di silvia criara illustrazioni e foto todd selbyisabel marant nel suo atelier parigino. «quando...
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di Silvia Criara i l lustrazioni e foto Todd Selby
Esiste un luogo magico dove vale quasi ogni cosa: copricapi smisurati,
stampe ipnotiche, borse haute couture che diventano cucù. L’occhio eccentrico
di Todd Selby lo racconta in un libro che vi mostriamo in esclusiva.
Viaggio tra gli stilisti che combattono il mass market a colpi di tatami piumati
creativa
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Julie VerhoeVen nel suo atelier di londra. il suo aBito preferito?
«si chiama idiot» DICE «È un vEstIto t-shirt ipercolorato che Vuol
far riflettere sull'identità di genere. non smette mai di farmi felice»
Artista e fashion designer
«Quando inizio un lavoro sono concentrata e sistematica. poi
spacco, lacero, smonto i materiali e li ricompongo in
assemblage, video, installazioni, sculture chiassose e naive».
Julie è geniale e creativamente vorace. infatti, negli anni novanta,
viene subito notata da John galliano e inizia a fare carriera come sua assistente. poi battezza il suo
brand, gibo. i suoi disegni neoimpressionisti invadono borse
eccentriche, abiti vintage e accessori di maison come louis
Vuitton, Versace e asos. definisce le sue illustrazioni «fintamente fragili,
affascinanti e con le unghie sporche». che nel suo
personalissimo lessico si traduce con esageratamente punk. «amo la teatralità della moda, il suo veloce mutare e l’immediatezza con cui
risponde e riflette la cultura contemporanea». Ben detto, infatti Julie cambia le immagini del suo
profilo facebook alla stessa velocità della tinta dei capelli.
julieverhoeven
oasi creativa
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iSABelFashion designer, Isabel MarantDirettore artistico, Hermès Petit H.
l’appellativo di “piccola miss accaparratrice” era un’ottima premessa. pascale mussard,
pronipote di thierry hermès, inizia a fare carriera in tenera età. raccoglieva e collezionava
ritagli in pelle e avanzi di lavorazione setacciando l’atelier parigino
del bis-bis-bisnonno. trent’anni dopo lancia e diventa direttore
artistico di hermès petit h, la linea di accessori che trasforma
materiali di riciclo, scarti e capi imperfetti in pezzi unici e inaspettati, reinterpretati da
artigiani e artisti. «ogni accessorio deve mostrare la dedizione di chi
l’ha realizzato» dice pascale. gli avanzi delle Kelly diventano
collane, i foulard si trasformano in grembiuli, una scatola
in pelle può mutare in bizzarro cucù, un cavallo
scultoreo vestirsi con gli scampoli di un pigiama di seta.
PASCAleMuSSArD
l'atelier di pascale mussard nella maison hermÈs a parigi. cosa ha
imparato dalla tradizione di famiglia? «a comBinare il coraggio
degli artisti con il saVoir-faire degli artigiani».
oasi creativa
isaBel marant nel suo atelier parigino. «Quando laVoro seguo il
mio istinto» dice «ho in mente un’idea precisa sulle forme, le
proporzioni e i dettagli degli aBiti. e la seguo fino alla fine».
«non esiste un modo giusto o sbagliato di procedere. Questa
è la lezione più preziosa che mi hanno dato gli artigiani che
ho conosciuto» dice selby «per esempio, isabel marant
non fa bozzetti e non usa busti sartoriali, prova tutto su se stessa
per testare ogni stoffa. e rifiuta qualsiasi cosa che le sembra di avere già fatto». la fashion
designer parigina aveva le idee chiare già negli anni
novanta, quando ha lanciato la sua prima collezione. «il mio brand è cresciuto lentamente e in modo
organico» racconta «ho deciso di costruirlo passo dopo
passo, per mantenere piena libertà e onestà intellettuale
nel mio lavoro». per questo è nota come “la designer che
non fa fantasie sulle donne, come molti altri stilisti,
ma semplicemente le veste”.
«la moda diventa arte quando chi la indossa cambia la propria percezione delle funzioni e
dell’identità» dice la stilista olandese «voglio dare un nuovo senso
alla bellezza, in cui si intreccino futuro e tecnologia, ricerca
e sapienza manifatturiera». ecco spiegato perché le sue collezioni barocco-futuristiche traducono
l’invisibile e le energie primordiali in vestiti teatrali tagliati al laser,
stoffe stampate in 3d e abiti scultura mutanti. di certo chi prova la sua
ultima collezione, embossed sounds, non dimenticherà
mai il suono dei tessuti che, al tocco, emettono musica elettronica.
«Quando inizio un lavoro mi immagino di essere in un labirinto. e
provo a scoprire nuove vie per arrivare all’uscita». alcuni dei suoi abiti sono nella collettiva A
Queen Within da christie’s a new York (fino al 18/4) organizzata
dalla World chess hall of fame per esplorare il ruolo e
l’influenza della “regina” dalla scacchiera all’immaginario collettivo.
Fashion designer
la stilista iris Van herpen nel suo atelier di amsterdam.
di lei hanno (Ben) detto «lo stile di iris È molto più Vicino all'arte di
damien hirst piuttosto che agli aBiti di donatella Versace».
oasi creativa
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il fashion designer italo giapponese nicola formichetti,
direttore creatiVo di diesel, nel suo studio di manhattan.
Qui nascono i looK shocK di celeB come ladY gaga e BJÖrK.
l'hair designer Kamo KatsuYa nella sua casa studio a toKYo.
da oltre Vent’anni i suoi copricapi eclettici rendono magiche le
passerelle di maison come chanel, fendi e comme des garÇons.
oasi creativa
Hair designer
«mi ispiro allo street style, ma più di tutti mi hanno influenzato
man ray, chanel, mamma e papà» dice l’hair designer
Kamo Katsuya. in realtà, l’artista assorbe e rielabora tutto ciò
che lo circonda: ritagli di carta, piume, tele, catene, nastri,
borchie, corde e li trasforma in copricapi fatti a mano dalle forme
immaginarie e fantastiche. per questo che todd selby lo
definisce “metà persona, metà spugna”. le sue opere sono
sculture couture tra il punk e il gothic, che svettano sul pubblico
durante le sfilate delle grandi maison come chanel,
fendi, Junya Watanabe e comme des garçons. il laforet museum di
tokyo, luogo culto e incubatore di nuove tendenze nel distretto fashionista di harajuku,
lo ha appena consacrato con una retrospettiva di cento
opere, tra bozzetti, manufatti e work in progress (con tanto di
ricostruzione 1:1 del suo studio).
KAMoKATSuYA
Direttore creativo di Diesel
niColAforMiCheTTi
«nicola è davvero speciale. lavora incessantemente, ma non
si prende mai troppo sul serio» dice todd selby. sarà per questo che il designer italo
giapponese ha scalato i vertici, dal lavoro di commesso
alla nomina di direttore creativo di diesel, senza farsene sopraffare (anzi, lascia la sua mail ai giovani stilisti!). per il suo stile
eccentrico e coraggioso è considerato uno dei creativi più influenti nel mondo della moda.
non è un caso se le superstar del cinema e della musica
se lo contendono come stylist (ricordate il Meat dress
di lady gaga?). la sua immagine è virale anche sul web. Nicopanda (il suo nome virtuale) ha due blog, un
sito e uno store online, dove pubblica ogni settimana il
trend moda del momento: attualmente una t-shirt provocatoria con il suo
panda-icona e lo statement Fuck the fashion system.
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la textile designer natalie giBson nel suo studio di londra, immersa in un mondo Bizzarro di roBottini
Vintage, BamBole di pezza, porcellane naiVe, souVenir di
Viaggio e maschere d'antan.
Designer tessile e docente di tecniche di stampa
alla Central Saint Martins di Londra
«i gatti sono ornamenti viventi. ognuno ha la propria personalità e
non hanno bisogno di essere spolverati». un garanzia se lo dice
natalie gibson, pluripremiata designer di tessuti che insegna al prestigioso college of arts and
design della central saint martins di londra. lei in casa ne tiene
quindici, insieme a un caleidoscopico caos di oggetti ipercolorati che nutrono il suo immaginario. nelle sue stampe
surreali trionfano pappagalli, tigri e fiori fiabeschi, virati in colori
psichedelici (oltre ai sacri felini). È stata la musa di artisti e designer, e
persino della regina elisabetta, che l’ha recentemente insignita del
titolo di membro dell’ordine dell’impero Britannico, per il suo impegno nel campo della moda.
giBSonnATAlie
oasi creativa
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oasi creativa
CoMPoSiZione Fashionable Selby è un mix creativo di ritratti, foto, sketch, illustrazioni, testi, micro interviste. Mi sono divertito a giocare con le personalità più creative e anticonfor-miste che ho conosciuto. Penso che rispecchi lo spirito positivo ed ener-getico della moda attuale. Di solito si vedono pubblicità, sfilate e modelle, non chi crea. Volevo che il mio libro fosse molto umano, che la moda non sembrasse l’opera di un robot.
PrinCiPio ATTivo Il fascino della moda di oggi sta nella sperimentazione, nel
coraggio di portare avanti un’idea. Le persone cercano sempre più l’handmade, cose che riescano a far toccare la personalità di chi le ha fat-te, la qualità, i materiali, i processi creativi. Non il mass market.
eCCiPienTi Internet mi ha cambiato la vita, crei qualcosa e ti vedono tutti anche se non conosci nessuno. Basta farsi un giro su Etsy per scoprire la rivoluzione dei makers, la loro dedi-zione e la loro passione. Il DIY (Do It Yourself, ndr) è la tendenza che sento più forte nella moda di oggi.
Che PATologie CurA? Amo chi si mette in gioco e dà una risposta alla globa-lizzazione del gusto e della creatività. La moda rende felici quando è fatta da gente unica ed eccitante. È noio-so quando entri in un negozio in Ita-lia, in Corea, in Giappone e trovi le stesse cose che vedi a New York. Mi piacciono i pezzi unici, magari custo-mizzati, non quelli venduti a dozzine su Amazon.
inTerAZioni Con AlTri fArMACi Le idee più innovative nascono quando la moda sconfina nell’arte. Penso alla scultura, l’architettura, ma anche al design e alla tecnologia filtrati dalla personalità di un creativo. Ci proiet-tano in una dimensione ricca di vi-brazioni positive. Io attingo al kitsch. Se dovessi indossare una sola divisa-per il resto della vita, metterei panta-loni rosa, sneakers e una t-shirt piena di gatti. I pezzi che preferisco di Sel-bz, la mia collezione dedicata agli ac-cessori per le macchine fotografiche (anche le migliori mancano di stile!) sono le pietre preziose e propiziatorie da incastonare al posto del flash.
effeTTi CollATerAli I personaggi che ho incontrato hanno stipato migliaia di oggetti e li condividono senza im-barazzo. Anche io sono un massima-
E anche una t-shirt con un gatto
gigante previene la noia, e fa più effetto
di un’aspirina. Intervista all’autore,
che ci regala il suo fanta-bugiardino
dello stile di Silvia Criara
Fashionable Selby di Todd Selby, 348 pagine e 500 illustrazioni, esce il 18 marzo (Abrams).
lista, è la mia fidanzata (Danielle Sherman, direttore creativo di Edun, ndr) che è l’opposto. Casa nostra è una scatola bianca con molti libri. Invece il mio studio è pieno di “spaz-zatura divertente” come la chiamo io. Sono ossessionato da Ebay, ci ho comprato persino una noce di cocco.
SovrADoSAggio Se dovessi chiedere a uno stilista di fare un vestito solo per me andrei da Yoshikazu Yamagata. Amo i colori e i suoi abbinamenti folli. Esprime la nuova libertà della moda con l’innocenza creativa di un bambino. Usa tatami coperti di piu-me, giochi, pupazzi e frecce.
DoSe, MoDo e TeMPi Di SoMMiniSTrAZione Compro tutto online su mrporter.com (180 brand di moda uomo e una fanzine settimanale, ndr). Il mio pri-mo acquisto stylish? A otto anni un paio di pantaloncini rosa neon di Nordstrom. Li mettevo con una ca-micia a bottoni zebrati. L’ultimo? Un blazer di cachemire rosa di Miller’s Oath. I tre pezzi che non devono mai mancare sono un paio di jeans neri, una t-shirt con un gatto gigan-te e degli occhiali di Warby Parker.
«i PAnTAloni
roSACi fAnnoBene»