Ciao Sergio,

non so se ti ricordi di me, eravamo nello stesso corso al Vittorio, io nella classe un anno pi piccola, sono stato alla mostra organizzata a palazzo oneto fino alla settimana scorsa, l'ho trovata davvero interessante nel complesso, complimenti per l'organizzazione, per la tenacia che immagino sar stata necessaria nella preparazione di un evento di cui non ricordo completamente antecedenti a Palermo, e complimenti anche per il nobile proposito con cui avrai immaginato e organizzato il tutto, ormai dire che c' sempre meno spazio per l'arte e la cultura diventato un noioso e ripetitivo clich eppure la verit dei fatti. Sar anche sincero: mi sarei aspettato una maggiore caratterizzazione politica e sociale in un evento del genere, ma stato piacevole vedere come aspetti di questo genere non sono penetrati snaturando la bellezza naturale di ci che si era creato (!) e che alla mostra sono venuti tutti i tipi di persone. Fra tutti i lavori c'era una certa coesione che rendeva tutta la mostra davvero organica pur nella naturale eterogeneit di un insieme di lavori collettivi, devo dire che alle volte questa coesione manca persino nelle mostre organizzate in gallerie di spicco, mentre, grazie anche al meraviglioso spazio che siete riusciti a procurarvi, questa coralit di intenti e di obiettivi stata secondo me il maggior motivo della riuscita della mostra. Spazio davvero stupendo, non potevate trovare di meglio, v' tutta Palermo in esso: fastigio, decadenza, rinascita (o almeno la speranza di essa), ovviamente c' anche un certo gusto bohmien di viver l'arte, anche dada se si vuole, ma ci non guasta dopotutto, Palermo ha molto di tutto ci! Ti scrivo perch sono rimasto colpito dagli ultimi eventi e mi piacerebbe parteciparvi in qualche maniera, le mie doti includono quelle di saper trarre qualche suono pi o meno gradevole e confortante da un pianoforte (che ho scelto essere il mestiere adatto a me per il resto della mia vita!), quelle di saper catturare attraverso un obiettivo collegato ad una camera contenente una pellicola sensibile alla luce vari riflessi o brani, pi o meno poetici e distorti, della realt (ed in realt speravo di poter mettere al servizio della vostra causa questa mia facolt!). Parlando seriamente, mio ideale di ricerca fotografica (riflesso di quella musicale dopotutto) quello di una bellezza ideale slegata dalle contingenze sensibili (ironico usare la fotografia per far ci: arte pi di tutte ancorata alla sensibilit figurativa di ci che ci circonda, al contrario della musica!). Ma parlare di ci attraverso un computer svilente! Insomma se dovessi essere in cerca di fotografi e fotografie (entrambi termini cos abusati oggi ahim!) sono sicuro di avere qualcosa che potrebbe interessarti, mi dedico a diversi generi, ma fondamentalmente adoro fotografare girando per Palermo con una zenit degli anni '80 ed esposimetro alla mano, e a casa mia, dove alle volte improvviso un piccolo studiolo. Detto questo spero di poter essere utile, e di tornare ad assistere a mostre come quella appena conclusa. Aspetto notizie. :)