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Page 1: Dallo schema di Antony ke evidenzia tipologie di attività ...ecoways.altervista.org/appunti/SIA/domande_SIA.doc  · Web viewSi descrivano le finalità di un si e i processi trattati;

Si descrivano le finalità di un si e i processi trattati; si presenti per ogni elemento un esempio applicativo.Le persone che operano all’interno dell’azienda hanno necessità di conoscenza dei fenomeni aziendali diverse, differenziate in base ai seguenti fattori: livello di astrazione, ovvero il grado di sintesi delle informazioni richieste (maggiore astrazione in alto nella scala gerarchica); tempestività: alcune persone devono essere in grado di conoscere gli eventi aziendali nel momento in cui si verificano (il responsabile delle spedizioni deve ricevere subito delle segnalazioni di un cliente per cui è possibile una consegna); livello di copertura: alcune focalizzano la loro attenzione in particolari ambiti o periodi di tempo. Ad es un operatore di produzione deve saper i piani di produzione solo per il momento corrente. Il sistema informativo garantisce accessibilità all’informazione nelle forme e nei tempi opportuni e la correttezza del flusso delle informazioni. I processi classicamente informatizzati sono quelli con maggiore attrattività informatica. In generale sono: 1)supporto operativo: automatizzazione dei flussi operativi al fine di ottenere prestazioni migliori dal punto di vista fisico e nn. Questo obiettivo è raggiunto tramite 3 sottobiettivi:1)riduzione del costo del lavoro meccanizzando le produzioni altamente standardizzate,2)miglioramento dei processi rendendoli più definiti ed omogenei,3)aumento della quantità e della qualità dei dati raccolti durante l’avanzamento dei processi; 2)pianificazione: (ad es. politiche produttive basate sull’MPR II). Aumento dei dati attraverso l’informatizzazione dei processi, che consente di ottenere una migliore definizione degli obiettivi, una conoscenza dello stato attuale dell’azienda, una visione dell’evoluzione temporale,3)controllo: (il monitoraggio dell’attività produttiva permette di capire se il piano di produzione è in ritardo e quindi si possano trattare come meglio si crede eventuali ordini urgenti). Esiste grazie alla quantità e all’immediatezza dei dati che porta ad una maggiore tempestività nella rivelazione delle anomalie e rinforzato da continui feedback immediati nelle azioni.Dallo schema di Antony ke evidenzia tipologie di attività az,discdendere alle motivazioni delle categorizzazione dei SI az in operazionali e informazionali: dallo schema di Antony possiamo suddividere l’organizz su 3livelli:alla base della piramide c’è il personale esecutivo ke svolge attività operativa,salendo abbiamo la direz funzionale con attività tattiche e al vertice l’alta direz con attività strategiche.La funz princ del SI è quella di supportare chi fa funzionare l’azienda.Supporto diverso a seconda delle proprie esigenze. Possiamo affermare qdi ke l’esigenza informativa nn è definibile a livello di az ma è relativa al tipo di attività ke ogni xsona deve compiere nell’organizzazione.Man mano ke si sale nella piramide di A l’info necessaria è sempre + sintetica anzi info troppo analitiche diventerebbero a qs livelli addirittura dannose,mentre al contrario ai livelli operativi servono info detagliate ed attuali.X questi motivi il SI deve essere suddiviso in 1 parte operazionale dove i dati sono analitici e le procedure di consegne standardizzabili e in una parte informazionale dove si lavora per aggregati di info ke supportano le decisioni ke nn possono essere automatizzate e standardizzate. A partire dallo schema di A,si descrivano i possibili profili info che ne derivano riguardanti il SI az: secondo lo skema di A abbiamo 3 profili informativi ke si differenziano x la quantità di dati necessari al processo decisionale, x il grado di aggregazione,x la frequenza di consultazione e x la provenienza dei dati.A livello direz strategico c’è la necessità di info sintetiche,diversificate e poco strutturate,info varie e provenienti da fonti esterne.Il decisore deve avere elevatà capacità di interpretazione.A livello direz tattico competono le attività di definizione degli obiettivi a breve compatibili al piano strategico az e con il controllo dei risultati ottenuti per verificare l’effettivo raggiungimento degli ob.A livello operativo si occupa dell’attuazione dei piani e dello svolgimento dell’attività corrente,registrazione di eventi az. Descrivere il profilo info per i vari livelli decisionali az in base a :dettaglio dei dati,volume dati,freq di agg dati,fonte dati: il livello direz strategico presenta:un dettaglio dati molto sintetico e poco strutturato,un volume dati basso,1 freq di aggiornamento sporadica,fonte dei dati sia interna ke esterna all’az. Il livello direz tattico presenta:1 dettaglio dati sintetico cioè con aggregaz di dati ma a volte anke analitico,volume dati medio,1 freq di aggiornam prefissata in base alla

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funzione,fonte dei dati in prevalenza interna. Il livello operativo presenta: 1 dettaglio di dati analitico,un volume elevato di dati.1 freq di aggiornam continua e fonte di provenienza interna. Confrontare le principali caratteristiche dei sistemi az operaz(oltp) con quelle dei sistemi informaz(olap):i 2 sistemi hanno ob diversi:il 1 supporta l’operativo quindi utilizza procedure mentre il 2 supporta il processo decisionale che nn è proceduralizzabile.Gli utenti nei sistemi operaz sn molti e operativi mentre in quelli informaz sono pochi e direz. I dati da 1 parte sn analitici dall’altra sintetici e numerici.I dati gestiti x tracciare 1 evento in 1 sistema OLTP sn bassi quantitivam mentre in 1 sistema OLAP sn alti.L’orientamento da 1 parte è x processo,applicazione dall’altro è x soggetto.La freq di aggiornam dei dati è degli archivi da continua diventa sporadica.la copertura temporale da corrente diventa storica. Da 1 parte si interviene puntualmente dall’altra c’è solo lettura senza modifica dei dati. Descrivere il posizionamento della struttura organizzativa SI in un’azienda che prevede questa entità come servizio alle altre funzioni:i sistemi informativi a servizio delle altre funzioni sono alla pari con queste, non dipendono da una funzione ma sono autonomi, sono di servizio alle altre funzioni e servono a fare gestione d’impresa.Dipende inoltre direttamente dalla DG.Considerando il settore SI di 1 az si descrivano la diff tra modello organizzativo con logica funzionali e divisionale:nella logica funz le funzioni sn scomposte x attività.Abbiamo semplicem 2 divisioni,1 di attività di analisi delle problematiche ke dicono ke problema risolvere ed è compito degli analisti;l’altra d attività di programmaz cioè la parte di sviluppo vero e proprio e di scrittura dei programmi compito dei programmatori.Nella struttura divisionale le funzioni e i processi delle singole devisioni sn complessi,x qs viene usata qs tipologia di logica la quale scompone le attività in 1 numero maggiore di divisioni ke possono essere:area amministrativa,commerciale,produttiva e x ogni divisione avremmo analisti e programmatori.Qs logica ha come pro il fatto ke permette di andare a fondo alle problematiche e come contro il fatto ke potrebbero venire a crearsi isole creando soluz ke nn si armonizzano con altre divisioni. Si discutano i possibili posizionam del settore SI nell’organigramma az:il SI può essere posizionato in diversi modi e a seconda della posiz si può definire la visione che l’azienda ha dello stesso.Può essere posizionato con funzione di misuraz e controllo in relazione all’area amministrativa.In qs caso svolge una funzione di supporto alle funz amministrative.Può essere poi posizionato a servizio delle altre unità az e in qs caso non dipendono + da 1 funzione ma sn autonomi e di servizio agli alti. Infine in 1 modello + evoluto i SI hanno funzione di organizzazione,nn vivono di vita propria ma fanno parte d 1 funzione organizzat,sn perno dell’organizzazione la quale è istituzionalizzata e con funzioni precise e formali.Make e problematiche: make significa fare all’interno dell’az quindi in qs caso creare un Si az internamente.Qs però presenta parecchi problemi.Innanzitutto i costi fissi sn notevoli xchè la struttura SI cresce in modo sostanziale,sono necessari investimenti consistenti e inoltre nn si confronta col mercato xchè praticam unica e qdi diventa obsoleta in breve tempo.I tempi di soluz sn veloci se si tratta di problemi banali ma se comlessi i tempi si allungano notevolmente.D positivo c’è ke il know-how viene mantenuto internamente.C’è 1 mappatura puntuale di modelli organizzativi. Cmq il make viene circoscritto a aree o cmq a messe a punto del sistema.1 volta era la soluz +seguita,oggi rimane qualcosa solo nelle grandi aziende.E’ la scelta migliore solo se si tratta di risolvere piccolo problemi. Buy e problematiche:buy significa compro la soluzione all’esterno. Esso comporta 1 presenza cmq di struttura interna anke se ridotta in modo da coordinare azioni e interventi e ke qdi ha dei costi fissi.Gli investimenti x lo sviluppo interno vengono smobilizzati, la concentrazione è sul core business.D contro ha 1 stretta dipendenza da 1 struttura esterna in quanto il fornitore diventa 1 partner e qdi ha il coltello dalla parte del manico.X qs è 1 soluz sbilanciata.Si ha meggior flessibilità risp all’interno xò 1 parte del know-how az esce e nn c’è proprietà del software xchè viene venduto solo l’utilizzo nn la proprietà intellettuale dei processi.Inoltre nn c’è poxbilità d trasferimento ad altri e qdi nn è rivendibile.Gli interventi diretti sn limitati, interviene solo il fornitore.I modelli organizzativi devono essere mediati e qdi i processi devono integrarsi al sistema. C’è difficoltà

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nell’interaz di + fornitori.Qs del buy è la scelta tipica della piccola e media az e x i sistemi ERP anche della grande. Outsource e problematiche:se si utilizza la scelta Outsource significa ke la funzione SI è risolta dall’esterno,cioè ottengo 1 puro servizio da 1 fornitore esterno. Le problem ke si presentano sn i costi ke si sono variabili ma sensibilmente alti. C’è 1 totale smobilizzazione degli investimenti in quanto nn ha strutt interna,c’è 1 completo vincolo con il fornitore dell’outsource.C’è xò 1 maggiore flessibilità risp all’interno. Spesso si utilizza solo 1 parte dell’outsource in modalità hosting ke si occupa sl della gestione dell’infrastruttura tecnologica e nn dei processi.Tutto il know-how con q soluz esce dell’az ,c’è perdita di controllo e la possibilità di interventi diretti è nulla.Qs è la scelta ke attiva la grande impresa x un outsource completo xò la fase d hosting è molto seguita x quanto riguarda il mondo Web dalla media e piccola az. Si confronti una scelta “make” rispetto ad una scelta “buy” nell’ambito delle operazioni organizzative possibili per un SI aziendale: Nella scelta make abbiamo costi fissi notevoli che in quella buy ci sono ma ridotti, in quanto, la struttura interna è ridotta per quanto riguarda i sistemi informativi. Nel make gli investimenti sono consistenti mentre nel buy c’è uno smobilizzo degli stessi nel settore dello sviluppo interno. Nel make la struttura nn si confronta con il mercato in quanto unica, quindi diventa obsoleta in breve tempo mentre nel buy è aggiornata e segue il mercato. Nel make il know-how viene mantenuto interamente, mentre nel buy una parte esce. Nel make la proprietà intellettuale del software è mantenuta internamente mentre nel buy nn c’è proprietà intellettuale e si ha una stretta dipendenza da una struttura esterna. Inoltre mentre nel make si interviene direttamente nella struttura nel buy la possibilità di interventi diretti è limitata. La soluzione make è scelta nelle grandi aziende, mentre quella buy nella piccola e media, per la parte di sistemi ERP anche nella grande. Si descrivano sinteticam le scelte possibili d 1 SI az,spiegandone le caratteristiche principali:c sono 3 scelte organizzative possibili ke sono:il make cioè fare all’interno;il buy cioè comprare la soluzione all’esterno;l’outsource cioè risolvere la funz SI dall’esterno.Analizzare le principali problematiche connesse all’interrompibilità del servizio di un SI:se il sistema si interrompe avrò perdite come ad es di fatturato.Si possono presentare 3 tipi di rischi: 1)legati all’hardware cioè dovuti al malfunzionam dello stesso ke può essere interno cioè dovuto a parti meccaniche o esterno ad es causato da picchi di corrente che bruciano il sistema.Qs rischi possono essere risolti attraverso sistemi ridondanti o attraverso sistemi fault tolerant ke nn si fermano mai però sn molto costosi.2)legati al software.Sn meno drammatici dei primi ma molto + freq e sn dovuti al malfunzionam del software.Possono essere risolti o attraverso strutture d supporto efficienti(contratto di manutenzione) e con intervento a breve o con procedure alternative ke possono essere anke alternative interne a priori come ad es un aggiornam periodico degli archivi anke in forma cartacea o con backup.3)legati a dolo. Spesso causati dall’interno da chi possiede i codici di accesso ad es x danneggiare l’azienda in seguito a disaccordi interni. Le soluz possono essere:procedure di sicurezza e controllo efficienti e veri e propri sistemi di sicurezza.Necessari grandi investimenti. Definire il concetto di BPR e l’impatto ke qs metodologia ha sui SI e sull’organizzazione dell’impresa:il business process rengineering è la ricerca d nuove forme organizzative del lavoro basate sull’utilizzo innovativo della tecnologia;esso cioè reingegnerizza i processi organizz az usando le innovaz che le tecnologie portano.Presenta un grado elevato d trasformazione della attività az automatizzando i vati processi e ottenendo elevati benefici e qdi guadagni.Con il BPR la tecnologia nn è + 1 semplice supporto a organizzazioni e flussi già esistenti ma diviene veicolo di cambiam sia delle modalità di gestione dell’organizz(cn le reti informatiche si passa da struttura centralizzata a strutt a rete) sia dei flussi informativi(+rapidi) i quali nn arrivano + dall’interno ma dall’esterno,sia del modo di trattamento dei dati.Il BPR utilizza la tecnologia in modo innovativo al fine di ottenere un incremento della produttività e della qualità e fornire nuovi servizi. Esso 1 volta introdotto diventa 1 processo continuo,l’az deve assecondare e,se possibile,prevenire i cambiamenti xcependo tempestivam le esigenze del mercato e di conseguenza risp allo stesso modo ad esse.I 2

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estremi del BPR sono o modificare parti già esistenti con logica PULL o utilizzare 1 logica distruttiva cioè rifare tutto ex-novo con logica PUSH. Descrivere la modellizzazione dei SI pilotato con logica PULL e con logica PUSH:le logiche PUSH e PULL sn i 2 estremi d come agisce il BPR.Da 1 parte,logica PULL, abb 1 semplice midifica di ciò ke è già presente.Si ha pertanto un mutamento incrementale dovuto da esigenze informative pertanto si identificano o si fa una rimappatura di ciò che le genera.Essendo d tipo incrementale nn introduce nuove tecnologie ma utilizza quelle già conosciute e consolidate nei processi. Dall’altra parte abb la logica PUSH ke è 1 logica d tipo distruttivo in quanto si rifà tutto da capo partendo ex-novo.Esso deriva dal bisogno d 1 soluz info. Si utilizzano tecnologie innovative e modelli originali.E’ 1 sistema +pericoloso e costoso del primo però è + efficace. Descrivere i principali cambiamenti organizz ke l’evoluzione dell’IT ha provocato..:dalla realizzazione del primo computer interamente elettronico nl 1945 in soli 50anni la tecnologia ha avuto 1 evoluz rapidissima fino ad arrivare attuali potentissimi sistemi informativi come gli erp.Inizialm e fino ai primi anni 80 l’informatizzazione riguardò solo aree aziendali specifiche,come l’integrazione dei dati. Solo in seguito c sono state applicazioni anke negli altri ambiti come la logistica,la pregettaz.L’informatica divenne l’occasione x riprogettare e razionalizzare tutti i processi az.I cambiam favoriti e spesso causati dalla tecnologia possono essere di 2 tipi:interni o esterni.Tra quelli interni troviamo:la riduz dei ruoli impiegatizi in quanto xmettono un’automatizzazione delle operaz procedurali x l’elaborazione del dati qdi si è ridotta la necessità d xsonale amministrativo/contabile;la riqualificaz dei ruoli az in quanto vengono abbandonati i compiti puram esecutivi; la riduz dei ruoli di supporto con l’utilizzo d word processor,fogli di calcolo ecc..;la revisione dei processi d front office(introduzione telematica) ampliano le possibilità di contatto,servizi erogati e la tempestività della comunicaz infine passagio da strutt orientata a funzione a strutt a processo. Tra i cambiamenti esterni c’è la ripartizione dell’attività az in spazi geografici e organizzativi più ampia(si estende la terziarizzazione),la struttura monolitica diventa reticolare(l’attivita operativa viene delegata ai partners mentre al nucleo rimane il controllo).Descrivere le tipologie e caratteristiche dell’informaz operative in 1 sistema operazionale con esempi:c sono 4 tipologie di informazione operative:1)Movimenti→info ke registrano le transazioni avvenute riportando le caratteristiche peculiari.Descrivono transazioni semplici come i movim di magazzino e hanno come attributi peculiari ad es la data, il prodotto.2)Documenti di processo→descrivono transazioni complesse ke riguardano liste di oggetti.Ad es ordine cliente,ordine di produz. I docum sono caratterizzati da info generali(testa-specificano la data,soggetto) e info di dettaglio correlata(righe-specificano oggetto,quantita).3)Info di stato→descrivono la situaz corrente del sistema informativo e qdi dell’az.Possono essere puntuali o derivare dall’aggregazione di dati elementari.Es:stato di avanzamento di 1 commessa.4)Info anagrafiche→descrivono entità cn caratteristiche fisse,invarianti come ad es partita iva,prodotti. Ogni diverso tipo d info oper ha caratteristiche proprie ke possono essere o strutturali o funzionali ke definiscono la qualita. Quelle strutturali sn: livello di aggregazione cioè grado di sintesi delle info rispetto agli eventi ke registra.Può essere analitica o aggregata(somma di + dati elementari).Tempificazione cioè l’arco temporale cui l’info si riferisce ke può essere puntuale(rif a certo momento) o cumulativa(rif a certo periodo). Dimensionalità cioè il numero min di parametri necessari x estrarre 1 specifica info. Le caratteristiche funzionali sono:Completezza:estensione con cui vengono raccolte e memorizzate le info in un sistema operaz è tanto + completo quanto + sn dettagliate le info raccolte.Correttezza: corrispondenza tra dato e realtà.Precisione: approssimazione con cui il dato rappresenta la realtà ke però deve essere adeguata al processo.Fruibilità:semplicità x l’utente di reperire,acquisire e comprendere le info disponibili in relaz alle proprie finalità.Omogeneità: trattamento dei dati della stessa natura con stese funzioni di accesso.

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Ragionando nell’ambito dei SIA si commenti l’affermazione ricchi di dati poveri di info:tra dati e info c’è 1 netta distinzione in quanto dagli stessi nn si ricavano sempre le stesse info ma spesso dipende dal processo elaborativi che subiscono.I dati x essere utilizzati devono essere rielaborati x poter diventare info utilizzabili qdi può accadere ke anche possedendo un’infinità di dati(prima elementari poi sintetici) nn si arrivi ad info utili. I dati poi devono corrispondere alla realtà altrimenti si avranno info poco corrette,devono avere precisione e approssimazione adeguate al processo e alle necessità altrimenti dati troppo precisi se nn supportati dal processo diventano ridondanti e complessi da trattare. Devono poi essere aggregati nella maniera giusta a seconda dell’omogeneità degli stessi altrimenti servono continue conversioni e c’è il rischio di avere info diverse a seconda di chi le gestisce. Si descriva fra le finalità di un SIA il concetto di organizzazione delle conoscenze usando almeno 2 esempi esplicativi:l’organizz della conoscenza x 1 sistema operazionale è 1 funzione primaria.Essa ha come obiettivi la centralizzazione del trattamento delle info di supporto all’attività in modo ke i diversi settori az possano avere a disposiz info comuni e aggiornate. Le basi di conoscenza az sn:le registrazioni delle transazioni,le anagrafiche(prodotti) e le info ke definiscono relaz tra info anagrafiche(distinta base). Le info mantenute dai sistemi operazionali sulla base della conoscenza organizzata hanno come caratteristiche il fatto che sn strutturate e qdi riconducibili ad 1 insieme di caratteristiche predeterminate ke descrivono ogni elemento archiviato(peso,volume),nel caso di xsonale(nome,cognome) e sono correlate cioè tra loro incrociate.I modelli esplicativi sono:A diagramma E-R(entità-relaz);B modello relazionale che descrive i dati tramite tabelle,elimina le ridondanze,ricerche tramite uso di indici;C i data flow diagram che rappresenta il flusso di dati tra i processi. È composto da agenti ke producono o consumano dati nel sistema,depositi di dati,processi. Si descriva il concetto di intensità informativa x un’azienda con esempi: l’intensità info è uno dei parametri ke definisce la potenzialità informatica di 1 organizzaz. Ha a che vedere con la quantità di info necessarie alla gestione del processo. È pertanto definibile come il grado di necessità di informazioni e dipende dal mercato in cui l’organizzazione opera e dalla complessità della sua struttura.I fattori ke determinano l’intensità info sono: Complessità data :da dimensione(> n di xsone ke operano >complessità a causa di necessità di controllo e coordinam),area geograf di estensione del mercato(>vastità >complessità),livello di diversificaz di prodotti,dei mercati e tecnologie(>livello,>complessità di gestione delle info), appartenenza a struttura complessa quali i gruppi. Intensità info del prodotto:ogni prodotto ha caratteristiche ke rendono + o – proficua la gestione mediante strumenti informatici. Intensità info del processo:+ 1 processo è articolato + è elevata la necessità di gestire l’info a esso associata. Al crescere dell’intensità informativa l’uso di tecnologie informative diventa necessaria. Si descrivano le caratteristiche che favoriscono in un processo l’adozione delle tecnologie informatiche, più esempi per ogni elemento: le caratteristiche che favoriscono l’adozione di tecnologie informative sono: 1)l’intensità informativa, al crescere di questa diventa necessario l’uso di tecnologie informatiche in quanto dipende dalla quantità di informazioni per la gestione dei processi. Essa è data da complessità es: tante più persone operano all’interno dell’organizzazione tanto più cresce l’intensità informativa, lo stesso vale per l’estensione dei mercati, o il fatto di appartenere ad un gruppo o con l’aumento della diversificazione. È data poi dall’intensità informativa del prodotto e del processo in quanto più caratteristiche hanno i prodotti e più articolati sono i processi e maggiore è la necessità dell’uso di tecnologie informatiche.2) l’attrattiva informatica: data da: proceduralità:cioè il grado di strutturazione(alta proceduralità, elevata attrattiva informatica; es: processo di fatturazione,calcolo iva); complessità(grado di difficolta delle azioni previste dal processo): processi semplici es: letture, scritture, somme, sono più semplici da implementare e quindi più attrativi, es: calcolo peso e volume del carico(bassa compl elevata attrattivita); ripetitività: frequenza con cui il processo viene ripetuto nel tempo senza variazioni, più elevata è la ripetitività maggiore è l’attrattivainformatica, es: fatturazione, al contrario la nota integrativa che si fa una volta l’anno nn porta vantaggi se informatizzata; volume: quantità dei dati da elaborare, alti volumi—maggiore attrattiva, es: un grande centro di distribuzione ha elevata

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attrattiva di informatizzare il magazzino piuttosto che un piccolo negozio;3)propensione del management all’investimento in infrastruttura informatica.Si faccia un esempio di inserimento di transazioni ad uno di pianificaz delle operazioni nel’ambito di un Sistema operaz rivolto alle vendite: le transazioni sn operazioni elementari ke rappresentano eventi ke si manifestano in 1 dato momento e ke l’azienda ha intenzione di memorizzare,nel caso delle vendite. Un esempio può essere gli ordini clienti, il sistema informativo xmette l’inserimento del dettaglio dell’ordine con controlli sul cliente e condizioni commerc applicate. Per pianificazione delle operaz si intende l’uso di strumenti informativi x manipolare lo stato dei processi tramite l’analisi delle transazioni di avanzamento es:piani di produz della vendita,piani di spedizione e delle bolle di consegna e la successiva fatturaz. Si faccia 1 semplice es di 1 schema concettuale dei dati,di 1 logico e di 1 fisico:1modello concettuale è dato dai diagrammi Entità-Relazione e rappresenta graficam le caratteristiche delle entità(classe di oggetti cn proprieta comuni) gestite dal sistema e delle relazioni esistenti tra qs. Un modello logico di rappresentazione dei dati è quello relazionale in cui vengono trattati tramite tabelle sulle quali sn memorizzate la descrizione delle relazioni esistenti tra qs. Es:c’è una tabella per i prodotti,una per i movimenti di magazzino… ed è possibile definire relazioni tra i dati collegando tra loro info memorizzate su tabelle diverse tramite il valore comune presente in alcuni campi. Modello fisico: struttura fisica archivi. Il Db è usualmente ospitato in un’unica directory del file system del server.Spesso gli archivi strutturati ke lo compongono nn sono visibili dall’utente tramite il Sistema op ma solo attraverso il motore del DB.Descrivere gli elementi che caratterizzano l’attrattiva informatica per un’azienda: i parametri x valutare l’attrattiva info sn: proceduralità(1 processo può avere diversi gradi di strutturazione dove con strutturazione si intende la possibilità di definire in seq le azioni elementari da compiere x completarlo);complessità(indicatore della difficolta delle azioni elementari previste dal processo:bassa compl alta attrattivita));ripetitività(frequenza cn cui il processo e’ ripetuto nel tempo senza variazioni;se un processo è molto ripetitivo la sua attrattiva è elevata);volume(+elevata è la qtà di dati da elaborare,maggiore è l’attrattiva del processo).Si descrivano le caratteristiche principali ke il patrimonio dei dati deva avere in 1 sistema az :i dati devono essere omogenei, di elevato volume. La qualità dei dati è tanto +elevata quanto +il sistema fornisce una rappresentaz degli eventi vicina alla percezione diretta della realtà.Essa dipende dalla struttura del sistema informativo, la quale dipende da:aggregazione(grado di sintesi dell’info risp agli eventi ke registro);tempificazione(arco temporale a cui si riferisce l’info);dimensionalità(n minimo di parametri x estrarre 1 specifica info)e da come sn state realizzate le procedure di alimentazione infatti i dati devono essere corretti cioè c deve essere corrispondenza tra dato e realtà,completi cioè con approssimazione vicina alla realtà e adeguati al processo, precisi: approssimazione con cui il dato rappresenta la realtà(ad es kg, x movimentazione legname nn x scatola biscotti)omogeneo: trattamento dei dati della stessa natura con le stesse funzioni (utilizzo unico formato per tutte le schede cioe memorizzazione dati stessa natura su struttura omogenea x tipo)fruibilità: semplicità per l’utente di reperire, acquisire e comprendere le informazioni disponibili in relazione alle proprie finalità.Concetti base e-commerce: e-commerce: trattamento delle transazioni avvenute su internet. Funzione principale:fornitura diretta ai clienti di informazioni e servizi in tempo reale senza l’uso di intermediari. Classificazione B2B (business to business), soluzioni per l’integrazione interaziendale, B2C (Business to customer), soluzioni orientate al mercato end-user.La differenza è ke i cataloghi prodotti e listino prezzi nel b2b possono essere personalizzati tramite accordi commerciali.Tale estensione dell’erp si integra cn qst’ultimo principalmente nel flusso attivo e logistico.

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Si descrivano in 1 moderno sistema az i sottosistemi tecnici deputati al supporto delle progettazioni:sn i sistemi informatici che supportano le attività aziendali legate allo sviluppo dei prodotti, dalla progettazione alla loro effettiva produzione negli stabilimenti.Troviamo:1) Commesse d’impianto.(sistemi x aziende che nn producono beni serializzabili, ma la cui realizzazione si basa su un progetto fatto col cliente e prende tempi medio-lunghi per essere completato.Il Trattamento delle commesse e’diverso dal ciclo produttivo classico per le motivazioni dette(si parla di controllo avanzamento progetto). I sistemi operativi per il trattamento delle commesse devono garantire: la definizione del piano di commessa(tempi/valut.costi);l’analisi dei costi;analisi avanzamento commessa, e l’iterazione con l’erp per gestire l’acquisto di beni per commessa (funzione logistica) e l’emissione di fatture di anticipo in uscita (flusso attivo)e di entrata(flusso passivo).2)CAD è lo strumento grafico di supporto alla progettazione cioè progettazione assistita dal computer(applicaz.nei diversi campi industr).Ha il vantaggio del riutilizzo dei progetti già elaborati e di avere visioni prospettike diverse.Esso e quindi di supporto alla progettazione e x il trattamento di librerie d’oggetti oltre che cn le funzioni + avvanzate ad una progettazione concorrente(obb.far emergere tutte le esigenze nella fase progettuale)alla prototipizzaz.e simulazione.Si integrano cn sistema logistico(anagrafiche articoli)e produttivo(struttura di prodotto) di erp.3)CAE somma alla parte progettuale altre procedure funzionali alla progettazione in particolari ambiti edilizio,tessile(è1specializzazione del cad). 4)CAM è un sistema ke integra progettazione,programmazione della produz e programmazione di macchine operatrici.5)CIM insieme di applicazioni e tecnologie che rendono il processo produttivo altamente automatizzato(dall’acquisizione alla spedizione passando x progett.e gestione approv). Inoltre in ambito produzione c’è lo scheduling di produzione(sistema x l’ottimizzazione del carico di produzione delle spese x materiali,si parla di piani d’uso delle risorse aziendali ottimizzate nel breve periodo definiti partendo dal piani generali definiti dall’erp,quindi è integrato cn sist.produttivo dell’erp.Descrivere sinteticamente i sottoinsiemi applicativi che usualmente compongono un sistema ERP: i sottoinsiemi applicativi che compongono un ERP sono generati da flussi di base: amministrativo, logistico, vendite, acquisti, produttivo. La presenza di queste aree fa si che l’ERP abbia una compresenza di moduli indipendenti, specializzati nello specifico ambito aziendale che rappresentano (un sistema ERP è flessibile ed in grado di assecondare l’evoluzione e la crescita dell’impresa). Amministrazione:flusso amministrativo/contabile (ambito di prima applicazione delle applicazioni informatiche). Funzioni: supporto alle attività amministrative (fatture, pagamenti)produzione di informatizzazione di sistemi sull’andamento aziendale. Sottoinsiemi: contabilita finanziaria,contabilita iva, compensi a terzi, cespiti, contabilità analitica, budget, controllo di gestione. Logistica:le procedure per il trattamento dei materiali. Funzioni: definizione anagrafica articoli, descrizione layout aziendale (dislocazione e caratteristiche gestionali dei depositi), manutenzione, valutazione dei costi degli articoli, valutazione inventariali). Vendite:riguarda la produzione di flusso attivo cioe’ la catena dei processi di interazione con il cliente. Funzioni:trattamento condizioni commerciali (listini, sconti, condizioni di agenzia), trattamento procedura di gestione dei rapporti con i clienti(es ricezione ordini), analisi valutativa per il collocamento dell’azienda sul mercato. Acquisti: flusso passivo:categoria di processi x l’interazione con il fornitore. Funzioni: trattamento condizioni commerciali(listino/sconti), gestione rapporti con i fornitori(raccolta richieste). Produzione:sottoinsieme articolato, dipende tanto dal settore merceologico in cui l’azienda opera e dalle modalità produttive adottate. Funzioni:definizioni dati tecnici (struttura del prodotto, processo di produzione,ecc.) pianificazione della produzione, avanzamento e controllo della produzione.

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Descrivere sinteticamente un sistema CRM: motivaz, ambiti azioni, caratt princip: CRM:sn sistemi di estensione dell’erp cn lo scopo di estendere la circolazione delle info a interlocutori esterni,clienti e aziende fornitrici x operare cn >tempestività/>correttezza delle info trasmesse,cn>produttività sul mercato.nel caso specifico il crm ha lo scopo di trattare in modo organizzato le info su clienti(effettivi)e prospect(potenziali)quindi danno forte aiuto nella gestione di tt le attività commerciali,di mrk e di post vendita nn trattate dal ciclo attivo dell’erp.Obiettivi:allargare portafoglio clienti cn l’apertura di canali informat diretti;aumentare la conoscenza del mercato e quindi dei bisogni espressi dai potenziali clienti;fidelizzare i clienti tramite servizipostvendita;azioni di mrk xsonalizzate sulla base di preferenze espresse cn acquisti o rilevate da clienti cn profili simili.Essi si integrano cn erp nei punti estremi del flusso attivo infatti il processo di prevendita origina diretamente l’ordine cliente e le info sui prodotti venduti al cliente sn la base dati x il servizio postvendita.Idati raccolti da qst sistema sn la fonte informativa x l’analisi strategica.Ci sn anke sistemi basati su internet ke consentono il rapp diretto di 3i vs l’azienda(e-commerce)o dell’azienda vs partners esterni(scm) .Descrivere i concetti di base di un SIA che implementa l’organizzazione di un flusso produttivo: 1 sistema di gestione della produzione ha come obiettivi:trattamento dei processi e definizione del prodotto cioè come è fatto il singolo prodotto e il processo operativo necessario x ottenerlo con indicazione di tempi e risorse;la pianificazione della produzione sia in modo strategico che operativo;trattamento dei processi di produzione considerando materiali e lavorazioni;preventivazione e consuntivazione dei costi produttivi. X sistema produtt si intende l’insieme dele risorse quali macchinari,impianti,maestranze coinvolte nella attività di produzione. Le attività produttive nn sono un’area a sestante ma sono collegate alle altre funzioni(commerciale/acquisti/amministraz)Un sistema produttivo si classifica in base a:1)tipo di processo(discreti/continui/ibridi);2)numerosita elementi prodotti(unitari/bassi/medi/alti volumi);3)metodo di gestione(push-spinto dalla disp di materiali;pull-tirato dall’ordine cliente);4)tempi di risposta dell’azienda(mts/ato/mto/pto/eto).Gli erp forniscono supp operativo sl a processi discreti e permettono di gestire modelli dal pto al mts.Inoltre il sistema produttivo necessita di adottare sistemi organizzativi x la pianific e controllo della produzione ke garantiscono una > qualità del prodotto e un contenimento dei costi.Essi sn mrp(sistemi di pianificaz.dei fabbisogni di materiale)e mrp2(sistema produttivo legato alla pianificazione nn sl dei materiali ma di tutte le risorse ke si hanno nel sistema aziendale).Descrivere le varie tipologie produttive(MTS,ATO..) e spiegare come qs sono trattate da un SIA:in base al tempo di risp dell’azienda alla domanda si hanno varie tipologie produttive: MTS:cioè la produz x magazzino;l’az produce prodotti finiti x il magazzino con logica previsionale cioè indipendentemente dall’arrivo degli ordini. Il load time x il cliente diviene pari a 0. E’ 1 logica attuabile qdo si ha 1 flusso continuo di ordini e si è disposti ad avere scorte di magazzino. ATO: assemblaggio su ordine;i semilavorati vengono prodotti con logica stock mentre le fasi finali vengono eseguite su ordine cliente quindi il load time è pari alla durata delle fasi finali.Qs logica è attuabile qdo i semilavorati possono essere combinati fra loro.MTO: la produzione su ordine;la produzione è programmata sulla base degli ordini emessi dal cliente.I materiali sn disponibili e gestiti con logiche a scorta, il load time x il cliente corrisponde al tempo di produzione. PTO: acquisto su ordine;in qs caso nn solo la produz ma anke l’acquisto delle mp viene attivato in seguito all’arrivo dell’ordine quindi il load time è dato dal tempo di approvvigionamento + il tempo di produz. ETO: la progettazione su ordine massimizza il load time del cliente xchè si parte dalla progettazione del prodotto,si utilizza qs logica in casi di prodotti nn ripetitivi e progettati ad hoc sul singolo ordine. In 1 logica MTO e ATO si da maggiore importanza alla soddisfazione del cliente e alla puntualità, in 1 PTO è prioritario il rispetto dei criteri di economia, in quella di MTS si ottimizzano i processi produttivi.

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Considerando un sistema erp, si descrivano sommariamente le strutture informative di base di un sistema amministrativo: le strutture di base su cui si poggia un sistema amministrativo sono sostanzialmente: il piano dei conti: rappresenta l’impianto logico del sistema contabile. È organizzato su una struttura gerarchica che permette di identificare aree di interesse (suddivise in sottoinsiemi in modo interattivo) fino ad arrivare agli elementi finali che sono gli elementi contabili su cui poggiare la movimentazione contabile; anagrafiche: in ogni sistema informatico alcune unità godono di informazioni aggiuntive sviluppate in appositi archivi. Queste entità sono solitamente:clienti, fornitori ed istituti di credito. Per quanto riguarda i primi due le informazioni aggiuntive sono anagrafiche di base, contabili/finanziarie e commerciali, gli istituti di credito dispongono invece di altre informazioni aggiuntive come gli istituti esterni dei clienti/fornitori, gli istituti propri (riferimenti contabili e riferimenti di interazione con essi) ecc.;movimentazione contabile: il cuore del sistema informativo amministrativo. Traccia tutte le operazioni di rilevanza fiscale o civilistica per l’impresa attraverso (spesso ma nn sempre) lo strumento della partita doppia, che con la voce dare (creazione vendite, estinzione debito,aumento costi, costi…) ci segnala l’iva a credito mentre la voce avere ci segnala l’iva a debito derivante dalle vendite. La struttura logica dei movimenti contabili prevede due parti: la testa del movimento (informazioni che valgono per tutto il movimento come data di registrazione, causale contabile, registro contabile di riferimento, ecc) e le righe del movemento (informazioni proprie di ogni singola riga di movimento quindi partite e c/partite di qst); movimentazione finanziaria: traccia i debiti ed i crediti rateizzati nel tempo. Anche qui la struttura prevede due parti: la testa del movimento finanziario (sempre informazioni valide per tutto il movimento come soggetto, tipo di movimento,credito/debito ecc) e le righe del movimento (informazioni proprie di ogni singola scadenza come data della scadenza prevista ed effettiva, tipo di pagamento/acquisto previsto ed effettivo,data rischio); movimentazione iva: complesso e con molti casi particolari soprattutto nella movimentazione estera. L’iva è l’imposta sul valore aggiunto e queste sono le principali particolarità: esenzione/nn applicabilità/valore nullo, plafond iva (compro in imposizione e vendo in esenzione=iva a credito), scorporo, detraibilità, ecc. la struttura nn ha la testa ma solo le righe di movimentazione iva che si ricollegano per i dati generali alla documentazione contabile che ha creato la movimentazione iva. Le informazioni delle righe possono essere: causale, valore imponibile, valore detraibile/indetraibile,valore tot ergistro iva,protocollo iva.Si consideri un sistema erp e si descrivano sinteticamente possibili strutture informative per supportare le movimentazione contabile, iva e finanziaria: A)strutture informative per la movimentazione contabile sono: testa del movimento (informazioni relative a tutto il movimento), tra le cui principali troviamo data di registrazione, casuale contabile, numero identificativo della registrazione, ecc ;righe del movimento contabile (informazioni riguardanti le singole righe del movimento), tra cui voce contabile di riferimento, importo in valuta estera, ecc; competenza (indica il periodo a cuisi riferisce il movimento e permette un dettaglio di informazioni più elevato), tra cui data di competenza, valore del rateo, ecc. riferimenti contabili (indicano la provenienza di 1 operazione, alivello di dettaglio più raffinato), tra cui descrizione aggiuntiva,valore relativo ecc.B) strutture informative per la movimentazione finanziaria: testa del movimento: (informazioni proprie di ogni singolo movimento),tra cui soggetto,tipo di movimento,debito-credito;riga del movimento(info proprie di ogni singola scadenza) tra cui data di scadenza prevista/effettiva, stato, tipologia pagamento/incasso effettivo,livello sollecito,data rischioecc. C)strutture informative per la movimentazione iva: righe della movimentazione iva, tra cui clausole iva, valore imponibile, valore detraibile/indetraibile valore tot,registro iva di riferimento ecc. Si descriva sinteticamente il sottoinsieme che gestisce l’iva in un sistema informativo amministrativo, specificandone le principali funzioni disponibili, strutture informative utilizzate e particolarità trattate: movimentazione iva: materia complessa perché nn c’è omogeneità di norme nella comunità europea, quindi si fa fatica a comunicare. L’iva è calcolata con aliquote fisse nell’imponibile (valore del bene). L’iva nelle vendite è 1 debito per l’azienda, quello sugli acquisti è 1 credito. Particolarità: vengono gestite dal sistema informativo le seguenti

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particolarità: esenzione/nn applicabilità (risultato aliquota nulla); iva intracomunitaria: (all’interno della cee le operazioni hanno un regime iva separato); plafond iva (acquistare in imposizione e vendere in esenzione porta ad una situazione di credito); iva in sospensione d’imposta (per particolari clienti, il debito iva viene congelato fino al pagamento); detraibilità/indetraibilità (casi in cui la detraibilità può essere totale, parziale o nulla); ventilazione iva (aliquote nn applicate su prodotti ma sul valore della vendita); scorporo iva. Strutture informative: righe del movimento iva. Si descriva sinteticamente il sottosistema che gestisce la parte finanziaria in un sistema informativo amministrativo, specificandone le principali funzioni disponibili, strutture informative utilizzate e particolarità trattate: movimentazione finanziaria: traccia i crediti ed i debiti rateizzati nel tempo. In termini finanziari si parla di scadenze, rate scaglionate nel tempo e rate di credito che devono essere tracciate dal sistema informativo. La struttura informativa per la movimentazione finanziaria è composta da due parti: testa del movimento, informazioni riguardanti tutto il movimento, come per esempio il soggetto (cliente, fornitore,ecc.), tipo di movimento (provvisorio, definitivo), indicatore (scadenza a debito o a credito), puntatore (alla riga del movimento contabile che ha generato l’apertura); le righe del movimento, informazioni proprie di ogni singola scadenza come per esempio la data della scadenza prevista/effettiva, tipologia di pagamento prevista/effettiva, valore relativo (con segno), valore relativo in valuta estera (del cliente/fornitore), descrizione aggiuntiva (per meglio qualificare la riga), stato (aperto/chiuso9, puntatore (alla riga contabile che ha generato la chiusura), livello di sollecito e data rischio. Si descrivano sommariamente in un moderno sistema informativo aziendale i sottoinsiemi di supporto all’area amministrativa principale: ogni sistema amministrativo fornisce un insieme di procedure di supporto operativo. Fra le più importanti ci sono quelle necessarie ad adempiere agli obblighi civilistici e fiscali:1)generazione e stampa del libro giornale:è una lista cronologica dei movimenti contabili con la definizione dei conti e relativi importi(dare, avere);2) generazione e stampa dei registri iva e delle relative liquidazioni periodiche:è una stampa fiscale e cronologica dei movimenti assoggettati ad iva e del calcolo debito/credito con l’erario;3)generazione e stampa del bilancio aziendale:è una stampa valorizzata dei conti std in un piano;4) scadenziario attivo/passivo:è una lista delle scadenze organizzate per fornitore, cliente, ecc.;5) estratto conto: movimenti contabili registrati su una voce contabile, ordinati per data;6)solleciti: fornisce le lettere di sollecito da spedire ai clienti con indicazione delle rate scadute/insolute;7) insoluti: permette di gestire gli effetti che ritornano come insoluti, quindi nn pagati dal cliente.

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Descrivere i concetti base di un sia che implementa l’organizzazione della logistica: la parte del sistema informativo rivolta all’area logistica, si occupa essenzialmente di:1)definire le caratteristiche gestionali degli articoli trattati dall’azienda (in produzione, in acquisto o in vendita);2)controllare la movimentazione degli articoli;3)fornire analisi della disponibilità e giacenza degli articoli;4)fornire valutazioni inventariali con relative valorizzazioni. Nei sistemi più evoluti sono presenti delle procedure per: identificare le ubicazioni fisiche degli articoli (celle);tracciare origine/destinazione di articoli singoli (matricole) o di gruppi di articoli (lotti); operare con movimentazioni parzialmente o completamente automatizzate.Le strutture di base su cui si articola la logistica sn:-anagrafica degli articoli;-layout aziendale(scomposizione fisico/logica del magazzino in deposito);-la movimentazione(ingresso e uscita dai depositi degli articoli).Considerando un sistema per il trattamento della logistica, si descrivano le principali metodologie di valorizzazione di magazzino e come un sistema informativo implementa tali schemi: la valorizzazione del magazzino è definita dalle procedure inventariali che hanno lo scopo di definire la valorizzazione del magazzino per scopi interni e fiscali, controllare le corrette quantità degli articoli nei dispositivi. Il valore di un articolo difficilmente è identificabile o definibile in maniera chiara ed univoca, esistono infatti diversi criteri di valutazione che portano a differenti valori. Solitamente ogni sistema informativo ha più meccanismi di valorizzazione ed i principali sono: 1) ultimo costo: la procedura è valorizzata all’ultimo costo dell’articolo, che in un sistema macroeconomico inflattivo come il nostro porta ad un’ evidente sopravalutazione del materiale.2) Media ponderata: utilizzata a fini interni. Si calcola la media del valore dell’anno precedente e la si applica alla giacenza ad inizio anno. Ciò permette di smussare eventuali picchi dei prezzi generati dal mercato o x particolari scelte.3) Lifo: mezzo di valorizzazione per eccellenza. Si calcolano il saldo tra quantità entrate e uscite ed il valore medio annuale. Se il saldo è positivo l’anno si valorizza come saldo per valore medio annuo; se è negativo si scarica la differenza dall’anno prima.Tende perciò a conservare i valori storici. 4)Fifo: opera come lifo ma parte del primo anno fino all’ultimo, quindi da una stima più alta del magazzino.5)Standard: l’azienda definisce per ogni anno un valore fisso a cui valorizzare il singolo prodotto. Utilizzato quando nn sono definibili altri costi. Di solito i sistemi permettono + valorizzazioni da utilizzare a scelta nei processi, x es si può utilizzare il Lifo x il trattamento fiscale, ma nel controllo di gestione servirsi della media ponderata(+ aderente alle valorizzazioni interne). In genere sono disponibili opportune strutture dati chiamate strutture di costo che memorizzano o permettono di reperire facilmente qs info: data di valutaz, articolo, tipo di calcolo, quantità, valore tot/unitario. Si descriva sommariamente come un sia tratta una movimentazione logistica organizzata per lotti/matricole/celle, definendo ne i modelli e le finalità: I sistemi informativi più evoluti offrono anche altre funzioni per un trattamento più adeguato della logistica,infatti molti ERP gestiscono anche questi 3 argomenti principali: lotti, matricole, celle. LOTTI. Tipicamente informazioni comuni legate alla movimentazione di l particolare insieme di articoli. Il modello logico di l magazzino gestito a lotti prevede la descrizione di un insieme di informazioni necessarie a descrivere ogni lotto: informazioni di nominazione,(Per ogni lotto vi è un codice univoco che corrisponde al nome del lotto);informazioni logistiche. (Riguardano giacenza ed ubicazione del lotto: trattamento complesso perché xogni movimentazioni di articoli trattati a lotti deve tenere anche traccia dei lotti che vengono movimentati di conseguenza); informazioni di stato( Lo stato esprime il concetto di validità/non validità di l lotto (esempi: accettato, da analizzare, scaduto, respinto, ecc.)); informazioni di tracciabilità( Permette di seguire la vita di un articolo e dei processi ad esso collegati. Si divide in tracciato della sorgente o tracciato della terminazione); informazioni fisiche e gestionali.(Informazioni che completano la struttura di l lotto. Alcune sono standard come data di produzione del fornitore, data di scadenza, peso, ecc., mentre altre sono proprie di ogni realtà aziendale). MA TRICOLE. Diverse dai numeri di serie che sono collegati ai lotti, le matricole fanno riferimento al singolo articolo ed in questo caso si lega ad ogni articolo movimentato. La finalità è quindi l'identificazione di un preciso articolo, non la tracciabilità che interessa solo marginalmente. Le strutture di riferimento (le informazioni descrittive) sono analoghe ai lotti. Anche le procedure di

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controllo sono simili a quelle per lotti che sono: 1)giacenza/impegni di articoli divisi per lotto/ubicazione; 2)lotti in scadenza; 3)lotti nei vari stati; 4)lotti che soddisfano particolari caratteristiche; 5)tracciamento dei lotti (nel caso delle matricole solo nelle fasi finali del processo produttivo, produzione e vendita). CELLE. Quando l'ubicazione(identifica la posizione di1articolo all’interno di 1deposito) è un'informazione dinamica si parla di magazzino a celle (o quando è multipla cioè l’articolo è contemporaneamente in + punti del deposito). Il magazzino è rappresentato da coordinate spaziali che definiscono l'effettivo posizionamento della cella in oggetto (esempio: corsia, lotto dx/sx, scaffale, piano), La struttura di riferimento prevede delle caratteristiche proprie delle celle, le più comuni sono: le coordinate spaziali, larghezza, altezza, peso max, quantità max, ecc. Opportuni algoritmi di calcolo assegnano i prodotti in ingresso alla singola cella in base alle loro caratteristiche es:ottimizzazione dei percorsi per il carico e lo scarico degli articoli. Le funzioni operative e di controllo(Per la definizione delle celle e del magazzino ci sono le funzioni di trattamento anagrafico,mentre per quanto riguarda la movimentazione, il sistema propone gli algoritmi di carico/scarico al fine di ottimizzare il percorso.Le procedure di controllo permettono un’analisi degli spazi(pieni/vuoti)e indici di riferimento della cololocazione dei singoli articoli. Considerando l'area logistica di un moderno sistema ERP, si descrivano i principali flussi di alimentazione della movimentazione relativa. I principali flussi di alimentazione in un sottosistema informativo riguardante il flusso logistico sono quelli che alimentano l'archivio dei movimenti di magazzino e possono essere interattivi o automatici. Alimentazione interattiva: gran parte dei sistemi permette un trattamento interattivo dei movimenti di magazzino in quanto questi sono concettualmente trattabili in partita semplice; Alimentazione dei flussi operativi (automatica): la quasi totalità dei flussi di magazzino è generata da flussi operativi aziendali, tra cui ingresso/uscita merci dati disponibili dal flusso attivo/passivo; Alimentazione dei flussi di controllo: procedure di verifica inventariale che permettono di mettere a pareggio i dati disponibili nel sistema con quelli risultati dal conteggio fisico, Tra questi tipi di verifiche abbiamo quelle inventariali dirette e quelle a rotazione.Si descrivano i supporti informativi e le principali metodologie per organizzare e definire la codifica degli articoli nel modulo logistico di un sia. Uno dei primi problemi da affrontare nella definizione di un sistema logistico è la nominazione degli articoli. Gli articoli possono avere numerosità elevata e il problema identificarli univocamente.Quindi si ricorre al PIANO DI CODIFICA: modello organizzativo che definisce il codice di l elemento in modo più comprensibile del semplice numero progressivo, e idoneo anche alle normali operazioni che non necessitano dell'uso del SI. La sua organizzazione è un processo che: -definisce un nome unico e lo associa all'articolo;-definisce un insieme di caratteristiche degli articoli trattati;-si finalizza un codifica per ognuna di esse;-si ordinano le codifiche usando una gerarchia prefissata. I sistemi descritti sono detti a codifica semplice e si dividono in 2 categorie: sistemi a codifica lineare.( Sistema per la definizione della struttura del piano di codifica. Per farlo sono necessarie la tabella delle caratteristiche, la tabella degli elementi di ogni carattere,le funzioni di accesso alle tabelle,le funzioni che forniscano la descrizione dell’insieme);sistemi a codifica condizionale.(Oltre alle prime due tabelle, per ogni caratteristica bisogna poter descrivere quali sono le caratteristiche che seguiranno in base alla scelta dell'elemento). Un altro sistema di codificazione è quello a configurazione: i sistemi descritti sopra necessitano di una fase di pre-codifica, ma questo non è sempre possibile ottenerlo, ad esempio quando a causa dell'elevata numerosità delle variabili il numero di possibili combinazioni diventa elevatissimo. L'utilizzo dei configuratori rende possibile la scelta del piano di codifica, in questo modo in base alle scelte dell'utente: codifica direttamente il nuovo articolo anche se esso non esiste ancora.

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Si descrivano in un moderno sistema informativo orientato alla logistica le modalità e funzioni di alimentazione della movimentazione di magazzino fornendone esempi applicativi. Le movimentazioni di magazzino ha in gran parte dei casi una logica di partita semplice, buona parte dei movimenti sono di puro ingresso o di pura uscita. I casi più comuni sono:1)ingresso per acquisto, indica l'arrivo di una materiale d'acquisto;2)uscita per vendita, indica l'uscita di un materiale venduto;3)uscita per carico di produzione(uscita di1articolo x produrre1 altro articolo); 4)ingresso per denuncia di produzione(ingresso di1articolo prodotto dall’azienda); 5)ingresso per movimento interno(prendo1articolo da 1deposito e lo metto in1 altro); 6)uscita per movimento interno. Le informazioni di base presenti nel movimento sono: l'articolo movimentato, deposito movimentato, data movimento, quantità movimentata (nell'unità di misura principale), tipologia del documento, causale del documento, descrizione aggiuntiva, riferimenti ai documenti che generano il movimento, valore del movimento, apertura/chiusura inventariali, ecc. Descrivere i concetti base di un sistema informativo che implementa l'organizzazione di un flusso attivo. Si descrivano le strutture informative di base che compongono un sottosistema aziendale rivolto alle vendite. I sistemi informativi che implementano il flusso attivo hanno i seguenti 2 obiettivi di base: definire le condizioni commerciali dei prodotti e contrattuali dei clienti, fornire i supporti informativi per le funzioni operative (trattamento ordini esecutivi, trattamento offerte, organizzazione spedizioni e DDT, fatturazione, ecc.). Nei sistemi più evoluti sono presenti procedure per:-trattare i gruppi di acquisto e le catene commerciali;- per gestire gli ordini aperti,;-definire i flussi complessi di controllo, validazione e spedizione;- trattare la vendita diretta ed organizzare i centri di distribuzione remoti. Le strutture di base su cui si posa il sia sono: 1)le anagrafiche commerciali dei clienti e dei prodotti. Sono informazioni necessarie a pilotare il flusso delle vendite e riguardano principalmente i "clienti e contatti commerciali" (quindi tutti i dati utili al flusso attivo riguardanti i clienti come indirizzi spedizioni,modalità pagamenti) e "i prodotti di vendita", che possono essere fisici o servizi (tutti i dati utili al flusso attivo riguardanti il prodotto come peso,volumi,ingombri,codice articoli);2)le condizioni commerciali, che definiscono i listini, la scontistica ed i rapporti di agenzia. Listini sono collezioni di prezzi ed articoli influenzati da_ elementi come: il cliente e la sua gerarchia (il prodotto è legato al singolo cliente o a un gruppo di clienti); l'articolo (che può essere attualizzato o neutro, il prodotto è legato ad ogni singolo articolo o ad una famiglia di essi), la valuta ( che viene usata per esprimere il prezzo in questo listino), la data. Le metodologie di definizione sono 3: tabella semplice (per ogni listino si definisce la coppia atticolo-prezzo senza altre condizioni); algoritmica ( il SI sviluppa mediamente l algoritmo le scelte operative dell'ordine commerciale); strutture dati condizionali (alberi decisionali).Alcune sofisticazioni possono essere: il prezzo come maggiorazione o diminuzione di un altro prezzo, il prezzo ricavato da l costo, prezzi a scaglioni. Le condizioni di scontistica sono influenzati da: cliente, attualizzazione del prodotto, data valutazione, ecc. Le metodologie sono concettualmente simili a quelle dei listini solo che qui si definisce lo sconto e non il prezzo. Le sofisticazioni sono gli sconti a cascata, a scaglioni e composti. 2a)Con le condizioni di agenzia introduciamo la figura dell'agente(intermediario). Elementi influenzanti: agente e la gerarchia, il cliente e la sua gerarchia, data valutazione, modalità di pagamento, scontistica ecc., Le metodologie sono simili ai listini. Le problematiche sono relative alla modalità di liquidazione, all'assunzione del rischio (da parte dell'agente),anticipo provvigione,definiz obiettivi e premi ;3)i documenti di processo. sono documenti che rappresentano i fenomeni transazionali complessi (esempio, a valle dell'ordine cliente si può direttamente alla creazione di un documento di trasporto). I documenti di trasporto hanno una struttura simile e sono caratterizzati da una testa con i dati comuni un insieme di righe che rappresenta i dettagli della vendita ed un piede con i totalizzatori(tot imponibile e iva);4) i piani di processo, che sono dei raggruppamenti di righe di documenti definiti, per generare un blocco i documenti necessari per il passo successivo ed in caso altri documenti di corredo. Esempi tipici sono il piano di spedizione, che è la definizione di una spedizione di prodotti raggruppando le righe degli ordini che devono essere spediti in un unico posto anche se legate a clienti e ordini differenti; ci sono da rispettare dei vincoli di logistica , di organizzazione, di percorso e disponibilità. Piano di

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fatturazione: insieme di righe degli ordini da fatturare, in Italia c'è la fatturazione differita e si devono rispettare dei vincoli di data,di tipologia e stato del documento.Si descrivano sinteticamente i processi di base usualmente risolti da un sia per l'area del ciclo attivo, specificandone sommariamente le strutture informative coinvolte. I processi di base usualmente usati da un sia per l'area del ciclo attivo si dividono in due blocchi: quelli che supportano il flusso esecutivo e quelli che forniscono le principali analisi operative. Procedure di flusso: si presentano nella sequenza iniziale con cui vengono utilizzate: preventivazione(Il documento collegato è l'offerta, la struttura informativa coinvolta è simile all'ordine esecutivo, ma solitamente non riporta dettagli di uso interno);la raccolta ordini(I flussi coinvolti sono quello logistico e degli acquisti per pianificare l'organizzazione ed il flusso produttivo per pianificare le procedure. Si genera alla conferma (totale o parziale) di un'offerta (ordine cliente esecutivo). Questo processo di flusso si differenzia per tipo di raccolta: diretta (fax, lettera, telefono), indiretta (l'inserimento degli ordini non è più centralizzato ma viene fatto nel campo degli agenti), via web (rivoluzione). Le fasi della raccolta dei dati sono: validazione commerciale (gli uffici commerciali confermano tutte le condizioni), validazione tecnica (verifica della disponibilità dei materiali per le date previste da parte degli uffici logistici), conferma al cliente (si cambia lo stato dell' ordine e si emette un documento al cliente per comunicargli che è stato coperto l'ordine); spedizioni(Se il materiale è disponibile nel rispetto delle date di consegna si passa alla spedizione. Definite in 2 modi: diretta (per spedizioni semplici), o organizzata (per spedizioni che necessitano di un'organizzazione preliminare attraverso il piano di spedizione). Le spedizioni interagiscono col flusso logistico. Il DDT genera oltre all'aggiornamento dei documenti a monte anche l'effettiva movimentazione logistica); fatturazione. (Oltre all'aggiornamento dei documenti a monte, calcola adeguatamente le valorizzazioni e diventa la parte attiva generando i movimenti per la contabilità ordinaria, finanziaria,analitica ed IVA. Oltre al flusso amministrativo e contabile la fatturazione attiva i seguenti flussi elementari: provvigioni agenti, effetti attivi collegati alle scadenze, informazioni statistiche. La fatturazione può essere: diretta (si fa la fattura partendo direttamente dal DDT), organizzata (passa attraverso il piano di fatturazione); procedure di analisi(ogni sistema erp offre strumenti di Reporting (strumenti per effettuare la prima analisi del flusso attivo). Gli elementi in cui solitamente si concentrano le analisi sono:ordinato, fatturato e marginalità.Questi meccanismi di analisi si ottengono attraverso sistemi informazionali di Data Warehousing. Descrivere i concetti base di un sia che implementa l'organizzazione di un flusso produttivo. Gli obiettivi di un sistema della gestione della produzione-sono: 1) il trattamento dei processi di definizione del prodotto (predisposizione della struttura di ogni prodotto e del processo di trasformazione per ottenerlo, con tempi e risorse da utilizzare);2)la pianificazione della produzione (sia dal punto di vista strategico che operativo, a vari livelli di astrazione vengono definiti gli obiettivi produttivi e da questi sono ricavate le risorse, in termini di capacità produttiva e di materiale);3)il trattamento dei processi di produzione (vengono attuati e consuntivati operativamente i processi produttivi, considerando i materiali che devono essere movimentati e le risorse che devono sviluppare le singole lavorazioni);4)la preventivazione e consuntivazione dei costi produttivi (analisi previsionale e consunti va dei costi di produzione per quanto riguarda i materiali, la manodopera l'utilizzo dei terzisti). Col termine sistema produttivo si intende l'insieme delle risorse (macchinari, impianti e maestranze) coinvolte direttamente e non nell'attività di produzione, quindi nel processo di trasformazione della materia prima in semi lavorati e prodotti finiti. L'attività produttiva è correlata alle altre funzioni aziendali: a quella commerciàle (vendita del prodotto), a quella. degli acquisti (che processa i prodotti per la lavorazione), a quella amministrativa (garantisce la disponibilità dei mezzi finanziari ed il controllo amministrativo delle fasi). Le decisioni prese nell'ambito della gestione di un sistema produttivo sono di breve, medio e lungo termine, influenzano perciò il risultato economico dell'impresa. L'organizzazione di un sistema produttivo può essere molto diversificata inquanto dipende da moltissime variabili, come il mercato in cui opera, il particolare tipo di prodotto, la disponibilità delle risorse finanziarie, ecc.

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Descrivere i concetti base di un sia che implementa l’organizzazione di un flusso passivo. Le procedure di base che supportano il flusso passivo sono divise in 2 gruppi, quelle che supportano il flusso esecutivo e quelle che forniscono le principali analisi operative PROCEDURE DI FLUSSO (sono descritte secondo la sequenza usuale con cui vengono utilizzate): richieste d'acquisto. I vari settori aziendali richiedono al'ufficio acquisti di approvvigionare l'azienda di oggetti e servizi in quantità e date definite; preventivazione. Passo opzionale, utilizzato per gli acquisti non ripetitivi oppure per le "prime forniture", perché solitamente le condizioni con i fornitori sono codificate, Il SI permette di valutare le quotazioni commerciali di diversi fornitori (anche potenziali), selezionando l'offerta migliore;Emissione ordine.La creazione dell’ordine può avvenire in diversi modi:-i sistemi di solito permettono la selezione delle rda secondo vari parametri(tipo materiali,data consegna)e successiva generazione dell’ordine;-semplice inserimento del doc d’ordine specificando materiali acquistati e tt le condizioni commerciali dell’approvigionamento.In qst fase vi è la validazione commerciale dove l’ufficio acquisti conferma tt le condizioni tec/comm come prezzi,sconti,pagamenti quindi si ha l’inoltro al fornitore a mezzo carta o tramite file in pdf. ricezione materiali ed esecuzione dei servizi,Quando arriva il materiale si registra il DDT passivo relativo e si chiude l'ordine; siccome i documenti possono essere eterogenei la procedura è molto interattiva. La ricezione interagisce col flusso logistico e la registrazione del DDT genera una modifica dei documenti a monte più l'effettiva movimentazione logistica ed anche tutti i movimenti di carico nei depositi interessati (nel caso di servizi il processo è uguale,xò l’evasione dell’ordine è effettuata dal fruitore ke puo essere diverso dall’ufficio acquisti e ovviamente non viene generata una movimentazione logistica). Nelle lavorazioni dei terzisti a seconda del tipo di ordine di c/lavoro, di livello o di fase, si ha la movimentazione automatica dei depositi interessati (quello di carico e quello di ricarico del terzista) e l'avanzamento degli ordini di produzione collegati; controllo e registrazione fatture. Procedure completamente manuali a causa della mutevolezza di rappresentazione e la non sempre definibilità dei dati (la fattura si può riferire a più consegne ed includere oneri aggiuntivi non definibili a livello di ordine). La registrazione aggiorna i documenti a monte e calcola adeguatamente tutte le valorizzazioni alimentando così tutta la parte amministrativa, generando la movimentazione contabile ordinaria, IVA, finanziaria ed analitica. PROCEDURE DI ANALISI. Simili a quelle del flusso attivo, quindi il reporting si basa su analisi dell'ordinato (concetto di portafoglio, del fatturato, dei costi secondo varie dimensioni: fornitori e loro raggruppamenti, articoli e loro raggruppamenti,tempo e sua traccia ecc.). Tutto ciò si ha utilizzando sistemi informazionali di Data Warehousing.Si descrivano le principali strutture informative ed i principali processi si un sia rivolto all’area acquisti. I sistemi informativi per l'area acquisti sono simmetrici a quelli dell'area vendite. Si occupano di definire le caratteristiche commerciali dei prodotti e dei fornitori di materiali e servizi (comprare al meglio, il COSA comprare gli viene detto), fornire i supporti informativi per le funzioni operative (come il trattamento delle richieste di acquisto, ricezione materiali, ecc.). Nei sistemi più evoluti, i SI sono 'dotati di procedure per trattare i gruppi di 'acquisto e lecatene commerciali, gestire gli ordini aperti, definire i flussi di controllo e validazione. Per riuscire in questi obiettivi i SI per l'area acquisti poggiano su delle strutture di base.1)Le ANAGRAFICHE COMMERCIALI dei fornitori e dei prodotti o servizi di acquisto: i fornitori si distinguono in 3 categorie (di materiali, di lavorazione e di trasporto) ed il SI registra informazioni di natura commerciale su di loro (oltre alle anagrafiche elementari) come i riferimenti commerciali, valutazione dei tempi con cui interagire, le modalità di pagamento, ecc. Prodotti di acquisto: informazioni riguardanti il suo processo di acquisto che è influenzato dal lead time, scorta minima, punto di riordino e lotto di riordino. Altre informazioni vengono registrate come il codice e la descrizione propria de fornitore, l'unità di minimo acquisto, ecc. Lavorazioni dei terzisti: in base al tipo di attività in c/lavoro ci sono 2 categorie. La prima è quella di livello (il terzista riceve i componenti e restituisce il prodotto finito); di fase (il terzista fa una generica fase del processo di lavorazione) e rispettivamente le informazioni sono collegate al completo processo produttivo o solo alla fase di lavorazione. Trasporti ed altri servizi: dati anagrafici dei vettori, eventualmente le zone

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di competenza dei di versi vettori. 2)CONDIZIONI COMMERCIALI, semplificate rispetto all'area attiva, Si occupano solo della definizione dei prezzi di acquisto e della scontistica, in quanto non esiste la gestione degli agenti. Listini d'acquisto: solitamente i prezzi sono concordati col fornitore ed entrambe le parti vogliono tenere nota' dell'evoluzione temporale dei prezzi (l'ordine è perciò storicizzato): quindi per complessità o numerosità i prezzi degli articoli non sono definiti a priori per accordi, si rimporta l'intero listino del fornitore in formato elettronico. Certi sistemi informativi non hanno veri e propri listini, ma richiamano i prezzi applicati alle ultime vendite. I listini legati al trasporto sono più complessi da gestire perché sono collegati ad una serie di processi, come: la zona che influisce sul prezzo di carico, l'elemento caratterizzante il prezzo(volume/peso), il prezzo di riferimento, ecc. Sconti: anche questi sono modellizzabili tramite un albero decisionale. Il processo è molto semplificato: lo sconto è concordato per i singoli articoli o servizi del fornitore; è possibile effettuare sconti composti o a scaglioni,3)DOCUMENTI DI PROCESSO:rappresentano i fenomeni transazionali complessi. Sono composti da una testa con informazioni comuni all’'intero documento(come identificaz doc,fornitore), delle righe che dettagliano i singoli articoli(come codice e descrizione articolo/fornitore/data consegna) e da l piede che contiene un insieme di totalizzatori(come tot doc, tot imponibile,iva). Si descriva quali sono in un SIA rivolto alla produzione gli elementi fondamentali caratterizzanti una commessa produttiva e usualmente offerti all’utente: la commessa produttiva è 1 aggregato di ordini di produz. Si attivano qdi procedure direttamente x commessa .Ci possono essere diversi meccanismi di aggregazione: x documento( cioè vengono raggruppati in 1commessa tutti gli OP necessari a produrre 1 determ ordine cliente);x riga documento(cioè il raggruppamento è sulla singola riga e nn sull’intero ordine);x cliente(cioè tutte le richieste di 1 determ cliente);x tecnologia(cioè x tipo di linee utlizzate);x intervalli temporali (cioè la commessa prod considera tutta la produzione pianificata per una determ giornata o settimana.

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Si descrivano le procedure di base ke caratterizzano il sottosistema ERP orientato alla produzione: I SI orientati alla produzione offrono svariate procedure.1)Per il trattamento anagrafico delle strutture di base: permettono l'inserimento, la modifica o la cancellazione di tutte le informazioni relative alla distinta base, ai cicli produttivi, al Layout di. fabbrica ed alla definizione dei costi. 2)Per la generazione, la manutenzione e la consuntivazione delle commesse produttive sui materiali e sulle lavorazioni. Distinguiamo tra: A)materiali,(Il trattamento di base dei materiali inizia con la verifica dei fabbisogni di materiali (MRP) e propone all'utente le coperture per soddisfare le richieste (cioè propone gli ordini fornitore, gli ordini di produzione, prelievi dal magazzino per soddisfare ordini clienti e previsionali). Il sistema MRP genera un piano operativo di produzione per coprire le richieste indipendenti. L'operatore analizza diverse versioni di piano, ottenute con parametri operativi diversi (spostando alcune richieste indipendentemente critiche, modificando i lead time dei fornitori o interrii, modificando i valori di scorta e lotti di riordino, ecc.). Se il sistema tratta solo materiali, la generazione degli OP e delle commesse può avvenire in due modi: modello semplificato (tutta la struttura gerarchica è schiacciata in un unico OP, per produzioni semplici e veloci); modello completo (tutti gli OP vengono generati e si ha uno schema che segue puntualmente i processi produttivi ed i singoli passaggi di movimentazioni materiali). Il sistema prosegue con l'emissione di documenti che tracciano e permettono la consuntivazione del processo: lista di prelievo(una lista dei materiali da prelevare ricavata dalle righe componenti gli OP); documentazione varia a corredo della produzione(disegni tecnici/schede/etichette); denuncia di produzione,(è una lista del materiale previsto come risultato del processo produttivo, ricavata dalla testa dell'OP);B) lavorazioni : la programmazione delle lavorazioni interne è fatta tramite il sistema CRP; il problema è associare agli OP i relativi OL. Procedure CRP:1)CRP a capacità infinita basata sul lead time (parte dagli OP definiti dall'MRP ed associa gli OL i vari OP, il problema è dire se gli OL sono fattibili); 2)CRP a capacità infinita basato sui tempi tecnici(si parte dagli OP definiti dall'MRP ed associa i cicli produttivi ai vari OP e quindi si ripercorrono gli alberi degli OP uasndo i tempi tecnici);3CRP a capacità finita: numerosità elevata, opera come l'ultimo ma nel processo di produzione viene valutata la disponibilità delle risorse);4CRP con capacità finita con ottimizzazione: complessità max, oltre alle cose viste nell'ultimo punto, nel processo di pianificazione vengono applicati meccanismi di ottimizzazione del piano)C)Avanzamento della produzione: il sistema prosegue con l'emissione di documenti che tracciano e consentono le lavorazioni (bolla di lavorazione, documenti associati alle singole fasi, avanzamento delle fasi). Altro discorso è fatto per le lavorazioni esterne che si dividono in:-c/lavoro di livello(produzione interamente all'esterno), emissione del documento di trasporto, uscita materiale, il terzista esegue il lavoro, il materiale rientra (scarico magazzino terzista,carico magazzino, avanzamento del lavoro,chiusura dell’ordine,); -c/lavoro di fase (lavorazione esterna di una singola fase), situazione più complicata perché il materiale che esce e che rientra non è chiaramente determinato a livello di OP. 3)Procedure di avanzamento: permettono la consuntivazione dei singoli passi per quanto riguarda i materiali e le lavorazioni, oppure consuntivazione automatica dei componenti avanzando quindi solo le fasi, oppure tecnica del back-flashing cioè avanzamento di tutte le fasi e tutti i materiali componenti alla denuncia del prodotto padre, 4)Procedure di manutenzione: normali procedure interattive che permettono agli utenti di intervenire direttamente sugli OP. 5)Procedure di analisi: analisi dell'effettivo stato di avanzamento di OP ed OL. Importante categoria è quella che valuta i consumi di risorse e materiali. 6)Procedure di controllo: procedure di controllo dei costi con sistemi di roll-up su OP ed OL. Considerando un sistema ERP di descriva tramite un sintetico modello E-R 1 possibile organizzazione di dati x…: i docum di processo ke supportano un ciclo passivo sn composti da 1 testa con i dati comuni,un insieme di righe con i dettagli dei prodotti acquistati e un piedi x i totalizzatori e i dati calcolati dopo l’inserimento delle righe. Nella testa troviamo: identificazione documento(protocollo,date,stato); identificazione fornitore(con eventuali indirizzi);condizioni commerc(valuta,modalità pagamento ecc);spedizione(tipo trasporto);dati generali. Le righe

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presentano:identificazione riga(n riga,stato righe);identificaz prodotto o servizio(codice prodotto);spedizione(quantità,prezzo);logistica(magazzino da movimentare);amministrazione;dati generali. Alla fine del docum troviamo i dati di piede ke sn totalizzatori e si riferiscono a tutto il docum: dati generali;condizioni commerc finali(sconto complessivo,finanziario e spese aggiuntive);totalizzatori(scadenze pagamento,totale). Si descrivano le 4 finalità dei sistemi operazionali,con opportuni esempi. . L'integrazione coi sistemi ERP si trova nel flusso attivo e nella logistica. Le 4 categorie di finalità dei sistemi operazionali sono le seguenti. Registrazione delle transazioni: regolamentazione di tutte le operazioni elementari che hanno luogo in un determinato momento e che l'azienda ha interesse (esempio, ordini cliente/fornitore, movimentazione magazzino, spedizioni, ecc.) Le transazioni possono essere semplici (registrazione di l solo evento) o complesse (serie di registrazioni). Pianificazione e controllo (esempio, sistema per la previsione dei consumi e delle vendite): le transazioni possono essere a cascata (la registrazione di l ne provoca altre, ad esempio la spedizione genera un 'uscita di magazzino). Utilizzando i dati dei processi a monte si possono pianificare quelli a valle per razionalizzare l'attività e rendere più fluida la concatenazione tra processi. Per questo obiettivo i processi di pianificazione e controllo permettono: l'elaborazione di piani, la registrazione dell'avanzamento delle operazioni aziendali, la misura dello scostamento dagli obiettivi. Organizzazione della conoscenza (esempio,info strutturale = conoscenza del personale(x ogni operatore nome/cognome/matricola),info correlate =distinta base è correlata agli articoli): l'organizzazione della conoscenza si effettua con lo scopo di trattare in maniera centralizzata tutte le informazioni di supporto all'attività. Le possibilità di tale conoscenze sono: la registrazione delle transazioni, le anagrafiche(clienti/fornitori/prodotti) e le informazioni che definiscono i rapporti tra le anagrafiche. Le informazioni di questo settore hanno le caratteristiche di essere: strutturate (cioè riconducibili ad un insieme di caratteristiche predeterminate) e correlate. Elaborazione della situazione aziendale: il SI è considerato come un nucleo dinamico. Gli archuivi sono la struttura, gli eventi che scatenano le transazioni sono gli ingressi, e le transazioni più le pianificazioni sono la parte dinamica che modifica la situazione portando l'azienda ad un nuovo stato. Quindi se si vuole arrivare ad uno stato/obiettivo è necessario conoscere lo stato corrente, tanto da riuscire a modificarlo generando eventi e transazioni che lo portino verso l'obiettivo. Gli indicatori di stato sono x es le giacenze nei depositi;l’elenco ordini inevasi,;fatturato corrente, ecc., sono cioè le informazioni che si collocano in un ipotetico quadro di controllo.

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Considerando un sistema ERP. Si descrivano sommariamente le strutture informative di base di in sistema amministrativo. Le strutture di base su cui si poggia un sistema amministrativo sono sostanzialmente: il piano dei conti. Rappresenta l'impianto logico del sistema contabile. E' organizzato su una struttura gerarchica che permette di identificare aree di interesse (suddivise in sottosistemi in modo interattivo) fino ad arrivare agli elementi finali che sono le voci contabili su cui poggiare la movimentazione contabile(la strut prevede 1 perte patrimoniale(a/p)e1parte economica(c/r)); anagrafiche. In ogni sistema informativo. alcune unità godono di informazioni aggiuntive sviluppate in appositi archivi. Queste entità sono solitamente: clienti, fornitori ed istituti di credito. Per quanto riguarda i primi 2 le informazioni aggiunti ve sono anagrafiche di base, contabili/finanziarie e commerciali; gli istituti' di credito dispongono invece di altre informazioni aggiuntive come gli istituti esterni dei c1ienti/fornitori(codici cin/abi e coordinate internazionali), gli istituti propri (riferimenti contabili e strumenti di interazione con essi), ecc.; movimentazione contabile, il cuore del sistema informativo amministrativo. Traccia tutte le operazioni di rilevanza fiscale o civilistica per l'impresa attraverso (spesso ma non sempre) lo strumento della partita doppia, che con la voce DARE (creazione vendite, estinzione debito, aumento costi, costi, ecc.) ci segnala l'IVA a credito, mentre con la voce AVERE (estinzione vendite, creazione debito, diminuzione costi, ricavi, ecc.) ci segnala l'IVA a debito, La struttura logica dei movimenti contabili prevede due parti: la testa del movimento (informazioni che valgono per tutto il movimento come data di registrazione, causale contabile, registro contabile di riferimento, ecc.) e le righe del movimento (informazioni proprie :di ogni singola riga del movimento cioè le partite e c/partite); movimentazione finanziaria. Traccia i debiti ed i crediti rateizzati nel tempo. Anche qui la struttura prevede due parti: la testa del movimento finanziario (sempre informazioni valide per tutto il movimento come soggetto, tipo di movimento, ecc.) e le righe del movimento (informazioni proprie di ogni singola scadenza come data della scadenza prevista ed effettiva, tipo di pagamento previsto ed effettivo, ecc.); movimentazione IVA. Complesso e con molti casi particolari soprattutto nella movimentazione estera, L'IVA è l'imposta sul valore aggiunto e queste sono le principali particolarità: esenzione/non applicabilità /valore nullo, plafond IVA (compro in imposizione e vendo in esenzione = iva a credito), scorporo, detraibilità, ecc. La struttura non ha la testa ma solo le righe di movimentazione IVA che si ricollegano per i dati generali alla documentazione contabile che ha creato la movimentazione IVA. Le informazioni delle righe possono essere: causale, valore imponibile, valore detraibile/indetraibile.Si descriva sinteticamente il sottosistema che gestisce la parte finanziaria in sistema informativo amministrativo, specificandone le principali funzioni disponibili, strutture informative utilizzate e particolarità trattate. Movimentazione finanziaria: traccia i crediti ed i debiti rateizzati nel tempo, In termini finanziari si parla di scadenze, rate scaglionate nel tempo e rate di credito che devono essere tracciate dal sistema informativo. La struttura informativa per la movimentazione finanziaria è composta da due parti: testa del movimento, informazioni riguardanti tutto il movimento, come per esempio il soggetto (cliente, fornitore, ecc.), tipo di movimento (provvisorio, definitivo), indicatore (scadenza a debito o a credito), puntatore (alla riga del movimento contabile che ha generato l'apertura); le righe del movimento,-informazioni proprie di ogni singola scadenza come per esempio la data della scadenza prevista/effettiva, tipologia di pagamento prevista/effettiva, valore relativo (con segno), valore relativo in valuta estera (del cliente/fornitore), descrizione aggiuntiva (per meglio qualificare la riga), stato (aperto/chiuso), puntatore (alla riga contabile che ha generato la chiusura), livello di sollecito e data rischio. Si consideri un sistema ERP e si descrivano sinteticamente possibili strutture informative per supportare la movimentazione contabile, IVA e finanziaria.Strutture informative per la movimentazione contabile sono: testa del movimento (informazioni relative a tutto il movimento), tra le cui principali troviamo data di registrazione, casuale contabile, numero,identificativo della registrazione nel registro, ecc.; righe del movimento contabile (informazioni riguardanti le singole righe del movimento), tra cui voce contabile di riferimento, importo in valuta estera, ecc.; competenza (indica il periodo a cui il movimentosi riferisce e permette un dettaglio di informazioni

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più elevato), tra cui data di competenza, valore del rateo, ecc.; riferimenti contabili (indicano la provenienza di l operazione, a livello di dettaglio più raffinato), tra cui descrizione aggiuntiva,estremi del riferimento ecc. Strutture informative per la movimentazione finanziaria: testa del movimento (informazioni relative a tutto il movimento), tra cui soggetto, tipo di movimento,indicatore,puntatore alla riga del movimento contabile che ha generato l’apertura; righe del movimento(informazioni proprie di ogni singola scadenza), tra cui data di scadenza prevista/effettiva, stato,tipo di pagamento/incasso previsto/effettivo ecc. Strutture informative per la movimentazione IVA: righe della movimentazione IVA, tra cui clausole IV A, valore imponibile, valore detraibile,indetraibile,valore tot,registro iva,protocollo iva,periodo di liquidazione. Si descriva sinteticamente il sottosistema che gestisce l'IVA in un sistema informativo amministrativo, specificandone le principali funzioni disponibili, strutture informative utilizzate e particolarità trattate.Movimentazione IVA: materia complessa perché non c'è omogeneità di norme nella comunità europea, quindi si fa fatica a comunicare. L'IVA è calcolata con aliquote fisse nell'imponibile (valore del bene). L'IVA nelle vendite è l debito per l'azienda, quello sugli acquisti è I credito, PARTICOLARITA'. Vengono gestite dal sistema informativo le seguenti particolarità: esenzione/non applicabilità (risultato aliquota nulla); lVA intracomunitaria (all’interno della CEE le operazioni hanno un regime IV A separato); plafond IVA (acquistare in imposizione e vendere in esenzione porta ad una situazione di credito); IV A in sospensione d'imposta (per particolari clienti, il debito IV A viene congelato fino al pagamento); detraibilità indetraibilità (casi in cui la detraibilità può essere totale, parziale o nulla); ventilazione IV A (aliquote non applicate su prodotti ma sul valore della vendita); scorporo IV A. Strutture informative: righe del movimento IVA. Si descrivano i supporti informativi e le principali metodologie per organizzare e definire la codifica degli articoli nel modulo logistico di un sia. Uno dei primi problemi da affrontare nella definizione di un sistema logistico è la nominazione degli articoli. Gli articoli possono avere numerosità elevata e il problema identificarli univocamente. PIANO DI CODIFICA: modello organizzativo che definisce il codice di l elemento in modo più comprensibile del semplice numero progressivo, e idoneo anche alle normali operazioni che non necessitano l'uso del SI. La sua organizzazione è un processo che definisce un nome unico e lo associa all'articolo, definisce un insieme di caratteristiche degli articoli trattati, si formalizza una codifica per ognuna di esse; accoppiando infine le varie codifiche ad un ordine prefissato(gerarchicamente)si ottiene il codice. I sistemi descritti sono detti a codifica semplice e si dividono in 2 categorie:A) sistemi a codifica lineare(Sistema per la definizione della struttura del piano di codifica. Per farlo sono necessarie la tabella delle caratteristiche, la tabella degli elementi di ogni carattere, funzioni di accesso alle tabelle, funzioni che forniscano la descrizione dell’articolo);B) sistemi a codifica condizionale(Oltre alle prime due tabelle, per ogni caratteristica bisogna poter descrivere quali sono le caratteristiche che seguiremo in base alla scelta dell'elemento costruendo una specie di albero). Un altro sistema di codificazione è quello a configurazione( i sistemi descritti sopra necessitano di una fase di pre-codifica, ma questo non è sempre possibile ottenerlo, ad esempio quando a causa dell'elevata numerosità delle variabili il numero di possibili combinazioni diventa elevatissimo.Si passa allora all’utilizzo dei configuratori che impongono la scelta del piano di codifica(spesso condizionale), in questo modo in base alle scelte dell'utente si richiama il configuratore commerciale che codifica direttamente il nuovo articolo anche se esso non esiste ancora.