di mandare su marte per salvare l'umanitÀ. …

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1 / 8 Data Pagina Foglio 26-02-2021 14/21 ilvenerdì SUPPLEMENTO DE la Repubblica COPERTINA SEMPRE PIÙ IN ALTO IL SUO SESTO FIGLIO LO HA CHIAMATO X COME I RAZZI CHE PROGETTA DI MANDARE SU MARTE PER SALVARE L'UMANITÀ. INCHIESTA SULL'UOMO CHE CHIESE AL SUO BIOGRAFO: «MA SECONDO TE, SONO MATTO?' CHI SI NASCONDE DIETRO MUSK di Riccardo Staglianò CARTABELLANDO tra la vita e le opere S di Elon Musk, un termine ricorre di fre- quente. Lo pronuncia il fondatore di Te- sla e SpaceX davanti a un'aragosta fritta in inchio- stro di calamaro quando chiede serissimo al suo futuro biografo: «Secondo te sono pazzo?». Ne di- batte anche con l'ultima moglie, la musicista Elon Musk (in una foto di qualche anno fa) è nato in Sudafrica nel 1971. E, tra le altre cose, Ceo dell'azienda di auto elettriche Testa e fondatore e Ceo di SpaceX, il primo vettore spaziale privato precedentemente nota come Grimes, oggi ribattezzata c (il simbolo della velocità della luce), che si definisce «un ibrido tra una fata, una strega e un cyborg»: «Sono più pazzo io o sei più pazza tu?». Soprattutto la do- manda non è suonata peregrina quando, dopo un improvvido tweet a mercati aperti in cui aveva detto che era pronto a ricomprarsi la sua azien- da a 420 dollari ad azione (un numero sinonimo di cannabis, per tutta una serie di fumosi motivi che Wikipedia dettaglia), il titolo prima è stato so- speso per eccesso di rialzo, poi l'au- torità di Borsa gli ha fatto due multe da 20 milioni di dollari l'una desti- tuendolo temporaneamente da pre- sidente dell'azienda e infine i suoi consiglieri d'amministrazione gli hanno tolto Twitter per tre mesi. Co- me a un Trump qualsiasi. Volendo gli esempi potrebbero moltiplicarsi ad infinitum, ma il senso l'avete capito. Se questo quasi cinquantenne che si interroga circa il suo stato di salu- te mentale fosse l'artista più quotato del momento, ci sarebbero molti pre- cedenti e nessuno scandalo. Ma si tratta dell'ingegnere, come gli piace definirsi, che ha deciso di rivoluzio- nare i trasporti privati e trasformare l'umanità in una specie multiplane- taria, apparecchiando su Marte il piano B per la Terra in rovina. Uno, per dirla altrimenti, che deve saper far di calcolo piuttosto bene ché altrimenti auto elettriche e raz- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 024989 Settimanale Tiratura: 359.033 Diffusione: 251.142

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SUPPLEMENTO DE

la Repubblica

COPERTINASEMPRE PIÙ IN ALTO

IL SUO SESTO FIGLIO LO HA CHIAMATO X COME I RAZZI CHE PROGETTADI MANDARE SU MARTE PER SALVARE L'UMANITÀ. INCHIESTA SULL'UOMOCHE CHIESE AL SUO BIOGRAFO: «MA SECONDO TE, SONO MATTO?'

CHI SINASCONDEDIETROMUSK di Riccardo Staglianò

CARTABELLANDO tra la vita e le opere

S di Elon Musk, un termine ricorre di fre-

quente. Lo pronuncia il fondatore di Te-

sla e SpaceX davanti a un'aragosta fritta in inchio-

stro di calamaro quando chiede serissimo al suo

futuro biografo: «Secondo te sono pazzo?». Ne di-

batte anche con l'ultima moglie, la musicista

Elon Musk (in unafoto di qualche anno

fa) è natoin Sudafrica nel 1971.E, tra le altre cose,Ceo dell'azienda di

auto elettriche Testae fondatore e Ceodi SpaceX, il primo

vettore spazialeprivato

precedentemente nota come Grimes,oggi ribattezzata c (il simbolo dellavelocità della luce), che si definisce«un ibrido tra una fata, una strega eun cyborg»: «Sono più pazzo io o seipiù pazza tu?». Soprattutto la do-manda non è suonata peregrinaquando, dopo un improvvido tweet amercati aperti in cui aveva detto cheera pronto a ricomprarsi la sua azien-da a 420 dollari ad azione (un numerosinonimo di cannabis, per tutta una

serie di fumosi motivi che Wikipediadettaglia), il titolo prima è stato so-speso per eccesso di rialzo, poi l'au-torità di Borsa gli ha fatto due multeda 20 milioni di dollari l'una desti-tuendolo temporaneamente da pre-sidente dell'azienda e infine i suoiconsiglieri d'amministrazione glihanno tolto Twitter per tre mesi. Co-me a un Trump qualsiasi. Volendo gliesempi potrebbero moltiplicarsi adinfinitum, ma il senso l'avete capito.

Se questo quasi cinquantenne chesi interroga circa il suo stato di salu-te mentale fosse l'artista più quotatodel momento, ci sarebbero molti pre-cedenti e nessuno scandalo. Ma sitratta dell'ingegnere, come gli piacedefinirsi, che ha deciso di rivoluzio-nare i trasporti privati e trasformarel'umanità in una specie multiplane-taria, apparecchiando su Marte ilpiano B per la Terra in rovina. Uno,per dirla altrimenti, che deve saperfar di calcolo piuttosto bene chéaltrimenti auto elettriche e raz-

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COPERTINASEMPRE PIÙ IMALTO

zi si schiantano. E che, sebbene si sia-no occasionalmente schiantati en-Cambi, il più delle volte ci riesce.Tant' èche nel frattempo le Tesla comincianoa essere avvistate anche sulle stradeitaliane, i razzi partono alla volta dellaStazione Spaziale Internazionale alritmo di una volta al mese e lui, in tut-to questo, ha brevemente scalzato JeffBezos dal trono di persona più riccadel mondo con un patrimonio perso-nale di quasi 200 miliardi di dollari, ilPil della Nuova Zelanda. Se non proprioscioglierlo, cercheremo almeno di di-radare il mistero dell'imprenditore più«visionario» (altro ricorrente angli-smo, ormai sdoganato) in circolazione.

UN MURO DI OMERTÀSono anni che provo a intervistare Mu-sk. All'ennesimo tentativo l'ufficiostampa europeo mi disse «vieni intan-to a Parigi a provare una Tesla o a ve-dere le nostre nuove batterie». Non mibuttai a pesce su quella specie di anti-pasto e non mi rispondono più (Muskha anche fama di cambiare i portavoce- che bypassa comunicando con i suoi42 milioni di follower su'Itivitter-comesi fa con i Kleenex durante un'influen-za). Ho scritto, tra gli altri, a Adeo Res-si, imprenditore italo-americano chesi fregia del titolo di suo miglior amico.A Tom Mueller, ex-capo dei lanci diSpaceX. A Kevin Holland, altro suo ve-terano. A Hamish McKenzie, autore diInsane Mode, un'agiografia muskiana.Niente, zero, nada. Così, oltre alla ro-busta rassegna stampa che l'uomo haprodotto, l'unica fonte diretta èAshleeVance, giornalista di Bloomberg Busi-nessWeek e autore di Elon Musk. Tesla,SpaceX e la sfida per un futuro fanta-stico (Hoepli), un tomo di 380 paginefrutto di oltre 30 ore di interviste chesi sono svolte perlopiù durante altret-tante cene. È una biografia autorizzata,e ciò ovviamente ne determina il tono(le critiche, per bocca di un paio di ac-cademici, sono affastellate senza con-vinzione negli ultimi paragrafi), ma sitratta di un libro documentatissimo,ben scritto ed essenziale per la com-prensione del personaggio. Chiedo a

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Vance, che ha una quarantina d'annied è in lockdown in Messico, se a Muskil libro sia piaciuto: «Lì per lì sì. Con-testò giusto che la Bmw di un viaggioamericano l'aveva pagata lui e non ilfratello Kimbal e che non era vero chegli ingegneri di SpaceX si lamentasse-ro perché si prendeva tutti i meriti. Lodefinì accurato al 95 per cento. Però,man mano che i giornali lo recensiva-no, l'attitudine cambiò fino a un paiodi sue telefonate furiose. Abbiamo in-terrotto i rapporti per quasi tre anni,fino a una sua mail conciliante di pochimesi fa».

EX BIMBO BULLI IATOD'altronde, avesse avuto una sensibi-lità più standard, Musk si sarebbe reso

TUTTO COMINCIÒCON PAYPAL, POIVENNERO LE AUTO

ELETTRICHE DI TESLAE INFINE SPACEX

1 Musk con la prima moglie JustineWilson, scrittrice 2 Sua madre Maye,ex modella 3 Con la seconda moglie,l'attrice Talulah Riley 4 Con L'attuale

compagna, la musicista Grimes detta c,come la velocità della luce

conto da solo che non tutti avrebberopreso benissimo alcune sue rivelazio-ni. Tipo: «Ho sofferto moltissimo (conmio padre). È capace di prendere qual-siasi situazione, per quanto bella pos-sa essere, e renderla brutta» al puntoche con la prima moglie hanno proibi-to ai loro cinque figli (un altro morìneonato) di frequentarlo. Oppure ilcommiato da Mary Beth Brown, suaassistente per dieci anni, a cui avevafatto persino gestire l'affido congiuntodei bambini, licenziata in tronco quan-do aveva chiesto un aumento (da allorase n'è persa ogni traccia digitale). Oancora quando ha candidamente am-messo che gli dà un po' fastidio sapereche la sua prole non avrà un'infanziadura come la sua, perché crede che «gliabbia fruttato riserve aggiuntive dienergia e forza di volontà». Che è comeconstatare che il lager, quando non tiuccide, ti fortifica. Dunque: turbo-ri-assunto dell'Elon infante. Nasce a Pre-toria, in Sudafrica, i128 giugno 1971 damadre modella e dietologa e padreingegnere e imprenditore immobilia-re, che divorzieranno presto. Smanettacol computer Vic-20 e gioca a Dunge-ons lT Dragons, passatempi ben notialla generazione del cronista. Non fasport e legge l'EncyclopediaBritanni-ca, gran topos, sempre un po' sospetto,sul conto di geni precoci. Risultato: lobullizzano pesantemente, fino a rom-pergli il setto nasale spingendolo giùdalle scale di scuola. Emigra in Canadaper il college. Poi Università di Penn-sylvania per economia e fisica. Nel '94,alba internettiana, fa due stage in Si-licon Valley e capisce che è li che devestare. Lo prendono a Stanford per ildottorato ma lascia subito per fondareZip2, un sistema di annunci su mappeante-Google Maps (gli varrà 22 milioni)e poi X.com, che diventerà Paypal (165milioni è la sua quota quando eBay larileva). Con questo peculio, dopo aver-ne speso un milione per una delle 62McLaren al mondo, può dedicarsi al

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SUPPLEMENTO

P~IMica

SPORTELLI

Ad ala di falco (siricompattano sul tettinouna volta alzati) moltopiù complessi di quelli

ad ala di gabbiano

CRUSCOTTO

Il sistema operativo

))si aggiorna a distanza,come quello deicellulari, con semprepiù funzioni

MOTORE

Sta tra le ruote posterioried è grande un po' più diun'anguria. Il pavimento dellavettura è tutto compostodi batterie

A settembre 2015. dopo una serie di ritardi nella produzione. Elon Musk presenta a Fremont. California, il Model X, ilSuv della Tesla. Per un maggior successo di vendite bisognerà aspettare il più economico Model 3 (sui 35 mila dollari)

suo vero interesse: colonizzare Marte,dove i terrestri si potranno rifugiarequando il clima sarà definitivamenteimpazzito. Nel 2002, con 100 milioni didollari propri, fonda SpaceX.

AUTODIDATTA DELLO SPAZIOOra, mandare uomini nello Spazio è ilbenchmark internazionale per indica-re qualcosa di tremendamente diffici-le. Musk è un autodidatta che peròstudia come un matto. Assume gli in-gegneri migliori (uno di loro: «Facevacosì tante domande da imparare i190per cento di quel che sapevi tu»). Chia-ma il primo razzo Falcon 1, in onoredell'astronave Millennium Falcon diGuerre stellari, il che sembra consoli-dare la reputazione di ragazzone a svi-luppo interrotto. Però rea-lizza anche sistemi di avio-nica, la dotazione informa-tica che sui razzi noncostava mai meno di 10milioni di dollari, per soli10 mila. In questa terra di

mezzo tra infantilismo e raziocinioprospera l'uomo. Quando gli diconoche è impossibile utilizzare la saldatu-ra ad attrito sui razzi, dimostra che èvero il contrario. E quando Jeff Bezosgli scippa il prezioso specialista che sarealizzarla la prende così bene da ri-battezzare la concorrente Blue Origin"BO", slang per body odor, odore disudore. Dismessi gli shuttle, la Nasagli affida, con una commessa miliarda-ria che dividerà con Boeing, la missio-ne di portare gli astronauti in orbita.Niente più ammarraggi, promette, e neldicembre 2015 riesce a far atterrare unFalcon 9 nel deserto. Solo razzi riutiliz-zabili, se vogliamo rendere le missionispaziali più abbordabili. In attesa diprendere a bordo i primi turisti spazi a-

I BITCOIN SONOSALITI ALLE STELLEQUANDO HA DETTOCHE LI ACCETTERAIN PAGAMENTO

li. Ogni tanto un razzo esplode ma l'an-no scorso, con la missione Demo-2, lasua è stata la prima azienda privata afar arrivare sano e salvo un equipaggioumano sulla Stazione Spaziale Inter-nazionale. Sin qui ci sono riusciti in tre:l'America, la Russia e lui. Già che sitrovava nell'atmosfera gli è venuta l'i-dea di Starlink (in verità l'ha rubata auno che gliel'aveva raccontata, ma nonsottilizziamo), ovvero una serie di sa-telliti a bassa orbita (costo sui 10 mi-liardi) per dare accesso a internet inogni zona del mondo.

E-CAR: È VERA GLORIA?Tornando con i piedi per terra, per cosìdire, se dici Musk pensi subito a Tesla,ma né il nome (un omaggio a quel Niko-

la pioniere del motore elettri-co) né il prototipo della vettu-ra sono suoi. L'azienda lafondano nel 2003 MartinEberhard eMarcTarpenning.Musk ci investe quasi 7 milio-ni di dollari e inizia la

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sua scalata che finirà con l'estromissio-ne degli altri. L'ostacolo gigantesco, perun'auto con più accelerazione di unaFerrari e originariamente compostaall'80 percento da batterie (ora sono unterzo del peso totale), è dissipare il ca-lore prodotto senza farle esplodere. Ilprimo modello, la Roadster, costa 100mila dollari, con 400 km di autonomia.Genera buona stampa, ma scarso fat-turato. Nel 2012 arriva il Model S, unaberlina che fa quasi 500 km e ha un dop-pio bagagliaio perché il motore è gran-de come un'anguria e sta tra le ruoteposteriori.Altri dettagli: portiere ad aladi falco (immensamente più complessedi quelle ad ala di gabbiano perché unavolta sollevate si ricompattano sopra iltetto). Un sistema operativo che vieneaggiornato a distanza, come quello deicellulari. L'avventata promessa di po-terla ricaricare gratuitamente nellestazioni Tesla. Motor Trend la nominaall'unanimitàAuto dell'anno. Poi è Con-sumerReports ad assegnarle 99 su 100,il punteggio più alto nella sua storia.Temendo di non poterla battere, Daim-ler Benz e Toyota comprano quotedell'azienda (10 e 2,5 per cento).

"IL CAMPO UNIFICATO"Nel 2015 esce il Model X, un suv. L'an-no dopo Musk acquisisce SolarCity, ilprimo installatore di pannelli solarid'America. Ed entra in attività la Giga-factory in Nevada, la più grande fab-brica di batterie elettriche al mondo.Ormai si delinea ciò che il biografoVance chiama la «teoria del campo uni-ficato di Musk».Vale a dire: «Tesla pro-duce gruppi batteria che SolarCity puòpoi vendere ai clienti finali. SolarCityfornisce i pannelli solari alle stazionidi ricaricaTesla, permettendo a questeultime di offrire ai clienti la ricaricagratuita. I nuovi acquirenti di Model Sscelgono spesso di convertirsi allo"sti-le di vita Musk" e installano pannellisolari sul tetto di casa».Tutto, almenonella sua testa, si tiene. La Model 3 (che,se il marchio non fosse già stato regi-strato da Ford, lui voleva chiamare Eper poter dire che l'acronimo dei tremodelli faceva SEX) è la berlina da 35

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Elon Musk nella cultura popolare: dall'alto,è citato nella serie Star Trek Discovery;

è protagonista di un episodio dei Simpson;recita in un cameo in Iran Man 2

mila dollari con cui Musk vuol conqui-stare il ceto medio globale ambiental-mente avvertito. L'entusiasmo per leprime 500 mila prenotazioni vieneseppellito da una tempesta perfetta disfighe produttive. Ritardi. Guasti. Ealmeno due grossi richiami dal merca-to del modello precedente. Gli shortsellers, investitori specializzati nelvendere allo scoperto azioni di aziendedi cui prevedono il fallimento, sentonol'odore del sangue. Tesla diventa il ti-

HA DETTO:«VORREI MORIRE

SUL PIANETA ROSSO.MA NON

ALL'ATTERRAGGIO»

tolo più shortato del mondo. Muskcombatte come un leone. Compra azio-ni proprie con 25 milioni di soldi suoiper farne salire il valore. Litiga via so-cial con gli assalitori. Resiste.

MA C'è CHI DICE NOTra gli speculatori convinti che l'uomosia un mezzo bluff c'è Aaron Green-span. Laureato in economia, vive a SanFrancisco sviluppando software e in-vestendo in Borsa, sino a Tesla conprofitto. Accetta di parlarmi previalettura di un esposto da 138 pagine cheha presentato contro Musk. Dìce: «Te-sla è la più grande truffa finanziaria disempre, i cui strabilianti risultati esi-stono solo nei racconti del suo ammi-nistratore delegato. Per cominciare:quante auto vende? Nessuno lo sa per-ché l'azienda parla di "consegne"e nondi "vendite". E i soldi li fa, più che altro,vendendo crediti verdi alle altre com-pagnie automobilistiche a benzina odiesel». In realtà numeri delle venditeesistono. Mentre è vero che Tesla haincassato oltre 350 milioni di dollarivendendo crediti a chi, per legge, dove-va sdebitarsi per l'inquinamento pro-dotto (per non dire degli altri 295 mi-lioni intascati in due anni sempre comecrediti per veicoli a emissioni zero incontropartita di un progetto di sosti-tuzione gratuita di batterie mai parti-to). La pista che convince di meno Gre-enspan è quella della presunta insta-bilità mentale: «L'aver fumato unospinello in diretta radiofonica non èstato un incidente, ma una manovra dipr perfettamente riuscita. Sino a pochigiorni prima tutti parlavano della suagrottesca accusa ("pedofilo") a un soc-corritore britannico di quella squadradi ragazzini thailandesi rimasta in-trappolata in una grotta. È bastata unacanna per farla sparire dai tg!».Ha più dubbi John Markoff, per de-

cenni corrispondente tecnologico delNewYorkTimes, quello citato in Esseredigitali di Nicholas Negroponte («Per-ché non posso pagare solo per i suoipezzi?»): «Alla presentazione losange-lina di Do you trust this computer?, undocumentario sui rischi dell'intelli-

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Hyperloop è un progetto di trasporto iperveloce per il quale Musk ha fondatoThe Boring Company, un'impresa per la costruzione di tunnel (in alto).Qui sopra il prototipo di una delle aziende che hanno sposato la causa

genza artificiale che Musk aveva finan-ziato, il produttore dovette salire sulpalco e scortarlo giù perché dicevacose incoerenti. Un momento imbaraz-zantissimo». Era il periodo in cui, comeracconterà in un'intervista più volteinterrotta dalla lacrime, «non uscivodalla fabbrica anche per 3-4 giorni diseguito, a scapito del rapporto con imiei figli e i miei amici». E parla unonoto per aver fissato la soglia del dolo-re da super-lavoro sopra le 80 ore set-timanali («piuttosto gesti-bili»), descrivendo l'au-mento «non lineare» dellapressione quando si avvi-cina alle 120 («insano»). Perdormire trangugia Am-bien, un popolare sedativo.

Chiedo a Markoff, che sta lavorandoa un librone su Stewart Brand, il tec-nologo che detiene il copyright delloStay Hungry attribuito a Jobs, qualesia la reputazione di Musk nella Valleora che le cose sembrano andargli be-none: «Paradossalmente peggiore diuna volta, per aver più volte minaccia-to di spostare la sede in Texas sebbenela California l'abbia finanziato conoltre un miliardo di dollari. Per nondire del miliardo e tre versati dal Ne-

~

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IL SUO PATRIMONIO(QUASI 200 MILIARDIDI DOLLARI) È PARIAL PIL DELLANUOVA ZELANDA

vada per attrarre la fabbrica di batte-rie. Per un totale di circa 5 miliardi, traprestiti e detrazioni, intascati durantel'amministrazione Obama. Se ti di-chiari libertario, uno che per cui menoStato c'è meglio è, ci fai una figura daipocrita». Tanto più se, come membrodi spicco della cosiddetta Paypal Ma-fia, assieme al famigerato PeterThiel,forse l'unico imprenditore tecnologicotrumpiano, hai fatto parte nell'ampia-mente schifato gabinetto di consulen-ti dell'ex presidente.

CHE COS'HA NEL CERVELLOLa vera preoccupazione di Markoff-lacui testa mentre parliamo via Zoomgalleggia sullo sfondo virtuale di unlaghetto - riguarda Neuralink, l'inter-faccia uomo-macchina su cui Musk hamesso al lavoro un centinaio di neuro-scienziati. Si tratta di elettrodi da 4 o6 micron da impiantare nel cervelloattraverso una chirurgia robotica, conlo scopo di favorire la simbiosi con icomputer: «Musk immagina che ci per-metterà di comandare meglio le mac-chine, io temo che, semmai, ci renderàcomandabili». L'ultima citazione, nel-la costellazione di idee apparentemen-te folli in cui è impegnato va a Hyper-Loop, un sistema di trasporto a indu-zione magnetica all'interno di tubi abassa pressione. Una specie di postapneumatica per esseri umani a 1.200km/h che consentirebbe di andare daRoma a Milano in meno di mezz'ora.Sette-otto anni fa un tripudio di ren-dering, prototipi, una compagnia adhoc chiamata The Boring Company.Boring vuol dire "scavare tunnel" maanche "noioso", e nella testa di Muskdeve aver prevalso la seconda accezio-ne, concorda Vance: «Se ne son perse letracce. Non ho prove che stia scavandoda qualche parte, sebbene un paio distartup si siano appassionate all'idea.

Forse, banalmente, non è unasfida sufficiente per uno chesi misura con Marte». Che tene importa di rivoluzionarequi e ora il pendolariato dimilioni di persone, moltipli-cando per sei la veloci-

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tà dei treni, quando l'unica stazioneche ti interessa è quella spaziale? Que-sto è l'uomo, nel bene e nel male.

CASA, THREESOME E FAMIGLIAL'analfabeta sentimentale che, al pri-mo incontro con la futura seconda mo-glie, l'attrice ventenneTalulah Riley, leproporrà, con inconsapevole parafrasialleniana, di farle vedere la sua colle-zione di razzi («Ero scettica, ma mimostrò davvero i video dei razzi»). Eche, quando si lasceranno, confiderà irovelli logistici al biografo («Devo tro-varmi una ragazza. Ecco perché devoriuscire a ritagliarmi un po' di tempo.Forse altre cinque o dieci ore... quantotempo vuole una donna ogni settima-na? Qual è il minimo sindacale? Nonsaprei»). E tuttavia, nei suoi brevi maintensi periodi da scapolo, avrebbeavuto una relazione con Amber Heard,sposata con Johnny Depp (che poi l'hasvillaneggiato chiamandolo Mollusk),se non addirittura - stando ai tabloid- «una cosa a tre con lei e la sua amicaCara Delevingne». Per avere alcunitratti da Asperger ad alto funziona-mento ha detto cose sorprendenti, tipoquesta a Rolling Stone: «Se non sonoinnamorato, se non sto con una com-pagna stabile, non posso essere felice».Una recente intervista con MaureenDowd, über-firma del NewYorkT imes,è stata titolata «Decollando in una be-atitudine domestica». Proprio a segna-lare la quiete, con Tesla che da solavale (inspiegabilmente in un anno incui pochissimi han pensato di rinno-vare il parco auto) più delle sei princi-pali aziende automobilistiche messeassieme, dopo anni di tempesta. Cosafa Musk, nei chirurgici ritagli di tem-po? Guarda anime, ascolta audiolibrie podcast. La regola numero uno cheha imposto all'intera famiglia è presadalla Guida galattica per gli autostop-pisti di Douglas Adams: «Niente pani-co». Mentre il suo comandamento per-

Elon Musk con la capsula Dragon, chenel 2020 ha trasportato i primi astronauti fino

alla Stazione Spaziale Internazionale

sonale resta che, «Se le montagne rus-se quotidiane non sono incredibilmen-te spaventose, allora sto sbagliandoqualcosa». Quando si dice il savoir vi-vre. A maggio scorso gli è nato il sestofiglio, che all'anagrafe va per X Æ A-12(il dittongo, in lingua elfica, starebbeperAI, intelligenza artificiale, oltre cheper "amore" in giapponese. MentreA-12 allude all'Archangel-12,l'aereoda ricognizione della Cia che lui e si-gnora prediligono). In casa però l'ab-breviano in X. E sorprende il riferimen-to all'intelligenza artificiale, dal mo-mento che il papà è il principale soste-nitore del rischio che si trasformi in un«dittatore immortale» (a chi gli obiettache esagera ribatte con la battuta deiMonthy Python: «Nessuno si aspettaval'Inquisizione»).

IL SIGNORE DEI MEME!Alla Dowd, che chiude l'intervista conuna specie di questionario di Proust,ha risposto «è probabilmente vero»alla domanda se «preferirebbe essereun signore dei meme che un miliona-rio». In realtà lo è già. Un suo soffioprovoca tsunami internettiani. Unasillaba e la Borsa si imbizzarrisce. Du-rante la vicenda GameStop, in cui le-gioni di piccoli investitori hanno sfi-dato speculatori allo scoperto, è basta-to un suo onomatopeico cinguettio(«Gamestonk»), interpretato come so-stegno alla causa dell'azienda sotto

attacco, per far crescere le azioni di unulteriore 157 per cento («Una bolla cheproduce un altra bolla» è stata la piùperfida ma acuta battuta). Sempre agennaio l'invito a «usare Signal» avevafatto lievitare il valore di un titolo omo-nimo che non c'entrava niente con l'ap-plicazione di messaggistica. Da ultimol'aver reso noto di aver comprato Bi-tcoin per 1,5 miliardi di dollari,annun-ciando che li accetterà come pagamen-to per leTesla, ha fatto superare inedi-ti record alla criptovaluta. Non pago,ha dichiarato di aver comprato un belpo' di Dogecoin, altri soldi virtualiispirati a meme sui cani giapponesishiba inu, come dote per l'ultimogeni-to, augurandosi che diventino la «va-luta di internet» (risultato: +16 percento). Tutto questo amore per le crip-tomonete, oltre ad avallare strumentispeculativi che economisti come Nou-riel Roubini vedono come il male asso-luto, fa esplodere anche l'ennesimacontraddizione sulla sua strombazza-ta preoccupazione per il pianeta, dalmomento che i computer che servonoper crearle assorbono lo 0,56% del fab-bisogno elettrico mondiale. Eccolo illibertario sussidiato, l'autistico ro-mantico, l'ambientalista energivoro.«Non ci sono, sulla Terra, problemi piùpressanti di Marte?» provoca uno deirari critici nella biografia citata. Mirisponde Vance: «Certo, ma è un'obie-zione che potremo fare a tanti: a ognu-no interessa ciò che accende lui, nonun altro».Arriva a ipotizzare che Muskabbia messo in piedi tutto questo circoper combattere la sua «profonda insi-curezza, una tendenza all'auto-sabo-taggio» con radici profonde. A lui haconfidato: «Mi piacerebbe morire suMarte» per poi aggiungere spiritosa-mente «ma non al momento dell'impat-to. Idealmente vorrei andare a visitar-lo, tornare qui per un po' e poi andarelassù quando avrò settant'anni o giùdi lì, e restarci». Mogli e figli «probabil-mente resterebbero sullaTerra».A me-no che, di qui ad allora, non abbia tro-vato una soluzione a questo pendola-riato interstellare dell'amore.

Riccardo StaglianòO RIPRODUZIONE RISERVATA

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26-02-202114/21

~ ♦ SUPPLEMENTO DE

llvene~dl laRepubblica

La ragazzache spaventòMario Draghidi DANIELECASTELLANI PERELLI

Viaggionella Romadi sottodi CLAUDIA ARLETTI

Il nuovo colpodell'eternoArsenio Lupindi MARCO CICALA

NEI

È passato dalle autoai razzi, ora vuole trenida 1200 km all'orae chip nel cervello.Per molti è un genio,per altri un bluff.Ecco chi è davverol'uomo più visionario(o più pazzo) del mondo

DI RICCARDO STAGLIANO

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