descrizione di un esperimento di eolotropia nei cavi

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La lunghezza d'onda in un cavo cambia secondo l'orientamento nel piano verticale

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Page 1: Descrizione di un esperimento di eolotropia nei cavi

Eolotropia rivelata con T magico e cavo - copyright Fabio Mosca

La tesi è che la lunghezza d’onda in una linea cambia secondo la direzione in cui l’onda viaggia (eolotropia di Heaviside). Smentendo la tesi di Einstein della costanza della velocità, e quindi della lunghezza d’onda.

Descrivo di seguito la costruzione del rivelatore, di mia ideazione, corredato delle misure di conferma sperimentale.

Foto del cavo e circuito elettrico del discriminatore a T magico

Foto prima della schermatura … e con lo schermo

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Page 2: Descrizione di un esperimento di eolotropia nei cavi

Eolotropia rivelata con T magico e cavo - copyright Fabio Mosca

Sottoposto ad una esplorazione del responso fase-frequenza il T magico ha risposto secondo il calcolo. Il T magico essendo fatto con tre spezzoni di 5 cm, la prima frequenza discriminata è a 750 MHz. Ma questa è una frequenza delle emittenti TV. Per evitare interferenze, che malgrado l’accurata schermatura ci potevano essere, ho preferito scegliere la seconda frequenza , che è il triplo, ossia 2,25 GHz.

La schermatura è estremamente importante, come la rigidità della piastra. Il test che uso per verificare l’efficacia della schermatura è avvicinare la mano e toccare leggermente tutt’attorno la schermatura: la fase non deve variare. Basta una saldatura fredda perché le onde escano, quindi non siano quindi più stazionarie , per cui il carico varia e con esso la fase.

Imbullonata la base sul generatore e collegato il dispositivo con cavo schermato semirigido , ruotando il tutto di 180° sul piano verticale, la fase è variata in questo modo:

Lobo eolotropico sul piano verticale del dispositivo

Come si vede sulla verticale la frequenza apparente – ossia di quanto occorre variare la frequenza per ottenere quello sfasamento –raggiunge ben 7 MHz di aumento apparente dai 2,25 GHz. Il che significa una variazione di 3 millesimi della lunghezza d’onda.

Trieste 19 gennaio 2013 [email protected]

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