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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA Numero 70 Del trenta Novembre 2017 OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DECENTRATO - AUTORIZZAZIONE ALLA SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DELLA PRE INTESA CCNL - L'anno 2017, addì trenta del mese di Novembre alle ore 17:00,in Sala Giunta , convocata nei modi di legge, si è riunita la Giunta. Alla discussione del presente punto all’ordine del giorno, risultano presenti gli assessori contrassegnati: Cognome e Nome Qualifica Presenza BALLERINI RICCARDO Presidente SI VARESE RICCARDO Vice Presidente SI VALETTINI ROBERTO Assessore SI MARCONI CARLETTO Assessore SI LERI CESARE Assessore NO FOLLONI ANNALISA Assessore SI GRASSI PAOLO Assessore SI BIANCHI CAMILLA Assessore NO BELLI PIERLUIGI Assessore SI NOVOA CLAUDIO Assessore NO MASTRINI MATTEO Assessore SI BELLESI ABRAMO FILIPPO Assessore SI PETACCHI CRISTIAN Assessore NO Presenti: 9 Assenti: 4 Presiede la Giunta Riccardo Ballerini, in qualità di Presidente. Partecipa alla seduta il Sara Tedeschi Vice Segretario.

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

Numero 70 Del trenta Novembre 2017

OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DECENTRATO - AUTORIZZAZIONE

ALLA SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DELLA PRE INTESA CCNL -

L'anno 2017, addì trenta del mese di Novembre alle ore 17:00,in Sala Giunta , convocata

nei modi di legge, si è riunita la Giunta.

Alla discussione del presente punto all’ordine del giorno, risultano presenti gli assessori

contrassegnati:

Cognome e Nome Qualifica Presenza

BALLERINI RICCARDO Presidente SI

VARESE RICCARDO Vice Presidente SI

VALETTINI ROBERTO Assessore SI

MARCONI CARLETTO Assessore SI

LERI CESARE Assessore NO

FOLLONI ANNALISA Assessore SI

GRASSI PAOLO Assessore SI

BIANCHI CAMILLA Assessore NO

BELLI PIERLUIGI Assessore SI

NOVOA CLAUDIO Assessore NO

MASTRINI MATTEO Assessore SI

BELLESI ABRAMO FILIPPO Assessore SI

PETACCHI CRISTIAN Assessore NO

Presenti: 9 Assenti: 4

Presiede la Giunta Riccardo Ballerini, in qualità di Presidente.

Partecipa alla seduta il Sara Tedeschi Vice Segretario.

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OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DECENTRATO - AUTORIZZAZIONE ALLA

SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DELLA PRE INTESA CCNL –

LA GIUNTA

PREMESSO che l’art. 40 comma 3-bis del D.Lgs. 165/2001 prevede che le pubbliche

amministrazioni attivano autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa, nel rispetto

dell'articolo 7, comma 5, e dei vincoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione

annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione;

RICHIAMATA la deliberazione di Giunta Esecutiva n. 10 del 08/03/2017 avente per oggetto

“Nomina componenti delegazione trattante di parte pubblica ed autorizzazione al Presidente della

Delegazione trattante datoriale alle attività necessarie alla sottoscrizione del contratto collettivo

decentrato integrativo” con la quale sono stati individuati i componenti nelle seguenti figure:

Responsabile Area Finanziaria (con funzione di Presidente);

Responsabile Area Protezione civile – espropri;

Responsabile Settore Polizia Municipale;

e con la quale si autorizzava il Presidente della delegazione trattante di parte pubblica a porre in

essere tutte le attività necessarie a procedere;

VISTI i verbali delle riunioni della delegazione trattante, al cui esito, in data del 14/11/2017 è stata

definita la preintesa di accordo del contratto decentrato integrativo anno 2017 per la definizione

degli aspetti normativi relativi agli istituti demandati dai contratti di lavoro nazionali vigenti alla

contrattazione di secondo livello, atto formante parte integrale e sostanziale del presente atto;

DATO ATTO che si ritiene necessario il parere del Revisore dei Conti per la verifica sulla corretta

applicazione delle norme di legge e l’ottenimento del parere di competenza propedeutico

all'autorizzazione definitiva alla sottoscrizione dell’accordo sopracitato, ai sensi dell’art. 40, c. 3

sexies del D.Lgs. 165/2001;

CONSIDERATO che l’Organo di Revisione , ha espresso parere FAVOREVOLE in data

28.11.2017 prot. 6981/2.11 alla sottoscrizione definitiva dell’accordo integrativo in oggetto;

RITENUTO, per quanto sopra esposto, di poter autorizzare il Presidente della Delegazione

Trattante alla sottoscrizione definitiva del CCDI 2017 del personale dell’Unione di Comune

Montana Lunigiana;

VISTI i CCNL del comparto Regioni ed Autonomie Locali;

VISTO il D.lgs. 165/01 e s.m.i.;

VISTO il D.lgs. 267/00 e s.m.i.;

Con voti unanimi resi nei modi e nelle forme di legge:

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DELIBERA

1. di prendere atto del parere FAVOREVOLE del revisore il quale ha verificato la corretta

applicazione dei CCNL e delle norme di legge vigenti in materia ed espresso, ai sensi

dell’art. 40 bis comma 1 del D.Lgs. 165/2001 alla sottoscrizione definitiva della preintesa di

accordo del contratto decentrato integrativo periodo 2017 dalla delegazione di Parte

Pubblica e dalle OO.SS. – RSU, formante parte integrale e sostanziale del presente atto.

2. di Autorizzare il Presidente della Delegazione Trattante previa convocazione delle OO.SS.

ed R.S.U. alla sottoscrizione definitiva del CCDI normativo per l’anno 2017 del personale

non dirigente dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana;

3. Successivamente, con votazione separata ed all’unanimità di voti validamente resi ed

accertati nei modi e forme di legge, dichiara il presente atto immediatamente esecutivo ai

sensi dell’art.134 del D.Lgs.267 del 18.08.2000.

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Il presente verbale è stato approvato e qui di seguiti sottoscritto:

Il Presidente Il Vice Segretario

Riccardo Ballerini Sara Tedeschi

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Proposta della Giunta Comunale

N° 131 del 28/11/2017

OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DECENTRATO - AUTORIZZAZIONE ALLA SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DELLA PRE INTESA CCNL -

PARERE DI REGOLARITA' TENICO-CONTABILE

Si esprime parere favorevole di regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 49 del T.U. approvato con D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267, in quanto la proposta in oggetto è conforme alle norme legislative e tecniche che regolamentano la materia.

Si esprime favorevole a riguardo della regolarità contabile, ai sensi dell'art. 49, del T.U. approvato con D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267.

Annotazioni:

Fivizzano lì, dataparere Il Responsabile Area Finanziaria

firma

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CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO E CCDI PER LA DIVISIONE DELLE RISORSE DEL FONDO EX ART. 31 CCNL 2 2.01.2004 PER L’ANNO

2017

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PREMESSA

Le parti si impegnano a perseguire nell’ambito della contrattazione collettiva decentrata i seguenti obiettivi prioritari:

� Miglioramento della qualità del lavoro, fornendo anche ai dipendenti nuove opportunità di sviluppo professionali, rafforzando la motivazione al lavoro degli stessi ed il loro senso di appartenenza all’Ente, attraverso un sistema di regole e di valori condivisi;

� Realizzare un sistema di valorizzazione del personale fondato su: 1. individuazione dei contributi quali quantitativi attesi dal prestatore di lavoro; 2. individuazione del sistema premiante che l’Ente è in grado di garantire 3. definizione di criteri per una corretta metodologia di rilevazione delle prestazioni rese dai

dipendenti, del livello di accrescimento della loro professionalità e del contributo fornito al miglioramento dell’Ente;

4. definizione di regole e di modalità di correlazione tra risultati conseguiti dalle strutture organizzative in cui l’Ente si articola e quadro complessivo delle ricompense che possono essere erogate.

� Individuare i presupposti gestionali per garantire una qualità della vita lavorativa dei dipendenti e del loro benessere sul posto di lavoro, con particolare attenzione alle condizioni ambientali , capaci di rispondere alle esigenze dei lavoratori e di offrire loro spazi di adeguati di autonomia e di riconoscimento.

In questo senso l’Amministrazione si impegna a: • Rispondere alla domanda di personalizzazione, valorizzando la specificità dei singoli

lavoratori, sia rispetto alle responsabilità assunte che alle prestazioni effettivamente rese, sia rispetto al potenziale in loro possesso, precisando la relazione tra responsabilità, qualità della prestazione e sistemi di retribuzione e di carriera;

• Costruire l’identità professionale e senso di appartenenza, attraverso una più stretta relazione tra organizzazione del lavoro e consapevolezza del proprio ruolo, con la costruzione di valori condivisi ma anche e soprattutto attraverso una condivisione degli obiettivi;

• Correlare la motivazione del personale con la propensione al cambiamento dell’Amministrazione, sviluppando l’innovazione sia organizzativa che tecnologica attraverso il coinvolgimento dei dipendenti, utilizzando la flessibilità operativa ed anche la responsabilizzazione individuale;

• Sviluppare la capacità di attenzione dei dirigenti e dei responsabili di posizione organizzativa verso i propri collaboratori.

� Affermare il valore sociale del lavoro pubblico, anche in forma associata, e la conseguente

difesa della gestione pubblica e diretta delle funzioni e delle attività amministrative e istituzionali proprie degli Enti Locali, solo però in tutte le situazioni ove ciò risulti conveniente per la comunità amministrata, governando i processi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi che normative di legge vigenti rendono inderogabili;

� Sviluppare le politiche per la limitazione del lavoro precario, ove sia possibile, per assicurare diritti e tutele omogenee nei luoghi di lavoro e per dare stabilità alle funzioni pubbliche che i lavoratori degli Enti Pubblici assicurano;

� Valorizzazione del lavoro rispettando il ruolo di controllo delle rappresentanze sindacali sull’organizzazione del lavoro e favorendo percorsi di crescita professionale, di formazione continua e di miglioramento complessivo della condizione lavorativa dei dipendenti, attraverso relazioni sindacali capaci di produrre significati e valori comuni;

� Lo stanziamento, compatibilmente con le disponibilità di Bilancio e le previsioni normative e nel pieno rispetto dei vigenti CCNL di comparto in materia, di adeguate risorse per

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assicurare effettivi incrementi delle disponibilità economiche da destinare ai vari sistemi incentivanti del personale dipendente;

� Perseguire un’adeguata politica degli orari che possa cogliere al meglio l’obiettivo della massima qualità dei servizi attraverso anche la flessibilità, riuscendo così a coniugare senza sprechi esigenze di servizio all’utenza, di massima efficacia ed efficienza della prestazione lavorativa ed esigenze di vita dei dipendenti .

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 - Contesto normativo e contrattuale di riferimento

1. Il presente C.C.D.I. si inserisce nel contesto normativo e contrattiate di seguito sinteticamente indicato. Esso va interpretato in modo coordinato, prendendo a prioritario riferimento i principi fondamentali nonché le disposizioni imperative recate dalle norme di legge, l’autonomia regolamentare riconosciuta all’Ente, le clausole contenute nei CCNL di comparto vigenti nella misura in cui risultano compatibili e/o richiamate dalle fonti legislative e regolamentari. Risultano di conseguenza disapplicati tutti quegli istituti disciplinati dalla previdente disciplina contrattuale decentrata non più coerente con i principi sanciti dal dlgs 150/2009:

• D.Lgs. 165/2001 “Testo Unico sul Pubblico Impiego”, in particolare per quanto previsto dagli artt. 2 comma2,5,7 comma 5, 40 commi 1, 3-bis e 3-quinquies, 45 commi 3 e 4

• D.Lgs. 150/2009 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, in particolare art. 23

• D.Lgs. 141/2011 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, a norma dell’art. 2, comma 3, della legge 4 marzo 2009, n. 15 “ che interviene – anche con norme di interpretazione autentica – sugli artt. 19 e 65 del D. lgs. 150/2009;

• D.L. 95/2012 convertito in legge 135/2012 “Spending Review”, in particolare art. 2 commi 17, 18 e 19 e art. 5 comma 11 quater;

• D.Lgs. 74/2017 “Valutazione della perfomance dei dipendeti pubblici” – Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione del’art. 17, comma 1, lettera r), della legge n. 124 del 2015;

• D.Lgs. 75/2017 “Testo unico del pubblico impiego” – Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1 lettera a) e 2) lettere b), c), d)ed e) e 17, comma 1, lettere a) c) e) f) g) h) l) m) n) o) q) r) s) e z) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche

• Regolamento di organizzazione dei Servizi e degli Uffici; • Sistema di misurazione e valutazione della performance • C.C.N.L. comparto Enti Pubblici Non Economici • La finanziaria per l’anno 2016

2. Le parti si danno reciproco atto della piena operatività delle norme introdotte dal D.Lgs. 150/2009 e dal successivo “correttivo” D.Lgs. 141/2011, in particolare relativamente ai

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criteri di misurazione, valutazione ed incentivazione della performance individuale e/o di gruppo nonché relativamente alle nuove disposizioni sugli ambiti e sui limiti della contrattazione integrativa come previsti dagli artt. 5 e 40 del D.Lgs. 165/2001 testo vigente (ed interpretazione autentica ad opera del D.Lgs. 141/2011).

3. Le parti si danno reciprocamente atto e sono consapevoli che: • Le disposizioni della contrattazione decentrata integrativa in contrasto con le

disposizioni di legge e della contrattazione collettiva nazionale sono da considerarsi nulle e non possono essere applicate;

• Risulta fondamentale e prioritaria per lo sviluppo e la valorizzazione del personale dell’amministrazione l’incentivazione della performance individuale tenuto conto dei risultati conseguiti e degli esiti della valutazione della performance organizzativa, in applicazione dell’adottato sistema di valutazione e misurazione della performance;

• In sedi di distribuzione delle risorse decentrate occorrerà prendere in considerazione l’implementazione di metodologie perequative (ex incentivi alla progettazione ed ora incentivi per le funzioni tecniche ex art. 113 del Dlgs. 50/2016) volte a garantire l’equità nelle assegnazioni del salario accessorio nel caso di concorrenza tra diversi incentivi previsti da disposizioni contrattuali e di legge.

4. In un quadro generale di sviluppo delle politiche di gestione del personale il sistema delle relazioni sindacali dovrà essere improntato, pur nel rispetto dei ruoli specifici, alla collaborazione, correttezza, trasparenza ed orientamento alla prevenzioni dei conflitti, garantendo l’unitarietà dei tavoli di trattativa, salve le specifiche esigenze di trattazione”a stralcio”.

Art. 2 – Oggetto e Durata 1. Il presente contratto collettivo decentrato integrativo si applica al personale dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, appartenente alle categorie A, B/1 e B/3, C, D/1 e D/3 dell’ ordinamento professionale vigente (C.C.N.L. 31.3.1999), con rapporto di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato che determinato, ivi compreso il personale comandato o distaccato od utilizzato a tempo parziale.

2. Gli effetti giuridici ed economici del presente contratto collettivo decentrato integrativo hanno decorrenza dal giorno successivo alla sua sottoscrizione, salvo diversa indicazione di date in esso contenuta, e conservano la propria efficacia fino alla stipula di un successivo contratto collettivo decentrato integrativo o sino all’approvazione di un nuovo CCNL di comparto che detti norme incompatibili con il presente CCDI. In caso di entrata in vigore di nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, le relative eventuali sopravvenute norme incompatibili con le disposizioni del presente Contratto prevalgono su questo ultimo.

3. Le parti si incontrano annualmente per determinare la ripartizione e la destinazione delle risorse finanziarie dei fondi di cui all’art. 31, commi 2 e 3 del CCNL 22.1.2004, per l’esecuzione del presente contratto collettivo decentrato integrativo per l’anno successivo, nel rispetto dei vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali di comparto e dagli strumenti di programmazione economica e finanziaria dell’Amministrazione. Fino alla sottoscrizione del nuovo contratto annuale per la ripartizione dei predetti fondi vale quella dell’anno precedente, nei limiti di spesa fissati in quella sede per ciascuna loro destinazione.

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4. In caso di trasferimento di nuove funzioni l’attribuzione di indennità previste dal presente contratto è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse necessarie da parte del Comune di provenienza.

Art. 3 – Procedure per la sottoscrizione del contratto

1. Il presente contratto collettivo decentrato integrativo si intende sottoscritto dalle parti e immediatamente efficace quando sia firmato oltre che dal presidente della delegazione trattante di parte pubblica, previa autorizzazione da parte della Giunta , acquisito il parere del revisore dei conti, ai sensi delle vigenti disposizioni di CCNL in materia e per la parte sindacale da almeno una, da alcune o da tutte, le seguenti componenti:

� R.S.U.; � OO.SS. firmatarie del C.C.N.L.11.4.2008.

2. Gli uffici ed i servizi preposti dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana attueranno il presente contratto collettivo integrativo decentrato senza ulteriori autorizzazioni da parte dell’Amministrazione, essendo il presente contratto immediatamente esecutivo dalla mezzanotte del giorno della sua stipulazione definitiva.

TITOLO II

TRATTAMENTO ECONOMICO DEL PERSONALE

CAPO I - RISORSE E PREMIALITA’

Art. 4 – Criteri generali per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie (artt. 31 e 32 C.C.N.L. 22/01/2004).

1. Le risorse destinate all’incentivazione delle politiche delle risorse umane e della produttività ( art. 31 del CCNL 22.1.2004 e successive modificazioni ed integrazioni) sono determinate annualmente dall’Amministrazione, con determinazione del responsabile dell’Area Finanziaria, e oggetto di verifica successiva da parte delle OO.SS e della R.S.U..;

2. Con effetto dal 01.01.2017 ed a valere dall’anno 2017 tale fondo è composto da una parte definita “RISORSE CERTE, STABILI e CONTINUE” (art. 31 comma 2) e da una parte di “RISORSE EVENTUALI e VARIABILI” (art. 31 comma 3) che può variare di anno in anno secondo le disposizioni previste e le disponibilità finanziarie dell’Amministrazione sulla base di quanto disposto dai vigenti CCNL di comparto in materia .

3. Le risorse finanziarie del predetto fondo così determinate vengono ripartite annualmente nel rispetto della disciplina degli artt. 33, 34,35, 36, 37 del vigente CCNL 22.1.2004, nonché della richiamata disciplina dell’art. 17 del CCNL 1.4.1999 con i seguenti criteri:

- costituire il fondo per l’istituzione e disciplina della cosiddetta indennità di comparto (art. 33);

- prevedere le risorse necessarie per compensare l’esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità affidate al personale di Cat. B, C e di Cat. D, quest’ultimo non incaricato di funzioni dell’area delle posizioni organizzative (art. 7, comma 1, del CCNL 9.5.2006);

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- compensare le specifiche responsabilità del personale di Cat. B, C, D attribuite con atto formale del dirigente competente dell’Ente (art. 36, comma 2 del CCNL 22.1.2004);

- quantificare le risorse necessarie per le indennità contrattuali da riconoscere ai dipendenti in relazione all’organizzazione dei servizi da erogare alla collettività, secondo la disciplina vigente e le specificazioni eventualmente concordate in sede di contrattazione decentrata (turno, reperibilità, etc.);

- identificare le risorse per riconoscere attività svolte in particolari condizioni disagiate o previste dalla contrattazione nazionale e comunque finanziate con risorse di cui al predetto CCNL (rischio, disagio, maneggio valori, etc.);

- di mantenere, nel limite consentito dal fondo, le risorse destinate ad erogare compensi incentivanti inerenti la performance, proseguendo nell’attività di valutazione delle prestazioni, dando continuità al riconoscimento di contributi al miglioramento organizzativo, alla crescita di efficienza ed efficacia, alla partecipazione per il conseguimento degli obiettivi (art. 37 del CCNL 22.01.2004).

5. Nel caso si manifesti una non sufficiente copertura del fondo delle risorse variabili, andranno proporzionalmente e prioritariamente ridotte quelle destinate alla remunerazione dei compensi previsti dall’art. 37 del CCNL 22.01.2004. In tale evenienza verrà data preventiva comunicazione alle OO.SS. ed alla RSU.

6. La quota di risorse “eventuali e variabili” di cui all’art. 15, comma 2 e 5 del CCNL 1.4.99, è quantificata annualmente dall’Amministrazione.

CAPO II – CRITERI GENERALI PER LA RIPARTIZIONE E DE STINAZIONE DELLE RISORSE

Art. 5 - Criteri generali relativi ai sistemi di i ncentivazione e del personale –criteri generali delle metodologie di valutazione – criteri di ripartizione delle risorse destinate ad erogare compensi incentivanti la performance (art. 37 CCNL 22.1.2004)

Le risorse finanziarie annualmente calcolate (come da CCNL e norme vigenti) e disponibili (Fondo risorse decentrate) sono ripartite secondo i criteri generali stabiliti dall’attuale normativa :

• decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74 con il quale si dispongono modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 in tema di misurazione e valutazione della performance dalla quale si evince che il peso prevalente nella valutazione complessiva della performance del dipendente deve essere attribuito ai risultati della misurazione e valutazione della performance organizzativa (impatto sull’attuazione delle politiche e rilievo del conseguimento di obietti collegati ai bisogni ed alle esigenze della collettività) e delle unità organizzative di riferimento (principio della prevalenza della performance organizzativa su quella individuale)

• e da eventuali regolamenti interni all’Ente.

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CAPO III – PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE

Art. 6 – Progressioni economiche all’interno della categoria (progressioni orizzontali)

Preso atto della cessazione del blocco all’erogazione delle progressioni orizzontali a decorrere dall’anno 2015 si prevedono le seguenti disposizioni:

1. L’istituto della progressione economica orizzontale si applica al personale a tempo indeterminato in servizio presso l’Ente, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 23 del D.Lgs: 150/2009

2. Il Responsabile, nella gestione del fondo assegnato, in esito ai processi di valutazione e misurazione della performance, assegna le progressione economiche secondo i criteri definiti all’art. 5 del CCNL 31/03/1999, recepiti e completati nel proprio Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, cui si fa integrale rinvio. Per quanto alla categoria D verrà effettuata una duplice graduatoria ( titolari di Po e non ) al fine di garantire equità nella comparazione considerato che i titolari di PO sono valutati dal Nucleo di Valutazione ed i non titolari di PO dal Responsabile di Area da cui dipendono.

CAPO IV - FATTISPECIE, CRITERI, VALORI E PROCEDURE PER L’INDIVIDUAZIONE E LA CORRESPONSIONE DI COMPENSI RE LATIVI ALLE

FINALITÀ PREVISTE NELL’ART. 17 COMMA 2 LETT. D), E) , F), I).

Art. 7 - Principi generali

1. Con il presente contratto, le parti definiscono le condizioni di lavoro per l’erogazione dei compensi accessori di seguito definiti “indennità”.

2. Le indennità sono riconosciute solo in presenza delle prestazioni effettivamente rese ed aventi le caratteristiche legittimanti il ristoro; non competono in caso di assenza dal servizio e sono riproporzionate in caso di prestazioni ad orario ridotto.

3. Non assumono rilievo, ai fini della concreta individuazione dei beneficiari, i profili e/o le categorie professionali.

4. L’effettiva identificazione degli aventi diritto, sulla base di quanto stabilito nel presente Capo, è di esclusiva competenza del dirigente.

5. L’indennità è sempre collegata alle effettive e particolari modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che si caratterizza per aspetti peculiari comunque “pregiudizievoli” rispetto ad una ordinaria “resa” della prestazione lavorativa (quindi, non è riconosciuta per le ordinarie condizioni di “resa” della prestazione), in termini di rischio, pregiudizio, pericolo, disagio, grado di responsabilità.

6. La stessa condizione di lavoro non può legittimare l’erogazione di due o più indennità

7. Ad ogni indennità corrisponde una fattispecie o una causale nettamente diversa.

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8. Il permanere delle condizioni che hanno determinato l’attribuzione dei vari tipi di indennità è riscontrato con cadenza periodica, almeno annuale, cura del competente responsabile.

9. Tutti gli importi delle indennità di cui al presente Capo sono indicati per un rapporto di lavoro a tempo pieno per un intero anno di servizio, di conseguenza sono opportunamente rapportati alle percentuali di part-time e agli eventuali mesi di servizio, con le eccezioni di seguito specificate.

ART. 8 - Indennità di rischio (ART.41 CCNL del 21/01/2004) L’indennità di rischio, per gli importi stabiliti dalle norme contrattuali, viene attribuita al personale di categoria A, B, C o D che svolga effettivamente le mansioni soggette a rischio come disciplinate dai vigenti CCNL e per il periodo di effettiva esposizione al rischio, con le seguenti ulteriori fattispecie e specificazioni:

− prestazioni che comportano lo svolgimento della propria attività di accalappiatura, custodia, pulizia e gestione dei cani presso il canile comprensoriale.

− prestazioni di lavoro che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivanti dalle attività di spegnimento incendi boschivi;

− prestazioni di lavoro in cantieri edili, forestali, agricoli in qualità di Direttore dei lavori e/o Responsabile unico del procedimento o nell’espletamento di attività di controllo.

L’indennità viene corrisposta al personale interessato mensilmente sulla base dei giorni di effettiva presenza risultanti dai sistemi informatici di rilevazione presenze ed è quantificata in riferimento agli importi mensili stabiliti nei CCNL vigenti di comparto.

Art. 9 - Indennità di disagio lavorativo (per eventuale riconoscimento) (ART.17 CCNL

01/4/1999)

1. Ai dipendenti di categoria B e C che svolgono attività connotate da particolare “disagio” compete per il periodo di effettiva esposizione al disagio, un’indennità mensile determinata in Euro 29,00 e comune non superiore a Euro348,00 annui. A specificazione di quanto previsto al precedente articolo (Principi generali) comma 9 si stabilisce che la presente indennità è erogata proporzionalmente ai giorni di effettivo servizio prestato nell’arto del mese.

2. Si conviene che il disagio è una condizione del tutto peculiare della prestazione lavorativa del singolo dipendente (di natura spaziale, temperale, strumentale, ecc..), non può coincidere con le ordinarie prestazioni di lavoro da rendere secondo ruolo/mansioni/profilo di inquadramento, è condizione che si ravvisa in un numero decisamente limitato di potenziali beneficiari. E’ fatta salva la concreta valutazione del ricorrere dei presupposti (tenuto conto dei principi generali di cui al precedente art. (Principi generali) e di quanto previsto al presente articolo) e, conseguentemente, l’effettiva individuazione degli aventi diritto che sono di esclusiva competenza del dirigente.

3. Si individuano i seguente fattori rilevanti di disagio:

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• Prestazione richiesta e resa, per esigenze di funzionalità dei servizi, in condizioni di esposizione ad agenti atmosferici sfavorevoli; l’esposizione deve essere intensa, sistematica e continuativa nonché differenziata rispetto a quella di altri prestato con analogo ruolo/mansioni. Deve trattarsi di modalità della prestazione lavorativa realmente ed effettivamente differenziate da quelle degli altri lavoratori e che non caratterizzano in modo tipico le mansioni di un determinato profilo professionale, dato che queste sono già state valutate e remunerate con il trattamento stipendiale previsto per il profilo.

• Prestazione richiesta e resa, per esigenze di funzionalità dei servizi, in condizioni sfavorevoli, di tempi e modi, ai fini del recupero psico-fisico nell’arco della giornata, la condizione deve essere intensa, continuativa nonché differenziata rispetto a quella di altri prestatori con analogo ruolo /mansioni;

• Prestazione richiesta e resa, per esigenze di funzionalità dei servizi, in condizioni sfavorevoli, di tempi e di modi, tali da condizionare in senso sfavorevole l’autonomia temporale e relazionale del singolo; la condizione deve essere intensa, continuativa nonché differenziata rispetto a quella di altri prestatori con analogo ruolo /mansioni

• Attività prestata all’esterno per più di 24 ore a settimana quanto tale attività non caratterizza in modo tipico le mansioni di un determinato profilo.

4. L’erogazione dell’indennità avviane annualmente sulla base dei dati desunti dal sistema di rilevazione presenze /assenze

ART. 10 - Indennità maneggio valori (ART.36 CCNL DEL 14/9/2000) L’indennità quantificata in euro 1,55 al giorno verrà corrisposta a chi svolge la funzione di Economo .

L’indennità sarà corrisposta per i giorni di effettiva presenza.

ART. 11 - Indennità per specifiche responsabilità (ART.17,CO.2, LETT. F) CCNL 01/4/1999 e s.m.i in particolare art 7 comma 1 CCNL 2006)

Per i dipendenti cui sono state attribuite con atto formale del Responsabile di Area competente (determinazione e conseguente notifica) le specifiche responsabilità previste dall’art. 17, comma 2 lett. f) del CCNL del 1.4.1999, così come sostituito dall’art. 7, comma 1 del CCNL 9.5.2006, è prevista una indennità nella misura massima di €.2.500,00 annui lordi.

L’indennità verrà attribuita sulla base di specifica individuazione del Responsabile dell’Area ai responsabili di procedimento plurimi e complessi o comunque al personale cui viene attribuita una diretta responsabilità in ordine alla gestione di persone o beni.

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1. Le fattispecie alle quali dovrà farsi riferimento sono le seguenti: a) Responsabilità di struttura intermedia (Servizio o Ufficio) formalizzata nello schema

organizzativo dell’Ente: 1. Autonomia operativa nello sviluppo delle attività; 2. Responsabilità operativa in relazione agli obiettivi e alle scadenze previste o

assegnate; 3. Responsabilità di istruttoria di procedure complesse e apposizione di pareri interni di

regolarità inerenti il servizio e/o l’ufficio di appartenenza

b) Responsabilità gestionale, che comprende 1. Responsabilità di procedimenti di spesa 2. Responsabilità di coordinamento di gruppi di lavoro 3. Responsabilità di realizzazione piani di attività

c) Responsabilità professionale, che comprende: 1. Responsabilità di processo 2. Responsabilità di sistemi relazionali complessi 3. Responsabilità decisionale

2. Le indennità di cui al presente articolo, legate all’effettivo esercizio dei compiti e prestazioni a cui sono correlate, possono essere soggette a revisioni, integrazioni e revoca. La loro corresponsione è subordinata alla verifica del permanere delle condizioni che hanno determinato l’attribuzione da effettuarsi indicativamente entro la fine di ciascun anno Sono proporzionate ai mesi di effettivo servizio prestato (è mese di servizio prestato/utile quello lavorato per almeno 15 giorni).

3. Gli importi annuali sono proporzionalmente ridotti per il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale, in relazione all’orario di servizio settimanale, mensile o annuale indicato nel proprio contratto individuale di lavoro.

4. I risparmi per la quota derivante dall’applicazione dell’art. 71 comma 5 del D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008 andranno portati in aumento alle somme finalizzate ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, mentre i risparmi derivanti dall’applicazione dell’art. 71 comma 1 del medesimo D.L. 112/2008 costituiranno economie di bilancio, fatte salve diverse disposizioni di legge in materia.

5. Individuazione dei compiti che comportano specifiche responsabilità ha durata annuale e decade al 31 dicembre di ogni anno solare.

6. All’inizio di ciascun anno solare e sulla base delle risorse disponibili, i Responsabili dei Settori adottano provvedimenti organizzativi motivati che individuano per l’anno di riferimento i destinatari dei compensi spettanti per lo svolgimento di compiti che comportano specifiche responsabilità e ne fissano la decorrenza. Tali provvedimenti vengono trasmessi al competente servizio del personale e i corrispondenti compensi vengono liquidati annualmente a seguito di relazione del Responsabile del Settore.

i.

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TABELLA

Per la Attribuzione/Corresponsione di indennità per specifiche responsabilità

(art. 17, comma 2, lett. f. CCNL 01/04/1999 e smi)

a. RESPONSABILITA’ DI STRUTTURA Max punti n. 15

1) Autonomia operativa Punti a 1 a 5

2) Grado di responsabilità Punti a 1 a 5

3) Livello di responsabilità istruttoria Punti a 1 a 5

b. RESPONSABILITA’ GESTIONALE Max punti n. 15

1) Resp. procedimenti di spesa Punti a 1 a 5

2) Resp. di coordinamento Punti a 1 a 5

3) Resp. realizzazione piani di attività Punti a 1 a 5

c. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE Max punti n. 15

1) Responsabilità di processo Punti a 1 a 5

2) Responsabilità di sistemi relazionali complessi Punti a 1 a 5

3) Responsabilità decisionale Punti a 1 a 5

PUNTEGGI >INDENNITA’

Da 41 a 45 Punti = €. 2.500,00;

Da 33 a 40 Punti = €. 1.500,00;

Da 27 a 32 Punti = €. 1.200,00;

Da 21 a 26 Punti = €. 900,00;

Da 13 a 20 Punti = €. 300,00;

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ART. 12 - Indennità per specifiche responsabilità (ART.17,CO.2, LETT. i) CCNL 01/4/1999 e s.m.i in particolare art 36 CCNL 2006)

Al personale delle categorie B,C,D ( esclusi i titolari di PO ) che occupino le posizioni di :

• Addetto ai servizi di protezione civile cui siano state formalmente affidate specifiche responsabilità;

• Archivisti informatici;

• Addetti agli uffici per le relazioni con il pubblico;

Può essere attribuito un compenso annuo lordo di euro 300,00 con provvedimento del competente Responsabile ( tale specifica responsabilità è connessa allo svolgimento di uno dei ruoli sopra indicati e non è cumulabile).

La somma complessiva da destinare a questo istituto è oggetto di contrattazione annua .ove se ne preveda l’incremento rispetto alla situazione in essere.

La determinazione relativa sarà trasmessa per conoscenza alla R.S.U..

ART. 13 - Indennità di turno (ART.22 CCNL DEL 14/9/2000)

Le parti convengono sulle seguenti modalità applicative di quanto previsto all’art. 22 del CCNL integrativo 14.09.2000 per il personale del comparto Regioni Autonomie Locali: sarà considerata quale distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano e pomeridiano quel servizio che sia stato reso nel rispetto del seguente criterio: - n. complessivo delle giornate lavorate nel mese su n. mattine e/o n. pomeriggi o n. serali o notturni lavorati, formula per la quale si intende svolto in turno, ai fini della corresponsione della relativa indennità, un orario che preveda uno scostamento massimo di cinque giornate tra i servizi prestati in orario antimeridiano, pomeridiano, serale o notturno, con rotazione ciclica nel corso del mese di riferimento, da intendersi nel senso che il numero dei turni antimeridiani, pomeridiani serali o notturni dovrebbe essere uguale con uno scostamento massimo complessivo di 5. L’indennità di turno compete alle condizioni di cui al comma che precede al personale inserito in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore. L’indennità di turno viene corrisposta per le ore di effettiva presenza in servizio e non viene pertanto riconosciuta nelle giornate di assenza dal servizio a titolo di ferie, malattia, recupero, permessi vari.

ART. 14 - Indennità di reperibilità (ART.23 CCNL 14/9/2000)

Le parti concordano di dare attuazione a quanto previsto dall'art. 23 del CCNL 14.09.2000 con riferimento ai servizi che l’Amministrazione ricopre o riterrà di ricoprire con detto istituto contrattuale, con preventiva informazione alla R.S.U. ed alle OO.SS. firmatarie dei CCNL di comparto.

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Sarà tenuto ad effettuare la reperibilità tutto il personale dei Servizi interessati che si trovi nelle condizioni di raggiungere dalla propria residenza o domicilio la sede di lavoro più vicina nel minor tempo possibile.

Nel caso di personale a part-time lo stesso potrà essere posto in reperibilità ma potrà prestare ore straordinarie a questo titolo solo nel limite previsto dall’art. 6 del CCNL 14.9.2000.

Il servizio di pronta reperibilità è remunerato con la somma di €10,33 per 12 ore al giorno; tale importo è raddoppiato in caso di reperibilità cadente in giornata festiva anche infrasettimanale o di riposo settimanale secondo il turno assegnato.

L’indennità non compete durante l’orario di servizio a qualsiasi titolo prestato.

L’indennità è frazionabile per prestazioni da rendersi in misura non inferiore a quattro ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria maggiorata, in tal caso, del 10%.

Qualora la pronta reperibilità cada di domenica o in giorno destinato al riposo settimanale secondo il turno assegnato, il dipendente ha diritto ad un giorno di riposo compensativo anche se non è chiamato a rendere alcuna prestazione lavorativa.

La fruizione del riposo compensativo non comporta comunque alcuna riduzione dell’orario di lavoro settimanale.

ART. 15 . L’indennità per orario notturno, festivo, e festivo/notturno.

In applicazione dell’art. 24, comma 5, del CCNL del 14.9.2000, tale indennità è rispettivamente corrisposta:

a) nel caso di prestazione lavorativa ordinaria, anche in assenza di rotazione per turno, in orario notturno o festivo con una maggiorazione della retribuzione oraria del 20%.

b) nel caso di prestazione lavorativa ordinaria, anche in assenza di rotazione per turno, in orario festivo/notturno con una maggiorazione della retribuzione oraria del 30%.

Tale indennità è corrisposta con cadenza mensile dopo aver accertato i servizi effettivamente svolti.

CAPO V – COMPENSI PREVISTI DA SPECIFICHE DISPOSIZIO NI DI LEGGE

Art. 16 – Compensi finalizzati all’incentivazione di prestazioni o di risultato previsti da specifiche disposizioni di legge.

1. Compensi di cui all’art. 15 comma 1 lettera d) del CCNL 01/04/1999 • Ai sensi dell’art. 15 comma1 lettera d) CCNL 01/04/1999 “le somme derivanti dalla

attuazione dell’art. 43 della legge 449/1997”, si riferiscono a:

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- proventi da sponsorizzazioni; - proventi derivanti da convenzioni con soggetti pubblici e privati diretti a fornire

ai medesimi soggetti, a titolo oneroso ,consulenze e servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari;

- contributi dell’utenza per servizi pubblici non essenziali o, comunque, per prestazioni, verso terzi paganti, non connesse a garanzia di diritti fondamentali.

• Le relative somme saranno erogate ai dipendenti secondo la disciplina prevista negli appositi Regolamenti dell’Amministrazione, con atto del responsabile competente.

• La liquidazione delle somme di cui sopra verrà effettuata al lordo degli oneri a carico dell’Amministrazione.

2. Compensi di cui all’art. 15 comma 1 lettera k) del C.C.N.L. 01/04/1999

• Ai sensi dell’art. 15 comma 1 lettera k) CCNL 01/04/1999 “le risorse che specifiche disposizioni di legge finalizzano alla incentivazione di prestazioni o di risultati del personale”, si riferiscono a :

- Incentivi per le funzioni tecniche di cui all’art. 113 del Dlgs 50/2016; - Compensi per avvocatura (art. 27 CCNL 14/09/2000e RDL 1578/1933); per i

soggetti percettori che siano anche beneficiari della retribuzione di risultato di cui all’art. 10 del CCNL 31/03/1999 andrà disciplinato il rapporto tra o due emolumenti, ad esempio prevedendo una decurtazione fissa o proporzionale della retribuzione di risultato al raggiungimento di un determinato importo (o fasce di importo) per compensi derivanti dall’attività legale;

• Le relative somme saranno erogate ai dipendenti secondo la disciplina prevista negli appositi Regolamenti dell’Amministrazione, con atto del dirigente competente.

• La liquidazione delle somme di cui sopra verrà effettuata al lordo degli oneri a carico dell’Amministrazione.

3. Compensi di cui all’art. 16 comma 5 del D.L. 98/2011

• Trattasi di somme derivanti da eventuali economie aggiuntive, destinate all’erogazione dei premi, dall’art. 16 comma 5 del D.L. 98/2011 (convertito in legge n. 111/2011) ovvero derivanti dall’attuazione dei Piani di Razionalizzazione – conformemente a quanto previsto dall’art. 6 “Norme transitorie” del D. Lgs. 141/2011 ed in conformità delle disposizione successive quali la riforma Madia D.Lgs. 74-75

• Le relative somme saranno erogate ai dipendenti secondo la disciplina prevista nell’apposito Piano di Razionalizzazione, così come approvato dall’Ente, con atto del responsabile competente.

• La liquidazione delle somme di cui sopra verrà effettuata al lordo degli oneri a carico dell’Amministrazione.

4. Art. 208 D.Lgs.vo 285/1992 (Nuovo codice della strada). Con risorse di cui all’art. 208 del C.d.S. potranno essere finanziate le eventuali prestazioni straordinarie per gli addetti ai servizi di vigilanza che svolgano particolari progetti. Art. 17 – Individuazione delle gravi e documentate situazioni famigliari che consentono l’elevazione del contingente massimo del numero dei rapporti di lavoro a tempo parziale di cui al comma 2 dell’art. 4 del CCNL 14/09/2000 di un ulteriore 10% (art. 4 comma 11 CCNL 14/09/2000)

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1.Le parti ritengono di individuare le seguenti gravi e documentate situazioni familiari che, ai sensi dell’art.4, comma 11, del CCNL 14.9.2000 consentono, tenuto conto delle esigenze organizzative dell’Ente, di elevare di un ulteriore 10% il contingente massimo dei rapporti di lavoro a tempo parziale definito ai sensi del comma 2 dello stesso art.4:

• Dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche;

• Dipendenti ammessi ai benefici di cui alla legge 104/92 in relazione ai propri familiari portatori di handicap non inferiore al 60%;

• Dipendenti che assistono propri familiari affetti da malattie mentali o fisiche che li rendano non autonomi o non completamente indipendenti, anziani non autosufficienti, tossicodipendenti o alcolisti cronici;

• Dipendenti con figli minori in situazione di documentata difficoltà a provvedere alla loro custodia.

Art. 18 – Servizi essenziali 1.In esecuzione di quanto previsto dall’ “Accordo collettivo nazionale in materia di norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell'ambito del comparto Regioni ed Autonomie Locali” del 19.09.2002, le parti danno atto che i sotto elencati servizi pubblici essenziali, saranno garantiti al fine di assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati:

UFFICI E/O SERVIZI VARI FUNZIONI ESSENZIALI

SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE Emergenze e funzioni di Polizia giudiziaria

SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Interventi di antincendio e di soccorso.

2. Le parti ai sensi dell’art. 5 dell’ “Accordo collettivo nazionale in materia di norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell'ambito del comparto Regioni ed Autonomie Locali” del 19.09.2002;l

3. I Responsabili dei singoli Uffici o sedi di lavoro, in occasione di ogni sciopero, individuano i nominativi del personale da includere di volta in volta nei contingenti tenuti all’erogazione delle prestazioni necessarie, possibilmente a rotazione e perciò esonerati dall’effettuazione dello sciopero. I nominativi sono indicati alla R.S.U. aziendale ed alle OO.SS territoriali, firmatarie dei CCNL di comparto ed ai singoli interessati. Il lavoratore ha il diritto di esprimere, entro 24 ore dalla ricezione della comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la conseguente sostituzione, da attuarsi a cura del dirigente competente, qualora sia possibile. Nelle occasioni di sciopero l'Amministrazione s’impegna a garantire un'opportuna preventiva informazione all'utenza.

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Art. 19 – Servizio sostitutivo della mensa.

Ai sensi degli artt. 45 e 46 del CCNL (code contrattuali) sottoscritto il 14/09/2000 l’Unione di Comuni Montana Lunigiana attribuisce al personale dipendente buoni pasto sostitutivi della mensa pari ad Euro 6,20 per singolo buono (importo previsto già dalla ex Comunità Montana della Lunigiana).

I lavoratori hanno titolo, nel rispetto della specifica disciplina sull’orario adottata dall’ente, ad un buono pasto per ogni giornata effettivamente lavorata nella quale abbiano prestato attività lavorativa al mattino/pomeriggio con prosecuzione nelle ore pomeridiane/serali, con una pausa non superiore a due ore e non inferiore a trenta minuti. Il pasto và consumato al di fuori dell’orario di servizio.

I dipendenti possono utilizzare i buoni pasto sia nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano /serale obbligatorio, sia in occasione di rientri pomeridiani/serali per l’effettuazione di lavoro straordinario o per recupero per mancate prestazioni lavorative, purché regolarmente e preventivamente autorizzati.

Hanno diritto al buono pasto i dipendenti, che sia per il rientro obbligatorio o per lavoro straordinario o per recupero di mancate prestazioni lavorative, che prestino servizio almeno per un minimo di un ora e trenta minuti dopo la pausa .

I buoni pasto, per essere utilizzabili, devono essere datati e firmati dal dipendente, in modo leggibile al momento del pagamento.

I buoni pasto non sono né cedibili ai colleghi di lavoro, né a terzi; non sono cumulabili; non sono convertibili in denaro; non hanno diritto a ricevere il resto in contanti; non possono essere utilizzati in esercizi non riportati nell’elenco dei locali convenzionati ; non possono essere commercializzati.

In caso di entrata in vigore di nuove disposizioni di legge o contrattuali nazionali in materia, le parti si incontreranno tempestivamente per l’eventuale revisione del presente articolo. In ogni caso fino al perfezionamento dell’accordo si darà esecuzione alle norme sopravvenute per quanto applicabili.

Art. 20 – Comitato unico di garanzia (CUG)

1.È istituito dalla data di effettiva sottoscrizione del presente CCDI il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, secondo quanto previsto dall'art. 21 della L.n.183/2010 (collegato lavoro).

2.Il comitato è composto da un componente designato da ognuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e da un numero pari di rappresentati dell’amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi.

3.I membri restano in carica quattro anni, rinnovabili una sola volta.

4.Il CUG ha compiti propositivi, consultivi e di verifica; contribuisce alla ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l’efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere

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organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori.

Art. 21 – Personale in distacco sindacale

1. Ai fini dell'applicazione della disciplina contenuta nell'art. 39 del CCNL del 22.1.2004, il personale in distacco sindacale ai sensi dell'art. 5 del CCNQ del 7.8.1998 e successive integrazioni o modificazioni, oltre a percepire l'indennità per specifiche responsabilità, eventualmente in godimento al momento del distacco, il relativo periodo è considerato sia ai fini della progressione orizzontale che per la ripartizione delle risorse destinate alla produttività.

2. Per dare concreta attuazione alla presente disposizione la valutazione della prestazione individuale del dipendente in distacco sindacale presa in considerazione è quella media della categoria (e/o posizione di accesso) di appartenenza sia per la progressione orizzontale che per l'erogazione delle risorse relative alla produttività.

3. Ai fini della progressione orizzontale la valutazione della prestazione individuale ai sensi del precedente art. 7 è quella media della categoria e/o posizione di accesso degli ultimi tre anni se il dipendente, nel periodo in parola, è risultato in via continuativa in distacco sindacale, altrimenti vengono prese in considerazione, per i periodi di servizio effettivamente prestati, le relative valutazioni individuali conseguite.

4. I costi relativi alle retribuzioni accessorie del personale in distacco sindacale gravano sul fondo delle risorse decentrate salvo il loro rimborso secondo la disciplina contenuta negli articoli 14 e 15 del CCNQ del 7.8.1998 e dell'art. 1-bis del D.L. 559/96, convertito nella legge 5/97.

Art. 22 – Interpretazione autentica.

1. Il presente CCDI è il secondo sottoscritto dall’Unione di Comuni Montana Lunigiana.

2. Dato atto che: “le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi in contrasto con i vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali sia quadro che di comparto o che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna Amministrazione. Le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate. (art. 40, comma 3 del D.lgs 165/01 e art. 4, comma 5 del CCNL 1.4.99) le clausole relative all’applicazione degli specifici istituti contrattuali relativi al trattamento economico dei lavoratori in contrasto con disposizioni imperative di legge o di CCNL vigenti di comparto sono date come non apposte e automaticamente sostituite da queste ultime.

3. Nel caso in cui insorgano controversie sull’interpretazione di legittime clausole contenute nel presente contratto collettivo integrativo decentrato le parti si incontrano entro trenta giorni a seguito di specifica richiesta formulata da uno dei sottoscrittori del contratto stesso per definirne consensualmente il significato e l’interpretazione autentica.

4. L’eventuale accordo di interpretazione autentica sostituisce fin dall’inizio della sua vigenza la clausola controversa.

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Art. 23 – Norme finali e transitorie.

1. Ogni contenuto del presente contratto decorrerà dal giorno successivo alla sua sottoscrizione salvo deroghe espressamente previste nei singoli articoli.

2. Per quanto non previsto dal presente CCDI in relazione agli istituti dallo stesso disciplinati si rinvia alle disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro del personale del comparto Regioni-AA.LL., attualmente vigenti.

La delegazione pubblica

La delegazione sindacale RSU

Organizzazioni sindacali firmatarie CCNL

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ANNO 2017 SU BASE 2016 ALL. CArt. 31 Art.15,c.1

comma LETTERA

2 A Fondo art. 31 CCNL 6/7/95 lettere b,c,d,e 36.202,00 36.202

2 B Quote straordinarie ex VII ed VIII q.f. incaricati funzioni direttive 0 0

3 DArt.4, c.4 CCNL 5/10/01 (art. 43 legge 447/97 (contratti di sponsorizzazione), convenzioni,contributi

dell'utenza ecc.) Qui ENEL

0,00 0

3 DArt.4, c.4 CCNL 5/10/01 (art. 43 legge 447/97 (contratti di sponsorizzazione), convenzioni,contributi

dell'utenza ecc.) Regione Toscana servizio reperibilità tecnici antincendio

7.500,00 7.500

3 ESomme derivanti trasformazione rapporti di lavoro art. 1 legge 662/96 (Eliminato da art. 73 D.L. 112/2008)

0,00 0

2 F Risorse derivanti art. 2, comma 3, Dlgs 29/93 (riassorbimento trattamento economico) 0,00

2 G Risorse derivanti da pagamento LED al personale in servizio anno 1999 7.058,00 7.058

2

I Riguarda solo le Regioni

2 J 0.52% monte salari 1997 (escluso dirigenti) (art.15 c.1 lett.j) 2.489,00 2.489

3 K Risorse previste disposizioni di legge per incentivi legge: Progettazione D. Lgs 163/06 0,00 0

3 K Risorse previste disposizioni di legge per incentivi legge: Recupero ICI L. 662/96 e D.Lgs 446/97 0,00 0

3 K Risorse previste disposizioni di legge per incentivi legge CENSIMENTO POPOLAZIONE 0,00 0

2 L Somme relative al personale trasferito a seguito di processi di trasferimento 0,00 0

3 M Eventuali risparmi derivanti da disciplina straordinari (3% stanziamento 1999 art. 14 comma 4) 0 0

TOTALE ART. 15 c. 1 CCNL 01/4/99 54.798,38 54.798

2 Art. 4, c. 1 CCNL 5/10/01 (1,1% monte salari 1999) 5.172,00 5.172

2 Art. 4, c. 2 CCNL 5/10/01 (r.i.anzianità 01/1/2000)+ R.I.A. cessati + ASS AD PERS cessati 2014 4.444,58 4.445

Art. 5, CCNL 5/10/01 0,00 02 Art. 32, c.1 CCNL 22/01/04 (0,62%) 3.352,14 3.3522 Art. 32, c.2 CCNL 22/01/04 (0,50%) 2.703,34 2.7033 370/12 Art. 15 c. 2 CCNL 01/04/99 (1,2% MONTE SALARI 1997)) 4.308,00 02 Art. 15 c. 5 CCNL 01/04/99 (dot.org., riorganizz.servizi) 15.909,00 15.9093 Art. 15 c. 5 CCNL 01/04/99 (dot.org., riorganizz.servizi) 4.781,19 4.781

2 Art.4,c.1 CCNL 9/05/06 (0,50% monte salari 2003) 2.934,43 2.934

2 Art. 8, c 2 CCNL 01/04/08 0,6% 4.522,60 4.5233 Art. 8, c 3 CCNL 01/04/08 02 Rideter. Per incr. Stipendi(Dich. Cong. 14 CCNL 02/05) 463,34 463

2Trasferimento risorse dai Comuni per finanziare le P.E.O. dei dipendenti trasferiti - Funzione Polizia Locale

STABILE (Vedi prospetto allegato) + 65% Comandante PEO

34.759,68 34.760

2Trasferimento risorse dai Comuni per finanziare l'indennità di comparto dei dipendenti trasferiti - Funzione

Polizia Locale STABILE (Vedi prospetto allegato)+ 65% Comandante Ind comparto

11.275,21 11.275

2Trasferimento risorse dai Comuni per finanziare la retribuzione di posizione e di risultato dipendenti trasferiti

incaricati di posizione organizzativa - Funzione Polizia Locale STABILE (Vedi prospetto allegato)

0,00 0

2

Trasferimento risorse dai Comuni per finanziare la produttività, il turno, la reperibilità, le maggiorazioni orarie,

maneggio valori, particolari resp.tà dei dipendenti trasferiti - Funzione Polizia Locale Finanziati con risorse

STABILI (Vedi prospetto allegato)

36.904,06 36.904

3

Trasferimento risorse dai Comuni per finanziare la produttività, il turno, la reperibilità, le maggiorazioni orarie,

maneggio valori, particolari resp.tà dei dipendenti trasferiti - Funzione Polizia Locale Finanziati con risorse

VARIABILI (Vedi prospetto allegato)

5.961,28 5.961

3 art. 15 comma 5 servizi aggiuntivi terzo turno vigili 3.439,89 3.440

3 Art. 14 CCNL 1.4.99 Lavoro Straordinario risparmi 3.254,71 03 Economia fondo anno precedente 02 Aumento fondo parte stabile per aumento dotazione organica (Comandante) 590,45 5902 Riduzione fondo Compenso Posizioni organizzative anno 2016 -11.200,00 -11.200

TOTALE RISORSE DECENTRATE art. 31 e art. 32stabili Totale art. 31 comma 2 RISORSE STABILIvariabili Totale art. 31 comma 3 RISORSE VARIABILIFondo straordinario 3254,71

1.549

ALLEGATO "A"

DESCRIZIONEIMPORTI

PARZIALI

IMPORTI

TOTALI

159.129,21

25.990,36

185.119,57

H Somme destinate all’indennità di funzione VIII q.f. 1.549,38

Page 25: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA - web.lunigiana.ms.itweb.lunigiana.ms.it/system/files/dlg_00070_30-11-2017.stamped.pdf · delle pubbliche amministrazioni”, in particolare art. 23

DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE

N° 70 del 30/11/2017

OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DECENTRATO - AUTORIZZAZIONE ALLA

SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DELLA PRE INTESA CCNL -

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE E CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'

Il sottoscritto Vice Segretario , visti gli atti di ufficio

ATTESTA

- Che la presente deliberazione:

Delibera dichiarata Immediatamente Eseguibile.

è stata pubblicata all’albo On-Line del comune a partire dal 28/12/2017 per 15 giorni consecutivi come prescritto dall’art. 124, comma 1, T.U. n. 267/2000

è divenuta esecutiva in data 30/11/2017;

Vice Segretario Sara Tedeschi

Copia conforme all'originale, in carta libera per uso amministrativoFIVIZZANO, 28/12/2017Vice SegretarioF.to Sara Tedeschi