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INDAGINI SUPPLEMENTARI INDAGINI SUPPLEMENTARI S i A A tti li i d ti l Sezione A Aspetti generali riguardanti la progettazione ing. Diego Sivilotti – CranEng S.r.l. CranEng CranEng S.r.l. S.r.l. Crane Engineering and Safety INDAGINI SUPPLEMENTARI ing. Diego Sivilotti A – Aspetti generali riguardanti la progettazione La progettazione di un apparecchio di sollevamento in genere deve rispettare le indicazioni fornite dalla norme tecniche di settore (FEM ISO UNI) settore (FEM, ISO, UNI) Tali norme hanno subito negli anni delle modifiche, in ragione dell’evoluzione l i d ll tecnologica e della maggiore attenzione verso i vari aspetti legati verso i vari aspetti legati alla sicurezza CranEng CranEng S.r.l. S.r.l. Crane Engineering and Safety INDAGINI SUPPLEMENTARI ing. Diego Sivilotti A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

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  • INDAGINI SUPPLEMENTARIINDAGINI SUPPLEMENTARI

    S i A A tti li i d ti lSezione A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    ing. Diego Sivilotti – CranEng S.r.l.

    CranEngCranEng S.r.l.S.r.l.Crane Engineering and Safety

    INDAGINI SUPPLEMENTARIing. Diego Sivilotti

    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    La progettazione di un apparecchio di pp

    sollevamento in genere deve rispettare le 

    indicazioni fornite dalla norme tecniche di 

    settore (FEM ISO UNI)settore (FEM, ISO, UNI)Tali norme hanno subito 

    negli anni delle gmodifiche, in ragione 

    dell’evoluzione l i d lltecnologica e della 

    maggiore attenzione verso i vari aspetti legativerso i vari aspetti legati 

    alla sicurezza

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • LA SCELTA DI UN APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO

    Viene effettuata dall’utilizzatore tenendo conto di alcuni parametri di riferimento:

    ‐ condizioni ambientali generiche e specifiche (interno,      g p ( ,esterno, ambiente aggressivo, umidità, ecc.)

    ‐ intensità dei carichi da sollevarefrequenza dei cicli di lavoro‐ frequenza dei cicli di lavoro

    - esigenze particolari di movimentazione

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    LA NORMA UNI ISO 4301 – Parte 1aFORNISCE ALCUNE INDICAZIONI UTILI PER LA SCELTA DELL’APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO ADATTODELL APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO ADATTO

    Si d i f i l ifi i d liSi adotta infatti una classificazione degli apparecchi basata sul numero di cicli operativi che devono essere eseguiti durante la vita previstadevono essere eseguiti durante la vita prevista dell’apparecchio e su un fattore di spettro di carico che tiene conto della diversa, ipotetica composizione dei carichi che saranno sollevati 

    durante l’utilizzo

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • La classificazione è utilizzata dall’acquirente e dal costruttore per definireLa classificazione è utilizzata dall acquirente e dal costruttore per definire un accordo sulle condizioni di servizio dell’apparecchio

    Si tratta quindi di una classificazione di massima dell’apparecchio nel suo complesso e s’intende come 

    riferimento contrattuale e tecnicoLa classificazione serve anche al progettista per condurreLa classificazione serve anche al progettista per condurre un’analisi del progetto della macchina e per verificare che essa è in grado di raggiungere la vita desiderata nelle di i i di i i ti t ifi t l ti lcondizioni di servizio stimate, specificate per la particolare 

    applicazione

    Si deve poi distinguere la classificazione relativa aglielementi di carpenteria metallica rispetto a quella dei 

    meccanismi

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Per quanto riguarda gli elementi di carpenteria metallica il primo fattore da prendere in considerazione è quello datoprimo fattore da prendere in considerazione è quello dato 

    dalle condizioni d’impiego

    L’utilizzatore si aspetta diaspetta di eseguire un 

    certo numero di cicli operativi durante il 

    previsto periodo di utilizzazione dell’apparecchiodell apparecchio 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • E’ molto importante la definizione di “ciclo operativo” così come viene considerato dalla Norma e nell’ambito di tutte lecome viene considerato dalla Norma e nell ambito di tutte le elaborazioni successive (vedi, ad esempio, la valutazione del 

    periodo residuo d’esercizio)

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Il secondo parametro base per la classificazione è dato dalregime di carico

    Ogni regime diOgni regime di carico è 

    caratterizzato da un fattore di 

    spettro che tiene t d i di iconto dei diversi 

    valori dei carichi sollevatisollevati 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • Il fattore di spettro si calcola con la seguente formula:

    Lo sviluppo della formula porta alla seguente formulazione:Lo sviluppo della formula porta alla seguente formulazione:

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Dalla combinazione dei due fattori descritti si deduce la matrice che permette di attribuire la classe dell’apparecchio nel suo 

    insieme 

    L’appartenenza a una classe o all’altra comporta l’assunzione di ipotesi progettuali più o meno gravose 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • In via generale si tenga conto dei seguenti aspetti: 

    ‐ a parità di numero massimo di cicli previsti, il parametro che influenza notevolmente la classificazione di un apparecchio diinfluenza notevolmente la classificazione di un apparecchio di 

    sollevamento è quello dell’incidenza in percentuale del numero di cicli effettuati con carichi prossimi a quello massimo (nella 

    formula il rapporto è governato da una potenza di 3)‐ la diversa classificazione comporta valori diversi del 

    coefficiente M di amplificazione del carico, compresi tra un valore minimo di 1 e quello massimo di 1,20

    ciò si traduce poi come conseguenza sul piano delle verifiche‐ ciò si traduce poi come conseguenza sul piano delle verifiche statiche nelle varie sezioni strutturali e della previsione di danneggiamento dovuta al fenomeno della fatica deldanneggiamento dovuta al fenomeno della fatica del 

    materiale 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Una diversa classificazione riguarda poi i meccanismiUna diversa classificazione riguarda poi i meccanismi 

    Le condizioni d’impiego non 

    iùsono più definite in base al numero dial numero di cicli. Si tiene conto, infatti, della durata totale di uso 

    ipresunto in ore 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • A h i i i i i d l i di iAnche per i meccanismi si tiene conto del regime di carico

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Fino a giungere alla matrice finale che permette di attribuire la classe del meccanismo nel suo complesso 

    Tenendo ben presente che in un apparecchio di sollevamento generalmente sono presenti più gruppi di meccanismi 

    (sollevamento, traslazione) 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • A titolo esemplificativo si consideri la norma UNI ISO 4301 –Parte 3a – Classificazione – Gru a torre

    Ove le tre categorie sono relative al diverso servizio:1 Gru a torre per impiego occasionale o con stato di carico leggero1 – Gru a torre per impiego occasionale o con stato di carico leggero

    2 – Gru a torre per cantiere3 Gru a torre per impiego regolare o con stato di carico pesante3 – Gru a torre per impiego regolare o con stato di carico pesante 

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Sempre nell’ambito della medesima Norma vengono forniti degli esempi di classificazione in relazione a una generica 

    indicazione d’uso

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  • In maniera analoga si procede per i meccanismi

    Si noti la distinzione operata in base alla funzione assegnata a ciascun gruppo di meccanismia ciascun gruppo di meccanismi

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Alla base del progetto di un apparecchio di sollevamento si è f tt if i t t di i i di isempre fatto riferimento a tre condizioni di carico:

    condizione I – servizio con forze regolaricondizione I  servizio con forze regolari(peso proprio della struttura + carico di servizio + forze d’inerzia 

    dovute alle traslazioni ed alle rotazioni)

    condizione II – servizio con forze regolari e forze occasionali( ll i i d ll di i I i i li ff tti d l t i(alle azioni della condizione I si aggiungono gli effetti del vento in 

    esercizio + neve e ghiaccio + serpeggiamento)

    condizione III – carichi eccezionali (si considera la situazione più sfavorevole tra quelle indicate dalla 

    Norma, nel caso specifico l’azione del vento fuori servizio)

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • La distribuzione dei pesi propri  è molto diversa tra una gru a rotazione in altro rispetto a 

    quello con rotazione in basso)quello con rotazione in basso)

    In entrambi i casi va evidenziato loevidenziato lo 

    sbilanciamento verso il lato in cui si trova la zavorra (di 

    volata o di base)

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Nel calcolo si considera di volta in volta il carico di servizio agente in quella sezione così 

    come dedotto dal diagramma di portata

    Il valore viene incrementato di un coefficiente dinamico φ ilPer le gru a torre il  un coefficiente dinamico φ, il quale tiene conto degli effetti di accelerazione nelle fasi di avvio e 

    gcoefficiente φ varia da un valore minimo di 1,15 

    i di 1 3 i frenata del caricoa uno massimo di 1,3 in relazione alla velocità di sollevamento possedutasollevamento posseduta 

    dall’apparecchio

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • L’avvio e la frenata del carrello lungo il braccio induconoLavvio e la frenata del carrello lungo il braccio inducono un’azione orizzontale d’inerzia la cui entità è proporzionale al 

    carico agente sulle ruote e all’accelerazione esistente al momento dell’avvio della manovra

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    AZIONE DEL VENTO

    L’ i di b d l tL’azione di base del vento in servizio è variabile:

    fino a 20 metri di altezzap = 250 N/m2

    con v = 20 m/s (72 km/h)

    d i 20 i 100 t idai 20 ai 100 metrip = 500 N/m2

    con v = 28 m/s (101 km/h)In condizioni di servizio l’azione del  con v   28 m/s (101 km/h)vento è diretta perpendicolarmente 

    al braccio

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  • In condizioni di fuori servizio:servizio:

    fino a 20 metri di altezzap = 800 N/m2

    con v = 36 m/s (130 km/h)

    dai 20 ai 100 metrip = 1 100 N/m2p = 1.100 N/m2

    con v = 42 m/s (151 km/h)

    oltre i 100 metrip = 1.300 N/m2

    / /

    In condizioni di servizio l’azione del vento è diretta secondo la direzione

    con v = 46 m/s (165 km/h)vento è diretta secondo la direzione 

    di coda al braccio

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    La combinazione delle azioni agenti in condizioni di servizio, con vento agente con direzione ortogonale al braccio, può essere pertanto 

    rappresentata come in figura

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • La combinazione delle azioni agenti in condizioni di servizio, con vento agente in direzione parallela al braccio, può essere pertanto 

    rappresentata come in figura

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    La combinazione delle azioni agenti in condizioni di fuori servizio è data dal vento massimo parallelo al braccio e in assenza del carico di 

    servizio

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  • BRACCIO

    Lo schema statico del braccio di una gru a torre può essere schematizzato come nel disegno di figura

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Con carico di servizio in punta p

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • Con carico di servizio in corrispondenza dell’attacco del tirante p

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Con carico di servizio in corrispondenza della sezione di mezzeria compresa tra l’attacco del tirante e l’attacco del braccio alla torrep

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • ASPETTI D’INTERESSE RIGUARDANTI  GLI SFORZI AGENTI 

    TIRANTE – Con il carico di servizio agente tra la punta del braccio e l’attacco del tirante, il valore dello sforzo agente su di esso è , g

    praticamente costanteQuando il carico transita oltre la sezione di attacco il valore della tensione diminuisce gradualmente fino a raggiungere il valoretensione diminuisce gradualmente, fino a raggiungere il valore 

    minimo con carrello sotto torre

    CORRENTE SUPERIORE – E’ un elemento sollecitato in modo alternato a trazione‐compressione, a seconda della posizione del carico di 

    servizio (sezione a sbalzo o di campata)servizio (sezione a sbalzo o di campata)In generale lo sforzo agente sul corrente è per il 10% dovuto al peso proprio della struttura e per il 90% imputabile al carico variabile

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Schema statico del t b icontrobraccio

    Schema statico della cuspide

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • Schema statico delle azioni orizzontali agenti sul braccio

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    ASPETTI D’INTERESSE RIGUARDANTI  GLI SFORZI AGENTI 

    CORRENTE INFERIORE – In generale la composizione dell’azione agente sul corrente inferiore è data per 10 % dal peso proprio, 70% dal 

    i di i i 4% i t d l ll 4% d ll i i dicarico di servizio, 4% azione trasmessa dal carrello, 4% dalle inerzie di rotazione e per il 14% dall’azione del vento

    DIAGONALE DI PARETE – E’ sollecitato anche in modo alternato (trazione‐compressione) e lo sforzo è per il 14% imputabile al peso proprio della struttura e per il restante 86% al carico di servizioproprio della struttura e per il restante 86% al carico di servizio

    DIAGONALI DI BASE – Con riferimento a quelli posti immediatamente a ridosso dell’attacco del braccio alla torre si avrà un  3% per l’inerzia della struttura, 8% per l’inerzia del carico, 63% per l’azione del vento 

    sulla struttura e il restante 25% per il vento agente sul caricosulla struttura e il restante 25% per il vento agente sul carico

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • TORRE

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    Consideriamo le azioniConsideriamo le azioni trasmesse a ciascun montante alla base del traliccio della torre ((caso considerato di una piccola 

    gru automontante)

    Ncarichi verticali = 10.000Ninerzie struttura = 1.600N 10 354Nvento in servizio = 10.354

    in condizioni di fuori servizio

    Ncarichi verticali = 3.198N = 4 062Nvento fuori servizio = 4.062

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • La stabilità dell’apparecchio dovrà essere poi valutata riferendosi a configurazioni di carico fissate dalla Norma con una combinazione delle varieconfigurazioni di carico fissate dalla Norma, con una combinazione delle varie azioni maggiorate con coefficienti variabili a seconda del caso considerato

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

    VEDIAMO ALCUNI ASPETTI DI NATURA GENERALE RIGUARDANTI LAVEDIAMO ALCUNI ASPETTI DI NATURA GENERALE RIGUARDANTI LA PROGETTAZIONE DI UNA AUTOGRU

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    A – Aspetti generali riguardanti la progettazione

  • GLI ASPETTI CONNESSI ALLA VALUTAZIONE DELLA STABILITA’ 

    E DELLO STATO DI SOLLECITAZIONE SONO PIU’ 

    COMPLESSI RISPETTO A QUELLI DI UNA GRU A TORRE 

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    IL BRACCIO DI SOLLEVAMENTOSOLLEVAMENTO

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  • PROBLEMATICA LEGATE AD ASPETTI COSTRUTTIVI E ALLA STABILITA’ SOTTOCOSTRUTTIVI E ALLA STABILITA  SOTTO 

    CARICO

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    INTEGRITA’ DEI PISTONI DI MANOVRA DELLO SFILO E DI SOLLEVAMENTO 

    PRINCIPALE DEL BRACCIO

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  • TORRETTA ROTATIVA DI BASE

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  • CranEngCranEng S.r.l.S.r.l.Crane Engineering and Safety

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    TELAIO DI SUPPORTO DELLA RALLA DITELAIO DI SUPPORTO DELLA RALLA DI ROTAZIONE

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  • CranEngCranEng S.r.l.S.r.l.Crane Engineering and Safety

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    GLI STABILIZZATORIGLI STABILIZZATORI

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  • CranEngCranEng S.r.l.S.r.l.Crane Engineering and Safety

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    NEL CASO DI AUTOGRU CHE POSSONO OPERARE SENZA 

    STABILIZZATORI E’ ESSENZIALE LO STATO DI CONSERVAZIONE DEISTATO DI CONSERVAZIONE DEI 

    PNEUMATICI

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  • NONCHE’ IL RISPETTO DEINONCHE’ IL RISPETTO DEI PARAMETRI DI PORTATA 

    INDIVIDUATI DAL COSTRUTTORE

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