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COMPITO N° 2 – 22/06/2016 Diario di bordo Elaborare, sempre in forma libera ed anonima, una riflessione giornaliera con riferimento a: 1) i vissuti emotivi 2) gli apprendimenti, in termini di positività e perplessità.

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COMPITO N° 2 – 22/06/2016

Diario di bordo

Elaborare, sempre in forma libera ed anonima, una riflessione giornaliera con riferimento a: 1) i vissuti emotivi 2) gli apprendimenti, in termini di positività e perplessità.

Diario di bordo 14 giugno

Mi è piaciuto il clima: positivo, distensivo, piacevole.

La lettura (un po’ troppo lunga) dei bigliettini è stata un po’ noiosa anche se proficua.

Diario di bordo 14 giugno

Oggi mi sono sentita un po’ stordita forse anche per la stanchezza, ma ho cercato di mantenere l’attenzione.

Mi è piaciuto tutto sulla nuova didattica presentata e invidio Corrado che riesce ad attuarla nella sua scuola.

Per quanto questa nuova didattica mi affascini ancora non riesco a capire come attuarla nella nostra realtà scolastica.

Diario di bordo 14 giugno

Mi sono sentita frastornata da tanti pensieri che affollavano la mia mente, ma nonostante questo mi sono interessata alla lezione perché incuriosita da quello che mi veniva proposto.

Mi sembrava semplice e bello al momento ma difficile attuarlo nella realtà scolastica forse perché ancora non aperta alla “scuola rap”.

Diario di bordo 14 giugno

Anche oggi ero piena di aspettative, pronta ad accogliere tutto ciò che mi veniva proposto anche se meno partecipativa.

Del corso mi è piaciuta la lettura dei bigliettini precedenti anche perché non ricordavo cosa avessi scritto e anche per un confronto con il pensiero delle colleghe.

Forse l’orario, forse il numero eccessivo dei corsisti, speravo solo in qualcos’altro ma pensandoci poi, a casa, ho capito che quello che abbiamo fatto è possibile applicarlo in classe con i miei cuccioli.

Diario di bordo 14 giugno

Oggi 14 giugno abbiamo analizzato quanto espresso sui post-it sui bisogni e sulle aspettative di ognuno di noi e su quanto possa essere positivo questo corso di formazione e da che cosa possa dipendere il suo successo.

E’ emersa l’esigenza di avere più chiarezza sulle competenze e sulle strategie didattiche.

E’ stato anche divertente conoscere i commenti che ognuno di noi ha fatto sul formatore e penso che tutti abbiano già capito che il corso avrà successo, perché Corrado mette passione in quello che fa, è una persona competente che in prima persona attua quanto ci dice.

Vedremo gli altri incontri…

Diario di bordo 14 giugno

Oggi 14 giugno sono stati letti i bigliettini precedentemente compilati sulle aspettative del corso di formazione e ciò per me è stato molto positivo perché ha permesso un confronto tra tutte le colleghe.

Anche la lettura dei contenuti di ciò che è stato scritto sul formatore è stato molto divertente e vedere lui emozionato nel leggere alcuni contenuti ha emozionato anche me.

Sono sicura che il corso avrà successo perché Corrado riesce a renderci partecipi e a mantenere vivo il nostro interesse.

Diario di bordo 14 giugno

Oggi durante il corso è successa una cosa strana, per me che cerco di rimanere sempre dietro le quinte.

Mentre si leggevano le nostre aspettative da raggiungere alla fine di questo percorso, mi sono resa conto che non solo il mio percorso e le mie aspettative sono condivise, ma che grazie al gruppo le mie “competenze” si stanno arricchendo di nuovi punti di vista; di nuove emozioni.

Convincendomi sempre di più che la mia presenza in classe, anche con i miei silenzi, possono essere d’aiuto ai piccoli ma futuri cittadini, sono propensa a continuare per questa strada.

Si perché per quanto possa essere difficile penso che con convinzione, predisposizione, amore tanta pazienza e tempo, le cose possono e devono cambiare per noi e per “loro”.

Grazie Corrado

Diario di bordo 14 giugno

Mi sono sentita un po’ spaventata (le iniziazioni fanno questo effetto) e mi sono ulteriormente agitata quando ho visto la Lim accesa, pensando di dover partecipare ad un corso puramente teorico.

Subito, però, mi sono ricreduta perché il relatore si è simpaticamente presentato, ci ha messo a nostro agio e ci ha fatto immediatamente capire che non ci saremmo annoiate (riduzione dell’ansia in situazioni di apprendimento).

Mi è piaciuta molto la chiarezza dell’esposizione.

Diario di bordo 14 giugno

Nonostante la stanchezza sono stata presa dagli argomenti trattati.

Sono rimasta affascinata dalla lettura dei post-it scritti da noi corsiste, dal metodo del contatto e del contratto e credo che ripeterò questa esperienza con i miei alunni.

Mi è piaciuto aprirmi a nuove metodologie di insegnamento, ma la cosa che mi lascia perplessa è essere consapevole che c’è sempre qualcosa che mi tiene legata alla tradizione.

Diario di bordo 14 giugno

Il comandante della nave a cui si richiede una prova di responsabilità: io.

La nave che trasporterà un carico importante → il gruppo classe.

Il carico importante: le bambine e i bambini.

Le carte da leggere e da studiare: progettazione e valutazione per competenze.

Il monsone: il merito e l’eccellenza dei docenti.

“Levate l’ancora, dritta avanti tutta, questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la mia decisione”.

Diario di bordo 14 giugno

All’inizio di questo corso non ero molto entusiasta, pensando a quelli frequentati negli scorsi anni.

Poi le parole, le immagini, le canzoni e il modo di fare lezione del formatore mi hanno coinvolta emotivamente ed ho cambiato idea, infatti, non mi era mai capitato di partecipare con tanto interesse!

Mi è piaciuto pensare che questo docente con un modo nuovo di fare scuola ha reso i suoi alunni “bambini privilegiati”.

La scuola ha bisogno di insegnanti con idee innovative, ma solo pochi sono capaci e pronti a tale cambiamento!!! E questo mi lascia molto perplessa

Diario di bordo 14 giugno

Sono serena e tranquilla, le modalità interattive del tutor non mi mettono in ansia!

Non è stato semplice mantenere costanti i livelli di attenzione, ma le argomentazioni del tutor riferite alle scelte che si effettuano nel collegio, alla meritocrazia, mi hanno un po’ destabilizzata facendomi pensare che spesso per la mia “maledetta”, riservatezza, accetto con passività ciò che mi viene imposto anche se dentro di me grido dicendo “Non sono d’accordo con le vostre scelte”!!!

Ascoltare le diverse esigenze del gruppo è stata una fonte di arricchimento e nel contempo una presa di coscienza del valore dell’altro, che vive le tue stesse ansie e frustrazioni.

Pur essendo disponibile all’innovazione, sono consapevole che i tempi utili per approcciarsi al nuovo non possono essere immediati e che le competenze da acquisire non possono essere approssimative se si vuole realizzare un adeguato processo di insegnamento/apprendimento.

A questo punto mi viene in mente questa citazione: Tra il dire e il fare “c’è di mezzo il mare”!!

Diario di bordo 14 giugno

Anche oggi mi sento stanca ma propositiva rispetto al corso da seguire.

Mi è piaciuto ascoltare la lettura delle riflessioni anonime ed anche il fatto che il tutor abbia adeguato la lezione del giorno alle esigenze emerse.

Sono comunque felice di condividere i miei pensieri con quelli delle mie colleghe.

Oggi 14 giugno abbiamo analizzato quanto espresso sui post-it sui bisogni e sulle aspettative di ognuna di noi e su quanto possa essere positivo questo corso di formazione e da che cosa possa dipendere il suo successo.

E’ emersa l’esigenza di avere più chiarezza sulle competenze e sulle strategie didattiche.

E’ stato anche divertente conoscere i commenti che ognuna di noi ha fatto sul formatore e penso che tutti abbiamo già capito che il corso avrà successo perché Corrado mette passione in quello che fa, è una persona competente che in prima persona attua quanto ci dice.

Vedremo gli altri incontri….

Diario di bordo 15 giugno

Nessuna agitazione, solo la stanchezza di fine anno e l’orario un po’ tragico hanno avuto la prevalenza sull’interesse e non mi hanno godere a pieno la bella atmosfera che si è creata tra noi e il relatore.

Diario di bordo 15 giugno

Oggi ho sentito un senso di angoscia nel sentirmi inadeguata e prendendo coscienza della mia poca preparazione a livello legislativo e pedagogico e ho riflettuto sul fatto che il nostro lavoro non può più essere “improvvisato”.

Ciononostante andando avanti con la lettura delle mappe si è formata in me la consapevolezza di essere una brava insegnante perché ho dato sempre priorità (e questo lo sanno anche i genitori che hanno a che fare con me) a formare delle “persone” con capacità critica, non a dare solo dei contenuti fini a se stessi, ma dare dei contenuti partendo dalla loro esperienza.

Diario di bordo 15 giugno

Giornata un po’ pesante e faticosa, sono veramente esausta!!

Non ce la faccio più!!!

Ma ecco che l’impatto visivo di una barca che solca il mare, associata alle parole profonde di Jovanotti, hanno catturato la mia attenzione cambiando di colpo il mio stato emotivo.

Sono stata travolta da un turbinio di emozioni che mi ha riportata indietro nel tempo facendomi pensare con nostalgia alle persone care che hanno accompagnato e illuminato il mio cammino.

La parte teorica, seppur interessante con tutte le sue “mappe” mi ha messo un po’ in crisi perché mi sono resa conto che questo cambiamento non può avvenire in poco tempo, c’è bisogno di un saggio “capitano” che ci introduca con professionalità nel nuovo modo di “programmare”.

A questo punto mi chiedo: “Sarò mai in grado di programmare per competenze”?

Sicuramente non sarà facile, ma sapere di potersi affidare ad un “capitano” come il nostro relatore che ti dia un dritta quando stai per “affondare” allora sì che vale la pena intraprendere un nuova rotta!!

Diario di bordo 15 giugno

Che bell’inizio!

Le parole di Jovanotti mi hanno veramente emozionata: che brividi!

La metafora del viaggio, di grande efficacia, conduce all’introspezione e alla riflessione sul proprio vissuto…anche il ricordo di persone care emerge, e pensare di andare avanti senza chi ti manca è triste.

Non si può rinunciare a chi ti ha giudato sempre come ha fatto il protagonista della fiaba di Rodari.

Anche noi docenti siamo capitani dei nostri alunni: siamo responsabili almeno in parte della loro crescita e dei messaggi che lanciamo.

La parte teorica ha invece evidenziato le incongruenze che si riscontrano nel mettere in atto le novità didattiche e ho pensato come spesso mi accada di farlo, che il “cambiamento” richiede tempi lunghi non sempre i protagonisti sono aperti al “cambiamento”.

Mi ha lasciata perplessa l’atteggiamento di noi tutti che, anziché partecipare all’ascolto del testo dedicatoci da Corrado, abbiamo cominciato a muoverci per andare via. Forse la musica non era adatta? La stanchezza era al limite?

Comunque sia il nostro “CAPITANO” ha lavorato con impegno grande: si capisce che è emotivamente coinvolto in ciò che dice e fa. Mi piace e mi fa piacere averlo conosciuto.

Diario di bordo 15 giugno

Anche oggi sono andata in crisi per il lavoro che dovrei fare su me stessa principalmente.

Devo smontare e abbattere tante mie convinzioni per costruire ponti, soprattutto con i colleghi.

Con gli alunni “credo” di aver instaurato ottimi rapporti e buoni con i genitori.

Una cosa: mi sono sentita in colpa perché penso di non aver attuato tutte le strategie possibili per quegli alunni in difficoltà, ma voglio pensare positivo e ho ancora un anno per poter recuperare.

I contenuti sono stati molto interessanti e mi hanno stimolato a riguardare di nuovo la lezione e a rileggere le Indicazioni, che ho fatto con superficialità qualche anno fa e non ho più ripreso ed ora mi rendo conto del grande errore e delle numerose possibilità di attuazione.

Positivo, devo dire che non ho perso tempo questo pomeriggio.

Diario di bordo 15 giugno

Anche durante la seconda lezione ho ascoltato con grande attenzione e mi sono sentita coinvolta emotivamente per quello che ho visto e sentito.

Mi è piaciuto ascoltare la lettura dei pensieri di ogni partecipante e riconoscermi in quello che avevo scritto, ma soprattutto scoprire quello che pensano gli altri, il confronto e la necessità di un rinnovamento nel nostro modo di “fare scuola”.

Mi ha lasciata perplessa la consapevolezza di non essere ancora pronti al cambiamento, tanto necessario!

Diario di bordo 15 giugno

La parte teorica, su cui era prevalentemente basato quest’incontro e che ci deve pur stare, è stata un po’ noiosa.

L’aspetto positivo di questa lezione è che ho capito ancora meglio quanto sia pesante propinare ai bambini apprendimenti noiosi e mnemonici.

Diario di bordo 15 giugno

Oggi mi sono sentita bene; quelli che credevo i miei fallimenti (in relazione a colleghe perfette, nei tempi dei programmi ecc..) ho scoperto che sono i miei punti di forza, che entrare nelle realtà dei miei alunni non è sbagliato, non sto perdendo tempo, ma li amo, voglio maternamente sostenerli in tutti i modi a me possibili.

Mamma mia, non so se ce la farò ad ascoltarlo!

E ora cosa ci sarà scritto in questa mappa?

Hai provocato uno sconvolgimento emotivo: ho pensato di essere inadeguata perché non leggo, non mi aggiorno, non dedico spazio alla mia formazione.

Chissà come andrà a finire.

Ma alla fine del nostro incontro mi sento soddisfatta perché il tempo è passato in fretta. Ti ho ascoltato volentieri grazie al tuo modo di parlare ed ho imparato che durante un corso di aggiornamento è importante il gruppo delle persone che sono con te.

Diario di bordo 21 giugno

Mi sento “bene”, “normale” per i tanti giorni in cui torno piangendo a casa pensando alle difficoltà che vivono i miei alunni nella loro realtà quotidiana.

- Mi è piaciuto molto rivedere le finalità delle Indicazioni nazionali, il metodo dell’approccio e le dinamiche proposte.

Diario di bordo 21 giugno

Non mi sono proprio annoiata ad ascoltarti Corrado.

Molto spesso ho pensato che ciò che tu dicevi io lo faccio in classe ma, confesso la mia ignoranza, non sapevo che rispondevo alle Indicazioni Nazionali.

Ho sempre pensato e lo penso ancora che io debba insegnare ai miei alunni ad apprendere per apprendere per insegnare loro che possono apprendere e comprendere se sanno leggere, capire ciò che leggono e andare oltre all’apparenza.

Certo sono piccoli ma capire il perché delle cose fa crescere.

Scusa, le avevo lette le Indicazioni Nazionali ma non le ricordavo quindi è stato interessante “leggerle con te”.

Tu le hai presentate come qualcosa di facile da leggere e da interpretare. Io, invece, le ho trovate incomplete perché non vi avevo trovato i contenuti.

Ora devo ricredermi e ringraziarti perché mi hai aiutato a comprendere.

Ma il tempo più appassionante è stato quello trascorso ad ACOLTARE i componimenti delle mie compagne di corso.

Non sapevo di avere colleghe scrittrici, che hanno suscitato in me tante emozioni ed è proprio questo che mi piace, emozionarmi e quando mi capita mi sento leggera.

Non ti dico la soddisfazione che ho provato quando tu hai letto le mie riflessioni ed eri compiaciuto per ciò che avevo scritto ed è stato allora che mi sono emozionata ancora di più quando ho ripensato a qualche mio alunno i cui occhi brillano quando viene gratificato.

Sono tornata bambina ed ho provato tanta gioia, quella gioia che vorrei che tutti i miei alunni provassero.

Grazie Corrado.

4° giorno di navigazione

Oggi Corrado ha completato la spiegazione della mappa delle Indicazioni nazionali e ci ha illustrato anche quella del curricolo verticale.

Ecco che la solita e pura teoria è diventata applicazione, attività, mezzo di formazione per gli alunni a partire dai suoi bisogni primari.

La cosa sconvolgente è che, nonostante l’ora e l’argomento teorico, sono stata lì ad ascoltarlo piacevolmente e interessata, perché riuscivo ora a vedere in quei grafici quanto può essere facile rispondere ai bisogni formativi dell’alunno senza la solita corsa alle discipline e al programma da finire.

Dopo Corrado ha letto le nostre relazioni, che veramente sono state tutte molto profonde a livello emozionale e ricche di contenuti didattici.

In quel momento ho provato una grande stima per lui, perché ho letto nella sua voce, mentre leggeva, orgoglio e soddisfazione per i risultati ottenuti, ma soprattutto perché per la prima volta un formatore si è interessato alla voce di ognuna di noi con attenzione e sincerità, sottolineando a casa le parti salienti di ogni compito.

Questo ha rafforzato ancora di più la mia convinzione: se dimostri ai tuoi alunni di essere attento ai suoi bisogni, di credere in lui, di dedicargli tempo ed attenzione avrai la sua stima. Solo allora puoi iniziare un percorso didattico concreto e fruttuoso.

Oggi è l’ultimo giorno di navigazione e io, non mi vergogno a dirlo, sono proprio dispiaciuta perché è stato proprio un bel percorso, non solo di grande arricchimento professionale, ma anche di grande carica emotiva.

I miei bisogni ed aspettative sono state abbastanza colmate, ora spetta a me fare un bel lavoro sul mio modo di fare scuola dopo lo scossone positivo che ci ha dato Corrado.

Credo che tutto il gruppo abbia avuto un riscontro positivo, perché c’è stato silenzio ed attenzione durante i vari incontri e gli impegni condivisi sono stati portati avanti da tutti con determinazione.

Nonostante la tematica del corso era abbastanza sterile e teorica, il corso mi è risultato piacevole ed interessante: la teoria è diventata applicazione.

Corrado con le sue esemplificazioni, gli esempi delle esercitazioni fatte in classe da lui con i suoi allievi ha dileguato tutte le mie perplessità iniziali.

Ho capito, solo ora, che le discipline, così come le intendevo prima, divise e settoriali, possono fondersi in un unico sapere per dare la possibilità al bambino di crescere nella sua interezza.