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Senato della Repubblica XVII Legislatura Fascicolo Iter DDL S. 287 Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura 30/03/2018 - 04:03

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Senato della Repubblica

XVII Legislatura

Fascicolo Iter

DDL S. 287

Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura

30/03/2018 - 04:03

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Indice

1. DDL S. 287 - XVII Leg. 1

1.1. Dati generali 2

1.2. Testi 4

1.2.1. Testo DDL 287 5

1.3. Trattazione in Commissione 18

1.3.1. Sedute 19

1.3.2. Resoconti sommari 22

1.3.2.1. 9^ Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) 23

1.3.2.1.1. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 5 (pom.) del

19/06/2013 24

1.3.2.1.2. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 7 (pom.) del

03/07/2013 33

1.3.2.1.3. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 13 (pom.) del

09/07/2013 42

1.3.2.1.4. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 14 (ant.)

dell'11/07/2013 43

1.3.2.1.5. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 15 (pom.) del

16/07/2013 44

1.3.2.1.6. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 19 (pom.) del

24/07/2013 45

1.3.2.1.7. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 20 (ant.) del

25/07/2013 46

1.3.2.1.8. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 13 (pom.) del

30/07/2013 47

1.3.2.1.9. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 22 (pom.) del

31/07/2013 54

1.3.2.1.10. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 23 (ant.) del

01/08/2013 55

1.3.2.1.11. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 15 (pom.) del

07/08/2013 56

1.3.2.1.12. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 1 (ant.)

dell'11/09/2013 63

1.3.2.1.13. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 2 (ant.) del

19/09/2013 64

1.3.2.1.14. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 3 (pom.) del

24/09/2013 65

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1.3.2.1.15. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 27 (ant.) del

25/09/2013 66

1.3.2.1.16. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 4 (pom.) del

01/10/2013 67

1.3.2.1.17. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 20 (pom.)

dell'08/10/2013 68

1.3.2.1.18. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 5 (pom.) del

09/10/2013 81

1.3.2.1.19. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 31 (pom.) del

09/10/2013 82

1.3.2.1.20. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 32 (pom.) del

15/10/2013 83

1.3.2.1.21. 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) - Seduta n. 22 (pom.) del

22/10/2013 84

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1. DDL S. 287 - XVII Leg.

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Senato della Repubblica Pag. 1

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1.1. Dati generalicollegamento al documento su www.senato.it

Disegni di leggeAtto Senato n. 287XVII Legislatura

Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricolturaTitolo breve: competitività dell'imprenditoria giovanile in agricoltura

Iter8 ottobre 2013: in corso di esame in commissioneSuccessione delle letture parlamentariS.287 in corso di esame in commissione

Iniziativa ParlamentareMaria Teresa Bertuzzi ( PD )CofirmatariLeana Pignedoli ( PD )Roberto Ruta ( PD ) (aggiunge firma in data 21 maggio 2013)Claudio Moscardelli ( PD ) (aggiunge firma in data 16 maggio 2013)Francesco Scalia ( PD ) (aggiunge firma in data 16 maggio 2013)Donatella Albano ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)Isabella De Monte ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)Mauro Del Barba ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)Elena Ferrara ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)Angelica Saggese ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)Daniela Valentini ( PD ) (aggiunge firma in data 19 giugno 2013)NaturaordinariaPresentazionePresentato in data 25 marzo 2013; annunciato nella seduta pom. n. 5 del 26 marzo 2013.Classificazione TESEOIMPRESE AGRICOLE , GIOVANI , ASSISTENZA E INCENTIVAZIONE ECONOMICA ,COLTIVATORI DIRETTIArticoliREGOLAMENTI DELL'UNIONE EUROPEA (Art.1), DECRETI MINISTERIALI (Artt.2, 7, 14, 15,20), MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI (Artt.2, 3, 14,20), MINISTERO DELL' ECONOMIA E DELLE FINANZE (Artt.7, 15), ISTITUTO DI SERVIZIPER IL MERCATO AGRICOLO ALIMENTARE ( ISMEA ) (Artt.16, 17, 20), FONDI DIBILANCIO (Art.3), AGEVOLAZIONI FISCALI (Artt.4, 5, 8), INVESTIMENTI PRIVATI (Artt.7,

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.1. Dati generali

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15), CREDITO DI IMPOSTE (Art.7), PROPRIETA' CONTADINA (Artt.9, 19), DIRITTI DIPRELAZIONE (Art.9), ABROGAZIONE DI NORME (Art.9), COSTRUZIONI RURALI (Art.10),RICOSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE (Art.10), DETRAZIONI DI IMPOSTE(Art.10), REGIONI (Art.11), PROVINCE AUTONOME (Art.11), CONTRIBUTI PUBBLICI(Art.11), ASSOCIAZIONI (Art.11), CREDITO AGEVOLATO (Artt.12, 13), FONDI DI GARANZIA(Art.14), INNOVAZIONE TECNOLOGICA (Art.15), BASI DI DATI (Artt.16, 17), ISTITUZIONEDI SEDI ED UFFICI PUBBLICI (Art.20), IMMOBILI DEMANIALI (Art.21)RelatoriRelatore alla Commissione Sen. Franco Panizza (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI) (dato contodella nomina il 19 giugno 2013) .AssegnazioneAssegnato alla 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) in sedereferente il 30 maggio 2013. Annuncio nella seduta pom. n. 31 del 30 maggio 2013.Pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 6ª (Finanze), 7ª (Pubbl.istruzione), 10ª (Industria), 11ª (Lavoro), 13ª (Ambiente), 14ª (Unione europea), Questioni regionali(aggiunto il 31 ottobre 2013; annunciato nella seduta n. 134 del 5 novembre 2013)

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.1. Dati generali

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1.2. Testi

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2. Testi

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1.2.1. Testo DDL 287collegamento al documento su www.senato.it

Senato della Repubblica XVII LEGISLATURAN. 287DISEGNO DI LEGGEd'iniziativa dei senatori BERTUZZI , PIGNEDOLI , MOSCARDELLI , SCALIA , RUTA ,ALBANO , DE MONTE , DEL BARBA , Elena FERRARA , SAGGESE e VALENTINICOMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 25 MARZO 2013Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricolturaOnorevoli Senatori. -- L'accesso al bene terra è il primario e più difficoltoso sbarramento al ricambiogenerazionale in agricoltura. Nella cosiddetta fase di start up infatti non è certo una difficoltà irrisoriaper il giovane agricoltore fornire agli istituti di credito le garanzie richieste per lo stanziamento difinanziamenti per accedere al bene primario della terra. Questo accade fin da tempi non sospetti,precedenti all'attuale crisi economica globale ed ancora prima dell'entrata in vigore del NuovoAccordo sui requisiti minimi di capitale firmato a Basilea (cosiddetto Basilea 2) che mirava aprevenire, tra le altre cose, la concessione di «mutui facili».Se vogliamo citare un Paese che sta operando concretamente in questo senso possiamo certamentericordare la vicina Francia che sta approntando un «plan massif» per fronteggiare la crisi del settoreprimario con prestiti agevolati (a tassi pari all'1 per cento per i giovani agricoltori), fondi straordinariper far fronte all'aumento dei prezzi e contributi a fondo perduto per il pagamento degli interessi deiprestiti già contratti dagli imprenditori agricoli.Il presente disegno di legge ha lo scopo, nel rispetto delle normative europee, di promuovere, d'intesacon le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il primo insediamento, il ricambiogenerazionale e la permanenza di giovani nel settore dell'agricoltura. I più recenti dati ISTAT,pubblicati il 1º marzo 2013 e relativi al quarto trimestre 2012, rilevano una diminuzione del numerodegli occupati di 148.000 unità rispetto a un anno prima. Il numero dei disoccupati manifesta unulteriore forte aumento su base tendenziale (+23,0 per cento, pari a 559.000 unità). L'incremento,diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metà deicasi persone con almeno trentacinque anni. La crescita è dovuta in un caso su due a quanti hanno persola precedente occupazione. Il tasso di disoccupazione trimestrale (dati grezzi) è pari all'11,6 per cento,in crescita di 2 punti percentuali rispetto a un anno prima; per gli uomini l'indicatore passa dall'8,7 percento del quarto trimestre 2011 all'attuale 10,7 per cento e per le donne dal 10,8 per cento al 12,8 percento. Dato ancora più preoccupante è però quello che riguarda i giovani. Il tasso di disoccupazionegiovanile, che viene calcolato tenendo in considerazione i giovani di età compresa tra i quindici e iventiquattro anni, sale al 39 per cento (6,4 punti percentuali in più nel raffronto tendenziale), con unpicco del 56,1 per cento per le giovani donne del Mezzogiorno.Inoltre, con specifico riguardo al settore agricolo, tra i Paesi dell'Unione europea, l'Italia è quello che,dopo il Portogallo, presenta la maggiore incidenza di imprenditori agricoli di età superiore aicinquantacinque anni. Un tale stato di cose, che già di per sé non appare ottimale, diviene addiritturapreoccupante nel momento in cui lo si confronta con il fenomeno dell'invecchiamento degliimprenditori agricoli che assume, in Italia, carattere strutturale e deve ritenersi espressione di una

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 287

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duplice difficoltà: quella che hanno gli agricoltori più anziani ad uscire dal settore e quella che hanno ipiù giovani ad entrarvi. Da ciò ne consegue che, riguardo al problema dell'invecchiamento degliimprenditori agricoli italiani, non appare tanto realistico porsi l'obiettivo del ricambio generazionale,inteso nel senso di ricercare l'equilibrio tra i flussi di agricoltori in entrata ed in uscita, ma occorrepiuttosto porre in essere degli interventi efficaci che siano finalizzati a favorire sia l'insediamento chela permanenza dei giovani in agricoltura.La globalizzazione del mercato, i rapporti tra gli agenti istituzionali che a vario titolo si occupano delsettore primario, i processi di integrazione economica e politica tra Paesi, l'ampliamento ad estdell'Unione stanno determinando profondi mutamenti nei sistemi agricoli europei e forti esigenze diristrutturazione. Con l'Agenda 2000, adottata il 15 luglio 1997, la Commissione europea ha esposto lapropria posizione sulla direzione da imprimere alle politiche europee per preparare l'agricolturaeuropea alle sfide future interne -- allargamento e coesione economica e sociale -- ed esterne --integrazione spinta dei mercati internazionali. L'orientamento dell'Unione europea è volto a sostenere erafforzare il modello agricolo europeo basato sulla multifunzionalità, la compatibilità ambientale, lasostenibilità economica e la sicurezza alimentare, un modello culturale prima che tecnico, economico esociale. La riforma della PAC, varata nel 2003, punta proprio a favorire tali elementi ma determina lanecessità di adeguamenti per rispondere alle esigenze dei consumatori e dei cittadini, sia sul versantedelle strutture di produzione che delle strategie di conduzione aziendale, per l'attuazione dei quali ilfattore umano e, più in particolare, le capacità imprenditoriali assumono un ruolo chiave. Obiettiviquali lo sviluppo integrato delle aree rurali, la produzione di alimenti con elevati standard di qualità edi sicurezza, la valorizzazione dei prodotti tipici, la competitività delle imprese, l'adozione di metodiproduttivi eco-compatibili, possono essere conseguiti oltre che con opportune politiche di incentivi esanzioni, anche con una decisa politica a favore delle risorse umane tesa a dischiudere prospettive disviluppo in linea con le nuove esigenze di una società che deve comunque garantire la tuteladell'ambiente nell'interazione tra l'agricoltura e le altre attività dell'uomo.Ma è proprio sul fronte imprenditoriale che si manifestano forti contraddizioni e ritardinell'assecondare le nuove tendenze. Un generale invecchiamento della popolazione agricola e unoscarso ricambio generazionale accompagnano la diminuzione degli addetti all'attività agricola esoprattutto dei giovani imprenditori che, negli ultimi anni, si riducono drasticamente. I fenomeni diesodo e abbandono del settore in vaste aree dell'Unione europea sono, inoltre, causa di degrado dellearee rurali e dell'ambiente naturale. Il ruolo del settore primario travalica, pertanto, la produzione dialimenti, garantendo la protezione dell'ambiente, la salvaguardia del patrimonio naturale e dellabiodiversità, della cultura delle popolazioni rurali, obiettivi, questi ultimi, che aprono nuove einteressanti prospettive economico-imprenditoriali per i giovani delle aree rurali europee.In questo contesto appare non più prorogabile una strategia nazionale volta alla rivitalizzazionedell'attività agricola anche e soprattutto attraverso il mantenimento e l'insediamento di nuovegenerazioni di imprenditori agricoli. La promozione dello spirito imprenditoriale assume un ruolochiave per lo sviluppo del settore, la salvaguardia del territorio, la tutela dell'ambiente e del paesaggio,ovvero per quelli che sono gli obiettivi della nuova politica di sviluppo rurale. La capacità di coglierele prospettive attraverso una rete di opportunità, che possano soddisfare le aspettative delle nuovegenerazioni in agricoltura devono necessariamente tradursi in azioni specifiche, tanto più cheun'economia più dinamica, competitiva e sostenibile non può prescindere da un'agricoltura e da unosviluppo rurale di qualità. Anche alla luce di quanto stabilito dal regolamento (CE) n. 800/2008 dellaCommissione, del 6 agosto 2008, in merito alla compatibilità di alcune categorie di aiuti di Stato almercato comune, il presente disegno di legge si prefigge dunque lo scopo di dar voce alle richiesteavanzate ormai da tempo dalle associazioni di giovani imprenditori agricoli e, in sostanza, dipredisporre una serie di norme volte ad intervenire a sostegno delle imprese, facilitare l'accesso alcredito e l'acquisto dei terreni, ridurre i costi sostenuti dalle aziende, tutte coerenti rispetto alle lineeguida della nuova politica di sviluppo rurale, dettate in Europa e, conseguentemente, necessarioobiettivo di politica agricola in ambito nazionale.

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 287

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Il disegno di legge è suddiviso in sette capi e composto da ventidue articoli.Il primo capo definisce le finalità che si intendono perseguire con il presente disegno di legge, ovverola promozione, d'intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, del primoinsediamento, del ricambio generazionale e della permanenza di giovani nel settore dell'agricoltura. Inparticolare, si stabilisce che il primo insediamento di giovani agricoltori, nel rispetto di quanto stabilitoin sede europea, deve costituire obiettivo primario della politica agricola del Paese e dei programmi disviluppo agricolo, agroindustriale e forestale adottati a livello nazionale e dalle istituzioni regionali.Inoltre, all'articolo 2, si specificano i requisiti soggettivi ed oggettivi fondanti la categoria dei giovaniimprenditori che si insediano per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di responsabiledell'azienda, prendendo a riferimento l'età inferiore ai quaranta anni, il possesso di conoscenze ecompetenze professionali adeguate e la presentazione di un piano aziendale per lo sviluppo dell'attivitàagricola.Il secondo capo reca misure volte a disciplinare il primo insediamento dei giovani in agricoltura.L'articolo 3 prevede l'istituzione, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, diun fondo le cui risorse sono destinate al cofinanziamento di appositi programmi predisposti dalleregioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano per favorire il primo insediamento deigiovani nel settore dell'agricoltura, volti in particolare all'acquisto di terreni, mezzi strumentali estrutture per l'avvio dell'attività imprenditoriale agricola, all'ampliamento di una unità minimaproduttiva definita, secondo la localizzazione, l'indirizzo colturale e l'impiego di mano d'opera al finedi garantire l'efficienza aziendale e al miglioramento aziendale e all'acquisto di complessi aziendali giàoperativi.Al fine di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e lo sviluppo delle imprese agricolecondotte da giovani, all'articolo 4 si propongono anche alcune modifiche alle norme cheregolamentano la connessione ed il mantenimento delle agevolazioni tributarie a favore dei giovaniagricoltori, con particolare riguardo alle forme societarie dagli stessi costituite. Peraltro, si evidenziache lo sviluppo della forma societaria in agricoltura costituisce uno degli obiettivi contenuti neiprincìpi e criteri direttivi della legge di delega 7 marzo 2003, n. 38, sul processo di modernizzazionedei settori dell'agricoltura, della pesca, dell'acquacoltura, dell'agroalimentare, dell'alimentazione e delleforeste.L'articolo 5 concerne poi misure volte alla creazione di un regime fiscale agevolato per il primoinsediamento dei giovani in agricoltura. Nello specifico, si prevede che coloro i quali avvianoun'attività d'impresa nel settore dell'agricoltura e che producono un reddito agricolo, anche in formaassociata, possono avvalersi, per il periodo di imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro periodisuccessivi, di un regime fiscale agevolato con il pagamento di un'imposta sostitutiva pari al 12,5 percento del reddito prodotto. Tale beneficio è riconosciuto a condizione che non sia stata esercitata neiprecedenti tre anni un'attività d'impresa, anche in forma associata o familiare, e che si sianoregolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali, assicurativi e contributivi previsti dalla legislazionevigente in materia. I soggetti beneficiari di tale regime fiscale agevolato sono esentati, altresì,dall'imposizione ai fini IRAP per il periodo di imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro periodisuccessivi.Il terzo capo reca misure per favorire il ricambio generazionale e la permanenza dei giovani nel settoredell'agricoltura. L'articolo 7, in particolare, istituisce un credito d'imposta per investimenti in benistrumentali volti ad accrescere l'efficienza aziendale e ad introdurre innovazioni di prodotto, nelprocesso di coltivazione e manutenzione naturale dei terreni e nel processo di coltivazione dei prodottiattraverso tecniche di precisione, a favore di soggetti di età inferiore a quaranta anni che producono unreddito agricolo ai sensi dell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto delPresidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.L'articolo 8 reca modifiche al comma 5 dell'articolo 14 della legge 15 dicembre 1998, n. 441, in temadi agevolazioni fiscali per l'ampliamento delle superfici coltivate. Si prevede che, dal 1º gennaio 2013,i giovani agricoltori che non hanno compiuto i 40 anni, aventi la qualifica di coltivatore diretto o

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d'imprenditore agricolo professionale, anche in forma societaria, qualora acquistino o permutinoterreni sono assoggettati alle imposte di registro, ipotecarie e catastali nella misura del 50 per cento diquelle previste in via ordinaria o ridotta, misura che scende fino al 30 per cento qualora si tratti didonne.L'articolo 9 stabilisce poi dei criteri preferenziali in caso di prelazione di più soggetti confinanti, percui la prelazione è accordata, in via preferenziale, primariamente al coltivatore diretto oall'imprenditore agricolo professionale di età compresa tra i diciotto e i quaranta anni,secondariamente, al coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e, da ultimo, a società dipersone, di capitali o cooperative che svolgono attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codicecivile in via esclusiva.L'articolo 10 prevede poi una detrazione dall'imposta lorda per una quota pari al 55 per cento degliimporti rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, afavore di soggetti di età inferiore a quaranta anni che producono un reddito agricolo e chedocumentino spese, sostenute entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presentelegge, relative ad interventi di riqualificazione di fabbricati rurali utilizzati quale abitazione o perfunzioni strumentali all'attività agricola.L'articolo 11 reca infine misure per la gestione di servizi di sostituzione nelle aziende associate,prevedendo in particolare, tra i casi di sostituzione, la sostituzione dell'imprenditore, del coniuge o diun coadiuvante, la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento professionale da parte dei giovaniagricoltori associati e l'assistenza ai minori di età inferiore agli otto anni. Le regioni e le provinceautonome, nell'ambito dei propri programmi per favorire il passaggio generazionale delle imprese,possono inoltre prevedere misure ed incentivi per l'utilizzo dello strumento del patto di famiglia.Il quarto capo reca misure per l'accesso al credito e le relative concessioni di garanzia. In particolare,l'articolo 12 stabilisce che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l'Associazionebancaria italiana, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, nonché con le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bolzano, definiscono, con apposita convenzione, le modalità ed icriteri di accesso a finanziamenti e altre forme di prestito bancario agevolato, nonché per la dilazionedel debito, a favore dei soggetti di età inferiore a quaranta anni che formano un reddito agricolo. Siprevede inoltre che tali agevolazioni per l'accesso al credito, in virtù delle quali è istituito un appositofondo di garanzia a decorrere dall'anno 2013 presso il Ministero dell'economia e delle finanze,concernono tutti i tipi di contratti bancari e consistono in una riduzione del costo del servizio noninferiore ai due terzi del tasso EURIBOR da applicare nei periodi di validità del certificato.All'articolo 13 si prevede poi una modifica dell'articolo 111 del decreto legislativo 1º settembre 1993,n. 385, volta ad ampliare, e quindi favorire, le possibilità di accesso al microcredito da parte dellepersone fisiche, società di persone, società cooperative o giovani che non hanno ancora compiuto iquaranta anni, aventi la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, costituitianche in forma societaria purché, in quest'ultimo caso, la maggioranza delle quote o del capitalesociale sia detenuto da giovani che non hanno ancora compiuto i quaranta anni in possesso dellesuddette qualifiche di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale.Al fine di favorire la concessione da parte dei confidi di garanzie in favore dei soggetti di età inferiorea quaranta anni, l'articolo 14 prevede l'istituzione, presso il Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali, di un apposito fondo, alle cui risorse possono accedere le regioni e le provinceautonome di Trento e di Bolzano, per il cofinanziamento di iniziative a sostegno dei confidi regionaliche forniscono garanzie ai soggetti di età inferiore a quaranta anni per l'accesso a finanziamentibancari e per contribuzioni in conto interessi a fronte di investimenti o di operazioni di consolidamentodel debito. Inoltre, anche attraverso le società finanziarie regionali, si stabilisce che le regioni possonoerogare contributi ai fondi rischi consortili gestiti dai consorzi di garanzia collettiva fidi.Il quinto capo reca misure per investimenti in ricerca e sviluppo, stanziando, all'articolo 15, 15 milionidi euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 e prevedendo che ai giovani imprenditori agricoli ealle società agricole costituite da giovani di età inferiore a quaranta anni che presentano un progetto

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 287

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industriale e di sviluppo sperimentale nel settore dell'agricoltura, in collaborazione con istituti diricerca, è concesso un contributo, rispettivamente del 50 per cento e del 25 per cento, del costoammissibile, conformemente a quanto disposto dall'articolo 31 del citato regolamento (CE)n. 800/2008 in materia di aiuti di Stato.Il sesto capo, infine, si propone di dar vita ad un inventario completo della domanda e dell'offerta diterreni agricoli e di intere aziende, per ciascuno dei quali è prevista la raccolta di un elevato numero diinformazioni di dettaglio sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali. L'obiettivo èfacilitare il processo di compravendita e dunque il concreto avvicendamento nelle proprietà,abbattendo in maniera netta e drastica qualsiasi costo di transizione.A tal proposito si ricorda che l'ISMEA, proseguendo l'attività della ex Cassa per la formazione dellaproprietà contadina, acquista e rivende contestualmente terreni agricoli con il patto di riservatodominio, così da incrementare la dimensione media delle aziende agricole per renderle competitive sulmercato. L'attuazione degli interventi con l'utilizzo dello strumento giuridico previsto dagli articoli1523 e seguenti del codice civile, consente all'ISMEA di ridurre considerevolmente il rischiodell'investimento rimanendo proprietario del terreno fino allo scadere dell'ammortamento.Inoltre, come il presente disegno di legge si propone, è necessario intervenire ad ulteriore tutela delbuon esito dei passaggi di proprietà, prevedendo che l'istituzione preposta a gestire la banca dati -- sulmodello del Centre Nationale pour l'aménagemant de structures des exploitations agricoles(CNASEA) francese -- abbia anche il compito di svolgere un ruolo di vera e propria assistenza nelprocesso di affiancamento fra l'anziano e il giovane subentrante, dando così vita ad un avviamentoprogressivo dell'attività, nel quale colui che rileva può acquisire le conoscenze specifiche e la rete direlazioni commerciali accumulate nel tempo dall'imprenditore agricolo uscente, potendo al contempocontare sulla rete di servizi ISMEA.Com'è noto, infatti, l'imprenditoria agricola è un settore che risente particolarmente della necessità diprevedere un graduale affiancamento del giovane ad agricoltori più esperti che siano in grado ditrasmettergli quelle conoscenze pratiche del mestiere, del territorio e dell'ambiente entro cui si collocail terreno agricolo, la conoscenza delle cui peculiarità è fondamentale. Ma è soprattutto un settore dovel'efficientamento dei servizi è più che mai determinante per ridurre i costi di produzione.Dando piena attuazione a quanto appena sottolineato, il presente disegno di legge prevede, all'articolo16, l'istituzione della Banca delle terre agricole. La Banca, che dovrà essere resa operativa entro tremesi dalla data di entrata in vigore della legge, dovrà facilitare il processo di compravendita el'avvicendamento nella conduzione di terreni agricoli e di aziende e al fine di favorire il ricambiogenerazionale. Lo strumento principale attraverso cui la Banca si troverà ad operare sarà costituito daun inventario completo della domanda e dell'offerta dei terreni e delle aziende agricole che si liberanoa seguito di abbandono dell'attività produttiva e prepensionamenti, raccogliendo, organizzando erendendo disponibili le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali edinfrastrutturali delle medesime. La Banca dovrà inoltre essere accessibile via internet per tutti gli utentiinteressati tramite modalità precise e chiaramente indicate nel sito istituzionale dell'ISMEA, in mododa assicurare la certezza e la correttezza delle trattative attraverso modalità di certificazione dellaautenticità delle offerte e delle richieste.Secondo l'articolo 17, dovrà inoltre essere redatto un bollettino semestrale delle terre agricole, dapubblicare nel medesimo sito internet, con l'obiettivo di offrire una panoramica complessiva sui terrenidisponibili e sulle modalità di cessione e acquisto che permetta una conoscenza costantementeaggiornata dei terreni disponibili.L'articolo 18 prevede poi la costituzione, presso il Centro di supporto operativo dell'ISMEA, senzanuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un Nucleo operativo per la mediazione avente loscopo di favorire il processo di affiancamento tra i subentranti e i precedenti proprietari, nonché digarantire un supporto tecnico relativo alle procedure di accesso agli aiuti nonché sugli aspetti tecnicied economici proprio di ciascuna attività.L'articolo 19 prevede inoltre che possano essere istituite società di affiancamento per le terre agricole

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tra i subentranti e i precedenti proprietari, come specifica tipologia di società semplice di duratamassima di cinque anni, ai sensi dell'articolo 2251 e seguenti del codice civile, al fine di gestire ancheeconomicamente il processo di affiancamento e di graduale passaggio di proprietà.Al fine di favorire la diffusione di qualificate azioni della pubblica amministrazione nella gestionedelle terre pubbliche a destinazione agricola e di facilitare la conduzione delle medesime da parte deigiovani imprenditori agricoli di età inferiore a quaranta anni, all'articolo 20 è prevista l'istituzione diuna sezione di attività di ISMEA, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, denominata«Agenzia delle terre pubbliche». L'Agenzia è sede di riferimento per le pubbliche amministrazioni perla definizione di programmi di attività d'uso delle terre pubbliche nell'ambito di accordi da stipularecon giovani agricoltori di età inferiore a quaranta anni.Da ultimo, l'articolo 21 del presente disegno di legge propone una serie di modifiche all'articolo 66,del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012,n. 27, per cui si prevede che tutti i terreni agricoli e a vocazione agricola devono essere alienati daparte dell'Agenzia delle terre pubbliche -- e quindi non più dell'Agenzia del demanio -- mediante astapubblica, indipendentemente dal valore inferiore o superiore a 100.000 euro.Il settimo capo, infine, reca la copertura finanziaria del provvedimento.Considerando la necessità di interventi efficaci in materia, al fine di perseguire quel ricambiogenerazionale in agricoltura che da ormai troppi anni viene invocato a gran voce -- ancorché invano --da parte degli operatori del settore ma anche di membri di tutte le forze politiche, si auspica un esamein tempi rapidi del presente disegno di legge.DISEGNO DI LEGGECapo IFINALITÀArt. 1.(Finalità)1. La presente legge ha lo scopo, nel rispetto delle normative dell'Unione europea, di promuovere,d'intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il primo insediamento, ilricambio generazionale e la permanenza di giovani nel settore dell'agricoltura, nonché di facilitare,attraverso l'istituzione della Banca delle terre agricole di cui all'articolo 16, il processo dicompravendita e l'avvicendamento nella conduzione di terreni agricoli e di aziende.2. Il primo insediamento di giovani agricoltori, nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento (CE)n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, costituisce obiettivo primario della politicaagricola del Paese e dei programmi di sviluppo agricolo, agroindustriale e forestale adottati a livellonazionale e dalle istituzioni regionali.Art. 2.(Definizioni)1. Si intendono per giovani agricoltori i soggetti:a) di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in un'azienda agricola in qualità diresponsabili dell'azienda;b) che possiedono conoscenze e competenze professionali adeguate allo svolgimento dell'attivitàimprenditoriale agricola o che si impegnano ad acquisirle nei tempi e nei modi previsti dalle normeregionali;c) che presentano un piano aziendale per lo sviluppo dell'attività agricola.2. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro due mesidalla data di entrata in vigore della presente legge, di concerto con il Ministro dell'economia e dellefinanze, sentite le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono indicate le linee guidarelative alle competenze minime di cui alla lettera b) del comma 1 ed alle modalità di valutazione delpiano aziendale di cui alla lettera c) del medesimo comma 1.

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Capo IIPRIMO INSEDIAMENTO DEI GIOVANI IN AGRICOLTURAArt. 3.(Fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura)1. Per le finalità di cui all'articolo 1 è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali, un fondo con dotazione di 15 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, le cui risorse sonodestinate al cofinanziamento di appositi programmi predisposti dalle regioni e dalle provinceautonome di Trento e di Bolzano per favorire il primo insediamento dei giovani nel settoredell'agricoltura, in attuazione di quanto disposto dal citato regolamento (CE) n. 1698/2005.2. Le risorse di cui al comma 1 sono concesse dalle regioni e dalle province autonome di Trento e diBolzano in base ai programmi di insediamento dei giovani nel settore dell'agricoltura e ai criteri diripartizione da esse predisposti.3. Possono accedere alle risorse del fondo di cui al comma 1, previa presentazione di un appositopiano d'investimenti e sviluppo dell'attività imprenditoriale agricola caratterizzato da innovazioni diprodotto, nel processo di coltivazione e manutenzione naturale dei terreni e nel processo dicoltivazione dei prodotti attraverso tecniche di precisione:a) i giovani agricoltori di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge;b) le società semplici, in nome collettivo e cooperative, le società in accomandita semplice, le società aresponsabilità limitata, le reti di imprese di cui all'articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni,dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e le organizzazionidi produttori di cui al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, a condizione che, almeno la metà deisoci, dei contraenti, dei produttori, di età inferiore a 40 anni, esercitino, rivestendo la relativa qualifica,l'attività agricola a titolo principale;c) le società semplici di affiancamento per le terre agricole di cui all'articolo 19 della presente legge.4. Le risorse del fondo di cui al comma 1 sono destinate, secondo quanto previsto dai programmiregionali di cui al medesimo comma e nel rispetto dei criteri di ripartizione di cui al comma 2, perinterventi relativi:a) all'acquisto di terreni e strutture necessarie per l'avvio dell'attività imprenditoriale agricola;b) all'acquisto di mezzi strumentali, con priorità per quelli volti ad accrescere l'efficienza aziendale ead introdurre innovazioni di prodotto, nel processo di coltivazione e manutenzione naturale dei terrenie nel processo di coltivazione dei prodotti attraverso tecniche di precisione;c) all'ampliamento di una unità minima produttiva definita secondo la localizzazione, l'indirizzocolturale e l'impiego di mano d'opera al fine di garantire l'efficienza aziendale;d) all'acquisto di complessi aziendali già operativi.Art. 4.(Agevolazioni tributariea favore dei giovani agricoltori)1. All'articolo 14, comma 3, della legge 15 dicembre 1998, n. 441, e successive modificazioni, dopo leparole: «aventi la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale» sono inseritele seguenti: «costituite anche in reti di imprese di cui all'articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e in organizzazionidi produttori di cui al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, a condizione che, rispettivamente,almeno la metà dei contraenti e dei produttori esercitino l'attività agricola a titolo principale, o».Art. 5.(Regime fiscale agevolato per il primoinsediamento dei giovani in agricoltura)1. I soggetti di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge che avviano un'attività d'impresa nelsettore dell'agricoltura, anche in forma associata, e che determinano il reddito ai sensi dell'articolo 5 odell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della

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Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, possono avvalersi, per il periodo diimposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro periodi successivi, di un regime fiscale agevolato conil pagamento di un'imposta sostitutiva pari al 12,5 per cento del reddito prodotto.2. Il beneficio di cui al comma 1 è riconosciuto a condizione che i soggetti di cui al comma 1 nonabbiano esercitato nei precedenti tre anni un'attività d'impresa, anche in forma associata o familiare edabbiano regolarmente adempiuto agli obblighi previdenziali, assicurativi e contributivi previsti dallalegislazione vigente in materia.3. Ai fini contributivi, previdenziali ed extratributari, nonché del riconoscimento delle detrazioni percarichi di famiglia ai sensi dell'articolo 12, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, laposizione dei contribuenti che si avvalgono del regime agevolato previsto dal comma 1 del presentearticolo è valutata tenendo conto dell'ammontare che, ai sensi dello stesso comma 1, costituisce baseimponibile per l'applicazione dell'imposta sostitutiva.4. Ai fini del presente articolo, per l'accertamento, la riscossione, le sanzioni e il contenzioso siapplicano, in quanto compatibili, le disposizioni vigenti in materia di imposte sui redditi. Nei confrontidei contribuenti che hanno fruito del regime agevolato di cui al presente articolo e per i quali risultanoinesistenti le condizioni richieste per fruire dello stesso si applicano, in particolare, le sanzioni stabilitedall'articolo 1, commi 2 e 3, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.5. I soggetti di cui al comma 1, sono esentati, altresì, dall'imposizione ai fini dell'imposta sulle attivitàproduttive (IRAP) per il periodo di imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro periodi successivi.Capo IIIMISURE PER FAVORIRE LA PERMANENZA DEI GIOVANI E IL RICAMBIOGENERAZIONALE NEL SETTORE DELL'AGRICOLTURAArt. 6.(Sviluppodi imprese agricole giovanili esistenti)1. All'articolo 9 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, sono apportate le seguentimodificazioni:a) al comma 1, dopo le parole: «subentranti nella conduzione dell'azienda agricola», sono inserite leseguenti: «, ovvero che abbiano avviato l'attività di impresa da almeno due anni dalla data dipresentazione della domanda».b) al comma 2-bis la parola: «subentranti» è soppressa e sono aggiunte infine le parole: «o del capitalesociale della società»;c) i commi 2 e 3 sono abrogati.2. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico dellafinanza pubblica.Art. 7.(Credito di impostaper investimenti in beni strumentali)1. Ai soggetti di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge che determinano il reddito ai sensidell'articolo 5 o dell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, è concesso un creditod'imposta da utilizzare in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997,n. 241, e successive modificazioni, nella misura del 25 per cento delle spese sostenute e documentaterelative gli investimenti materiali o immateriali, che migliorino il rendimento globale dell'aziendaagricola e siano conformi alle norme dell'Unione europea.2. Ai fini di cui al presente articolo sono stanziati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013,2014 e 2015.3. Le modalità tecniche di attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, nonché i criteri e lemodalità di ripartizione delle risorse di cui al comma 2, sono stabiliti con apposito decreto del Ministro

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dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, daadottare entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.Art. 8.(Agevolazioni fiscali per l'ampliamentodelle superfici coltivate)1. Il comma 5 dell'articolo 14 della legge 15 dicembre 1998, n. 441, è sostituito dai seguenti:«5. Dal 1º gennaio 2013, i giovani agricoltori di età inferiore a 40 anni, aventi la qualifica dicoltivatore diretto o d'imprenditore agricolo professionale, costituiti anche in reti di imprese di cuiall'articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, conmodificazioni,dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e in organizzazioni di produttori di cui al decretolegislativo 27 maggio 2005, n. 102, a condizione che, almeno la metà dei contraenti e dei produttoriesercitino l'attività agricola a titolo principale, o in forma societaria, purché in quest'ultimo caso lamaggioranza delle quote o del capitale sociale sia detenuto da giovani in possesso delle suddettequalifiche di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale, qualora acquistino opermutino terreni sono assoggettati alle imposte di registro, ipotecarie e catastali nella misura del 50per cento di quelle previste in via ordinaria o ridotta.5-bis. L'aliquota del 50 per cento di cui al comma 5 è ridotta al 30 per cento qualora si tratti di donne».Art. 9.(Prelazione di più confinanti)1. Ai fini dell'esercizio del diritto di prelazione o di riscatto di cui all'articolo 8 della legge 26 maggio1965, n. 590, e successive modificazioni, e all'articolo 7 della legge 14 agosto 1971, n. 817, e deldiritto di prelazione nelle procedure di alienazione e locazione di cui all'articolo 66, comma 3, deldecreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27,nel caso di più soggetti confinanti, la prelazione è accordata, in via preferenziale, nell'ordine:a) a coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP) di età compresa fra i 18 e i 40 anni,costituiti anche in reti di imprese di cui all'articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10 febbraio 2009,n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e in organizzazioni di produttori dicui al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, a condizione che almeno la metà dei contraenti e deiproduttori esercitino l'attività agricola a titolo principale, o in forma individuale o societaria purché, inquest'ultimo caso, la maggioranza delle quote o del capitale sociale della società agricola sia detenutoda giovani imprenditori di età compresa tra i 18 e i 40 anni;b) a società di persone, di capitali o cooperative che svolgono attività agricola ai sensi dell'articolo2135 del codice civile in via esclusiva.2. L'articolo 7 del decreto-legislativo 18 maggio 2001, n. 228, è abrogato.Art. 10.(Ristrutturazione dei fabbricati rurali)1. Per le spese documentate, sostenute entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, relative ad interventi di riqualificazione di fabbricati rurali utilizzati, quale abitazione oper funzioni strumentali all'attività agricola, i soggetti di età inferiore a 40 anni che determinano ilreddito ai sensi dell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, spetta una detrazionedall'imposta lorda per una quota pari al 55 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente,fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pariimporto.Art. 11.(Servizi di sostituzione)1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere, nell'ambito degliordinari stanziamenti di bilancio, ai sensi dell'articolo 25 del regolamento (CE) n. 1698/2005 delConsiglio, del 20 settembre 2005, appositi programmi per favorire il passaggio generazionale delle

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imprese agricole tramite il riconoscimento e l'erogazione di incentivi alle associazioni costituite inmaggioranza da giovani agricoltori di età inferiore a 40 anni per la gestione di servizi di sostituzionenelle aziende associate, prevedendo, in particolare, tra i casi di sostituzione, la sostituzionedell'imprenditore, del coniuge o di un coadiuvante, la frequenza di corsi di formazione eaggiornamento professionale da parte dei giovani agricoltori associati e l'assistenza ai minori di etàinferiore agli otto anni.2. All'articolo 1, comma 1068, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, leparole: «2007-2011» sono sostituite dalle seguenti: «2012-2016».3. Il 50 per cento delle risorse del Fondo per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura,istituito dal citato articolo 1, comma 1068, della legge n. 296 del 2006, e successive modificazioni,sono destinate anche al cofinanziamento dei programmi regionali di cui al comma 1.4. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell'ambito dei programmi di cui alcomma 1, possono prevedere appositi incentivi per il mantenimento dell'unità aziendale e il passaggiogenerazionale delle imprese agricole mediante l'utilizzo del contratto di cui agli articoli da 768-bis a768-octies del codice civile.Capo IVACCESSO AL CREDITO E CONCESSIONE DI GARANZIEArt. 12.(Misure per favorire l'accesso al credito)1. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l'Associazione bancaria italiana, d'intesacon il Ministero dell'economia e delle finanze, nonché con le regioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, definiscono con apposita convenzione, da stipulare entro due mesi dalla data di entrata invigore della presente legge, aperta all'adesione delle banche e degli intermediari finanziari di cuiall'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo1º settembre 1993, n. 385, le modalità e i criteri di accesso a finanziamenti e altre forme di prestitobancario agevolato, nonché per la dilazione del debito, a favore dei soggetti di età inferiore a 40 anniche determinano il reddito ai sensi dell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni.2. Le agevolazioni di cui al comma 1 concernono tutti i tipi di contratti bancari, e consistono nellariduzione del costo del servizio non inferiore ai due terzi del tasso EURIBOR da applicare nei periodidi validità del certificato.3. Ai fini di cui al comma 1, presso il Ministero dell'economia e delle finanze è istituito, a decorreredall'anno 2013, un apposito fondo di garanzia, con dotazione pari a 10 milioni di euro.Art. 13.(Misure per favorire l'accessoal microcredito)1. All'articolo 111, comma 1, del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui aldecreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, le parole: «a persone fisiche o società di persone osocietà a responsabilità limitata semplificata di cui all'articolo 2463-bis codice civile o associazioni osocietà cooperative» sono sostituite dalle seguenti: «a persone fisiche, società di persone, societàcooperative o a giovani che non hanno ancora compiuto i 40 anni, aventi la qualifica di coltivatorediretto o imprenditore agricolo professionale, costituiti anche in forma societaria purché, inquest'ultimo caso, la maggioranza delle quote o del capitale sociale sia detenuto da giovani che nonhanno ancora compiuto i 40 anni in possesso delle suddette qualifiche di coltivatore diretto oimprenditore agricolo professionale».Art. 14.(Misure per agevolarela concessione di garanzie)1. Al fine di favorire la concessione da parte dei confidi di garanzie in favore dei soggetti di etàinferiore a 40 anni che determinano il reddito ai sensi dell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui

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redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successivemodificazioni, è istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un appositofondo, con dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015.2. Le risorse di cui al comma 1 sono ripartite tra le regioni e le province autonome di Trento e diBolzano per il finanziamento di iniziative a sostegno dei confidi agricoli regionali e interprovincialiche forniscono garanzie ai soggetti di età inferiore a 40 anni che determinano il reddito ai sensidell'articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, per l'accesso a finanziamentibancari e per contribuzioni in conto interessi a fronte di investimenti o di operazioni di consolidamentodel debito.3. Con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro due mesidalla data di entrata in vigore della presente legge, sentite le regioni e le province autonome di Trento edi Bolzano, sono definite le modalità e i criteri di ripartizione annuale delle risorse di cui al comma 1.4. Le regioni possono, anche attraverso le società finanziarie regionali, erogare contributi ai fondirischi consortili gestiti dai consorzi di garanzia collettiva fidi di cui al comma 1 dell'articolo 5 deldecreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173.Capo VINVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPOArt. 15.(Investimenti in ricerca e sviluppo)1. Ai giovani imprenditori agricoli e alle società agricole costituite da giovani di età inferiore a 40 anniche presentano un progetto industriale e di sviluppo sperimentale nel settore dell'agricoltura, incollaborazione con istituti di ricerca, ai sensi dell'articolo 1, comma 1074, della legge 27 dicembre2006, n. 296, volto ad accrescere l'efficienza aziendale, ad introdurre innovazioni di prodotto, nelprocesso di coltivazione e manutenzione naturale dei terreni e nel processo di coltivazione dei prodottiattraverso tecniche di precisione, è concesso un contributo pari, rispettivamente, al 50 per cento e al 25per cento del costo ammissibile secondo quanto disposto dall'articolo 31 del regolamento (CE)n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, in materia di aiuti di Stato.2. Ai fini di cui al comma 1, sono stanziati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e2015.3. Le modalità tecniche di attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, nonché i criteri e lemodalità di ripartizione delle risorse di cui al comma 2, sono stabiliti con apposito decreto del Ministrodell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, leregioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottare entro due mesi dalla data di entratain vigore della presente legge.Capo VIBANCA DELLE TERRE AGRICOLEArt. 16.(Istituzione della Banca delle terre agricole)1. È istituita presso l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) la Banca delle terreagricole, di seguito denominata «Banca», entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presentelegge.2. La Banca ha l'obiettivo di costituire un inventario completo della domanda e dell'offerta dei terreni edelle aziende agricole, compresi quelli di cui all'articolo 66, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, che si rendono disponibilianche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e prepensionamenti, raccogliendo, organizzando edando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturalidei medesimi, nonché sulle modalità di cessione e acquisto degli stessi.

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3. La Banca è accessibile sul sito internet dell'ISMEA per tutti gli utenti registrati secondo le modalitàstabilite dalla Direzione generale dell'ISMEA ed indicate nel medesimo sito internet.4. Al fine di aggiornare la Banca, gli utenti registrati si avvalgono di un Piano per la formazione el'assistenza tecnica, consultabile sul sito internet dell'ISMEA, predisposto dal Nucleo operativo per lamediazione di cui all'articolo 18 della presente legge.Art. 17.(Bollettino semestrale delle terre agricole)1. Nel sito internet dell'ISMEA è pubblicato con cadenza semestrale un bollettino delle terre agricole,con l'obiettivo di offrire una ricognizione complessiva degli aggiornamenti avvenuti all'interno dellaBanca, contenente informazioni circa la disponibilità di terreni e aziende agricole, privati e pubblici, ele modalità di cessione e acquisto degli stessi.Art. 18.(Nucleo operativo per la mediazione)1. Presso il Centro di supporto operativo dell'ISMEA è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per lafinanza pubblica, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Nucleo operativoper la mediazione, di seguito denominato «Nucleo», con lo scopo di:a) favorire il processo di affiancamento tra i subentranti e i precedenti proprietari;b) garantire un supporto tecnico relativo alle procedure di accesso agli aiuti e agli aspetti tecnici edeconomici propri di ciascuna attività;c) coadiuvare gli utenti registrati sul sito internet dell'ISMEA nel processo di aggiornamento dei datidella Banca, nonché di garantire correttezza e trasparenza del processo stesso.2. Per le finalità di cui al comma 1, l'ISMEA stipula apposite convenzioni con gli assessorati regionalie provinciali competenti.3. L'ISMEA assicura forme di collaborazione e di partecipazione delle organizzazioni professionaliagricole maggiormente rappresentative alle attività del Nucleo.Art. 19.(Società di affiancamentoper le terre agricole)1. I subentranti e i precedenti proprietari possono stipulare un contratto di società semplice, ai sensidegli articoli 2251 e seguenti del codice civile, al fine di gestire anche economicamente il processo diaffiancamento e di graduale passaggio di proprietà.2. Ai fini di cui al comma 1 del presente articolo, in sede di redazione dell'atto costitutivo della societàdi cui al medesimo comma, ai sensi dell'articolo 2295 del codice civile, è indicato un termine massimodella durata di cinque anni.Art. 20.(Istituzionedell'Agenzia delle terre pubbliche)1. Al fine di favorire la diffusione di qualificate azioni della pubblica amministrazione nella gestionedelle terre pubbliche a destinazione agricola e di facilitare la conduzione delle medesime da parte deigiovani imprenditori agricoli di età inferiore a 40 anni, è istituita, presso l'ISMEA, senza nuovi omaggiori oneri a carico della finanza pubblica, l'Agenzia delle terre pubbliche, di seguito denominata«Agenzia».2. L'Agenzia è sede di riferimento per le pubbliche amministrazioni per la definizione di programmi diattività d'uso delle terre pubbliche nell'ambito di accordi da stipulare con giovani agricoltori di etàinferiore a 40 anni.3. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite la Conferenza permanente per irapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, e l'ISMEA, definiscecon proprio decreto, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge,uno schema tipo di accordo tra le pubbliche amministrazioni titolari di terre a destinazione agricola e

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 287

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giovani imprenditori agricoli di età inferiore a 40 anni, contenente la durata e le modalità di utilizzodel fondo e gli oneri del contratto a carico dei giovani imprenditori agricoli per l'utilizzo dei fondimedesimi. Nel medesimo decreto è definito un codice di comportamento delle pubblicheamministrazioni nella predisposizione degli accordi di cui al comma 2.Art. 21.(Destinazione delle terre demanialia vocazione agricola)1. All'articolo 66, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge24 marzo 2012, n. 27, sono apportate le seguenti modifiche:a) al comma 1, le parole: «mediante procedura negoziata senza pubblicazione del bando per gliimmobili di valore inferiore a 100.000 euro e mediante asta pubblica per quelli di valore pari osuperiore a 100.000 euro» sono sostituite dalle seguenti: «mediante asta pubblica»;b) ovunque ricorrano le parole: «Agenzia del demanio» sono sostituite dalle seguenti: «Agenzia delleterre pubbliche».Capo VIIDISPOSIZIONI FINALIArt. 22.(Copertura finanziaria)1. 1. Ai maggiori oneri di cui alla presente legge, pari a 115 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013,si provvede a valere sui risparmi di spesa deterrminati dalle disposizioni di cui ai commi 2 e 3.2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 7, commi 12, 13, 14 e 15, del decreto-legge 6 luglio2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e dall'articolo 1, comma4, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, al fine di consentire alle amministrazioni centrali di perveniread una ulteriore riduzione della spesa corrente primaria in rapporto al PIL, le spese di funzionamentorelative alle missioni di spesa di ciascun Ministero, le dotazioni finanziarie delle missioni di spesa diciascun Ministero, previste dalla legge di bilancio, relative alla categoria interventi, e le dotazionifinanziarie per le missioni di spesa per ciascun Ministero previste dalla legge di bilancio, relative aglioneri comuni di parte capitale e agli oneri comuni di parte corrente, sono ridotte in via permanente adecorrere dall'anno 2013, in misura tale da garantire risparmi di spesa per un ammontare complessivonon inferiore a 115 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. I Ministri competenti predispongono,entro il 30 settembre di ciascun anno a decorrere dall'anno 2013, gli ulteriori interventi correttivinecessari per assicurare, in aggiunta a quanto previsto dalla legislazione vigente, i maggiori risparmi dispesa di cui al presente comma.3. Il Ministro dell'economia e delle finanze, entro il 15 ottobre di ciascun anno a decorrere dal 2013,verifica gli effetti finanziari sui saldi di finanza pubblica derivanti dagli interventi correttivi di cui alcomma 2, ai fini del rispetto degli obiettivi di risparmio di cui al medesimo comma. A seguito dellaverifica, gli interventi correttivi di cui al comma 2 predisposti dai singoli Ministri e i relativi importisono inseriti in un apposita tabella allegata alla legge di stabilità. Qualora, a seguito della verifica, leproposte di cui al comma 2 non risultino adeguate a conseguire gli obiettivi in termini diindebitamento netto, il Ministro dell'economia e delle finanze riferisce al Consiglio dei Ministri e conil disegno di legge di stabilità è disposta la corrispondente riduzione delle dotazioni finanziarie, iscrittea legislazione vigente nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b),della citata legge n. 196 del 2009, delle missioni di spesa di ciascun Ministero interessato, necessarie agarantire il rispetto degli obiettivi di risparmio di cui al comma 2, nonché tutte le modificazionilegislative eventualmente ritenute indispensabili per l'effettivo raggiungimento degli obiettivi dirisparmio di cui al medesimo comma.

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1.3. Trattazione in Commissione

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.3. Trattazione in Commissione

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1.3.1. Sedutecollegamento al documento su www.senato.it

Disegni di leggeAtto Senato n. 287XVII Legislatura

Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricolturaTitolo breve: competitività dell'imprenditoria giovanile in agricoltura

Trattazione in Commissione

Sedute di Commissione primariaSeduta Attività9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) in sede referenteN. 5 (pom.)19 giugno 2013

Congiunzione diPetizione n. 116

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) (sui lavori dellaCommissione)N. 7 (pom.)3 luglio 2013

Discussocongiuntamente:Petizione n. 116

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) in sede referenteN. 13 (pom.)9 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 14 (ant.)11 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 15 (pom.)16 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 19 (pom.)24 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.3.1. Sedute

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N. 20 (ant.)25 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 13 (pom.)30 luglio 2013

Discussocongiuntamente:Petizione n. 116

N. 22 (pom.)31 luglio 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

DiscussosingolarmenteAudizioneinformale

N. 23 (ant.)1 agosto 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 15 (pom.)7 agosto 2013

Discussocongiuntamente:Petizione n. 116(costituitocomitato ristretto)

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) (sui lavori dellaCommissione)N. 15 (pom.)7 agosto 2013

Sullapubblicazione didocumentiacquisiti nel corsodelle audizioni

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) in sede referenteN. 1 (ant.)11 settembre 2013Comitato RistrettoN. 2 (ant.)19 settembre 2013Comitato RistrettoN. 3 (pom.)24 settembre 2013Comitato Ristretto

Audizioneinformale

N. 27 (ant.)25 settembre 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Audizioneinformale

N. 4 (pom.)1 ottobre 2013Comitato Ristretto

Audizioneinformale

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N. 20 (pom.)8 ottobre 2013

Discussocongiuntamente:Petizione n. 116Congiunzione diS.751

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) (sui lavori dellaCommissione)N. 20 (pom.)8 ottobre 2013

Discussocongiuntamente:S.751, Petizione n.116Sullapubblicazione didocumentiacquisiti nel corsodelle audizioni

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) in sede referenteN. 5 (pom.)9 ottobre 2013Comitato Ristretto

Discussocongiuntamente:S.751

N. 31 (pom.)9 ottobre 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

DiscussosingolarmenteAudizioneinformale

N. 32 (pom.)15 ottobre 2013Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi

Discussocongiuntamente:S.751Audizioneinformale

9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) (sui lavori dellaCommissione)N. 22 (pom.)22 ottobre 2013

Discussocongiuntamente:S.751(Dato conto didocumentiacquisiti)

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1.3.2. Resoconti sommari

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.3.2. Resoconti sommari

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1.3.2.1. 9^ Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare)

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1.3.2.1. 9^ Commissione permanente (Agricoltura e produzioneagroalimentare)

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1.3.2.1.1. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 5 (pom.) del 19/06/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MERCOLEDÌ 19 GIUGNO 20135ª Seduta

Presidenza del Presidente

FORMIGONI

Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Castiglione. La seduta inizia alle ore 14,45.

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sanità animale (n.COM (2013) 260 definitivo)(Esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivatosulla sussidiarietà e rinvio) Il relatore GAETTI (M5S) illustra la proposta in titolo, rilevando che il regolamento concernente lasanità animale affronta una materia che è fonte di preoccupazione per tutti i cittadini europei. Talecircostanza deriva da aspetti di sanità pubblica e sicurezza degli alimenti e dell'approvvigionamentoalimentare connessi alla sanità animale, dai costi economici derivanti dall'insorgenza di malattie neglianimali e da considerazioni sul benessere degli animali.Evidenzia quindi che la proposta mira a semplificare il quadro normativo vigente e a ridurre gli oneriamministrativi. Inoltre, occorre affrontare le nuove istanze rappresentate dall'insorgenza di nuovemalattie, dal notevole aumento dei volumi commerciali e dall'evoluzione del quadro istituzionale,scientifico e tecnologico. Gli obiettivi della proposta sono quindi quelli di: assicurare un livello elevato

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IN SEDE CONSULTIVA

di sanità pubblica e di sicurezza degli alimenti riducendo al minimo l'incidenza dei rischi biologici echimici per l'uomo; promuovere la sanità animale limitando l'incidenza delle malattie degli animali esostenendo l'allevamento e l'economia rurale; migliorare la crescita economica e la competitivitàmediante la libera circolazione delle merci e gli spostamenti di animali.Richiama le ulteriori finalità specifiche dell'istituzione di un quadro normativo unico e semplificato edella introduzione di misure di reazione rapida in caso di malattie emergenti. A livello operativo lanormativa proposta reca un nuovo approccio basato sulla prevenzione, ripartisce ruoli e responsabilitàdegli attori istituzionali, classifica le malattie come base per l'intervento europeo e tende a eliminare icosti amministrativi ingiustificati.Si sofferma quindi nel dettaglio sugli elementi della proposta. La parte I reca le norme generali inmateria di sanità animale, mettendo in ordine di priorità le malattie che potrebbero avere un impattosignificativo. La parte II riguarda le responsabilità in materia di notifica e di sorveglianza, comprese levisite di sanità animale, i programmi di eradicazione e lo status di area indenne da malattia. La parteIII concerne la sensibilizzazione e la lotta alle malattie. La parte IV reca prescrizioni in materia diregistrazione, riconoscimento, tracciabilità e spostamenti degli animali. La parte V riguarda l'ingressonell'Unione e le esportazioni. La parte VI reca le misure di emergenza.Conclude sottolineando che sotto l'aspetto finanziario le spese sono limitate e si ricollegano all'assettoorganizzativo soprattutto nella componente veterinaria. Alla Commissione europea è conferito ilpotere di adottare atti delegati e atti di esecuzione, e ciò si pone all'attenzione del Governo perun'adeguata attività in tale fase.

Il presidente FORMIGONI osserva che nella prima parte della proposta testè illustrata dalrelatore si definiscono le norme generali, tra cui l'oggetto e il campo di applicazione della proposta,oltre alle malattie da prevenire e contrastare esistenti ed emergenti. In particolare, ai sensi dell'articolo5, la Commissione, mediante atti di esecuzione, redigerà un elenco delle malattie elencate, cui ilregolamento si applica. La proposta prevede altresì programmi di eradicazione e modalità per ilriconoscimento di uno Stato nella condizione di indenne da malattia per tutto il suo territorio o per unao più zone. Ricorda che è stato segnalato da parte dell'ASSICA - Associazione industriali delle carni e deisalumi - un problema relativo a malattie che affliggono in Italia i suini, ostacolando lo sviluppodell'attività di esportazione delle produzioni. Si tratta della malattia vescicolare del suino e della pestesuina africana, localizzate principalmente in poche regioni d'Italia (Calabria, Campania e Sardegna). Ilproblema delle esportazioni riguarda soprattutto i paesi terzi rispetto all'Unione europea, che nontengono conto dei principi di regionalizzazione veterinaria. Auspica che in sede di esame del presente schema di atto comunitario, possa essere tenuto inadeguata considerazione tale profilo. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

(Doc. LXXXVII-bis, n. 1) Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione

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IN SEDE REFERENTE

Europea, per l'anno 2013(Parere alla 14a Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazioni) Il relatore TARQUINIO (PdL) illustra la relazione in esame, soffermandosi in particolare sui profilidi competenza della Commissione. Gli argomenti si ricollegano alla riforma della politica agricolacomune, alla ridefinizione della politica comune della pesca e al trattamento degli organismigeneticamente modificati. Fa osservare specificamente che l'Italia è interessata per quanto concerne la tutela dei propriinteressi e prerogative dalla ridefinizione delle politiche a sostegno del settore ittico. Segnala con forzalo stato di crisi del comparto che dovrebbe invece essere sostenuto e valorizzato. Nelle sedi europeetali aspetti dovrebbero essere a suo avviso tenuti nella massima considerazione. Illustra pertanto una proposta di parere favorevole con osservazioni. Il sottosegretario CASTIGLIONE esprime parere favorevole sulla proposta di parere delrelatore. Con riferimento ai rilievi svolti sul tema della pesca, assicura l'attenzione del Governo sulpunto e condivide l'esigenza della tutela e del potenziamento del settore ittico italiano. Ricorda cheproprio ieri è stato firmato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali il decreto sullacosiddetta pesca accidentale del tonno rosso, che modifica i tonnellaggi di cattura riguardanti la pescasportiva, evitando così pesanti sanzioni nei confronti dei pescatori. Il senatore DALLA TOR (PdL) condivide l'osservazione contenuta nella proposta di parere sulrilancio dello sviluppo della pesca. Il presidente FORMIGONI, verificata la presenza del numero legale, pone in votazione laproposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore (pubblicata in allegato alresoconto della seduta odierna). La Commissione approva.

(137) PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per il riordino del sistema degli enti e degli organismipubblici vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e delle societàstrumentali (139) PIGNEDOLI ed altri. - Delega al Governo per il riordino, la soppressione e la riduzionedegli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e per lamodernizzazione dei servizi all'agricoltura(Esame congiunto e rinvio) Il relatore RUVOLO (PdL) riferisce alla Commissione sui disegni di legge in titolo. Rileva in

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premessa che il tema del riordino degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali riveste grande importanza e va affrontato con immediato impegno. Il tema dei finanziamentiriveste particolare delicatezza e in tale ambito i disegni di legge in titolo si muovono nella giustadirezione di eliminare ogni sovrapposizione di competenze. Auspica la condivisione da parte delGoverno sui punti essenziali dei progetti di riordino in un'ottica di riorganizzazione effettiva, al di là dilogiche spartitorie e di posizioni precostituite. Propone sin d'ora di svolgere un approfondimento conoscitivo sul settore mediante audizionidei rappresentanti degli enti vigilati, che consentano anche di far luce sulla situazione finanziaria esull'utilizzo delle risorse pubbliche. Rileva poi che il quadro macroeconomico italiano è caratterizzato, come del resto è agevoleconstatare dalle analisi e dalle riflessioni a livello politico ed economico, da una situazione che destaampia preoccupazione sotto l'aspetto strutturale, economico e finanziario. Le imprese in modo diffuso sono le prime a risentire di tale stato di cose, connotato da bassacrescita, diminuzione di competitività, e in generale da un arretramento che esplica i suoi riflessi versoun mercato del lavoro in fase chiaramente involutiva. Dall'analisi del quadro attuale emergono sia il continuo deterioramento della capacità e dellaproduttività delle aziende, sia le forti problematiche legate alla finanza pubblica. In questo contesto, ricorda come in tempi recenti il Governo abbia apprestato diverse misure,anche rigorose, per affrontare la situazione con riguardo ai conti pubblici e alla prospettiva di sviluppodell'economia, attraverso decreti-legge tra i quali ricorda le norme finalizzate alla revisione della spesapubblica e alla ristrutturazione della pubblica amministrazione ("spending review"). Il settore agricolo è stato coinvolto, come gli altri settori della pubblica amministrazione, nellescelte ispirate a criteri di rigore, che hanno imposto piani di ristrutturazione e riordino al fine di farefronte al grave stato d'indebitamento del paese. La conseguente riduzione complessiva delle risorse statali destinate al settore primario hainvertito in parte le strutture del Ministero e i suoi enti, ma in gran parte hanno gravato sulle politichedi sostegno e di sviluppo dell'agricoltura italiana. La revisione della spesa pubblica, insieme alla competitività e al valore del territorio,rappresenta uno dei temi da considerare fondamentali per avviare una nuova fase politica edeconomica del settore, in grado di affrontare l'esigenza di una profonda riorganizzazione del sistema,nelle sue prospettive di mercato, negli strumenti e strutture di supporto visti in un'ottica complessiva. Osserva che dalle suesposte considerazioni traggono origine le iniziative legislative in esame,le quali, in un contesto generale di settore quale quello sopra delineato, si propongono di contribuireall'opera di ristrutturazione a livello centrale e di apertura a nuove prospettive per il comparto,attraverso una razionalizzazione del sistema degli enti vigilati dal Ministero, rivedendone funzioni estrutture organizzative e al contempo consentendo una riallocazione di risorse utili in un'ottica disviluppo per il mondo degli operatori e dell'economia agricola e agroalimentare. Pur tenendo conto di quanto già disposto con la recente normativa, ovvero il decreto-legge n.138 del 2011 e il decreto-legge n. 95 del 2012, il quale in particolare ha stabilito la soppressione dialcuni enti di settore (INRAN, Buonitalia, UNIRE) e rivisto le funzioni e la struttura di AGEA e delCRA, i presenti disegni di legge sono finalizzati a un nuovo assetto organizzativo complessivo deglienti vigilati, concentrando compiti e alleggerendo strutture, eliminando sovrapposizioni, duplicazioni ea volte concorrenzialità nelle stesse attività, che spesso assumono note di incoerenza e improprietàrispetto alle finalità istituzionali dei singoli enti, i quali pertanto vanno inquadrati in nuove funzioni enuovi strumenti di partecipazione razionale ed efficace all'economia e alle strategie di settore. Alla luce dei sopracitati interventi posti in essere con le normative concernenti la "spendingreview", in base alle soppressioni disposte, il quadro complessivo degli enti vigilati dal Ministeroprevede tuttora strutture molto diverse, tra le quali Agecontrol, Ismea, Inea, Cra, Sin, Isa e Coanan. Le due iniziative, che condividono filosofia e obiettivi come delineati, propongono diversi

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strumenti legislativi per raggiungere le comuni finalità. Mentre il disegno di legge n. 137 è volto a disporre direttamente le previsioni attraverso lequali realizzare il nuovo assetto degli enti in questione, il disegno di legge n. 139 prevede il ricorsoalla delega legislativa al Governo, con la puntuale indicazione dei principi e criteri direttivi cui ilriordino dovrà essere ispirato. Il primo dei due provvedimenti è centrato sulla predisposizione di un piano di riordino eriduzione degli enti vigilati, affidato al Ministro e volto a censire le aree di attività di ciascun ente,evidenziando eventuali duplicazioni, definendo scorpori e accorpamenti di rami d'attività, procedendoa un censimento dei patrimoni dei singoli enti, al fine ultimo di pervenire alla definizione di unprogetto esecutivo che armonizzi le diverse competenze istituzionali degli attuali enti, elencatinell'allegato. Nella predisposizione del piano di riordino, la norma stabilisce la riduzione degli enti vigilati anon più di quattro, di cui vengono individuate funzioni e competenze. In particolare, in un ente dovranno essere accorpate le funzioni relative alla ricerca esperimentazione nel settore agroalimentare, esercitandone indirizzo e controllo insieme alle regioni,con il coinvolgimento di società a partecipazione universitaria. Al secondo ente sono attribuite le funzioni aventi ad oggetto il trattamento delle informazioni el'analisi dei dati, al fine di supportare con elaborazioni socio-economiche le politiche del Ministero,utilizzando un sistema informativo unitario e integrato dei controlli effettuati dalle amministrazioniterritoriali e dalle aziende pubbliche. Al terzo ente è affidato l'esercizio unitario dell'attività ispettiva verso le imprese del comparto,inclusa l'attività di controllo dei flussi finanziari relativi alla PAC, assicurando il regolare eserciziodell'attività imprenditoriale e garantendo complessivamente un sistema dei controlli più razionale emeno burocratico, che tenga conto altresì di diversi interessi coinvolti (salute, ambiente) cooperandocon le altre amministrazioni interessate. Infine, in un quarto ente è accentrata la responsabilità dei servizi economico-finanziari alle imprese,da gestire in rete con strumentazione finanziaria a carattere privatistico, al fine di sostenere esupportare il sistema imprenditoriale agricolo favorendone crescita e internazionalizzazione, anchetramite il ricorso alla concessione di garanzie con lo sviluppo e il sostegno dei consorzi fidi.Invece - prosegue il relatore - il disegno di legge n. 139 utilizza lo strumento della delega legislativa alGoverno al fine di procedere al riordino e alla riduzione degli enti vigilati dal Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali.Preliminarmente all'indicazione dei criteri direttivi, il comma 2 dell'unico articolo dispone che lariorganizzazione in oggetto avvenga in sintonia con gli obiettivi dell'agenda digitale italiana, di cuiall'articolo 47 del decreto-legge n. 5 del 2012, con riguardo alla modernizzazione dei rapporti e allosnellimento degli adempimenti concernenti cittadini e imprese agricole, mediante l'attivazione dellaCarta dell'impresa agricola, volta a consentire l'informatizzazione di tutti i dati relativi alle singoleaziende.I principi e criteri direttivi della delega sono indicati dalle singole lettere del comma 3, tra le quali lalettera b) riprende la riduzione degli enti vigilati a non più di quattro, già illustrata come oggetto deldisegno di legge n. 137, di cui sono peraltro ripresi anche i contenuti, salvo alcune differenze.In particolare, la raccolta dei dati, riguardante le funzioni del secondo ente previsto, è in questo casoriconosciuta in modo unitario ed esclusivo all'ISTAT piuttosto che a un sistema informativo integrato.Altra differenza riguarda la peculiarità delle funzioni del terzo ente, che nell'iniziativa in esame ha ilcompito primario di gestire i flussi finanziari della PAC attraverso la riorganizzazione dell'AGEA e laseparazione delle funzioni di controllo, da attribuire ad AGECONTROL in sinergia con gli organiincaricati della prevenzione e del contrasto alle frodi nell'ambito del Ministero.Quanto agli altri criteri direttivi, richiama l'attenzione su alcuni di essi, tra i quali, alla lettera c),l'integrazione delle attività di promozione e internazionalizzazione delle imprese agricole e di

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assistenza all'estero, mentre la lettera e) prevede la definizione della struttura, delle competenze e delleprocedure di funzionamento degli enti e degli organi direttivi e di controllo, anche con riferimento aicriteri di nomina atti a garantire qualificazione scientifica e professionale.Di particolare rilievo ritiene, alla lettera g), l'utilizzo di quota parte delle risorse risparmiate attraversol'opera di riordino al fine di sostenere politiche di ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori deicitati enti, così da evitare cali occupazionali e salvaguardare le professionalità acquisite.Ricorda infine la previsione, al comma 4, della istituzione di un Comitato tecnico, nell'ambito delMinistero, con il compito di elaborare un Piano di riordino del sistema degli enti vigilati, sulla base delquale vanno individuate le linee guida per la successiva predisposizione del decreto legislativo giàillustrato.Il Piano di riordino dovrà evidenziare aree di attività degli enti, sovrapposizioni e duplicazioni difunzioni, un progetto esecutivo che terrà conto della valutazione dei necessari scorpori e accorpamentidi rami di attività degli enti, nonché la definizione delle tappe di transizione al nuovo sistema.In conclusione, ribadisce l'esigenza di redigere un provvedimento che garantisca il migliore uso dellerisorse pubbliche secondo criteri di rigore e severità. Sollecita un ampio dibattito sui contenuti deidisegni di legge, assicurando la massima disponibilità ad emendare il testo in senso migliorativo,fermo restando il perseguimento delle linee guida della trasparenza delle funzioni e dell'utilizzo dellerisorse. Il senatore DALLA TOR (PdL) sottolinea l'esigenza che, nello svolgimento delle audizioni deisoggetti vigilati, vengano forniti specifici ragguagli sui bilanci e sull'utilizzo delle risorse. Il senatore RUTA (PD) condivide l'importanza dell'argomento del riordino degli enti vigilati dalMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali e ricorda l'impegno profuso in materia sin dallascorsa legislatura dalla senatrice Pignedoli.Apprezza la massima disponibilità preannunciata dal relatore rispetto ad un aperto confronto perindividuare una volontà condivisa all'interno della Commissione. Occorre porre urgentemente rimedioa sovrapposizioni di competenze e a disorganicità nei compiti, stante comunque l'ampiezza del noverodei soggetti interessati e del personale impiegato.Fa osservare come una maggiore efficacia di azione degli enti vigilati possa essere ottenuta con unriordino ispirato alla migliore efficienza dell'azione pubblica, conseguendo altresì risparmi di spesa.Conclude auspicando quindi che le audizioni suggerite dal relatore, che mirano anche a fare chiarezzasul dato finanziario, possano avvenire secondo un calendario stringente. Il senatore DI MAGGIO (SCpI) fa presente come un approfondimento conoscitivo possa avveniresecondo una rapida calendarizzazione esso consentirà di perseguire la finalità di individuare modalitàdi razionalizzazione della spesa pubblica in senso selettivo. Il presidente FORMIGONI, preso atto delle comuni sollecitazioni alla calendarizzazione di audizioni,assicura che tali incontri si svolgeranno al più presto e che in tale sede si potranno acquisireinformazioni tanto sull'attività quanto sui profili finanziari. Il senatore GAETTI (M5S) sottolinea l'esigenza di ascoltare ciascun ente singolarmente eseparatamente dagli altri. Il sottosegretario CASTIGLIONE condivide l'importanza e la delicatezza del tema del riordino deglienti vigilati. L'esigenza di trasparenza e di riordino delle competenze, oltre che di risparmio sullerisorse, va a suo avviso perseguita con convinzione. Assicura la collaborazione del Ministero sul

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punto, segnalando peraltro come i negoziati in corso sul riordino della politica agricola comuneimporranno a valle una redistribuzione e un riassetto dei finanziamenti. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura - e petizione n. 116 ad esso attinente(Esame e rinvio) Il relatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI) riferisce sul provvedimento in titolo,rilevando che lo stesso ha lo scopo di favorire, nel rispetto della normativa comunitaria, il ricambiogenerazionale e la permanenza dei giovani nel settore dell'imprenditoria agricola, alla luce della criticasituazione che caratterizza il settore.Da un punto di vista generale, ricorda preliminarmente come il problema della disoccupazionegiovanile presenti forti aspetti di preoccupazione, di difficile soluzione nel contesto internazionale ecomunitario, e che investono in modo evidente da anni il panorama economico e sociale italiano.La complessa congiuntura economica internazionale, la continua evoluzione dei mercati e l'ingressonegli stessi di nuove aree produttive mondiali e di nuovi scenari impongono serie ed approfonditescelte in merito alle politiche per l'imprenditoria giovanile, tali da fornire un valido sostegno ai giovaniper accedere al mercato del lavoro, avviando una propria impresa e contribuendo allo sviluppoeconomico e finanziario. Tali politiche dovranno pertanto incoraggiare e dare stimoloall'imprenditorialità giovanile, come un punto fondamentale su cui focalizzare le iniziative e le sceltedel Paese, in una prospettiva vera di ripresa economica.Quanto sopra evidenziato a livello generale assume un rilievo ancor più marcato nel settoredell'agricoltura, come dimostrato secondo i dati ISTAT più recenti, con riferimento, oltre che alpanorama generale italiano, alla complessiva considerazione del settore primario, nel cui contestol'incremento del tasso di disoccupazione giovanile assume evidente rilievo.Un generale invecchiamento della popolazione agricola, ormai da ritenere a carattere strutturale, e unoscarso ricambio generazionale accompagnano la diminuzione degli addetti all?attività agricola esoprattutto dei giovani imprenditori che, negli ultimi anni, si riducono drasticamente. I fenomeni diesodo e abbandono del settore in vaste aree dell?Unione europea sono, inoltre, causa di degrado dellearee rurali e dell?ambiente naturale.Ritiene che una tale situazione sia espressione delle difficoltà che hanno gli imprenditori più anzianiad uscire e di quelle che incontrano i più giovani imprenditori ad entrare nel mondo dell'agricoltura.Sottolineare che la globalizzazione dei mercati ed i processi di integrazione economica e politica tra iPaesi hanno determinato nei sistemi agricoli profondi mutamenti ed esigenze di ristrutturazione, chehanno orientato l'Unione europea a sostenere il modello agricolo basato sulla multifunzionalità, sullacompatibilità ambientale e sulla sicurezza alimentare, esigenze esplicitate già con la riforma della PACdel 2003.In questo contesto ritiene che non più prorogabile una strategia nazionale volta alla rivitalizzazionedell?attività agricola, anche e soprattutto attraverso l?insediamento di nuove generazioni di

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PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONESUL DOCUMENTO LXXXVII-bis, N. 1

La Commissione, esaminato il documento in titolo, per quanto di competenza, premesso che la relazione programmatica è stata predisposta nella fase finale della precedentelegislatura, rinviando al Governo formato dopo le elezioni le valutazioni e le scelte da assumere sulleprincipali questioni di rilievo per l'Unione europea, rendendone partecipi le Camere attualmente elette; rilevato che si è svolto un approfondito dibattito sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020

imprenditori agricoli e la loro permanenza nel settore, assegnando allo spirito imprenditorialegiovanile una funzione centrale per lo sviluppo del settore e per i suoi nuovi obiettivi.Nella convinzione per cui le prospettive e le aspettative delle nuove generazioni nel settore agricolodebbano tradursi in azioni specifiche mirate alla creazione di nuove opportunità, il disegno di legge inesame si prefigge come scopo quello di predisporre una serie di norme per agevolare l'ingresso deigiovani nel mondo dell'agricoltura, riducendo i costi sostenuti dalle aziende, facilitando l'accesso alcredito e l'acquisto dei terreni, con il rispetto delle linee guida della nuova politica di sviluppo ruraledettate in Europa.Prima di procedere all'illustrazione dell'articolato, ritiene opportuno ricordare che il tema del ricambiogenerazionale in agricoltura è stato oggetto di attenzione ed esame durante la precedente legislatura,nel corso della quale la Commissione giunse a un punto avanzato dell'iter, poi interrotto con la finedella legislatura stessa, riguardante alcune iniziative, di cui il disegno di legge in esame riprende partedei contenuti di maggior interesse.Il provvedimento si compone di sette capi, l'ultimo dei quali dispone soltanto sulla coperturafinanziaria.Il primo capo, con gli articoli 1 e 2, individua le finalità e le definizioni, specificando in particolare irequisiti della categoria dei giovani agricoltori, quali l'età inferiore a 40 anni, il primo insediamento inqualità di responsabili di un'azienda agricola, il possesso di competenze professionali adeguate, lapresenza di un piano aziendale di sviluppo dell'attività.Il capo II contiene le norme per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura e auspica inrelazione al provvedimento lo svolgimento di audizioni per disporre di un panorama conoscitivo piùampio. Il presidente FORMIGONI preannuncia che, con il consenso della Commissione, anche in relazione alprovvedimento in titolo, si svolgeranno audizioni informali. Il seguito dell'esame è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 15,50.

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dell'Unione europea, nell'ambito del quale occorre inserire l'analisi delle varie politiche settoriali; osservato che per quanto concerne i profili di stretta competenza della Commissione, la politicasettoriale di riferimento è l'agricoltura e la pesca; osservato che nel 2013 si svolgerà la fase conclusiva dei negoziati sulla riforma della politica agricolacomune (PAC), per il periodo 2014-2020; osservato altresì che è stato recentemente raggiunto un accordo politico sulla riforma della politicacomune della pesca volto ad individuare un delicato punto di equilibrio tra sfruttamento delle risorseittiche e tutela dell'ecosistema; tenuto altresì conto delle comunicazioni rese al Parlamento dal Ministro delle politiche agricolealimentari e forestali sulle linee programmatiche del suo Dicastero e sulla riforma della politicacomune della pesca, esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni: valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare l'Esecutivo affinché, nelle idonee sedi dirappresentanza presso le sedi istituzionali dell'Unione europea, prosegua nella ferma tutela e nelsostegno all'agricoltura italiana secondo un modello rispettoso dell'ambiente e che valorizzi lespecificità dell'economia agricola nazionale, caratterizzata da produzioni agroalimentari di qualità,assicurando produttività ma anche sicurezza alimentare e crescita economica; valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare l'Esecutivo affinché, nelle idonee sedi dirappresentanza presso le sedi istituzionali dell'Unione europea, analogo sostegno e attenzioneriguardino il settore ittico per tutelare l'ecosistema marino e rilanciare lo sviluppo della pesca edell'acquacoltura sostenibili, in vista del rilancio delle imprese che operano nel settore.

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(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 7 (pom.) del 03/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 20137ª Seduta

Presidenza del Presidente

FORMIGONI

Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestaliCastiglione. La seduta inizia alle ore 14,15.

IN SEDE REFERENTE

(135) PIGNEDOLI ed altri. - Modifiche all'articolo 14 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, in materia di semplificazione dicontrolli sulle imprese agricole ed agroalimentari a sostegno della competitività (136) PIGNEDOLI ed altri. - Misure di semplificazione a sostegno della competitività e dellaresponsabilizzazione delle imprese agricole e delega Governo per il riordino della normativaagricola(Seguito dell'esame congiunto e rinvio) Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta dell'11 giugno scorso. Il senatore GAETTI (M5S) interviene in discussione generale, soffermando la sua attenzione inparticolare sul disegno di legge n. 135. Osserva che, all'articolo 1, la prescrizione della pubblicazionesul sito istituzionale e sul sito dedicato per ciascuna impresa dei dati relativi ai controlli, per tutte le

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amministrazioni pubbliche, risulta ridondante, poiché non la totalità delle pubbliche amministrazioniha competenza sulle imprese del settore agricolo e agroalimentare.Inoltre, la prevista creazione, all'articolo 1, lettera b), di un sistema informativo unitario e integrato deicontrolli determina un problema di competenze nella gestione della banca dati. Auspica sul punto unapprofondimento per chiarire quale sia la modalità che garantisca una migliore funzionalità, tanto dalpunto di vista della implementazione, quanto da quello della fruizione delle informazioni.Osserva quindi che all'articolo 1, capoverso d-bis, la partecipazione attiva all'implementazione delsistema informativo unitario dei controlli non sia di chiara formulazione quanto ai soggetti coinvolti.Inoltre, al capoverso e-bis, l'accessibilità alle informazioni non è generalizzata ma limitata alle impreseagricole, ai centri autorizzati di assistenza e alle amministrazioni.Infine, rileva come al capoverso f-bis il novero delle deroghe nei controlli sia eccessivamente ampio;sarebbe a suo avviso preferibile che le medesime regole fossero applicate a tutte le imprese del settoreagricolo e agroalimentare. Il senatore RUVOLO (PdL) osserva che i disegni di legge in discorso tendono ad intervenire asostegno di un comparto, quello agricolo, che attraversa una delicata fase legata alla congiunturaeconomica sfavorevole. Sottolinea che in materia è indispensabile svolgere un approfondimentoconoscitivo per effettuare scelte politiche ben ponderate e che consentano un alleggerimento efficacedegli oneri burocratici. La senatrice DE PIN (Misto) auspica a sua volta un approfondimento del tema della previstaistituzione del registro unico dei controlli delle imprese agricole e agroalimentari. La senatrice PIGNEDOLI (PD) fa notare che l'istituzione di un'unitaria banca dati dei controlli delleimprese agricole impone un'attenta valutazione tanto delle modalità esecutive e dei contenuti dainserire, quanto dell'accesso alle informazioni ivi collocate. Reputa in tal senso indispensabile svolgerele audizioni già stabilite dalla Commissione, per disporre di un quadro informativo quanto piùpossibile aggiornato rispetto alle nuove tecnologie e al contesto di riferimento. Solo successivamentesi potranno presentare emendamenti che tengano conto di tutti i dati in possesso della Commissione.In tema di trasparenza delle informazioni relative ai controlli, sottolinea la necessità di contemperare leesigenze di trasparenza con quelle di tutela dei dati sensibili, fermo restando il rilievo primario degliinteressi dei consumatori. In tal senso, il sistema dei controlli dovrebbe essere semplice ma rigoroso egarantire la tracciabilità dei prodotti. Le citate tematiche rivestono un primario rilievo anche nelcontrasto alle frodi alimentari e alle contraffazioni dei prodotti, evitando la dispersione di risorse edisparità informative tra chi controlla e chi viene controllato.Conclude sottolineando l'opportunità di includere nel novero delle audizioni gli organismi regionali ele organizzazioni sindacali nel comparto agricolo. Il relatore DI MAGGIO (SCpI) prende atto dei rilievi formulati nella discussione generale e condividei suggerimenti nel senso dello svolgimento delle audizioni prima dell'apertura del termine per lapresentazione di emendamenti. Fa presente che l'istituzione di una banca dati unica dei controlli ha laprecisa finalità di evitare duplicazioni e aggravi di oneri. Il senatore GAETTI (M5S) ritiene che proprio l'istituenda banca dati unica dei controlli sulle impreseagricole costituisca il punto fondamentale della riforma legislativa in materia di semplificazione e chetutte le altre tematiche debbano essere trattate di conseguenza. Il senatore RUTA (PD) fa presente che l'intervento normativo dovrebbe avere un ampio respiro e porre

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IN SEDE CONSULTIVA

delle regole chiare e precise per la funzione amministrativa. Il senatore STEFANO (Misto-SEL) ritiene che lo svolgimento di audizioni informali in relazione aidisegni di legge in esame costituisca una buona prassi, ferma restando l'opportunità di affrontareseparatamente le eterogenee materie oggetto dei disegni di legge all'esame della Commissione.Ricorda peraltro che l'attività legislativa rischierebbe di essere fortemente condizionata dallapreannunciata presentazione da parte del Governo di un ampio disegno di legge di delega in materiaagricola. Intervento, peraltro, che nelle comunicazioni alle Commissioni parlamentari del Ministrosulle linee programmatiche del Dicastero delle politiche agricole, non era stato preannunciato. Il presidente FORMIGONI prende atto positivamente dell'intenzione emersa nella Commissione disvolgere sollecitamente audizioni, delle quali si possa tenere conto per formulare proposte emendativepuntuali. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

(205) DE PETRIS ed altri. - Disposizioni in materia di agricoltura sociale, fatto proprio dalGruppo parlamentare Misto, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento(Esame e rinvio) Il presidente relatore FORMIGONI (PdL) rileva che il disegno di legge in titolo, in materia diagricoltura sociale, è una proposta che tende a favorire lo sviluppo e la diffusione delle prestazioni dicarattere innovativo a sostegno dei soggetti svantaggiati, promuovendo l'agricoltura sociale perfacilitare l'accesso alle prestazioni essenziali, in particolare nelle zone rurali. Dà conto che esso è stato fatto proprio dal Gruppo Misto il 4 giugno scorso. Informa peraltro che unidentico disegno di legge è già in corso di esame insieme con altre proposte connesse presso la Cameradei deputati, che ha istituito un Comitato ristretto. Considerato quindi lo stato di avanzamento deilavori presso l'altro ramo del Parlamento, avverte che l'esame del disegno di legge sarà rinviato. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

(843) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recanteinterventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento diammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso lepubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo,

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ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

approvato dalla Camera dei deputati(Parere alle Commissioni 6a e 11a riunite. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole conosservazioni) Riprende l'esame sospeso nella seduta del 26 giugno scorso. Il presidente relatore FORMIGONI (PdL) illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni(pubblicata in allegato). Il senatore GAETTI (M5S) sottolinea come l'osservazione contenuta nella proposta di parere, sullanecessità di tutela delle specificità del settore agricolo dal punto di vista dell'imposta municipalepropria, avrebbe potuto essere formulata in termini più incisivi. Occorre prendere atto, tuttavia, delladifficile congiuntura. Il senatore DI MAGGIO (SCpI) ricorda di aver presentato il disegno di legge n. 549, in materia diesenzione dei fabbricati rurali ad uso strumentale dall'imposta municipale propria, che intervieneproprio sul tema della fiscalità in agricoltura. Condivide pertanto ogni ipotesi di eliminazione ovverodi alleggerimento di qualsiasi carico fiscale. Il senatore RUVOLO (PdL) condivide la proposta di parere del Presidente relatore, auspicando a suavolta che in sede di riordino complessivo dell'imposizione fiscale patrimoniale possano introdursimisure di eliminazione totale dell'IMU per i fabbricati rurali. La senatrice BERTUZZI (PD) suggerisce l'inserimento al termine della prima osservazione delriferimento alla non applicazione della clausola di salvaguardia in ordine al superamento del gettitodell'IMU sui fabbricati e i terreni agricoli delle stime iniziali. Il presidente relatore FORMIGONI (PdL) accoglie il suggerimento della senatrice Bertuzzi e riformulala proposta di parere in tal senso. Il sottosegretario CASTIGLIONE si esprime in senso positivo sulla proposta di parere così comeriformulata. Presente il numero legale per deliberare, la Commissione approva il parere favorevole conosservazioni proposto dal Presidente relatore, così come da ultimo riformulato (pubblicato in allegato).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sanità animale (n.

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SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

COM (2013) 260 definitivo)(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto alparere motivato sulla sussidiarietà e conclusione. Approvazione della risoluzione: Doc. XVIII, n. 11) Riprende l'esame sospeso nella seduta del 26 giugno scorso. Il relatore GAETTI (M5S) illustra una proposta di risoluzione (pubblicata in allegato). Il sottosegretario CASTIGLIONE esprime parere favorevole su tale schema. Presente il numero legale per deliberare, la Commissione approva la proposta di risoluzione delrelatore.

Il senatore RUTA (PD) suggerisce che, oltre all'esame dei disegni di legge in materia disemplificazione, anche quello delle proposte sul riordino degli enti e sull'imprenditoria giovanile possaprocedere speditamente e possa condurre alla fissazione di un termine per la presentazione diemendamenti prima della sospensione estiva dei lavori. Il senatore GAETTI (M5S) sottolinea l'esigenza di svolgere comunque un'ampia discussionegenerale dei temi indicati. Il senatore RUVOLO (PdL) osserva che la Commissione ha stabilito su tali tematiche di svolgereapprofondimenti conoscitivi tramite audizioni, che ritiene indispensabile siano svolte al più presto. Il senatore RUTA (PD) chiarisce il proprio intendimento di svolgere le audizioni informali, cheauspica si svolgano in tempi celeri, in modo da consentire poi la fissazione di un termine per gliemendamenti, che tengano conto delle risultanze e delle informazioni acquisite. Nessun altro chiedendo di intervenire, così resta stabilito. Il presidente FORMIGONI preannuncia pertanto che nelle prossime settimane verranno programmateaudizioni informali specificatamente riferite ai disegni di legge all'esame della Commissione.

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SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORESUL DISEGNO DI LEGGE N. 843

La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo, per quanto di competenza, premesso che: il decreto-legge in titolo consta di cinque articoli riconducibili a 3 distinti ambiti: tributario (articoli 1 e2, in materia di imposta municipale propria); di contenimento delle spese relative all'eserciziodell'attività politica (articolo 3, in materia di trattamento stipendiale dei membri del Governo che sianoparlamentari); lavoristico (articolo 4, che concerne tre diversi temi: ammortizzatori sociali in deroga;contratti di solidarietà; contratti di lavoro subordinato a tempo determinato);l'articolo 1 dispone la sospensione, fino al 15 settembre 2013, del versamento della prima ratadall'imposta municipale unica per talune categorie di immobili (abitazione principale, eccetto ifabbricati di categorie A/1, A/8 e A/9; unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa e diedilizia residenziale pubblica; terreni agricoli e fabbricati rurali) e conseguentemente incrementa illimite massimo di ricorso all'anticipazione di tesoreria da parte dei comuni, individuando le relativecoperture;l'articolo 2 prevede, nell'eventualità in cui entro il termine del 31 agosto 2013 non si sia proceduto allariforma complessiva della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, lariapplicazione della disciplina vigente dell'imposta municipale propria e fissa al 16 settembre iltermine per il versamento della rata di cui all'articolo 1;tenuto conto della difficile congiuntura economica interna e internazionale che investe anche il settoreprimario, che necessita pertanto di adeguata considerazione e sostegno, principalmente mediante glistrumenti della leva fiscale e degli ammortizzatori sociali,

Il presidente FORMIGONI comunica che in occasione dell'audizione informale delle organizzazioniprofessionali agricole sulle problematiche del comparto agricolo, svoltasi lo scorso giovedì 26 giugno,è stata consegnata una documentazione che è già disponibile per la pubblica consultazione sulla paginaweb della Commissione. La Commissione prende atto. La seduta termina alle ore 15,10.

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esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni: - in vista del riassetto del sistema impositivo sui patrimoni immobiliari, occorrerà tener conto dellepeculiarità degli oneri fiscali gravanti sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni agricoli, poiché sitratta del sostrato materiale per l'esercizio dell'attività delle imprese agricole stesse. Inoltre, il gettitofiscale complessivo derivante dall'applicazione delle aliquote ai fabbricati e ai terreni agricoli risultaessere stato sinora superiore alle stime iniziali;- occorre estendere ai lavoratori imbarcati su imbarcazioni adibite alla pesca marittima, ivi compresi isoci lavoratori di cooperative della piccola pesca e gli armatori della piccola pesca, gli ammortizzatorisociali e le forme di sostegno al reddito previste in tutti i casi di disoccupazione involontaria.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONESUL DISEGNO DI LEGGE N. 843

La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo, per quanto di competenza, premesso che: il decreto-legge in titolo consta di cinque articoli riconducibili a 3 distinti ambiti: tributario (articoli 1 e2, in materia di imposta municipale propria); di contenimento delle spese relative all'eserciziodell'attività politica (articolo 3, in materia di trattamento stipendiale dei membri del Governo che sianoparlamentari); lavoristico (articolo 4, che concerne tre diversi temi: ammortizzatori sociali in deroga;contratti di solidarietà; contratti di lavoro subordinato a tempo determinato);l'articolo 1 dispone la sospensione, fino al 15 settembre 2013, del versamento della prima ratadall'imposta municipale unica per talune categorie di immobili (abitazione principale, eccetto ifabbricati di categorie A/1, A/8 e A/9; unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa e diedilizia residenziale pubblica; terreni agricoli e fabbricati rurali) e conseguentemente incrementa illimite massimo di ricorso all'anticipazione di tesoreria da parte dei comuni, individuando le relativecoperture;l'articolo 2 prevede, nell'eventualità in cui entro il termine del 31 agosto 2013 non si sia proceduto allariforma complessiva della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, lariapplicazione della disciplina vigente dell'imposta municipale propria e fissa al 16 settembre iltermine per il versamento della rata di cui all'articolo 1;tenuto conto della difficile congiuntura economica interna e internazionale che investe anche il settoreprimario, che necessita pertanto di adeguata considerazione e sostegno, principalmente mediante glistrumenti della leva fiscale e degli ammortizzatori sociali, esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni: - in vista del riassetto del sistema impositivo sui patrimoni immobiliari, occorrerà tener conto dellepeculiarità degli oneri fiscali gravanti sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni agricoli, poiché sitratta del sostrato materiale per l'esercizio dell'attività delle imprese agricole stesse. Inoltre, il gettitofiscale complessivo derivante dall'applicazione delle aliquote ai fabbricati e ai terreni agricoli risultaessere stato sinora superiore alle stime iniziali e non risulta applicata la clausola di salvaguardia;- occorre estendere ai lavoratori imbarcati su imbarcazioni adibite alla pesca marittima, ivi compresi isoci lavoratori di cooperative della piccola pesca e gli armatori della piccola pesca, gli ammortizzatorisociali e le forme di sostegno al reddito previste in tutti i casi di disoccupazione involontaria.

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RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONESULL'ATTO COMUNITARIO N. COM (2013) 260 definitivo SOTTOPOSTO AL PARERE

MOTIVATO SULLA SUSSIDIARIETA'(Doc. XVIII, n. 11)

La Commissione, esaminata, ai sensi dell?articolo 144 del Regolamento, la proposta di regolamentodel Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sanità animale,osservato che la proposta in esame è finalizzata ad assicurare un soddisfacente livello di efficienzadella sanità pubblica e di sicurezza degli alimenti, minimizzando i rischi biologici e chimici perl'uomo, oltre che a promuovere la sanità animale, prevenendo e riducendo le malattie e sostenendo intal modo l'allevamento e l'economia rurale;osservato che la proposta è finalizzata altresì a consentire la libera circolazione delle merci e glispostamenti di animali, nonché a promuovere pratiche di allevamento che tutelino la sanità animale egarantiscano un impatto ambientale coerente nell'ambito della strategia dell'Unione europea per losviluppo sostenibile;rilevato che la proposta tende a istituire un quadro normativo unico e semplificato in materia di sanitàanimale, creando le premesse per una governance omogenea e idonea alle finalità di tutela e di prontareazione in caso di malattie emergenti, a tutela del benessere degli animali e della sicurezzaalimentare;richiamata l'esigenza di un chiaro riparto di ruoli e responsabilità tra le autorità competenti, leistituzioni europee, il settore agricolo, i proprietari di animali e tutte le parti e i soggetti coinvolti, oltreche di procedure semplificate che eliminino oneri e costi amministrativi ingiustificati, ove possibile;considerato, per quel che concerne la valutazione in ordine al rispetto del principio di sussidiarietà, chegli obiettivi enunciati non possono essere realizzati adeguatamente dai singoli Stati membri, rendendoquindi necessario un intervento in ambito europeo, maggiormente idoneo al conseguimento dellepredette finalità. In particolare una buona sanità animale va a beneficio dei privati, ma costituisceanche un bene pubblico di rilevanza più ampia, data la natura trasmissibile di molte malattie deglianimali, ragion per cui si rende preferibile un approccio comune rispetto a una serie di azioniindividuali. L'istituzione di condizioni di sanità animale armonizzate potrà favorire il successo dellanuova politica agricola comune e consentirà di sopperire all'eventuale incapacità di uno Stato membrodi lottare contro una malattia, compromettendo lo stato sanitario dell'Unione e mettendo a repentagliole esportazioni;rilevato in particolare che nella prima parte della proposta si definiscono le norme generali, tra cuil'oggetto e il campo di applicazione, oltre alle malattie da prevenire e contrastare esistenti edemergenti. Ai sensi dell'articolo 5, la Commissione, mediante atti di esecuzione, redigerà un elencodelle malattie cui il regolamento si applica. La proposta prevede altresì programmi di eradicazione emodalità per il riconoscimento di uno Stato nella condizione di indenne da malattia per tutto il suoterritorio o per una o più zone;richiamata la presenza di malattie che affliggono in Italia i suini, ostacolando lo sviluppo dell'attività diesportazione delle produzioni, quali la malattia vescicolare del suino e la peste suina africana,localizzate principalmente in poche regioni d'Italia (Calabria, Campania e Sardegna). Il problema delleesportazioni riguarda principalmente i paesi terzi rispetto all'Unione europea, che non tengono contodei principi di regionalizzazione veterinaria;nella prospettiva che l'adozione del regolamento e dei suoi atti esecutivi possa contribuire al contrastodi tali patologie e alla soluzione delle citate problematiche,

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si esprime, ai sensi del Protocollo n. 2, in senso favorevole per quel che concerne il rispetto delprincipio di sussidiarietà; osserva che nella proposta di regolamento in questione è previsto il ricorso a poteri di delega in capoalla Commissione europea con riguardo a numerosi aspetti applicativi e all'individuazione di un elencodi malattie e delle specie interessate. A tale proposito si auspica che la definizione di tale elencoavvenga tenendo conto delle specificità dei singoli Paesi membri. Esso appare per più versi unacomponente essenziale del regolamento stesso e in quanto tale non demandabile, specie in primaistanza, a un atto di esecuzione.Analoga attenzione si auspica venga dedicata con riguardo alla definizione dei compiti e delleresponsabilità assegnate agli operatori nel settore della sanità animale. Il rischio di oneri, anchesignificativi, per gli operatori stessi, potrebbe essere opportunamente contenuto con l'introduzione dideroghe e incentivi mirati.

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1.3.2.1.2. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 7 (pom.) del 03/07/2013

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1.3.2.1.3. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 13 (pom.) del 09/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 13 (2ª pomeridiana)

MARTEDÌ 9 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente FORMIGONI

Orario: dalle ore15,50 alle ore 16,30

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DEI SINDACATI AGRICOLI (FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL E UGL AGROALIMENTARE) SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136, 137 E 139E 287

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1.3.2.1.3. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 13 (pom.) del

09/07/2013

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1.3.2.1.4. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 14 (ant.) dell'11/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 14

GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente FORMIGONI

Orario: dalle ore 8.30 alle ore 9,30

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'ISTITUTO DI SERVIZI PER IL MERCATOAGRICOLO ALIMENTARE (ISMEA) SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136, 137 E 139 E 287

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1.3.2.1.4. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 14 (ant.) dell'11/07/2013

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1.3.2.1.5. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 15 (pom.) del 16/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 15

MARTEDÌ 16 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente FORMIGONI

Orario: dalle ore 15,30 alle ore 16,20

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'ISTITUTO DI ECONOMIA AGRARIA(INEA) SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136, 137 E 139 E 287

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura

1.3.2.1.5. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 15 (pom.) del

16/07/2013

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1.3.2.1.6. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 19 (pom.) del 24/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 19 (2ª pomeridiana)MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente

FORMIGONI

Orario: dalle ore 15,30 alle ore 16,30

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO PER LA RICERCA E LASPERIMENTAZIONE IN AGRICOLTURA (CRA) SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136, 137 E139 E 287

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1.3.2.1.6. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 19 (pom.) del

24/07/2013

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1.3.2.1.7. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 20 (ant.) del 25/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 20

GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente FORMIGONI

Orario: dalle ore 8,35 alle ore 9,25

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'ISTITUTO SVILUPPOAGROALIMENTARE (ISA) IN RELAZIONE ALL'ESAME DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136,137 E 139 E 287

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1.3.2.1.7. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 20 (ant.) del 25/07/2013

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1.3.2.1.8. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 13 (pom.) del 30/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MARTEDÌ 30 LUGLIO 201313ª Seduta

Presidenza della Vice Presidente

PIGNEDOLI La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE REFERENTE

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura - e petizione n. 116 ad esso attinente(Seguito dell'esame e rinvio) Riprende l'esame sospeso nella seduta del 19 giugno scorso. Interviene in discussione generale il senatore GAETTI (M5S) il quale sottolinea anzitutto comeall'articolo 2 del disegno di legge si individui come giovane agricoltore il soggetto di età inferiore aquaranta anni che si insedi per la prima volta in un'azienda agricola. Sottolinea la necessità di unapprofondimento sul limite di età, poiché in altri provvedimenti specifiche misure sono ricollegate altrentacinquesimo anno di età anziché al quarantesimo.L'articolo 2, comma 2, affida poi a un decreto del Ministro delle politiche agricole la definizione dellelinee guida sulle competenze professionali dei giovani imprenditori e sui piani aziendali. Sarebbe a suoavviso preferibile individuare già nel disegno di legge tali elementi e criteri, anche tenendo conto della

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IN SEDE CONSULTIVA

normativa europea sulla formazione professionale e sulle qualificazioni.Si sofferma quindi sull'articolo 3, comma 3 del provvedimento, recante la costituzione del Fondo perfavorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura. Auspica un chiarimento sulla nozione dicoltivazione dei prodotti attraverso tecniche di precisione.Rispetto all'articolo 5, che individua un regime fiscale agevolato per il primo insediamento dei giovaniin agricoltura, ritiene necessario un approfondimento sull'efficacia dei benefici, mentre in relazioneall'articolo 6, sullo sviluppo delle imprese agricole giovanili esistenti, rileva incongruenze rispetto allanormativa oggetto di modifica e agli altri articoli del disegno di legge.Fa notare che all'articolo 7, sul credito di imposta per investimenti in beni strumentali, si individuanosoglie di difficile valutazione; all'articolo 8 sulle agevolazioni fiscali per l'ampliamento delle superficicoltivate, non viene indicato un tetto massimo per l'entità dell'imposta di registro da corrispondere.Condivide l'articolo 9 sul trattamento preferenziale dei giovani agricoltori in materia di prelazioneagricola e, relativamente all'articolo 12, recante misure per favorire l'accesso al credito, ritiene che ilmeccanismo della convenzione con istituti bancari dovrebbe invece essere sostituito da misure cheistituiscano uno stretto collegamento con la banca dati delle terre agricole che l'articolo 16 prevede diistituire presso l'ISMEA. Ciò favorirebbe procedure più snelle e trasparenti. Le stesse considerazionisul ruolo dell'ISMEA reputa possano estendersi anche all'articolo 14 sulle misure per agevolare laconcessione di garanzie.L'articolo 15, sugli investimenti in ricerca e sviluppo, dovrebbe essere a suo avviso valutato alla lucedelle audizioni informali sinora svolte degli enti che svolgono proprio questi compiti, mentre conriferimento all'articolo 16, istitutivo della Banca delle terre agricole, auspica il coinvolgimento nonsolo dell'ISMEA ma anche degli altri enti che dispongano di informazioni e della Cassa depositi eprestiti.Infine, relativamente all'articolo 20, fa presente che l'accesso alle terre pubbliche da parte dei giovani,dovrebbe avvenire non solamente mediante affitti ma anche favorendo le acquisizioni di proprietà acondizioni agevolate, eventualmente limitando nel tempo la possibilità di successiva vendita, perevitare operazioni speculative. La senatrice BERTUZZI (PD) ricorda quanto stabilito nelle scorse settimane circa l'istituzione di unComitato ristretto per l'elaborazione del testo, onde agevolare e velocizzare la definizione di unarticolato condiviso. Il relatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) assicura la sua disponibilità in tal senso. La presidente PIGNEDOLI invita a segnalare la volontà di iscriversi a parlare in discussione generaleda parte dei senatori interessati. Il senatore RUVOLO (PdL) si associa a sua volta alla prevista istituzione di un Comitato ristretto. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

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(974) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recantedisposizioni urgenti per il rilancio dell'economia, approvato dalla Camera dei deputati(Parere alle Commissioni 1a e 5a riunite. Esame e rinvio) Il relatore DALLA TOR (PdL) riferisce sul provvedimento in titolo rilevando che il decreto-legge,approvato dalla Camera dei deputati, costituisce il primo importante pacchetto di misure varatedall'attuale Governo al fine di rilanciare l'economia e affrontare rilevanti esigenze avvertite dal tessutosociale, economico e a livello politico. Fin dalla sua adozione il provvedimento è stato collegato alla cornice di riferimento costituitadalle raccomandazioni rivolte all'Italia nel quadro del semestre europeo 2013, presentate dallaCommissione europea il 29 maggio 2013. Come accennato - prosegue il relatore - gli interventi previsti spaziano su diversi efondamentali ambiti riconducibili in massima parte alla funzione di stimolo dell'economia eall'esigenza di una efficace opera di semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese, nellaprospettiva sia di promuovere lo sviluppo dei mercati dei capitali per un miglior accesso delle impreseai finanziamenti, sia di ampliare la concorrenza tramite misure di liberalizzazione, sia di garantire unamaggiore efficienza delle amministrazioni. Nel generale quadro di riferimento delineato, il decreto-legge in oggetto contiene un'ampiaserie di disposizioni atte a incidere su rilevanti settori dell'apparato economico e sociale, molte dellequali presenti nel testo originario e molte introdotte nel corso dell'esame presso la Camera. All'interno del corpo normativo del provvedimento, diverse disposizioni investono i profili dicompetenza della Commissione. L'articolo 2 al comma 1 - prosegue il relatore - introduce un meccanismo incentivante per lepiccole e medie imprese che vogliono effettuare investimenti per l'acquisto, anche tramite leasing, dimacchinari, impianti e attrezzature ad uso produttivo, nonché di beni strumentali d'impresa. Icommi successivi disciplinano il meccanismo di concessione del finanziamento, stabilendonemodalità, procedure e limiti. Segnala il comma 8-bis, introdotto alla Camera, che estende le disposizioni di cui all'articolo incommento, compatibilmente con la normativa europea vigente in materia, anche alle piccole e medieimprese agricole e del settore della pesca. Particolare rilevanza riveste l'articolo 6 - prosegue il relatore - che detta disposizioni in meritoal gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, fissando l'applicazione della relativaaccisa, per il periodo 1° agosto 2013 - 31 dicembre 2015, a 25 euro per mille litri, a condizione che gliimprenditori agricoli beneficiari si obblighino a rispettare la progressiva riduzione del consumo digasolio per finalità ambientali.Trattandosi di una forma agevolativa, il comma 2ribadisce che il livello di accisa da corrispondereall?Unione non deve essere inferiore al livello minimo di imposizione definito dalla direttiva (CE) n.2003/96/CE e che, qualora tale livello minimo venga modificato, l?accisa dovuta per il gasolioutilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra deve essere corrispondentemente adeguata.Con una modifica introdotta nel corso dell?esame presso la Camera dei deputati sono stati aggiunti dueulteriori commi, che attengono alla necessità di adeguare il settore bieticolo-saccarifero agli impegnigiuridici e politici assunti dall'Unione europea a livello internazionale.Il comma 4-bis modifica l'articolo 29, comma 1, del decreto-legge, n. 5 del 2012, sostituendo, per iprogetti ammessi, il requisito dell'interesse nazionale con quello dell'interesse strategico, che sidefinisce in rapporto ai "prevalenti profili di sviluppo economico di tali insediamenti produttivi,nonché per la salvaguardia dei territori oggetto degli interventi e dei livelli occupazionali".

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La conseguenza è tratta nella riformulazione del comma 2 del medesimo articolo 29, operata con ilcomma 4-ter, con cui si specifica che i progetti ammessi riguardano la realizzazione di iniziative diriconversione industriale, prevalentemente nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili,e sono finalizzati anche al reimpiego dei lavoratori, dipendenti delle imprese saccarifere italianedismesse in nuove attività di natura industriale.L'articolo 13 - prosegue il relatore - in tema di governance dell'Agenda digitale italiana, rivesteinteresse per il comparto primario nei commi 1 e 1-bis.Il comma 1 stabilisce modifiche alla vigente normativa che riguardano il soggetto a cui sono stateconferite attribuzioni di indirizzo e coordinamento per la realizzazione dell?Agenda digitale italiana,cioè la Cabina di regia, in quanto l'articolo 47 del decreto-legge n. 5 del 2012, nel prevederne la fonteistitutiva, non ne stabiliva la composizione. La norma in questione interviene su tale aspetto, indicandotra i componenti della Cabina anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.Una modifica introdotta nel corso dell?esame presso la Camera dei deputati ha aggiunto un comma 1-bis, in virtù del quale l'elemento teleologico dell'Agenda è integrato dall'ulteriore finalità di favorirel'accesso alla rete internet nelle zone rurali.L'articolo 32 detta una serie di disposizioni volte alla semplificazione di adempimenti formali inmateria di lavoro.Tra di esse, assume rilievo in particolare il comma 7-ter, introdotto durante l'esame presso la Camera,in base al quale il pagamento in misura ridotta dei contributi previdenziali e assicurativi previsto per idatori di lavoro che occupano personale nei territori montani o in zone agricole svantaggiate, èriconosciuto anche alle cooperative e relativi consorzi presenti nel settore dell?agricoltura, nonoperanti in zone svantaggiate o di montagna, proporzionalmente alla quantità di prodotto coltivato oallevato dai propri soci in zone di montagna o svantaggiate e successivamente conferito allacooperativa. Non è consentita la ripetizione di eventuali versamenti contributivi effettuati primadell'entrata in vigore del comma in oggetto.Per quanto concerne l'articolo 35, in tema di semplificazione di prestazioni lavorative di breve durata,segnala il capoverso 13-ter, il quale affida a un decreto interministeriale la definizione, nel rispetto deilivelli generali di tutela in materia di salute e sicurezza sul lavoro, di misure di semplificazione degliadempimenti relativi all'informazione, formazione, valutazione dei rischi e sorveglianza sanitaria perle imprese agricole, con particolare riferimento a lavoratori a tempo determinato e stagionali, e per leimprese di piccole dimensioni.L'articolo 41-ter prevede l?esclusione di talune tipologie di impianti dal novero degli impiantiassoggettati all?autorizzazione alle emissioni in atmosfera, integrando rispettivamente gli elenchi degliimpianti e delle attività non sottoposti alla predetta autorizzazione e degli stabilimenti per i qualil?autorità competente può adottare autorizzazioni "in deroga" con un procedimento semplificato.Il primo elenco - prosegue il relatore - si riferisce a impianti e ad attività le cui emissioni sonoscarsamente rilevanti agli effetti dell'inquinamento atmosferico. In particolare, al predetto elenco sonoaggiunti i seguenti impianti ed attività: i silos per i materiali vegetali, gli impianti di essiccazione dimateriali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse, le cantine che trasformanofino a 600 tonnellate l'anno di uva e gli stabilimenti di produzione di aceto o altre bevande fermentate,con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1000 ettolitri per gli altri prodotti, e ifrantoi.Un?ulteriore modifica (lettera c del comma 1) è volta a modificare la lettera z) dell?elenco medesimoal fine di considerare non sottoposti all?autorizzazione alle emissioni atmosferiche gli allevamentieffettuati in ambienti confinati in cui il numero di capi effettivamente presenti, e non potenzialmentepresenti (come previsto nel testo vigente), è inferiore a quello indicato per le diverse categorie dianimali nella tabella dell?allegato.Il comma 2 fa riferimento al secondo degli elenchi citati, contenente le specifiche categorie distabilimenti, per le quali l'autorità competente può adottare apposite autorizzazioni in forma

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semplificata. In particolare, a questo secondo elenco sono aggiunti i seguenti impianti e stabilimenti:gli impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati o a servizio di imprese agricole, nonché glistabilimenti di produzione di vino, aceto o altre bevande fermentate, che non siano ricompresi nelprimo elenco sopracitato.Gli articoli 45 e 45-bis -prosegue il relatore -quest'ultimo introdotto nel corso dell'esame alla Camera,dettano disposizioni riguardanti le macchine agricole, rispettivamente per profili relativiall'omologazione e all'abilitazione all'uso delle stesse.L'articolo 45, attraverso una modifica del comma 2 dell?articolo 107 del codice della strada, prevedeche, per le macchine agricole, l?accertamento dei dati di identificazione, della potenza del motore edella conformità alle prescrizioni tecniche previste dalla legge possa avvenire non solo da parte delDipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, come attualmenteprevisto, ma anche da parte delle strutture o degli enti in possesso dei requisiti che saranno stabiliti condecreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali.L'articolo 45-bis, al comma 1, interviene sulla disciplina antinfortunistica (in base alla quale sonoindividuate sia le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione deglioperatori sia le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione) prevedendo la possibilità che lamedesima sede (Conferenza Stato-Regioni) individui anche le condizioni considerate equivalenti allaspecifica abilitazione.Si tratta di una nuova disciplina - prosegue il relatore - che è indirettamente richiamata al comma 2,dove si differisce al 22 marzo 2015 il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo dell'abilitazioneall'uso delle macchine agricole, in attuazione di quanto disposto dall'accordo 22 febbraio 2012 tra ilGoverno, le Regioni e le province autonome, per cui è presumibile che le condizioni di equivalenza dicui al comma 1 coprano quanto meno questo periodo transitorio.Richiama l'attenzione sull'articolo 46-bis, finalizzato a favorire il rilancio del settore agricolo e adassicurare la realizzazione delle iniziative in campo agroalimentare connesse a Expo 2015 nonché asostenere la partecipazione all'evento, stabilendo una apposita autorizzazione di spesa di 5 milioni dieuro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 a favore del Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali.Segnala infine l'articolo 58, che contiene disposizioni concernenti gli enti di ricerca e che, al comma 7-bis prevede che il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), nell?ambito dellerisorse disponibili e nel rispetto dei vincoli finanziari previsti dalla vigente normativa in materia diutilizzo di tipologie di lavoro flessibile, possa assumere operai agricoli per l?esecuzione di lavori dibreve durata, stagionali o a carattere saltuario, per far fronte alle esigenze straordinarie delle aziendesperimentali connesse allo svolgimento di attività agricole. Si apre la discussione. Interviene il senatore RUTA (PD) per sottolineare la mancanza nel provvedimento di misure asostegno del comparto ippico. Come evidenziato nel corso dell'incontro svolto dalla Commissione loscorso 17 luglio dai rappresentanti istituzionali delle categorie, il settore attraversa uno stato diprofonda crisi dal punto di vista dell'assetto normativo e da quello del supporto finanziario.Preannuncia la presentazione presso le Commissioni di merito di un emendamento che istituisce laLega Ippica Italiana quale soggetto di governance dell'attività ippica nazionale, sottoposta allavigilanza del Ministero delle politiche agricole. L'emendamento conterrà limitate disposizionisull'assetto e sui compiti della Lega, rinviando a un decreto interministeriale le misure di dettaglio.L'emendamento affronterà altresì le regole per il funzionamento della giustizia sportiva.Auspica pertanto che la Commissione nel rendere parere alle Commissioni di merito possa formulareun'osservazione che vada nel senso della preannunciata proposta emendativa.

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SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) condivide i rilievi svolti dal senatoreRuta e suggerisce a sua volta un'osservazione da parte della Commissione che solleciti la previsione dimisure per la diffusione di impianti per il rifornimento di auto e macchine all'interno delle aziendeagricole. Si riserva di presentare a sua volta una proposta emendativa in tal senso nella sede di merito. La senatrice Elena FERRARA (PD) esprime un generale apprezzamento per il testo delprovvedimento così come integrato dalle modifiche apportate nel corso della prima lettura. Inparticolare, condivide l'articolo 2, comma 1, che prevede meccanismi di incentivazione per le piccole emedie imprese, anche agricole, che effettuino investimenti di macchinari e attrezzature ad usoproduttivo; egualmente condivisibile reputa l'articolo 41-ter sugli impianti e le attività le cui emissionisono scarsamente rilevanti ai fini dell'inquinamento atmosferico che sottrae all'autorizzazione tra l'altrogli impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole e le cantine conspecifici limiti di produzione. Si tratta, infatti, di misure fortemente avvertite come necessarie dallecategorie di settore. Il senatore GAETTI (M5S) fa presente che alcuni temi trattati dal provvedimento riprendono parte didisegni di legge all'esame della Commissione e si riserva di intervenire nel merito del dibattito nellaprossima seduta. Il senatore RUVOLO (PdL) preannuncia a sua volta un intervento nella prossima seduta. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Proposta di indagine conoscitiva sul fenomeno delle frodi nel settore agroalimentare La presidente PIGNEDOLI ricorda che l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi dello scorso mercoledì 24 luglio ha deliberato di sottoporre alla Commissione la proposta disvolgere un'indagine conoscitiva sul fenomeno delle frodi nel settore agroalimentare.La procedura informativa dovrebbe svolgersi mediante audizioni degli organi e degli enti competentidel Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di rappresentanti della Conferenzapermanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, dirappresentanti delle autorità di vigilanza nel settore, delle organizzazioni rappresentative del settoreagroalimentare, di rappresentanti delle associazioni dei consumatori, nonché, eventualmente, di espertiin materia. La Commissione conferisce quindi al Presidente il mandato a richiedere alla Presidenza del Senatol'autorizzazione a svolgere l'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma illustrato.

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SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

Proposta di indagine conoscitiva sul sistema delle assicurazioni nel settore agricolo La presidente PIGNEDOLI ricorda che l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti deiGruppi dello scorso mercoledì 24 luglio ha deliberato di sottoporre alla Commissione la proposta disvolgere un'indagine conoscitiva sul sistema delle assicurazioni nel settore agricolo.La procedura informativa dovrebbe svolgersi tramite audizioni di rappresentanti degli organicompetenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di rappresentanti dellaConferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e diBolzano, di rappresentanti degli enti competenti in materia assicurativa nel settore, delleorganizzazioni rappresentative del settore agricolo e agroalimentare, nonché, eventualmente, di espertiin materia. La Commissione conferisce quindi al Presidente il mandato a richiedere alla Presidenza del Senatol'autorizzazione a svolgere l'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma illustrato.

La presidente PIGNEDOLI comunica che in occasione delle audizioni informaliin relazione all'esamedei disegni di legge nn. 135 e 136, 137 e 139 e 287 di rappresentanti del Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura (CRA), svoltasi lo scorso mercoledì 24 luglio e di rappresentantidell'Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA), svoltasi lo scorso giovedì 25 luglio, sono state consegnatedelle documentazioni che saranno disponibili per la pubblica consultazione sulla pagina web dellaCommissione. La seduta termina alle ore 16,20.

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(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 22 (pom.) del 31/07/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 22 (2ª pomeridiana)MERCOLEDÌ 31 LUGLIO 2013

Presidenza del Presidente

FORMIGONI

Orario: dalle ore 15,30 alle ore 16

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'AGENZIA PUBBLICA PER I CONTROLLIIN AGRICOLTURA (AGECONTROL) IN RELAZIONE ALL'ESAME DEI DISEGNI DI LEGGE NN.135 E 136, 137 E 139 E 287

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1.3.2.1.9. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 22 (pom.) del

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1.3.2.1.10. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 23 (ant.) del 01/08/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 23

GIOVEDÌ 1 AGOSTO 2013

Presidenza del Presidente FORMIGONI

Orario: dalle ore 8,30 alle ore 9,30

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DEL SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALEPER LO SVILUPPO DELL'AGRICOLTURA (SIN) IN RELAZIONE ALL'ESAME DEI DISEGNI DILEGGE NN. 135 E 136, 137 E 139 E 287

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1.3.2.1.10. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 23 (ant.) del 01/08/2013

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(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 15 (pom.) del 07/08/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MERCOLEDÌ 7 AGOSTO 201315ª Seduta

Presidenza del Presidente

FORMIGONI La seduta inizia alle ore 14,15.

IN SEDE REFERENTE

(135) PIGNEDOLI ed altri. - Modifiche all'articolo 14 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, in materia di semplificazione dicontrolli sulle imprese agricole ed agroalimentari a sostegno della competitività (136) PIGNEDOLI ed altri. - Misure di semplificazione a sostegno della competitività e dellaresponsabilizzazione delle imprese agricole e delega Governo per il riordino della normativaagricola(Seguito dell'esame congiunto e rinvio. Costituzione di un comitato ristretto) Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta antimeridiana del 17 luglio scorso. Interviene in discussione generale il senatore RUVOLO (PdL) per sottolineare come l'eccesso diadempimenti burocratici sia foriero di notevoli difficoltà per le imprese agricole. E' indispensabile unriassetto dei controlli per evitare oneri ingiustificati e interventi sovrapposti. I disegni di legge inesame muovono a suo avviso nella giusta direzione, ossia quella di un riordino strutturale per quantoconcerne il comparto agricolo. Dalla sua conoscenza diretta dei controlli in materia previdenzialederiva la convinzione della necessità di semplificare, anche mediante l'istituzione di un'unica bancadati. Con il coordinamento tra controllori potrà altresì essere favorito il dialogo tra soggetti pubblici

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che svolgono diversi compiti. Sottolinea infine come l'attività di repressione delle condotte illegittime dovrebbeaccompagnarsi ad una attività di prevenzione. I testi normativi in esame possono quindi esseremigliorati in questo senso. Non essendovi altre richieste di intervento, il presidente FORMIGONI dichiara quindi chiusala discussione generale. Ricorda che in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentati deiGruppi e nel dibattito svoltosi nelle scorse sedute si era registrato un consenso nella Commissione perl'istituzione di un comitato ristretto. La Commissione conviene quindi di procedere all'istituzione di un comitato ristretto per l'elaborazionedi un testo unificato. Il presidente FORMIGONI precisa che il comitato ristretto sarà composto dal Relatore e da unrappresentante per ogni Gruppo parlamentare. Invita pertanto i Gruppi a far pervenire le designazioni. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

(137) PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per il riordino del sistema degli enti e degli organismipubblici vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e delle societàstrumentali (139) PIGNEDOLI ed altri. - Delega al Governo per il riordino, la soppressione e la riduzionedegli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e per lamodernizzazione dei servizi all'agricoltura(Seguito dell'esame congiunto e rinvio. Costituzione di un comitato ristretto) Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta del 24 luglio. Interviene in discussione generale il senatore RUTA (PD), il quale richiama anzitutto i contenutidelle audizioni informali sinora svolte, dalle quali è emersa a suo avviso una difficoltà di dialogo traamministrazioni. Ritiene pertanto necessario un riordino sostanziale degli enti vigilati dal Ministerodelle politiche agricole alimentari e forestali al fine di migliorare l'efficienza delle funzioni svolte. Sollecita da parte della Commissione un'azione tempestiva di riassetto in materia, così come inaltri settori, quale quello dell'ippica, che hanno urgenza di un'attenzione specifica. In particolare, ritiene che riguardo agli enti vigilati le priorità da seguire siano due: in primoluogo, la possibilità di individuare le responsabilità dei compiti istituzionali affidati al singolo ente; insecondo luogo, la definizione delle esigenze di un sistema amministrativo funzionale a far emergere unimportante patrimonio imprenditoriale e culturale, che ha notevoli potenzialità non utilizzate appieno. Non essendovi altre richieste di intervento, il presidente FORMIGONI dichiara quindi chiusala discussione generale.

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Il relatore RUVOLO (PdL) prende atto delle considerazioni testé svolte dal senatore Ruta e condividel'esigenza di fornire con celerità risposte in termini normativi al comparto agricolo. Il presidente FORMIGONI ricorda che in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentati deiGruppi e nel dibattito svoltosi nelle scorse sedute si era registrato un consenso nella Commissione perl'istituzione di un comitato ristretto. La Commissione conviene quindi di procedere all'istituzione di un comitato ristretto per l'elaborazionedi un testo unificato. Il presidente FORMIGONI precisa che il comitato ristretto sarà composto dal Relatore e da unrappresentante per ogni Gruppo parlamentare. Invita pertanto i Gruppi a far pervenire le designazioni. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura - e petizione n. 116 ad esso attinente(Seguito dell'esame e rinvio. Costituzione di un comitato ristretto) Riprende l'esame sospeso nella seduta del 30 luglio. Interviene in discussione generale il senatore RUVOLO (PdL) che sottolinea anzitutto l'importanza deltema, in generale, dell'occupazione giovanile. Il rilancio del lavoro è fondamentale per la ripresaeconomica, e rappresenta una priorità per l'azione di Governo anche in ragione della sostenibilità deldebito pubblico. Con specifico riferimento all'occupazione giovanile in agricoltura, esprimepreoccupazione per la condizione frammentata della proprietà contadina e per le difficoltà che igiovani imprenditori incontrano per avviare nuove attività autonome.L'ingresso di nuovi giovani imprenditori in agricoltura quindi è una finalità che a suo avviso vasostenuta con convinzione, anche per le ulteriori ricadute positive in termini di salvaguardiadell'ambiente e del territorio.Ricorda che nella nuova politica agricola comune che si va definendo nelle sedi istituzionali europee iprincipi di tutela dell'ambiente e di sicurezza alimentare sono enunciati, ma devono anche tradursi inazioni concrete. I Governi nazionali hanno quindi il compito di perseguire strategie complessive per inuovi imprenditori favorendo l'accesso al credito e razionalizzando gli oneri, anche previdenziali.L'Italia non deve infatti creare le condizioni di uno svantaggio competitivo delle proprie impreserispetto ai principali concorrenti in Europa.Ricorda che lo sviluppo rurale è una leva che va utilizzata in tutte le sue potenzialità e auspica che leaudizioni informali che la Commissione sta svolgendo possano proseguire con l'inclusione dirappresentanti del mondo bancario, per un approfondimento sul credito agrario, e del settoreprevidenziale.

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE SULLO SVOLGIMENTO DELLA RIUNIONE DEDICATAALLA POLITICA AGRICOLA COMUNE DOPO IL 2013, TENUTASI A VILNIUS IL 22 LUGLIO2013

Non essendovi altre richieste di intervento, il presidente FORMIGONI dichiara quindi chiusala discussione generale. Ricorda che in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentati deiGruppi e nel dibattito svoltosi nelle scorse sedute si era registrato un consenso nella Commissione perl'istituzione di un comitato ristretto. La Commissione conviene quindi di procedere all'istituzione di un comitato ristretto per l'elaborazionedi un nuovo testo da assumere quale base per il prosieguo dell'esame. Il presidente FORMIGONI precisa che il comitato ristretto sarà composto dal Relatore e da unrappresentante per ogni Gruppo parlamentare. Invita pertanto i Gruppi a far pervenire le designazioni. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Il presidente FORMIGONI ricorda che lo scorso 22 luglio si è tenuta a Vilnius, nell?ambito delleiniziative organizzate dalla dimensione parlamentare della Presidenza lituana dell?Unione europea,una riunione dei presidenti delle Commissioni agricoltura dei Parlamenti nazionali dei Paesi membridell?Unione e dei Paesi candidati all?adesione.La riunione si è articolata in due sessioni, aventi ad oggetto: La politica agricola comune dopo il 2013e I piccoli agricoltori, oggi e domani.I lavori sono stati aperti da Saulius Bucevi?ius, presidente della Commissione Affari rurali del Seimasdella Repubblica di Lituania, cui ha fatto seguito il discorso di benvenuto pronunciato dal Presidentedel Seimas, Vydas Gedvilas.Nel corso della prima sessione sono intervenuti i seguenti oratori: Vigilijus Jukna, Ministrodell'agricoltura della Repubblica di Lituania, Czes?aw Adam Siekierski, vice presidente dellaCommissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, e Tassos Haniotis, direttoredella Direzione «Analisi economiche, prospettive e valutazioni» della Direzione generale agricoltura esviluppo rurale della Commissione europea.Nel corso della seconda sessione sono intervenuti i seguenti oratori: Rasa Melnikien?, direttricedell'Istituto lituano di economia agraria, Hanny Van Geel, membro del Comitato di coordinamento delCoordinamento europeo Via Campesina, Valdas Kavaliauskas, agricoltore, presidente del consiglio diamministrazione dell'Associazione VivaSol.Nella prima sessione il ministro dell'agricoltura Jukna ha incentrato il suo intervento sull'accordopolitico interistituzionale raggiunto il 26 giugno 2013 sulle proposte di riforma della PAC e hadichiarato che il principale compito della Presidenza lituana è portare a termine l?iter di approvazionedella riforma e delle necessarie disposizioni transitorie per il 2014. Il Ministro ha poi illustrato glielementi salienti della riforma della PAC, sottolineando che gli Stati membri dovranno dare prova disenso di responsabilità nella decisione di sostenere i piccoli agricoltori, di escludere dal regime dei

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pagamenti diretti i cosiddetti "agricoltori da divano" (sofa farmers) e di adottare misure dirinverdimento (greening). Secondo il Ministro, in futuro contrastare l'esclusione sociale, incentivare imercati locali e promuovere l'innovazione dovranno essere i temi centrali della politica di sviluppodelle aree rurali.Nella sua presentazione Czes?aw Adam Siekierski ha posto l'accento sul ruolo che il Parlamentoeuropeo ha svolto nei negoziati sugli elementi fondamentali della nuova riforma, quali i pagamentidiretti, il greening, i sostegni per i giovani e i piccoli agricoltori e le misure per lo sviluppo rurale. Haosservato inoltre che per la prima volta dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona il Parlamentoeuropeo ha partecipato alla definizione della riforma come co-legislatore su un piano di parità pienacon il Consiglio dell'Unione. Egli ha tuttavia tenuto a precisare che la nuova riforma non copre alcunialtri aspetti importanti della PAC, legati all?accordo dei Capi di Stato e di Governo del febbraio scorsosul quadro finanziario pluriennale, come la definizione di plafond per i pagamenti diretti,l'armonizzazione dei pagamenti tra gli Stati membri (convergenza esterna), la flessibilità tra il primo eil secondo pilastro della PAC, il cofinanziamento dello sviluppo rurale e altre questioni di caratterefinanziario. Il Parlamento europeo sostiene che questi temi sono parte della riforma della PAC chedevono essere definiti secondo la procedura di codecisione: secondo il Trattato di Lisbona, il Consiglio(i Capi di Governo) definisce gli indirizzi politici generali, ma non ha poteri legislativi. L'oratore ha inogni caso espresso l'auspicio che progressi in materia possano essere conseguiti nel corso dellaPresidenza lituana. Tassos Haniotis ha sottolineato che con la nuova riforma l'Unione europea sta progressivamenteincentrando l?attenzione dal cosa e quanto produrre al come produrre, in considerazione delle nuovesfide che il contesto globale pone all?agricoltura e dei rischi per il potenziale produttivo a lungotermine. La Commissione europea ha conseguentemente posto a base delle sue proposte di riforma lanecessità di adeguare l?assetto politico vigente, puntando su tre obiettivi fondamentali: la sicurezzaalimentare, la gestione sostenibile delle risorse naturali a lungo termine e lo sviluppo socioeconomicodelle aree rurali. Il paradigma politico si è quindi spostato verso il sostegno alla fornitura congiunta dibeni privati e pubblici da parte degli agricoltori e sulla flessibilità degli strumenti per conseguire gliobiettivi. Altri obiettivi fondamentali della riforma sono stati quelli di rendere maggiormente equa ladistribuzione delle risorse tra gli Stati e all?interno degli Stati (convergenza) e più credibile elegittimo il sistema degli aiuti, rispetto al criterio storico, ritenuto non più praticabile nel nuovocontesto. In ogni caso, si prevede la necessaria gradualità nell?applicazione della riforma, tenendoconto delle specificità nazionali e regionali e prevedendo un regime transitorio.I partecipanti intervenuti nella discussione hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di pervenire aun approccio più flessibile nell'applicazione degli strumenti della PAC (tenuto conto delle differenzeesistenti tra gli Stati membri) e hanno incentrato i loro interventi sulle questioni del greening, delsostegno agli agricoltori attivi e ai giovani agricoltori e dell'innovazione. Alcuni hanno rimarcato chenel mercato agricolo l'ingerenza della politica andrebbe limitata il più possibile, lasciando che i segnalidel mercato siano la principale forza trainante del settore. I partecipanti provenienti dagli Stati membriche usufruiscono di pagamenti diretti di minore entità rispetto ad altri hanno fatto rilevare le disparitàesistenti in questo campo, segnalando la situazione difficile che gli agricoltori affrontano nei rispettiviPaesi. Alla luce dello scandalo della carne equina che ha scosso l'Europa all'inizio del 2013, latracciabilità dei prodotti è stato un altro tema dibattuto. Il rappresentante della Commissione europeaha sottolineato che sono già in corso di adozione misure per migliorare la tracciabilità. Altro tematrattato nel corso del dibattito è stato quello degli accordi commerciali a livello internazionale.Il PRESIDENTE informa di essere intervenuto nella prima sessione anzitutto rivolgendo un indirizzodi saluto agli esponenti del Parlamento croato, che per la prima volta prendevano parte alle riunioni deirappresentanti dell'Unione europea. Pur nella consapevolezza del miglioramento del contenutonormativo rispetto alle proposte iniziali della Commissione europea, egli ha rilevato tuttavia comeulteriori avanzamenti avrebbero potuto essere raggiunti. Ha ribadito la necessità di non nutrire alcunaperplessità a proposito dei maggiori elementi di flessibilità nell'applicazione delle riforme onde tener

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conto delle peculiarità del comparto agricolo nei diversi Stati membri. In particolare, l'agricolturaitaliana ha specificità proprie, essendo caratterizzata da un diffuso tessuto di piccole e medie imprese eda prodotti di assoluta eccellenza. Ha sottolineato in proposito l'importanza per l'Italia di misureprecise sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari, anche per fornire una corretta e completainformazione sulla filiera produttiva ai consumatori finali. Ha infine ricordato che nel 2015 si terrà aMilano l'Expo, che avrà tra i suoi temi quello di nutrire il pianeta e di fornire energia per la vita. Haauspicato la più ampia partecipazione dei Paesi dell'Unione europea all'evento.Il PRESIDENTE soggiunge che nel corso del dibattito che si è svolto in quella riunione, è intervenuto,quale presidente della Commissione agricoltura della Camera, l'onorevole Sani, il quale ha espressoapprezzamento alla Presidenza lituana per aver collocato l?agricoltura tra le priorità della sua azione.L'onorevole Sani ha altresì espresso una valutazione positiva in merito ai miglioramenti apportati allariforma della PAC nel corso del suo iter, grazie essenzialmente al processo di codecisione e al ruolodelle Assemblee elettive, compresi i Parlamenti nazionali, nel quadro istituzionale europeo. Ha ancherilevato che gli elementi di flessibilità della riforma andranno declinati in ragione delle caratteristichedi ogni Paese e che a tale riguardo l?Italia, rispetto al regime dei pagamenti diretti e agli obiettivi del2020, è preoccupata dei possibili effetti sul reddito delle imprese. Ha infine sollecitato l?avvio di unconfronto sui temi di interesse del comparto ortofrutticolo, al fine di attribuire il dovuto rilievo alleattività di valorizzazione delle produzioni e di marketing.Il PRESIDENTE riferisce ancora che nelle repliche fornite ai quesiti dagli oratori della prima sessionesi è rilevato che la nozione di politica agricola comune tiene ontologicamente conto delladiversificazione delle realtà produttive dei singoli Paesi membri, alla ricerca di un denominatorecomune. Si è inoltre ribadita la priorità della garanzia delle condizioni di sicurezza alimentare, insiemealla sostenibilità nel lungo termine dell'uso delle risorse naturali e allo sviluppo della politica rurale.Quanto al superamento del criterio storico per l'erogazione degli aiuti, si è sottolineato che riferimentistorici ormai datati non potevano ritenersi più praticabili dovendo essere necessariamente sostituiti dauna proporzionalità all'estensione terriera; ciò non toglie che le legislazioni nazionali dispongano dimargini per venire incontro alle esigenze di riequilibrio dei contesti locali. Inoltre, nel periodotransitorio potranno essere corrette eventuali distorsioni applicative. Si è al riguardo osservato chel?accordo raggiunto costituisce un compromesso tra diverse esigenze.In merito ai tempi per le decisioni ancora da assumere, si è poi rilevato che da settembre, con uncalendario dei lavori serrato, si procederà alla definizione della normativa transitoria per il 2014, e cheentro l?estate del 2014 gli Stati membri dovranno definire le misure attuative di loro competenza,perché la riforma possa entrare in vigore nel 2015.Il PRESIDENTE riferisce poi che la seconda sessione della riunione è stata aperta da Rasa Melnikiene:sottolineato il legame tra piccoli agricoltori e sviluppo rurale sostenibile, la direttrice ha presentato datisecondo i quali l'80 per cento delle aziende agricole dell'Unione è di dimensioni inferiori ai 10 ettari.Ha osservato anche che l'evoluzione della PAC ha conosciuto diverse fasi: all'obiettivo iniziale diaumentare la produttività ha fatto seguito l'obiettivo dell'incremento della competitività, mentre in annirecenti l'obiettivo primario si è spostato verso l'aumento della sostenibilità. Ha sottolineato che ipiccoli agricoltori hanno svolto un ruolo significativo ai fini della sostenibilità perché produconoprodotti freschi e naturali e utilizzano tecnologie rispettose dell'ambiente.Nella stessa riunione, Hanny Van Geel ha presentato una prospettiva critica dell'attuale sistemaagricolo e ha invitato i politici a riconsiderare la strategia della politica agricola. Ad avvisodell'esponente di Via Campesina, l'attuale sistema è troppo concentrato sull'agricoltura industriale esulla ricerca del profitto piuttosto che su una produzione sana e sostenibile. Riguardo al principio dellasovranità alimentare, ha osservato che le persone devono avere il diritto di definire democraticamente ipropri sistemi alimentari e agricoli senza arrecare danno alle persone o all'ambiente.Il rappresentante dei piccoli agricoltori, Valdas Kavaliauskas, titolare di un?azienda di allevamentospecializzata nella produzione casearia, ha presentato il proprio modello aziendale, basato su risorselocali, lavoro manuale e costi minimi e su un rapporto diretto con i consumatori, senza intermediari.

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SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

Ha ricordato di avere fondato un'associazione di produttori caseari e una cooperativa, contribuendo intal modo allo sviluppo della comunità locale e al rafforzamento delle relazioni in seno alla comunità.Ha osservato che le piccole aziende hanno risorse molto limitate ed è quindi particolarmenteimportante ridurre l'onere amministrativo che grava su di esse.Il PRESIDENTE, quindi, riferisce che i partecipanti al dibattito della seconda sessione hannosottolineato che le piccole aziende sono importanti in termini economici poiché rappresentano la fontedi reddito di una parte significativa della popolazione dell'Unione e contribuiscono a ridurre ladisoccupazione. Il ruolo dei piccoli agricoltori è stato definito particolarmente importante in relazioneallo sviluppo delle comunità rurali e alla tutela del territorio e del paesaggio. I rappresentanti dei Paesiscandinavi hanno rilevato che la produzione alimentare locale ha acquisito popolarità nei loro Paesi, ilche ha rafforzato il ruolo dei piccoli agricoltori. Alcuni partecipanti hanno tuttavia sottolineato che lepiccole aziende sono meno competitive in termini economici e non sarebbero in grado di soddisfare lenecessità alimentari dell'intera popolazione dell'Unione europea o del mondo. E' stato proposto che lepiccole aziende si uniscano tra loro in modo da poter adottare nuove tecnologie e diventare piùcompetitive.Nel suo intervento conclusivo, il presidente della Commissione affari rurali del Seimas dellaRepubblica di Lituania, ha rilevato che è necessario far sì che la PAC resti forte e sostenibile edisponga di risorse adeguate per far fronte alle nuove sfide globali. Ha inoltre sottolineato che la nuovariforma, frutto di un lungo negoziato, ha tenuto conto delle differenze esistenti tra le diverse regioniagricole dell'UE, della necessità di riformare la PAC in maniera graduale e del fatto che il settoreagricolo europeo è strettamente legato all'economia nel suo insieme. Infine, ha dichiarato che il futurodella PAC dipende in ampia misura dai singoli Stati membri, cui spetta la responsabilità di assicurarel'efficace attuazione della riforma della politica agricola, e che i Parlamenti nazionali svolgerannopertanto un ruolo significativo nell'attuazione della riforma. La Commissione prende atto delle comunicazioni del Presidente.

Il presidente FORMIGONI comunica che in occasione delle audizioni informaliin relazione all'esamedei disegni di legge nn. 135 e 136, 137 e 139 e 287 di rappresentanti dell'Agenzia pubblica per icontrolli in agricoltura (AGECONTROL), svoltasi lo scorso mercoledì 31 luglio, e di rappresentantidel Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell'agricoltura (SIN), svoltasi lo scorso giovedì 1°agosto, sono state consegnate delle documentazioni che saranno disponibili per la pubblicaconsultazione sulla pagina web della Commissione. La seduta termina alle ore 14,45.

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1.3.2.1.11. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 15 (pom.) del

07/08/2013

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1.3.2.1.12. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 1 (ant.) dell'11/09/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Comitato ristretto per l'esame del disegno di legge n. 287

Riunione n. 1

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2013

Relatore: PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)

Orario: dalle ore 15,30 alle ore 16

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura(Esame di una proposta di nuovo testo e rinvio)

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1.3.2.1.12. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 1 (ant.) dell'11/09/2013

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1.3.2.1.13. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 2 (ant.) del 19/09/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Comitato ristretto per l'esame del disegno di legge n. 287

Riunione n. 2

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013

Relatore: PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)

Orario: dalle ore 9 alle ore 9,30

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura(Seguito dell'esame di una proposta di nuovo testo e rinvio)

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1.3.2.1.13. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 2 (ant.) del 19/09/2013

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1.3.2.1.14. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 3 (pom.) del 24/09/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Comitato ristretto per l'esame del disegno di legge n. 287

Riunione n. 3

MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013

Relatore: PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)

Orario: dalle ore 14,40 alle ore 15,45

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DI ANGA/CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTIGIOVANI IMPRESA, AGIA/CIA E COPAGRI

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1.3.2.1.14. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 3 (pom.) del 24/09/2013

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1.3.2.1.15. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 27 (ant.) del 25/09/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 27

MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE 2013

Presidenza del PresidenteFORMIGONI

Orario: dalle ore 8,35 alle ore 9,30

AUDIZIONE INFORMALE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL'AGENZIA PER LEEROGAZIONI IN AGRICOLTURA (AGEA) IN RELAZIONE ALL'ESAME DEI DISEGNI DI LEGGENN. 135 E 136, 137 E 139, 990 E 287

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1.3.2.1.15. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 27 (ant.) del 25/09/2013

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1.3.2.1.16. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 4 (pom.) del 01/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Comitato ristretto per l'esame del disegno di legge n. 287

Riunione n. 4

MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013

Relatore: PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)

Orario: dalle ore 14,35 alle ore 15,15

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'ALLEANZA DELLE COOPERATIVEITALIANE (AGCI-AGRITAL, FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE E LEGACOOPAGROALIMENTARE), DELL'UNCI (UNIONE NAZIONALE COOPERATIVE ITALIANE) E DIUECOOP (UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE)

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1.3.2.1.16. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 4 (pom.) del 01/10/2013

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1.3.2.1.17. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 20 (pom.) dell'08/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MARTEDÌ 8 OTTOBRE 201320ª Seduta

Presidenza del Presidente

FORMIGONI La seduta inizia alle ore 14,35.

IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LVII, n. 1-bis) Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2013 e connessiallegati(Parere alla 5a Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazione) Il relatore RUTA (PD) riferisce sul documento in esame, predisposto dal Governo con la finalitàdi aggiornare il Documento di economia e finanza 2013, rispetto al quale sono intervenute variazionidi cui viene dato conto in termini di analisi economica, in via complessiva e per singoli settori.Sotto l'aspetto generale, ricorda che la Nota di aggiornamento in esame prevede una riduzione del PILpari al 1,7 per cento per il 2013, mentre per gli anni successivi viene stimato un ritorno alla crescita,con incrementi pari all'1 per cento nel 2014, all'1,7 per cento nel 2015, all'1,8 per cento nel 2016 eall'1,9 per cento nel 2017.Nonostante la nuova stima del suddetto valore negativo del 2013, che esplica riflessi sul tasso diindebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, la Nota sottolinea che resta fermo l'obiettivo delGoverno, in linea con gli impegni europei, di mantenere il valore del tasso di indebitamento netto al 3per cento nel 2013, con progressivi decrementi negli anni successivi, fino allo 0,1 per cento nel 2017.La Nota in oggetto - prosegue il relatore - è articolata in un documento generale e in tre allegati, di cui

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1.3.2.1.17. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 20 (pom.)

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il primo contiene le relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali, suddivise perministeri.Nel quadro generale, il comparto primario trova una specifica considerazione all'interno della parte V,in particolare al n. 13, dedicato al settore dell'agricoltura.Prima di illustrare la parte di diretta competenza citata, richiama un aspetto di interesse nella parte III,avente ad oggetto le raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea all'Italia con la descrizionedelle relative azioni governative intraprese in risposta alle stesse.Nell'ambito del tema concorrenza (raccomandazione 6), la Nota ricorda che nel V bando di gara per ilproseguimento del piano nazionale per la banda larga, l'importo complessivo dei lavori, che prevedeun investimento di oltre 122 milioni, per l'abilitazione all'offerta dei servizi a larga banda, mediante lacostruzione di circa 4000 km di rete in fibra ottica, contempla una destinazione in prevalenza in zonead alta intensità rurale e verso i distretti produttivi. Il relatore osserva a tale ultimo proposito che invarie sedi si è sollecitata da parte della Commissione una maggiore diffusione della copertura dellabanda larga nelle aree rurali, onde consentire una migliore qualità della vita e l'accesso ai serviziessenziali dei residenti e agevolare forme di commercio elettronico.Passando alle specifiche considerazioni del settore agricolo, il relatore ricorda che il documento, dopoaver sottolineato il rilievo economico del sistema agroalimentare nel contesto nazionale, segnala inprimo luogo l'attenzione per l'intero comparto da parte delle istituzioni italiane, testimoniata dagliinterventi contenuti nel decreto-legge n. 69 del 2013 e dalla recente esenzione dal pagamentodell?IMU sui terreni agricoli, con importanti norme di semplificazione e provvedimenti concreti cheaumentano la competitività delle singole imprese agricole. Il relatore richiama comunque in propositocome ulteriori passaggi fondamentali in materia di semplificazione siano ancora da compiere.Sottolinea altresì la necessità di rivedere gli strumenti del sistema creditizio destinati al settoredell'agricoltura, in risposta alle difficoltàdi accesso al credito e alle incentivazioni finanziarie che,unitamente agli ostacoli burocratici e normativi, costituiscono un freno per le potenzialità di sviluppo.In tale contesto, ricorda che una soluzione tangibile ai problemi di liquidità del comparto e? venutadall?accelerazione delle procedure di spesa dei fondi comunitari a rischio disimpegno e dall'attivazionedei pagamenti dei programmi di sviluppo rurale in precedenza sospesi.Richiama l'attenzione sulle prospettive offerte dal comparto agricolo ai giovani sotto l'aspettoimprenditoriale, segnalando in merito l'importanza della dismissione dei terreni demaniali e losviluppo d?iniziative che consentano di rimuovere gli ostacoli esistenti, tra cui anche la rigidità delmercato fondiario. Ricorda che sono in corso di esame in Commissione appositi disegni di legge asostegno dell'imprenditoria giovanile in agricoltura.Funzionale a tali obiettivi è il sostegno ai servizi di accompagnamento alle imprese agro-alimentari, darealizzarsi tramite il supporto della nuova programmazione dei fondi comunitari.Richiama quindi l'ulteriore tema della tutela delle produzioni agroalimentari italiane, nel cuicontestoExpo 2015, che sarà incentrata proprio sui temi della qualità e della sicurezzadell?alimentazione, rappresenta per il Governo una grande opportunità di promozione.Ricorda altresì il fondamentale rilievo rivestito dai negoziati per la riforma della Politica AgricolaComune (PAC), in ordine ai quali sarà cruciale per l?Italia sfruttare al meglio le potenzialità offerte,tenuto conto che nel periodo 2014-2020 attraverso la PAC saranno destinati all?Italia circa 52 miliardidi euro. Sottolinea come l'andamento del comparto primario sia strettamente legato a quellodell'economia nazionale nel suo complesso.Si sofferma quindi sull'Allegato I, nel cui volume II sono contenute le relazioni sulle spese diinvestimento e sulle relative leggi pluriennali concernenti, tra gli altri, il Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali.La trattazione di tali relazioni è suddivisa, secondo uno schema comune a tutti i Dicasteri, in quattroparti.La prima consiste nella "Relazione programmatica per missioni di spesa", nella quale, dopo aver

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delineato la struttura e il rilievo del Corpo forestale dello Stato in funzione di repressione degli illecitiagro-ambientali e di contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari protetti, il documentoriporta le attività di competenza e quelle programmate, nonché la compatibilità tra risorse necessarie erisorse iscritte a bilancio, con riguardo alle singole missioni che interessano il Ministero.Tali sono la Missione 7 ("Ordine pubblico e sicurezza"), la Missione 8 ("Soccorso civile"), la Missione9 ("Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca"), che assorbe la maggior parte della relazione, laMissione 18 ("Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente") e infine la Missione 33("Fondi da ripartire").La seconda parte contiene una "Relazione sullo stato di attuazione delle leggi pluriennali di spesa" cheriporta una puntuale descrizione dell'oggetto, della durata, delle finalità e dello stato di attuazione dellesingole leggi di spesa pluriennali di interesse del Dicastero.La terza parte contiene sostanzialmente dei "quaderni riassuntivi delle leggi di spesa a caratterepluriennale" rispetto alle disposizioni legislative oggetto della parte precedente.Infine, la quarta parte riporta una analitica descrizione dei contributi pluriennali iscritti a bilancioconcernenti il Ministero.Gli allegati II e III alla Nota di aggiornamento riportano, rispettivamente, i risultati conseguiti inmateria di contrasto all'evasione fiscale e il programma delle infrastrutture strategiche.All'interno di quest'ultimo, menziona un profilo suscettibile di assumere rilievo per il settore primario,in quanto collegato a infrastrutture fondamentali per l'agricoltura: il piano organico degli schemi idrici.Nel presupposto dell'evidente collegamento dell'approvvigionamento idrico con le attività agricole, ildocumento ricorda le emergenze storiche presenti nel Mezzogiorno, in particolare in Sicilia, cheavevano indotto a considerare l'approvvigionamento idrico in tali zone come obiettivo chiave delPiano infrastrutture strategiche del 2001. Ritenendosi superata tale fase emergenziale, il documentoritiene urgente la creazione di uno strumento operativo che superi la frammentazione decisionale delsettore.Il Governo asserisce il proprio impegno a identificare procedure e organismi in grado di ricondurre aunità azioni e strategie, con il coinvolgimento del Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali.Infine, rileva che, nella sintesi iniziale della Nota di aggiornamento, il Governo, a completamento dellamanovra di bilancio 2014-2016, dichiara di collegare alla decisione di bilancio alcuni disegni di legge,tra i quali un'iniziativa riguardante "interventi per il rilancio del settore agricolo e agroalimentare".Illustra quindi uno schema di parere favorevole con osservazione (pubblicato in allegato). Il senatore RUVOLO (PdL) prende atto positivamente dell'ampia illustrazione del relatore e deicontenuti della proposta di parere. Vengono affrontati temi più volte oggetto di attenzione da partedella Commissione e di indubbio rilievo.Ritiene tuttavia che alcuni argomenti debbano essere rimarcati con maggiore intensità. Anzitutto, ilriferimento è al sostegno alle forme di accesso al credito in agricoltura. Inoltre, anche l'opportunitàfornita dall'ormai imminente Expo 2015 dovrebbe essere colta con pienezza dal compartoagroalimentare. Infine, il riferimento al piano organico degli schemi idrici dovrebbe a suo avviso tenerconto della pianificazione in materia già prevista per i prossimi anni e che non dovrebbe essereinterrotta, a tutela della gestione coerente dei sistemi di irrigazione in agricoltura. La senatrice PIGNEDOLI (PD) rileva che nella programmazione economica il Governo dovrebbetenere in adeguata considerazione le pressanti esigenze di crescita competitiva dell'imprenditoria inagricoltura. In tal senso, oltre all'importante occasione costituita da Expo 2015, occorrerebbe sostenerel'internazionalizzazione delle aziende per creare nuovi canali commerciali e sopperire allaframmentazione delle misure di accesso ai mercati esteri. Un ulteriore tema è quello di una effettiva e

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sistematica revisione della spesa pubblica in agricoltura onde garantire la piena efficienza dell'utilizzodei fondi stanziati. Il senatore GAETTI (M5S) svolge per parte sua taluni rilievi critici sullo schema di parere testéillustrato dal relatore. La dismissione dei terreni demaniali non risulta a suo avviso una modalitàidonea per sostenere l'accesso alla terra da parte dei giovani agricoltori, poiché istituisce passaggiulteriori idonei a determinare un innalzamento dei prezzi. Inoltre, non ritiene che l'Expo 2015 sia unamanifestazione cui destinare fondi ingenti, mentre le previsioni generali macroeconomiche contenutenel documento e richiamate nella bozza di parere risultano a suo avviso ottimistiche; osserva inoltrecome il rilancio dell'economia debba essere perseguito con misure diverse. Infine, suggerisce che nell'osservazione contenuta nello schema di parere il riferimento all'attuazionedella nuova politica agricola comune si accompagni a un invito a operare nelle sedi istituzionalieuropee per un sostegno all'agricoltura sostenibile e alla lotta alla contraffazione anche medianteetichettature che garantiscano la tracciabilità dei prodotti. Il relatore RUTA (PD) prende atto dei rilievi emersi nel corso del dibattito e modifica la propriaprecedente proposta in un diverso schema di parere (pubblicato in allegato). Verificata la presenza del numero legale, il presidente FORMIGONI pone in votazione la proposta diparere favorevole con osservazione come da ultimo riformulata dal relatore. La Commissione approva.

(958) Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordinonormativo(Parere alla 1a Commissione. Esame. Parere favorevole) Il relatore TARQUINIO (PdL) riferisce sul disegno di legge in titolo, improntato all'esigenza disemplificare il quadro normativo e più in generale il complesso degli adempimenti burocratici dicittadini e imprese. Rileva che tale intento ha costituito un tratto caratterizzante nelle scelte enell'attività degli ultimi anni da parte dei diversi Esecutivi.L'inserimento della semplificazione tra le priorità d'azione governativa è stato dettato da ragionicollegate sia alla necessità di ridurre il carico di burocrazia gravante su cittadini e imprese neicomplessi e molteplici rapporti con la Pubblica Amministrazione, sia a considerazioni di ordineeconomico, in quanto l'opera di semplificazione ha consentito nel tempo un notevole risparmio intermini di attività d'impresa, in tal modo risolvendosi in un importante leva per il rilancio generaledell'economia.Sottolinea che la presente iniziativa, proposta dall'attuale Esecutivo, si pone sullo stesso solco giàtracciato da precedenti provvedimenti, tra i quali ricorda nei tempi più recenti il decreto-legge n. 5 del2012 e il decreto-legge n. 69 del 2013, di recente conversione.Sotto l'aspetto del contenuto normativo, il disegno di legge prevede un'ampia serie di interventi mirati,anche con il ricorso ad alcune deleghe legislative, articolati sui diversi settori dell'attività sociale edeconomica del Paese.

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In tale contesto, richiama i profili di competenza della Commissione, che consistono nellesemplificazioni nel settore agricolo e agroindustriale, oggetto dell'articolo 20, pur essendo presentialcuni aspetti a carattere più limitato nell'ambito dell'articolo 18.L'articolo 20 si compone di 5 commi. Il comma 1 esclude la natura professionale dei trasporti di rifiutipericolosi e non pericolosi di propria produzione, effettuati direttamente dagli imprenditori agricoli neilimiti in cui operano verso una piattaforma di conferimento oppure un circuito organizzato di raccolta;pertanto, le imprese che li effettuano non necessitano di iscrizione all'Albo nazionale dei gestoriambientali, le cui spese di funzionamento sono ridotte in misura corrispondente alle conseguentiminori entrate.Rileva che il comma 2, in tema di assunzioni collettive di lavoratori da parte di imprese dello stessogruppo e riconducibili comunque allo stesso proprietario o nucleo familiare, deve intendersi superatoin quanto le disposizioni in esso contenute sono nel frattempo entrate in vigore con l'articolo 9, comma11, del decreto-legge n. 76 del 2013, recentemente convertito.In base al comma 3 viene consentito il conferimento delle funzioni di ufficiale rogante degli atti dicompetenza dei consorzi di bonifica ai funzionari appartenenti all'area amministrativa dei consorzistessi, laureati in giurisprudenza, permanendo l'obbligo di osservare le norme prescritte per gli attinotarili. Si tratta di una disposizione - prosegue il relatore - da valutare con specifica attenzione dalpunto di vista dell'alleggerimento degli oneri per i cittadini e della modifica dei compiti assegnati allaprofessionalità notarile.Ai sensi del comma 4 gli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scaricopossono delegare tale adempimento alla cooperativa agricola di cui sono soci, se essa ha messo a lorodisposizione un sito per il deposito temporaneo. In tale caso la cooperativa può adottare un registrounico in cui sono annotati il nome e la ragione sociale del socio produttore nonché la quantità e laqualità del rifiuto prodotto da ciascun socio.Il comma 5, infine, riduce gli obblighi di informazione connessi all' influenza aviaria per le aziendeavicole familiari, prevedendo l'obbligo di registrazione nella banca dati nazionale delle anagrafizootecniche solo per le aziende avicole a carattere commerciale e per quelle a carattere noncommerciale con capacità strutturale superiore a 250 capi, capovolgendo l'attuale obbligo di iscrizionevigente per le aziende che allevano fino a un numero massimo di 250 capi.In relazione all'articolo 18, che verte su disposizioni in materia ambientale, richiama l'attenzione sudue delle modifiche al codice ambientale contenute nel comma 1 della citata norma.La lettera a) prevede che, in sede statale, il provvedimento di AIA (autorizzazione integrataambientale) sia rilasciato dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lasoppressione dell'obbligo di acquisire preventivamente i pareri di alcuni Ministri, tra i quali il Ministrodelle politiche agricole alimentari e forestali.Infine, in tema di bonifica di siti contaminati, la lettera n) stabilisce, modificando l'articolo 240,comma 1, lettera n) del codice ambientale, che dalla nozione di messa in sicurezza operativa sianoesclusi gli interventi eseguiti in un sito con destinazione urbanistica a uso residenziale, di verdepubblico, agricolo e terziario. Illustra quindi uno schema di parere favorevole (pubblicato in allegato). Il senatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) condivide la rilevanza delprovvedimento, che costituisce un primo passo sulla strada della semplificazione degli oneri inagricoltura. Il profilo della modifica del novero degli adempimenti per cui è inderogabile l'interventonotarile è a suo avviso importante ove si traduca in minori costi per i cittadini. La senatrice PIGNEDOLI (PD) apprezza l'iniziativa legislativa governativa in esame, chepotrebbe comunque a suo avviso essere arricchita in sede di esame parlamentare di altre disposizioniurgenti di semplificazione anche nel settore agricolo.

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Il senatore DALLA TOR (PdL) condivide a sua volta i contenuti del disegno di legge in discussione ela proposta di parere illustrata dal relatore. Ritiene peraltro indispensabile che le misure disemplificazione si traducano con immediatezza in minori costi e adempimenti per gli utenti. Verificata la presenza del numero legale, il presidente FORMIGONI pone in votazione la proposta diparere favorevole del relatore. La Commissione approva.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni volte aprevenire e a gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive (n. COM (2013)620 definitivo)(Osservazioni alla 12a Commissione. Esame. Osservazioni favorevoli) Il relatore NACCARATO (GAL) sottolinea che la Commissione agricoltura è chiamata a rendereosservazioni alla Commissione ambiente sull'atto comunitario che ha l'obiettivo di istituire un quadrodi azione per prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi del fenomeno delle specieesotiche invasive (animali, vegetali, funghi o microrganismi) sulla biodiversità e sui serviziecosistemici, puntando al contempo a limitare i danni sociali ed economici. Ricorda che le specie esotiche invasive sono specie che, inizialmente trasportate ad operadell?uomo fuori dal loro areale naturale valicando le barriere ecologiche, sopravvivono, si riproduconoe si diffondono nei nuovi luoghi con effetti negativi sull?ecologia locale e con gravi ripercussionieconomiche e sociali. Queste specie hanno anche un impatto tutt'altro che trascurabile sullabiodiversità. Per quanto concerne l?impatto socio-economico - prosegue il relatore - possono essere vettoridi patologie o cause dirette di problemi sanitari e danneggiare le infrastrutture e le strutture ricreative,la silvicoltura e l?agricoltura, che sono comunque solo alcuni dei settori colpiti. Le specie esoticheinvasive nuocciono dunque alle imprese, ai cittadini, alle autorità pubbliche e all'ambiente. La proposta della Commissione si inserisce quindi nell'ambito della Strategia dell'Unioneeuropea sulla biodiversità fino 2020. Ricorda che al momento l?Unione non è dotata di alcun quadro che tratti in modo esaurientetale materia. Il tema è affrontato dagli Stati membri con una serie di misure che però sono studiateprevalentemente per essere applicate a danno avvenuto, nell?intento di limitarlo, senza sufficienteattenzione a prevenirlo oppure a individuare sul nascere nuove minacce per contrastarle. Tenendoconto anche delle consultazioni con i portatori di interesse avvenute nel 2008 e nel 2012 la propostadella Commissione intende promuovere misure che garantiscano un intervento coordinato, destinandorisorse alle specie prioritarie e ad aumentare le azioni preventive, in conformità con l'approccio sottesoalla Convenzione sulla diversità biologica e con i regimi dell'Unione sulla salute degli animali e deivegetali. In particolare la proposta di regolamento punta a raggiungere i suoi obiettivi tramite misure cheimpediscano l'introduzione deliberata di specie esotiche invasive nell'Unione e il loro rilascio

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IN SEDE REFERENTE

nell'ambiente, l'introduzione e il rilascio accidentali, istituendo un sistema di preallarme e reazionerapida e affrontando la gestione e la diffusione di tali specie nell'Unione. Illustra quindi una proposta di osservazioni favorevoli (pubblicata in allegato). Nessuno chiedendo di intervenire, verificata la presenza del numero legale, il presidente FORMIGONIpone in votazione la proposta di osservazioni favorevoli del relatore. La Commissione approva.

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura - e petizione n. 116 ad esso attinente (751) STUCCHI. - Disposizioni per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settoreagricolo(Seguito dell'esame del disegno di legge n. 287, congiunzione con l'esame del disegno di legge n. 751e rinvio) Il relatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) riferisce sul provvedimento in titolorilevando che esso ha lo scopo di favorire, nel rispetto della normativa comunitaria, il ricambiogenerazionale e la permanenza dei giovani nel settore dell'imprenditoria agricola, alla luce della criticasituazione che caratterizza il settore.Ricorda che il tema del ricambio generazionale in agricoltura, già oggetto di attenzione durante laprecedente legislatura, è attualmente sottoposto all'esame della Commissione, con particolareriferimento all'Atto Senato n. 287, il cui iter legislativo è già iniziato e si trova in una fase avanzata didiscussione e valutazione in sede di comitato ristretto.L'iniziativa in esame condivide in massima parte i contenuti del disegno di legge n. 287, ma ha unaportata più limitata, in quanto sofferma la sua attenzione sui profili fiscali e su quelli inerenti alleforme di incentivazione economica. Stante la stretta connessione per materia, il presidente FORMIGONI propone la congiunzionedell'esame del provvedimento testé illustrato con il seguito dell'esame del disegno di legge n. 287 inmateria di competitività dell'imprenditoria giovanile in agricoltura. Propone altresì che il comitatoristretto già istituito dalla Commissione prenda in considerazione, ai fini della predisposizione di unoschema di testo unificato, anche l'ulteriore iniziativa legislativa oggi illustrata. Conviene la Commissione su ambedue le proposte. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE SULLO SVOLGIMENTO DELLA MISSIONE PRESSO ILCENTRO DI RICERCHE SUL RISO, SVOLTASI IL 30 SETTEMBRE 2013

SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

Il presidente FORMIGONI informa di aver svolto lo scorso 30 settembre una missione, insieme allasenatrice Elena Ferrara, in rappresentanza della Commissione, per raccogliere l?invito dell?Entenazionale risi a visitare il Centro di ricerche sul riso sito nel comune di Castello D'Agogna (PV). Allamissione ha partecipato anche una delegazione della Commissione agricoltura della Camera deideputati, composta dai deputati Franco Bordo, Caon, Schullian e Taricco.Il Presidente riferisce che, dopo il saluto di benvenuto del presidente dell?Ente nazionale risi, dottorPaolo Carrà, e una relazione tecnica sull'attività dell?Ente e del Centro ricerche del direttore generaledell?Ente, dottor Roberto Magnaghi, egli stesso è intervenuto per rivolgere un indirizzo di saluto. Neisuccessivi colloqui ci si è soffermati, in particolare, sulla funzione di garanzia svolta dall?Ente al finedi assicurare una buona collaborazione tra produttori risicoli e industria di trasformazione. La delegazione ha proceduto quindi alla visita ai laboratori e ai campi sperimentali del Centro,nonché alla banca del germoplasma. E? stato espresso da parte della delegazione un forte interesse per la produzione risicola,ritenuta una eccellenza italiana, da preservare e valorizzare, e si è auspicato che anche l?Ente nazionalerisi possa intervenire al più presto in audizione presso le Commissioni competenti del Senato e dellaCamera. In proposito, ricorda che domani alle ore 15 si svolgerà un'audizione informale, in Ufficio diPresidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, di esponenti dell'Ente nazionale risi, in relazioneall'esame dei disegni di legge all'ordine del giorno. La Commissione prende atto delle comunicazioni del Presidente.

Il presidente FORMIGONI comunica che in occasione dell'audizione informale di rappresentanti dellaConferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla riforma della politica agricola comune(PAC), svoltasi mercoledì 25 settembre scorso alle ore 15, e dell'audizione informale in Comitatoristretto di rappresentanti dell'Alleanza delle cooperative, dell'UNCI e di UECOOP, in meritoall'esame del disegno di legge n. 287, svoltasi martedì 1° ottobre scorso, alle ore 14,30, sono stateconsegnate delle documentazioni che saranno disponibili per la pubblica consultazione sulla paginaweb della Commissione.

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SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORESUL DOCUMENTO LVII, N. 1-bis E SUI CONNESSI ALLEGATI

La Commissione, esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013 e iconnessi allegati, premesso che: il documento, sottoposto all'esame parlamentare, è stato predisposto dal Governo con la finalità diaggiornare il Documento di economia e finanza 2013, rispetto al quale sono intervenute variazioni dicui viene dato conto in termini di analisi economica, in via complessiva e per singoli settori; sotto l'aspetto generale, la Nota di aggiornamento in esame prevede una riduzione del PIL pari al 1,7per cento per il 2013, mentre per gli anni successivi viene stimato un ritorno alla crescita, conincrementi pari all'1 per cento nel 2014, all'1,7 per cento nel 2015, all'1,8 per cento nel 2016 e all'1,9per cento nel 2017; nonostante la nuova stima del suddetto valore negativo del 2013, che esplica riflessi sul tasso diindebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, la Nota sottolinea che resta fermo l'obiettivo delGoverno, in linea con gli impegni europei, di mantenere il valore del tasso di indebitamento netto al 3per cento nel 2013, con progressivi decrementi negli anni successivi, fino allo 0,1 per cento nel 2017; nella parte III, avente ad oggetto le raccomandazioni del Consiglio UE all'Italia con la descrizionedelle relative azioni governative intraprese in risposta alle stesse, nell'ambito del tema concorrenza, laNota ricorda che nel V bando di gara per il proseguimento del Piano Nazionale per la Banda Larga, siprevede una destinazione in prevalenza in zone ad alta intensità rurale e verso i distretti produttivi; sottolineata altresì la necessità di rivedere gli strumenti del sistema creditizio destinati al settoredell'agricoltura, in risposta alle difficoltàdi accesso al credito e alle incentivazioni finanziarie che,unitamente agli ostacoli burocratici e normativi, costituiscono freno per le potenzialità di sviluppo; richiamata l'attenzione sulle prospettive offerte dal comparto agricolo ai giovani sotto l'aspettoimprenditoriale, e sull'importanza della dismissione dei terreni demaniali e dello sviluppo d?iniziativeche consentano di rimuovere gli ostacoli esistenti, tra cui anche la rigidità del mercato fondiario; rilevato che funzionale a tali obiettivi è il sostegno ai servizi di accompagnamento alle imprese agro-alimentari, da realizzarsi tramite il supporto della nuova programmazione dei fondi comunitari; richiamato cheExpo 2015 sarà incentrata proprio sui temi della qualità e della sicurezzadell?alimentazione, il che rappresenta per il Governo una grande opportunità di promozione;

La seduta termina alle ore 15,40.

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ricordato il fondamentale rilievo rivestito dalla riforma della Politica Agricola Comune (PAC), inordine alla quale sarà cruciale per l?Italia sfruttare al meglio le potenzialità offerte, tenuto conto chenel periodo 2014-2020 attraverso la PAC saranno destinati all?Italia circa 52 miliardi di euro, erichiamati in materia i contenuti dell'audizione del commissario europeo per l'agricoltura e lo svilupporurale, Dacian Ciolo?, in data odierna innanzi alle Commissioni agricoltura e affari europei dei duerami del Parlamento; apprezzata l'intenzione del Governo di apertura di uno sportello dedicato per finanziare gliinvestimenti a favore del miglioramento della filiera agroalimentare mediante i fondi comunitari cheancora si possono attivare; rilevato infine che, nella sintesi iniziale della Nota di aggiornamento, il Governo, a completamentodella manovra di bilancio 2014-2016, dichiara di collegare alla Decisione di bilancio alcuni disegni dilegge, tra i quali un'iniziativa riguardante "interventi per il rilancio del settore agricolo eagroalimentare"; richiamata a tale ultimo proposito l'esigenza di coordinare la prefigurata iniziativa legislativagovernativa con l'esame parlamentare già in corso di temi attinenti la materia del sostegno al compartoagricolo e agroalimentare medesimo, esprime parere favorevole con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito la formulazione di un richiamo al prossimo avvio della fase attuativadella nuova politica agricola comune, in termini di pieno utilizzo delle risorse stanziate, nonché perl'equa distribuzione delle stesse a sostegno dello sviluppo delle imprese agricole, che costituiscono iltessuto connettivo dell'economia del comparto, dei giovani agricoltori e delle filiere produttivenazionali di qualità.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SUL DOCUMENTO LVII, N. 1-bis E SUI CONNESSI ALLEGATI

La Commissione, esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013 e iconnessi allegati, premesso che: il documento, sottoposto all'esame parlamentare, è stato predisposto dal Governo con la finalità diaggiornare il Documento di economia e finanza 2013, rispetto al quale sono intervenute variazioni dicui viene dato conto in termini di analisi economica, in via complessiva e per singoli settori;sotto l'aspetto generale, la Nota di aggiornamento in esame prevede una riduzione del PIL pari al 1,7per cento per il 2013, mentre per gli anni successivi viene stimato un ritorno alla crescita, conincrementi pari all'1 per cento nel 2014, all'1,7 per cento nel 2015, all'1,8 per cento nel 2016 e all'1,9per cento nel 2017;nonostante la nuova stima del suddetto valore negativo del 2013, che esplica riflessi sul tasso di

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indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, la Nota sottolinea che resta fermo l'obiettivo delGoverno, in linea con gli impegni europei, di mantenere il valore del tasso di indebitamento netto al 3per cento nel 2013, con progressivi decrementi negli anni successivi, fino allo 0,1 per cento nel 2017;nella parte III, avente ad oggetto le raccomandazioni del Consiglio UE all'Italia con la descrizionedelle relative azioni governative intraprese in risposta alle stesse, nell'ambito del tema concorrenza, laNota ricorda che nel V bando di gara per il proseguimento del Piano Nazionale per la Banda Larga, siprevede una destinazione in prevalenza in zone ad alta intensità rurale e verso i distretti produttivi; rilevata in generale l'esigenza di una effettiva e sistematica revisione della spesa pubblica in materiaagricola, onde garantire la piena efficienza dell'utilizzo dei fondi stanziati; sottolineata altresì la necessità di rivedere gli strumenti del sistema creditizio destinati al settoredell'agricoltura, al fine di un ulteriore sostegno al settore, che contrasti le difficoltà di accesso alcredito e alle incentivazioni finanziarie che, unitamente agli ostacoli burocratici e normativi,costituiscono un freno per le potenzialità di sviluppo; richiamata l'attenzione sulle prospettive offerte dal comparto agricolo ai giovani sotto l'aspettoimprenditoriale, sullo sviluppo d?iniziative che consentano di rimuovere gli ostacoli esistenti, tra cuianche la rigidità del mercato fondiario, nonché sull'importanza della dismissione dei terreni demanialiin un'ottica di sostegno all'accesso all'agricoltura e di sviluppo di nuove potenzialità, anche mediantemodalità di gestione del bene terra con strumenti diversi dal passaggio di proprietà; rilevato che funzionale a tali obiettivi è il sostegno ai servizi di accompagnamento alle imprese agro-alimentari, da realizzarsi tramite il supporto della nuova programmazione dei fondi comunitari; richiamato che Expo 2015 sarà incentrata proprio sui temi della qualità e della sicurezzadell?alimentazione, il che rappresenta per il Governo una grande opportunità di promozione,auspicando perciò il fermo appoggio ad una manifestazione che appare vetrina fondamentale delleeccellenze italiane anche sotto il profilo agroalimentare; ricordato il fondamentale rilievo rivestito dalla riforma della Politica Agricola Comune (PAC), inordine alla quale sarà cruciale per l?Italia sfruttare al meglio le potenzialità offerte, tenuto conto chenel periodo 2014-2020 attraverso la PAC saranno destinati all?Italia circa 52 miliardi di euro, erichiamati in materia i contenuti dell'audizione del commissario europeo per l'agricoltura e lo svilupporurale, Dacian Ciolo?, in data odierna innanzi alle Commissioni agricoltura e affari europei dei duerami del Parlamento; apprezzata l'intenzione del Governo di apertura di uno sportello dedicato per finanziare gliinvestimenti a favore del miglioramento della filiera agroalimentare mediante i fondi comunitari cheancora si possono attivare; sottolineata la necessità di sostenere l'internazionalizzazione delle imprese agricole, creando nuovicanali commerciali e sopperendo alla frammentazione delle misure di accesso ai mercati esteri; evidenziata la necessità che le politiche e le scelte concernenti il settore idrico tengano conto dellaprogrammazione riferita al contesto irriguo già stabilita e in atto; rilevato infine che, nella sintesi iniziale della Nota di aggiornamento, il Governo, a completamentodella manovra di bilancio 2014-2016, dichiara di collegare alla Decisione di bilancio alcuni disegni dilegge, tra i quali un'iniziativa riguardante "interventi per il rilancio del settore agricolo e

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agroalimentare"; richiamata a tale ultimo proposito l'esigenza di coordinare la prefigurata iniziativa legislativagovernativa con l'esame parlamentare già in corso di temi attinenti la materia del sostegno al compartoagricolo e agroalimentare medesimo, esprime parere favorevole con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito la formulazione di un richiamo al prossimo avvio della fase attuativadella nuova politica agricola comune, in termini di pieno utilizzo delle risorse stanziate, nonché perl'equa distribuzione delle stesse a sostegno dello sviluppo delle imprese agricole, che costituiscono iltessuto connettivo dell'economia del comparto, dei giovani agricoltori e delle filiere produttivenazionali di qualità. Anche in ambito europeo, occorrerà altresì sottolineare l'importanza sia dellatutela delle produzioni agricole e agroalimentari dalla contraffazione, sia di procedure di etichettaturache consentano la tracciabilità dei prodotti.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SUL DISEGNO DI LEGGE N. 958

La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo, per quanto di competenza, premesso che: l'esigenza di semplificare il quadro normativo e più in generale il complesso degli adempimentiburocratici di cittadini e imprese del Paese ha costituito un tratto caratterizzante nelle scelte enell'attività degli ultimi anni da parte dei diversi Esecutivi;il disegno di legge in esame prevede un'ampia serie di interventi mirati, anche con il ricorso ad alcunedeleghe legislative, articolati sui diversi settori dell'attività sociale ed economica del Paese;l'articolo 20 reca disposizioni di stretta attinenza alla semplificazione in agricoltura;il comma 1 esclude la natura professionale dei trasporti di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propriaproduzione, effettuati direttamente dagli imprenditori agricoli nei limiti in cui operano verso unapiattaforma di conferimento oppure un circuito organizzato di raccolta; pertanto, le imprese che lieffettuano non necessitano di iscrizione all'Albo nazionale dei gestori ambientali, le cui spese difunzionamento sono ridotte in misura corrispondente alle conseguenti minori entrate;in base al comma 3 viene consentito il conferimento delle funzioni di ufficiale rogante degli atti dicompetenza dei consorzi di bonifica ai funzionari appartenenti all'area amministrativa dei consorzistessi, laureati in giurisprudenza, permanendo l'obbligo di osservare le norme prescritte per gli attinotarili;ai sensi del comma 4, gli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scaricopossono delegare tale adempimento alla cooperativa agricola di cui sono soci, se essa ha messo a lorodisposizione un sito per il deposito temporaneo;il comma 5 riduce gli obblighi di informazione connessi all' influenza aviaria per le aziende avicolefamiliari;

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richiamati infine i contenuti dei disegni di legge nn. 135 e 136, all'esame della Commissione in sedereferente e recanti proprio ulteriori disposizioni in tema di semplificazione degli adempimentiburocratici e amministrativi che gravano sulle imprese agricole, finalizzati a un intervento più ampio eorganico, mirato specificamente al comparto; nel presupposto quindi che le misure recate dal disegnodi legge in esame costituiscano un primo ma non esaustivo intervento di semplificazione inagricoltura, esprime parere favorevole.

OSSERVAZIONI APPROVATE DALLA COMMISSIONESULL'ATTO COMUNITARIO N. COM (2013) 620 definitivo

SOTTOPOSTO AL PARERE MOTIVATO SULLA SUSSIDIARIETA'

La Commissione, esaminato l'atto in titolo, premesso che esso ha l'obiettivo di istituire un quadro di azione per prevenire, ridurre al minimo emitigare gli effetti negativi del fenomeno delle specie esotiche invasive (animali, vegetali, funghi omicrorganismi) sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici, puntando al contempo a limitare i dannisociali ed economici; richiamato che: le specie esotiche invasive sono specie che, inizialmente trasportate ad opera dell?uomo fuoridal loro areale naturale valicando le barriere ecologiche, sopravvivono, si riproducono e si diffondononei nuovi luoghi con effetti negativi sull?ecologia locale e con gravi ripercussioni economiche esociali; la proposta della Commissione si inserisce quindi nell'ambito della Strategia dell'Unioneeuropea sulla biodiversità fino al 2020; al momento l?Unione non è dotata di un quadro che tratti in modo esauriente questa materia; la proposta di regolamento punta a raggiungere i suoi obiettivi tramite misure che impediscanol'introduzione deliberata di specie esotiche invasive nell'Unione e il loro rilascio nell'ambiente,l'introduzione e il rilascio accidentali, istituendo un sistema di preallarme e reazione rapida eaffrontando la gestione e la diffusione di tali specie nell'Unione; stante il rilievo dei profili connessi alle specie vegetali e l'esigenza di tutelare il settoredell'agricoltura dalle ripercussioni della diffusione delle specie invasive, esprime, per quanto di competenza, osservazioni favorevoli.

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1.3.2.1.18. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 5 (pom.) del 09/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Comitato ristretto per l'esame del disegno di legge n. 287 e connessi

Riunione n. 5

MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE 2013

Relatore: PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)

Orario: dalle ore 14,05 alle ore 15

(287) BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambiogenerazionale in agricoltura (751) STUCCHI. - Disposizioni per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settoreagricolo(Esame di una proposta di testo unificato e rinvio)

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1.3.2.1.18. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 5 (pom.) del 09/10/2013

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1.3.2.1.19. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 31 (pom.) del 09/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 31

MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE 2013

Presidenza del PresidenteFORMIGONI

Orario: dalle ore 15 alle ore 15,50

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELL'ENTE NAZIONALE RISI IN RELAZIONEALL'ESAME DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E 136, 137, 139 E 990, E 287

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura

1.3.2.1.19. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 31 (pom.) del

09/10/2013

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1.3.2.1.20. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 32 (pom.) del 15/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 32

MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013

Presidenza della Vice PresidentePIGNEDOLI

Orario: dalle ore 15 alle ore 16

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DELLA FEDERAZIONE ITALIANAMOVIMENTI AGRICOLI (FIMA) IN RELAZIONE ALL'ESAME DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 135 E136, 137, 139 E 990, 287 E 751

DDL S. 287 - Senato della Repubblica XVII Legislatura

1.3.2.1.20. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 32 (pom.) del

15/10/2013

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1.3.2.1.21. 9ª Commissione permanente

(Agricoltura e produzione agroalimentare) -

Seduta n. 22 (pom.) del 22/10/2013collegamento al documento su www.senato.it

AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MARTEDÌ 22 OTTOBRE 201322ª Seduta

Presidenza della Vice Presidente

PIGNEDOLI

Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Castiglione. La seduta inizia alle ore 13,30.

IN SEDE CONSULTIVA

(1107) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, recantedisposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politicheabitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici,approvato dalla Camera dei deputati(Parere alle Commissioni 5a e 6a riunite. Esame. Parere favorevole) Il relatore SCOMA (PdL) riferisce alla Commissione sul disegno di legge in titolo, rilevando che ildecreto-legge da convertire, già esaminato dalla Camera, perviene al Senato in prossimità della suascadenza, con un margine di tempo di discussione che, seppur decisamente ridotto, esige un'analisi inordine ai contenuti, volti a incidere su diverse materie.Il profilo che maggiormente caratterizza il provvedimento consiste negli interventi finalizzati aincidere sulla disciplina dell'imposta municipale propria (IMU), oltre alle misure previste in materia disostegno alle politiche abitative, di finanza locale, di cassa integrazione guadagni e di trattamenti

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1.3.2.1.21. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 22 (pom.) del

22/10/2013

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pensionistici.In via preliminare, ricorda che i terreni agricoli e i fabbricati rurali ricadono sotto la disciplinadell'IMU, in quanto assoggettabili all'imposta in questione, pur con diverse e articolate riduzionirispettivamente per le due categorie di beni. Con riferimento ai terreni agricoli, le riduzioni riservate alla ruralità sono collegate alla figuradel coltivatore diretto e dell'imprenditore agricolo professionale, con l'applicazione di unmoltiplicatore ridotto nel calcolo del valore dei terreni agricoli e conseguente modulazionedell'importo dell'imposta. Quanto ai fabbricati rurali, essi rientrano nella piena applicazione dell'IMU se adibiti ad usoabitativo, mentre sono soggetti ad aliquota ridotta se considerati strumentali all'attività agricola. Ciò premesso, sottolinea che il versamento della prima rata IMU del 2013 era già stato sospesocon l'articolo 1 del decreto-legge n. 54 del 2013, uno dei primi provvedimenti dell'attuale Esecutivo, inrelazione a determinate categorie di immobili, tra i quali i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Il provvedimento in esame, all'articolo 1, esclude definitivamente il pagamento della rata inquestione, con riferimento alle stesse categorie di immobili individuate dal decreto-legge n. 54 del2013 esentando pertanto in via definitiva anche i terreni agricoli e i fabbricati rurali da tale obbligo, inattesa di una definizione aregime della disciplina fiscale sugli immobili da affidare alle scelte dellamanovra di finanza pubblica e della legge di stabilità.Nel contesto delle norme relative all'IMU contenute nel provvedimento, il relatore richiamal'attenzione, per gli aspetti di competenza della Commissione, anche sulla disposizione di cuiall'articolo 2, comma 5-ter, volta a fornire interpretazione autentica in tema di fabbricati rurali, conriferimento all'articolo 13, comma 14-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011, al fine di dirimere unaquestione collegata al riconoscimento della ruralità degli immobili, che assume rilievo ai finidell'assoggettamento alle imposte sugli immobili, prima ICI e poi IMU.Più in dettaglio, si dispone che le domande di variazione catastale volte al riconoscimento della ruralitàdegli immobili, presentate ai sensi del decreto-legge n. 70 del 2011, nonché l?inserimento negli atticatastali della relativa annotazione, abbiano valenza retroattiva, dunque producano gli effetti previsti aifini del requisito di ruralità a decorrere dal quinto anno antecedente alla presentazione delladomanda.Tali effetti si sostanziano dunque nell?esenzione dall'ICI, per il periodo di riferimento.In merito, ricorda che l?articolo 7, commi da 2-bis a 2-quater, del decreto-legge n. 70 del 2011, avevaintrodotto una specifica procedura per la modifica della categoria catastale degli immobili, volta alriconoscimento del carattere rurale dei fabbricati a fini fiscali, previa presentazione all'Agenzia delterritorio di un?apposita domanda di variazione della categoria catastale - entro il termineoriginariamente fissato al 30 settembre 2011 -, salva successiva verifica da parte dell'Agenzia stessa.Per effetto dell?introduzione "sperimentale" dell?imposta municipale propria dal 2012 ad operadell?articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, i fabbricati rurali risultano assoggettati all?IMU,secondo quanto illustrato in precedenza.In relazione a tale ultima disposizione, il comma 14-bis dell?articolo 13, oggetto di interpretazioneautentica con le norme in esame, aveva stabilito che continuassero a produrre effetti in relazione alriconoscimento del requisito di ruralità le domande di variazione della categoria catastale presentate aisensi del citato articolo 7, comma 2-bis, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, anche dopo il 30settembre 2011 e fino alla data del 30 settembre 2012.La disposizione del provvedimento in esame pertanto riconosce un effetto retroattivo, in relazione alrequisito di ruralità degli immobili, delle domande di variazione catastale e dell'inserimento dellarelativa annotazione negli atti catastali, per il periodo di cinque anni precedenti la presentazione delladomanda.Il relatore illustra quindi uno schema di parere favorevole (pubblicato in allegato). La senatrice BERTUZZI (PD) esprime, anche a nome del proprio Gruppo, una valutazione positiva del

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1.3.2.1.21. 9ª Commissione permanente (Agricoltura eproduzione agroalimentare) - Seduta n. 22 (pom.) del

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SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONESUL DISEGNO DI LEGGE N. 1107

La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo, per quanto di competenza, premesso che:

provvedimento così come modificato nel corso della prima lettura da parte della Camera dei deputati.In particolare, oltre alla stabilizzazione della disciplina dell'IMU sui terreni agricoli e sui fabbricatirurali, giudica favorevolmente la norma interpretativa di cui all'articolo 2, comma 5-ter. Si tratta di unimportante chiarimento volto a dirimere una dibattuta questione sulla qualifica di ruralità dei fabbricatiche sorgono all'interno di terreni agricoli. Il sottosegretario CASTIGLIONE esprime una valutazione favorevole dei contenuti dello schema diparere testé illustrato dal relatore. La presidente PIGNEDOLI, verificata la presenza del numero legale per deliberare, pone in votazionela proposta di parere favorevole formulata dal relatore. La Commissione approva.

La presidente PIGNEDOLI comunica che in occasione dell'audizione informale di rappresentantidell'Ente Nazionale Risi in relazione all'esame dei disegni di legge nn. 135 e 136, 137 139 e 990, 287,svoltasi mercoledì 9 ottobre scorso e dell'audizione informale di rappresentanti della Federazioneitaliana movimenti agricoli (FIMA) in merito all'esame dei disegni di legge nn. 135 e 136, 137 139 e990, 287 e 751, svoltasi martedì 15 ottobre scorso, sono state consegnati documenti che sarannodisponibili per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione. La seduta termina alle ore 13,45.

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il profilo che maggiormente caratterizza il decreto-legge in esame consiste negli interventi finalizzati aincidere incisivamente sulla disciplina dell'imposta municipale propria (IMU), insieme alle misurepreviste in materia di sostegno alle politiche abitative, di finanza locale, di cassa integrazione guadagnie di trattamenti pensionistici;con riferimento ai terreni agricoli, le riduzioni riservate alla ruralità sono collegate alla figura delcoltivatore diretto e dell'imprenditore agricolo professionale, con l'applicazione di un moltiplicatoreridotto nel calcolo del valore dei terreni agricoli e conseguente modulazione dell'importo dell'imposta;quanto ai fabbricati rurali, essi rientrano nella piena applicazione dell'IMU se adibiti ad uso abitativo,mentre sono soggetti ad aliquota ridotta se considerati strumentali all'attività agricola; ricordato che: il versamento della prima rata IMU del 2013 era già stato sospeso con l'articolo 1 del decreto-legge n.54 del 2013, in relazione a determinate categorie di immobili, tra i quali i terreni agricoli e i fabbricatirurali;il presente provvedimento, all'articolo 1, dispone la definitiva abolizione del pagamento della rata inquestione, con riferimento alle stesse categorie di immobili individuate dal decreto-legge n. 54 del2013 già citato, esentando pertanto in via definitiva anche i terreni agricoli e i fabbricati rurali da taleobbligo, in attesa di una definizione a regime della disciplina IMU da affidare alle scelte della manovradi finanza pubblica e della legge di stabilità;l'articolo 2, comma 5-ter, reca l'interpretazione autentica della disposizione in tema di fabbricati ruralidi cui all'articolo 13, comma 14-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011, al fine di dirimere unaquestione collegata al riconoscimento della ruralità degli immobili, che assume rilievo ai finidell'assoggettamento alle imposte ICI e poi IMU, esprime parere favorevole.

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Il presente fascicolo raccoglie i testi di tutti gli atti parlamentari relativi all'iter in Senato di un disegno di legge.Esso e' ottenuto automaticamente a partire dai contenuti pubblicati dai competenti uffici sulla banca dati Progettidi legge sul sito Internet del Senato (http://www.senato.it) e contiene le sole informazioni disponibili alla data dicomposizione riportata in copertina. In particolare, sono contenute nel fascicolo informazioni riepilogativesull'iter del ddl, i testi stampati del progetto di legge (testo iniziale, eventuale relazione o testo-A, testoapprovato), e i resoconti sommari di Commissione e stenografici di Assemblea in cui il disegno di legge e' statotrattato, sia nelle sedi di discussione di merito sia in eventuali dibattiti connessi (ad esempio sul calendario deilavori). Tali resoconti sono riportati in forma integrale, e possono quindi comprendere contenuti ulteriori rispettoall'iter del disegno di legge.