de.ci.di. – democrazia e cittadinanza digitale

20
Provincia di Genova Savona 7 Novembre 2005 DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Upload: philip-bennett

Post on 01-Jan-2016

32 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale. Perché un progetto di e-democracy nella Provincia di Genova?. Orientamento favorevole ai processi partecipativi: l’attenzione ai processi di formazione delle decisioni nel Programma di mandato nell’ottica della “Provincia in rete” - PowerPoint PPT Presentation

TRANSCRIPT

Page 1: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Provincia di GenovaSavona 7 Novembre 2005

DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Page 2: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Perché un progetto di e-democracy nella Provincia di Genova?

• Orientamento favorevole ai processi partecipativi: l’attenzione ai processi di formazione delle decisioni nel Programma di mandato nell’ottica della “Provincia in rete”

• La Provincia quale ente a prevalente vocazione programmatoria e pianificatoria: l’esigenza di “visibilità” nei confronti della cittadinanza

• Tendenza degli stakeholder ad organizzarsi su scala provinciale

• Coinvolgimento di altre Province: possibilità di riuso delle esperienze riguardanti altre politiche di competenza provinciale

Page 3: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

L’adesione all’Avviso del Ministero dell’Innovazione

• II fase dell’e-governement nelle Regioni e negli Locali: nel 2004 il Ministero per l’innovazione e le tecnologie pubblica un Avviso con lo scopo di individuare e cofinanziare progetti di e-democracy proposti da Regioni ed Enti Locali

• Il progetto DE.CI.DI. si classifica al 24° posto (su 129 progetti presentati) e ottiene un co-finanziamento di 200.000 €.

• Allo stato attuale: avviate le prime azioni di progetto, in attesa della convocazione per la firma della convenzione

Page 4: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Le Province dell’aggregazione di progetto e le politiche prescelte

• Alessandria: Bilancio Partecipativo• Ascoli Piceno: Bilancio Partecipativo, Bilancio

Sociale• Genova: Bilancio Partecipativo, Agenda 21, Piano

Regolatore Sociale di Area Vasta • La Spezia: Progetto educativo “Educare alla

partecipazione”• Lecce: Sviluppo tecnologico• Pesaro e Urbino: Scuola, Università e Formazione

Professionale• Piacenza: Bilancio Partecipativo

Page 5: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

I partners del progetto: le associazioni rappresentative delle comunità locali

• I criteri di individuazione e le associazioni che hanno già aderito: • Favorire la partecipazione dei soggetti a rischio di

esclusione sociale: Consulta per l’handicap, Forum del terzo settore, UDI, Efestus

• Sfruttare processi partecipativi già in corso (Agenda 21): Lega Ambiente

• Assicurare la partecipazione di soggetti portatori di specifici punti di vista e interessi di categoria e/o trasversali: Assindustria, CGIL, Coordinamento donne lavoro e cultura

Page 6: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

I partners tecnici

• Il Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova: per la definizione della metodologia di rilevazione statistica di accredito dei pareri

• Microsoft Italia s.r.l.: per la progettazione e lo sviluppo dell’architettura tecnologica

• Fastweb: servizio di housing

Page 7: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

UNA NUOVA FORMA DI RELAZIONE FRA CITTADINI E GOVERNI: perchè

• crisi delle strutture di intermediazione della domanda politica: deficit di contatto con i cittadini

• maggiore complessità dei problemi che le collettività si trovano ad affrontare

• emersione di nuovi bisogni sociali e scarsità delle risorse finanziarie

• voglia di partecipazione: i cittadini chiedono di poter valorizzare il proprio patrimonio di esperienze e competenze

• aumentano le decisioni rimesse all’ambito locale• la prossimità fra istituzioni e cittadini aumenta le

possibilità di controllo sui processi decisionali e i loro effetti

Page 8: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

L’E-DEMOCRACY E IL RUOLO DELL’ICT: come

• Dall’e-governement all’e-governance• La partecipazione dei cittadini attraverso l’ICT come

strumento per avvicinare alle istituzioni i soggetti a rischio di esclusione sociale

• Stimolo alle culture organizzative ad adeguarsi ai modelli imposti dall’utilizzo dell’ICT

• L’ICT non sostituisce ma sostiene, rafforza e innova gli ambiti e le modalità della partecipazione attivata attraverso i canali e le sedi tradizionali

• Informazione, consultazione e partecipazione attiva: l’inclusione sociale per rafforzare un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni

Page 9: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

IL BILANCIO PARTECIPATIVO: cosa

• Partecipazione e consapevolezza: il protagonismo della società civile

• I cittadini nel cuore della democrazia: il coinvolgimento nel bilancio partecipativo è volontà di una responsabilizzazione rispetto all’individuazione delle priorità di spesa

• Il processo condurrà all’espressione di un parere (di carattere non vincolante) da parte dei cittadini riguardo a diverse opzioni di destinazione delle risorse del bilancio limitatamente a specifiche aree dello stesso bilancio

• Il sondaggio deliberativo

Page 10: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

LA DEFINIZIONE DEI PARTECIPANTI: chi

• Esigenze: • individuare l’ambito dei soggetti interessati alla decisione

finale, nell’ambito della politica locale prescelta• disporre di una metodologia applicabile in diversi contesti

tramite software dedicato

• Soluzioni:• Messa a punto della metodologia, su una o più indagini

prototipo, relativamente a pianificazione dell’esperimento e analisi dei risultati

• Realizzazione di un software applicativo per la produzione delle sintesi statistiche

• Supporto agli utenti finali per il corretto utilizzo del software e la corretta interpretazione statistica dei risultati

Page 11: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

L’IDEA PROGETTUALE

• Criticità: nelle esperienze di sondaggistica tradizionale il cittadino viene chiamato ad esprimere la propria opinione senza avere avuto la possibilità di informarsi adeguatamente sugli elementi che possono orientarne la scelta

• Rischio: il risultato finale del sondaggio può diventare scarsamente significativo per i pubblici decisori, finisce per fotografare un pregiudizio della popolazione di riferimento

• Soluzione: espressione di duplice parere da parte del campione• Primo parere in assenza di informazione sul tema• Secondo parere dopo aver ricevuto l’informazione sul tema

• Aspetto qualificante: l’informazione al campione è costruita da soggetti portatori di interessi contrapposti sulla specifica problematica in discussione (e coinvolti durante tutto il percorso di formazione della decisione)

Page 12: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

J. Fishkin e la teoria del “sondaggio deliberativo”

• L’”ignoranza razionale”: se il mio voto conta uno su milioni, perché dovrei investire tempo e fatica per informarmi?

• L’informazione sul tema in discussione non è istituzionale ma affidata a portatori di opposti punti di vista sull’argomento

• L’importanza della copertura mediatica del sondaggio deliberativo: assicurare la massima estensione nella società dei benefici dell’apprendimento deliberativo

Page 13: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Il “sondaggio deliberativo” nel progetto DE.CI.DI.

Prima votazione del campione “disinformato”

Informazione/formazione al campione da parte degli

stakeholder

Nuova votazione del campione

Parere integrato nell’iter di approvazione del

provvedimento decisionale

Page 14: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

Le peculiarità rispetto al sondaggio deliberativo tradizionale

• Le fasi di votazione e informazione/formazione viaggiano integralmente on-line

• Vantaggi attesi:

• Superamento debolezza insita negli esperimenti di sondaggio deliberativo già portati avanti: difficoltà di far convergere i componenti del campione e gli stakeholder in un unico luogo (per un periodo che di solito coincide con un week end)

• Utilizzo dell’ICT come mezzo per favorire la partecipazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale,

Page 15: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

ARCHITETTURA DEL PROGETTO

• Sistema di Collaborazione: ambiente collaborativo Intranet/Extranet accedibile dai diversi attori/stakeholder in modo da concorrere alla formazione delle opinioni “consapevoli” sui temi di interesse del progetto

• Sistema di Gestione dei Contenuti: ambiente per la pubblicazione dei contenuti elaborati all’interno del Sistema di Collaborazione sul Portale Web accedibile dai cittadini

• Portale Web: ambiente che specializza i servizi e le funzionalità offerti ai cittadini attraverso Internet:• Moduli Infrastrutturali: componenti trasversali per

l’integrazione e sicurezza (sistema autenticazione utenti, firma digitale anonima, ecc.)

• Moduli di Servizio: Forum, Chat, News, posta elettronica, ecc.• Moduli Custom: applicazioni web sviluppate ad hoc per il

progetto DE.CI.DI.

Page 16: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

ARCHITETTURA DEL PROGETTO- Il portale www.decidi.it -

Provincia di Piacenza

Provincia di Pesaro Urbino

Provincia di Lecce

Provincia di La Spezia

Provincia di Imperia

Provincia di Ascoli Piceno

Provincia di AlessandriaS

iste

ma

di

colla

bo

razi

on

e

Sis

tem

a d

i G

es

tio

ne

de

i C

on

ten

uti

Are

a In

tern

etS

ervi

zi a

lC

itta

din

o

Provincia di Genova

SOTTOPORTALE

Area Internet comune

PORTALE DE.CI.DI

Utenteinterno

Collaboratoreesterno

Cittadino

Page 17: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

ARCHITETTURA DEL PROGETTO- Il sottoportale dell’Ente -

UtenteInterno

Collaboratoreesterno

Cittadino

Sistema di Collaborazione

Area InternetServizi al Cittadino

Sistema di Gestionedei Contenuti

Gestione/ApprovazioneContenuti Informativi

Gestione/Profilazione UtentiGestione questionari per

sondaggio

Formazione Online

Sondaggi Online

Risultati statisticiAmbiente internoall’Ente

ForumChatNews

Page 18: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

DIGITAL GROUP SIGNATURE

• La firma digitale tradizionale è in grado di garantire autenticità ed integrità del documento, ma di conseguenza attesta anche l’identità del firmatario

• Uso della Digital Group Signature per garantire anonimato, sicurezza e semplicità d’uso

• Si basa su due schemi teorici:• group signature: un gruppo di utenti possiede un insieme

di firme da cui non è possibile risalire al singolo. Esiste un responsabile del gruppo

• ring signature: un utente firma utilizzando la sua firma e aggiungendo quella di altri (in maniera casuale).

Page 19: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

SOLUZIONI SW DEL PROGETTO

• Sistema di Collaborazione: Microsoft SharePoint Portal Server 2003 ed Office 2003

• Sistema di Gestione dei Contenuti: Microsoft Content Management Server 2002

• Portale Web: Microsoft Content Management Server 2002 e Visual Studio.Net• Moduli Infrastrutturali: Windows Server 2003 con Active

Directory, Certification Authority, Soluzione per la gestione del voto elettronico

• Moduli di Servizio: Microsoft Content Management Server 2002, Exchange Server 2003 (opzionale per i servizi intranet), Visual Studio.Net, SQL Server 2000

• Moduli Custom: VisualStudio.net

Page 20: DE.CI.DI. – Democrazia e cittadinanza digitale

IL RIUSO

• L’aspetto della “riutilizzabilità” è stato oggetto di attenta considerazione già in fase di progettazione

• Il progetto è configurato in maniera tale da consentire una duplice modalità di riuso:• nella sua interezza • limitatamente alle seguenti singole soluzioni\ componenti\

prodotti:• Piattaforma tecnologica• Metodologia di analisi statistica • Risultati di case-test• Formazione sulla metodologia statistica