demetrio - manuale educazione adulti
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D. Demetrio – Manuale di educazione degli adulti
L’educazione degli adulti in generale può essere suddivisa:
1. Educazione permanente (piano comprensivo e strategico) dimensione teoretica especulativa comprende tutto ciò che è stato detto sull’apprendimento in età
adulta
2. Educazione degli adulti (piano istituzionale e intenzionale)comprende
l’educazione professionale, personale, politico-civile, filosofica, religiosa
3. Educazione in età adulta (piano fenomenologico ed esistenziale) in cui il sogg.
Impara dalla vita e dalla propria in particolare, quindi si può parlare di
apprendimento autobiografico con carattere autoeducativo.
Esperienza educativa = esperienza spontanea o progettata in conseguenza della quale si
avverte di aver appreso nozioni, metodi, comportamenti, etc. Prima sconosciuti o
conosciuti non direttamente.
Per ordinare scientificamente i dati empirici riguardanti l’esperienza educativa occorre
far ricorso a tre concetti ordinatori:
1. condizionamento (ανανχη) che esplora le circostanze, i luoghi, i poteri, gli
interessi, i tempi, i limiti che permettono (o impediscono) il realizzarsi
dell’apprendimento. A condizionare gli adulti sono soprattutto gli avvenimenti
vissuti.
2. Cambiamento (µεταβασις), educare è cambiare e cambiarsi. In particolare
l’educazione permanente deve esplorare se e quando nel corso della vita si
propongano situazioni di apprenditività che possano rendere le persone capaci di
affrontare i cambiamenti; l’educazione degli adulti deve verificare la gamme diofferte educative per gli adulti; l’ed. in età adulta deve stabilire le circostanze
che inducono l’individuo a dire che la propria vita è una specie di libro di testo.
3. Comunicazione (διαλογος) è un descrittore (documenta lecondizioni iniziali o
finali di un fenomeno) o un indicatore (controlla i dati in modo statistico) di
eventi e di effetti dovuti ad esperienze educative. La comunicazione (verbale e
non verbale) è la prova che dimostra se e quanto si è imparano.
Gli adulti apprendonose attirati dabisogni di carattere adattivo (per evitare minorità),
trasformativo (per rinnovare consuetudini), riproduttivo (per confernmare e
consolidare saperi). Gli adulti apprendonose coinvolti in circostanze prevedibili o
imprevedibili di carattere amoroso, operativo, ludico, luttuoso.Sono modalità di apprendimento adatte anche agli adulti
• Modalità imitative e per emulazione (copiare, imitare)
• Modalità argomentative (discutere, criticare)
• Modalità innovative (inventare, escogitare)
• Modalità decostruttive (smontare, disaggregare)
• Modalità immaginarie (fantasticare, ipotizzare)
Variabili nella formulazione di tesi sulla educabilità degli adulti:
• metodi di apprendimento
• circostanze emotive in cui si è appreso• pressioni da parte di agenzie
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Tecnologie didattiche:
• trasmissive ⇒i saperi implicano procedimenti mnemonici
• autoriflessive ⇒attività mentaliche il sogg. riferisce a se stesso
• pratiche⇒i saperi implicano operazioni per risolvere problemi
• virtuali ⇒i saperi non implicano acquisizione ma la loro creazione
Tuttavia, aldi là delle varie mappe, ciò che accomuna tutti coloro che continuano ad
apprendere anche in età adulta è una direzione di senso che si può definire tensione
anagogica dal greco αναγογη che significa elevazione, perfezionamento,
miglioramento.
Formazione = modalità di trasmissione del sapere che può essere educativa, cioè
attinente al mondo dei valori) oppure istruttiva o addestrativa. Queste due modalità
hanno il tramite comune dell’apprendimentoe del cambiamento.
La nozione di Bildung (formazione umana) può rappresentare la sintesi tra istruire ed
educare.Il processo educativo si riconosce da queste caratteristiche:
1. può essere scomposto nei suoi elementi costitutivi con molta difficoltà
2. l’educazione non è mai del tutto programmabile e prevedibile
3. l’apprendimento si realizza solo per una forte motivazione e disponibilità a
cambiare.
L’educazione coincide con i momenti incui l’individuo può individuarsi, cioè
realizzarsi in tutti i modi in cui ècapace. La formazione è un processo normativo che
porta liberazione e senso di identità mentre l’educazione è lacontinua crescita attraverso
procedure che attivano l’individuazione di sè. La formazione è un processo riducibile
perchè possiamo organizzarla nei minimi particolari, l’educazione è irriducibile perchènon può essere totalmente progettata nè descritta. Ma non si può distinguere nettamente
formazione ed educazione perchè uno può essere fattore dell’altro specialmente per gli
adulti.
Per Freud la formazione della personalità avveniva nell’infanzia e si stabilizzava
nell’adolescenza, i cambiamenti in età adulta erano possibili solo in casi eccezionali.
Fiske (psicologo sociale dello sviluppo) ha individuato tre modelli di crescita:
1. modello stadiale ⇒autorealizzazione per cui la crescita è un processo continuo
contrassegnato da fasi
2. modello dialettico ⇒soluzione pertinente di crisi e problemi
3. modello eclettico ⇒permeabilità tra l’una e l’altra fase
Erick Erikson ( Infanzia e società) individua 8 stadi nella crescita umana, ciascuno
segnato da una crisi evolutiva, il loro superamento porta l’acquisizione di una virtù di
base altrimenti il loro mancato superamento causa la comparsa di un nucleo patologico
che pregiudica il processo di sviluppo.
La “virtù”dell’età adulta è lageneratività, infatti il compito riproduttivo per Erickson è
fondamentale. Essere generativi significa essere creativi. La virtù specifica della
vecchiaia è invece ilsenso di integrità.
Levinson è stato il primo acondurre un’indagine empirica con metodo autobiografico
sulle storie di vita di maschi adulti. Nelle storie degli intervistati Levinson nota periodi
di stabilizzazione e periodi di transizione (cioè un ponte, una zona di confine tra duestadi di maggiore stabilità).
17-22 anni (età pre-adulta): periodo di esplorazione e di abbandono della realtà
adolescenziale, ma il bisogno di stabilità si fa più urgente nel periodo 28-33 anni. La
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crisi di mezz’età subentra verso i 40 anni quando si deve affrontare la sensazione di non
essere più giovani e non ancora vecchi.
Kohlberg e Arnon (1984) hanno ridotto a 2 i modelli di ricerca sull’adultità:
1. funzionale si connette a Erickson dove i compiti dell’adulto si collegano ai
problemi che dovrà affrontare. Qui sono impotanti lefigure adulte che ilsogg.
incontra ed i momenti apicali2. strutturale ⇒ Levinson, prendein esame i fattori che modificano
l’entitàpersonale attraverso una riformulazione delle mete di vita anche se in
correlazione con le esperienze quotidiane
Fasi apicali dell’adultità
1. Ricerca della conformità ⇒ costruzione dellastruttura vitale intorno ad un
sogno,ad un mito o ad un progetto
2. Mancanza di sincronia ⇒ l’impegno per la costruzione del sogno si scontra con
la necessità di estrapolare quanto nella struttura vitale non risulti funzionale al
successo della “missione”
3. Presa di distanza ⇒ la scoperta della drammaticità dell’esistenza porta alla
destrutturazione della struttura e quindi sorge ilbisogno di far conto sulle proprie
forze
4. Reintegrazione ⇒ripresa dei contatti con ilmondo esterno e ristrutturazione del
sogno che apparirà più gioioso e leggero e meno legato alla paura del
fallimento.
Il sogno rappresenta la proiezione di se stessi nel futuro con la possibilità che si realizzi
in base alla propria fortuna e volontà.
Le transizioni in età adulta possono durare da 1 a 3 anni e hanno potere rivitalizzante
oppure depressivo e poggiano sul concetto di ciclo vitale che si può ricostruire in base
ad alcuni descrittori:
• condizionamenti infantili
• percezione dei cambiamenti
• rielaborazione di problemi
• inflenze storico-sociali
• differenze di genere
• carriera
• esperienze di malattie e morte• senso di integrità e leadership personale
Aree valoriali di base
Producono energia motivazionale e sono 6:
1. senso di sè (chi sono io?)
2. realizzazione
3. intimità
4. creatività e gioco
5. ricerca del sognificato
6. compassione e solidarietà
Il motivo dominante del ciclo vitale resta comunque il perseguimento di una meta.
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I miti
Il mito ha il potere di creare forme di riapprendimento e in particolare (Jung) di ricreare
simbolicamente lo stato d’animo della morte da cui può nascere lo stato d’animo della
rinascita.
Il mito dell’eroe costituisce un richiamo simbolico alla maturazione come processoeducativo permanente. Simbolismo della morte iniziatica apparente dell’eroe come
liberazione dal passato.
Esempi: saga di Gilgames, re della città sumera di Uruk, alle prese con la morte e il
desiderio di immortalità; la grande Madre, divinità asiatica, nel suo mito l’adulto
diventa tale se sa rompere i legami con il passato e avviarsi alla solitudine e al distacco.
Simboli educazionali:
uccello e volo
roditori, serpenti e pesci
viaggio solitario e di rinuncia
Simboli metabletici:
• acqua⇒rinascita
• giardino ⇒ ricerca della felicità. Giardini tipo e mitici sono: giardino divino
(interdetto all’uomo), giardino regale (copia simbolica dell’universo), giardno
magico (mondo artificiale in cui dominano gli inganni)
• albero ⇒tensione evolutiva
• fontana ⇒ rinnovamento (l’acqua che scorre è la vita che si rinnova
continuamente)
• labirinto ⇒oscurità e luce• caverna ⇒viaggio agli inferi
• foresta ⇒disordine interiore (antitesi del giardino come natura addomesticata)
• cervo ⇒irrangiungibile meta
• drago ⇒ostacolo
A cosa serve il mito? Serve come viaggio e ricerca dentro di sè e serve a stimolare la
conversazione con se stessi; inoltre provoca curiosità intesa come scoperta ed
esplorazione della complessità e della profondità del reale in cui l’individuo mette alla
prova le proprie capacità riconoscendo i propri limiti.
L’adulto nell’ebraismo e nel cristianesimo
Nella Bibbia l’uomonon è mai presentato astrattamente ma comeuna persona reale e
come un tutt’uno di carne, anima, spirito.
Il cristianesimo vede l’uomo come viator ma non come Ulisse che aveva nostalgiadel
ritorno ma come Abramo in viaggio versola propria identità nascosta.
L’uomoèstato creato ad immagine e somiglianza di Dioma ilprocesso di adultizzazione
ha come meta lamaturità di Cristo. L’elemento essenziale dell’adultità cristiana è il
divenire, la capacità di continuare a crescere.
La gnosi
Via di salvezza e di misticismo intellettuale totale perchè vaoltre ogni
contrapposizionedi carattere mentale e spirituale. Essa avversa ogni frammentazione
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perseguendo la ricomposizione degli opposti e la riconquista dell’unità smarrita.
Induismo vedanta
Veda = sapienza sacra
Vedanta = parte finale di tutto ilcomplesso dei libri sacri Nel vedanta si trova il concetto di sè, yogi è il maestro o l’adeptoadulto che già in
questa vita raggiunge la perfezione atttraverso 3 stadi:
1. inferiore ⇒situazionepsicologica di tipo infantile
2. l’adulto diventa guru (maestro spirituale di altri adulti)
3. ultimo ⇒liberazione totale
Lo yogi è un “liberato in vita” grazie alla capacità di contemplazione della propria
mente rispetto al proprio sè.
Buddhismo
Le dottrine (anche diverse tra di loro) che si ispirano agli insegnamenti di Buddha (da
bodhi, illuminazione).
La vita di Buddha ha due fasi: laprima dedicata ai piaceri, laseconda alla ricerca della
liberazione dal ciclo delle reincarnazioni.
L’adulto buddhista deve rispettare l’ottuplice sentiero che permette di liberarsi dalla
sofferenza e dall’attaccamento alla vita.
Zen
Scuola di pensiero che nasce dal buddhismo, diffusa prima in Cina e poi ib Giappone
(ca 500 d.C.)
La comprensione è possibile attraverso gli istinti e l’intuizione.
Una forma di conoscenza che va oltre l’apparenza è lo svuotamento della mente.
Lo zen riguarda anche altre manifestazioni culturali oltre a quelle relative alla
cognizione come iltiro con l’arco, l’arte della spada, la cerimonia del tè, la creazione dei
giardini, la ceramica, la pittura sono vie di perfezionamento mentale del’adulto.
Taoismo (idea di vita e di metodo)
Il Tao esprime contemporaneamente il bene e il male, la staticità e il cambiamento, la
vita e la morte.
Il Tao è una tecnologia per procurarsi benessere e lunga vita ed inoltre insegna a
contemplare il tutto a partire dall’analisi del particolare (pianta, fiore, pietra, acque).
La meta del taoista è il prolungamento della vita quindi le pratiche devozionali sono
legate alla cura del corpo e alla salute.
Confucianesimo
Confucio: letterato e filosofo vissuto 500 anni ca a.C.ebbe influenza più dal lato etico-
politicoche filosofico e metafisico.L’individuo può progredire nella sfera civile, militare, amicale. La virtù consiste nello
studio meticoloso e attento e tende a limitare al massimo l’egoismo in nome della
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solidarietà. La pratica educativa confuciana consiste nel mantenersi sempre fedeli alla
tradizione, ispirandosi ai classici e agli antenati.
Islam
Il dogma fondamentale è costituito dalla totale sottomissione a Dio.
L’adulto diventa tale con l’adorazione di Dio che può essere mediata da angeli e che sirealizza grazie alla missione mediatrice di Maometto.
Sufismo (da suf, abito degli adepti)
Corrente eterodossa dell’Islam di indirizzo ascetico e propugnatrice di dottrine mistiche
contrarie al corrompimento della dottrina di Maometto e al costituirsi dell’Islam
comepotenza politica e militare.
La ripartizione tra “educazioni adulte” nasce intorno al V sec. Con Socrate, Platone ed
Aristotele.
Educaz. permanente era il compito del politico e del cittadino.
Educaz. degli adulti nasceva quando Platone individuava lemodalità concrete per trasmettere ad altri adulti nozioni e conoscenze.
Educaz. in età adulta si ritrova anche nei Dialoghi dove Platone parle della “cura di sè”
per trasformarsi e raggiungere uno stato di felicità, purezza, perfezione, immortalità.
Aristotele fu il primo ad organizzare una struttura educativa con orari adatti a chi
lavorava; la sua educazione si organizzava intorno a 4 momenti: etica (ed. morale),
poetica (ed. estetica), fisica (ed. alla natura), politica (ed. al governo).
L’educazione sofistica (pitagora, Isocrate, Cicerone,Quintiliano) sosteneva il primato
dell’istruzione per scopi funzionali (vincere l’avversario) quindi i sofisti insegnavano la
retorica, la dialettica, l’oratoria.
L’educazione di Platone, Socrate, Seneca, Agostino (educazione dell’uomo)
incontrandosi con ilcristianesimo (per tramite di Sant’Agostino) fonde l’educazione
ascetica orientale con l’educazione intellettuale greca.
Corrente progressista (XVI – XVII sec.): Comenius, estensione dell’istruzione a tutti
per lo sviluppo formativo della forza-lavoro. Comenius diceva che tutta la vita
dell’uomo è scuola.
Rousseau
Utopismo: gli individui appartengono ad aggregazioni sociali quindi modificando
queste si modificano anche gli individui. Fiducia dell’evoluzione della storia in
sensoprogressista e centralità dell’educazione degli adulti (Saint-Simon, Fourier).
Riorganizzazione della produzione e ridistribuzione dei beni in forme autogestite.
Andragogia: 1833, Alexander Kapp, riscoperta da Malcolm Knowles nel 1968, area disaperi che studia l’età adulta coinvolta in processi formativi e fornisce indicazioni ai
formatori per lemodalità di insegnamento e apprendimento negli adulti.
4 principi andragogici:
1. principio di autonomizzazione (sviluppo dell’autonomia e del concetto di sè)
2. principio di interattività (utilizzo dell’esperienza e della storia di vita come
risorsa per l’apprendimento)
3. principio di aderenza al compito prioritario o mission (individuazione del
compito principale)
4. principio di spendibilità immediata
Tecnologie per l’educazione degli adulti
Rappresentazionali: drammaturgiche e spettacolari (funzione catartica)
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Iconiche
Conversazionali e discorsive: narrative
Predicatorie
Interattive
Autoistruttive: veicolari (libri, giornali, CD, floppy)
Meditative (preghiera, mandala) ⇒tecnica comunicativa autocentrata
Tecnologie dell’educazione interiore
• Meditazione
• Introspezione
• Yoga (stato dell’essere di equilibrio e unificazione che facilita la regolazione del
funzionamento del corpo) ⇒autoeducazione allalongevità
• Preghiera, pellegrinaggio, confessione• Autobiografia (le Confessioni di Sant’Agostino costituiscono l’inizio del genere
introspettivo)
Tecnologie del sè in funzione autocurativa
• Manuali e immagini (Baltasa Graciàn, Oracolo: manuale e arte di prudenza;
Cesare Ripa: educare gli adulti mediante la pittura)
• Cura del corpo (medicina omeopatica, fitoterapia, psicosintesi, cromoterapia,
yantra, rebirthing)
• Tecnologie artistiche in funzione rappresentazionale (educazione artistica,
musicale, tecnologie corporee)
Scopi di base dell’educazione degli adulti:
1. facilitazione delcambiamento sociale e materiale
2. partecipazione alla vita dello Stato e diffusione dei valori della
democrazia
3. innalzamento della produttività economica e dell’imprenditoria
4. crescita personale
Mezirov (1981): movimento per la crescita personale opera su 3 livelli:
1. relazionale ⇒ sviluppare comportamenti di riscoperta degli altri e di sestessinelconfronto con circostanze comunicative nuove
2. autorealizzazione personale
3. creatività⇒promozione di modalitàdi sentire e pensare originali
Coombs: voleva dimostrare che l’educazione avrebbe dovuto e potuto svolgere una
funzione globale se i governi e le comunità locali si fossero dotati di una strategia
complessiva per ordinare le esigenze educative degli adulti.
Ambito formale (titoli di studio)
Ambito non formale (competenze professionali, tecniche, tecniche, pratiche)
Ambito informale (amore, lavoro, gioco, morte)
Aree dei bisogni educativi degli adulti
1. Compensazione (analfabetismi quindi imparare ciò che non si sa)
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2. Innovazione (innovare i saperi)
3. Espansione (curiosità di sviluppo personale)
Apicalità esistenziali (cfr mappa storico-ermeneutica)
• Amore
• Gioco• Lavoro
• Morte
Apicalità pedagogiche
Gli adulti hanno bisognodi:
autoreferenziarsi
creare
partecipare
scegliere
apprenderecomunicare
progettare
muovere verso orizzonti di senso
I tre modelli richiamati si rappresentano laseconda carriera della vita come:
1. condizione leggibile in base a criteri di ridistribuzione delle opportunità
educative negli ambiti formale, non formale, informale
2. condizione di vita che esce dalla marginalità per equilibrare disuguaglianze e
dar voce alle differenze
3. area mobile dell’identità che si attiva in proprio
Requisiti dell’educatore degli adulti
L’educatore non solo offre cultura ma deve anche predisporre le condizioni adatte
perchè si compia l’evento trasformativo, cioè:
• sperimentare ladimensione del lavoro (essere produttori)
• Sperimentare la dimensione emotivo-relazionale e del divertimento
(motivazione a stare insieme)
• Sperimentare la dimensione ludica
• Sperimentare una revisione/rivisitazione del concetto di sè in funzione
trasformativa
• Confrontarsi con esperienze concrete
• Sentirsi motivati ad educarsi
• Lavorare su problemi reali
Transizione alla vecchiaia
La dimensione anziana può essere caratterizzata da:
esplusione dai processi produttivi
aumento dell’incapacitàfisica e psichica
teorie del disengagement (ciclo vitale distinto in due periodi) e dell’activity (ildisimpegno non èinevitabile, estensione del concetto di vita attiva a tutto il corso della
vita)
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Curricolo di alfabetizzazione
Alfabetizzazione = livello di conoscenze per poter partecipare alla vita sociale, civile e
professionale
Curricolo:
• capacità di comunicazione orale e scritta
• calcolo
• nozioni di carattere storico-geografico
• nozioni di carattere sanitario e alimentare
• nozioni per l’utilizzo dei servizi
• sviluppo di interessi per il prolungamento dell’alfabetizzazione e la ricerca di
risorse educative e culturali
SCHEDE
La corrente autobiografica
Sant’Agostino (354-430) (Confessiones, Soliloquia, Contra Academicos, De Magistro)
interiorità: l’uomocustodisce dentro di sè la veritàanche se sa di non averla creata lui.
Dal punto di vista pedagogico questo significa che se la verità viene dall’interno
dell’uomo compito del maestro è tirarla fuori con una sorta di maieutica socratica,
quindi il maestro non èil depositario della verità. Per Agostino come per Platone
conoscere significa ricordare.
M.E. de Montaigne (1533-1592): dimensione introspettiva dell’uomo. Il mondo èin
continua oscillazione ed il tentativo di cogliere un qualsiasi oggetto si rappresenta come
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un passaggio. Il cambiamento è espressione della condizione dell’uomo.
B. Pascal (1623-1662): uomo incerto e disperso nell’universo infinito (infinitamente
grande ed infinitamente piccolo)
J.J. Rousseau (1712-1778) nelle Confessioni egli racconta della sua vita ma anche dellasua interiorità e di un modo di essere che lo rende diverso dai suoi contemporanei.
L’ermeneutica (teoria dell’interpretazione)
Gadamer (1900): fondatore dell’ontologia ermeneutica, porta avanti la lettura della
condizione umana come segnata dalladimensione interpretativa, privilegia l’arte, la
storia e il linguaggio
Ricoeur (1913): si occupa dellinguaggio che non è solo uno strumento comunicativo ma
anche un oggetto da interpretare ricco di simboli che rimandano alla religione, al mito,
alla poesia. La filosofia di Ricoeur è detta “epistemologia del simbolo”.
Levinàs (1905): principio dell’alterità che esiste dove ilrapporto tra gli uomini è
caratterizzato da una dimensione etica.
Sociologia dell’educazione
Durkheim (1858-1917): fondatore dellasociologia dell’educazione.Per D. La sociologia
deve costruire lamorale sociale mentre la pedagogia deve far interiorizzare questamorale.
Dewey (1859-1952): sostiene la necessità di una democrazia che favorisca
l’integrazione sociale di appartenenti a classi diverse che devono essere educati al
bisogno di continuo apprendimento. Il lavoro e l’esperienza associativa sono ricchi di
possibilità educative.
Max Weber (1864-1920): ruolo pedagogico fondamentale per etica e religione nei
comportamenti sociali. Per W. L’oggetto della sociologia èl’azione reciproca fragli
uomini.
Parsons (1902-1979): ruolo del soggetto e della sua volontà insieme a quello dei
modelli normativi per la regolazione della condotta sociale (sistema valoriale
trasmesso da diverse agenzie ed interiorizzato dall’individuo).
Etnometodologia e interazionismo simbolico (studia l’interazione sociale nei suoi
aspetti linguistico-comunicativi
Schutz (1899-1959): orientamento fenomenologico alle scienze scoiali. Per S. Il mondo
sociale si costruisce con l’esperienza quotidiana attraverso i significati che gli uomini
attribuiscono al proprio campo d’azione.
Gerfinkel: ritiene il soggetto l’unico in grado di spiegare e definire le proprie azioni.
G.H.Mead (1863-1931): pragmatista, focalizza l’attenzione sull’individuo attraverso la
percezione che gli altri hanno di lui.
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Antropologia culturale e strutturalismo
Studia i processi di inculturazione e socializzazione nelle diverse comunità umane
Margaret Mead (1901-1978)Levi-Strauss (1908): le civiltà “illetterate” hanno sistemi di pensiero non meno
complessi delle altre civiltà, ciò che èdiverso è l’uso che le civiltàfanno della cultura.
La psicoanalisi
Freud (1856-1939): dimensione inconscia nell’individuo in cui avvengono i conflitti
tra pulsioni sessuali e censura sociale ⇒ teoria della personalità (Io, Es, Super-io). In
seguito F. Individua l’origine del conflitto nell’uomo nella lotta tra Eros (istinto di
vita) e Thanatos (istinto di morte).
Per F. L’adulto sano è colui che è in grado di amare e di lavorare.Jung (1875-1961) fondatore della psicologia analitica. Contrapposizione tra puer e
senex (archetipo = costrutto mentale con la tendenza a formare rappresentazioni dello
stesso motivo che anche con differenze derivanoda uno stessomodello fondamentale).
Adler (1870-1937) rappresentante della psicologia sociale. Senso di inferiorità del
bambino nei confronti dei genitori si riflette nell’età adulta perchè si è sviluppata una
invidua dell’adulto che è stimolo per lo sviluppo personale.
Bion (1897-1979): psicoanalisi delle relazioni oggettuali. Per B. l’identità del soggetto
si struttura nel passaggio attraverso esperienze di disorganizzazione dell’esistente
costituiti da mutamenti catastrofici.
Winnicot (1896-1971): per studiare il processo di formazione della personalità studia i
modi di accudimento della madre nei primi anni di vita.
Fenomenologia, esistenzialismo, personalismo
Pongono al centro della loro riflessione l’uomo come unione di soggetto e oggetto, di
una volontà che conosce e di un mondo conosciuto. Critica a qualunque conoscenza
che dia del reale una lettura oggettiva e scientifica. Questo pensiero comprende
l’esistente attraverso un metodo qualitativo che sospende il giudizio al manifestarsi
del fenomeno.
Husserl (1859-1938): la fenomenologia indaga l’intenzionalità dell’individuo nell’atto
di conoscere la realtà.
Hartmann (1882-1950)Jaspers (1883-1969): oggetto di ricerca è l’esistenza dell’uomo nella sua inscindibilità
dalla situazione che essa occupa nel mondo ⇒temi della colpa, della libertà di scelta e
della possibilità di comunicazione tra gli uomini.
Heidegger (1889-1976): modo d’essere dell’uomo come essere-nel-mondo, cioè
essere aperto al mondo
Sartre (1905-1980): emozione ed immaginazione costituiscono la forma più
significativa dell’esistenza umana e servono all’uomo per rapportarsi al mondo e
attribuirgli un significato.
Mounier (1905-1950): personalismo, mette al centro della riflessione filosofica e
pedagogica la persona nella sua singolarità ed irripetibilità.
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Psicostoria
Dilthey (1833-1911): l’interpretazione delmondo storico passa dallo studio del mondo
individuale con la raccolta di testimonianze epistolari, autobiografiche, etc.
Canguilhelm (1904): la ricerca storica deve essere liberata da ogni rappresentazione
sequenziale nel tempo.
Foucault (1926-1984): costituirsi delle immagini del mondo nei luoghi diassoggettamento (carceri,manicomi, etc.)
I teorici dell’incompiutezza umana
Kierkegaard (1813-1855): natura dinamica dell’esistenza umana, processo di
trasformazione ed autoformazione continuo che nonrisponde a leggi precostituite. Di
fronte alla scoperta di questa libertà che lo caratterizza come essere indeterminato e
incompiuto, l’uomo conosce l’angoscia.
Schopenhauer (1788-1860): dolore che attraversa l’esistenza e che ècollegato
all’impossibilità di appagare le aspirazioni dell’uomo.
Nietzsche (1844-1900): volontà di potenza quale caratterisitica dell’uomo nuovo
nellasua aspirazione alla liberazione dalla morale e allarealizzazione della sua natura.
La crisi del’uomo contemporaneo porta N. Alla creazione di un nuovo protagonista
della storia: il superuomo.
Antica Grecia
Socrate: educa i giovani allaconoscenza di sè e alla cura dell’anima attraverso l’ironia
(confutare le false credenze dimostrando vero anche il contrario) e la maieutica.
Platone: in Repubblica e Leggi descrive la formazione ideale dell’uomo in relazione
allasua classe (lavoratori, guerrieri e governanti-filosofi). L’educazione degli adulti
per P. si fonda sullaconoscenzadi sè comeluogo delle verità sprofondate nell’oblio, in
questa ricerca sono fondamentali gli interrogativi del maestro.Aristotele ritiene che la conoscenza si costruisca attraverso l’apprendimento,
l’esperienza, l’osservazione e l’acquisizione delle arti (techne).
Idealismo
Kant (1724-1824) parte da riflessione sulla scienza della natura. K. indica
nell’educazione permanente lapraticafondamentale perlo sviluppo del singolo e di
tutta la specie.
Fichte(1762-1814): l’educazione costituisce lo strumento principale per ilrinnovamento morale e politico del popolo tedesco, il percorso formativo è basato
sulla realizzazione dei valori di libertà e autonomia.
Schelling (1775-1854): l’Assoluto è coincidenza di io e natura, soggetto e oggetto e
viene coltoda un’intuizione estetica, quindi anche la formazione per S. sarà in senso
estetico.
Hegel (1770-1831): sintesi tra soggettività e oggettività, finito e infinito, sintesi
realizzata nella soggettività umana, la cui forma più alta è data dallo Spirito, che si
sviluppa nella storia universale.
Empirismo e positivismoLocke (1632-1704): iniziatore dell’empirismo, ritiene che il comportamento sia
regolato da meccanismi controllabili e che rispondono a leggi quindi l’educatore è in
grado di intervenire efficacemente (Pensieri sull’educazione).
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Comte (1798-1857): lo stadio positivo è lo stadio scientifico raggiunto dal sapere
umano in contrapposizione con gli stadi teologico e metafisico.
Il compito dellaconoscenza è scoprire le leggi dellanatura. Con il positivismo nascono
la psicologia sperimentale, l’antropologia culturale, lasociologia empirica etc.
Mill (1806-1873): la conoscenza è di origine empirica e si fonda sull’induzione
(osservazione di casi particolari porta alla formulazione di leggi universali).
Illuminismo
L’individuo deve servirsi dei “lumi della ragione” per rivedere lesue conoscenze.
L’uomo diventa adulto attraverso lo sviluppo dell’autocoscienza razionale
( Enciclopedia di Diderot e d’Alembert)
Condorcet (1743-1794): applicazione della matematica ale scienze sociali e morali.
Educazione per Condorcet è imparare i propri diritti, sviluppare le proprie capacità,
imparare a riconoscersi uguali.
Montesquieu (1689-1755) fonda i presupposti per la sociologia.
Rousseau (1712-1778): l’individuo deve realizzare la sua natura razionale e sociale
al’interno di uno stato politico.
Evoluzionismo
Spencer (1820-1903): la conoscenza è ilrisultato di un processo di adattamento per
raggiungere un equilibrio tra l’ambiente esterno e le relazioni interne all’individuo. Il
soggetto è coinvolto in una crescita continua in cui i contenuti e le modalità di
apprendimento sono il risultato di un’interrelazione fra individuo e contesto socio-
culturale ( Educazione intellettuale, morale e fisica). Attività educativa fondamentale è
il gioco.Bergson (1854-1941): problema centrale del suo pensiero è iltempo che spiega
secondo un modello fisico-matematico. La vita profonda della coscienza è governata
dalla memoria che riporta alla superficie eventi lontani della propria vita.
Marxismo
Marx (1818-1883): la formazione dovrebbe essere una riappropriazione del legame
con il reale in una prassi di trasformazione sociale ed economica (produzione).
Marx propone un’educazione formata da istruzione e lavoro per i giovani adulti
operai. Educazione come autoformazione.
Pragmatismo
Peirce, James, Dewey: la base della cultura e della conoscenza è l’esperienza concreta
dell’uomo.
Teorici della comunicazione
Habermas (1929): gioco linguistico attraverso cui si presentano i contenuti della
conoscenza.
Watzlawick (1921): comunicazione umana e sue conseguenza.
Teorici dell’intelligenzaStudiosi appartenenti all’indirizzo di ricerca in campopsicologico di tipo cognitivista.
Piaget (1896-1980): conoscenza come processo costituito da funzioni (organizzazione
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e adattamento – assimilazione, accomodamento) e strutture.
Stadi evolutivi:
1. senso-motorio
2. pre-operativo
3. delle operazioni concrete
4. delle operazioni formali
Gardner (1943): molteplicità delle intelligenze umane che si svilluppano in modo
ampio e differenziato in base alle esperienze e ai contesti culturali. L’individuo non
raggiunge mai un livello definito di sviluppo cognitivo ma le sue abilità si
costruiscono continuamente.
Bruner (1915): apprendimento-azione creatrice che dà luogo a nuovi stili e modalità
di pensiero. Questo processo di autoformazione rimane attivo pertutto ilcorso della
vita.
Psicologia umanisticaMaslow (1900-1979): fondatore della psicologia umanistica che si occupa dello
sviluppo umano e dellaformazione dell’identità individuale. Tratto distintivo
dell’identità è lamotivazione (= bisogno della persona)
Mutamento = cambiamento radicale della persona, momento di apprendimento
(diventare genitori, convertirsi, momento creativo)
Rogers (1902-1987): cosapensa di sè l’adulto in quanto adulto.
Autorappresentazione= momento in grado di rilevare il grado di sviluppo della
personalità, l’autorappresentarsi in modo incongruente è indicatore di immaturità
psicologica.
Lewin (1890-1947): visione ecologica dela personalità umana, non si può interpretare
un fenomeno isolandolo dal contesto. Concetto di “campo” = un determinatocomportamento è visto come funzione della persona e dell’ambiente in cui è inserita.
Pensiero sistemico della complessità
Il pensiero sistemico concepisce l’individuo come “sistema”, cioè come risultato
dell’interrelazione fra le parti che lo compongono e fra queste e i sistemi relazionali in
cui è inserito (famiglia, lavoro, comunità d’appartenenza).
L’educazione ha come scopo il cambiamento di alcune variabili del sistema per
ottenere un miglior adattamento all’ambiente.
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