criteri di progettazione del magazzino nozioni di base a cura delling. claudio traini...
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Criteri di ProgettazioneDel Magazzino
Nozioni di base
A cura dell’Ing. Claudio TRAINI
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CRITERI DI PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO
Impiegare le unità di carico più adatte Utilizzare lo spazio nel modo
migliore (soppalchi, larghezza e numero delle corsie, eliminare merci obsolete ecc.)
Ridurre al minimo la movimentazione (avvicinare le aree di deposito, separare lo stock di prelievo da quello di riserva, utilizzo di attrezzature che eviti lo spostamento di personale, ecc.)
Controllare il trasferimento e la locazione delle merciGarantire la sicurezza del
personale e delle merciRidurre il costo complessivo
SISTEMI DI MAGAZZINAGGIO
Imballaggio Unità di carico Sistemi di
stoccaggio Sistemi di
movimentazione
IMBALLAGGIO
L’imballaggio deve possedere caratteristiche tali da favorire il processo distributivo e non ostacolarlo. Questo può essere definito come un mezzo per assicurare la consegna intatta e al costo più basso del prodotto al consumatore finale.L’imballaggio pertanto deve proteggere il prodotto da fattori di origine meccanica (vibrazioni, cadute, schiacciamento), ambientale (acqua, temperatura, pressione) e altro (muffe, batteri, radioattività).
UNITA’ DI CARICO
Viene definita quale ‘assemblaggio’ di articoli o di confezioni singole, in genere dello stesso prodotto, per
rendere conveniente la movimentazione composita.
Consente quindi di raggruppare le confezioni e di maneggiarle e movimentarle con maggiore
efficienza usando attrezzature meccaniche
VANTAGGI OFFERTI DALL’UNITA’ DI CARICO
Trasferimento di una maggiore quantità di merce per ogni viaggio, riducendo il numero dei viaggi necessari e, quindi, il tempo e il costo di movimentazioneMigliora l’impiego dello spazio in
magazzinoRende possibile l’uso di attrezzature
standard di movimentazione e di stoccaggioVelocizza il carico e lo scarico dei
mezzi di trasportoRiduce al minimo il rischio di danni
e furti
PALETTA A DUE VIE
Più economica Più robusta
PALETTA A QUATTRO VIE
Maggiore flessibilità
ESEMPI:Le palette sono delle piattaforme di carico formate da due ripiani separati tra loro da
una struttura portante
ESEMPIPALETTA CON SPONDE MOBILI
Protegge e trattiene la merce sulla paletta con l’impiego di sponde che si montano una su l’altra fino a raggiungere l’altezza voluta: maggiore resistenza
BOX PALLET
Resistenti Buona stabilità (piedi con effetto
di auto-centraggio)
ESEMPI
GABBIA IN RETE
Resistenti Buona stabilità
ROLLCONTAINER
costosi flessibili
SISTEMI DI STOCCAGGIO
Si tratta della ricerca di un compromesso fra la massima utilizzazione delle superfici e la necessità di garantire un facile e rapido accesso ai prodotti in giacenza. Pertanto, scegliere un sistema di stoccaggio significa verificare che le caratteristiche delle attrezzature adottate rispondano alle esigenze di stoccaggio e movimentazione.
PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI STOCCAGGIO
REQUISITIBuon uso delle volumetrie: uso di soppalchi, accurato layout, ecc.Facile accesso ai prodotti, ridurre al minimo i percorsi e facilitare la movimentazione delle merciComprendere i sistemi per gestire la qualità e le locazioni delle merci, per controllare i movimenti e per effettuare il ripristinoGarantire la sicurezza contro incendi, danni e furtiAssicurare condizioni ambientali atte a prevenire il deterioramento o la contaminazione dei prodotti
STOCCAGGIO A BLOCCHIVANTAGGI L’investimento è contenuto Non è richiesta alcuna
attrezzatura di stoccaggio L’utilizzo delle superfici è
buono anche se non in altezza Il controllo è semplice E’ adatto per un elevato livello
di attività
SVANTAGGI Limitata altezza delle pile La presa è libera soltanto per
la paletta più alta Forti rischi in caso d’incendio
STOCCAGGIO A BLOCCHI
Corsia per il carrello a forche
SCAFFALE PALETTIZZANTE
VANTAGGI Resistenti Regolazione delle distanze Smontabili Accesso casuale alle palette Sistema semplice e preciso di codifica
delle locazioni
A doppia profondità
SVANTAGGI accesso a soli due fronti pavimenti particolarmente piani
SCAFFALE DRIVE-IN
Consente l’accesso per un solo prodotto per corsia
È usato quando i prodotti sono pochi ma in grandi quantità Criterio FILO
STOCCAGGIO DINAMICO
STOCCAGGIO DINAMICO
VANTAGGI Buono per prodotti ad
elevata movimentazione
SVANTAGGI Costosi Utilizzo del spazio interno
non buono Necessario ricorso a palette
speciali o di supporto Sistemazione e controllo
con particolare attenzione
SCAFFALE A CASELLE
Usato per articoli di una certa lunghezza (tappeti, tubi, profilati).
Offre buone possibilità di accesso e di protezione dello stockRidotto utilizzo dello spazioglobale delle superfici
SISTEMI DI MOVIMENTAZIONERiguarda l’impiego di carrelli e trasportatori nell’attività di magazzinaggio, per trasportare le merci su distanze relativamente brevi, per sollevarle nelle operazioni di stoccaggio e per caricarle e scaricarle dai veicoli.L’impiego dei carrelli facilita la formazione delle unità di carico e di carichi più consistenti, riducendo così la frequenza dei trasferimenti e rendendo possibile una movimentazione più rapida nonché lo stoccaggio in altezza.
ALIMENTAZIONE E PORTATA DI SOLLEVAMENTO DEI CARRELLI I carrelli elevatori, retraibili,
per grandi altezze, senza conducente, sono azionati da motore elettrico. Si tratta di un motore pulito, silenzioso e compatto che consente un’elevata accelerazione inizialeLa portata di un carrello a forche
viene normalmente misurata dal peso massimo che può sollevare quando il centro di carico si trova in una determinata distanza dal gomito della forca
CARRELLO A FORCHE
Carico del carrello a forche
Esempio di sterzatadi un carrello a forche
ESEMPI DI CARRELLI
Transpalet manuale
Carrello per sacchi
Carrello per prelievo
ESEMPI DI CARRELLI
a. Trasportatore a trazione manuale
b. Trasportatore a trazione elettrica
c. Trasportatore con caricamento frontale
ESEMPI DI TRASPORTATORI
SlitteTrasportatoria rulli liberi
Trasportatoria rulli liberi
a gravità controllata
TRASLOELEVATORI
OPERAZIONI DI SCARICO
Assali anteriori
Banchina sopraelevata con accostamento perpendicolare
Banchina sopraelevata con accostamento
obliquo
OPERAZIONI DI PRELIEVO
PIANTA DELLE SCAFFALATURE
Suddivisione in altezza
Suddivisione in orizzontale
stock di riserva stock di prelievo
stock di riserva
stock di riserva
stock di riserva
stock di prelievo
SISTEMI DI TRASPORTOSi tratta di dover scegliere considerando un insieme di fattori operativi:
Economie di costiFlessibilitàDisponibilitàTempestivitàDoppia movimentazioneRitardiDanneggiamenti
le modalità secondo cui effettuare il trasporto fisico delle merci, bilanciando esigenze di costo e di servizio al cliente.
CONTROLLO: STRUMENTI DI COST
MANAGEMENT
ABCABC ABMABM
BENCHMARKINGBENCHMARKING
ABC
Costituisce un metodo di calcolo dei costi che ha quale presupposto fondamentale la scelta delle attività che assorbono, per il loro espletamento, risorse materiali e immateriali.Individuate le singole attività del processo logistico-distributivo, se ne imputano i relativi costi e si calcola l’impatto che ciascuna ha sull’economicità del processo logistico-distributivo.
ABMÈ un sistema di gestione del processo logistico-distributivo, in grado di evidenziare i collegamenti fra le attività che lo compongono in un’ottica di processo, ossia distinguendo attività con e senza valore aggiunto.Rispetto all’ABC, l’ABM fornisce informazioni circa il processo logistico-distributivo sia sulla dinamica della creazione di valore per i clienti destinatari dell’output, sia sulla valutazione complessiva del livello di efficacia del processo, ottenendo, allo stesso tempo, utili indicazioni per il miglioramento delle performance conseguite dal processo in esame.
BENCHMARKINGSi tratta di una metodologia che permette di confrontare le performance di processo con quelle di aziende concorrenti e non, in modo da determinare il gap di prestazioni. Questo facilita al management aziendale, la comprensione dei fattori critici di successo su cui le imprese “migliori” si focalizzano. Pertanto, individuate le modalità con cui le aziende migliori svolgono il processo oggetto di confronto, si traggono utili indicazioni sul livello di risorse e di competenze necessarie per dare luogo a risultati di processo in grado soddisfare le richieste e le attese del cliente.
CONTROLLO: SISTEMI DI PIANIFICAZIONEPFM (pianificazione del fabbisogno di materiali)
– tecnica di controllo delle scorte studiata per determinare il fabbisogno di produzione.PFMII – sistema di pianificazione
delle risorse di produzione con l’obiettivo di migliorare la produttività.PED (pianificazione delle esigenze distributive)
– applicazione delle tecniche del PFMII alla gestione del flusso delle scorte e dei materiali in sede distributiva.
Information & Communication Technology: tecnologia a supporto
della LOGISTICA INTEGRATA
DPP (Direct Product Profit) – opera analizzando il flusso di materiali, dalle fonti di rifornimento, attraverso la rete di depositi, secondo le diverse modalità di trasporto.EDI (Electronic Data Interchange) – rientra
tra i servizi telematici a valore aggiunto e permette a più aziende, collegate attraverso una rete di telecomunicazione, di trasferire, tramite computer una serie di documenti e informazioni, sulla base di determinati standard di comunicazione.