de agostini - abitare il mondo - preview libro geografia

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Presentazione

Care studentesse e cari studenti,

ho scritto questo libro di geografia pensando proprio a voi.

Nella mia vita io ho viaggiato molto e ho conosciuto tanti Paesi e tante persone diverse.

Ogni viaggio mi ha offerto emozioni nuove e mi ha convinto che la Terra sia davvero un 

paradiso meraviglioso da conoscere e da vivere. I viaggi mi hanno anche insegnato chele cose più belle sono le più semplici, come un sorriso spontaneo o come una carezza.

Ho pensato quindi che fosse utile scrivere un libro di geografia che fosse come un libro

di viaggio: allo stesso tempo emozionante e semplice.

Troverete così grandi immagini e schemi facili, proprio per scoprire insieme il piacere 

dell’emozione. Nello stesso tempo incontrerete un linguaggio piano e tranquillo, privo

di paroloni che spaventano e di frasi difficili. Il libro che avete in mano è adatto anche

a tutte le ragazze e i ragazzi di origine straniera che frequentano la scuola e cercano 

linguaggi comprensibili e accattivanti. L’incontro con gli altri e la possibilità di 

comprendersi arricchiscono l’animo e ci rendono tutti più belli.

Conoscersi, nel rispetto reciproco, è la più grande forma di bellezza e proprio questa bellezza mi piacerebbe comunicare a voi attraverso le pagine di questo libro.

Non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura.

Lorenzo Bersezio

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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 Come viaggiare nella geografiIniziamo il nostro viaggio alla scoperta dell’Europa , vista come un unico territorio,

nei suoi aspetti fisici e umani.

Conosceremo gli ambienti e i paesaggi del nostro continente, le sue popolazioni e il loro

rapporto con il territorio, come ne sfruttano le risorse e come lo trasformano.Una sezione a parte del volume (Modulo 6 ) è dedicata ad approfondire le conoscenza

del Paese in cui abitiamo, l’Italia .

Il libro è composto

da diversi moduli, ognuno

dei quali contiene uno o più

capitoli. Prima di entrare

negli argomenti di ciascun

modulo incontriamo un

Laboratorio di accoglienza,

che è l’occasione non solo perriflettere, in modo divertente,

sui concetti chiave affrontati

nei capitoli successivi, ma

anche e soprattutto per

confrontarsi con punti

di vista diversi dal nostro,

capire le diversità e saperle

apprezzare.

Prima di

ogni viaggio

è bene documentarsi.

Ecco allora che in apertura

di ogni capitolo ci imbattiamo

in una grande carta o

un’immagine significativa

e una tabella che contiene

informazioni utili e a volte

curiose sulla prossima tappa

che affronteremo. In queste

pagine uno spazio è sempre

dedicato a brevi attività

che ti aiuteranno a utilizzare

subito queste informazioni.

L  A B O R A T O R I O  D I 

 A C C O G L  I E N Z A

S U L L ’ E U R O

C o l p o  d ’ o c c h i o

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Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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con questo libroGli argomenti del capitolo sono

sempre spiegati con parosemplici, ma soprattuttoutilizzando le immagini:fotografie e carte ti

conducono per manoalla scoperta di paesaggpopoli e culture. È comavvicinarsi a un luogopoco per volta: il testodel paragrafo ti offreuna prima panoramicadel fenomeno descrittole carte mostrano nela localizzazione concrsul territorio, le fotogr

e le loro didascalie ti permettono diosservarlo da vicino.

Quando un argomentoparticolarmente significativo rich

un avvicinamentoulteriore, il Saper d

lo approfondiscein modo dettagliato,ampliando e arricchele conoscenze.

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Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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Apprendere è prima di tutto

fare. Pagina per pagina, il

 testo presenta spazi di attività,

i Saper fare, strettamente

collegati agli argomenti trattati.

Lo scopo è renderti protagonista

del tuo viaggio nella geografia,

personalizzando l’itinerario

con scoperte e riflessioni

su questioni pratiche che

facilitano l’incontro congli altri e favoriscono i momenti

di socializzazione con gruppi

di compagni di classe.

Ogni capitolo si conclude

con quattro pagine di esercitazioni

e di riepilogo, formate da

diverse sezioni: Verifichiamo

le conoscenze ti consentedi esercitarti sui saperi di

base; Lavoriamo sulle carte

e le fotografie ti consente

di interpretare e intervenire

sugli strumenti fondamentali

della geografia; Miglioriamo

le competenze ti propone

di svolgere dei compiti

e di dare un tuo contributo

più personale alle attività

svolte; Ripassiamo,infine, contiene una sintesi

essenziale dei concetti

chiave del capitolo, esposti

in forma di domanda

e risposta, che ti

aiuteranno a preparare

l’esposizione orale.

 S  aper fare 

  G  E  O  G  R  A  F  I

  A 

 O p e r a t i v a

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INDICE

Presentazione  3

Siamo noi che abitiamo il mondoe vogliamo conoscerci 10

MODULO 1 La GeografiaStrumenti per lo studio 14

 LABORATORIO di accoglienza Incontriamo il paesaggio e i suoi protagonisti 16

CAPITOLO 1 Gli spazi intorno a noi 20

1. Come localizzare un punto sulla superficiedella Terra  22

 Saper far e  L’osservazione e i puntidi riferimento occasionali 25

 Saper di più Come individuare i punti cardinali 24 Saper far e  Leggiamo le coordinate geografiche 25

2. Leggere il territorio attraverso le carte 26

 Saper far e  Come si riduce in scala 27

3. Ci sono vari tipi di carte geografiche 28

4. Raffigurare il rilievo del territorio sulle carte 30

 Saper far e  L’altimetria a colori 30

 Saper far e  Una carta per ogni uso 31

5. Le carte tematiche 32

 Saper far e  Costruiamo una carta tematica 33

 Saper di più  Le carte dall’antichità a oggi 34

6. Leggere il territorio attraverso tabelle e grafici 36

 Saper far e  Come si fanno e come si leggonoi grafici 37

7. Conoscere il paesaggio con la fotografia  38

8. Uno strumento nuovo: Internet 40

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 44

MODULO 2 L’EuropaIdentità geografica 48

 LABORATORIO di accoglienza Tra due continenti 50

CAPITOLO 1 Il territorio del nostro continente 52

1. Europa:confini e posizione 54

 Sap er fare  Individua i continenti 54

 Saper di più  Che cosa sono i confini 56

2. Il territorio europeo è molto vario 58

 Saper far e  Le immagini e il paesaggio

3. La storia del territorio europeo

 Saper di più La lunga storia del territorio italiano

 Saper far e  Racconta la storia del territorio4.  Vulcani e terremoti

 Saper far e  Individua le aree sismiche

 Saper di più I fenomeni vulcanici

 Saper far e  Descrivi il vulcano

5. L’erosione modella i territori

 Saper far e  Il viaggio di una pietra

 Saper di più Un esempio di erosione: le frane

6. Il rilievo

 Saper far e  Perché le montagne sono appuntite?

7. Le catene montuose europee

8. I ghiacciai modellano i paesaggi

 Saper far e  Alla scoperta dei ghiacciai

9. L’Europa delle pianure

 Saper far e  Descrivi il meandro di un fiume

10. L’Europa dei fiumi

 Saper di più Il fiume Po e il suo delta

 Saper far e  Dove sfociano i fiumi europei

 Saper di più Il paesaggio creato dal Danubio

 Saper far e  Leggiamo il corso del fiume

11. L’Europa dei laghi

 Saper far e  Leggiamo l’immagine satellitare

12. Mari e coste del nostro continente

 Saper far e  Riconosci i mari europei

 Saper far e  Descrivi l’azione del mare

 Saper di più Come si formano le scogliere

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI

CAPITOLO 2 Climi e ambienti naturali d’Europa

1. Che cos’è il clima 

 Saper far e  La meteorologia in pratica

 Saper di più Che cosa dicono le cartemeteorologiche

 Saper far e  Leggiamo una carta meteorologica2. Il clima sta cambiando

 Saper di più Riscaldamento globale:l’Italia a rischio

3. L’area a clima atlantico

 Saper far e  Descrivi la Corrente del Golfo

 Saper far e  Leggiamo gli ecosistemi costieri

4. L’area a clima continentale

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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INDICE

 Saper far e  La vegetazionedelle aree continentali 112

5. L’area a clima alpino   113

 Saper far e  Osserviamo le fasce

della vegetazione 114 Saper di più I segni dei ghiacciai

e la storia del clima 115

6. L’area a clima mediterraneo   116

 Saper far e  Leggiamo l’ecosistemadella costa mediterranea 116

7. L’area a clima sub-artico   118

 Saper di più Il permafrost:un suolo in movimento 120

 Saper far e  Paesaggi modellati dal ghiaccio 121

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI   122

 Saper far e  Le forme dei sistemi urbani

3. Dalle città,alle aree metropolitane,ai sistemi urbani  

 Saper di più La “Banana blu”e “La città ad anello”

4. Le città cambiano nel tempo  

 Saper far e  Osserva le città

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI  

MODULO 3 L’EuropaIdentità demografica   126

 LABORATORIO di accoglienza L’incontro tra i popoli 128

CAPITOLO 1 Gli abitanti del continente europeo   130

1. Popolazioni e territori   132

 Saper far e  Conoscere la densitàdella popolazione   132

 Saper di più Che cos’è la demografia   133

 Saper di più Le variazioni nel popolamentodell’Europa   134

2. La popolazione europea    136

 Saper far e  Costruiamo il graficodella piramide dell’età   139

3. La qualità della vita    140

 Saper far e  ISU, l’indicatore dello sviluppoumano   141

4. I flussi migratori   142

 Saper far e  Quanti sono gli immigrati in Italia?   143

 Saper far e  Riflettere su emigrazionee immigrazione 145

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI   146

CAPITOLO 2 Gli insediamenti e le città   150

1. Che cos’è una città?   152

 Saper far e  Le relazioni tra città e territorio   153

2. Modelli di città a confronto   154

 Saper far e  Occhi sulla tua località   156

MODULO 4 L’EuropaIdentità economica  

 LABORATORIO di accoglienza Un mondo da scoprire

CAPITOLO 1 Risorse e attività economiche  

1. I settori dell’economia   

2. Il settore primario: l’agricoltura   

 Saper far e  Osserviamo come sono organizzatii campi  

3. Le aree agricole dell’Europa sono differenti  

4.  Agricoltura transgenica,integrata e biologica

5. Le risorse dei boschi e la silvicoltura   

 Saper far e  Visitiamo una segheria  

6. L’allevamento  

7. La pesca   

 Saper far e  Il settore primario italianoin Europa  

8. Le fonti di energia   

 Saper far e  Osserva la carta  

 Saper di più Le fonti di energia  

 Saper far e  La produzione di due diversi tipidi energia  

 Saper far e  Materie prime ed energianel continente europeo  

9. Le risorse minerarie  

 Saper far e  In visita a una cava Saper di più Le tre rivoluzioni industriali

10. Il settore secondario: l’industria   

 Saper far e  Dove sono le aree industrialieuropee

 Saper di più Visitiamo un’azienda tessile

 Saper far e  L’industria italiana in Europa

11. Le attività artigianali  

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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MODULO 5 L’educazione ambientaleDifendiamo la natura   220

 LABORATORIO di accoglienza Siamo ospiti del pianeta azzurro 222

CAPITOLO 1 Proteggere la natura   224

1. Diversi tipi di inquinamento   226

 Saper far e  Il linguaggio dell’ecologia 227

2. L’inquinamento dell’aria    228

 Saper far e  L’aria che respiri 229

3. L’inquinamento dell’acqua    230

 Saper far e  Una ricerca sullo stato di salutedi un fiume 231

 Saper di più Per depurare l’acqua 232

4. L’inquinamento del suolo   233

5. Il problema dei rifiuti   233

 Saper far e  Il riciclaggio dei rifiuti 236

6. L’inquinamento acustico   2377. L’inquinamento luminoso   238

 Saper far e  Se la luce è troppa 238

8. Proteggere il territorio con la prevenzione   239

 Saper far e  La tua Regione in rete   240

9.  Associazioni in difesa della natura    241

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI   242

INDICE

 Saper di più L’artigianato artistico di Venezia 201

12. Il settore terziario: i servizi   202

 Saper far e  Evoluzione del terziario 203

13. La distribuzione e il commercio   204 Saper far e  Scambi commerciali dell’Italia 205

14. I trasporti e le comunicazioni   206

 Saper far e  Leggiamo le carte 207

 Saper di più Strade e valichi per comunicare 208

 Saper far e  Da casa tua a Londra 209

15. Le telecomunicazioni   210

 Saper far e  Chi guarda la tv, chi navigain internet, chi legge 211

16. Le banche e i servizi finanziari   212

17. Il turismo   213

 Saper far e  Scopriamo il turismo di una località   215

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI   216

MODULO 6L’Italia nell’Europa  

 LABORATORIO di accogli enza Chi siamo?

CAPITOLO 1 L’identità geografica  

1. Le pianure  

2. Le colline  

 Saper far e  A passeggio per le colline  

3. Le montagne più alte d’Europa   

 Saper far e  Cerca le vette più alte  

4. I fiumi  

5. Le coste, le isole,gli arcipelaghi  

 Saper far e  Osserva la carta  

6. Le aree climatiche  

GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 1 ESERCITAZIONI  

CAPITOLO 2 L’identità demografica  

1. L’andamento demografico recente  

 Saper di più Dalle città alla campagna

2. Lingue, dialetti e fedi religiose  

 Saper di più Folclore e tradizioni  

 Saper far e  Racconta il folclore locale  

GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 2 ESERCITAZIONI  

CAPITOLO 3 L’identità economica  

1. Il settore primario  

 Saper far e  La produzione agricola  

2. Il settore secondario  

 Saper far e  Le produzioni specializzate  

3. Il settore terziario  

 Saper far e  L’importanza del turismo in Italia

 Saper di più I siti italiani “Patrimoniodell’Umanità”  

GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 3 ESERCITAZIONI  

GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI  

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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e vogliamSiamo noi ch

Pilar scrive:

Hola, mi chiamo Pilar. Abito a Città del Guatemala. Finalmenteanch’io posso usare il computer per comunicare con altri ragaz-zi di tutto il mondo!

Pilar scrive:

Poche ragazze studiano tanti anni perché devono andare prestoal lavoro per aiutare la famiglia, ma a me piacerebbe moltocontinuare gli studi e imparare altre lingue oltre allo spagnoloe al maya. Ho conosciuto degli italiani e vorrei conoscere tantoil loro Paese!

Pilar scrive:

Oggi qui a fa un gran caldo, e andando verso la scuola mi sonocomprata un mango fresco da succhiare. Gli alberi hanno foglie

 verdissime.E da voi com’è il tempo?

Antonio scrive:

Com’è la tua scuola?

Anna scrive:

Ti piace la geografia?

Com’è la scuola nel tuo Paese? Studiate molto a lungo?

Marin scrive:

Che tempo fa in Guatemala?

Anna scrive:

Ciao. Mi chiamo Marin e abito a Sighet in Romania. Siamo inautunno e sta ricominciando la scuola. Mi piace andarci a piediperché cammino sotto le foglie gialle che cadono dagli alberi esembra una giostra di colori.

Marin scrive:

È vecchia, ma ha un bel giardino e ci si può correre durante le

ore di educazione fisica. Sapete che per me è facile impararel’italiano? Il rumeno è una lingua neolatina.

Marin scrive:

Sì, moltissimo. Mi piace conoscere il mondo e i suoi abi-tanti. Mi raccontate qualcosa di voi e del vostro Paese?

Marin scrive:

Pilar Riquiac (online) Chat

Anna Sarti

Anna da Perugia, Italia

Marin Popescu

Marin da Sighet, Romania

Pilar Riquiac

Pilar da Città del Guatemala,Guatemala

Sighet, ROMA

Perugia, ITALIA

Cit ta` del Guatemala,GUATEMAL  A

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conoscerci

abitiamo il mondo

Themba scrive:

Ciao ragazzi, il mio nome è Themba e vivo a Città del Capo inSudafrica. Qui da noi è ancora inverno, ma il clima è gradevo-le: il bus che mi porta a scuola passa vicino alle bianche spiag-ge della mia città dove presto farò i bagni.

Antonio scrive:Ciao, sono Antonio. Vi scrivo dall’aula di informatica di unascuola ad Auckland in Nuova Zelanda. Sono italiano e ho segui-to i miei genitori che sono venuti qui per motivi di lavoro.

Antonio scrive:

Con i compagni di classe mi trovo bene. Parliamo in inglese, maancora faccio molti errori... La lingua degli indigeni maori inve-ce è incomprensibile. Pensate che chiamano il parco nazionaledei vulcani Te Wakarewarewatangaoteopetwaawahiao!

Ma il saluto maori è più facile:

Haere ra!! (Arrivederci!!)

Marin scrive:

Beata te! Io il mare non lo vedo mai!

Themba scrive:

Come ti trovi coi neozelandesi?

Themba Makeba (online) Chat

 Antonio De Rossi

Antonio da Auckland,Nuova Zelanda

Themba Makeba

Themba da Città del Capo,Sudafrica

 Auckland,NUOVA ZEL  ANDA

Cit ta` del Capo,SUDAFRICA

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5

4

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12

Da alcuni anni possiamo arricchire le nostre relazioni usando le tecnologie moderne: comunichiam

tramite il computer, che in modo quasi immediato invia i nostri messaggi attraverso lunghe distanz

Ma dietro ogni persona che contattiamo e conosciamo c’è una storia.

C’è una vita intera fatta di tante esperienze e anche della conoscenza di molte persone, parenti

o amici, che sanno trasmetterci il gusto per un’esistenza piena, ricca di nuove scoperte.Dietro ogni persona c’è anche un territorio, una località particolare alla quale si può restare legati,

un ambiente che può colpirci per la sua bellezza.

Se vogliamo conoscere davvero il mondo dobbiamo approfondire la conoscenza

dei popoli che lo abitano e insieme scoprire i territori che lo compongono.

La geografia ti potrà aiutare a compiere questa grande ricerca, a orientarti

in un mondo dove sono diversi e numerosi i modi di vivere.

Già quest’anno imparerai a conoscere l’Europa, un vastissimo territoro

che comprende più di 40 Stati.

 Viaggiare con la geografia

■ Il viaggio è una esperienza preziosa perché ci permette di compiere moltescoperte importanti. Durante un viaggio possiamo conoscere nuove persone

e territori che non avevamo mai visto.Le impressioni e i ricordi che riportiamo rimangono spesso a lungo nellanostra memoria e costituiscono un patrimonio personale importante,che ci aiuta a non considerare il nostro modo di vivere

come l’unico possibile. Prova a ricordare un viaggiolungo o breve che hai compiuto e riassumi, seguendo

lo schema proposto nella pagina a fianco, ciò che haiconosciuto e imparato durante quel periodo.

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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13

Notizie di base

●Meta ....................................................................................

●Mezzo di trasporto ............................................................

●Durata .................................................................................

● Altre informazioni .............................................................

La gente e la cultura

● Persone conosciute ..................................................

● Sono tuoi coetanei? .........................................................

● Ricordi un modo di dire o un loro comportamento

che ti ha colpito? Quale? ..........................................

● La gente che hai incontrato parlava la tua stessa lin-

gua? Comprendevi tutto quello che dicevano? ..........

............................................................................................

............................................................................................

● Hai visitato monumenti storici o tipici del luogo?

Quali? .....................................................................

...............................................................................

● La cucina e il cibo erano diversi rispetto a quelli a cui

sei abituato? ...........................................................

● Altre informazioni ...................................................

............................................................................................

............................................................................................

Paesaggi e territori

● Quali erano gli elementi e le caratteristiche più im-

portanti dei territori che hai attraversato e che hai

raggiunto nel tuo viaggio (pianure, monti, isole...)? ...

............................................................................................

............................................................................................

● Quali differenze hai notato rispetto al territorio in cui

abiti (clima, aspetto dei centri abitati…)? .....................

............................................................................................

● Altre informazioni ...................................................

............................................................................................

I ricordi del viaggio

● Hai scattato delle fotografie o ripreso filmati? .............

● Pensi che siano sufficienti a dare ad altri un’idea com-

plessiva delle località visitate? ..................................

● Hai acquistato degli oggetti tipici del luogo che hai

scoperto? Che cosa? ........................................................

............................................................................................

● Vorresti ritornare nei luoghi visitati? ..............................

............................................................................................

● Vorresti rivedere esattamente ciò che hai conosciuto o

 ti piacerebbe vedere altri aspetti di quei luoghi? .........

............................................................................................● Riferisci in breve qual è la cosa più brutta e la cosa più

bella che hai visto nel viaggio o la peggiore e la mi-

gliore sensazione che hai vissuto ....................................

............................................................................................

............................................................................................

••• Il tuo viaggio •••

Abitare il Mondo 1 © 2012 De A go stin i Scuo la S.p.A. - Novara

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 1          M          O

          D          U          L          O

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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      L      A      B      O      R      A      T      O      R      I      O

       D      I

      A      C      C      O      G      L      I      E      N      Z      A

Il territorio in tasca!

● Dove sono stati, secondo te, i ragazzi o le

ragazze che usano gli oggetti che vedi qui

sopra?

1) ........................................................

2) .........................................................

3) ..............................................................

4) .............................................................

● Prova a documentarti o a chiedere a

qualche conoscente qual è la “dotazione

personale” di un pastore, di una guardia

forestale, di un marinaio. Si riscontrano

differenze da luogo a luogo? Quali sono

i motivi che possono determinare le

eventuali differenze?

● Insieme a un compagno di classe prova a proge

re un’escursione o un viaggio in un territorio m

lontano e diverso da quello nel quale vivi abitu

mente (per esempio un deserto, i ghiacci del Po

ecc.). Quale ambiente scegli? Che cosa porterai

 te? In quali ore della giornata viaggerai? Come

orienterai? Lascerai delle tracce sul territorio att

versato? Che cosa pensi di riportare da questa

esperienza?

......................................................................

......................................................................

......................................................................

......................................................................

......................................................................

1

2Se provi ad aprire il tuo zaino o a vuotare le

tue tasche, puoi sperimentare qualcosa

di sorprendente... Hai mai notato che ciò

che porti con te “parla” del territorio in

cui vivi? Se per esempio stiamo su una

spiaggia, la sabbia entra nelle nostre

scarpe; qualche volta siamo così affasci-

nati dalla bellezza di un luogo che ci

verrebbe voglia di portar via qualche

cosa che, almeno per un

po’, ci ricordi la nostra

esperienza: sassi, conchi-

glie, fiori, possono entra-

re in una “galleria” signifi-

cativa. Attrezzi, indumenti,

alimenti e tanti altri oggetti che

ciascuno porta con sé sono i se-

gni più concreti del nostro stile di

vita e “raccontano” come viviamo

il territorio.

 Incontriamo il paesaggio e i suoi protagonisti 

3

4

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17

 Alla scoperta del paesaggio

1 2

3 4

In ogni momento della giornata siamo immersi nel

paesaggio. Possiamo dire che noi e il paesaggio

siamo sempre uniti e le stesse attività umane con-

tribuiscono a crearlo e a dargli forma. Ai nostri

occhi appare vivo, pieno di colori e di cose interes-santi da scoprire e la sua bellezza ci regala tante

sensazioni. Osservare il mondo intorno a noi è

davvero divertente. Iniziamo con le immagini e

con le fotografie.

Leggiamo le fotografie.

Le quattro immagini che vedi qui sotto mostrano i dif-

ferenti ambienti dell’Europa.

L’ambiente urbano, del tutto artificiale; quello di pia-

nura, molto trasformato dalle coltivazioni; quello

montano, in gran parte ancora naturale e, infine,

l’ambiente marino, in cui gli elementi naturali e artifi-

ciali si intrecciano forse con più forza.

● Assegna a ciascuna fotografia la didascalia esatta.

Paesaggio urbano …… Paesaggio montano ……

Paesaggio marino …… Paesaggio di pianura ……

● Quali degli oggetti dell’esercizio precedente abbine-

resti a ciascun ambiente?

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18

      L      A      B      O      R      A      T      O      R      I      O

       D      I

      A      C      C      O      G      L      I      E      N      Z      A

Prova a osservare l’immagine satellitare qui sotto

● Quale Stato è rappresentato “al centro del mondo”?

Secondo te come mai?

Prova a riflettere...

Osservando la carta geografica del tuo Paese, ti

sembra quasi che quello sia “il mondo”...

Se osservi un planisfero e in esso cerchi il tuo Pae-

se, ti accorgerai che è solo una piccola parte...

Lo studio della Geografia ti aiuterà a maturar

consapevolezza che sei cittadino del tuo Paese

anche del mondo, imparerai a riflettere e a

prenderti di fronte alla bellezza della diversità

Paese e Paese, ad apprezzare le caratteristiche

tuo e dell’altrui, proprio perché “diverso”...

Sei pronto a partire per esplorare un mondo

conosci ancora poco?

Buon viaggio!

Ognuno si sente alcentro del mondo…

Ciascuno di noi vive in un con-

testo geografico ben definito, a

cui è particolarmente affeziona-

to e che ritiene – anche senza

volerlo – “il centro del mondo”.

Prova a osservare

l’immagine a fianco

● Cosa vedi rappresentato?

Riconosci lo Stato che viene

rappresentato “al centro del

mondo”? Questa immagine

è stata presa da un libro di

geografia di quello Stato.

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19

Incontriamo ogni giorno molte persone di Paesi diversi.

Le cartoline sono un buon modo per conoscere le località

da cui provengono.

Ricevi una cartolina indirizzata proprio a te: questa.

Subito viene la curiosità di sapere chi l’abbia scritta e da

quale località giunga: puoi fare qualche ipotesi sul luogo,

osservando il paesaggio riprodotto nella fotografia.

● È un paesaggio di montagna, di pianura o di mare?

...................................................................Quali elementi naturali scorgi nel paesaggio?

....................................................................Quali elementi umani?

....................................................................

Ora giri la cartolina e in alto leggi la

didascalia, che dice “Marocco - MoulayIdriss Paesaggio”. In questo modo conosci

anche il nome della località.

● Hai inviato anche tu delle cartoline? ...............

Come le hai scelte? ………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………….

…ma conosciamoci meglio

La geografia ci aiuta a scoprire affinità e dif-

ferenze nel paesaggio territoriale.

Prova a confrontare le immagini scelte da te

e quelle scelte dal tuo compagno di banco.

● Quali elementi hanno in comune? ..................

.....................................................................

.....................................................................● Quali elementi sono molto differenti? .............

.....................................................................

.....................................................................

Conoscersi attraverso i paesaggi

Le fotografie e le cartoline ci aiutano a in-

contrare le altre persone e a comunicare.

Infatti possiamo presentare la località in cui

viviamo e conoscere i luoghi in cui i nostri

amici vivono o sono nati.

Prova a scegliere cinque cartoline o cinque

foto. Hai in mente un’idea: mostrare la tua

località di origine o dove vivi, affinché i tuoi

amici possano immaginare il “tuo” paesag-

gio, oppure di un paesaggio in cui ti piace-

rebbe vivere (cerca le foto sulle riviste).Quali hai scelto e perché?

● Cartolina 1 perché.........................................

● Cartolina 2 perché.........................................

● Cartolina 3 perché.........................................

● Cartolina 4 perché.........................................

M AROCCO - MOUL A Y IDRISS

Paesaggio

TERRITORIOun territorio èspazio terrestnizzato, dai cdefiniti dall’uÈ un territorioquartiere, il cin cui vivi, unvincia, una reuno Stato.

PAESAGGIO:

è l’aspetto chassumere un minato ambieIl paesaggio pvariare, ad escol trascorrere

 tempo, col vadelle stagioniseguito all’azidell’uomo.

 AMBIENTE:l’ambiente è me degli elem

naturali, climbiologici in cumo e gli orgaviventi interain un determspazio della scie terrestre.

 Parole ch

T a n ti sa l u ti d a  ch

si s ta  d i v er tend o 

un mond o!

And rea 

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              C              A              P              I              T              O              L              O

 1

Gli spaziintorno a noi

Massiccio di Intermesol

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21

Gli spazi intorno a noi

Chissà quante volte ti sarà capitato, durante un

viaggio o una gita, di farti domande sui terri-

tori poco noti che attraversavi e sui paesaggi

che vedevi:

● la strada sarà ancora lunga o corta, dritta o a curve?

● che cosa ci sarà dietro quelle colline, o dietro

quelle montagne o al di là del mare?

● una volta arrivati troverò dei luoghi dove incon-trare altri ragazzi e divertirmi?

Per rispondere a queste domande si può far ricorso

all’immaginazione e alla fantasia, ma si possono

utilizzare anche alcuni strumenti che i geografi ci

hanno messo a disposizione e che ci consentono di

raffigurare il territorio e orientarci. Il più interessan-

te tra questi strumenti è la carta , nelle pagine

seguenti potrai apprendere l’uso di alcuni tra i prin-

cipali strumenti di cui la geografia dispone perosservare, rappresentare e descrivere il territorio.

 S  aper fare  Disegnare lo spazio

Colle Secco1390

Colledell’Asino

1472

1450

Pietracamela

Prati di Tivo

1142

Fonte 

Cristiana

    R   i  o    A

  r   n  o

Monumento

Cichetti

Monumento

Cambi

1564

S     e     g      g    

i      o   

v    i      a   

             R             i        o             A

         r         n        o

2655

CornoPiccolo

1947 

Picco deiCaprai

Picco Pio XI2282

2635

P. IntermesoliVetta Meridionale

P. IntermesoliVetta Settentr.

2483

Sella

dei Grilli

2220

Sella del

Bracciaio2506

V. OccidentaleV. Ce

28

V. O2

CORNOGRANDE

Passo del Cannone2679

2547 Sella dei Due Corni

La Ma

2015

2433

Rif.

Franchetti

Cascate di 

Rio Arno 

 Prat i C ant iere

 Prat o Tondo

     V   a

        l        l     e

     d        i

     R       i     o

      A     r

 n      o

       C      o     n     c     a

       d     e

          l 

     S   a  m   b

   u   c  o

         V      a         l          M

      a      o      n      e

C    r   e s  t  a O v e s t

V   a  l  l  e  d  e i  G i ne p r i

  V a  l  l e

 d  e   l   l  e

 C  o  r  n

  a  c  c    h

   i  e

Ghiacciaio d.

Calderone

  A  r  a

  p  i  e

  t  r  Prat i di Tivo

1030

Solo osservando lo spazio intorno a noi possiamo presentarlo graficamente, disegnarlo e creare una geografica, lo strumento principale per lo studio d

 territorio. L’alpinista che vedi nella foto a fiancoammirando il Pizzo Intermesoli. Prova anche tu a gnare una carta partendo dalla foto di un luogoconosci bene.

Val Maone

Il massiccio di Intermesoli, in Abruzzo,è composto da quattro cime disposteattorno alla depressione formata dallaconca del Sambuco. La cima più alta èil Pizzo Intermesoli (2 635 metri).

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22

MODULO 1

Tutte le volte che dobbiamo andare in un determi-

nato luogo, abbiamo bisogno di orientarci, cioè di

sapere esattamente dove siamo, iniziando dal luo-

go di partenza , e individuando la meta che voglia-mo raggiungere, cioè il luogo di arrivo per stabilire

qual è il tragitto migliore in base alle nostre neces-

sità. Capita anche a te di doverti orientare, quando

vai a scuola o quando fai una passeggiata.

I punti di riferimento occasionaliUn metodo efficace per orientarsi è quello di osser-

vare con attenzione alcuni elementi dell’ambiente

e ricordare dove si trovano: una casa, un negozio,

una certa piazzetta o anche l’odore del panificio o il

rumore di un torrente o del treno. Se ci muoviamo

in un ambiente che conosciamo, abbastanza ri-

stretto come il percorso da casa a scuola, con un po’

di attenzione e di memoria non sbaglieremo strada.

Questi elementi dell’ambiente, però, sono diversi a

seconda dei luoghi e delle persone che devonoorientarsi: per questo motivo si dicono punti di ri-

ferimento occasionali.

I punti di riferimento fissiSe dobbiamo orientarci in altre situazioni, per esem-

pio nel mare o in un territorio sconosciuto dove non

ci sono punti di riferimento occasionali, che cosa

possiamo fare? In questi casi è necessario saper

identificare e sfruttare i punti cardinali: si individua-

no facilmente con l’aiuto delle stelle e del Sole e sono

il nord, il sud, l’est e l’ovest. Si tratta di punti immagi-

nari, che indicano una direzione: per esempio, l’est

1 Come localizzare un punto sulla superficiedella Terra

 S  aper fare  L’osservazione e i puntidi riferimento occasionali

La foto raffigura un edificio. Indica che cosa vedi ai quattrolati, per darne la posizione nel suo territorio:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .

● Con una frase descrivi ora la posizione dell’edificio nelsuo spazio:

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

● Ripeti osservazioni analoghe per il tragitto da casa a scuo-la. Punto di partenza: la casa. Che cosa vedi:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .

● Tragitto. Scrivi quali punti di riferimento occasionali uti-lizzi durante il percorso:1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

● Punto di arrivo: la scuola. Che cosa vedi:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .Tutti i tuoi organi di senso sono al lavoro, non solo la vista.

● Quali punti di riferimento riconosci con:udito: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . olfatto: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 tatto: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

● Prova a fare una passeggiata insieme a un tuo compagnclasse; al termine del percorso disegnate entrambi una madell’itinerario segnando su di essa i punti di riferimento chereste impiegare per riprendere il percorso in un’altra occasCi sono differenze nei disegni che avete realizzato? Proa discuterne e a comprendere le ragioni delle differenz

a dest

davan ti

dietr o il castello

a sinistra

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indica approssimativamente la posizione del Sole al-

l’alba, l’ovest quella al tramonto. Proprio perché non

sono riferiti a elementi concreti, ma sono immagina-

ri, i punti cardinali valgono per tutti e in tutti i luo-

ghi: per questo vengono chiamati punti di riferi-

mento fissi.

La posizione di un punto sulla Terra Per poter dire con precisione quale sia la posizione

di un punto qualsiasi sulla superficie della Terra, i

geografi hanno pensato bene di avvolgere tutto il

pianeta in una rete di linee immaginarie che si in-

tersecano tra loro.

I paralleliLe linee orizzontali si chiamano paralleli: sono 180,

disposti metà sopra e metà sotto l’Equatore, chia-

mato “parallelo fondamentale”. La distanza di ogni

parallelo dall’equatore si chiama latitudine.

I meridianiI geografi hanno tracciato 360 linee immaginarie

che circondano la Terra passando per i due poli: si

chiamano meridiani.

 Anche in questo caso ce n’è uno che funge da riferi-

mento, è il : gli altri me-

ridiani sono disposti metà verso

ovest e metà verso est. La distanza di

ogni meridiano (a est o a ovest) dal

meridiano di Greenwich si chiama

longitudine.

Le coordinate geograficheCome nella “battaglia navale”, la posi-

zione di un luogo sulla Terra può esse-

re individuata da due numeri: la

latitudine e la longitudine. Latitudine

e longitudine si misurano in gradi perché esprimono

il valore dell’angolo tra il centro della Terra e il meri-

diano (o parallelo) considerato. Insieme esse pren-

dono il nome di coordinate geografiche del luogo.

Per esempio:

● le coordinate geografiche di Roma sono 41°80’ di

latitudine nord (41°80’N) e 12°23’ di longitudine est(12°23’E);

● le coordinate geografiche di Helsinki (Finlandia)

sono 60°25’ di latitudine nord (60°25’N) e 25°05’ di

longitudine est (25°05’E);

● le coordinate di Lisbona (Portogallo) sono 38°78’

di latitudine nord (38°78’N) e 9°13’ di longitudine

ovest (9°13’O).meridiano di Greenwich

viene chiamato cdal nome di unalocalità inglese chviene “attraversada questo meridi

A Greenwich, che trova nei pressi dLondra, ha sede famoso osservatoastronomico.

meridian

di Greenw

     m    e    r        i        d       i      a      n    o

        d        i      G     r    e    e    n    w         i       c         h

Equatore

Roma

Londra

Helsinki

Lisbona

e m i s f e r o b o r e a l e

e m i s f e r o a u s t r a l e

0 15 30 45 50 65153045

0

15

30

45

60

15

30

45

60

Polo Nord

Polo Sud

      M    e

           r    i

       d                      i      a       n     o

     d           i    G

     r    e    e    n   w

     i   c    h

Lo n g i t udine

L  o  

n  g  . o v e s t  Equatore  L o n

 g.  e  s    t

N

S

a

b

P

L    a    t     i         t        u     d       i       n     e      

n      o      r         

 d        

       L    a    t .

 s     u      d

L’Equatore è la linea immaginariache corre attorno alla Terra a metàstrada tra il Polo Nord e il Polo Sude divide la Terra in due mezzesfere, o emisferi. Quello che contie-

ne il Polo Nord è l’emisfero borea-le; quello che contiene il Polo Sudè l’emisfero australe.

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24

MODULO 1

 P er scoprire dov’è il nord o ilsud, o l’est e l’ovest, rispetto alposto in cui ci troviamo, pos-

siamo usare diversi metodi e stru-menti. Proviamo a vederne alcuni.

Di giorno ci aiutiamo con il Sole A mezzogiorno volgi le spalle al Solee guarda la tua ombra: essa è rivoltaverso il nord (settentrione, mezza-notte). Nella direzione opposta, sitrova il sud (meridione, mezzogior-no). Adesso allarga le braccia: puoicosì individuare alla tua sinistral’ovest (occidente, ponente) e allatua destra l’est (oriente, levante).Questo metodo per individuarepunti fissi di riferimento non è però

del tutto accurato: infatti nelle variestagioni il Sole modifica la propriaposizione. Hai fatto delle prove? Haiincontrato delle difficoltà?

Di notte ci aiutano le stelleUn sistema di riferimento più preci-so è offerto dalle cosiddette stellefisse e in particolare dalla posizionenel cielo notturno della Stella polare,che indica il nord nel nostro emisfe-ro brillando immobile sopra il PoloNord, e della Croce del Sud che,come suggerisce il nome indica il sud

nell’emisfero australe.Sai individuare la Stella Polare?

Usiamo la bussolaEsiste uno strumento con cui possia-mo orientarci anche senza il Sole o lestelle fisse. È la bussola, costituita daun ago magnetizzato libero di ruota-re su un perno. La punta dell’agoindica sempre il nord perché la Terra

è avvolta da un campo magneticofa orientare l’ago verso settentriIn realtà il nord magnetico dTerra, verso cui si orienta l’ago, coincide perfettamente con il ngeografico e questa piccola differsi chiama “declinazione magnet

Questa è una “bussola goniomeitaliana”, un modello caratterizzda un mirino con lente.È uno strumento di precisione cin abbinamento a una carta topgrafica, permette di calcolare ledistanze tra il punto di osservaze altre località circostanti.

NORD

EST

OVEST

SUD

 S  aper di più  Come individuare i punti cardinali

Orsa Maggiore

Orsa Minore

Stella Polare

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25

Gli spazi intorno a noi

Per ogni luogo indicato individua il meridiano più vicino (latitu-dine) e il parallelo più vicino (longitudine). Ricorda di aggiun-gere nord o sud se il punto si trova nei pressi di un parallelo anord o a sud dell’Equatore e poi di aggiungere est o ovest se ilpunto si trova vicino a un meridiano a est o a ovest del meridia-no di riferimento che è quello di Greenwich in Inghilterra.

Sulla carta dell’Italia indica le coordinate geografiche dei seguen- ti luoghi, approssimate secondo il reticolo disegnato qui a fianco.

Milano: gradi …… latitudine; …… gradi …… longitudine ……

Roma: …………... …………...; …………... …………...

Bari: …………... …………...; …………... …………...

Palermo: …………... …………...; …………... …………...

Sul planisfero, qui in basso, indica le coordinate geografiche tra

cui sono compresi i continenti della Terra.

Europa: tra gradi ...... latitudine ..... e gradi ..... latitudine .....;

 tra gradi ...... longitudine ...... e gradi ...... longitudine ......

 Asia: …………... …………... e …………... …………...;

…………... …………... e …………... …………...

 America: …………... …………... e …………... …………...;

…………... …………... e …………... …………...

 Africa: …………... …………... e …………... ………

…………... …………... e …………... …………...

Oceania: …………... …………... e …………... ………

…………... …………... e …………... …………...

 S  aper fare  Leggiamo le coordinategeografiche

Roma

Milano

42°

43°

44°

45°

46°

47°

41°

40°

39°

38°

37°

12°   13°   14°   15°   16°   17°  11°10°9°8°

12°   13°   14°   15°   16°   17°   18°11°10°9°8°7°

Palermo

Bari

E U R O PA

AMERICASETTENTRIONALE

AMERICAMERIDIONALE

A F R I C A

A S I A

O C E A N I A

Equatore

0°   20°   40°   60°   80°   100°   120°   140°   160°20°40°60°80°100°120°140°160°

  20°

  40°

  60°

  80°

  100°

  120°

  140°

  160°

20°

40°

60°

80°

100°

120°

140°

160°

20°

40°

60°

20°

40°

Stati Uniti Cina

Australia

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MODULO 1

La cartografia fornisce al geografo gli strumenti

principali per le sue indagini: le carte geografiche e

le carte tematiche. Si tratta di disegni schematici

che raffigurano tutta la Terra o parti di territorio,

con una differenza:● le carte geografiche cercano di descrivere tutti

gli elementi più importanti presenti nel territorio;

● le carte tematiche si concentrano su un solo ar-

gomento, per esempio gli elementi fisici come i

monti e i fiumi, e possono rappresentare anche ar-

gomenti non “visibili” sul territorio, per esempio la

produzione di mele annua di ogni regione italiana.

Le caratteristiche delle carte geograficheLa carta geografica è una rappresentazione simbo-

lica , in quanto gli elementi del paesaggio non sono

disegnati come appaiono nella realtà, ma vengonoraffigurati con l’uso di simboli convenzionali.

Facciamo subito due osservazioni:

1) una carta non può avere la stessa dimensione

del territorio. Lo spazio deve essere rimpicciolito,

ridotto in modo proporzionato, rispetto all’area

che vogliamo rappresentare;

2) poiché la carta è rimpicciolita, non si può inseri-

re tutto quello che esiste sul territorio: il cartogra-fo, che disegna le carte, deve selezionare cosa collo-

care e cosa trascurare.

La scala di riduzionePer mantenere sulla carta le proporzioni del territo-

rio che si vuole raffigurare si usa la scala di riduzio-

ne, che viene indicata in ogni carta geografica con

numeri, per esempio 1:50 000. Questa scritta si leg-

ge così: “Scala uno a cinquantamila ”. Significa che

a un centimetro disegnato sulla carta, corrispondo-

no cinquantamila centimetri (cioè 500 metri, se fai

l’equivalenza) sul terreno reale. Possiamo rappre-sentare lo stesso concetto con un segmento che ci

indica che ogni centimetro della carta corrisponde

a 0,5 chilometri sul terreno.

2 Leggere il territorio attraverso le carte

PortovenereLerici

Sarza

Levanto

Sestri Levante

Portofino

Sta.Margherita

G.-NerviG.-Voltri

Sassello

Varazze

Cairo Montenotte

Finale Ligure

Vado Ligure

Loano

Albenga

Alassio

Diano MarinaTaggia

Bordighera

Ronco Scrivia

La Spezia

ChiavariSavona

GENOVARapallo

Imperia

SanremoVentimigliakm

0 20

M a r L i g u r e  

    P

    i

  e

  m

 o

 n  t   e

      F

     R

    A

    N   C

    I A

G o l f o  

d i G e n o v a  

2200

M. Saccarello

Colledi Nava

941

MONACO

Lombardia

1799

M. Maggiorasca

C. della

Scoffera

678

Passodei Giovi

472Passo delTurchino

532

Colle diCadibona

435

E  m i   l   i   a  

-  R  o   m  

a    g   

n   a   

T   o   

s   

cP. del Bracco

613

M    a    g   r   a   

V     a   r    a   

1386

M. Settepani

    B   o   r   m    i    d

   a

S     c    r    i     v    

i     a    

L  a  v   a   g  n  a  

Cinque TerreA   

r             g      e      

n     t           i               n       a     

Ar r o s c  i  a 

A l    p 

i  

M  a   r   i   t  t

  i   m  e

  A

  p  p

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  n   i   n o 

L i   

 g  

u   

r    

e   

R   i   

v   i   

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d     

i       

L   e   

v   a  

n  t   

e  

R  i   v

  i   e

 r  a

 d   i

   P

  o  n

  e

  n

   t  e

M. Beigua

1287

oltre 2000 metri

Autostrade

Strade principali

Ferrovie principali

città con oltre 500 000 ab

da 100 000 a 500 000 ab

da 50 000 a 100 000 abit

da 25 000 a 50 000 abita

meno di 25 000

altimetria

da 1500 a 2000 metri

da 500 a 1500 metri

da 0 a 500 metri

da 0 a -50 metri

batimetria

da -50 a -100 metri

da -100 a -200 metri

da -200 a -500 metri

da -500 a -1000 metri

da -1000 a -2000 metri

oltre -2000 metriConfine provinciale

Confine regionale

Confine statale

Porti principali

Aeroporti principali

Passi

Cime montuose

Fiumi

435

1386

Laghi

La legenda di una carta comprende il signi-ficato di tutti i simboli con cui si raffigura il territorio, simboli che variano da carta acarta. Tuttavia esistono alcune regole“comuni” che aiutano nell’inter-pretazione. È il caso dei simboli

usati per strade, autostradee linee ferroviarie.

 La legenda di una carta 

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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Gli spazi intorno a noi

Osserviamo le diverse scale grafiche riprodotte nellascheda a destra, in una carta 1:25 000, 1 cm sullacarta corrisponde a 25 000 cm nella realtà. Se osser-vi la carta nella pagina qui a fianco e vuoi saperequanti chilometri ci sono tra Imperia e Genova, saràsufficiente misurare la distanza in centimetri sullacarta e moltiplicarla per il valore della scala.

In questo caso, dato che la scala è 1:1 200 000 saràcm 8,5 moltiplicato per 1 200 000 = 10 200 000

cm ossia 102 km.

Questa è una misurazione in linea d’aria (valida, magari, per lerotte aeree). Però, le strade, le ferrovie, i fiumi in realtà sonopieni di curve. Come fare? Bisogna prendere un cordino e so-vrapporlo, curva dopo curva, al percorso disegnato sulla carta.Per esempio, se rifai la misurazione precedente seguendo fedel-mente la strada, ti accorgi che ci sono circa 9,5 cm.

Quale distanza misuri tra Imperia e La Spezia?

In linea d’aria: cm ....... e quindi km .......

Lungo la linea di costa: cm ....... e quindi km .......

Per capire come si riduce in sfacciamo un esempio pratico.

1 Appoggia sul reticolato grauna moneta da due euro (oppa tua scelta, il cappuccio di unro o un oggetto che non debda nessun lato) e con la m

 tracciane il bordo. Potrai vesubito che, in alcuni punti, quperimetro dell’oggetto realcrocia le linee del reticolato drato.

2 Abbandona ora l’oggetto e riporta nel riquadro piccpunti in cui il perimetro delgetto incrocia la quadrettat

Congiungi i punti cercando dre una forma simile a quellal’oggetto reale e avrai otteuna figura in scala, proporzionrimpicciolita per la precisiovolte rispetto all’originale.

 S  aper fare  Come si riduce in scala

10 u

10 u

20 u

20 u

scala 1:2scala 1:1

 Dalla scala alla carta  01:25 000

1:250 000

1:50 000

1:500 000

1:100 000

1:1 000 000

0

1

10 2

0

0

2

20 4

0

0

4

40 8

A B

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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28

MODULO 1

3 Ci sono vari tipi di carte geografiche

Le carte geografiche possono avere differenti scale

di riduzione. Quando varia la scala di riduzione va-

ria anche la superficie rappresentata: in pratica, più

è grande il secondo numero della scala e più grande

è la porzione di superficie terrestre rappresentata.

Per esempio:

● la scala 1:10 000 indica che 1 cm sulla carta cor-

risponde a 10 000 cm sul territorio reale (100 metri);

● la scala 1:500 000 significa che 1 cm sulla carta

corrisponde a 500 000 cm sul territorio reale (5 km).

Il cartografo deve scegliere la scala di riduzione più

opportuna a seconda di che cosa vuole rappresen-

tare nella carta.

Le piante e le mappeCon la scala fino a 1:15 000 vengono realizzate le

piante e le mappe, che raffigurano piccole aree di

territorio. Sono le mappe turistiche, catastali e dei

piani regolatori delle città, le mappe di zone rurali e

di terreni agrari. Servono per la gestione quotidianadel territorio (per esempio riparazione di fognatu-

re, di acquedotti, stesura di linee telefoniche...).

Le carte topograficheLe carte topografiche giungono fino alla scala di

1:150 000 e rappresentano zone limitate di territo-

rio con grande dettaglio. Vanno dalle carte che rap-

PIAZZETTA

D’OSSUNA

PIAZZA

S. ANNA

AL CAPO

PIAZZA

S. COSMO

PIAZZA S.S.40 MARTIRI

ALLA GUILLA

PIAZZA

DELLA VITTORIA

PIAZZA DEL

PARLAMENTO

PIAZZA

CONCEZIONE

PIAZZA

NOVIZIATO

PIAZZA

PAPIRETO

PIAZZA

BEATI PAOLI

PIAZZA

INDIPENDENZA

PIAZZA

VITTORIO EMANUELEORLANDO

 P IA Z ZA

 D.  P E RA

 N N I

PIAZZA

DELLA PINTA

PIAZZADELLA

CATTEDRALE

PIAZZAS. GIOVANNIDECOLLATO

PIAZZA

DEGLI

ARAGONESI

PIAZZASETTE

ANGELI

PIAZZAMONTEDI PIETÁ

PIAZZA

STIGMATE

PIAMANBAR

PIAZZA

A. VANNI

P                I                A               Z                Z                A                 S                .    V                

I                T                O                

PIAZZA DELGALLINAIO

PIAZZAS. GREGORIO

PIAZZA

PORTA CARINI

PORTA

NUOVA

PORTA

DI CASTRO

 Cattedrale

 Palazzo di Giustizia

 Palazzo dei Normanni

 Cappella Palatina

 Palazzo d’Orleans

 S. Giovanni degli Eremiti

 Palazzo Arcivescovile

S.Mariadi Gesù

SS.Cosimae Damiano

 Madonna della Mercede

S.Elena eCostantino

la Pinta

S.Maria di  Monte Oliveto

S.Cristina La Vetere

S.Maria Maddalena

 Ex Chiesa di S.Paolo Apostolo

Chiesa del  Noviziato

S.Ippolito

 PalazzoSclafani 

 Bibli  Regi 

S.Marco

Sant’Agostino

Sant’O

 Montevergini 

Sant’Ignazio

S.Agataalla Guilla

SS.Annunziataalle Balate

Ospedale dei  Bambini 

 Palazzo del  Monte di Pietà

Statua di  Filippo V 

S.Gregorio

 PalazzoGuccia

S.FrancescoSaverio

 C O R S O

   V I  T  T O

 R I O  E M

 A N U

V     I    A   

  P    A   P    I    R    E    T     O    

V     I    A   

  P    A   P    I    R    

E    T     O    

C     O                            R     S     O     

A

 L   

 B 

 E  

 R 

 T   O

  A  M E  D E  O

 C O R S

 O    V I  T  T O

 R I O   E

 M A N

 U E L E

 V I A  G .   B A

 T T I S TA

   P A GA N O

V     I     A    

B      E    A    T           I     P     A               O     L      I    

V     I    A   

 G    E    N    .   C    

A   D    O    R    N    A   

     V    I    A

     G    I    O

    I    A    M    I    A

     V    I    A

     D    E    I

     C    A    R    R

    E     T     T    I

    E    R    I

V    I    A    

M    .  B    

O   N    E    L   L   O   

    P       O     R    T   A

     C     A       R

      I      N                   I

     V       I     A

    M     U     R     A

      D      I

V    I    A    D   E    L    N    

O   V    I    Z    I    A   T    O   

V           I          A          L          E          G          U          C           C           I          A          

C    O   R   T    I    L   E    

N    A   P   O   

L   I    

  V  I A   F  I  L

  I  P  P O  N

  E

  V  I A

 C A  P  P  U C

 C  I  N  E

  L  L  E

  V  I A  C A  P  P  U C

 C  I  N  E  L  L  E

  V.   D.

   S  P  E  R

 A  N  Z A

  V.   D  E

  L  L A   S  F  E  R

 A

  V.   D  E

  L  L A

 G  I A  R

 A

  V  I A

  B A  R  B

 A  R A C  I

V     I    A    Q    U    A   T     T     R    O    

 C    O    R    O    

N    A   T     I    

V     . L   O     D    E    L   L   A   

 C    A   S    S    E    T     T     A   

V     I    A    

I    M    P   A   

L   L   O   M    E    N    

I    

V     . L   O     M    

O    N    A   C    E    L   L   I    

V     . L   O     D    E    L   L   A   

C    O    N    C    E    Z    I    O    

N    E    

C    A   L   L   E     D    

E    L   L   A   

M    E    R    C    E    D    

E    

  V  I A   D  E

  I   P  I  R  R  I

 A  T  U  R

 A

V    . L   O    

B    U    S    A   

R   I    

V    I    A     P   .  F    U    

D   D   O   N    I    

V    I    A    

G    I    A   N    C    O   

L   A   

C    A   L   L   E    

N    O   V    E    L   L   O   

V  .L O  C  I  M  

I  N  N  I  A T  O  

V   I  A  F   A  S  T   U  C   A  

V  I  A  S  .C  R  I  S  T  I  

N  A V    . L   O   

P   

A   P   I    R   E    T    O   

     V    I    A

 

    G    I    A    N    F    E    R    R

    A     T    A

V  I  A  D  A L L A 

R  O  S  A  A L L A 

G  I  O  I  A M  I  A 

     S     T     R

 .     D     E     I     P     E     L     L     E    G     R     I     N     I

C    A   L   L   E    

P    A   P    I    R    

E    T     O    

V     . L   O    D    E    L   L   A   

R    O    N    D    A   

C    A   L   L   E    

D    E    L   L   A   

R    O    N    D    A   

V     I     A     

A     R     G     I     S     T     O     

G     I       U      

F      F      R      

E      D      

I      

  V I A  

 A .   M

 O N G I

  T O R E

V IA  DEL  C ELS

 V IA  SA N

 T ’A G O

  V I A  A.

  S CA R LA  T  T

 I

 V IA U. A.

A

V     I     A    

M     

V     I     A    

  P    .   N     O    V     E     L    L    I     

V      I      C    . D      E       L     L   O     

Z    I    N    

G    A   R    O    

V     I    C    . C    A     R   I    N    

I    

V    I    A   

D      E       L     P    R     O    T     O    

A PALAZZO V IA DEL FON

V    I    A   

F     A     V     A     R     A     

 V IA  D E L L E

  M U RA  D I 

 S.  V I T O

 V IA S. AGOS T INO

        V       I       A

         D       E       L       L       A

        Z       A      G       A        R       A

V    I    A    

F     . 

R     A     I     M    

O     N     D               O     

 V.   PA N

 N E R IA

 V IA  D E

 L L E 

  V.   S.    I  S  I  D

 O  R O

 VIA D E I  C AN

V     .  S    .  S    A   V     E    

   V.  D.

 S  E  D I E

  V O LA N

 T I

  V IA J U D

 I CA

 V I A  D ’ O

 S S U N A

V      I     A       P     O     R     T      A      C     A     R     I     N     

I     

 V IA  D E I  B I SCO

 T TA R I

V       I       A       

G       .  D      O      N       I       Z       E       

 

  V  I A   S

  I C  I  L

  I A  N O

   V  I  L

  L A  N  U

  V  I A

  A  L  B

  E  R G  H  E  R

  I A

   V I A

   D E L

   B A

 S  T  I

 O  N  E

 V IA  P O

 R TA  D

 I   CA S T R

 O

  V IA  S.

  M E R

 C U R I O

  V. L O  D

 E G L I

 Z I N GA

 R I

 V I C O L O

 PA S SA C

A N N O

 N E CA L L E

  D I

 L U C IA

  V  I A   L  E  O  N  E

  V. L O  P

 I S  T O N E

    V .   L   O

 F O R N O

  V I C.  S C

 I C L I

   V   I   A    A   L

   L   A

   P .   T

   T   A    D   E   I     T    E

    D    E    S    C    H

    I

V    I    L   A   C    U    

S    A   L   . 

D    E    L    B    A   

N    D    I    T     O    

R    E    

VILLA

BONANNO

PALERMO

scala 1 : 7 500

Pianta

scala 1 : 80 00

Carta topografica

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4 Raffigurare il rilievo del territorio sulle carte

30

MODULO 1

Osserva la carta con l’altimetria a colori: è più elevato il

punto C oppure il punto D? .........................................

Perché?........................................................................

Il rilievo del territorio è costituito dalle montagne,

dalle colline, dalle valli e anche dalle depressioni,

cioè le terre situate sotto il livello del mare.

Come si possono rappresentare questi elementi “in

rilievo” su una carta piatta? Gli antichi autori di car-te disegnavano i monti in prospettiva, come piccoli

mucchietti di terra, ma erano molto imprecisi. Oggi

i cartografi utilizzano le curve di livello o isoipse.

I colori possono rappresentare il rilievoNelle carte fisiche ogni colore raffigura un certo li-

 vello altimetrico, come è riportato nelle rispettive

legende. In corrispondenza dei rilievi della stessa

altezza, il colore è il medesimo.

Più si sale, più il colore marrone diventa scuro. Il

verde indica le pianure e diventa più scuro nelle de-

pressioni; l’azzurro indica i fiumi, i laghi e il mare.Più l’azzurro diventa scuro, verso il blu, più il mare

diventa profondo (osserva la carta della Toscana).

Cecina

C      a     n    . d      i     P    i    o   m   

b  i    n   o  

Le Cornate106

Formiche di Grosseto 

A   p   p  e  n  n  i   n   o T    o  s 

c   o 

Passdella

903

M u  g  

km

400 20

M a r 

T i r r e n o  

V    e   

r    s    i      l      i        a     

La go  di Ma ss a ciu cc oli 

 S  e r   c h  i     o

G   a   r   f    a   

 g   n   a   n   a   

Passo

dell'Abetone

1388

V a 

M     o    n   

t  i C    

h    i     a    n   

t    i  C  

h  i     a   

n

M     

a   

r    

e    

m   

m   

a   

 A 

r       

c    

i    

   p      

e     

l     a    

 g    

o    

T    o   

s   c   a  

n  o  I. Pianosa 

 Isola d'Elba

I. di Capraia 

  O  m  b  r

 o  n e

C o l l i n e

M e t a l l i f e r e

I. di Gorgona 

 A r n o

Valdarno 

Inf .

A l   p  i   

A    p   

u   a   n   e    

A r  n  o  

M. Cimone2165

C

da 0 a -50 m

da -50 a -100 m

da -100 a -200 m

da -200 a -500 m

da 0 a 200 m

da 200 a 500 m

da 500 a 1000 m

da 1000 a 2000 m

oltre 2000 m

altimetria

batimetria

 S  aper fare  L’altimetria a colori

Il rilievo può essere rappresen- tato come se fosse i lluminatoda un fascio di luce inclinato di45° rispetto alla verticale e ingenere proveniente da sinistra.In questo caso il rilievo risulte-rà più o meno illuminato esat-

 tamente come lo si vedrebbenella realtà. Per creare questoeffetto di luce e ombre si usalo sfumo, una tinta sfumatapiù o meno scura (figura A).Talvolta questa tecnica vienecombinata con un fine trat-

teggio che rende più evidenteil rilievo.Questa tecnica si può abbinarecon i colori delle tinte altime-triche. Nella figura B, lo stesso

 territorio è raffigurato median- te fasce diverse di colore.Questo è un sistema approssi-mativo poiché dà un’idea delleforme, non delle altitudini.

 La tecnica dello sfumo

 A B

Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara

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Gli spazi intorno a noi

Sei a Sappada, una località in provincia di Belluno al confine tra Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Austria, nelle Dolomiti orien- tali. Vuoi fare una passeggiata lungo il sentiero che conduce alrifugio Monte Siera. Sai che la scala della carta è 1 : 25 000 eche il nord della carta è sempre posto sul lato in alto.

Come orientarsi.In quale direzione cammini?

Prevalentemente nord est sud ovest

Riconoscere la scala delle carte.

Quale distanza c’è tra Sappada e il rifugio Monte Siera?

Cm ....... e quindi km .......

Poiché si cammina a circa 3 km all’ora, la tua gita potrà dura-

re circa ....... ore.

 S  aper fare  Una carta per ogni uso

isoipsa

B

A

Come si ottengono le curve di livelloPer ottenere le curve di livello si intersecano i rilievi

con tanti piani, equidistanti, paralleli e piatti (cioè

paralleli al livello del mare), proprio come se affet-

tassimo un salame con fette dello stesso spessore. I

contorni delle “fette” sovrapposte, dalla più grande

alla più piccola, formano le curve di

livello. Ognuna di esse unisce tuttii punti di un territorio

con la medesima altez-

za sul livello del mare.

La carta deve ripor-

tare nella legenda

il dislivello che

separa una cur-

va dall’altra.

Sopra, la carta di un territorio montano caratterizzata dalle isoipse

A sinistra, il disegno esemplifica le curve di l ivello o isoipse.Osservandolo con attenzione sai dire se i pendii sono più ripidi nel pA oppure nel punto B? Perché?

M. Pessina

Pizzo Massi

 2 0 0 0

  1  5  0  0

   1   0   0   0

1    5    0    0    

Valcrispi

Solandi

Borgopaglia

1    5    0    0    

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La tabella in basso presenta i dati relativi alla densità degli abitanogni regione d’Italia, ossia quante persone abitano in media in unlometro quadrato di territorio. L’Italia non è tutta popolata allo stmodo: ci sono regioni fittamente abitate e altre dove gli abitanti più scarsi.Seguendo le indicazioni scritte nella legenda qui sotto e aiutandotiun atlante per individuare le varie regioni, colora ogni regione co

 tinta corrispondente al valore nella legenda.

 S  aper fare    Costruiamo una cartatematica

Legenda:

= da 30 ab./km2 a 100 a

= da 101 ab./km2 a 150 a

= da 151 ab./km2 a 250 a

= da 251 ab./km2 a 450 a

Valle d’Aosta   38

Piemonte   171

Liguria   297

Lombardia   400

Trentino-Alto Adige   73

Veneto   259

Friuli-Venezia Giulia   154

Emilia-Romagna   191

Toscana   158

U b i 3

Marche   158

Lazio   345

 Abruzzo   122

Molise   72

Campania   426

Puglia   210

Basilicata   59

Calabria   132

Sicilia   195

S d

REGIONI D’ITALIA: densità media degli abitanti (ab./km2)

Le carte tematiche ci aiutano a vebene i fenomeni e a raccontarli con

facilità. Puoi provare anche tu.

Osserva la carta che hai realizzato spondi alle seguenti domande.

La densità della popolazione è ugua

 tutta Italia? ...................................

....................................................

Quali zone sono più fittamente abita

....................................................

....................................................

....................................................

Quali zone sono meno densamente

polate?..........................................

....................................................