da schiavo a ministro - paolinitalia - pagina iniziale · conosciuto come zafnat paneach; sono...

1
30 31 SONO GIUSEPPE, FIGLIO DI GIACOBBE E RACHELE. SONO NATO QUANDO I MIEI ERANO OSPITATI DA LABANO. IN EGITTO SONO CONOSCIUTO COME ZAFNAT PANEACH; SONO MARITO DI ASENAT, FIGLIA DEL SACERDOTE DI ON. I miei genitori – Giacobbe (nipote di Abramo) e Rachele – avevano un debole per me, e questo non era gradito ai miei fratelli che decisero di uccidermi. Mio fratello Ruben voleva salvarmi e riportarmi da mio padre e suggerì di vendermi. Sono stato quindi ceduto ad una carovana di Madianiti, una tribù nomade degli Ismaeliti, e sono ora in Egitto. Da ieri appartengo a Potifar, un alto funzionario, il “comandante delle guardie”, della corte del Faraone. Qualche anno dopo La mia avventura sta prendendo una piega positiva: in Egitto ho mostrato le mie qualità, in particolare una sorprendente capacità di interpretare i sogni del Faraone meglio dei suoi consiglieri. In tal modo ho previsto la possibile carestia in Egitto (vacche grasse e magre) e l’ho prevenuta facendo costruire grandi depositi. Io, uno schiavo, sono ora viceré d’Egitto con il nome di Zafnat Paneach, “colui che ha le chiavi delle cose più segrete”. Così quando la carestia è arrivata – e non solo in Egitto – abbiamo potuto vivere bene e anche commerciare con altri popoli. Tra i tanti venuti a cercare grano ci sono stati i miei fratelli. Ester Per hobby cerco l’origine dei nomi: perché ti hanno chiamato Giuseppe? Giuseppe Mia madre per lungo tempo non poteva aver figli; quando finalmente sono nato io, ha ringraziato Dio per averle tolto il disonore della sterilità e si è augurata di aggiungere altri figli. Giuseppe significa “possa Egli aggiungere” e si sottintende altri figli. Miriam Hai quindi incontrato i tuoi fratelli, venuti in Egitto per il grano? E come li hai trattati? Giuseppe Dapprima mi sono come “nascosto”, e li ho sottoposti ad alcune prove; mi sono poi fatto riconoscere chiedendo che portassero a mio padre la notizia che ero vivo e stavo bene. Volevo rassicurare e dare Miriam Quindi, è finito tutto bene? Giuseppe Anche mio padre Giacobbe è venuto in Egitto e il Faraone ha assegnato alla mia famiglia i pascoli migliori nel territorio di Gosen. Gli Ebrei sono cresciuti e diventati un popolo numeroso. Tutto questo è una benedizione del Signore, il Dio che aveva chiamato Abramo, mio bisnonno. Non ho mai dimenticato la mia terra d’origine, per questo ho dato disposizione ai miei figli di portarmi là da dove proveniva la mia famiglia. Sono il viceré d’Egitto, ma nel mio cuore c’è sempre una terra lontana e soprattutto il Dio che ci ha scelti tra tutti i popoli per fare di noi una grande nazione e per stabilire con noi la sua Alleanza. DA SCHIAVO A MINISTRO IL DISEGNO MISTERIOSO DEL MIO DIO Leggi Gen dal capitolo 37 in avanti (si parla di Giuseppe per ben 329 versetti!) un po’ di serenità al papà che mi aveva regalato una tunica regale… quasi una premonizione di quanto è accaduto in Egitto.

Upload: lenhi

Post on 17-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

30 31

SONO GIUSEPPE, FIGLIO

DI GIACOBBE E RACHELE.

SONO NATO QUANDO

I MIEI ERANO OSPITATI DA

LABANO. IN EGITTO SONO

CONOSCIUTO COME ZAFNAT

PANEACH; SONO MARITO

DI ASENAT, FIGLIA DEL

SACERDOTE DI ON.

I miei genitori – Giacobbe (nipote di Abramo) e Rachele – avevano un debole

per me, e questo non era gradito ai miei fratelli che decisero di uccidermi. Mio fratello Ruben voleva salvarmi e riportarmi da mio padre e suggerì di vendermi. Sono stato quindi ceduto ad una carovana di Madianiti, una tribù nomade degli Ismaeliti, e sono ora in Egitto. Da ieri appartengo a Potifar, un alto funzionario, il “comandante delle guardie”, della corte del Faraone.

Qualche anno dopo La mia avventura sta prendendo una piega positiva: in

Egitto ho mostrato le mie qualità, in particolare una sorprendente capacità di interpretare i sogni del Faraone meglio dei suoi consiglieri. In tal modo ho previsto la possibile carestia in Egitto (vacche grasse e magre) e l’ho prevenuta facendo costruire grandi depositi. Io, uno schiavo, sono ora viceré d’Egitto con il nome di Zafnat Paneach, “colui che ha le chiavi delle cose più segrete”. Così quando la carestia è arrivata – e non solo in Egitto – abbiamo potuto vivere bene e anche commerciare con altri popoli. Tra i tanti venuti a cercare grano ci sono stati i miei fratelli.

Ester Per hobby cerco l’origine dei nomi: perché ti hanno chiamato Giuseppe?

Giuseppe Mia madre per lungo tempo non poteva aver figli; quando finalmente sono nato io, ha ringraziato Dio per averle tolto

il disonore della sterilità e si è augurata di aggiungere altri figli. Giuseppe significa “possa Egli aggiungere” e si sottintende altri figli.

Miriam Hai quindi incontrato i tuoi fratelli, venuti in Egitto per il grano? E come li hai trattati?

Giuseppe Dapprima mi sono come “nascosto”, e li ho sottoposti ad alcune prove; mi sono poi fatto riconoscere chiedendo che portassero a mio padre la notizia che

ero vivo e stavo bene. Volevo rassicurare e dare

Miriam Quindi, è finito tutto bene?

Giuseppe Anche mio padre Giacobbe è venuto in Egitto e il Faraone ha assegnato alla mia famiglia i pascoli migliori nel territorio di Gosen. Gli Ebrei sono

cresciuti e diventati un popolo numeroso. Tutto questo è una benedizione del Signore, il Dio che aveva chiamato Abramo, mio bisnonno. Non ho mai dimenticato la mia terra d’origine, per questo ho dato disposizione ai miei figli di portarmi là da dove proveniva la mia famiglia. Sono il viceré d’Egitto, ma nel mio cuore c’è sempre una terra lontana e soprattutto il Dio che ci ha scelti tra tutti i popoli per fare di noi una grande nazione e per stabilire con noi la sua Alleanza. DA SCHIAVO

A MINISTROIL DISEGNO MISTERIOSO DEL MIO DIO

Leggi Gen dal capitolo 37 in avanti (si parla di Giuseppe per ben 329 versetti!)

un po’ di serenità al papà che mi aveva regalato una tunica regale… quasi una premonizione di quanto è accaduto in Egitto.

GI_IN27p030p031 Wed Jun 22 18:32:22 2011