croce rossa italiana - annual report 2009
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Report 2009 della Croce Rossa Italiana e delle attivitàTRANSCRIPT
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Croce Rossa Italiana
V i A t o s c A n A , 1 2 - 0 0 1 8 7 R o M A
t e l 0 6 4 7 5 9 1
01 intRoduzione
02 pReMessA
03 chi siAMo
04 lA stRuttuRA
05 i soci
06 le AttiVità dellA cRoce RossA itAliAnA
07 le cAMpAgne e gli inteRVenti speciAli
08 i VolontARi
09 i pARtneR e i donAtoRi
10 il Resoconto econoMico e finAnziARio
11 le pRospettiVe futuRe
12 AllegAti
INDICE
01 introduzione
“E’ per me un onore presentare le attività della Croce Rossa Italiana
che, con 145 anni di storia, è la più grande organizzazione umanitaria
del Paese per numero di soci ma soprattutto per diversità di azioni nel
campo del soccorso, della salute, dell’assistenza, e dell’integrazione
sociale, in tutto il territorio nazionale.
La forza della C.R.I. risiede in tre elementi: una rete territoriale capillare,
il volontariato degli associati e la generosità dei donatori.
Nel Rapporto Annuale C.R.I. 2009 si è voluto non soltanto presentare
le attività della C.R.I. svolte nell’anno, ma anche offrire un’occasione
per far tutti partecipi dei compiti dell’Associazione conoscendone
i principali campi di intervento in modo da diffonderne i principi e le
finalità. Abbiamo voluto ribadire le nostre radici (i principi fondamentali
di Croce Rossa e le organizzazioni di coordinamento internazionale),
la nostra storia, descrivere la struttura organizzativa attuale (basata
su democrazia e solidarietà, con una articolazione per comitati
territoriali e per componenti di volontariato) e le risorse a disposizione
(personale impegnato e strumentazione operativa di intervento); le
componenti volontaristiche, i soci, le campagne di comunicazione e di
sensibilizzazione e gli interventi di soccorso nazionali e internazionali
e le emergenze. Nell’ultima parte sono riportati le prossime sfide già
definite nei programmi.
Una parte di approfondimento è riservata alla descrizione delle attività,
suddivise in sanitarie, socio-assistenziali, socio-sanitarie, protezione
civile e soccorso, rivolte ai migranti, internazionali, di formazione e
per emergenze nazionali e internazionali. E proprio in quest’ultimo
fRAncesco RoccAcoMMissARio stRAoRdinARio
01 IntroduzIone
campo, la nostra Associazione si è distinta nel 2009, rispondendo
tempestivamente ai bisogni della popolazione abruzzese colpita dal
drammatico terremoto. La catastrofe ha mostrato al Paese, ma ritengo
anche a tutto il Mondo, che i volontari C.R.I. concretizzano in maniera
tempestiva, solerte e professionale l’impegno a intervenire nelle
situazioni di emergenza, così come previsto dall’adesione al Movimento
Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Giorno dopo
giorno, non soltanto in occasione di eventi terribili, l’Associazione è da
sempre impegnata a mettere in opera programmi e attività a favore delle
persone più vulnerabili. Costituiscono degli “speciali” approfondimenti
del Rapporto Annuale C.R.I. 2009, report sulla presenza Giovanile
nell’Associazione, sull’Evento di Solferino 2009, sull’Assemblea della
Federazione Internazionale tenutasi a novembre scorso in Kenya a
Nairobi. È il modo di presentare l’attività svolta dagli oltre 150.000
soci attivi e dai 2.300 dipendenti, ai quali si è aggiunto l’indispensabile
sostegno degli oltre 30.000 soci ordinari. A tutti costoro, per quanto
hanno fatto, per quanto stanno continuando a fare in Abruzzo, in Italia e
in tutto il mondo, voglio dire grazie. La nostra presenza durerà a lungo,
vicino alle persone che soffrono, con una testimonianza di solidarietà,
propria del nostro emblema.
Se il Rapporto Annuale C.R.I. 2009 contribuirà a mostrare la forza
di tante persone animate, in tutti questi anni, dalla stessa vocazione
e dalla stessa generosità, avremo dato voce alla nostra missione al
servizio di tutti. Sicuramente descrivere in poche pagine una storia
così lunga e importante è un compito quasi impossibile: molte iniziative,
progetti, interventi potranno essere stati tralasciati o descritti con
poche parole. La speranza è quella di riuscire a trasmettere, in modo
chiaro, la vocazione umanitaria della C.R.I. e il suo impegno di diffusione
della solidarietà.
Avv. Francesco RoccaCommissario Straordinario
“01 IntroduzIone
02 premessa
“Il Rapporto Annuale C.R.I. 2009 rappresenta un mezzo di documentazione
indispensabile dell’importante processo di cambiamento organizzativo
che vede impegnata tutta la Croce Rossa Italiana. Ogni pronta risposta
alle emergenze ha bisogno di una grande macchina organizzativa che,
grazie alla professionalità, all’impegno ed alla passione di volontari,
operatori e dipendenti, oggi funziona con maggiore dinamismo. In
questo senso il nostro sforzo deve essere sempre più forte. Il compito
di questa nuova governance è quello di riorganizzare le risorse della
più grande associazione umanitaria del Paese, radicando sempre
più la nostra rete sul territorio. Su questo solco stiamo procedendo.
L’Associazione, ente di diritto pubblico, partecipa a tutti gli impegni di
prevenzione, educazione, protezione sanitaria ed assistenza sociale
dello Stato. Insieme a questo, contribuisce a promuovere programmi e
progetti al servizio di chi soffre e ha bisogno di aiuto.
Non possiamo quindi non assumere l’insieme delle istanze “sociali”
(nel senso di pubbliche, di tutti) di funzionamento democratico, di
trasparenza, di rispetto della privacy, di advocacy e di accountability
della nostra attività e dei nostri servizi. Per ogni emergenza nell’anno
trascorso, abbiamo sentito forte attorno a noi la fiducia della gente
comune, che ci ha permesso di raccogliere donazioni per cifre mai
pAtRiziA RAVAiolidiRettoRe geneRAle
02 premessa
raggiunte prima dalla C.R.I. (penso al lavoro di found raising per Abruzzo
ed Haiti): questa fiducia ci obbliga, se ce ne fosse bisogno, ad una
rendicontazione trasparente e ad un contatto il più limpido possibile con
i nostri sostenitori così da poter incrementare l’affidabilità del nostro
prestigioso emblema la cui storia deve essere un vanto per tutti.
Le risposte forti e pronte continuano a fare della C.R.I. uno dei maggiori
attori pubblici in Italia nel campo del soccorso, della salute e della
solidarietà. Con queste premesse, presentare le attività dell’Associazione
svolte nel corso del 2009 diventa un modo per mostrare l’impegno
dell’intera organizzazione C.R.I. a dare voce al patrimonio di energie,
ideali, valori e competenze di tutto il movimento in Italia impegnato da
150 anni a prevenire fenomeni di disagio e ad intervenire in situazioni di
emergenza. La nostra missione è quella di trasformare una splendida
auto d’epoca in una Ferrari del volontariato del terzo millennio.
02 PREMESSA
Dott.ssa Patrizia RavaioliDirettore Generale”
03 chisiamo
• 24 giugno 1859, la battaglia di Solferino... nell’ospedale e nelle chiese di
Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione. Francesi,
austriaci, tedeschi e slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle, non
hanno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. Giuramenti, bestemmie
che nessuna espressione può rendere. Risuonano sotto le volte dei santuari. Mi diceva
qualcuno di questi infelici: “Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure
noi ci siamo battuti bene!”.
Malgrado le fatiche che hanno sopportato, malgrado le notti insonni, essi non riposano
e, nella loro sventura implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle
convulsioni che termineranno con il tetano e la morte...
da “Un souvenir de Solferino” di Henry Dunant, 1859
• 15 giugno 1864: il primo “Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti
ed ai malati in guerra” si costituisce a Milano ad opera del Comitato Medico Milanese
dell’Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di
Ginevra, sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni. Il Presidente, due mesi dopo
la costituzione del Comitato, viene chiamato a Ginevra, insieme ad altri delegati italiani,
per esporre quanto fatto a Milano e cosa pensa di fare in avvenire in favore dei feriti e
dei malati in guerra.
le tappe
della noStRa
StoRIa
03 chi siamo
• 22 agosto 1864: l’Italia sottoscrive la Convenzione di Ginevra.
• 11 dicembre 1864: si tiene, a Milano, un congresso in cui si approva il regolamento
del Comitato di Milano come Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei
costituendi nuovi comitati.
• 20 giugno 1866: l’Italia dichiara guerra all’Austria e le prime quattro “squadriglie” di
volontari partono alla volta di Custoza. Da allora la C.R.I. è sempre presente e attiva nei
conflitti che vedono impegnata l’Italia, sino alla II guerra mondiale.
Ma l’impegno non si limita alle situazioni di guerra: negli ultimi 150 anni l’Associazione
si occupa della lotta alla tubercolosi e alla malaria, crea postazioni, ambulatori e
ambulanze antimalariche nelle Paludi Pontine, in Sicilia e in Sardegna, interviene in
occasione dell’alluvione del Polesine nel 1951, per la frana di Sarno nel 1998.
03 chi siamo
Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è un’organizzazione
internazionale non governativa istituzionalizzata nel 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale
dell’Aja che coordina: il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Federazione Internazionale
delle Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e le 186 Società nazionali
sparse in tutto il mondo.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha sede a Ginevra, è una organizzazione
neutrale e indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e
delle violenze armate; nei conflitti armati il C.I.C.R. è responsabile delle attività internazionali di
soccorso di tutto il Movimento.
La Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che ha
sede a Ginevra è una associazione di diritto interno che, per la differente nazionalità dei suoi
membri e per l’attività perseguita, rientra nella categoria delle organizzazioni internazionali
private non governative. Sua attività specifica è quella di agire in qualità di organo permanente
di coordinamento tra le 186 Società nazionali e portare ad esse assistenza, soccorso alle vittime
delle catastrofi, organizzando e coordinando l’azione di soccorso a livello internazionale delle
Società nazionali; inoltre si impegna a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società
nazionali e a collaborare con il C.I.C.R. nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Alla
Federazione aderiscono appunto 186 Società nazionali.
la CRoCe RoSSa
ItalIana e Il
MovIMento
InteRnazIonale
Croce Rossa Italiana
L’associazione Italiana della Croce Rossa è un ente di diritto pubblico non economico
con prerogative di carattere internazionale, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in
tempo di pace sia in tempo di conflitto. Ente di alto rilievo, è posta sotto l’alto Patronato del
Presidente della Repubblica, sottoposta alla vigilanza del Ministero della Salute e per quanto di
competenza anche ai Ministeri dell’Economia e della Difesa (art. 49 dello Statuto).
La C.R.I. fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale
della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale della
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per le attività di soccorso in caso di catastrofe naturale.
le Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa
Create in origine per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze
Armate, le 186 Società nazionali svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo
di guerra come ausiliarie dei poteri pubblici. In base al principio di Universalità tutte le Società
nazionali hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra Società
nazionali consorelle è paritario e prioritario, pertanto qualsiasi operazione in un paese estero
deve necessariamente avere l’accordo della Croce Rossa o Mezzaluna Rossa locale.
Garanzia e guida delle azioni della Croce Rossa sono i sette Principi Fondamentali del Movimento
Internazionale, che ne costituiscono lo spirito e l’etica.
Umanità: nata dall’intento di portare soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di
battaglia, la Croce Rossa, in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire
in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne
la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace
duratura fra tutti i popoli.
Imparzialità: opera senza distinzione di nazionalità, di razze, di religione, di condizione sociale
e di appartenenza politica.
neutralità: si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di
ordine politico, razziale e religioso.
Indipendenza: la Croce Rossa svolge in forma indipendente e autonoma le proprie attività in
aderenza ai suoi principi, è ausiliaria dei poteri pubblici nelle attività umanitarie ed è sottoposta
solo alle leggi dello Stato ed alle norme internazionali che la riguardano.
volontarietà: la Croce Rossa è un’istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio
volontaristico.
Unità: nel territorio nazionale non vi può essere che una sola associazione di Croce Rossa
aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all’intero territorio.
Universalità: la C.R.I. partecipa al carattere di istituzione universale della Croce Rossa, in
seno alla quale tutte le Società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente.
I Sette
pRInCIpI
FondaMentalI
03 chi siamo
Umanitàimparzialità neUtralitàindipendenzaVolontarietàUnitàUniVersalità
04 lastruttura
la C.R.I. sul territorio nazionale si articola in:
21 Comitati Regionali che propongono interventi e provvedimenti ritenuti necessari in
relazione allo svolgimento delle funzioni di indirizzo, coordinamento e vigilanza nell’ambito della
propria regione;
105 Comitati provinciali che promuovono e svolgono l’attività della C.R.I. in ambito
provinciale, coordinando e controllando anche le attività dei Comitati Locali (ciascuno per il loro
territorio di competenza);
444 Comitati locali dotati di autonomia organizzativa e amministrativa, contribuiscono
fortemente a rafforzare il carattere capillare della C.R.I..
A questi si aggiungono più di 1.000 gruppi, privi di autonomia amministrativa propria.
Il Comitato Centrale, con sede a Roma in Via Toscana n. 12, ha compiti di indirizzo, promozione e
coordinamento dell’attività in ambito nazionale e internazionale, di amministrazione del patrimonio
dell’Associazione e di vigilanza dell’attività svolta dalle sedi periferiche.
Nel corso del 2009 è stato approvato un importante documento di funzionamento dell’Ente:
il “Regolamento di organizzazione e di funzionamento della Croce Rossa
Italiana”, adottato in attuazione di quanto previsto dall’articolo 48 dello Statuto, che ha
disciplinato le linee fondamentali dell’organizzazione interna.
I principi cardine della nuova organizzazione sono stati:
CRoCe RoSSa
ItalIana
la StRUttURa
nazIonale
04 la struttura
• Garanzia della legalità, imparzialità, trasparenza e pubblicità degli atti e delle procedure e
controllo dei risultati dell’attività amministrativa.
• Attribuzione ai dipendenti dell’Associazione dei trattamenti economici previsti dai rispettivi
contratti collettivi nazionali di lavoro.
• Tutela della libertà e dell’attività sindacale nelle forme previste dal decreto legislativo e dai
contratti collettivi nazionali di lavoro.
Nell’applicazione dei suddetti principi, si è proceduto ad una revisione e semplificazione della
struttura organizzativa e gestionale che si articola nelle seguenti unità organizzative dotate di un
diverso grado di autonomia e complessità: una Direzione Generale, tre Dipartimenti, l’Ispettorato
Nazionale del Corpo Militare, 18 Direzioni regionali (17 Direzioni sanitarie), 13 Servizi e molteplici
Uffici e Unità di progetto (sub articolazione dei Servizi).
Lo schema presenta l’articolazione generale del Comitato Centrale, predisposta nel corso del 2009.
• Distinzione tra funzione degli organi di indirizzo politico e responsabilità gestionale
amministrativa della dirigenza nel rispetto dei principi generali di cui al decreto legislativo
165/2001.
• Ottimizzazione e razionalizzazione delle procedure, delle prestazioni e dei servizi resi alle
popolazioni nazionali e straniere, incrementando la capacità di rispondere alle esigenze nel
campo sanitario e socio-assistenziale.
• Flessibilità delle strutture operative centrali e territoriali nell’articolazione e
nell’organizzazione.
• Promozione delle attività dell’Associazione attraverso l’attivazione di sistemi di
comunicazione e di informazione interni ed esterni.
• Attuazione della rispondenza dell’azione amministrativa alle finalità ed agli scopi dell’Ente
così come previsti dallo Statuto nonché all’interesse pubblico.
COMMISARIO
DIRETTORE GENERALE
Servizio 1°Affari Generali e segreteria
Ispettorato NazionaleCorpo Militare
Dipartimento Amministrazionee Patrimonio
Dipartimento delle Attività Socio - Sanitariee delle Operazioni in Emergenza
Servizio 3° Programmazionee Comunicazione
Servizio 2° Legale
Servizio 4° Informatica
Dipartimento Risorse Umanee Organizzazione
Servizio 5°Programmazione Assunzioni
e Reclutamento
Servizio 6°Trattamento Economico,Previdenziale e Giuridico
Servizio 7°Organizzazionee Formazione
Servizio 8°Amministrazione
e Finanza
Servizio 9°Acquisizione di Beni e Servizi
e Patrimonio Immobiliare
Servizio 10°Vigilanza ed Organi
Territoriali
Servizio 11°Rapporti con le
Componenti Volontaristiche
Servizio 12°Attività di Emergenza edOperazioni Internazionali
Servizio 13°Attività Sociali, Sanitarie,
Socio - Sanitarie
05 i soci
La C.R.I. possiede una rete capillare pressoché unica su tutto il territorio nazionale.
Il decentramento territoriale e l’autonomia operativa dei comitati permette la conoscenza dei
bisogni primari della comunità e ciò stimola l’integrazione tra l’Associazione, la popolazione e la
rete dei servizi e degli interventi pubblici e senza scopo di lucro. L’esistenza della rete territoriale
capillare è risultata un fattore positivo anche a livello centrale: reperendo direttamente le
informazioni sui reali bisogni a livello locale, l’unità centrale viene agevolata nella programmazione
delle attività di tutta l’Associazione.
attIvI
oRdInaRI
BeneMeRItI
05 i soci
dIStRIBUzIone deI SoCI SUl teRRItoRIo
!
Trentino alto Adige: Bolzano 1157 - 267 Trento 2272 - 867
Friuli Venezia Giulia - 2949 - 277
Veneto - 8076 - 696
Emilia Romagna - 13232 - 2072
Marche 6549 - 1266
Abruzzo - 5113 - 78
Molise -1130 - 89
Puglia 877
Basilicata - 214 - 147
Lombardia - 22858 - 2886
Valle D’Aosta - 323 - 16
Piemonte - 21434 - 2527
Liguria - 7339 - 6717
Toscana - 12264 - 9967
Umbria 3158 - 64
Lazio - 11282 - 1856
Sardegna - 1911 - 253
Campania -868 - 323
Calabria - 5521 - 485
Sicilia - 6525 - 737
Totale Sociordinari: 35.829
attivi: 146.843
Regione soci Attivi soci ordinari
ABRuzzo 5.113 78
BAsilicAtA 147 214
cAlABRiA 5.521 485
cAMpAniA 868 323
eMiliA RoMAgnA 13.232 2.072
fRiuli VeneziA giuliA 2.949 2.77
lAzio 11.282 1.856
liguRiA 7.339 6.717
loMBARdiA 22.858 2.886
MARche 6.549 1.266
Molise 1.130 89
pieMonte 21.434 2.527
pugliA 4.846 887
sARdegnA 1.911 253
siciliA 6.525 737
toscAnA 9.967 12.264
tRentino Alto Adige 3.429 1.134
uMBRiA 64 3.158
VAlle d'AostA 323 16
Veneto 8.076 696
totAle 146.843 35.829
La C.R.I. nel 2009 ha agito tramite l’impegno gratuito, organizzato e continuativo di circa 150.000
soci attivi appartenenti a sei distinti gruppi di volontariato, specializzati in attività diverse.
In particolare hanno aderito alla C.R.I.: 91.752 Volontari del Soccorso, 26.093 Volontarie del
Comitato Femminile, 15.333 Pionieri, 7.249 Infermiere Volontarie, 4.894 Donatori Sangue e
3.796 iscritti al Corpo Militare.
A questi si affiancano circa 35.829 soci ordinari, persone che, manifestando adesione ai
principi fondamentali della Croce Rossa, versano una quota sociale annuale, e contribuiscono alle
finalità dell’Associazione.
• Corpo Militare - 3.947 (3%)
• Infermiere Volontarie - 7.079 (5%)
• Volontari del Soccorso - 89.147 (61%)
• Comitato Femminile - 24.851 (17%)
• Pionieri - 15.771 (11%)
• Donatori di Sangue - 4.982 (3%)
In un’altra parte del Rapporto Annuale C.R.I. 2009 si darà conto dell’attività svolta dalle singole
Componenti volontaristiche. Di seguito si ricordano le principali specifiche di ogni singola
articolazione della C.R.I..
05 i soci
Corpo Militare
Infermiere Volontarie
Comitato Femminile
Volontari del Soccorso
Pionieri
Donatori di Sangue
11%3% 3% 5%
17%
61%
Corpo Militare
Il Corpo Militare ausiliario delle Forze Armate è composto da un contingente di personale in
servizio e da personale in congedo, arruolato su base volontaria e altamente specializzato:
medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari, contabili, infermieri e soccorritori. Nei propri
ruoli in congedo conta 19.314 iscritti, che vengono richiamati periodicamente per addestramento.
Attualmente è organizzato territorialmente in un Ispettorato Nazionale, in Uffici Arruolamento
e Addestramento istituiti preso ogni Comitato Regionale, in Nuclei Addestramento e Attività
Promozionale a livello locale e in basi operative e centri polifunzionali.
Infermiere volontarie
Ausiliarie delle Forze Armate, le Infermiere Volontarie oltre a portare aiuto e conforto in caso
di guerra, di emergenze sia nazionali che internazionali, sono da sempre impiegate anche in
missioni umanitarie in Italia e all’estero. Le “Crocerossine” conseguono un diploma dopo un
corso teorico-pratico della durata di due anni e prestano la loro opera negli ospedali militari,
in quelli civili, nelle postazioni di pronto soccorso, negli ambulatori, nei centri di assistenza e in
qualsiasi posto sia necessario la loro presenza. Nel 2009 sono state 7.079 le socie iscritte come
Infermiere Volontarie.
aRtIColazIone deI SoCI attIvI peR SIngola CoMponente volontaRIStICa al 31.12.2009
Comitato nazionale Femminile
Composto da sole donne di ogni età, il Comitato Nazionale Femminile (CNF) assolve il compito di
assistenza socio-sanitaria attraverso l’ascolto, l’accoglienza, l’integrazione sociale e culturale,
il sostegno economico e la realizzazione di progetti in particolare a favore delle fasce sociali
deboli: immigrati, nomadi, detenuti, tossicodipendenti, anziani, minori e donne in difficoltà. Il CNF
si occupa, anche della raccolta e della distribuzione di generi di sostentamento. Nel 2009 sono
state 24.851 le volontarie iscritte al Comitato Femminile.
volontari del Soccorso
La componente dei Volontari del Soccorso (VdS) svolge principalmente il trasporto e il soccorso
di infermi con ambulanza. I volontari, inoltre, effettuano a favore dei cittadini numerose
attività socio-assistenziali, per esempio: primo soccorso, attività socio-assistenziali con
specializzazione delle squadre di soccorso per l’emergenza psicologica, educazione sanitaria,
protezione civile, ricerca con unità cinofile, soccorsi con mezzi e tecniche speciali, emergenza
nazionale e internazionale, legata a calamità e a situazioni di conflitto armato nei vari paesi
interessati, e diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. I VdS sono presenti ai grandi eventi
e manifestazioni pubbliche garantendo una continua assistenza sanitaria. Nel 2009 sono stati
89.147 i soci Volontari del Soccorso.
05 i soci
pionieri
I Pionieri rappresentano la componente anagraficamente più giovane dell’Associazione (età
massima 35 anni). Prestano il loro contributo volontario in particolare nelle aree della salute,
del servizio alla comunità e della cooperazione internazionale. La loro attività è rivolta in modo
particolare ai giovani. Tuttavia va sottolineato anche il prezioso lavoro svolto nelle corsie degli
ospedali, nelle case di riposo, nei reparti pediatrici e presso le abitazioni di quanti necessitano
di un’assistenza domiciliare. Prestano anche la loro opera nelle scuole lavorando su temi quali
l’educazione sanitaria, la pace, l‘ecologia e la prevenzione. In molte città è attivo un servizio di
assistenza domiciliare in motorino per le necessità di anziani e malati soli. Nel 2009 sono stati
15.771 i soci Pionieri.
donatori di sangue
Nati negli anni Quaranta per affrontare il gravissimo problema della mancanza di sangue nel
nostro Paese, i Donatori di Sangue si occupano di promuovere la cultura della donazione del
sangue con incontri nelle scuole, nelle aziende, nelle comunità e tra i singoli cittadini, proponendo
anche la donazione di specifici componenti del sangue come le piastrine o il plasma, secondo i
più recenti e moderni concetti della medicina trasfusionale. Nel 2009 i soci donatori di sangue
sono stati 4.982.
06 Le attivita’ DeLLa CROCe ROSSaitaLiaNa
La Croce Rossa Italiana opera su scala nazionale e internazionale per rispondere ai bisogni e
alle vulnerabilità delle diverse comunità in maniera flessibile e adeguata alle necessità locali.
L’attività della C.R.I., unitamente a quella delle altre società nazionali, si inquadra nell’ambito
degli obiettivi Strategici declinati dalla Federazione Internazionale della Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR).
Nel Rapporto Annuale C.R.I. 2009 le attività nazionali sono descritte sulla base degli obiettivi
della Federazione.
le
attIvItà
nazIonalI
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
Queste attività sono continuate e sono state potenziate nel corso del 2009.
In particolare nell’emergenza nazionale abruzzo è stata mostrata la capacità
della C.R.I. di rispondere alle emergenze naturali attraverso la propria eRU
Base Camp.
”“Secondo la Federazione
Un disastro è una grave scossa al funzionamento di una comunità, che comporta
perdite elevate e sconvolgimenti generalizzati che vanno oltre le capacità di questa di
potervi far fronte usando solo i propri mezzi. Durante un disastro, sia esso di causa
naturale, per mano dell’uomo o dovuto a crisi causate da violenti conflitti, l’imperativo
immediato è quello di salvare vite, ridurre le sofferenze, i danni e le perdite e di
proteggere, confortare e dare supporto alle persone colpite. Un disastro o una crisi
potrebbero sorgere come emergenza improvvisa o avere un’evoluzione lenta. In
entrambi i casi, il nostro compito è di essere ben preparati a utilizzare tutti i mezzi
efficaci per poter portare aiuto, in base alle diverse necessità di donne, bambini e
uomini, ovunque e ogni volta che ve ne sia bisogno.
oBIettIvo StategICo 1 “Salvare vite, proteggere i mezzi di sostentamento e
facilitare il recupero a seguito dei disastri e crisi”
La C.R.I. nell’ambito del “Servizio Nazionale della Protezione Civile” (Legge 225/’92),
si impegna a realizzare le attività di previsione, prevenzione, intervento, superamento
dell’emergenza e ritorno alla normale vita quotidiana.
La direttiva del 3 dicembre 2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, definisce
nel dettaglio i compiti affidati all’Associazione in caso di emergenze, suddividendoli in:
“Azioni immediate” (fornire informazioni riguardo le conseguenze dell’evento, riguardo
risorse umane, logistiche e tecnologiche di immediato impiego, e proporre eventuale
impiego di risorse aggiuntive, assicurare l’assistenza sanitaria dei feriti), “Azioni entro
le 12 ore” (presenza nei centri operativi e di coordinamento, allestimento e gestione
dei campi base dei soccorritori e delle aree ricovero della popolazione, assistenza alla
popolazione, continuità delle strutture di ricovero allestite, invio di team specialistici,
nuclei trasporti), e “Azioni entro 24 ore” (servizi di produzione e distribuzione pasti per
i soccorritori e la popolazione, attrezzature e personale necessario alla dislocazione e
gestione sul territorio di potabilizzatori e macchine imbustatrici d’acqua). Per interventi
a medio-lungo periodo, la struttura operativa della C.R.I. prevede la mobilitazione di
personale, materiali e mezzi attraverso l’impiego di colonne mobili.
”“Soccorsi speciali
La C.R.I. è impegnata in: Salvataggio in acqua; Soccorso su pista da Sci
e su terreno Innevato; Soccorso con Mezzi e tecniche Speciali e
Soccorso con supporto Cinofilo. Il personale altamente specializzato opera
con idroambulanze, con le unità cinofile (cani da salvataggio in mare, da valanga,
per la ricerca e per l’individuazione di persone, per la conduzione di non vedenti).
L’assistenza ai bagnanti viene effettuata sulle spiagge, in acqua e durante le gare
sportive. In particolari situazioni intervengono anche figure particolari come gli
speleo-sub ma anche piloti ed elisoccorritori.
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
SI ConClUdeRanno nel 2010: San gregorio - Centro di terapie riabilitative e
rieducative e un centro civico; navelli – Ambulatorio, Sala Comunale, Centro Anziani;
paganica – Ambulatorio e un Centro di Ascolto, il Progetto “Radici” di sostegno psico-sociale
alle persone colpite dal sisma.
ottobre 2009 - Messina – La Croce Rossa si è subito attivata per far fronte al disastro
provocato dal maltempo a Messina. La C.R.I. Sicilia è stata presente con 962 volontari, ha
effettuato 1.277 interventi di assistenza alla popolazione e 683 interventi di assistenza
sanitaria. Sono stati inviati sui luoghi coperte, letti, kit per uomo donna e bambini, giubbotti.
Sono stati attivati 2 centri accoglienza uno a Messina ed uno a Giampilieri.
le eMeRgenze nazIonalI:
aprile 2009 - abruzzo - Alle 3:32 del 6 aprile 2009 l’Abruzzo viene colpito dal terremoto.
La mattina dopo la Croce Rossa Italiana era già presente alle iniziative con volontari, personale
dipendente e tutte le strutture mediche necessarie per i primi soccorsi e per gli interventi più
complessi.
I nUMeRI: 11.000 volontari, 200 automezzi impiegati, 1.500.000 pasti caldi, 12 campi
tendati e un campo base, 9 cucine da campo, 10 presidi medici con ambulanza, 1 ambulatorio
veterinario, 3 tende cinema, 9 ludoteche.
glI InteRventI: attività socio-assistenziali, sanitaria, socio-psicologica, sportiva, ludico-
ricreativa, orientamento e sostegno sociale.
glI oBIettIvI RaggIUntI nel 2009: 94 moduli abitativi per i cittadini
residenti nella frazione di onna; ambulatorio e Centro di terapie riabilitative
e rieducative in località Collemaggio; ambulatorio nel Comune di Barete; 70
Moduli abitativi a San gregorio.
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
eRU
emergency Response Unit (Unità di Risposta alle emergenze)
Le Emergency Response Unit (Unità di Risposta alle Emergenze) generalmente chiamate ERU, sono unità
standardizzate, composte da personale altamente qualificato e formato e dotate dell’equipaggiamento
necessario, pronte a essere impiegate in brevissimo tempo in seguito ad un disastro.
Nel sistema di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, le ERU possono essere chiamate ad intervenire in una
situazione di emergenza, qualora la Società nazionale o la delegazione della Federazione Internazionale, non
fossero in grado di rispondere autonomamente al disastro.
Esistono differenti tipologie di ERU, impiegate a seconda delle esigenze: logistica, soccorso, informatica e
telecomunicazioni, trattamento acque e igiene, ospedale da campo, assistenza sanitaria di base e campo base.
La Croce Rossa Italiana è inserita nel sistema di risposta internazionale ai disastri della Federazione con una
ERU Base Camp (Campo Base).
pronto soccorso sanitario aeroportuale eroga le prestazioni di primo intervento, ivi compreso
il trasporto al più vicino presidio sanitario pubblico, a titolo gratuito a tutti i cittadini, italiani e
stranieri, a qualunque titolo presenti in aeroporto. (DI 12-2-88 art.1 c.3)
alcuni esempi del 2009
L’attività di soccorso a chi soffre si esprime principalmente nei servizi svolti tramite ambulanza,
un settore di grande rilevanza per la C.R.I., in termini di operatori impiegati e di mezzi dedicati.
Nella maggioranza delle regioni italiane, la C.R.I. è convenzionata con le ASL e risponde alle
urgenze sanitarie con personale prevalentemente volontario, altamente preparato e qualificato
per affrontare emergenze e/o situazioni di crisi. E’ inoltre possibile il trasporto di persone che
per le loro condizioni necessitano di una speciale attrezzatura. Inoltre sono svolte attività di
assistenza con l’ambulanza o con postazioni sanitarie a supporto di eventi e manifestazioni
sportive, culturali e sociali. La C.R.I. assicura anche il trasporto in condizione di emergenza di
organi per trapianti, sangue ed emoderivati e altri materiali sanitari.
Con apposita convenzione, la C.R.I. svolge il servizio di pronto soccorso sanitario negli
aeroporti civili ed in quelli aperti al traffico civile direttamente gestiti dallo Stato. Il servizio di
“Secondo la Federazione
Il nostro contributo specifico per uno sviluppo sostenibile consiste nel rafforzare la
capacità di recupero delle comunità, con cui s’intende la capacità di adattarsi e di
fronteggiare disastri e crisi ricorrenti o prolungate, così come cambiamenti socio-
economici più ampi. Grazie a questa abilità, le persone sono in grado di proteggere e
costruire sulla base dello sviluppo ottenuto in precedenza. Possiamo rafforzare tale
capacità delle comunità aiutando le persone ad avere le migliori condizioni di salute
possibili e a prevenire o ridurre i rischi laddove possibile. Questo permetterà loro di
godere di uno stile di vita migliore e più sicuro, che sia anche rispettoso dell’ambiente.
La capacità di recupero della comunità è importante tanto per le persone ricche quanto
per quelle povere, in particolare quando ci si trova di fronte a minacce globali come
i cambiamenti climatici, le crisi economiche e le pandemie. Adattare il nostro stile di
vita a un mondo in costante evoluzione ci obbliga a richiedere politiche pubbliche di
supporto, a influenzare atteggiamenti psicologici e sociali e a offrire il nostro aiuto a
tutti coloro che sono maggiormente vulnerabili a causa dell’insufficienza dei mezzi a
loro disposizione per far fronte a tali situazioni.
Regione Comitato locale CRI linee di azione e Interventi prestati nel 2009 (dati in v.a.)
EMILIA-ROMAGNA SCURANO118138 interventi effettuati, 96volontari coinvolti, 11.600 Km percorsi con 1 ambulanza
LOMBARDIA GALLARATE 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
LOMBARDIA MILANO118 - TRASPORTO INFERMI - ASSISTENZA SANITARIA - AMBULATORIO CRI - PROTEZIONE CIVILE - SERVIZI SOCIALI
LOMBARDIA VARESE 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI
MARCHE ANCONA 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
MARCHE ASCOLI PICENO 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
MARCHE FERMO 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
MARCHE MACERATA 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
MARCHE PESARO 118 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - PROTEZIONE CIVILE
MOLISE CAMPOBASSO1181.051 interventi effettuati, 1.464 volontari coinvolti, 21.188 Km percorsi con 6 ambulanze
MOLISE ISERNIASERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI958 interventi effettuati, 131 volontari coinvolti, 9.988 Km percorsi con 7 ambulanze
PIEMONTE ASTI UNITA’ DI STRADA
PIEMONTE GATTINARA ASSISTENZA POPOLAZIONE BISOGNOSA
PUGLIA TRASPORTO INFERMI - 118 - PROTEZIONE CIVILE
TOSCANA AREZZO118 1.620 interventi effettuati, 100 volontari coinvolti, 28.507 Km percorsi con 4 ambulanze
TRENTINO ALTO ADIGE11811.865 interventi effettuati, 300 volontari coinvolti, 230.486 Km percorsi con 14 ambulanze
VENETO BELLUNO118444 interventi effettuati, 81 volontari coinvolti, 16.749 Km percorsi con 5 ambulanze
VENETO PADOVA CENTRO DI PRIMO SOCCORSO - AMBULARTORIO MOBILE
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
“oBIettIvo StategICo 2 “promuovere uno stile di vita sano e sicuro”
oBIettIvo StategICo 3
“promuovere l’inclusione sociale e una cultura della non violenza e della pace”
”“Secondo la Federazione
I principali fattori di vulnerabilità sorgono non solo dai disastri e dalle malattie, ma
anche da complessi fattori come il malcontento, causato dalla privazione e dalle
ingiustizie, l’emarginazione, radicata nelle disuguaglianze, nell’alienazione e
nelle ingiustizie, o la disperazione che proviene dalla solitudine, dall’ignoranza e
dalla povertà. Troppo spesso accade che questi fattori vengano espressi tramite la
violenza contro se stessi e contro gli altri e che si amplifichino in conflitti ancora più
grandi all’interno di una comunità, o tra più comunità e nazioni.
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
Farmacia Centrale
La Farmacia Centrale C.R.I., assimilata alle farmacie ospedaliere, è la struttura dell’Associazione incaricata della
gestione dei farmaci e del materiale sanitario necessari sia nell’ambito delle attività ordinarie che straordinarie
dell’Ente. Presso i magazzini dell’Unità sono custodite anche postazioni mediche avanzate standardizzate
immediatamente disponibili in caso di emergenze nazionali o internazionali; nell’ambito di operazioni/programmi
C.R.I. di assistenza sanitaria, la Farmacia coordina la raccolta e la successiva distribuzione delle donazioni dei
materiali di pertinenza. Presso la Farmacia possono rifornirsi tutte le Unità/Servizi C.R.I. presenti sul territorio
nazionale sulla base di un prontuario terapeutico predefinito con la garanzia di un controllo costante dei
farmaci e dei materiali sanitari. inoltre, tramite questa struttura, la C.R.I. fornisce aiuto a molte associazioni
di volontariato di natura laica o religiosa impegnate a favore di emarginati e persone vulnerabili, in Italia e nel
resto del mondo.
laboratorio Centrale
Presso il Laboratorio Centrale, a Roma, è possibile eseguire in convenzione con il Sistema Sanitario
Nazionale tutti i tipi di analisi chimico/cliniche e accedere presso il Poliambulatorio alle seguenti prestazioni
specialistiche: medicina generale, mammografia, ecografia, angiologia, cardiologia, pediatria, dietologia,
ematologia, pneumologia. Il Laboratorio Centrale svolge un lavoro nei campi della genetica umana, della
biologia molecolare, della consulenza genetica, dell’immunodiagnostica, della prevenzione e terapia della
epatopatie, nello studio e nella ricerca dell’AIDS nei neonati, attività svolte in collaborazione con numerosi Enti
Nazionali di ricerca, con ampio riscontro da parte del mondo accademico e istituzionale e in convenzione con
le Regioni Lazio ed Umbria.
Il Laboratorio nell’attività diagnostico-terapeutica, persegue l’obiettivo della prevenzione secondaria e
primaria: in questa ottica si inseriscono “Progetto Donna” e “Progetto Uomo”, percorso di esami diagnostici-
strumentali e visite specialistiche per la prevenzione delle malattie tipiche della donna e dell’uomo; sempre in
questo ambito è stato attivato un servizio specifico per la prevenzione sui luoghi di lavoro, fornendo a Enti e
Imprese i mezzi tecnici e professionali per l’attuazione della legge 626/94
Clownerie (Clown di corsia)
Nell’ambito delle ApG, nel 2009 è stata attivata la “clownerie” o “clown di corsia” quale specifico strumento
per un soccorso psicologico, ai bambini e agli adulti ospedalizzati. Negli ospedali coinvolti, i clown di corsia
non sono semplici giocolieri ma volontari formati all’uso del buon umore e dell’allegria come strumento per
alleviare le condizioni di ospedalizzazione, attraverso tecniche di animazione (giocoleria, mimo, trucco,
sculture con palloncini e micromagia), unite a una profonda conoscenza dei meccanismi psicologici connessi
con la sofferenza umana.
In molti comitati C.R.I. il servizio mensa ha consentito la distribuzione gratuita di pasti caldi a
pranzo e a cena, sia in strutture stanziali sia portando le cucine da campo nelle strade, con
particolare attenzione nella preparazione del cibo, alla dieta e alle abitudini di culture e religioni.
Per i senza fissa dimora la C.R.I. ha approntato nelle città, in modo permanente o in coincidenza
di particolari periodi dell’anno, unità mobile che forniscono pasti e bevande caldi, coperte e un
servizio di assistenza sanitaria. Da alcuni anni, in collaborazione con l’Agenzia per le Erogazioni in
Agricoltura, la C.R.I. fornisce derrate alimentari a persone indigenti assistite da varie strutture,
pubbliche e private. Questa attività, attiva in 88 Comitati, concorre ad alleggerire la situazione
delle famiglie più povere del nostro Paese. Per l’anno 2009, i comitati impegnati stanno assistendo
340.449 indigenti.
Attraverso l’assistenza domiciliare la C.R.I. ha assicurato il controllo di parametri vitali, l’aiuto
alla persona nel disbrigo di piccole incombenze, la consegna della spesa, la fornitura farmaci per
gli anziani, malati e diversamente abili. Inoltre, in strutture pubbliche e private, come ospedali,
centri di sostegno-assistenza-cura e riabilitazione, centri di aggregazione, comunità residenziali,
case-famiglia e istituti penitenziari, la C.R.I. ha operato nell’assistenza sanitaria e sociale di
soggetti vulnerabili, finalizzando i propri interventi al miglioramento delle condizioni di vita della
persona e nel favorire il suo inserimento sociale
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
Strutture residenziali RSa, CentRI dI edUCazIone MotoRIa
La C.R.I. ha gestito nel 2009 a Roma, Pozzuoli e Albino centri per l’assistenza a pazienti con gravi deficit
psichici e motori. Le strutture sono attrezzate sia per un’ assistenza residenziale che per la presenza solo nelle
ore diurne quando i nostri pazienti svolgono attività di recupero fisico, logopedia e terapia occupazionale. A
Firenze, nel Centro Torreggiani, la C.R.I. ha assicurato l’assistenza a persone con esiti di malattie neurologiche,
per raggiungere il recupero fisico con particolari percorsi di riabilitazione. A Marina di Massa, la C.R.I. gestisce
uno stabilimento balneare perfettamente attrezzato per le vacanze di persone con deficit motorio.
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
apg (attività per i giovani)
L’Attività per i Giovani è stata attivata in contesti emergenziali complessi per terremoti, calamità naturali o nei
campi profughi, CIE - Centri di Identificazione e Espulsione del Ministero dell’Interno. Si tratta di un complesso
di iniziative ed interventi di animazione, laboratori creativi, giochi e altra attività ludica a favore dei più piccoli,
anche diversamente abili, per fornire loro un conforto psicofisico in maniera coordinata con medici, terapeuti
e altri operatori professionali. Vi operano volontari e professionisti quali pedagogisti, educatori professionali,
attori, animatori, burattinai.
pet therapy e Ippoterapia
La “Pet Terapy” o “terapia riabilitativa” per bambini, anziani e diversamente abili e l’ippoterapia (o “riabilitazione
equestre”) sono programmi di intervento riabilitativo preparati e periodicamente verificati in rapporto agli
obiettivi prefissati per ogni persona assistita. L’approccio multidisciplinare utilizzato ha previsto l’ausilio di
medici specialisti, terapisti della riabilitazione, istruttori di equitazione, operatori socio-sanitari e volontari
specificatamente competenti nella riabilitazione e nell’equitazione. I destinatari di questo servizio sono stati: i
malati di sclerosi multipla, i traumatizzati cranio-encefalici, i soggetti affetti da paralisi cerebrale infantile, da
autismo, da schizofrenia, da sindrome di Down e da disturbi del linguaggio a vari livelli.
attIvIta’ peR I MIgRantI
La C.R.I. ha garantito agli stranieri migranti in Italia due forme di assistenza alloggiativa: prima
e seconda accoglienza. L’assistenza di prima accoglienza è destinata a garantire un alloggio
per periodi di breve durata per migranti in situazioni di emergenza o appena arrivati in Italia. La
seconda accoglienza è diretta a cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in situazione di
bisogno, come forma di accompagnamento verso l’autonomia abitativa ed economica. Favorisce
l’integrazione degli stranieri in Italia attraverso attività di informazione e consulenza di tipo
giuridico-legale, con particolare riferimento alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, e
alle normative per la tutela dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Un’altra attività svolta sul territorio
è quella finalizzata all’inserimento lavorativo e alla formazione professionale, attraverso attività
di front-office, ed all’orientamento verso i servizi socio-sanitari sul territorio.
Nell’ambito del servizio di “Advocacy” (assistenza per i cittadini stranieri residenti in Italia) la
C.R.I. ha erogato le seguenti prestazioni:
- rilascio di documentazione amministrativa per i cittadini somali privi di rappresentanza
Per quanto riguarda le iniziative di sensibilizzazione e di informazione rivolte alla popolazione
la C.R.I. ha organizzato e gestito, spesso in collaborazione con altre associazioni e società
scientifiche, giornate-evento dedicate alla sensibilizzazione della popolazione verso particolari
condizioni di salute e a giornate di prevenzione delle malattie attraverso l’informazione sociale
e sanitaria, la misurazione di parametri fino allo svolgimento di campagne screening. Nel corso
del 2009 la C.R.I. è scesa in piazza per iniziative pubbliche come “Togli centimetri. Aggiungi
Salute”- Giornate di prevenzione contro obesità, diabete, colesterolo e ipertensione. Un impegno
specifico dei Volontari Donatori di Sangue riguarda il raggiungimento dell’autosufficienza
nazionale e l’aumento della sicurezza trasfusionale, attraverso un’opera di informazione della
popolazione sulla donazione del sangue e dei suoi componenti secondo i più moderni concetti
della medicina trasfusionale.
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
villa Maraini
La struttura fondata nel 1976 da Massimo Barra a Roma, è un centro di recupero per la tossicodipendenza
come struttura aperta 24 ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno, unica nel suo genere in Italia, organizzato
in una struttura residenziale, una unità di strada e un servizio di emergenza. In questi anni, assistendo più di
3.000 persone, ha costituito un osservatorio privilegiato sull’evoluzione del fenomeno della droga non solo
nella città di Roma. Nel 2009 sono stati presi in carico 4.548 utenti, di cui 2.983 dai servizi sanitari e 1565 dai
servizi non sanitari. Le due unità di strada hanno effettuato 99.343 contatti e interventi, con una media di 279
utenti al giorno.
Il diritto Internazionale Umanitario
Il Diritto Internazionale Umanitario rappresenta il corpus normativo che disciplina l’uso dalla forza da parte dei
belligeranti nelle situazioni di conflitto di carattere internazionale e interno. Esso persegue il fine di alleviare
le sofferenze dei combattenti che a qualsiasi titolo partecipino alle ostilità, regolando e limitando l’uso dei
mezzi e metodi di conduzione dei combattimenti; esso persegue altresì, ed in particolare, il fine di tutelare i
diritti fondamentali della popolazione civile, vittima sempre più martoriata nelle guerre di ultima generazione.
Croce Rossa assolve il mandato di monitorare il rispetto delle norme in parola da parte dei partecipanti alle
ostilità ed alle tensioni, garantendo con la propria neutrale presenza la protezione della popolazione civile dalle
atrocità dei conflitti che, nelle varie forme, interessano oggi oltre 60 paesi nel mondo. Croce Rossa assolve
altresì il compito di formare le Forze Armate che partecipano alle operazioni che implicano l’uso della forza, al
rispetto delle norme imposte dal DIU, contribuendo in tal modo a diffondere una cultura di pace ed attenuando
gli orrori che, inevitabilmente, colpiscono le categorie protette e più vulnerabili nelle più estreme situazioni
rappresentate dalle guerre.
diplomatica; si ricorda che dal 1991, anno di dissoluzione del Governo Centrale Somalo,
l’Ambasciata ed i consolati somali non sono più attivi; gli archivi sono dunque rimasti in carica ai
funzionari accreditati (per l’Italia a Roma); ai funzionari che non svolgono attività diplomatica è
consentita la sola assistenza alla comunità somala e non il rilascio di passaporti; dunque al fine
di concludere la pratica di naturalizzazione i cittadini somali, in mancanza di documentazione
rilasciata dal Governo Somalo prima del 1991, possono certificare la propria identità, i propri
dati anagrafici ed i certificati penali ricorrendo temporaneamente alla documentazione rilasciata
da organismi internazionali ritenuti idonei dal Ministero degli Affari Esteri, ovvero Croce Rossa
Internazionale, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR);
- sostegno legale per richieste di ricongiungimento familiare, per il test del DNA e per il sostegno
alle spese di ricongiungimento (ad esempio il costo dei biglietti aerei);
- tenuta della corrispondenza a rifugiati politici residenti in Italia;
- assistenza legale e economica per rimpatrio delle salme;
- sostegno alle attività delle comunità rappresentative di stranieri residenti in Italia (con
particolare attenzione verso le comunità africane).
Di particolare rilievo è stata l’attività di assistenza specialistica operata su eventuali traumi
da migrazione (definita anche “transculturazione”), attraverso il supporto di esperti in
etnopsichiatria. Particolare attenzione è stata posta nei confronti delle vittime di tortura e dei
minori non accompagnati.
alcuni esempi del 2009
I Servizi di accoglienza
assistenza nei Centri di accoglienza Richiedenti asilo (CaRa)
I CARA sono centri che accolgono stranieri che, a seguito di un ingresso irregolare sul territorio
italiano o in possesso di decreto di espulsione, abbiano inoltrato richiesta di asilo. All’interno
dei centri la C.R.I. svolge un servizio di assistenza sanitaria e socio-psicologica, di consulenza
giuridica e di orientamento ai servizi sul territorio, di supporto all’individuazione delle categorie
vulnerabili e alla segnalazione delle stesse alle istituzioni competenti. Fornisce vestiario, materiale
igienico sanitario e beni di prima necessità.
Nel corso del 2009, la C.R.I. ha gestito 5 CARA.
Centri di Identificazione ed espulsione (CIe)
Presso i CIE vengono trattenuti i cittadini non comunitari in possesso di un decreto di espulsione,
al fine di essere identificati dalle autorità competenti ed in attesa del rimpatrio nel proprio
paese d’origine. La C.R.I. garantisce fornitura di vestiario, di materiale igienico sanitario e di
beni di prima necessità. L’assistenza alla persona viene realizzata attraverso attività dirette alla
consulenza giuridica e psicologica, all’orientamento ai rimpatri volontari ed assistiti, al contatto
con i famigliari nei paesi d’origine. Nel corso del 2009, la C.R.I. ha gestito 3 CIE.
Centro di prima accoglienza (Cpa)
I CPA accolgono migranti, regolarmente soggiornanti in Italia, all’inizio del proprio percorso di
inserimento: in particolare sono destinati ad accogliere donne, minori e richiedenti asilo. La
C.R.I. si impegna nel supporto al percorso di integrazione sociale.
Nel corso del 2009, la C.R.I. ha gestito il CPA di Foggia.
Centri di primo Soccorso ed assistenza
I centri di assistenza e primo soccorso sono strutture provvisorie presso le quali vengono garantite
prima assistenza e soccorso sanitario in occasione di situazioni critiche, ed in particolare per
emergenze umanitarie caratterizzate dai flussi di massa. La C.R.I. interviene direttamente con il
proprio personale sanitario coordinandosi con le altre strutture attivate.
tab. – articolazione delle disponibilità di accoglienza e del numero di stranieri
accolti nel corso del 2009 (dati in v.a.)
PIEMONTE TORINO Centro Polifunzionale CRI Settimo Torinese
PIEMONTE TORINO Interventi contro l’Emergenza Freddo
TIPO DI STRUTTURA CITTA’ Capacità di accoglienzaNumero stranieri accolti
CARA Castelnuovo di Porto - RM 650 513
CARA/CPA Borgo Mezzanone – FG 914 777
CARA Massa Carrara 105
CARA Milano - Via Corelli 20
CIE Milano - Via Corelli 130
CIE Roma - Ponte Galeria 364 207
CIETorino - Corso Brunelleschi
90 84
Minori non accompagnati Jesolo 45 accolti il 7 gennaio 2009
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
la FoRMazIone
Il Comitato Centrale, le Componenti e anche alcuni comitati hanno svolto attività di formazione
rivolta al personale della Croce Rossa (cosiddetta “formazione interna”) oppure rivolta alla
popolazione e al personale sanitario o di altre organizzazioni e Enti (“formazione esterna”),
oppure iniziative e corsi rivolti a personale interno ed esterno alla C.R.I. . Inoltre in quattro realtà
sono state operativi Centri di formazione.
Centri di Formazione Regionale
La Croce Rossa ha gestito quattro Scuole di Formazione in ambito sanitario che hanno sede a
Firenze, Milano, Bologna, Roma e Chieti. Le scuole sono impegnate nella formazione degli Addetti
di Primo Soccorso di enti pubblici e privati, nel settore dell’emergenza sanitaria del personale C.R.I.
Nel corso del 2009 sono state attivate diverse tipologie di corsi, descritti a titolo solo
esemplificativo nelle tabelle sottostanti, riferite in particolare alla formazione attivata dal
Comitato Provinciale C.R.I. di Milano, a quella promossa da due Comitati Regionali C.R.I. (Lazio e
Toscana) ed a quella della Scuola Infermieri Professionali di Bologna.
progetto praesidium Iv.
Il 25 maggio 2009 è stata rinnovata la Convenzione Nazionale per il progetto “praesidium Iv:
consolidamento delle capacità di accoglienza rispetto ai flussi migratori che interessano
l’isola di lampedusa ed altri punti strategici di frontiera sulle coste del Sud Italia”. Si
tratta di un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno, realizzato grazie alla collaborazione della C.R.I., l’Alto
Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
(OIM) e Save the Children, ed ha lo scopo di rinforzare e di consolidare il sistema di ricezione in Sicilia,
compresa l’Isola di Lampedusa e nelle altre zone soggette a sbarchi del Sud Italia come pure nei luoghi in cui
sono presenti centri di accoglienza per migrati (CDA, CARA,CIE e CPSA).
Corsi attivati dal Comitato provinciale C.R.I. Milano nel 2009
tipologia di corso numero partecipantinumero di edizioni
svolte nel 2009CORSI PRIMO SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE E ALLE SCUOLE 1.704 104CORSI PRIMO SOCCORSO ALLE FF.AA. 425 18CORSI PRIMO SOCCORSO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (EX 626)
766 74
CORSI AL PERSONALE DELLE COMPAGNIE AEREE 65 5CORSO FORMAZIONE MONITORI PRIMO SOCCORSO 14 1
Corsi attivati dal Comitato Regionale C.R.I. toscana nel 2009tipologia di corso numero partecipanti
CORSO BLS 354CORSO BLSD 322CORSO PRIMO SOCCORSO AZIENDALE D.Lgs 388/2003 340RIQUALIFICAZIONE ISTRUTTORI 3
Corsi attivati dal Comitato Regionale C.R.I. lazio nel 2009
tipologia di corsonumero di edizioni
svolte nel 2009attestati rilasciati
CORSO PRIMO SOCCORSO AZIENDALE D.Lgs 388/2003 108 461CORSO BLSD 8 152INCONTRI INFORMATIVI IN ETA’ PEDIATRICA 2 8ADDETTI ALL’ASSISTENZA IN CORSO DI EMERGENZE A PERSONE CON MOBILITA’ RIDOTTA
3 22
STEP DIPENDENTI C.R.I. PER PASSAGGI DI LIVELLO 24 921
Corsi attivati dalla Scuola Infermieri professionali C.R.I. di Bologna nel 2009
tipologia di corsonumero di edizioni
svolte nel 2009numero partecipanti
Tecniche di Immaginazione Guidata per il Benessere dell’Infermiere e della Persona Assistita
1 23
BLSD-b esecutore 8 79BLSD-b esecutore 1 6
Corso di Laurea in Infermieristica AA 2008-2009(In convenzione con Università degli Studi di Bologna)
I° annoII° anno
III° annoFuori corso
1181179992
Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche AA 2008-2009(In convenzione con Università degli Studi di Bologna)
I° annoII° anno
2520
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
La Croce Rossa Italiana opera nell’ambito del Movimento Internazionale della Croce Rossa e delle
Mezzaluna Rossa, istituzionalizzato nel 1928 dalla XIII Conferenza internazionale dell’Aja, e che
coordina su scala mondiale numerosi membri: il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la
Federazione Internazionale delle Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e
le Società Nazionali. Le Attività Internazionali della Croce Rossa Italiana, previste dall’art. 2 dello
Statuto C.R.I. approvato con Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 06 maggio 2005, n. 97,
si possono suddividere in due tipologie.
attività di soccorso in caso di catastrofe naturale, conflitto armato, tensione
interna, grave situazione di crisi sanitaria o alimentare in ambito internazionale
gennaio 2009-gaza
Dopo settimane di lavoro, 57 bancali di farmaci e presidi sanitari, per un valore complessivo di
210.000 euro, sono stati raccolti dai comitati regionali C.R.I. di Lombardia, Piemonte, Veneto,
Toscana, Sicilia e Calabria. E ancora, per quanto riguarda i contributi finanziari per l’emergenza
a Gaza, quasi 28.000 euro dai comitati regionali C.R.I. di Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio
le
attIvItà
InteRnazIonalI
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
progetti di sviluppo in paesi colpiti da recente catastrofe, conflitto armato o situazione di crisi sanitaria o socialeprogetti di cooperazione internazionale 2009 - 2010
Ospedale pediatrico Kinshasha (2009 - 2011).
Progetto di riabilitazione dell’Ospedale Edaga-Hamus, Asmara Eritrea -
finanziato dalla CGIL. C.R.I. ha messo a disposizione un delegato.
Centro polifunzionale ad Adua - progetto multi partner - 2009 - 2011.
Programma di lotta alla malaria (2009 - 2011)
Progetto soccorso in mare a Nosy Komba e Nosy be.
Ristrutturazione della sede del Comitato centrale della Mezzaluna Rossa
Mauritana (2009 -2010) .
Progetto di risposta comunitaria ai disastri (2009 - 2011).
Progetto “Villaggio modello per conseguimento degli obiettivi del
Millennio” (su finanziamenti comunitari in consorzio con CR Belga) -
(2009 - 2010).
Programma: “Uniti contro lo stigma e la discriminazione causata da HIV
e Aids” nelle città di Tela e La Ceiba (2006-2011), nelle Filiali CRH di La
Ceiba e Tela– Dipartimento di Atlantida.
Programma “Ampliando Opportunità (POA)” di contrasto al disagio
giovanile e alla violenza minorile, in partenariato con altre PNS, CICR e
UNICEF e istituzioni honduregne (2004 - 2011) .
Progetto “Preparazione delle comunità per l’adattamento al cambiamento
climatico e ad affrontare i disastri dovuti alle inondazioni del Rio Ulua in
4 Municipi della Valle del Sula - Honduras (2009-2011).
Sostegno alla CR Honduregna per fronteggiare instabilità politica e
preparazione alla stagione degli uragani.
Programma HIV - AIDS (2007-2009).
Salute comunitaria sull’Isola di Omotepe (2008 - 2010).
Congo
eritrea
etiopia
Madagascar
Mauritania
Mozambico
Ruanda
Honduras
nicaragua
AfRicA
AMeRiche
e Puglia. Per quanto riguarda il supporto logistico agli enti locali, i comitati regionali C.R.I. di
Lazio, Marche, Umbria e Puglia hanno raccolto 24 bancali di alimenti e materiali vari per un valore
complessivo di quasi 6.000 euro.
progetto “I piccoli di gaza”: 14 piccoli palestinesi tra i 2 e i 12 anni, malati, sono arrivati
in Italia il 19 gennaio 2009, con un volo speciale della 46a Aerobrigata dell’Aeronautica Militare
atterrato a Pisa. Il personale C.R.I. e le volontarie della Componente Femminile della C.R.I. si
sono occupati di offrire aiuto e soccorso nonché del trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer
di Firenze e a quello di Massa Carrara.
ottobre 2009-Sumatra
A seguito dell’emergenza, sono stati costruiti due campi base a uso dei volontari della Croce
Rossa indonesiana. Sono state approntate 4 tende pneumatiche eurovinil da 40 posti l’una,
forniti letti e materassi, container per servizio bagni e docce.
Progetto di collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e la Mezzaluna
Rossa Iraniana nel settore della tossicodipendenza e dell’AIDS.
Lotta alla vulnerabilità e stigmatizzazione di chi è colpito da HIV/AIDS.
Accesso a cure specialistiche e Interventi cardio-chirurgici per bambini
affetti da patologie cardio-circolatorie, a Batticaloa/Colombo.
Costruzione del Complex (Centro polifunzionale) a Batticaola.
Assistenza domiciliare allle famiglie che curano in casa i familiari malati di
HIV e alle nonne, tutrici dei bambini orfani di entrambi i genitori.
Progetto socio-sanitario “Madre-Bambino” finanziato dalla Regione Toscana
e implementato dal Comitato Regionale C.R.I. Toscana con il supporto di
un Delegato Internazionale messo a disposizione dal Servizio 13° Relazioni
Internazionali (2008 - 2010).
Iran
laos
Sri lanka
tailandia
vietnam
AsiA e pAcifico
Programma di assistenza sociale domiciliare “Home care (Assistenza
domiciliare)” (2005 - 2010).
“First Aid Education and Programme Community Development (PCD) for
ROMA people”.
Organisational development RCS BiH - Plan 2010.
Progetto di Home Care Center: Sostegno ai Centri di Assistenza
domiciliare per anziani (2004 - 2010).
Programma di sviluppo nel settore prevenzione HIV e tossicodipendenza.
Progetto multilaterale con Federazione Internazionale nel campo della
prevenzione e riduzione del rischio (Harm Reduction) HIV nelle comunità
di tossicodipendenti.
Progetto di formazione scolastica per adolescenti ROM .
Progetto di assistenza domiciliare agli anziani.
Programma Harm Reduction (riduzione del danno) e prevenzione dell’AIDS
tra i tossicodipendenti in consorzio con CR Francese 2006 - 2010.
Bosnia -
Herzegovina
Bulgaria
georgia
Kosovo
Montenegro
Ucraina
euRopA e AsiA centRAle
Progetto “Miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità vulnerabili
delle Province di Montevideo, Cerro Largo e Antigas” (2007 - 2009)
(in collaborazione con il Comitato Provinciale di Pesaro e contributo
finanziario Regione Veneto e Regione Marche) .
Risposta al Revised Emergency and Recovery Appeal n° MDRCN003
della IFRC, ed in particolare contributo al Piano di Ricostruzione Case
per le famiglie cinesi maggiormente coinvolte dal terremoto che ha
colpito il Sichuan nel maggio 2008.
Programma integrato HIV-Riduzione del danno, campagna diffusione e
supporto sanitario/protesi ortopediche (2008 - 2010).
Campagna di informazione e prevenzione su HIV/Aids, TBC, droghe a
livello nazionale HARYANA (New Delhi).
Campagna di formazione, sensibilizzazione e prevenzione su HIV/Aids,
TBC, droghe e lotta allo stigma TAMIL NADU.
Campagna di formazione, sensibilizzazione e prevenzione su HIV/Aids,
TBC, droghe e lotta allo stigma PUNJAB.
Campagna di formazione, sensibilizzazione e prevenzione su HIV/Aids,
TBC, droghe e lotta allo stigma TRIPURA.
“Aiutiamoli a camminare”: supporto al Centro ortopedico della IRCS
Tamil Nadu Branch (Chennai) TAMIL NADU.
Istituzione di un Vocational Training Center a Bahardurgarh HARYANA
(Bahardurgarh).
Disaster Management: rafforzamento delle capacità di gestione della
IRCS nella risposta ai disastri HARYANA (New Delhi).
Sostegno alla CR Indiana (sviluppo istituzionale, costi amministrativi e di
gestione del programma) DELHI.
Intervento di emergenza in favore delle vittime del terremoto 2009
(installazione dei due campi base per la Croce Rossa Indonesiana, a
Padang e a Pariaman, formazione di un team di volontari della PMI
riguardo l’utilizzo e la manutenzione del materiale donato dalla Croce
Rossa Italiana alla consorella indonesiana).
Uruguay
Cina (IFRC)
India
Indonesia
AMeRiche
AsiA e pAcifico
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
l’impegno della C.R.I. nella promozione di principi umanitari e applicazione di
norme minime in risposta a disastri
L’Ufficio Soccorsi e Sviluppo, grazie ai propri formatori Sphere, ha realizzato nel corso del 2009
diverse attività di comunicazione, informazione e formazione Sphere relative all’applicazione
del Diritto Internazionale e di principi umanitari nella risposta alle emergenze umanitarie
dovute a calamità naturali e conflitti armati, e modalità di utilizzo dello Sphere Handbook nella
progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione di interventi di emergenza e in iniziative
di advocacy umanitaria.
Ha inoltre curato la pubblicazione della prima edizione italiana dello Sphere Handbook/Manuale
Sfera (edizione originale 2004) “Carta Umanitaria e Norme minime di risposta in caso di
disastri”, in collaborazione con lo Sphere Project Office di Ginevra, titolare del copyright (Roma,
marzo-giugno 2009). Il Manuale Sfera, tradotto in più di 20 lingue, è un’importante iniziativa
internazionale volta a migliorare l’efficacia e la responsabilità dell’assistenza umanitaria ed è
frutto dell’esperienza condivisa e dell’impegno collettivo di più di 400 organizzazioni umanitarie
in 80 Paesi.
eRna: l’impegno della C.R.I. nel contrasto alla diffusione dell’epidemia HIv, aIdS
e tubercolosi e nella Riduzione del danno verso persone tossicodipendenti di
Società nazionali dell’europa dell’est e Centro asia.
ERNA (European Red Cross Red Crescent Network on HIV and AIDS and TB) è una rete di SN
dell’Europa e del Centro Asia finalizzata a contrastare la diffusione dell’epidemia HIV, AIDS
e Tubercolosi. La C.R.I. ha sostenuto le attività di ERNA, fin dalla sua costituzione, che la
C.R.I. stessa ha proposto e sostenuto nel 1998. Durante la 13° Assemblea a Settembre 2009
in Kyrgyzstan, la C.R.I. ha ottenuto nuovamente la presidenza di ERNA affidata al dott. Fabio
Patruno, VdS del Gruppo di Roma e uno dei fondatori di Villa Maraini.
ERNA è motore di consapevolezza e di azioni importanti per contrastare il fenomeno della
diffusione dell’AIDS e raccoglie un crescente interesse all’interno del Movimento Internazionale
CR passando dalla adesione iniziale di dodici Società Nazionali alle attuali quaranta. Opera
principalmente nel settore della riduzione del danno, quale una delle strategie di prevenzione
Centri di assistenza psicosociale in favore dei bambini vittime del
conflitto, a Hebron e a Khan Younis nella Striscia di Gaza (2005).
Centro psicosociale di Gaza City (2009).
Programma CABAC (Children Affected By Armed Conflicts) - Progetto
psicosociale basato sulla scuola (School Based Psycho Social Project)
su fondi comunitari in consorzio con CR Danese, CR Islandese, CR
Francese (2008 - 2010).
Creazione del comitato locale della Yemen Red Crescent Society a
Socotra.
Programma di formazione e aggiornamento dei responsabili dello staff
medico, infermieristico e paramedico Ospedale di Hadibo.
palestina
Yemen
Medio oRiente
06 Le attivita’ DeLLaCROCe ROSSa itaLiaNa
honduRAs
indiA
isRAele
e teRRitoRi
pAlestinesi
MAuRitAniA
nicARAguA
sRi lAnKA
BosniA
heRzegoVinA
countRy itRc delegAte AddRess telephone/fAx MoBile e - MAil
Mara
Nuzzi
Matteo
Ciarli
Gian Marco
Onorato
Corrado
Quinto
Marco
La Pietra
Rodolfo
Pistoni
Giuseppe
Ungaro
Michele Rezza
Sanchez
La Colonia Recidencial
El Triangulo casa 522
– Tegucigalpa
c/o IRCS, 50 Montieth
Road, Egmore - 600
008 Chennay,
Tamil Nadu State
8, Nabi Shu’aib St.
Sheikh Jarrah Dist.,
P.O. Box 20253 -
Jerusalem 91202
Tevragh Zeina Villa
Socogim A318 PRTZ –
Nouakchott
c/o CRN, Reparto
Belmonte, Carretera
Sur km 7, Apartado
3279 – Managua
16/2 Gregory’s Road
Colombo 07
Ante Fijamenga, 17
71000 Sarajevo
+504 2399297
T.+222 5291600
F. +222 5291600
T. +505 22650192
F. +505 22650192
T. +94 11 4671122
F. +94 11 2682671
T. +387 33 664371
F. +387 33 664371
+504 99981967
+91 (0) 9962 543219
052 6902302
059 9997213
+222 4660809
+505 88523727
+94 0 773580799
+387 61 357142
da adottare. Il programma, attivo fin dal 2004, prevede una formazione intensiva ed interattiva
della durata di cinque giorni pieni a Villa Maraini. L’ampio arco delle attività che si svolgono a Villa
Maraini, che va dalla accoglienza in strada, in carcere, nelle stazioni di polizia ai programmi di
trattamento, di riabilitazione e di reinserimento, rende possibile comprendere come la riduzione
del danno possa essere l’anello che congiunge persone appartenenti a gruppi marginali a servizi
di aiuto specifici dai quali diversamente rimarrebbero esclusi.
delegazIonI InteRnazIonalI
La Croce Rossa Italiana opera nei Paesi nei quali ha avviato progetti di soccorso e sviluppo,
attraverso una rete di Delegati Internazionali che vengono attivati ogni qual volta si presenti
l’esigenza di coprire una posizione in un progetto all’estero con personale specializzato.
Nel corso del 2009 sono state attivate sette delegazioni internazionali, i cui riferimenti sono
contenuti di seguito.
07 le campagnee gli interventispeciali
le
CaMpagne
dI CoMUnICazIone
07 le campagnee gli interventi speciali
Una attività specifica della C.R.I. nel 2009 è stata quella relativa alla promozione di campagne
di comunicazione relative ad eventi, catastrofi, nazionali o internazionali, attraverso le quali
l’Associazione ha raccolto donazioni economiche e in natura che poi ha riversato direttamente
alla popolazione colpita dalla calamità. A queste si sono aggiunti anche gli interventi di aiuto
diretto, nelle quali i volontari e gli dipendenti C.R.I. hanno operato.
L’elenco cronologico delle Campagne di comunicazione, delle iniziative nazionali e delle attività di
raccolta fondi, vede:
6 Aprile 2009 –Abruzzo:
“Saremo lì anche quando la terra avrà smesso di tremare”.
8 Maggio 2009: Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa
“Saremo lì anche quando la terra avrà smesso di tremare. Sostieni con noi la
popolazione d’abruzzo”.
23-28 giugno 2009: Solferino 2009
“98 milioni di volontari, con lo stesso obiettivo di 150 anni fa”.
Ottobre 2009: Pandemia Influenzale “la migliore difesa sei tU”
15-23 ottobre 2009: Festival Internazionale del Film di Roma “angeli del Festival”.
5 dicembre 2009: Giornata Mondiale del Volontariato “al vostro fianco 24 ore al giorno,
365 giorni l’anno, da 150 anni, in Italia e nel mondo”.
Il teRReMoto
In aBRUzzo
07 le campagnee gli interventi speciali
Un devastante terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter ha colpito il centro Italia la notte
del 6 aprile 2009 alle 3 e 32 minuti. Più di 300 persone sono rimaste uccise, circa 2.000 i
feriti e 70.000 i senzatetto. Diverse forti scosse di assestamento hanno colpito la regione nella
settimana successiva.
La Croce Rossa Italiana si è occupata dei primi interventi, del recupero delle salme, del ricovero
urgente. Inoltre ha sostenuto la popolazione colpita con prodotti alimentari e non alimentari,
e con un supporto psicologico finalizzato a superare le necessità più urgenti. La prima fase
dell’operazione è stata attuata per i primi tre mesi ed è stata completata il 7 luglio 2009. La
seconda fase è stata ultimata alla fine di novembre 2009. Ora è in atto la terza fase, quella della
continuità dell’intervento C.R.I. .
Quattordici mesi dopo il terremoto, i dati più importanti dell’intervento sono i seguenti:
• Più di 11.000 volontari, di tutte le regioni d’Italia, mobilitati,
• Più di 200 dipendenti C.R.I. sono stati coinvolti nei soccorsi, nell’attività di coordinamento
e di pianificazione degli interventi,
• 200 veicoli sono stati utilizzati nelle operazioni di soccorso,
• Più di 1.500.000 pasti caldi sono stati forniti alla popolazione, con un picco di 20.000
pasti al giorno,
• 12 campi attendati e 1 campo base per i volontari C.R.I. avviati e gestiti,
• 9 cucine da campo,
• 10 presidi medici con Ambulanza,
• 12 gruppi di sostegno psicologico e sociale sono stati operativi,
• 1 ambulatorio veterinario nel campo di Centi Colella,
• 3 sale cinematografiche in 3 diverse tendopoli per la popolazione,
• 9 sale giochi per i bambini e gli adolescenti.
Inoltre, un’area di 14.000 metri quadrati è stata gestita ad Avezzano quale magazzino delle
merci, dove tutto il materiale di soccorso ricevuto in donazione dalla C.R.I. e da tutte le altre
organizzazioni è stato stoccato e catalogato. Il magazzino ha sopportato le esigenze di tutte le
tendopoli funzionanti in Abruzzo e ha garantito le forniture del cibo e dei materiali al campo base
C.R.I., che - a sua volta - ha fornito assistenza a più di 2.500 famiglie.
Cronaca degli eventi
da subito, il Commissario Straordinario ha assunto il coordinamento di tutti i servizi di pronto
intervento dell’Associazione, con l’obiettivo di fronteggiare l’azione di soccorso della popolazione
colpita dalla calamità, d’intesa con il Capo Dipartimento Attività Socio-sanitarie e Operazioni di
Emergenza, Dott. Leonardo Carmenati. È stato nominato Coordinatore Nazionale dell’Emergenza
Sisma Abruzzo il Sig. Roberto Antonini, già delegato Nazionale C.R.I. di Protezione Civile. Con
lo stesso atto, il Commissario istituiva la Sede Operativa Nazionale C.R.I. a Legnano (MI), per
attivare al meglio le risorse disponibili (volontari e mezzi), in modo da far fronte agli specifici
bisogni della popolazione.
Tale sede operativa è stata affidata al Coordinatore Nazionale dell’Emergenza Sisma Abruzzo
mentre al Direttore Generale la mobilitazione delle risorse C.R.I., attività che in un secondo
momento sarebbe stata delegata al Capo Dipartimento.
L’invio dei primi Presidi Medici Avanzati (PMA, acronimo che indica la struttura di pronto
soccorso da campo) dalle sedi C.R.I. di Teramo e Roma è stato immediatamente disposto. Lo
stesso è avvenuto per le unità cinofile.
Il Commissario Straordinario della C.R.I., Avv. Rocca e il Responsabile Nazionale della Protezione
Civile Dott. Guido Bertolaso, hanno provveduto subito a convocare i Centri Operativi Supporto
C.R.I. per gli interventi di emergenza di Roma, Verona e Potenza. Le difficoltà nel comunicare,
tramite rete mobile, hanno reso il coordinamento dei soccorsi sul posto ancor più complicato.
07 le campagnee gli interventi speciali
nel giro di 4 ore dalla richiesta d’intervento sul posto è arrivata una Cucina da Campo con
possibilità di distribuire fino a 7.000 pasti oltre a 150 volontari che si sono acquartierati presso la
Caserma Rossi di L’Aquila. Con questa mobilitazione, nel giro di poche ore dalle prime scosse, la
prima unità di soccorso è stata in grado di fornire alla cittadinanza, oltre a una pronta assistenza
medica, beni di prima necessità e conforto.
Il Capo Dipartimento delle Emergenze, Dott. Leonardo Carmenati, ha attivato il Centro Logistico
di Legnano, sollecitando l’invio di un altro Nucleo Cucina, messo a disposizione dal CIE di Verona,
capace anch’esso di fornire 2.000 pasti al giorno. Intorno a questo si è formato il Campo Base,
in località Boschetto presso la zona industriale Finmek, a L’Aquila.
Rispondendo alla richiesta del Dipartimento di Protezione Civile, una colonna di mezzi,
comprendente un’altra Unità Cucina, è stata inviata dal Comitato Regionale C.R.I. Toscana e
istallata presso il Campo di Collemaggio. Ulteriori 2 cucine in grado di somministrare 3.500 pasti
al giorno sono state richieste sul posto per sopperire alle necessità della popolazione e sono
state messe a disposizione dai Centri di Mobilitazione C.R.I. di Napoli e Torino presso la località
Centi Colella. Nel tempo a Centi Colella è arrivata una cucina da campo, donata dalla Croce Rossa
Svizzera, che ha fornito più di 2.000 pasti caldi al giorno.
Meno di 48 ore dopo il sisma, la C.R.I. disponeva sul territorio di circa 450 volontari di
tutte le componenti, 5 fuoristrada, 26 ambulanze, 1 ambulanza fuoristrada, 9 furgoni trasporto,
1 pulmino per il trasporto disabili, 1 pulmino da 20 posti, 10 autovetture, 2 furgoni refrigerati,
4 autoarticolati, 2 autocarri, 1 auto rimorchio, 1 autogru, 1 carro officina, 1 carro soccorsi e 1
muletto. Le 5 postazioni cucina avevano già dalle prime ore fornito, tra colazioni, pranzi e cene,
più di 13.000 pasti al giorno a feriti, sfollati e personale di soccorso. I campi attendati attivi per la
popolazione erano 3, nelle località Collemaggio, Centi Colella, e San Gregorio, mentre la maggior
parte del personale C.R.I. pernottava nel Campo Base.
I Presidi Medici Avanzati gestiti interamente dalla C.R.I. e attivi già dalle prime ore della tragedia
erano 4: 2 a L’Aquila, in zona Piazza D’Armi e al Campo Sportivo di San Gregorio, e 2 a Paganica.
Le prestazioni effettuate dall’arrivo sul campo all’8 Aprile sono state più di 1.000.
nelle prime 72 ore dal sisma, quindi, l’Organizzazione territoriale delle Operazioni in Abruzzo
era stata così composta:
• Coordinatore generale delle operazione: Commissario Francesco Rocca;
• Commissario ad acta C.R.I. per le zone colpite dal sisma: la Prof.ssa Maria Teresa
Letta;
• Coordinamento sul territorio: il Dott. Leonardo Carmenati;
• Coordinatore Nazionale per l’Emergenza Abruzzo: il Sig. Roberto Antonini;
• Referente operativo e coordinatore componenti volontaristiche C.R.I. sul campo: il Sig.
Pierluigi De Ascentiis, già Delegato Regionale C.R.I. di Protezione Civile per l’Abruzzo;
allo stesso è affidata la gestione del Centro di Coordinamento Emergenza C.R.I. (C.C.E)
appositamente costituito per il sisma Abruzzo 2009;
• Responsabile Sanitario: la D.ssa Antonella Pescini;
• Responsabile Farmaceutico: la D.ssa Teresa Marinelli;
• Referenti per la Sala Operativa e Protezione Civile C.R.I. Abruzzo (Di.Coma.C.): il Sig.
Fabio Torretta, la Infermiera Volontaria Anastasia Siena ed il Maggiore Raffaele Cosetti;
• Responsabile del Centro Unificato di Raccolta e Smistamento C.R.I. Abruzzo situato ad
Avezzano: il Magg. C.R.I. Carlo Remor.
Intensa e costante è continua ad essere l’erogazione dei pasti sia alla popolazione che agli
operatori impegnati nell’assistenza umanitaria, con punte massime di 22.000 pasti preparati in
07 le campagnee gli interventi speciali
un giorno.
Inoltre, viste le migliaia di chiamate giunte all’URP del Comitato Centrale di Roma, sin dal 6 aprile,
l’8 aprile 2009 è stata attivata la Sala Nazionale URP presso la Sala del Consiglio Nazionale
del Comitato Centrale, che è rimasta aperta ininterrottamente da tale data al 30 maggio 2009,
dalle ore 7.00 alle ore 22.00, tutti i giorni compresi i festivi, con 10 postazioni informatiche, un
indirizzo di posta elettronica dedicato alla donazione di materiali ed un numero verde con 15
linee telefoniche. Dall’8 aprile al 30 maggio 2009 si sono alternati nella Sala Nazionale URP 145
volontari appartenenti a tutte le componenti volontaristiche C.R.I. del Comitato Provinciale di
Roma, 4 dipendenti del Comitato Centrale ed è stato presente ininterrottamente il responsabile
dell’URP.
alla metà di aprile del 2009, 22.000 persone hanno ricevuto trattamenti salva-vita.
alla metà di ottobre 2009 (sei mesi dopo il terremoto), la C.R.I. era operativa in 9 tendopoli,
assisteva la popolazione che non aveva ancora un riparo e continuava a svolgere attività sanitarie
e sociali.
a otto mesi dalla grande scossa, sono stati 9 i campi che la C.R.I. ha gestito direttamente
e altri 12 quelli ai quali ha fornito i pasti; 8 PMA con medico, infermiere ed autoambulanza; una
ludoteca per bambini (oltre a quelle in tutti i campi gestiti direttamente da C.R.I.). In queste
strutture vi hanno lavorato più di 12.000 volontari e operatori logistici, distribuendo 12.000
coperte e avviando un vasto programma di soccorso volto al salvataggio di persone sotto le
macerie, all’alloggio e al vitto (circa 1.500.000 pasti caldi in totale) delle persone sfollate, al
soccorso socio-psicologico alle vittime del sisma.
Alla fine di novembre 2010 (sette mesi dopo la catastrofe), il piano di emergenza della C.R.I. in
materia di soccorso e di ricostruzione a L’Aquila è stato concluso. Nei primi giorni di dicembre
è stato chiuso il Campo Base de L’Aquila e i mezzi e materiali sono stati trasferiti nel Centro
Logistico di Avezzano dove ancora oggi volontari e operatori della C.R.I. continuano ad operare
per garantire tutte le funzioni ancora necessarie.
Le attività di assistenza sociale, di tipo sanitario e gli interventi di ricostruzione sono garantiti
fino al pieno recupero e al ritorno alla normalità.
Si stanno ultimando le ricostruzioni e si sta portando avanti un programma di accompagnamento
e di assistenza della popolazione.
07 le campagnee gli interventi speciali
le attività della Croce Rossa Italiana
In sintesi è possibile articolare le attività della Croce Rossa Italiana di gestione dell’emergenza
Abruzzo 2009 in due macro attività:
1. Macro Attività Logistica
2. Macro Attività Socio-Sanitaria
La Macro attività logistica si è concretizzata attraverso il cosiddetto Progetto 1
“Riabilitazione in Emergenza”, con il quale la C.R.I. ha voluto fornire sostegno diretto alle
popolazioni colpite dal sisma, fornendo pasti caldi, vestiti e altri materiali, e cercando, nello
stesso tempo, di stimolare le risorse presenti nella rete sociale, affinché la popolazione colpita
potesse ri-attivarsi per il proprio futuro.
Le attività proposte sono state sostanzialmente due.
1. Mantenimento ordinario dei campi con fornitura di beni primari:
• Food support: (inizialmente attraverso il servizio mensa, ma in seguito è stata prevista
la poi trasformazione graduale in soluzioni autonome, attraverso la fornitura di: piccole
cucine familiari o per 2-3 famiglie; questa modalità è stata fondamentale per passare
da una condizione di assistito-oggetto a protagonisti di una quotidianità partecipata);
• Fornitura di supporti per i più vulnerabili (carrozzine, stampelle, etc.);
• Fornitura degli alloggi familiari: tende familiari da 20m, tende cucina, materiali di
cottura (kitchen set) e refrigerazione, fornitura del riscaldamento (lampade Alpinter),
letti, e materiali letterecci;
• Pacchi famiglia per i viveri;
• Fornitura di alimenti per piccoli animali da compagnia e da cortile (galline, etc.);
• Fornitura di attrezzi e sementi per l’orto (vanga, zappa, concimi, etc.).
2. Ricostruzione dello stock utilizzato sui luoghi del disastro, con acquisizione
di strutture e materiali da impiegare nelle emergenze.
La ricostituzione dello stock ha risposto all’esigenza di garantire la disponibilità di materiale
qualora quello già presente si usurasse o per l’eventualità di nuove emergenze che dovessero
sorgere durante la fase di Riabilitazione e di Ricostruzione in Abruzzo.
QUadRo RIepIlogatIvo della pReSenza della CRoCe RoSSa nella
geStIone deI CaMpI tendatI peR la popolazIone (in ordine rispetto
all’apertura)
07 le campagnee gli interventi speciali
denominazione del Campo tendato
apertura o inizio di gestione della C.R.I.
Chiusura o fine di gestione della C.R.I.
posti letto disponibili (circa)
Assergi 07/04/2009 12/09/2009 300
Avezzano 07/04/2009 Tutt’ora aperto 150
Caserma Rossi 07/04/2009 30/05/2009 100
Campo base CRI 07/04/2009 23/12/2009 250
Centi Colella 07/04/2009 12/11/2009 500
Collemaggio 07/04/2009 22/11/2009 500
San Gregorio 07/07/2009 08/11/2009 600
Acciano 20/04/2009 21/06/2009 250
Cagnano 20/04/2009 20/09/2009 300
S. Benedetto di Bagno 30/04/2009 02/10/2009 100
Mascioni 01/05/2009 30/08/2009 70
Pescomaggiore 12/05/2009 08/10/2009 100
Italtel 2 01/06/2009 22/11/2009 500
Campotosto 10/09/2009 30/09/2009 300
07 le campagnee gli interventi speciali
QUadRo SInottICo delle attIvIta’ dI geStIone dell’eMeRgenza della
CRoCe RoSSa ItalIana peR Il teRReMoto aBRUzzo 2009
Macro attività Socio-Sanitaria
L’attività socio-assistenziale e socio-sanitaria, iniziata sin dai primi giorni dell’emergenza, è stata
caratterizzata da numerose iniziative e progetti realizzati all’interno dei campi tendati.
In sintesi:
- Censimento della Popolazione colpita dal Sisma, in particolare nei campi tendati,
- Sportelli di raccolta delle esigenze della popolazione,
- Macroprogetto “Minori – Anziani - Banca del tempo per adulti” (reinserimento nelle
normali attività quotidiane),
- Servizio di recapito e consegna della Posta,
- Progetto “Quilt Italia” Patchwork,
- Attività ludiche: Karaoke, concerti bandistici (Fanfara degli Alpini), Sagre varie, concerti
di vario genere musicale (liscio, classica, pop), feste di compleanno, battesimi, corsi
di ballo,
- Progetto “CINETV TENDE”, n. 3 tende cinema donate da NBC UNIVERSAL (Collemaggio,
Centi Colella, San Gregorio), attività di animazione socio-culturale,
- Redazione del Giornalino di campo,
- Consegna di pacchi dono (tuta + scarpette) donati dall’Unione Tifosi Romanisti,
- Progetto “Ludobus” in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale de L’Aquila, nel
campo di S. Gregorio,
- Attività di supporto nei Ricongiungimenti familiari,
- Supporto ed assistenza alle gestanti,
- Coordinamento attività gruppi di ascolto della Caritas,
- Attività di ascolto (ASA, Dottor Clown, SSEP),
- Pet therapy.
Campi tendati o alloggiamenti
Cucine da CampopMa(posto Medico avanzato)
Acciano Assergi AragnoL’Aquila – Italtel 2 L’Aquila – Italtel 2 L’Aquila – Italtel 2Assergi Cagnano Amiterno AssergiCagnano Amiterno Caserma Rossi CenticolellaCampotosto Centicolella CollemaggioCenti Colella Collemaggio PaganicaCollemaggio ItalTel 2 Piazza D’ArmiMascioni Pescomaggiore Poggio PicenzePescomaggiore San Gregorio San GregorioSan Benedetto di Bagno Campo base Campo baseSan GregorioCampo baseAvezzanoCaserma Rossi
I progetti della Croce Rossa Italiana
I progetti di ricostruzione
progetto 2 - nuclei abitativi per superare l’emergenza: il villaggio di onna
Il 17 giugno 2009 è stata sottoscritta una convenzione tra il Commissario delegato per gli eventi
sismici, la Provincia Autonoma di Trento (quale ente attuatore) e il Commissario straordinario
della C.R.I. per la realizzazione urgente di abitazioni nelle zone terremotate dell’Abruzzo, che ha
impegnato l’Associazione a garantire la copertura finanziaria degli oneri necessari alla esecuzione
dei nuclei abitativi nella frazione di Onna, risultanti, in via preventiva, dal quadro economico dei
progetti esecutivi approvati dal Commissario delegato di Protezione Civile.
Si è trattato di 94 moduli abitativi, destinati a durevole utilizzazione e delle opere di urbanizzazione
e servizi, secondo un progetto elaborato in accordo con l’Ufficio nazionale della Protezione Civile,
su un terreno individuato dal Comune e concesso in usufrutto gratuito da Fabrizio Pica Alfieri.
La C.R.I. ha inteso sostenere finanziariamente il progetto impegnando 5.200.000,00 Euro, e per
questo motivo ha investito la Provincia Autonoma di Trento quale ente attuatore, la quale - a
sua volta - si è impegnata a realizzare l’intervento entro il 15 settembre 2009, data in cui è stata
effettivamente svolta l’inaugurazione di tutto il Villaggio.
progetto 3 - ambulatorio Collemaggio
E’ stato inaugurato martedì 6 ottobre 2009 il nuovo “Centro di Riabilitazione Territoriale” nell’area
dell’ex ospedale di S. Maria di Collemaggio a L’Aquila. La struttura, donata dalla Fondazione
Genesio e Antonio Alessandrini di Roma alla Croce Rossa Italiana è concessa in comodato d’uso
all’Azienda Unità Sanitaria Locale n.4 dell’Aquila. Costruito secondo criteri di eco compatibilità,
con dotazione di pannelli fotovoltaici e di una pala eolica sul tetto per la produzione di energia
elettrica, il centro offrirà prestazioni per la fisioterapia pediatrica e la riabilitazione.
progetto 4 - ambulatorio di Barete
Barete è un piccolo villaggio a 20 km a nord-ovest da L’Aquila e a circa 800 metri sul livello
del mare. I residenti prima del sisma erano 633, e oggi circa il 10% della casa sono distrutte.
Nella scuola pubblica, gravemente danneggiata dal terremoto, era presente l’unico ambulatorio
medico del posto.
Le autorità locali e il Dipartimento della Protezione Civile hanno ricostruito un villaggio temporaneo
di 15 case in legno per le persone che hanno perso la loro casa. Al centro di quest’area una
struttura in legno per l’ambulatorio medico è stata prevista e realizzata in tempi brevissimi.
progetto 8 - nuclei abitativi per superare l’emergenza:
il villaggio di San gregorio
La frazione di San Gregorio è stata quasi interamente distrutta dal terremoto. La sua ricostruzione
globale è stimata tra i 4 e i 10 anni. Nel frattempo, il Comune di l’Aquila ha inteso urbanizzare una
aera specifica per la comunità di San Gregorio al fine di costruire case di legno (chiamate MAP
ovvero “Moduli Abitativi Provvisori”), e quindi fornire abitazioni temporanee a 88 nuclei familiari.
Il costo di ogni casa è stata stimato in circa 55.000,00 Euro. Si tratta di abitazioni di due piani,
a schiera.
La Croce Rossa Italiana si è impegnata per la costruzione del centro di salute, la sala conferenze
(centro civico) e alcune case per un primo importo complessivo di Euro 1.967.000,00.
progetto 7 - ambulatorio e Sala Comunale di navelli
Navelli si trova a 30 km a sud-est da L’Aquila e a circa 760 metri sul livello del mare. L’autorità
locale e il Dipartimento della Protezione Civile hanno già ricostruito un villaggio temporaneo di 20
casette di legno per le persone che hanno perso la casa.
A seguito del sisma, la sede dell’Amministrazione comunale di Navelli, dove trovava spazio anche
un servizio di attività ambulatoriale e di pronto soccorso, ha subito ingenti danni e non risulta
più agibile.
L’edificio che la C.R.I. si è impegnata a finanziare, avrà una struttura a telaio in legno lamellare
di abete, e si svilupperà su una superficie lorda di circa 150 mq ed ospiterà la sala consiliare, gli
uffici tecnici e amministrativi, l’ufficio del Sindaco, due spazi per il pubblico in attesa. Inoltre un
ambulatorio con annessi servizi igienici verrà realizzato in locali contigui.
07 le campagnee gli interventi speciali
gli interventi socio-assistenziali
progetto 5 - “la città che vorrei”
“La città che vorrei” ha rappresentato un’ esperienza di progettazione partecipata in cui bambini
e ragazzi hanno potuto esprimere il bisogno di sentirsi “protagonisti della propria città”. Finalità
del progetto: offrire a bambini e adolescenti una concreta opportunità di assumere un ruolo
attivo di “progettisti” nella ricostruzione della propria realtà attraverso la realizzazione di progetti,
sotto forma di plastici, che rappresentino idee, suggerimenti e proposte di riqualificazione o
ricostruzione di una zona del proprio paese. Le proposte, che sono state poi presentate alle
Amministrazioni Pubbliche, hanno riguardato aree urbane e servizi destinati alle attività di
socializzazione di bambini/ragazzi, con particolare riguardo ai luoghi di aggregazione formali e
informali (parchi, piazze, spazi/luoghi di aggregazione per lo sport e il tempo libero).
progetto 6 - “Scosse di sport”
Il progetto ha previsto tre interventi paralleli:
1) la Croce Rossa Italiana è stata presente al tavolo di coordinamento delle attività dei campus
garantendo la presenza a fianco degli istruttori Coni;
2) è stato organizzato un programma di formazione (10 incontri) di attività sportive (mini basket
e mini volley) per minori della provincia dell’Aquila e finalizzato con un mini torneo svolto a fine
ottobre;
3) sono state organizzate 6 trasferte giornaliere di diverse squadre sportive di minori
rappresentative dell’Aquila presso altre città italiane con lo scopo di raccogliere fondi per la
ricostruzione di strutture per attività minorili (biblioteca scolastica, ecc).
progetto 9 - “Radici”
L’obiettivo della C.R.I. è quello di costituire un supporto clinico psicologico per dare sostegno
qualificato alla popolazione, anche dopo che hanno lasciato la tendopoli. Con tale progetto sarà
possibile garantire diversi servizi: l’assistenza agli anziani, ai non autosufficienti, alle persone
disabili, attraverso un supporto domiciliare, cure ospedaliere, e alcuni servizi ambulatoriali che
comprendono attività di counselling, individuale, familiare e psicoterapia di gruppo. Circa 11.000
abitanti dei 37 campi tendati di L’Aquila potrebbero trarre beneficio dal progetto.
L’importo complessivo del presente progetto è di Euro 250.000,00, finanziato in gran parte della
Croce Rossa Americana (American Red Cross).
la metodologia di intervento e volontariato
Tutte le iniziative sono state promosse in coordinamento con il Dipartimento della Protezione
Civile. Grazie al sostegno fondamentale dei cittadini italiani, le istituzioni pubbliche, le altre
società consorelle della Croce Rossa in tutto il mondo, Comitati locali C.R.I., aziende private e
vari donatori: una grande rete di solidarietà internazionale che ha permesso di raccogliere oltre
13 milioni di Euro (in denaro e in beni).
donazIonI
Alla data del 19 marzo 2010 alla Croce Rossa Italiana sono pervenuti 11.320.875,84 Euro in
donazioni in denaro destinate specificamente per gli interventi in Abruzzo.
Inoltre, l’Associazione ha ricevuto una quantità enorme di donazioni in beni e materiali.
07 le campagnee gli interventi speciali
07 le campagnee gli interventi speciali
“Maria teresa letta, abruzzese di avezzano, Commissario della Croce Rossa in
abruzzo nonché Commissario ad acta per l’emergenza terremoto a l’aquila.
Quali sono i risultati più importanti dell’intervento della Croce Rossa Italiana
per il terremoto dell’aquila?
“L’impegno di tutta la C.R.I., di volontari, operatori e dipendenti è stato straordinario. Sono
commossa per quello che siamo riusciti a realizzare in 14 mesi. Oltre ai soccorsi dei primi momenti,
oltre alla gestione dei 12 campi e dei 5 ospedali, abbiamo anche sovrainteso alla ricostruzione
di Onna, di San Gregorio, dell’ambulatorio di Collemaggio, degli ambulatori di Navelli, Barete e
Paganica e del centro civico di Navelli. E’ in dirittura d’arrivo (mentre si scrive n.d.r.) l’apertura
della casa di riposo di Navelli. E’ iniziata la ricostruzione dell’ambulatorio di San Gregorio dove
realizzeremo anche il centro civico. Abbiamo donato una sede all’Ente Nazionale Sordi e ci hanno
chiesto anche una palestra riabilitativa da aggiungere all’ambulatorio di Collemaggio. Penso che
la Croce Rossa Italiana in questa occasione drammatica abbia dato il massimo”.
da adesso in avanti quale sarà il senso della presenza della Croce Rossa
Italiana in abruzzo?
“L’Associazione non lascerà sola la popolazione abruzzese. Stiamo per riaprire la sede storica
della Croce Rossa a L’Aquila, ristrutturata con i soldi delle società consorelle tedesca ed
austriaca. Fra le iniziative in via di realizzazione c’è il Progetto Radici”.
inteRVistA AMARiA teResA lettAcoMMissARio Ad ActA c.R.i. eMeRgenzA sisMA ABRuzzo
07 le campagnee gli interventi speciali
In cosa consiste?
“Il problema psicologico è uno degli aspetti più importanti fra le conseguenze del terremoto
dello scorso anno. Scoramento e depressione sono fra i mali che affliggono molte delle persone
che hanno visto la loro quotidianità sconvolta dal sisma. Il Progetto Radici è un percorso di
psicoterapia in collaborazione con la ASL e finanziato dalla Croce Rossa Americana. Nei prossimi
mesi la C.R.I. seguirà la popolazione con le sue attività sanitarie tipiche”.
Qual è la sfida che la rende particolarmente orgogliosa?
“Sono orgogliosa del lavoro encomiabile dei volontari nel magazzino di Avezzano. E’ stato ed è un
lavoro oscuro fuori dai riflettori, che non è evidente e spesso non è sufficientemente valorizzato”.
lei è abruzzese. Questa esperienza drammatica l’ha aiutata a conoscere meglio
la sua gente?
“Mi ha colpito da subito la grande dignità della popolazione. Nelle difficoltà i miei conterranei
hanno tirato fuori un grande carattere e non hanno perso mai la loro umanità. Non si sono fatti
prendere dalla disperazione, accettando l’evento, per quanto drammatico, come un fatto della
vita”.
C’è una storia emblematica che in questi mesi le è rimasta nella mente?
“Il giorno della Befana abbiamo organizzato una distribuzione di doni con i volontari della Croce
Rossa Italiana a nome dell’Agriservice per i nostri assistiti e per gli abitanti della frazione di San
Gregorio che è l’unica zona completamente rasa al suolo. Non una casa rimasta in piedi. Mentre
ero li che consegnavo i regali un volontario è venuto da me con un biglietto: era il messaggio di un
commercialista che ci ringraziava per il sostengo psicologico la mattina del 6 aprile 2009, poche
ore dopo il sisma. Aveva perso sorella e nipoti e non sapeva come confortare sua madre. Poi c’è
l’episodio riguardante una lettera anonima, sempre lo stesso giorno della Befana. Diceva più o
meno così: “Grazie di tutto, in particolare dei sorrisi e del tempo che ci avete dedicato. Grazie per
come ci avete ascoltato”. Questa gratitudine anonima mi ha commosso”.
“
07 le campagnee gli interventi speciali
“Il 2009 è stato per la Croce Rossa Italiana un anno indimenticabile, che ha visto l’Associazione
intervenire in prima linea in importanti emergenze nazionali e internazionali, come il terremoto
in Abruzzo, l’operazione umanitaria a Gaza e il sisma a Sumatra, ma è stato anche l’anno
dell’organizzazione a Solferino del grande evento mondiale per le celebrazioni dei 150 anni dalla
nascita dell’idea di Croce Rossa. A coordinare questi ed altri interventi, Leonardo Carmenati, dal
2008 Capo del Dipartimento delle Attività Socio-Sanitarie e delle Operazioni in Emergenza.
a gaza, all’inizio dello scorso anno, avete compiuto un difficile intervento
umanitario pochi giorni dopo la fine dell’operazione “piombo fuso”, nella
quale sono rimasti uccisi circa 1400 civili, tra cui moltissimi bambini. Qual è la
situazione che vi siete trovati di fronte?
Dopo la convocazione della Farnesina abbiamo fornito, all’interno del ‘Sistema Italia’, il supporto
logistico alla operazioni poste in essere, in particolare coadiuvando l’ANCI nella raccolta di
generi di prima necessità tra i Comuni d’Italia attraverso il coinvolgimento delle nostre strutture
territoriali. Il Commissario Straordinario Francesco Rocca si è recato immediatamente sul posto
per verificare le reali condizioni della popolazione di Gaza e, nel corso della visita, ci si è resi
conto che tutti i sistemi di assistenza erano stati tagliati fuori dal blocco operato sul territorio e
che anche le associazioni umanitarie, compresa la Mezzaluna Rossa locale, incontravano enormi
difficoltà ad assicurare assistenza alla popolazione. Il Commissario Straordinario, da sempre
attento alle problematiche di quelle zone, garantisce tutt’oggi la presenza della Croce Rossa
Italiana attraverso il lavoro sul posto di Gianmarco Onorato, delegato internazionale di lunga
esperienza, che collabora quotidianamente con le consorelle Mezzaluna Rossa palestinese e
Magen David Adom israeliana.
inteRVistA AleonARdo cARMenAticApo dipARtiMento delle AttiVità socio-sAnitARie
e delle opeRAzioni in eMeRgenzA
07 le campagnee gli interventi speciali
Il 6 aprile del 2009 la tragedia dell’abruzzo apre la sfida più impegnativa. In
questa occasione la Croce Rossa Italiana ha dato prova di grande efficienza
e professionalità. Qual è stata la strategia di intervento che vi ha permesso
di dare una risposta così importante all’emergenza?
Il successo e la tempestività della risposta fornita in occasione della calamità abruzzese, sono
da ricercare nella spontanea ed immediata partecipazione dei volontari C.R.I. dell’Abruzzo e
nella pronta attivazione della sala operativa della Protezione Civile, di cui la stessa Croce
Rossa Italiana è parte integrante sul territorio. Nonostante le difficoltà di coordinamento
iniziale e l’enorme sofferenza riscontrata nella popolazione, dopo il sopralluogo che ho
compiuto assieme al Commissario Straordinario si è messa in moto la macchina organizzativa,
sfruttando le strutture del Dipartimento Emergenze ed in particolare le strutture dei CIE,
i Centri Interventi di Emergenza, presenti sul territorio. Si è costituita quindi una Sala
Operativa Nazionale CRI e, attraverso il contributo del delegato regionale di protezione civile
dell’Abruzzo, la struttura denominata ‘DICOMAC’; nelle operazioni sono stati interessati oltre
11.000 volontari attraverso nove campi e otto Posti Medici Avanzati; sono stati poi forniti oltre
un milione e trecentomila pasti.
L’attività post emergenziale, tutt’ora in atto, ci ha visti operatori attivi nella ricostruzione
attraverso il finanziamento di strutture abitative, come ad Onna, e ci vede ancora impegnati
nello stoccaggio e ripristino delle attrezzature utilizzate.
Mentre uomini e mezzi erano impegnati a L’Aquila, la macchina organizzativa di “Solferino
2009” da tempo era già in moto verso l’appuntamento più atteso dalla Croce Rossa a livello
mondiale, il cui coordinamento organizzativo è stato affidato a lei. E’ stato un evento
indiscutibilmente di enorme successo, che ha mobilitato nella propria struttura operativa
centinaia di persone e che ha visto la partecipazione di migliaia di volontari…
Le celebrazioni per il centocinquantesimo anno dalla nascita dell’idea di Croce Rossa, la più
grande associazione umanitaria del mondo, hanno visto la partecipazione di 143 Società
nazionali, ospitate in un campo di oltre 200.000 mq, un vero villaggio umanitario. Le oltre
4.000 persone presenti al campo e gli oltre 15.000 partecipanti alla Fiaccolata hanno
degnamente rappresentato i Principi del Movimento Internazionale condividendo anche la
tragedia del terremoto abruzzese.
“In occasione della Fiaccolata si è svolto inoltre lo ‘Youth on the Move’, l’incontro internazionale
dei giovani di Croce Rossa, a conclusione del quale è stata redatta una dichiarazione, un appello
all’azione rivolto ai leader mondiali sulle odierne sfide umanitarie.
Qual è stato il segreto di una organizzazione così perfetta?
Fondamentalmente crediamo in un’idea, facciamo affidamento su persone capaci e formate, uno
per tutti è Roberto Antonini. Siamo riusciti a dimostrare a noi stessi che la C.R.I., spinta da alti
ideali, protagonista sempre in prima linea, è in grado di affrontare e di vincere sfide così difficili.
l’anno è terminato con una nuova emergenza internazionale, il sisma in
Indonesia. Che tipo di missione avete pianificato a Sumatra per aiutare la
popolazione?
Prima di tutto abbiamo provveduto ad inviare un delegato sul posto, al fine di verificare le reali
necessità; attraverso il Centro Interventi Emergenza di Roma è stato poi allestito a Sumatra
un campo di accoglienza, mantenuto in funzione per oltre due mesi. Contestualmente sono
state incrementate e favorite le relazioni con la consorella indonesiana e la popolazione locale,
permettendo l’individuazione di progetti post emergenziali.
Un anno denso di impegni e ricco di sfide. Quali sono gli strumenti che le hanno
permesso di operare al meglio?
E’stato un anno molto intenso, durante il quale abbiamo lavorato senza sosta. Vorrei cogliere
l’occasione per ringraziare sinceramente la Croce Rossa Italiana per l’opportunità che mi ha
dato. Sono cresciuto come uomo e se è vero che abbiamo avuto la possibilità di misurarci con
tali sfide, è anche vero che ciò è stato possibile solo attraverso un attento lavoro di squadra, sia
delle donne e degli uomini del Dipartimento, sia dei Volontari tutti, che hanno dimostrato, qualora
ce ne fosse stato bisogno, la loro enorme capacità di rispondere alle necessità dei più vulnerabili.
tUttI I gIovanI volontaRI del MovIMento MondIale dI CRoCe RoSSa e
MezzalUna RoSSa In ItalIa peR I 150 annI dalla naSCIta dell’Idea
Centocinquanta anni fa, Henry Dunant fu testimone del massacro della battaglia di Solferino
(giugno 1859). Sconvolto dalle sofferenze patite dalle truppe rispose mobilitando la popolazione
locale per fornire soccorso e sostegno ai feriti di entrambi le parti in conflitto. Fu lo spirito di
cooperazione ad ispirarlo nel fondare la prima organizzazione umanitaria del mondo. Due anni
dopo nacque la Croce Rossa.
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno voluto commemorare il fondatore dell’ organizzazione
in modo speciale per lasciare un segno indelebile nelle menti e nei cuori dei volontari di tutto il
mondo e per ricordare chi siamo, cosa facciamo e l’importanza del nostro ruolo.
La Croce Rossa Italiana, quale Società Nazionale del territorio nella quale la battaglia ha avuto
luogo, ha accettato il compito di ospitare l’evento. Ogni anno, dal 1992, la Croce Rossa Italiana
a Solferino durante il sabato più vicino al 24 giugno, data della battaglia, organizza una grande
fiaccolata in cui i volontari ricordano quella battaglia e l’assistenza umanitaria fornita alla
popolazione locale. Nel corso degli anni questo evento ha assunto una connotazione sempre
più internazionale. Durante la Fiaccolata del 2008 circa 7.000 appartenenti alla Croce Rossa e
alla Mezzaluna Rossa hanno marciato insieme, e tra di essi i rappresentanti di oltre 27 Società
Nazionali provenienti da tutti i continenti.
Il 150 esimo anniversario si è svolto tra il 23 e il 28 di giugno 2009 a Solferino, in Italia. L’evento è
stato organizzato in collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e la Federazione Internazionale
della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
antecedenti
Nell’aprile 2008 il direttore del progetto ha iniziato la fase di programmazione dell’evento. Una
piena ed effettiva coordinazione con i partner in tutte le diverse fasi di Solferino 2009 è stata
di fondamentale importanza. La Croce Rossa Svizzera, il Comitato Internazionale della Croce
Rossa, la Croce Rossa Italiana, Francese ed Austriaca insieme alla Federazione Internazionale,
facevano parte del Comitato Direttivo che si è riunito regolarmente. Un incontro “ Journey of an
l’evento
SolFeRIno
2009
07 le campagnee gli interventi speciali
idea” dei giovani partecipanti da Solferino a Ginevra, presieduto dalla Croce Rossa Svizzera si è
svolto ogni mese. Vi hanno partecipato la Federazione, Il Comitato Internazionale, la filiale della
Croce Rossa di Ginevra ed il Museo Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
La campagna “Our world, your move” ha fornito un importante supporto mediatico all’evento
durante il processo di pianificazione ed attuazione, ed ha inoltre finanziato dal proprio bilancio le
spese di viaggio e i costi di partecipazione di un grande numero di giovani.
La Croce Rossa Italiana ha coperto tutti i costi logistici, materiali e di personale in Italia senza i
quali Solferino 2009 non avrebbe mai potuto esistere. Inoltre, ha contribuito alla campagna della
Federazione “Our World. Your Move” con un importo di 750,000 franchi svizzeri da utilizzare per
Solferino 2009.
l’evento
I quattro momenti piu’ importanti
Youth on the move – Il terzo meeting dei giovani della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa.
Il Terzo Incontro dei Giovani RCRC ha visto la partecipazione di un vastissimo numero di Giovani.
Sono stati 452 i giovani rappresentanti appartenenti ad oltre 143 Società Nazionali che si sono
incontrati per discutere delle attuali prospettive e delle sfide umanitarie e per mettere a punto gli
strumenti, le competenze e le strategie necessarie ad affrontarle.
Dopo 5 giorni di intensi dibattiti e workshops, i giovani partecipanti hanno prodotto una call for
action - la Dichiarazione dei Giovani- incentrata sui risultati emersi in ogni discussione. Hanno
consegnato la loro dichiarazione il 2 di luglio a Ginevra alla leadership del Movimento, ai Governi
dei rispettivi paesi e alla Comunità Internazionale. I giovani partecipanti si sono espressi nelle
aree della promozione dei Principi e dei Valori fondamentali, di Società Nazionali piu’ forti, nel
campo della Salute e cambiamento climatico ed hanno sollecitato le Società Nazionali, i Governi
e la Comunità Internazionale ha fare altrettanto.
07 le campagnee gli interventi speciali
Il villaggio Umanitario
Oltre ai rappresentanti di “Youth on the Move” un totale di 3,775 partecipanti di 52 Società
Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa hanno preso parte al Villaggio Umanitario.
E’ chiaro che le implicazioni logistiche di tale partecipazione è stata particolarmente complessa
e impegnativa. L’area del Campo Base, gli alloggi, i servizi, i pasti, i servizi igienici, l’elettricità,
il trasporto sono stati solo alcuni degli aspetti da affrontare attraverso una meticolosa
organizzazione.
Il campo è stato diviso in 2 aree: la zona notte e i locali predisposti per gli incontri dei Giovani
ed il Sentiero Umanitario. All’inizio del Sentiero una tenda di grandi dimensioni è stata attrezzata
con un palco e uno schermo di dimensioni 4 x 4 dotato di un sistema audio dove si è svolta la
Cerimonia di apertura “Youth on the Move” nella quale i giovani partecipanti si sono cimentati
in performance di danze tradizionali. Video, incontri, gruppi musicali ed orchestre, il bazar della
gioventù con i costumi e i manufatti portati dai partecipanti da tutto il mondo, ed infine una
discoteca notturna hanno reso l’atmosfera molto animata dalla mattina fino a notte fonda.
Vicino ad esso era situato l’ufficio stampa gestito dalla Croce Rossa Italiana e dalla Federazione
Internazionale. Venti giornalisti di “solferino 2009” si sono dedicati in modo permanente a scrivere
articoli ed a raccogliere testimonianze legate agli avvenimenti del giorno. La sala incontri è stata
regolarmente utilizzata anche da giornalisti esterni di tutto il mondo e dalle televisioni. Il costante
via vai dall’ ufficio Stampa dava l’idea di una stazione ferroviaria di una grande città nelle ore di punta.
Alla fine dell’evento l’Ufficio Stampa della Croce Rossa Italiana ha raccolto una rassegna stampa
di circa 500 fra articoli, passaggi televisivi e lanci di agenzie stampa. Solferino 09 si è trasformato
in uno straordinario evento mediatico.
Accanto all’ Ufficio Stampa si trovavano numerosi stand di Società Nazionali, dipartimenti tecnici
della Federazione, donatori e sponsor. Sei Emergency Response Unit (moduli di risposte alle
emergenze) sono stati istallati in una vasta area nella parte orientale del Sentiero Umanitario.
Vari stand (“Our World. Your Move”, il CICR, ECHO, FIRC, Salute e Cure, SPHERE, Sicurezza
Stradale (GRSP), la Croce Rossa Americana, Inglese, Israeliana, Pakistana, Siriana, Australiana,
Algerina così come la International Award Association e la Fondazione di Villa Maraini) hanno
avuto l’opportunità di mostrare ai visitatori il loro lavoro e di coinvolgere il pubblico in training,
quiz e giochi. Nello Stand “Our World. Your Move” sono stati predisposti 10 PC a disposizione
07 le campagnee gli interventi speciali
degli ospiti affinché potessero caricare sui social networks i video e le interviste prodotte da loro
mediante una telecamera digitale fornita dal team comunicazione della Federazione.
Nelle Emergency Response Unit sono stati organizzati quotidianamente dei corsi di formazione
per i partecipanti. Il 26 giugno una simulazione ha coinvolto personale ed ospiti mostrando come
un gruppo di volontari può costruire dei rifugi di emergenza e fornire assistenza alle vittime
di un disastro. Altre attività hanno riguardato delle visite guidate al Museo Internazionale della
Croce Rossa a Castiglione ed escursioni in bicicletta nei villaggi circostanti; partite di calcio e
molto altro ancora. Il Centro del Sentiero Umanitario era la “Piazzetta” una piattaforma rotonda
attrezzata con 4 schermi al plasma che mostravano la programmazione del giorno, video ed
informazioni. In cima al plasma una struttura composta da sette Led trasmettevano in loop i sette
principi fondamentali i diverse lingue.
la Fiaccolata
La fiaccolata è stata senza ombra di dubbio l’evento più emozionante della manifestazione. Il
27 giugno circa 15,000 persone hanno marciato insieme per 9 chilometri con fiaccole luminose
in memoria delle vittime della battaglia che ha portato alla nascita della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa. E’ partita dalla storica Piazza Castello a Solferino, sulla collina dove ha avuto
luogo la battaglia. I Volontari della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa hanno formato dei
gruppi con la bandiera, le uniformi e le magliette del loro paese ma soprattutto con un incredibile
spirito di fratellanza. Un’occasione in cui si respirava l’orgoglio di far parte della più grande
organizzazione umanitaria del mondo.
Journey of an Idea da solferino a ginevra.
La mattina del 29 giugno la Croce Rossa Svizzera ha predisposto il viaggio di 226 giovani
partecipanti appartenenti a 112 Società Nazionali affinché potessero proseguire l’avventura
con un viaggio a Ginevra in ricordo del ritorno in patria di Henry Dunant dopo la Battaglia
di Solferino. Sono stati portati in pullman messi a disposizione dalla Croce Rossa Italiana al
Villaggio di Sempione, frontiera tra la Svizzera e l’Italia, dove la Croce Rossa Svizzera ha accolto
i partecipanti. In seguito essi hanno iniziato il loro viaggio attraverso la Svizzera, in pullman e per
alcuni tratti anche a piedi verso la destinazione finale, Ginevra.
Il 2 Luglio la Croce Rossa ginevrina ha organizzato una Cerimonia in Piazza San Antonio, nel
centro della città. I Governi ed i Rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali, le autorità
locali e federali svizzere, la Federazione e il CICR, insieme alla popolazione locale si sono
incontrati per ricevere la dichiarazione, frutto del lavoro dei giovani partecipanti del Movimento
a Solferino.
Impatti
- L’evento ha unito migliaia di volontari e personale dipendente del Movimento, e ha fornito
una piattaforma di discussione sulle sfide umanitarie e sulle conoscenze condivise.
- Le Società Nazionali, i partner, gli sponsor che hanno posizionati i loro stand nel sentiero
umanitario hanno attirato un grande numero di partecipanti interessati e visitatori.
- “Youth on the Move” ha generato una grande opportunità per costruire e rafforzare i
network giovanili, che producono benefici a lungo termine.
- La grande partecipazione di Società Nazionali a Solferino ha dimostrato l’universalità e
l’unità del Movimento. Il vasto numero di giornalisti coinvolti ha fatto si che il messaggio
fosse diffuso globalmente.
- 452 giovani di 143 Società nazionali hanno partecipato a “Youth on the Move”.
- 4,200 staff e volontari hanno partecipato a “Solferino 2009”. 15,000 hanno preso
parte alla Fiaccolata.
Impatti mediatici
- I Social networks sono stati utilizzati in ampia misura in tutto il mondo
- Oltre 700 foto sono state caricate su www.flickr.com
- Oltre 1,000 riferimenti inseriti su twitter.com (raggiungendo più di 27,000 persone)
- Oltre 50 articoli online
- Oltre 150 tra notizie e storie
- I principali media internazionali che hanno coperto l’evento sono stati: AFP (Francia),
DPA (in Inglese- e tedesco), VOA (Voice of America, Int’l, in Inglese), SwissInfo (in
Italiano, Inglese e Francese), Terra (EFE) (Spagna), People’s Daily (Cina), BBC (Int’l,in
English)
- Durante la Cerimonia della Dichiarazione dei Giovani a Gineva sono stati coinvolti i
seguenti media: NRJ Léman, Léman Bleu e One FM, Radio Lac, Radio Cité, siti internet
di Swissinfo, Le Matin.ch, 20 Minutes, Romandie.com, Bluewin.ch. Tribune de Genève
Impatti mediatici in Italia:
- Due conferenze stampa a Roma e a Castiglione alle quali hanno partecipato 40
giornalisti, 16 canali televisivi, 8 fotografi
- 233 riferimenti e articoli sulla stampa Italiana
- 178 riferimenti sulle agenzie di stampa
- 16 riferimenti a articoli su riviste settimanali in Italia
- 6 riferimenti e articoli su riviste mensili Italiane
- 33 riferimenti, cronache e programmi dedicati all’evento nei principali canali di
informazione italiani.
- 178 riferimenti sulle agenzie di stampa
- 6 spot televisivi per 12 giorni su Canale 5, Italia 1 e Rete 4 (canali TV nazionali)
- Partecipazione dello staff di Solferino 2009 della Croce Rossa Italiana in programmi TV
(fuori dai TG) su RAI 1, RAI 2, Sky TG 24, TG La7 .
07 le campagnee gli interventi speciali
partner:
Il Ministero degli Affari Esteri/ la Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo ha
contribuito alla manifestazione di Solferino 2009 con un apporto di 500,000 Euro per l’acquisto
delle tende necessarie ad ospitare i partecipanti. Dopo Solferino queste tende sono state
assegnate alle Emergency Response Unit per essere utilizzate in contesti di disastri.
Echo, l’Ufficio della Commissione Europera per gli Affari Umanitari ha contribuito con 50,000
euro per la visibilità dell’evento.
Eli Lilly ha donato 28,750 franchi svizzeri per coprire i costi di partecipazione di alcuni giovani
partecipanti appartenenti a Società Nazionali che non disponevano dei fondi necessari per la
partecipazione.
alcune Società nazionali hanno contribuito, in maniera diretta o tramite la
Federazione per coprire i costi di partecipazione di “youth in the Move”:
07 le campagnee gli interventi speciali
- CR americana, CHF 7,500
- CR austriaca, CHF 4,500
- CR Belga, CHF 2,300
- CR Inglese, CHF 17,800
- CR Canadese, CHF 26,200
- CR danese, CHF 3,050
- CR Finlandese, CHF 20,000
- CR tedesca, CHF 36,100
- CR giapponese, CHF 83,947
- CICRC, CHF 38,500
- Croce Rossa Italiana CHF 87,000
- CR lichtenstein, CHF 5,000
- CR Monegasca RC, CHF 5,000
- CR Spagnola CHF 7,600
- CR svedese, CHF 4,300
La commemorazione del 150° anniversario della nascita dell’idea che ha portato alla
fondazione del nostro Movimento è stata un incredibile opportunità per mostrare al mondo
esterno la professionalità, la motivazione e la dedizione del personale e dei volontari che
sono alla base del nostro impegno umanitario, delle nostre azioni e del nostro successo.
E internamente per dimostrare a tutti noi che, nonostante le sfide e le difficoltà che a
volte appaiono insormontabili, insieme possiamo superare gli ostacoli e raggiungere i
nostri obiettivi umanitari e che, il mondo politico ed economico dovrebbe riconoscere
la nostra potenzialità umanitaria e le nostre capacità concedendoci maggiore sostegno.
Organizzare Solferino 2009 è stato difficile e complesso. All’inizio non tutti erano convinti
che ci saremmo riusciti. Tutti i riscontri ottenuti hanno avuto un unico responso: Solferino
2009 è considerato un grande successo. I partecipanti e gli ospiti hanno condiviso lo
spirito umanitario, la fratellanza, la coesione, l’amicizia, la felicità ma sicuramente anche
la fatica. Sarà per loro una tappa fondamentale della loro vita.
07 le campagnee gli interventi speciali
“”Solferino 2009” è stato l’evento con il quale il Movimento Internazionale di
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha inteso celebrare i 150 anni della nascita
dell’idea di Croce Rossa. Com’è nato l’evento e come si è passati dalla fase di
ideazione e di progettazione a quella più operativa di realizzazione?
La Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, su impulso della Croce Rossa
Italiana, ha reso il tradizionale appuntamento di Solferino un grande evento internazionale
celebrativo per i 150 anni del Movimento. Dopo l’input politico si è passati all’input operativo che
si è poi concretizzato in un campo in grado di ospitare quasi 4000 partecipanti.
- Quali sono i tempi di una macchina organizzativa di simile portata, ricordando
che per l’occasione è stato allestito un villaggio Umanitario su 200.000 mq, il
più grande campo attendato mai costruito in Italia fuori emergenza.
Di solito il lavoro dura un anno, ma noi abbiamo impiegato 20 giorni per allestire tutto…
-Come è stato possibile?
Con una forte squadra e con il grande impegno di tutti, ma soprattutto è stata un’esperienza
che si è rivelata un momento di verifica estremamente significativo in quanto abbiamo testato
la nostra capacità a predisporre un campo per emergenza. In 20 giorni abbiamo allestito 80
tende medie con impiantistica elettrica a norma, servizi igienici, docce, parte sanitaria, un PMA
(posto medico avanzato) di secondo livello, area accoglienza. Un’altra sezione era con strutture
di cucina mobile, un centro cottura in grado di soddisfare 12.000 pasti al giorno, più prima
inteRVistA ARoBeRto AntoninidelegAto nAzionAle c.R.i. pRotezione ciVile
ResponsABile stAff e logisticA solfeRino 2009
07 le campagnee gli interventi speciali
colazione, più 3 mense per 3000 posti a sedere. Per la parte ludica è stata prevista una
grossa struttura attendata, in grado di ospitare eventi musicali e di incontro e dove era
presente anche un punto di ristorazione. Una particolare area, dotata di tutte le infrastrutture
tecnologie necessarie, è stata poi dedicata all’ufficio stampa e ai media, dove giornalisti
provenienti da tutto il mondo sono stati messi nelle condizioni di lavorare e inviare in tempo
reale alle redazioni documenti, foto e filmati.
-possiamo fare un confronto di numeri con le passate edizioni?
Anche negli anni precedenti vi era l’allestimento di un campo, in grado di ospitare circa
2.000 persone, ma con l’edizione 2009 i numeri sono praticamente raddoppiati, così come è
raddoppiato l’utilizzo della logistica.
-Un impegno straordinario tanto da aver ricevuto il plauso della Federazione
Internazionale, soprattutto se si pensa che tre mesi prima vi era stato il
tragico terremoto dell’aquila.
Noi abbiamo suddiviso il nostro impegno tra L’Aquila e Solferino, considerando che a L’Aquila
erano in attività 12 campi, dove erano impiegate la maggior parte delle nostre forze e delle
nostre risorse. Nell’organizzazione di un’emergenza è necessario sempre valutare che una
parte di capitale umano e di mezzi sono impegnati per far fronte alla necessità contingente,
ma bisogna sempre avere una sorta di “minimo di scorta”, in grado di rispondere ad ogni
eventuale ed improvviso bisogno. Una volta accertato, che in Abruzzo tutto era a regime,
abbiamo reclutato altri volontari e operatori da altre strutture nazionali .
-Qual è stata la risposta del mondo dei volontari al reclutamento per
Solferino 2009?
Il mondo della Croce Rossa Italiana è sempre straordinario pronto a rispondere ad ogni nostra
chiamata, però in questo caso specifico più della metà delle nostre forze era già Abruzzo.
Siamo riusciti comunque a reclutare personale e dove non è stato possibile abbiamo lavorato
il doppio.
“-Qual è secondo lei il settore dove la Croce Rossa Italiana rappresenta
un’eccellenza all’interno del Movimento Internazionale di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa?
Penso nell’organizzazione. Penso a quella dei campi di accoglienza in tutti i suoi aspetti, per
tutto ciò che concerne la logistica fino all’organizzazione dei trasporti; non dobbiamo dimenticare
infatti che “Solferino 2009” è stato un appuntamento al quale hanno preso parte i rappresentanti
di Società nazionali arrivate da ogni parte del mondo e noi siamo stati in grado di garantire
ad ogni partecipante i trasferimenti dall’aeroporto al campo e viceversa, oltre agli spostamenti
interni al campo e le visite guidate nei dintorni di Solferino. A questo aggiungiamo l’installazione
dell’impiantistica idraulica ed elettrica a norma e in una situazione estremamente delicata come
può essere la vita in un campo, un valore di primo piano deve avere la cura della ristorazione,
bisogna essere estremamente attenti al rispetto delle norme igienico sanitarie, infatti il nostro
personale ha conseguito la certificazione HCCP, per garantire la buona ristorazione ma anche la
pulizia e la conservazione ottimale degli alimenti.
-vi è stato un momento in cui ha creduto di non potercela fare
Assolutamente no, altrimenti vorrebbe dire che non si è in grado di gestire le emergenze.
-Qual è per lei la fotografia di “Solferino 2009”.
L’apertura del campo, migliaia di giovani arrivati da ogni parte del mondo si sono ritrovati per la
sfilata inaugurale con i loro cartelli in mano, indicanti la Società nazionale di provenienza, e poi si
sono fermati tutti insieme nella grande struttura attendata. Un’immagine bellissima, il mondo di
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa riunito proprio in quei luoghi dal significato così profondo e che
hanno ispirato la nascita della più grande associazione umanitaria del mondo.
progetto associativo dei giovani della Croce Rossa Italiana
dichiarazione di principi
Noi Pionieri C.R.I. siamo i Giovani della Croce Rossa Italiana e ci riconosciamo nei Principi e negli
Ideali del Movimento, in totale analogia con le dichiarazioni programmatiche delle organizzazioni
giovanili delle altre Società nazionali.
Aderiamo all’Associazione sin dall’età di otto anni e ci impegniamo, gradualmente ed in rapporto
all’età, a:
- offrire gratuitamente e spontaneamente alla comunità il nostro servizio, di cui riconoscono il
ruolo fondamentale nell’esplicazione della personalità umana;
- tutelare e proteggere la salute e la vita;
- intervenire in aiuto e sostegno dei soggetti vulnerabili, in sintonia con le esigenze ed i bisogni
emergenti dalla situazione reale e dalle contingenze di spazio e tempo;
- diffondere a livello nazionale ed internazionale i valori dell’amicizia e della leale collaborazione,
incomparabile via di cooperazione fra individui contro il razzismo, il pregiudizio e la xenofobia;
- far conoscere gli scopi e le responsabilità del Movimento;
- diventare e poi contribuire a formare i cittadini attivi del domani.
La nostra azione all’ interno dell’ Associazione è anzitutto rivolta alla formazione di giovani leader,
che possano costituire un ricco e qualificante vivaio per la Croce Rossa di oggi e di domani,
capaci di gestire un gruppo, di ascoltare e comunicare, di fondare e sostenere partenership. La
posizione che la formazione ricopre al nostro interno e verso i giovanissimi ed i giovani esterni è
pertanto imprescindibile.
Noi Pionieri C.R.I., che abbiamo come costante esempio l’opera di Henry Dunant, fondatore del
Movimento, ci impegniamo:
- a rendere la Croce Rossa Italiana “più giovane, più nostra”;
- a trasformare le Idee in Azioni concrete;
- a perseguire i fini statutari con creatività, speranze, coraggio, spontaneità e spirito giovanili,
adoperandoci per ”mobilitare il potere dell’Umanità”.
Progetto Associativo dei Giovani della Croce Rossa Italiana 5
Strategia
L’azione di noi Giovani della Croce Rossa Italiana è retta da quattro punti cardine:
1) educazione;
2) gruppo;
3) formazione;
4) aree di intervento.
I gIovanI
07 le campagnee gli interventi speciali
L’educazione rappresenta lo scopo del servizio, volto ad indirizzare i giovani ai valori propri
del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Essa si articola in tre cicli di
formazione:
- 8-11 anni, in cui il bambino è fruitore del servizio reso dal Pioniere, il quale predispone, a tale
scopo, occasioni di incontro ed organizza specifiche attività sia in un contesto scolastico che
extrascolastico;
- 11-14 anni, in cui si privilegia il contatto mediante iniziative a carattere informativo e si indirizzano
i ragazzi, che a questa età cercano un gruppo in cui inserirsi appieno, a condividere i Principi di
Croce Rossa e aderire all’Associazione.
- 14 anni in poi, età in cui si può iniziare il percorso di formazione regolamentata (corsi, campi,
stage).
Il gruppo è lo strumento fondamentale: favorisce il dialogo, il confronto e soprattutto la
collaborazione, grazie a cui si raggiungono risultati efficaci e di alta qualità. A tutti i livelli
(Assemblee, Consigli, incontri, meeting, convegni, riunioni delle Commissioni Tecniche) si opera
tra pari, utilizzando metodologie e soluzioni coerenti con tale impostazione.
Le aree di intervento in cui noi Pionieri della Croce Rossa Italiana svolgiamo la nostra azione,
effettuando regolari turni di servizio e privilegiando iniziative di prevenzione, ricerca, intervento,
formazione e sviluppo, costituiscono la caratterizzazione del nostro impegno e sono:
- Salute;
- Pace;
- Servizio nella Comunità;
- Cooperazione Internazionale.
In queste aree noi Giovani lavoriamo con i differenti collettivi vulnerabili, ovvero con tutti coloro
che si trovano in pericolo a causa di situazioni rischiose che minacciano la loro sopravvivenza
o la loro capacità di vivere con un minimo di sicurezza sociale, economica e di dignità umana,
proponendo iniziative concrete per il miglioramento della comunità.
area Salute
Alcuni esempi di importanti interventi attuabili da noi Giovani della Croce Rossa nella promozione
della salute sono:
- La proposta di un percorso informativo e formativo sulla conoscenza del corpo umano sano e
sul concetto di salute
- Informazione e prevenzione degli incidenti domestici e dei rischi ambientali
- Educazione alla sessualità e sensibilizzazione all’autoprotezione dalle malattie sessualmente
trasmissibili (“Impara l’Abc: Abstinence, Be faithful, Condom”)
07 le campagnee gli interventi speciali
Il taboo frequentemente legato alla vita sessuale dei giovani è molto spesso causa di ignoranza e
di comportamenti scorretti ed a rischio.
- Igiene, Dieta ed Educazione alimentare (IDEA)
- Sicurezza stradale e prevenzione dell’uso di alcol alla guida
La mortalità legata agli incidenti stradali è un problema di grosso rilievo. L’alcol risulta essere
in causa nel 30-50% dei casi, particolarmente nei giovani. Progetti di prevenzione di questo
fenomeno attraverso l’informazione e, quando possibile, l’utilizzo di etilometri all’uscita dei luoghi
di ritrovo dove più comunemente si verifica consumo di alcol, rispondono ad una problematica
molto sentita ed attuale.
- Abuso di alcol, tabacco ed altre sostanze. Dipendenze
Il fenomeno delle dipendenze è estremamente diffuso nei giovani ed è molto spesso legato a
complicanze a breve e lungo termine.
- Donazione del Sangue (Club 25)
area pace
La nostra realtà è caratterizzata sempre più da fenomeni di discriminazione e razzismo, dalla
nascita di stereotipi e classi, che portano all’incremento di collettivi vulnerabili, in quanto privati
della loro dignità. In questa realtà così complessa l’impegno di noi Giovani si concentra sulla
diffusione:
- dei Principi Fondamentali (Umanità, Imparzialità, Neutralità, Unità, Indipendenza, Volontariato,
Universalità), basilari per comprendere il Movimento, accrescerne il senso di appartenenza e
orientare le scelte dei suoi Volontari;
- della struttura e del ruolo dei diversi organi del Movimento Internazionale di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa;
- del Diritto Internazionale Umanitario e dei Diritti Umani, imprescindibilmente legati e
complementari.
area Servizio nella Comunità “agire e migliorare la realtà che ci circonda”
Le attività che noi Giovani della Croce Rossa Italiana rivolgiamo ai nostri coetanei ed ai bambini
sono svolte attraverso progetti mirati alla diffusione di principi e valori positivi. Esse sono svolte
nei luoghi che i giovani frequentano abitualmente (scuola, ludoteche, luoghi d’incontro come le
piazze o i centri commerciali, oratori, centri estivi, discoteche) oppure in tutti quei luoghi nei
quali è possibile organizzare un’opportunità di incontro tra giovani. In particolare, l’attenzione
verso bambini e ragazzi è maggiore proprio nei casi in cui è necessario intervenire per migliorare
le condizioni di vita e quindi garantire una riduzione della vulnerabilità, intervenendo nei reparti
ospedalieri, nelle case famiglia, nei quartieri difficili delle grandi città, in situazione di emergenza.
La prevenzione è un altro degli importanti obiettivi da perseguire per ridurre il rischio di
vulnerabilità all’interno della società, in particolar modo verso la fascia dei giovani.
area Cooperazione Internazionale
Noi Giovani della Croce Rossa Italiana siamo parte attiva della rete giovanile europea (European
Youth Network e European Union Red Cross Youth Network), e di quella del bacino del
Mediteranno (Centre for the Cooperation in the Mediterranean). In tali network operiamo in
maniera dinamica, con un apporto che si concretizza per:
- ascolto e proposta nell’interesse della gioventù europea e mediterranea;
- scambio di buone pratiche;
- attiva partecipazione agli organi della governance.
Noi Giovani siamo parte attiva all’interno della delegazione ufficiale della C.R.I. in occasione dei
meeting statutari del Movimento (Conferenza Internazionale ed Assemblea Generale) e delle
Conferenze regionali (Europea e del Mediterraneo). Tale apporto è patrimonio per tutta la Croce
Rossa Italiana.
07 le campagnee gli interventi speciali
“I giovani sono un elemento molto importante per la Croce Rossa Italiana e
la vostra componente in particolare ha operato dei cambiamenti importanti
nell’ultimo anno: siete stati i primi ad aver votato un vertice nazionale da
quando la CRI ha come Commissario Francesco Rocca.
Si, il 2009 è stato un anno di cambiamenti, che hanno coinvolto anche il nome. La nostra
Componente, a livello statutario, si chiama ancora ‘Pioneri’ ma a tutti i livelli ci avvaliamo anche
del nome di ‘Giovani‘. Si tratta di una modifica che riflette l’idea verso la quale vogliamo che
vada la Croce Rossa Italiana: un’organizzazione umanitaria che – sotto i suoi Principi - veda
sempre più volontari attivamente impegnati, facendo tesoro dei giovani e della loro capacità di
aggregazione. In altre parole, un’associazione che fa sì che i giovani abbiano il loro spazio e la
propria governance (quella che si chiama autodeterminazione), ma operino spalla a spalla con
tutti gli altri soci. Sempre in virtù di questo principio dell’autodeterminazione, nel 2009 si sono
svolte le elezioni, a tutti i livelli: il 17 maggio sono stati eletti gli Ispettori e vice di Gruppo (ce ne
sono costituiti quasi 600, attivi in tutta Italia), il 31 maggio gli Ispettori Provinciali, il 13 giugno i
regionali e poi il 27 giugno, proprio a Solferino, dove l’Idea di Croce Rossa è nata, sono stato
eletto io, come Ispettore nazionale, assieme a tre Vice. Come ci dice la Federazione Internazionale
delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, “i giovani sono agenti di cambiamento!”.
Come si è sviluppato concretamente nelle vostre attività questo rinnovamento?
Il Progetto Associativo, approvato nel 2004 e rinnovato nel 2009 secondo la volontà
dell’Assemblea Nazionale della Componente, è considerato come la carta d’identità dei Giovani
della Croce Rossa Italiana. Mi permetto di aggiungere che oggi, soprattutto dopo il rinnovo del
suo testo (lo abbiamo scritto in prima persona plurale, per evidenziare il senso d’impegno che
rappresenta per noi), il Progetto Associativo va considerato come la modalità con cui i Giovani
della C.R.I. fanno servizio a favore dei vulnerabili, sposando l’idea del fondatore e trasformandola
inteRVistA ARosARio VAlAstRoispettoRe nAzionAle dei pionieRi
07 le campagnee gli interventi speciali
in azioni concrete. Henry Dunant ci ha insegnato che la dignità dell’uomo vale più di ogni altra
cosa. Un ragazzo che entra in C.R.I. vuole fare il volontario, vuole dare il suo tempo per gli
altri. Spetta a noi fargli conoscere tutti gli ambiti d’azione, da quello sociale a quello sanitario,
dalla cooperazione alla donazione del sangue, dalla sensibilizzazione alla protezione civile, e
consentirgli di scegliere quello che più ama, quello che più gli sembra utile, quello per il quale
ha maggiore inclinazione.
Quali sono le attività principali che i giovani di Croce Rossa hanno realizzato
nel 2009?
Io dividerei le attività svolte durante il 2009 in due tipologie: quelle a livello locale e quelle a
livello nazionale.
Nei comitati locali e provinciali abbiamo promosso attività tipiche della Croce Rossa Italiana,
da quelle socio-assistenziali, all’impegno verso i giovani, alla diffusione di norme di primo
soccorso e di principi e valori della Croce Rossa, per arrivare alle attività sanitarie e di
protezione civile. È, inoltre, continuato lo sforzo di parlare di HIV e prevenzione nelle scuole e
nei luoghi frequentati da giovani, continuando quell’importante iniziativa, costituita negli ultimi
anni dalla Campagna nazionale “Impara l’Abc: Abstinence, Be faithful, Condom”.
Su scala nazionale, anzitutto, abbiamo spinto molto sulla formazione. I Giovani hanno una
grande tradizione in questo campo. Abbiamo da qualche anno una Scuola di Formazione che
ha contribuito a formare il personale ai vari livelli, in maniera tale che ogni giovane possa
agire attivamente e in modo competente nel proprio territorio. E, visto che nel 2009 abbiamo
rinnovato le cariche di Ispettore a tutti i livelli, ci siamo premurati di organizzare campi e
giornate formative, così da consentir loro di ricoprire al meglio il loro ruolo di leader.
Una grande scommessa è la Campagna I.D.E.A., che sta per “Igiene, Dieta, Educazione
Alimentare”. Su questa iniziativa abbiamo lavorato a livello organizzativo e formativo, in
preparazione del lancio ufficiale, previsto nel 2010. L’obiettivo è di sensibilizzare i ragazzi
delle scuole elementari e medie (ed anche i loro genitori) a uno stile di vita sano, basato su
una corretta alimentazione, un’idonea igiene alimentare e personale, una adeguata attività
fisica quotidiana.
Un altro elemento su cui abbiamo lavorato molto è il progetto “Climate in action”. L’anno scorso
abbiamo realizzato tutta la parte di pianificazione del progetto, e dato avvio alla formazione
all’interno del V Campo Nazionale (dove, per inciso, sono arrivati circa 300
“giovani C.R.I. provenienti da tutta Italia). L’idea è quella di porre l’accento sui cambiamenti
climatici e sulle conseguenze che possono comportare a livello umanitario.
Nel 2009 inoltre abbiamo lavorato molto sull’analisi di progetti inerenti i fenomeni migratori, la
cooperazione internazionale, l’attenzione verso i minori a rischio devianze e la clownerie nei
reparti degli ospedali e negli ospizi per gli anziani.
Sulla scorta di quanto fatto nel 2009 su cosa ancora c’è da lavorare?
A mio parere si dovrebbe fare più attenzione all’utilizzo dell’emblema di Croce Rossa. Ci
siamo accorti che il suo uso in maniera non oculata può provocare un impatto negativo sulla
popolazione. Probabilmente occorre una nuova campagna informativa, destinata all’interno e
all’esterno dell’Associazione. In Italia poi dovremmo arrivare ad una legge che tuteli l’emblema in
modo efficace.
Altra cosa su cui si possono fare dei passi in avanti è la Carta dei Servizi, da sviluppare soprattutto
in sede locale: deve essere chiaro alla collettività chi siamo e cosa possiamo offrire.
Naturalmente ancora tanto si deve fare sul fronte della formazione, il cui livello qualitativo va
sempre migliorato.
Per noi, il 2010 sarà l’anno della II Assemblea Nazionale dei Giovani C.R.I., che su questa e altre
sfide si confronterà. Le nuove povertà, i nuovi vulnerabili, i pericoli dovuti alle nuove e vecchie
dipendenze vanno analizzati e affrontati, vanno trovate le migliori soluzioni possibili per poter
“alleviare le sofferenze di chi si trova in difficoltà”. E va trasformata la struttura, affinché sia
davvero uno strumento che aiuti i Soci e l’Associazione a raggiungere gli obiettivi prefissati.
la 17a
aSSeMBlea
geneRale
dI naIRoBI
07 le campagnee gli interventi speciali
Dal 18 al 25 novembre 2009, si è tenuta a Nairobi in Kenya la 17° sessione dell’Assemblea Generale
della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR). A seguire, dopo
l’Assemblea si è riunito il Consiglio dei Delegati che riunisce il Comitato Internazionale della Croce
Rossa e la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per decidere nuove
politiche e strategie sulle principali questioni umanitarie. Le discussioni si sono concentrate in
particolare sull’aumento delle popolazioni costrette a lasciare il proprio Paese a causa di violenze
o catastrofi, sulle migrazioni internazionali, sul costo umano del cambiamento climatico e su
argomenti di Diritto Internazionale Umanitario, come il limite all’uso di armi letali, la protezione del
personale medico e dell’attrezzatura durante i conflitti armati.
La Croce Rossa Italiana era rappresentata da una delegazione della quale hanno fatto parte, tra
gli altri, il Commissario Straordinario, Francesco Rocca, il Direttore Generale Vicario, Leonardo
Carmenati, il Capo di Gabinetto, Marcello Guerra.
La scelta dell’Africa come luogo dove celebrare, per la prima volta, l’assise della maggiore
organizzazione umanitaria del mondo ha un forte valore simbolico: nel corso dei lavori i
delegati delle Società nazionali hanno affrontato una fitta agenda per affrontare al meglio le
sfide umanitarie più urgenti del prossimo decennio e definire la Strategia 2020. Organizzate sul
territorio della Croce Rossa del Kenya, le riunioni di Nairobi sono state anche una opportunità
per chiedere uno sforzo comune più forte per aiutare le popolazioni più vulnerabili dell’Africa
e per supportare un progresso sostenibile sul continente. Tante sono state le manifestazioni
dedicate durante l’Assemblea, da ricordare in particolare un dibattito pubblico di esperti con
leader africani che hanno discusso di “leadership africane per soluzioni africane”.
Inoltre sono stati rinnovati i vertici della Federazione Internazionale: Tadateru Konoé, della Croce
Rossa giapponese, è diventato il nuovo presidente. I delegati dell’Assemblea generale di Nairobi
lo hanno eletto il 19 novembre per un mandato di quattro anni. Konoé prende il posto di Juan
Manuel Suarez del Toro, presidente della Croce Rossa spagnola, che è stato presidente della
Federazione internazionale per due mandati. Dopo la proclamazione del vincitore, il nuovo
presidente ha ringraziato l’Assemblea dicendo che lavorerà per creare uno “spirito di unità e
solidarietà”. La parola d’ordine, secondo Tadateru Konoé, sarà il valore dell’umanità: “siamo tutti
uguali davanti alla sofferenza e alla morte e per questo dobbiamo agire in maniera concreta per
i più vulnerabili”.
Il giorno successivo è stata la volta dei vicepresidenti. Oltre alla Croce Rossa Svizzera che ha una
vicepresidenza di diritto, sono stati eletti: per l’Africa il candidato della Croce Rossa del Kenya,
per le Americhe il candidato della Croce Rossa della Jamaica, per l’Asia/Pacifico il candidato della
Mezza Luna Rossa del Qatar e infine per l’Europa il candidato della Croce Rossa della Svezia. E
proprio durante la tornata di elezioni interne, la Croce Rossa Italiana ha registrato un importante
risultato, il capodelegazione della CRI, il Commissario Straordinario Francesco Rocca, ha ricevuto
infatti il favore dei delegati dell’Assemblea e con 118 voti ha portato la Società nazionale italiana
nel Consiglio direttivo della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna
Rossa. L’esito elettorale per la Croce Rossa Italiana è stato un “grande riconoscimento del
lavoro svolto in questi mesi dalle migliaia di volontari della Croce Rossa Italiana dall’Abruzzo
alle missioni all’estero – ha spiegato subito dopo il voto, Francesco Rocca –e del cambiamento
in atto all’interno della nostra Associazione. Ora l’impegno sarà quello di valorizzare sempre di
più l’eccellenza della Croce Rossa Italiana nelle attività all’estero, al servizio dei più vulnerabili
attraverso la Federazione Internazionale e di continuare il percorso di cambiamento intrapreso
nel rispetto dei Sette Principi, dei valori e delle regole del Movimento Internazionale”.
In chiusura della tornata elettorale, l’Italia ha potuto festeggiare anche la nomina di Massimo
Barra a Presidente della Commissione Permanente, organo che governa il Movimento
Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Un’affermazione frutto di un importante lavoro
di squadra, un riconoscimento al lavoro che la Croce Rossa Italiana svolge nel rispetto delle
regole del Movimento Internazionale. “Dopo questo importante traguardo – ha detto dopo la
nomina Massimo Barra - continuerò a girare il mondo, incontrando le diverse Società nazionali
di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per ribadire il nostro impegno accanto ai più vulnerabili”.
Le soddisfazioni per la Croce Rossa Italiana non si sono fermate però solamente ai risultati
elettorali: durante i lavori, è stata ribadita l’importanza della dichiarazione conclusiva dello “Youth
on the move” e in più di un’occasione è stata ringraziata la CRI “per la splendida organizzazione
dell’evento Solferino 2009”. L’evento organizzato per commemorare i 150 anni dalla nascita
dell’Idea di Henry Dunant ha infatti colpito profondamente l’intero Movimento internazionale per
l’organizzazione e l’ospitalità della Croce Rossa Italiana e per l’ottima riuscita dell’evento che ha
rimesso al centro dell’attenzione i giovani e le politiche giovanili.
L’Assemblea Generale di Nairobi ha poi ufficialmente approvato la “Strategia 2020” della
Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che prevede un’azione
globale per ridurre la vulnerabilità e “fare di più, farlo meglio e superarsi”. La Strategia, che
è stata ideata e scritta dopo un confronto diretto con le Società nazionali, è sottotitolata
dallo slogan “Salvare vite, cambiare mentalità”. Il nuovo documento costruito sulla base della
Strategia 2010, prevede tre obiettivi strategici per l’organizzazione: salvare vite potenziando i
mezzi di sostentamento, rafforzare la capacità d’intervento nei disastri e nelle crisi, promuovere
l’integrazione sociale, la cultura della non violenza e della pace. Questi obiettivi sono affiancati
da tre “azioni preparatorie”. Il Presidente uscente Juan Manuel Suarez de Toro Rivero ha
presentato la Strategia prima di lasciare la parola al suo più importante artefice, Mukesh Kapila,
che ha spiegato il suo obiettivo e la sua visione. “Inspirare, incoraggiare, facilitare e promuovere
contemporaneamente tutte le forme di attività umanitarie dalla parte delle Società Nazionali, con
l’intenzione di prevenire e alleviare le sofferenze umane, e quindi contribuire al mantenimento
e alla promozione della dignità umana nonché alla pace nel mondo” è l’obiettivo definito da
Kapila. Bekele Geleta, Segretario Generale della Federazione Internazionale, ha dettagliatamente
definito le cinque attività principali di questa strategia: Promozione dei Principi Fondamentali e dei
valori umani; Gestione delle crisi e delle catastrofi; Sviluppo sostenibile; Diplomazia umanitaria
ed Efficienza e responsabilità nel lavoro.
07 le campagnee gli interventi speciali
”“
Kenya – la dichiarazione di chiusura del Consiglio dei delegati
Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è pronto e determinato a dare
l’esempio nella lotta contro le più importanti attuali sfide umanitarie. Alla Conclusione del primo
Consiglio dei Delegati tenutosi in Africa, i vertici della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa,
provenienti da più di 180 paesi, hanno chiesto ai governi e alle altre parti interessate di unire
le proprie forze a quelle del Movimento per contribuire a migliorare la vita delle persone più
vulnerabili. 150 anni dopo la battaglia di Solferino, che ha portato alla nascita del Movimento, il
Consiglio ha espresso la sua solidarietà a tutti coloro i quali lottano per far fronte “alle odierne
Solferino”: la sofferenza causata dai conflitti armati, dai disastri naturali, dalla povertà, dal
cambiamento climatico e dall’attuale crisi economica mondiale. Il Consiglio ha deliberato che
il Movimento Internazionale, essendo la più grande rete umanitaria del mondo, continuerà a
domandare ai potenti di considerare prioritario il bene delle persone vulnerabili, colpite dalle
crisi umanitarie contemporanee. Inoltre, è stato evidenziato l’impegno della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa in Africa, sottolineando che le sfide umanitarie del continente devono essere
affrontati da una prospettiva globale. Il Consiglio ha stabilito, infatti, che il Movimento funzionerà
come un’unica anima per promuovere soluzioni e progresso sostenibile in Africa, basandosi su
un comune senso di responsabilità al fine di garantire alle comunità africane la possibilità di far
fronte alle proprie necessità in modo autonomo.
Il cambiamento climatico è diventato uno dei principali artefici delle catastrofi naturali, che
affliggono milioni di persone in tutto il mondo, pertanto il Consiglio ha chiesto l’attuazione di una
strategia di riduzione del rischio e di prevenzione delle calamità. Il cambiamento climatico insieme
alla guerra, alla violenza e alla povertà hanno costretto decine di milioni di persone a lasciare le
loro case e a divenire profughi. Una nuova politica, adottata dal Consiglio dei Delegati, impegna
la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa a prendere misure per evitare gli spostamenti interni e,
là dove non fosse possibile, a fornire un sostegno duraturo agli sfollati e alle comunità che li
ospitano. Il Consiglio ha inoltre espresso la determinazione della Croce Rossa e della Mezzaluna
Rossa ad aiutare le decine di milioni di migranti che cercano una vita migliore al di fuori dei loro
paesi di origine, e in particolare quelli che vivono ai margini dei sistemi sociali, giuridici e sanitari
convenzionali. Siano essi residenti o sfollati, innumerevoli persone colpite dalla guerra e da
altre situazioni di violenza hanno un accesso insufficiente alle cure sanitarie, perché il personale
medico e le strutture sono attaccati o minacciati. Il Consiglio ha riferito, che la Croce Rossa e
la Mezzaluna Rossa dovranno difendere il diritto di cura e di accesso alle strutture da parte dei
feriti e dei malati, e si adopereranno per garantire una maggiore tutela del personale sanitario
e delle strutture. Inoltre, preoccupato per il crescente impatto delle epidemie sullo sviluppo
sociale ed economico dei paesi più poveri, il Consiglio ha chiesto un maggiore sostegno per
facilitare l’accesso ai servizi sanitari e ai programmi che consentano alle comunità di prepararsi
al meglio per gestire i rischi relativi alla salute. Il Consiglio ha anche ribadito il lungo impegno del
Movimento ad affrontare l’impatto devastante delle armi che continuano a uccidere per molto
tempo anche quando le ostilità sono terminate: le mine antiuomo, le munizioni a grappolo e altri
residuati bellici esplosivi. E’ stato chiesto un maggior rispetto delle leggi internazionali adottate
per prevenire e affrontare la distruzione operata da queste armi, ed ha esortato i partecipanti
al prossimo vertice “Un mondo senza mine antiuomo”, che si terrà a Cartagena, di aumentare in
modo significativo l’assistenza alle vittime delle mine antiuomo. Il Consiglio ha invitato gli Stati a
ridurre il costo umano pagato dall’uso incontrollato delle armi, attraverso il trasferimento regolare
di tutte le armi convenzionali e munizioni, e ha accolto con favore che l’eliminazione delle armi
nucleari sia di nuovo una tematica di rilevanza all’interno del dibattito internazionale. Allarmato
per l’enorme numero di vite perse a causa delle guerre, il Consiglio ha sottolineato la convinzione
secondo cui il diritto umanitario internazionale offre la migliore protezione giuridica per tutti
coloro i quali sono vittime della guerra. Sessant’anni dopo l’adozione delle Convenzioni di Ginevra
del 1949, ciò che occorre per garantire l’inserimento del diritto internazionale umanitario nelle
realtà belliche è un maggiore rispetto per le regole esistenti Centocinquanta anni dopo la nascita
dell’idea di Croce Rossa da parte di Henry Dunant nei luoghi tragici di Solferino, il Movimento è
convinto che le “Solferino di oggi” richiedano una risposta collettiva da parte di tutta la comunità
internazionale basata su un rinnovato partenariato locale e globale. Decine di milioni di giovani,
di volontari e di personale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ogni giorno con il loro
impegno dimostrano che ognuno di noi può fare la differenza nel nostro mondo.
07 le campagnee gli interventi speciali
“l’assemblea di nairobi ha segnato un punto di svolta per la Federazione
Internazionale e per le Società nazionali. Quali sono le priorità?
Possiamo dire che la XVII Assemblea Generale ha segnato un momento importante nella storia
del Movimento. Le Società Nazionali si sono incontrate a Nairobi al termine di un anno che,
attraverso le commemorazioni per i 150 anni della nascita dell’idea di Croce Rossa e il 90°
compleanno della Federazione, richiama la nostra responsabilità nell’identificare le Solferino di
oggi, chiedendoci, quindi, da un lato, di non perdere i nostri valori nati sui campi di Solferino
ma, allo stesso tempo, dall’altro, di divenire sempre più dinamici, flessibili e capaci di essere
più vicini ai bisogni dei più vulnerabili tra i vulnerabili. Il fatto che sia stata la prima Assemblea
ospitata dall’Africa e che abbia portato alla prima elezione di un Presidente asiatico ci dice che
le distanze si riducono sempre più, ci ricorda che siamo un Movimento universale che agisce in
un mondo globalizzato ed interconnesso, dove le azioni locali di 98 milioni di volontari possono
avere un’influenza globale. Detto ciò, la nostra priorità è di lavorare sempre più efficacemente
come una Federazione, rafforzando le nostre Società Nazionali ma, soprattutto, appoggiando le
comunità in cui operiamo per renderle più forti ed inclusive. Insomma, in due parole, a noi non
interessa la beneficienza ma lo sviluppo sociale.
Quanto è importante per la Croce Rossa Italiana il poter sedere all’interno del
consiglio direttivo della Federazione?
E’ importante perché sedere nel governing board significa assumersi la responsabilità di
decisioni strategiche che possono toccare le centinaia di milioni di beneficiari che assistiamo
ogni anno nel mondo. Nello specifico la Croce Rossa Italiana, catalizzando la fiducia di circa 120
inteRVistA AflAVio RonziMeMBRo dellA delegAzione c.R.i. A nAiRoBi
Società nazionali, gioca una partita chiave nella Federazione in questo momento: è portatrice,
come è sua tradizione, del valore delle differenze. Credo la C.R.I. abbia assunto un ruolo leader
nel promuovere un Segretariato più vicino e al servizio delle 186 Società nazionali, più diverso,
più attento alle differenze della Società nazionali che serve. Primo successo storico è stata
l’approvazione, su richiesta della C.R.I, della creazione di un Dipartimento, a Ginevra con desk
in tutte le zone, di Gioventù e Volontariato. Significa aver compreso che le azioni e i programmi,
senza un volontariato formato e motivato, non sono possibili. Investire sui volontari significa
investire sulla sopravvivenza stessa del Movimento e, dopo anni in cui i giovani lo chiedevano a
gran voce, la C.R.I. ha cristallizzato questo concetto al suo primo board. Certamente un merito.
Come si è arrivati alla doppia vittoria italiana, tra governing Board e
Commissione permamente?
Tre ingredienti: rispetto, lavoro di squadra e leadership.
Il rispetto, prima di tutto istituzionale nei confronti degli organi del Movimento e delle sue regole,
ma soprattutto il rispetto per le altre Società Nazionali con cui la CRI lavora e con le quali ha
sempre avuto un rapporto di partner affidabile e trasparente, ha portato all’elezione al board e
all’allora elezione di Massimo Barra alla Commissione Permanente.
Guardare agli obiettivi e non alle persone, servire le idee e non le persone, essere al servizio
della Croce Rossa e non sentirsi mai i padroni della stessa, sono quelle caratteristiche che ci
permettono di lavorare in squadra. Be’, la squadra italiana ha dimostrato di rappresentare tutto
questo.
La C.R.I. ha dei leader! Dopo aver partecipato a decine di conferenze, assemblee, visite e corsi
in altre Società Nazionali di molti paesi, penso di poter dire che non esiste altra persona oggi nel
Movimento più esperta di questioni di dottrina e con maggior vision umanitaria di Massimo Barra,
attuale Presidente della Commissione Permanente. Il pragmatismo, il mettere in discussione senza
remore alcuni schemi precostituiti, il coraggio di osare di Francesco Rocca, hanno permesso di
finalizzare risultati in campo internazionale storici e di ridare alla C.R.I. un ruolo leader anche
nelle emergenze internazionali, mettendo in luce le eccellenze di cui la Società nazionale dispone.
In Kenya è stata approvata la strategia 2020. Quali sono le prospettive per il
Movimento internazionale?
La Strategia 2020 ci dice chi siamo e qual è il nostro posto nel mondo, ci dice come lavoriamo e
da voce alla determinazione congiunta della Federazione e delle Società Nazionali ad affrontare
le sfide a cui l’umanità dovrà far fronte da qui al 2020. nel cercare di fare di più e fare
meglio, dobbiamo anche sforzarci di lavorare in maniera diversa, cambiando le nostre mentalità
per rispondere alle sfide di un mondo in continua evoluzione e riuscire, quindi, ad ottenere un
maggiore impatto. Dobbiamo salvare più vite, proteggere i mezzi di sostentamento e facilitare
il recupero a seguito di disastri e crisi, lavorando in maniera standardizzata e aumentando la
resilienza delle comunità. Dobbiamo promuovere stili di vita sani e sicuri aumentando l’accesso
delle persone ai servizi di sanità pubblica e imparando a far fronte agli effetti dei cambiamenti
climatici. Dobbiamo prendere posizioni coraggiose e decise contro la discriminazione, la violenza,
promuovendo una cultura di dialogo e costruendo società più inclusive. Dobbiamo andare oltre
l’assistenza umanitaria dando potere ai vulnerabili, mettendo ogni persona in grado di mantenere
la sua autonomia e provvedere al suo sviluppo. Direi, insomma, che da qui al 2020 non possiamo
permetterci di perdere neppure un giorno. Le persone si aspettano molto da noi e la Strategia
2020 ci ricorda che dobbiamo fare molto ancora.
durante i lavori dell’assemblea è stato ribadito più volte il ruolo fondamentale
dei giovani. Cosa ne pensi?
Penso che finalmente i giovani non siano solo il futuro ma abbiano dimostrato di essere già i leader
del presente. Sono “capitani” delle loro scelte e responsabili delle sfide che si presentano ogni
giorno. Sono sempre più integrati e prendono seriamente il mandato delle loro società nazionali,
con attenzione alle comunità di un cui lavorano e, grazie alla Croce Rossa, possono essere agenti
di cambiamenti comportamentali nella società. Oggi i giovani del Movimento rappresentano la
forza maggiore su cui si basano le società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. E questo
deve renderci felici, non solo per i servizi che offrono, ma perché un giovane di Croce Rossa
cresce con i nostri valori e Principi. Sono educati al rispetto delle regole e promuovono stili di
vita positivi tra i loro coetanei. In altre parole, giovani sani rendono il mondo sano. Non so se io
sono sano ma certamente se non avessi incontrato la Croce Rossa a 15 anni, oggi sarei diverso.
dopo la dichiarazione votata dai delegati, quali sono le sfide del futuro?
Le sfide del futuro sono già presenti, ahimè, e non stiamo ancora facendo abbastanza. Dobbiamo
sempre più mobilitare il potere dell’umanità. Certamente il cambio climatico ed il degrado
ambientale, così come le nuove patologie sempre più ricorrenti e l’HIV, richiedono un grosso
impegno da parte nostra. Ma dobbiamo saper analizzare le nuove tendenze, ragionando su i
cambi demografici e l’invecchiamento della popolazione, le urbanizzazioni non pianificate, la crisi
economica e la paura delle diversità rappresentano dei fattori a cui dobbiamo prestare particolare
attenzione nel programmare i nostri servizi da qui al 2020. A tutto questo si aggiungono gli
importanti processi di democratizzazione e di uscita dalla povertà di molti paesi che però, in
alcuni casi hanno portato ad un aumento delle disuguaglianze sociali e degli effetti che le stesse
provocano. Dobbiamo guardare oltre per prevenire le vulnerabilità di domani, restare vigili e
sentirci collettivamente responsabili.
Mi sento comunque positivo perché siamo un Federazione e come tale siamo più forti della somma
delle singole parti quindi: agiamo localmente salvando più vite, cambiamo le nostre mentalità e
otterremo un impatto maggiore
07 le campagnee gli interventi speciali
”
08 i volontari
Corpo militare
La Croce Rossa Italiana, in virtù delle convenzioni internazionali ed in forza delle leggi nazionali
dispone tra le sue componenti, per l’assolvimento dei compiti di emergenza del tempo di pace e
di guerra, di un Corpo Militare ausiliario delle Forze Armate.
E’ composto da un contingente di personale in servizio e da personale in congedo, arruolato
su base volontaria e altamente specializzato: medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari,
contabili, infermieri e soccorritori.
Nei propri ruoli in congedo conta oggi 19.314 iscritti, che vengono richiamati periodicamente
per addestramento. Nel corso del 2009 i soci attivi sono stati 3.947.
Il Corpo Militare in situazioni di emergenza nazionale ed internazionale gestisce ospedali da
campo, presidi medici avanzati, nuclei sanitari e logistici mobili e nuclei di decontaminazione
NBCR.
Attualmente è organizzato territorialmente in un Ispettorato Nazionale, in Uffici Arruolamento
e Addestramento istituiti preso ogni Comitato Regionale, in Nuclei Addestramento e Attività
Promozionale a livello locale, in basi operative e centri polifunzionali.
Nel 2009, il Corpo Militare C.R.I. ha partecipato ad oltre 1.200 attività.
le
CoMponentI
volontaRIStICHe
08 i volontari
articolazione delle attività prestate dal Corpo Militare C.R.I. nell’anno 2009
08 i volontari
In particolare in relazione alle attività operative assicurate nell’ambito dell’ausiliarietà alle Forze
Armate, sono stati svolti i tre seguenti concorsi garantiti:
• Interventi nell’ambito della missione NATO ISAF, mediante fornitura di un assetto sanitario
per l’Aeromedical Evacuation Team, con sede ad Herat (Afghanistan), il quale ha il compito
di garantire la forward aeromedevac, per il recupero dei feriti nelle zone operative più
avanzate;
• Interventi nell’ambito della missione NATO ISAF, mediante fornitura di un assetto sanitario
per l’Aeromedical Staging Unit, con sede negli Emirati Arabi Uniti, il quale ha il compito di
garantire l’evacuazione medica strategica dall’Afghanistan;
• Supporti sanitari in ambito nazionale mediante impiego di assetti sanitari vari per consentire
le attività addestrative ed operative di numerosi Enti/Reparti delle varie Forze Armate.
Relativamente alle attività operative a favore dell’Associazione, nel 2009 si è registrato un forte
incremento, determinato soprattutto per l’emergenza sisma che ha colpito l’Abruzzo. Significativo
è stato anche il contributo dato per la gestione dei Centri Accoglienza per i Richiedenti Asilo
(C.A.R.A.), che ha coinvolto il solo personale effettivo della struttura del Corpo Militare C.R.I..
Le attività diverse a favore dell’Associazione e di altri Enti, le quali hanno rappresentato il
12% delle attività complessive, comprendono l’insieme degli impieghi in occasione di attività
promozionali, campagne di raccolta fondi o eventi a livello locale e centrale. Tra queste rientrano
anche gli interventi sanitari a favore di vari Enti e Associazioni per assicurare lo svolgimento di
manifestazioni, gare, iniziative pubbliche di vario tipo.
Anche l’attività di Formazione è stato un impegno significativo dell’anno.
Per effetto del compito primario affidato al Corpo Militare C.R.I., volto ad assicurare la capacità
di intervenire in ogni circostanza, il 36% di tutte le attività svolte dal Corpo sono state a favore
della formazione del personale militare in servizio e, soprattutto, in congedo. Sulla base di
una direttiva, il Corpo Militare ha garantito la preparazione del proprio personale attraverso
l’organizzazione di quattro differenti livelli formativi, articolati in diversi settori: Sanità, Diritto
Internazionale Umanitario, Difesa NBC, operazioni, istruzioni su materiali e mezzi in dotazione,
ecc. .
Ricordando le principali, nel complessivo, nel 2009 il Corpo Militare C.R.I. ha tenuto 170 interventi
formativi ed addestrativi, che hanno riguardato 2.561 militari in servizio ed in congedo.
Tra i numerosissimi corsi svolti, particolare attenzione è stata posta nei confronti del personale
da destinare in Afghanistan, per l’attività in ausilio alle Forze Armate per la partecipazione del
Contingente Militare Italiano nell’Operazione ISAF. Il personale sanitario selezionato viene, infatti,
inviato alla frequenza di una serie di corsi specialistici di carattere sanitario (PHTLS, ATLS,
MIMMS ecc.), di carattere operativo (presso Enti militari) e sottoposto ad una serie di attività
addestrative e di valutazioni psico-attitudinali. In tale ambito, seguendo una iniziativa promossa
dal 2007, il personale del Corpo partecipa ad un corso di sopravvivenza alle condizioni di
prigionia. Le risultanze dell’intero ciclo di istruzione pre-impiego consente quindi la costituzione
di team amalgamati da avviare in teatro operativo.
Sulla base delle esperienze maturate a seguito dell’Operazione “Antica Babilonia”, in Iraq, dal
2003 al 2006, il personale di possibile impiego in ambito operativo è stato coinvolto in un ciclo
formativo ed addestrativo sempre più aderente alle reali esigenze di impiego fuori area. Ad
esempio, il personale devoluto alla conduzione di veicoli sanitari in ambiente tattico, partecipa
ad un ciclo di corsi propedeutici sanitari, di radiocomunicazioni, di topografia e navigazione
terrestre, per essere poi ammesso ad un corso specialistico comprendente attività addestrative
per la guida sicura in ambiente tattico.
Non meno importante è l’attività formativa a favore del personale delle Forze Armate. Nel 2009
infatti sono state formate complessivamente 2.814 militari delle varie Forze Armate (quindi non
di C.R.I.), con particolare riferimento ai corsi di D.I.U. e Sanitari.
evoluzione degli interventi svolti a favore della C.R.I. dal Corpo Militare negli
ultimi 5 anni. (dati in v.a.)
08 i volontari
Corpo infermiere volontarie
Il Corpo delle Infermiere Volontarie, di seguito denominato Corpo delle II.VV., nel 2009 era
articolato a livello territoriale in 199 ispettorati, dei quali: 21 Ispettorati regionali II.VV., 102
Ispettorati provinciali, 77 Ispettorati locali (dei quali uno aperto nel corso dell’anno, a Milano, e 2
chiusi nel corso dell’anno, Catania e Caltanissetta).
Nel 2009 le II.VV. appartenenti al Corpo risultano essere 11.743, come riportato nella Tabella
seguente.
Nel 2009, su tutto il territorio nazionale, il Corpo delle II.VV. ha avviato corsi di primo anno e di
secondo per allieve volti all’accesso alla componente volontaristica. In totale sono state formate
790 II.VV..
Durante il 2009, il Corpo delle II.VV. ha terminato, con gli ultimi 2 incontri, il percorso di
aggiornamento sull’emergenza rivolto alle II.VV., avviato nel 2008. Ogni incontro, ciascuno della
durata di 3 giorni, ha visto coinvolte di volta in volta alcune Regioni. Tale corso di aggiornamento
si è svolto nel modo descritto dallo Schema seguente.
08 i volontari
articolazione delle II.vv. nel corso 2009 (dati in valore assoluto)
Numero Totale II.VV. Iscritte nel Ruolo ATTIVO (In regola con il versamento della quota associativa annuale C.R.I. e hanno svolto almeno 30 presenze nell’anno di riferimento della relazione)
2.941
Numero Totale II.VV. DISPONIBILI (In regola con il versamento della quota associativa annuale C.R.I. e non hanno svolto le 30 presenze nell’anno di riferimento della relazione)
1.905
Numero Totale II.VV. Iscritte nel Ruolo RISERVA (In regola con il versamento della quota associativa annuale C.R.I. e non hanno svolto nessuna presenza nell’anno di riferimento della relazione)
2.214
Numero Totale II.VV. Iscritte nel Ruolo SOLE ISCRITTE (Non sono in regola con il versamento della quota associativa annuale C.R.I. e non hanno svolto nessuna presenza nell’anno di riferimento della relazione)
4.683
numero totale II.vv. 11.743
principali elementi del percorso di aggiornamento II.vv. terminato nel 2009
luogo di svolgimento del corso
periodo di svolgimento
Regioni partecipanti
numero II.vv. partecipanti
numero II.vv. che hanno sostenuto il test Finale
numero totale di II.vv. idonee al test Finale
Cagliari 23 - 25 Gennaio 2009 Sardegna 52 52 52
Ozzano dell’Emilia 20 – 22 Febbraio 2009Emilia Romagna – Trento e Bolzano
79 79 79
totale 131 131 131
Le lezioni svolte durante tale corso, sono state tenute da sei II.VV. provenienti da diversi
Ispettorati presenti sul territorio Nazionale, dalla Segretaria Generale II.VV. e da due medici
provenienti dal Corpo Militare C.R.I. della Lombardia. Le lezioni hanno visto la trattazione di
argomenti quali: “Funzione e interventi della Croce Rossa nell’ambito di Protezione Civile e al
fianco delle Forze Armate” – “Trauma e BLS-D” – “Codici Militari” – “Etica” – “Logistica e vita in
teatro operativo/preparazione di un campo sterile” – “Triade” – “Equipaggiamento di emergenza
delle II.VV./dispositivi di protezione individuale” – “Responsabilità delle II.VV. in emergenza” –
“Comunicazione con i media” – “Elementi base di psicologia dell’emergenza” – “D.I.U.”.
Il corso di aggiornamento sull’emergenza, avviato nel 2008 e terminato nel 2009 ed articolato
complessivamente in otto incontri itineranti, ha visto complessivamente la partecipazione di 785
II.VV., delle quali 764 hanno sostenuto il test finale a seguito del quale 735 sono state ritenute
idonee.
Le II.VV. sono quotidianamente impiegate nello svolgimento di attività di propria competenza
presso ospedali militari, infermerie militari, strutture militari, strutture sanitarie della Polizia di
Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, caserme Carabinieri, in ospedali civili,
ambulatori e strutture assistenziali civili ed ambulanze.
Il Corpo delle II.VV., oltre alle attività presso strutture sanitarie sia esse militari che civili, ha assolto
ai propri compiti nelle seguenti attività assistenziali a favore dei più vulnerabili, in vari reparti di
Ospedali civili come ad esempio: Oncologia, Sala Operatoria, Terapia Intensiva, Radioterapia,
Dialisi, Ginecologia, Medicina Nucleare, Chirurgia, Pronto Soccorso - Nell’assistenza domiciliare
- Assistenza nei campi ROM - ANDOS – Assistenza agli anziani - Accompagnamento malati -
Assistenze a cerimonie e manifestazioni - Campagne di vaccinazioni - Assistenza ai senza fissa
dimora - Assistenza presso case famiglie - Prelievi ematici – Ricerca persone scomparse –
Assistenza presso i Servizi Sociali – Assistenza presso Centri di Identificazione – Assistenza
Handicappati; Assistenza manifestazioni Sportive; Alfabetizzazione ed Educazione Civica
Extracomunitari; Assistenza ai malati mentali.
Le II.VV. sono state impiegate a favore delle Forze Armate in esercitazioni ed attività organizzate
dai vari reparti delle Forze Armate dislocati sul territorio Nazionale. Le esercitazioni e le attività
alle quali hanno preso parte le II.VV. sono state: Giornata delle Forze Armate - Assistenza
ai poligoni di tiro di tutte le forze armate - Ca.S.T.A. - Esercitazione SAR - Esercitazione
“AIRSUBSAREX 2009” a Bari – esercitazione “AIRSUBSAREX 2009” a Pantelleria – Esercitazione
Canale09 – Esercitazione Sarex84 – Esercitazione Sater09 – Esercitazione Search and Rescue
– Esercitazione Squalo 2009 – Raduno Bersaglieri; Addestramento Forze da Sbarco Marina
Militare.
Oltre all’attività quotidiana, sia essa formativa che operativa/addestrativa, le II.VV., durante l’anno
di riferimento della relazione, hanno preso parte attiva o si sono rese disponibili per l’impiego,
al fianco delle Forze Armate, della C.R.I. e della Protezione Civile, alle seguenti emergenze:
Emergenza Sisma Abruzzo – Emergenza Alluvione Messina – Emergenza Freddo – Emergenza
Gaza – Emergenza Maltempo – Emergenza SUMATRA – Emergenza Suina – Emergenza Sisma
Umbria – Emergenza Incendio Stazione Ferroviaria di Viareggio – G8 in Abruzzo.
Le II.VV. su tutto il territorio Nazionale hanno preso parte a innumerevoli rappresentanze sia in
attività di Forza Armata che in attività civile. Tra le varie rappresentanze è possibile rintracciare
quelle svolte per: Cerimonie per cambi di Comandanti; Feste di Corpo delle varie Forze Armate e
non; Cerimonie religiose sia civili sia militari.
Nel corso del 2009, è stato svolto un Consiglio Nazionale del Corpo delle II.VV. a cui hanno preso
parte i Vertici Nazionali e Regionali delle Infermiere Volontarie.
08 i volontari
Il CoRpo delle II.vv. In CIFRe (dati in valore assoluto)
MONITRICI Numero Totale di II.VV. con la qualifica di Monitrici 1.256
CAPOMONITRICI Numero Totale di II.VV. con la qualifica di Capomonitrici 107
ISTRUTTORI DIU Numero Totale di II.VV. con la qualifica di Istruttori D.I.U. 156
SAR Numero Totale di II.VV. Abilitate al SAR 67
O.P.S.A. Numero Totale di II.VV. Abilitate O.P.S.A. 94
SOCCORSO SU PISTE Numero Totale di II.VV. Abilitate Soccorso su Piste 5
UNITA’ CINOFILI Numero Totale di II.VV. Abilitate al Servizio Cinofilo 13SOCCORSO CON TECNICHE E MEZZI SPECIALI
Numero Totale di II.VV. Abilitate Soccorso con Tecniche e Mezzi Speciali
23
PATENTE CRI – Mod. 138/93
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “A” 90
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “B” 965
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “BE” 409
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “C” 4
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “D” 9
Numero Totale di II.VV. con Patente CRI di Categoria “E” 1
IMPIEGO IN EMERGENZA SU TERRITORIO NAZIONALE
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 6 Ore 111
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 12 Ore 160
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 24 Ore 176
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 36 Ore 107
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 48 Ore 290
IMPIEGO IN EMERGENZA SU TERRITORIO INTERNAZIONALE
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 6 Ore 43
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 12 Ore 57
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 24 Ore 67
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 36 Ore 33
Numero Totale di II.VV. Pronte a Partine nelle prime 48 Ore 105
CORSI DI AGGIORNAMENTO
Numero Totale dei Corsi Effettuati in ambito CRI 726
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 1.999
Numero Totale dei Corsi Effettuati In ambito FF.AA. 125
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti In ambito FF.AA. 288
CORSI DI ADDESTRAMENTO
Numero Totale dei Corsi Effettuati in ambito CRI 130
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 531
Numero Totale dei Corsi Effettuati In ambito FF.AA. 90
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti In ambito FF.AA. 382
CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
Numero Totale dei Corsi Effettuati in ambito CRI 111
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 209
Numero Totale dei Corsi Effettuati In ambito FF.AA. 4
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti In ambito FF.AA. 6
CORSI PER MONITORINumero Totale dei Corsi Effettuati 14
Numero Totale delle II.VV. Partecipanti 34
volontari del Soccorso
La componente dei Volontari del Soccorso (VdS) svolge principalmente il trasporto e soccorso
infermi con ambulanza. I volontari, inoltre, effettuano a favore dei cittadini numerose attività
socio-assistenziali, per esempio: primo soccorso, attività socio-assistenziali con specializzazione
delle squadre di soccorso per l’emergenza psicologica, educazione sanitaria, protezione civile,
ricerca con unità cinofile, soccorsi con mezzi e tecniche speciali, emergenza nazionale ed
internazionale legata a calamità ed a situazioni di conflitto armato nei vari paesi interessati e
diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.
I VdS sono presenti ai grandi eventi e manifestazioni pubbliche garantendo una continua
assistenza sanitaria.
Nel 2009 sono stati 89.147 i soci attivi Volontari del Soccorso, e rappresentano la componente
maggioritaria tra i volontari dell’Associazione.
Come tutte le altre componenti, l’articolazione è su base regionale, e gli Ispettorati regionali dei
VdS erano 21. Il Grafico rappresenta la distribuzione dei Volontari per Regione nel 2009 (dati in
v.a.).
08 i volontari
CORSI DI EDUCAZIONE SANITARIA
Numero Totale dei Corsi Effettuati in ambito CRI 1.105Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 447Numero Totale dei Corsi Effettuati In ambito FF.AA. 426Numero Totale delle II.VV. Partecipanti In ambito FF.AA. 170
ATTIVITA’ OSPEDALIERANumero Totale di II.VV. presso OSPEDALI E/O STRUTTURE MILITARI 517Numero Totale di II.VV. presso OSPEDALI CIVILI 754Numero Totale di II.VV. presso AMBULATORI CIVILI 1.000
ATTIVITA’ DI PRONTO SOCCORSO E SERVIZIO AMBULANZA
Numero Totale delle Strutture (comprese Ambulanze) in ambito CRI 331Numero Totale delle II.VV. Che hanno Svolto Servizio in ambito CRI 1.217Numero Totale delle Strutture (comprese Ambulanze) in ambito FF.AA. 87Numero Totale delle II.VV. Che hanno Svolto Servizio in ambito FF.AA. 309
ATTIVITA’ VARIE
Numero Totale delle Attività in ambito CRI 1.725Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 3.142Numero Totale delle Attività in ambito FF.AA. 216Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito FF.AA. 460
ESERCITAZIONI CON LA C.R.I. E LA PROTEZIONE CIVILE
Numero Totale delle Attività 84Numero Totale delle II.VV. Partecipanti 212
ESERCITAZIONI CON LE FORZE ARMATE
Numero Totale delle Attività 34Numero Totale delle II.VV. Partecipanti 115
EMERGENZE CON LA C.R.I. E LA PROTEZIONE CIVILE
Numero Totale delle Attività 74Numero Totale delle II.VV. Partecipanti 794
EMERGENZE CON LE FORZE ARMATE
Numero Totale delle Attività 3Numero Totale delle II.VV. Partecipanti 18
RAPPRESENTANZE
Numero Totale delle Rappresentanze in ambito CRI 2.113Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito CRI 3.236Numero Totale delle Rappresentanze in ambito FF.AA. 1.277Numero Totale delle II.VV. Partecipanti in ambito FF.AA. 1.814
Considerando in maniera aggregata e analizzando 76.560 VdS (pari al 86% del totale 89.147 soci
iscritti) il profilo socio-demografico dei Volontari ha visto nell’anno, una equa distribuzione per
genere (gli uomini rappresentavano il 55% del totale), il 58% era rappresentato da lavoratori e
8% da studenti (il resto si trattava di persone non inserite nel mondo del lavoro, o casalinghe
o pensionati); c’erano poi 1.224 medici e 1.990 infermieri (insieme rappresentavano il 4% del
totale), e altri laureati per il 7% del totale (in valore assoluto erano 5.079 Volontari).
Dal punto di vista degli incarichi nell’ambito associativo, la componente aveva: 154 capo monito-
ri, 2.077 monitori Pronto Soccorso, 317 istruttori nazionali di Protezione Civile, 197 formatori, 610
istruttori BLS-BLSD, 528 esecutori disostruzione vie aeree età pediatrica, 161 istruttori diso-
struzione vie aeree età pediatrica, 8 formatori disostruzione vie aeree età pediatrica, 1 istruttore
PTC. La componente maggioritaria era però rappresentata da 32.409 autisti, impiegati per lo più
nel servizio Ambulanza (pari al 42% del totale dei VdS), 1.369 volontari O.P.S.A. e da 74 istruttori
O.P.S.A. (interventi socio-assistenziali); a questi si aggiungevano 359 VdS impegnati nelle unità
cinofile, 27 istruttori di unità cinofila, 1.875 truccatori e 96 Istruttori truccatori e 34 Formatori
truccatori.
Le attività svolte si dividono in attività sanitarie, sociali e speciali. A queste vanno aggiunte le
attività promosse dai Truccatori e Simulatori, i Dottor Clown e il DIU.
Tra le attività Sanitarie, i servizi avviati sono stati: Emergenza e Urgenza in convenzione col
118, con le ASL o con le Aziende Ospedaliere, il Trasporto Infermi, l’Assistenza a Manifestazioni,
l’Educazione Sanitaria e il Programma di lavoro dei Collaboratori Nazionali alle Attività Sanitarie.
Le attività Sociali e Psico-Sociali sono state svolte dalle Squadre di Soccorso per l’Emergenza
Psicosociale.
Tra i Soccorsi Speciali, si ricorda il Soccorso su Piste da Sci e Soccorsi con Mezzi e Tecniche
Speciali.
Come si può desumere da questo quadro, l’attività è stata quindi complessa e variegata e forte-
mente localizzata, ed è anche difficile descriverla con un sufficiente grado di dettaglio, in quanto
ogni realtà territoriale è autonoma nell’individuazione delle sue linee di azione.
Volendo tratteggiare l’azione svolta dai 1.246 gruppi nel corso del 2009, è possibile affermare
che i VdS hanno, tra l’altro, contribuito allo svolgimento dei seguenti interventi:
• attività socio-sanitarie e socio-assistenziali per 925.144 servizi effettuati nell’anno esclusiva-
mente da VdS, e un complessivo di 34.944.981 km percorsi in ambulanza che hanno assistito
712.799 persone (le ore di servizio sono state 18.240.711);
• attività socio-sanitarie e socio-assistenziali per 355.923 servizi effettuati nell’anno in sieme
ad altri volontari C.R.I., e un complessivo di 10.372.910 km percorsi in ambulanza che hanno
assistito 313.335 persone (le ore di servizio sono state 1.880.748);
• attività di emergenza sanitaria, di pronto soccorso e di trasporto infermi anche negli interventi
di protezione civile in seguito a calamità o disastri, avendo a disposizione per l’impiego di 2.671
Ambulanze, 213 ambulanze fuori strada e 263 fuori strada e 1.426 autovetture (a questi si ag-
giungevano 637 altri mezzi di varia funzionalità);
• attività del soccorso organizzato e correlate competizioni ai vari livelli territoriali, avendo utiliz-
zato o avendo avuto a disposizione, tra l’altro, 31 cucine da campo e 556 tende;
• attività di formazione e di preparazione del personale, avendo svolto 1.400 corsi di educazione
sanitaria (per un complessivo di 23.047 partecipanti e 39.532 ore di servizio), 1.634 addestra-
menti di protezione civile (per 631.272 ore di servizio), 7.166 tra seminari, riunioni e incontri di
aggiornamento e formazione, 608 corsi per aspiranti volontari, 4.219 corsi di aggiornamento (per
38.906 partecipanti), 334 corsi per truccatori;
• simulazioni, anche pubbliche, riferite alle tecniche di intervento sanitario, in 764 manifestazioni
all’interno delle quali sono stati utilizzati truccatori e simulatori.
08 i volontari
Comitato nazionale Femminile
La Componente nel 2009 era composta da 26.900 socie iscritte distribuite nel territorio
nazionale, operanti in 21 Comitati Regionali (Compresi le Province Autonome di Trento e Bolzano),
100 Comitati Provinciali e 435 Gruppi con sede nei Comitati Locali e Delegazioni C.R.I. .
Secondo lo Statuto il Comitato Nazionale Femminile (CNF):
a) svolge le proprie attività in ambito sociale ed assistenziale mediante l’ascolto,
l’accoglienza, l’ospitalità, l’integrazione sociale e culturale ed il sostegno economico
rivolto alle fasce più deboli, anche in collaborazione con il sistema pubblico di Assistenza.
In tale ambito è affidata alla Componente la programmazione, il coordinamento e lo
svolgimento delle attività di Fund Raising espletate avvalendosi dell’organismo di cui
all’art. 29 punto 10;
b) collabora all’organizzazione dei magazzini C.R.I. per l’emergenza, contribuendo alla
disponibilità del materiale necessario;
c) organizza la distribuzione dei generi di sostegno alimentare assegnati dall’Unione
Europea;
d) promuove i corsi di informazione, formazione e comunicazione nel settore del Fund
Raising.
Nel corso del 2009, il CNF ha raccolto più di 5.865.541,00 Euro in donazioni in denaro, ai quali
vanno aggiunti beni materiali avuti in donazione da terzi, prestazioni professionali ricevuti da terzi
in favore degli assistiti e servizi avuti da parte di terzi resi senza richiesta di pagamento in favore
di assistiti. Tale somma è stata raccolta per 84% attraverso attività e iniziative di raccolta fondi
(fund raising), ma una parte significativa (pari a circa 900.000 euro) è stata raccolta con una
iniziativa di autotassazione tra le socie.
Le modalità di raccolta fondi sono state diverse da un gruppo all’altro. Tuttavia le principali iniziative
a livello generale sono state: vendita fiori e/o piante o prodotti tipici anche in collaborazione con
altri Enti, sponsorizzazioni, fiere, gare sportive, fornitura di corsi di formazione, mercatini, tornei
di carte, lotterie, concerti e spettacoli, sfilate di moda, ecc. .
Nel corso dello stesso anno, il Comitato ha impegnato 4.608.998,00 Euro in iniziative di
carattere assistenziale e di sostegno alla popolazione vulnerabile (pari a circa l’80% delle risorse
economiche a disposizione). In particolare, le attenzioni prioritarie sono state rivolte alla fornitura
di beni primari (viveri) prestando assistenza a più di 30.414 famiglie indigenti, delle quali circa il
60% delle erano di nazionalità italiana.
La quasi totalità degli Ispettorati regionali CNF – C.R.I. si è impegnata nella distribuzione dei
viveri e nell’assegnazione degli aiuti economici. Ci sono esperienze in cinque Regioni di gruppi
impegnati nella distribuzione di vestiario, nell’assistenza ai detenuti (4 comitati regionali sui 21
totali), nell’assistenza scolastica per minori (3 comitati) e nella distribuzione del vestiario in
Ospedale (2 comitati).
08 i volontari
Una delle attività tradizionali del CNF è quella della distribuzione dei viveri agea. I
Comitati Provinciali, raccogliendo le richieste provenienti dai Comitati locali, hanno fatto richiesta
all’AGEA di avere assegnato un certo quantitativo di viveri da distribuire agli indigenti. L’attività
è stata assegnata quasi interamente al CNF che ha curato inizialmente la stesura degli elenchi
dei destinatari tramite l’opera quotidiana degli sportelli di ascolto o attraverso i contatti con i
servizi sociali degli enti locali. Successivamente, una volta ricevuti gli aiuti alimentari, i Gruppi
periferici del CNF ne hanno curato l’immagazzinamento, la custodia e la distribuzione. Come
dato riassuntivo a livello nazionale risulta che nel corso del 2009 sono stati distribuiti vivieri in
88 provincie italiane per un quantitativo totale di 26.262,88 quintali di beni, 719.746 litri di latte,
342.880 Kg di riso (provenienti dall’Ente nazionale Risi). In totale sono state assistite dalla C.R.I.
n. 321.599 famiglie indigenti.
Passando all’assistenza socio-sanitaria, l’impegno economico del CNF nel corso del 2009
è stato notevole e ha riguardato una serie di interventi, sintetizzabili in:
• accoglienza a bambini kosovari;
• accompagnamento a visite e terapie (es.: dialisi, terapie, dentista, trasporto protetto);
• acquisto di protesi e ausili sanitari;
• acquisto e distribuzione di farmaci;
• ambulatorio per cittadini italiani e stranieri;
• ascolto telefonico;
• assistenza domiciliare ad anziani;
• assistenza ospedaliera (es.: geriatria, pediatria, oncologia);
• assistenza psicologica a minori;
• campagne di prevenzione (es.: osteoporosi, oncologia, oculistica, alcool);
• pagamento di ticket sanitari;
• pronto soccorso ambulanza;
• sostegno psicologico e economico a malati oncologici e famiglie;
• telesoccorso;
• viaggi per cure mediche;
• visite specialistiche (es.: dentista, oculista, cardiologo).
L’attività socio-sanitaria, oltre che l’impegno di tutti gli Ispettorati regionali CNF per la raccolta
dei fondi, ha visto l’impiego attivo, gratuito e disinteressato, in maniera prevalente di 1.993
08 i volontari
volontarie presenti nelle varie regioni italiane.
Le varie Unità periferiche del CNF hanno programmato e svolto diversi progetti assistenziali
in favore di altri Organismi privati e Istituzioni pubbliche. Si è trattato, anche in questo caso, di
iniziative diversificate su progetti specifici, che hanno riguardato assistenza a disabili, centri
di accoglienza, ippoterapia, musicoterapia, prevenzione e altri progetti di carattere umanitario.
Inoltre l’Ispettorato Nazionale CNF ha indetto campagne di raccolta fondi per il finanziamento dei
lavori di ristrutturazione di uno stabile a Firenze da destinare alla accoglienza dei Bambini, e loro
famigliari, in cura all’Ospedale Meier. Il progetto, denominato “Casa dei Bambini di nicola”
ha raccolto, con la collaborazione delle Unità periferiche del CNF, un fondo di 236.011,34 euro.
Un progetto specifico dell’anno è stato quello finalizzato alla raccolta fondi pro-terremotati
dell’Abruzzo. Il CNF ha raccolto 162.896 euro in donazioni in denaro che sono stati impegnati
per la costruzione di un Casa per Anziani nel Comune di Navelli (50.000 euro), l’acquisto delle
attrezzature per il Giardino dell’infanzia a L’Aquila (58.812 euro), il sostegno alla costruzione
dell’Asilo ad Onna (38.020 euro), il pagamento del costo dell’albergo per la colonia estiva
a Senigallia (10.340 euro), l’acquisto dei biglietti aerei per gli studenti in scambio culturale a
Newcastle (4.223,60 euro), e cure mediche a chi ne aveva bisogno (1.500 euro).
Una ulteriore attività organizzata dall’Ispettorato Nazionale è stato il gran galà della CRI.
Il fondo raccolto è stato di 77.525 euro che è stato destinato a “Assistenza in emergenze ai
bambini malati”, così suddivisi:
- euro17.525 per progetto “Laos – HIV, Mothers and Children”
- euro 30.000 per progetto Vietnam - HIV, Mothers and Children
- euro 30.000 assistenza cure in Italia Bambini stranieri.
Infine, alcuni Comitati regionali CNF hanno svolto o supportato progetti assistenziali condotti in
altre nazioni, che hanno riguardato: l’adozione a distanza, il sostegno all’attività svolta da altre
organizzazioni presenti, case di riposo, sostegno a cure mediche, ecc. .
In ultimo, le Volontarie CNF sono state impegnate anche in attività di protezione civile
condotte dai comitati di appartenenza. In totale nel corso del 2009 sono state impegnate oltre
1.000 volontarie (nel 2008 sono state 791 volontarie) con una presenza omogenea a livello
regionale, su mansioni varie e diversificate da regione a regione: collaborazione logistica,
interpretariato, servizio cuoche, supporto organizzativo/logistico, segreteria, formazione,
emergenza freddo, emergenza nomadi, assistenza ai senza tetto o a persone colpite da calamità,
magazzino vestiario e viveri, assistenza psicologica, CPTA, accoglienza disagiati.
Per l’attività di protezione civile e per le emergenze sono state acquisiti: 40.000 euro in coperte,
il valore 40.000 euro in kit sanitari e 48.500 euro in giubbotti per emergenze.
pionieri
In conformità a quanto previsto dal programma di attività formulato per l’anno 2009, l’Ispettorato
Nazionale Pionieri ha provveduto a coordinare ed organizzare, direttamente o per il tramite degli
Ispettorati Regionali Pionieri, numerose attività a carattere sia nazionale sia regionale.
08 i volontari
Cinque sono state le aree di intervento prioritario del 2009 già previste dal Progetto Associativo
dei Giovani della C.R.I.: Salute, Pace, Servizio nella Comunità, Cooperazione Internazionale e
Area Sviluppo.
In particolare un impegno dell’anno è stato rivolto alla formazione �interna� del personale, allo
scopo di poter garantire un elevato grado di formazione nell’espletamento delle attività rivolte
soprattutto alle fasce più giovani della popolazione, e quindi all’esterno della C.R.I. .
Iniziative specifiche dell’anno sono state:
1. “Impara l’Abc: Abstinence, Be Faithful, Condom: si è lavorato per un accordo, poi
stipulato, con il Ministero della Gioventù per la sponsorizzazione e patrocinio dell’attività;
il 1 dicembre 2009 (Giornata Mondiale contro l’AIDS) i Pionieri hanno operato in 55
piazze d’Italia;
2. Campagna “IDEA: Igiene, Dieta, Educazione Alimentare”: sono stati verificati ed
aggiornati alcuni contenuti della Campagna, e si è proceduto al re-training dei
Formatori di settore (dicembre 2009). È stato approvato il programma per Animatori
IDEA (utilizzato durante il V Campo Nazionale);
3. Migrazioni: è stato elaborato un progetto di intervento multidisciplinare sul fenomeno,
anche alla luce della approvazione delle nuove linee guida della Federazione; è stato
realizzato un corso di formazione per Operatori Specializzati in Migration;
4. Cambiamenti climatici: si è proceduto alla verifica della sperimentazione portata avanti
nella regione Marche (ottobre 2009), e si è realizzato un corso di formazione per
Operatori Specialistici del Climate in Action;
5. Cooperazione internazionale: costante è stato contatto con il competente del Comitato
Centrale, con il Segretariato della Gioventù della Federazione Internazionale delle
Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, con i network giovanili (European Youth
Network, European Union Red Cross Youth Network, Centro per la Cooperazione
nel Mediterraneo) e la gioventù delle altre Società Nazionali; ci si è attivati per una
diffusione capillare (all’interno della C.R.I. e sul territorio, ivi comprese le istituzioni
esponenziali di collettività) della Youth Declaration, proclamata a Solferino al termine
del raduno mondiale dei giovani del Movimento;
6. Sviluppo: a partire da settembre 2009 il PIOnews, periodico dei Giovani della C.R.I.,
è uscito a cadenza mensile; si è trattato di un potente ed utile mezzo al servizio della
Componente e dell’Associazione tutta.
L’anno 2009 ha significato anche la realizzazione di due importanti attività legate alla formazione
e al lavoro di rete con altre Organizzazioni.
Rispetto alla Formazione, si è dato il via all’utilizzo, al massimo delle sue possibilità, della
Scuola Nazionale di Formazione della Componente. Sono stati reinsediati gli organi ed è stato
predisposto il progetto qualità. Particolare attenzione è stata data alla formazione del primo anno
del Pioniere, con l’approvazione delle Linee guida del percorso formativo di approfondimento e
delle Linee guida sulle giornate informative-formative. All’inizio del 2009 si è svolto il II Stage
Nazionale per Formatori, mentre dal 4 all’8 dicembre 2009 si è tenuto il V Campo Nazionale dei
Giovani, cui hanno preso parte, a vario titolo (docenti, discenti, staff) circa trecento partecipanti,
su sei corsi formativi attivati. È stata avviata l’opera di formazione capillare degli Ispettori di
Gruppo e Provinciali, non più orientata solo all’amministrazione ma anche al coordinamento del
personale. I Formatori di settore sono stati all’uopo aggiornati. Nelle regioni sono stati attivati
08 i volontari
corsi e campi per oltre cinquecento partecipanti in totale.
Circa il lavoro di rete, la Componente Giovane della C.R.I. è stata presentata al Ministero della
Gioventù, con la quale è stato poi firmato un Accordo di collaborazione teso al finanziamento del
progetto contro l’AIDS, di un evento per giovani da tenersi in occasione della Fiaccolata 2010,
e di campi estivi rivolti a 3.000 giovani da realizzarsi nel corso del 2010. Il Ministero, inoltre, ha
dato il proprio patrocinio al V Campo Nazionale. Sono state poste in essere azioni prodromiche
a collaborazioni con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Ambiente. Si è avviato un pieno
utilizzo delle strutture del Forum Nazionale dei Giovani, di cui i Pionieri sono membro effettivo
proprio dal 2009. Il delegato ha partecipato all’Assemblea Nazionale del Forum, nella quale
l’Ispettore Nazionale è stato eletto membro del Comitato dei Garanti del Forum. I Pionieri hanno
preso parte al Concorso “Integrazione in 5 minuti”, ottenendo una menzione speciale, ed alla
partita di calcio “Un giocattolo per l’Abruzzo” (Roma, 16 dicembre 2009).
Continua e capillare è stata inoltre la presenza dei Pionieri nei contesti operativi di tutte le unità
periferiche della Croce Rossa Italiana, ivi compresa (anzi, soprattutto) l’emergenza Abruzzo
(dove “in percentuale” la presenza dei giovani è stata la più alta in assoluto), grazie anche al
continuo e attento coordinamento garantito dagli Ispettorati Regionali e Provinciali Pionieri.
I soci attivi nel 2009 sono stati 15.771.
donatori di Sangue
08 i volontari
Il compito istituzionale della Componente Donatori di Sangue, in aggiunta a quelli previsti per
tutti i Volontari della Croce Rossa, è la promozione del dono del sangue e dei suoi componenti,
nonché l’organizzazione dei Donatori nel rispetto della Legge 219/’05, che definisce i compiti di
promozione e sostegno della donazione, dei donatori e riceventi.
La Componente Volontaristica dei Donatori di Sangue della Croce Rossa italiana è stata presente
in 15 regioni italiane con 185 Gruppi Donatori di Sangue. I soci attivi sono stati 4.982.
I dati pervenuti all’Ispettorato Nazionale Donatori di Sangue indicano un incremento dei numeri
relativi sia ai Soci sia rispetto alle donazioni effettuate a favore della Croce Rossa Italiana. Questi
dati confermano il progressivo aumento riscontrato negli ultimi anni, evidenziato nel grafico.
nUMeRo delle donazIonI dI SangUe a FavoRe della C.R.I. – evolUzIone
neglI UltIMI 3 annI (dati in valore assoluto)
Osservando il progressivo aumento delle donazioni di sangue a favore della Croce Rossa
Italiana si può affermare che l’Associazione è un protagonista essenziale per il raggiungimento
dell’autosufficienza nazionale di emocomponenti ed emoderivati.
Focalizzando l’attenzione sulle attività principali, tralasciandone alcune non per motivi di
importanza ma di “spazio”, svolte nell’anno 2009 dalla Componente Volontaristica dei Donatori
di Sangue C.R.I., esse possono essere fondamentalmente sei, di seguito descritte.
La C.R.I. è membro di diritto della Consulta Nazionale per il Servizio Trasfusionale, organo
consultivo per il Ministero della Salute su tutte le problematiche immunoematologiche ed è
presente, attraverso i suoi rappresentanti, nel Consiglio Direttivo del Centro Nazionale
Sangue, che rappresenta la cabina di regia del sistema trasfusionale italiano. Grazie alla fattiva
collaborazione tra Istituzioni, trasfusionisti ed associazioni di volontariato, in questi organismi
si è arrivati molto vicini all’autosufficienza nazionale in sangue e componenti labili, e, se anche
non si è arrivati allo stesso punto per quanto riguarda il plasma e gli emoderivati, si è attivato
un meccanismo di programmazione che sta rendendo il sistema più forte ed utile al Paese.
Questa programmazione, mediante meccanismi di compensazione interregionali, permette di
sopperire ai classici momenti in cui il sistema trasfusionale, come l’estate, il periodo natalizio
e quello influenzale è carente. A questo proposito, nell’anno 2009 la Componente è stata
impegnata a provvedere alla vaccinazione contro il virus A/H1N1 di tutti i Donatori di sangue
C.R.I. secondo il piano di azione stabilito negli incontri preparatori che si sono tenuti a Roma
tra il Ministero della Salute, il Centro Nazionale Sangue, le Associazioni di Volontariato del
Sangue (CIVIS) ed i Centri Regionali di Coordinamento e di Compensazione Sangue (CRCC). La
vaccinazione dei Donatori di sangue è stata considerata di fondamentale importanza in quanto
le scorte di sangue si sarebbero potute ridurre, a causa della mancanza di donatori affetti dalla
influenza pandemica, fino a rendere impossibili le normali attività mediche e chirurgiche, potendo
garantire solo le emergenze, le urgenze e le terapie ematologiche. A seguito della circolare del
Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali nella quale si individuano i Donatori di
sangue periodici quali “operatori di sanità pubblica”, i Gruppi Donatori, che sono 185 in tutto il
territorio nazionale, hanno seguito le indicazioni del Centro Nazionale Sangue per elaborare il
calendario delle vaccinazioni dei donatori di sangue, proseguite nel corso del 2010.
08 i volontari
Come tutta l’Associazione, il 2009 ha visto la Componente GdS impegnata anche nell’emergenza
Sisma che ha colpito l’Abruzzo. Il forte impegno da parte di tutti i Donatori di sangue C.R.I. sia
da un punto di vista legato strettamente alla donazione di sangue sia di collaborazione con le
altre Componenti negli interventi di emergenza avvenuti presso L’Aquila e nei paesi circostanti. I
Donatori di sangue sono stati impegnati anche nella turnazione presso il numero verde allestito
per il sisma Abruzzo presso il Comitato Centrale - Sala del Consiglio.
Come ogni anno il 14 giugno 2009 è stata celebrata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue,
indetta dall’OMS e dalla Federazione di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa con lo scopo di ringraziare
tutti coloro che, in tutto il mondo, donano il loro sangue. In Italia sono oltre 1.600.000 i volontari
che, attraverso il loro gesto anonimo e solidaristico, alimentano un sistema in grado di garantire
la terapia trasfusionale ed i servizi assistenziali a moltissimi pazienti affetti da patologie mediche
e chirurgiche, che spaziano dall’alta specialità onco-ematologica fino alle cure ambulatoriali
e domiciliari. Per ringraziarli, il Centro Nazionale Sangue in collaborazione con Associazioni e
Federazioni di Volontariato ha lavorato per offrire a tutti i cittadini uno “spettacolo che mirava a
stupire attraverso effetti speciali”.
Anche nel 2009, per il quarto anno consecutivo, è stata organizzata insieme alla A.S. Roma la
giornata “Insieme per donare la vita” che ha visto i tifosi effettuare, previa verifica del personale
addetto dei requisiti richiesti, una donazione volontaria di sangue e trascorrere qualche ora
insieme ai giocatori giallorossi di ieri e oggi ed ai rappresentanti società all’interno dello Stadio
Olimpico. L’evento ha avuto la finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche
dell’Emergenza Sangue e dell’autosufficienza regionale che, sebbene più volte evidenziate dagli
organi di informazione e dalle Associazioni di donatori di sangue, non trova facile soluzione nella
Regione Lazio. In totale hanno partecipato circa 1.000 persone e sono state raccolte 761
sacche di sangue; alla donazione di sangue hanno partecipato anche il presidente dell’AS Roma
Rosella Sensi, il tecnico Luciano Spalletti e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
I Donatori di Sangue hanno partecipato alla cerimonia di celebrazione della Giornata Mondiale
della Croce Rossa nel 150° Anniversario della nascita del Movimento Internazionale che si è svolto
a Palazzo Montecitorio. In tale occasione è stata premiata il Donatore di Sangue Maria Grazia
RICCI Commissario GdS L’Aquila per l’attività svolta in questi anni ma soprattutto in occasione
del Sisma Abruzzo. La manifestazione ha visto coinvolti circa 30 Donatori di Sangue che hanno
rappresentato la Componente durante la manifestazione.
09 i partnere i donatori
09 i partner e i donatori
I paRtneR e I donatoRI
Nello svolgere le sue attività, la Croce Rossa Italiana ha attivato e sostenuto partnership con
singole persone e donatori, segno di un’azione comunitaria, che ha contribuito in maniera
diretta al soddisfacimento dei bisogni delle persone vulnerabili. Il partenariato è sempre stato
guidato dai Principi Fondamentali e da criteri etici ben chiari, che hanno enfatizzato il bisogno di
promuovere la responsabilità sociale.
In particolare, tra i donatori della C.R.I., le aziende hanno rappresentato una forza eccezionale
che, unitamente ai volontari e ai privati cittadini, hanno consentito di continuare a realizzare le
proprie attività e a superare le sfide umanitarie in Italia e nel mondo.
Nel corso del 2009, per garantire l’informazione e aggiornare i donatori sulle attività la C.R.I.
ha attivato una serie di canali diretti di dialogo: Sito internet, newsletter, rapporti di
emergenze e sui progetti, indirizzi di posta elettronica dedicati ([email protected], urp@
cri.it, [email protected], [email protected] ) e numero verde (800166666) ai
quali i donatori e le persone interessate hanno potuto fare riferimento per inviare e ricevere
informazioni.
L’andamento della raccolta fondi
Nel corso del 2009 la raccolta fondi da donatori privati è stata veramente considerevole e ha
riguardato la gran parte dei progetti portati avanti dall’Associazione sia in Italia e nel Mondo. Per
ogni emergenza nazionale e/o internazionale, per ogni iniziativa di soccorso e anche di sviluppo,
la C.R.I. ha attivato la solidarietà nazionale (e a volte anche internazionale, come nel caso
dell’Abruzzo) che le ha consentito di sostenere e finanziare le proprie iniziative.
Si ricorda che le donazioni in denaro, raccolte, e confluite nei conti della C.R.I. hanno costituito
disponibilità di fondi, vincolata alla destinazione per la quale sono stati versati.
La cifra complessiva di 2.898.453,50 euro rappresenta l’importo totale delle donazioni in
denaro ricevute dalla C.R.I. e disponibili nel bilancio dell’Ente al 31.12.2009.
A queste si aggiungono 11.320.875,84 euro donazioni ricevute per l’Emergenza Terremoto
in Abruzzo (valore al 19.3.2010), 9.545,48 euro per emergenza Messina e 5.530,00 euro
per emergenza a Sumatra (valori al 31.12.2009).
I SoStenItoRI
09 i partner e i donatori
articolazione delle donazioni per progetti nazionali e internazionali ricevute
dalla Croce Rossa Italiana nel corso del 2009 e disponibili nel bilancio dell’ente
al 31.12.2009 (valori in Euro, senza i Fondi per Emergenze Abruzzo, Messina e Sumatra).
Se si considera l’attività svolta per sostenere le operazioni per l’Emergenza Abruzzo 2009, l’anno
2009 si è caratterizzato per un’azione capillare e intenza di fund raising.
In particolare, la raccolta fondi per l’Abruzzo ha visto la partecipazione di 16 Società Nazionali
di Croce Rossa, 7 grandi donatori (con un impegno superiore a 130.000,00 Euro), più di 80
società/aziende nazionali e internazionali, più di 250 aziende/società/privati cittadini, italiani e
non, che hanno contributo con beni e materiali: l’emergenza abruzzo 2009 è stata la
più grande operazione di raccolta fondi della Croce Rossa Italiana.
denominazione fondo Importo in euroALLUVIONATI PIEMONTE 265.834,34ALLUVIONATI VERSILIA 293,42FEN 700.935,24REGALO DI NATALE 398,10TERREMOTO ITALIA CENTRALE 16.906,34TERREMOTO MOLISE 98.700,27EMERGENZA SICILIA 2009 9.575,48HO BISOGNO DI TE 562,00UN FIORE PER LA CRI 44.922,79totale oblazioni nazionali 1.138.128,58
AFGHANISTAN 4.044,53ASIA 436.617,94BANGLADESCH 37.240,17BIRMANIA 16.020,06CINA 11.449,52CORNO D’AFRICA 1.102,00FEI 238.944,36GEORGIA 1.062,44HEBRON 2.057,97INDIA 1.800,00IRAN 45.444,27IRAQ 141.926,81ISRAELE - LIBANO 18.525,62KOSOVO PRO BALCANI 31.992,92MADAGASCAR 1.078,00MAURITANIA 8.197,96MOZAMBICO 168.698,11ORFANOTROFIO KABUL 332.673,60PAKISTAN 11.263,45RUANDA 82.132,18SALVADOR 63.404,10SOMALIA 8.492,94TURCHIA 80.052,13UN FUTURO PER TUTTI I BAMBINI 250,00VITTIME DELLE MINE 4.853,84PROGETTO ASIA BABY 11.000,00totale oblazioni internazionali 1.760.324,92
totale generale oblazioni nazionali ed internazionali
2.898.453,50
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Per quanto riguarda l’emergenza nazionale per far fronte al disastro provocato dal maltempo
a Messina, sono stati raccolti 9.545,48 EURO, attraverso l’attivazione di una causale ad hoc
sul conto concorrente bancario e tramite donazioni on line. Nello stesso mese la Croce Rossa
Italiana si è mobilitata per supportare l’emergenza internazionale indonesiana, raccogliendo per
Sumatra € 5.530,00 (dato al 28/10/2009).
Ciascuna raccolta fondi, finalizzata a supportare le azioni dell’Associazione nei confronti delle
popolazioni colpite, è stata rendicontata sul sito web istituzionale, mediante la realizzazione
di report descrittivi, che dettagliano i progetti che sono stati realizzati e che si realizzeranno,
correlati dalle cifre impegnate.
C.R.I. ha costruito nel corso degli anni collaborazioni stabili e partnership con Istituzioni
interessate a consolidare interventi di assistenza alla popolazione vulnerabile. Queste
collaborazioni hanno dato vita a partnership istituzionali, con: Ministeri, Regioni, Provincie,
Comuni, altri Enti locali, Aziende Sanitarie, sedi Universitarie, Istituzioni formative e professionali,
Organismi internazionali (esempio: ACNUR, IOM, ecc.), Fondazioni, Associazioni, Cooperative
sociali e altri organismi di Terzo Settore e molte altre realtà di intervento regionale e locale.
Grazie alla sinergia cercata sulla base della condivisione dei principi fondamentali del Movimento,
è stato possibile, in moltissime realtà, potenziare servizi e interventi a carattere non solo
emergenziale, ma anche di tutela, prevenzione e cura.
L’azione di fund raising è stata possibile anche grazie al sostegno di alcuni personaggi
pubblici che hanno condiviso progetti e iniziative avviate nel 2009.
09 i partner e i donatori
10 iL RESOCONTO ECONOMiCO FiNANZiARiO
I ContI
10 iL RESOCONTO ECONOMiCOFiNANZiARiO
Come è noto, secondo la legislazione vigente, la Croce Rossa Italiana è obbligata a presentare un
rendiconto economico-finanziario all’ organo di controllo ed ai Ministeri della Salute, della Difesa
e dell’Economia e delle Finanze.
L’organo di verifica e controllo “Collegio Unico dei Revisori dei Conti”, previsto dall’art. 18 dello
Statuto della Croce Rossa Italiana, è un organo del Comitato Centrale della C.R.I., anche se sei
dei suoi sette membri sono nominati dai Ministeri vigilanti (Ministero dell’Economia e Finanze,
Ministero della Difesa e Ministero della Salute). Esso, tra l’altro, ha il compito di verificare la
correttezza dell’amministrazione con particolare riguardo alla legittimità delle deliberazioni
di spesa e della loro esecuzione, e anche di accertare la regolare tenuta della contabilità e la
conformità dei bilanci alle risultanze delle scritture contabili.
Nel momento di procedere con la stampa del presente Rapporto Annuale C.R.I. 2009 non è
stato ancora consolidato il bilancio consuntivo del 2009, ma volendo dar conto della situazione
finanziaria relativa allo stesso anno, si riporta un semplice schema, i cui valori sono stati desunti
dal Bilancio di Previsione 2009 definitivo. Si tenga presente che il bilancio di previsione 2009 è
stato redatto nel rispetto della normativa vigente ed, in particolare, dell’articolo 61 del D.L. n.
112/2008 convertito dalla L. n. 133/2008, recante “ Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,
la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
Tributaria”.
ENTRATE 433.325.183,14 Trasferimenti correnti 178.847.259,03 Altre entrate 88.203.024,11 Alienazioni 274.900,00 Trasferimenti in c/capitale 2.000.000,00 Partite di giro 164.000.000,00 USCITE 434.515.558,77 Funzionamento 171.085.216,28 Interventi diversi 75.313.070,84 Trattamento di quiescenza, integrativi e sostitutivi 500.000,00 Accantonamento a fondi rischi ed oneri 1.903.432,59 Investimenti 20.581.593,06 Oneri comuni 1.132.300,00 Partite di giro 164.000.000,00
Dal predetto schema emerge che le uscite complessive per l’anno 2009 (€ 434.515.558,77)
hanno trovato completa copertura nel totale delle entrate ( € 433.325.183,14) e nell’utilizzo di
quote vincolate dall’Avanzo di amministrazione (€ 1.190.375,63)
11 LE PROSPETTIVE fuTuRE
Quali sono i momenti più forti che la Croce Rossa ha vissuto nel 2009?
Il 2009 è stato un anno molto importante per la Croce Rossa Italiana: gli interventi in Abruzzo e
a Messina, le missioni di Gaza e di Sumatra, e poi Solferino dove migliaia di giovani provenienti
da oltre 140 paesi si sono incontrati per festeggiare insieme i 150 anni dalla nascita della CR.
Un anno, quindi, il 2009 denso di avvenimenti, di significati ed emozioni che ci hanno fornito lo
spunto per riflettere sul futuro della nostra Associazione. Proprio a Solferino tutti i giovani della
Croce Rossa si sono ritrovati per riflettere su quali sono le sfide del futuro che li attendono, non
solo come volontari ma anche come cittadini di questo pianeta: non possiamo non ammettere
che le sfide che si prospettano sono tante e anche ardue.
nello specifico, quindi, quali sono le sfide e che priorità hanno nella
programmazione del prossimo futuro della Croce Rossa Italiana?
La crisi globale ha investito anche il nostro Paese in maniera molto molto importante: ci sono
tantissime nuove povertà che stanno emergendo e toccando le nostre comunità. Noi dobbiamo
saper affrontare e vincere queste battaglie, aumentando la nostra presenza e la nostra capacità
le paRole
del CoMMISSaRIo
StRaoRdInaRIo
11 LE PROSPETTIVE FUTURE
di dialogo. Insieme alla gente sicuramente possiamo fare tanto. Questa è una crisi difficile che
la Croce Rossa Italiana deve affrontare puntando sull’implementazione dei servizi offerti, sullo
sviluppo della capacità di contatto con i bisognosi, migliorando così quella nostra capacità di
offrire risposte a chi si trova in condizioni di vulnerabilità, a chi ha bisogno di un aiuto specifico,
professionale, competente e attinente alle sue domande. L’altra sfida importante è quella di non
adagiarsi e di sviluppare sempre di più la preparazione ai disastri naturali. Il nostro è un Paese a
grande rischio di calamità ambientali e quelle verificatesi in passato sono state affrontate senza
problemi da parte della CRI ma il mondo va avanti, ci sono nuove tecnologie e nuove capacità di
risolvere le crisi che la nostra Associazione deve inglobare e portare avanti con la formazione dei
volontari. Sotto questo profilo l’impegno dei volontari crescerà sempre di più perché solo così
loro saranno veramente pronti a fronteggiare tutti i problemi che in futuro potranno verificarsi.
Un’altra sfida importante è il raggiungimento di un maggiore livello di dinamismo, il miglioramento
dell’accesso ai servizi, la prontezza nel rispondere a tutte le possibili situazioni ed esigenze della
popolazione, lo spirito d’iniziativa, la rapidità, la capacità di cambiamento.
la Croce Rossa è caratterizzata da una forte presenza su tutto il territorio
nazionale: come sviluppare líefficienza dei comitati locali?
Il radicamento sul territorio da parte dei nostri comitati è da sviluppare ancora di più: le nostre
unità territoriali devono realizzare i loro progetti sulla scorta delle richieste specifiche locali.
Sempre attraverso le nostre realtà territoriali Croce Rossa dovrà perfezionare la capacità di
integrazione di chi viene da lontano. La sfida dell’immigrazione, la sfida dell’integrazione culturale,
la sfida dell’identità che sa accogliere la diversità: quest’ultima è una scommessa enorme che
proprio perché appartenenti a un movimento internazionale dobbiamo essere in condizione di
vincere.
12 allegati
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Con una donazione:
sul Conto Corrente BanCaRIo n. 218020
IBan : It66C0100503382000000218020
Intestato a: “Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12 - 00187 Roma”
Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati
Tesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 - Roma,
Per donazioni dall’estero codice BIC/SWIFT: BNL II TRR
Indicando la causale
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Indicando la causale
on lIne sul sito www.cri.it
Con il volontariato:
scopri sul sito come diventare volontario C.R.I.
attraverso il Servizio Civile nazionale svolto nei Comitati C.R.I.:
scopri i dettagli su www.cri.it sezione “link rapidi”
Sostenendo i progetti della C.R.I. in Italia e nel Mondo:
scopri i dettagli su www.cri.it sezione “attività”
Con il 5x1000:
scrivendo il Codice Fiscale della C.R.I.: 01906810583
Con un lascito o una eredità
attraverso l’acquisto dei gadget C.R.I.:
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CoMe
SoSteneRe
la CRoCe RoSSa
ItalIana
12 CREDITS
CREDITS
La redazione dell’Annual Report C.R.I. 2009 è stata curata da Marco Accorinti, Tommaso Della
Longa, Lucio Palazzo e Marzia Pizzariello, grazie alla collaborazione del Servizio 3° Progettazione
e Comunicazione, del Servizio 4° Informatica, del Servizio 8° Amministrazione e Finanza,
del Servizio 10° Vigilanza e Organi territoriali, del Servizio 11° Rapporti con le Componenti
volontaristiche, del Servizio 12° Attività di Emergenza ed Operazioni internazionali e del Servizio
13° Attività Sociali, Sanitarie e Socio Sanitarie del Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana.
Un particolare ringraziamento agli Ispettori Nazionali e ai Commissari delle Componenti
Volontaristiche e a tutti i Comitati regionali e provinciali e ai Volontari che hanno generosamente
contribuito alla raccolta delle informazioni.