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Progetto di valorizzazione dell’Educazione Alimentare rivolto alle Scuole dell’Infanzia, alle Scuole Primarie e alle Scuole Secondarie di Primo Grado 2018/2019 POWERED BY: GUIDA PER GENITORI

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Progetto di valorizzazione dell’Educazione

Alimentare rivolto alle Scuole dell’Infanzia,

alle Scuole Primarie e alle Scuole

Secondarie di Primo Grado

2018/2019

POWERED BY :

GUIDA PER GENITORI

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PREMESSA

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In passato i principi della Buona Alimentazione venivano trasmessi tra le mura domestiche, dove gli adulti trasferivano ai giovani i molteplici valori del cibo consumato tutti i giorni.Recentemente, invece, la famiglia si è dovuta adeguare a ritmi di vita e lavorativi più frenetici che l’hanno costretta a modificare quel paradigma educativo di guida esclusiva nelle scelte e nei comportamenti di consumo di bambini e ragazzi.Il ruolo educativo si è dunque sempre più spostato dalla famiglia alla Scuola:è nata, quindi, l’esigenza di offrire agli insegnanti strumenti e metodologie efficaci che permettano di svolgere questo nuovo ruolo al meglio, facendo in modo che non siano solo portatori di contenuti fini a sé stessi, ma promotori di azioni di educazione alimentare.La direzione è quella, quindi, di rendere partecipi tutti i soggetti coinvolti nei processi educativi degli studenti: obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i ragazzi ad una più ampia visione del cibo capace di mettere in relazione i saperi nutrizionali, le tradizioni gastronomiche familiari, le ricchezze del territorio e i valori scientifici e tecnologici delle filiere agroalimentari.È necessario promuovere una vera Cultura Alimentare attraverso un approccio sistemico, attento non soltanto ai prodotti e ai soggetti, ma anche e soprattutto alle relazioni che li legano tra di loro.

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IL PROGETTO A SCUOLA

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“Amo ciò che mangio” propone un percorso formativo strutturato in incontri articolati durante l’anno scolastico per farsì che gli insegnanti acquisiscano le metodologie, gli strumenti ed i contenuti necessari attraverso cui attuare il progetto stesso nella propria classe.

ll progetto ha i seguenti obiettivi principali:

Far riflettere attivamente le classi su temi di importanza etica e sociale quali l’educazione alimentare, la conoscenza della terra e dei suoi cicli e il rispetto dell’ambiente;

Sensibilizzare ai temi dello spreco alimentare, della biodiversità e del consumo responsabile;

Utilizzare i 5 sensi come approccio originale ed innovativo per riscoprire la natura;

Adottare una prospettiva multidisciplinare intrecciando diverse materie didattiche ecoinvolgendo ambiti della cultura come arte, letteratura, geografia, storia e scienza;

Proporre metodologie di lavoro interattive e coinvolgenti, che sfruttino tutti i linguaggi favoriti da parte dei bambini e dei ragazzi (ludico, espressivo, musicale, corporeo, ecc);

Coinvolgere anche le famiglie, proponendo agli alunni semplici attività da svolgere a casa e da trasformare in virtuose abitudini domestiche;

Aumentare la corresponsabilità sociale di insegnanti, alunni e famiglie affinché possano diventare cittadini più attenti e sensibili e consumatori più consapevoli e responsabili facendosi, con competenza, promotori di originali ed innovative buone pratiche.

5SENSI

• VISTA •

• UDITO •• ODORATO •

• GUSTO • • TATTO •

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I PUNTI DI FORZA

Il progetto presenta molti vantaggi e punti di forza per l’attuazione di una efficace Educazione Alimentare nelle scuole:

L’approccio didattico e formativo sistemico si rivolge a dirigenti, insegnanti, alunni e famiglie con l’obiettivo di creare una comunicazione circolare che coinvolga tutti i protagonisti del mondo della scuola e dell’ambiente famigliare;

L’offerta didattico-formativa multidisciplinare che tocca diverse materie scolastiche diventando così una risorsa fondamentale e in linea con le Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati (D.Lgs n.59 19.02.2004);

Il rapporto diretto con il territorio attraverso le uscite didattiche proposte;

L’educazione alla responsabilità sociale come comune denominatore a tutte le attività ludiche e laboratoriali proposte durante l’anno scolastico. Solo facendo leva sul senso di appartenenza sociale consapevole, si può educare alla salute, al consumo responsabile, alla riduzione degli sprechi e alla sostenibilità ambientale;

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LA FAMIGLIA PROTAGONISTA NELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE

I genitori sono, insieme agli insegnanti, le figure di riferimento del bambino e pertanto è fondamentale che partecipino attivamente ai percorsi di educazione nutrizionale. È necessario, infatti, che i messaggi educativi che il bambino riceve a scuola siano confermati e rinforzati da comportamenti coerenti ed adeguati all’interno delle famiglie (e viceversa). Senza questa indispensabile sinergia il rischio è quello di vanificare le aspettative di benessere e prevenzione derivanti dalla refezione.Spesso, infatti, in famiglia possono nascere e consolidarsi cattive abitudini alimentari ed è in questo contesto che si manifestano i segni di ‘disagio’ della crescita del bambino che possono esprimersi in disturbi quali, ad esempio, l’obesità.

Considerando, inoltre, che le abitudini alimentari si formano nei primi anni di vita, in un momento in cui devono essere soddisfatte tutte le esigenze nutrizionali per una corretta fase di crescita e di sviluppo, è di fondamentale importanza sapere che quanto più un comportamento è consolidato all’interno del nucleo familiare, maggiore è la possibilità che il bambino lo adotti in maniera spontanea.

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I primi modelli nella promozione di quei comportamenti che rendono il rapporto con il cibo un’esperienza educativa e nutrizionale efficace sono, dunque, le figure adulte presenti in famiglia.

È bene quindi saper riconoscere alcuni degli errori più comuni che si possono incontrare a tavola:

Servire porzioni molto grandi con l’obbligo di finirle. Questo impedisce al bambino di maturare l’autoregolazione;

Saltare la colazione. La prima colazione è un pasto fondamentale: interrompe il lungo periodo di digiuno notturno e fornisce quella quota calorica indispensabile per affrontare gli impegni della mattinata;

Proporre una ridotta varietà di cibi. Il palato ed il gusto vanno allenati. Più permettiamo al bambino di scoprire nuovi sapori, più sarà consapevole nelle scelte future;

Utilizzare imposizioni, rimproveri, proibizioni o castighi per trasmettere corrette abitudini alimentari. Spesso possono essere controproducenti e non insegnano al bambino a fare delle scelte alimentari sane e consapevoli;

Consumare i pasti in fretta. Questo non permette di vivere la dimensione sociale del cibo, un momento nel quale non solo ci si nutre, ma si creano anche occasioni di confronto e relazione (quindi televisione spenta).

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CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE

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MANGIA ALMENO 5 PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA OGNI GIORNO Frutta e verdura sono alla base di una dieta sana e varia. Il loro prezioso contenuto di acqua, vitamine, minerali e fibre garantisce al nostro organismo un pieno di vitalità e salute, rinforza le difese e riduce il rischio di obesità, diabete, tumori e malattie cardiovascolari. Grazie all’elevato apporto di fibra, frutta e verdura regolarizzano il transito intestinale e conferiscono un senso di sazietà, limitando il consumo di cibo.

FAI UN PO’ DI ATTIVITÀ FISICA OGNI GIORNO L’attività fisica è un aspetto essenziale in età evolutiva, tanto da essere riconosciuta dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale di bambini e ragazzi. Il regolare movimento è importante ai fini del corretto sviluppo psico-fisico.

FAI UNA MERENDA NON TROPPO DOLCE E CALORICA Assumere troppi zuccheri fuori dai pasti aumenta la possibilità dell’insorgere di patologie quali l’obesità e, dato il rilascio veloce degli zuccheri, non garantisce l’apporto energetico necessario per il raggiungimento del pasto successivo.

MENTRE MANGI NON LEGGERE E NON GUARDARE LA TV I bambini che trascorrono troppo tempo davanti alla televisione sono portati a mangiare in modo incontrollato, perdendo la consapevolezza di quello che stanno facendo, dei gusti e dei cibi.

OSSERVA BENE E SENTI L’ODORE DEL CIBO PRIMA DI MANGIARLO Il momento del pasto è un’esperienza complessa, ma altamente formativa specie se diventa l’occasione per stimolare tutti i nostri sensi.

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SPEZZA IL CIBO IN PICCOLI BOCCONI E MASTICALI BENEMasticare bene e a lungo, oltre a fare gustare meglio il cibo, rinforza i denti e le gengive, favorisce la digestione, fa assimilare meglio gli zuccheri e fa evitare di mangiare troppo, perché permette di sentirsi sazi esattamente quando si è mangiato il giusto.

FAI SEMPRE LA PRIMA COLAZIONELa colazione è il pasto più importante della giornata, perché è al mattino che il motore del nostro corpo si accende completamente ed è questo il momento migliore per fare il pieno di energia e fornirgli il “carburante migliore”. Non fare colazione al mattino è il modo più errato di iniziare la giornata perché in tal modo si parte già in riserva d’energia.

ALTERNA I LEGUMI CON LA CARNE Gli studi sull’alimentazione hanno dimostrato in modo inequivocabile che le diete con minore contenuto di carne e prodotti animali portano a minori rischi di obesità, malattie al cuore e una maggiore aspettativa di vita.

BEVI TANTA ACQUA, LIMITA I SUCCHI E LE BIBITE GASSATE L’abuso di bevande molto zuccherate comporta due problemi essenziali: il primo è calorico, si assume più energia senza ridurre l’appetito, il secondo è legato ad una diversa abitudine ai gusti. Se fin da piccoli ci si abitua a cibi particolarmente dolci anche in età adulta si cercherà sempre quel tipo di gusto.

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LIMITA I CIBI MOLTO SALATI Anche per il sale vale lo stesso discorso legato allo zucchero. Abituarsi a cibi molto salati porterà una continua ricerca di sapidità con conseguenti problemi in età adulta come la ritenzione idrica e l’ipertensione.

QUANDO MANGI STAI BENE SEDUTO A TAVOLA Il benessere nutrizionale passa anche attraverso la cura del proprio corpo. Abituare i bambini ad una corretta postura ed al rispetto delle richieste dei genitori durante il consumo del pranzo permetterà loro di avere maggiore consapevolezza del momento e delle norme sociali/familiari legate ad esso.

FAI 5 PASTI AL GIORNONei bambini in età scolastica la colazione e la merenda di metà mattina sono importanti per evitare cali di rendimento sui banchi, mentre lo spuntino pomeridiano contribuisce a non arrivare alla cena con una fame eccessiva che i più piccoli tenderebbero a soddisfare mangiando in maniera quasi compulsiva, senza dare al cervello la possibilità di avvertire i segnali di sazietà, aumentando così il rischio di obesità.

CERCA DI VARIARE I CIBI CHE MANGILa necessità di avere una dieta varia che comprenda alimenti con caratteristiche nutrizionali differenziate, deriva dal fatto che nessun alimento, consumato singolarmente, contiene tutte le sostanze nutritive in grado di soddisfare il nostro fabbisogno; è esclusivamente la combinazione degli alimenti a soddisfare le nostre esigenze nutrizionali ed energetiche.

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A TAVOLA IN GIOCO!

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Piccoli suggerimenti di giochi ed attività veloci che possono essere fatti a tavola in famiglia:

INDOVINA GLI INGREDIENTIUn modo per porre l’attenzione sul gusto e sull’associazione tra percezione sensoriale e parola.

COSA MI RICORDA? Una strategia per stimolare i racconti dei bambini e dei ragazzi. Il gioco consiste nell’associare un’esperienza piacevole vissuta nella giornata ad un particolare cibo.

STREGA MANGIA COLORE Alla richiesta della “strega” si mangiano solo i cibi contenuti nel piatto corrispondente al colore chiamato.

PASTI MONOCROMI Si propongono al bambino pasti monocolore (es. tutti cibi verdi, tutti cibi rossi, tutti cibi gialli). Si potrebbero anche coinvolgere i ragazzi nella scelta del colore da cucinare.

LA PROVA DEL CUOCOAlla fine del pasto si invita il bambino o il ragazzo a dare un voto, espresso con gli emoticon (i “facciotti” degli smartphone ), a ciò che ha mangiato.

SE FOSSE…Gioco verbale dove si invitano tutti i commensali a descrivere il piatto come se fosse un paesaggio.

emoticon (i “facciotti” degli smartphone ), a ciò che ha mangiato.

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PERCHÉ IL PARMIGIANO REGGIANO (DIDATTICA)?

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UNICITÀ E VERSATILITÀIl formaggio Parmigiano Reggiano è qualcosa in più di un semplice alimento. È un concentrato di storia, tradizione, saperi, attenzioni, disciplina che fa di questo prodotto un efficace promotore di cultura. La sua versatilità, inoltre, consente di dare sapore e di aiutare a recuperare molti cibi che stazionano abitualmente nei nostri frigoriferi, dando origine a svariate ricette: nobilitare il cibo, evitandone lo spreco, è un comportamento etico di grande valore.

LA MULTIDISCIPLINARIETÀLe LINEE GUIDA PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLA SCUOLA ITALIANA (22-09-2011) indicano come “Per attivare nelle Scuole iniziative formative e didattiche in tema di Educazione Alimentare, si propongono [...] momenti di formazione interdisciplinare”.Il formaggio Parmigiano Reggiano, attraverso la sua conoscenza a supporto del percorso di valorizzazione alimentare, è un validissimo strumento per accompagnare i ragazzi nell’approfondimento delle diverse discipline scolastiche.Il marchio D.O.P. che ne tutela la produzione, garantisce che tutte le fasi di lavorazione e trasformazione avvengano in un’unica area geografica: ciò comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali, condizionamento microbiologico), sia fattori umani (tradizione, artigianato).

DEGUSTAZIONE SENSORIALEDallo stesso documento ministeriale emerge che “gli organi di senso sono il primo e più importante strumento a nostra disposizione per conoscere e valutare un alimento, sia sotto il profilo della sua gradevolezza, sia rispetto alle sue caratteristiche qualitative ed igieniche”.La degustazione sensoriale (tecnica dell’assaggio) è l’insieme di metodi e tecniche che consentono di valutare, attraverso i percettori di senso, la qualità di un prodotto alimentare o di una bevanda. Le caratteristiche organolettiche del Parmigiano Reggiano sono tali da renderlo un prodotto ideale per allenare e sviluppare l’approccio sensoriale ai cibi.

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VIRTÙ NUTRIZIONALI DEL PARMIGIANO REGGIANO

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Tra i derivati del latte, un ruolo di primo piano è certamente occupato dal Parmigiano Reggiano, che si distingue per il suo elevato valore nutritivo.La tecnologia ancora artigianale utilizzata per la trasformazione del latte in questo formaggio permette di ottenere un ridotto contenuto d’acqua (30% circa) nel quale sono presenti sostanze nutritive per ben il 70% del peso, comprese proteine di elevata qualità.

VALORE NUTRITIVO DEL PARMIGIANO REGGIANO

Tra i nutrienti contenuti, un posto di primo piano spetta senz’altro al calcio.Basti pensare che 75 grammi di Parmigiano Reggiano bastano a coprire la totalità del fabbisogno di calcio di un soggetto adulto, circa il 78% della quantità raccomandata per un bambino e fino al 72% della quantità raccomandata per una donna oltre i 60 anni di età (Fig. 1).

Copertura dei fabbisogni giornalieri calcolata in base al Reg. UE 1169/2011 per l’adulto e in base ai dati L.A.R.N. della tabella di pagina 15 per i bambini e le donne oltre 60 anni.

Fig. 1 Copertura dei fabbisogni di calcio con 75gdi Parmigiano Reggiano

100% 78% 72%

Adulti 30-59 anni Bambini 7-10 anni Donne +60

Fig. 2 Copertura dei fabbisogni di calcio con 50g di Parmigiano Reggiano

Adulti 30-59 anni Bambini 7-10 anni Donne +60

Fig. 3 Copertura dei fabbisogni di calcio con 25gdi Parmigiano Reggiano

Adulti 30-59 anni Bambini 7-10 anni Donne +60

72% 52% 48%

36% 26% 24%

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Il calcio è fondamentale per la salute soprattutto dell’osso. Questo è il mattone fondamentale di cui sono costituiti ossa e denti, ma il calcio si trova anche in circolo nell’organismo, dove ha un ruolo importantissimo per la funzionalità dei muscoli e del cuore.Una dieta adeguata è una delle basi fondamentali per assicurare ossa sane e forti in ogni età della vita: se durante l’infanzia e l’adolescenza una buona nutrizione è essenziale per la crescita corretta delle ossa, per gli adulti e nella terza età una dieta corretta serve a mantenere l’osso in salute.Per questo, quando il calcio introdotto con la dieta è troppo poco, l’organismo va a sottrarre questo elemento dal maggior deposito del corpo, le ossa, impoverendole e rendendole più fragili. Se invece con la dieta quotidiana introduciamo una quantità sufficiente di calcio, non rischiamo di sottrarlo al nostro scheletro.

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Esiste ormai un ampio consenso sulle quantità quotidiane raccomandate di calcio nei diversi periodi della vita:

LIVELLI RACCOMANDATI DI ASSUNZIONE GIORNALIERA DI CALCIO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA (L.A.R.N.)

Condizione/Fasce di etàCa

(mg)Condizione/Fasce di età

Ca (mg)

LATTANTI ADULTI

BAMBINI/ADOLESCENTI Maschi

Maschi Femmine

Femmine

Gravidanza

Allattamento

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Inoltre, molti sono gli alimenti, oltre al latte e i suoi derivati, che contengono calcio:

ALIMENTI RICCHI IN CALCIOAlcuni alimenti ricchi di calcio

AlimentoCalcio, Mg (Per 100 g)

Calcio, Mg (Per Porzione**)

Parmigiano Reggiano 1159 579,5 (per 50 g)

Formaggi stagionati

Formaggi freschi

Ricotta di vacca

Latte di vacca intero

Latte di vacca parzialmente scremato

Yogurt intero

Yogurt parzialmente scremato

Sardine sott’olio*

Polpo

Gamberi

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AlimentoCalcio, Mg (Per 100 g)

Calcio, Mg (Per Porzione**)

Rughetta o rucola

Foglie di rapa

Cicoria da taglio, coltivata

Radicchio verde

Broccoletti di rapa, crudi

Cardi, crudi

Indivia

Carciofi, crudi

Spinaci, crudi

Cavolo cappuccio verde, crudo

Basilico

Prezzemolo

Mandorle dolci, secche

Fichi, secchi

Noci

Legumi, secchi crudi

Uovo di gallina, intero

Gelato al latte

Cioccolato al latte

Acque minerali ricche in calcio

Acque minerali molto ricche in calcio

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PARMIGIANO REGGIANO: UN FORMAGGIO SENZA LATTOSIO

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Un’altra importante caratteristica del Parmigiano Reggiano è la totale assenza di lattosio, il principale carboidrato presente nel latte, che scompare durante le prime ore del processo di produzione.Il Parmigiano Reggiano può dunque essere definito un prodotto “senza lattosio”, perché ne contiene meno di 0,01g/100g.Poiché l’intolleranza al lattosio è molto comune nelle popolazioni occidentali, spesso questa ha come conseguenza la carenza di calcio, proprio perché chi ne soffre elimina dalla dieta latte e formaggi.Il Parmigiano Reggiano si pone come utile alimento per integrare le eventuali carenze: chi soffre di intolleranza al lattosio può raggiungere un adeguato apporto di calcio anche con un regolare consumo di Parmigiano Reggiano, migliorando così la salute delle ossa e prevenendo l’osteoporosi.In conclusione il consumo di Parmigiano Reggiano, grazie alle qualità nutrizionali che lo caratterizzano, ha effetti positivi sulla salute.

È un alimento utile per la salute dello scheletro, non solo nella fase della crescita di bambini e ragazzi, ma anche per il mantenimento della salute delle ossa in età adulta e nella terza età: è un formaggio consigliato per l’alimentazione in tutte le fasi della vita.

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INFO:www.creativformazione.it

0522-873011 - [email protected] www.parmigianoreggiano.it

@theonlyparmesan/parmigianoreggiano

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