creativity and graphic design 2

39
Docente: Daniele Francaviglia Laurea Triennale Scienze e tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale

Upload: abaverona-accademia-di-belle-arti-di-verona

Post on 03-Aug-2015

100 views

Category:

Education


2 download

TRANSCRIPT

Docente: Daniele Francaviglia

Laurea Triennale

Scienze e tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale

Docente: Daniele Francaviglia

Laurea Triennale

Scienze e tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale

6 marzo 2014

Migliorando la

conoscenza delle

convenzioni visive esistenti

e insieme sviluppando e

applicando un

vocabolario visivo

personale, il graphic

designer può usare

efficacemente le proprie

percezioni e scoperte,

riferendo il suo lavoro

concreto e creativo a un

contesto culturale

allargato.

I metodi di ricerca sistematica stimolano a sviluppare punti

di vista personali e critici attraverso la registrazione, la

documentazione e la valutazione delle strutture visive e

verbali, dei linguaggi e delle identità che sono presenti

nell’ambiente inteso nel senso più ampio, e poi applicarli al

proprio lavoro.

Il primo compito del designer è identificare che cosa si

tenta di ottenere con il progetto, e quindi un’intenzione o

un più ampio insieme di intenzioni che nel brief, in contesto

culturale professionale , possono essere descritte come un

messaggio da comunicare o un mercato di riferimento al

quale l’azienda intende rivolgersi.

Qualunque progetto è suddiviso in tre aree di indagine

specifica:

ricerca su quanto esiste in quell’area e sui linguaggi visivi

direttamente associati al pubblico di riferimento o al

mercato del progetto:

ricerca su quanto esiste in quell’area e sui linguaggi visivi

direttamente associati al pubblico di riferimento o al

mercato del progetto:

CONTESTO DEL PROGETTO:

posizionamento esterno del lavoro (scopo

esplicito della comunicazione)

posizionamento interno (risultato della

comunicazione visiva grafica ed altre nello

stesso contesto)

METODO Già COLLAUDATI:

è importante familiarizzare con il loro vocabolario anche

quando vogliamo fare qualcosa che si contrapponga in

modo innovativo ad essa

MATERIALI E BUDGET

se abbiamo dei limiti dettati dai costi non

possiamo ipotizzare soluzioni creative che

sforino questo parametro.

Se ho disposizione solo la stampa

monocromatica dobbiamo sfruttare al

massimo questa handicap per farlo

diventare mezzo espressivo.

quali saranno il contesto e la

funzione specifica del lavoro

all’interno del più ampio campo di

studio già delineato?

MIGLIORARE UN’IDEA ESISTENTE O RIDEFINIRLA OPPURE PROPORRE UNA PORPOSTA NUOVA DA

VERIFICARE

in questo momento successivo alla ricerca dovremmo avere ben chiare le linee di comunicazione e il pubblico a cui è indirizzato perciò spazio alla creatività

LA PRECISAZIONE E LA DEFINIZIONE DEL TEMA CENTRALE PUO

AVVENIRE IN VARI MODI:

due modelli utili:

1 contesto –definizione (METODO ANALITICO)

2 contesto – esperimento (METODO PROPOSIZIONALE)

1 contesto – definizione

(METODO ANALITICO)

Ampia raccolta di materiale di

ricerca

Raggiungo una conoscenza

approfondita del contesto

Determino il tema

Propongo i risultati migliori di

comunicazione per capirne

l’efficacia

Raccolgo una serie di esiti

potenzialmente efficaci

Contesto: campo di studio

Tema: quesito di ricerca

2 contesto – esperimento

(METODO

PROPOSIZIONALE)

ricerca meno dettagliata

studio dei lavori già realizzati

nello stesso contesto

Scelgo il tema del progetto

Eseguo esperimenti visivi

distinti, per provare linguaggi

e strategie

Contesto: campo di studio

Tema: quesito di ricerca

Una volta identificato il problema dobbiamo determinare un piano

di azione pratico per sviluppare tutti gli aspetti del progetto.

il metodo con cui otteniamo il nostro progetto grafico è il frutto dei

punti precedenti e della nostra capacita creativa. l’artefatto

generato avrà più efficacia nella proposta al cliente se dietro ad

esso c’è un ragionamento-ricerca.

asserzione: prove valide e rilevanti che avvalorano la discussione.

nella successiva qualificazione le mie scelte grafiche nascono da

questo percorso e sono sostenuto dalla mia asserzione per dare più

valore alle scelte visive e creative.

il metodo con cui otteniamo il nostro progetto grafico è il frutto dei

punti precedenti e della nostra capacita creativa. l’artefatto

generato avrà più efficacia nella proposta al cliente se dietro ad

esso c’è un ragionamento-ricerca.

asserzione: prove valide e rilevanti che avvalorano la discussione.

nella successiva qualificazione le mie scelte grafiche nascono da

questo percorso e sono sostenuto dalla mia asserzione per dare più

valore alle scelte visive e creative.

per il graphic designer l’informazione pura

esiste solo in astratto, quando cerchiamo di

metterla in forma concreta siamo subito

infiltrati dalla retorica delle esperienze.

RETORICA: concetto legato alla letteratura e alla filosofia relativo

all’utilizzo strategico del linguaggio.

Il legame con il design della comunicazione si potrebbe descrivere

così:

SCOPERTA DELLE IDEE (CONCEPT)

ORGANIZZAZIONE (COMPOSIZIONE)

TRATTAMETNO STILISTICO (STILE)

MODO DI PRESENTARE L’ARGOMENTO (FORMATO, FORMULAZIONE)

le figure retoriche

del discorso in

rapport al graphic

design:

Il legame con il

design della

comunicazione si

potrebbe

descrivere così:

• ANTITESI• IPERBOLE• IRONIA• METAFORA• METONIMIA

• PARONOMASIA• PERSONIFICAZIONE

ANTITESI: due termini

contrastanti per

enfatizzare le

differenze

Es. immagini o

messaggi contrastanti

per spettacolizzare

l’effetto ricercato.

IPERBOLE: esagerazione

con lo scopo di

produrre enfasi o un

effetto drammatico

Es. utilizzare un

immagine molto grande

e invasiva o una parola

rappresentata

graficamente in modo

invasivo per enfatizzarla.

IRONIA: uso di un segno

per veicolare un

significato oppositivo o

per comunicare

contraddizione.

Spesso l’umorismo serve

a sottointendere una

posizione ironica, critica

o satirica.

METAFORA:

trasferimento del

significato di una parola o

di una frase a un oggetto

o azione che esso non

denota al fine di evocare

una certa caratteristica.

Un simbolo o un segno con

le sue connotazioni che

inserito in un contesto

rafforza il suo valore.

$$$$$

$$$$$

METANONIMIA:

sostituzione di una

parola o di una frase

con un’altra

strettamente associata.

Es. un’immagine o un

nome possono essere

sostituite con un simbolo

dotato di connotazioni

simili. es. corona.

PARANOMASIA: gioco di

parole, battuta o trovata

che sfrutta un’ambiguità

di significato.

Es. utilizzo di parole o

immagini per creare giochi

di parole visivi semplici e

scherzosi

Docente: Daniele Francaviglia

Laurea Triennale

Scienze e tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale

PERSONIFICAZIONE:

attribuzione di

caratteristiche e tratti

umani a un animale o

un oggetto.

Obbiettivo: sviluppare i vostri metodi e il vostro pensiero visivo come strumenti di analisi

Il progetto vi chiede di esplorare l’uso della classificazione tipologica di

oggetti nella costruzione di un significato ed è concepito per sottolineare il

ruolo della raccolta e dell’archiviazione

Il progetto fornisce l’opportunità di raccogliere dati in una specifca area

tematica scelta da voi e vi permette di sviluppare utili capacità di

documentazione, analisi comparativa, categorizzazione e classificazione

creativa

METTETE INSIEME I MATERIALI PER LA VOSTRA COLLEZIONE CHE DEVE ESSERE

COMPOSTA DA UN MINIMO DI 15 PEZZI DI QUALUNQUE FORMA.

OGGETTI FISICI, DOCUMENTARE TRAMITE FOTOGRAFIE

RACCOGLIETE LE INFORMAZIONI USANDO IL PENSIERO LATERALE E LA

CREATIVITÀ PER INDIVIDUARE QUALE TIPO DI CONTENUTI SI POSSONO

«COLLEZIONARE» E ORGANIZZARE.

DESCRIVETE PERCHÉ AVETE SCELTO LA VOSTRA PARTICOLARE AREA

TEMATICA, AGGIUNGENDO LE VOSTRE OSSERVAZIONI E PENSIERI SULLA

COLLEZIONE.

ORGANIZZATE LA VOSTRA COLLEZIONE IN ALMENO 5 VARIAZIONI CHE IN

OGNI FASE DIANO DIMOSTRZIONE DI UN APPROCCIO DIVERSO

ALL’ORGANIZZAZIONE (MATERIALE-LUOGO-LA FUNZIONE-LA SCALA-ECC…)

TROVATE IL MODO MIGLIORE PER PRESENTARE IL MATERIALE ORGANIZZATO

IN UNA FORMA VISIVA.

LA PRESENTAZIONE NON DEVE PRENDER ENECESSARIAMENTE LA FORMA DI

UNA SERIE FOTOGRAFICA, MA PUO ESSERE PROPOSTA IN MODO ASTRATTO

ATTRAVERSO SCHIZZI RAPPRESENTATIVI, NUMERI, COLORI, ECC…