) e frutti maturi. Due putti giocano e gustano grappoli d’uva, evocando il libero e fiducioso rapporto con la natura. Le figure feminine sono caratterizate di una sensualita provocante. Sul sfonda domina la pace e concordia.

Usano i modelli grafici replicanti.