dash per unicef

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Libretto dash

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Page 1: Dash per Unicef

Testo Presidente Unicef.......

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Ai milioni di italiani che con la lorogenerosità hanno dato vita e partecipatoall’iniziativa Dash per UNICEF –Insieme contro il tetano neonatalecontribuendo a donare 15.286.120 dosidi vaccino contro il tetano neonatale.Dal 1° ottobre al 31 dicembre,per ogni confezione di prodotto vendutaDash ha donato a UNICEF l’importonecessario all’acquisto di una dosedi vaccino per proteggere dal tetano unadonna in età fertile e impedire latrasmissione al neonato. Ogni anno,il tetano neonatale è responsabile dellamorte di 59.000 neonati nei Paesi in viadi sviluppo e 170 milioni di donne sonoancora a rischio. Oltre che grazie, perciò,diciamo arrivederci all’anno prossimoe rinnoviamo insieme il nostro impegnocontro il tetano neonatale.

Grazie

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5Dash per Unicef4 Insieme contro il tetano neonatale

Il tetano neonatale,malattia mortale ancoraoggi per migliaia di persone

In 40 Paesi del mondo,ancora oggi, 170 milionidi donne e neonati sonoa rischio di infezioneda tetano, nonostanteil vaccino antitetanicosia disponibile da oltre80 anni

In Europa e nei Paesi industrializzati iltetano non rappresenta un pericolo damolto tempo, è un male del passato.Ma in molti Paesi in via di sviluppocontinua a essere una malattiaendemica che mette a rischio la vitadelle madri non vaccinate, che possonocontrarre la malattia durante il parto, edei loro neonati nel momento del tagliodel cordone ombelicale, a causa dellescarse condizioni igieniche nelle qualisi trovano a partorire. Il tetano neonataleè il tetano che si sviluppa tra il terzo e il ventottesimo giorno di vita. È invecechiamata semplicemente tetano lamalattia che insorge dopo questoperiodo, cioè dopo il primo mese di vita.Nei Paesi in via di sviluppo ancora oggimuoiono circa 59.000* neonati, 1 ogni9 minuti, e migliaia di donne a causadel tetano neonatale.Ciò nonostante, le popolazioni che

vivono in aree rurali con scarsaassistenza sanitaria e che hanno unaltissimo rischio di contagio non sonoa conoscenza del reale pericolodi contrarre il tetano.Fino ad oggi non è stata messa a puntoalcuna terapia in grado di curare questamalattia. Ma c’è un mezzo formidabileper contrastarla: la vaccinazione.Che ha davvero un ruolo vitale.Bastano infatti due dosi di vaccino,somministrate a distanza di quattrosettimane l’una dall’altra durante lagravidanza con la seconda dosesomministrata due settimane prima del parto, per prevenire la malattia eproteggere sia la mamma sia il neonatodal tetano neonatale.

* CHERG/WHO stime della mortalità per anno causatadal tetano neonatale nell’anno 2008 – Lancet 12.05.2010

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quando la malattia è diffusa in 58 Paesiin via di sviluppo del continente asiaticoe africano, con il semplice meccanismo“1 confezione = 1 vaccino” attraverso il quale Procter & Gambledona all’UNICEF una dose di vaccino perogni confezione di determinati prodottivenduti. La partecipazione el’entusiasmo con cui migliaia di personerispondono all’iniziativa sono tali cheProcter & Gamble e UNICEF decidonodi estendere la campagna anche in altriPaesi. In questi cinque anni, dal 2006a oggi, cosa è successo?• oltre 300 milioni di dosi di vaccino

sono state donate all’UNICEF;• oltre 100 milioni di mamme con i loro

bambini sono state vaccinate;• il tetano neonatale è stato sconfitto

in ben 18 Paesi. E l’impegno non siferma qui. L’obiettivo dellacollaborazione tra UNICEF eProcter & Gamble è arrivare entro il2015 alla sconfitta totale del tetanoneonatale.

Della battaglia contro il tetano neonatalesi è fatta carico l’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, dasempre impegnato nella difesa dei dirittie dei bisogni primari di ogni bambino,ragazzo e adolescente nel mondo.Ad affiancarlo in questa sfida c’è Procter & Gamble, con una partnershipsviluppata negli anni che ha dato vita auna campagna globale con l’obiettivodell’eliminazione del tetano neonatale,che significa ridurre l’incidenza di questamalattia a meno di un caso ogni 1.000parti. Si parla di eliminazione, e nonè impresa da poco, perché non èipotizzabile il totale sradicamentodella malattia: il batterio che provocail tetano vive nel terreno e una suatotale scomparsa è praticamenteimpossibile. La campagna globalecomincia nel Regno Unito nel 2006,

7Insieme contro il tetano neonataleDash per Unicef6

“Nessuno può moriredi tetano nel XXI secolo,a maggior ragione quandoprevenire la malattiaè molto semplice”

Francois GasseResponsabile programma UNICEFper l’eliminazione del tetanoneonatale e materno

Eliminare il tetano neonatale:si deve e si può.La campagna globaledi UNICEF in collaborazionecon Procter & Gamble

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9Dash per Unicef8 Insieme contro il tetano neonatale

In soli tre mesi, dal 1° ottobreal 31 dicembre 2010, si è arrivatialla donazione a UNICEF di 15.286.120di dosi di vaccino. Sono stati milioni gliitaliani che hanno risposto all’iniziativa,promossa attraverso televisione,stampa e internet. Oltre a Dash, ben altri otto marchidi Procter & Gamble, Az, Bolt, Fairy,Infasil, Mastro Lindo, Oral-B, Swiffere Viakal hanno partecipato allacampagna. Alla causa si è affiancatauna madrina d’eccezione,Natasha Stefanenko, mamma celebre che ha dato sostegno e visibilità all’iniziativa.

In Italia, oltre 15 milionidi dosi di vaccino donategrazie alla campagnaDash per UNICEF

In Italia è il marchio Dasha raccogliere la sfida conla campagna Dash perUNICEF - Insieme controil tetano neonatalerealizzata nel 2010

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11Dash per Unicef10 Insieme contro il tetano neonatale

I vaccini devono essere trasportatisecondo parametri della catenadel freddo, fondamentaleper la corretta conservazione.Va formato il personale sanitario locale.Vanno sensibilizzate le donne,per la maggior parte ignare del rischio.Ci sono molti aspetti da curare,

oltre a quelli pratici. Siamo andatiin Niger a vedere cosa succede.Il Niger, un Paese che registratemperature tra le più alte delcontinente africano, dove a frontedi un tasso di natalità tra i più alti almondo con una media 7,1 figli per ognidonna, la mortalità infantile al di sotto

Operare sul campo:la missione in Nigercon UNICEF

Una volta donati, i vaccinidevono compiere un lungoviaggio per arrivare adestinazione. E ledifficoltà da affrontarenon sono solo logistiche

Niger

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dei cinque anni, è di 198 morti ogni1.000 bambini, il triplo della mediamondiale, dove su una popolazionedi 15 milioni di abitanti, circa l’84%vive in aree rurali e oltre la metà sottola soglia della povertà. Eppure qui, grazie alla campagna disensibilizzazione e vaccinazione controil tetano neonatale, la mortalità causatada questa malattia si è ridottanotevolmente e oggi si registrano menodi dieci casi all’anno.Per ottenere questo risultato ci sonovoluti cinque anni di campagne atappeto per raggiungere, se non iltotale, una quota importante dellapopolazione. In Niger dove mancanoi mezzi, le strade, l’assistenza sanitaria.Oltre al censimento di tutte le donnein età fertile, cosa non facile in unPaese dove l’età della prima gravidanzaè molto bassa e occorre raggiungerlefino ai villaggi più sperduti, UNICEF devegarantire la catena del freddo per iltrasporto dei vaccini, deve prendersi

cura dell’educazione e sensibilizzazionedelle madri, della formazione dipersonale locale e della creazionedelle infrastrutture sanitarie di base.E la vaccinazione è solo l’ultima tappadi questo lungo percorso. Niamey, città che conserva i fastiun po’ appannati del boom dell’uraniodegli anni ’80 – viali, palazzi, giardinie monumenti – è ancora,inconfondibilmente, africana: la benzinavenduta nelle bottiglie di plastica,i bambini di strada, gli abiti vivacementecolorati, i mercati rutilanti.Nella sede dell’UNICEF i funzionariche affrontano ogni giorno la battagliacontro il tetano neonatale con lecampagne di vaccinazione di massa,sanno che non bisogna abbassare laguardia ma sanno anche che non sicontinuerà in una lotta senza fine.L’ambulatorio in periferia è la trinceadella prevenzione. A settecento chilometri dalla capitale,nella provincia di Maradi, si ha la prova

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tangibile degli ostacoli concreti che unacampagna di vaccinazione deveaffrontare: innanzitutto le distanze,il trasporto dei vaccini garantiti da unacatena del freddo e la difficoltà arecarsi presso i villaggi più sperduti.Nel villaggio raggiunto dopo ore diviaggio su strade dissestate, operaun personale sanitario che è tuttodel posto e parla i dialetti locali.E sa come trasformare le vaccinazionidelle madri in un’occasione perverificare la salute dei bambini che crescono, e per educare le donnealle più elementari norme d’igiene.Piccole sfide, in un Paese in cui l’acquapotabile è un lusso, ma anche un circolo virtuoso innescato dallevaccinazioni. Nella città di GuidanRoumdji, il dispensario è una veracatena di montaggio sanitaria: centinaiadi donne aspettano pazientemente diessere visitate e vaccinate, per la primao la seconda volta.Anche i loro figli vengono visitati.

Nel caldo appena schermato da pesanti tendoni, le donne usanocome ventagli i libretti sanitari,conservati come documenti preziosi:il primo passo per censire, seguire,educare a considerare la salute undiritto e un dovere possibili, allo stessotempo. Il Niger, un mondo lontano danoi, afflitto da tanti problemi, dove lagentilezza delle persone, la facilità delsorriso, la prontezza e l’efficacia con cuitanti operatori locali sanno trovareun piccolo aiuto – una dose di vaccino –sono l’occasione di uscire dal fatalismodella rassegnazione.

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Costa d’Avorio

Etiopia

Madagascar

Uganda

Angola

Da Paesi come Angola, Costa d’Avorio,Etiopia, Madagascar e Uganda giungonostorie quotidiane di giovani donne chetestimoniano l’importanza del lavorosvolto sul campo per la sconfitta deltetano neonatale. Engracia Bernardavive a Luanda, la capitale dell’Angola,nell’area di Cazenga, la più popolosadella nazione.

Ha 22 anni e 3 bambini: uno di 6 anni,uno di 3 e un bebè di 8 mesi. Engracia,insieme ad altre centinaia di donne chesolitamente non hanno modo disottoporsi alle vaccinazioni di routine, èuna delle beneficiarie della seconda

campagna di vaccinazione organizzatadal governo angolano con UNICEF eWHO, che ha registrato ottimi risultatinella regione di Cazenga, con oltre26.000 donne vaccinate solo nei primidue giorni. Il successo della campagnaè stato possibile grazie a un’importanteopera di comunicazione sui temi dellasalute, per combattere contro lasuperstizione e la disinformazione.

In Costa d’Avorio, all’inizio dellacampagna si erano diffuse voci secondole quali la vaccinazione causassesterilità o prolungasse il periodo dellagravidanza. E quando molte donne sonorimaste incinte pur essendosi sottoposteal vaccino, la falsa informazione si èdissolta. In questo Paese, il tetanoneonatale causa circa il 30% dei casi dimortalità neonatale e materna.La campagna di vaccinazione, svolta intre fasi, ha coinvolto 5 milioni di donne in

gravidanza, dai 15 ai 49 anni. E SabraSeydou, che è riuscita a sottoporsi allaseconda vaccinazione contro il tetanoneonatale a poco tempo dal parto, haprotetto se stessa e il nascituro.

In Etiopia sono stati i leader religiosi epolitici delle comunità e le associazionidelle donne a informare e coinvolgere lapopolazione, anche attraversoprogrammi radiofonici in lingua localeche spiegavano gli effetti positivi dellavaccinazione. In Uganda la mobilitazionedelle comunità e delle scuole è avvenutautilizzando diversi canali come lamusica, il gioco e lo sport con lacollaborazione di Uganda Junior Leaguee Uganda Kids Sports League. In Madagascar la campagna, lanciatanel luglio del 2008, ha coperto 22distretti su un totale di 119, consideratitra quelli a più alto rischio di contrarre lamalattia, e ha coinvolto 1.712 operatori

sociali impegnati in una vasta operadi sensibilizzazione con visite porta aporta, incontri con le comunità, appelliin chiesa, e diffusione di messaggiattraverso le radio nei dialetti locali.Anche grazie a loro, più dell’80% delledonne in età fertile ha ricevuto laseconda vaccinazione contro il tetano,proteggendosi così dalla malattia.Una di loro è Monica, 18 anni, con suafiglia Marie, di 2 anni.

La campagna di vaccinazione,voci dai Paesi del mondo

Il Niger non è l’unicoPaese a beneficiaredell’aiuto portato dallacampagna di vaccinazionipromossa dall’UNICEF

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21Dash per Unicef20 Insieme contro il tetano neonatale

Fondata nel 1946 per rispondere allanecessità di assistere in manieratemporanea le giovani generazionidell’Europa colpite dalla guerra, a partiredal 1953 ha visto confermato il propriomandato, ampliando la sua sfera diazione nei Paesi in via di sviluppo diAfrica, Asia e America Latina.È sostenuta nel suo operatoesclusivamente da contributi volontari di

privati, aziende, fondazioni e governi.Importanti riconoscimenti come ilPremio Nobel per la pace ricevuto nel1965, testimoniano l’operafondamentale svolta in oltre 150 Paesie territori dove, grazie alla fornitura diacqua e generi alimentari, vaccini eservizi igienici, l’UNICEF garantisce lasalute e la protezione dei bambini dallosfruttamento e dalle malattie.I programmi di assistenza e svilupposono sempre concepiti secondo unapproccio di tipo partecipativo,coinvolgendo attivamente le comunitàlocali nella realizzazione di progettimiranti al miglioramento della loroqualità di vita, sempre nel rispettodelle culture locali.

UNICEFFondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia

L’UNICEF è l’agenziadell’ONU che si occupadella tutela della vitae della promozione deidiritti di ogni bambinonel mondo

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23Dash per Unicef22 Insieme contro il tetano neonatale

Costruire e mantenere un rapportodi fiducia con i consumatori è uno deiprincipali valori che hanno contraddistintol’azienda. La strategia per lo svilupposostenibile per Procter & Gamble significacontribuire a migliorare la qualità dellavita in tutto il mondo, per le generazionipresenti e future e un progressoeconomico attento all’ambiente eall’equità sociale. L’innovazione

tecnologica e la responsabilità nell’offrireprodotti di qualità che aiutano amigliorare la vita quotidiana, sonostrettamente e intimamente connessecon il principio che la sostenibilità socialedell’impresa debba essere misuratasia sull’impatto ambientale dei processiproduttivi sia sugli interventi concreti nelcontribuire alla riduzione di tanti problemisociali. Tra gli obiettivi di medio termine,migliorare la qualità della vita di 300milioni di bambini entro il 2012 conprogrammi di responsabilità sociale,realizzare innovazioni di prodotto perabbattere l’impatto ambientale, ridurreulteriormente le emissioni di CO ,i consumi energetici e idrici e i rifiutinell’ambito dei processi produttivi.

Procter & Gamblee lo sviluppo sostenibile

Procter & Gamble,azienda leader neiprodotti di largo consumo,con sede a Cincinnati,Ohio (USA), è presentein oltre 200 Paesi

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Pubblicazione a cura dellaDirezione Relazioni EsterneProcter & Gamble

Coorinamento editorialeVittoria CastagnaSimona Corsetti

Progetto graficoPeliti Associati

ImpaginazioneFulvio Forleo

FotografieSalvatore La Barbera

StampaArti Grafiche – Pomezia

Finito di stampare nel mese di Maggio 2011

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