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P.O.F. PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 IL P.O.F. COME DOCUMENTO D’IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DELLA NOSTRA SCUOLA, CI DISTINGUE DALLE ALTRE SCUOLE, INFATTI ESPLICITA LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA ED E’ ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI, NEL RISPETTO DELLE NORME VIGENTI E DELLE INDICAZIONI NAZIONALI, TENENDO CONTO DELLE VARIE PROBLEMATICHE AMBIENTALI, SOCIALI E CULTURALI. IL NOSTRO IMPEGNO SARA’ RIVOLTO AI PROCESSI EDUCATIVI, AFFINCHE’ SI POSSA GARANTIRE A TUTTI L’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA’, ATTRAVERSO STRATEGIE E METODOLOGIE ADEGUATE SI CERCHERA’ DI RENDERE CAPACE OGNUNO DI FARE EMERGERE IN MODO COERENTE E LIBERO LA PROPRIA PERSONA ALL’INTERNO DEI DIVERSI AMBITI IN CUI DEVE INTEGRARSI E REALIZZARSI. IL NOSTRO INTENTO, ATTRAVERSO L’INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI EDUCATIVI, SARA’ QUELLO DI STIMOLARE I NOSTRI ALUNNI AD “IMPARARE A PENSARE”, POICHE’ IL PENSIERO SI PROIETTA SULLA VITA, “IMPARARE A PENSARE”, QUINDI, SARA’ LA BASE PER IMPARARE A VIVERE. AGLI ALUNNI DELLA NOSTRA SCUOLA SARANNO OFFERTI QUEGLI STRUMENTI CHE PERMETTERANNO LORO DI ESSERE ATTORI E COSTRUTTORI DEL LORO PROCESSO DI CRESCITA NEL RISPETTO DEI TEMPI E DELLE LORO CAPACITA’. IL NOSTRO AUGURIO IN UNA REALTA’ SOCIALE COMPLESSA E’ QUELLO DI POTER REALIZZARE I NOSTRI INTENTI CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA E FATTIVA DI TUTTE LE AGENZIE EDUCATIVE ESISTENTI SUL TERRITORIO A PARTIRE DALLE FAMIGLIE. L’INTERAZIONE E L’INTEGRAZIONE DI TUTTE LE COMPONENTI SOCIALI FARA’ DELLA NOSTRA SCUOLA UNA SCUOLA DI QUALITA’. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa NUNZIA NARDIELLO LA CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi è un documento che ogni ufficio della pubblica amministrazione è tenuto a fornire ai propri utenti. In esso sono descritti finalità, modi e strutture attraverso cui il servizio viene attuato, modalità e tempi di partecipazione. La carta è lo strumento fondamentale con il quale si attua il principio di trasparenza . INDICE DEL POF

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Page 1: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

P.O.F.PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015IL P.O.F. COME DOCUMENTO D’IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DELLA NOSTRA SCUOLA, CI DISTINGUE DALLE

ALTRE SCUOLE, INFATTI ESPLICITA LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED

ORGANIZZATIVA ED E’ ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI, NEL RISPETTO DELLE NORME VIGENTI E DELLE

INDICAZIONI NAZIONALI, TENENDO CONTO DELLE VARIE PROBLEMATICHE AMBIENTALI, SOCIALI E CULTURALI.

IL NOSTRO IMPEGNO SARA’ RIVOLTO AI PROCESSI EDUCATIVI, AFFINCHE’ SI POSSA GARANTIRE A TUTTI L’UGUAGLIANZA

DELLE OPPORTUNITA’, ATTRAVERSO STRATEGIE E METODOLOGIE ADEGUATE SI CERCHERA’ DI RENDERE CAPACE OGNUNO

DI FARE EMERGERE IN MODO COERENTE E LIBERO LA PROPRIA PERSONA ALL’INTERNO DEI DIVERSI AMBITI IN CUI DEVE

INTEGRARSI E REALIZZARSI.

IL NOSTRO INTENTO, ATTRAVERSO L’INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI EDUCATIVI, SARA’ QUELLO DI STIMOLARE I

NOSTRI ALUNNI AD “IMPARARE A PENSARE”, POICHE’ IL PENSIERO SI PROIETTA SULLA VITA, “IMPARARE A PENSARE”,

QUINDI, SARA’ LA BASE PER IMPARARE A VIVERE.

AGLI ALUNNI DELLA NOSTRA SCUOLA SARANNO OFFERTI QUEGLI STRUMENTI CHE PERMETTERANNO LORO DI ESSERE

ATTORI E COSTRUTTORI DEL LORO PROCESSO DI CRESCITA NEL RISPETTO DEI TEMPI E DELLE LORO CAPACITA’.

IL NOSTRO AUGURIO IN UNA REALTA’ SOCIALE COMPLESSA E’ QUELLO DI POTER REALIZZARE I NOSTRI INTENTI CON LA

PARTECIPAZIONE ATTIVA E FATTIVA DI TUTTE LE AGENZIE EDUCATIVE ESISTENTI SUL TERRITORIO A PARTIRE DALLE

FAMIGLIE.

L’INTERAZIONE E L’INTEGRAZIONE DI TUTTE LE COMPONENTI SOCIALI FARA’ DELLA NOSTRA SCUOLA UNA SCUOLA DI

QUALITA’.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa NUNZIA NARDIELLO

LA CARTA DEI SERVIZI

La carta dei servizi è un documento che ogni ufficio della pubblica amministrazione è tenuto a fornire ai propri utenti. In esso sono descritti finalità, modi e strutture attraverso cui il servizio viene attuato, modalità e tempi di partecipazione. La carta è lo strumento fondamentale con il quale si attua il principio di trasparenza .

INDICE DEL POF

1. Presentazione: principi e finalità dell’offerta formativa …………………………………..pag.3

2. Localizzazione e assetto del territorio …………………………………………………………….pag.8

3. Organizzazione e   organigramma …………………………………………………………………..pag.9

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Staff di Direzione Le Funzioni Strumentali Le Commissioni I Docenti della Scuola dell’Infanzia I Docenti della Scuola Primaria I Docenti della Scuola Secondaria di I° Grado Personale ATA Organi Collegiali: Consiglio d’Istituto

Giunta Esecutiva Consiglio d’Intersezione Consiglio di Interclasse Consigli di Classe Collegio Docenti

4. Offerta Formativa …………………………………………………………………………………………pag.21Progetti delle sedi:

Scuola infanzia…………………………………………………………………………………..pag.23

Scuola Primaria………………………………………………………………………………….pag.25

Scuola Secondaria di I° Grado…………………………………………………………….pag.30

5. Integrazione alunni diversamente abili ………………………………………………………….pag.33

6. Integrazioni alunni stranieri ………………………………………………………………………….pag.41

7. Piano annuale per l’inclusività ……………………………………………………………………….pag.45

8. Valutazione d’Istituto ……………………………………………………………………………...……pag.65

Scuola Primaria…………………………………………………………………………………………pag.66

Scuola Secondaria di I° Grado……………………………………………………………………pag.69

9. Rapporti scuola - famiglia Scuola

Infanzia…………………………………………………………………………………..pag.72

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Scuola Primaria…………………………………………………………………………………..pag.73

Scuola Secondaria di I° Grado……………………………………………………………..pag.74

10. Criteri per accettare le iscrizioni …………………………………………………………………….pag.75

11. Criteri per la formazione delle classi ……………………………………………………………….pag.77

12. Regolamento d'Istituto …………………………………………………………………………………..pag.79

13. Sicurezza : ...................................................................................................................pag.103

Assetto organizzativo del Sistema Prevenzionistico Piano di Evacuazione

14. Norme di riferimento: ……………………………………………………………………………………pag.124

1. PRESENTAZIONE : PRINCIPI E FINALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA

Educare gli allievi all'intercultura e alla convivenza democratica Gli allievi sono educati al rispetto reciproco e alla solidarietà. Sono aiutati a scoprire che le diversità esistenti (lingua, cultura, capacità, religione, estrazione sociale, tradizioni, provenienza geografica) arricchiscono le persone e fanno progredire la società. Imparano a lavorare insieme e a decidere su tutti i problemi che li riguardano, rispettando regole comunemente stabilite, senza pregiudizi.

Fornire agli allievi una valida ed adeguata preparazione culturale. Gli allievi sviluppano al meglio le loro capacità ed attitudini, acquisendo abilità e competenze che li mettano in grado di proseguire gli studi e di inserirsi costruttivamente nella società. Sviluppano tutte le dimensioni della loro personalità (intellettuale, creativa, manuale, affettiva, spirituale, fisica..) in modo armonico e sono aiutati a farsi un'idea più chiara possibile delle caratteristiche della società e del mondo del lavoro (anche in vista della scelta di prosecuzione degli studi).

Aiutare gli allievi a maturare una corretta consapevolezza di sé e a scegliere responsabilmente. Gli allievi prendono gradualmente coscienza delle proprie capacità e attitudini, del proprio temperamento, dei propri limiti. Imparano ad accettarsi serenamente (senza sottovalutarsi o sopravvalutarsi e ad impegnarsi con costanza per migliorare. Sono stimolati ad assumersi responsabilità all'interno della scuola e nella comunità locale e a rispondere degli impegni presi.

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Tutto questo permette di sviluppare le capacità necessarie per una corretta scelta a livello di orientamento scolastico - professionale.

Promuovere lo sviluppo culturale a livello territoriale. Attraverso l'organizzazione di corsi di formazione per gli adulti (con priorità corsi di lingua italiana per lavoratori stranieri; corsi di lingua inglese e informatica); di iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza su tematiche di particolare interesse (l'educazione, la salute, la sicurezza ...) e attraverso la concessione di strutture ed attrezzature ad Enti e a gruppi per attività che configurino la scuola come centro di promozione culturale nel territorio. REALIZZAZIONE DI UN COERENTE ED ORGANICO CURRICOLO UNITARIO DAI TRE AI QUATTORDICI ANNI. Accordi a livello educativo o di area disciplinare condivisi dai docenti dei vari ordini. ►Un’apposita commissione del Collegio Generale dovrà procedere alla verifica delle esistenti iniziative di educazione all’affettività e, d’intesa con il Consiglio d’Istituto, dovrà definire un percorso formativo in continuità rivolto a genitori, alunni e docenti . ( Il Progetto è formalizzato solo per la secondaria)  Interventi di docenti di un determinato ordine con specifiche competenze in un altro ("prestiti professionali”)►Progetto di accompagnamento degli alunni diversamente abili, inseriti in prima media, da parte di insegnanti della scuola primaria dell’istituto.

Realizzazione di progetti didattici che coinvolgono classi tra i plessi ►Prosecuzione, anche quest'anno, del Progetto di collaborazione tra Scuola dell’Infanzia “Dandelion” e Scuola dell’Infanzia “Tatonius” dal titolo “PSICOMOTRICITA’ Emozioni in movimento”, nonché il Progetto di Continuità “VERSO LA SCUOLA PRIMARIA” (che coinvolge le sezioni dei bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia Statale e delle tre Scuole dell’Infanzia autonome del territorio e le classi prime della Scuola Primaria dell'Istituto Comprensivo).Tale progetto viene condiviso ogni anno all’interno della Commissione Continuità Scuola Infanzia-Primaria e prevede attività che costituiscano un “ponte” ideale tra gli ordini di scuola e le scuole diverse del territorio, trasformando tali attività in ulteriore strumento di accoglienza e aggregazione per tutti i bambini, (in un periodo, come quello iniziale che può durare anche più a lungo secondo le diverse realtà delle classi), dove i materiali prodotti dalle Scuole dell’Infanzia, costituiscono il legame ideale tra il loro “passato” e il loro “presente”.Inoltre vengono promosse all’interno delle classi prime, le attività deliberate nel Collegio Docenti di inizio anno scolastico relative all’ACCOGLIENZA, con le modalità e la durata previste dal Collegio stesso e secondo le modalità più idonee in ogni singola realtà di classe.Prosecuzione poi come per ogni anno scolastico, del progetto “MEMORIA:TRENTATRE PASSI DI DANZA-A SCUOLA DI UGUAGLIANZA” che coinvolge le classi quinte della primaria e del progetto “MEMORIA: BAGNOLO

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IN LOVE” rivolto alle classi terze della Scuola Secondaria di 1°Grado su temi attinenti la Costituzione, la Legalità, la Convivenza Democratica e la Memoria. ELABORAZIONE DI UNA PROPOSTA FORMATIVA CARATTERIZZATA DA:

► Forme di flessibilità organizzativa che consentano agli allievi di personalizzare il proprio corso di studi, attraverso attività diversificate per gruppi di livello ed attitudinali, sia all'interno del curricolo di base che attraverso attività opzionali facoltative e obbligatorie.

►Forte integrazione fra scuola e agenzie formative del territorio per il conseguimento di condivisi obiettivi formativi.

LAVORO IN RETE CON SCUOLE ED ENTI

Lavoro in rete a livello comunale con l’Amministrazione Comunale e le agenzie formative del Comune

►Per coordinare le diverse offerte formative del territorio, definire attività volte a contrastare la dispersione scolastica e l’emarginazione sociale; proporre iniziative culturali mirate alle esigenze del territorio.

►Gli accordi confermati e stabiliti riguardano: 

Realizzazione di attività culturali e ricreative con il Comune (corsi per adulti, ecc. ) e con le Parrocchie del territorio comunale di Bagnolo (Attività di Prescuola estivo e Doposcuola nel corso dell’anno).

Prosecuzione del Progetto di Continuità Educativa e Didattica tra Scuole dell’Infanzia e Scuola Primaria “Verso la Scuola Primaria….” in collaborazione con le due scuole dell’Infanzia Parrocchiali “Landini” e “Maria Immacolata” del Comune di Bagnolo e la Scuola dell’Infanzia “Tatonius”della Coop. Argento Vivo.

  Accordi per l’utilizzo comune di strutture: uso di locali scolastici per

realizzazione di attività culturali-formative da parte del Comune (Campo Giochi Estivo e Prescuola e Postscuola nella Scuola Primaria ), da parte delle Agenzie Formative del territorio; possibilità di utilizzo da parte dell’Istituto del Teatro Gonzaga “Ilva Ligabue”; convenzione fra Comune di Bagnolo, Associazione Zucca Gialla/Torrazzo e Istituto Comprensivo per la gestione delle palestre…).

Intervento di operatori del Circolo Torrazzo, di Zucca Gialla, di Danza Viva, del Basket Torrazzo, della Scuola di Musica S.Francesco da Paola, dell’Associazione Macondo, del Gruppo Strumentale Città di Bagnolo in Piano, dell’Associazione “Quelli del ‘29”, nelle ore di Attività Motoria o nei Laboratori della scuola Primaria come specialisti selezionati dal Comune nell’ambito di specifiche Convenzioni che il Comune stesso

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sottoscrive per la concessione di servizi agli Enti e alle Associazioni stesse (convenzione con l’Associazione Zucca Gialla/Torrazzo per l’affidamento delle palestre Comunali, all’ Associazione” Quelli del ‘29” per la gestione del Teatro Comunale …).Tutti gli interventi sono effettuati in compresenza con gli insegnanti, alcuni sono di durata annuale/quadrimestrale, altri riguardano periodi limitati o consulenze ai docenti.

Lavoro in rete con i Servizi Sociali e l’Ufficio Scuola del Comune per la definizione di percorsi individualizzati di apprendimento e/o di recupero motivazionale con attività pomeridiane.

  Progetto di intercultura rivolto a ragazzi stranieri di prima

alfabetizzazione, organizzati dal Comune con giovani volontari delle Scuole Secondarie di II° Grado in attività pomeridiane, rivolto agli alunni di Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado.

LAVORO IN RETE A LIVELLO COMPRENSORIALE.

►Per la realizzazione di progetti con finanziamenti messi a disposizione secondo i Piani di Zona di Correggio/Guastalla/Reggio Emilia o nella rete dei Comuni delle “Terre di Mezzo” (Bagnolo-Cadelbosco-Castelnovo di Sotto) o con il Comune di Novellara.

►E’ prevista, anche per quest'anno scolastico, l’attivazione di uno Sportello di Consulenza Psicologica per docenti, genitori e allievi di Scuola Primaria (cadenza quindicinale il Mercoledì pomeriggio) e Secondaria di I° Grado (cadenza settimanale il Mercoledì mattina)e da questo anno scolastico anche per la Scuola dell’Infanzia (sempre a cadenza quindicinale il Mercoledì pomeriggio), nell’ambito del progetto di prevenzione primaria e promozione del benessere. Lo sportello è gestito dalla Dott.ssa Faccin MariaTeresa

►Si confermano le attività di supporto alla scolarizzazione ed alla integrazione degli allievi stranieri presso la Scuola Secondaria di I° Grado e la Scuola Primaria (insegnamento della lingua italiana ai ragazzi stranieri appena arrivati in Italia, in prima fase di alfabetizzazione. ►Collaborazione con Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria di Reggio Emilia (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), per la formazione dei futuri insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria, tramite tirocinio convenzionato presso il nostro Istituto.

►Collaborazione con le Scuole Secondarie di II° Grado di Reggio Emilia e provincia, per gli Stage in Convenzione. ►Collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per la realizzazione del Progetto “UN CREDITO DI FIDUCIA” legato ai Disturbi Specifici di Apprendimento, rivolto alle classi prime ed alle classi seconde della Scuola Primaria.  

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►Corsi di lingua italiana per adulti stranieri e di formazione per gli adulti.Il Centro di Formazione Territoriale degli adulti della Scuola Media “Pertini” di Reggio Emilia svolge la sua attività in alcuni comuni del Distretto di Reggio Emilia (Albinea, Cadelbosco, Bagnolo, Castelnovo di Sotto). Presso una sede comunale funziona un corso per adulti stranieri per circa trenta persone, in maggioranza cinesi, indiani e nordafricani.E’ attivato dai Servizi Sociali del Comune di Bagnolo in Piano un servizio di custodia e assistenza per i figli delle donne che partecipano ai corsi.

DEFINIZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INDIVIDUALI

L’Istituto promuove i progetti Antidispersione (progetto UNA SCUOLA PER ME…a Teatro e Il Giardino della Memoria-UNA SCUOLA PER ME) che prevede la partecipazione di allievi a laboratori operativi e attitudinali al fine di individuare attitudini e rimotivare gli allievi all'apprendimento. Continua ad essere garantita nelle classi di Scuola Primaria e Secondaria di I°Grado la presenza di operatori assunti dal comune con funzione di assistenza alla persona, per gli allievi in grave situazione di handicap. Verrà proposto il Progetto “LA DIDATTICA DELLE EMOZIONI” per l’integrazione degli alunni presso la Scuola Secondaria di I° Grado. Si prevede l’intervento di educatori, docenti , operatori volontari, con idonea preparazione , per allievi con sensibili problemi di apprendimento correlati a situazioni di disagio economico-sociale -affettivo/relazionale . Questo personale supporta i ragazzi a casa e/o a scuola nell'organizzazione dei proprio lavoro e del proprio tempo libero e più in generale nella realizzazione del loro "progetto di vita" , in stretta collaborazione con le famiglie, il Servizio Sociale del Comune e la Scuola. Il servizio di consulenza psicologica entra a tutto campo nella realizzazione di tali “progetti di vita” e funziona per tre ore settimanali nella scuola Secondaria di I°Grado e per due/tre ore ogni quindici giorni nella scuola Primaria. Si conferma il protocollo di intesa per l'accoglienza e l'inserimento degli allievi stranieri che si iscrivono alle classi dell'istituto. Gli allievi stranieri della Scuola Secondaria di I° Grado sono seguiti dai docenti per insegnare l’italiano come lingua della comunicazione nei contesti della vita quotidiana. I bambini della Scuola Primaria sono seguiti da insegnanti dell'organico funzionale della Scuola Primaria con gli stessi obiettivi.L'attività si svolge per gruppi di livello.COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale partecipa:

Negli Organi Collegiali: Consiglio d’Istituto Consigli di Intersezione

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Interclasse Classe.

L’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sui progressi raggiunti dagli alunni è garantita mediante:

Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe – Assemblea di Sezione o di Classe – Incontri Individuali.

I genitori sono i principali interlocutori della scuola rispetto alla educazione degli allievi , sia a livello individuale che come associazione (rappresentanza dei genitori negli O.O.C.C., Comitato Genitori dell'Istituto e Assemblee di classe, Associazioni di genitori).

Si sottolinea,in particolare, la validità delle seguenti iniziative e momenti di incontro:

Assemblee di sezione o di classe, come momento di incontro dei docenti con la maggior parte possibile dei genitori sui temi concreti del coordinamento dell’azione educativa fra scuola e famiglia (nei vari ordini di scuola gli incontri possono aumentare rispetto al calendario stabilito per specifici problemi che dovessero emergere nelle varie sezioni o classi).Oltre a quelle obbligatorie convocate direttamente dall’Istituto nei vari ordini di scuola, possono essere richieste dai rappresentanti direttamente al Dirigente Scolastico senza la presenza del personale Docente, in ogni ordine di scuola, ma ufficializzate per permettere l’apertura e la chiusura delle varie sedi scolastiche.

Momenti di confronto sulle tematiche della educazione, della genitorialità, della salute o di tematiche che necessitassero di approfondimenti a livello di classi singole o di gruppi più numerosi o anche rivolti ai genitori dei vari ordini di Scuola, con intervento di esperti.

I genitori verranno informati sia nelle assemblee di classe che in Interclasse e in Consiglio d'Istituto sul procedere del Progetto “Un credito di fiducia” sui Disturbi Specifici di Apprendimento, organizzato dall'Ufficio Scolastico Provinciale e dall'Università di Reggio Emilia e rivolto a tutte le classi prime della Scuola primaria.Inoltre la partecipazione e la collaborazione dei genitori è incoraggiata in occasione di tutte le manifestazioni promosse dall’Istituto.

2. LOCALIZZAZIONE E ASSETTO DEL SERVIZIO

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TERRITORIO: il territorio comunale comprende una popolazione di circa 9374 abitanti in costante incremento. Si va sempre più configurando come zona di espansione dell'area industriale nord (denominata Mancasale) del comune di Reggio Emilia (distanza del paese dal comune capoluogo Km 10), pur conservando legami con l'economia e la cultura contadina. Si assiste, nonostante la crisi economica in atto, alla richiesta da parte di aziende locali e non, di una estensione delle aree artigianali ed industriali del paese, con conseguente aumento di richiesta di manodopera che, non necessitando di particolare specializzazione, è pertanto la più varia.E’ quindi crescente la presenza di famiglie di immigrati provenienti da altri comuni della provincia, da altre regioni italiane (soprattutto dal Meridione e particolarmente dalla Calabria e dalla Campania), da Paesi extraeuropei (India, Pakistan, Cina e Nord Africa) e dall’Europa Orientale attirate dalla possibilità di occupazione nelle imprese artigianali e nelle piccole industrie del paese e in quelle del contiguo insediamento produttivo di Mancasale. Entro il confine del Comune di Reggio Emilia (ma a tre km. dall'Istituto) è stato creato un campo-sosta per famiglie di nomadi. Questi, non più legati ai tradizionali mestieri dei giostrai, evidenziano disagio e sensibili problemi da diversi punti di vista. Alcuni bambini nomadi (di fatto sedentarizzati) sono comunque inseriti positivamente nelle classi dell'Istituto e frequentano in genere, per tutto l'anno scolastico.

SEDI E ALLIEVI: Gli allievi sono nel complesso 1.040, in costante aumento negli ultimi anni, a causa dell’incremento demografico, tendono in questi ultimi anni scolastici a stabilizzarsi.Gli allievi di Scuola Secondaria di I° Grado (322 in un unico edificio) e quelli di Scuola Primaria (618 in due edifici) sono sistemati in tre strutture che si affacciano sulla stessa area cortiliva; possono utilizzare una Mensa (circa 312 posti) e tre Palestre. La Mensa è inserita nell’area scolastica, mentre le palestre sono confinanti e raggiungibili tramite un cancello interno. Il numero degli allievi di Scuola Primaria che frequentano a tempo pieno era stato in costante aumento negli ultimi tre-quattro anni (circa il 45 % del totale), ma ora tende a stabilizzarsi. La Scuola dell’Infanzia (102 bambini divisi in cinque sezioni) si trova a breve distanza (poche decine di metri) dall'area scolastica ed è ospitata in un unico edificio che nello scorso anno scolastico ospitava anche l’Asilo Nido Comunale “Pollicino”.

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3. ORGANIZZAZIONE E ORGANIGRAMMA

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

STAFF DI DIREZIONE

Nominativo Incarico

Dott.ssa Nunzia Nardiello Dirigente Scolastico

Marco Orlandini Collaboratore

Rosa Iotti Collaboratore

Simona Dallargine Coordinamento sc. Infanzia

Monica Tedeschi Sc. Infanzia

Sabrina Tasselli Funzione Strumentale: Continuità fra ordini di scuola

Ivanna Bedini Funzione Strumentale: Integrazione alunni diversamente abili

Loredana Lasagni Funzione Strumentale : Rapporti col territorio e P.O.F.

M.Antonietta Porro Funzione Strumentale: Integrazione alunni stranieri (Secondaria)

Monica Attolini Funzione Strumentale: Integrazione alunni stranieri (Primaria)

Grazia Luisa Porzio Funzione Strumentale: Valutazione e orientamento

Monica Quintavalla Funzione Strumentale: Progetto  Antidispersione scolastica

Lorella Valentini Funzione Strumentale: Sportello psicologico e counseling

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FUNZIONI STRUMENTALI

Incarico Nominativo

Integrazione alunni diversamente abili Bedini Ivanna

Coordinamento fra ordini di scuola Tasselli Sabrina

Rapporti col territorio e POF Lasagni Loredana

Integrazione alunni stranieri Attolini  MonicaPorro M.Antonietta

La Valutazione e l’orientamento Porzio Grazia Luisa

Coordinamento attività antidispersione Quintavalla Monica

Coordinamento scuola dell’Infanzia Dallargine Simona

Coordinamento sportello psicologico e counseling Valentini Lorella

COMMISSIONICommissione Responsabile  Integrazione alunni diversamente abili

 M^ Ivanna Bedini  

Sicurezza e salute RSPP Loredana Lasagni  

Valutazione e autoanalisi d’Istituto Prof.ssa Grazia Luisa Porzio  

Docenti, Classi o Sezioni assegnate

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Scuola Infanzia - Anno scolastico 2014 -2015

Docenti Sezione  assegnata

DALLARGINE SIMONA 3 ANNI    " ORSI "

MAFFEO MARIA GIOVANNA 3 ANNI   " ORSI "

BARCA MONICA 4 ANNI  A " VOLPI "

SPADAVECCHIA EMILIA 4 ANNI  A " VOLPI "

SACCO GRAZIELLA – sostegno 4 ANNI  B " LEPROTTI "

DELLA PORTA PAOLA 4 ANNI  B  " LEPROTTI "

MANZOTTI CHIARA 4 ANNI  B  “ LEPROTTI "

D’AVINO ANGELA 4 ANNI  B  " LEPROTTI "

DEL RIO LARA 5 ANNI  A  " FARFALLE "

MAGNANI MARTA 5 ANNI  A  " FARFALLE "

ROSSI FRANCESCA 5 ANNI  A  " FARFALLE "

MARANZANO MARIA LISA-sostegno 5 ANNI A “ FARFALLE ”

BUCHINI FIDES 5 ANNI B " COCCINELLE "

TEDESCHI MONICA 5 ANNI B  " COCCINELLE "

SACCO GRAZIELLA – sostegno 5 ANNI B  " COCCINELLE

VELLUTO VALERIA RELIGIONE

 

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Scuola Primaria - Anno scolastico 2014 -2015

Scuola Primaria - Anno scolastico 2014 -2015Docenti Discipline Classe assegnata

GIANDOMENICO ANGELA 1^B, 1^AMANZO FILOMENA 1^C, 1^BLODISELLI LORETTA 1^A, 1^CCERTO ANTONELLA 1^A, 1^B, 1^CDI NINNO ROSETTA 1^d, 1^C, 1^A, 1^EIOVINO CRISTINA 1^D, 1^EDE ROSA CHIARA 1^E, 1^A, 1^BCOZZOLINO MARIANNA 1^E, 1^DLASAGNI LOREDANA 2^A, 2^EATTOLINI MONICA 2^B, 2^CMALAGUTI ELISA SOSTEGNO 2^B, 4^B, 4^CGIUNTA ANGELO SOSTEGNO 2^C, 5^CBUGEA MARIA VENERINA 2^A, 2^B, 2^CSCORPINITI ANTONIETTA 2^D, 2^BPOLVERINO GIUSEPPINA 2^C, 2^DLANAIA MARIA 2^D, 2^EBEDINI IVANNA 2^E, 2^FFANTINI MARIANNA 2^FTASSELLI SABRINA 2^E, 2^FDE PILLA CRISTINA SOSTEGNO 2^E, 1^DDI TULLIO ANTONIETTA 3^A, 3^B.ORLANDINI GIULIA SPECIALISTA L2 3^A, 3^B, 3^C, 3^ECREMA SILVIA SPECIALISTA L2 2^A, 4^ A, 5^A, 5^D ARACRI TERESA ORNELLA SOSTEGNO 3^A, 3^D.BARTOLI DANIELA 3^D, 5^DCARRARA ADELE 3^B, 3^A.PERROTTI SABRINA SPECIALISTA IRC 3^B, 4^DBAZZANI MARIANGELA 3^C.CASSANO SARA 3^C.GALLORO GRAZIELLA 3^D,TRINCHERA ROSSELLA 3^D, 3^CMEZZINA ANNA MARIA 3^ E, 3^DORLANDINI MARCO 3^EDALLARI PATRIZIA 4^AIOTTI SARA 4^B OLIVERI ANGELA 4^CCATTANI SILVIA 4^A,4^B, 4^C, 4^DLAUNI MARIA STEFANIA 4^DPAOLELLA MARGHERITA 4^E.PRONESTÌ MAURO 4^E, 4^A, 4^B.RIZZO LAURA 4^DCANIGLIA MARIA 5^A, 5^C, 5^FCASSIA LUCIA SOSTEGNO 2^A, 5^A, 5^DPAROLA MARIA 5^B, 5^CPANCIROLI CLARA 5^ C, 5^BPAUDICE MARIA CIRA 5^A, 5^B, 5^C.CATANIA MARIANGELA 5^D, 5^FOTTOBRINO ERSILIA 5^D, 5^FSANTACOLOMBA NINA 5^F, 5^a, 5^BMUNARI FRANCESCA SOSTEGNO 5^EZACCARIELLO MARIA LUISA 5^EBELLELLI ANTONELLA 5^E, 2^B, 4^D,

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Scuola Primaria - Anno scolastico 2014 -2015Docenti Discipline Classe assegnata

SCARTANI FRANCESCA 5^E, 5^FMASTRONARDO CARMELINA SOSTEGNO 5^E, 5^F

Scuola Secondaria di Primo Grado - Anno scolastico 2014 -2015Docenti Discipline Classe assegnata

D’ALESSANDRO GIULIANA LETTERE 3^A – 1^E – 2^EJACOBELLIS  ANGELA LETTERE 1^B – 3^BPERROTTA  STEFANIA LETTERE 2^B – 1^CPATTI   VALENTINA LETTERE  3^D – 2^E - 1^ EPORRO  MARIANTONIETTA LETTERE 1^D – 2^DPORZIO GRAZIA LUISA LETTERE 1^A – 2^A – 1^B

Page 15: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

VALENTINI  LORELLA LETTERE 2^C - 3^CFONTANESI MILA MATEMATICA 2^ A - 2^B – 3^B IOTTI  ROSA MATEMATICA 1^A – 2^A - 3^ALAPUCCI  MARIA  SILVIA MATEMATICA 1^C – 2^C – 3^CQUINTAVALLA  MONICA MATEMATICA 1^B – 1^ E - 2^E PINDILLI CONCETTA MATEMATICA 1^D – 2^D – 3^DBONACCORSO  GIANCARLA INGLESE 1^ B – 2^B – 3^B - 1^E – 2^D –3^DGOZZI  MORENA INGLESE 1^A – 2^A – 3^A - 1^C – 2^C – 3^C - 2^E

MARTINELLI  SIMONA FRANCESE1^B – 2^B – 3^B – 1^C – 2^C – 3^C – 1^D – 2^D – 3^D

GERMINI STEFANIA FRANCESE 1^A – 2^A - 3^A – 1^E – 2^E

MARASTONI  OLIVETTA TECNOLOGIA1^A – 2^A – 3^A – 1^C – 2^C – 3^C – 1^D – 2^D – 3^D

FUSCA CONCETTA TECNOLOGIA 1^B – 2^B – 3^B – 1^E – 2^E

CONTI  ANTONELLA ARTE E IMMAGINE1^A – 2^A – 3^A – 1^B – 2^B – 3^B – 1^D – 2^D – 3^D

FUDULACHE GEORGETA ARTE E IMMAGINE 1^C – 2^C – 1^E – 2^ERUSCELLI ELISA ARTE E IMMAGINE 3^C

GHIRELLI  SILVIA MUSICA1^A – 2^A – 3^ - 1^C – 2^ C – 3^C – 1^D – 2^D – 3^D

FERRETTI FURIO MUSICA 1^B – 2^B – 3^B – 1^E – 2^E

MARGINI  ANDREA MOTORIA1^B – 2^B – 3^B – 1^C – 2^C – 3^C – 1^D – 2^D – 3^D

BONFIRRARO STELLA MOTORIA 1^A – 2^A – 3^A – 1^E – 2^EPROTTI  SILVIA I. R. C. CORSI A – B – C – D – ECATILLO MICHELA A.A.I.R.C. CORSI A – B – C - D – EBELLINI  MARIA GABRIELLA SOSTEGNO 1^B – 1^C – 1^ECARAMIA  FRANCESCO SOSTEGNO 2^A – 2^B – 2^DCERMINARA   ROSA SOSTEGNO 3^CPEZZALI MARIA LUCIA SOSTEGNO 1^A – 2^C – 3^CCASELLI TATIANA SOSTEGNO 3^A – 3^BBURGIO FRANCESCO SOSTEGNO 3^D

Personale Amministrativo - Anno scolastico 2014 – 2015Nominativo Incarico

IORI LUISA DIRIGENTE AMMINISTRATIVAMAMMONE ANTONELLA UFFICIO PERSONALEINCERTI MASSIMINI MARINA UFFICIO PERSONALEPAGLIALARMI MAURO UFFICIO PERSONALEPOTENTE STELLA UFFICIO PERSONALECOSTA NADIA UFFICIO PERSONALELUCANO ROSA UFFICIO ALUNNIPAOLI SIMONA UFFICIO ALUNNIVERALDI IEMBO LOREDANA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. INFANZIARAGANATO MAURIZIO COLLABORATORE SCOLASTICO SC. INFANZIACAFFARRI LORETTA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIAOLMI ALBERTO COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIASORRENTINO MARIA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIALIGUORI CARMELA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIAPAGANI FELICE COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIACOSTABILE CIRA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIAPERGREFFI SILVANA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIAVARANO ANNARITA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIA

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RUBINO MARIA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIACIARAVOLO ANGELA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIASIRIGNANO ANTONIETTA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. PRIMARIALUCANO ANTONIETTA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. SECONDARIACUTRARO ANTONIETTA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. SECONDARIADE ALBESANI ORIA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. SECONDARIAFARFALLONI FIORELLA COLLABORATORE SCOLASTICO SC. SECONDARIASALSANO ANELLINA COLLABORATORE SCOALSTICO SC. SECONDARIA E INFANZIA

ORGANI COLLEGIALI: CONSIGLIO D’ISTITUTO

 Principali compiti e funzioni

“Il consiglio … di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.Spetta al consiglio l’adozione del regolamento interno dell’istituto, l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole.In particolare adotta il Piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti.Inoltre il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.”

Il nostro Consiglio d’Istituto  è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico; il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

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Zini Lara - Presidente Sabrina Montanari - V. Presidente      Nunzia Nardiello - (Dirigente Scolastico)Maddaluni Sara - (Genitore)Marzola Renato – (Genitore)Mosca Grazia – (Genitore)Polo Laura - (Genitore)Urlando Cleide- (Genitore)Vologni Mirko - (Genitore)Spadavecchia Emilia – (Docente Infanzia)Attolini Monica – (Docente Primaria)Bedini Ivanna – (Docente Primaria)Iotti Sara – (Docente Primaria)Mezzina Anna Maria - (Docente Primaria)Paolella Margherita – (docente Primaria)Porzio Grazia Luisa – (Docente Secondaria)Quintavalla Monica - (Docente Secondaria)Paoli Simona – (ATA)De Albesani Oria - (ATA)

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

1)    Il Consiglio elegge a Presidente un genitore, a maggioranza assoluta dei componenti in carica, secondo le modalità previste dal comma 6 dell'art. 9 del D.Lgs. 297/94. Qualora non si raggiunga la maggioranza assoluta nella prima votazione, la stessa si ripete fino al raggiungimento della maggioranza relativa dei voti in favore di uno degli eleggendi. Il Vice-Presidente è eletto con votazione separata da quella per il Presidente, a maggioranza relativa dei voti. Il Vice-Presidente sostituisce il Presidente in caso di impedimento temporaneo. In caso di decadenza o di dimissioni del Presidente si procede ad una nuova elezione. In caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età.

2)    La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico, le successive dal Presidente del Consiglio stesso, su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero  della maggioranza dei componenti del Consiglio.

3)    Per la validità delle sedute del Consiglio, è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. La votazione è segretaquando la votazione riguarda persone o quando la maggioranza del Consiglio lo decida, su richiesta di un consigliere.

4)    La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico che la presiede, dal Direttore Amministrativo, da un rappresentante dei docenti, da un rappresentante del personale non docente e da due rappresentanti dei genitori. La Giunta esecutiva esercita le funzioni previste dall'art. 10 del  D.Lgs. 16/04/1994 n° 297. Si riunisce di norma prima di ogni seduta del Consiglio di Istituto per preparare i lavori del Consiglio, fissa l’ordine del giorno, cura l’esecuzione delle delibere consiliari.

5)    La convocazione dell'organo collegiale (effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all'albo di apposito avviso), deve essere disposta con un congruo  preavviso - di massima non inferiore a 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare l'O.d.g. relativo agli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale e la presenza di rappresentanze esterne eventualmente invitate a partecipare alla seduta.

6)    Di ogni seduta sarà redatto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Ciascun verbale sarà letto ed approvato all’inizio della seduta successiva.

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7)    Gli atti del Consiglio di Istituto sono pubblicati in apposito albo della scuola. Non sono soggetti a pubblicazione all'albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. Si osservano, inoltre, le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla Legge 7/8/1990 n.241.

8)    La pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto, di cui agli art. 2,3,4,5, della Legge 11/10/77 n° 748,  deve avvenire nel rispetto delle norme contenute negli art. 12,13,14 della medesima. Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere, aitermini dell'art. 2 della L.8/4/76 n° 278, gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso, i membri dell'Ente Locale, i componenti dell'equipe dell' A.S.L. operanti in modo continuativo nelle scuole dell'Istituto.  Alle sedute del Consiglio di Istituto non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Le persone invitate non possono intervenire nel dibattito se non con il consenso del Presidente. In ogni caso gli interventi devono essere limitati ad argomenti connessi ai problemi in discussione e non hanno diritto al voto.

9)    Come previsto dal D.M. n.44 dell’1/02/2001, entro il 31 ottobre la Giunta Esecutiva ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle attività finanziarie, accompagnato da un’apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. La relazione dovrà poi essere deliberata dal Consiglio entro il 15 dicembre dell’anno precedente quello di riferimento.

La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Presidente - Dirigente Scolastico - Dott.ssa Nunzia NardielloSegretario - DSGA - Dott.ssa Luisa IoriMarzola Renato- (Genitore)Mosca Grazia - (Genitore)Paoli Simona - (ATA)

COMPITI E FUNZIONI

•    Predispone la relazione sul Programma annuale;•    Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto;•    Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto.

CONSIGLIO D’INTERSEZIONE- DI INTERCLASSE- DI CLASSE

Composizione Scuola dell'Infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni

interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato Scuola Primaria: Il consiglio di interclasse è composto da tutti i docenti e un rappresentante dei

genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato

Scuola secondaria di primo grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato.

CompitiFormulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.Fra le mansioni del consiglio di classe rientrano anche i provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.

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Proclamazione dei rappresentanti dei genitori eletti, per l’anno scolastico 2014-2015

SCUOLA DELL'INFANZIA - CONSIGLIO DI INTERSEZIONE

I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE PER L’A.S 2014-2015 SONO I SEGUENTI:

- Sezione 3 anni   - LORENZANO LUCIA

- Sezione 4 anni A - VANORE ANDREA

- Sezione 4 anni B   - DURZU SARA

- Sezione 5 anni A   -  MAGNANI LAURA

- Sezione 5 anni B -   SIBILLA ELISA

SCUOLA PRIMARIA - CONSIGLIO D'INTERCLASSE

I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI INTERCLASSE  PER L’A.S 2013-2014 SONO I SEGUENTI:

classe 1^A LIGABUE GILDA classe 3^C MOSCA GRAZIA classe 1^B MARRAFFINO CARMELO classe 3^D BONINI LISAclasse 1^C MARTINELLI CINZIA classe 3^E ALLEGRI GIORGIAclasse 1^D  FERRETTI OMBRETTA classe 4^A  ZEMA FRANCESCAclasse 1^E COLLEPARDO GIANLUCA classe 4^B TAGLIAVINI PATRIZIA

classe 4^C JERINO’ GIULIANAclasse 2^A BOCCARDI EMANUELA classe 4^D BRAZZI SERENAclasse 2^B FRANCHINI ANNA classe 4^E ZOPPI ALICEclasse 2^C PERGREFFI PAOLA classe 5^A MARTUSCIELLO LUCIAclasse 2^D BOMBINO CINZIA classe 5^B  MARCHETTI MARIA GRAZIAclasse 2^E IOTTI MONICA classe 5^C  ANCESCHI SARAclasse 2^F CASOTTI FABRIZIO classe 5^D  VERONI MONICAclasse 3^A BALOTTA FEDERICA classe 5^E  LAROCCA LUCIAclasse 3^B BERTOZZI MASSIMO classe 5^F  AZZARI BRUNO

       

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CONSIGLI DI CLASSE

I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE  PER L’A.S 2014-2015 SONO I SEGUENTI:

CORSO A

1^ A -  CAVALCA BARBARA – CORRADINI EMERIO

2^ A - BARTOLI MARIA LUISA – GEMMA BARBARA – OLIVI ROSALINDA – PAVARINI ROBERTA

3^ A -  CANOVI DANIELA – PALLADINI DEBORA – STORCHI CHIARA – VECCHI MARIA GRAZIA

CORSO B

1^B - BONACCINI ANNALISA – BONINI LISA – BUONAIUTO CLORINDA –MARCONI CHIARA

2^B - BRAZZI SERENA – BURANI CINZIA – CATELLANI LAURA – VECCHI TANIA

3^B -   PICCININI MANUELA – PRATISSOLI ELISA – RUSPAGGIARI CRISTINA – ZANI MAURO

CORSO C

1^C -  CAVALCA TANIA – LA SALA ANGELA – PARISOLI MONICA – ZEMA FRANCESCA

2^C -  CANGIANO ANDREA – CARDINALI SILVIA – GARUTI LARA – STOMEO FABRIZIO

3^C -  CAPILUPPI ANDREA - CATELLANI MARIA CRISTINA – MAININI DANIELA – RUSTICHELLI CRISTINA

CORSO D

1^D - CARMIGNANI KATIA – CATELLANI DANIELA – ROVATTI DANIELA – TORREGGIANI LISA

2^D - GALEAZZI CRISTINA – LUSUARDI SABRINA – MONTANARI SABRINA – ZANICHELLI SARA

3^D -  AMORINO ROSA – DALLARI ALESSANDRA – LARETTI ANGELO – TONDELLI LARA

CORSO E

1^E - BELLAVISTA SOFIA – BIANCHINI CRISTINA – CACCIAMANI ELISA – CARDINALI SILVIA

2^E - BALASINI LARA – BIANCHI IRIS – IANNACCONE KATIA – ROSSI LUCIANA

4. OFFERTA FORMATIVA PROGETTI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO

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Ogni scuola organizza, elabora e aderisce a progetti finalizzati a promuovere l’Offerta Formativa secondo la progettazione interna che tiene conto delle specifiche realtà dell’ordine di scuola.I progetti rientrano in una delle macro aree individuate dal Collegio Docenti:

1) Prevenzione del disagio, promozione dell’integrazione e antidispersione

2) Educazione alla convivenza civile e democratica e al rispetto della memoria storica

3) Promozione delle attività espressive e funzionali all’orientamento

4) Educazione motoria e ludico sportiva

5) Integrazione alunni diversamente abili

SCUOLA INFANZIA

1.Prevenzione del disagio, promozione dell’integrazione e antidispersione

2.Educazione alla convivenza civile e democratica e al rispetto della memoria storica

Accoglienza “IO sono…TU sei…NOI siamo” “DORMIAMOCI SOPRA”

3.Promozione delle attività espressive e funzionali all’orientamento “IL TEMPO DELLE STORIE, STORIE SENZA TEMPO”

4.Educazione motoria e ludico sportiva Psicomotricità “EMOZIONI IN MOVIMENTO”

5.Integrazione alunni diversamente abili

SCUOLA PRIMARIA

1.Prevenzione del disagio, promozione dell’integrazione e antidispersione Sportello Psicologico Antidispersione/Alfabetizzazione Laboratorio Linguistico “UN CREDITO DI FIDUCIA” Laboratorio di recupero

2.Educazione alla convivenza civile e democratica e al rispetto della memoria storica

Progetto ambientale “RIFIUTI…AMO” Progetto ambientale “LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE” Progetto “MOSTRISCHIO” Progetto memoria “TRENTATRE PASSI DI DANZA-A SCUOLA DÌ

UGUAGLIANZA” Progetto Ambientale “AMIAMO LA NOSTRA SCUOLA”

3.Promozione delle attività espressive e funzionali all’orientamento Progetto “A TUTTO RITMO”

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Progetto “MUSICA MAESTRO” Progetto “SILENZIO PARLA IL CORPO” Progetto “CIAK…SI GIRA!”

4.Educazione motoria e ludico-sportiva Progetto “CLASSI IN MOVIMENTO” Progetto “AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA”

5.Integrazione alunni diversamente abili

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

1.Prevenzione del disagio, promozione dell’integrazione e antidispersione Consulenza Psicologica Antidispersione Alfabetizzazione Progetto “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’” Progetto “SONO COME MANGIO” Progetto “SALVAGENTE” Antidispersione “L’OFFICINA EDUCATIVA- UNA SCUOLA PER ME” Antidispersione “IL GIARDINO DELLA MEMORIA – UNA SCUOLA PER ME” Antidispersione “UNA SCUOLA PER ME..A TEATRO”

2.Educazione alla convivenza civile e democratica e al rispetto della memoria storica

Progetto “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E STAR BENE A SCUOLA” Progetto memoria “BAGNOLO IN LOVE” Progetto ambientale “PULIAMO IL NOSTRO PICCOLO MONDO”

3.Promozione delle attività espressive e funzionali all’orientamento Progetto “LA REDAZIONE IN CLASSE” Progetto “LETTURA” Madrelingua INGLESE Madrelingua FRANCESE Potenziamento MATEMATICA Potenziamento LATINO COPPA RUFFINI DI MATEMATICA

4.Educazione motoria e ludico-sportiva Progetto “CRESCERE IN MOVIMENTO”

5.Integrazione alunni diversamente abili Progetto “LA DIDATTICA DELLE EMOZIONI”

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PROGETTODESCRIZIONE PROGETTO

SEZIONI COINVOLTEFORMA DI FINANZIAMENTO

IL TEMPO DELLE STORIE.

STORIE SENZA TEMPO

 Il progetto si propone di offrire ai bambini e alle bambine un percorso di

crescita significativa attraverso la lettura e l’ascolto di storie. Arrivando a

scuola, portiamo con noi la nostra storia e ci apriamo alle storie degli altri,

intrecciando nuove narrazioni. Assieme ad ogni vissuto, di gioco, di relazione,

di conoscenza e di interazione con la realtà, letture e racconti sostengono il

processo di costruzione della personalità e nutrono il mondo interiore dove

risiedono ed evolvono l’immagine di noi stessi e le rappresentazioni di senso

del mondo. I libri ci aiutano a comprendere cosa succede dentro e intorno a

noi, consentendo di creare spazi comuni di esperienza, conoscenza,

condivisione, inclusione e integrazione. A scuola, le narrazioni suscitano,

motivano, accompagnano le esperienze dirette da vivere con il corpo, con i

materiali, gli elementi naturali e attività mediate dai diversi linguaggi (dall’arte

alla musica…)  

Tutte le Sezioni

(3 anni , 4 anni A, 4 anni

B, 5 anni A, 5 anni B)

F.I.S.

DORMIAMOCI SOPRAQuesto progetto si propone di rivalutare l’approccio alla preziosa routine del

riposo pomeridiano, che la nostra scuola ha l’opportunità di poter offrire a tutti

i bambini e le bambine, per avvalorarla d’intenzionalità educativa, cioè come

spazio di maggiore autonomia e ben-essere per piccoli e grandi.

Non è perciò da considerarsi come sospensione della programmazione

educativa ma al contrario, un elemento relazionale e comportamentale

complesso che richiede impegno e gradualità, affinché i bambini e le bambine

riescano ad abbandonarsi fiduciosamente al sonno in un ambiente diverso da

casa propria.

La vita collettiva arricchisce ma stanca, chi rimane a scuola tutto il giorno, ha

bisogno di un tempo programmato di riposo, i bambini diventano altrimenti

irrequieti e scontrosi, girano a vuoto e non si concentrano su niente. Tra mass-

media (già dal primo mattino), scuola ed attività extra scolastiche strutturate, i

bambini passano (CORRONO) da una sollecitazione all’altra in uno stato di

eccitazione costante. Mancano dei tempi per fare “niente”, per tornare tra sé e

sé, rielaborare le esperienze, e un progetto educativo aggiornato deve tener

presente questa nuova carenza nello stile di  vita dei bambini.

Il riposo diventa allora un tema strategico sia per il benessere dei singoli

bambini che per la convivenza di tutta la sezione insieme.

Tutte le Sezioni

(3 anni , 4 anni A, 4 anni

B, 5 anni A, 5 anni B)

GRATUITO

IO SONO...

…TU SEI...

NOI SIAMO!

Il progetto si propone di favorire, all’inizio dell’anno scolastico, l’ingresso dei

nuovi iscritti e il rientro di tutti i bambini e le bambine, in quanto rappresenta

un momento atteso e temuto allo stesso tempo: da una parte le aspettative e

le curiosità verso un’esperienza tutta da scoprire, dall’altra le ansie e i timori

per il distacco, che spesso arrivano a coinvolgere le sfere più profonde

dell’emotività e dell’affettività.

Il primo compito della Scuola è dunque quello di riuscire a dare una risposta a

tutti quei problemi che potrebbero impedire a grandi e piccoli di avvicinarsi e

vivere in modo positivo l’esperienza irripetibile che la Scuola dell’Infanzia può

offrire.

Sezioni

3 anni , 4 anni B, 5 anni

B

PROVINCIA

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Un aspetto importante riguarda l’organizzazione di un percorso didattico che

crei un “clima” favorevole e un’adeguata accoglienza verso ogni fascia d’età,

per rendere più sereno sia il momento del distacco che quello del rientro.

Il tessuto di relazioni che il bambino riesce a stabilire con i compagni, gli

insegnanti e tutto il personale risulta di fondamentale importanza per il

raggiungimento di questo essenziale obiettivo, ricordando sempre che la

parola ACCOGLIENZA è un atteggiamento e un modo di fare didattica che

abbraccia l’intera quotidianità dell’anno scolastico.

EMOZIONI IN MOVIMENTO

Vorremmo in questo anno scolastico, proporre ai bambini e alle bambine un

progetto specifico di educazione psicomotoria in continuità con quello svolto lo

scorso anno, particolarmente adatto alle età 3/6 anni.

Attraverso laboratori di gioco (senso-motorio e simbolico) e movimento, il

bambino può rappresentare e mettere a nudo le sue difficoltà, le paure, le

ansie, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività, che gestite dall’esperto possono

trasformarsi in emozioni positive, favorendo momenti di vera condivisione e

collaborazione spontanea con i compagni.

La pratica psicomotoria di tipo relazionale, rappresenta un prezioso strumento

educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del

bambino.

La psicomotricità, viene definita come un attività pensata a favore del bambino

in cui ognuno può liberamente sperimentare le sue attitudini ed entrare

spontaneamente in relazione con chi lo circonda.

Tutte le Sezioni

(3 anni , 4 anni A, 4 anni

B, 5 anni A, 5 anni B) 

COMUNE

DENTRO AL

CUORE

Il Natale è sicuramente la nostra festività più ricca di messaggi autentici di

amore e accoglienza, che proprio per la concretezza del loro manifestarsi

possono essere colti facilmente dai bambini e dalle bambine: sono messaggi

che vanno a toccare i sentimenti profondi e universali radicati nella nostra

storia, nella nostra cultura, nelle nostra società.

Vorremmo attraverso questo progetto, far respirare a tutti i nostri bambini il

valore autentico del Natale, un Natale vero, e non solo quello che per ragioni

consumistiche è stato purtroppo trasformato in una grande occasione

consumistica.

Tutte le Sezioni

(3 anni , 4 anni A, 4 anni

B, 5 anni A, 5 anni B) 

F.I.S.

NOME DEL PROGETTOCLASSI

COINVOLTELINEE GUIDA/AMBITO

FORMA DI

FINANZIAMENTO

1^

UN CREDITO

DI FIDUCIA

 

Il progetto si propone di formare gli insegnanti rispetto al riconoscimento precoce delle

difficoltà d’apprendimento, legate ai DSA e di attuare percorsi d’individuazione

precoce delle difficoltà nella letto-scrittura (screening senza fini diagnostici) e di

attivare interventi di potenziamento delle abilità linguistiche (laboratori).

F.I.S.

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A

TUTTO RITMO

 

Il progetto si propone di attivare e sviluppare le abilità sonore del bambino offrendogli

così gli strumenti per conoscere se stesso e il proprio mondo, mirando all’esplorazione

di eventi sonori e alla relativa elaborazione. Sarà finalizzato soprattutto alla

conoscenza dei suoni onomatopeici e alla scoperta del ritmo, dell’intensità e della

sonorità (nel corpo, nella natura, nell’esecuzione di c anti e filastrocche), per

sviluppare nel bambino le sue competenze sonore.

CONVENZIONE

COMUNE

PROVINCIA

F.I.S.

AMIAMO LA NOSTRA SCUOLA

Dalla 1^

alla 5^

Il progetto si propone di sviluppare un atteggiamento curioso ed esplorativo nei

confronti dell’ambiente che ci circonda, ponendosi domande anche rispetto alle

potenzialità della raccolta differenziata dei rifiuti, al fine di evitare gli sprechi,

rendendo sempre più consapevoli gli alunni della profonda interazione uomo-ambiente.

GRATUITO

CLASSI IN MOVIMENTO

 

Il progetto si propone di offrire ai bambini un percorso che si snoda fra il percepire la

consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle opportunità che può offrire, con

particolare attenzione alla relazione con i compagni nella condivisone di spazi, regole

ed emozioni.

CONVENZIONE

COMUNE e ASS.

SPORTIVE

F.I.S.

RECUPERO INDIVIDUALIZZATO

Il Progetto si propone di superare gli ostacoli di chi si trova in difficoltà fin dai primi

giorni, aiutando chi non ha ancora raggiunto i risultati attesi.

Un intervento individualizzato o a piccolo gruppo permette il coinvolgimento diretto,

l’utilizzo di strategie adeguate alle singole difficoltà, sviluppando l’autostima e facendo

vivere con serenità l’esperienza scolastica.

GRATUITO

  2^  

UN

CREDITO

DI FIDUCIA

AL BAMBINO

CHE APPRENDE

 

Il progetto si propone di formare gli insegnanti rispetto al riconoscimento precoce delle

difficoltà d’apprendimento, legate ai DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e di

attuare percorsi d’individuazione precoce delle difficoltà nella letto-scrittura (screening

senza fini diagnostici) e di organizzare interventi di potenziamento delle abilità

linguistiche attraverso l’attivazione di laboratori specifici.

F.I.S.

AVVIAMENTO ALLA PRATICA

SPORTIVA

 

Il progetto si propone di offrire ai bambini un percorso che si snoda fra il percepire la

consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle opportunità che può offrire, con

particolare attenzione alla relazione con i compagni nella condivisone di spazi, regole

ed emozioni, inoltre saranno proposte attività legate alle varie pratiche sportive.

CONVENZIONE

COMUNE e ASS.

SPORTIVE

F.I.S.

MUSICA MAESTRO  

Con questo progetto si intende offrire agli alunni delle classi seconde una qualificata e

professionale opportunità di incontro con la Musica non solo come ascolto, ma come

coinvolgimento di tutte le sensibilità dei bambini, al fine di far comprendere che il

linguaggio musicale è una modalità espressiva vera e propria che permette di

raccontare sensazioni ed emozioni. Si avvieranno gli alunni all’utilizzo dello

strumentario Orff per comprendere le regole di ritmo e dinamica del linguaggio

musical.

CONVENZIONE

COMUNE e/o CONTR.

VOL. GENITORI

Page 26: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

A COLAZIONE…

UN PIENO DI MAGIA

Il Progetto si propone di discutere su ciò che mangiamo a colazione al fine di avere

indicazioni di colazioni sane e bilanciate, di riflettere insieme sul valore nutrizionale dei

cibi e sull’importanza di fare colazione al mattino, di conoscere i diversi alimenti che

altri popoli consumano abitualmente a colazione e di preparare colazioni alternative e

divertenti.

COOP

GRATUITO

3^  

SILENZIO PARLA IL CORPO

 

Il Progetto si propone di individuare le parti espressive del nostro corpo, di conoscere

in modo più approfondito la loro potenzialità espressiva, di intuire l’elemento positivo o

negativo di un’espressione o di intuire che il linguaggio del corpo ha le sue regole,

inoltre di attuare la trasferibilità del laboratorio alla vita quotidiana.

CONVENZIONE

COMUNE E/O

CONTR. VOL.

GENITORI

RIFIUTI…AMO

 

Il progetto nasce dalla volontà di promuovere, nell’ambito dell’educazione ambientale,

la diffusione di una coscienza collettiva consapevole ed il radicarsi di comportamenti

virtuosi da parte dei singoli partendo dagli studenti e dalle loro famiglie rispetto alla

produzione dei rifiuti, con il fine di migliorare la performance di raccolta differenziata

ed una riduzione quantitativa dei rifiuti nel nostro territorio e di far comprendere come

l’azione individuale concorre al benessere collettivo.

COMUNE

WWF

A

CACCIA

DI MOSTRISCHIO  

Il progetto si propone di esplorare le percezioni e le idee dei bambini sulla sicurezza

negli ambiti dove loro e i loro genitori vivono e lavorano attraverso la figura di

Mostrischio, un perfido mostriciattolo che minaccia l’incolumità e la serenità della

famiglia Pericoloni e di ciascuno di noi incarnando il pericolo insito nelle cose

pericolose (il coltello, il fuoco, l’altezza) e il rischio che si cela nelle cose che possono

diventare pericolose in funzione di come vengono usate (una scala, un’auto, un

cellulare), ma anche e soprattutto il comportamento scorretto o inadeguato di fronte a

una situazione o ad un evento. Si propone, dunque, di promuovere la prevenzione e la

sicurezza come valori fondamentali per se stessi e per la propria comunità sviluppando

una maggiore consapevolezza dei pericoli presenti in ambito scolastico, domestico,

stradale e lavorativo e dei comportamenti corretti per ridurre i rischi ad essi associati.

INAIL

C.R.I.

F.I.S.

FABBRICANTI DI CIOCCOLATO

Il Progetto si propone di conoscere le origini del cacao e le fasi della lavorazione, di

riconoscere il commercio equo e solidale come alternativa possibile, di riconoscere i

prodotti del mercato equo-solidale e di riconoscere alcune implicazioni del consumo di

tali prodotti.

COOP

GRATUITO

4^  

CIAK… SI GIRA!

 

Il progetto mira allo sviluppo dell’espressività globale attraverso un percorso di

educazione teatrale: vuole essere un’occasione comunicativa per i bambini che,

attraverso il movimento, la parola, il gesto e il suono, possono sviluppare la

conoscenza di sé e dell’altro, migliorare le proprie qualità espressive e creative, stare

meglio in gruppo. E’ pensato come uno strumento per far emergere le potenzialità di

ogni bambino abituando a lavorare in un clima di collaborazione e di gioia attraverso

l’utilizzo di tutti i linguaggi possibili.

COMUNE

CONVENZIONE

GESTORE TEATRO

Page 27: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

RECUPERO INDIVIDUALIZZATO

Il progetto si propone di acquisire le abilità strumentali legate alla letto-scrittura e

all’arricchimento del lessico, nonché alla comprensione e all’utilizzo di nuove parole ed

espressioni.

In ambito matematico si propone di conoscere ed operare con i numeri, eseguire

semplici operazioni e fornire gli strumenti per risolvere semplici problemi.

GRATUITO

LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE

 

Il progetto si propone di far conoscere ai ragazzi le azioni promosse da Regione,

Provincia, Comune e AUSL per combattere la diffusione della zanzara tigre nel nostro

territorio, comprendere quali sono i meccanismi che hanno portato questo insetto alla

colonizzazione delle nostre zone scoprendo i cicli vitali che lo caratterizzano, i suoi

predatori naturali, i rischi e le azioni che possono essere messe in atto per prevenirne

la diffusione.

COMUNE

W.W.F.

LA SCUOLA IN ARCHIVIO

Il percorso si snoda come un viaggio alla scoperta delle “meraviglie” conservate in

Archivio che costituiscono lo spunto di partenza per raccontare vicende dimenticate o

poco note del paese, per avvicinare gli studenti al mondo degli archivi e della ricerca

storica;

mostrare i locali in cui sono custoditi gli archivi e gli ambienti in cui si svolge il lavoro

d’archivio; far riflettere sull’importanza della tutela della ‘memoria collettiva’ e fornire

nozioni base sull’organizzazione e funzione di un Archivio Storico.

COMUNE

BIBLIOTECA

PRINCIPI NUTRITIVI

Attraverso attività ludiche il progetto si propone di fornire indicazioni nutrizionali, conoscere la piramide alimentare, sviluppare il gusto al cibo e riflettere sull’importanza dell’attività fisica.

COOP

GRATUITO

5^  

TRENTATRE PASSI DI DANZA-

A SCUOLA DI UGUAGLIANZA

 

Il progetto si propone di sviluppare la creatività attraverso moduli espressivi e sonori,

migliorare le capacità di ascolto e coordinazione, nonché conoscere meglio il proprio

corpo come strumento espressivo, disciplinandolo all’interno di spazi e tempi

prestabiliti.

Si propone inoltre di educare alla diversità delle espressioni corporee, utilizzando il

corpo per superare difficoltà relazionali, rafforzando la sicurezza di sé e l’autostima.

Inoltre verranno approfonditi alcuni articoli della Costituzione per sottolinearne

l’importanza e l’attualità.

CONVENZIONE

COMUNE

FABBRICANTI DI CIOCCOLATO

Il Progetto si propone di conoscere la filiera di produzione del cacao e le sue fasi di

lavorazione, di prendere consapevolezza del “duro” lavoro che sta dietro alla

lavorazione e al commercio di questo prodotto, così amato dai bambini, di riconoscere

i prodotti del commercio equo e solidale, di riflettere sulle implicazioni derivate dal

consumo di tali prodotti e di imparare a distinguere il cioccolato dai prodotti “al gusto

di cioccolato”.

COOP

GRATUITO

Page 28: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

LA SCUOLA IN ARCHIVIO-LA SCUOLA

NEL PASSATO

Il Progetto si propone di conoscere e ricostruire, attraverso la visione e lettura diretta

dei documenti e registri storici, aspetti e vicende della scuola di Bagnolo, dall’Unità

d’Italia alla Seconda Guerra Mondiale (materie insegnate, condizioni di vita dei

bambini, problema dell’abbandono scolastico e del lavoro minorile) e di sensibilizzare

ad una riflessione sul cambiamento della scuola e della società di ieri e di oggi, nelle

pratiche ed esperienze della vita quotidiana dei bambini.

COMUNE

BIBLIOTECA

C’E’

POSTA PER TE

Il Progetto si propone di riconoscere e saper utilizzare gli elementi costitutivi della

lettera (mittente, destinatario, scopo e linguaggio di una lettera personale), di

partecipare a scambi comunicativi con compagni utilizzando registri diversi, di scoprire

le caratteristiche di un tipo particolare di lettera: la posta elettronica, imparando ad

utilizzarla ecc.

POSTE

GRATUITO

SPORTELLO PSICOLOGICO

INSEGNANTI E

GENITORI DI

SCUOLA

PRIMARIA E DI

SCUOLA

DELL’INFANZIA

Il progetto ha la finalità di creare all’interno della scuola uno spazio di consulenza

rivolto principalmente agli adulti: insegnanti e genitori.

Si tratta di offrire la possibilità di usufruire di una consulenza specialistica con

orientamento psicologico e psicopedagogico che, attraverso la condivisione di

problematiche e la ricerca di possibili interventi, facilita il superamento delle crisi e

promuove il benessere.

Dal corrente anno scolastico viene aperto anche ai genitori della Scuola dell’Infanzia.

CONTRIBUTO

LOTTERIA

GENITORI

ANTIDISPERSIONE

ALFABETIZZAZIONE

TUTTE LE CLASSI

DELLA SCUOLA

PRIMARIA

Fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana attraverso lo sviluppo

delle quattro abilità (ascolto, parlato, lettura e scrittura).

Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale.

Educare alla cultura della convivenza democratica e della solidarietà.

ART. 9

Page 29: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

NOME  DEL PROGETTO DESCRIZIONE PROGETTOCLASSI

COINVOLTE

FORMA DI

FINANZIAMENTO

LA DIDATTICA DELLE EMOZIONI

Il Progetto si propone di imparare a riconoscere alcune emozioni di base, ampliare la propria

conoscenze delle emozioni, ampliando anche il lessico adeguato, imparare a riconoscere la propria

emotività, senza temerla, imparare a parlare dei propri stati emotivi, condividere, con compagni e

docenti, riflessioni sulle emozioni , promuovere e costruire il benessere a scuola degli studenti e

costruire validi e profondi rapporti tra gli alunni e con i docenti, affinché questi possano sviluppare

autonomia, senso di appartenenza, autostima e competenze relazionali, veri antidoti del disagio.

Classe 1^

CONTRIBUTO GENITORI

CRESCERE IN MOVIMENTO

Si affrontano esperienze legate allo sport nelle sue forme convenzionali per approfondire la conoscenza

di alcune specialità strutturate e codificate e per diventare sempre più competenti e consapevoli degli

impegni e delle richieste dello sport.

Si potrebbero inoltre prevedere lezioni di danza sportiva al fine di sviluppare la coordinazione spazio-

temporale, il ritmo, la mobilità articolare, l’espressione corporea. 

Classi 1^/ 2^

FONDO EDUC.

FISICA

LA REDAZIONE

IN CLASSE

Promuovere all’interno dell’Istituto spirito critico su eventi sociali e culturali del nostro territorio e

delle nostre tradizioni, attraverso la composizione di articoli che verranno pubblicati sul quotidiano

“Resto del Carlino”, nella pagina riservata alle scuole dell’inserto locale.

 

Classi 1^/ 2/

3^

F.I.S.

PROGETTO LETTURA

L'obiettivo principale del progetto è quello di motivare gli alunni al piacere della lettura. Il progetto è

stato proposto dalla “Fondazione città del libro” nell'ambito del Premio Bancarellino. Gli alunni

leggeranno i libri che verranno inviati alla nostra scuola e li valuteranno assegnando a ciascuno di essi

un punteggio che contribuirà alla selezione delle opere finaliste per l'assegnazione del Premio. 

Classi  2^

F.I.S.

EDUCAZIONE

ALLA LEGALITÀ

E STAR BENE

A SCUOLA

Contributo dell’arma dei Carabinieri e della Polizia Postale alla formazione della cultura della legalita’

attraverso i seguenti argomenti:

1. il cattivo uso del cellulare

2. i pericoli della navigazione in internet,

3. la diffamazione in rete e l’uso di immagini offensive nei confronti dì amici e conoscenti:

conseguenze previste dalla legge 

Classi  2^/ 3^

POLIZIA POSTALE

CARABINIERI

GRATUITO

MADRELINGUA INGLESE

Il progetto, proposto in orario pomeridiano e realizzato con la presenza di un esperto esterno di

madrelingua inglese, offre un potenziamento delle abilità di    comprensione e uso della lingua orale

prevedendo la discussione di tematiche ed argomenti relativi la vita quotidiana e la cultura di paesi

anglofoni.

Classi  3^

CONVENZIONE

COMUNE e/o

CONTR. VOL. GENITORI

Page 30: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

MADRELINGUA FRANCESE

Il progetto, proposto in orario pomeridiano e realizzato con la presenza di un esperto esterno di

madrelingua inglese, offre un potenziamento delle abilità di    comprensione e uso della lingua orale

prevedendo la discussione di tematiche ed argomenti relativi la vita quotidiana e la cultura di paesi

francofoni.

 Classi  3^

CONVENZIONE

COMUNE e/o

CONTR. VOL. GENITORI

PRIMI PASSI

NELLA

LINGUA LATINA

Attività di approfondimento di latino in funzione della scelta della scuola secondaria di secondo grado Classi  3^ F.I.S.

POTENZIAMENTO MATEMATICA

Il progetto è rivolto ad una selezione di alunni provenienti dalle classi terze e si articolerà in 10 incontri

di 2 ore ciascuno. È stato pensato per ampliare quanto appreso in termini di contenuti algebrici e

geometrici e per introdurre alcuni aspetti non previsti dalla programmazione della scuola secondaria di

I grado al fine di preparare all’ingresso nella scuola secondaria di II grado.

Classi  3^F.I.S.

SALVAGENTEPropone una strategia di intervento nella prevenzione della dispersione scolastica 

Classi  2^/ 3^ GRATUITO

EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ

E ALLA SESSUALITÀFavorire e coordinare i rapporti tra scuola , famiglia e territorio nell’ambito della prevenzione del

disagio ed educazione all’ affettività e alla sessualità. Classi  2^/ 3^

CONVENZIONE

COMUNE e/o

CONTR. VOL.

GENITORI

BAGNOLO IN LOVE

Progetto di ricerca sul tema dell’ “ Amore” che mette in relazione aspetti e avvenimenti storico-

letterari, artistici e musicali, anche in relazione al contesto storico locale. Attraverso giochi di ruolo,

simulate e discussioni di gruppo, caratteristiche dell’approccio socio-affettivo, gli alunni verranno

stimolati a riflettere sulle loro emozioni, i loro sentimenti e le loro modalità di esprimere l'affettività,

nonché sui loro modi di mettersi in relazione con gli altri. Una migliore conoscenza dell’altro” e la

possibilità di esprimersi e confrontarsi in un clima di rispetto reciproco consentirà ai ragazzi di

accettare anche punti di vista diversi dai propri. Inoltre, un clima di condivisione di pensieri, emozioni

ed esperienze arricchirà il patrimonio personale dei ragazzi. Esito finale, la realizzazione di uno

spettacolo teatrale

Classi  3^ CONVENZIONE

COMUNE

L'OFFICINA EDUCATIVA

UNA SCUOLA PER ME

La scuola si propone di offrire un clima di ascolto e dialogo agli alunni e alle famiglie con il desiderio di

poter migliorare l'autoconoscenza delle proprie attitudini e potenzialità nei vari campi del saper fare

con attività pomeridiane in ambito di un apprendimento pratico e concreto.

Le attività sono articolate in questo modo:

sulla base di scelte individuali si formeranno gruppi di alunni di classe prima, nel primo quadrimestre e

di alunni di classi seconde nel secondo quadrimestre, che svolgeranno attività di laboratorio

pomeridiano di 1h e 30’ settimanali, rispettivamente per :

1. LABORATORIO DI MANUALITA’ CREATIVA E DEL RICICLO CREATIVO (tecnica del mosaico, patchwork,

falegnameria, redesign, pannolencio, decoupage, tecniche del riciclo domestico, ecc…)

2. LABORATORIO DI IMPAGLIATURA per la conservazione delle attività artigianali e la conoscenza degli

antichi mestieri del nostro territorio

Classi  1^ e

2^

COOP

COMUNE

REGIONE

Il compito dei docenti, sarà quello di far conoscere e sensibilizzare gli alunni, con percorsi

didattici specifici, sulla SHOAH e la “diversità”, per poi invitarli a rappresentare con la

realizzazione di appositi pannelli illustrativi e con la semina dei fiori di crocus di colore giallo , che

ricordano le stelle di Davide che gli ebrei erano costretti a cucire sugli abiti durante il dominio nazista.

Il crocus fiorisce alla fine di Gennaio, intorno alla data della giornata mondiale in memoria delle vittime

Classi  1^

COOP

REGIONE

Page 31: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

IL GIARDINO DELLA MEMORIA

UNA SCUOLA PER ME

dell’Olocausto. Chi ammirerà i fiori potrà leggere cosa rappresentano in un modo tangibile, tale da

introdurre i giovani all’argomento dell’olocausto e aumentare la consapevolezza dei rischi del razzismo,

della discriminazione, dei pregiudizi e dell’odio. Gli alunni, con l’aiuto dei docenti, realizzeranno una

dispensa che metteranno a disposizione della propria classe e si impegneranno a divulgarla e

condividerla con i propri compagni

UNA SCUOLA PER ME…

A TEATRO

La ricerca di occasioni di stimolo e di motivazione per un armonico sviluppo della personalità degli

alunni costituisce uno degli impegni essenziali dell'insegnamento nella nostra scuola con l’obiettivo di

privilegiare l’educazione dei ragazzi alla comunicazione e alla socialità, muovendo dalla constatazione

che è proprio a questo livello che spesso si inceppa il processo educativo generale: una cattiva

comunicazione è spesso all’origine di fenomeni come la disaffezione, la dispersione, la demotivazione.

REGIONE

PULIAMO

IL NOSTRO PICCOLO MONDO

Il progetto si propone di sensibilizzare i ragazzi al rispetto del proprio ambiente di lavoro e alla

valorizzazione dei beni collettivi. Il progetto si attuerà nel periodo che va da marzo a maggio

coinvolgendo le classi a turno per un’ora a settimana.

Classi 1^/2^/

3^

VOLONTARI LEGA

AMBIENTE

F.I.S.

SONO COME MANGIO

Acquisire stili di vita adeguati per mantenere il benessere operando scelte consapevoli nei consumi

alimentari e apprendere l’importanza dell’alimentazione conoscendo la composizione e il valore

nutritivo degli alimenti. Ricavare correttamente le informazioni dalle etichette e comprendere come

certe scelte siano frutto di condizionamenti. Legare cibo e alimenti al proprio territorio e alle tradizioni

locali e

valorizzare l’uso di alimenti freschi, a km 0 e le preparazioni domestiche 

Classi  2^

CONVENZIONE

COMUNE e/o

CONTR. VOL.

GENITORI

COPPA RUFFINI  2014

Offrire ai ragazzi la possibilità di vedere la matematica come un lavoro di squadra permettere ai

ragazzi di fare matematica in modo un po’ diverso e sicuramente più divertente

Rappresentare la propria scuola in una Gara di Matematica a Squadre. Partecipano gruppi di  alunni

delle classi 3^ .

Cassi 3^

GRATUITO

CONSULENZA PSICOLOGICA

Sportello psicologico rivolto agli studenti e agli adulti (genitori e insegnanti) per favorire i

processi di crescita e di apprendimento in ambito scolastico, come supporto alla genitorialita’ e

alle problematiche dell’eta’ adolescenziale.

 

Classi 1^/ 2^/

3^

RETE COMUNI

ASS.PRODIGIO

GRATUITO

ANTIDISPERSIONE

ALFABETIZZAZIONE

Fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana attraverso lo sviluppo delle quattro

abilita’ (ascolto, parlato, lettura e scrittura).

Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale.

Educare alla cultura della convivenza democratica e della solidarietà.

 

Classi 1^/ 2^/

3^

ART.9

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5. INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L'integrazione degli alunni diversamente abili avviene attraverso:

Progetti mirati per ogni singola classe Percorsi alternativi a quelli curricolari Attività a piccolo gruppo Percorsi di accompagnamento dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola

Secondaria di I° Grado

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PREMESSA L’integrazione degli alunni in situazione di handicap trova un importante riferimento giuridico nell’art. 12 della Legge Quadro 104/92. Art. 12 comma 2: “E’ garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola dell’Infanzia, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie”. “L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”.Art. 12 comma 3:

MOTIVAZIONE L’eterogeneità e la gravità delle situazioni presenti nel nostro Istituto sono tali da rendere necessari “interventi permanenti, continuativi e globali” (ex Legge 104, art. 3 comma 3) e da determinare alcune priorità nei programmi e negli interventi del servizio scolastico.Ai fini dell’integrazione la nostra scuola si propone di rendere veramente operativo l’Accordo Provinciale di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, ai sensi dell’ex Legge 104/92. Si esplicitano qui di seguito obiettivi e metodologie tenendo ben presenti gli artt. 13 e 14. Art. 13: “Il bambino portatore di handicap deve trovare nella scuola le condizioni ottimali per sviluppare al massimo le sue potenzialità”. Art. 14: “La classe è il normale ambito per favorire il processo di integrazione”.OBIETTIVI:

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1. Integrazione dell’alunno;2. Interazione fra scuola – territorio – famiglia – A.S.L.;3. Cooperazione fra insegnanti;

4. Sinergia fra insegnanti (di sostegno e di classe o di sezione), educatori, obiettori e collaboratori scolastici;

5. Continuità educativa e didattica fra i diversi ordini di scuola.

 MODALITÀ ► OBIETTIVO “A” Ai fini dell’integrazione risultano particolarmente importanti:

la collaborazione fra gli insegnanti di classe o di sezione e l’insegnante di sostegno;

l’adozione – da parte degli insegnanti di classe o di sezione – di modalità di programmazione flessibili per agevolare il percorso scolastico dell’alunno in situazione di handicap (lavori a piccolo gruppo all’interno della classe o della sezione, attivazione di laboratori per attività specifiche, uso di spazi adeguatamente attrezzati);

la corresponsabilità degli insegnanti di classe o di sezione e dell’insegnante di sostegno in merito al percorso individualizzato dell’alunno in situazione di handicap;

l’attuazione di progetti individualizzati formulati in stretta collaborazione fra gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno;

il coinvolgimento dell’alunno ad opera degli insegnanti di classe o di sezione, nei limiti del possibile, in qualsiasi attività ed in particolare in conversazioni, educazione all’immagine o attività manuali, educazione motoria e corporea, educazione musicale, anche senza la presenza dell’insegnante di sostegno;

le “pari opportunità” fra gli insegnanti di classe o di sezione e l’insegnante di sostegno (compresa la conduzione da parte dell’insegnante di sostegno di attività adeguatamente programmate da svolgere con il gruppo-classe o con il gruppo-sezione);

le “pari opportunità” fra gli insegnanti di classe e l’insegnante di sostegno, nell’ambito delle materie di competenza di quest’ultimo, per quanto riguarda la scuola media.

► OBIETTIVO “B”  Per realizzare una buona interazione fra scuola – famiglia – territorio – A.S.L. risultano importanti:

il coinvolgimento dei genitori nella stesura del P.E.I.;

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gli atteggiamenti, da parte del team docenti, di condivisione e di valorizzazione delle diversità;

i rapporti collegiali con le famiglie (ogni docente del team del Collegio deve essere un punto di riferimento per qualsiasi situazione scolastica che concerne l’alunno in questione).

E’ auspicabile, per il futuro, una sempre maggiore collaborazione fra la scuola ed il Comune nelle persone dell’assistente sociale e della psicologa che già opera all’interno dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano. La scuola è tenuta a segnalare al Comune tutto ciò che concorre a promuovere l’integrazione:

servizi di trasporto speciale; rimozione delle barriere architettoniche; personale aggiuntivo (educatori, obiettori, assistenti alla persona); aggiornamento dei mansionari del personale aggiuntivo; materiale didattico e strumentale (di cui all’art. 16 degli Accordi di

Programma del 15/10/2001).

All’A.S.L. compete quanto segue: compilazione, spiegazione ed aggiornamento della Diagnosi Funzionale; collaborazione nell’ambito di incontri programmati per la stesura e la

verifica del P.E.I. e del P.D.F.; interventi in relazione a specifici progetti definiti dai servizi sanitari in

collaborazione con gli insegnanti; partecipazione agli incontri programmati di continuità per gli alunni che

passano da un ordine di scuola all’altro; collaborazione con gli insegnanti e con gli operatori della scuola per

l’orientamento nell’ambito del più complesso progetto di vita. Per favorire una fattiva collaborazione fra scuola e A.S.L. è necessario che agli incontri siano presenti tutti gli insegnanti del team; gli incontri, perciò, dovrebbero svolgersi in orario extrascolastico.

► OBIETTIVO “C” Per realizzare la cooperazione fra insegnanti, occorre tener presente quanto segue:

la Commissione H d’Istituto determina le linee operative per tempi, luoghi, modalità dell’integrazione;

gli insegnanti, curricolari e non, improntano la loro attività secondo il progetto di cui sopra;

gli insegnanti di sostegno condividono esperienze, materiale, strategie educative e didattiche e consigli, nel corso di apposite riunioni. 

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► OBIETTIVO “D” Per realizzare una buona sinergia fra insegnanti, assistenti alla persona, educatori e collaboratori scolastici occorre tener presente quanto segue:

gli insegnanti del team devono coinvolgere nella conoscenza dell’alunno e del P.E.I. gli educatori, gli assistenti alla persona e i collaboratori scolastici per le relative competenze;

tutte le figure di riferimento operano con unicità di intenti sul progetto. 

► OBIETTIVO “E” Gli insegnanti dei diversi ordini di scuola collaborano, per realizzare la

continuità nel momento del passaggio dell’alunno all’ordine di scuola superiore, ai fini di garantire il massimo sviluppo dell’esperienza scolastica della persona di cui alla Legge 104/92;

gli insegnanti dei diversi ordini di scuola, su proposta degli insegnanti di classe e della commissione H, progettano percorsi finalizzati a garantire la compresenza, durante il primo periodo dell’anno scolastico, del docente di sostegno dell’ordine di scuola precedente nella classe del ciclo successivo;

per favorire il passaggio dell’alunno all’ordine di scuola successivo, gli insegnanti dello stesso, sempre su proposta degli insegnanti di classe e della Commissione H, programmano momenti di incontro con l’alunno durante le attività didattiche nell’ultimo periodo dell’anno scolastico.

ATTUAZIONEIl Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale per l’integrazione e un referente per la Scuola Secondaria. La funzione strumentale si avvale del contributo della commissione H formata da tutti gli insegnanti di sostegno e che si riunisce nei momenti cruciali dell’A.S. (inizio - fine quadrimestre - fine anno) o qualora se ne ravvisi la necessità.Il gruppo d’integrazione è l’organo garante delle buone prassi e si riunisce regolarmente come da accordi di programma (scaduti) o qualora se ne ravvisi la necessità.

OBIETTIVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2014-20145Finalizzare i progetti d’integrazione a laboratori centrati sulla psicomotricità e sulla musicoterapia e sull'improvvisazione teatrale, utilizzando un codice di comunicazione alternativo a quello verbale.Coinvolgere maggiormente i genitori, soprattutto coloro che non fanno parte del Gruppo d’Istituto.Adottare modalità comuni per quanto riguarda le prove Invalsi.

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Elaborare un vademecum per la gestione della difficoltà aspecifiche d’apprendimento.

PROTOCOLLO PER IL PERSONALE ADDETTO ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA.

CAPITOLO I

NORME PER UNA BUONA INTEGRAZIONE.

Ogni team docenti ( Consiglio di classe) deve creare situazioni di lavoro a piccolo gruppo finalizzato all’integrazione dell’alunno certificato.

L’intervento dell’insegnante di sostegno su altri bambini in difficoltà nella classe deve considerarsi straordinario e sporadico.

Per quanto riguarda la scuola elementare,ogni team docenti, nell’incontro mensile per classi parallele, deve dedicare tempi e spazi per l’alunno certificato.

Lo stesso vale anche per i Consigli di classe della scuola media. Per sopperire alla scarsità di tempo a disposizione, il gruppo H d’Istituto ha pianificato un’ora di programmazione mensile per tutti gli insegnanti coordinatori di classe con inserimento. Previa documentazione, tale ora sarà incentivata col fondo di Istituto.

I docenti curricolari sono tenuti a mettere i docenti di sostegno nelle condizioni di semplificare e di adattare i curricoli agli alunni certificati.

Quando l’insegnante di sostegno non è presente e l’alunno non può seguire la lezione, l’insegnante di sostegno deve lasciare il materiale, affinché il bambino possa lavorare in classe con l’insegnante curricolare.

Il team docenti deve esprimere collegialmente la valutazione tenendo ben presenti i parametri previsti per l’alunno certificato.

Ogni team docenti ( Consiglio di classe) dovrebbe partecipare agli incontri con l’ASL; lo stesso vale per gl’incontri con i genitori. Gl’incontri con l’ASL sono, in genere, tre annui. Il primo si tiene nella scuola ed è programmato nella terza settimana di lezione. Per gli altri due, ogni team si organizzerà autonomamente a seconda delle esigenze; per accordi con l’ASL gl’incontri successivi al primo, solitamente, si tengono in via Amendola,2 a Reggio Emilia.

CAPITOLO IIPROGRAMMAZIONE Gli insegnanti si sostegno sono tenuti a partecipare agli incontri della Commissione, della durata di due ore, sulle problematiche relative all’integrazione degli alunni diversamente abili. Queste ore rientrano nelle 80 ore annue ( secondo scaglione).

Page 37: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Gli educatori del Comune di RE sono tenuti ad un’ora di programmazione settimanale; quelli del Comune di Bagnolo usufruiscono di 2 ore mensili di programmazione. Le ore possono essere cumulate in max. 2 per pacchetto. Oltre alla programmazione col team docenti e con l’insegnante di sostegno, che assumono importanza prioritaria, possono rientrare, nel pacchetto di programmazione degli educatori, incontri con l’ASL e con i genitori. Devono essere compresi gli incontri (3 annuali) con la Funzione Strumentale. Non possono essere considerati i tempi eventualmente necessari per la stesura di relazioni e quant’altro assuma la forma di elaborato personale. Gl’insegnanti di sostegno sono tenuti a compilare il foglio firme degli educatori, a registrare sul registro dell’alunno le date di programmazione, i soggetti della medesima, gli argomenti trattati e le decisioni prese. Questa pagina dovrà essere fotocopiata e consegnata trimestralmente ( 20 dicembre, 20 marzo e 15 maggio) all’insegnante coordinatore.

Lo stesso vale per gli incontri dei professori di sostegno della scuola media con gli insegnanti coordinatori di classe.

CAPITOLO III

NORME SULL’UTILIZZO DEL PERSONALE

L’insegnante di sostegno e l’educatore , nell’ambito di loro competenza, intervengono sull’alunno certificato in relazione alla classe.

L’insegnante di sostegno deve comunicare all’insegnante coordinatore ogni assenza prevista dell’alunno su cui operino educatori del Comune di Bagnolo. Il coordinatore ne darà tempestiva comunicazione al Comune che provvederà alla sospensione dell’incarico.

Per quanto riguarda gli educatori di RE , secondo l’accordo in vigore, gli educatori non interrompono il rapporto lavorativo e continuano il lavoro programmato per quel giorno sulla classe.

In caso di assenza dell’educatore di Bagnolo, comunicare al più presto alla coordinatrice che provvederà, nei limiti del possibile, alla sostituzione.

Affinché i rispettivi interventi siano il più possibile sinergici e proficui: nel caso che sia assente il bambino certificato dovrebbero rimanere sulla

classe e svolgere il lavoro programmato per quel giorno; nel caso di uscite didattiche o gite scolastiche, la partecipazione

dell’insegnante di sostegno dev’essere accordata tra i due team. Le ore dell’educatore devono essere recuperate a carico dell’alunno in uscita;

non è possibile un utilizzo diverso del personale , quando lavora in situazione con l’alunno. Impegni con l’ASL, programmazione, incontri per l’orientamento, ecc. devono tenersi in orario non di servizio;

Page 38: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

il servizio alla mensa è previsto solo nel caso che l’educatore debba svolgere parte del PEI durante questo tempo.

In caso di uscite o gite si valuterà, caso per caso, a seconda della meta o della tipologia della gita, quanti accompagnatori devono supportare l’alunno.

In genere, è sufficiente una sola persona, nei casi di handicap motorio, laddove sussistano barriere architettoniche, possono essere presenti anche due persone. Poiché il personale è solitamente vincolato ad un altro alunno, i team docenti nell’organizzare le uscite devono tener presenti le esigenze dei ragazzi certificati e fare proposte adeguate a loro.

PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON VALUTAZIONE DI DSA

La normativa, cui l’insegnante deve far riferimento per rispondere al meglio ai bisogni dell’alunno con certificazione di DSA, è contenuta in :

Nota MIUR n.4099/a/4 del 5 ottobre “ 2004 ( strumenti compensativi e dispensativi)

Nota MIUR n.26 del 5 gennaio 2005 ( diagnosi specialistica) C.M.n.28 del 5 marzo 2007 (esami ) Nota USR del 3 febbraio 2009 (suggerimenti operativi)

  Ogni classe di scuola secondaria e ogni gruppo di docenti di classi parallele sono dotati di una cartellina contenente :

il vademecum adottato dalla provincia di Reggio Emilia suggerimenti operativi a cura di Graziella Roda estratto dispense corso DSA Bagnolo 2009 circolare USR del 3 febbraio 2009

  Nella sala insegnanti della scuola secondaria è depositata un’apposita cartella con tutti i materiali raccolti sulla problematica.

 Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale , due insegnanti referenti:

uno per la primaria e uno per la secondaria e una Commissione, presieduta dalla dirigente e formata da docenti di ogni ordine di scuola.

Page 39: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Ad essa saranno invitati rappresentanti dei genitori in corrispondenza dei tre punti focali dell’anno scolastico: dopo la stesura dei PDP, dopo la valutazione del primo quadrimestre e a fine anno scolastico.

 Gli insegnanti prendono visione della certificazione ed incontrano lo specialista che l’ha redatta, in caso di prima certificazione.

L’insegnante predispone il PDP secondo il seguente iter: raccolta di tutte le informazioni sull’alunno dalla segreteria e dagli

insegnanti dell’anno precedente ( prima dell’inizio delle lezioni); prime osservazioni sul campo dell’alunno con DSA, tese a focalizzare i

suoi punti di forza e di debolezza ( entro la prima metà di ottobre); incontro con la famiglia dell’alunno e/o con eventuali esperti che seguono

il ragazzo al pomeriggio ( seconda metà di ottobre); elaborazione del PDP da parte dei docenti sulla base del modello

approvato in Commissione ( entro il 30 novembre); momento di verifica tra insegnanti e genitori ( dopo la valutazione del

primo quadrimestre) .

Anche nel caso di consegna della certificazione in corso d’anno, occorrerà attivarsi per la stesura del PEI.

Il documento viene consegnato ed illustrato alla famiglia che lo firma e che, insieme con gli insegnanti, s’impegna a rispettare e a realizzare in ogni sua parte (15 dicembre).

Il documento dev’essere conservato accuratamente nell’agenda della programmazione ( per la scuola primaria) e unitamente alla programmazione di classe (per la scuola secondaria). Alla fine dell’anno scolastico dovranno essere consegnati alle insegnanti referenti.

Particolarmente delicato è da ritenersi il momento della comunicazione alla classe, che deve avvenire sempre previo accordo con la famiglia dell’alunno e mai indipendentemente da esso. Per le situazioni più complesse si può concordare l’intervento con la Dott.ssa Faccin che potrebbe anche assumersene l’onere con la classe.

La Scuola Primaria garantisce la necessità di comunicazione più frequente con le famiglie degli alunni con DSA, nei tempi e nei luoghi preposti.

Gli insegnanti della scuola secondaria, quando richiesto dai genitori, mostrano, in sede di colloquio, la verifica accuratamente commentata e consegnano dei suggerimenti operativi in merito.

Insieme al diploma, il Consiglio di Classe consegna alla famiglia una relazione sul percorso scolastico dell’alunno, da presentare alla scuola secondaria di secondo grado per agevolarne il passaggio.

Il passaggio di informazioni dalla primaria alla secondaria avviene secondo le modalità stabilite dalla Commissione continuità.

Page 40: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Nelle relazioni finali ogni insegnante prevede un paragrafo DSA in cui espone come si è evoluta la situazione di partenza.

L’Istituto Comprensivo s’impegna nell’individuazione precoce dei DSA aderendo al progetto “Un credito di fiducia”.

6. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio docenti ed inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure che la scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri.

  Il Protocollo definisce prassi condivise di carattere: Amministrativo: l’iscrizione. Comunicativo - relazionale: prima conoscenza. Educativo - didattico: accoglienza, proposta di assegnazione alla classe. Sociale: rapporti con le famiglie e il territorio.

► ASPETTO AMMINISTRATIVO: L’ ISCRIZIONE

L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.

Page 41: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

E’ presente, tra il personale di segreteria, un incaricato di riferimento che si occupa di ricevere le iscrizioni di alunni stranieri.

Per migliorare il passaggio di informazioni, si fornirà alla segreteria la modulistica da compilare e far compilare al momento dell’iscrizione, tradotta nelle lingue d’origine dei genitori richiedenti (inclusi inglese e francese come lingue di mediazione).

Se sarà possibile, sempre nella lingua d’origine, verrà allegato al libretto per giustificare le assenze, uno schema informativo e un opuscolo di presentazione della realtà scolastica dell’obbligo in Italia, nonché degli orari e dei giorni di frequenza dell’Istituto.

Per rendere più facile la comunicazione durante il colloquio di iscrizione, si potrà ricorrere all’aiuto di insegnanti di inglese o francese della scuola.

Al termine di questo primo momento, si fisserà l’appuntamento ravvicinato per l’incontro tra genitori, alunno e i docenti del Gruppo di Accoglienza (da designare all’interno del Collegio docenti ad inizio anno scolastico).

Se il neo iscritto proviene da un’altra Provincia o da un altro Stato, la famiglia consegnerà in Segreteria tutta la certificazione medica prima dell’ingresso dell’alunno in Istituto.

►MATERIALI

Modulo d’iscrizione in italiano o bilingue.

Modulistica varie plurilingue.

► ASPETTO COMUNICATIVO-RELAZIONALE: LA PRIMA CONOSCENZA

In questa fase, per la quale è prevista una durata di almeno 3 giorni nella prima settimana (anche in giorni non consecutivi e in orario non completo d’insegnamento), sarà avviata una prima conoscenza del nuovo iscritto che consenta di scegliere in modo avveduto in quale classe debba poi essere inserito, di individuare gli interventi facilitatori da attivare per favorirne l’inserimento, di preparare la classe a cui verrà destinato ad accoglierlo, di aiutare il ragazzo ad orientarsi nella nuova realtà scolastica.

In concreto essa si articolerà nei seguenti momenti:

Page 42: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Il personale di segreteria condurrà l’incontro con i genitori e l’alunno, eventualmente con l’aiuto di un mediatore linguistico, per raccogliere informazioni e ricostruire la storia personale e scolastica dell’allievo, i suoi interessi.

Nell’aula di laboratorio linguistico, l’insegnante del Gruppo di Accoglienza si incontrerà con il nuovo iscritto: rileverà le sue reali competenze in lingua italiana, avvierà i primi dialoghi, gli proporrà alcune prove logico-matematiche organizzate su diversi livelli, per saggiare, anche se a grandi linee, le sue abilità.

Si provvederà inoltre a mostrare al ragazzo l’edificio scolastico, le aule speciali, illustrargli i percorsi dei diversi spostamenti perché si costruisca un primo schema di orientamento.

►ASPETTO EDUCATIVO- DIDATTICO

L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE

Sulla base dei dati raccolti, al termine dei primi due giorni di attività e conoscenza, si contatteranno gli insegnanti delle classi coinvolte e si procederà all’assegnazione del ragazzo alla classe al termine di un incontro a cui saranno presenti il Dirigente e i docenti designati.

In base all'art. 45 del D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 il nostro Istituto assegna di norma l’allievo alla classe in base all’età anagrafica.

In casi eccezionali, dopo l’azione di ricostruzione della biografia scolastica dell’allievo effettuata dal Gruppo di accoglienza, somministrate le prove di verifica del livello di apprendimento e sentito il parere della famiglia, si può decidere di iscrivere il bambino al massimo ad una sola classe inferiore rispetto all’età anagrafica.

Il numero di bambini stranieri va equamente distribuito all’interno delle diverse classi parallele per evitare forme di concentrazione dannose al buon inserimento.

Per la scelta della classe possono essere tenuti in conto, inoltre, anche questi ulteriori criteri:

a) il livello di apprendimento di alunni stranieri già presenti in classe;

b) la numerosità;

e) il numero delle ore di compresenza.

Page 43: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Dopo aver individuato la classe in cui l’alunno sarà inserito, è necessario, prima dell’inserimento, preparare i compagni ad accoglierlo.

Questo compito, da svolgersi in terza giornata, prima dell’ingresso effettivo dell’allievo in classe, sarà affidato all’insegnante coordinatore o ad un insegnante del team che avrà cura di presentare al gruppo classe il luogo di provenienza del nuovo iscritto, fornendo o ricercando insieme alcune informazioni su quella realtà e alcuni dati sul tenore e le abitudini di vita.

Sempre in questa fase, si avrà cura di programmare, per i primi momenti di inserimento, attività, anche in forma di gioco, di conoscenza reciproca e di socializzazione.

► INSERIMENTO NELLA CLASSE ED INTERVENTI DI FACILITAZIONE

 Con l’inserimento dell’allievo, inizia una fase di osservazione e di conoscenza del nuovo alunno da parte degli insegnanti del team o del Consiglio di classe, ai quali spetta il compito di stabilire gli obiettivi prioritari di insegnamento, che saranno programmati per il nuovo alunno e di valutare il raggiungimento dei suddetti obiettivi.

Sulla base delle risorse disponibili (presenza di insegnanti facilitatori, mediatori interculturali, flessibilità oraria, ore a disposizione dei docenti, convenzioni e accordi con l’extrascuola), il Collegio docenti e il Dirigente, all’inizio di ciascun anno scolastico, approveranno l’attivazione di percorsi di facilitazione individualizzati o a piccolo gruppo per alunni stranieri, finalizzati all’inserimento e all’apprendimento della lingua italiana come L2 e della lingua italiana come lingua dello studio.

All’insegnante con Funzione Strumentale Intercultura, o ad altro docente incaricato, sarà affidato il compito di raccogliere e curare il materiale didattico a disposizione per percorsi d’insegnamento rivolti agli alunni stranieri e di documentare le esperienze effettuate; avrà inoltre il compito di fornire indicazioni e suggerimenti utili agli insegnanti del Collegio docenti.

PROCEDURE D’ATTIVAZIONE

  ► IL COLLEGIO DOCENTI

ad inizio anno scolastico costituisce la COMMISSIONE INTERCULTURA di cui fanno parte insegnanti di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°Grado, insieme all’eventuale insegnante facilitatore e mediatore interculturale.

 

► COMMISSIONE INTERCULTURA

Page 44: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

L’istituzione formale della Commissione, come articolazione del Collegio docenti, segnala l’impegno dell’Istituto in questo campo ed evidenzia l’assunzione collegiale di responsabilità.

COMPITI

Ad inizio d’anno opera una ricognizione delle risorse a disposizione per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri e sulla base di queste e dei bisogni rilevati e previsti, elabora e propone al Collegio docenti percorsi facilitatori, in particolare relativi all’insegnamento della lingua italiana come L2 e all’approccio alla lingua veicolare per lo studio.

Seleziona e fornisce al personale di segreteria la modulistica in lingua, necessaria ad espletare con più facilità i primi approcci di tipo burocratico con i genitori stranieri che si presentano per l’iscrizione del proprio figlio, nonché i materiali, sempre in lingua, da distribuire alle famiglie, relativi agli orari e al funzionamento dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo. Parte del materiale suddetto è già a disposizione, mentre altro è in via di definizione.

Prepara o seleziona i materiali per testare le competenze di base dell’allievo, in particolare in riferimento all’ambito logico-matematico, avvalendosi delle indicazioni degli insegnanti dei vari ordini di scuola.

Promuove corsi di formazione per i docenti sulle tematiche dell’intercultura ed iniziative rivolte a genitori e alunni sugli stessi temi.

Si riunisce per progettare esperienze comuni, per monitorare l’esistente, per operare un raccordo tra i diversi ordini di scuola e realtà.

La Commissione orienta i colleghi verso la ricerca di materiali, sussidi, consulenza all’interno dell’Istituto o presso le Agenzie preposte operanti sul territorio.

► STRUTTURE OPERATIVE D’ISTITUTO

GRUPPO DI ACCOGLIENZA: composto da docenti dell’Istituto Comprensivo, che affianca il mediatore interculturale e l’insegnante funzione strumentale stranieri, con compiti progettuali e gestionali.

LABORATORI LINGUISTICI: aule attrezzate per lavoro individuale e a piccolo gruppo, presenti nei locali della scuola Primaria e Secondaria di I grado.

BIBLIOTECA : in cui vengono raccolti materiali didattici di produzione interna o reperiti all’esterno, relativi alle tematiche dell’intercultura, della conoscenza dell’italiano come L2 presenti all’interno dei Laboratori linguistici.

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7. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA – ELEMENTARE E MEDIA

“E. COMPARONI”

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013

A.S. 2014-2015

Finalità

Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusività degli alunni con diverse abilità, difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale, Disturbi specifici dell'apprendimento. Tali interventi coinvolgono soggetti diversi, insegnanti, famiglie, équipe medica, esperti esterni e, a livello di Istituzione scolastica, devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte.

Il presente piano intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica inclusiva e ,quindi, efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.

Modalità operative

Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di:

Alunni con disabilità certificate

Alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento

Alunni con BES

Soggetti coinvolti

Dirigente Scolastico, personale docente e non docente, Referente per la disabilità, Referente per l’integrazione degli alunni stranieri, Referente DSA,

Page 46: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Referente Continuità, Referente Orientamento, Referente rapporti con il territorio, GLH d’Istituto, équipe medica ASLRE, famiglia, associazioni ed altri enti presenti sul territorio

ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATE

Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine assicura al proprio Istituto: il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno.

Consiglio di classe

Il primo passo per l’inclusione dell’alunno è la stretta collaborazione tra gli insegnanti del consiglio di classe, per facilitare l’appartenenza dell’alunno in difficoltà al contesto socio educativo del gruppo classe.

GLH d’Istituto

Il GLH si occupa prevalentemente di: formulare progetti per la continuità fra ordini di scuola; elaborare progetti specifici per i soggetti disabili, in relazione alle tipologie, assegnare i docenti di sostegno e agli assistenti alle classi/alunni. Al GLHI competono anche le problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi (CM n. 8 del 6 marzo 2013).

L’AEC

opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Inclusione Scolastica con il Consiglio di Classe.

Page 47: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

L’assistente specializzato ha come obiettivo il raggiungimento dell’autonomia e della comunicazione personale del minore diversamente abile. Facilita l’integrazione scolastica, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione.

Personale non docente

I compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti.

Il territorio

Il territorio è una risorsa importante per il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell’alunno

Docenti referenti:

il Docente referente per il sostegno collabora con il Dirigente e con il personale della scuola per svolgere:

1. azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno;

2. azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale;

3. coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica;

4. azioni di coordinamento del GLH d’Istituto;

5. ricerca di materiali didattici utili al sostegno;

6. individuazione di adeguate strategie educative;

7. aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati;

8. operazioni di monitoraggio;

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9.diffusione delle informazioni e gestione delle conoscenze;

10. promozione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione degli insegnanti

Vedi

Allegato 1: Protocollo d’accordo per il personale addetto all’integrazione degli alunni diversamente abili nella scuola.

PROGETTI INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (POF)

MODELLI PEI,PDF previsti dagli Accordi di Programma Provinciali

POF

ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Il nostro Istituto ha redatto un protocollo d’accoglienza degli alunni con certificazione di DSA

1 - La normativa, cui l’insegnante deve far riferimento per rispondere al meglio ai bisogni dell’alunno con certificazione di DSA, è contenuta in :

Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012

Nota MIUR n.4099/a/4 del 5 ottobre “ 2004 ( strumenti compensativi e dispensativi)

Nota MIUR n.26 del 5 gennaio 2005 ( diagnosi specialistica)

C.M.n.28 del 5 marzo 2007 (esami )

Nota USR del 3 febbraio 2009 (suggerimenti operativi)

2 - Ogni classe e ogni gruppo di docenti di classi parallele sono dotati di una cartellina contenente :

il vademecum adottato dalla provincia di Reggio Emilia

suggerimenti operativi a cura di Graziella Roda

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estratto dispense corso DSA Bagnolo 2009

circolare USR del 3 febbraio 2009

3 - Nella sala insegnanti della scuola secondaria è depositata un’apposita cartella con tutti i materiali raccolti sulla problematica.

4- Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale , due insegnanti referenti: uno per la primaria e uno per la secondaria e una Commissione, presieduta dalla dirigente e formata da docenti di ogni ordine di scuola.

Ad essa saranno invitati rappresentanti dei genitori in corrispondenza dei tre punti focali dell’anno scolastico: dopo la stesura dei PDP, dopo la valutazione del primo quadrimestre e a fine anno scolastico.

5 – Gli insegnanti prendono visione della certificazione ed incontrano lo specialista che l’ha redatta, in caso di prima certificazione.

6 – L’insegnante predispone il PDP secondo il seguente iter:

1. raccolta di tutte le informazioni sull’alunno dalla segreteria e dagli insegnanti dell’anno precedente ( prima dell’inizio delle lezioni)

2. prime osservazioni sul campo dell’alunno con DSA, tese a focalizzare i suoi punti di forza e di debolezza ( entro la prima metà di ottobre)

3. incontro con la famiglia dell’alunno e/o con eventuali esperti che seguono il ragazzo al pomeriggio ( seconda metà di ottobre)

4. elaborazione del PDP da parte dei docenti sulla base del modello approvato in Commissione ( entro il 30 novembre)

5. momento di verifica tra insegnanti e genitori ( dopo la valutazione del primo quadrimestre)

7 – Anche nel caso di consegna della certificazione in corso d’anno, occorrerà attivarsi per la stesura del PDP.

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8 – Il documento viene consegnato ed illustrato alla famiglia che lo firma e che, insieme con gli insegnanti, s’impegna a rispettare e a realizzare in ogni sua parte (15 dicembre)

9- Il documento dev’essere conservato accuratamente nell’agenda della programmazione ( per la scuola primaria) e unitamente alla programmazione di classe (per la scuola secondaria). Alla fine dell’anno scolastico dovranno essere consegnati alle insegnanti referenti.

10- Particolarmente delicato è da ritenersi il momento della comunicazione alla classe, che deve avvenire sempre previo accordo con la famiglia dell’alunno e mai indipendentemente da esso. Per le situazioni più complesse si può concordare l’intervento con la dott.ssa Faccin che potrebbe anche assumersene l’onere con la classe.

11 – La scuola primaria garantisce la necessità di comunicazione più frequente con le famiglie degli alunni con DSA, nei tempi e nei luoghi preposti.

12 – Gli insegnanti della scuola secondaria, quando richiesto dai genitori, mostrano, in sede di colloquio, la verifica accuratamente commentata e consegnano dei suggerimenti operativi in merito.

13 – Insieme al diploma, il Consiglio di classe consegna alla famiglia una relazione sul percorso scolastico dell’alunno, da presentare alla scuola secondaria di secondo grado per agevolarne il passaggio.

14- Il passaggio di informazioni dalla primaria alla secondaria avviene secondo le modalità stabilite dalla Commissione continuità.

15- Nelle relazioni finali ogni insegnante prevede un paragrafo DSA in cui espone come si è evoluta la situazione di partenza.

16- L’Istituto Comprensivo s’impegna nell’individuazione precoce dei DSA aderendo al progetto “Un credito di fiducia”.

Page 51: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Docente referente DSA

collabora con il Dirigente e svolge:

1. pianificazione degli incontri famiglia-docenti;

2. coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato;

3. individuazione di adeguate strategie educative;

4. ricerca e produzione di materiali per la didattica;

5. collaborazione nelle attività di formazione per i docenti;

6. coordinazione dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto;

7. operazioni di monitoraggio.

Vedi allegato 2 : Modello PDP

Vedi POF

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Rilevazione delle difficoltà–protocollo

CAPITOLO I – DEFINIZIONE DELLA SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’

Il team docenti e i C.d.c. desumono gli elementi per la valutazione dall’osservazione diretta e mirata dell’alunno, dall’analisi delle prove somministrate e dal confronto con i colleghi.

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Si riscontra una difficoltà di apprendimento nel momento in cui le prestazioni dell’alunno non risultano adeguate agli obiettivi standard prefissati.

La valutazione collegiale dovrà tenere conto anche della componente psicologica che potrebbe influenzare l’esito negativo delle prove.

Il team docenti provvede a comunicare alla famiglia le valutazioni emerse.

Immediatamente si predispongono interventi di recupero per monitorare e valutare l’effettiva difficoltà.

CAPITOLO II - RAPPORTO CON L’ALUNNO

L’ insegnante avrà cura di attivare buone prassi per far sì che l’alunno mantenga la motivazione ad apprendere e l’impegno nel lavoro.

Tenere sempre presente il livello di partenza

Incoraggiare e sostenere l’alunno facendogli capire che può riuscire

Fare leva sui punti di forza, sugli interessi, sull’esperienza

Creare situazioni d’apprendimento in cui l’alunno riesca ad eseguire le consegne richieste in modo curato.

Prestare attenzione alla sua sistemazione nell’aula

Evitare che l’alunno sia messo di fronte ai propri insuccessi con richieste troppo elevate che possono solo fargli collezionare elaborati pieni di errori o incompleti.

CAPITOLO III – RAPPORTO CON LA FAMIGLIA

Nel momento della comunicazione alla famiglia di ogni eventuale, e anche piccola, difficoltà, occorre porsi in un atteggiamento di aiuto all’alunno e alla famiglia.

Page 53: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Assumere un atteggiamento di ascolto e di considerazione degli apporti provenienti dalla famiglia.

Basarsi su dati significativi e su percorsi di recupero attivati.

Pur nella fermezza delle asserzioni, mostrare un atteggiamento di comprensione e di condivisione della difficoltà. Dare eventualmente un tempo adeguato di accettazione

Tenere sempre presente che posizioni rigide sono controproducenti e precludono il raggiungimento dello scopo. E’ necessario accogliere la famiglia anche nella sua difficoltà e lasciarla libera di prendere iniziative personali di recupero.

Nei casi che si prospettano particolarmente difficili rivolgersi alla Dirigente o alle funzioni strumentali

Cap IV – COSA FARE

L’alunno deve essere adeguatamente supportato e sostenuto con interventi mirati e personalizzati onde evitare la sovrapposizione di problemi psicologici.

Dal DPR del 10 giugno 1995, alle Indicazioni e Raccomandazioni della Commissione Bertagna e alla L. 53/ 2003 si prevede la stesura di PSP ( piani di studio personalizzati) addirittura per tutti gli alunni. Se una generalizzazione risulta pressoché impraticabile , resta però doverosa una pianificazione laddove si tratti di un alunno in difficoltà d’apprendimento che è al di sotto dei livelli standard in tutte o in alcune discipline.

I riferimenti normativi per la necessità della stesura di un PSP sono contenuti nel DPR 275 del 99 e nel DPR 122 del 2009

“La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità d’opzione. ( comma 4, art. 8 DPR 275)

“La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ogni singolo alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione, adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.” (comma 3, art. 1 DPR 122 del 2009)

Page 54: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Ciò premesso, il team docenti / consiglio di classe nel caso individui situazioni di alunni con andamento scolastico sempre al di sotto degli standard previsti è tenuto a redigere un PSP con obiettivi adeguati al livello raggiunto dall’alunno fino a quel momento.

La verifica e la valutazione andranno predisposte in base al PSP.

Docente referente per la Dispersione scolastica, prevenzione del disagio:

Coordina e gestisce le attività relative alla prevenzione della dispersione scolastica e del disagio

Si raccorda con i servizi territoriali

Raccoglie,tabula e legge i dati relativi al disagio scolastico

Elabora e coordina attività progettuali relative alla dispersione e al disagio

Vedi Allegato 3 : Linee guida per i rapporti tra l’unione “Terre di mezzo” , gli istituti comprensivi e i servizi educativi per l’infanzia 0-6 dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto .

Vedi POF

Docente referente per il coordinamento e la gestione delle attività di integrazione e intercultura:

Integra e valorizza le diversità

Organizza l’accoglienza degli studenti stranieri

Ricerca e organizza le risorse necessarie

Promuove e coordina i Progetti d’Integrazione dell’Istituto

Promuove e diffonde le opportunità offerte dal territorio

Collabora con il personale docente,non docente e la mediatrice culturale

Protocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri

Page 55: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio docenti ed inserito nel P.O.F.,predispone e organizza le procedure che la scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri.

Il Protocollo definisce prassi condivise di carattere:

Amministrativo: l’iscrizione. Comunicativo - relazionale: prima conoscenza. Educativo - didattico: accoglienza, proposta di assegnazione alla classe. Sociale: rapporti con le famiglie e il territorio.

La verifica e la valutazione andranno predisposte in base al PDP per alunni stranieri

Vedi allegato 4: Protocollo di accoglienza, Commissione intercultura (POF 2013/14)

Vedi allegato 5 :Scheda di presentazione dell’alunno

Vedi allegato 6 : Scheda di valutazione del laboratorio

Vedi allegato 7 : Proposte per la valutazione degli alunni stranieri neo arrivati

Vedi allegato 8: Progetto antidispersione/alfabetizzazione scuola Primaria/ scuola Secondaria

Vedi allegato 9 : modello Pdp per alunni stranieri

Vedi POF

Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI)

Gruppo integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola.

I compiti propri del GLH d’Istituto si estendono alle problematiche relative agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Docente referente per il sostegno: Bedini Ivanna

Docente referente per i DSA: Cerminara Rosa

Page 56: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Docente referente per la Dispersione scolastica, prevenzione del disagio: Quintavalla Monica

Docente referente per l’integrazione degli alunni stranieri: Attolini Monica e Porro Mariantonietta

Docente referente per i rapporti con il territorio : Lasagni Loredana

Docente referente per l’Orientamento, la Valutazione e il Tutoraggio: Porzio Grazia Luisa

Docente referente per la Continuità : Tasselli Sabrina

Docenti di sostegno in servizio nell’Istituto: Maranzano Maria Lisa, Sacco Graziella, Malaguti Elisa, Giunta Angelo, De Pilla Cristina, Aracri Teresa Ornella, Cassia Lucia, Munari Francesca, Mastronardo Carmelina, Bellini Maria Gabriella, Caramia Francesco, Cerminara Rosa, Pezzali Lucia, Caselli Tatiana, Burgio Francesco.

Docenti collaboratori del Dirigente: Orlandini Marco

Docente referente di plesso Scuola Infanzia: Tedeschi Monica

Presidente Consiglio d’Istituto

Specialisti ASL RE

Operatori Assistenza Specialistica

Piano Annuale per l’Inclusione

Delibera del Collegio Docenti N° 9 del 18/11/2013

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Dalla rilevazione dei BES si evidenziano:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

2. disturbi evolutivi specifici

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DSA

3. svantaggio

Socio-economico

Linguistico-culturale

. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Educatori Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Funzioni strumentali / coordinamento

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Psicologa Dott. FACCIN SI

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Docenti tutor/mentor

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI NO

Rapporti con famiglie NO

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: NO

Altri docenti Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

D. Coinvolgimento personale ATA Sì / No

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / NO

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laboratori integrati

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie Sì / No

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

NO

Altro: NO

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza

Sì / No

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola

SI

Altro:

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G. Rapporti con privato sociale e volontariato

SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola

SI

H. Formazione docenti *

*seminari promossi da USP RE

Sì / No

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA

Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi si ritiene di dover segnalare , per ovviare, laddove sia nella possibilità, i seguenti

Punti di criticità:

ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;

Impossibilità di usufruire di mediatori linguistici e culturali

Pochi fondi per laboratori

Mancanza di una Scheda di passaggio alla scuola superiore di secondo grado.

Sfasatura temporale tra le disponibilità delle risorse finanziarie annuali e l’attivazione degli opportuni interventi di sostegno/integrativi;

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non adeguate forme di sussidio da parte dei servizi sociali dei comuni a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici;

difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti e provenienti da altre istituzioni, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo

Punti di forza:

presenza di funzioni strumentali , per DA, per l’integrazione e l’Intercultura,per l’antidispersione e la prevenzione del disagio,per la continuità , l’orientamento e il tutoraggio

presenza di n.2 referenti per DSA

presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti DA.

Presenza di Protocolli di accoglienza H ,DSA,ALUNNI STRANIERI

Schede di passaggio tra i vari ordini di scuola

MODELLI PEI,PSP,PDP

Proposte di valutazione per i neo-arrivati

Progetti di alfabetizzazione con i fondi dell'art.9

Utilizzo dell'ora di alternativa

Schede di valutazione delle attività laboratoriali

Extra scuola

Griglia per valutare il disagio

Modulistica bilingue

Biblioteca interculturale

Condivisione dei Materiali semplificati e personalizzati

Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

LA SCUOLA

-Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l’Inclusione).

-Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico (gruppo di lavoro per l’inclusione), definendo ruoli di referenza interna ed esterna.

-Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema , elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali)

IL DIRIGENTE

Convoca e presiede il GLI .Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore H,DSA,INTEGRAZIONE,DISPERSIONE rispetto agli sviluppi del caso considerato Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione.

LA FUNZIONE STRUMENTALE

Collabora con il Dirigente Scolastico , raccorda le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali…), attua il monitoraggio di progetti, rendiconta al Collegio docenti, partecipa alle Commissione e riferisce ai singoli consigli.

I CONSIGLI DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE , informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all’osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Educativo Personalizzato (PEP) per l’alunno.

LA FAMIGLIA: Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.

I referenti coordinano il colloquio tra scuola e famiglia. Seguono i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collaborano con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PEP) Informano circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Forniscono spiegazioni sull’organizzazione della scuola.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

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Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a prevalente tematica inclusiva.

Si intende partecipare a tutte le proposte di aggiornamento per la didattica inclusiva

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

le strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive si basano su:

osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale)

osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica

nuovo assessment per le nuove progettualità.

Tra i più condivisi assessment coerenti con prassi inclusive si evidenziano le seguenti proposte:

attività di apprendimento e di applicazione delle conoscenze

attività di comunicazione

attività motorie

attività domestiche

attività relative alla cura della propria persona

attività interpersonali

svolgere compiti ed attività di vita fondamentali

in definitiva le strategie di valutazione con prassi inclusive dovranno rendere efficace gli strumenti con cui l’individuo raggiunge gli standard di indipendenza personale, e di responsabilità sociale propri dell’età.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione Scuola deve predisporre un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti

• Dirigente scolastico

• Gruppo di coordinamento (GLI)

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• Docenti curriculari

• Docenti di sostegno

Relativamente ai PDF, PEI e PdP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo.

Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’ istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete tra scuole usufruendo del supporto del CTI.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe / interclasse/ intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano annuale. Le attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia nel muoversi anche all’interno del territorio, di attuazione di progetti con associazioni ed enti.

Ampliamento degli interventi riabilitativi (logopedia, fisioterapia, psicomotricità).

Interventi sanitari e terapeutici (interventi di carattere medico-sanitari condotti da neuropsichiatri, psicologi).

Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione.

Coinvolgimento CTI.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

In base al calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico sono previsti incontri scuola-famiglia-territorio, oltre agli incontri con l’equipe multidisciplinare dell’ASL competente. Con le famiglie i contatti telefonici, per iscritto e “de visu” saranno periodici e programmati al fine di attuare una guida extra scolastica costante e un quotidiano controllo sull’andamento didattico-disciplinare. Ciò consentirà un rinforzo di quanto trattato in sede scolastica e agevolerà il processo di crescita degli alunni.

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Pertanto i familiari in sinergia con la scuola concorrono all’attuazione di strategie necessarie per l’integrazione dei loro figli. Devono essere attivate, in relazione a difficoltà specifiche , risorse territoriali ( strutture sportive, educatori, ecc.) appartenenti al volontariato e/o al privato sociale.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi.

CURRICOLO

OBIETTIVO / COMPETENZA

educativo-relazionale tecnico – didattico relativo al progetto di vita

ATTIVITÀ

• attività adattata rispetto al compito comune (in classe)

• attività differenziata con materiale predisposto (in classe)

• affiancamento / guida nell’attività comune (in classe)

• attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele

• attività di approfondimento / recupero individuale

• tutoraggio tra pari (in classe o fuori)

• lavori di gruppo tra pari in classe

• attività di piccolo gruppo fuori dalla classe

• affiancamento / guida nell’attività individuale fuori dalla classe e nello studio

• attività individuale autonoma

• attività alternativa, laboratori specifici

Valorizzazione delle risorse esistenti

Implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.

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L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di potenziale difficoltà.

Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente.

Mantenere le buone prassi attivate

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Risorse materiali: laboratori (arte, musica, lab. Teatrale, ludico-manuale), palestre, attrezzature informatiche- software didattici.

Risorse umane: psicologi, educatori, animatori, esperti specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Accoglienza già prevista nel POF.

Orientamento interno ed esterno già previsto nel POF

OBIETTIVI E VALUTAZIONE

Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano:

a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli studenti

con disabilità;

b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012;

c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli studenti con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”.

Nei predetti piani,redatti all’interno dei C.d.C., devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi.

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In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale:

1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:

a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;

b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione

didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento;

2) dotazione strumentale adeguata per ogni studente

3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici

opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche

rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante,

l’ascolto, la modulazione dei carichi di lavoro, la presenza di materiale semplificato etc.

8. LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO

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Non riguarda solo i progressi compiuti dall'alunno/a nell'apprendimento, ma anche nellamaturazione rispetto a comportamento, partecipazione, responsabilità, impegno e serietà nello studio, quindi non può essere espressa unicamente calcolando la media aritmetica dei voti.

E’ considerata un momento in cui insegnante e allievo si rendono conto di quanto è stato appreso, di quanto è stato capito e del perché dell'errore.

Indica per ciascun alunno/a il progresso rispetto agli obiettivi programmati, evidenzia le mete raggiunte, lo aiuta a sentirsi motivato e a costruirsi un concetto positivo e realistico di sé.

Promuove le capacità cognitive, affettive e relazionali dell'alunno/a per guidarlo in scelte consapevoli per il futuro.

QUINDI LA VALUTAZIONE DEVE ESSERE

Trasparente e tempestiva, così da attivare un processo di autovalutazione per individuare i punti di forza e di debolezza e migliorare il proprio rendimento.

Riferita ad una situazione specifica.

Dinamica perché i dati non devono essere intesi come fissi, ma si modificano nel tempo.

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA

Il processo di valutazione consta di tre momenti:

1) la valutazione iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero; 2) la valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo;3) la valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico.La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future.        La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 5 a 10.

DESCRITTORI DELL’APPRENDIMENTO

VOTO NUMERICO DESCRITTORI

10 Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi e loro applicazione in modo trasversale.

9 Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi.

8 Completo raggiungimento degli obiettivi.

7 Raggiungimento degli obiettivi, ma con qualche incertezza.

6 Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale.

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5 Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi.

DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO

PREMESSA

ð Si è inteso legare l’espressione del giudizio alla valorizzazione del comportamento degli alunni e non alla loro punizione. ðNella Scuola Primaria sono già presenti nella valutazione intermedia e in quella finale descrittori come: partecipazione, interesse, maturazione, socializzazione, autonomia..; la scheda è uno strumento ufficiale di rapporto con le famiglie e come tale deve fornire indicazioni certe e chiare sul comportamento degli alunni.

DESCRITTORI

ACQUISIZIONE CONSAPEVOLE DELLA CAPACITA’ DI RISPETTARE LE PERSONEATTRAVERSO REGOLE CONDIVISE

La consapevolezza intesa non solo come rispetto, ma anche come valorizzazione delle caratteristiche individuali; la consapevolezza, secondo l’età, di rendersi sia fruitori, ma soprattutto collaborativi e propositivi rispetto alla socializzazione delle regole ; la persona si intende nel rispetto dei ruoli : i docenti, i compagni e altri bambini coi quali si entra in contatto durante la presenza nella scuola, il personale ausiliario, gli esperti, il personale di segreteria, il Dirigente Scolastico e altro personale che si trovi a relazionarsi con loro nell’ambito scolastico. Le regole condivise sono le più basilari regole sociali, integrate dal regolamento del nostro Istituto relativamente alla Scuola Primaria.

INTERIORIZZAZIONE DEL RISPETTO PER GLI SPAZI COMUNI, RISPETTO PER LE COSE PROPRIE E ALTRUI

Rispetto inteso come raggiungimento della capacità di conoscere /riconoscere, ma anche di valorizzare, quanto ci è stato messo a disposizione.

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DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO

GIUDIZIO DESCRITTORIOTTIMO Ha acquisito pieno rispetto verso le

persone: è solidale, collaborativo, responsabile nelle relazioni interpersonali. E’ sempre rispettoso degli spazi e del materiale proprio e altrui.

DISTINTO E’rispettoso verso le persone: è solidale, collaborativo, responsabile nelle relazioni interpersonali. E’ rispettoso degli spazi e del materiale proprio e altrui.

BUONO Non sempre rispetta gli altri e non ha ancora acquisito pienamente il valore della solidarietà e della collaborazione. Quasi sempre rispetta spazi e materiale proprio e altrui.

SUFFICIENTE Rispetta solamente le minime regole della convivenza civile e talvolta manifesta comportamenti scorretti verso insegnanti e compagni.

NON SUFFICIENTE Non rispetta le basilari regole della convivenza civile in relazione alle persone, agli spazi, al materiale.

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO

La valutazione effettuata nel rispetto della normativa vigente (DPR 22 giugno 2009, n. 122) e' espressione della autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché' dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno riceve una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249, e successive modificazioni. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi,al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio Europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dal Collegio dei Docenti ai sensi degli artt. 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. Per assicurare omogeneità,equità' e trasparenza, nel rispetto del principio della libertà' di insegnamento il Collegio dei Docenti ha definito le modalità' e i criteri di valutazione che fanno parte integrante del presente piano dell'offerta formativa.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline prende in considerazione due aspetti: il profitto e l’impegno. IL PROFITTO è inteso come acquisizione, riorganizzazione e utilizzo efficaci di conoscenze e abilità in situazioni e/o problemi significativi. Gli indicatori delle varie discipline sono individuati nelle programmazioni disciplinari dei singoli docenti e raccordati con le Indicazioni Nazionali. L’IMPEGNO è inteso come attenzione, cura e consuetudine nello studio, nello svolgimento dei compiti e nell’utilizzo appropriato del materiale scolastico.

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DESCRITTORI DEGLI APPRENDIMENTI

VOTO INDICATORI NON VALUTATO Nessun elemento significativo per poter formulare

un qualunque giudizio. 4 Scarsissima conoscenza anche degli argomenti

fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori , confusione nella comunicazione scritta e orale. Disimpegno grave e protratto.

5 Conoscenza carente o frammentaria, incompleta e superficiale degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nella applicazione degli argomenti fondamentali. Errori nella comunicazione scritta e orale. Impegno carente/incostante.

6 Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali. Impegno accettabile.

7 Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti. Impegno costante.

8 Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti. Impegno costante ed efficace.

9 Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari. Impegno ed intraprendenza.

10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. Impegno ed intraprendenza.

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Tale quadro viene adeguato in relazione ad alunni con bisogni educativi speciali (con disabilità, dislessia, svantaggio socio-culturale, di recente immigrazione).

LE DISCIPLINE SCOLASTICHE Le discipline inserite nel documento di valutazione sono: Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia, Inglese, Francese, Matematica e Scienze, Tecnologia, Musica, Arte e Immagine, Scienze Motorie e Sportive, Religione Cattolica, Strumento Musicale.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli alunni è riferito ai seguenti elementi: frequenza regolare e partecipazione alle attività didattiche; rispetto degli altri e dell’ambiente scolastico; rispetto delle norme di sicurezza e delle regole di vita scolastica ; uso di linguaggio decoroso e rispettoso . La valutazione del comportamento ha luogo in relazione alla FREQUENZA con cui si manifestano gli aspetti sopraindicati ed è espressa mediante l’utilizzo di una scala numerica dal 5 al 10.

DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO

VOTO INDICATORI5 Comportamenti violenti o offensivi della

dignità delle persone. 6 Frequenza discontinua associata ad un

comportamento irriguardoso nei confronti dei docenti o dei compagni.

7 Comportamento piuttosto irrequieto durante le lezioni che influisce negativamente sul loro normale svolgimento.

8 Comportamento adeguato al contesto scuola. Utilizzo delle risorse personali per la realizzazione di un compito.

9 Comportamento corretto, rispettoso delle regole di convivenza, collaborativo all’interno del gruppo. Assunzione di responsabilità dei propri doveri di alunno.

10 Comportamento rispettoso delle regole di convivenza e collaborativo nel gruppo. Atteggiamento sereno ed utilizzo di un linguaggio sempre adeguato e decoroso.

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Piena consapevolezza e assunzione totale di responsabilità dei propri doveri di alunno.

9. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

SCUOLA INFANZIA► Assemblee di sezione

► Assemblee di intersezione con i rappresentanti dei genitori eletti

Nel corso dell’anno scolastico le insegnanti si rendono disponibili per i colloqui individualiL’ACCOGLIENZA PER I FUTURI ISCRITTI

Per dare l’opportunità ai genitori dei futuri iscritti di conoscere da vicino la realtà che i loro bambini incontreranno e di compiere una scelta il più consapevole possibile, la Scuola dell’Infanzia Statale ’’Dandelion’’ organizza:SCUOLA APERTA: la scuola si rende visibile aprendo le porte ai genitori. In questa occasione il personale docente sarà disponibile per rispondere a domande, soddisfare curiosità, accompagnare i genitori alla scoperta degli ambienti.I nuovi iscritti, insieme ai genitori, parteciperanno ad un LABORATORIO CREATIVO.Seguirà una merenda all’aperto. Sarà l’occasione per approcciare in modo sereno alla nuova realtà che accoglierà i bambini.Inoltre, nel corso del pomeriggio in cui si svolgerà il LABORATORIO CREATIVO,ogni famiglia riceverà un piccolo libricino che raccoglie tutte le notizie utili inerenti l’inizio dell’anno scolastico:►il calendario di settembre,►il corredo necessario,►il materiale occorrente.

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IL LABORATORIO CREATIVO SI SVOLGERÀ ENTRO IL MESE DI GIUGNO.

SCUOLA PRIMARIACOLLOQUI BIMESTRALI 

CONSEGNA SCHEDE DI VALUTAZIONE

ASSEMBLEE

Nella scuola Primaria sono previsti 2 colloqui ordinari individuali ogni 2 mesi, e 2 incontri  per la consegna quadrimestrale delle schede di valutazione.1° Colloquio individuale - 18  novembre 2014   (16,00-20,00) Consegna scheda di valutazione (1° quadrimestre) - 18 febbraio 2014 (16,00-20,00)2° Colloquio individuale - 14 aprile 2015 (16,00-20,00)Consegna finale scheda di valutazione - 18 giugno 2015Gli insegnanti sono a disposizione, su appuntamento, per colloqui straordinari.L'assemblea per le votazione dei rappresentanti di classe è fissata per il 22 ottobre 2014.La seconda assemblea è fissata per:11 marzo 2015 (18,15-20,15) per le classi 1^ e 2^18 marzo 2015 (18,15-20,15) per le classi 3^, 4^ e 5^per dare la possibilità a chi ha più figli in diverse classi di poter partecipare ad entrambi gli incontri.

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SCUOLA SECONDARIA DI 1 ° GRADO1)Orari di ricevimento individuale settimanale dei Docenti.Gli Insegnanti della Scuola Sec. 1° grado ricevono i genitori individualmente nei giorni e orari elencati nel descrittivo sottostante:CALENDARIO COLLOQUI INDIVIDUALI (Ricevimenti)In caso vogliate parlare con un insegnante che è in servizio su molte classi (es. Ed. fisica – Ed. artistica – Ed. musicale – Francese – Ed. tecnica) siete pregati di comunicare, tramite diario, il giorno in cui intendete presentarvi. Questo per permettere agli Insegnanti di programmare i colloqui in modo da ridurre anche per Voi i tempi di attesa.In caso di impossibilità a presentarVi a scuola in questi momenti, potete eventualmente chiedere un appuntamento in altro giorno e orario, tramite il diario di vostro figlio/a.Questi ricevimenti individuali si effettueranno nei seguenti due periodi dell’anno scolastico:1° quadrimestre                                  da lunedì 03/11/2014 a sabato 17/01/20152° quadrimestre                                  da lunedì 23/02/2014 a sabato 16/05/20152) Ricevimento generale dei genitori:Allo scopo di fornirvi informazioni circa il livello di apprendimento e di maturazione globale conseguiti dai vostri figli, sono previsti per il presente A.S. 2014/15 due ricevimenti individuali-generali1) martedì 16 dicembre 2014            - Ricevimento generale-individuale genitori (15,00-18,00)

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2) martedì 21  aprile  2015                -  Ricevimento generale individuale genitori (15,00-18,00)3) Assemblee di classe - Vengono effettuate due assemblee di classe per la presentazione e la verifica della programmazione Educativa e Didattica della classe (una il 21/10/2014 e una in marzo/aprile in data da comunicare)Gli incontri verranno eventualmente confermati e  precisati con successiva comunicazione.

10. I CRITERI PER ACCETTARE LE ISCRIZIONI

INFANZIA

La graduatoria dei criteri di preferenza proposta è la seguente : 1. Bambini con handicap certificato. 2. Bambini segnalati dai servizi sociali (con opportuna documentazione). 3. Bambini residenti nel comune di Bagnolo in Piano. 4. Bambini nati nell’anno di riferimento 5. Frequenza di fratelli allo stesso ordine di scuola. 6. Bambini provenienti dai servizi 0-3 anni dei Nidi. 7. Bambini provenienti da famiglie in cui entrambi i genitori lavorino, privilegiando chi lavora a tempo pieno rispetto a chi lavora a orario ridotto. 8. Bambini che frequentino l’orario di 40 ore 9. Bambini residenti fuori comune che eventualmente saranno scelti seguendo gli stessi criteri sopra citati.

A parità di condizioni sarà attivato il sorteggio. I criteri suddetti vengono applicati in modo gerarchico. In caso di ulteriori posti disponibili, dopo aver esaurito le domande dei

bambini residenti nel Comune, si prenderanno in considerazione le domande dei non residenti nel Comune, valutandole secondo i criteri sopra esposti dal n°4 al n°9.

PRIMARIA

Page 79: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Le domande di iscrizione verranno accolte sino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di richieste superiori alle disponibilità della scuola, saranno ammessi bambine e bambini secondo una graduatoria stilata sulla base dei seguenti criteri:

1. alunni in situazione di disabilità certificata; 2. alunni in situazione di grave deprivazione socio-culturale documentata dai servizi sociali. 3. alunni i cui genitori sono residenti nel Comune di Bagnolo in Piano; 4. alunni con fratelli che già frequentano classi dell’Istituto Comprensivo; 5. alunni con nucleo familiare monogenitoriale; 6. alunni i cui genitori abbiano documentate esigenze di orario lavorativo; 7. alunni residenti fuori Comune; 8. alunni anticipatari. A parità di punteggio si procederà al sorteggio pubblico alla presenza dei genitori interessati e alla Commissione nominata dal Consiglio di Istituto (Delibera del Consiglio d’Istituto). Per le iscrizioni delle classi a Tempo Pieno, nel caso la domanda superasse la disponibilità dei posti si procederà alla formazione di una graduatoria sulla base dei seguenti criteri:

1. alunni in situazione di disabilità certificata; 2. alunni in situazione di grave deprivazione socio-culturale documentata dai servizi sociali. 3. alunni con fratelli che già frequentano classi a 40 ore e genitori che lavorano a tempo pieno; 4. alunni i cui genitori sono residenti nel Comune di Bagnolo in Piano e lavorano a tempo pieno; 5. alunni i cui genitori sono residenti nel Comune di Bagnolo in Piano, uno dei quali lavora part-time; 6. alunni residenti fuori Comune; 7. alunni anticipatari. A parità di punteggio si procederà al sorteggio pubblico alla presenza dei genitori interessati e alla Commissione nominata dal Consiglio di Istituto (Delibera del Consiglio d’Istituto).

Per quanto riguarda gli orari di lavoro è necessaria la dichiarazione del Datore di

Page 80: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

lavoro in caso di lavoratori dipendenti o un’autocertificazione in caso di lavoratori autonomi. In caso di iscrizione pervenuta dopo il termine fissato dalla normativa vigente o reduce da altre scuole in cui non si è trovata accoglienza, si procederà secondo i precedenti criteri, collocando il bambino in coda dopo quelli già in lista d’attesa.

SECONDARIA DI I° GRADO

Le domande di iscrizione verranno accolte sino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di richieste superiori alle disponibilità della scuola, saranno ammessi alunni ed alunne secondo una graduatoria stilata sulla base dei seguenti criteri:

1. alunni in situazione di disabilità certificata; 2. alunni in situazione di grave deprivazione socio-culturale documentata dai servizi sociali. 3. alunni i cui genitori sono residenti nel Comune di Bagnolo in Piano; 4. alunni con fratelli che già frequentano classi dell’Istituto Comprensivo; 5. alunni con nucleo familiare monogenitoriale; 6. alunni i provenienti dalla Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo; 7. alunni residenti fuori Comune. A parità di punteggio si procederà al sorteggio pubblico alla presenza dei genitori interessati e alla Commissione nominata dal Consiglio di Istituto (Delibera del Consiglio d’Istituto).In caso di iscrizione pervenuta dopo il termine fissato dalla normativa vigente o reduce da altre scuole in cui non si è trovata accoglienza, si procederà secondo i precedenti criteri, collocando il bambino in coda dopo quelli già in lista d’attesa.

11. I CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSIPRIMARIA

Page 81: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Alla formazione delle classi prime della Scuola Primaria provvede il gruppo di lavoro composto dai docenti di scuola dell’infanzia e docenti delle classi quinte. Il gruppo di lavoro entro la fine di giugno presenterà al Dirigente Scolastico una proposta di formazione delle classi accompagnata dal verbale, controfirmato dai componenti del gruppo, sulla base dei seguenti criteri:

1. classi miste, omogenee tra loro e eterogenee al loro interno per livello di apprendimento e competenze pregresse, per ambito sociale,etnico e culturale; 2. mantenimento di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima classe, su indicazione degli insegnanti dell’ordine precedente, soprattutto per garantire la continuità di relazioni positive; si interverrà nel caso contrario se, sempre sentiti gli insegnanti, sarà opportuno spezzare dinamiche negative consolidate; 3. alunni certificati: per i casi di handicap grave/gravissimo si raccomanda l’inserimento singolo, possibilmente in classi poco numerose; 4. i ripetenti: rimangono nel medesimo corso, salvo casi di incompatibilità (fratelli, altri casi problematici..).Se non si può formare la prima classe di quel corso, il ripetente viene assegnato alla classe che oggettivamente presenta meno problematiche; 5. favorire l’integrazione di alunni appartenenti a diverse etnie e culture distribuendoli nel maggior numero possibili di classi, in modo da favorire una reale integrazione in rapporto ai residenti; 6. attribuire alle classi prime formate secondo i suddetti criteri il nome del corso per sorteggio davanti all’apposita commissione.

SECONDARIA DI I° GRADO

Alla formazione delle classi prime della Scuola Secondaria di I Grado provvede il gruppo di lavoro composto dai docenti di scuola secondaria di I grado e docenti delle classi quinte. Il gruppo di lavoro entro la fine di giugno presenterà al Dirigente Scolastico una proposta di formazione delle classi accompagnata dal verbale, controfirmato dai componenti del gruppo, sulla base dei seguenti criteri:

1. classi miste,omogenee tra loro e eterogenee al loro interno per livello di apprendimento e competenze pregresse, per ambito sociale,etnico e culturale; 2. mantenimento di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima classe, su

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indicazione degli insegnanti dell’ordine precedente, soprattutto per garantire la continuità di relazioni positive; si interverrà nel caso contrario se, sempre sentiti gli insegnanti, sarà opportuno spezzare dinamiche negative consolidate; 3. alunni certificati: per i casi di handicap grave/gravissimo si raccomanda l’inserimento singolo, possibilmente in classi poco numerose; 4. i ripetenti: rimangono nel medesimo corso, salvo casi di incompatibilità (fratelli,altri casi problematici..).Se non si può formare la prima classe di quel corso, il ripetente viene assegnato alla classe che oggettivamente presenta meno problematiche; 5. favorire l’integrazione di alunni appartenenti a diverse etnie e culture distribuendoli nel maggior numero possibili di classi, in modo da favorire una reale integrazione in rapporto ai residenti; 6 .attribuire alle classi prime formate secondo i suddetti criteri il nome del corso per sorteggio davanti all’apposita commissione..

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12. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA “E. COMPARONI”

Via della Repubblica, 4

42011 Bagnolo in Piano

Tel .0522-957194/957147 - Fax 0522-951435

E-mail :[email protected]

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI BAGNOLO IN PIANO

INDICE GENERALE

PREMESSA………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... pag.2

CAP. I - ORGANI COLLEGIALI…………………………………………………………………………………………………………………………………................................................................................................................................... pag.3

ART. 1 - Organi Collegiali………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................... pag.3

ART. 2 – Altri Organi dell’Istituto………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................... pag.3

ART. 3 - Convocazione degli stessi……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.3

ART. 4 – Assemblea dei genitori………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.3

CAP. II - FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.4

ART. 5 - Ingresso degli alunni………………………………………………………………………………………………………………………………..................................................................................................................................... pag.4

ART. 6 - Uscita degli alunni…………………………………………………………………………………………………………………………………..................................................................................................................................... pag.4

ART. 7 - Attività pre e post scuola…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.5

ART. 8 - Permessi per ritardi e uscite anticipate…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.5

ART. 9 - Assenze, giustificazioni e allontanamenti cautelativi………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... pag.5

ART. 10 - Certificato di avvenuta guarigione……………………………………………………………………………………………………………..................................................................................................................................... pag.6

ART. 11 - Reperibilità…………………………………………………………………………………………………………………………………............................................................................................................................................... pag.6

ART. 12 - Vigilanza alunni……………………………………………………………………………………………………………………………….…...................................................................................................................................... pag.6

ART. 13 - Somministrazione farmaci……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.6

ART. 14 - Cellulare e oggetti al seguito……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.6

ART. 15 - Divieto di fumare………………………………………………………………………………………………………………………………….................................................................................................................................... pag.7

ART. 16 - Divieto di introdurre animali……………………………………………………………………………………………………………………..................................................................................................................................... pag.7

ART. 17 - Mensa e diete………………………………………………………………………………………………………………………………….......................................................................................................................................... pag.7

ART. 18 - Ricorrenze e festività……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.7

ART. 19 - Operatori esterni…………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................... pag.7

ART. 20 - Vendita diretta………………………………………………………………………………………………………………………………….......................................................................................................................................... pag.7

ART. 21 - Servizi erogati dall’Amministrazione Comunale…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.7

CAP. III - INFORTUNI E PROBLEMI IGIENICO-SANITARI…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.8

ART. 22- Infortuni, incidenti scolastici……………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................... pag.8

ART. 23 - Problemi igienico-sanitari………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.9

ART. 24 - Assicurazione alunni………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.9

CAP. IV - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE…………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................................... pag.9

ART. 25 - Colloqui e assemblee…………………………………………………………………………………………………………………………….................................................................................................................................... pag.9

ART. 26 - Materiale scolastico……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.10

ART. 27 - Libretto scolastico - diario………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... pag.10

ART. 28 - Compiti a casa……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.10

ART. 29 - Autorizzazioni per uscite, visite…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.10

ART. 30 - Cambio di residenza………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.10

ART. 31 - Norme generali……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... pag.10

ART. 32 - Scioperi ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… pag.10

ART. 33 - Assemblee sindacali……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

ART. 34 – Comitato Genitori…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

pag.10

CAP. V - LOCALI SCOLASTICI e ACCESSO…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.11

ART. 35 - Accesso genitori……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.11

ART. 36 - Accesso pubblico e richiedenti………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.11

ART. 37 - Accesso automezzi………………………………………………………………………………………………………………………………..................................................................................................................................... pag.11

ART. 38 - Materiale didattico…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.11

ART. 39 - Materiale pubblicitario…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.11

Page 84: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

ART. 40 - Materiale divulgativo………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.11

CAP. VI - CRITERI…………………………………………………………………………………………………............................................................................................................................................................................................... pag.11

ART. 41 – Formazione delle classi………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.12

ART. 42 - Accettazione delle donazioni……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.12

ART. 43 - Approvazione e modifiche del regolamento…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.12

PREMESSA

Il diritto all’istruzione, sancito dall’art. 33 della Costituzione, si esplicita attraverso l’istruzione scolastica che si configura come luogo nel quale i processi

formativi degli allievi sono posti al centro di ogni azione educativa.

In questo percorso la scuola è chiamata a cooperare con la famiglia, tessendo con essa una fitta rete di rapporti interpersonali, educativi, culturali e sociali.

Rendere questo rapporto decoroso, agevole, sicuro, sereno e collaborativo spetta in eguale misura a tutti i soggetti che, a vario titolo e con ruoli diversi,

sono chiamati a collaborare: genitori, insegnanti, alunni, dirigenti, personale amministrativo e ausiliare.

In prima istanza il rapporto tra scuola e famiglia si realizza nel perfetto collegamento degli insegnanti con le singole famiglie.

Gli insegnanti organizzano la vita della classe in piena autonomia, nel rispetto della normativa vigente, formulando linee di comportamento che, spiegate e

motivate ai genitori, costituiscono patrimonio di regole comuni da rispettare.

La scuola, consapevole che è nel rispetto dei doveri di ognuno che si garantiscono i diritti di tutti, redige il “REGOLAMENTO DI ISTITUTO” che, dopo

l’approvazione da parte degli organi competenti, entrerà in vigore e dovrà essere rispettato da tutti coloro che a qualsiasi titolo accedono o fruiscono della

scuola.

Del Regolamento di Istituto fanno parte integrante i seguenti regolamenti stilati per disciplinare specifiche materie:

ð ALLEGATO 1- REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

ð ALLEGATO 2- REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

ð ALLEGATO 3- REGOLAMENTO LABORATORIO DI’INFORMATICA

ð ALLEGATO 4- REGOLAMENTO SULL’USO DEGLI AUDIOVISIVI

ð ALLEGATO 5- REGOLAMENTO PERSONALE NON DOCENTE

Viene inoltre allegato il PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA.

-2-

CAP. I - ORGANI COLLEGIALI

ART. 1 - ORGANI COLLEGIALI

Gli Organi Collegiali operanti nell’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano sono:

CONSIGLIO D’ISTITUTO

COLLEGIO DEI DOCENTI

CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTER-CLASSE E DI INTER-SEZIONE

ART. 2 – ALTRI ORGANI DELL’ISTITUTO

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

ART. 3 - CONVOCAZIONE DEGLI STESSI

Gli organi di cui all’art. 1 vengono convocati dai rispettivi presidenti o su richiesta di almeno 1/3 dei componenti, con preavviso di regola di 10 giorni, non

meno di 5, in casi di urgenza, e con l’indicazione dell’O.D.G. previsto per la riunione. Ogni membro dell’organo può chiedere la trattazione di un argomento

da porre all’O.D.G. tramite comunicazione scritta da inviare al rispettivo presidente con un anticipo di almeno 10 giorni.

Sui problemi di particolare urgenza presentati in tempi inferiori o all’inizio delle sedute stesse, l’organo in questione dovrà deciderne l'inserimento nell'O.D.G.

in apertura di seduta.

ART. 4 - ASSEMBLEE DEI GENITORI

I genitori degli alunni dell’Istituto hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, ai sensi e secondo le modalità previste dall’art. 15 del D.L.

297/94, in particolare:

la data e l'orario di svolgimento devono essere concordate con il Dirigente scolastico;

le convocazioni complete di ordine del giorno devono essere affisse agli albi scuola a cura dei genitori promotori;

l’assemblea, a cui possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e i relativi docenti, può essere articolata in:

ð assemblea di classi singole o di più classi insieme

ð assemblea di plesso

ð assemblea di istituto

-3-

CAP. II - FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

ART. 5 – INGRESSO E USCITA DEGLI ALUNNI

Gli alunni possono accedere ai locali scolastici secondo l’orario approvato dal Consiglio d’Istituto per ogni anno scolastico e per ogni plesso sulla base

del P.O.F. in essere.

Page 85: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Gli alunni sono tenuti a rispettare l’orario di entrata e di uscita, osservando la massima puntualità.

Al suono della prima campanella, 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, con l’ingresso degli alunni nell’edificio, inizia la responsabilità giuridica della

scuola.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

DI I° GRADO

LA SCUOLA DELL’INFANZIA FUNZIONA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ CON IL SEGUENTE ORARIO: 

Entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.00

Uscita dalle ore 15.30 alle ore16.00

LA SCUOLA PRIMARIA FUNZIONA ATTUALMENTE CON DUE

ORGANIZZAZIONI ORARIE:

A– 29 ore settimanali

dal Lunedì al Venerdì:

dalle ore 08,00 alle ore 13,00

Sabato.

dalle ore 08,00 alle ore 12,00

 

B– 40 ore settimanali

(Tempo Pieno)

dal Lunedì al Venerdì:

dalle ore 08,00 alle ore 16,00

(al sabato non si svolgono lezioni)

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

dal Lunedì al Sabato:

dalle ore 8,00 alle ore 13,00

Presso la Scuola Secondaria Primo Grado sono previste

progetti extra scolastici, di ampliamento dell’Offerta

Formativa, dalle 14,00 alle 16,00 (a partire dal Secondo

Quadrimestre)

ART. 6 – NORME SPECIFICHE RELATIVE ALL’USCITA DEGLI ALUNNI

Gli insegnanti accompagnano i ragazzi alle uscite dell’edificio scolastico e, per la scuola dell’Infanzia e Primaria li riconsegnano ai genitori o chi è

preposto ad effettuare l’accompagnamento al servizio di scuolabus.

È fatto assoluto divieto di sostare nei locali o nel giardino della scuola dopo l’orario d’uscita; è altresì vietato a genitori e alunni rientrare nell'edificio

scolastico alla fine delle lezioni.

All’inizio dell’anno scolastico i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo devono compilare una delega nella quale elencano i nominativi (massimo

4, di cui uno corrispondente ad altro genitore della classe) delle persone autorizzate al ritiro degli alunni al termine delle lezioni. Alla delega deve

essere allegata fotocopia di un documento di riconoscimento del delegato. Tale delega sarà necessaria anche per l’uscita anticipata di tutti e tre gli

ordini di scuola.

Le deleghe, salvo eventuali modifiche, avranno validità per la durata dell'intero ciclo scolastico.

In caso di mancato ritiro di un alunno da parte dei genitori o di persona delegata, insegnanti e/o bidelli si attiveranno per rintracciare un familiare che

provveda al ritiro dell’alunno stesso.

Qualora nessuno si presenti i docenti potranno avvertire i Vigili Urbani o i Carabinieri al fine di rintracciare i genitori.

Gli insegnanti comunicano al Dirigente casi di sistematico ritardo per il seguito di competenza.

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

Gli alunni di scuola dell’infanzia e scuola primaria verranno affidati all’uscita al genitore o a persona maggiorenne delegata.

Per la scuola dell’infanzia, in caso di ritardato ritiro di un alunno da parte dei genitori o di persona delegata, dovrà firmare l’apposito “modulo di ritardo”.

Soltanto in casi eccezionali, gli alunni possono essere affidati a persona momentaneamente delegata dal genitore tramite delega scritta e consegnata

dal genitore alle insegnanti, durante l’arco della giornata scolastica e comunque in tempo utile all’uscita. Per la scuola primaria i docenti dell'ultima ora

accompagneranno gli alunni all’uscita.

Gli alunni della scuola primaria che non usufruiscono del servizio mensa verranno accolti all’interno dell’edificio solo all’ora dell’inizio delle lezioni.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Gli alunni che partecipano ad eventuali lezioni pomeridiane di approfondimento e recupero verranno accolti all’interno dell’edificio solo all’ora dell’inizio

delle lezioni.

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ART. 7 - ATTIVITÀ PRE E POST SCUOLA

L’organizzazione delle attività di pre e post scuola sarà gestita dall’Amministrazione Comunale.

Gli operatori responsabili del servizio pre e post scuola verificheranno l’accesso degli aventi diritto.

ART. 8 - PERMESSI PER RITARDI E USCITE ANTICIPATE

Tali permessi, debitamente motivati, devono essere comunicati dai genitori agli insegnanti in forma scritta sul libretto scolastico o sul diario.

Per l’entrata posticipata rispetto all’orario ufficiale, un genitore, o una persona delegata, munita di documento, dovrà accompagnare l’alunno all’interno

della scuola e firmare l’apposito modulo.

Per quanto riguarda l’uscita anticipata, gli alunni vengono ritirati personalmente da un genitore o da una persona delegata, munita di documento, che

dovrà presentare al personale preposto al riconoscimento e firmare l’apposito modulo. A tale proposito i genitori dovranno fornire i nominativi dei

delegati autorizzati a ritirare i figli.

Page 86: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Nella Scuola dell’Infanzia il genitore si impegna a comunicare entro le ore 9.00 del giorno stesso l’eventuale ritardo per permettere la prenotazione del pasto.

Nella Scuola primaria il genitore si impegna a comunicare entro le ore 8.30 del giorno stesso l’eventuale ritardo per permettere la prenotazione del pasto.

Gli alunni in ritardo rispetto all’orario delle lezioni sono comunque ammessi in classe.

Anche in caso di ritardo di pochi minuti, i genitori devono obbligatoriamente accompagnare gli alunni all’ingresso della scuola.

Gli insegnanti comunicano al Dirigente Scolastico casi di sistematico ritardo per il seguito di competenza. Lo stesso dicasi per i casi di sistematiche

uscite anticipate.

Gli alunni di scuola secondaria di primo grado, se non accompagnati, devono presentare la relativa giustificazione entro il giorno successivo.

ART. 9 - ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI E ALLONTANAMENTI CAUTELATIVI

NORME GENERALI

È previsto l’allontanamento cautelativo dalla scuola, tramite ritiro da parte dei genitori, nei casi sotto elencati:

ð Febbre;

ð Arrossamento degli occhi (in caso di congiuntivite, per la riammissione è necessario il certificato medico);

ð Sospette pediculosi o altre parassitosi;

ð Malessere comunicato al personale;

ð Eruzioni cutanee o sospetto di malattia infettiva;

ð Problemi gastrointestinali.

In caso di sciopero del personale della scuola, comunicato secondo la normativa vigente, l’alunno assente dovrà presentare la giustificazione.

Quando il libretto delle giustificazioni è terminato, o qualora venga smarrito, i genitori dovranno richiederne un altro ai responsabili di plesso o al

personale di segreteria alunni.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA

SECONDARIA DI I GRADO

In caso di assenza è opportuno che il genitore la giustifichi tramite

telefonata.

In caso di assenza per motivi familiari è necessario comunicarlo preventivamente tramite l’apposito modulo.

In caso di assenza è richiesta al genitore la giustificazione scritta sul

libretto, o sul diario qualunque sia la durata della stessa.

Nel caso di dimenticanza, la giustificazione dovrà essere portata al

massimo entro due giorni, altrimenti verrà avvisata la famiglia.

Per le assenze ingiustificate la dirigenza convocherà i familiari.

-5-

ART. 10 - CERTIFICATO DI AVVENUTA GUARIGIONE

Dopo 6 giorni di assenza consecutivi (compresi i festivi) è obbligatorio presentare il certificato medico.

Il certificato medico è richiesto, anche per assenze inferiori ai 6 giorni, in caso di dimissioni del bambino per sospette malattie o parassitosi contagiose.

Nell’Istituto i bambini con ingessatura potranno essere ammessi alla frequenza scolastica dopo che il genitore avrà presentato al Dirigente Scolastico il

certificato medico attestante che il bambino può frequentare la scuola.

Ogni situazione verrà valutata attentamente dal Dirigente Scolastico che potrà contrattare con la famiglia i tempi giornalieri di presenza a scuola, in

base all'entità e alle limitazioni che il gesso può arrecare.

ART. 11 - REPERIBILITÀ

I genitori degli alunni sono tenuti a fornire agli insegnanti i recapiti atti a garantire la propria reperibilità nel periodo di permanenza dei figli a scuola per

eventuali comunicazioni urgenti.

ART. 12 - VIGILANZA ALUNNI

L’insegnante è responsabile della sicurezza degli alunni durante l’orario di servizio.

Durante il periodo delle lezioni il personale ausiliario vigila nei corridoi e nei bagni e sugli alunni affidati in caso di necessità alla propria sorveglianza.

La responsabilità personale dell’insegnante di classe, conseguente alle norme di vigilanza sugli alunni, non esonera il restante personale docente ed

ausiliario dall’obbligo di intervento, qualora si ravvisino situazioni di pericolo per persone o cose.

Qualora per motivi eccezionali (es. attesa del supplente) una classe risultasse priva del docente per un periodo prolungato, è cura del coordinatore del

plesso affidare gli alunni agli insegnanti in servizio.

I collaboratori scolastici non devono mai, per nessun motivo, abbandonare la presenza e la vigilanza ai portoni di ingresso degli edifici scolastici.

Durante l’orario delle lezioni le porte di ingresso dei singoli edifici devono rimanere chiuse; l’accesso o l’uscita degli alunni che usufruiscono dell’orario

anticipato o posticipato è curato dagli operatori addetti al servizio.

L'intervallo del dopo-mensa della scuola Primaria si potrà svolgere anche all’esterno dell’Istituto, sotto l'attenta vigilanza dei docenti.

Si invitano i genitori a non portare i figli a scuola durante le assemblee di classe/sezione.

I genitori che si trovassero nell’impossibilità di ottemperare sono tenuti a vigilare personalmente sui propri figli.

Page 87: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Durante le riunioni, le assemblee, i colloqui, il personale ausiliario è tenuto alla vigilanza degli edifici.

ART. 13 - SOMMINISTRAZIONE FARMACI

I farmaci a scuola non devono essere somministrati, salvo i casi autorizzati dai medici del servizio di Pediatria di Comunità.

Per la somministrazione dei farmaci a scuola si fa riferimento alla convenzione stipulata fra l’AUSL, il U.S.P., i rappresentanti degli EE.LL. e le OO.SS.

Resta salva la facoltà dei genitori, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, di somministrare personalmente i farmaci con le stesse modalità

indicate nella convenzione.

Per nessun motivi devono essere consegnati farmaci in cartella agli alunni.

ART. 14 - CELLULARE E OGGETTI AL SEGUITO

Durante le lezioni gli alunni non devono lasciare incustoditi oggetti di valore o denaro, poiché la scuola non risponde di eventuali smarrimenti o

danneggiamenti.

A scuola i ragazzi non possono fare uso del cellulare, di videogiochi o di altri apparecchi elettronici che vengono ritirati dall’insegnante e riconsegnati al

genitore dal Dirigente Scolastico in orario da concordare.

Gli alunni possono utilizzare il telefono della scuola, solo se autorizzati dal Dirigente Scolastico, dai Coordinatori di plesso o dal proprio Insegnante per

validi motivi. Non si usa il telefono per dimenticanze di materiale.

È fatto assoluto divieto di scattare foto e/o girare filmati nelle aule, nei corridoi e nelle aree di pertinenza scolastica. Tale pratica può costituire illecito

penale e incorrere nelle sanzioni previste dalla vigente normativa.

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ART. 15 - DIVIETO DI FUMARE

È vietato fumare nei locali destinati allo svolgimento delle attività didattiche e ai locali funzionalmente collegati ad essi (laboratori, palestre, corridoi,

servizi igienici).

Si fa divieto ai genitori, familiari e pubblico in genere di fumare nei cortili e comunque all’interno del perimetro di pertinenza della scuola.

Si vieta altresì al personale scolastico di fumare nei cortili e comunque all’interno del perimetro di pertinenza della scuola e di buttare i mozziconi a

terra in quanto potenzialmente pericolosi, soprattutto per i bambini più piccoli che potrebbero ingerirli.

ART. 16 - DIVIETO DI INTRODURRE ANIMALI

È rigorosamente vietato introdurre animali all'interno del perimetro di pertinenza della scuola senza le opportune autorizzazioni.

ART. 17 - MENSA E DIETE

Il piano alimentare e la tabella dietetica organizzata, sono predisposte, controllate e approvate dal servizio competente all’interno dell’Amministrazione

Comunale. La scuola, pur non esercitando alcun controllo di competenza, vigila e collabora al buon funzionamento della mensa.

La tabella dietetica viene elaborata dal Servizio Materno Infantile in base ai fabbisogni alimentari specifici per le varie età. Diete diverse da quella

prevista vanno certificate dal medico curante.

La richiesta di menù in bianco deve essere preventivamente concordata con le famiglie e non può oltrepassare i tre giorni settimanali senza

presentazione di certificato del medico curante.

La scuola garantisce comunque il rispetto di diete particolari legate a convinzioni religiose e culturali.

È consentito l'ingresso di genitori per la consumazione del pasto secondo le modalità previste dall'Ente Locale.

Esiste una Commissione Mensa, di cui fanno parte genitori, insegnanti e amministratori, per la quale si rimanda al P.O.F. di Istituto.

ART. 18 - RICORRENZE E FESTIVITÀ

In occasione di ricorrenze festive che vengano ricordate in classe, non è concesso procedere alla distribuzione di alimenti prodotti dalla famiglia, ma è

permesso portare cibi confezionati e correttamente etichettati, provenienti da esercizi pubblici, scegliendo unicamente alimenti privi di creme, panna,

maionese ed altri tipi di farciture in genere, preferendo quindi ciambelle e prodotti da forno.

ART. 19 - OPERATORI ESTERNI : ESPERTI, TIROCINANTI E VOLONTARI

Il ricorso ad operatori esterni (esperti, tirocinanti e volontari) per particolari progetti o interventi specifici è previsto alle seguenti condizioni:

ð bando di reclutamento;

ð ratifica tramite convenzione e protocollo d’intesa tra il Dirigente Scolastico ed Enti Locali o Associazioni;

ð protocollo di accoglienza tra Istituti Superiori e Universitari;

sentito il parere degli Organi Collegiali.

ART. 20 - VENDITA DIRETTA

All’interno degli edifici scolastici non è consentita alcuna forma di vendita diretta agli alunni. Deve essere comunque denunciata alle competenti

autorità la vendita di qualsivoglia materiale, o la distribuzione gratuita di materiale commestibile, anche se effettuata agli alunni nelle immediate

vicinanze degli edifici scolastici (salvo eccezioni legate a progetti didattici interni, progetti umanitari o di solidarietà, sentito il parere degli Organi

Collegiali).

ART. 21 - SERVIZI EROGATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’Amministrazione Comunale è competente per i seguenti servizi:

1. Anticipo e prolungamento pre e post scuola

Page 88: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

2. Mensa

3. Trasporto

4. Personale pre e post scuola

5. Manutenzione degli ambienti, strutture interne ed esterne alla scuola

La richiesta di avvalersi dei servizi 1, 2, 3, da parte delle famiglie va indirizzata all’Amministrazione Comunale.

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CAP. III - INFORTUNI E PROBLEMI IGIENICO-SANITARI

ART. 22 - INFORTUNI, INCIDENTI SCOLASTICI

La scuola e tutti i suoi operatori sono attivi al fine di predisporre tutte le misure possibili e utili per prevenire infortuni ed incidenti scolastici e per attuare

i comportamenti e gli interventi più idonei nel caso in cui accada un incidente ad un alunno in ambito scolastico. Sarà necessario mantenere

l’attenzione di creare le condizioni affinché in ambito scolastico siano correttamente prevenute le emergenze igienico sanitarie e siano adeguatamente

affrontate.

In caso di incidenti o malori improvvisi degli alunni si garantirà il primo soccorso al bambino senza lasciarlo mai solo e si provvederà ad avvisare

tempestivamente la famiglia.

Nell’eventualità di assenza o impossibilità dei famigliari o delegati a prelevare l’alunno sarà lo stesso insegnante del bambino a seguirlo, affidando la

custodia degli altri bambini della classe ad altro insegnante.

Se gli incidenti o i malori risultassero di particolare gravità saranno avvisati sia la famiglia che allertato il 118, non essendo di competenza del

Personale Scolastico effettuare prestazioni ed interventi di carattere medico.

Il personale provvederà, invece, a disinfettare escoriazioni di lieve entità o ad applicare la borsa del ghiaccio in caso di lievi contusioni.

I docenti dovranno presentare denuncia scritta all’Ufficio di Segreteria, per ogni situazione di infortunio di alunni verificatasi durante il loro servizio, con

dettagliata relazione.

ART. 23 - PROBLEMI IGIENICO-SANITARI

Nel caso si verificassero casi di pediculosi (ed in generale in ogni situazione assimilabile per caratteristiche, come malattie infettive di particolare

gravità, parassitosi ecc.), i genitori sono tenuti ad informare la scuola affinché possano venir messe in atto le misure precauzionali necessarie (si fa

riferimento al Protocollo stipulato fra l’AUSL, il U.S.P.).

Tutte le famiglie verranno avvisate tramite comunicazione scritta, affinché possano prendere gli opportuni provvedimenti.

I bambini portatori di punti di sutura devono avere la zona coperta da una medicazione protettiva.

ART. 24 - ASSICURAZIONE ALUNNI

All’inizio di ogni anno scolastico i genitori sono tenuti provvedere al pagamento della quota assicurativa tramite versamento postale o bancario, che

viene deliberata dal Consiglio di Istituto.

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CAP. IV - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

ART. 25 - COLLOQUI E ASSEMBLEE

SCUOLA

DELL’INFANZIA Durante l’anno scolastico sono previste assemblee di sezione con i genitori e incontri di

intersezione a cui partecipano solo i rappresentanti dei genitori.

Sono previsti inoltre colloqui individuali con i genitori secondo le modalità comunicate all’inizio

dell’anno scolastico.

SCUOLA

PRIMARIA Durante l’anno scolastico sono previste assemblee di classe con i genitori e incontri di interclasse a

cui partecipano solo i rappresentanti eletti.

Sono previsti inoltre colloqui individuali periodici a novembre e ad aprile, comunicati a mezzo

diario.

I colloqui straordinari che si rendessero eventualmente necessari potranno essere richiesti dagli

insegnanti o dalle famiglie con qualche giorno di preavviso e concordati tramite diario.

Gli alunni, ricevuto il calendario con l’orario di ricevimento, lo consegnano ai genitori e lo fanno

firmare per presa visione.

SCUOLA

SECONDARIA DI I GRADO Gli insegnanti della scuola secondaria ricevono le famiglie, di norma, su appuntamento al mattino,

nell’orario stabilito per i colloqui individuali, e una volta a quadrimestre durante i colloqui generali.

Per ragioni di sicurezza e di corretto funzionamento dell’attività didattica, i genitori devono attenersi

rigorosamente all’orario di ricevimento che viene comunicato all’inizio dell’anno scolastico.

I genitori concorderanno l’appuntamento con l’insegnante e nel giorno stabilito dovranno attendere

negli spazi designati e saranno ricevuti nelle aule predisposte.

In caso di necessità e urgenza, i genitori, saranno ricevuti, previo accordo con i docenti, al di fuori

Page 89: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

degli orari di ricevimento stabiliti.

Gli alunni, ricevuto il calendario con l’orario di ricevimento, lo consegnano ai genitori e lo fanno

firmare per presa visione.

Laddove il Consiglio di Classe lo ritenga necessario, il Dirigente Scolastico convoca l’assemblea

dei genitori per la discussione delle problematiche sollevate.

Per motivi di responsabilità e sicurezza e per evitare disturbo, durante i colloqui e le riunioni di Interclasse, di Classe e durante le Assemblee con gli

insegnanti, gli alunni non sono ammessi nei locali scolastici, salvo sporadiche e motivate situazioni eccezionali; i genitori sono comunque

responsabili dei propri figli che eccezionalmente fossero presenti nei locali scolastici in occasione dei colloqui stessi, poiché la scuola non è tenuta a

garantire la vigilanza.

I rappresentanti di classe possono accedere alla scuola per partecipare a momenti organizzativi o in qualità di referenti dei genitori, per problemi di

ordine generale, da proporre alla discussione durante le riunioni di Classe e/o di Interclasse previo avviso e appuntamento con gli insegnanti.

In orario scolastico l’accesso è consentito solo in casi di estrema urgenza.

ART. 26 - MATERIALE SCOLASTICO

Gli alunni sono tenuti a portare il materiale occorrente ma strettamente necessario per le lezioni (libri, quaderni, strumenti, materiale di cancelleria,

abbigliamento idoneo per le attività sportive).

I genitori sono invitati a controllare quotidianamente lo zaino del proprio figlio e a sostituire quanto deteriorato, mancante o inopportuno.

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ART. 27- LIBRETTO SCOLASTICO- DIARIO-

Nella scuola dell’Infanzia i familiari sono tenuti a ritirare la posta personale di ogni bambino che viene distribuita regolarmente all’interno delle buste individuali, poste all’esterno delle sezioni.

Il libretto o il diario sono gli strumenti più agili di comunicazione fra scuola e famiglia sia per la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.

Ai genitori è chiesto di collaborare con gli insegnanti affinché siano conservati con cura, usati in modo corretto e visionati quotidianamente.

I genitori sono invitati a firmare per presa visione tutte le comunicazioni della scuola che saranno date con anticipo rispetto ad eventuali scadenze da

rispettare.

Non potranno essere imputati alla scuola danni o inconvenienti derivanti dalla mancata conoscenza degli avvisi.

ART. 28 - COMPITI A CASA

I genitori sono tenuti a collaborare affinché gli alunni svolgano con impegno e regolarità i compiti assegnati. Si suggerisce agli stessi di guardare con

regolarità il lavoro prodotto in classe, al fine di far percepire al bambino il costante interesse da parte della famiglia: condizione necessaria perché ci

sia una effettiva motivazioni nell’apprendimento.

Nella Scuola Primaria, in caso di assenza, è opportuno che le famiglie e/o gli alunni restino in contatto con i compagni e/o gli insegnante per le varie

comunicazioni e per i compiti.

Nella Scuola Secondaria di I grado, in caso di assenza, è opportuno che gli alunni restino in contatto telefonico e/o telematico con i compagni per le

varie comunicazioni e per i compiti.

ART. 29 - AUTORIZZAZIONI PER USCITE, VISITE

Si veda l'apposito regolamento posto in appendice.

Per le uscite didattiche sul territorio (a piedi), i genitori dovranno firmare un’autorizzazione valida per tutto l’anno scolastico.

L’autorizzazione per tutte le visite guidate e i viaggi d’istruzione approvati dagli organi collegiali che comportano l’utilizzo di un mezzo di trasporto viene

data preventivamente su apposita modulistica da compilare firmata.

ART. 30 - CAMBIO DI RESIDENZA

I genitori sono tenuti a comunicare alla scuola con tempestività qualsiasi cambio di residenza o di telefono.

ART. 31 - NORME GENERALI

Per comunicazioni urgenti è consentito telefonare a scuola lasciando un messaggio al personale ausiliario che inoltrerà la comunicazione agli

interessati.

ART. 32 - SCIOPERI

In caso di sciopero del personale docente e non docente, per l’intera giornata o parte di essa, il Dirigente Scolastico si attiene alle disposizioni della

legge 146/90 e alle ulteriori norme vigenti in materia per garantire tutti i servizi scolastici minimi indispensabili (scrutini, vigilanza).

I genitori, dopo aver controllato le comunicazioni fornite dalla scuola, devono accertarsi della presenza dell’insegnante al momento dell’ingresso.

ART. 33 - ASSEMBLEE SINDACALI

In occasione di assemblee sindacali si comunicherà la variazione d’orario sempre attraverso apposite comunicazioni o attraverso il libretto o il diario.

Page 90: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Gli alunni fanno firmare almeno ad un genitore le comunicazioni riguardanti tali assemblee sindacali che comportano variazioni d’orario di lezione o

addirittura la sospensione delle stesse. Tali informazioni saranno date nei tempi previsti dalla normativa vigente.

ART. 34 – COMITATO GENITORI

I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di Classe o di Interclasse possono costituirsi in Comitato dei Genitori.

Nel Comitato sono portate quelle iniziative e discusse quelle proposte che, per la loro natura, riflettono l’interesse della comunità scolastica.

Il comitato è convocato, su iniziativa del Presidente.

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CAP. V - LOCALI SCOLASTICI E ACCESSO

ART. 35 - ACCESSO GENITORI

I genitori degli alunni non possono accedere alle aule durante le ore di lezione.

Eventuali comunicazioni urgenti vanno fatte agli insegnanti prima dell’orario di inizio delle attività didattiche.

I genitori dovranno cercare di evitare la consegna in orario scolastico di eventuale materiale didattico e di merende dimenticate che in ogni caso dovrà

avvenire esclusivamente tramite il personale ausiliario.

Scuola dell’Infanzia:

ð negli orari previsti di ingresso e di uscita possono accedere ai locali scolastici i o chi ne fa le veci, dei bambini iscritti, per il tempo

strettamente necessario all’affidamento, all’uscita e all’eventuale lettura del diario giornaliero.

ð Non è consentito sostare all’interno delle sezioni in assenza delle insegnanti.

Scuola Primaria:

ð I genitori degli alunni delle classi prime potranno accedere in via eccezionale agli edifici scolastici nei primi giorni d’inizio delle attività

scolastiche.

ART. 36 - ACCESSO PUBBLICO E RICHIEDENTI

Il Dirigente Scolastico riceverà il pubblico e il personale della scuola previo appuntamento.

Il pubblico e chiunque operi nella scuola può essere ricevuto negli uffici secondo gli orari esposti.

Il Consiglio di Istituto, su richiesta scritta e motivata esprime parere vincolante sulla concessione dei locali e delle attrezzature dell’istituto in orario

extra scolastico, ad enti, associazioni e privati, per attività di promozione culturale, sociale e civile con finalità non in contrasto con quelle della scuola.

Tale uso deve essere regolato da apposite convenzioni che sollevino l’istituto da ogni responsabilità per incidenti a persone o cose e impegnino tali

enti al ripristino di materiale eventualmente danneggiato.

Il Dirigente Scolastico, sulla base dei criteri generali formulati dal Consiglio d’Istituto, può autorizzare l’utilizzo in orario extrascolastico degli edifici e

delle strutture richieste formalmente da una o più componenti scolastici (personale docente, personale ATA, genitori). Di tale autorizzazione il

Dirigente Scolastico darà immediata comunicazione al presidente del Consiglio d’Istituto.

Non si concede ad estranei l’ingresso nell’Istituto per la raccolta di firme. Nei casi in cui la stessa venga autorizzata dal Dirigente Scolastico potrà

essere gestita solo dal personale scolastico.

ART. 37 - ACCESSO AUTOMEZZI

E’ vietato l’accesso agli spazi all’aperto dell’istituto con automezzi privati salvo casi di servizio o di urgenza, salvaguardando il periodo di intervallo,

intermensa, ingresso e uscita alunni.

ART. 38 - MATERIALE DIDATTICO

Le attrezzature didattiche ed i materiali stessi esistenti nei plessi sono a disposizione di tutte le classi dell’istituto. E’ pertanto necessario che siano

conservati in luogo tale da permetterne la fruizione da parte di tutti. Tutto il materiale va elencato in apposito registro di carico. Qualsiasi danno arrecato

volontariamente ad attrezzature della scuola deve essere risarcito a cura delle famiglie. Eventuali imbrattamenti volontari ad arredi o alla struttura scolastica,

saranno ripuliti a cura degli interessati.

Le attrezzature vanno usate sotto la diretta vigilanza degli insegnanti.

ART. 39 - MATERIALE PUBBLICITARIO

Non si ammette nell’Istituto la distribuzione di materiale pubblicitario, o commerciale non inerente l’ambito scolastico, né avvisi di iniziative

espressamente vietate ai minori.

ART. 40 - MATERIALE DIVULGATIVO

Può essere distribuito nell’Istituto, dietro autorizzazione del Dirigente Scolastico, materiale prodotto o con il patrocinio di:

ð dal MIUR e dagli organi dell’amministrazione periferica dello stesso (USR, USP);

ð dall’Istituto Comprensivo, dall’ Ente Locale, dalla Parrocchia, dalla Regione e dalla Provincia

ð da altri organi istituzionali e di servizio al territorio (AUSL) ;

ð dai genitori, dai rappresentanti di classe, dalle associazioni di genitori;

ð da associazioni no profit.

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Page 91: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

CAP. VI – CRITERI

ART. 41 - FORMAZIONE DELLE CLASSI

I criteri per la formazione delle classi nella scuola dell’Infanzia, nella scuola Primaria e Secondaria di I grado vengono definiti e deliberati dal Collegio

dei Docenti che si attiva tramite apposita Commissione.

Per la formazione delle classi prime di ogni ordine e grado e per l’inserimento degli alunni in corso d’anno si fa riferimento alla Commissione

Formazione Classi istituita nell’ambito del Collegio dei Docenti.

ART. 42 - ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI

DONAZIONI IN DENARO

Le donazioni in denaro da parte di soggetti pubblici o privati vengono direttamente accettate ed introitate nel bilancio dell’Istituto da parte del Dirigente

Scolastico. Le donazioni di somme vincolate all’effettuazione di specifici progetti (somme vincolate) vengono introitate con dispositivo dirigenziale e

comunicate al Consiglio d’Istituto secondo la prassi descritta nel regolamento di contabilità; le donazioni di somme senza specifico vincolo di utilizzazione

(somme libere) vengono introitate nel bilancio con la relativa proposta di variazione al Programma annuale da sottoporre alla delibera del Consiglio d’Istituto

secondo la prassi descritta nel regolamento di contabilità.

DONAZIONI DI BENI MOBILI

Le donazioni di beni mobili (oggetti, attrezzature, apparecchiature, ecc.) da parte di soggetti pubblici o privati vengono accettate da parte dell’istituto previa

delibera del Consiglio d’Istituto, come da regolamento di contabilità. In caso di materiale da inserire in inventario, l’eventuale parere non favorevole da parte

della Commissione Tecnica preclude la possibilità di accettazione della donazione stessa.

DONAZIONI DI BENI IMMOBILI

Le donazioni di beni immobili da parte di soggetti pubblici o privati vengono accettati previa delibera del Consiglio d’Istituto, come da regolamento di

contabilità.

NORME COMUNI

Tutti i tipi di donazione possono essere accettati purché non venga alcun tipo di interferenza da parte di soggetti esterni all’Istituto sull’organizzazione

didattica e logistica della scuola che sono di competenza dei docenti e degli organi di controllo ad esse preposte.

ART. 43 - APPROVAZIONE E MODIFICHE DEL REGOLAMENTO

Il presente regolamento d’Istituto è stato approvato da parte del Consiglio d’Istituto nella seduta del 10/11/2010.

Le modifiche al presente regolamento possono essere apportate con il voto favorevole di 2/3 del Consiglio stesso.

-12-

ISTITUTO COMPRENSIVO “E. COMPARONI”

DI SCUOLA MATERNA –PRIMARIA - SECONDARIA DI I GRADO

Via della Repubblica, 4 - 42011 Bagnolo in Piano

Page 92: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Tel .0522-957194/957147 - Fax 0522-951435

E-mail :[email protected]

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

DI SECONDARIA DI I°GRADO

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO il DPR n 249 del 24.06.1998 “Statuto degli studenti e delle studentesse” e successive modificazioni intervenute con DPR 21.11.2007, n. 235

PREMESSO che lo “Statuto degli studenti e delle studentesse”, accoglie e sviluppa le indicazioni della “Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo”

(1989, ratificata nel nostro ordinamento con la Legge n. 176 del 27.05.1991);

PREMESSO che la scuola dell’autonomia è un’istituzione “che costruisce con gli studenti, con le loro famiglie e con il territorio un rapporto forte,

responsabile e trasparente, nell’intento di venire incontro alla domanda sociale e di formazione nonché di sviluppare percorsi capaci di rispondere in modo

differenziato ai bisogni individuali” (Circ. Ministeriale n. 371 del 02.09.1998),

VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni in materia di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di

diffusione di immagini in violazione del “Codice in materia di protezione di dati personali”,

VISTA la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008

VISTA la legge 30.10.2008, n. 169

VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni

SENTITO il parere del Collegio dei Docenti

DELIBERA

in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al

recupero, al rafforzamento del senso di responsabilità, ai valori della legalità, della collaborazione , del rispetto per le persone.

ART. 1 – PRINCIPI E FINALITÀ

1. Il presente Regolamento, con riferimento ai diritti e ai doveri degli studenti di cui agli art. 2 e 3 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e successive

modificazioni, e in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10

ottobre 1996 n. 567 e succ. modificazioni e integrazioni, individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative

sanzioni, individua gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento. E' coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato

dall'Istituto.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno

dell’Istituto.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima sentito. Nessuna infrazione

disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva

dell’altrui personalità.

5. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della

situazione personale dello studente al quale è offerta la possibilità di convertirle in attività socialmente utili in favore dell’Istituto.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalle lezioni sino a 15 giorni sono adottati dal Consiglio di classe,alla presenza delle

diverse componenti; quelli che comportano l’allontanamento oltre i 15 giorni e l’esclusione dalla valutazione e dallo scrutinio finale, sono adottati dal

Consiglio d’Istituto.

7. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla Commissione di esame e sono applicabili anche ai

candidati esterni.

ART. 2 – DOVERI DEGLI STUDENTI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni un

comportamento corretto, improntato allo stesso rispetto che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi

di cui all'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti di istituto.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature, gli strumenti e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in

modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della

scuola.

7. Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione.

ART. 3 – DISPOSIZIONI DISCIPLINARI

Page 93: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

1. Si configurano come mancanze lievi:

a. presentarsi alle lezioni in ritardo;

b. tenere occasionalmente comportamenti non corretti al cambio dell’ora e negli spostamenti interni. (es.: spingere i

compagni, urlare, uscire dall’aula o dalla fila, ecc.);

c. la non puntualità nella consegna di giustificazioni, avvisi, cedolini;

d. dimenticanza del libretto scolastico, del diario e del materiale scolastico.

2. Si configurano come mancanze gravi:

a. disturbare lo svolgimento delle lezioni impedendo ai compagni di seguire con attenzione;

b. utilizzare il telefono cellulare durante l’orario scolastico;

c. frequentare irregolarmente le lezioni;

d. mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al Dirigente Scolastico, ai Docenti, al Personale non docente, ai

compagni;

e. fumare nei locali dell’Istituto e in ogni altro luogo vietato dal regolamento della scuola.

f. imbrattare le pareti dei locali in qualsiasi modo;

g. rovinare gli arredi, le attrezzature di laboratorio o il materiale di proprietà della Scuola per dolo, negligenza, o

disattenzione;

h. assumere comportamenti inadeguati nelle aule di materia , in palestra, negli spogliatoi e nei bagni di tutti i locali

dell’istituto;

i. reiterare un comportamento scorretto;

3. Si configurano come mancanze gravissime:

a. insultare e umiliare. Costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto a persone diversamente abili o che le

offese si configurino come razziste;

b. falsificare documenti ufficiali e firme;

c. sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale scolastico, dell’istituzione scolastica;

d. compiere atti di vandalismo su cose;

e. compiere atti di violenza su persone;

f. compiere atti che violano la dignità ed il rispetto della persona;

g. non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza (correre a velocità

eccessiva all’interno dell’Istituto, sporgersi dai davanzali, arrampicarsi sui cornicioni, manomettere gli estintori, etc.);

h. compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone;

i. raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, registrazioni vocali, senza rispettare i diritti e le libertà fondamentali delle

persone fatte oggetto di ripresa/registrazione.

ART. 4 - VIOLAZIONI E SANZIONI

1. Le mancanze previste nell’art. 3.1 sono sanzionate dal docente che le rileva con il rimprovero/ammonizione orale e/o scritto. Il provvedimento viene

riportato sul Registro di Classe e vengono informate le famiglie tramite comunicazione sul libretto personale dello studente. Tale comunicazione deve

essere controfirmata da un genitore. Dopo la terza ammonizione, lo studente che continua a tenere un comportamento scorretto, può essere punito

con i provvedimenti di cui agli articoli successivi.

2. Le mancanze gravi di cui alle lettere a), b), c), d),e), dell’art. 3.2 vengono sanzionate con ammonizione scritta da parte del Dirigente Scolastico,

comunicata alla famiglia che controfirma per presa visione. La mancanza di cui alla lettera b)dell’art. 3.2 comporta anche la consegna del telefono

cellulare all’Ufficio del Dirigente che lo conserverà fino al ritiro dello stesso da parte di uno dei genitori dello/a studente/ssa. Le violazioni di cui alle

lettere e), f), g), h), i), dell’art. 3.2 vengono sanzionate con la sospensione dalle lezioni fino a un massimo di 15 giorni, a seconda della gravità e durata

nel tempo delle mancanze.

Il provvedimento viene assunto dal Consiglio di Classe con la presenza di tutte le componenti. La seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un

suo delegato; l’adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza dei voti

favorevoli; non è ammessa l’astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell’allievo o degli allievi coinvolti nel procedimento

disciplinare (come autore o come vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale il voto del

Presidente.

3. Le mancanze gravissime di cui all’art. 3.3 vengono punite con la sospensione dalle lezioni per una durata commisurata alla gravità del fatto, anche fino

al termine delle lezioni, l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di Stato.

Le violazioni che costituiscono reato saranno oggetto di denuncia o querela all’autorità giudiziaria in base al diritto vigente. I provvedimenti vengono

assunti dal Consiglio d’Istituto. L’ adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la

Page 94: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

maggioranza dei pareri favorevoli; non è consentita l’astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell’allievo oggetto del

procedimento. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

ART. 5 – COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO; CONTESTAZIONE DI ADDEBITO E

AUDIZIONE IN CONTRADDITTORIO

L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 3.1 e 3.2 (nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) è sommamente condizionata dalla immediatezza e

tempestività della reazione: queste sanzioni, tenuto conto della finalità educativa e dell’età degli allievi, per essere da loro comprese e concorrere alla

modifica dei comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e “vicine” ai comportamenti irregolari, in modo tale da far percepire all’alunno il

rapporto causa-effetto (comportamento irregolare -sanzione).

Nei casi, in cui le mancanze non sono comunque gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità

del procedimento che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva dell’avvio del procedimento. Di tali

provvedimenti verrà data comunicazione ai genitori attraverso il libretto personale dell’alunno.

Per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni e che devono essere comminate da un Organo Collegiale, va data comunicazione dell’avvio

del procedimento allo studente e/o ai suoi genitori anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano, fax, fonogramma). Nella

comunicazione vengono contestati gli addebiti, viene fissata la data dell’audizione in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento. Gli addebiti

contestati debbono fondare su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali. Lo studente ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico, e

dal coordinatore di classe, congiuntamente. Dell’audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico.

Nel caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati

dell’apertura del procedimento come contro interessati.

A seguito dell’audizione, potrà seguire:

a)l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza disciplinare; il dirigente ne darà comunicazione scritta a

tutti gli interessati

b) la remissione degli atti al Consiglio di Classe o al Consiglio di Istituto per il pronunciamento sul provvedimento disciplinare da assumere

ART. 6 - ASSUNZIONE DEL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A CURA DELL’ORGANO COLLEGIALE

L’Organo Collegiale viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni dal contraddittorio.

Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione che ha portato al provvedimento; nei casi di sospensione fino al

termine delle lezioni e di esclusione dallo scrutinio o dall’esame finale, oltre alla motivazione, dovranno essere esplicitati i motivi per cui non siano esperibili

interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.

La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data allo studente e/o alla sua famiglia dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La

comunicazione deve riportare gli estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la motivazione, la decorrenza e la

durata della sanzione, i termini e l’organo presso cui adire eventuali impugnazioni.

Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.

ART. 7

I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la normativa vigente.

ART. 8

Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella

comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

ART. 9

Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni la scuola mantiene con lo studente e con i suoi genitori un rapporto finalizzato alla preparazione

al rientro nella comunità scolastica.

ART. 10

Nei periodi di allontanamento superiori a quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario anche con i servizi sociali e con l’autorità

giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero finalizzato alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica.

Art. 11

Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno scolastico di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze

passibili di allontanamento dalle lezioni siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è possibile fissare la decorrenza e il

termine della sanzione nei primi giorni dell’anno scolastico successivo.

In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro grado di scuola, prima che la sanzione sia stata eseguita, della stessa

viene data comunicazione alla diversa istituzione scolastica dove l’alunno si è iscritto perché possa disporre in ordine alla sua esecuzione.

ART. 12

Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne

darà esecuzione nei termini fissati dall’Istituto di provenienza.

ART. 13 - IMPUGNAZIONI

Page 95: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo verbale o scritto al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i

docenti coinvolti e quindi risponde in merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per iscritto se il reclamo è stato posto in forma

scritta.

Avverso i provvedimenti assunti dal Dirigente Scolastico, è ammesso reclamo all’Organo di Garanzia interno alla scuola di cui al successivo art. 15.

Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe o dal Consiglio di Istituto, è ammesso ricorso entro 15 gg. dalla comunicazione, all’Organo di

Garanzia interno alla scuola.

L’Organo di Garanzia si pronuncia entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso.

ART. 14 - ORGANO DI GARANZIA

L’Organo di Garanzia interno è composto da:

ð Dirigente Scolastico o suo delegato, che lo presiede;

ð un docente designato dal Collegio dei Docenti, che designa anche un membro supplente;

ð due genitori, eletto nei Consigli di Classe e designato dall’Assemblea dei genitori rappresentanti, la quale designa anche un membro

supplente.

Le competenze dell’Organo di Garanzia sono quelle stabilite dall’art. 5, comma 2 e comma 3, del D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, modificato dall’art. 2 del

DPR 21.11.2007, n. 235.

ART. 15

L’Organo di garanzia rimane in carica per due anni scolastici; i componenti che perdono il requisito dell’eleggibilità vengono surrogati con i membri supplenti.

ART. 16

L’organo di garanzia decide su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito

all’applicazione del presente regolamento.

ART. 17

Le adunanze dell’Organo di Garanzia sono valide con la presenza della totalità dei suoi componenti; in caso di assenza giustificata o impedimento di un

membro effettivo, o qualora uno dei membri effettivi sia parte interessata nella controversia, subentra il membro supplente della medesima componente. Le

deliberazioni sono assunte con la maggioranza più uno dei voti favorevoli; non è consentita l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

ART. 18

Lo studente, o chiunque vi abbia interesse, che ravvisi nel presente regolamento una violazione al “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR

249/1998 concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” può ricorrere all’Organo di Garanzia istituito presso l’Ufficio

scolastico regionale.

ART. 19

Del presente regolamento, affisso all’Albo della scuola in via permanente, è messa a disposizione una copia in formato digitale sul sito dell’Istituto.

Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 10/11/2010.

ALLEGATO 2

REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Page 96: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

CRITERI GENERALI Il presente regolamento riguarda tutte le iniziative che comportano spostamenti organizzati delle scolaresche, con impiego del trasporto, dentro e fuori il

territorio comunale.

Tutte le iniziative necessitano di una adeguata programmazione didattica e culturale da parte dei docenti.

La programmazione delle iniziative dovrà ricevere preventivo parere favorevole del Consiglio di Classe e Interclasse; dovrà essere approvata dal

Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.

Saranno autorizzate le visite d’istruzione che vedranno la partecipazione di almeno 2/3 del totale degli alunni iscritti alla

classe interessata. Nel caso di partecipazione di alunni in situazione di handicap con particolari difficoltà di tipo motorio o relazionali potrà essere prevista la

presenza aggiuntiva di un docente ogni due alunni certificati, (nel caso di gravi patologie tipo: iperattività, difficoltà comportamentali, ecc..., il

rapporto sarà 1:1, in particolar modo per i viaggi di istruzione.

Per la partecipazione degli alunni a tutte le visite d’istruzione e didattiche è necessario acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà

familiare.

Tutti i partecipanti a viaggi e visite fuori dall'ambito comunale devono essere in possesso di un documento di identificazione (cartellino di

riconoscimento o documento di identità), in caso contrario non potranno partecipare all’uscita.

E' consentito utilizzare mezzi di trasporto forniti da ditte private, anche tramite agenzia, previa acquisizione di tutta la documentazione richiesta

dalla normativa vigente (e specificamente dal punto 9 della C.M. n° 253 del 14.08.91).

Per l'effettuazione delle iniziative potranno essere utilizzate quote poste a carico delle famiglie degli alunni partecipanti, contributi forniti da Enti

Pubblici, da Enti Privati, da privati cittadini o da Istituzioni diverse. Tali contributi, però dovranno essere dichiarati e garantiti all'atto della

domanda e versati nel bilancio dell'Istituto tramite versamento su conto corrente postale.

Tutta la modulistica necessaria sarà fornita dalla Segreteria, che curerà altresì l'organizzazione delle iniziative dal punto di vista amministrativo e

contabile.

USCITE DIDATTICHE

In quest'ultimo tipo di iniziative rientrano le attività che comportano uscite di classi dalla scuola per periodi non superiori a quelli del normale

orario delle lezioni o che prevedono spostamenti delle scolaresche solo nell'ambito del territorio comunale, a piedi o con l'utilizzo dei mezzi di

trasporto scolastico.

L’effettuazione delle uscite didattiche può essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

E' consentita l'effettuazione di iniziative occasionali di un solo giorno ad aziende, musei, unità produttive, ecc..., senza una specifica preliminare

programmazione, qualora il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità e ne dia l'autorizzazione (salvo successiva comunicazione al Consiglio

d’Istituto).

VISITE GUIDATE ( 1 giorno) E VIAGGI D’ISTRUZIONE (Più giorni)Per visite guidate e viaggi d’istruzione sono da intendersi le visite presso complessi aziendali, ditte, mostre, monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico - artistico e culturale, parchi naturali, ecc..., che possono prolungarsi oltre l’orario scolastico.

L’effettuazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione richiede l'assenso del Consiglio d’Istituto.

Sono assimilate alla tipologia "visite guidate" anche le uscite per la partecipazione a manifestazioni sportive quali, ad esempio, i giochi della

Gioventù.

Per non sottrarre tempi eccessivi alle normali attività didattiche, ciascuna classe potrà effettuare fino a un massimo di 2 (due) iniziative in ogni anno scolastico, con esclusione delle uscite riguardanti l’orientamento, il viaggio di istruzione di fine anno e la partecipazione alle attività sportive.

Gli alunni del primo ciclo si sposteranno prioritariamente nell'ambito della Provincia di Reggio Emilia e delle province limitrofe.

Gli alunni del secondo ciclo si sposteranno prioritariamente nell'ambito della Regione Emilia Romagna e delle regioni confinanti; gli alunni della

scuola secondaria di primo grado generalmente in Italia.

DOCENTI ACCOMPAGNATORI

I docenti accompagnatori dovranno appartenere possibilmente alla stessa classe che effettua le iniziative e per l’uscita si dovrà privilegiare il

giorno in cui essi sono impegnati per il maggior numero di ore sulla classe.

Deve essere prevista la presenza di più docenti accompagnatori, dovrà comunque essere sempre garantito almeno il rapporto di un insegnante

ogni 15 alunni, salvo quando le scolaresche si recano nelle vicinanze della scuola, a piedi o con mezzo di trasporto, a svolgere attività che

Page 97: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

prevedono la presenza di altri educatori adulti (es. nuoto, attività motorie,...).

La sorveglianza degli alunni da parte degli insegnanti accompagnatori dovrà essere, nel corso di tali attività, attenta ed assidua.

COPERTURA ASSICURATIVA Tutti i partecipanti dovranno essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni e per R.C. verso terzi (Responsabilità Civile).

ALLEGATO 3

REGOLAMENTO LABORATORIO D’INFORMATICA

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO

Il seguente regolamento sull’utilizzo del laboratorio d’informatica della Scuola Secondaria di primo grado tiene conto sia della legge 81/08 sulla Sicurezza, sia della

mancanza di un tecnico informatico all’interno della scuola. E’ perciò obbligatorio osservarne le regole stabilite, per consentirne l’utilizzo con il massimo profitto ed

il minimo costo per interventi di tecnici esterni.

Page 98: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

1. L’utilizzo del laboratorio è riservato al personale docente ed agli alunni dell’Istituto per attività esclusivamente didattiche.

2. E’ pertanto vietato l’uso dello stesso a persone estranee all’Istituto. Solo in casi eccezionali, previo consenso del Consiglio d’Istituto e sentito il responsabile del

laboratorio stesso, tale uso sarà consentito.

3. E’ consentito l’uso del laboratorio agli alunni SOLO alla presenza dei docenti, che devono essere presenti nel laboratorio stesso, al fine di controllare l’uso

corretto delle attrezzature e del software, con la relativa assunzione di responsabilità.

4. Chi intende accedere al laboratorio stesso, deve verificarne la disponibilità nell’orario appeso sulla porta e prenotarne l’utilizzo. In caso di conflitto, avranno la

precedenza quelle programmate ad inizio anno, le attività a classi intere, ed infine le altre.

5. I docenti che effettuano attività di recupero, alfabetizzazione e sostegno utilizzeranno i computer appositi e solo successivamente il laboratorio.

6. Il computer dei laboratori e delle aule speciali ( Musica e Arte e Immagine) sono riservati esclusivamente ai docenti

7. I docenti sono pregati di creare una cartella personale entro cui salvare i propri documenti. E’ vietato salvare sul desktop. A fine anno possono essere

riformattati i computer, quindi è vivamente consigliato memorizzare gli elaborati eseguiti.

8. Agli alunni è vietato l’accesso all’armadio contenente il software. Ogni necessità deve essere comunicata ai docenti che provvederanno eventualmente al

prelievo. L’armadio stesso deve essere tenuto chiuso a chiave.

9. E’ vietato a docenti ed alunni il prestito domestico di qualunque tipo di software, sia su dischetto sia su CD-ROM, al fine di evitare conflitti con la legge sul

diritto d’autore.

10. E’ vietato l’utilizzo di dischetti e CD-ROM e PEN DRIVE privati (per i quali è necessario fare una scansione anti virus) di alunni e docenti, per evitare il più

possibile l’inserimento di virus, con la conseguente inagibilità del laboratorio stesso.

11. Ogni installazione di software deve essere prima concordata con il docente responsabile del laboratorio. E’ proibito l’utilizzo di software senza licenza.

12. E’ obbligatorio seguire le procedure previste per l’accensione e lo spegnimento delle macchine. Chi non conosce tali norme, non può utilizzare il laboratorio.

13. Ogni anomalia deve essere prontamente segnalata al responsabile del laboratorio, al fine di limitare i danni possibili.

14. E’ consentito l’accesso ad Internet agli alunni solo sotto la diretta sorveglianza del docente, il quale, non solo è tenuto a verificare continuamente la

navigazione, ma è anche direttamente responsabile dell’utilizzo di internet da parte degli alunni cui ha dato la possibilità di collegarsi alla rete. Al termine della

sessione sarà cura del docente disconnettere il computer da internet così come spiegato nella documentazione.

15. La stampa di documenti da parte degli alunni deve avvenire dietro esplicita autorizzazione del docente. Il permesso per la stampa di un numero elevato di

pagine, o di lavori che prevedono un consumo particolarmente oneroso di inchiostro e carta, va richiesto agli uffici di segreteria. In tal caso va previsto l’acquisto del

consumabile idoneo all’interno del piano finanziario del Progetto.

16. E’ proibito agli alunni e ai docenti, salvo accordi con il referente il download di software da Internet.

17. I docenti e il personale ATA che hanno necessità di utilizzare la posta elettronica per scopi scolastici o di formazione, sono pregati di farlo esclusivamente,

previo accordo con il docente referente, dalle macchine a loro riservate (vedi punto 6).

18. La sostituzione di cartucce nelle stampanti deve essere eseguita esclusivamente da parte dei docenti responsabili dei singoli laboratori. La stessa regola deve

essere seguita per ogni intervento sulle restanti macchine.

19. A fine attività, consultato l’orario esposto, se non sono previsti ulteriori accessi al laboratorio da parte di altri docenti, le attrezzature devono essere

correttamente spente e devono essere abbassati gli interruttori generali (personale ATA).

20. E’ vietato mangiare e bere all’interno del laboratorio.

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21. Il laboratorio deve essere tenuto pulito ed in ordine.

ALLEGATO 4

REGOLAMENTO SULL’USO DEGLI AUDIOVISIVI

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’utilizzo degli audiovisivi è consentito esclusivamente ai docenti e solo per attività scolastiche.

La chiave di accesso all’armadio delle attrezzature è depositata presso la bacheca del personale ATA, al quale va riconsegnata immediatamente dopo l’uso.

Chi non fosse in grado di utilizzare le attrezzature è pregato di chiamare i docenti responsabili.

E’ assolutamente indispensabile evitare che gli alunni abbiano accesso alle attrezzature di proiezione.

Al termine delle attività si deve provvedere a spegnere tutta l’attrezzatura (computer, videoregistratore, amplificatore), togliendo eventualmente la corrente

tramite l’interruttore centrale posto al di sotto dello schermo di proiezione.

1. VIDEOREGISTRATORI - LETTORI DVD – VIDEOPROIETTORI -TELEVISORI

L’accensione, spegnimento e regolazione deve essere effettuata esclusivamente dai docenti.

Page 100: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

Chi non sa effettuare tali manovre, dovrà consultare il responsabile degli audiovisivi nominato per quell’anno scolastico.

L’utilizzo dei videoregistratori deve essere prenotato nell’apposita agenda presente in sala insegnanti, tenendo presente che sono disponibili due attrezzature di

videoproiezione, una al piano terra ed una al secondo piano

Lo spostamento delle attrezzature deve essere effettuato solo dal personale ausiliario dei vari piani.

E’ proibito l’accesso degli alunni alle attrezzature stesse.

Non è possibile richiedere lo spostamento delle attrezzature al personale ATA dopo le 12.40.

Al termine dell’uso, le attrezzature devono essere riportate fuori dalle aule, sempre dal personale ausiliario.

E’ vietato cambiare impostazione ai televisori, videoproiettori fissi, videoregistratori e lettori DVD.

Tutti le apparecchiature di cui sopra devono essere spente ed accese solo tramite il telecomando; non si devono spegnere MAI togliendo la spina.

2. VIDEOPROIETTORE PORTATILE

L’utilizzo del videoproiettore portatile è consentito solo previa prenotazione su apposito registro a calendario disposto dal docente responsabile per gli

audiovisivi.

Il videoproiettore deve essere spento ed acceso solo tramite il telecomando; non si deve spegnere MAI il videoproiettore togliendo la spina.

3. LAVAGNA LUMINOSA

La lavagna luminosa va richiesta al personale ausiliario che provvederà anche a riporla.

L’accensione e spegnimento non devono essere effettuati dagli alunni.

Si consiglia di non spostare la lavagna luminosa quando è accesa, in quanto la lampada può bruciare e la sostituzione è costosa.

Fare attenzione a tenere i banchi degli alunni a distanza di almeno 50 cm. dalla lavagna stessa.

4. MACCHINE FOTOGRAFICHE

L’utilizzo della macchina fotografica normale e della macchina fotografica digitale è consentito solo previo accordo con il docente responsabile per gli audiovisivi.

(Presente nella scuola primaria) ALLEGATO 4 2

Page 101: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

5. VIDEOCASSETTE e DVD

Le videocassette ad uso scolastico sono depositate in sala insegnanti, in ordine numerico.

Sullo stesso scaffale vi è un elenco delle videocassette suddiviso per argomenti.

Lo stesso elenco va consultato sul posto e non va prelevato, al fine di consentire a tutti la sua consultazione. Chi ne volesse una copia può chiederla al docente

referente.

Ogni volta che si utilizza una videocassetta, la stessa va risistemata in ordine numerico al termine della mattinata.

E’ proibito il prestito delle videocassette agli alunni.

I docenti che portano al loro domicilio videocassette per motivi professionali, devono segnalare il prestito sull’apposito quaderno posizionato sullo scaffale e

riportarle al più presto possibile, per permetterne l’utilizzo ai colleghi

6. LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE (LIM)

L’utilizzo della LIM è consentito solo previa prenotazione su apposito registro a calendario disposto dal docente responsabile per gli audiovisivi.

E’ vietato cambiare le impostazione già predisposte.

Ogni installazione di software deve essere prima concordata con il docente responsabile del laboratorio. E’ proibito l’utilizzo di software non originale.

E’ vietato l’utilizzo di dischetti e CD-ROM privati d’alunni per evitare il più possibile l’inserimento di virus, con la conseguente inagibilità dell’apparecchiatura.

Ogni anomalia deve essere prontamente segnalata al responsabile del laboratorio, al fine di limitare i danni possibili

E’ obbligatorio seguire le procedure previste per l’accensione e lo spegnimento delle macchine. Chi non conosce tali norme, non può utilizzare

l’apparecchiatura.

ISTITUTO COMPRENSIVODI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA

Page 102: di... · Web viewIn caso di assenza anche del Vicepresidente, presiede il Consigliere genitore più anziano di età. 2) La prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,

DI BAGNOLO IN PIANOVia Repubblica, 4 - Bagnolo in Piano (RE) Tel. : 0522-957194 - 957147 Fax : 0522-951435

E Mail : [email protected]_______________________________________________________________________________

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’(ai sensi del D.P.R. n. 235/2007)

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.

LA SCUOLA

SI IMPEGNA A: Creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno

nelle diverse abilità, L’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione.

Realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa,tutelando il diritto ad

apprendere.

Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto alle Indicazioni Nazionali e alla programmazione di classe, chiarendone le modalità

e motivando i risultati.

Comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti il comportamento e la

condotta.

Prestare ascolto, attenzione, con assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie.

LA FAMIGLIA

SI IMPEGNA A: Essere garante del rispetto, da parte dei propri figli, dei doveri stabiliti all’art. 3 dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” , nonché del Regolamento

d’Istituto (affisso all’Albo della Scuola e consultabile sul sito Web).

Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la dignità delle persone, la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa.

Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e il diario per le comunicazioni scuola-

famiglia (circolari cartacee o su Web), partecipando con regolarità alle riunioni previste.

Far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le assenze

superiori a cinque giorni) e responsabilizzare il figlio nell’organizzazione di tutto il materiale necessario per la sua permanenza nella classe (libri, attrezzatura

didattica, sportiva, tecnica, musicale e merenda….)

Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e

responsabile ad essa.

Intervenire, con senso di responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e

il risarcimento del danno.

L’ALUNNO

SI IMPEGNA A: Rispettare le persone, l’ambiente, le regole e il materiale.

Essere attento alle proposte educative dei docenti:

Essere disponibili a partecipare e a collaborare.

Eseguire il compito assegnato e studiare quotidianamente le lezioni.

N.B. Il patto educativo è valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno.

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendo gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità

insieme con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.

Per l’alunno/a __________________________________ nato/a a________________________il____/____/_____

Firma del genitore_______________________________

Firma dell’alunno/a______________________________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il coordinatore di classe (Dott.ssa Nunzia Nardiello)

(per il consiglio di classe)

13. SICUREZZA

La sicurezza a scuola è regolamentata dal Decreto Legislativo n.81 del 09.04.2008 “Norme generali a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, dal successivo aggiornamento del 03.08.2009 Decreto Legislativo n.106 e dal DPR n.151 dell’1/08/2011.Vengono pertanto redatti il:

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- Documento di Valutazione dei Rischi- Documento Piano di Emergenza- Piano di Evacuazione

Vengono inoltre costituite le Squadre degli addetti al Primo Soccorso e Antincendio, effettuate almeno due prove di evacuazione annuali, formati/informati sia i bambini/alunni che il personale sulle principali norme di comportamento da tenere in caso di emergenza (terremoto, incendio) e sulla segnaletica relativa alla sicurezza presente nell’edificio.

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ISTITUTO COMPRENSIVODI SCUOLA MATERNA , ELEMENTARE E MEDIA “E.COMPARONI”

Via Della Repubblica, 4 - 42011 BAGNOLO IN PIANO (RE)Tel. 0522/951222(Media) – 0522/951290(Elem.) – 0522/952034(Mat.) - Fax

0522/951435Segreteria Tel. 0522/957194 - uff. alunni 0522/957147– uff. Personale

E-mail:[email protected] www.icbagnoloinpiano.gov.it

Prot. N. 3953/A39 Bagnolo in Piano, 13/09/2014

Al Personale dell’Istituto Comprensivo “Comparoni”

di Bagnolo in PianoOggetto : PIANO DI EVACUAZIONE Anno Scolastico 2014/15Premessa .

◊ Gli allievi in grave situazione di handicap con problemi di deambulazione e quelli con difficoltà permanenti di deambulazione utilizzano aule situate al pianterreno e vicine alle uscite di sicurezza .In caso di evacuazione degli edifici scolastici sottoelencati, gli allievi in grave situazione di handicap con problemi di deambulazione e quelli con permanenti o temporanee difficoltà di deambulazione escono per ultimi dalle aule in cui si trovano, accompagnati dal docente di sostegno e/o dall’operatore socio-assistenziale (o dal collaboratore scolastico in servizio al piano in caso di assenza di una o di entrambe le figure precedenti ) o dai compagni incaricati del soccorso, seguendo il percorso di evacuazione degli altri allievi , se non ne viene indicato uno alternativo nei punti seguenti. Nel caso in cui gli allievi in grave situazione di handicap con problemi di deambulazione e quelli con difficoltà permanenti di deambulazione, si trovassero ad utilizzare temporaneamente le due aule speciali (Ed. Musicale e Artistica), l'aula video, i laboratori di Informatica o di Fotografia situati al Piano I° dell'edificio scolastico di Scuola Secondaria di I° Grado o di Scuola Primaria (Lab. Informatica), escono dagli stessi e si recano verso la scala di emergenza, sostando sulla stessa, con le figure sopra citate, in attesa di soccorsi. ◊ In caso siano assenti le figure di adulti elencate, il docente di classe assiste prioritariamente l’allievo in difficoltà.◊ Le ambulanze ed i mezzi di soccorso entrano dal passo carraio di via A.Frank , adiacente all’area dell'edificio denominato “Ca' Rossa” a Sud dell’edificio scolastico della Scuola Media o da quello in legno di via Gonzaga, posto tra le due sedi della Scuola Elementare (vicino alla Palestrina), o da quello sempre di Via Gonzaga posto davanti all'ingresso dell'edificio della Scuola Elementare-Ampliamento.◊ Le ambulanze, qualora l’emergenza dovesse avvenire nei momenti di uscita dagli edifici scolastici degli alunni, possono anche accedere alla scuola

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parcheggiando vicino all’ingresso di Via della Repubblica, 2, dove il personale scolastico provvederà ad organizzarne l’accoglienza.

1. Edificio della Scuola Media.

Piano terreno

Il pianterreno dispone di cinque uscite di sicurezza , con maniglioni antipanico perfettamente funzionanti , attraverso le quali si raggiunge l’area cortiliva recintata senza alcun problema di controllo del traffico .Gli allievi di scuola media e gli adulti eventualmente presenti al pianterreno utilizzano i seguenti percorsi di evacuazione ( l’ordine di uscita delle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello secondo cui sono elencate le aule in ciascun punto )

◊ Gli allievi delle aule 8- 9 e 7 escono dalla porta di sicurezza dell’ala nuova a Ovest, attraversando un breve corridoio, e raggiungono l’area esterna di raccolta (Area 8 ) a Est dell’edificio, rimanendo verso la Scuola Media.

◊ I gruppi di allievi e gli adulti che si trovano nell’aula 3 (laboratorio attività manuali ) e nell’aula 2 ( archivio storico) escono dalla porta di sicurezza posta al lato Sud , attraversando un breve corridoio, e raggiungono l’area di raccolta esterna a Sud-Ovest dell’edificio (Area 1).

◊ I gruppi di allievi eventualmente presenti nell’atrio e nelle aule 4 (Laboratorio di ceramica ), 5 (Lab. Educ. Artistica), 1 (Aula video/biblioteca ), 6 (Laboratorio di cucina ) escono dalla porta centrale lato Est e raggiungono l’area di raccolta esterna a Estdell’edificio scolastico ( Area 9).

Piano primo.

Al primo piano esistono due uscite di sicurezza ( una è l’uscita principale lato Est; l’altra è situata al lato Sud ) che danno, tramite due scale esterne, direttamente sul cortile recintato, e due uscite che immettono nelle scale di collegamento fra i piani.Tutte le porte sono dotate di maniglioni antipanico perfettamente funzionanti e quelle che immettono nelle scale sono resistenti al fuoco.Le classi di scuola media e gli adulti eventualmente presenti utilizzano i seguenti percorsi di evacuazione (l’ordine di uscita delle classi e dei gruppi di allievi è lo stesso di quello secondo cui sono elencate le aule in ciascun punto).

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◊ Dalla porta principale lato Est escono per primi gli allievi dell’aula 17 (laboratorio di scienze ) e delle aule 10 e 18 che si affacciano sull’atrio antistante l’uscita stessa ( Aula 17: porta sinistra. Aula 10: porta destra. Aula 18: porta centrale ). Raggiungono l’area di raccolta esterna a Est dell’edificio scolastico (Area 9).

◊ I ragazzi che si trovano nelle aule 11 e 16, situate nel lato Sud, escono dalla porta di sicurezza situata nello stesso lato e dopo essere scesi attraverso la scala di sicurezza raggiungono l'area di raccolta esterna a Sud-Ovest dell'edificio (Area 1).

◊ I ragazzi che si trovano nelle tre aule 19-20-21, situate nell’ala Nord (ala”nuova”), raggiungono la scala interna più vicina (scala interna a Nord -Ovest nell’ala nuova ) scendono sino al pianterreno. Da qui attraverso la porta di sicurezza, arrivano al punto di raccolta esterno a Nord-Ovest dell’edificio (Area 2).

◊ Il personale della scuola ed il pubblico eventualmente presenti nei locali 12 (ex-presidenza), 13 (sala insegnanti ), 14 (auletta recupero) escono dalla porta di sicurezza situata nel lato Sud e raggiungono l’area di raccolta esterna a Sud- Ovest dell’edificio ( Area 1 ).

Secondo piano.

Dal secondo piano è possibile uscire utilizzando una porta con maniglione antipanico nel lato Sud, che dà accesso alla scala di sicurezza esterna, oppure servendosi delle due scale interne (con porte resistenti al fuoco e dotate di maniglioni antipanico) situate una nell’ala nuova (a Nord-Ovest) e l’altra nell’ala vecchia (a Ovest ).I percorsi di evacuazione delle 5 classi sistemate a questo piano e/o dei gruppi di allievi che temporaneamente possono trovarsi nelle due aule speciali (E.Musicale; E.Artistica), nell’aula video, nel laboratorio di informatica, in infermeria, nell’auletta per allievi stranieri e nel laboratorio di fotografia sono i seguenti ( l’ordine di uscita delle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello con cui sono elencati i locali in ciascun punto).Gli allievi in situazione di handicap con problemi di deambulazione e /o gli allievi con temporanei problemi di deambulazione, eventualmente presenti in questo piano, escono accompagnati dal docente di sostegno o dell’educatore o dai compagni incaricati di assistere i disabili, dopo che la loro classe è uscita dall’aula e usano per evacuare il piano, la scala esterna di sicurezza lato Sud, sulla quale sostano con il docente o una figura attivata, in attesa di soccorsi, nel caso in cui non siano in grado di scendere nemmeno con l'aiuto di tali figure.

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◊ Gli alunni presenti nelle aule 25 ( Ed .Musicale, che usciranno immediatamente in quanto l’aula non é dotata di tavoli e le eventuali sedie presenti sono dislocate lungo le pareti per permettere lo svolgimento delle lezioni di Musica), 23 ( Laboratorio di informatica che comprende anche l’ex aula 24), 26 (Infermeria), 27 (Auletta per attività di piccolo gruppo) e 28 (Auletta per stranieri ) attraversano il corridoio verso il lato Sud e , utilizzando la scala di sicurezza esterna , scendono in cortile ( Area 1 ). Allievi in situazione di handicap con problemi di deambulazione eventualmente presenti escono accompagnati dal docente di sostegno o dall’educatore, o dal collaboratore scolastico assegnato al piano, in caso di assenza del personale sopracitato (Vedi punto precedente).

◊ Gli alunni presenti nelle aule 22 e 30 (Aule comuni) e 29 (Ed.Artistica),utilizzando la scala interna centrale (Ala Vecchia a Ovest ), scendono al primo piano e guadagnano l’uscita dell’atrio centrale. Si radunano all’esterno ad Est dell’edificio Scolastico (Area 9).

◊ Gli allievi presenti nelle aule 31-32-33 dell’ala nuova raggiungono la scala interna a loro più vicina (scala interna a Nord Ovest nell’ala nuova) e scendono sino al pianterreno. Da qui, attraverso la porta di sicurezza, arrivano al punto di raccolta esterno a Nord-Ovest dell’edificio scolastico (Area 2). Allievi in situazione di handicap con problemi di deambulazione e/o allievi con temporanee difficoltà di deambulazione, eventualmente presenti, utilizzano invece il percorso di evacuazione di cui alla descrizione precedente.

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2. Edificio della “Scuola Elementare Nuova”.

Pianterreno

Al pianterreno esiste una sola porta di sicurezza con maniglioni antipanico alla estremità Sud del corridoio su cui si affacciano le quattro aule comuni e i due ambienti detti di “interciclo “. Gli allievi presenti in questi ambienti non escono dall’edificio utilizzando le porte finestre, presenti in ogni aula comune e negli spazi di “interciclo” , perché non sono a spinta ed è sbagliato il loro verso di apertura. L’ordine di uscita delle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello con cui sono elencati i locali nei punti successivi.

◊ Gli allievi che si trovano nelle aule 3-4-2-5-1-6 escono dalla porta dell’edificio, all’estremità Sud del corridoio, e raggiungono il punto di ritrovo (Area 5) situato nell'area verde a Est, vicino alla siepe confinante con il parcheggio di Via Gonzaga.

Piano primo.

Al primo piano si trovano ambienti uguali ( per numero, dimensione e posizione) a quelli del pianterreno.Dal primo piano si esce più velocemente servendosi della scala di sicurezza esterna

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( estremità Sud del corridoio ), o attraverso la scala interna poi raggiungendo l'esterno attraverso il corridoio a Nord e uscendo dalla porta a Ovest dell' “Ampliamento”.Gli allievi in situazione di handicap con problemi di deambulazione e/o gli allievi con temporanei problemi di deambulazione, eventualmente presenti nel Lab. di Informatica escono accompagnati dal docente di sostegno o da altra figura attivata, dopo che la loro classe è uscita dall’aula e usano per evacuare il piano, la scala esterna di sicurezza lato Sud, sulla quale sostano con il docente o altra figura attivata, in attesa di soccorsi, nel caso in cui non siano in grado di scendere nemmeno con l’aiuto di tali figure.L’ordine di uscita delle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello con cui sono elencati i locali nel punto successivo.

◊ Gli allievi che si trovano nelle aule 9-10-8-11-7-12 escono dall’edificio attraverso la porta con maniglioni antipanico situata all’estremità Sud del corridoio , utilizzando la scala di sicurezza esterna. Raggiungono il punto di ritrovo (Area 8) posto nell'area verde situata vicino all'uscita sul lato Ovest dell'edificio definito “Ampliamento”.

3. Edificio della “Scuola Elementare – Ampliamento”

Pianterreno

Al pianterreno esistono tre uscite di sicurezza con maniglioni antipanico: all'estremità Nord del corridoio, su cui si affacciano le cinque aule comuni e i due ambienti detti di “interciclo” nel lato Ovest e nel lato Est dell'atrio.Esistono inoltre un ambiente detto di “interciclo” e un’altra aula comune che si affacciano sul corridoio posto a Sud dell'atrio.Gli allievi e gli adulti presenti in questi ambienti al pianterreno utilizzano i seguenti percorsi di evacuazione.L'ordine di uscita dalle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello secondo cui sono elencati i locali nei punti successivi.

° Gli allievi che si trovano nelle aule 17-18-16 escono dalla porta dell'edificio situata all'estremità Nord del corridoio e raggiungono il punto esterno di ritrovo ( Area 6 ) posta davanti all'ingresso principale lato Est.

° Gli allievi che si trovano nelle aule 13-14-15-19-21-20 escono dall'ingresso principale dell'edificio lato Est e raggiungono il punto esterno di ritrovo (Area 6).

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° I gruppi di allievi eventualmente presenti nell'atrio escono dalla porta centrale lato Est e raggiungono il punto esterno di ritrovo (Area 6).

Primo piano

Al primo piano si trovano ambienti uguali (per numero, dimensione e posizione) a quelli del pianterreno.Dal primo piano si esce più velocemente utilizzando le scale poste all'estremità Nord del corridoio e le scale poste a confine con l'edificio definito “Scuola Elementare Nuova”.L'ordine di uscita delle classi o dei gruppi di allievi è lo stesso di quello con cui sono elencati i locali nel punto successivo.

° Gli allievi che si trovano nelle aule 22-30-23-29-24-28-27 escono dall'edificio utilizzando la scala posta all'estremità Nord del corridoio e attraverso l'uscita di emergenza lato Nord raggiungono il punto esterno di ritrovo (Area 7).

° Gli allievi che si trovano nei locali 25-26 escono dall'edificio utilizzando la scala posta a confine con l'edificio definito “Scuola Elementare Nuova”, attraversano l'atrio al pianterreno a Nord e raggiungono il punto esterno di ritrovo, posto a Ovest dell'edificio (Area 8).

° I gruppi di allievi eventualmente presenti nell'atrio del primo piano escono dall'edificio utilizzando la scala posta a confine con la “Scuola Elementare Nuova”, attraversano l'atrio al pianterreno a Nord e raggiungono il punto esterno di ritrovo, posto a Ovest dell'edificio (Area 8).

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4. Edificio della Scuola Elementare “Vecchia”.

Piano rialzato.

Al piano rialzato ala Ovest esistono due uscite di sicurezza: a Nord verso la scuola elementare Nuova e l’area cortiliva interna; a Est verso il cortile interno racchiuso a Sud, a Est e a Ovest dalle tre ali, disposte a ferro di cavallo, dell’edificio della Scuola Elementare Vecchia e a Nord dalla Palestra, detta “Palestrina”.Tutte e due le uscite sono dotate di maniglioni antipanico.A tale piano sono situate quattro aule comuni (1-2-3-4), l’infermeria (5), un locale per i collaboratori scolastici (6). Tutti questi locali si affacciano su un corridoio comune.L’uscita a Est immette nel cortile interno.I percorsi di evacuazione degli allievi e degli adulti presenti a tale piano e l’ordine di uscita delle classi e dei gruppi di allievi è uguale a quello con cui sono elencati i locali nei punti successivi.

Al piano rialzato ala Est esistono due uscite di sicurezza: a Sud su via della Repubblica e a Ovest verso il cortile interno della Scuola Elementare Vecchia .Entrambe le uscite sono dotate di maniglioni antipanico.

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L’uscita a Sud non può essere utilizzata dalle scolaresche, se non con alcune precise regole che ne garantiscano la sicurezza, perché dà immediato accesso su via della Repubblica, ma è stata comunque organizzata una protezione che delimiti tale area e che impedisca l’accesso diretto su via della Repubblica, ma permette il passaggio ad una ulteriore zona protetta denominata “Salvagente”.Tutti questi locali si affacciano su un corridoio comune.L’uscita a Ovest, su tale corridoio, immette nel cortile interno. In questa ala si trovano 2 aule comuni (17-18), e due piccoli spazi utilizzati come laboratori (15-16).In questa ala si trovano inoltre 2 aule comuni (19-20) utilizzate saltuariamente dalla Scuola e che nel corrente anno scolastico, al termine dell’orario scolastico potrebbero essere utilizzate come aule per l’eventuale attività di Doposcuola (dopo l'orario scolastico) organizzata dall’Amministrazione Comunale e divise dalle pertinenze della scuola con parete completa di porta con maniglione antipanico, che permette di accedere all’uscita a Ovest verso il cortile interno e che in orario scolastico viene aperto per permettere l’accesso ai bagni.L'ordine di uscita delle classi e dei gruppi di allievi è uguale a quello con cui sono elencati i locali nei punti successivi.

Al piano rialzato ala Sud esiste una uscita di sicurezza a Sud su via della Repubblica. Tale uscita è dotata di maniglioni antipanico.Questa uscita non può essere utilizzata dalle scolaresche, se non con alcune precise regole che ne garantiscano la sicurezza, perché dà immediato accesso su via della Repubblica, ma è stata comunque organizzata una protezione che delimita tale area e che impedisce l’accesso diretto su Via della Repubblica, ma permette il passaggio ad una ulteriore zona protetta denominata “Salvagente”.Tutti questi locali si affacciano su un corridoio comune. In questa ala troviamo due aule comuni (13 e 14 ).L'ordine di uscita delle classi e dei gruppi di allievi è uguale a quello con cui sono elencati i locali nei punti successivi.

◊ Gli allievi e gli adulti che si trovano negli ambienti 5-6 percorrono il corridoio lato Ovest ed escono dall’uscita di sicurezza a Nord e raggiungono il punto di raccolta (Area 5).◊ Gli allievi e gli adulti che si trovano negli ambienti 15-16-17-18 ed eventualmente negli ambienti 19-20, nel corridoio o nei servizi igienici, percorrono il corridoio lato Est, escono dall’uscita lato Ovest e raggiungono il punto di raccolta nel cortile interno (Area 4).◊ Gli allievi e gli adulti che si trovano negli ambienti 1-2-3-4, nel corridoio o nei servizi igienici, percorrono il corridoio lato Ovest, escono dall'uscita di sicurezza a Nord e raggiungono il punto di raccolta (Area 5).◊ Gli allievi e gli adulti che si trovano negli ambienti 13-14 percorrono il corridoio lato

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Ovest, escono dall’uscita di sicurezza a Nord e raggiungono il punto di raccolta (Area 9).

Al Primo piano Ala Sud sono situati gli Uffici Amministrativi.A tali uffici si accede attraverso un ingresso situato al piano rialzato (attraverso una breve rampa di scale) su Via della Repubblica e si raggiunge tale piano attraverso una scalinata o un ascensore.Trattasi di 6 Uffici (B-C-D-E-F-G) e uno spazio adibito ad Archivio (H).Tutto il personale scolastico che si trova in tali Uffici, nonché il personale esterno che temporaneamente si trovasse in essi, uscirà attraverso la porta di emergenza situata sul lato Nord del corridoio, a metà circa dello stesso, e attraverso la scala di emergenza raggiunge il punto di ritrovo nel cortile interno delimitato a Nord dalla “Palestrina” (Area 4).

5. Palestra detta “Palazzetto”.

Le tre uscite del lato Sud , compresa quella centrale (principale), e quella Nord sono a norma.Le classi che si trovano in questa struttura escono dalla porta situata sul lato Nord-Ovest, adeguata per dimensioni e caratteristiche a consentire l’evacuazione rapida dei ragazzi e raggiungono l’area di raccolta esterna nell’angolo Nord -Ovest della recinzione che racchiude le due palestre principali (Area 10).

° Gli allievi che, al momento in cui viene diffuso l’ordine di evacuazione, si trovano negli spogliatoi situati nel lato Sud, escono invece dalla porta centrale lato Sud e raggiungono l’Area 2 (poi 2bis) di raccolta esterna.

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° Gli allievi che, al momento in cui viene diffuso l'ordine di evacuazione, si trovano negli spogliatoi situati nel lato Est, escono invece dalla porta situata tra gli spogliatoi stessi, posta a lato Est e raggiungono l'Area 7 (poi 7bis) di raccolta esterna.

Il Docente, portando gli studenti con sé, controllerà inoltre le Aree di raccolta 2 (poi 2bis) e 7 (poi 7bis), per recuperare quegli studenti che si fossero trovati durante l'emergenza negli spogliatoi, fermandosi poi in Area 7 (poi 7bis).

Per ogni manifestazione che coinvolga più classi viene predisposto uno specifico piano di evacuazione , considerata la situazione problematica delle uscite e la presenza di una gradinata con spettatori da evacuare.

6. Palestra detta “Nuova” o “Blu”.

Dispone di una uscita di sicurezza adeguata per dimensioni e caratteristiche a consentire l’evacuazione rapida di tutti i presenti.L’uscita si trova sul lato Sud-Ovest e deve essere utilizzata dagli allievi in caso di emergenza per raggiungere l’area di raccolta esterna nell’angolo Nord-Ovest della recinzione che racchiude entrambe le palestre principali (Area 10).

° Gli allievi che, al momento in cui viene diffuso l'ordine di evacuazione , si trovano negli spogliatoi situati nel lato Est, escono invece dalla porta situata tra gli spogliatoi stessi, posta a lato Est e raggiungono l'Area 7 (poi 7bis) di raccolta esterna.

Il Docente, portando gli studenti con sé, controllerà inoltre l'Area di raccolta 7 (poi 7bis), per recuperare quegli studenti che si fossero trovati durante l'emergenza negli spogliatoi, fermandosi poi in Area 7 (poi 7bis).

7. Palestra piccola o “Palestrina”.

Dispone di due uscite di sicurezza a norma, situate rispettivamente nel lato Nord ed in quello Sud dell’edificio stesso .Gli allievi escono dalla porta del lato Nord e si dirigono verso l’Area 5 di raccolta esterna.

8. Mensa .

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Dalla sala da pranzo a pianterreno della mensa gli allievi escono, attraverso le due uscite di sicurezza a Nord e a Est , e raggiungono l’Area 9 di raccolta esterna posta di fronte all’ingresso principale della mensa stessa. La sala da pranzo è separata dalla cucina da due porte resistenti al fuoco.Dal piano primo gli allievi e gli adulti situati al lato Ovest, scendono dalla scala lato Ovest ed escono dalla porta stesso lato, dirigendosi verso l’Area 3 di raccolta.Gli allievi e gli adulti situati al lato Est, escono dalla scala di emergenza e raggiungono l'Area 9.

Scuola dell'Infanzia Statale “DANDELION”

DATI IDENTIFICATIVI DELL'EDIFICIO

La Scuola dell'Infanzia è situata a breve distanza dall'area scolastica principale e dalle palestre.La struttura che in precedenza risultava suddivisa in due zone ( Asilo Nido parte Sud; Scuola dell'Infanzia parte Nord) ora è occupata interamente dalla

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Scuola dell’Infanzia, con esclusione dell’ingresso e della Sezione situata a Sud-Est dell’edificio che ha un ingresso autonomo.Trattasi di edificio in muratura ad un solo piano fuori terra, collegato ad un altro edificio adibito ad Asilo Nido, di pertinenza del Comune di Bagnolo in Piano.Comprende 3 Sezioni sul lato Est, 1 Sezione sul lato Ovest, nonché 1 Atelier adibito temporaneamente a sezione, sul lato Nord, tutte con servizi.E' dotato di Salone nella zona centrale e servizi e uffici per il personale.Sono inoltre rientrate nella pertinenza della Scuola dell’Infanzia N° 2 Sezioni con relativi servizi lato Sud, nonché un Salone nella zona centrale e uffici con servizi lato Est (Ex nido)E’ dotato di una zona cucina gestita da personale con appalto del comune.E' inserito in area cortiliva e area verde recintata sulla quale accede ogni sezione in modo autonomo.Tutto l’edifico è costituito dal solo Pianterreno.

La parte occupata dalla Scuola dell'Infanzia consta di:- Ingresso e corridoio centrale attrezzato con armadietti porta abiti e sacchetti (14).- Salone lato Sud-Ovest (9) destinato ai giochi e alla attività motoria. Una parte del salone può essere usato come sala da pranzo per i bambini. - Quattro ambienti destinati ad altrettante sezioni (1 - 2 - 3 - 6 ) Lato Nord.- Atelier (4) trasformato temporaneamente in sezione.- Salone lato Sud (17) destinato a giochi e attività.- Due ambienti destinati ad altrettante sezioni (18 – 19) Lato Sud.- Atelier (20) (temporaneamente non utilizzato)- Una lavanderia con deposito materiali (21).- Tre uffici (13 – 15 – 16 con bagno per soli adulti) al cui interno si trovano: il telefono, il materiale audiovisivo (televisore, videoregistratore, telecamera e computer), fotocopiatore e l'armadietto del Pronto Soccorso (utilizzato dalla Scuola dell'Infanzia).- Una cucina (12), dotata di porta scorrevole tagliafuoco. Pareti divisorie impediscono ai bambini di avvicinarsi alla porta scorrevole, delimitando un piccolo corridoio. Il servizio Mensa è gestito da C.I.R. su incarico del Comune.- Saletta usata come mensa per il personale e piccolo locale usato come magazzino per la cucina, chiuso normalmente a chiave (10).- Spogliatoio e servizi igienici per il personale addetto di C.I.R. addetto alla mensa (11).- Deposito materiali di consumo delle sezioni della Scuola dell'Infanzia situato nella parte Nord della struttura (8).- Locali della Scuola dell'Infanzia con servizi igienici per adulti e persone in situazione di handicap (7), situati sempre nella parte Nord della struttura.- Cavedio (5) non utilizzato poiché non coperto, in raccordo tra gli ambienti (4 e 6) sempre a Nord della struttura.

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ACCESSI ALL'AREA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE

L'area scolastica risulta completamente recintata.

Gli allievi e il pubblico (oltre che il personale di servizio e quello addetto alle manutenzioni) accedono all'edificio della Scuola dell'Infanzia Statale “Dandelion” attraverso un ingresso principale, costituito da un passo carraio e da un cancello pedonale (apertura di quest'ultimo comandata anche dall'interno), posto a Est, lungo Via Parini.

Nell'area cortiliva dietro l'edificio, vi è un passo carraio secondario, posto a Sud, che viene usato dal personale di servizio del Comune per la manutenzione del verde e le manutenzioni ordinarie e l’accoglienza dei fornitori per il servizio Mensa.

L'ingresso nell'area cortiliva è consentito solo agli automezzi di manutenzione, di trasporto scolastico, del servizio Mensa, a quelli che trasportano persone disabili temporaneamente o permanentemente e alle ambulanze.Questi mezzi possono entrare dal passo carraio dell'ingresso principale.

Le ambulanze possono accedere all’edificio entrando dal passo carraio dell’ingresso principale lato Est, o dal passo carraio secondario lato Sud.

PERCORSI DI EVACUAZIONE DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE

Uscite di sicurezza

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L'edificio, tutto a pianterreno, dispone di uscite di sicurezza da tutti gli ambienti principali.Queste uscite sono munite di maniglioni antipanico e permettono di raggiungere il cortile o l'area verde circostante.Cortile e area verde sono entrambi recintati.La prima uscita è dall'ingresso principale della Scuola dell'Infanzia.E' situata nel lato Est dell'edificio e dà sul piazzale di ingresso.Le sezioni 1- 2 – 3 dispongono di porte di sicurezza a 1 anta, che danno direttamente sull'area verde a Est della struttura.Sono sempre agibili, anche nel momento del riposo dei bambini, poiché le tende oscuranti ed ignifughe, permettono l'evacuazione.Dall'atelier (4) temporaneamente sezione, si esce, tramite una porta di sicurezza posta al lato Nord, direttamente nell'area verde interna.Dalla quinta sezione (6) e dal salone (9)lato Nord-Ovest, si esce direttamente, tramite due porte di sicurezza per ciascuno dei suddetti ambienti, poste al lato Ovest, direttamente nell'area verde.Esiste poi un'uscita di sicurezza, sempre nel lato Ovest, di servizio per la zona cucina: locale cucina e deposito (12), saletta mensa per il personale e deposito (10), servizi igienici e spogliatoio (11).Nella struttura sono inseriti altri tre locali: cavedio (5), deposito (8) e servizi igienici per adulti e per persone in situazione di handicap (7).Da questi locali occorre raggiungere, in caso di evacuazione, la quinta sezione (6) e da lì raggiungere l'Area di raccolta esterna. Le sezioni 18 – 19 dispongono di porta di sicurezza a 1 anta, che danno direttamente sull’area verde a Sud della struttura.Sono sempre agibili, anche nel momento di riposo dei bambini, poiché le tende oscuranti ed ignifughe, permettono l’evacuazione.Dal salone lato Sud si esce direttamente tramite porta di sicurezza sul cortile esterno recintato lato Est.Dalla lavanderia (21) si attraversa il salone lato Sud e si raggiunge il cortile esterno a Est.

Percorsi

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Gli allievi e il personale che si trovano nel corridoio (14), nell'ingresso attrezzato (14) e nell’ ufficio (13) escono dalla porta di sicurezza dell'ingresso principale a Est e si radunano nel piazzale (Area 1 rossa).Gli allievi e il personale che si trovano nel salone (17), nella lavanderia (21) e negli uffici (15 – 16) escono dalla porta di sicurezza dell'ingresso principale a Est e si radunano nel piazzale (Area 1 rossa).Quelli che si trovano nel salone (9) escono dalle uscite di sicurezza lato Ovest e si radunano nell'Area 2 gialla di raccolta esterna. I tavoli della parte del salone adibita a refettorio sono disposti quotidianamente dai collaboratori scolastici in modo da non intralciare l'uscita dei bambini in caso di emergenza.Gli allievi che si trovano nella quinta sezione (6), escono dalle uscite di sicurezza lato Ovest, nell'Area 2 gialla di raccolta esterna.Nell'Area 2 gialla di raccolta esterna si ritrova anche il personale eventualmente presente nei locali della zona cucina (10 – 11 – 12 ), che esce utilizzando la porta di sicurezza lato Ovest della saletta (10).Gli allievi che si trovano nelle sezioni (1 – 2 – 3 ) escono dalle uscite di sicurezza delle sezioni e raggiungono l'Area 3 blu di raccolta esterna a Est dell'edificio. Tale area è dotata di cancello che permetterebbe, su decisione del responsabile dell'evacuazione, di far uscire i bambini dall'area scolastica senza ripassare all'interno dell'edificio.Chi si trova nell'atelier (4)(temporaneamente sezione) esce, tramite la porta di sicurezza di questo spazio attrezzato, e si raduna nell'Area 2 gialla di raccolta esterna a Ovest dell'edificio.Dagli altri tre locali senza accesso diretto all'esterno, cavedio (5), deposito (8) e servizi igienici per adulti e persone in situazione di handicap (7), si raggiunge, in caso di evacuazione la quinta sezione (6) e da lì, l'Area 2 gialla di raccolta esterna.Gli allievi che si trovano nelle sezioni (18 -19) ed eventualmente nell’atelier (20) escono dalle uscite di sicurezza delle sezioni e raggiungono l'Area 4 verde di raccolta esterna a Sud dell'edificio. Tale area è dotata di cancello che permetterebbe, su decisione del responsabile dell'evacuazione, di far uscire i bambini dall'area scolastica senza ripassare all'interno dell'edificio.Il responsabile dell'evacuazione decide, in un secondo momento, se i bambini radunati nelle varie Aree 1 rossa, 2 gialla, 3 blu, 4 verde debbano allontanarsi dall'area scolastica, con il personale presente al momento.

NORMATIVA DI RIFERIMENTOIn ottemperanza all'art. 12 del D.Lgs. 33/2013, i riferimenti normativi quali Leggi (abbreviate con L.), Decreti-Legge (D. L.), Decreti Legislativi (D. Lgs), Decreti del Presidente della Repubblica (DPR) e Decreti Ministeriali (D. M.) contengono link esterni alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva".• Carta dei servizi scolastici• Regolamento d'Istituto

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• Contratti collettivi nazionali di lavoro• Legge Finanziaria annuale• L. 517/1977 : "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico "(programmazione educativa, valutazione degli alunni, integrazione e sostegno per alunni portatori di handicap)”.• L. 241/1990 : "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi".• L.104/1992 : "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili".• L. 97/1994 : "Nuove disposizioni per le zone montane" (relativamente all'istituzione degli Istituti Comprensivi).• D.Lgs. 297/1994 : "Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado".• L. 59/1997 : "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa" (art. 21, relativo all'autonomia scolastica).• D.P.R. 275/1999 : "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche".• C.C.N.L. 26 maggio 1999 , art. 6: Contrattazione Integrativa d'Istituto - RSU.• D.M. 44/2001 : regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche".• L. 53/2003 : "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale" (Riforma Moratti) e decreti applicativi.• D.Lgs. 196/2003 : "Codice in materia di protezione dei dati personali" (Legge sulla Privacy)• D.Lgs. 82/2005 : "Codice dell'amministrazione digitale" (CAD).• D.Lgs. 81/2008 : "Attuazione dell'articolo 1 della L. 23/2007, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".• L. 133/2008 : "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 112/2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria".• L. 169/2008 : "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 137/2008 recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università" (Riforma Gelmini).• D.Lgs. 106/2009 : "Disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".• D.Lgs. 150/2009 : "Attuazione della L. 15/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" - Riforma Brunetta (Pdf, 2,2 Mb).• D.Lgs. 235/2010 : "Modifiche ed integrazioni al D. Lgs. 82/2005, recante Codice dell'amministrazione digitale, a norma dell'articolo 33 della L. 69/2009" – Nuovo CAD • L. 183/2011 : "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2012" (Semplificazione).• "Accordo provinciale di programma per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap" (ex L.104/1992) stipulato nel 2012 tra la Provincia di Reggio Emilia, l'Ufficio scolastico regionale, l'Ufficio scolastico provinciale di Reggio Emilia, l'Azienda Unità Sanitaria Locale, i Comuni della provincia di Reggio Emilia con l'adesione delle forme di rappresentanza delle associazioni delle famiglie e dei diversamente abili.• D.L. 95/2012 : "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario)" - Spending review.• L. 134/2012 : "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 83/2012, recante misure urgenti per la crescita del Paese" (articolo 18).• L. 190/2012 : "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione".• L. 221/2012 : "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 179/2012 (Sviluppo bis - Crescita 2.0), recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese".• D.M. 254/2012 : "Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, a norma dell'articolo 1, comma 4, del D.P.R. 89/2009".• D.Lgs. 33/2013 : "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni".• D.P.R. 62/2013: "Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici".

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